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Grotte.info Quotidiano - Marzo 2014

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Marzo 2014

 

31/03/2014

Lettere. Alcune riflessioni in merito alle agevolazioni sulla Tares; di Peppe Rubbò

 

Tares: TAssa comunale su Rifiuti E Servizi

Riceviamo e pubblichiamo.

"
Egr. Direttore,
ho letto che mercoledì 2 aprile presso il centro San Nicola si svolgerà un incontro per discutere del caro bolletta della Tares, dove saranno presenti “i migliori esperti regionali in materia”. Si dice che “chi non c'è ha sempre torto”.
Per non essere assente, visto che non potrò essere presente di persona stante la distanza, circa 1700 km, da Grotte, vorrei suggerire alcune riflessioni in merito a quanto deliberato dall'attuale Amministrazione circa le agevolazioni concesse ai residenti per l’abitazione principale.
Principio base della Tares è che si dovrebbe pagare in base a quanti rifiuti si producono; di norma più persone abitano un immobile più rifiuti vengono prodotti. Invece a Grotte vengono concessi agevolazioni alle famiglie più numerose, contrariamente a quanto succede in altre parte d'Italia.
Normalmente si agevolano le famiglie meno numerose o con componenti singoli con abitazioni grandi, in quanto si presume che una o due persone producano meno rifiuti rispetto a famiglie più numerose.
Naturalmente queste agevolazioni le pagano tutti gli altri utenti, visto che deve essere recuperato il 100% delle spese sostenute per il servizio.
Inoltre, non si capisce la differenza tra un proprietario di un immobile che risiede all'estero, a cui viene concessa una riduzione, e un proprietario di un immobile che risiede a Trieste.
Per la cronaca, in Lombardia mediamente si paga circa euro 1,5 a mq, a Grotte si arriva a circa euro 3,15.
Auspico che questi esperti regionali possano illuminare questa Amministrazione.
Concludo, rendendomi disponibile a qualsiasi confronto in merito.
Cordialmente saluto".

 

   

Peppe Rubbò
 

 

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31/03/2014

Lettere. Ricordi scolastici: "La bacchetta e la verga"; a cura del prof. Lillo Agnello

 

Lillo Agnello
Lillo Agnello
 

Riceviamo e pubblichiamo.

Leggi tutti gli interventi Visita l'argomento

"Relata refero (riferisco cose riferite).

La presente rubrica, devo confessare, sta riscuotendo un po’ di interesse e me lo dimostrano i riferimenti verbali di tanti amici o ex-alunni che per comunicarmi che seguono  la presentazione delle “nostre” note scolastiche accennano a qualcuno degli episodi oggetto dei ricordi. Quando li sollecito, però, a partecipare con il racconto di qualche loro esperienza scolastica, allora si cambia tono: si ha paura di offendere qualcuno, non si ha il tempo di scrivere e (aggiungo io) si ha un certo imbarazzo davanti alla tastiera di un computer. Nonostante tutto, però, aspettiamo sempre, con piacere i loro ed i vostri ricordi. Perché, diciamolo subito, di ricordi scolastici ne abbiamo tutti da vendere, anche perché i ricordi della nostra età scolare sono quelli che tutti abbiamo bene fissi nella nostra memoria perché, come la scienza medica ci dice, sono quelli che restano molto più a lungo stampati in una felice zona del nostro cervello.
Il presente ricordo appreso favellando mi è stato affidato da un caro amico ed ex-alunno.

Ignazio frequentava la scuola elementare ed era stato assegnato ad una classe il cui maestro era solito usare metodi forti. L’uso dei metodi forti, per non chiamarli diversamente, in tempi ormai lontani era una costante nei rapporti alunni-insegnanti.
Alla base del rapporto educativo stava il convincimento che i “castighi”, anche questo è un eufemismo, fossero necessari per una sana educazione ed istruzione. Con la conseguenza, però, che in una escalation immaginaria, più il maestro o la maestra usavano la verga, più la reazione era “violenta”. Un mio zio ultranovantenne mi racconta che lanciò un calamaio contro l’insegnante. Mio papà abbandonò la scuola, in seconda elementare. Sono rimasto nella cronaca familiare che non era una eccezione, visto che la scuola aveva tanti modi per farsi odiare e come un “rimorso civico” cercava di recuperare tutti con la famosa scuola serale. Ma erano altri tempi.
Ritorniamo al racconto. Ignazio era figlio di un ebanista e quindi il maestro gli poté chiedere di farsi confezionare una “bacchetta” dal papà. Gli alunni, buoni e sinceri, quando ne avevano la possibilità, facevano a gara nel farsi ordinare la bacchetta. Sarà capitato anche ad Ignazio che poteva vantarsi di potere portare una bacchetta di buon legno e di altrettanto buona fattura. Ma Ignazio, era un alunno  vivace e dovette far testare e fare usare a sue spese il benedetto attrezzo. Con un’aggravante: lui portava un grembiulino abbottonato di dietro, lungo la schiena, il modello dei maschietti, e molto spesso le bacchettate facevano cadere o rompere qualche bottone; la bacchetta, inoltre, era sì elegante ma si rivelava fragile sotto le intemperanze del maestro e si spezzava. Ignazio, così, veniva richiesto di una nuova bacchetta che il papà, ben conscio dei sistemi scolastici, ri-confezionava. Così suo malgrado Ignazio dava lavoro a casa ai due genitori che, ognuno per proprio conto, facevano il loro dovere: rifare la bacchetta, regolarmente richiesta, e rimettere i bottoni. Alle curiosità dei genitori circa i frequenti interventi, il nostro se ne usciva evasivamente per farli stare tranquilli e forse anche per risparmiarsi i loro rimproveri. Finalmente la grande decisione: e se non portassi più la bacchetta? Detto fatto. Questa volta cominciò a prendere in giro l’insegnante e la bacchetta non la portò più. Ma… il ciclo non si chiuse. Qualche “vergata” (con la verga) continuò ad averla? Pazienza! Ma l’altra catena era stata spezzata.

Voglio tornare sui rapporti insegnante-alunni accennando ad una mia esperienza personale in qualità di insegnante elementare.
Avevo appena 22 anni quando mi trovai a dovere affrontare i problemi del rapporto con gli alunni. Eravamo a Trani (Bari) in una classe sistemata nell’alcova di un antico convento. Mi accompagnò sul posto un bidello factotum. In classe stava aspettandomi un altro insegnante, siciliano anche lui. Ebbene nel momento di salutarmi non ha saputo fare altro che darmi la verga di cui si era dotato con l’aggiunta che in quella classe c’erano elementi che le avevano suonate ai maestri. Per me non fu un buon inizio. Iniziai con molta paura, ma il lavoro era lavoro. Dopo qualche settimana superai i primi problemi, forse anche con le maniere forti. Contemporaneamente cercai di stabilire ottimi rapporti con tutti e di comprenderne i problemi. Ricordo che ad un ragazzo che lavorava in un bar e rientrava tardi, consentivo di dormire  un po’, sistemandolo all’ultimo banco. Ad un altro dovevo consentire che stesse all’impiedi perché non riusciva a stare seduto. Conquistai la fiducia lavorando molto seriamente e senza verghe. Il giorno dei saluti con molta mia commozione feci un discorsetto di occasione. La più bella risposta dopo un anno di attività, fu che un bambino si mise a piangere perché… gli faceva male la gola: si era commosso ma non lo aveva capito! La scuola poteva essere anche questa".
 

 

  Grotte, marzo ’14

Lillo Agnello
 

 
  Per partecipare basta contattare il prof. Calogero Agnello (anche inviando una e-mail), che curerà di organizzare il materiale prima di mandarlo alla redazione. Si garantisce la massima riservatezza su nomi e persone.

E-mail: agnellocalogero@gmail.com. Tel. 0922.943720.
 

 

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31/03/2014

Politica. Mercoledi 2 aprile, incontro con i cittadini a San Nicola, per il "caro bollette spazzatura"

 

Partito Democratico

Riceviamo e pubblichiamo.

"Il circolo PD di Grotte invita i cittadini giorno 2 aprile 2014 alle ore 18.00 al centro San Nicola, dove si discuterà del caro bolletta spazzatura e della possibilità di abbassarla. Interverranno i migliori esperti regionali del settore.
Partecipiamo numerosi. Chi non c'è ha sempre torto".

 

   

Il coordinamento
 

 

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31/03/2014

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Giovedi 3 aprile
- ore 20.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie di sposi, dei genitori che debbono battezzare e quelli che hanno battezzato di recente.

Sabato 5
aprile
- ritiro dei ragazzi di Prima Confessione (di tutte e tre le parrocchie).

Domenica 6 aprile
- Quaresima di Fraternità; durante le Sante Messe, raccolta in favore della Casa Nyumba Yetu (della diocesi di Iringa in Tanzania) che ospita i bambini malati e orfani dell'AIDS. 

AVVISI

Venerdi 11 aprile sarà celebrata la Via Crucis cittadina, secondo il consueto itinerario dal Portobello al Calvario; chi desidera mettere a disposizione il proprio balcone per ospitare una stazione della Via Crucis, lo comunichi al più presto.

In tutti i venerdi di quaresima:
- è raccomandata l'astinenza dalle carni;
- la Via Crucis nella chiesa Madonna del Carmelo sarà celebrata dopo la Santa Messa delle ore 08.45;
- la Via Crucis in chiesa Madre sarà celebrata alle ore 17.00, seguirà la Santa Messa.

E' entrata in vigore l'ora legale, cambiano gli orari delle Sante Messe:
   Feriali:
   ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.00, chiesa Madre
   ore 18.00, chiesa San Rocco
   Prefestivi:
   ore 18.30, chiesa Madre
   ore 20.15, chiesa San Francesco (con i fratelli delle comunità neocatecumenali)
   Festivi
   ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 10.00, chiesa San Rocco
   ore 11.00, chiesa Madre
   ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.00, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 19.00, chiesa San Rocco
   ore 19.15, chiesa Madre
 

 

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30/03/2014

Chiesa. "La Quaresima: storia e significato"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Quaresima
Vedi le immagini

Quaresima, “tempo forte” per la Chiesa Cattolica.
E' il periodo di quaranta giorni che precede la celebrazione della Pasqua.
Secondo il “rito romano” inizia il Mercoledì delle Ceneri e si conclude il Giovedì Santo, il grande giorno del perdono e con la messa vespertina “nella cena del Signore” (“In coena Domini”) per entrare nel Triduo Pasquale e culminare nella Pasqua. Secondo il “rito ambrosiano” inizia la domenica successiva al Martedì Grasso fino alla Veglia Pasquale.
La Quaresima è il “tempo favorevole” come afferma San Paolo, per la conversione. Le opere penitenziali che la Chiesa ci invita a fare sono: la preghiera, l'elemosina e il digiuno.
La Quaresima è un tempo di perdono e di penitenza, di riscoperta della propria realtà di peccatori, per affidarsi alla Misericordia di Dio.
Quaranta è un numero biblico. La Quaresima richiama i quaranta giorni di diluvio, soprattutto i quarant'anni del popolo Ebreo nel deserto, i quaranta giorni di cammino di Elia verso il monte di Dio, e specialmente i quaranta  giorni di preghiera, di penitenza e di digiuno di Gesù, nel deserto.
Nelle messe della Quaresima non si canta l'Alleluia, né si recita il Gloria e si usa il colore viola per i paramenti sacri. Nelle feste e nelle solennità come per San Giuseppe e per l'Annunciazione non solo si canta l'Alleluia e il Gloria, ma si usa anche il colore bianco o proprio delle feste o solennità. Nella quarta domenica, detta “Laetare” si usa il colore rosa, e il colore rosso per la Domenica delle Palme, che apre la Settimana Santa.
Storicamente nasce nel IV e V secolo e si sviluppa come un tempo di preparazione dei penitenti alla riconciliazione solenne del Giovedì Santo, dei catecumeni al battesimo, da ricevere nella Veglia Pasquale, di tutto il popolo cristiano ad una preparazione più intensa alla Pasqua con digiuni e preghiere.
Verso la fine del V secolo, ha inizio la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri, quando tutto il popolo di Dio riceve il segno delle ceneri e inizia il tempo della Quaresima con il digiuno e l'astinenza dalle carni. Questo per il rito romano.
Per il rito Ambrosiano la Quaresima inizia la domenica dopo il Mercoledì delle Ceneri romano e termina anch'essa con l'Ora Nona del Giovedì Santo per un totale di quaranta giorni esatti a ricordo dei giorni di digiuno di Gesù nel deserto.
Nel rito ambrosiano tutti i venerdì di Quaresima non si celebra la santa messa e quindi i fedeli non  possono fare la comunione.
Nella forma ordinaria del rito romano si possono individuare tre itinerari: Anno A (Quaresima battesimale), Anno B (Quaresima Cristocentrica), Anno C (Quaresima penitenziale).
La spiritualità della Quaresima è caratterizzata da un più attento e prolungato ascolto della parola di Dio, perché è la Parola di Dio che illumina nel discernimento. Battesimo e penitenza sono i misteri propri della Quaresima.
Questo tempo forte è il tempo in cui la Chiesa e tutti i fedeli  sono chiamati a vivere maggiormente il sacramento del battesimo e della penitenza mediante una più profonda conversione.
“Convertitevi e credete al vangelo” ci viene detto nel giorno delle Ceneri.
Siamo nel cuore della Quaresima, approfittiamo di questi giorni per prepararci bene alla Santa Pasqua.
Buona e Santa Pasqua a tutti.

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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30/03/2014

Iniziative. Il Pirandello Stable Festival, di Mario Gaziano, presenta "I giorni della fede"

 

Prof. Mario Gaziano
Mario Gaziano

Martedì 1 aprile 2014 alle ore 16.00, presso il Santuario del Crocifisso (ad Agrigento, al Viale della Vittoria - Area ASP) retto da don Rosario Falsone, alla presenza dell'Arcivescovo Mons. Francesco Montenegro, il Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano e il Teatro Nazionale G&G presentano la prima rappresentazione (di un articolato ciclo) de “I giorni della fede - Maria passa” Edizione 2014, una azione scenica sui temi della Passione nella Settimana Santa.
Si tratta di performances tra recitatizione, canto e musica, scritte e dirette da Mario Gaziano, con Franco Di Salvo, Fabrizio Giuliano, Ilaria Bordenca, Giugiù Gramaglia, Alfio Russo, Oriana Paolocà, Maria Grazia Castellana, Alfonso Marchica.
Con la partecipazione di Nino Bellomo. Canti religiosi popolari interpretati da Nenè Sciortino.
La manifestazione, con temi religiosi e spirituali laici, propone vicende e personaggi legati ai temi della Sacra Passione.
Le azioni sceniche rappresentano: il pentimento di Giuda; l'ira di Giovanni Battista; le parole di Maddalena; il povero Shaled; la Lavandaia e il fariseo; Malidittu zappuni; la testimonianza; i Giorni della Passione; correvano passi; canti popolari religiosi (Maria passa, U venniri matinu, Gesù all'orto si dispone).
Il ciclo di rappresentazioni prevede repliche presso l’Istituto di Riposo Figlie di San Giuseppe, la Chiesa Madre di Realmonte, la Chiesa Madre di Ioppolo, l’Associazione Arcobaleno di Agrigento, il Circolo Unione di Racalmuto e la Chiesa San Calogero di Agrigento.
 

 

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30/03/2014

Comune. In arrivo bollettini TARES: prima di pagare recarsi al Comune per avere la riduzione sulle pertinenze

 

Comune di Grotte

Riceviamo e pubblichiamo.  


COMUNE DI GROTTE
PROVINCIA DI AGRIGENTO

IL SINDACO
   
AVVISA

          i Signori contribuenti che hanno ricevuto o che stanno per ricevere il bollettino relativo al pagamento a saldo del tributo TARES 2013 (tassa sui rifiuti) e che occupano o detengono pertinenze contigue agli immobili principali,

che devono recarsi,

prima del pagamento, presso l’ufficio tributi di questo Comune per la rettifica dell’importo da versare, in quanto dovrà essere calcolata la riduzione del 50% in ordine alle suddette pertinenze, stante che il soggetto incaricato della bollettazione non ha tenuto conto del beneficio previsto dall’art. 22  lett. c) del vigente regolamento comunale TARES.

Inoltre, i contribuenti che lo desiderano possono richiedere la rateizzazione di quanto dovuto.

Grotte, 29 marzo 2014

 

   

Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
 

 

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30/03/2014

Lingua. Appendice al "Piccolo Dizionario Grottese-Italiano" (28); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

Nonnò, pepè, pepè!
  
Piccolo dizionario Grottese-Italiano

di Carmelo e Graziella Luparello

APPENDICE

(Puntata n° 28)

Alcuni giochi

Mani manuzzi

E' un gioco che si svolge tra la madre e il suo bambino. La madre prende le mani del bambino e le batte dolcemente l'una contro l'altra recitando questi versi:

Mani manuzzi ca veni papà,
porta li cosi e si ni va,
porta miennuli e nuciddri,
pi ghiucari li picciliddri.


Trad.:
Mani manucce che viene papà,
porta i doni e se ne va,
porta mandorle e piccole noci,
affinché i bambini possano giocare.

Il gioco della tavola

Si faceva generalmente in due. Si prendeva una tavola che si appoggiava al centro su una base. Due bambini si sedevano rispettivamente alle due estremità della tavola, alzando, a leva alternata, ora l'estremità dove era seduto uno, ora, ritmicamente, l'estremità dove era seduto l'altro.


A tocca fierru


Per questo gioco non c'era un numero prestabilito di giocatori. Si giocava in uno spazio dove c'era qualche oggetto di ferro: serrature, ecc. Uno dei bambini stava in mezzo e, a un certo punto, gridava: “Tocca fierru!”. A quel grido i compagni cercavano di toccare o di raggiungere un oggetto di ferro, mentre colui che era stato in mezzo cercava di acchiapparli prima che ci riuscissero.
Se colui che stava al centro riusciva ad acchiappare uno dei giocatori, prima che questi toccasse il ferro, colui che era stato acchiappato finiva nel ruolo centrale, altrimenti continuava a rimanere al centro colui che, fino a quel momento, vi era stato.


A testa e cruci

La posta era costituita da una moneta. Il gioco cominciava con la scelta, da parte di ciascuno, di una faccia della moneta: o la testa o la croce. Poi la moneta veniva lanciata in aria. Se ad indovinare la faccia, che poi usciva, era colui che non era proprietario della moneta, questi la vinceva. Se ad indovinare era il proprietario, l'altro doveva dargli una moneta di valore corrispondente.

A lu cucuzzaru

A questo gioco giocavano di solito le ragazze. Queste se ne stavano sedute. Solo una era in piedi e faceva da cucuzza. Ogni ragazza seduta aveva un numero. Quella in piedi gridava: “Ivu all'uortu e accattavu cincu cucuzzi”. Quella che aveva il numero cinque, doveva alzarsi subito e dire: “Nun su cincu li cucuzzi, ma (per esempio) su deci li cucuzzi”. A questo punto chi aveva il numero dieci doveva alzarsi e gridare: “Nun su deci li cucuzzi ma su (per esempio) setti li cucuzzi”. Perdeva chi dimenticava il numero che le era stato assegnato.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 30 marzo 2014.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
  

 

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29/03/2014

Attualità. Furto al Bar Italia; solidarietà dal gruppo consiliare "Grotte Libera e Solidale"

 

Bar Italia
Bar Italia

Nella notte tra giovedi 27 e venerdi 28 marzo, ignoti si sono introdotti furtivamente all'interno dei locali del Bar Italia, in contrada Stazione. I ladri hanno concentrato la propria attenzione sulle slot machines presenti nell'esercizio commerciale e sulle apparecchiature cambia-monete, riuscendo nell'intento di forzarle al fine di prelevarne il contenuto. Prima di darsi alla fuga, i malviventi hanno perquisito minuziosamente il bar per appropriarsi dell'incasso della giornata e di ogni altro elemento di valore che vi hanno rinvenuto.

Riceviamo e pubblichiamo una nota del gruppo consiliare "Grotte Libera e Solidale".

"C
ome gruppo consiliare di Minoranza esprimiamo la nostra solidarietà verso il proprietario del Bar Italia, sig. Baldo Calogero, per il furto e i gravi atti vandalici perpetrati al suo esercizio commerciale.
Assicuriamo il nostro continuo impegno nel sollecitare l'Amministrazione affinché vengano messe in atto tutte quelle misure idonee a prevenire il ripetersi di ulteriori reati sia contro le attività commerciali del nostro paese, sia contro le abitazioni dei privati cittadini, sempre più frequentemente colpite da furti".
 

Grotte Libera e Solidale

   

I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Magrì, Cutaia, Todaro, Cimino, Lombardo.
 

 

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29/03/2014

Pensieri. "Piccolo Alfabeto delle Riflessioni - H come Handicap"; di Linda Criminisi

 

Linda Criminisi
Linda Criminisi

"Piccolo Alfabeto delle Riflessioni" di Linda Criminisi
Rubrica


PICCOLO ALFABETO DELLE RIFLESSIONI

di Linda Criminisi

H come Handicap

Mi pare sia stato il filosofo Hume a sostenere che la bellezza è nella mente di chi la osserva. Sostituendo al concetto di bellezza quello di handicap si può dire la stessa cosa: il senso è il medesimo. Siamo noi a far sentire “handicappata” una persona con un handicap, la quale persona può benissimo viverlo con lo stesso atteggiamento con cui noi viviamo il fatto di essere bassi o di avere dei brutti capelli o una miopia che ci costringe all’uso degli occhiali.
Naturalmente molto dipende dal tipo di handicap: escludendo i casi più gravi, di quelli che, colpendo le funzioni cerebrali e cognitive di un individuo lo privano anche della consapevolezza di sé, in moltissime situazioni - per esempio nel caso di parecchi handicap fisici - in realtà è il nostro pregiudizio, la nostra diffidenza, il nostro rifiuto del diverso il vero handicap.
So che questo è un campo delicato e molto complesso: e io non sono una specialista. Ma mi guardo attorno e faccio delle riflessioni improntate al buon senso e al ragionamento, che medito tra me e me e ora condivido con voi.
L’handicap - se vogliamo poi allargare lo sguardo - è solo una delle tante forme che assume la cosiddetta diversità: diverso è anche lo straniero (peggio se è “di colore” o addirittura di etnia rom o sinti - uno zingaro in pratica), diverso è chi non professa la nostra religione (o ne non professa affatto), diverso è anche chi non la pensa come noi su questioni che riteniamo vitali e imprescindibili.
E facendo le debite differenze tra un caso e un altro, spesso la nostra risposta di fronte alla diversità è appunto di chiusura e di rifiuto, senza mai sforzarci di andare oltre tirando fuori un po’ di coraggio, un po’ di generosità e un po’ di intelligenza.
Perché - quando andiamo oltre - le persone “diverse” ci possono sorprendere molto positivamente.
E ritornando all’handicap da cui sono partita, concludo con un piccolo episodio realmente accadutomi un po’ di tempo fa. Una persona di mia conoscenza, con un handicap fisico invalidante ad una gamba che le rende estremamente difficile muoversi e camminare - per cui ella procede lentamente e con un sostegno esterno - mi ha raccontato di aver assistito in passato ad una rapina in un supermercato: nel momento in cui i ladri entravano lei, per fortuna, stava per uscire. “Appena ho capito la situazione - ha raccontato questa persona disabile tutto d’un fiato - “ me la sono subito data a gambe”.
Ebbene, tutti i presenti, a questa frase, abbiamo riso: non di ironia o di scherno, naturalmente, ma di cuore, con allegria e divertimento, perché è stato chiaro che l’handicap era nella gamba di questa persona ma non nel suo linguaggio e dunque non nella sua testa.
E abbiamo riso per un bel po’, tutti insieme, perché non solo l’allegria ma anche l’intelligenza è contagiosa
.

Linda Criminisi

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 29 marzo 2014.
Per gentile concessione dell'Autrice.
© Riproduzione riservata.

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28/03/2014

Ora legale. In vigore da domenica; lancette degli orologi in avanti di un'ora

 

Entra in vigore l'ora legale: orologi in avanti di un'ora

Domenica 30 marzo 2014 torna in vigore l'ora legale. Le lancette degli orologi dovranno essere spostate in avanti di un'ora; le ore 02.00 di domenica saranno considerate le ore 03.00.
L'ora "legale" sostituisce l'ora "solare" che abbiamo avuto per tutto il periodo invernale.
L'ora legale (detta anche ora estiva) è l'ora locale che una nazione sceglie di adottare per una parte dell'anno, generalmente portando l'orario avanti di 60 minuti rispetto all'orario standard ufficiale, (o ora solare). Si tratta di un sistema che ha lo scopo di sfruttare al meglio la luce del giorno. L'ora ufficiale viene aggiustata in avanti durante i mesi primaverili ed estivi, in modo che l'orario lavorativo o scolastico venga a coincidere meglio con le ore di luce.
 
 

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28/03/2014

Attività. Il "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino" di Grotte al "Delia Passion Day"

 

Delia Passion Day
Manifesto

Domenica 6 aprile si svolgerà, a partire dalle ore 10.00 nell'aula consiliare del Comune di Delia, la 1^ edizione della "Rassegna regionale sul Mortorio di Filippo Orioles". Alla manifestazione, denominata "Delia Passion Day", parteciperà una numerosa delegazione dell'associazione "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino" di Grotte. L'intera mattinata sarà dedicata al convegno su "Il Mortorio di Filippo Orioles e la Settimana Santa in Sicilia", che avrà come principale relatore il prof. Salvatore Bancheri, Direttore del Dipartimento Studi italiani dell'Università di Toronto (Canada).
A partire dalle ore 20.00 in Piazza Madrice a Delia saranno rappresentate, a cura delle associazioni partecipanti al "Delia Passion Day", alcune scene del Mortorio. La prima rappresentazione ad essere messa in scena sarà "La Cena", interpretata dal Gruppo dei Giudei di Grotte che proporrà, con i costumi e le cadenze tipiche delle "recite" grottesi, la tradizionale "Ultima Cena" del Giovedi Santo. Di seguito si cimenteranno, su altri brani tratti sempre dall'opera "Il riscatto di Adamo" di Filippo Orioles ed interpretati secondo le diverse tradizioni siciliane, le associazioni: "La Fucina" di Alia (PA); "I Contemplattivi" di Naro (AG); "F. Orioles" di Marianopoli (CL); "Insieme per un sogno" di Sommatino (CL); "Circolo Artigiani San Giuseppe" di Serradifalco (CL).


Carmelo Arnone
28 marzo 2014
© Riproduzione riservata.
 

 

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28/03/2014

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 28 marzo

 

Passo e... Spasso!

Anche stasera si svolgerà, tempo permettendo, la passeggiata "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 28 marzo:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Carnevale, Via Spitali, Via Machiavelli, Piazza Fonte, Calvario, Via Moro, Via Terranova, Viale Livatino, Via Secchi, Via Gioberti, Via Empedocle, Corso Garibaldi, Via San Nicolò, Via Orsini, Via Bassi, Via Acquanova, Via Lincoln, Via Saluzzo, Via Cascino, Via Di Vittorio, Via Dalla Chiesa, Via Gramsci, Via Sant’Agostino, Via Madonna delle Grazie, Via Da Procida, Via Mercurio, Piazza Magnani (arrivo).

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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27/03/2014

Politica. Interrogazioni della Minoranza consiliare su acquisto immobili e affidamento incarichi

 

Grotte Libera e Solidale

Riceviamo e pubblichiamo due interrogazioni presentate dal gruppo consiliare "Grotte Libera e Solidale".

INTERROGAZIONE

"
Al Presidente del Consiglio Dott. Antonio Carlisi
Al Sig. Sindaco del Comune di Grotte

Interrogazione ex art. 16 del Regolamento Comunale

Oggetto: Acquisto immobili

Nel mese di dicembre 2013 e nel mese di marzo 2014, l'Amministrazione presieduta dal Sig. Sindaco Fantauzzo ha deciso di impegnare delle somme per l'acquisto di immobili ubicati nel nostro Comune.

Rilevato che

per l'acquisto dei suddetti immobili si è dovuta impegnare la cifra di circa € 60.000 e che non rispondono a requisiti di indispensabilità e indilazionabilità;

considerato che

è emerso da alcune note di stampa già dal gennaio 2013, dall'entrata in vigore della Legge di Stabilità 2013 (legge 24 dicembre 2012 n. 228) art.1 comma 138-139, che recita tali parole: tutte le amministrazioni pubbliche non possono acquistare immobili a titolo oneroso, nè stipulare contratti di locazione; sono fatte salve le operazioni d'acquisto di immobili già autorizzate con il decreto del MEF (Ministero Economia e Finanza) in data antecedente a quella di entrata in vigore del Decreto in esame.

Visto ancora

il parere della Corte dei Conti sez. di controllo in sede consultiva Reg. Sicilia del gennaio 2014 che così recita: il divieto di acquisto immobili nelle pubbliche amministrazioni, secondo il Giudice contabile non si applica alle procedure relative all'acquisto a titolo oneroso di immobili o terreni effettuati per pubblica utilità ai sensi del T.U. di cui al D.P.R. 327/2001.

I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo di minoranza "Grotte Libera e Solidale" chiedono al Signor Sindaco:
- se è intenzione di codesta Amministrazione sospendere gli impegni di spesa previsti per l'acquisto dei suddetti immobili per una cifra di circa 60.000€;
- se c'è la volontà di trasferire queste somme per effettuare servizi a scopo sociale.

Riteniamo sia più opportuno indirizzare tali somme alla prevenzione del disagio giovanile e delle loro famiglie, dovuto alla crisi occupazionale, predisponendo dei piani di socializzazione con il territorio atti a prevenire fenomeni di possibile delinquenza che rischiano di compromettere la convivenza nelle strade del nostro paese. Dobbiamo investire di più sulle famiglie, sulle persone e sui soggetti a rischio.
E' una scelta di campo che questa Amministrazione non ha minimamente considerato.
Sindaco, non lasci all'abbandono le numerose famiglie colpite da questa grave crisi economica e soprattutto vessate dalle numerose tasse. Cerchi di pensare alle classi sociali più deboli e non sperperi denaro pubblico in quelle che per ora non sono priorità del nostro Paese.
Priorità: lavoro, lavoro, lavoro e ancora lavoro.

Si richiede risposta scritta e orale al prossimo consiglio comunale.

Grotte, lì 20/03/2014
".

 
   

I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Cutaia Leonardo, Lombardo Santino,
Todaro Anna, Cimino Vincenzo,
Magrì Davide
 

 
 

INTERROGAZIONE

"
Al Presidente del Consiglio Dott. Antonio Carlisi
Al Sig. Sindaco del Comune di Grotte

Interrogazione ex art. 16 del Regolamento Comunale

Oggetto: Chiarimenti sulle determine dirigenziali di P.O. n. 4 - Area Lavori Pubblici e manutentiva - Resp. Geometra Vincenzo Carlisi - n.173 e n.174 del registro generale del Comune.

I sottoscritti Consiglieri Comunali del gruppo "Grotte Libera e Solidale" da un'attenta lettura delle determine in oggetto evincono che:
- entrambi gli incarichi sono stati affidati con la stessa motivazione (redazione di calcoli statici) come specificato nella premessa della determina;
- dalla determina n.173 è stato dato affidamento diretto al Geologo Salvatore Marelli il quale non risulta iscritto all'albo dei tecnici di fiducia di questo ente.

Chiediamo al Sindaco di far modificare urgentemente la determina n.173 del registro generale del Comune del 18/02/201 e di pubblicarla correttamente nell'albo pretorio per evitare che l'ente possa essere oggetto di contestazioni e/o ricorsi da parte di altri professionisti.

Si chiede risposta scritta e orale al prossimo consiglio comunale.

Sottolineamo per l'ennesima volta la negligenza dell'organo esecutivo (Sindaco e Giunta) nel controllare gli organi burocratici dell'ente.

Grotte, lì 20/03/2014".

 
   

I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Magrì Davide, Todaro Anna, Cimino Vincenzo,
Lombardo Santino, Cutaia Leonardo

 

 

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27/03/2014

Comune. Stasera, giovedi 27 marzo, seduta straordinaria urgente del Consiglio comunale

 

Aula consiliare "Antonio Lauricella"
Aula consiliare

E' stata convocata per giovedi 27 marzo alle ore 19.30 nella Sala Consiliare “Antonio Lauricella”, su determinazione del presidente dott. Antonio Carlisi, una seduta straordinaria urgente del Consiglio comunale.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:

l) Nomina scrutatori;

2) Esame sussistenza estremi necessità e urgenza degli affari da trattare;

3) Risposta interrogazione prot. n. 3295 del 20.03.2014 presentata dal gruppo consiliare "Grotte Libera e Solidale" riguardante l'acquisto di immobili;

4) Risposta interrogazione prot. n. 3296 del 20.03.2014 presentata dal gruppo consiliare "Grotte Libera e Solidale" riguardante le determinazioni dirigenziali n. 173 e 174/2014;

5) Risposta interrogazione prot. n. 3297 del 20.03.2014 presentata dal gruppo consiliare "Grotte Libera e Solidale" riguardante la sospensione degli impegni di spesa per l'acquisto di immobili;

6) Legge regionale 08 aprile 2010, n° 9, art. 5 comma 2-ter introdotto dall'art. 1, comma 2, della Legge regionale 09 gennaio 2013 - applicazione - individuazione dell'Area di raccolta ottimale "ARO" in forma associata tra i comuni di Grotte - Racalmuto e Castrofilippo - Approvazione schema di convenzione - Autorizzazione sottoscrizione e atti conseguenti.

In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il giorno successivo, sempre alla stessa ora.
 

 

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26/03/2014

Iniziative. Convegno di "50&PIU'" sul tema "Il ruolo degli anziani attivi nella società e nella famiglia"

 

Convegno di "50&PIU'" sul tema "Il ruolo degli anziani attivi nella società e nella famiglia"
Manifesto

Domani, giovedi 27 marzo, alle ore 10.00 presso la sala congressi del Grand Hotel Mosè al Villaggio Mosè di Agrigento, si terrà un convegno promosso dall'Associazione "50&PIU' - Sistema Associativo e di Servizi", sul tema: "Il ruolo degli anziani attivi nella società e nella famiglia. Come migliorare la loro qualità di vita".
Il convegno si svolgerà secondo il programma:
Introduzione
- Calogero Collura (Presidente Regionale "50&Più")
Interventi
- On. Dott. Vincenzo Fontana (Vice Presidente della Commissione Sanità A.R.S.)
- Dott. Mario Barbagallo (Direttore Scuola di Specializzazione in Geriatria - Università di Palermo)
- Dott. Onofrio Cacciatore (Responsabile Unità di Lungodegenza e Riabilitativa - Ospedale San Giovanni Di Dio - Agrigento)
- Dott. Giorgio Patti (Psicologo A.S.P. Agrigento)
- Dott.ssa Antonella Mistretta (Infermiera Professionale - Hospice - Ospedale San Giovanni Di Dio - Agrigento)
Conclusioni
- Renato Borghi (Presidente Nazionale "50&Più").
I lavori saranno coordinati da Carmelo Arnone (giornalista).
 

 

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26/03/2014

Racalmuto. Giornata informativa sull'agricoltura biologica

 

SOAT 100 (Sezione Operativa di Assistenza Tecnica, dell'Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana)

Oggi, 26 marzo, presso il salone della Casa di Riposo (in Via Del Carmelo) a Racalmuto, avrà luogo una Giornata informativa sull'agricoltura biologica, avente come tema: "Tecniche di produzione - vantaggi salutistici e prospettive commerciali". L'iniziativa rientra nel PSR Sicilia 2007-2013: Misura 111 - Azione 2 Informazione.
Il programma della giornata sarà il seguente:
Ore 09.30 Registrazione partecipanti
Ore 10.00 Saluti
     Massimo Brucato - Dirigente SOAT Grotte
     Carmelo Rinoldo - Dirigente SOAT Aragona e Favara
     Giuseppe Galvano - Dirigente SOAT Raffadali
Ore 10.30 – 13.30 Introduzione ai lavori
     Calogero Alaimo di Loro - SOAT Grotte
     Relazioni:
     Giorgio Schifani (Facoltà di Agraria di Palermo) "L’agricoltura biologica e la logica dei distretti di economia solidale"
     Donatella Leone (Nutrizionista) "Mode di consumo e buone pratiche alimentari"
     Interventi programmati:
     Giovanni Guccione – Istuituto Nazionale di Economia Agraria
     Germano Boccadutri – Presidente Ordine Dottori Agronomi e Forestali di Agrigento
     Salvatore Ciulla – Presidente Associazione Produttori Sicilia Bio
     Giuseppe Craparo – Coop. il Melograno
Ore 13.30 Trasferimento e visita dell’azienda biologica Golden Grapes – Contrada Pernice - Naro
Ore 16.00 Rientro in sala
     Interventi programmati:
     Dario Brucculeri – Azienda Bio Golden Grapes
     Raffaele Terrazzino – Medico chirurgo
     Calogero Carlino – I.P.S. Servizi in Agricoltura – Canicatti
     Rosapia Raimondi – Dirigente Scolastico I.C. “Generale Macaluso” Racalmuto
Ore 18.00 Dibattito
Ore 18.30 Conclusioni:
     Rosaria Barresi - Dirigente Generale Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea
     Calogero Ferrantello - Dirigente Servizio VI - Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea.
 

 

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25/03/2014

Chiesa. "Solennità dell'Annunciazione del Signore"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Annunciazione del Signore
Annunciazione

Oggi, 25 marzo 2014, la Chiesa ci fa celebrare la Solennità dell'Annunciazione della Beata Vergine Maria (o del Signore).
Il Mistero che la Santa Chiesa celebra oggi è l'annuncio del concepimento verginale e della nascita verginale di Gesù che viene fatto a sua Madre Maria dall'arcangelo Gabriele. Maria era stata scelta dal Signore fra tutte le donne ad essere la madre di Dio.
La Chiesa Cattolica e la Chiesa Ortodossa celebrano questo evento il 25 marzo di ogni anno. Per la Chiesa Ortodossa il 25 marzo del calendario giuliano cade il 7 Aprile del calendario gregoriano.
San Luigi Maria Grignion de Montfort afferma che il mistero dell'Incarnazione contiene tutti gli altri misteri. Scrive il Guéranger: “Questo giorno è grande negli annali dell'umanità. E' grande agli occhi medesimi di Dio, perché celebra l'anniversario del più grande avvenimento che si sia compiuto nel tempo”.
Questo Mistero era già stato preannunciato fin dal Paradiso terrestre, ripetuto e specificato dai profeti come Isaia. “Ecco la Vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi”. Venuta la pienezza dei tempi, il tempo accettabile e propizio della redenzione: “Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge”.
Anticamente la festa odierna era designata col nome di “Concezione di Cristo - Annunciazione del Signore”, ciò dimostra che era celebrata più come festa del Signore che della Madonna; solo col passare del tempo prese man mano spiccato carattere mariano. Oggi è considerata quasi esclusivamente come festa della S.S. Vergine.
La tradizione della Chiesa è unanime nel riconoscere nell'annuncio dell'angelo a Maria e nella sua docile accoglienza, l'inizio della storia della definitiva ed eterna alleanza in quanto momento in cui “il Verbo si fece carne”.
L'Eterno attraversa le soglie del tempo e si fa storia. La missione di Gesù comincia già nel grembo della madre. Quando nella visitazione porta in grembo il Verbo fatto carne, ella si fa “Tabernacolo”, il primo tabernacolo della storia, dove il Figlio di Dio, ancora invisibile agli occhi degli uomini, si concede all'adorazione di Elisabetta, che esclama: “Benedetta colei che ha creduto al compimento di ciò che le è stato detto dal Signore”.
Per mezzo di Maria, segno della nostra speranza, icona del nostro cammino, si è compiuta la promessa fatta a Davide. Nel suo cuore il domani della Grazia ha posto la sua tenda nel nostro presente di fede e di amore. Lei è il luogo dell'inizio della vita, il grembo del futuro degli uomini e del mondo; la terra dell'avvento di Dio, in cui Egli viene a visitare il suo popolo.
La grandezza di Maria è il silenzio. La piena volontà di Maria di farsi “serva del Signore” si focalizza nel silenzio. Il “Fiat” di Maria richiama l'“Eccomi” delle figure più importanti dell'Antico Testamento: Abramo, Mosè, Samuele ed altri profeti che seppero riconoscere la volontà e il piano di Dio per poi seguirlo.
Come Abramo era stato il padre della fede per l'Antico testamento, credendo alla promessa del Signore, ora è Maria a credere ad una discendenza benedetta. E come il “sì” di Maria ha permesso a lei di generare Gesù nella carne, così il sì di ogni credente dovrà condurre Cristo nella sua vita, anche fisica e concreta.
Il Cristianesimo non è la religione dei pensieri, ma delle scelte di vita che determinano cambiamenti nella dimensione sia della mentalità che della conduzione materiale dell'esistenza.
La festa dell'Annunciazione venne introdotta dalla Chiesa di Costantinopoli verso il V secolo d.C. e di qui si estese a tutta la Chiesa.
I nove mesi tra la concezione e la nascita del Salvatore spiegano la data del 25 marzo rispetto alla solennità del 25 dicembre. Se la collocazione del Santo Natale fu volutamente fatta coincidere con il periodo del solstizio invernale, l'Annunciazione viene così a cadere in quello dell'equinozio di Primavera.
La liturgia che celebra la solennità dell'Annunciazione del Signore viene rinviata se coincide con una domenica di Quaresima o durante la Settimana santa o durante l'Ottava di Pasqua.
L'Annunciazione è il primo dei venti misteri che costituiscono la preghiera del santo Rosario.
Onoriamo la Madonna recitando ogni giorno il santo Rosario che è l'arma più potente per sconfiggere il demonio. I privilegi mariani che formano l'aureola più fulgida di Maria sono: la sua perpetua Verginità e la divina Maternità.
 

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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24/03/2014

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Martedi 25 marzo
- Festa del'Annunciazione del Signore, ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santa Messa;
- ore 19.00, nei locali di San Francesco, riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale.

Venerdi 28
marzo
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Via Crucis della coppie di sposi (che si riuniscono il giovedi ed il venerdi);
- ore 20.00, a San Francesco, riunione dei ragazzi di 1^ media insieme ai loro genitori.

Domenica 30 marzo
- entra in vigore l'ora legale, cambiano gli orari delle Sante Messe:
   Feriali:
   ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.00, chiesa Madre
   ore 18.00, chiesa San Rocco
   Prefestivi:
   ore 18.30, chiesa Madre
   ore 20.15, chiesa San Francesco (con i fratelli delle comunità neocatecumenali)
   Festivi
   ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 10.00, chiesa San Rocco
   ore 11.00, chiesa Madre
   ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.00, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 19.00, chiesa San Rocco
   ore 19.15, chiesa Madre

AVVISI

I ragazzi di 1^ media della parrocchia Madonna del Carmelo continueranno il catechismo con i loro genitori. Alla fine dell'anno scolastico si farà la giornata di ritiro per l'ammissione al 2° anno (fermo restando che si prenderanno le presenze alla Santa Messa).

In tutti i venerdi di quaresima:
- è raccomandata l'astinenza dalle carni;
- la Via Crucis nella chiesa Madonna del Carmelo sarà celebrata dopo la Santa Messa delle ore 08.45;
- la Via Crucis in chiesa Madre sarà celebrata alle ore 17.00, seguirà la Santa Messa.
 

 

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24/03/2014

Sport. Lettera aperta sul campetto di bocce: "Dopo aver contattato i responsabili, nessun intervento"

 

Polisportiva "Athena"
Polisportiva Athena

Riceviamo e pubblichiamo.

"Al Sig. Sindaco
All’Assessore allo Sport
Al Dirigente dell’Area Tecnica
Al Sig. Capo dei Vigili Urbani
Al personale collaboratore tecnico
Ai responsabili dei beni  e delle strutture architettoniche e sportive
                                                Comune di Grotte

      Cari Lettori,
sono ricorso a questa estrema forma di informazione-sollecito perché dei problemi di cui dirò ho già in varie occasioni parlato con tutti i Responsabili ai quali mi rivolgo con la presente.
      Il problema.
      Abbiamo un bel campetto di bocce, di cui si occupa la polisportiva Athena. Ha il grosso difetto di essere vicino ad un altro campetto, per cui molto spesso i ragazzini vi entrano e creano danno alla struttura rendendone difficile l’utilizzo, che richiede ogni volta il ripristino.
      Sono state rotte le plafoniere e rovinato l’impianto elettrico; le grondaie sono state divelte. Il fondo ridotto a spiaggia da mare. Il tetto manifesta molte perdite che, quando piove creano buche sulla sabbia. D’inverno crescono le erbacce con abbondante ortica o la parietaria che alimentano le allergie.
      Tutti questi problemi son stati sottoposti all’attenzione dei Responsabili di cui sopra. Il muro di gomma ha lasciato le cose come stanno, e allora?
      Abbiamo tolto le erbacce (dopo avere contattato la “filiera dei responsabili”): nessun intervento.
      Delle plafoniere non se ne parla nemmeno: mancano i soldi. Abbiamo sistemato noi mettendo lampade e sistemando l’impianto elettrico.
      Abbiamo sistemato il fondo, scavandolo e rifacendolo a regola d’arte con il contributo di esperienza e manodopera di alcuni di noi. Abbiamo pronto il silicone per otturare i buchi del tetto.
      Adesso, però, crediamo di avere il diritto di chiedere che la struttura venga protetta e custodita.
      Abbiamo suggerito:
a) di installare una rete di divisione tra i due campetti;
b) o programmare un passaggio dei vigili, nelle ore più frequentate;
c) o di includerne la custodia in quella del campo di calcetto ed in quello del calcio.
      Gli interventi, tranne il primo, sono a zero spese.
      Ci auguriamo che qualcosa venga fatto. Andare al campetto e trovare tutto “scassato” fa male al cuore ed in questi giorni è avvenuto per l’ennesima volta.
      Se gli Amministratori non hanno grandi somme da spendere pensino alle piccole cose, anche quelle possono dare lustro ad una Amministrazione: l’era delle grandi spese è terminata,vediamo di curare quel che ci resta.

P.S.: Alcune sedie della biblioteca sono in uno stato penoso. Perché non farle sistemare e ripulire? O bisogna aspettare ai grandi rinnovi? Si potrebbe anche risparmiare qualcosa!".
 

 

   

Il Vice Presidente della Polisportiva Athena
(Responsabile del Settore Bocce)
Prof. Lillo Agnello
 

 

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24/03/2014

Lettere. Ricordi scolastici: "Il viaggio d'istruzione... ultima avventura"; a cura del prof. Lillo Agnello

 

Lillo Agnello
Lillo Agnello
 

Riceviamo e pubblichiamo.

Leggi tutti gli interventi Visita l'argomento

"Il viaggio d’istruzione… ultima avventura.

Dopo la lettura, su questo quotidiano, de “Il viaggio d’istruzione e dei suoi eventi”, con sorpresa e dopo inutile attesa, non ho sentito raccontare l’ultimo evento, “il ritorno”: ancora più divertente, questo.
Naturalmente il racconto appena letto mi ha fatto rivivere le vicende narrate e mi meraviglia che quanto sto per raccontare non sia stato incluso nel ricordo, come evento ultimo. E’ impossibile non ricordarlo per le emozioni che abbiamo provato.

Eravamo partiti da Venezia ormai soddisfatti dei giorni di vacanza e delle varie esperienze, quando, dopo la partenza da Firenze ci fu fatto credere che si stava andando altrove perché stavamo sì agganciati ad un treno rapido ma ora c’era più di un sospetto, e nessun ferroviere sulla carrozza poteva venire in nostro soccorso, che avessimo imboccato un altro binario o ci avessero agganciato ad un altro treno!!!
Che cosa era successo? In partenza dalla stazione di Firenze il treno e la carrozza (come mi pare avvenga a Canicatti) piuttosto che mantenere la stessa direzione sembra che tornino indietro. Io stavo dietro il vetro del finestrino, all’impiedi, lo scompartimento era vuoto e molto distrattamente stavo guardando fuori.
Non ricordo se avevo già osservato il fatto in questione, ma quando il prof. mi chiede “Che andiamo indietro?” non ebbi dubbio alcuno, confermai il suo sospetto. Dall’andare indietro si è passati subito ad un’altra direzione “stavamo andando verso Milano e di là verso la Svizzera”.
In breve la notizia si diffuse tra i ragazzi. Io ero pronto a testimoniare quanto realmente avevo notato e il buio della sera e l’alta velocità non permettevano a nessuno controlli a vista per stabilire attraverso le varie stazioni quale era, realmente, la nostra direzione. Naturalmente noi ponevamo i problemi ed il prof. montava su soluzioni varie a problemi altrettanto vari: se si andava in Svizzera ci voleva la tessera; qualcuno si lamentava del fatto che aveva speso la somma con la quale era partito, ma c’erano gli insegnanti pronti a fare prestiti, qualche altro si preoccupava dei genitori, ignari del nostro pazzo viaggio; quelli più coraggiosi erano pronti alle soluzioni più avventate pur di andare all’”Estero”. L’emozione aveva contagiato tutti e sembrava che il nostro destino fosse segnato. Si andava in Svizzera anche perché (soluzione suggerita) si distinguevano solo gli enormi cartelloni pubblicitari della Parmalat ed il latte e la Svizzera avevano una certa parentela.
E gli altri insegnanti? Per un paio d’ore erano rimasti (la maggior parte erano donne) a chiacchierare dentro gli scompartimenti. Finché il solito prof. decise di buttare la bomba dentro i due scompartimenti. Uscirono tutte sbalordite e l’atmosfera creatasi nel corridoio non dava spazio a molti dubbi. Stavolta a pensare a casa erano gli adulti e con qualche preoccupazione in più!! Il treno, sempre rapido ed in una tratta molto veloce, continuava a non favorire la lettura dei nomi delle stazioni attraversate. Vedevi solo luci ma non acchiappavi nessun elemento per verificare quella verità. Le espressioni degli insegnanti ed il bisogno di chiarezza confermavano le certezze degli scolari. Tutti i gitanti stavamo attaccati ai finestrini, gli scompartimenti erano ormai vuoti. Un’insegnante, in particolare, mostrava di essere molto preoccupata e, più degli altri, stava a spiare che qualche segno desse qualche elemento di certezza. Finché… con tutta la carica che aveva accumulato, assicura tutti che stavamo nei pressi di Roma perché aveva letto (il treno aveva cominciato a rallentare) un grosso manifesto di una ditta di calcestruzzo “Salaria” conclusione molto conseguente: Salaria è il nome di una vecchia strada romana (anche moderna) che collegava la parte marinara del Lazio con l’interno e permetteva il trasporto del sale verso l’interno appunto.
La grande bolla si era sgonfiata. Grande la delusione dei ragazzi. Eravamo quasi incredibilmente, già arrivati a Roma. Il prof. era riuscito a farci vivere un paio di ore in un nuovo sogno! E Roma, la stazione ci apparve quasi brutta e triste.
La realtà naturalmente fu ricostruita a scuola. Ma il viaggio con un po’ di fantasia lo avevamo già fatto".
 

 

   

Vincenzo B.
 

 
  Per partecipare basta contattare il prof. Calogero Agnello (anche inviando una e-mail), che curerà di organizzare il materiale prima di mandarlo alla redazione. Si garantisce la massima riservatezza su nomi e persone.

E-mail: agnellocalogero@gmail.com. Tel. 0922.943720.
 

 

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23/03/2014

Lingua. Appendice al "Piccolo Dizionario Grottese-Italiano" (27); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

Nonnò, pepè, pepè!
  
Piccolo dizionario Grottese-Italiano

di Carmelo e Graziella Luparello

APPENDICE

(Puntata n° 27)

Canti d'amore

Ora presentiamo alcuni versi di Giovanni Ciraolo, poeta forse non molto noto - almeno come tale - fuori dal suo ambiente, che ama molto 'mpruvvisari. Versi a volte divertenti o didascalici, a volte tristi e pieni di nostalgia.

VI


Ni la ma casa nun s'addruma lumera,
manca l'uogliu, lu mieccu e la cannila.

Trad.:
Nella mia casa non si accende una luce,
manca l'olio, lo stoppino e la candela.

VII

Vitti lavurari un vò scurciatu
e lu lavuraturi surdu e mutu,
vitti scappari a unu senza tascu,
di la sipurtura pariva nisciutu.
Vitti affacciari lu suli di notti
ca cu la luna iucavanu a carti,
vitti siminari favi cuotti,
'ntre maiu si truvaru ficu fatti,
'na cerba vitti cu du cirbiatti,
'n testa purtavanu du sciaschi di latti.
Ora vannu pi nenti li ricotti,
ca li picciotti schetti fannu latti.

Trad.:
Ho visto arare un bue scorticato
e il contadino sordo e muto,
ho visto scappare un tale senza berretto,
sembrava fosse uscito da una sepoltura.
Ho visto spuntare il sole di notte
che con la luna giocava a carte.
Ho visto seminare fave cotte,
a maggio si trovarono fichi fatti,
ho visto una cerva con i suoi cerbiatti,
sulla testa portavano due fiaschi di latte.
Ora la ricotta si compra per niente,
chè le ragazze fanno il latte.

VIII


Mi ni issi ddra banna lu mari,
unni vannu a còddranu li stiddri,
cuomu a la chiazza nun puozzu calari
ca tutti m'addumannanu pi chiddri.
Iu ci lu dissi: “a tutti ha paari
quannu tunnu la lana di l'anciddri,
però nun m'affari siddriari,
se no nun pagu né chissi né chiddri”.


Trad.:
Me ne andrei oltre il mare,
dove vanno a tramontar le stelle
perché in piazza non posso scendere,
ché tutti mi domandano di quelli (sottinteso: i soldi).
Io ho detto loro: “pagherò tutti
quando taglio la lana degli uccelli,
però non mi dovete disturbare
altrimenti non pagherò né questi né quelli”.

IX

Haiu fattu na beddra acchianata,
ora mi tocca fari na brutta scinnuta,
quantu n'haiu fattu mala vita,
metiri favi e mintili a manata,
mi fannu mali li mani e li ita,
nun sacciu quali a mintiri pumata,
ma cu nun si duna da fari ni sta vita
nun ni trova tavula cunzata
.

Trad.:
Ho fatto una bella salita,
ora devo fare una brutta discesa,
quanta mala vita ho fatto,
mietere fave e metterle a mannello,
mi fanno male le mani e le dita,
non so più quale pomata usare,
ma chi non si dà da fare nella vita
tavola apparecchiata non ne trova.

Canto di una madre che addormenta il suo bambino.


Ninna nanna, ninna oh,
duormi figliu e fai alaò,
Alaò, sunnuzzu, viniti,
ca iu l'annacu e vu l'addrummisciti.

Trad.:
Ninna nanna, ninna oh,
dormi figlio e fai alaò.
Alaò, o sonnuccio, venite,
che io lo dondolo e voi l'addormentate.
 
Un altro canto che serviva pure ad addormentare il bambino.


Sant'Antuninu, viniti viniti,
ca iu l'annacu e vu l'addrummisciti.


Trad.:
Sant'Antonio, venite venite,
che io lo dondolo e voi l'addormentate
.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 23 marzo 2014.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
  

 

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22/03/2014

Televisione. 9^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro, trasmessa il 21 marzo su Agrigento Tv

 

9^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro
Guarda il video

Nella 9^ puntata della 2^ edizione di "U Tiggì", telegiornale in siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale terrestre) venerdi 21 marzo, sono stati affrontati i seguenti temi:
- la Sagra del Mandorlo in Fiore;
- i lavori di Via Roma a Porto Empedocle;
- la potatura degli alberi a Grotte;
- la ricetta della 'mpignulata di Antonio Maida.
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore 12.30. In replica: venerdi alle 16.15 e 23.30; sabato alle 10.15; domenica alle 15.30; lunedi alle 18.30; martedi alle 12.00; mercoledi alle 23.30; giovedi alle 18.45. Le puntata verranno pubblicate integralmente anche da Grotte.info Quotidiano.
 

 

  9^ puntata - 21/03/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

7^ puntata - 21/02/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

5^ puntata - 31/01/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

3^ puntata - 17/01/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

1^ puntata - 13/12/13 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento
 


8^ puntata - 07/03/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

6^ puntata - 07/02/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

4^ puntata - 24/01/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

2^ puntata - 10/01/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento
 

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22/03/2014

Pensieri. "Piccolo Alfabeto delle Riflessioni - G come Gratis"; di Linda Criminisi

 

Linda Criminisi
Linda Criminisi

"Piccolo Alfabeto delle Riflessioni" di Linda Criminisi
Rubrica


PICCOLO ALFABETO DELLE RIFLESSIONI

di Linda Criminisi

G come Gratis

Appena sappiamo che qualcosa è gratis, di solito questo qualcosa perde immediatamente valore, fascino, interesse, talvolta anche significato. E tendiamo a snobbarlo. Pensiamo alla visione di un film, di una mostra, di un museo, di un concerto. Bisogna essere dei veri intenditori, dei “cultori della materia” per non lasciarsi influenzare dalla gratuità di questo qualcosa.
Il denaro, quindi, dà valore alle cose così come glielo toglie, con la stessa mancanza di clemenza e di riflessione di un sovrano assoluto.
Però, se ci pensiamo bene, in realtà sono gratis le cose più importanti e preziose, quelle che non si possono comprare anche se siamo pieni di soldi: salute, tempo, giovinezza, amore (sincero) - solo per citare ciò che forse a tutti sta più a cuore. E ci sono anche gli spettacoli della natura: i prati in fiore, i tramonti, le notti stellate, il mare… (al di fuori delle spiagge private, naturalmente!).
Un mio professore diceva che il denaro l’hanno inventato i ricchi. Chissà, se non il denaro, almeno il concetto di denaro, di ricchezza, che molti ricchi - ma ci sono sempre le eccezioni - alimentano dentro di sé fino a farlo diventare ossessione.
Concetto di ricchezza che, secondo me, è uno di quei pensieri-tarlo di cui dovremmo imparare, con sforzo e impegno, a liberarci - insieme a quelli legati alle nostre tante “comodità” e ai nostri tanti “possedimenti” le cui sbarre invisibili ci imprigionano, condizionandoci e modificando a tal punto il nostro carattere da non riuscire, paradossalmente, a farci godere nemmeno di quello che ci viene offerto gratis.
Religione e filosofia, in fondo, lo sostengono da sempre - che la vera libertà è quella dello spirito,  purificata e privata dai desideri mondani e dai beni terreni e materiali. Per consolare i poveri, ribatte sempre qualcuno. O gli sfigati, aggiunge sempre qualcun altro.
O tutti noi, aggiungo io a questo punto, visti i tempi di crisi in cui viviamo.
Seriamente, ben venga anche la crisi se può diventare opportunità di riflessione, di “arricchimento” spirituale e di stimolo ad affrancarci da tutto quello che è stupidamente superfluo e che ci fa perdere tempo, forze fisiche ed energia mentale: i quali, appunto - fuori mercato e senza prezzo - non si possono comprare, anche a volerli pagare cari
.

Linda Criminisi

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 22 marzo 2014.
Per gentile concessione dell'Autrice.
© Riproduzione riservata.

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21/03/2014

Politica. "5 Stelle in Comune", domenica 23 marzo incontro con gli onorevoli Bertorotta e Mangiacavallo

 

"5 Stelle in Comune", domenica 23 incontro con gli onorevoli Bertorotta e Mangiacavallo
locandina

Domenica 23 marzo, alle ore 16.30 presso il centro polifunzionale San Nicola in Grotte, si svolgerà un incontro del Movimento 5 Stelle di Grotte sul tema "5 Stelle in Comune - Da Grotte a Bruxelles... passando per Viareggio".
Alla manifestazione, che sarà moderata da Rosalba Cimino, attivista Movimento 5 Stelle Grotte, parteciperanno:
- On. Ornella Bertorotta (Senatrice e componente della Commissione Bilancio del Senato della Repubblica);
- On. Matteo Mangiacavallo (Deputato regionale e componente della Commissione Attività produttive dell'Assemblea Regionale Siciliana).

Aggiornamento alle 18.00 del 21 marzo 2014.
Riceviamo e pubblichiamo la nota ufficiale del Movimento 5 Stelle Grotte.

"Domenica 23 marzo presso il Centro Polifunzionale “San Nicola” di Grotte, la Senatrice Ornella Bertorotta e il Deputato Matteo Mangiacavallo incontreranno i cittadini per discutere della situazione locale e nazionale, per esporre il programma del M5S in vista delle prossime elezioni europee, per parlare di tasse, acqua e rifuti e tanto altro ancora.
Durante l’incontro, coordinato dalla nostra attivista Rosalba Cimino, saranno proiettati dei video e ci sarà la possibilità di dialogare con i nostri rappresentanti che – ci preme sottolineare con vanto – non sono “ONOREVOLI” ma cittadini seri dentro le istituzioni, persone che hanno avuto la coerenza di fare quanto promesso in campagna elettorale: iniziando dal taglio dei loro stipendi e dalla restituzione dei soldi ai cittadini.
Persone che vedete e vedrete poco in televisione perchè trascorrono la settimana a lavorare su documenti, leggi e proposte di legge da avanzare – facendo, ne più ne meno, quello che dovrebbe fare un parlamentare – e il fine settimana nelle piazze e tra la gente.
Al termine dell’incontro il M5S di Grotte consegnerà un plico speciale alla Senatrice Bertorotta, che già in passato ha mostrato interesse e attenzione per i problemi del nostro paese, contenente interessanti documenti come il bando illeggibile da un milione di euro pubblicato sul sito web del Comune".
 


Rosalba Cimino

   

Movimento 5 Stelle Grotte
 

 

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21/03/2014

Riflessioni. "Le vane chiacchiere del politico"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di Filosofia e Pittore.

"Le vane chiacchiere del politico.
Oggi, più di quanto lo è stata fino a qualche decennio addietro, la gente ben pensante e, vuoi per  congenita disposizione naturale vuoi per acquisizione culturale, dotata del pensiero libero e critico, non è più, grazie a Dio o a chi per lui, disposta ad accettare passivamente le chiacchiere del politico, e abboccare, come pesciolini, affamati, all’amo, alla seduzione del linguaggio, chiunque si presenti al pubblico, dotato o superdotato della tecnica della comunicazione di massa (che come si sa viene dal pulpito ben confezionata).
Mi riferisco soprattutto al presidente del Consiglio. In politica, a meno che non si faccia di tutta l’erba un fascio, come nell’arte contemporanea dove l’urinatoio di Marcel Duchamp diventa opera eccellente, il linguaggio deve essere usato come vagone millimetricamente tenuto esatto sulle rotaie, per viaggiare correttamente, altrimenti presto crolla, cade nell’errore mostrando tutto il carico della limitatezza di senso, anzi ancor peggio del totale nonsenso.
Meglio usare poche parole semplici, scarne, senza il superfluo né manchevolezze, aderenti alla realtà terrena e senza  “coloriture di risonanza metafisica”; l'uso di un linguaggio comprensibile a tutti, non riservato solo ai dotti, per il fine di evitare alla gente comune, che vive solo di fatica, di consultare il dizionario inglese o chiedere aiuto ai figli che hanno studiato.
Occorre invece tacere assolutamente su ciò che non si può realizzare. A volte, come in amore, il silenzio ha più volare della parola, è  più eloquente delle chiacchiere, ancor meno di quelle che a Milano si vendono nel supermercato nel periodo di carnevale.
Come si dice comunemente “cane che abbaia, non morde”, e “asino che raglia non dice niente”. Quest'opinione è argomentata a proposito dei comizi, rivolti a tutti gli italiani, dalla nascente stella renzina, venuta da cielo in terra a miracolo mostrare. E’ opinione diffusa infatti che egli ha detto e fatto, in pochissimi giorni, tutto al contrario di tutto.
Un docente in classe, se avesse esordito in egual misura, avrebbe subitamente determinato l’ira degli studenti e demotivato, sin dalle prime lezioni, il loro impegno nello studio.
Per finire, qualora le promesse di questo presidente del consiglio, dovessero arrivare al porto, si spera che gli strumenti adoperati non siano quelli di sforare ulteriormente il debito pubblico, i cui interessi graviterebbero ulteriormente e più pesantemente sulla gente già provata, causando disperazione indiscriminata di massa e quei suicidi degli imprenditori, coscienti di non avere più vie di salvezza
".
 

 

   

Antonio Pilato
 

 

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21/03/2014

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 21 marzo

 

Passo e... Spasso!

Inizia la primavera e continuano con maggiore impegno le passeggiate "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 21 marzo:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Mattarella, Via Europa, Via Pirandello, Via Togliatti, Viale Matteotti,  Via Leopardi, Viale della Vittoria, Via Padre Pio, Via Molise, Via Umbria, Via Madonna delle Grazie, Via Avv. Pillitteri, Via Di Vittorio, Via Guido Rossa, Via Don Minzoni, Via Santa Venera, Via Duca d’Aosta, Via Gen. Cascino, Via Colombo, Via Cavour, Via Giacinto, Via Fonte, Via Carnevale, Piazza Magnani (arrivo).

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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20/03/2014

Salute. Screening gratuito per la prevenzione del tumore della mammella, sino a sabato 29 marzo

 

Screening gratuito per la prevenzione del tumore della mammella
Volantino

L'A.S.P. (Azienda Sanitaria Provinciale) di Agrigento, nell'ambito del progetto di screening oncologici promosso dalla Regione Sicilia, ha organizzato un programma di controlli gratuiti per la diagnosi precoce del tumore della mammella, da effettuarsi ogni due anni, mediante mammografia, rivolto a tutte le donne residenti nella provincia di Agrigento e di età compresa tra 50 e 69 anni. A tutte le donne rientranti in quella fascia di età viene offerta l'opportunità di aderire al programma di prevenzione del tumore della mammella. La mammografia è un semplice esame radiologico che si esegue in pochi minuti. L'esame è gratuito, così come gli accertamenti successivi e non occorre la richiesta del medico curante.
A tal fine, a partire da ieri, mercoledi 19 e sino a sabato 29 marzo, è presente a Racalmuto, presso la Scuola elementare di Via Generale Macaluso n° 1, una Unità Mobile completa di attrezzature sanitarie e di personale medico specialista.
L'A.S.P. ha inviato a casa delle donne interessate, delle lettere d'invito contenenti tutte le informazioni per essere presenti all'appuntamento già fissato. Coloro che non avessero ricevuto l'invito via lettera potranno ugualmente presentarsi presso l'Unità Mobile, portando con sé un documento di riconoscimento e la tessera sanitaria. Alle donne lavoratrici sarà rilasciato, su richiesta, un certificato giustificativo per l'assenza dal luogo di lavoro. Il risultato della mammografia sarà comunicato via lettera. Qualora fossero necessari approfondimenti, le persone interessate riceveranno una comunicazione telefonica.
Per eventuali ulteriori chiarimenti è possibile contattare il proprio medico curante, il Consultorio Familiare o telefonare al Centro Gestionale Screening dell'A.S.P. di Agrigento al numero 0922.407538 oppure al numero 0922.407170, dal lunedi al venerdi, dalle ore 09.00 alle ore 12.00.
 

Screening gratuito per la prevenzione del tumore della mammella
volantino

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20/03/2014

Attività. Incontro del Lions Club sul tema "Le nuove povertà", al Seminario Vescovile

 

Incontro del Lions Club sul tema "Le nuove povertà"
Manifesto

Sabato 22 marzo alle ore 09.30, presso la sala convegni del Seminario Vescovile di Agrigento, si terrà un convegno Lions sul tema: "Le nuove povertà nella globalizzazione e nella esclusione: aspetti etici e morali”.
Dopo gli indirizzi di saluto delle Istituzioni religiose, civili e lionistiche, i lavori inizieranno con gli interventi introduttivi della dott.ssa Giovanna Zaffuto e del dott. Francesco Bizzini, componenti del Comitato Distretto 108Yb. Di seguito interverranno: dott. Arturo Cantella (Direttore e giornalista di TVA); don Baldo Reina (Rettore del Seminario di Agrigento); dott. Gerlando Piro (Direttore provinciale INPS di Agrigento e Presidente Lions Club Host di Agrigento); dott.ssa Gabriella Bruccoleri (Dirigente I.S.S. "Don M. Arena" di Sciacca); dott. Valerio Landri (Direttore Caritas diocesana di Agrigento).
Concluderà il prof. avv. Gianfranco Amenta, Governatore del Distretto 108Yb. Gli interventi saranno coordinati dal direttore e giornalista di TVA dott. Arturo Cantella. Negli intervalli si esibiranno gli alunni delle scuole medie di Aragona e Grotte.
I Lions costituiscono una “forza” internazionale di elevato livello e loro compito è di intervenire in aiuto delle nazioni povere e di combattere la povertà.

Convegno Lions sul tema:
"Le nuove povertà nella globalizzazione e nella esclusione: aspetti etici e morali”
Sala convegni del Seminario Vescovile di Agrigento
Sabato 22 marzo, ore 09.30
 

 

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20/03/2014

Iniziative. Sabato 22 marzo, proiezione del docu-film "Il coraggio di cambiare"; a cura di Solidamente

 

"Il coraggio di cambiare", a cura di Solidamente
locandina

Sabato 22 marzo, alle ore 19.00 presso il centro polifunzionale San Nicola in Grotte, sarà proiettato un docu-film dal titolo "Il coraggio di cambiare". L'iniziativa è promossa dai giovani appartenenti al gruppo spontaneo di proposta e di animazione socio-culturale "Solidamente". Il loro progetto si inserisce nell'ambito delle iniziative tese a valorizzare la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. A partire dal 1996, questa ricorrenza si celebra ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, quale il simbolo della speranza e dell'impegno che si rinnovano al fianco dei familiari delle vittime innocenti delle mafie.

Proiezione del docu-film "Il coraggio di cambiare"
Grotte, centro polifunzionale San Nicola
Sabato 22 marzo, ore 19.00
 

 

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20/03/2014

Editoria. In edicola il romanzo "L'ingordigia talvolta uccide", di Graziella e Carmelo Luparello

 

In edicola il romanzo "L'ingordigia talvolta uccide", di Graziella e Carmelo Luparello
Copertina

E' disponibile nelle librerie e nelle edicole il romanzo “L'ingordigia talvolta uccide - chi non mangia”, pubblicato dalla casa editrice “A&B” di Acireale, scritto a quattro mani dalla dott.ssa Graziella Luparello, Giudice presso il Tribunale di Agrigento, e dal padre prof. Carmelo Luparello, già docente di Materie Letterarie presso la Scuola Secondaria di 1° grado. Riportiamo dalla quarta di copertina: "La serena vita di un paese dell'entroterra siciliano, in cui vige una proverbiale e congenita letargia, viene prima minata dalla frenesia che precede le elezioni comunali, poi a dir poco scossa da un delitto, nel quale si intrecciano, o sembrano intrecciarsi, torbide passioni e interessi affaristico-politico-mafiosi. Un delitto, tuttavia, ben lontano dalla giallistica classica, percorso non con gli occhi dell'investigatore, ma con quelli della gente, semplice e umile, del paese, un delitto che costituisce un pretesto, per gli A.A., per mettere a nudo, con un'improvvisa altalenanza di toni grevi e tinte ironiche e talvolta beffarde, ipocrisie individuali e collettive, nelle quali il lettore, mentre si accinge a esprimere una severa censura, finisce inaspettatamente per riflettersi".
La presentazione ufficiale del nuovo romanzo dei due autori, che si è svolta lo scorso 8 febbraio, ha avuto come relatori il dott. Renato Di Natale (Procuratore Capo della Procura della Repubblica di Agrigento), il dott. Carmelo Carrara (Sostituto Procuratore Generale presso la Procura Generale di Palermo), il dott. Giovanbattista Tona (Consigliere della Corte d'Appello di Caltanissetta) ed il dott. Roberto Gugliotta, giornalista e scrittore.
 


Presentazione

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19/03/2014

Cucina. Ricetta di Antonio Maida tra i primi posti nel concorso nazionale Galbani; vota online

 

Ricetta di Antonio Maida
Guarda il video

Sino ad oggi è tra i primi dieci, ed è l'unico siciliano rimasto in gara. Antonio Maida, grottese ed amante della buona cucina, ha voluto partecipare al concorso nazionale indetto dalla Galbani, nell'ambito del programma "Ricette di casa mia": una "Sfida in dialetto" per ricette tipiche regionali. Tra le numerose specialità culinarie che offre la nostra Terra, per la sua partecipazione ha scelto una delle più caratteristiche: la "'mpignulata" (proditoriamente tradotta in italiano come "panini di pasta sfoglia ripieni"). La sua videoricetta è stata apprezzata dalla giuria sino a meritarsi il posizionamento tra le prime dieci in tutta Italia. Antonio ha fatto del suo meglio; adesso sta ai grottesi, ma anche a tutti i siciliani, sostenerlo per portare avanti la sua iniziativa che mira non solo ad un meritato riconoscimento personale, quanto alla valorizzazione delle nostre tradizioni e dei nostri prodotti tipici. Per votare la sua videoricetta basta collegarsi al sito della Galbani ed esprimere il proprio consenso, cliccando sul pulsante rosso "Vota questa ricetta" e compilando l'apposito form. Gli eventuali "mi piace" espressi su facebook non hanno valore di voto e non servono per sostenere la nostra "'mpignulata", che può essere votata solo tramite il sito della Galbani.
Da parte nostra, il voto per la bravura (e soprattutto per la simpatia) non può essere che 10 e Lode!

Carmelo Arnone
19 marzo 2014
© Riproduzione riservata.

Videoricetta di Antonio Maida (Video) Visita l'argomento
 

Sfida in dialetto
Ai fornelli

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19/03/2014

Chiesa. "Solennità di San Giuseppe"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Solennità di San Giuseppe
San Giuseppe

Oggi, 19 marzo, la Chiesa ci invita a contemplare la grande figura di San Giuseppe, lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù.
Giuseppe di Nazareth, della stirpe di Davide compare nei vangeli con grande discrezione. Il Vangelo di Matteo ci presenta San Giuseppe come uomo “Giusto”, “Vir iustus”.
E' impressionante constatare come colui che sarà poi considerato una delle figure più rilevanti nella storia della salvezza, a cavallo tra l'Antico e il Nuovo testamento, l'ultimo dei patriarchi della storia antecedente al Messia, sia un personaggio quasi “nascosto e taciturno”.
La caratteristica della sua vita era stata l'umiltà, lo spirito di silenzio e di raccoglimento. “San Giuseppe agisce nel silenzio”. “San Giuseppe è l'Umile”. “San Giuseppe è un uomo coerente”.
San Giuseppe nacque  Betlemme, il padre era Giacobbe e pare che fosse il terzo di sei fratelli. Il nome Giuseppe dall'ebraico significa aggiunto (in famiglia). L'emblema è il giglio.
San Giuseppe era un falegname; il falegname di Nazareth è l'uomo che Dio ha voluto come custode e sostegno di Maria e di Gesù. Pilastro della famiglia terrena del Redentore, Giuseppe congiunge Gesù, re messianico, alla discendenza di Davide.
Sposo di Maria e padre putativo del Salvatore, guida la sacra famiglia nella fuga e nel ritorno dall'Egitto. La missione affidata a Giuseppe è una missione davvero difficile: custodire, far crescere e donare agli uomini il Salvatore.
Se di Maria gli evangelisti dicono che “custodiva tutte queste cose nel suo cuore e le meditava”, sicuramente  Giuseppe deve aver vissuto in questa dimensione la sua vita, allo stesso modo di Maria.
Quando si guarda al “si” di Maria, bisogna pensare al “si” di Giuseppe al piano di Dio. Egli rispose all'intervento di Dio con una completa disponibilità fondata sulla fede. La sua fede semplice e forte gli permetterà di svolgere la missione di Padre putativo del Figlio di Dio, fatto uomo per opera dello Spirito Santo, incarnato nel seno della Vergine Maria.
San Bernardino da Siena ne diffuse il culto, elogiandone la fedeltà e l'obbedienza silenziosa e adorante alla volontà di Dio.
Santa Teresa, grande devota di San Giuseppe, così ha detto e ha lasciato scritto nelle sue memorie: “Qualunque grazia si domanda a San Giuseppe verrà certamente concessa”.
San Giuseppe è il patrono della Chiesa universale e di innumerevoli altre realtà e istituzioni come: i carpentieri, i lavoratori, i moribondi, gli economi, i procuratori legali.
San Giuseppe è il patrono dei padri di famiglia come “sublime modello di vigilanza e provvidenza”.
E' molto festeggiato in campo liturgico e sociale anche il 1° Maggio, quale patrono degli artigiani e degli operai, così proclamato da Papa  Pio XII. Da Pio IX è stato chiamato patrono della Chiesa universale. Papa Giovanni XXIII gli affida addirittura il Concilio Vaticano II.
Fino al 1960 il suo nome non era ricordato nella preghiera eucaristica. E' stato Papa Giovanni XXIII ad includerne il nome. Oggi il nome di San Giuseppe viene invocato in tutte le preghiere eucaristiche. San Giuseppe ha ritrovato il suo posto.
San Giuseppe è il padre della “buona morte”, perché morto tra le braccia di Gesù e di Maria.
Il culto di san Giuseppe ha raggiunto in passato vette di popolarità come dimostrano le dichiarazioni di moltissime chiese relative alla presenza di sue reliquie. Notre Dame di Parigi dove ci sarebbero gli anelli di fidanzamento, il suo e quello di Maria; Perugia, possiederebbe l'anello nuziale. Ad Aquisgrana si espongono le fasce o i calzari che avrebbero avvolto le gambe di San Giuseppe. I Camaldolesi della chiesa di Santa Maria degli Angeli in Firenze dichiarano di essere in possesso del suo bastone. E' sicuramente un bel “aggiunto” di fede.
In Sicilia e nel Salento sono diffuse usanze denominate “Tavole di San Giuseppe”. Sono invitati a mensa mendicanti, familiari e amici, tre bambini poveri rappresentanti la Santa Famiglia. Alimento tradizionale di questa festa sono le frittelle a Firenze e a Roma, le zeppole a Napoli  e in Puglia, le “sfingie” a Palermo e i tradizionali “tortelli di San Giuseppe” nel Canton Ticino.
In alcune parti la festa è associata all'accensione di falò.

Invochiamo con devozione e fede questo grande Santo, San Giuseppe, e saremo certamente esauditi.

 

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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18/03/2014

Curiosità. Preso in custodia il beverino di Piazza Carmona, in attesa di sistemazione

 

Beverino di Piazza Carmona
Ritrovato il beverino

Risolto lo strano caso della "sparizione" della pubblica fontanella di Piazza Carmona a Grotte. Lo storico beverino, che sembrava essere svanito nel nulla, è stato preso in carico dai tecnici comunali. Nei giorni precedenti la scomparsa, era stato fatto oggetto di "attenzioni" da parte di una persona la quale, perdendo il controllo delle proprie azioni, aveva scaricato tutta la sua forza sul "cannolicchio" (come è comunemente chiamata la piccola fontana), compromettendone seriamente la stabilità. Al fine di prevenire eventuali danni ai cittadini e per preservarne l'integrità, è stato affidato al'ufficio tecnico comunale il compito di prenderlo in custodia. Attualmente il beverino è custodito in uno dei capannoni comunali di Via Ingrao, in attesa di essere ricollocato opportunamente nella sua sede naturale dopo essere stato fornito di un pedale col quale azionare lo scorrimento dell'acqua potabile ed evitare l'inutile e dispendioso spreco del prezioso liquido. Purtroppo non sono noti i tempi necessari al suo ripristino. Gli anziani, abituati ad attingervi in libertà, dovranno pazientare ulteriormente in attesa che ritorni il fresco zampillo. Nella foto a lato, il beverino capovolto.

Carmelo Arnone
18 marzo 2014
© Riproduzione riservata.
 

 

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18/03/2014

Servizi. Temporanea chiusura e nuovi orari dell'isola ecologica

 

Centro comunale di raccolta differenziata dei rifiuti
Centro raccolta

Domani, mercoledi 19 marzo (soltanto per un giorno), per motivi tecnici il centro comunale per la raccolta differenziata dei rifiuti rimarrà chiuso.
Sono stati rimodulati gli orari di conferimento presso il CCR (Centro Comunale di Raccolta), come segue:
- lunedi dalle ore 07.30 alle ore 13.30;
- martedi dalle ore 07.30 alle ore 13.30;
- mercoledi dalle ore 12.00 alle ore 18.00;
- giovedi dalle ore 07.30 alle ore 13.30;
- venerdi dalle ore 07.30 alle ore 13.30;
- sabato dalle ore 07.30 alle ore 13.30;
- domenica chiusura settimanale.
Si ricorda agli utenti che il conferimento dei rifiuti ingombranti (televisori, frigoriferi, lavatrici, altri vari elettrodomestici, reti, materassi e vario mobilio, ecc...) è sempre possibile all'interno del cassone scarrabile posto nei pressi dell'isola ecologica, dato che per tale operazione non è richiesta la presenza di un operatore. Si ricorda che il deposito dei rifiuti ingombranti è sempre vietato lungo le vie cittadine ed accanto ai cassonetti.
 

 

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17/03/2014

Soldi. In pagamento borse di studio 2009-2010 e 2010-2011 per gli alunni delle scuole superiori

 

Pagamento borsa di studio

Sono in pagamento, presso l'agenzia Unicredit di Grotte (ex Banco di Sicilia), le borse di studio relative agli anni scolastici 2009-2010 e 2010-2011. Il contributo economico è dovuto ai genitori degli alunni di scuola superiore che, avendone i requisiti, hanno presentato, a suo tempo, la relativa domanda presso la scuola frequentata dai loro figli.
Essendo trascorsi diversi anni dalla data di presentazione della domanda, per accertarsi di aver diritto alla borsa di studio è sufficiente che il firmatario dell'istanza si rechi presso l'agenzia Unicredit munito di documento di riconoscimento e codice fiscale.
 

 

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17/03/2014

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Lunedi 17 marzo
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Triduo in onore di San Giuseppe, Santo Rosario e Santa Messa;
- la Santa Messa in chiesa Madre oggi sarà celebrata alle ore 08.45.

Martedi 18
marzo
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Triduo in onore di San Giuseppe, Santo Rosario e Santa Messa;
- la Santa Messa in chiesa Madre oggi sarà celebrata alle ore 16.30.

Mercoledi 19
marzo - Festa di San Giuseppe
- nella chiesa Madonna del Carmelo, Sante Messe alle ore 09.00, 11.00 e 18.00;
- ore 09.00, nella chiesa di San Rocco, Santa Messa;
- oggi in chiesa Madre non sarà celebrata la Santa Messa.

Venerdi 21 marzo
- ore 20.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie, dei genitori che hanno battezzato di recente e di quelli debbono battezzare;
- ore 20.00, a San Francesco, riunione dei ragazzi di 1^ media insieme ai loro genitori.

Domenica 23 marzo
- nelle parrocchie di Grotte sarà celebrata la Giornata pro Seminario: le offerte raccolte durante le Sante Messe saranno destinate al sostegno dei seminaristi.

AVVISI

In tutti i venerdi di quaresima:
- è raccomandata l'astinenza dalle carni;
- la Via Crucis nella chiesa Madonna del Carmelo sarà celebrata dopo la Santa Messa delle ore 08.45;
- la Via Crucis in chiesa Madre sarà celebrata alle ore 17.00, seguirà la Santa Messa.
 

 

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17/03/2014

Lettere. Ricordi scolastici: "Ero andato con l'abito della domenica"; a cura del prof. Lillo Agnello

 

Lillo Agnello
Lillo Agnello
 

Riceviamo e pubblichiamo.

Leggi tutti gli interventi Visita l'argomento

"Ero andato con l’abito della domenica.

Gentile prof. Agnello,
sono Francesco Tirone (per i grottesi che ancora mi conoscono, Franco). Sono stato suo alunno quando frequentavo la terza media. Più precisamente la III C.
Ogni tanto leggo su Grotte.info qualche articolo che mi incuriosisce e cerco di capire chi sono alcuni personaggi; confesso che dopo 37 anni di assenza conosco ben poco.
Oggi aggiungo un mio ricordo più triste in quanto sono stato vittima di un’ingiustizia che non riesco a dimenticare.
Il fatto si è verificato quando frequentavo la seconda media.

Come tutti ricordiamo perfettamente, ogni anno il giorno d’inizio delle vacanze pasquali si andava in chiesa per il precetto pasquale. Quell’anno il Preside (prof. Pio Lo Bue) ha avuto la “brillante idea” di premiare i ragazzi più bravi della scuola, ovviamente segnalati dai loro insegnanti.
Qualche giorno prima del precetto pasquale, la prof.ssa S. dice a me ed a Salvatore Madonia (era il figlio di un ferroviere della provincia di Palermo, trasferito a Grotte per un periodo limitato, credo sia stato nel nostro paese 6 o 7 anni) di aspettare alla fine delle lezioni perché doveva parlarci.
Alla fine delle lezioni la Prof. ci dice: “Dite alle vostre mamme che il giorno del precetto vi mettono il vestito della domenica” (pensi: esisteva ancora il vestito della domenica!!).
Così è stato fatto.
Il giorno del precetto, davanti all’atrio della scuola, avevano allestito un piccolo palco con davanti delle panche per sedersi. Le prime due file erano occupate dagli alunni con il vestito della domenica.
Io mi siedo acconto al mio compagno Madonia e vedo che della nostra classe, oltre al sottoscritto e Madonia, vi era anche R., un altro compagno di classe.
Il Preside fa il solito discorso e poi chiama uno alla volta i ragazzi da premiare. Li ha chiamati tutti, quelli delle prime due file, tranne me. Sono rimasto da solo con il vestito della domenica, con tutti gli occhi addosso. La prof.ssa non una parola, non una spiegazione, né prima né dopo: ma che spiegazione poteva dare ad un comportamento così incoerente?!
Io mi misi a piangere e quell’anno non ho più frequentato la scuola, da Pasqua fino alla fine.
Comunque mi hanno promosso lo stesso.
Come spiega Lei la premiazione di R. (intendiamoci, non ho nessun rancore verso di lui, dopotutto anche R. aveva 12 anni!!)? Ma l’intervento del padre sulla prof., e il comportamento successivo, la dicono lunga sulla comunità grottese dei primi anni settanta, dove ancora il Perito minerario diventava
Ingegnere e per motivi di “casta sociale” non poteva sopportare che il figlio non venisse premiato a scapito del figlio del ferroviere (la famiglia Madonia abitava in una casa in affitto proprio accanto alla casa della famiglia di R. ed i due ragazzi studiavano insieme) e del figlio di un contadino.
L’anno successivo non volevo tornare a scuola; mi convinsero dopo avermi assicurato che la prof.ssa non sarebbe più stata la mia insegnante; da quell’anno andò ad insegnare al corso A (femminile).
Io poi ritornai a scuola, dopo aver rinunciato anche all’insegnamento del Latino (era facoltativo) che la sig.ra S. mi aveva quasi obbligato a scegliere.
Ad onor del vero devo anche dire che, credo su interessamento e indicazione della stessa Prof.ssa, il marito ha insistito molto con mio padre e mia madre per farmi continuare a studiare (correvo il rischio di fermarmi alla terza media per poi, come sognava mio padre, arruolarmi nel Corpo della Guardia di Finanza).
Ebbene con la Finanza ci sono rimasto, essendo stato il primo, nella provincia di Agrigento, a laurearmi in Scienze Economiche e Bancarie, ed oggi avere uno studio di assistenza finanziaria a Firenze, ma questa è un’altra storia.

In fondo l’esperienza mi è stata di grande insegnamento; da quel giorno ho sempre studiato per me stesso e non per il giudizio che altri mi avrebbero attribuito, anche se poi c’è stato anche il profitto.
Termino così, con un sentito grazie anche ai lettori per la pazienza con cui hanno voluto ascoltarmi.

P.S.: Proprio oggi leggevo una sua nota sulle Donne. Scriva qualcosa di più su Vittoria Colonna: è stata un grande esempio di donna “Siciliana”, ha avuto la “licentia populandi” (la città di Vittoria appunto) ed è stata una grande nel campo dell’economia e dei commerci del suo tempo. A mio avviso sarebbe altrettanto educativo di taluni argomenti di questo quotidiano".
 

 

   

Con viva cordialità e affetto,
Franco Tirone
 

 
 

Considerazione: l’insegnamento l’ho ritenuta la professione più bella. Sempre triste, invece, il momento in cui si devono dare giudizi e marcare differenze. Si rischia sempre di sbagliare e lasciare segni indelebili!

Personale per Franco: d
ella Vittoria Colonna cui accenni tu, pronipote della letterata famosa nel mondo umanistico-letterario, non ne conoscevo l’esistenza. Non appena possibile mi aggiornerò e renderò edotti i nostri lettori. Ciao.
 

 
   

Prof. Agnello
 

 
  Per partecipare basta contattare il prof. Calogero Agnello (anche inviando una e-mail), che curerà di organizzare il materiale prima di mandarlo alla redazione. Si garantisce la massima riservatezza su nomi e persone.

E-mail: agnellocalogero@gmail.com. Tel. 0922.943720.
 

 

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16/03/2014

Lingua. Appendice al "Piccolo Dizionario Grottese-Italiano" (26); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

Nonnò, pepè, pepè!
  
Piccolo dizionario Grottese-Italiano

di Carmelo e Graziella Luparello

APPENDICE

(Puntata n° 26)

Canti d'amore

Ora presentiamo alcuni versi di Giovanni Ciraolo, poeta forse non molto noto - almeno come tale - fuori dal suo ambiente, che ama molto 'mpruvvisari. Versi a volte divertenti o didascalici, a volte tristi e pieni di nostalgia.

I

Scocca d'amuri
e curina di palma,
di li biddrizzi tò n'haiu na summa
ca ti talìu e m'allammicu l'arma,
mi ni viegnu cu ttìa
e lassu la chiurma.

Trad.:
Ciocca d'amore
e cuore di palma,
delle tue bellezze ne ho una quantità
che io ti guardo e la mia anima soffre,
me ne vengo con te
e lascio la folla.

II


Si si veru pueta naturali,
ma diri cuomu è vergini Maria.
Piglia lu miegliu specchiu ca ci sia,
ca è di cristallu finu e havi la marca,
si tu ti vuonti, iddru si girìa,
cussì è la vergini Maria.

Trad.:
Se sei un vero poeta naturale,
mi devi dire come è vergine Maria.
Prendi il migliore specchio che ci sia,
quello di vero cristallo e con la marca,
se tu ti giri, anch'esso si gira,
così è la vergine Maria.

III


Cumpari, quattru e quattru fannu ottu;
du deci e un cincu e un tri fannu vintottu,
andari a trenta ci ni vuonnu du,
pi ottant'anni cinquant'anni in più,
si nun è giustu, facitilu vu.


Trad.:
Compare, quattro e quattro fanno otto;
due volte dieci e cinque e tre fanno ventotto,
per andare a trenta ce ne vogliono due,
per ottant'anni, cinquant'anni in più,
se non è giusto, fatelo voi.

IV


Sugnu di Grutti e sugnu agrigentinu,
cuntadinellu e cu la zappa 'n manu,
quannu mi susu di buonu mattinu
cumpuongu chissi versi pianu pianu.
Un pirmissu pi mia fora cchiù bellu
quantu vaiu a lu paisi a vinniri un cavallu.
Salutu lu signuri culunnellu,
ca è na pirsuna bella e va a cavallu.

Trad.:
Sono di Grotte e sono agrigentino,
contadinello e con la zappa in mano,
quando mi alzo di buon mattino
compongo questi versi piano piano.
Un permesso per me sarebbe più bello,
il tempo di andare in paese a vendere un cavallo.
Saluto il signor colonnello,
che è una persona bella e va a cavallo.

V


Quannu nascivu iu, ma pa' ci pensa,
a lu fonti mi purtà a vattiari,
lu parrinu mi conza la cridenza,
tannu a cridenza accuminciavu a fari.
Vaiu caminannu cridenza cridenza
e di cridenza nun mi puozzu dispisari.

Trad.:
Quando sono nato io, mio padre ci pensa,
mi portò al fonte per battezzarmi,
il prete mi prepara la cridenza (mi fa credito),
allora incominciai a fare a cridenza.
Vado camminando cridenza cridenza
e dalla cridenza non mi posso dispensare
.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 16 marzo 2014.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
  

 

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15/03/2014

Lettere. "Assegnati oltre 57mila euro a fondo perduto al C.C.N. La Grua"; di Salvino Tirone

 

Salvino Tirone
Salvino Tirone

Centro Commerciale Naturale La Grua
CCN La Grua

Riceviamo e pubblichiamo.

"Informiamo che con comunicazione della Regione Sicilia - Assessorato delle Attività Produttive - del 5 marzo 2013 prot. 12862 è stato reso noto il decreto di assegnazione provvisoria al Centro Commerciale Naturale La Grua di Grotte.
Tale decreto vistato dalla Ragioneria Centrale Assessorato Regionale delle Attività Produttive in data 13 dicembre 2013, registrato dalla Corte dei Conti in data 26 febbraio 2014 al reg. n. 1 foglio 143, prevede la concessione in via provvisoria alle ditte aderenti al consorzio delle somme concesse a titolo di fondo perduto.
Il beneficio complessivo del fondo perduto è di 57.391,97 euro ed è diviso tra le seguenti ditte:
1) Consorzio CCN La Grua                                        Euro  3.175,00
2) Gieffe Ottica sas di Rampella Francesco & C.         Euro 24.310,80
3) Herbessus Viaggi sas di Cutaia Ignazio & C.           Euro 10.012,19
4) La Salvina snc di Puglisi Angelo & C.                      Euro  9.193,00
5) SAS di Vizzini Antonia & C. (Supermercato SISA) Euro 10.700,98
                                                                        Totale Euro 57.391,97
Pertanto a partire dalla data di concessione le ditte ed il consorzio potranno attuare l’investimento previsto dal decreto".
 

 

   

Il Consulente del Consorzio
Salvino Tirone
 

 

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15/03/2014

Pensieri. "Piccolo Alfabeto delle Riflessioni - F come Facebook"; di Linda Criminisi

 

Linda Criminisi
Linda Criminisi

"Piccolo Alfabeto delle Riflessioni" di Linda Criminisi
Rubrica


PICCOLO ALFABETO DELLE RIFLESSIONI

di Linda Criminisi

F come Facebook

Ci sono anch’io, su Facebook. Non sono molto pratica, in effetti, per mancanza di tempo e forse di motivazione ad imparare bene. Probabilmente mi ci applicherò meglio in futuro ma, intanto, ciò che constato è che nessuno, o quasi, sfugge al fascino dei social network e di Facebook in particolare. Anche se, a quanto pare, si sta registrando negli ultimi tempi un generale abbandono della creatura di Zuckerberg. Forse è l’inevitabile fase di declino che colpisce ogni fenomeno di massa quando arriva al suo massimo picco o forse, secondo le voci che girano nei corridoi del web, gli utenti di Facebook sono intenzionati a migrare verso qualche altra piazza virtuale in cerca di nuove, “irreali” emozioni.
Non ho lo spazio, né soprattutto gli strumenti per analizzare il fenomeno Facebook; e comunque non è questo il mio obiettivo. Quello che mi colpisce è la voglia della gente di fare “rete”, sempre e comunque, anche se una rete virtuale appunto, fatta di parole, foto, link condivisi di varia natura. E poco contatto fisico. Quest’ultimo o c’è stato prima del contatto Facebook o ci sarà probabilmente dopo, per esempio con la presenza “in persona
ai vari eventi a cui si viene invitati a partecipare.
Anche se ci si trincera dietro lo schermo di un computer, gli individui non vogliono dunque stare soli, o meglio, sentirsi soli.
Ho letto di recente una bella definizione di solitudine intesa come compagnia di se stessi, che secondo me è una gran bella compagnia a condizione però che dentro di sé ci sia un ambiente accogliente di  pace ed equilibrio. Pace ed equilibrio che sono davvero difficili da raggiungere - forse la nostra esistenza terrena è troppo breve per ottenerli. Probabilmente è per questo che non ci piace stare con noi stessi e ci aggrappiamo alle parole e alle immagini degli altri, anche di altri di cui spesso poco in realtà ci interessa.
La richiesta di “amicizia” in Facebook, spesso generalizzata e finalizzata a raccogliere il numero più alto possibile di “amici”, è rivelatrice. Così come la smania di condividere stati d’animo e situazioni che - oggettivandosi in pensieri, frasi, foto a volte francamente privi di interesse per chiunque - è solo, a mio avviso, un modo per tappare i tanti buchi neri nel nostro tessuto emozionale e intellettivo.

Facebook
è uno strumento e come tale va usato. Dipende da noi: può avere una sua positiva e concreta utilità o può solo far perdere tempo.
Tempo che è l’unica risorsa che si rischia di sprecare intanto che si valutano i pro e i contro di questo social network.
Il tempo è la cosa più preziosa e indispensabile ma anche la più volatile e sfuggente che abbiamo: nessuna tecnologia è stata finora in grado di fermarlo o di moltiplicarlo. Né, credo, ci riuscirà mai.
Il tempo passa una volta sola: sembra fermo ma solo perché va molto veloce, così veloce che ci accorgiamo di lui solo quando è andato via per non tornare più.

Linda Criminisi

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 15 marzo 2014.
Per gentile concessione dell'Autrice.
© Riproduzione riservata.

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14/03/2014

Curiosità. Scomparso il beverino di Piazza Carmona; anziani lasciati a secco

 

Scomparso il beverino di Piazza Carmona; anziani lasciati a secco
E il beverino?

Strano caso di "sparizione" in Piazza Carmona a Grotte. Sembra essere svanito nel nulla lo storico "beverino" utilizzato per decenni da giovani ed anziani per dissetarsi in libertà. Situato al centro della piazza principale del paese, nei pressi della chiesa Madre, era costituito da una piccola colonna sormontata da una vasca circolare al centro della quale sgorgava, da un cannello, un fresco rivolo d'acqua. Della struttura non rimane che la base quadrata, parzialmente e maldestramente celata da un pesante cestino portarifiuti prontamente ricollocato, dalla sua posizione originaria a pochi metri di distanza, per coprire l'assenza della piccola fontana. Tra le ipotesi circolanti, la più probabile è che sia stato rimosso per essere sostituito da un più moderno e funzionale beverino, magari completo di pedale per azionare l'apertura del rubinetto ed evitare il continuo (e indiscusso) spreco di acqua potabile. Quanti erano affezionati al piccolo "monumento" sperano che non sia stato distrutto e che possa trovare una idonea collocazione, anche semplicemente come un pezzo di "memoria storica" del paese. Intanto sono numerosi gli anziani che, abituati a calmare la sete attingendo dal fresco zampillo del beverino, soffrono per la mancanza della fontanella e sperano che possa essere sostituita prima possibile.

Carmelo Arnone
14 marzo 2014
© Riproduzione riservata.
 

 

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14/03/2014

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 14 marzo

 

Passo e... Spasso!

Prosegue con costanza l'impegno di tutti i frequentatori delle passeggiate "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 14 marzo:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Carnevale, Via Machiavelli, Via Crispi, Via Confine, Chiasso Leone, Via Archimede, Via Concordia, Via Bentivegna, Piazza Fratelli Bandiera, Via Mercadante, Via Catone, Via Pisacane, Via Padre Vinti, Via Padre A.M. di Francia, Via Bassi, Via Acquanova, Via Cavour, Via Washington, Via Orsini, Via Anita, Via San Giovanni, Via Entello, Via Meli, Via Arno, Via Bruto, Via Vico, Via Ingrao, Via Mattarella, Piazza Magnani (arrivo).

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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13/03/2014

Chiesa. Vestizione dei nuovi Ministranti della parrocchia San Rocco

 

Vestizione dei Ministranti della parrocchia San Rocco
Vestizione

Numerose sono le occasioni in cui le comunità parrocchiali si ritrovano per fare festa. Una di queste è la cerimonia di "vestizione" dei nuovi "ministranti"; è il momento in cui i giovani che sono chiamati a servire all'altare durante le funzioni liturgiche (conosciuti anche come "chierichetti"), ricevono ed indossano per la prima volta la tunichetta. Dalle mani di Padre Gaspare Sutera, numerosi giovani della parrocchia San Rocco in Grotte hanno ricevuto il mandato e la vestizione. Alla celebrazione erano presenti i genitori, i padrini e le madrine dei nuovi ministranti, che li hanno accompagnati nel loro cammino di formazione. L'incarico di responsabile dei chierichetti è stato affidato a Domenico Bruno Gallo. Al termine della celebrazione è seguito un rinfresco nei locali parrocchiali.
 

 

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13/03/2014

Televisione. 8^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro, trasmessa il 7 marzo su Agrigento Tv

 

8^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro
Guarda il video

Nella 8^ puntata della 2^ edizione di "U Tiggì", telegiornale in siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale terrestre) venerdi 7 marzo, sono stati affrontati i seguenti temi:
- intervista ad Ignazio Cutrò, Testimone di Giustizia, intenzionato a lasciare definitivamente l'Italia, deluso dalla politica;
- la protesta dei cittadini di Raffadali contro le bollette idriche di Girgenti Acque.
In studio con Aristotele Cuffaro, co-conduttrice della puntata, Serena Gibilaro (fotografata da Lillo Arcieri; backstage video di Salvatore Lo Re "President").
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore 12.30. In replica: venerdi alle 16.15 e 23.30; sabato alle 10.15; domenica alle 15.30; lunedi alle 18.30; martedi alle 12.00; mercoledi alle 23.30; giovedi alle 18.45. Le puntata verranno pubblicate integralmente anche da Grotte.info Quotidiano.
 

 

  7^ puntata - 21/02/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

5^ puntata - 31/01/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

3^ puntata - 17/01/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

1^ puntata - 13/12/13 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento
 
8^ puntata - 07/03/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

6^ puntata - 07/02/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

4^ puntata - 24/01/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

2^ puntata - 10/01/14 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento
 

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12/03/2014

Iniziative. Manifestazioni collaterali alla Sagra del Mandorlo in Fiore, di Mario Gaziano e Francesco Bellomo

 

Prof. Mario Gaziano
Mario Gaziano

Per le iniziative complementari della Sagra del Mandorlo in Fiore 2014, programmate da Mario Gaziano e Francesco Bellomo, prende l'avvio giovedi 13 marzo alle ore 16.00 presso il Teatro Pirandello di Agrigento, nel foyer “Pippo Montalbano”, la 13^ “Mostra del libro di tradizioni Popolari e di cultura d'arte della Sicilia dal '700 al '900” con aggiornamenti sino al 2000.
La direzione culturale della mostra è di Mario Gaziano ed Aurelio Patti.
In esposizione oltre tremila volumi di tradizioni e arte di Sicilia provenienti da editori siciliani, librerie regionali e comunali e fondi privati.
Partecipano gli eli Editori: Angelo Mazzotta (Castelvetrano), Armando Siciliano (Messina), Cavallotto (Catania), Domenico Sanfilippo (Catania), Giuseppe Maimone (Catania), Lombardi (Siracusa), Lussografica (Caltanissetta), Morrone (Siracusa), Salvatore Sciascia (Caltanissetta), Medinova (Favara), Libridine (Mazara del Vallo), EpsYlon, Aulino (Sciacca). Inoltre: Libreria del Corso (Palermo), Libreria Deleo (Agrigento), fondi privati e Fondazioni, Istituzioni e Biblioteche pubbliche, Biblioteca Privata di Consultazione Pubblica “Assunta Cardella” (Agrigento).
Letture e recital degli attori e attrici del “Pirandello stable festival”: Fabrizio Giuliano, Franco Di Salvo, Giugiù Gramaglia, Ilaria Bordenca, Alfonso Marchica, Maria Grazia Castellana, Nenè Sciortino e con la partecipazione di Lia Rocco e Nino Bellomo.
Programma delle manifestazioni.
- Giovedì 13 marzo, ore 18.00:
   inaugurazione della 13^ Mostra del Libro;
   presentazione delle poesie per il concorso poetico “I poeti del mandorlo e della natura” 6^ edizione, con la collaborazione dell'Associazione “Libero Canto di Calliope”;
   presentazione del Libro “Salvatore e il caso Tandoy” di Aurora Augello;
   letture e recital.
- Venerdì 14 marzo ore 18.00:
   letture poesie in concorso;
   presentazione del libro “I cunti delle grotte - Il parlare favoloso siciliano” di Nino Agnello;
   letture e recital.
- Sabato 15 marzo ore 18.00:
   cerimonia di premiazione “I libri dell'anno”:
   “L'Assillo” di Stefano Milioto (Santa Elisabetta) - sezione Romanzo;
   “Un teatro, una storia: il teatro della Concordia” di Rosanna Bocchieri (Ragusa) - sezione Impegno Civile;
   “Le Sconciature di Pirandello” di Nino Agnello (Grotte) - sezione Saggistica;
   “La Chiesa Madre di Racalmuto” di Enzo Sardo (Racalmuto) - sezione Documentazione narrativa;
   “Giuseppe Mario Bellanca e i pionieri delle macchine volanti” di Accursio Soldano (Sciacca) - sezione Memorialistica;
   “L'isola d'Alto Mare, Lampedusa” di Armando Milioto (Palermo) - sezione Narrativa documentaristica;
   “Donne allo specchio” di Daniela Spalanca (Grotte) - sezione Narrativa sociale;
   “Un paradiso in fiamme” di Melina Patanè (Messina) - sezione  Poesia;
   “L'anello d'oro” di Pino Camilleri (Naro) - sezione Ricerca storico-monumentale.
consegna di Targhe d'onore agli editori Armando Siciliano (Messina) e Franco Sferlazzo (Libridine di Mazara del Vallo).
- Domenica 16 marzo ore 18.00:
   Cerimonia di premiazione del concorso poetico “I Poeti del Mandorlo e della natura” 6^ Edizione;
   letture e recital.
In Mostra, “I pupi siciliani” di Carmelo Guarneri; Sezione “I libri per ragazzi” di Marcuccio Patti.
La Mostra è aperta dalle ore 16.00 alle ore 21.30.
Segreteria Organizzativa: Maria Grazia Castellana (360.925715).
 

 

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12/03/2014

Comune. Installato un nuovo "castello" nella villetta di Via Europa

 

Installato nuovo "castello" nella villetta di Via Europa

La scorsa settimana, nella villetta di Via Europa, di fronte al plesso che ospita le classi di Scuola dell'Infanzia dell'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte, è stato installato un nuovo "castello" colorato con il quale i bambini potranno divertirsi. La messa in opera della struttura fa seguito ad una delibera di Giunta risalente al 31 dicembre 2013, che prevedeva "l'acquisto di un gioco per bambini a torretta per essere collocato all'interno della villetta comunale di Via Europa". Queste le caratteristiche tecniche della struttura: "Torretta realizzata da tubolari in acciaio zincato e verniciato con tappi superiori di protezione, scala e pianerottolo in acciaio zincato e verniciato antigraffio, tettuccio a castello in polietilene, n° 1 scivolo a doppia pista, n° 1 scivolo curvo, gioco scivolo tunnel, passamano in acciaio verniciato".
La nuova struttura sostituisce il precedente "castello" in legno che si è deteriorato a causa degli agenti atmosferici, della mancata manutenzione e soprattutto dei ripetuti atti vandalici di cui era stato fatto oggetto.

Carmelo Arnone
12 marzo 2014
© Riproduzione riservata.
 

Installato nuovo "castello" nella villetta di Via Europa

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11/03/2014

Lettere. "Signor Sindaco... si stanno formando nuovamente le buche"; di Decu Varba

 

Decu Varba
Decu Varba

Riceviamo e pubblichiamo.

"Signor Sindaco,
il lavoro dell'autunno scorso sulla strada è stato fatto come nei tempi passati: quando una mamma di famiglia, non avendo denari, rattoppava i pantaloni al marito pezza su pezza e pezza ancora, finché i pantaloni gli cascavano addosso, allora la moglie capiva il problema, faceva un po’ di debito, comprava la stoffa e cuciva i pantaloni nuovi risolvendo il problema.
Ma voi del Comune fate molto peggio, perché le pezze le mettete così male, ma così male, che non durano neanche sei mesi, tanto che si stanno formando nuovamente le buche.
Non si spenderebbe meno se si facesse come la donna e si rifacesse la strada sia dal Calvario al Belvedere che dal Municipio a Portobello in cemento o con l’asfalto, e le pendenze giuste così che l'acqua possa scorrere nelle cunette?
Sarebbe un investimento fatto bene e duraturo, molto migliore che riparare le mattonelle che si spostano facilmente".
 
 
   

Decu Varba
(Diego Cimino)
 

 

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11/03/2014

Cronaca. Cimitero di Grotte: rubate suppellettili

 

Cimitero di Grotte
Nuovi loculi

La scorsa settimana, nel cimitero di Grotte, si sono verificati diversi casi di "sparizione" di vasi, fiori, candele ed altri piccoli oggetti posti a decoro dei loculi. Non è la prima volta che accadono fatti del genere, ma ogni nuovo episodio suscita lo sdegno dei familiari e la generale indignazione dei cittadini. Più che la semplice sottrazione di qualche oggetto di poco valore, l'azione è percepita come un gravissimo affronto rivolto alla memoria del caro defunto; tanto maggiore quanto più recente è stata la dipartita. I familiari del signor Luigi Cuffaro, scomparso nel 2012 e tumulato in uno dei loculi di nuova costruzione (non ancora raggiunti dalla rete elettrica a servizio delle lampade votive), avevano posto sulla lapide un lumino alimentato da un piccolo pannello solare. Grande la loro delusione nello scoprire, recandosi sul posto per la consueta visita al proprio caro, che il piccolo pannello era stato letteralmente divelto dalla lapide e rubato insieme al lumino. Volendo ragionevolmente escludere un utilizzo differente in un luogo diverso da quello che gli sarebbe proprio (chi mai - e con quale macabro gusto - utilizzerebbe altrove un oggetto cimiteriale?) ci si chiede dove possa essere collocato e per quale funzione, se non per dar fioca luce ad altra lapide; rischiando di incorrere in questo caso, qualora scoperti, nelle ire dei familiari del defunto. C'è chi si è rassegnato alla settimanale "caccia al tesoro" alla ricerca, ritrovandola magari a distanza di qualche decina di metri, della pianta fiorita posta a decoro della tomba del caro estinto. C'è chi si è ingegnato nel contrassegnare in vario modo (con etichette adesive, pennarelli indelebili, segni di riconoscimento) i vasi di fiori, i sottovasi ed, in qualche caso, anche i fiori artificiali. Non mostrare rispetto per i vivi rientra (purtroppo) nella normalità; offendere la memoria dei defunti è considerato - in tutte le culture - un gesto esecrabile. Piuttosto che un fiore rubato, dinanzi all'avello del familiare è meglio deporre idealmente un "Eterno riposo"; per la sua pace e (soprattutto) per la nostra.

Carmelo Arnone
11 marzo 2014
© Riproduzione riservata.
 

 

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09/03/2014

Chiesa. "San Domenico Savio"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

San Domenico Savio
San Domenico Savio

Il 9 marzo la Chiesa fa memoria di San Domenico Savio.
Domenico Savio fu un allievo di Don Bosco. Nacque a San Giovanni di Riva presso Chieri (Torino) il 2 aprile 1842 e morì a Mondonio di Castelnuovo d'Asti, il 9 marzo 1857 a soli 14 anni.
Papa Pio XII lo dichiarò "Santo" il 12 giugno 1954 definendolo "Piccolo, anzi grande gigante dello spirito". Il primo santo di 15 anni.
Secondo di 10 figli del fabbro Carlo e Brigida Gaiato, una sarta. Nel 1853 la sua famiglia, molto numerosa, con 10 bimbi perlopiù morti in tenera età, si spostò a Mondonio, sempre nel comune di Castelnuovo d'Asti.
Domenico, per l'intervento del suo professore don Caglieno, parroco di Mondonio, incontrò don Bosco a Morialdo il 12 ottobre 1854. Dopo un breve dialogo, mostrata l'intenzione di diventare sacerdote se avesse avuto la possibilità di studiare, Don Bosco decise di farne un suo allievo nell'oratorio di Valdocco, a Torino.
Domenico si distinse per l'assiduità ai sacramenti della Penitenza e dell'Eucarestia e per la devozione all'Immacolata Concezione (il cui dogma fu proclamato da papa Pio IX nel 1854). Domenico, nel pomeriggio di quel giorno, andò in chiesa, si inginocchiò all'altare della Madonna e si consacrò a Lei con queste parole che aveva scritto sopra un biglietto: "Maria, vi dono il mio cuore, fate che sia sempre vostro. Gesù e Maria, siate voi sempre gli amici miei; ma per pietà fatemi morire piuttosto che mi accada la disgrazia di commettere un solo peccato".
Nell'estate del 1856 scoppiò un'epidemia di colera e don Bosco radunò 44 giovani per soccorrere gli ammalati. Domenico si distinse fra i volontari; ammalatosi a sua volta, morì, non ancora quindicenne, il 9 marzo 1857 fra le braccia dei genitori. Alla mamma che piangeva diceva per consolarla: "Mamma non piangere, io vado in paradiso". Con gli occhi fissi come in una dolce visione, spirò esclamando: "Che bella cosa io vedo mai!".
"I segreti della santità" per Domenico Savio.
Domenico Savio scrisse a don Bosco un biglietto: "Mi aiuti a farmi santo?". Don Bosco gli rispose con i cosiddetti "segreti della santità": 1) allegria; 2) impegno nei doveri di studio e di preghiera; 3) fare del bene.
A sette anni Domenico fece la prima Comunione e scrisse alcune righe nella quali riassumeva il progetto di vita:
- mi confesserò molto sovente e farò la comunione tutte le volte che il confessore me lo permetterà;
- voglio santificare i giorni festivi;
- i miei amici saranno Gesù e Maria;
- la morte ma non peccati.
Don Bosco ne redasse la vita e nel 1933 la Santa Sede ne riconobbe le virtù eroiche. E' stato proclamato beato il 5 marzo 1950 da Pio XII, che lo ha poi canonizzato il 12 giugno 1954.
La memoria liturgica è il 9 marzo. Ma se questo giorno cade nel periodo di quaresima come quest'anno, le celebrazioni possono essere spostate al 6 maggio.
San Domenico Savio è il protettore dei chierichetti, dei pueri cantores, e delle mamme in attesa. Molto conosciuto è l'abitino di San Domenico Savio, come protezione delle gestanti.
Etimologia: dal latino Domenico = consacrato al Signore.
Invochiamo San Domenico Savio, affinché i giovani lo considerino come modello da imitare nella loro vita.

Preghiera a san Domenico Savio.
Angelico Domenico Savio, che alla scuola di San Giovanni Bosco imparasti a percorrere le vie della santità giovanile, aiutaci ad imitare il tuo amore a Gesù, la tua devozione a Maria, il tuo zelo per le anime; e fa che proponendo anche noi di voler morire piuttosto che peccare, otteniamo la nostra eterna salvezza. Amen.
 

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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09/03/2014

Lingua. Appendice al "Piccolo Dizionario Grottese-Italiano" (25); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

Nonnò, pepè, pepè!
  
Piccolo dizionario Grottese-Italiano

di Carmelo e Graziella Luparello

APPENDICE

(Puntata n° 25)

Canti d'amore

Canti d'amore dettati dal signor Carmelo Palumbo:

VII


Cu mi lu fici fari, l'amaru di mia,
ca ivu 'ncerca la robba mantiuna,
iddra era na beddra carusa,
so mamma era un poco sparlittera.
Havi tri frati cuomu li carduna,
mancu su buoni
a fari cannilera.
Ci n'era unu ca era lu cchiù spertu,
ma era ladiu, arrugnatu cuomu un beccu.


Trad.:
Chi me lo ha fatto fare, povero me,
che andavo in cerca di una roba molto fine,
lei era una bella ragazza,
sua madre era un po' maldicente.
Ha tre fratelli come cardi,
non sono neppure buoni
per fare i candelieri.
Ce n'era uno che era il più esperto,
ma era brutto, pieno di rogna come un becco.

VIII


Ti ni isti a Memmiri,
nun mi dicisti nenti,
mi lu dissiru li genti
cu cu abballasti tu.
Abballa cu cu vuò,
ca nun mi gilusìu,
scordati lu nomu miu
ca nun ti vuògliu cchiù.

Trad.:
Te ne sei andata a Memmiri (paese immaginario),
non mi hai detto niente,
me lo ha detto la gente
con chi tu hai ballato.
Balla con chi vuoi,
chè io non son geloso,
dimentica il mio nome
perché io non ti voglio più.

IX


O Tutineddra,
chiàmati sti cani,
nun li tèniri cchiù
miezzu la via.
M'hannu strazzatu
un paru di stivala,
l'haiu purtatu a lu masciu a cunzari.
Tutineddra, si tu mi vuò paari,
spogliati nuda
e curcati cu mmia.


Trad.:
O Antonella,
richiama questi cani,
non li tenere più
in mezzo alla strada.
Mi hanno strappato
un paio di stivali,
che io ho portato dal calzolaio per la riparazione.
Antonella, se tu mi vuoi pagare,
spogliati nuda
e coricati con me.

X

Assira ci passavu ed era notti,
mi misi a caminari cu du schetti.
Una mi li cuntava li strammotti,
l'antra m'arriscidiva li sacchetti.
Quannu truvaru li sacchetti asciutti:
“vatinni picciuttieddru, ca si fici notti”.

Trad.:
Ieri sera ci son passato ed era notte,
mi sono messo a camminare con due ragazze.
Una mi raccontava gli strambotti,
l'altra frugava nelle mie tasche.
Quando hanno trovato le tasche vuote:
“vattene ragazzo, è notte fonda”.

Canto di Ignazio Arnone.


Cumpari, mi dati na pizzicata di tabaccu,
ca nun sugnu né riccu né poviru,
ni iamu ni la serra di lu parcu
ca hamm'a cogliri li ficu cu lu cruoccu.
Vu ca pigliati lu tabaccu
vi faciti stari la cammisa cuomu un puorcu.


Trad.:
Compare, mi date un pizzico di tabacco,
chè io non sono né ricco né povero,
ce ne andiamo nella serra del parco
per raccogliere i fichi con un rampino.
Voi che prendete il tabacco
avete la camicia sporca come quella di un porco
.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 9 marzo 2014.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
  

 

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08/03/2014

Ricorrenze. "8 Marzo"; riflessione di Angela Grano

 

8 Marzo - Giornata Internazionale della Donna

Approfitto di questo giorno per rilevare un mio pensiero, che è un po’ in controtendenza.
L'uomo come la donna hanno avuto nel corso dei secoli una propria funzione sociale e familiare che è molto mutata. Con il tempo la società, dico questo perché ogni mutamento sociale ha implicitamente un'accettazione, ha intuito che per migliorare le condizioni economiche familiari fosse necessario una cooperazione lavorativa.
La risposta della donna a quella chiamata è stata esplosiva. Si rese pubblica quella potenzialità incalzante di dominare qualsiasi situazione gli venga sottoposta.
A quella gloria autoproclamata, susseguivano tutta una serie di adeguamenti legislativi molto sofferti, non perché la donna era prima sottomessa, ma perché qualsiasi cambiamento, in generale, non è facilmente digeribile.
Ricordo mia nonna, quanto veniva venerata dal marito! Vi era una perfetta accettazione dei propri ruoli, si amavano e quell'amore è durato per sempre.
Non è udibile ai miei orecchi questo grido di riscatto perché io non mi devo riscattare di nulla e neanche si riscatta una donna quando si svende, quando si snuda per trovare la propria gloria, quando scende a compromessi.
Le situazioni patologiche in cui l'altro sesso (uomo/donna) viene calpestato esistono e sono da bandire, ma non ritengo utile farlo esaltando il mio perché, quanto valgo, debbono valutarlo gli altri.
 

 

   

D.ssa Angela Grano
 

 

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08/03/2014

Servizi. Cambiano gli orari per il conferimento della differenziata presso l'isola ecologica

 

Centro comunale di raccolta differenziata dei rifiuti
Centro raccolta

Oggi, sabato 8 marzo, per motivi tecnici il centro comunale per la raccolta differenziata dei rifiuti rimarrà chiuso.
Da lunedi 10 a sabato 15 marzo sarà possibile conferire presso il CCR (Centro Comunale di Raccolta) dalle ore 07.30 alle ore 12.30 (con esclusione di mercoledi 12 marzo, giorno in cui si potrà conferire dalle 12.00 alle 18.00).
Si ricorda agli utenti che il conferimento dei rifiuti ingombranti (televisori, frigoriferi, lavatrici, altri vari elettrodomestici, reti, materassi e vario mobilio, ecc...) è sempre possibile all'interno del cassone scarrabile posto nei pressi dell'isola ecologica, dato che per tale operazione non è richiesta la presenza di un operatore. Si ricorda che il deposito dei rifiuti ingombranti è sempre vietato lungo le vie cittadine ed accanto ai cassonetti.
 

 

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08/03/2014

Pensieri. "Piccolo Alfabeto delle Riflessioni - E come (buona) Educazione"; di Linda Criminisi

 

Linda Criminisi
Linda Criminisi

"Piccolo Alfabeto delle Riflessioni" di Linda Criminisi
Rubrica


PICCOLO ALFABETO DELLE RIFLESSIONI

di Linda Criminisi

E come (buona) Educazione

Molte cose ormai non sono più quelle di una volta: l’aria, il cibo, i rapporti sociali e, all’interno di questi, la buona educazione. Sì perché - fatte salve le debite eccezioni che confermano la regola - la regola è, appunto, che soprattutto tra le giovanissime generazioni (che frequento tra i banchi di scuola) l’educazione è ormai un concetto fuori moda, da utilizzare solo in certe occasioni come un abito elegante ma anche estremamente scomodo.
Certamente i piccoli sono uno specchio che riflette i difetti degli adulti - e quindi il difetto, la mancanza tra gli adulti di buona educazione; ma poiché i ragazzi sono il nostro futuro, il rischio è che tale difetto dilaghi a dismisura anche nel tempo che verrà.
Chissà perché è successo tutto questo, mi chiedo spesso. I tempi cambiano e spesso portano con sé il deteriorarsi di quei valori che quando sono stati conquistati avevano un senso diverso che è stato nel frattempo equivocato, rovesciato, distrutto.
Una maggiore coscienza di sé priva di infondati timori riverenziali verso l’
autorità”, il proporre il proprio punto di vista in un dialogo intelligente tra adulto e minore si è trasformato in affermazione arrogante, da parte del più piccolo, di quello che egli ritiene giusto perché gli va bene così.
A ciò si aggiunga l’interiorizzazione di modelli comportamentali, con relativo linguaggio scurrile e aggressivo, provenienti dai peggiori, e purtroppo più diffusi, programmi televisivi - in cui il rispetto dell’altro e delle regole sono davvero un optional. Da non sottovalutare, poi, l’uso smodato e spesso non supervisionato dagli adulti del web, in cui i ragazzi non di rado navigano a vista verso lidi poco adatti alla loro età.
Inoltre, un diffuso benessere economico (almeno finora) ha fatto sì che i ragazzi abbiano tutto e subito, disimparando a coltivare il desiderio e la pazienza, con ciò che vi aleggiava intorno: aspettative, speranze, fantasie, sogni che davano agli occhi dell’adolescente quella luce che solo a questa età si può avere.
Infine, su tutto questo campeggia, spesso, anche l’assenza dei genitori. Assenza fisica, comprensibile e giustificabile quando determinata dall’impegno lavorativo; assenza psicologica assai meno giustificabile, da cui discende la conseguenza che molti genitori abbiano smesso di dare ai figli regole - sensate e condivise naturalmente - da rispettare; al contempo, però, questi stessi genitori sono sempre pronti a difendere a spada tratta le ragioni dei figli - figli che in realtà molti di essi, frettolosi e superficiali, non sanno nemmeno ascoltare perché non li conoscono realmente.
La soluzione? Recuperare le buone abitudini e i buoni sentimenti, perdendoci anche un po’ di tempo, così come facciamo quando andiamo a caccia di cibi biologici e cerchiamo di cucinarli nel modo più sano.
Ed è importante. Perché il passo tra la buona educazione e i buoni sentimenti, tra cui la (trascurata) gentilezza, è molto breve. E quando, incontrando una persona - giovane o meno giovane che sia - quest’ultima accompagna un gesto o un saluto nei tuoi confronti con un sorriso gentile, a me quel sorriso fa l’effetto di un raggio di sole che sbuca tra le nuvole: mi illumina la giornata e mi fa sentire bene
.

Linda Criminisi

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info l'8 marzo 2014.
Per gentile concessione dell'Autrice.
© Riproduzione riservata.

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07/03/2014

Lettere. "La festa della donna. Riflessioni"; del prof. Lillo Agnello

 

Lillo Agnello
Lillo Agnello
 

Riceviamo e pubblichiamo.

"La festa della donna. Riflessioni.
L’8 marzo, da parecchi decenni ormai, viene ricordato come la festa della donna. Dopo un lungo periodo, però, in cui le occasioni per ricordare la ricorrenza si moltiplicavano, una riflessione nuova e parimenti condivisa si è coagulata su una semplice considerazione: non c’era niente da festeggiare perché i diritti la donna deve averli a prescindere, non deve trattarsi di un riconoscimento o concessione che dir si voglia.
Questa, a mio parere, è stata la vera conquista: uscire da canoni, ormai superati, di presunte sottomissioni ed affrontare la storia con la consapevolezza della parità di genere, come oggi la politica definisce il problema (ferma restando la parità di trattamento ovunque la donna esplichi le sue mansioni).
Dobbiamo osservare, ora, che pur riconoscendo i tantissimi modelli di comportamento sviluppatisi  durante le varie civiltà nei riguardi della donna, la presenza di essa ha contribuito a scrivere la nostra storia, la storia di tutti. Sarebbe assurdo pensare che la presenza della donna sia stata solo un “contributo” se pure necessario. Non possiamo, ed oggi a maggior ragione, pensare ad una società in cui il ruolo della donna sia di poco valore. La cura della famiglia, della prole, della casa è stata sempre prerogativa della mamma. Nessuna società maschilista poté sovvertire questi ruoli di cui la donna si è fatta carico. I vari modelli di antiche civiltà hanno assegnato ruoli diversi alla donna, ma nessuna di esse ne ha annullato le sue funzioni: la mater familias conviveva con il pater familias.
Nel lento svilupparsi della nostra civiltà, d’altra parte, sono tante le figure di donne che hanno superato, per qualche loro merito (o demerito), tutti i secoli.
La storia greca ci lascia tra storia e leggenda la figura di Elena di Troia, bellezza creata dalla fantasia del grande Omero per la quale si combatté una lunghissima guerra; Clitennestra, Antigone per citarne solo alcune, partecipano con le loro storie personali allo svolgersi degli eventi che appartengono al mito ed alla letteratura  greche, e che scrivono le premesse della grande storia.
Anche il periodo romano ci tramanda la storia di Cornelia, madre dei  Gracchi e poi di Messalina, di Calpurnia per citarne solo qualcuna. Tutte in vario modo hanno influenzato la loro e la nostra storia.
E che dobbiamo dire di Maria, la donna che è stata scelta dal Padre Eterno per dare alla luce il Figlio, Gesù, e che ha continuato e continua ad arricchire il credo cristiano e le sue riflessioni (la mariologia)?
E così, attraversando i secoli, ci è dato di incontrare grandi figure di donne e di sante: Giovanna d’Arco, Caterina da Siena, sono personaggi di un periodo detto erroneamente, come la critica oggi riconosce, buio.
Seguono in pieno Rinascimento figure illustri di poetesse come Vittoria Colonna o una dei Borgia. La lista si potrebbe allungare all’infinito per incontrare uno stuolo sempre più nutrito e sempre più qualificato di grandi personaggi femminili.
Dato il merito al merito, mi sembra di potere affermare, quindi, che la donna è stata da sempre la compagna inseparabile dell’uomo nella scrittura della nostra storia.
E allora perché la “festa”? Aldilà dei riconoscimenti di natura politica e sociale senz’altro importantissimi, ad osservare bene la vita di cui noi stessi siamo protagonisti esiste, diffuso, un atteggiamento nuovo: è come se l’uomo sentisse il bisogno di fare il mea culpa delle violenze fisiche e psichiche che ha messo in atto durante la lunga storia delle civiltà nei riguardi della donna.
Lo fa, forse, in maniera inconscia, memore della naturale convivenza di millenni di storia, ma comunque sentita.
Noi, in questa ennesima ricorrenza, vogliamo augurare a tutte le donne una vita serena a casa e nei luoghi di lavoro, lontana da tutte quelle occasioni di drammi familiari che talvolta portano a grandi tragedie.
Un’ultima considerazione: il cosiddetto femminicidio non trova tra i motivi scatenanti l’abbandono da parte della donna? Psicologicamente l’uomo è ancora il più debole. E, ancora; gli spasimanti non sono uomini? Quale maschio non subisce il fascino di una donna? Peccato che, direte voi…
Lo spazio non mi ha consentito di arricchire con ulteriori argomentazioni il mio assunto. Mi auguro di essere riuscito nell’intento. Ribadisco comunque l’augurio a tutte le donne che restano sempre (al di là di ogni altra considerazione) gli Angeli della casa.

Grotte, 7 marzo 2014".

 

   

Lillo Agnello
 

 

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07/03/2014

Cronaca. Attenzione alle truffe: in giro falsi operatori di Girgenti Acque

 

Girgenti Acque S.p.A.

Nei giorni scorsi, in vari paesi della provincia di Agrigento, sono stati segnalati casi di truffatori che si spacciano per operatori di Girgenti Acque Spa e cercano di entrare a casa dei cittadini o lasciano dei bollettini nella cassetta postale riportanti l’importo, un falso logo dell’Azienda ed un numero di conto corrente che non è quello aziendale.
La Girgenti Acque SpA, alla quale sono pervenute segnalazioni di truffe perpetrate a danno di cittadini, informa gli utenti che tutti i suoi operatori sono muniti di appositi tesserini recanti il logo dell’Azienda e i propri dati anagrafici; possono chiedere di accedere al vano contatore se lo stesso è ubicato dentro casa (e non su strada pubblica) per rilevare i consumi idrici.
Nel caso in cui l’utente non sia convinto di trovarsi effettivamente davanti a un operatore di Girgenti Acque SpA, può prendere le generalità e verificarle telefonando al numero 0922.1835793. Gli operatori di Girgenti Acque SpA non sono in alcun modo autorizzati a richiedere somme di denaro. Inoltre occorre prestare attenzione ai falsi bollettini postali: le bollette emesse da Girgenti Acque SpA sono recapitate in busta chiusa con il logo dell’Azienda e riportano tutte le informazioni relative all’utenza. Anche in questo caso, se non si è certi che il bollettino sia autentico, è bene verificare direttamente telefonando al numero di Girgenti Acque.
 

 

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07/03/2014

Attualità. Festeggiato il 104° compleanno di nonno Antonino Carlisi

 

Festeggiato il 104° compleanno di nonno Antonino Carlisi
Vedi le foto

Dall'alto dei suoi 104 anni appena compiuti è senza dubbio il più longevo cittadino di Grotte. E' "nonno Antonino" Carlisi. Nato nel 1910 - un altro secolo, un altro mondo - ha attraversato con sacrificio lunghi anni: dalla gioventù trascorsa - come "caruso" - nel buio della miniera, sino alla guerra oltremare nei deserti africani. Si ritrova oggi attorniato da figli e nipoti che lo circondano di tanto affetto e lo festeggiano con immensa gioia. Un compleanno vissuto in famiglia, tra i suoi cari, in piena lucidità e con tanti ricordi da condividere. A "nonno Antonino" tutta la comunità grottese esprime l'augurio di poter spegnere ancora tante altre candeline.

Pubblichiamo alcune immagini del compleanno (14 foto di © Alessandro Zaffuto).

104° compleanno di "Nonno Antonino" (Foto) Visita l'argomento
 

 

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06/03/2014

Iniziative. Domenica 9 marzo incontro-dibattito contro la violenza sulle donna

 

Domenica 9 marzo incontro-dibattito contro la violenza sulle donne
Locandina

Domenica prossima, 9 marzo 2014, alle ore 19.00 presso il centro polifunzionale "San Nicola" in Grotte si terrà un incontro-dibattito avente come argomento la violenza contro le donne.
L'iniziativa parte dal tema "Scarpette rosse - Passi rubati dal non amore", e si propone di evidenziare la gravità del fenomeno criminale correntemente definito "femminicidio".
La manifestazione è ideata ed organizzata da Sonia Buscemi ed Irene Milisenda, con la collaborazione del gruppo "Solidamente". L'incontro sarà animato da interventi artistici tesi ad evidenziare la problematica  trattata.

"Scarpette rosse - Passi rubati dal non amore"
Incontro-dibattito
Centro polifunzionale "San Nicola" - Grotte
Domenica 9 marzo - ore 19.00
 

 

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06/03/2014

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso del 7 marzo

 

Passo e... Spasso!

Continuano, ogni venerdi, le passeggiate "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 7 marzo:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza
Via Carnevale, Via Machiavelli, Via Crispi, Via Confine, Chiasso Leone, Via Archimede, Via Concordia, Via Bentivegna, Piazza Fratelli Bandiera, Via Mercadante, Via Catone, Via Pisacane, Via Padre Vinti, Via Padre A.M. di Francia, Via Bassi, Via Acquanova, Via Cavour, Via Washington, Via Orsini, Via Anita, Via San Giovanni, Via Entello, Via Meli, Via Arno, Via Bruto, Via Vico, Via Ingrao, Via Mattarella, Piazza Magnani (arrivo).

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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06/03/2014

Politica. "Incarico di R.S.P.P.: il bando seminascosto"; nota del Movimento 5 Stelle di Grotte

 

Movimento 5 Stelle - Grotte
Sito ufficiale

Incarico di R.S.P.P.: il bando seminascosto
Leggi il bando

Riceviamo e pubblichiamo.

"Il bando seminascosto.

Si annuncia alla cittadinanza o, comunque, a chi potrebbe essere interessato che è stato pubblicato un bando indetto dal Consorzio Acquedotto Tre Sorgenti con sede a Canicattì per l’affidamento dell’incarico del responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (R.S.P.P.).

Chiunque fosse interessato dovrà fare pervenire la domanda entro le ore 09.00 di lunedi 10 marzo 2014.

Per i dettagli si rinvia alla lettura del bando qui allegato.

Dispiace ancora una volta, come Movimento 5 Stelle, doverci sostituire all’Amministrazione Comunale di Grotte, che in più di una volta si è limitata a pubblicare bandi soltanto all’Albo Pretorio, senza darvi adeguata diffusione o pubblicità con manifesti o, ad esempio, con un comunicato su questo quotidiano.

L’Amministrazione Comunale non ha tempo per occuparsi di trasparenza. E’ troppo intenta a mandare avvisi di accertamento e disturbare i cittadini per riscuotere tasse del 2008.

Ricordiamo che la trasparenza è indice di civiltà e rappresenta un efficace deterrente contro la corruzione".
 

 

   

Il Movimento 5 Stelle di Grotte
 

 

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06/03/2014

Chiesa. "Santa Rosa da Viterbo"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Santa Rosa da Viterbo
Santa Rosa da Viterbo

Il 6 marzo la Chiesa ricorda Santa Rosa da Viterbo.
Rosa nacque a Viterbo nel 1233 dai coniugi Giovanni e Caterina, forse agricoltori nella contrada di Santa Maria in Poggio.
Desiderava entrare nelle Clarisse, che la respinsero a causa della sua salute precaria. A 16-17 anni, dopo una guarigione miracolosa ottiene di entrare fra le terziarie di San Francesco, che ne seguono la regola vivendo in famiglia.
Guarita si mette a percorrere Viterbo portando una piccola croce: prega ad alta voce ed esorta tutti all'amore per Gesù e Maria, alla fedeltà verso la chiesa. Nessuno le ha dato questo incarico.
Predicò accanitamente contro i Catari, aizzati da Federico II contro il Papa e prese una forte posizione in difesa del pontefice nella lotta fra Guelfi e Ghibellini.
Per ordine del podestà di Viterbo fu mandata in esilio con la sua famiglia e si rifugiò prima a Soriano nel Cimino, poi a Vitorchiano. In un'occasione rimase miracolosamente incolume tra le fiamme.
Predisse la morte dell'imperatore Federico II, dopo aver avuto un sogno premonitore, e quando questi morì tornò a Viterbo. Durante il viaggio presso Vitorchiano, la presenza di Rosa restituì la vista a una fanciulla cieca dalla nascita e convertì anche un'eretica con un'ordalia.
Giunta a Viterbo sentì l'esigenza di entrare nell'attiguo monastero delle "Povere Dame di San Damiano", alla risposta negativa disse: "Dovete sapere che un giorno sarete liete di avere da morta quella che disprezzate da viva; e infatti l'avrete". Morì qualche mese dopo, il 6 marzo 1251, stroncata da una rara malattia, la sindrome di Cantrell, caratterizzata da una mancanza congenita dello Sterno, che normalmente porta a morte durante la primissima infanzia.
Venne sepolta senza cassa, nella nuda terra presso la chiesa di Santa Maria in Poggio. Nel Novembre 1252 papa Innocenzo IV promuove il primo processo canonico e fa riesumare la salma dentro la chiesa. Nel 1257 papa Alessandro IV ne ordina la traslazione nel monastero delle Clarisse. Il suo corpo è stato ritrovato  intatto alcuni anni dopo la morte.
Nel 1921 fu eseguita una prima ricognizione durante la quale venne estratto il cuore ancora integro che venne deposto in un reliquario d'argento. Nel 1996 attraverso una nuova ricognizione si potè stabilire che Rosa nel momento della morte avesse un'età compresa tra i 18 e i 20 anni.
Santa Rosa inoltre doveva avere un'altezza di circa un metro e 55 cm, occhi blu e capelli scuri. La morte di Rosa si commemora il 6 marzo. Ma le feste più note in suo onore sono quelle di settembre, che ricordano la traslazione del corpo nell'attuale santuario a lei dedicato.
Notissimo è il trasporto della "macchina" per le vie cittadine: è una sorta di torre in legno e tela, rinnovata ogni anno, col simulacro della santa, portata a spalle da 62 uomini.
Nel 1922 Benedetto XV ha proclamato Rosa patrona della Gioventù Femminile di Azione Cattolica. A Viterbo, di cui è patrona della città e compatrona della diocesi, è ricordata il 4 settembre, giorno della traslazione.
Il processo di canonizzazione iniziò l'anno stesso della morte e fu ripreso e portato a termine nel 1457, sotto papa Callisto III. A tutt'oggi la canonizzazione non è ancora avvenuta; si cerca di finalizzarla entro il 2013 -2014.
La Chiesa cattolica la venera come santa. Ancora oggi santa Rosa è additata come modello per le ragazze e per le giovani.
Preghiamo questa grande santa, affinchè ci conceda tutte le grazie che il nostro cuore desidera.
 

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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05/03/2014

Lettere. "Per me non è cambiato niente"; di Decu Varba

 

Decu Varba
Decu Varba

Riceviamo e pubblichiamo.

"Signor sindaco Fantauzzo,
per me non è cambiato niente: come prima, più di prima. Se piove non posso uscire di casa senza bagnarmi. Penso che l'antico non sbagliava: chi cambia la vecchia per la nuova sa cosa lascia, ma non sa cosa trova. Ed io ho trovato niente: mi devo bagnare per uscire di casa.
Domanda al Sindaco. Si vedranno questi denari euro 56.919,95 che la regione Sicilia dà al nostro Comune per dare lavoro per 3 mesi a 10 lavoratori disoccupati; sarei contento se li impiegassi per chiudere le buche delle strade.
Gentilmente vi saluto
".
 
   

Decu Varba
(Diego Cimino)
 

 

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05/03/2014

Folklore. Parte da Grotte la 14^ edizione del festival internazionale "I Bambini del Mondo"

 

Domani mattina, giovedi 6 marzo, presso la cavea dell'ex scuola elementare "L. Sciascia" di Grotte, partirà ufficialmente la 14^
edizione del festival internazionale "I Bambini del Mondo", manifestazione che - unitamente alla 59^ edizione del Festival Internazionale del Folklore - fa parte integrante dalla 69^ Sagra del Mandorlo in Fiore. All'iniziativa, per il 13° anno consecutivo, partecipa attivamente il Gruppo Folk Herbessus di Grotte.
"Il mio gruppo sarà presente al festival con più di 60 ragazzi" dichiara orgoglioso il presidente Fabio Bellomo, che prosegue affermando: "Il gruppo folk Herbessus continua nella sua attività culturale e con la divulgazione della loro tradizioni; un grazie va ai genitori per lo sforzo che fanno giorno per giorno, al direttivo e a tutti i musicisti che con professionalità hanno contribuito al nostro successo, ma soprattutto un grazie a tutti i bambini che parteciperanno".
Nella mattinata di domani, presso la ex
scuola elementare "L. Sciascia", si esibiranno i seguenti gruppi: Kud Zelengora (Bosnia Erzegovina), Children’s Dance Ensemble “Plamache” (Bulgaria), Ensemble Codrisorul Bistrita (Romania), Queixumes dos Pinos (Spagna), Children Group “Vitaminchiki” (Ukraina), Herbessus (Grotte - Agrigento).
Venerdi 7 marzo tutti i gruppi partecipanti saranno ricevuti dal Sindaco di Agrigento, che consegnerà loro una pergamena in ricordo della manifestazione, e successivamente sfileranno in parata alla quale prenderanno parte anche i gruppo agrigentini "Gergent", "Oratorio Don Guanella" e "I Piccoli del Val d'Akragas".
Il programma delle iniziative prevede, per sabato 8 marzo, la partecipazione alla "Passeggiata della Pace" ed alle ore 20.30 presso il teatro "Pirandello" lo spettacolo conclusivo del festival. Infine domenica 9 marzo,
tutti i gruppi saranno presenti alla grande sfilata che partendo dalla Cattedrale di San Gerlando giungerà sino al Viale della Vittoria.

Carmelo Arnone
5 marzo 2014
© Riproduzione riservata.
 

 

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04/03/2014

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la disponibilità di un collaboratore locale.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Mercoledi 5 marzo - Le Sacre Ceneri
- giorno di digiuno ed astinenza;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, Santa Messa.

Venerdi 7 marzo
- ore 18.30, in chiesa Madre, liturgia penitenziale dei cresimandi (delle parrocchie Santa Venera e Madonna del Carmelo) accompagnati da padrini e madrine e dai genitori;
- ore 20.00, a San Francesco, riunione delle giovani coppie, dei genitori che hanno battezzato di recente e di quelli debbono battezzare.

Domenica 9 marzo
- ore 11.00, in chiesa Madre, rito di elezione dei cresimandi.

AVVISI

In tutti i venerdi di quaresima:
- è raccomandata l'astinenza dalle carni;
- la Via Crucis nella chiesa Madonna del Carmelo sarà celebrata dopo la Santa Messa delle ore 08.45;
- la Via Crucis in chiesa Madre sarà celebrata alle ore 17.00, seguirà la Santa Messa.

In chiesa Madre la Santa Messa feriale continuerà ad essere celebrata ogni giorno alle ore 17.30.
 

 

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04/03/2014

Chiesa. "Storia e devozione del Santo volto di Gesù"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Sacra sindone
Volto della sindone

La festa del “Santo Volto di Gesù” si celebra il martedì che precede l'inizio della Quaresima.
Da sempre i cristiani hanno cercato il Volto di Cristo. Di questa ricerca si trovano tracce nella leggenda dell'apostolo Giuda Taddeo, che nei suoi viaggi missionari avrebbe portato con sé un'immagine di Cristo.
Ma conosciamo in modo particolare la leggenda del Volto che sarebbe rimasto impresso sul velo della Veronica di cui si fa cenno nei vangeli apocrifi del II secolo.
Un'origine simile avrebbe la leggenda dell'immagine di Edessa, di cui si diceva che fosse stata impressa su un fazzoletto di lino da Gesù stesso e inviata in dono al re Abgar V, sovrano del regno di cui Edessa era la capitale. Quel fazzoletto, in greco “Mandylion”, fu a lungo conservato e venerato in quella città. Dopo molte vicissitudini, il mandylion fu trasportato a Costantinopoli, dove rimase fino al 1204, quando sparì in seguito al saccheggio della città. Ancora oggi i cristiani ortodossi ne festeggiano il trasporto a Costantinopoli il giorno 16 agosto.
Già nel IX secolo si sapeva che nella basilica di San Pietro era conservata un'immagine di Cristo, ma solo più tardi, almeno fin dal XIII secolo, appare in Occidente la devozione al Santo Volto con la leggenda del “Velo della Veronica”, di cui  parla anche Dante nella Divina Commedia e precisamente nel canto XXI dell'Inferno nella 5^  bolgia.
In Europa, già nell’XI secolo era venerato il maestoso Crocifisso di  Lucca il cui Volto era ritenuto opera di angeli. Il culto delle immagini che raffigurano il volto di Cristo, considerate “acheròpite” (cioè non eseguite da mano d'uomo) si sviluppò dapprima nelle Chiese d'Oriente, che preferiscono raffigurare il volto di Cristo con gli occhi aperti, nel suo aspetto regale, senza i segni umilianti della passione, mentre la Chiesa d'Occidente ha preferito raffigurare il volto di Cristo con gli occhi chiusi e con tutti i segni della sua passione.
In Francia, a Laon, è venerata un'altra immagine del Signore impressa su un lino. Anche a Genova esiste un santo volto su stoffa e a Oviedo in Spagna è noto il Sudario. In San Pietro a Roma è ancora conservato un “velo della Veronica” e un altro, oggi più conosciuto, è quello di Manoppello (Pescara).
L'unica immagine veramente acheròpita è quella misteriosamente impressa sul lenzuolo di Torino (NdR: la sacra sindone) ed essa è l'unico modello di tutte le altre.
Molti sono i devoti del Volto Santo: Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, Santa Gemma Galgani, suor Maria de Saint-Pierre, il servo di Dio Leone Papin Dupont, chiamato l'amico del Volto santo, il servo di Dio padre Gaetano Catanoso, missionario del Volto santo, Madre Flora de Santis. Gesù le parlò manifestandosi da un'immagina del Santo Volto e le disse: “Flora, guarda questo volto tanto offeso e ingiuriato, amalo e fallo amare”.
Che cosa è la Medaglia del Volto Santo di Nostro Signore Gesù Cristo?
La Medaglia del Volto Santo è l'Icona, di Cristo morto in croce per la redenzione dell'umanità e di Cristo vittima immolata, vivente nell'Eucarestia. La Medaglia del Volto Santo di Gesù è un dono di Maria Madre di Dio e Madre nostra.
Nella notte del 31 maggio 1938, la serva di Dio Madre Pierina de Micheli, suora delle figlie dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires, si trovava nella cappella del suo Istituto a Milano in via Elba, 18. Mentre era immersa in profonda adorazione dinanzi al Tabernacolo, le apparve in un nimbo di luce sfolgorante una Signora di celestiale bellezza: era la Santissima Vergine Maria. Ella teneva in mano come un dono una medaglia, che su un lato recava  impresa l'effigie del Volto di Cristo morto in croce, circoscritta dalle parole bibliche “Fa splendere su di noi, Signore, la luce del tuo volto”. Sull'altro lato appariva un'Ostia raggiante circoscritta dall'invocazione “Resta con noi, Signore”. La Santissima Vergine si accostò alla suora privilegiata e le disse: “Questa  medaglia è un'arma di difesa, uno scudo di fortezza e un pegno di misericordia che Gesù Vuole dare al mondo in questi tempi di sensualità e di odio contro Dio e la Chiesa”.
Questa consolante promessa divina è un richiamo d'amore e di misericordia del Cuore Sacratissimo di Gesù. Il culto della medaglia del Santo Volto ebbe l'approvazione ecclesiastica il 9 agosto 1940 con la benedizione del beato Card. Idelfonso Schuster, monaco benedettino, devotissimo del Santo Volto di Gesù, allora arcivescovo di Milano. Superate molteplici difficoltà, la medaglia fu coniata ed iniziò il suo cammino.
Grande apostolo della medaglia del Santo Volto di Gesù fu il servo di Dio, Abate Ildebrando Gregori, monaco benedettino silvestrino, dal 1940, padre spirituale della serva di Dio Madre Pierina De Micheli.
Egli fece conoscere la medaglia con la parola e con le opere in Italia, in America, in Asia e in Australia. Essa è ora diffusa in ogni parte della terra e nel 1968, con la benedizione del Santo Padre, Paolo VI, fu deposta sulla luna dagli astronauti americani. Molte sono le promesse di Gesù ai devoti del Santo Volto.
Madre Pierina De Micheli nacque a Milano l'11 settembre 1890 e morì, in concetto di santità, il 26 luglio 1945 a Centonara d'Artò (Novara) dove le sue spoglie riposano nella cripta della cappella dell'Istituto delle Figlie dell'Immacolata Concezione di Buenos Aires.
Preghiere per onorare il Santo Volto: novena, suppliche, invocazioni, inno al Santo Volto, Via Crucis.
Portiamo addosso la Medaglia del Santo Volto e il Signore ci concederà le grazie che il nostro cuore desidera.
 

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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04/03/2014

Salute. "Non mi trasferisco"; il pediatra smentisce le voci circolate nei giorni scorsi

 

Smentita
Avviso

E' chiaro ed esaustivo l'avviso affisso sulla porta del suo studio: "La notizia del mio trasferimento è assolutamente falsa". Con questa frase lapidaria il dott. Francesco Giambusso, pediatra convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale che esercita la sua professione a Grotte, ha inteso smentire categoricamente le voci che erano circolate nei giorni scorsi. Numerose le mamme dei piccoli pazienti che avevano espresso la propria preoccupazione nel timore di perdere il proprio pediatra di fiducia. Non è chiaro da dove possa essere scaturita la notizia, diffusasi rapidamente col passaparola, ma rivelatasi senza fondamento. A fronte delle continue richieste di chiarimenti ed informazioni, espresse sia di presenza che telefonicamente, il dott. Giambusso ha inteso porre un punto fermo sulla questione del suo presunto trasferimento.
La sua presenza a Grotte continuerà ad essere assicurata, come sempre, tutti i giorni dal lunedi al venerdi; per la tranquillità dei piccoli pazienti e dei loro genitori.

Carmelo Arnone
4 marzo 2014
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Orari
Orari

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04/03/2014

Politica. Lettera di Selene Arnone, candidata alle comunali nella lista "Racalmuto Domani"

 

Selene Arnone
Selene Arnone

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di Selene Arnone, Segretario provinciale dei giovani del Movimento Cristiano Lavoratori, candidata alle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale di Racalmuto.

"Cari concittadini,
la mia disponibilità alla candidatura nella lista “Racalmuto Domani”, per il rinnovo del Consiglio comunale, matura dopo avere effettuato un incontro con i giovani del Movimento Cristiano Lavoratori. In tale occasione si è discusso del progetto e delle qualità del candidato Sindaco Dott. Enzo Sardo. Un uomo capace, garbato, razionale e tenace. Un uomo che se i cittadini lo voteranno, per la sua esperienza, per le sue conoscenze, per le sue idee e la sua naturale cordialità, saprà ridare splendore ad una città che lo merita, per la sua storia e le sue tradizioni. Certamente Enzo Sardo non trascurerà che Racalmuto è il paese di Leonardo Sciascia, uno scrittore conosciuto anche oltre oceano. Pertanto, credo che Enzo Sardo e la sua squadra non consentiranno a nessuno di trascurare il paese come è avvenuto per molti anni.
Sulla base di quanto ho detto, ho ritenuto opportuno candidarmi a consigliere comunale nella lista “Racalmuto Domani”, con grande senso di responsabilità e di servizio per la comunità racalmutese alla quale io appartengo perché residente in contrada confine. Io credo che la ripresa di Racalmuto passa attraverso la partecipazione socio/politica di tutti i cittadini di buona volontà. Tale partecipazione consentirà di affrontare, con forza e vigore, tutti i problemi e le difficoltà che vivono i cittadini.
Noi giovani del Movimento Cristiano Lavoratori intendiamo contribuire in modo serio e convinto alla elezione del candidato Sindaco Enzo Sardo, per far risorgere il nostro meraviglioso paese, cercando di ridare alla politica il ruolo nobile che gli appartiene, riconquistando la fiducia di tutti i cittadini.
Noi giovani del Movimento Cristiano Lavoratori vogliamo una città confortevole, una comunità in cui vi sia una grande sinergia tra cittadini ed amministratori, vogliamo una città dove vi sia un’ottima qualità della vita, una città dove si rispetta l’ambiente, il territorio, la cultura, la trasparenza e la legalità, ma soprattutto vogliamo una amministrazione che abbia la forza e la capacità di creare tante opportunità di lavoro per i giovani ma anche per gli adulti.
Racalmuto da anni vive una grande confusione politica, molti cittadini hanno abbandonato la propria terra, i propri parenti perché hanno perso ogni speranza. Noi caro Enzo abbiamo il dovere di fermare questo fenomeno e fare tutto quello che serve per fare rinnamorare i racalmutesi del proprio paese che non deve essere visto come luogo di sofferenza, ma come luogo di gioia dove vivere serenamente la propria vita.
Noi giovani del Movimento Cristiano Lavoratori abbiamo deciso di contribuire con slancio e generosità ad una azione politica che metta al centro l’uomo ed i suoi bisogni e per questo obiettivo utilizzeremo la nostra stella cometa ossia “La Dottrina Sociale della Chiesa Cattolica”.
Sicuramente, saremo portatori del messaggio evangelico portato avanti da Papa Francesco".
 

 

   

Il Segretario Provinciale dei giovani del
Movimento Cristiano Lavoratori
Selene Arnone
 

 

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03/03/2014

Comune. Convocato il Consiglio comunale per mercoledi 5 marzo alle ore 19.30

 

Aula consiliare "Antonio Lauricella"
Aula consiliare

L'adunanza del prossimo Consiglio comunale, convocato in seduta ordinaria su determinazione del presidente dott. Antonio Carlisi, è stata fissata per mercoledi 5 marzo, alle ore 19.30, nella Sala Consiliare “Antonio Lauricella”.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:

1) Nomina scrutatori, lettura ed approvazione verbali delle sedute precedenti;

2) Mozione prot. n. 1765 del 18.02.2014 presentata dal gruppo consiliare “Grotte libera e solidale” avente ad oggetto: Revoca nomine che il Sindaco ha fatto il 07.11.13 per l’elezione del Presidente del Consiglio Direttivo e dei Consiglieri nell’Assemblea consortile del Tre Sorgenti;

3) Interrogazione prot. n. 1766 del 18.02.2014 presentata dal gruppo consiliare “Grotte libera e solidale” sul fenomeno del randagismo;

4) Interrogazione prot. n. 1831 del 19.02.2014 presentata dal gruppo consiliare “Grotte libera e solidale” sull’esperto del Sindaco e relative liquidazioni;

5) Proposta di deliberazione del gruppo consiliare “Grotte libera e solidale”, prot. n. 1763 del 18.02.14, art.15 del Regolamento del Consiglio Comunale. Modifica parziale dell’art.12, comma 3, “Fondo di riserva”, del Regolamento di contabilità;

6) Problematiche del Servizio Idrico Integrato a Grotte alla luce anche della recente bollettazione da parte dell’ente gestore, e richiamata la L.R. 09.01.2013 n. 2 volta a rendere nuovamente l’acqua pubblica, ritrasferendo la gestione ai Comuni, conformemente all’esito referendario;

7) Approvazione criteri per agevolazioni pagamento a saldo bolletta TARES 2013: ulteriore differimento termine di pagamento
.

In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il giorno successivo, sempre alla stessa ora.
 

 

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03/03/2014

Servizi. "Il nuovo piano rifiuti: mantenimento dello stato di emergenza"; di Michelangelo Farruggia

 

"Il nuovo piano rifiuti: mantenimento dello stato di emergenza"; di Michelangelo Farruggia
18 aree

"Alcuni giorni fa ho partecipato ad una riunione del PD e tra le tante questioni all'o.d.g. si discuteva del nuovo piano rifiuti e cioè degli ARO e SRR. Devo ammettere che ne avevo sentito parlare ma non avevo approfondito la questione e ho cercato di documentarmi meglio, anche se qualcuno, nella riunione che dicevo, ne aveva parlato. A quanto pare è passato un anno dalla nuova gestione dei rifiuti in Sicilia e dell'insediamento del governo Crocetta e ci si chiede se si è avuta quella rivoluzione tanto sbandierata in un settore che ci vede fanalino di coda nella raccolta differenziata. E pare che siamo sempre in una condizione gattopardesca, cambiare tutto perché nulla cambi.
Da quello che ho letto era il 29 dicembre 2012 quando la legge n° 9/10 viene modificata e vengono istituiti gli Aro (Ambiti di Raccolta Ottimali) e le Srr (Società di Regolamentazione Rifiuti) che avrebbero dovuto ridare la gestione di raccolta dei rifiuti in mano ai Comuni i primi, mentre le Srr sostituivano le vecchie Ato.
Le Ato erano enti sovra-comunali ed erano S.p.A. a totale capitale pubblico, ma in realtà la situazione regionale era a macchia di leopardo con degli Ato che avevano tutti i poteri (raccolta rifiuti, conferimento in discarica, conferimento della raccolta differenziata al circuito Conai, riscossione della tariffa/tassa Tarsu ecc.) ed altri invece che avevano rapporti con le ditte per la raccolta ma non avevano assunto il ruolo di riscossione delle bollette. Insomma un mosaico che ha di fatto favorito il marasma generale e il grave ritardo in cui si trova ancora la Sicilia in materia di gestione dei rifiuti, rimanendo in perenne emergenza che non ha fatto altro che aggravare la situazione. Da questa situazione il risultato è stato un aumento dei costi del servizio e naturalmente chi ci rimette siamo sempre e solo noi cittadini. Fatta un po’ di storia vecchia, andiamo al nuovo piano dei rifiuti. Dopo la sbandierata restituzione del servizio ai Comuni, la Regione è costretta a fare qualche passo indietro, in quanto il Testo unico ambientale D.lgs. 1526 modificato dal D.lgs. 205\10 impone l'esistenza di enti sovra-comunali anche se non specifica nel dettaglio quale deve essere il loro compito. Ed ecco che, accanto alle Aro, sono istituite le Srr (Società di Regolamentazione Rifiuti).
In una circolare n. 221 del 1/2/2013 si legge che le Aro sono aree di raccolta ottimale ed hanno il ruolo di erogare il servizio di spazzamento raccolta e trasporto, e sono costituiti da Comuni in forma singola o associata mediante convenzione tra enti locali e possono fare i piani di intervento, capitolato d'oneri e bando di gara per il servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti.
Sempre la circolare spiega che le Srr sono in tutto 18 ed hanno il ruolo di fare i Piani d'ambito, costi standard dei servizi, tariffe d'ambito, monitoraggio servizi e progettazione impiantistica.
Da quello che ho capito, questo nuovo modello di nuovo non ha nulla perché è la continuazione del vecchio. Allego una immagine che delimita le aree delle 18 Srr e che a quanto ho letto girava già negli ambienti dei rifiuti già nel passato governo Lombardo ed è stata ripresa dal governo Crocetta.
Il fatto è che prima dell'esistenza degli Ato il servizio di gestione dei rifiuti era in mano ai Comuni che avevano i propri mezzi ed i propri operatori ecologici, poi il servizio fu esternalizzato. L'idea era quella della cosiddetta “economia di scala”: un ente più grande che comprende più Comuni e ammortizza i costi. In realtà questo avviene forse in Europa ma non in Italia e tanto meno in Sicilia. La spiegazione è che le Ato bandivano gare per l'affidamento del servizio di raccolta e conferimento allungando ancora di più i passaggi che prima erano: Comune > ditta o Comune > propri mezzi; con le Ato invece i passaggi sono: Comune >Ato > ditte. Quindi passaggi più lunghi con costi lievitati in maniera spaventosa. Detto ciò vi sono diversi problemi irrisolti: il personale è transitato tutto dalle Ato alle Srr, ma le Srr hanno meno compiti di un Ato; le Srr che dovrebbero fare la pianificazione dell'impiantistica (i cosiddetti  piani d'ambito) ad oggi sono ferme ed è poco chiaro il loro effettivo ruolo; la Regione, con una direttiva del maggio 2013, invita i Comuni a redigere i piani d'intervento senza un piano d'ambito, cioè senza avere una organizzazione impiantistica definita e che questi piani d'intervento devono essere valutati dalla Regione stessa, saltando le Srr.
Oltre a ciò i Comuni sono di fatto sprovvisti delle competenze e si sono visti piombare addosso questo macigno e oggi in alcuni casi stanno pagando consulenti esterni (che facevano parte delle Ato) per redigere i piani d'intervento. Per concludere dico che siamo in un momento molto delicato di cui si parla poco ma che non potrà che portare al mantenimento dello stato di emergenza e quindi ad una spartizione facile di soldi pubblici. Chi ne guadagnerà saranno sempre e solo i proprietari delle discariche con cui la Regione pare avere forti dissidi. Il quadro che viene fuori è che non c'è alcuna programmazione e circolano notizie che la Regione ha in mente di proseguire una battaglia contro gli interessi privati delle discariche proponendo altre discariche di ultima generazione. che si chiamano di biostabilizzazione.
Comunque vadano le cose, quello che interessa è che il cittadino possa pagare meno e comunque il giusto".
 

 

   

Michelangelo Farruggia
 

 

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03/03/2014

Lettere. Ricordi scolastici: "Avventure in un viaggio d'istruzione"; a cura del prof. Lillo Agnello

 

Lillo Agnello
Lillo Agnello
 

Riceviamo e pubblichiamo.

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"Avventure in un viaggio d'istruzione.

Voglio anch’io raccontare di un “ricordo scolastico” che si riferisce ad episodi sviluppatisi durante una stessa gita scolastica o viaggio d’istruzione, come gli insegnanti erano soliti chiamarla.
Frequentavo la terza media di alcuni decenni fa. Come ogni anno, anche quell’anno, la sig.ra Preside Amato si diede ad organizzare la gita d’istruzione. Naturalmente cercò di rendere l’evento poco costoso, ma molto interessante. E quell’anno l’itinerario prevedeva come meta Venezia e Gardaland oltre la visita a Gubbio ed  ad un parco (a Rimini mi pare) di “Italia in miniatura”.
Si era partiti con il treno ma ad un certo punto, e non ricordo dove (forse a Roma) si proseguì con il bus. Il primo pernottamento lo facemmo in Umbria. Arrivammo di sera ma con la neve. Noi eravamo partiti di primavera e ci trovammo all’improvviso in pieno inverno. Ci sistemammo nelle stanze e dopo si cenò. Naturalmente a noi non interessava la cena ma il dopo. Ad una certa ora, come era ovvio, ci fu dato l’ordine di andare a letto. Eravamo stati sistemati in due piani e per sesso.

1° evento.
Ci ritirammo nelle stanze. Dopo una mezz’oretta si cominciarono a sentire movimenti e mormorii nel corridoio. Era cominciata la grande festa. Chi scalzo e chi con le scarpe cercava tra le stanze i propri amici o compagni. Si fece tutto senza fare eccessivo rumore e forse gli insegnanti, a sentirci, sospettavano ma non si facevano vedere perché erano ormai chi in pigiama e chi in vestaglia e comunque presi dal sonno e dalla stanchezza. Sennonché… durante una di queste ricerche, un ragazzo irruppe nella stanza di un professore che vi era stato sistemato con la sua signora. Che mai lo avesse fatto! Cominciò una ispezione vera e propria. C’erano letti vuoti e ragazzi sistemati in fretta e furia nel letto di qualche amico. Un mio amico si era infilato con tutte le scarpe nel letto del compagno: gli erano rimasti i piedi con tutte le scarpe fuori dal letto. Ritorno forzato nella propria stanza. Anche le professoresse, responsabili di alcuni degli alunni furono costrette ad uscire fuori dalla loro stanze. Per noi lo spettacolo degli insegnanti, in abbigliamento notturno, al di là dei  rimproveri e delle minacce che comunque non ci toccavano per l’immediato, fu uno spettacolo non previsto. Si scoprì che qualche ragazzo era sceso anche giù ed allora ancora più chiasso. Tra ragazzi ed insegnanti, tra pigiami e vestaglie sembravamo tutti personaggi in cerca d’autore. Finalmente verso le 2 di notte tutto fu messo a tacere.
L’indomani fu la volta di Gubbio. La visita alla cittadina fu disturbata dalla neve e dal freddo per cui proseguimmo per Venezia dopo una breve sosta a Rimini per “L’Italia in miniatura”. La sera fummo a Venezia in un albergo a due passi dalla piazza San Marco.

2° evento.
L’indomani partenza per Gardaland. La visita al parco si svolse in maniera tranquilla. Quando uscimmo dal ristorante, però, un violento acquazzone mise in crisi tutti, perché nessuno era in qualche modo equipaggiato. Non c’erano spazi per ripararsi e fu ordinata la… ritirata. La ricerca del pullman per molti fu difficile; in un ampio parcheggio ce n’erano qualche centinaio, né c’era stato il  tempo di memorizzare bene forma e colore... e questi, insegnanti ed alunni, ebbero il tempo di inzupparsi dalla testa ai piedi. Quando giunsero tutti i ritardatari si ebbe un quadro più chiaro della situazione. Eravamo tutti abbondantemente inzuppati. Anche gli insegnanti lo erano. Si partì per il ritorno. Gli insegnanti preoccupati cercavano di assistere i peggio sistemati. Ad un bel momento un po’ per la temperatura calda del pullman, un po’ per il tempo che passava, la Preside e gli insegnanti, visto che la situazione generale evolveva per il meglio, decisero di farci visitare Verona  e la sua Arena. A conclusione della visita della città ci si accorse tutti che ci eravamo asciugati. Tutto a posto col pensiero, negli adulti penso, di possibili raffreddori e febbri.

3° evento.
Nuovi problemi in albergo. Il gestore, visto che non eravamo rientrati dentro i tempi prescritti, aveva fatto sparecchiare la sala e licenziato il personale. Fu una rivolta quella e degli insegnanti e di noi ragazzi, anche perché nessuno aveva conoscenza dei luoghi per potere sopperire con un panino. La battaglia la fece la sig.ra Preside; io ho seguito fin quando ho potuto. Ci furono anche le minacce di chiamare i Carabinieri. Alla fine, forse con una punta di mortificazione da parte nostra perché non avevamo rispettato i tempi, il gestore fece marcia indietro: cenammo regolarmente ce ne andammo a letto.

4° evento.
Il giorno seguente fu dedicato a visite guidate nei dintorni. Il mio gruppo fu accompagnato a Murano dove assistemmo ad una prova dimostrativa della creazione di oggetti in vetro, caratteristica di quell’isoletta. Qualcuno comprò qualche oggettino ricordo. Ad un bel momento l’allarme: bisognava ritornare subito. Fu una corsa contro il tempo. Giunti in albergo trovammo la colazione al sacco pronta. Bisognava partire subito. Facemmo in fretta le piccole valigie e via. Ci fu spiegato, dopo, il motivo. Era stato indetto uno sciopero delle ferrovie, la sig.ra Preside aveva ottenuto, come somma emergenza, l’aggancio di una carrozza ad un treno “rapido” che proveniva  da Vienna ed era diretto a Roma. La sera, forse finiva lo sciopero ed avremmo proseguito per la Sicilia. In breve tutto il gruppo, grandi e piccoli, inondò il piazzale San Marco tra gli sguardi incuriositi dei presenti tra i quali si correva formando come dei rivoli. Ancora più stupiti quanti  aspettavano sui pontili il traghetto. Anzi finirono per mettersi tutti da parte per dare posto a noi che eravamo proprio in tanti ed avevamo urgenza di andare. Finalmente giungemmo alla stazione. Stanchi, un po’ storditi dagli eventi ma approdati. Prendemmo posto sulla carrozza che era stata  predisposta per noi e, finalmente, potemmo fare la colazione. Dopo qualche ora la partenza.

Si concludeva così un
viaggio d’istruzione ricco di eventi non previsti che resta ancora sempre vivo nel mio passato scolastico, tanto da indurmi a raccontarlo.
Mi auguro sia stata una piacevole lettura".

 

   

Sandro
 

 
  Per partecipare basta contattare il prof. Calogero Agnello (anche inviando una e-mail), che curerà di organizzare il materiale prima di mandarlo alla redazione. Si garantisce la massima riservatezza su nomi e persone.

E-mail: agnellocalogero@gmail.com. Tel. 0922.943720.
 

 

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02/03/2014

Curiosità. Per carnevale arrivano 20 amici di Peppa Pig

 

 

Conosciuta in tutto il mondo, beniamina dei più piccoli, star del video e del grande schermo, invisa ai genitori ed ai fratelli maggiori: è Peppa Pig, la nuova star di successo planetario. Da cartone animato a personaggio di culto il passaggio è stato breve. Per una singolare iniziativa del Bar del Viale di Grotte, in questi giorni di carnevale si sono manifestati 20 personaggi in pasta di zucchero, emuli della "star". A detta dell'autore, gli "amici" di Peppa Pig sarebbero da suddividere in 3 classi: una prima classe formata da 13 elementi, una seconda classe composta da 5 elementi ed una terza classe con soli 2 elementi che si differenziano per il colore del cappello. Sul significato della rappresentazione non ha voluto fornire ulteriori spiegazioni o aggiungere altro, l'autore, se non: "A carnevale ogni scherzo vale...".
 

 

Per carnevale arrivano 20 amici di Peppa Pig
 
Per carnevale arrivano 20 amici di Peppa Pig Per carnevale arrivano 20 amici di Peppa Pig Per carnevale arrivano 20 amici di Peppa Pig Per carnevale arrivano 20 amici di Peppa Pig

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02/03/2014

Lingua. Appendice al "Piccolo Dizionario Grottese-Italiano" (24); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

Nonnò, pepè, pepè!
  
Piccolo dizionario Grottese-Italiano

di Carmelo e Graziella Luparello

APPENDICE

(Puntata n° 24)

Canti d'amore

Canti d'amore dettati dal signor Carmelo Palumbo:

I

Vitti na cima e tri rosi di meli,
una di chissi tri mi l'appigliari.
La cchiù rannuzza nun la puozzu aviri,
la mizzana pi mmia po' mancari,
c'è la nicareddra ca fa fierru e catini,
cu na catina 'ncatinatu m'avi.
Ti pregu, bella, lassami iri:
du cori 'ncatinati nun puonnu stari.

Trad.:
Ho visto una cima e tre rose di miele,
una di queste me la devo prendere.
La più grande non la posso avere,
la seconda per me può mancare,
c'è la piccolina che fa manicomio,
con una catena mi ha incatenato.
Ti prego, bella, lasciami andare:
due cuori incatenati non possono stare. 

II

Beddra, lu fazzulettu ca mi dasti
fu ricamatu di sita celesti,
ni li punti ci sunnu quattru grasti,
ni lu miezzu li vuosci biddrizzi;
nun fuoru né pitturi e mancu masci,
ma fuoru suliddri li manuzzi vuosci:
sciuoglitimi beddra cuomu m'attaccastivu,
ca iu aspiettu li cumanni vuosci.

Trad.:
Bella, il fazzoletto che mi hai regalato
è stato ricamato di seta di colore celeste,
negli angoli ci sono quattro vasi di fiori,
in mezzo le vostre bellezze;
non sono stati né pittori e neppure dei maestri,
ma sono state soltanto le vostre mani:
scioglietemi bella, come mi avete legato,
che io aspetto i vostri comandi.

III 

Notti e ghiuornu vulissi caminari
na mentri dura stu lusciu di luna.
Iddra mi dissi: “chi vinisti a fari?”.
Vinni pi la prumissa, s'iddra è ura.
“Ci ha viniri ni li matinati,
ca ma matri nun c'è
ed iu duormu sula”.
 
Trad.:
Notte e giorno vorrei camminare
mentre persiste questa luce di luna.
Lei mi disse: “Cosa sei venuto a fare?”.
Sono venuto per lo promessa, se è l'ora (per farla).
“Devi venire in mattinata,
che mia madre non c'è
ed io dormo sola”.

IV

To' mamma ti crià
e ti fici beddra,
l'ucchiuzzi ti li fici di curaddra,
li to manuzzi su chini d'aneddra,
na rosa spampinata ogni masciddra.
E si mi duni in putiri
'na minneddra,
iu ti dugnu na ranni vasateddra.


Trad.:
Tua madre ti ha creata
e ti ha fatta bella.
Gli occhi te li ha fatti di coralli,
le tue piccole mani son piene di anelli,
una rosa senza foglie ogni tua guancia.
E se mi dai
una mammella,
io ti do un grosso bacio.

V


Chi superbia chi havi stu viddranu,
havi na figlia na colonna d'oru,
quannu si minti ni lu so tularu
dipingi n'anciddruzzu ni lu vuolu.
L'amaru sugnu iu.
Sugnu luntanu,
sientu lu scrusciu
e di la pena muoru.
Partu di Palermu
e vaiu a Patti,
va' a cuogliu li divini frutti,
prima cuogliu l'ingresta
e può li fatti,
ca li spartu a li vicini a tutti.
Ci fu sta picciutteddra
ca nun appi,
di lu chiantu lu cori ci si ruppi,
teccà stu cori miu
fallu tri parti:
prima mangiu iu,
puo' tu e mangiamu tutti.

Trad.:
Quanta superbia ha quel contadino,
ha una figlia che è una colonna d'oro,
quando lavora col telaio
dipinge un uccellino mentre vola.
Infelice sono io.
Sono lontano,
sento il rumore (del telaio)
e dalla pena muoio.
Parto da Palermo
e vado a Patti,
vado a raccogliere i divini frutti,
prima quelli acerbi
e poi quelli maturi,
che divido tra tutti i vicini.
Ci fu questa ragazza
che non ne ha avuti,
per il pianto il cuore le si è spezzato.
Tieni questo mio cuore,
dividilo in tre parti:
prima mangio io,
poi tu e mangiamo tutti.

VI


Passu e spassu di ccà, di l'Acquanova,
'Ngilineddra mi fa simpatia,
cu na manuzza teni li cannola,
cu l'antra manu
li bùmmuli inchìa.
Di 'sta strata
ci paru li lazzòla,
quantu almenu
ci 'mmarru la via.
Diccillu a to matri
si ci annoia
ca lassi ad iddra
e ti ni vieni cu mmia.

Trad.:
Passo e ripasso da qui, dall'Acquanova,
Angelina mi fa simpatia,
con la manina tiene i cannellini,
con l'altra mano
riempiva recipienti.
In questa strada
ci metto una trappola,
affinché almeno
le ostacoli la strada.
Domanda a tua madre
se le dà fastidio
che lasci lei
e vieni con me
.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 2 marzo 2014.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
  

 

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01/03/2014

Chiesa. "Origini e significato delle Quarant'Ore"; riflessione a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Quarantore
SS. Sacramento

L'origine di questa devozione che porta il titolo di “Oratio quadraginta horarum”, è incerta.
La prima testimonianza di tale pratica la troviamo tra i Battuti di Zara presso la chiesa di  San Silvestro, già prima del 1214, dove sorse pure la confraternita “In Coena Domini” delle Quarant'Ore.
L'uso di esporre il SS. Sacramento all'adorazione dei fedeli per quaranta ore continue al fine di propiziarsi l'intervento del Signore, specie in tempi di calamità e di guerre, avvenne per la prima volta nel 1527 presso la chiesa del Santo Sepolcro a Milano, per iniziativa dell'agostiniano Antonio Bellotti di Ravenna (1528), che istituì anche la scuola del Santo Sepolcro, legata a tale scopo, avviando l'uso di ripetere le Quarantore anche fuori della Settimana Santa, quattro volte all'anno.
In tale occasione, però, il SS. Sacramento non veniva esposto, poiché l'adorazione avveniva davanti al tabernacolo chiuso.
E' controverso chi abbia per primo incominciato ad esporre per l'occasione il Sacramento, tra speciale rilievo di luci e addobbi.
Sembra che la cosa sia incominciata a Milano, o nel 1534 per opera di Padre Bono da Cremona, barnabita, o nel 1537 per opera del cappuccino Padre Giuseppe da Fermo, al quale ad ogni modo va soprattutto il merito, oltre che di avere diffuso la pratica in altre importanti città italiane, di aver disposto che l'esposizione e l'adorazione del Sacramento passasse da una chiesa all'altra nella stessa città, in modo da creare un ciclo completo di adorazione durante tutto l'anno (Adorazione perpetua).
Il Papa Paolo III, mediante la richiesta del vicario generale di Milano fatta a nome del governatore e del popolo milanese, approvò questa pratica con breve apostolico del 28 agosto 1537 e assegnò le prime indulgenze.
I Cappuccini, a cui si unirono anche i Minoriti, furono ferventi propagatori dell'uso delle Quarantore; altrettanto zelo fu espresso anche dai Gesuiti, i quali diffusero quest'uso in tutta l'Europa e in Italia.
Il Papa Urbano VIII con l'enciclica “Aethernus rerum conditor” del 6 agosto del 1623, prescrisse a tutte le chiese del mondo la celebrazione delle Quarant'Ore. Nei secoli successivi vari papi si sono occupati di esse con vari documenti, vanno ricordati: “Instructio” di Paolo V nel 1606 e di Innocenzo XI nel 1681.
Per quanto riguarda la prassi, dall'indagine storica si rilevano due forme:
-1) un turno annuale ininterrotto d'adorazione di chiesa in chiesa, che si è affermata e mantenuta solo nelle grandi città per ragioni di disponibilità di chiese e fedeli;
- 2) la forma sporadica, legata solo ad alcuni momenti dell'anno, fatta spesso senza l'adorazione notturna, che è quella più diffusa e in uso ancora oggi in molte comunità parrocchiali.
Nel sec. XVII e XVIII questa seconda forma fu introdotta nei tre giorni precedenti il mercoledì delle Ceneri come funzione riparatrice da opporre alle intemperanze del carnevale, sostenuta e diffusa dai Gesuiti.
A Roma ebbe un grande fautore in San Filippo Neri.
Il papa Clemente VIII nel 1592, diede una prima regolamentazione, disponendo che con l'esposizione delle Quarantore, si creasse a Roma in tutto l'anno “una catena ininterrotta di preghiere... ad ogni ora del giorno e della notte”.
Finalmente Clemente XII, nel 1731, stabilì tutto il cerimoniale con cui si devono praticare le Quarantore con una istruzione che porta il nome di “Istructio Clementina”.
Le Quarantore previste dalla “Istructio Clementina” si devono praticare solo in quelle città che hanno molte chiese. La pratica, però, non tardò ad estendersi anche nei centri minori, almeno come esercizio annuale, specialmente dopo che nella città di Macerata nel 1556, due missionari gesuiti organizzarono l'esposizione delle Quarantore con particolare solennità per contrastare la messa in scena di un carnevale profano.
Questa iniziativa piacque anche al Papa, Leone XIII, che estese a tutte le chiese del mondo le indulgenze che alla pia pratica erano state concesse  nella città di Roma. Le Quarantore, ininterrotta esposizione del Sacramento, sono un tempo di grazia.
L'espansione incominciò non appena Paolo III ne approvò la “pia pratica”.
Le prime regioni in cui si organizzarono le Quarantore furono L'Emilia, le Marche, il Lazio. Poi si diffusero in Germania, nei Paesi Bassi, in Svizzera e in quasi tutta l'Europa.
Il II Concilio di Baltimora le introdusse negli Stati Uniti. Molti papi ne caldeggiarono la diffusione. Ai Barnabiti si unirono i Gesuiti. Il Concilio Vaticano II nell' “Eucharisticum misterium” dettò alcune norme per questa devozione.
Il beato Giovanni Paolo II nella “Lettera Dominici Cenae  del Giovedì Santo 1980” affermò: “L'animazione e l'approfondimento del culto eucaristico sono prova di quell'autentico rinnovamento che il Concilio si è posto come fine e ne sono il punto centrale. La Chiesa e il mondo hanno grande bisogno del culto eucaristico. Gesù ci aspetta in questo Sacramento d'amore. Non risparmiamo il nostro tempo per andarlo ad incontrare nell'adorazione, nella contemplazione piena di fede. Non cessi mai la nostra adorazione!”.
Tra le manifestazioni del culto eucaristico, restano ancora attuali le Quarantore, una volta così diffuse e così solenni da costituire un tempo di rinnovamento spirituale e sociale, di preghiera e di penitenza, di comunione tra il clero e il popolo, tra ricchi e poveri, tra superiori e sudditi.
L'adorazione coinvolgeva tutte le categorie di persone che, giorno e notte, si avvicendavano in preghiera. Esse si richiamano in particolare alle 40 ore che Nostro Signore passò nel sepolcro e forse traggono la loro origine nell'adorazione che si faceva tra il Giovedì Santo e il Venerdì Santo davanti alla “Reposizione del Sacramento”, che appunto veniva erroneamente chiamata “Sepolcro”.
Le Quarantore, che nel nostro paese sono iniziate giorno 12 di febbraio, volgono al termine. Restano solo gli ultimi quattro giorni nella chiesa Madre.
Approfittiamo di questo tempo di grazia per chiedere a Gesù Eucaristico solennemente esposto tutte le grazie che il nostro cuore desidera.
 

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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01/03/2014

Pensieri. "Piccolo Alfabeto delle Riflessioni - D come Donne"; di Linda Criminisi

 

Linda Criminisi
Linda Criminisi

"Piccolo Alfabeto delle Riflessioni" di Linda Criminisi
Rubrica


PICCOLO ALFABETO DELLE RIFLESSIONI

di Linda Criminisi

D come Donne

Cosa si può ancora dire sulla condizione delle donne che non sia stato già detto e ridetto tantissime volte? Repetita juvant, tuttavia. E più le cose si ripetono più diventano comprensibili e familiari, fino a mutarsi in vere e proprie “acquisizioni automatiche” del nostro patrimonio di costruzioni mentali e categorie culturali attraverso le quali classifichiamo istintivamente persone e situazioni.
Essere donna varia a seconda del posto in cui ci si ritrova a vivere; pertanto, per parlarne in poco spazio, si può procedere solo per grandi falcate e ampie generalizzazioni. Ma ci provo lo stesso, anche perché ci sono, a mio avviso, dei tratti comuni che legano tutte le donne in una sorta di sorellanza atavica e apparentemente immutabile.
Accantoniamo - almeno per il momento - le donne che, prive di tutto, stentano a vivere nei paesi sottosviluppati e le donne che, prive di fondamentali diritti, si sforzano di vivere dignitosamente in paesi apparentemente ma non realmente sviluppati (come quelli dominati dai regimi islamici, per esempio).
Sulle donne, anche su quelle che vivono in società evolute dal punto di vista economico, sociale e culturale - a cui anch’io appartengo - gravano una serie di compiti “naturali” ed “istituzionali” - legati all’accudimento dei familiari e alla gestione del ménage domestico - che però si portano dietro un inevitabile carico di stereotipi e pregiudizi.
Stereotipi e pregiudizi - forgiati nei secoli dal dominante mondo maschile - che hanno attecchito con forza e caparbietà non solo negli uomini, come è comprensibile, ma anche - ed è questa la cosa più grave - nelle stesse donne, assumendo una duplice forma: o di senso di colpa per le proprie scelte di vita che, sotterraneamente e quotidianamente, striscia accanto alla stragrande maggioranza delle donne  oppure  di riprovazione - talvolta ostile - delle stesse donne verso quelle altre donne che tentano, seppur tra mille difficoltà, di “sfuggire” al ruolo loro imposto, vivendo nel modo che ritengono migliore per sé.
Perché è così, purtroppo: spesso le peggiori nemiche delle donne sono le donne stesse. Nemiche inconsapevoli, il più delle volte. Naturalmente molto dipende da fattori come età o grado di istruzione e cultura ma consuetudini di vita e abiti mentali diffusi e radicati - soprattutto in società tradizionaliste come quelle meridionali - costituiscono pareti di cristallo, anche tra le stesse donne, dure da scalfire.
E ci si può anche rifugiare a Loshui, nella provincia cinese di Yunnan, che, a quanto pare, è l’ultima oasi di matriarcato rimasta al mondo: la situazione non cambierebbe. Perché l’unico luogo dove ognuno di noi può vivere bene è dentro se stessi.
Ed è su questo luogo che bisogna agire.
Ben vengano le lodevoli e necessarie iniziative di sensibilizzazione di vario tipo sulle problematiche del mondo femminile; accanto a queste, tuttavia, è necessaria una quotidiana e incessante “rivoluzione culturale” da portare avanti nelle coscienze di uomini e donne: modificando i nostri comportamenti, le nostre abitudini mentali, perfino il nostro linguaggio. Anche andando controcorrente, se necessario.
E ancora una volta questa rivoluzione può partire - o meglio proseguire - dalle donne. Le quali, insieme alla capacità di generare la vita, devono pure avere la capacità  di renderla migliore per tutti quanti
.

Linda Criminisi

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 1° marzo 2014.
Per gentile concessione dell'Autrice.
© Riproduzione riservata.

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