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Grotte.info Quotidiano - Marzo 2021

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Marzo 2021

 

30/03/2021

Attualità. Mattarella: "Riconoscenza di tutto il Paese alle donne e agli uomini dell'Aeronautica Militare"

 

Presidente della Repubblica
Al Quirinale

Messaggio del Presidente Mattarella in occasione del 98° anniversario di costituzione dell'Aeronautica Militare.
Ieri, 29 marzo 2021, il Presidente ha incontrato al palazzo del Quirinale una rappresentanza della Forza Armata (vedi foto a lato).

Al Palazzo del Quirinale
(Al Palazzo del Quirinale)

Palazzo del Quirinale, 28/03/2021

“Nel 98° anniversario della costituzione dell’Aeronautica Militare rinnovo il mio omaggio alla Bandiera di guerra della Forza Armata, simbolo dell’unità del Paese e rivolgo il mio pensiero commosso alla memoria di tutti gli aviatori che hanno sacrificato se stessi al servizio dell’Italia e della Comunità internazionale.
Accanto alla tutela dello spazio aereo nazionale, l’Aeronautica Militare ha offerto, in uno scenario particolarmente difficile a causa del prolungarsi della pandemia, un preziosissimo contributo attraverso tutte le sue articolazioni. Dal trasporto aereo per il rientro dei connazionali ed in alto bio-contenimento per il trasporto delle persone contagiate, al trasporto di materiali sanitari, dei vaccini per le località più distanti e per le isole, alla costituzione del centro di ricezione, conservazione e smistamento degli stessi vaccini a Pratica di Mare.
Il Reparto Genio ha realizzato strutture campali utili per supportare gli Ospedali ed il Reparto Sperimentale si è distinto con la progettazione, certificazione e produzione, con i più moderni sistemi di riproduzione in 3d, delle valvole di respirazione da applicare a maschere protettive.
L’importante apporto fornito per far fronte all’emergenza sanitaria, non ha sottratto l’Arma Azzurra al dovere di assolvere agli impegni affidategli da Governo e Parlamento in ambito nazionale ed internazionale e di rivolgere lo sguardo alle sfide più ampie della tecnologia e dell’evoluzione del mezzo aereo.
Con uomini e mezzi l’Aeronautica Militare è stata impiegata nel sostegno alla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali di pace dell’Unione europea, delle Nazioni Unite e della Nato: dall’Afghanistan al Libano, dall’Iraq al Kosovo, dal Corno d’Africa all’Africa sub sahariana, oltre a contribuire ad assicurare la difesa aerea anche in Islanda, nei Paesi baltici, in Romania, in Albania, in Montenegro e in Slovenia. Contributo di grande rilevanza all’Alleanza Atlantica e alla Comunità internazionale, che sottolinea la solidarietà del nostro Paese alla causa indivisibile della sicurezza e della pace.
Nel ricordare con affetto l’abbraccio tricolore della Pattuglia acrobatica nazionale con il coinvolgente sorvolo dei capoluoghi di regione durante il lock-down dello scorso anno, rivolgo un saluto particolare alle Frecce Tricolori nell’anno del loro 60° anniversario.
Alle donne e agli uomini di ogni grado dell’Aeronautica Militare e al personale civile, impiegati sia in Italia sia nei teatri operativi, e alle loro famiglie, giungano, in questa giornata, l’augurio e la riconoscenza di tutto il Paese.

Viva l’Aeronautica Militare, viva le Forze Armate, viva la Repubblica
.

 

   

Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella

 

 

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30/03/2021

Chiesa. Santa Messa del Presidente della CEI per la Settimana Santa del Movimento Cristiano Lavoratori

 

Santa Messa del Presidente della CEI per la Settimana Santa del Movimento Cristiano Lavoratori
Delegazione MCL

Card. Bassetti
Card. Bassetti

Ieri a Roma una Celebrazione eucaristica di apertura della Settimana Santa per il Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), presieduta dal Presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) cardinale Gualtiero Bassetti.
Nella delegazione MCL, ricevuta dal Cardinale, erano presenti l'on. Decio Terrana ed il vicepresidente vicario regionale Sicilia Fausto Terrana.
Carissimi, permettetemi anzitutto di ribadire che la mia presenza con voi in questo giorno vuole essere un segno di sincero incoraggiamento per tutti i membri del vostro Movimento e in particolare per il nuovo Consiglio nazionale eletto nel Congresso dello scorso gennaio - ha detto il Presule nel corso dell'omelia -. A voi porgo il sentito ringraziamento da parte di tutti i Vescovi della Chiesa italiana che rappresento, e anche il grazie da parte dei lavoratori e delle famiglie che assistete con il vostro impegno. Chiedo al Signore che la mia preghiera con voi, in questo primo giorno della Settimana Santa, sia di aiuto per realizzare quell’ordinamento sociale che - si legge nel primo articolo del vostro Statuto - secondo il Magistero della Chiesa, si ottiene promuovendo «l’affermazione dei principi cristiani nella vita, nella cultura, negli ordinamenti, nella legislazione in quanto costitutivi di una società buona per tutti» (Statuto del 23 febbraio 2019, Art. 1)
.  
  

Redazione
30 marzo 2021
.
  

 

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30/03/2021

Politica. "Bella la retorica, quando non offende"; nota del Gruppo consiliare M5S Grotte

 

Movimento 5 Stelle - Grotte

Risposta del Gruppo consiliare M5S al Sindaco di Grotte, in merito ad alcune affermazioni contenute in una diretta video di ieri pomeriggio su Facebook.

*****

"Bella la retorica, quando non offende.
Bella la retorica! La nobile arte dell'eloquenza. Pessima quella tesa a screditare ed offendere.
Pessima e inaccettabile, poi, se le offese sono gratuite e di carattere personale.
Qual è il nesso tra i costi delle luminarie e la disperazione da tutti noi vissuta in questa terribile pandemia? Apparentemente nessuno.
Eppure c'è.
Nella diretta Facebook di ieri pomeriggio, il Sindaco Provvidenza ha affermato che dei "politici di scarsissimo spessore e scarsissimo livello di pensiero" fanno "polemica sulla vita e disperazione delle persone".
E tutto ciò a seguito di un post* - peraltro privo di intento polemico - contenente una semplice informazione rivolta ai cittadini circa il reale costo delle luminarie (giacché in molti le credevano un omaggio).
Un'affermazione grave ed offensiva che non rispediamo al mittente perché la nostra educazione ce lo impedisce.
Caro signor Sindaco Provvidenza,
come può mai pensare che qualcuno possa fare polemica giocando con i sentimenti della gente?
Come può mai credere che, in un periodo così difficile e straziante per tutti, ci possa essere qualcuno che ne approfitti per fare politica?
E poi, per nulla consono alla carica che lei riveste ci appare l'epitetare dei suoi concittadini come gente "di scarsissimo spessore e livello di pensiero".
Stia sereno e trascorra una Buona Pasqua!
".

*[Testo del post: Luminarie a Grotte. Belle, bellissime... alla modica cifra di 9.500,00 euro. Per dovere di cronaca, è utile precisare che la spesa, pari ad Euro 9.500,00, è stata effettuata impiegando soldi pubblici del Comune di Grotte, nessuno stanziamento straordinario: Euro 4.000,00 alla ProLoco; Euro 5.500,00 alla ditta].
  

 

   

Per il Gruppo Consiliare M5S
Salvatrice Morreale
Mirella Casalicchio
Angelo Costanza

 

 

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29/03/2021

Cronaca. Grotte nella morsa tra le "zone rosse" di Racalmuto e Comitini; disagi nei quartieri di confine

 

Zona Rossa
Zona Rossa

Grotte stretta nella morsa tra le "zone rosse" di Racalmuto e Comitini. Forti disagi nei quartieri di confine.
Allarmante è il numero di contagi nei paesi confinanti territorialmente con il Comune di Grotte.
Negli ultimi giorni il numero di persone risultate positive al Coronavirus è aumentato vertiginosamente: da Aragona a Favara, da Comitini a Racalmuto (per non parlare di Milena, in provincia di Caltanissetta, il cui territorio confina con quello di Grotte) sono sempre di più i tamponi positivi. La situazione di Racalmuto e Comitini è talmente critica da averne determinato, su ordinanza del Presidente della Regione Musumeci, l'inserimento tra i Comuni in zona rossa. Dunque il paese di Grotte si trova letteralmente assediato dalla pandemia; anche se ad oggi sono solo 4 i grottesi affetti da Covid-19, e quindi è possibile affermare che la situazione è sotto controllo.
La Pasqua di quest'anno, evidenziata con le eccezionali luminarie volute dall'Amministrazione per sottolineare l'importanza della festa per l'intera cittadinanza e dare
"un segnale forte, di bellezza e di presenza", sarà vissuta sostanzialmente online, seguendo la programmazione per la Settimana Santa che prevede la condivisione di video su varie pagine Facebook e la diretta streaming (sulla pagina FB dell'Unità Pastorale di Grotte) delle principali celebrazioni liturgiche della chiesa Madre. D'altronde non poteva essere altrimenti, data l'attuale virulenza della pandemia in provincia di Agrigento e la necessità di evitare scrupolosamente ogni forma di assembramento.
L'istituzione della zona rossa a Racalmuto ha determinato notevoli disagi ai cittadini residenti nei quartieri "Confine", "Stazione" e "Fico Fontanelle", formalmente in territorio di Racalmuto ma concretamente facenti parte della comunità grottese; pur non avendo nessun caso di Covid-19 si trovano soggetti alle restrizioni a cui sono sottoposti i racalmutesi. Una delle limitazioni maggiormente sentite - ma non l'unica - è il divieto, per i bambini e ragazzi in età scolare residenti nelle zone di confine, di frequentare le lezioni in presenza.
"
Voglio dare una risposta ai genitori della lingua di territorio di Racalmuto che insiste nella conurbazione di Grotte - scrive il prof. Emanuele Giordano, Preside dell'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte e Comitini -. In qualità di dirigente scolastico non posso dare esecutività diversa rispetto a quella che viene richiesta dall’ordinanza del Sindaco di Racalmuto del quale territorio amministrativo dipendete. Quindi, a meno di deroga espressa del Sindaco di Racalmuto, non posso accogliere 'in presenza' i vostri figli. L’unica cosa che possiamo fare, come Scuola, è la didattica integrata (non a distanza) sincrona dove i nostri cari alunni avranno l’opportunità di collegarsi con la didattica in presenza regolamentata nel Comune di Grotte".
La problematica evidenziata da questi concittadini grottesi (per nascita, parentela, relazioni sociali, utilizzo di servizi come Scuola, Chiesa, attività commerciali, medici di base, farmacie...) del tutto integrati con la realtà di Grotte, ma legalmente "racalmutesi", è annosa.
Tempo fa un "Comitato per la rettifica dei confini" aveva promosso vari ricorsi al TAR per far sì che quel territorio venisse trasferito al Comune di Grotte (che avrebbe dovuto cederne in compensazione una porzione equivalente). Il TAR aveva dato ragione al Comitato per poi, su opposizione del Comune di Racalmuto, ribaltare la sentenza. Altro ricorso, altra sentenza favorevole al Comitato; altra opposizione racalmutese, ennesima marcia indietro da parte dei giudici. Un cambio repentino di decisioni reso possibile da diverse interpretazioni della fumosa Legge regionale da applicare al caso in questione. Purtroppo la scomparsa delle due figure che si erano intestate questa battaglia legale (l'Ispettore di Polizia Josè Sollima e l'onorevole Totuccio Caltagirone) ha determinato la cessazione di ogni contesa giuridico-amministrativa.
L'istituzione della zona rossa a Racalmuto ha fatto emergere, ancora una volta in tutta la loro gravità, quelle difficoltà - mai del tutto risolte - di una popolazione appartenente ad una comunità cittadina (Grotte) ma sottoposta a regolamenti di una realtà amministrativa (Racalmuto) che non sente come propria.
"I residenti nella zona di Confine - ribadisce il sindaco Alfonso Provvidenza - potranno recarsi nel territorio grottese per motivi di lavoro, salute o necessità. È consentito, altresì, il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione"
.  
  
Carmelo Arnone
29 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
  
 

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29/03/2021

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della Settimana Santa

 

Programma della settimana
Unità Pastorale
 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili anche alla pagina "Chiesa").

Lunedi 29 marzo
- in mattinata, in chiesa Madre, Confessione dei ragazzi di Prima Comunione;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Confessioni;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Preghiera;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa e, a seguire, Esercizi spirituali:
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco (Triduo in preparazione della Pasqua - Esercizi spirituali), Liturgia penitenziale;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.

Martedi 30 marzo
- in mattinata, in chiesa Madre, Confessioni;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Confessioni;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Preghiera;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa e, a seguire, Esercizi spirituali:
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco (Triduo in preparazione della Pasqua - Esercizi spirituali), "L'Eucarestia";
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.

Mercoledi 31 marzo
- in mattinata, in chiesa Madre, Confessioni;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Confessioni;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Preghiera;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa e, a seguire, Esercizi spirituali:
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco (Triduo in preparazione della Pasqua - Esercizi spirituali), "La Croce";
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.

Giovedi 1 aprile - Triduo Pasquale - Giovedi Santo
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa "In Coena Domini"
(diretta Facebook sulla pagina "Unità Pastorale di Grotte");
                  - a seguire, in chiesa Madre, Ora santa;

- ore 18.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa "In Coena Domini"
;
                  - a seguire,
nella chiesa San Rocco, Ora santa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa "In Coena Domini"
;
- ore 19.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione personale
;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione comunitaria (sino alle 21.15).

Venerdi 2 aprile - Triduo Pasquale - Venerdi Santo
- ore 15.00, nella chiesa San Rocco, Azione liturgica;

                  - a seguire,
nella chiesa San Rocco, Novena alla Divina Misericordia;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Azione liturgica;
- ore 19.00, in chiesa Madre, Azione liturgica
(diretta Facebook sulla pagina "Unità Pastorale di Grotte").

Sabato 3 aprile - Triduo Pasquale - Sabato Santo
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, "L'Ora della Madre";
- ore 10.30, nella chiesa San Rocco,
Coroncina alla Divina Misericordia;
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco, Veglia Pasquale;
- ore 19.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Veglia Pasquale;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Veglia Pasquale
(diretta Facebook sulla pagina "Unità Pastorale di Grotte").

Domenica 4 aprile - Pasqua di Resurrezione
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa
(diretta Facebook sulla pagina "Unità Pastorale di Grotte");
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco,
Coroncina alla Divina Misericordia;
- ore 18.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 19.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
-
chiesa Madonna del Carmelo: 60
-
chiesa San Rocco: 25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione
.

  
Redazione
22 marzo 2021
.
  

 

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29/03/2021

Comune. Approvati dalla Giunta il Documento di Programmazione e il Bilancio di Previsione 2021/2023

 

Comune di Grotte (AG)
Palazzo municipale

La Giunta municipale di Grotte ha approvato il Documento di Programmazione e il Bilancio di previsione 2021/2023.
Lo rende noto il sindaco Alfonso Provvidenza: "
Approvare i documenti di programmazione nei tempi previsti dalla legge è stato sempre un obiettivo primario per l’Amministrazione; si tratta di un traguardo che cominciamo ad intravedere, con una netta inversione di tendenza rispetto gli anni precedenti. L’approvazione del Bilancio di Previsione 2021 consente di dotarci dello strumento più importante per una pubblica amministrazione, fondamentale per attuare il programma di governo e per dare risposte concrete alle aspettative della cittadinanza tutta".
"Purtroppo, sul bilancio attuale pesano le complicate gestioni dell’Amministrazione precedente; consistenti disavanzi che tuttora impediscono un’adeguata politica di sviluppo - continua il Primo Cittadino -.
Il risanamento dell’Ente rimane l’obiettivo principale, ma al contempo sono stati garantiti tutti i servizi essenziali".
"Confermati gli stanziamenti per i ricoveri degli anziani, dei disabili e dei minori - conclude Provvidenza -; aumentata la previsione di spesa per gli Assistenti alla Comunicazione. Diversi i progetti finanziati con fondi extracomunali (il Cinema Marconi, l’efficientamento energetico del Palazzo Comunale e delle scuole, il rifacimento del campo di calcetto, la realizzazione di nuovi loculi cimiteriali): il frutto della continua ricerca dell’Ente di nuovi fonti di finanziamento"
.  
  

Redazione
29 marzo 2021
.
  

 

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28/03/2021

Pasqua 2021. Programma delle celebrazioni liturgiche e manifestazioni collaterali

 

Pasqua 2021 - Programma delle manifestazioni
Manifesto

PASQUA 2021
PROGRAMMA

Sabato 27 marzo
ore 18.00 - Chiesa Madre: santa Messa prefestiva delle Palme
ore 20.00 - Accensione simbolica dei Luoghi Sacri * 
ore 21.00 - Video "La Passione di Cristo 16-23/03/2008" (sulla pagina Facebook del Comune di Grotte) **

Domenica 28 marzo "Le Palme"
ore 11.00 - Chiesa Madre: santa Messa solenne (diretta Facebook sulla pagina dell’Unità Pastorale di Grotte)
ore 21.00 - Video "L’entrata di Gesù a Gerusalemme" (sulla pagina Facebook del “Gruppo dei Giudei A. Infantino”) ***

Mercoledi 31 marzo
ore 09.00 - Consegna dei "Panareddi" a tutte le bambine e i bambini
ore 12.00 - Video "Dal 1688 al 2021 - 333 anni di storia" (sulla pagina Facebook del Comune di Grotte) ****
ore 17.00 - Video "Yehoshùa (Jesus, Iesus, Gesù) - Dagli occhi delle Pie Donne" (sulla pagina Facebook del Comune di Grotte) *****

Giovedi 1 aprile
ore 17.00 - Video "Yehoshùa (Jesus, Iesus, Gesù) - Dagli occhi di Giuda" (sulla pagina Facebook del Comune di Grotte) *****
ore 18.00 - Chiesa Madre: santa Messa solenne "In Coena Domini" (diretta Facebook sulla pagina dell’Unità Pastorale di Grotte)
ore 20.00 - Accensione simbolica dei Luoghi Sacri *
ore 21.00 - Video "L’Ultima Cena" (sulla pagina Facebook del “Gruppo dei Giudei A. Infantino”) ***

Venerdi 2 aprile
ore 10.00 - Video "Il Venerdì Santo dall’89 ad oggi" (sulla pagina Facebook del “Gruppo dei Giudei A. Infantino”) ***
ore 17.00 - Video "Yehoshùa (Jesus, Iesus, Gesù) - Dagli occhi di Pilato" (sulla pagina Facebook del Comune di Grotte) *****
ore 19.00 - Chiesa Madre: Solenne Liturgia della Passione e Morte del Signore (diretta Facebook sulla pagina dell’Unità Pastorale di Grotte)
ore 20.00 - Accensione simbolica dei Luoghi Sacri *
ore 22.00 - Video "I Lamenti della Settimana Santa" (sulla pagina Facebook del Comune di Grotte) ******

Sabato 3 aprile
ore 20.00 - Chiesa Madre: Veglia Pasquale (diretta Facebook sulla pagina dell’Unità Pastorale di Grotte)

Domenica 4 aprile 2021 - Pasqua di Resurrezione
ore 07.00 - Alborata (colpi a cannone) a cura della ditta “Zio Piro”
ore 11.00 - Chiesa Madre: santa Messa solenne (diretta Facebook sulla pagina dell’Unità Pastorale di Grotte)
ore 12.00 - Incontro di Cristo Risorto con la Vergine Maria (diretta sulla pagina Facebook del Comune di Grotte)
a seguire - Suono di campane e sparo di mortaretti
ore 17.00 - Video "Yehoshùa (Jesus, Iesus, Gesù) - Trionfò l’Amore" (sulla pagina Facebook del Comune di Grotte) *****

* a cura di Riccardo Liotta
** a cura dell’Associazione "Media & Communication"
*** a cura dell’Associazione "Gruppo dei Giudei A. Infantino" e del fotografo Nuccio Arnone
**** a cura di Angelo Baldo e Domenico Vizzini
***** a cura di Daniel Carlisi
****** a cura di A. Baldo, D. Vizzini e C. Morreale
 

 

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28/03/2021

Ricorrenze. "Festa di Pasqua: ho chiuso gli occhi per un attimo..."; di Calogero Catanese

 

Calogero Catanese
Calogero Catanese

Ho chiuso gli occhi per un attimo...
Dentro di me si risvegliano i ricordi e le emozioni più belle che ho vissuto, in questo periodo, da quando sono nato ad oggi.
Da piccolo, prima della Settimana Santa, una volta tornato da scuola, mangiavo di fretta l'ultimo boccone per andare in piazza a parlare con gli amici della festa di Pasqua e per andare a vedere il montaggio delle luminarie.
La sera non aspettavo altro che iniziassero le prove del "Gruppo dei Giudei" con il grande Andrea Infantino che ricordo sempre per la sua educazione e dedizione alle recite pasquali.
Con il passare degli anni, aspettavo le prove con la banda come momento unico e indimenticabile.
Dal Giovedì Santo il momento più sentito: aspettavo l'uscita dell'Urna dalla Chiesa Madre, gli occhi lucidi, il cuore in gola e le emozioni indescrivibili che mi avvolgevano il cuore.
Non aspettavo altro che passare davanti casa dei nonni per renderli orgogliosi mentre suonavo la tromba e volgere lo sguardo verso la finestra dove Papà e Mamma mi guardavano fieri ed orgogliosi.
In questi due anni non perderò tempo, spiegherò a mio figlio cos'è per noi la festa di Pasqua: tanta Fede e tradizione che si tramanda da generazioni in generazioni da centinaia di anni.
Presto, quando tutto sarà finito, aprirò gli occhi e continuerò a vivere la mia amata Festa con i miei cari compaesani tutti, in modo ancora più bello ed emozionante
.  
  
Calogero Catanese
28 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
  

 

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28/03/2021

Politica. Realizzazione della palestra coperta per la Scuola Media; nota del Gruppo consiliare M5S Grotte

 

Palestra coperta
Palestra coperta


Movimento 5 Stelle - Grotte

Nota del Gruppo consiliare M5S, in merito all'approvazione del progetto per la realizzazione della palestra coperta per la Scuola Media di Grotte. Di seguito, il testo della nota.

*****

"Apprendiamo con estremo entusiasmo la notizia dell’approvazione del progetto esecutivo “Lavori di realizzazione di una Palestra Coperta con struttura geodetica nella Scuola Media sita in Via Acquanova” (Determinazione n. 221 del 26.03.2021). Entusiasmo misto a stupore per la celerità impiegata (del resto sono trascorsi solo 2 anni) nella progettazione di un’opera da noi proposta nel 2019 e bocciata dalla maggioranza consiliare.
In data 20 marzo 2019 presentavamo una mozione avente esattamente lo stesso oggetto: la realizzazione di una palestra coperta con struttura geodetica nell’atrio della Scuola Media “V. E. Orlando”.
Mozione inserita all’odg del 28.03.2019 ma rinviata su richiesta della maggioranza per motivazioni rimaste sconosciute.
Discussa poi il 6 maggio 2019, la stessa è stata bocciata dalla maggioranza consiliare per due motivazioni: mancanza di certezza e chiarezza dei costi dei preventivi da noi presentati (allegati alla mozione a mero scopo esemplificativo) e limiti tecnici conseguenti alla troppa vicinanza della copertura all’edificio scolastico (si paventavano problemi in termini di ombra e sicurezza).
Ebbene sì, i costi adesso sono chiari e certi, 106.000,00 euro da coprire grazie ai fondi di cui alle risorse assegnate al GAL “Sicilia Centro Meridionale”, e, qualora non sufficienti, con eventuale compartecipazione dell’Ente; i problemi tecnici svaniti.


Caro signor Sindaco, Consiglieri di maggioranza e Giunta (e qui ci riferiamo alla vecchia compagine giacché - causa accordi preelettorali - in questi due anni è cambiata radicalmente), la vostra scelta di non dar seguito alle proposte da noi formulate, rigettate per motivazioni varie, ma riprese ed approvate a distanza di anni, ha solo ritardato (e di parecchio) la realizzazione di un’opera indispensabile per la nostra comunità scolastica"
.
  

 

   

Per il Gruppo Consiliare M5S
Salvatrice Morreale
Mirella Casalicchio
Angelo Costanza

 

 

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28/03/2021

Comune. Da domani in distribuzione i Buoni Spesa agli aventi diritto; comunicazione del Sindaco

 

Buoni spesa
Buono spesa

Verranno distribuiti a partire da domani, lunedi 29 marzo 2021, i Buoni Spesa ai cittadini aventi diritto che ne hanno fatto richiesta.
Di seguito il comunicato del sindaco di Grotte.

*****

"Si comunica che da lunedì saranno distribuiti i Buoni Spesa a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta e ne hanno diritto.
Ricordo che ad oggi sono stati erogati (o in corso di erogazione) i seguenti aiuti alle famiglie di Grotte:
- euro 52.368,38 (Buoni spesa - Ordinanza protezione civile);
- euro 2.495,00 (Buoni spesa - Donazioni privati);
- euro 33.336,00 (Buoni spesa regionali);
- euro 32.345,21 (Rimborso utenze);
- euro 3.000,00 (Contributi una tantum);
- euro 20.000,00 (Servizio civico);
- euro 52.368,38 (Buoni spesa - Seconda assegnazione nazionale);
per un totale di EURO 195.912,97.
A questi si aggiungono gli aiuti erogati in collaborazione della Caritas. Il totale degli aiuti ammonta a circa 230.000,00 euro.
A questi vanno ulteriormente aggiunti gli aiuti di privati e anonimi benefattori.

Inoltre, siamo in attesa dei fondi della Regione per il rimborso dell'imposta di occupazione sul suolo pubblico e della TARI in favore dei soggetti individuati dallo Stato quali beneficiari"
.
  

 

   

Il Sindaco
Alfonso Provvidenza
 

 

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28/03/2021

Romanzo. "Chi era il vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 14^ puntata

 

Fuga in Egitto - Guttuso
Fuga in Egitto
R. Guttuso



Prof. Rodolfo Costanza
Prof. Rodolfo Costanza

 
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
     
Fuga in Egitto - Guttuso
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)

(14^ puntata)

Cap. 14
Una giovinetta ripudiata dal re

     L’imperatore, come risposta alla richiesta di Erode di processare i due figli, Alessandro e Aristobulo, manda a dire: «Deploro che tu abbia simili figli, se essi hanno progettato di attentare alla tua vita, è giusto che li tratti da parricidi. Io ti concedo la facoltà di processarli a Berito (attuale Beirut) e di applicare loro la sentenza secondo la decisione del tribunale colà da istituire». Tuttavia si racconta che l’imperatore, pur avendo dato questa risposta, espresse in greco un parere poco lusinghiero su Erode (secondo l’imperatore Augusto: Era meglio essere un porco di Erode che un suo figlio - riportato da Macrobio nelle sue Saturnali, n. 4,11 -. Erode, infatti, come giudaizzato, non poteva mangiare la carne di porco, pertanto non uccideva questi animali, mentre, di fatto, ammazzava i propri figli).
     Il re subito fa incarcerare i due fratelli che vivono a corte in stato di fermo domiciliare; essi, tuttavia, sono fiduciosi che intervenga un contrordine di Augusto che avrebbe impedito il processo e li avrebbe salvati. Di lì a poco la giuria del tribunale di Berito formato a maggioranza da funzionari romani e presieduti dal governatore della Siria, Saturnino, condanna a morte i due fratelli.
     Erode, consigliato dal suo ambasciatore a Roma, Nicola di Damasco, rientrato per l’occasione a Gerusalemme, ritarda l’esecuzione dei figli con la speranza che il re possa avere un ripensamento. Dopo alcune settimane di prigionia dei due fratelli nelle carceri di Cesarea, il re, resosi conto del fatto che una parte della guarnigione e degli ufficiali lì operanti simpatizza per i figli, decide, per paura di un colpo di mano militare contro di lui, di condurre i condannati a Sebaste in Samaria dando seguito all’esecuzione. È l’inizio dell’autunno dell’anno 7 a.C..

* * *

     La nutrice che avrebbe dovuto assistere Myriam nella gravidanza si chiama Ofelia ed è una delle domestiche che lavora a palazzo reale, la sua presenza è di grande aiuto e conforto per la giovane partoriente. Man mano che passano i giorni Myriam è angustiata dal timore per l’esito del parto, pertanto chiede un giorno a Ofelia: «Hai mai aiutato l’ostetrica di corte a far nascere qualche bambino?».
     «Si!». Dice la nutrice. «Non ti devi preoccupare, diversi figli di Erode sono nati anche con il mio aiuto».
     Myriam resta un po’ in silenzio ma vuole sapere dell’altro; sebbene la conosca da pochi mesi, si rende conto che le è quasi ignota.
     «E tu? Hai mai partorito?».
     La nutrice tira un lungo respiro e racconta che ha avuto quattro figli con un soldato con cui convive e che svolge, ancora oggi, servizio di guardia nel palazzo del re.
     Con il passar del tempo la pancia di Myriam cresce e l’essere che ha dentro inizia a muoversi. Ogni giorno prega Adonai perché la aiuti nel parto e faccia nascere il suo bambino vispo, forte e senza difetti.
     La situazione comincia a cambiare tra Erode e Myriam qualche mese prima che quest’ultima partorisca. La causa di ciò deriva dalle prepotenze perpetrate da Erode contro Jochebed e Ferora; quest’ultimo, pur di fare uno sgarbo al fratello, confida ad Antipatro del rapporto amoroso tra l’ormai giustiziato Alessandro e Myriam.
       Salomè riferisce al re, avendolo saputo da Antipatro, che Ferora le ha di recente confidato che il figlio, Alessandro, è stato segretamente innamorato di Myriam, da lei favorevolmente ricambiato fin dal momento della suo ingresso a corte. Su Myriam si vocifera che, forse, sia stata messa incinta dal figlio di Erode, Alessandro (diversamente di R. Graves che nel suo libro, Io, Gesù, attribuisce a Antipatro la relazione con Maria, l’autore di questo libro propende che la relazione amorosa sia avvenuta tra Myriam e Alessandro).
     Questa notizia turba non poco Erode e una nociva gelosia comincia a insinuarsi lentamente nella sua mente e a manifestarsi a poco a poco. In breve nel suo senno si afferma l’idea che Myriam sia veramente incinta di Alessandro. Questi ha messo perfidamente in atto l’estrema vendetta e l’ultima rivincita degli Asmonei prima della sua morte. Tutto ciò per vendicarsi della morte della madre e di tutte le atrocità commesse dal padre verso gli ultimi discendenti facenti parte della famiglia degli Asmonei.
     Il re pensa che la cosa sia stata possibile per la libertà che Myriam ha sempre goduto nell’ambito della corte. Del resto in quel periodo anche Alessandro, in parte poco sorvegliato, usufruiva di molta libertà, poiché si trovava agli arresti domiciliari proprio a palazzo reale in attesa del parere di Augusto. Alcuni cortigiani raccontano che Alessandro, sovente, s’incontrava con Myriam e che questo continuo trovarsi aveva favorito lo sbocciare della passione fra i due giovani.
     La relazione fra i due, si dice sia stata favorita dal fatto che Alessandro fosse lontano dall’affetto della moglie Glafira, la quale, avendo favorito il complotto messo in atto dai due fratelli, era stata allontanata e messa agli arresti domiciliari nella vecchia residenza dei re asmonei, distante dalla regia di Erode, per evitare che comunicasse con il marito e fuggisse con lui in Cappadocia presso il padre.
     Il re pensa che sia stato facile innamorarsi per i due, considerate le loro giovani età e la sua ormai tarda vecchiaia. Il re, stando così le cose, ha la certezza che questa relazione si sia consolidata mentre era in Idumea e a Gerico, e che il rapporto carnale fra i due sia avvenuto veramente. La prova di ciò Erode la coglie quando, alla notizia che Alessandro e Aristobulo sono stati giustiziati, Myriam prorompe in un pianto irrefrenabile e per sette giorni consecutivi rifiuta di vedere il re a causa, pensa il sovrano, della perdita dell’infelice vita del suo giovane amante. Ciò convince definitivamente Erode che la notizia del tradimento di Myriam con il figlio sia vera.
     In breve tempo la novità si diffonde per la corte e sia i cortigiani, sia i funzionari si chiedono: “Chi è il vero padre del bambino di Myriam? Alessandro o Erode”. Questo è il mistero sul quale si esercita in continuazione il pettegolo ambiente della reggia. L’idea che Myriam fosse realmente rimasta incinta di Alessandro fa breccia tra molti cortigiani, funzionati e servi che lavorano a palazzo. Dei familiari il solo Antipa (Erode Antipa, quando diventerà tetrarca della Galilea, dopo il processo a Gesù e prima della condanna inflitta dal procuratore romano Pilato, ha un incontro con Gesù - Lc 23,6-12 -. Antipa probabilmente vuole conoscere questo Gesù profeta e rivoluzionario che crede sia suo nipote figlio del fratellastro Alessandro), figlio di Erode, complice del rapporto amoroso tra i due giovani crede realmente che Myriam sia rimasta gravida dal fratellastro Alessandro.
     Il re, ormai, passa le notti insonni a pensare quali perfide trame si nascondano dietro quel volto pulito e ingenuo di Myriam. La galilea, perfidamente, ha carpito la sua buona fede; essa sicuramente, secondo la mente ormai turbata di Erode, nasconde il progetto di diventare magari la reggente del figlio che lei vede come futuro re. Del resto non è la prima volta che ciò sia accaduto nella storia di Israele.
     Nella mente del re purtroppo, a causa delle calunnie su Myriam messe in atto da Antipatro, Doris, Ferora, Jochebed e Salomè, s’insinua una forma di repulsione verso la giovane concubina e comincia a prendere forma, in un primo momento, la convinzione di mandarla a morte per il sua infedeltà. L’idea però lo ripugna, anche perché si sente in colpa per la recente condanna a morte dei suoi due figli. Tuttavia alla fine, su consiglio di Nicola di Damasco, desiste dal nefando proposito e decide di scacciare Myriam e il prodotto del suo concepimento dalla corte cedendo così alle calunnie dei suoi familiari.
     Proprio in quel periodo gli alti funzionari di Erode sono occupati a gestire lo Stato e a organizzare il censimento voluto da Augusto e ordinato da Erode e quindi fanno di tutto per evitare di essere coinvolti nelle dispute di palazzo tra i familiari del re.
     Alla fine Erode si consulta con le persone più fidate, l’eunuco capo, Nicola di Damasco, i ministri Tolomeo e Sapinio e altre persone a lui vicine e fedeli che, poi, sono quelle che tacitamente propendono per Miryam. Essi, in un primo momento, cercano cautamente di dissuadere il re dal proposito di allontanare Myriam dalla corte e di non dare ascolto alle chiacchiere di palazzo e alle calunnie dei familiari. Alla fine il sovrano, stanco e avvilito dalle continue congiure e minacce al suo trono e dopo aver sentito altre insinuazioni su Myriam, decide di ripudiarla.

* * *

     Erode a questo punto dà disposizione affinché il ripudio della giovane di Nazareth sia fatto con tatto e discrezione senza coinvolgere i propri familiari, anche perché non vuole dare soddisfazione a quelle numerose serpi velenose quali sono i suoi fratelli, figli e perfide arpie quali sono le sue mogli e concubine.
     Di organizzare il ripudio sono incaricati alcuni fidati funzionari e collaboratori del sovrano, capeggiati dal segretario di stato Nicola di Damasco. Sebbene l’eloquio del damasceno sia molto efficace ed elegante, di solito con gli sguardi e i gesti delle mani dice di più di quanto non esprima con la parola; egli attraverso queste sue doti naturali di esperto retore tenta ancora di dissuadere il re dal mettere in atto il proposito di ripudiare e scacciare Myriam dalla corte.
     Alla fine, vista l’impossibilità di fargli cambiare parere, Nicola lo consiglia per il meglio: «Per sistemare la faccenda, ti suggerisco, per adesso, di tenere Myriam relegata nel tuo gineceo e fra qualche giorno, prima che partorisca, farla sposare con Joseph ben Jakob chiuso ancora in carcere in attesa di essere processato per sospetta collaborazione al supposto attentato che il giovane Ibrahim stava per mettere in atto contro di te».
     L’idea piace a Erode. Nicola quindi si premura di avere un colloquio con Myriam. Egli parla in modo suadente a lungo con lei comunicandole che il re l’ha ripudiata, e tenta di convincerla a sposare Joseph. Essa sconvolta dal ripudio messo in atto dal re si abbandona allo sconforto, al dolore e al pianto. Nicola suggerisce a Myriam di unirsi in matrimonio con Joseph ben Jakob; poiché è sua intenzione aiutarla le chiede di affidarsi a lui. Per confortarla le suggerisce di mettersi anche nelle mani di Dio.
     «Come! Proprio Joseph! Che i miei genitori volevano farmi sposare. Come potrebbe accettarmi per moglie dopo che sono stata la concubina del re e sono in stato di gravidanza».
     Sommessamente Nicola avverte la giovane: «Se vuoi salvare te e tuo figlio, questa è l’unica soluzione. Per convincere Joseph, stai tranquilla, provvederò io».
     Il segretario del re l’indomani si reca nelle carceri, dove incontra Joseph al quale fa presente tutta la situazione e, nello stesso tempo, fa al vecchio falegname la seguente proposta: «Ti suggerisco di sposare Myriam se vuoi evitare la morte e salvarti assieme a lei; per il resto provvedo io con alcuni fidati funzionari».
     Joseph freme dallo scandalo e di sapere che la ragazza è incinta di Erode, ma è ancor più sconvolto del fatto che gli vogliano imporre di sposare una donna ripudiata e ingravidata dal suo peggior nemico o dal figlio, Alessandro. Egli considera il re un tiranno sanguinario e ricorda bene quando nel passato, in un solo giorno, aveva messo a morte numerosi membri della nobiltà israelita e vari sacerdoti del sinedrio, e ha inoltre sulla coscienza altri numerosi misfatti e delitti.
     Il segretario del re cerca di forzare la mano all’anziano falegname, il quale non cede al ricatto. Allora Nicola ed Erode chiamano a collaborare nell’opera di convinzione il sommo sacerdote; questi chiede a Joseph di sposare la giovane Myriam, cosa che il carpentiere rifiuta in modo deciso. A quel punto il sommo sacerdote gli impone di sposare e prendere sotto il suo tetto Myriam (il sommo sacerdote era il suo diretto superiore; ricordiamo ai lettori che Joseph era un sacerdote anche se non più praticante da diversi anni).
     Egli, ancora una volta, si rifiuta di prendere con sé la giovane Myriam e manda al diavolo il sommo sacerdote. Alla fine, Nicola e il sommo sacerdote lo intimidiscono minacciando di riferire a Erode che egli è Joseph il carpentiere-sacerdote che aveva lavorato alla costruzione del Tempio di Gerusalemme molti anni prima e che aveva cospirato contro di lui. Minacciano quindi di lasciarlo in mano a Erode, che sicuramente lo avrebbe fatto morire per strangolamento o marcire tutta la vita nella prigione in cui si trova. Nicola alla fine gli dice: «Se respingi la mia richiesta, condanni due creature innocenti come Myriam e il suo nascituro a una morte crudele e tutto questo l’avrai per tutta la vita sulla tua coscienza». Dopodiché i due vanno via.
     Joseph, lasciato solo fra le quattro umide mura della cella, scuote la testa e si mette a piangere battendo i pugni sulle pareti e leva al cielo un urlo disperato verso Adonai: «Sono il tuo servo devoto e disorientato, abbi pietà di me, tu che sei misericordioso. T’imploro piangendo come un bambino privo di ogni aiuto. T’invoco senza posa giorno e notte, ma tu non mi presti ascolto. Perché te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio lamento. Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato! Ascolta oh Dio: quando da lassù volgerai il tuo sguardo verso il tuo servo e ti accorgerai che ha bisogno del tuo aiuto. Perché Dio mi hai sottoposto nella vecchiaia a questa dolente prova! Fino a quando, Signore, invocherò il tuo aiuto senza essere da te ascoltato?».
     Il suo è un grido di dolore che riempie il vuoto che lo circonda e ha dentro l’anima, un vuoto simile a quello primordiale dal quale erano cominciate tutte le cose. Purtroppo, né la fede in Dio né la ragione gli arrivano in soccorso. Adonai si è ben guardato dal prendere in considerazione le richieste di aiuto di Joseph, il quale è persuaso che, in un caso del genere, un Giudeo retto e onesto che fosse stato convinto della colpevolezza morale della donna, non l’avrebbe mai sposata.
     La resistenza di Joseph non dura a lungo, infatti gli incubi di notte gli fanno apparire in sogno un angelo di Dio che con voce severa gli dice: «Joseph della progenie di David, non temere di prendere con te Myriam, essa partorirà un figlio, il Messia, egli, infatti, salverà il popolo di Israele dai suoi nemici» (Mt 1,20-21).
     Joseph è lasciato ancora per altri giorni a meditare, nella sua buia e tetra cella, sulla nuova situazione in cui si trovano sia lui sia la giovane Myriam. Lui, preso dall’angoscia e dal rimorso, sogna di nuovo l’angelo del Signore (il sogno era un mezzo consueto nell’Antico e Nuovo Testamento con cui si pensava che Dio, attraverso un angelo, comunicasse i suoi voleri agli uomini) che gli annuncia: «Per volere di Adonai devi sposare Myriam poiché il figlio che nascerà sarà un grande profeta, Dio gli darà il trono di David e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà mai fine; egli sarà il Messia che libererà e salverà Israele dai suoi nemici» (Mt 1,22-25).
     Joseph, uomo vissuto, saggio e timoroso, immaginando l’ira di Dio se non adempie quanto rivelato in sogno, inizia ad avere qualche resipiscenza. Lisciando nervosamente i filatteri legati al suo braccio, egli pensa alle eventuali ritorsioni di Erode. E rendendosi conto del pericolo che corrono sia lui stesso, sia Myriam che il nascituro, alla fine accetta. Sia per pietà verso la ragazza e il nascituro, sia per paura di rimanere in carcere o di essere ucciso per ordine di Erode e sia per timore verso Dio; nonostante qualche riserva mentale, compie questo esecrabile e odioso passo. E poi Joseph pensa che il Signore, forse, lo ha scelto per un disegno occulto che lui non conosce. A questo punto il vecchio falegname dice a se stesso e principalmente a Dio: «E dunque sia fatta la mia e la sua volontà».

* * *

     Myriam, chiusa nel gineceo della reggia, invece rimane sconvolta e inorridita della decisione presa dal re di ripudiarla. Essa piange e si dispera per diversi giorni e notti di seguito ma, nonostante tutto, se ne fa malvolentieri una ragione vista l’irremovibilità del re.
     Alla fine le decisioni sono prese. Nicola di Damasco, avuto il consenso di Erode e conoscendo la generosità del re, decide di donare una discreta somma in contanti a Joseph e una lettera di accredito intestata a Myriam. Essa non si rende conto dell’operazione messa in atto dal segretario del sovrano e, inconsciamente, passa la lettera a una giovane ancella di sua fiducia, Giovanna, che tiene conto di metterla tra le cose personali che Myriam porterà via con sé (l’ancella è Giovanna di Chuza che in seguito diverrà la moglie del sovrintendente di Erode e che con altre “pie” donne piangerà trentatré anni dopo il Cristo in croce).
     Per disposizioni del re viene preparato quindi un decreto di grazia e di scarcerazione firmato da Erode in favore di Joseph, con l’obbligo implicito di sottoporsi al censimento.
     Myriam incontra Joseph in un locale annesso nell’ala est della reggia prostrandosi ai suoi piedi: «Grazie per la tua bontà di uomo retto. Ti chiedo di salvare me e la creatura che porto in grembo dalla sicura morte per ordine di Erode».
     «Stai tranquilla Myriam! Nonostante io sia stato chiuso in una buia cella, anche se sotto ricatto di morte, per volontà di un angelo del Signore ho deciso di sposarti non solo per salvare il figlio che porti in grembo e farti sfuggire alla condanna a morte ma anche per evitarti di essere esposta al pubblico ludibrio».
     «Non credi che a Nazareth e poi tutti i parenti e conoscenti», dice Myriam rivolta a Joseph, «rideranno di te per aver sposato una giovane donna già in cinta di un figlio non tuo».
     «Non fa niente! Anche se sono vecchio credano pure quello che vogliano. Comunque sarai mia moglie e anche se dormirai accanto a me, non dovrai temere. E finché partorirai, ti rispetterò. Questo è il volere di Dio trasmessomi in sogno. Dio durante la mia esistenza, alla fine e nonostante tutta la sua indifferenza, non mi ha fatto mancare le sue benedizioni e il suo aiuto nei momenti cruciali della mia vita, e credo che farà altrettanto in questo caso e per il futuro. E quando tuo figlio nascerà e imparerà a parlare accetterò senza problemi che mi chiami “padre”, e io lo chiamerò “figlio mio”».
     «Il nostro Dio che è nei cieli ti benedica, Joseph, per la bontà e la sensibilità che stai dimostrando e per la protezione che hai deciso di dare a me e al mio nascituro».
     Joseph e Myriam, poco prima di unirsi in matrimonio e senza la presenza di estranei, stipulano un accordo, preludio per una loro sana convivenza per gli anni futuri.
     Ormai l’ombra del piolo della meridiana, allocata nel muro a mezzogiorno della reggia, sta lambendo il segno della nona ora mattutina. Alla presenza di Nicola di Damasco e del capo eunuco che faranno da testimoni e con il benestare di un compiacente religioso, in un locale isolato della regia, sono celebrate in privato le nozze tra Joseph e Myriam.
     Il religioso alla fine chiede: «Ove avete intenzione di avviarvi?». Joseph accortamente ribatte: «Essendo io della casa di David, siamo diretti a Betlemme, mio luogo natio, dove solo nel paese dei padri possiamo adempiere gli obblighi imposti dal censimento (il censimento di cui parlano i Vangeli è quello poco noto indetto da Augusto l’8 a.C. messo in atto anche da Erode in Palestina l’anno dopo per rivedere il sistema fiscale del suo regno e renderlo più equo per la popolazione ebraica). Lì faremo nascere e registrare il neonato, dopo di che ci incammineremo per Nazareth di Galilea».
     Prima di uscire dal palazzo alcuni servitori affezionati, come la nutrice, l’eunuco capo, il capocuoco, l’ancella di fiducia, Giovanna e qualche altro servitore e funzionario, di nascosto decidono di salutarli con il benestare di Nicola di Damasco. Per il futuro, se Myriam e Joseph avessero avuto bisogno d’aiuto, essi dichiarano che si sarebbero resi disponibili. I due ringraziano e in silenzio si allontanano lentamente a piedi da un’uscita secondaria della reggia.
     Nelle vicinanze della porta Sud di Gerusalemme, detta di Sion, comprano un robusto e mansueto asino dal manto argenteo, cibo, acqua, coperte, stuoie e altri indispensabili vettovaglie. Per viaggiare sicuri chiedono ai mercanti che sostano nelle vicinanze della porta se ci sono delle carovane dirette verso Betlemme. È riferito loro che prima di mezzogiorno sarebbe partita una carovana di Idumei diretta verso Ebron e poi verso Bozrah e che sarebbe transitata da Betlemme. Individuato il capo carovaniere, chiedono di potersi unire ai membri del convoglio, ricevendo risposta positiva.

Rodolfo Costanza

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 28 marzo 2021.
Per gentile concessione dell'Autore
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© Riproduzione riservata.
  

 

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28/03/2021

Letture Sponsali. "Nulla sopravvive alla morte, se non l'amore"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Il vangelo di oggi racconta l’entrata di Gesù a Gerusalemme, la città del Tempio.
È un evento profetizzato, e partecipato con grande gioia dalle genti della città. L’ingresso di Gesù è gioioso e solenne, la folla numerosa “stende i propri mantelli sulla strada" testimoniando la gioia per l’arrivo del Messia, ma sono le stesse genti che di lì a poco grideranno “crocifiggilo”, forse delusi da lui perché non pronti a comprendere che tipo di Messia Gesù è chiamato ad essere: non un re che domina, ma un messia umile e pacifico.
Ciascuno di noi è chiamato a far parte del corteo che lo accompagna, con la consapevolezza di accogliere soprattutto la sua parola fatta di umiltà amore e pace. Lontano da dominio o costruzione alcuna.
Allora nell’accoglierlo ogni giorno nelle nostre vite chiediamoci: accolgo Gesù perché, come Gerusalemme, mi aspetto qualcosa in cambio da lui, salvo poi dimenticarmene quando non mi serve, e sacrificarlo all’altare dei miei interessi, dei miei egoismi, delle mie miserie personali?
O gli chiedo di accoglierlo come Lui vorrebbe? Lui, che nel momento del suo massimo trionfo cavalca un asinello, mi sta chiedendo di accoglierlo allo stesso modo, in maniera semplice ed umile, magari lontana dagli occhi e dai clamori della folla, ma in modo silenzioso e gioioso, nel mio e nel tuo cuore.
Claudia e Dario

Punto chiave
La Liturgia di questa domenica si presta a molteplici chiavi interpretative.
Nella sua indicibile profondità, nella sua estrema complessità concettuale, a tratti mascherata dalla struggente e quasi cinematografica bellezza narrativa, è la parabola dell'esistenza umana e di tutto ciò che la contraddistingue, nel bene e nel male, su un piano di inevitabile finitezza.
È un attimo: tra il riconoscimento e il disprezzo, tra la gioia e il dolore, tra l'essere e il non essere.
Pochi, pochissimi giorni trascorrono da quando Gesù è osannato come figlio di Davide a quando viene arrestato nella notte come un brigante.
Può sorprendere la rapidità con cui succede tutto questo. Ma, se ci riflettiamo su, ciò è lo specchio della caducità umana.
Con la sua tragica fine, Gesù ci mostra che nulla sopravvive alla morte. Nulla, se non l'amore.
Egli ci ha amati entrando a Gerusalemme; egli ha continuato ad amarci salendo al Golgota. Lui è morto, ma non il suo amore per noi.
Questo è il più grande degli insegnamenti.
Anche la nostra vita sponsale conoscerà alterne vicende e ‐ come si dice ‐ la gioia e il dolore, la salute e la malattia, e a un certo punto, inevitabilmente, una fine.
Solo l'Amore continuerà a vivere e a darci la facoltà di sconfiggere la morte.
Barbara e Adriano 

  

Redazione
28 marzo 2021
.
  

 

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27/03/2021

Servizi. Agrigento e Favara contro l'acqua pubblica; dimissioni del Consiglio direttivo dell'ATI

 

Acqua pubblica
Acqua pubblica

Quali interessi si celano dietro le decisioni dei Consigli comunali di Agrigento e Favara che di fatto si oppongono alla costituzione di una azienda pubblica per la gestione del Servizio Idrico Integrato nella provincia di Agrigento?
Quali altri possibili gestori hanno intenzione di mettere le mani sull'acqua per privatizzarla e arricchirsi sulla pelle delle comunità locali?
Qual è il ruolo, in tutto questo, della Regione Siciliana?
Se lo chiedono i cittadini, alle prese con i continui disservizi e rubinetti a secco, ma se lo è chiesto anche il Consiglio direttivo dell'ATI (Ambito Territoriale Idrico) della provincia di Agrigento (formato da 5 Sindaci - tra cui il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza - eletti dall'Assemblea formata dai Primi Cittadini dei Comuni componenti dello steso Ambito) dopo la decisione del Consiglio comunale del Capoluogo di frenare bruscamente il percorso di ripubblicizzazione dell'Acqua. Decisione che ha indotto alla determinazione delle dimissioni collettive da parte dell'intero Consiglio direttivo dell'ATI di Agrigento.
Con una nota diffusa nella serata di ieri (che pubblichiamo di seguito) i 5 Sindaci hanno espresso con forza tutto il loro disappunto e confermato l'intenzione di dimettersi.

*****

"Apprendiamo, ma non con stupore, che il Consiglio comunale di Agrigento ha di fatto frenato bruscamente il percorso di ripubblicizzazione dell'Acqua intrapreso dai Sindaci dell'ATI di Agrigento.
Il Consiglio Direttivo dell’ATI, nel rivendicare gli importanti obiettivi raggiunti in questi anni, dalla risoluzione della Convenzione con la Girgenti Acque Spa all’approvazione del Piano d’ambito della Provincia che consentirà investimenti per oltre 500 milioni di euro nei prossimi anni, prende atto della reale mancanza di volontà di procedere alla costituzione di una AZIENDA PUBBLICA di gestione del Servizio idrico integrato da parte di importanti comuni come Agrigento e Favara, nonché del probabile intendimento della Regione Siciliana di garantire scenari alternativi che portano ad altri possibili soggetti gestori.
Si tratta di comportamenti che mortificano non solo il lavoro dei Sindaci, che spesso operano nel silenzio assordante delle altre Istituzioni e nel subdolo mormorio di altri fantomatici soggetti che continuano a difendere gli interessi di soggetti privati che continuano a non mollare la presa, ma anche dei cittadini che da anni vedono snaturati, nel senso pirandelliano del termine, i loro diritti.
È il momento di dire basta.
Alla prossima Assemblea ci presenteremo dimissionari e daremo spazio a chi certamente saprà interpretare in modo diverso le esigenze del territorio.
Non possiamo rimproveraci nulla, se non l’utopia di volere cambiare le cose"
.
  

 

   

Il Consiglio Direttivo
Francesca Valenti (Sindaco di Sciacca), Presidente
Domenico Gueli (Sindaco di Santa Elisabetta), Vicepresidente
Margherita La Rocca Ruvolo (Sindaco di Montevago), Componente
Milko Cinà (Sindaco di Bivona), Componente
Ettore di Ventura (Sindaco di Canicatti), Componente
Alfonso Provvidenza (Sindaco di Grotte), Componente
 

 

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27/03/2021

Cultura. Giornata Mondiale del Teatro: "Io ora parlo..."; Salvatore Bellavia recita Pirandello

 

Giornata Mondiale del Teatro: "Io ora parlo..."; Salvatore Bellavia recita Pirandello
Guarda il video

Giornata Mondiale del Teatro 2021: Salvatore Bellavia propone "Io ora parlo... non per me...", di Luigi Pirandello.
In occasione della Giornata Mondiale del Teatro 2021 il Laboratorio teatrale “Luchino Visconti” presenta il monologo di Ciampa, dalla scena V del II atto della commedia “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, nell’interpretazione di Salvatore Bellavia. Con musiche originali di Alfonso Lo Presti.

Giornata Mondiale del Teatro: "Io ora parlo..."; Salvatore Bellavia recita Pirandello
(Guarda il video)

"Ah, signora. - Io ora parlo… non per me… parlo in generale… - E che può saper lei, signora, perché uno, tante volte, ruba; perché uno, tante volte, ammazza..."; l'incipit del monologo pirandelliano reso in tutta la sua tragica realtà. Ci si dimentica che è l'Attore Bellavia a recitare; si viene subito rapiti dalla triste rabbia di Ciampa, che si fa presente con tutta la dirompente carica rivelatrice della nuda verità, a tutti nota ma dissimulata dal connivente perbenismo collettivo (guarda il video).
Inquadrature, luci, fotografia, tutto passa in secondo piano dinanzi all'ennesima "prova d'attore" di Salvatore Bellavia, sempre più avviluppato dal sacro fuoco del Teatro che brucia ma non consuma. Buona visione
(guarda il video).  

  
Carmelo Arnone
27 marzo 2021
© Riproduzione riservata.
  

 

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26/03/2021

Comune. Avviso per la costituzione della "Consulta Giovanile"; domande entro il 12 aprile

 

Consulta Giovanile
Consulta Giovanile

I giovani di Grotte che vorranno far parte della "Consulta Giovanile" possono presentare istanza entro il 12 aprile 2021.
Il presidente del Consiglio comunale Aristotele Cuffaro, con un avviso pubblico a firma sua e del sindaco Alfonso Provvidenza, ha reso nota la sua intenzione di istituire una "Consulta Giovanile", al fine di dare la possibilità ai giovani (dai 14 ai 29 anni) di poter esprimere pareri e proposte.
Di seguito il testo dell'Avviso.

*****

COMUNE DI GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)

Prot. n° 3784 del 25/03/2021

Avviso per la manifestazione di disponibilità per la costituzione della Consulta Giovanile gs deliberazione di Consiglio Comunale n. 45 del 07/11/2018
Regolamento generale per l'istituzione ed il funzionamento di consulte e gruppi di lavoro”.

- Vista la deliberazione di Consiglio Comunale n. 45 del 07/11/2018 “Regolamento generale per l'istituzione ed il funzionamento di consulte e gruppi di lavoro”;
- Ritenuto di procedere, ai sensi dell’art. 4 della suddetta deliberazione, all’individuazione di soggetti disponibili a partecipare
Consulta Giovanile a seguito di adeguate forme di pubblicità;

considerato che:
- le consulte sono istituite con disposizione del Presidente del Consiglio comunale;
- la consulta è costituita da un minimo di 5 ad un massimo di 15 componenti;
- i componenti, a seguito di adeguate forme scritte di pubblicità nel territorio e sulla base delle istanze di far parte della consulta pervenute al protocollo del Comune, sono individuati dal Presidente del Consiglio comunale, di concerto con il Sindaco, esaminando le richieste pervenute e accertandosi dell’insussistenza di eventuali cause di incompatibilità;
- gli interessati, di età compresa tra 14 e 29 anni, devono presentare apposita istanza entro 15 giorni dalla pubblicazione dell’avviso;

visto il TUEL;
visto l’O.R.E.L.;

visto lo Statuto comunale;

si invitano tutti i giovani interessati a presentare apposita istanza all’indirizzo mail comunedigrotte@pec.it entro il 12/04/2021.

Grotte, lì 25/03/2021
.
  

 

 

Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro

Il Sindaco
Alfonso Provvidenza
 

 

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26/03/2021

Comune. Emergenza Covid-19: chiusura degli uffici comunali, dal 29 marzo al 2 aprile

 

Emergenza Coronavirus
Emergenza Coronavirus

Con l'ordinanza n° 14 di venerdi 26 marzo 2021, avente ad oggetto "Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19", il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, "considerato che si è verificato un caso di positività al covid-19 di un dipendente comunale" ha disposto:
-
la chiusura al pubblico degli uffici comunali nei giorni compresi tra il 29 marzo e il 2 aprile 2021;
- che in tali giorni saranno garantiti esclusivamente i servizi essenziali; tutti i dipendenti garantiranno il servizio in smart working, con esclusione dei Responsabili di P.O., del Corpo di Polizia Locale e dei dipendenti individuati dai Responsabili di P.O. la cui presenza sarà ritenuta imprescindibile
;
- l
a sanificazione e la disinfezione dei locali ospitanti l’asilo nido comunale il giorno 27 marzo 2021.
In considerazione dei giorni festivi e di chiusura prefestiva, gli uffici comunali rimarranno chiusi a partire da domani, sabato 27 marzo, e riapriranno martedi 6 aprile (saranno assicurati i servizi essenziali)
.  
  

Redazione
26 marzo 2021
.
  

 

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25/03/2021

Chiesa. "Solennità dell'Annunciazione: origine e significato"; della prof.ssa Graziella Vizzini

 

"Annunciazione" di Raffaello
"Annunciazione" di Raffaello

La Chiesa ci fa celebrare la solennità dell’Annunciazione del Signore.
L’origine della festa del 25 marzo, probabilmente, risale a IV secolo in Palestina dove si celebrava il ricordo dell’Incarnazione e, quindi, della relativa Annunciazione. Quest’anno cade nel tempo di Quaresima e precisamente nel bel mezzo della V Settimana.
La festa è una festa mariologica e cristologica insieme. Essa è antica quanto il culto e la devozione alla santa Vergine. Grandissimo è il mistero che oggi stiamo celebrando: l’Incarnazione del Figlio di Dio nel seno purissimo della Vergine di Nazareth.
Cristo s’incarna e il suo cuore si specchia in Maria. Il cuore di Maria è un giardino capace di accogliere l’Amore di Dio. È un cuore spazioso che racchiude  tutte le povertà dell’umanità di ogni tempo.

"Annunciazione" di Raffaello
("Annunciazione" di Raffaello)

L’annunciazione è la festa del sì di Maria, il sì alla vita. Quando nella visitazione porta in grembo il Verbo fatto carne, ella si fa tabernacolo, il primo tabernacolo della storia, dove il Figlio di Dio, ancora invisibile agli occhi degli uomini, si concede all’adorazione di Elisabetta, che esclama: Benedetta colei che ha creduto al compimento di ciò che le è stato detto dal Signore.
Per mezzo di Maria la misericordia scenderà di generazione in generazione.
Nel momento dell’annunciazione Maria è la più alta espressione dell’attesa di Dio e del Messia nell’Antico Testamento.
La grandezza di Maria è il silenzio. La piena volontà di Maria di farsi serva del Signore si focalizza nel silenzio. Dio solo può compiere l’impossibile. Lasciamolo agire, facciamo spazio a Lui come ha fatto Maria ed Egli compirà davvero meraviglie.
Per noi membri dell’Opera “Al servizio della Divina Misericordia” questo giorno ha motivo di essere ricordato, perché segna l’inizio della sua costituzione. Il 25 marzo 1963 l’Opera veniva eletta a sodalizio. Il 25 marzo del 1982 la Sacra Congregazione ne approvava le rinnovate costituzioni.
L’Opera ha continuato a svilupparsi ed è divisa in tre sezioni: secolare, missionaria e religiosa.
La caratteristica delle Ancelle della Divina Misericordia è la disponibilità a Dio, ai sacerdoti e al prossimo comunque bisognoso.
La spiritualità: la Santa Vergine e San Pio da Pietrelcina. Tutta la vita di un’ancella si traduce in apostolato.
L’ancella per eccellenza è Maria, la creatura dal cuore puro, che si è dichiarata pienamente disponibile alla volontà di Dio, pronunciando quel meraviglioso Sì che ha cambiato la storia dell’umanità.
Le virtù di Maria sono: l’umiltà, la generosità e la disponibilità.
A noi non resta che imitarle e cantare il Magnificat come ha fatto Lei, la Vergine Annunziata
.
  

 

   

Prof.ssa Graziella Vizzini
 

 

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25/03/2021

Salute. "L'uomo è responsabile di questa pandemia?"; del dott. Aurelio Zaffuto

 


Dott. Aurelio Zaffuto
Dott. Aurelio Zaffuto


L’uomo è responsabile di questa pandemia?
di Aurelio Zaffuto

Nessuna pandemia - e ce ne sono state diverse - nell’ultimo secolo ha prodotto gli effetti catastrofici del COVID-19: effetti letali sulla salute della popolazione, con ondate distruttive - quasi fosse uno tsunami - sui molteplici aspetti della vita sociale, dall’economia all’istruzione, dalla comunicazione al tempo libero.
“La Spagnola”, nota pandemia da virus influenzale, negli anni 1918-19 fece contare molte più vittime: le stime, a causa della mancanza di un efficiente e attendibile sistema di registrazione sulle cause di morte, oscillano fra i 20 e i 50 milioni di morti nel mondo.
Ma quello era un mondo diverso dal nostro, uscito stremato da una guerra mondiale, con capacità assistenziali non paragonabili a quelle odierne.
Infatti, la terza ondata - quella più letale - avvenne nell’inverno del 1919, quando alle polmoniti influenzali si aggiunsero le polmoniti batteriche, contro cui non erano ancora disponibili gli antibiotici.
Da questa premessa nasce spontanea una domanda: perché nel terzo millennio, in società avanzate come le nostre, un’epidemia infettiva ha prodotto tanta devastazione?
Trovare la risposta corretta ci permetterà di organizzarci ed attrezzarci per rispondere in futuro ad analoghi attacchi.

Dott. Aurelio Zaffuto
(Dott. Aurelio Zaffuto)

Una risposta ponderata potrebbe essere la seguente: quella che stiamo vivendo non è una “semplice” pandemia (cioè un’epidemia che coinvolge contemporaneamente tutti i continenti) ma è una “sindemia”.
Tale termine - (crasi di “sinergia” ed “epidemia”) coniato dall’antropologo medico Merril Singer - viene impiegato per definire gli effetti negativi sulle persone e sulla società prodotti dall’interazione sinergica tra due o più malattie.
È una “sindemia” perché ci troviamo di fronte all’interazione della pandemia infettiva - quella da Covid 19 - con un’altra pandemia grave e distruttiva, meno amplificata dai mass media - e, pertanto, percepita meno letale - rappresentata dalle malattie cardio-vascolari, dai tumori, dall’obesità, dal diabete, che dagli anni ottanta in poi registra una crescita permanente in tutte le parti del globo.
Io ho cominciato a conoscere gli effetti distruttivi di questa “sindemia” già nel marzo del 2020, con la prima ondata, e continuo a vederli ancora oggi, a distanza di un anno. Infatti, dal 13 marzo di quest’anno, a causa della nuova ondata Covid-19, nell’ospedale dove io lavoro - gli Spedali Civili di Brescia, Presidio di Gardone Valtrompia - c’è stata nuovamente una “chiamata alle armi”.
Pertanto, anche noi ortopedici, assieme ai chirurghi, siamo momentaneamente arruolati per dare una mano ai colleghi del pronto soccorso, della medicina e della pneumologia, i quali da soli non riescono a fronteggiare la situazione attuale, che come un fiume in piena rischia di tracimare.
Oggi, come un anno fa, il tasso di ricoveri e di mortalità si concentra nei gruppi di popolazione affetti da malattie croniche: i soggetti con problemi cardio-vascolari, i diabetici, gli obesi e i soggetti in sovrappeso, i fumatori o ex fumatori con enfisema polmonare e/o bronco pneumopatia cronica ostruttiva.
Studi epidemiologici condotti in U.S.A. hanno sempre registrato differenze significative tra i bianchi e gli afroamericani, in un rapporto di 1 a 2, osservando come i secondi venissero maggiormente colpiti da patologie croniche: tale maggiore rischio (il doppio rispetto alla popolazione bianca) è direttamente dipendente dalla tipologia di lavoro (attività più rischiose e meno salubri) e dal livello qualitativo delle abitazioni in cui si vive (meno confortevoli e più affollate).
Relativamente all’infezione da COVID-19 ed alla mortalità ad essa correlata, i dati U.S.A. confermano che le due pandemie (malattie croniche e infezioni da Covid-19) interagiscono entrambe su un substrato sociale di povertà e producono una terribile dilatazione delle disuguaglianze.
In Italia non ci sono attualmente dati sulla distribuzione della mortalità da Covid-19 tra le varie classi sociali, ma risulta già evidente, dai dati epidemiologici, come il tasso di mortalità sia decisamente più alto nella popolazione anziana che, poi, è quella dove maggiore è l’incidenza delle patologie croniche.
Le due epidemie, quella infettiva e quella delle malattie croniche, richiedono una prima linea di difesa efficiente, in grado di attuare interventi preventivi, di riconoscere tempestivamente i casi, di evitare gli aggravamenti e le complicazioni.
È palese che ciò è possibile se la macchina sanitaria risulta funzionante in tutte le sue componenti. Infatti la prevenzione ed i sistemi di cure primarie (a domicilio) richiedono un’assistenza territoriale attrezzata: proprio quello che - con i tagli delle varie finanziarie - è venuto a mancare negli ultimi 30 anni circa.
L’assenza di un filtro territoriale (cure primarie, servizi di igiene pubblica) che identificasse i casi, i conviventi e i contatti (l’abc della sanità pubblica), intervenendo a domicilio e inviando quando necessario in ospedale, ha generato il disorientamento della popolazione, causando il panico fra i pazienti, producendo così il collasso degli ospedali.
Fin qui abbiamo analizzato gli effetti dell’interazione tra due pandemie.
Come in tutti i processi che possono essere studiati dall’uomo c’è sempre un rapporto causa-effetto.
Nel caso della “sindemia” individuarne le cause risulta un’indagine abbastanza complessa.
Tuttavia, un dato risulta evidente: le due epidemie - l’infezione da Covid-19 e le malattie croniche - riconoscono la loro radice nella mano dell’uomo.
A partire dagli anni ‘80 i comportamenti e i consumi alimentari hanno subìto profondi cambiamenti. Alla loro base sta un insieme complesso di fattori socio-culturali, ambientali ed economici, tra cui l’abbandono delle aree rurali e la sempre più intensa urbanizzazione, i cambiamenti nella struttura della famiglia con tendenza a dedicare meno tempo alla preparazione domestica dei pasti, le opportunità di lavoro che spingono sempre con maggiore frequenza ad allontanarsi dal luogo di residenza, il dilatarsi delle disuguaglianze socio-economiche all’interno della società e - infine - l’irrompere, con la globalizzazione, di giganteschi interessi industriali nel mercato del cibo e delle bevande.
Le compagnie multinazionali - secondo quanto è riportato in un articolo del 2013 pubblicato sulla nota rivista scientifica Lancet - sono i maggiori responsabili dell’accelerazione della transizione nutrizionale: si è passati dalle diete tradizionali a quelle basate su “highly processed food” (cibi confezionati, precotti, conservati) and drinks”.
Si tratta di prodotti con basso contenuto nutrizionale e ad alta densità di calorie, resi particolarmente appetibili dall’elevata presenza di zuccheri o di sale definiti “unhealthy commodities”.
Tali prodotti hanno invaso il mercato alimentare sostenuti da una pubblicità martellante e dalla convenienza economica ma risultano particolarmente dannosi per la salute in quanto fattori di rischio per un’ampia varietà di malattie croniche, dall’obesità al diabete, dalle malattie cardio-vascolari al cancro: una vera e propria “epidemia industriale”.
Anche all’origine del Covid-19 c’è la mano dell’uomo.
Il fenomeno del passaggio di un virus dall’animale all’uomo, con la possibilità del contagio da uomo a uomo - il “salto di specie” (spillover) - è un fenomeno che si è sempre verificato nella storia dell’umanità.
Tuttavia, negli ultimi decenni questo fenomeno è diventato più frequente, dando origine a gravi epidemie e pandemie virali.
Ricordiamo: HIV/AIDS e Ebola (dalle scimmie); influenza A/H5N1 (dagli uccelli selvatici); influenza aviaria e suina A/H1N1 (polli e maiali) del 2009; infezione da coronavirus (cammelli e pipistrelli).
Questi “spillover” hanno generato varie forme di SARS (severe acute respiratory syndrome) nel 2002-2003, nel 2009, nel 2012, e attualmente l’infezione da Covid-19 (2020-2021).
L’uomo con il suo comportamento, modificando e deturpando gli ecosistemi, sta favorendo il passaggio di tali microrganismi da un serbatoio naturale (gli animali) ad uno nuovo (noi stessi).
Noi siamo tutti parte della natura e dell’ecosistema, il nuovo virus arriva da animali selvatici che fanno parte di un sistema diverso dal nostro e con i quali ha raggiunto un adattamento di specie.
Quando noi mescoliamo ambienti diversi, specie diverse, deforestiamo, andiamo a sconvolgere gli ecosistemi diventando inconsapevolmente, ma allo stesso sciaguratamente, ospiti alternativi per questi virus che non sarebbero venuti a contatto con noi diversamente.
E l’effetto moltiplicativo, che l’incontro con l’uomo genera, su sette miliardi di possibili e potenziali ospiti interconnessi fra loro con viaggi e contatti (la cosiddetta globalizzazione), è enorme
. 
 

Bibliografia:
1) Singer M. et Al, Syndemics and the social conception oh health, Lancet 2017
2) Ravazzini M, Covid-19 in USA. Le diseguaglianze su base etnica, Salute Internazionale, 16 Aprile 2020
3) Moodie R. et Al, Profits and pandemics: prevention of harmful effects of tobacco, alcohol, and ultra-processed food and drink industries, Lancet 2013
4) Quammen D, Spillover: Animal Infections and the Next Human Pandemic, 2012
5) Gavino Maciocco, E’ una sindemia, Brescia Medica n. 388/2021
.
  

 

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25/03/2021

Ora legale. In vigore da domenica 28 marzo; lancette degli orologi in avanti di un'ora

 

Entra in vigore l'ora legale: orologi in avanti di un'ora

Domenica 28 marzo 2021 torna in vigore l'ora legale. Le lancette degli orologi dovranno essere spostate in avanti di un'ora; le ore 02.00 di domenica saranno considerate le ore 03.00.
L'ora "legale" sostituisce l'ora "solare" che abbiamo avuto per tutto il periodo invernale.
L'ora legale (detta anche ora estiva) è l'ora locale che una nazione sceglie di adottare per una parte dell'anno, generalmente portando l'orario avanti di 60 minuti rispetto all'orario standard ufficiale, (o ora solare). Si tratta di un sistema che ha lo scopo di sfruttare al meglio la luce del giorno. L'ora ufficiale viene aggiustata in avanti durante i mesi primaverili ed estivi, in modo che l'orario lavorativo o scolastico venga a coincidere meglio con le ore di luce.
  
Redazione
25 marzo 2021
.
  

 

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24/03/2021

Iniziative. Nuovo murale della "Biddina" in Via Ingrao; sarà realizzato dal 27 al 31 marzo

 

Nuovo murale della "Biddina" in Via Ingrao
Via Ingrao n° 94/96

Sarà realizzato in Via Ingrao, a Grotte, un nuovo murale della "Biddina".
Una gigantesca orchidea all'interno di due cerchi concentrici; dalla prime indiscrezioni sarà questo il soggetto del nuovo murale che verrà realizzato dall'Associazione culturale "La Biddina" sulla facciata di un immobile in Via Francesco Ingrao n° 94/96.
L'edificio, di proprietà comunale che originariamente doveva essere adibito a Caserma dei Carabinieri, attualmente ospita alcuni nuclei familiari in affitto ed è sede, nel piano terra, dell'Associazione "50&Più" e dell'AVIS Comunale di Grotte.
Artisti di fama internazionale nel campo della street-art si cimenteranno, dal 17 al 31 marzo 20021, nella creazione del murale, la cui realizzazione rientra nell'ambito del progetto di Democrazia partecipata con i fondi dell'anno 2020.
L'opera sarà realizzata con l'ausilio di un braccio mobile di piccole dimensione che verrà posizionato nello spiazzo antistante l'immobile, attualmente destinato a parcheggio, pertanto i lavori non creeranno alcun intralcio alla viabilità
. 
 

Carmelo Arnone
21 marzo 2021

© Riproduzione riservata.
  

 

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24/03/2021

Cronaca. Esercizio pubblico senza autorizzazione amministrativa: disposta la chiusura

 

Corso Garibaldi 147
Corso Garibaldi 147

A Grotte disposta la chiusura di un esercizio pubblico in assenza dell'autorizzazione amministrativa necessaria alla somministrazione di alimenti e bevande.
A seguito di controlli effettuati dal Corpo di Polizia Municipale di Grotte è stato rilevato che nel locale di Corso Garibaldi 147 si esercitava la somministrazione di alimenti e bevande al pubblico in assenza dell'autorizzazione amministrativa necessaria. Nel corso della verifica non è stato possibile acquisire documentazione circa il possesso dei requisiti soggettivi prescritti per l'esercizio dell'attività, l'idoneità igienico-sanitaria del locale e delle attrezzature e il rispetto delle norme urbanistico-edilizie.
Agli atti d'ufficio, presso il Comune, non è risultata alcuna domanda presentata dal titolare dell'esercizio, e nemmeno il rilascio di alcuna autorizzazione amministrativa per l'apertura e la gestione di un esercizio pubblico per la somministrazione di alimenti e bevande nei locali di Corso Garibaldi 147.
Considerata la violazione della normativa specifica nel settore dei pubblici esercizi, e al fine di impedire "una chiara distorsione dell'interesse pubblico e della concorrenza", è stata ordinata la chiusura immediata dell'esercizio, attivato e gestito senza avere ottenuto la prevista autorizzazione amministrativa
.
  
Redazione
24 marzo 2021
.
  

 

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23/03/2021

Politica. "Finanziamento dello sport; il Comune intervenga"; nota della Sezione "Lega" di Grotte

 

"Lega - Salvini Premier" sezione di Grotte (AG)

"Importante occasione di finanziamento per lo sport; il Comune partecipi in cofinanziamento e aiuti le associazioni sportive a concorrere con apposito sportello”; questo è quanto chiede con un comunicato la Sezione "Lega Sicilia - Salvini Premier" di Grotte.
Il Direttivo della Sezione di Grotte così scrive:
"La Società  “Sport e salute SpA” ha pubblicato due avvisi pubblici: “Sport di tutti - Quartieri” e “Sport di tutti - Inclusione” rivolti alle ASD/SSD che potranno presentare la propria candidatura dalle ore 12.00 del 15 marzo alle ore 12.00 del 30 giugno 2021 accedendo alla piattaforma di adesione (accedi alla piattaforma).
Le risorse destinate al Progetto “Sport di tutti - Quartieri” sono pari a € 1.947.358,00; il finanziamento previsto per ciascun presidio è fino ad un massimo di € 100.000,00 per un anno di attività.
Le risorse destinate al Progetto “Sport di tutti - Inclusione” sono pari a € 2.000.000,00; l’importo massimo che sarà finanziato per ciascun progetto approvato è di € 15.000,00.
Entrambi le iniziative sono finalizzate a promuovere e sostenere la creazione di presìdi sportivi ed educativi in periferie e quartieri disagiati, incentivare lo sport sociale e l’eccellenza dell’associazionismo sportivo di base, attraverso il finanziamento di progetti rivolti a categorie vulnerabili e soggetti fragili che utilizzano lo sport e i suoi valori come strumento di inclusione sociale.
Data l’importanza delle misure e della loro funzione sociale, visto il difficile momento che stanno attraversando le società sportive locali, chiediamo all'attuale Amministrazione e all’Assessore allo Sport di intervenire celermente, al fine di aiutare le realtà sportive del territorio a parteciparvi, con apposito sportello informativo e a valutare eventuale cofinanziamento di uno o più presìdi situati nel nostro territorio. I bandi sono disponibili online (leggi i bandi)"
.
  
Redazione
23 marzo 2021
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23/03/2021

Salute. Studio dell'Università di Bologna: "Le mascherine lavabili non sono sicure; come non indossare nulla"

 

Mascherine lavabili
Mascherine lavabili

"Al momento una mascherina lavabile sicura non esiste. Le mascherine fai da te hanno un livello di protezione nullo".
Questo è il risultato delle ricerche condotte nel corso di un ann
o, dall'inizio della pandemia, dal laboratorio istituito dall'Università di Bologna. Ne sono state testate oltre 800 tipi diversi. Lapidario il commento della responsabile del laboratorio, dott.ssa Cristiana Boi, docente di ingegneria civile e dei materiali: "Non abbiamo mai trovato una mascherina lavabile che fosse certificabile. Al momento una mascherina lavabile sicura non esiste. Smettere di usare le mascherine fai-da-te che hanno un livello di protezione nullo: ho qualcosa sulla faccia ma è come se non avessi nulla".
Dello stesso parere è il dott. Francesco Violante, docente dell’Alma Mater e direttore della Medicina del lavoro del Policlinico Sant’Orsola di Bologna: "Se poteva essere giustificato agli albori pandemia, oggi non è più giustificato: c’è l’evidenza che mascherine fai da te non proteggono e ora le mascherine sono largamente disponibili"
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Redazione
23 marzo 2021
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22/03/2021

Racalmuto. Fondazione "Sciascia": due incontri nel 60° della pubblicazione de "Il giorno della civetta"

 

Fondazione "Sciascia": due incontri nel 60° della pubblicazione de "Il giorno della civetta"
Locandina

Nell'ambito delle celebrazioni per il Centenario della nascita di Leonardo Sciascia (1921-2021), la Fondazione racalmutese che prende il nome dello Scrittore propone due incontri in occasione del 60° anniversario della pubblicazione del romanzo "Il giorno della civetta".

Fondazione "Sciascia": due incontri nel 60° della pubblicazione de "Il giorno della civetta"

Lunedi 22 marzo ne parleranno: Antonio Di Grado, Tvrtko Klaric, Leo Gullotta e Paolo Squillacioti.
Martedi 23 marzo discuteranno insieme: Vincenzo Maniglia, Enzo Sardo, Elena Riccio e Zino Pecoraro.
Gli incontri, coordinati da Fabrizio Catalano, con letture a cura dell'Associazione "Equi.Libri in Corvetto" di Milano, si potranno seguire in diretta streaming dalle ore 18.00 sulla pagina Facebook e sul canale Youtube della Fondazione "Sciascia".
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Racalmuto e con il contributo del
l'Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana.
  
Redazione
22 marzo 2021
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22/03/2021

Politica. Carmelo Falco nominato Coordinatore provinciale dei giovani UDC di Agrigento

 

Carmelo Falco
Carmelo Falco

Il coordinatore nazionale dei giovani UDC, Gero Palermo, ha affidato a Carmelo Falco, ricercatore del Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche “GAL Hassin” di Isnello (PA), il compito di coordinare i giovani della provincia di Agrigento che si avvicinano all’UDC; sentiti il Coordinatore politico dell’UDC Italia in Sicilia, l’on. Decio Terrana, e la Coordinatrice regionale dei giovani per la Sicilia Occidentale, Manuela Raneri.
Sono entusiasta per la nomina di Carmelo - afferma il coordinatore nazionale giovani Gero Palermo -. Una figura professionale di così alto spessore è il giusto punto di riferimento da dare a tutti quei giovani moderati della provincia di Agrigento che ogni giorno si avvicinano sempre più al nostro partito. La nomina di Carmelo rafforza il desiderio dell’UDC di puntare su competenze e formazione per far crescere una nuova classe dirigente politica adeguata a guidare le istituzioni italiane. Stiamo realizzando una formazione di spessore e di qualità; proprio sabato scorso abbiamo parlato, nella nostra Scuola di formazione politica online, di innovazione e comunicazione, affrontando temi quale social media marketing e trasformazione digitale, parlando delle nuove tecnologie per l’industria 4.0 e delle nuove professioni digitali”.
Carmelo Falco, sposato e padre di due bambini, dopo un decennio di esperienze all’estero ha deciso di rientrare in Sicilia dove attualmente svolge l’attività di astronomo ricercatore al Telescopio Robotico GRT2 del “GAL Hassin” Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche di Isnello.
Accolgo la nomina con grande soddisfazione - dichiara il nuovo Coordinatore provinciale dei giovani di Agrigento -. Sono cosciente della responsabilità di condurre il movimento giovanile agrigentino verso una crescita nei valori politici e etici dell’UDC. L’Italia ha tanto bisogno di una forza moderata e, anche se laica, con valori profondi e cristiani. Con alte motivazioni cercherò di contribuire, insieme ai tanti giovani del partito, al raggiungimento di questi obiettivi. Ringrazio di cuore il Coordinatore Regionale dell’UDC in Sicilia, on. Decio Terrana, ed il coordinatore nazionale dei giovani Gero Palermo per la fiducia. Sarà un onore servire nel mio piccolo una comunità politica così importante”.

Soddisfatto anche il Coordinatore Politico dell’UDC in Sicilia, on. Decio Terrana: “Carmelo sarà un valore aggiunto per tutta la provincia di Agrigento. Abbiamo identificato in lui la giusta guida per la rete dei giovani della provincia di Agrigento. Il suo alto spessore umano e professionale sarà un vero punto di riferimento per quei giovani che molto presto ricopriranno cariche pubbliche importanti e guideranno il nostro Paese
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Redazione
22 marzo 2021
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22/03/2021

Dialoghi. "Inno all'amicizia"; di Giuseppe Castronovo

 

Intervento del dott. Giuseppe Castronovo.

La criticità della situazione sanitaria ci sta costringendo ad allentare gli incontri tra amici; e tutto ciò impedisce inevitabilmente gli scambi di opinione che caratterizzavano gli incontri al Circolo della Concordia. Situazione, questa, che mi ha indotto a scrivere alcune riflessioni sul valore dell'amicizia.
Giuseppe Castronovo

"Inno all'amicizia"

Ci dice il filosofo Epicuro che “di tutti quei beni che la sapienza procura per la felicità il più grande è l’acquisto dell’amicizia”.
La Bibbia, da parte sua, considerando l’amicizia il più ricco tra tutti i beni a disposizione dell’uomo, la elogia elaborando il detto proverbiale secondo il quale “chi trova un amico trova un tesoro”.

Tremendamente illuminante, sul tema, il percorso artistico del cantautore torinese Gipo Farassino il quale scrive due brani pubblicati nel 1968: “La mia città” e “Avere un amico”.

Nel primo brano così descrive la condizione di triste e alienante solitudine che contraddistingue la vita dei migranti che vivono nelle grandi città:
Questa mia città
ti fa sentir nessuno,
ti strozza il canto in gola,
ti spinge ad andar via.
Questa mia città
che spegne le risate,
che sfugge a tanta gente
”.

Nel secondo brano il Poeta ha acquisito un’idea ben precisa sul percorso da seguire per uscire dalla solitudine: andare alla ricerca di un amico con cui allacciare i dissolti legami che vigevano nelle comunità tradizionali di una volta e così poter “…trovare una risposta ai tanti perché”, sovente senza risposta, che quotidianamente ci assillano.

Qui sotto riportiamo il testo di  “Avere un amico”, un  vero e proprio inno all’amicizia.

Avere un amico vuol dire sentirsi qualcuno,
vuol dire trovarsi la sera in un certo caffè,
ricordare una strada, un bagno nel fiume,
due occhi sgranati sulla grande città.

Avere un amico vuol dire fermare un po' il tempo,
vuol dire trovar la risposta a tanti perché,
ricordare un cortile, un nome, Maria,
due occhi smarriti che cercano te.

Un giorno tu soffri se il cielo ha tanti colori,
se dietro il traguardo nessuno ti porge dei fiori,
allora tu scopri di avere sprecato una vita
pedalando in salita, e ti spieghi perché.

Avere un amico vuol dire sentirsi qualcuno,
vuol dire trovarsi la sera in un certo caffè,
ritrovare una strada, una casa sparita,
e una goccia di vita che ritorna da te.

Allora tu scopri di avere sprecato una vita
pedalando in salita, e ti spieghi perché.


Avere un amico vuol dire sentirsi qualcuno,
vuol dire trovarsi la sera in un certo caffè,
ritrovare una strada, una casa sparita,
e una goccia di vita che ritorna da te
.
     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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22/03/2021

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Programma della settimana
Unità Pastorale
 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili anche alla pagina "Chiesa").

Lunedi 22 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- in mattinata, nella chiesa Madonna del Carmelo, incontro di formazione per i sacerdoti di Grotte e Racalmuto (ingresso riservato ai sacerdoti);
- ore 10.00, nella casa del venerabile Padre Vinti, preghiera;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Rosario "A Maria che scioglie i nodi" e Vespri;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Martedi 23 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione e Rosario biblico vocazionale con il venerabile Padre Vinti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per i missionari martiri), Vespri, santa Messa, Veglia sul tema "Vite intrecciate";
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Mercoledi 24 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione, Catechesi e Vespri;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (Giornata nazionale di preghiera e digiuno in memoria dei missionari martiri), Vespri, santa Messa, Adorazione sul tema "Vite intrecciate";
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva dell'Annunziata.

Giovedi 25 marzo - Solennità dell'Annunciazione
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa San Francesco, santa Messa, Adorazione eucaristica e confessioni sino alle 12.00;
- ore 09.30, in chiesa Madre, preghiera per le famiglie;
- ore 16.00, in chiesa Madre, Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per le vocazioni sacerdotali e religiose), Giovedi di santa Rita;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa e Akathistos alla Madre di Dio;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, benedizione alla mamme in dolce attesa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa ed Esposizione eucaristica;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, momento di preghiera dinanzi al Crocifisso;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia e catechesi.

Venerdi 26 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi mattutine;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Confessione;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per la conversione dei peccatori), santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Via Crucis;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Itinerario dei fidanzati.

Sabato 27 marzo
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi mattutine;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Comunione (Gruppo 1);
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco (per la famiglia), catechesi per la Prima Confessione;
- ore 16.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Comunione (Gruppo 2);
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Matris;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove del coro;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove dei ministranti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario mariano;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Vespri;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva (con benedizione dei ramoscelli d'ulivo portati da casa).

Domenica 28 marzo - Domenica delle Palme
Nelle sante Messe si benediranno i ramoscelli d'ulivo portati da casa.
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa animata dal Cammino neocatecumenale;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco (per il popolo di Dio), santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
-
chiesa Madonna del Carmelo: 60
-
chiesa San Rocco: 25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione
.

  
Redazione
22 marzo 2021
.
  

 

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21/03/2021

Ricorrenze. XXVI Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

 

Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
Manifesto

Nel primo giorno di primavera, l’Associazione Libera celebra la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, riconosciuta ufficialmente dallo Stato attraverso la legge n° 20 dell’8 marzo 2017, giunta alla 26^ edizione.
A ricordare e riveder le stelle - cultura e memoria” è il tema che quest’anno accompagna la manifestazione; le parole sono prese in prestito da Dante e vogliono unire la battaglia contro la criminalità organizzata con la difesa dei luoghi della cultura: davanti cinema, musei, teatri sono stati letti gli oltre mille nomi del lungo elenco delle vittime innocenti di mafia. Tra questi nomi, anche due cittadini di Grotte: Angelo Carlisi e Calogero Zaffuto
. Erano due padri di famiglia, non appartenevano a categorie oggetto di ribalta mediatica; non erano ragazzi, né donne, e non indossavano un camice, una toga o una divisa. Due comuni lavoratori che cercavano di portare il pane a casa. In ricordo della loro tragica e ingiusta fine, non una stele, una targa, una commemorazione. Li ricorda ogni anno, chiamandoli per nome insieme a tutte le altre vittime innocenti, l’Associazione Libera.

Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Angelo Carlisi (31 anni) e Calogero Zaffuto (38 anni) vennero uccisi il 21 aprile 1993 sulla strada che collega Porto Empedocle con Maddalusa e San Leone. L'agguato scattò all'uscita della galleria del Kaos. Carlisi e Zaffuto erano andati al porto per acquistare pesce da rivendere a Grotte. L'ipotesi degli investigatori è che Carlisi sia stato ucciso per aver fatto uno sgarbo a un amico di Vincenzo Licata, boss del paese e amico personale di Giovanni Brusca.

Dal libro “Senza Storia” di Alfonso Bugea e Elio Di Bella.
“Nelle prime ore del mattino del 21 aprile 1993, agenti della Squadra mobile di Agrigento intervengono in contrada “Caos” a seguito di segnalazione telefonica pervenuta alla centrale operativa.
All'interno di un autofurgone Fiat Fiorino, c'erano due persone gravemente colpite da colpi di arma da fuoco. Le due persone venivano identificate in Calogero Zaffuto, trasportato in stato di coma in ospedale (morì lo stesso giorno) e Angelo Carlisi, deceduto già prima dell'intervento della polizia. All'interno del furgone vennero rinvenute diverse cassette di pesce. Nel corso della stessa giornata venne ritrovata bruciata e abbandonata in contrada "Maddalusa" una carcassa di "Alfa 33", risultata rubata in data 8 aprile in Agrigento.
I familiari delle due vittime riferirono agli inquirenti che i loro congiunti svolgevano l'attività di venditori ambulanti e ogni mattina Zaffuto (che non aveva la licenza) accompagnava Carlisi al mercato ittico di Porto Empedocle per acquistare il pesce insieme a lui. I familiari riferirono che Carlisi aveva avuto dei contrasti per il furto della sua autovettura. Aveva comprato l'auto e preso in affitto un garage, dentro vi trovò una roulotte che voleva levare per far posto al suo mezzo. Ne nacque una controversia, ricevette anche un'intimidazione telefonica. L'ipotesi degli investigatori è che sia stato ucciso per aver fatto uno sgarbo ad un amico di Vincenzo Licata, boss del paese e amico personale di Giovanni Brusca che ospitò nella Pasquetta del 1993 nella sua casetta di campagna.
Quando venne assassinato, la moglie di Angelo Carlisi era incinta della terza figlia. Calogero Zaffuto aveva due figli.
All'udienza del 17 dicembre 1999 Falzone Alfonso confermava la confessione già resa nella fase delle indagini preliminari in ordine alla sua partecipazione, nella qualità di esecutore materiale, al duplice omicidio in contestazione.

Per il duplice omicidio sono stati condannati: Luigi Putrone, Joseph Focoso, Vincenzo Licata, Salvatore Fragapane, Giulio Albanese, Alfonso Falzone
”.
(Alfonso Buggea e Elio Di Bella, SENZA STORIA: vittime innocenti rubate dalla mafia, uccise dal piombo e dal silenzio, Independently published, 2017)
. 
 

Carmelo Arnone
21 marzo 2021

© Riproduzione riservata.
  

 

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21/03/2021

Associazioni. Fausto Terrana eletto Vicepresidente Vicario regionale del Movimento Cristiano Lavoratori

 

 Fausto Terrana eletto Vicepresidente Vicario regionale del Movimento Cristiano Lavoratori
Foto di gruppo

Ieri, sabato 20 marzo, a Tremestieri Etneo (CT) presso il Campus Don Bosco, il Consiglio Regionale MCL di Sicilia ha proceduto al rinnovo delle cariche. Sono stati eletti: Giorgio D'Antoni Presidente Regionale MCL Sicilia, Fausto Terrana Vicepresidente Vicario e Gaetano Lamberto Vicepresidente residente.

 Fausto Terrana eletto Vicepresidente Vicario regionale del Movimento Cristiano Lavoratori

La rappresentanza dei giovani è stata completata da Ninni Romano (Delegato MCL Messina) e Orazio Arena (nuovo Delegato Regionale dei Giovani MCL). Questa nuova Direzione regionale del Movimento intende caratterizzarsi per la promozione delle tematiche attinenti l’occupazione, la salute e la solidarietà umana, in un’Isola - sostengono  neoeletti - attanagliata da tante problematiche mai risolte. L'intenzione è quella di concentrerà su quello che il Movimento Cristiano Lavoratori definisce promozione umana e sviluppo socio-economico.
La mia elezione sta a significare una particolare attenzione per i giovani siciliani - ha dichiarato Fausto Terrana, figlio dell'on. Decio -, al fine di qualificare le nuove generazioni che costituiranno il futuro e il progresso della nostra terra. Saranno avviate interlocuzioni con i giovani universitari, artigiani, commercianti e industriali, e con tutte le intelligenze siciliane che possono essere utili allo sviluppo dei nostri territori
.
  
Redazione
20 marzo 2021
.
  

 

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21/03/2021

Romanzo. "Chi era il vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 13^ puntata

 

Fuga in Egitto - Guttuso
Fuga in Egitto
R. Guttuso



Prof. Rodolfo Costanza
Prof. Rodolfo Costanza

 
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
     
Fuga in Egitto - Guttuso
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)

(13^ puntata)

Cap. 13
Congiure e complotti a corte

     Un pomeriggio di primavera del 7 a.C., poco meno di un mese dopo la festa della Pesah e degli Azzimi, Myriam comunica al re, ritornato dall’Idumea, di essere in stato di gravidanza; ciò provoca in Erode una grande gioia. Il rapporto con Myriam diventa più profondo e si rinsalda maggiormente. Il comportamento di Myriam fa credere a tutti i familiari e cortigiani del re che il figlio che attende sia di Erode. Tale condotta della giovane galilea è dovuta al fatto che lei di necessità deve farne virtù per tentare di sopravvivere in un ambiente familiare di iene e vipere pronte ad aggredirla e annientarla.
     La felicità del re raggiunge il culmine quando la nutrice e la mammana gli comunicano che, tenuto conto di alcune indicazioni che la gravidanza rivela, il nascituro sarà, probabilmente, un maschio; ciò avrebbe reso più graditi al popolo di Israele Myriam e il figlio che da lei dovrà nascere. Qualcuno a corte, tuttavia, dubita che il figlio di Myriam che nascerà sia effettivamente di Erode. Si pensa che essa fosse già gravida prima del suo arresto. Queste insinuazioni, poiché non godono di credito, in pochi giorni svaniscono. Tuttavia per fugare ogni dubbio il ministro Sapino, all’insaputa di Erode, invia a Nazareth, a Cana e a Sepphoris dei fidati agenti a indagare su Myriam e la sua gravidanza. Alla fine su Myriam non emerge nessuna notizia ostile dalle indagini messe in atto dal ministro.
     Ormai buona parte della corte considera Myriam l’epicentro dell’interesse sentimentale del re e la sua prossima consorte. Alcuni dei figli adulti, concubine e mogli del sovrano invece cominciano a temere la giovane galilea, anche se essa fa di tutto per ingraziarsi le loro simpatie ed evitare contrasti con i membri della famiglia di Erode per i quali l’intrigo rappresenta quasi l’unica ragione di vita.
     I non pochi e fidati ammiratori e sostenitori di Myriam, che vivono a corte, invece temono che alla fine, a causa degli intrighi dei familiari, la situazione tra lei ed Erode possa deteriorarsi e la loro relazione affettiva terminare e finire così la tranquillità acquisita dal re. Intanto la giovane, memore della promessa fatta ai propri genitori, riferisce diverse volte al re che Joseph è innocente e chiede la sua scarcerazione. Alla richiesta Erode, su consiglio dei suoi ministri, così replica a Myriam: «Questo caso assieme a quello di Ibrahim sarà esaminato e trattato dopo l’esito del processo riguardanti i miei figli, Alessandro e Aristobulo».
     Intanto il ministro Tolomeo, come da tradizione, fa sapere, tramite ambasciatori, a tutti i regnanti degli Stati del Vicino Oriente, che al re Erode, nei giorni in cui cade il solstizio del prossimo inverno, di “sicuro” nascerà un altro figlio.
     Durante la visita del re nella terra natia, Myriam, con le sue grazie e il suo buon carattere, è riuscita, in parte, ad attirarsi le simpatie di alcuni settori della corte. Nel frattempo il fratello di Erode, Ferora, la prima moglie Doris, il figlio Antipatro, sebbene diffidino l’uno dell’altro, si alleano per creare attorno a Myriam un clima ostile e di rifiuto. Essi, di fatto, hanno paura che il re rivolga le sue attenzioni solo alla sua giovane convivente. In realtà, quello che loro più temono è che Erode possa decidere che il suo futuro successore sia il figlio che da Myriam dovrà nascere. Tali considerazioni derivano dal fatto che il re è completamente invaghito della galilea, e i più preoccupati che ciò accada sono la prima moglie Doris e il figlio primogenito Antipatro i quali vedono così sconvolti tutti i loro piani.

* * *

     A prescindere dalla nuova situazione che si è creata nella famiglia del re, con l’inserimento di Myriam e il suo stato di gravidanza, Antipatro fa di tutto per riuscire da un lato a ingraziarsi le simpatie del re e dall’altro a screditare i due fratellastri agli occhi del padre.
     La nuova situazione che si è prodotta, dopo la congiura di Alessandro e Aristobulo e l’imprevista gravidanza di Myriam, innervosisce alquanto Antipatro e la madre.
     Secondo le ultime disposizioni testamentarie è Antipatro l’unico successore ed è, accanto a Erode, l’uomo più potente di Israele capace di influenzare, in parte, il padre. Ci sono inoltre altri figli del re, come Antipa, Archelao, Filippo e i nipoti che possono, a loro volta, diventare temibili concorrenti alla successione, sicché i timori di Antipatro non sembrano del tutto infondati. In realtà, quello che più preoccupa e rende inquieto Antipatro è la presenza a corte di questa giovane nazarita di discendenza davidica; tra l’altro rimasta incinta, si pensa, per opera del re.
     Antipatro, ormai quasi sicuro di aver eliminato il pericolo rappresentato dai due figli di Marianne per la sua successione al padre, non ha messo in conto questo nuovo ostacolo incarnato da Myriam e dal figlio che dovrà partorire. Un’altra cosa che lo assilla molto è che il re appare veramente innamorato di questa giovane. E ciò, secondo Antipatro, può far sì che il padre decida di rivedere le disposizioni testamentarie cambiandole a favore di Myriam e del suo prossimo erede; cosa avvenuta già con altri figli. Egli, pertanto, ha paura di non riuscire a raggiungere il suo scopo: diventare re.
     Antipatro, con le sue raffinate arti della seduzione, tenta di dissuadere il padre dal contrarre un eventuale matrimonio con la giovane Myriam. Egli considera il padre ormai troppo avanti negli anni, con l’aggravante che tra i due la differenza di età è considerevole e poi la famiglia è grande abbastanza perché il re possa contrarre un altro matrimonio. Furbescamente consiglia Erode di tenersi Myriam, visto l’amore e l’affetto che nutre per lei, come concubina da inserire nel suo harem, mentre al figlio che nascerà potrà destinare una congrua dote in denaro e beni vari o assegnare eventualmente una regione della Palestina. In un primo tempo Erode evita di dargli ascolto. In seguito, pensandoci su, si adira con il figlio poiché s’insinua nella sua mente il sospetto che voglia influenzarlo sul comportamento da tenere verso Myriam e il suo prossimo erede.
     Alcuni cortigiani e funzionari di palazzo e la maggior parte della famiglia sono tuttavia d’accordo con Antipatro poiché vedono in lui il prossimo re. Con Antipatro, nella famiglia, sono schierati sua madre, lo zio Ferora e la sua giovane moglie, Jochebed, definita a corte la donna più scaltra e intrigante di Gerusalemme che odia Erode di un odio viscerale ricambiata parimenti dello stesso sentimento dal re.
     Tra gli avversari di Antipatro c’è Salomè, sorella del re, la quale tiene informato Erode di tutto quello che tramano Antipatro, la moglie del re, Doris, Ferora e la consorte di quest’ultimo, Jochebed. Tuttavia il re è cauto e diffida di tutti; a volte pure della fidata sorella Salomè. Egli ripone la sua fiducia solo nel crudo esercizio del potere e nel suo istinto.
     La diffidenza di Erode mette in cauto allarme Antipatro, il quale ha timore di essere diseredato come successore alla corona. Pertanto decide, con la connivenza della madre, di blandire Myriam con un assiduo corteggiamento. Tutto ciò al fine di conoscere i reconditi pensieri della giovane di Nazareth riguardo le intenzioni di Erode sulla successione al trono d’Israele. Madre e figlio decidono di attendere il momento propizio per mettere in atto un tale proposito. Il momento opportuno si presenta qualche giorno dopo, quando Erode comunica alla famiglia e alla corte che, per temprare il suo fisico affetto da numerosi mali e riposare la mente stanca di sopportare i continui litigi dei familiari, si ritirerà nel suo palazzo di Gerico per tre settimane. Erode, per detto periodo, lascia ai ministri Sapino e Tolomeo la cura degli affari interni del regno e a Nicola di Damasco gli affari esteri e della segreteria del regno.
     Antipatro, con molta discrezione, comincia a corteggiare Myriam, ma passate tre settimane egli non è riuscito a irretire e ottenere dalla giovane galilea nessuna informazione utile ai suoi scopi. Essa, fin dal momento in cui era entrata nella reggia, ha diffidato di Antipatro poiché aveva notato che dedicava parte del suo tempo a screditare i due fratellastri, Alessandro e Aristobulo, e gli altri membri della famiglia. Adirato di non aver ottenuto da Myriam quanto si riprometteva, l’ambiguo vagheggino pensa di vendicarsi della giovane di Nazareth al momento opportuno.
     Il re dopo alcune settimane, temprato nello spirito, rientra da Gerico e cerca di affrontare un contrasto creato dai Farisei i quali si rifiutano di prestare giuramento di fedeltà ad Augusto. Essi hanno predetto ancora una volta che a breve sarebbe nato il Messia e quindi sarà prossima la fine di Erode e del suo regno. Tutto questo costringe il sovrano a imporre loro una grossa multa che è pagata dalla moglie di Ferora, Jochebed, poiché seguace dei Farisei e poi perché crede alle loro profezie messianiche. Essa è contenta del fatto che i Farisei abbiano predetto la prossima fine di Erode. Ciò induce il re a chiedere a suo fratello di ripudiare la moglie poiché donna intrigante e d’infime condizioni (secondo Giuseppe Flavio, questa era un’ex schiava di cui Ferora si era innamorato e che poi aveva sposato) che alimenta il contrasto tra fratelli. Ferora risponde negativamente.

* * *

     Intanto le continue calunnie e maldicenze verso Myriam da parte dei familiari di Erode cominciano a poco a poco a fare breccia nella ormai debole mente del vecchio re. Sono poche le persone che in modo aperto prendono le difese della giovane galilea. Numerosi cortigiani, funzionari e servitori, pur schierandosi in cuor loro con lei, per timore preferiscono non manifestare il proprio pensiero e non schierarsi apertamente a favore della nuova compagna del sovrano per paura di ritorsioni da parte di Antipatro e della madre, Doris.
     Erode è ormai avvilito e stanco di questi continui contrasti, calunnie, livori, litigi, odi e intrighi. Egli è ferito e oltraggiato dai suoi familiari e dai continui tentativi di attentare alla sua vita e di calunniare la sua giovane concubina. Loro, nonostante la perseveranza del re nel legarsi a Myriam, continuano a insinuare che dietro alla maschera di bontà e d’ingenuità della giovane concubina si nasconda, in realtà, un cuore infido e perfido che mira molto in alto.
     Erode, alla fine, inizia ad avere qualche piccolo dubbio sull’amore e sulla stima che la giovane di Nazareth dimostra verso la sua persona. Egli inizia a pensare che Myriam non lo ami e si comporti in modo astuto per ottenere da lui delle disposizioni testamentarie che designino suo figlio erede al trono. Del resto è questa l’attività preferita che praticano a corte tutte le sue mogli e concubine. Egli si chiede: “Perché Myriam deve fare eccezione?”.
     I familiari fanno continuamente intendere al re che le antiche profezie della Torah e quelle recenti degli Esseni, comprese quelle formulate dai farisei e dagli scribi, affermano che a causa di un figlio di origine davidica, destinato a diventare Messia, egli avrebbe potuto perdere il trono.
     Erano così iniziate le ossessioni messianiche di Erode. Egli aveva lottato tutta la vita per conquistare quel trono; proprio adesso, nella vecchiaia, non vuole perderlo. Per difendere la carica e il titolo di re ha perfino accusato di alto tradimento e fatto uccidere due dei suoi figli per aver progettato un attentato contro la sua persona.
     Le continue dicerie degli Ebrei sulla venuta del Messia d’Israele che avrebbe destituito Erode hanno messo in allarme i ministri e lo stesso re. Essi in una riunione prendono, al riguardo, la decisione di sentire i sacerdoti più influenti, gli scribi, i dotti e i saggi di Gerusalemme e di Israele sul vero significato delle profezie della Torah e degli antichi profeti.
     La risposta trova concordi i diversi saggi, i sommi sacerdoti, gli hakam appartenenti alle fazioni dei Farisei e i dottori della legge. Essi sono convinti, del resto lo è anche la maggior parte del popolo, che un bambino discendente di David, nato sotto il regno di Erode, sarebbe diventato il Messia per volere di Dio. Egli avrebbe scacciato via dal trono l’usurpatore e liberato le genti di Israele dalla dominazione romana. Questi concordi pareri preoccupano molto Erode ma, nonostante tutto, egli continua a gestire energicamente il suo regno.

Rodolfo Costanza

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 21 marzo 2021.
Per gentile concessione dell'Autore
.
© Riproduzione riservata.
  

 

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21/03/2021

Letture Sponsali. "Siamo ancora in cammino: dono per gli altri"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Dono gratuito.
Il nostro percorso quaresimale sta per concludersi, ma ancora siamo in cammino, cerchiamo di vedere Gesù, di entrare in relazione con Lui.
Ci sforziamo di capire il mistero della passione, ma guardiamo ancora troppo in superficie. Gesù ci fa riflettere attraverso l'immagine del chicco di grano, che apparentemente sembra inerte, statico, quasi inutile, eppure se quella pellicola che lo ricopre si rompe, marcisce a contatto con la terra e sprigiona la sua potenza vitale germinando.
Ecco la chiave di lettura della morte e resurrezione di Gesù: la sua vita è un dono per tutti ed ha portato e porta ancora molti frutti di bene in tutto il mondo.
In quanto cristiani, in qualità di innamorati di Cristo dovremmo anche noi farci dono per gli altri, dobbiamo fare una scelta: vivere come un chicco di grano integro che non servirebbe a nulla, così come chi pensa solo a se stesso senza curarsi degli altri, condannando la propria vita alla sterilità, o vivere come un chicco disposto a disfarsi per produrre frutto, facendosi dono per gli altri.
L'uscita dalla nostra corazza diventa la via per vedere Gesù, per vederlo nella nostra vita, nelle nostre famiglie, nei quotidiani gesti di amore
che riceviamo e che doniamo.
Vera e Francesco

Punto chiave - L’infelicità ci avvicina a Dio.
Le letture di oggi sono molto significative. Ci parlano dell’alleanza che Dio ha stretto con noi.
Un accordo, un contratto nel quale entrambe le parti hanno dei diritti e dei doveri. Il buon Dio si obbliga a perdonare i nostri peccati ed a salvarci dalla morte, ma in cambio ci chiede le nostre suppliche.
Dobbiamo essere noi a chiedergli di essere salvati. Per questo motivo oggi nel vangelo Gesù dice: “Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna”.
Infatti solo chi soffre, chi è infelice, chi è disperato alla fine trova l’umiltà per “supplicare” Dio, per “rivolgersi” a Dio, per chiedergli di essere salvato.
Ecco perché chi è infelice in questa vita è colui che più è vicino a Dio.
Aline e Christian

 
Redazione
21 marzo 2021
.
  

 

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20/03/2021

Pittura. Antonio Pilato "Artista dell'anno - Premio Creatività Palermo Artexpo 2020"

 

Artista dell'anno - Premio Creatività Palermo Artexpo 2020
Pergamena

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Il Premio "Artista dell’Anno - Creatività, Palermo Artexpo 2020" assegnato al pittore grottese Antonio Pilato.
Istituito dalla rivista
di Art Now, il riconoscimento è annualmente conferito a illustri personaggi del mondo dell’arte e della cultura, che grazie alle loro opere hanno contribuito ad arricchire il patrimonio artistico nazionale.

Premio "Artista dell’Anno - Creatività, Palermo Artexpo 2020"

Tra tutte le opere ammesse al Premio "Artista dell’Anno - Creatività, Palermo Artexpo" la redazione di Art Now ne ha selezionati 60 per un evento espositivo che si terrà dall’11 al 18 aprile 2021 presso la galleria "Effetto Arte" di Palermo, con possibilità di vendita delle opere. "Effetto Arte Gallery" è uno spazio espositivo polifunzionale ubicato a Palermo in via Ariosto, 19 (primo piano), a pochi metri da Via Libertà e dalla stazione Notarbartolo. All’interno dei suoi quasi 400 metri quadri si svolgono mostre d’arte contemporanea, presentazioni editoriali e meeting di vario genere.
Lusinghiera la motivazione del Premio conferito ad Antonio Pilato: "Per il suo impegno creativo, dedito alla divulgazione del pensiero e del sentimento"
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Redazione
20 marzo 2021
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19/03/2021

Politica. UDC: quarta giornata di formazione politica online; sabato 20 marzo

 

Decio Terrana
Decio Terrana

Domani, sabato 20 marzo 2021 dalle ore 09.00, avrà luogo la quarta giornata di formazione politica online dell'UDC Italia dedicata all’innovazione ed alla comunicazione ed intitolata "La Politica ai tempi del 4.0". La Scuola di formazione politica organizzata dai giovani dell'UDC Italia, fortemente voluta dal segretario nazionale on. Lorenzo Cesa e dal responsabile nazionale agli enti locali on. Decio Terrana, domani affronterà diversi tematiche relative a comunicazione ed innovazione. Si parlerà delle nuove professioni in era digitale, dell’innovazione come grande risorsa per università ed imprese, della politica sui social media, approfondendo anche nel dettaglio alcune delle tecnologie abilitanti del piano industry 4.0, di digital marketing in politica e dei corretti atteggiamenti sui social che possono aiutare a far crescere il consenso politico.
Ecco il programma:
-
ore 09.30, prof. Antonino Giannone - Link Campus University, "Professioni in era Digitale: Hard e Soft Skills, Leadership and Ethics";
- ore 10.15, prof.ssa Patrizia Livreri - Università degli Studi di Palermo,
"L’innovazione come risorsa per Università e Imprese";
-
ore 11.00, prof. Roberto Riccardi - Luiss Business School, "Political Digital Marketing: Come aggregare il consenso online";
-
ore 13.00, on. Gabriella Carlucci - Politica e Conduttrice TV, "Il rapporto tra Politica e TV".
Nell’area dedicata ai giovani, intitolata "Innovazione e Politica: si può", si potranno ascoltare gli interventi della dott.ssa Elisa Cortello, Marketing Manager, che parlerà di "Marketing applicato alla politica" e dell’ing. Gero Palermo, Innovation Manager, "Giovani Udc che lavorano nel mondo dell'innovazione"
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Redazione
19 marzo 2021
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19/03/2021

Musica. "Bravi ragazzi", brano del 1974 di Edoardo Bennato; quasi una profezia sulla pandemia

 

Edoardo Bennato
Guarda il video

Ad ascoltarlo oggi si rimane colpiti dall'attualità di quelle parole e di quel messaggio. Stiamo facendo riferimento al brano "Bravi ragazzi" di Edoardo bennato, una ballata che risale al 1974.

Edoardo Bennato
(Bravi ragazzi - guarda il video)

Nella sua ballata del 1974 il menestrello del rock napoletano parla di coprifuoco, di attese, di “severe istruzioni” e di “un programma alla televisione per fronteggiare la situazione”. Ecco il testo.

Una di notte, c'è il coprifuoco / E pensare che all'inizio sembrava quasi un gioco
Ora non c'è più tempo per pensare / Tutti dentro, chiusi ad aspettare

Ognuno ha avuto le sue razioni / Poveri e ricchi, cattivi e buoni
Ognuno ha fatto le sue preghiere / Ora si tratta solo di aspettare

Bravi, su, bravi ragazzi / Ma non è il caso di agitarsi
Bravi, su, fate i bravi ragazzi / Vedrete che poi sistemeremo tutto

Per fronteggiare la situazione / C'è stato un programma alla televisione
Hanno parlato tutti gli avvocati / Di tutte le bandiere, di tutti i partiti

Ed è stato proprio commovente / Vedere tutti quei grandi sacrificare le proprie idee
In nome del bene della gente / Poi hanno dato severe istruzioni
Di stare calmi e stare buoni

Buoni, su, buoni ragazzi / Ma non è il caso di agitarsi
Bravi, su, fate i bravi ragazzi / Vedrete che poi sistemeremo tutto

Bravi, su, bravi ragazzi / Ma non è il caso di agitarsi
Bravi, su, fate i bravi ragazzi / Vedrete che poi sistemeremo tutto
Sistemeremo tutto, sistemeremo tutto
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Redazione
19 marzo 2021
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19/03/2021

Comune. Democrazia partecipata: presentazione dei progetti entro il 25 marzo

 

Democrazia partecipata

Fac-simile della scheda di progetto
Scarica il fac-simile

Possono essere presentate entro le ore 13.00 di giovedi 25 marzo 2021 le proposte per l'impiego delle somme del bilancio comunale destinate a finanziare progetti di "democrazia partecipata" (scarica il fac-simile della scheda di progetto).
Di seguito, l'avviso pubblico.

COMUNE DI GROTTE
(Libero Consorzio Comunale di Agrigento)

Prot. n° 2831 del 05/03/2021

Oggetto: Destinazione dei finanziamenti regionali ai sensi dell'art. 6, comma 1, della L.R. n. 5/2014 e s.m.i. - Democrazia Partecipata.

AVVISO PRESENTAZIONE DI PROPOSTE PROGETTUALI DA FINANZIARE
AI SENSI DELL'ART. 6, COMMA 1, DELLA L.R. N. 5/2014
DEMOCRAZIA PARTECIPATA
ANNO 2021

SI AVVISA

     che entro le ore 13.00 del giorno 25 marzo 2021, ai sensi degli artt. 2 e 4 del vigente Regolamento approvato con delibera di Consiglio comunale n. 3 del 21.01.2019, possono essere presentate le proposte progettuali da finanziare con le risorse di cui alla L.R. 5/2014, da parte di tutti i cittadini che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e delle associazioni, ditte, enti pubblici e privati ed in generale tutti gli organismi di rappresentazione collettiva che abbiano sede legale od operativa nel territorio comunale.

Possono presentare proposte progettuali:
a) tutti i cittadini residenti nel territorio comunale che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età;
b) le associazioni, le ditte, gli enti pubblici e privati ed in generale tutti gli organismi di rappresentazione collettiva che abbiano sede legale od operativa nel territorio comunale.

Le proposte progettuali devono ricadere in una o più delle seguenti aree tematiche:
1) ambiente, ecologia e sanità;
2) lavori pubblici;
3) sviluppo economico e turismo;
4) spazi e aree verdi;
5) politiche giovanili;
6) attività sociali, scolastiche ed educative, culturali e sportive.

È possibile presentare una sola proposta progettuale, per un ammontare massimo di 3.000,00 euro, secondo lo schema allegato.

  

 

 

Il Responsabile di P.O. n° 4
Dott. Carmelo Alaimo

L'Assessore alla Cultura
Dott.ssa Alessandra Marsala

 

 

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19/03/2021

Sanità. Emer Cooke dell'EMA su Astrazaneca: "Sicuro ed efficace, i benefici superano i possibili rischi"

 

Emer Cooke
Emer Cooke

Emer Cooke, direttore dell’Agenzia del Farmaco europea (EMA), nella conferenza stampa tenuta nel pomeriggio di ieri, ha comunicato la decisione sul vaccino prodotto da Astrazeneca.
"Il comitato è giunto a una chiara conclusione scientifica: questo è un vaccino sicuro ed efficace. I suoi benefici nel proteggere le persone da Covid superano i possibili rischi. Durante l’indagine e la revisione abbiamo iniziato a vedere un piccolo numero di casi di disturbi della coagulazione rari e insoliti, ma molto gravi, che hanno colpito di più le giovani donne, e questo ha poi innes
cato una revisione più mirata basata sulle prove disponibili. Dopo giorni di analisi approfondita dei risultati di laboratorio, rapporti clinici, rapporti di autopsia e altre informazioni provenienti dagli studi clinici, non possiamo ancora escludere definitivamente un legame tra questi casi e il vaccino. Ciò che il comitato ha quindi raccomandato è di aumentare la consapevolezza di questi possibili rischi assicurandosi che siano inclusi nelle informazioni sul prodotto, attirando l’attenzione su queste possibili condizioni rare".
Secondo Cooke i sintomi a cui fare attenzione sono: "Mancanza di respiro, dolore al petto o allo stomaco, gonfiore o freddo a un braccio o una gamba, mal di testa grave o in peggioramento o visione offuscata dopo la vaccinazione, sanguinamento persistente, piccoli lividi multipli.
Il comitato ha anche concluso che il vaccino non è associato ad un aumento del rischio complessivo di eventi tromboembolici o coaguli di sangue - ha continuato il Direttore dell'EMA -. Stiamo anche avviando ulteriori indagini per capire di più su questi rari casi e stiamo conducendo studi osservazionali mirati. Voglio ribadire che la nostra posizione scientifica è che questo vaccino è un’opzione sicura ed efficace per proteggere i cittadini contro il coronavirus. A partire da ieri sera, 7 casi di coaguli di sangue in più vasi sanguigni e 18 casi di trombosi venosa cerebrale sono stati segnalati su quasi 20 milioni di persone vaccinate. Le prove che abbiamo, al momento, non sono sufficienti per concludere con certezza se questi eventi avversi siano effettivamente causati dal vaccino o meno. Fino a ieri, gli eventi sospetti di trombosi cerebrali sono stati sette in Germania, tre in Italia, due in Norvegia, uno in Spagna, oltre a tre nel Regno Unito e due in India. La maggior parte di questi rari casi si è verificata in persone sotto i 55 anni e la maggioranza erano donne. Sulla base dei dati pre-Covid è stato calcolato che entro il 16 marzo si sarebbe potuto prevedere meno di 1 caso segnalato di coagulazione intravascolare disseminata tra le persone sotto i 50 anni entro 14 giorni dalla ricezione del vaccino, mentre erano stati segnalati 5 casi. Allo stesso modo, in questa fascia di età ci si sarebbero potuti aspettare in media 1,35 casi di trombosi venosa cerebrale, mentre alla stessa data limite c’erano stati 12. Uno squilibrio simile non era visibile nella popolazione più anziana a cui era stato somministrato il vaccino".
  
Redazione
19 marzo 2021
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18/03/2021

Politica. On. Rosalba Cimino (M5S): "Aziende dello spettacolo dimenticate"

 

Rosalba Cimino
Rosalba Cimino

Le aziende dello spettacolo sono state ad oggi completamente ignorate”. Rosalba Cimino, deputato del Movimento 5 Stelle, ha voluto far presente al ministro Dario Franceschini, nel suo intervento in audizione in Commissione Cultura, la situazione delle aziende correlate con il mondo dello spettacolo.
Ho portato la voce di coloro che si occupano di noleggio e montaggio audio, luci, palchi, strutture, biglietterie e quanto altro serva per la realizzazione degli spettacoli dal vivo e che investono milioni di euro per portare avanti queste attività, le prime a chiudere appena è iniziata l’emergenza sanitaria e che potrebbero essere le ultime a riaprire se non ci sarà un cambio di passo - ha spiegato il deputato Cimino -. Conosciamo i bisogni del settore e le richieste che la FEDAS sta facendo e giunti a questo punto è improcrastinabile una riforma del Fondo Unico per lo Spettacolo, nel quale queste aziende non sono state incluse”.
Rosalba Cimino ha proposto due soluzioni: istituire un contributo a fondo perduto pari al 50% per le aziende che noleggiano attrezzature tecniche e tecnologiche, e il sostegno totale per il pagamento degli affitti degli immobili in uso, sulle utenze e le polizze assicurative, sulle tasse di circolazione e governative, sui trasporti fino a marzo 2022.
Siamo tutti consapevoli - ha concluso Cimino - che un simile intervento debba essere deciso da più Ministeri e non soltanto da quello dei Beni Culturali, ma allo stesso modo sappiamo che con la collaborazione di tutti è un risultato che si può e deve raggiungere
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Redazione
18 marzo 2021
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18/03/2021

Comune. Emergenza Covid-19: ordinanza su uffici comunali, biblioteca e servizi di ristorazione

 

Emergenza Coronavirus
Emergenza Coronavirus

Con l'ordinanza n° 12 di lunedi 15 marzo 2021, avente ad oggetto "Misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Efficacia dal 15 marzo al 6 aprile 2021", il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha disposto:
-
la chiusura al pubblico degli uffici comunali (sino al 3 aprile 2021), con l’ingresso consentito solo per appuntamento o per motivazioni urgenti e indifferibili;
- l'accesso alla biblioteca comunale solo su prenotazione (dal lunedi al venerdi dalle ore 08.00 alle 14.00, e il lunedi e il giovedi dalle ore 16.00 alle ore 19.00), nel rispe
tto delle misure di contenimento dell'emergenza epidemica;
- la sospensione delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio
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Redazione
18 marzo 2021
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18/03/2021

Comune. "In ricordo delle vittime del Covid-19"; nota del presidente Aristotele Cuffaro

 

Aristotele Cuffaro
Aristotele Cuffaro

Nota del Presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele Cuffaro, nella Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19.

*****

"Nel giorno nazionale in ricordo delle vittime del Covid-19 ci stringiamo nel dolore e nella speranza di una convita lotta con la fiducia della sconfitta di un nemico invisibilmente viscido.
Lo dobbiamo a chi non ce l'ha fatta, lo dobbiamo alle loro famiglie, lo dobbiamo a tutti noi che stiamo vivendo un momento storico buio ma con la consapevolezza di una forza caratteriale e temeraria italiana che ci porterà certamente a vincere la guerra".
 
 

 

   

Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro

 

 

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18/03/2021

Musica. "Rinascita mentale", l'ultimo brano del cantautore Davide Castrogiovanni

 

Rinascita mentale
Guarda il video

È appena uscito, su diverse piattaforme digitali, "Rinascita mentale", il nuovo brano musicale del cantautore grottese Davide Castrogiovanni.
Solo qualche anno fa veniva definito dalla crit
ica "giovane promessa del cantautorato siciliano", oggi Davide conferma pienamente quella descrizione, presentando un'opera della quale firma testo e musica.

Rinascita mentale
(Rinascita mentale - guarda il video)

"Quando ti accorgi in un momento che la tua barca è sottovento, e la tua mente ha preso il volo per non sentirti solo. Quando ti accorgi in un secondo che la tua nave è andata a fondo, trova la chiave universale e la realtà scompare"; queste le prime parole del brano che ha tutta l'atmosfera di una ballata medievale, con qualche richiamo al grande De Andrè, per uno stile cantautorale, "indie", alternativo.
Il video di  "
Rinascita mentale" è stato realizzato da Davide Castrogiovanni ed Elisa Marchese. Cori e tastiere di Andrea Corno (in arte "Oratio"), violino di Lorenzo Fallica.

Davide Castrogiovanni
(Davide Castrogiovanni)

La prima produzione dell'Artista grottese risale al 2015, con l'album dal titolo “Chi ha accecato Polifemo?”, presentato dal vivo in diversi teatri e circoli di Sicilia.
In questo brano il 33enne medico (figlio d'arte), residente a Catania, esprime l'esortazione a guardare con ottimismo la vita, a trovare la “chiave universale” che permette di stare bene: per qualcuno potrebbe essere l’amore, per altri la famiglia; ciascuno può trovare la propria chiave.
"La realtà non è ciò che appare - dice Davide -, bisogna saperla interpretare con la giusta chiave. Di fronte alle difficoltà della vita è necessario dare un significato alla propria esistenza per vivere serenamente".
Un messaggio di speranza e ottimismo sulle note di "Rinascita mentale"
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Carmelo Arnone
18 marzo 2021

© Riproduzione riservata.
  

 

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17/03/2021

Nomine. "Congratulazioni all'ispettore capo Salvatore Liotta"; di Piero Castronovo

 

Piero Castronovo
Piero Castronovo

Piero Castronovo, già assessore e vice sindaco del Comune di Grotte, con una dichiarazione pubblica, si congratula con l'ispettore capo Salvatore Liotta per il nuovo incarico di Responsabile di P.O. dell'Area n. 1 Vigilanza e Cultura.
"Formulo le mie congratulazioni all'ispettore capo Salvatore Liotta - scrive Castronovo - per aver ricevuto dal Sindaco l'incarico a dirigere il locale Corpo di Polizia Municipale. Conosco bene le qualità personali e professionali dell'ispettore Liotta, sono certo - conclude l'ex vice sindaco - che il suo contributo porterà un elevazione di qualità ai servizi a lui affidati. Buon lavoro"
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Redazione
17 marzo 2021
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17/03/2021

Chiesa. "Speciale" per Padre Gaetano Ciranni, nel Bollettino dei Rogazionisti

 

 "Speciale" per Padre Gaetano Ciranni
Leggi lo "Speciale"

Uno "Speciale" dedicato alla commemorazione di Padre Gaetano Ciranni, nel centenario della nascita.
Il Bollettino della Congregazione dei Rogazionisti, Anno XCVIII, n. 4. luglio-settembre 2020, ha dedicato un inserto "Speciale" alla cerimonia di commemorazione di Padre Ciranni, che si è svolta a Grotte nella domenica 27 settembre 2020.
Padre Ciranni, nato a Grotte il 24/09/1920, è stato per due mandati consecutivi - dal 1974 al 1986 - Superiore Generale dei Rogazionisti; ha concluso la sua vita terrena a Messina il 26/07/2014.
In occasione delle celebrazioni del centenario, Grotte ha ricordato l'illustre concittadino con la scopertura di una targa sulla sua casa natale in Via Washington (
guarda il video) e con una tavola rotonda (vedi la 1^ parte e vedi la 2^ parte) in chiesa Madre, nella quale sono intervenuti (in ordine): il dott. Antonio Carlisi, il dott. Salvatore Filippo Vitello, il dott. Alfonso Provvidenza, il dott. Filippo Vitello, il dott. Angelo Carlisi, il prof. Gaspare Agnello, il dott. Walter Carlisi, padre Bruno Rampazzo (Superiore Generale dei Padri Rogazionisti), don Salvatore Zammito, la sig.ra Anna Mangiacavallo (nipote di padre Gaetano Ciranni).
Alcune copie dello
"Speciale", estratto dal Bollettino della Congregazione dei Rogazionisti, che riporta una sintesi della giornata e alcuni degli interventi, sono pervenute a Grotte. Grazie alla disponibilità del dott. Antonio Carlisi (tra i promotori della cerimonia di commemorazione) ed alla Congregazione dei Padri Rogazionisti, oggi lo "Speciale" è reso disponibile a tutti (scarica in formato pdf)
. 
 

Carmelo Arnone
17 marzo 2021

© Riproduzione riservata.
  

 

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16/03/2021

Comune. L'ispettore capo di PM Salvatore Liotta nuovo Responsabile dell'Area Vigilanza e Cultura

 

L'ispettore capo di PM Salvatore Liotta
Isp. Capo Salvatore Liotta

All'ispettore capo Salvatore Liotta, del Corpo di Polizia Municipale di Grotte, è stato conferito l'incarico di Responsabile di P.O. (Posizione Organizzativa) dell'Area n° 1 Vigilanza e Cultura.
Per gli effetti della determinazione n° 10 dello scorso sabato 13 marzo, a firma del sindaco Alfonso Provvidenza, l'ispettore capo Liotta ricoprirà l'incarico dal 15 marzo al 31 dicembre 2021.
Il 4 marzo il Comune aveva pubblicato un interpello, rivolto a tutti i dipendenti di categoria C e D, per la manifestazione di disponibilità alla nomina; all'interpello ha aderito l’ispettore capo Liotta che ha presentato il proprio curriculum vitae indicando il possesso dei titoli e dell’esperienza lavorativa.
All'ispettore capo Salvatore Liotta, con la stessa determinazione, il Sindaco ha conferito anche l’incarico di Responsabile di P.O. ad interim - dal 15/03/2021 al 30/06/2021 - del Servizio SUAP (Sportello Unico Attività Produttive), incardinato nell’Area n° 4
. 
 

Carmelo Arnone
16 marzo 2021

© Riproduzione riservata.
  

 

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15/03/2021

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Programma della settimana
Unità Pastorale
 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili anche alla pagina "Chiesa").

Lunedi 15 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, pulizia della chiesa;
- ore 10.00, nella casa del venerabile Padre Vinti, preghiera;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Rosario "A Maria che scioglie i nodi" e Vespri;
- ore 17.00, in chiesa Madre, preghiera di san Giuseppe;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i malati e gli anziani), Stellario a san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Martedi 16 marzo - Triduo in onore di san Giuseppe (1)
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione e Rosario biblico vocazionale con il venerabile Padre Vinti;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario delle gioie e dei dolori di san Giuseppe;
- ore 17.00, in chiesa Madre, preghiera di san Giuseppe;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i fedeli defunti), il sacro manto di san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, lettura comunitaria Patris Corde (I);
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e preghiera "A te, o beato Giuseppe";
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Mercoledi 17 marzo - Triduo in onore di san Giuseppe (2)
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione, catechesi e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario delle gioie e dei dolori di san Giuseppe;
- ore 17.00, in chiesa Madre, preghiera di san Giuseppe;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i moribondi), i sette dolori e allegrezze di san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, lettura comunitaria Patris Corde (II);
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e preghiera "A te, o beato Giuseppe";
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Giovedi 18 marzo - Triduo in onore di san Giuseppe (3)
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa San Francesco, Adorazione eucaristica e confessioni sino alle 12.00;
- ore 09.30, in chiesa Madre, preghiera per le famiglie;
- ore 16.00, in chiesa Madre, Adorazione, Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.00, in chiesa Madre, preghiera di san Giuseppe;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Rosario delle gioie e dei dolori di san Giuseppe;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per le vocazioni sacerdotali e religiose), Giovedi di santa Rita;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione dei panini di san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, meditazione del Padre Nostro;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e preghiera "A te, o beato Giuseppe";
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa ed Esposizione eucaristica;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia e catechesi.

Venerdi 19 marzo - Solennità di san Giuseppe
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e omaggio floreale;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e atto di affidamento della chiesa a san Giuseppe;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Confessione;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i peccatori), Via Crucis;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa e benedizione dei papà;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Via Crucis santa Messa solenne;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Itinerario dei fidanzati.

Sabato 20 marzo
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi mattutine;
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, catechesi per la Prima Comunione, Confessione e Cresima;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Matris;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Comunione (Gruppo 1);
- ore 16.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Comunione (Gruppo 2);
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove del coro;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove dei ministranti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per la famiglia), santo Rosario mariano;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Vespri;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa prefestiva animata dal Cammino neocatecumenale.

Domenica 21 marzo - V Domenica di Quaresima
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco (per il popolo di Dio), santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
-
chiesa Madonna del Carmelo: 60
-
chiesa San Rocco: 25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione
.

  
Redazione
15 marzo 2021
.
  

 

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15/03/2021

Attualità. "Ho fatto la seconda dose del vaccino. Vi svelo un piccolo segreto"; di Agnese Spitali

 


Agnese Spitali

Il commento "fuori dal coro" su virus, vaccini e teorie complottiste; di Agnese Spitali, laureanda in Medicina.

*****

"Mi chiamo Agnese, fra qualche mese sarò un medico.
Chi mi conosce lo sa, non sono solita nell’esporre i miei pensieri in pubblico, ma a distanza di un anno dal mio primo “Andrà tutto bene - scritto rigorosamente con la tecnica “evidenziatore su post-it”, da brava universitaria che si rispetti - sono stanca e arrabbiata.
Sono stanca di continuare a leggere di tutto e di più, su qualsiasi ambito, su qualsivoglia tipo di informazione. Non penso che adesso questo scritto possa placare i miei sentimenti, lo so, ma ad un certo punto bisogna esplodere, per non implodere.
Qualche giorno fa ho fatto la seconda dose del vaccino (e no, non sono stanca perché è uno dei possibili effetti collaterali): è stato uno dei giorni più speranzosi della mia vita.
Poi mi sono imbattuta nell’ennesimo commento antivaccinista, negazionista, qualunquista... insomma chiamatelo come volete, fatto sta che leggere quel “il mio vicino di casa è morto due ore dopo che ha fatto il vaccino” (la grammatica e la sintassi erano ben diverse), mi ha fatto andare su tutte le furie.
Poi l’ennesimo post del credente di turno che mette “Amen” per assicurarsi il paradiso ma la mascherina non la mette perché Dio esiste, il virus no.
Poi ancora il post contro i migranti che vanno fatti morire in mare perché portano il virus.
Poi quello che insulta i medici perché lo fanno per soldi e perché la mascherina non li fa respirare, e perché è tutto un complotto dei poteri forti (scusate ma per poteri forti si intende Thanos? Non mi è ancora chiaro), perché ci tolgono la libertà, perché se non andiamo in discoteca allora non ci stiamo godendo i migliori anni della nostra vita (grande Renatone nazionale), perché non è vero che le terapie intensive sono intasate e non è vero che gli altri reparti non esistono più (spoiler: non frequento un tirocinio di presenza da un anno, forse gli ospedali sono troppo vuoti e non abbiamo niente da imparare andando là… mmh... chissà), perché le nuove leve lo stanno facendo solo per le decine di migliaia di euro che gli fatturano a fine mese.
Bene, vi svelo un piccolo segreto: io, da quasi medico, mi sento inutile in questo momento, andrei come volontaria in corsia anche solo per tenere la mano alla gente che giorno dopo giorno muore sola, e non lo farei per i soldi, perché vi assicuro che neanche lo stipendio più alto (che poi comunque non sarebbe più alto di quello di un parlamentare) ripagherebbe nessuno per la paura, la tristezza, lo sfinimento a cui ogni giorno si è sottoposti.
Nessuna cifra ripagherà gli anni di studio passati inchiodati sulla sedia, le umiliazioni continuamente subite, gli sforzi fatti per quella laurea che non è solo un pezzo di carta, non è solo un modo per lavorare e guadagnare dei soldi, non è un lavoro come tutti gli altri.
Quindi, cari giornalisti frustrati, cari fedeli con la mano sul petto, cari tuttologi sbarcati sul web, pensateci bene prima di sparare le vostre sciocchezze sui social e soprattutto portate rispetto, perché c’è gente che ha studiato per anni, decine di anni, per assicurare una vita migliore anche a voi, che la vita migliore la rendereste a noi semplicemente scollegando la rete internet (o magari utilizzandola meglio)"
.   
 

 

   

Agnese Spitali
 

 

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14/03/2021

Cordoglio. "In ricordo di Alfonso Carlisi, lu zì Fofu benzinaru"; di Ivo Forza

 

Distributore Q8
Distributore Q8


Alfonso Carlisi
Alfonso Carlisi

Il commosso ricordo di Alfonso Carlisi, benzinaio, nel 22° anniversario della scomparsa, nelle parole di Ivo Forza.

*****

"Caro Direttore,
     tante volte avrei voluto fare, nei giorni che trovo ormai ammonticchiati nel cesto del tempo che non ritorna, quello che invece mi son preso l'impegno di fare oggi attraverso le "pagine" del suo quotidiano e confidando nella sua approvazione.
     Il fatto è che io sono una persona lenta in tutte le cose che faccio, sempre in ritardo nei suoi appuntamenti con il tempo, e così, spesso, perdo delle occasioni importanti di condivisione. Ma oggi non voglio assolutamente perdere quella che mi si offre in questa ricorrenza.
     A Grotte ho vissuto alcuni anni, dal 1983 al 1988, e nella mia interiorità conservo il ricordo di amici carissimi, e anche quello di conoscenze occasionali. La persona che voglio ricordare oggi è stata inizialmente una conoscenza occasionale, ma il suo volto è poi diventato quello di un amico carissimo.
     Oggi voglio condividere con Lei e con gli amici di Grotte il ricordo di Alfonso Carlisi - "lu zi' Fofu benzinaru", come lo chiamavano allora -, il quale ventidue anni fa, in data di ieri, ha deposto gli abiti della sua vita terrena: era il 13 marzo del 1999.
     Non voglio dilungarmi in dettagli relativi al modo in cui diventammo amici, né indugiare su alcuni aneddoti che scaturirono nel corso del nostro rapporto di amicizia. Voglio semplicemente e brevemente condividere il ricordo che di lui conservo nel cuore.
     Per come l'ho conosciuta io, la sua è stata la storia di un uomo che si è reso conto all'improvviso di essere un misero frammento di vita, su questo pianeta, un qualcosa di incompiuto, che però anelava alla completezza.
     Esprimendone l'essenza, vorrei dire che è stata la storia di una vita vissuta in continua contrapposizione a quello stato di cose così diffuso nella realtà del nostro vivere odierno, contrapposta cioè a tutto ciò che il sistema nel quale viviamo continua a proporci come realtà, ma che "in realtà" è solo apparenza.
     Una piccola cosa mi preme di dire, a mo' di esempio, ed è un pensiero in relazione al concetto di cultura.
     Per quanto mi riguarda, l'unica cultura che riconosco come tale è quella intesa come "Qultura", con tutte le implicazioni che l'uso (apparentemente) storpiato del termine può portare con sé, anche qui in contrapposizione ad una parte importantissima dell'apparenza di sistema, per l'appunto l'apparenza di cultura, la quale è concepita unicamente in funzione della conservazione e della "riproduzione" del sistema stesso.
     Ora, quando rientravo a Grotte proveniente da Aragona e giungevo al bivio che vede iniziare, a destra, il corso, e a sinistra la discesa della circonvallazione, proprio lì, al bivio, come un cuneo conficcato in un ceppo e quasi simbolo di uno dei filosofici dilemmi di Zifò, c'era l'impianto di distribuzione Q8 presso il quale egli lavorava: come non ravvisare in questo l'elevazione a potenza del concetto di Qultura di cui parlo?
     Nell'angusto locale dove egli sedeva in attesa dei clienti si trovavano gli strumenti essenziali della sua attività di scrittore: un tavolino, una sedia, una penna (che non era sempre la stessa) e qualche foglio di carta (non avevano importanza la dimensione o il tipo, che andavano dal foglio di quaderno usato per una gestione spicciola della sua impresa a quello ricavato dal retro di un qualche calendario: Zifò non badava molto alla forma; anzi, non ci badava per niente). Non doveva mancare il libro di turno, forse qualche testo del figlio Nuccio, che frequentava la facoltà di Scienze Politiche all’Università di Palermo, oppure qualche libro o rivista lasciati dal solito Testimone di Geova di passaggio, col quale sicuramente si era intrattenuto a parlare con cordialità: Alfonso Carlisi era una persona con una grande apertura mentale.

     Se non era impegnato a servire qualche cliente, lo si trovava sempre chino a leggere o a scrivere, cosa che faceva ogni giorno, e che continuò a fare per molti anni, con un amore e una costanza impressionanti.
     Riporto quindi una delle sue poesie, di modo che chi non l'ha conosciuto possa sentire almeno un’eco della sua presenza, che io credo ancora impregni quell'angolo di Grot
te di cui parlavo.

LA VITA E LA MORTE

La vita con la morte si lamenta,
perché assillata da diversi affanni,
e anziché godere si tormenta
per il progresso che avanza con gli anni
che bussano alle porte del Duemila.
Ma il progresso produce ricchezza,
dice la morte, e in effetti è vero,
e poi incalza:
però se l'Uomo è nato egoista,
se problemi non ha e se li crea,
quale che fosse la sua agiatezza,
o che fosse a capo d'un impero,
non gode, anzi si rattrista e si dispera,
perché vorrebbe suo il mondo intero.
E che posso fare io, signora Vita,
che si rivolge a me che son la Morte
sottoposta a leggi di natura?
Lasciare l'Uomo eterno, come un dio,
per rende felice la sua sorte…
se proprio questo non è affar mio?
Affar mio è fare la cassiera
e con perizia eseguo il mio mandato;
sono più che giusta e ne son fiera,
malgrado che qualcuno si lamenta
per la disparità della misura:
il giovane perisce e il vecchio attarda,
perché così fu scritto nel progetto,
e nulla cambia il senso di paura
o il senno dell'Uomo più provetto:
chi troppo corre per aver premura,
vuole trovarsi presto al mio cospetto!

                    Alfonso Carlisi                   
                    Dalla raccolta “Un raggio di luce”
                   
© Gabrieli Editore, 1990

     Ho espresso la mia tristezza per la sua scomparsa in un brevissimo passaggio di un mio piccolo lavoro del 2004, che riporto qui sotto:
     «Al passaggio di Pilgram i cani si cimentavano in brevi concerti con i cugini delle vicinanze, ma non appena si allontanava, il silenzio ritornava assoluto signore delle ore finali di quella notte. Passò davanti all’abitazione di Zifò, una delle ultime prima di uscire completamente dal paese, e non poté trattenersi dal pensare ancora una volta con immensa tristezza alla scomparsa del vecchio amico, avvenuta alcuni anni prima, mentre lui si trovava ancora nelle Terre Alte. Con lui aveva condiviso, durante la sua precedente permanenza nel piccolo centro una quindicina d’anni prima, una parte significativa della propria esistenza. Nucsih, il figlio, gli aveva fatto sapere che era morto senza soffrire, ma sdegnato della vita, ed egli si rammaricava di non essere riuscito a salutarlo prima che si addormentasse nel suo ultimo sonno in questo sistema».
     Conoscere Zifò è stato importante per me, e anzi, ricordandolo in questa particolare circostanza mi rendo conto che lo è stato anche più di quanto pensassi. Ancora mi rammarico di non essere riuscito a salutarlo prima della sua dipartita.
     Rivolgo in suo nome e in sua memoria un pensiero di affetto a quanti fra i suoi cari sono rimasti, a quanti fra gli amici grottesi l'hanno conosciuto e lo ricordano, e a tutti quelli che non hanno avuto il privilegio di conoscerlo"
.   
 

 

   

Ivo Forza
 

 

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14/03/2021

Romanzo. "Chi era il vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 12^ puntata

 

Fuga in Egitto - Guttuso
Fuga in Egitto
R. Guttuso



Prof. Rodolfo Costanza
Prof. Rodolfo Costanza

 
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
     
Fuga in Egitto - Guttuso
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)

(12^ puntata)

Cap. 12
Il ritorno in Idumea

     (Il viaggio di Erode in Idumea è avvenuto realmente. L’autore, per renderlo verosimile, ha usato informazioni storiche e un po’ di fantasia e immaginazione).


     Erode, nell’ultima decade di Aprile dell’anno 7 a.C., decide di andare nella sua terra di origine per cercare di attenuare il tormento che gli ha provocato l’intenzione dei due figli di attentare alla sua vita. Egli vuole allontanarsi dalla corte, ormai diventata un covo di vipere, per ritemprarsi la mente e lo spirito e trovare un po’ di serenità per vivere con Myriam. Il deserto, del resto, è sempre stato il luogo dello spirito, del trascendente e della riflessione sugli avvenimenti importanti della vita di ogni uomo nato e cresciuto nei pressi delle regioni aride del Vicino Oriente.
     È da molto tempo che non si reca in Idumea, terra abitata da coraggiosi, fieri e impetuosi abitanti. Regione che l’ha visto nascere e crescere e dove ancora può trovare alcuni amici d’infanzia e giovinezza e forse un po’ di tranquillità. Essa è situata a sud-sud-est della Giudea. Tale regione fu conquistata e convertita all’ebraismo dagli Asmonei alla fine della prima metà del II secolo a.C..
     I preparativi del viaggio durano sei giorni, la carovana è enorme, egli ha fatto caricare numerosi cammelli, asini, muli e carri di tante mercanzie e molti regali. La sua munificenza è famosa: vuole, con tutti quei doni, ringraziare gli idumei per la fedeltà dimostrata verso un suo figlio prediletto diventato re di Israele.
     Al seguito della carovana, numerosi sono i soldati che devono difendere le merci e le persone dai possibili attacchi di bande di predoni del deserto che scorrazzano a sud-est della Giudea, ma essi devono servire principalmente per difendere Erode da un eventuale loro attacco. Questi predoni sono gruppi misti di residui di Nabatei, Idumei e arabi delle bande che Erode aveva già sconfitto alcuni anni prima e che operavano attorno alla città di Repta sostenuti da Silleo.
     La carovana viaggia, per l’eccessivo caldo, di mattino presto e la sera dalle sei a mezzanotte. Nonostante ogni tanto s’intravedano in lontananza dei fuochi tra le alture e, a volte, delle vedette a cavallo, il viaggio prosegue tranquillo. Comunque, la numerosa scorta armata della carovana è un forte deterrente per i predoni.
     Dopo quattro giorni di viaggio la carovana arriva a Bozrah, vecchia capitale dell’Idumea, accolta con favore dalla popolazione e dal governatore della regione, che Erode aveva nominato tre anni prima, dimostratosi un buon amministratore.
     A Erode e al suo seguito è assegnato il palazzo del governatore e in suo onore sono organizzate delle feste che durano tre giorni. Egli tiene udienza ricevendo i capi tribù della zona, i quali illustrano i vari problemi che assillano ogni distretto e chiedono aiuti materiali per risolverli.
     Dopo questi incontri ufficiali Erode invita a palazzo tutti gli amici d’infanzia e di prima giovinezza rimasti ancora in loco e li trattiene a palazzo. Essi, a pranzo e a cena, rinvangano i ricordi comuni ed episodi vissuti assieme da ragazzi e da giovani, come quando andavano a cavallo nel deserto a caccia di orici, struzzi e gazzelle.
     Questi incontri fanno ritrovare una certa tranquillità d’animo al re attenuando l’irritazione che gli provocano i familiari e i molti problemi che lo assillano alla corte di Gerusalemme.
     Egli, con gli amici e con il governatore, scortati da guardie armate, organizza battute di caccia nel deserto, mentre con il falco sono cacciati gli uccelli migratori che ancora numerosi passano tra le alture del deserto a sud dell’Idumea provenienti dal Sudan e dall’Etiopia. Caccia che a volte si prolunga fino a tarda sera, costringendo i partecipanti a pernottare in tende approntate al momento in mezzo a qualche valle.

* * *

     Proprio in quei giorni di avanzata primavera, mentre si leva il vento caldo di sud-est, lo sherqijje (vento di scirocco), uno dei suoi vecchi amici, il nobile Beor, in una di quelle calde notti che impedisce a chiunque di dormire, mentre sono al di fuori delle tende a conversare, confida a Erode che in una grotta presso un wadi vicino vive una magara (donna che esercita congiuntamente l’arte dei maghi e delle streghe) di nome Elisheba, molto nota e anche famosa per la sua capacità di prevedere il futuro. Erode, ricordandosi della predizione dei Farisei su di sé e il suo regno, preso dalla curiosità, l’indomani di buon mattino, scortato da alcune guardie e assieme agli amici si allontana dall’accampamento deciso a incontrare l’indovina.
     Nell’avvicinarsi al sito della magara, Erode nota che innanzi alla grotta brucano e convivono congiuntamente una coppia di orici e due capre con prole, un cane, un gatto e una civetta. Ciò meraviglia sommamente il re che in ciò vede la dimostrazione delle capacità superiori della strega, della quale però non c’è traccia.
     Subito dopo vedono apparire, da sotto una piccola falesia, una donna anziana vestita in modo dimesso, piena di rughe, portamento altero e con sul capo un’anfora piena d’acqua attinta da una vicina sorgente. Essa ha capelli leggermente corvini e pieni di fili argentati, occhi parlanti e passo felpato; giunta davanti all’antro dà il benvenuto agli ospiti invitandoli a sedere su dei massi che circondano l’area antistante alla grotta.
     «L’unica cosa che vi posso offrire è del tè alla menta», esordisce Elisheba, dimostrando così un’ospitalità per la quale sono famose le genti del deserto. Accanto all’entrata c’è un fuoco acceso con una piccola pentola piena d’acqua calda all’interno della quale, la donna, butta diversi rametti con foglie di menta fresca raccolti sicuramente da poco nei pressi della grotta. Anche lei si siede e, in attesa di servire il tè, rivolgendosi a Erode esordisce: «Non credo che tu, re di Israele, sia venuto da Gerusalemme per vedere una povera vecchia tenuta lontano dalla città di Bozrah solo perché si dice che faccia le fatture, il malocchio e indovini il futuro. Futuro che fa paura solo alla gente sciocca e pavida che teme di venire a sapere degli avvenimenti che la vita, purtroppo, a volte ci riserva. Non sono io che decido quel che avverrà nella vita degli uomini, ma sono gli dèi che stabiliscono il destino di ognuno di noi. Io posso predire solo ciò che hanno deciso le divinità».
     Erode guarda ammaliato quella donna, avanti negli anni, vestita di stracci, fiera della sua miseria e dei suoi anni ma, ancor di più, sicura nell’affermare che egli sia un re e provenga da Gerusalemme.
     «Sono venuto da te come un umile idumeo e non come re e poi per chiederti cosa hanno deciso gli dèi e le stelle sul mio futuro», esordisce Erode con malcelato timore.
     «Per sapere del tuo futuro dobbiamo rimanere soli noi due, e poi esplorerò la disposizione delle foglie di menta che rimangono nel fondo della pentola dopo aver bevuto il tè. Devi però invitare il tuo seguito ad allontanarsi oltre quell’albero di terebinto», afferma perentoriamente la vecchia magara.
     Dopo avere preso tutti il tè, il seguito del re si allontana di alcune decine di metri.
     Il re, con una certa modestia, racconta la sua situazione vissuta negli ultimi anni a palazzo reale con i suoi figli, le mogli, le concubine e i parenti, inoltre riferisce: «I farisei e gli scribi mi hanno predetto, secondo quanto riportato nelle sacre scritture e nella Torah, che il mio regno avrà termine con l’avvento del Messia».
     La magara, con molta circospezione guarda il fondo della pentola e così esordisce: «No, figlio di Antipatro! Tu non morirai per mano di nessuno, nonostante abbiano tentato di farlo e forse lo faranno nuovamente. Regnerai ancora per diversi anni e so che il tuo regno finirà dopo qualche anno dalla nascita di un presunto Messia di Israele».
     La vecchia in modo deciso afferma: «Ricordati che i fatti che accadono nella terra d’Israele sono conosciuti e decisi solo da dio Yahwèh e da sua moglie Asherah di comune accordo».
     La vecchia versa dell’altro tè nella brocca del re e così prosegue: «In futuro devi guardarti dai tuoi figli, di cui uno realmente tenterà di destituirti; quando questo avverrà, e se sia il primo o l’ultimo dei tuoi figli, credo lo sappia solo la divinità che finora ti ha sempre protetto».
     Continuando il discorso, la strega afferma: «Rammentati che gli Ebrei sono una brutta razza irriconoscente, fanatica e razzista, dei loro sacerdoti e dei farisei ti devi fidare poco e guardarti sempre. Sappi inoltre che ai tempi del loro patriarca Abramo essi avevano come dio El Eljon detto anche Elohjm, che era il padre degli dèi di tutti i popoli semiti. Dopo la migrazione in Egitto, si sono impadroniti di un dio di un altro popolo, Yahwèh, originario della terra di Madian. È stato il loro profeta, Mosè, dopo aver sposato Sefora, la figlia del sacerdote Ietro, che più di mille anni fa si appropriò di questa divinità facendola diventare il dio del suo popolo. Questo mi è stato raccontato da un sacerdote madianita che ho conosciuto nel Sinai sud-orientale. Questo ai fanatici ebrei puoi sempre rinfacciarlo. Non ho altro da dirti. Ti auguro buona fortuna e di goderti gli anni di vita che ancora ti rimangono. E che il dio del vento del deserto guidi i tuoi passi e ti protegga dai predoni nel rientrare a Gerusalemme».
     Erode tenta di donare delle monete d’oro alla vecchia magara, ma essa rifiuta in modo deciso.
     «Desidero che il dio della morte mi prenda prima che i miei malanni mi rendano la vita impossibile; ciò che possiedo è sufficiente per vivere decorosamente gli ultimi anni della mia vita»; termina così di rivolgersi al re l’altera veggente.
     Sorridendo Erode guarda, accucciato ai suoi piedi, il cane che dimena la coda e guaisce verso una civetta sonnecchiante appollaiata a un ramo di uno striminzito albero di terebinto posto accanto all’entrata della grotta. Mentre il volatile, annoiato, apre un occhio per controllare il comportamento di Erode e dei suoi uomini. Il re commosso saluta Elisheba e lascia sotto l’albero, un mantello, delle coperte e due stuoie in regalo alla vecchia indovina e si allontana soprappensiero con tutto il suo seguito.

* * *

     Proprio in quei giorni di avanzata primavera, mentre Erode visita l’Idumea, Alessandro incontra diverse volte Myriam nel giardino del palazzo reale. Tra i due nasce una tenera amicizia perfusa da un iniziale e delicato amore pervaso da una tenue speranza e da un ingannevole e illusorio futuro. I due sanno che quel delicato sentimento non ha possibilità che possa arrivare a compimento anche perché su di lui pesa l’esito della richiesta di Erode ad Augusto di processarlo assieme a suo fratello Aristobulo. Nonostante l’incertezza sul loro avvenire, i due innamorati continuano a vedersi e a coltivare quel tenero sentimento, con la connivenza e la complicità di Antipa, il fratellastro con cui Alessandro va d’accordo.
Alessandro preso dall’amore per Myriam le recita, a volte, alcuni sciolti versi d’amore tratti del Cantico dei cantici, cap. 4, come questi:
Come sei bella amica mia, come sei bella!
I tuoi occhi, dietro al tuo velo
somigliano a quelli delle colombe.
Le tue labbra somigliano a un filo di scarlatto,
la tua bocca è graziosa;
le tue gote dietro il tuo velo
son come una porzione di melagrano.
Le tue due mammelle son due gemelli
di gazzella, che pasturano fra i gigli.
Tu m’hai rapito il cuore o mia diletta!
Tu m’hai rapito il cuore con uno solo dei tuoi sguardi,
con uno solo dei monili del tuo collo.
Quanto son dolce le tue carezze, o mia amata!
Come le tue carezze son migliori del vino,
come l’odore dei tuoi profumi è più soave di tutti gli aromi!
O mia adorata, le tue labbra stillano miele,
miele e latte son sotto la tua lingua,
e l’odore delle tue vesti è come l’odore dei fiori del Libano.
O mia diletta tu sei un giardino serrato,
una sorgente chiusa, una fonte sigillata.
I tuoi germogli sono un giardino di melograni
e di alberi di frutto deliziosi, di piante di cipro e di nardo;
e di croco, di canna odorosa e di cinnamomo,
di mirra e di aloe, e di ogni squisito aroma.
Tu sei una fontana di giardino,
una sorgente di acqua viva un ruscello
che scende giù dalle montagne del Libano
.
     I due passano dei deliziosi pomeriggi felici di quel tenero sentimento che li unisce e scaturisce dai loro cuori.
     Di questo sentimento, delicato e sincero, si accorgono la nutrice e la damigella di Myriam, le quali fanno finta di non notarlo, di tenerlo tutto per loro e di non confidarlo a nessuno. Disgraziatamente e per puro caso si accorge di questo rapporto amoroso anche Ferora, il quale decide, per il momento, di non confidalo a nessuno per non nuocere al nipote Alessandro.

* * *

     A Maresha Erode prosegue la sua permanenza organizzando giochi, feste e banchetti ai quali fa partecipare, a volte, anche il popolo. Dopo un mese lunare di permanenza nella sua patria di origine, egli lascia a malincuore la città per incamminarsi verso Gerusalemme, accompagnato dal vento secco di sud-est, il khamsin, detestato dai contadini perché molto dannoso all’agricoltura e anche alla salute delle persone.
     Mentre i predoni del deserto, memori del fatto che Erode li ha sempre combattuti e relegati ai margini del deserto arabico, saputo del suo viaggio in Idumea, al suo rientro tentano una sortita assalendo la carovana con la speranza di eliminare un pericoloso nemico. Quando la carovana sta attraversando un asciutto wadi che si trova ai confini con la Giudea a nord dell’Idumea, dalle rocce delle colline del deserto compaiono improvvisamente numerosi predoni decisi ad attaccare e razziare le merci e prendere più prigionieri possibili per chiedere in seguito un lauto riscatto. Inoltre sono determinati a prendere vivo o morto Erode, considerato un loro acerrimo nemico.
     In un primo tempo la sortita dei predoni si svolge per mezzo di lanci di frecce e giavellotti; altrettanto avviene da parte dei soldati di Erode, procurando alcuni feriti tra i due gruppi di armati. Verso il tramontare del sole i banditi cercano di lanciare un attacco risolutivo, favoriti dal caldo insopportabile provocato dal Khamsin, ma gli assediati, coordinati e diretti da Erode, resistono respingendo gli assalitori. Alla fine le perdite sono più numerose tra i predoni che tra i membri della carovana. Prima di sera i predoni chiedono di parlamentare pretendendo di avere in consegna Erode. La richiesta, senza indugio, è respinta. Durante la notte sono messe a turno delle guardie per sventare eventuali sortite dei predoni; fortunatamente non accade nulla. Erode, tuttavia, prima dell’alba riesce a far passare un uomo a cavallo tra le linee nemiche, inviandolo verso la vicina Hebron in cerca di aiuto, superando lo stretto controllo degli assedianti.
     Al mattino seguente gli assalitori sono decisi a mettere in atto un attacco definitivo. Dopo aver studiato la situazione, verso mezzodì sferrano un’incursione che inizialmente sembra avere esito positivo. Ormai i predoni sono a ridosso dei carri della carovana e stanno per sfondare le prime difese e sopraffare il drappello di soldati quando, da dietro una collina, compare una schiera di soldati israeliani che prendono alle spalle i predoni. Essi, presi in mezzo, sono decimati e i rimanenti si arrendono. Tra loro c’è il capo che è portato davanti a Erode il quale, seduto sotto a un albero di acacia, ha deciso di farlo uccidere; ma egli riconosce, in quel fiero e anziano predone, Sel, un compagno di giochi della sua infanzia. Lo fa liberare e accomodare nella sua tenda dove, mentre prendono il tè, gli chiede: «Chi ti ha indotto a trasformarti in un feroce predone?».
     Egli risponde: «La colpa è tua o re! Tu hai sempre pensato al benessere degli Ebrei e poco a quello degli Idumei e dei popoli vicini».
     Erode, con tutti i predoni fatti prigionieri, si mette in cammino verso Gerusalemme; durante il viaggio riflette su quanto detto dal vecchio amico. Arrivato a Hebron, il re fa un’offerta al capo banda, Sel. Gli propone di nominarlo vice governatore dell’Idumea e, inoltre, promette di interessarsi di più del suo popolo e di quelli vicini. In compenso egli deve farsi mediatore con le altre bande di predoni che ancora scorrazzano ai confini del deserto arabico a est e a sud-est della Giudea e nel territorio dell’Idumea. Il vecchio amico d’infanzia accetta e in parola è liberato.
     Questa decisione si rivela indovinata, infatti alcuni mesi dopo tutti i predoni, che operano ai margini del deserto, accettano di trattare con Erode. Sono così liberate le terre tra l’Idumea e la Nabatea dai numerosi predoni che la infestano. Nello stesso tempo, Erode presta più attenzione alle esigenze delle popolazioni confinanti della zona, creando numerose opportunità di lavoro e aumentando i commerci tra il nord della Palestina, il sud della Giudea; quindi l’Idumea, il Sinai e il golfo di Aqaba diventano così le nuove regioni commerciali del re regno di Israele.

Rodolfo Costanza

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 14 marzo 2021.
Per gentile concessione dell'Autore
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14/03/2021

Letture Sponsali. "Chi fa la verità viene alla luce e rinasce"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Conversazione con Nicodemo.
Nella sua conversazione con Nicodemo, Gesù fa esplicito riferimento all’episodio biblico nel quale gli ebrei, dopo essere fuggiti dall’Egitto, si ritrovano nel deserto e, stanchi e avviliti, volgevano lo sguardo verso il serpente forgiato in bronzo e innalzato da Mosè per salvarsi dal veleno di veri serpenti che li avevano attaccati, punizione divina per la loro trasgressione.
In modo analogo Gesù è innalzato sulla croce e a Lui alziamo in nostro sguardo per la salvezza: quello che appare come tortura, supplizio, orrore, è, nel vangelo di Giovanni, luce, salvezza, la dimostrazione che Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio Unigenito per il mondo.
Quanto è difficile accettare la Croce; quanto un Dio non glorioso, condottiero e invincibile come un supereroe, ma un Dio che rinuncia alla sua onnipotenza, che viene torturato e messo a morte. Questo ci provoca scandalo.
L’unico modo per entrare nella logica divina è avere un rapporto personale con Dio, nella libertà. Dio è amore e l’amore si traduce nella libertà, nella scelta, fatta giorno, per giorno, di dire un “sì” quotidiano.
Gloria e Lucian
o

Punto chi
ave
Gesù entra nel cuore di Nicodemo, e prova incessantemente a fare breccia anche nei nostri. Egli vuole farci comprendere che per vedere il regno di Dio occorre nascere di nuovo, venire alla luce. Perché chi fa la verità viene alla luce e rinasce. Ma accogliere la luce, o restare nell'ombra, è affidato alla nostra libertà, è una nostra responsabilità.
Questa domenica “della gioia” ci aiuta a confrontarci con la croce. Riflettiamo insieme su questo segno di riconoscimento di noi cristiani.
Ad alcuni potrebbe sembrare amore per la sofferenza. Non è affatto così, perché chi decide di seguire la croce guarda alla gratuità di Dio che dona la vita, è il simbolo che ci ricorda l’immenso amore con cui siamo stati amati, perché la misura dell’amore è amare senza misura.
E nell’amarci, Dio non ci salva dalla sofferenza, ma nella sofferenza.
Gesù disse a Nicodemo: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito”.
Adesso sostituiamo la parola “mondo” col nostro nome, quello del partner, dei figli, delle persone care: “Dio ha tanto amato Lorenza da dare il suo Figlio unigenito”. Gesù è morto per te, per me, per ognuno di noi presi singolarmente. Noi siamo letteralmente la sua passione!
Lorenza e Gianluca

 
Redazione
14 marzo 2021
.
  

 

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13/03/2021

Politica. La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen risponde a Identità Siciliana

 

Identità Siciliana
Identità Siciliana

La Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, ha risposto a una lettera di Identità Siciliana.
Il 3 febbraio2021 il movimento politico “Identità Siciliana” aveva inviato una lettera alla Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, chiedendo che si vigilasse attentamente sulle condizioni a base del “Next Generation Fund” assegnato all’Italia. Queste condizioni dovrebbero prevedere maggiori investimenti a favore della Sicilia e delle Regioni del Sud. Contro questo obiettivo sembra andare l'orientamento del Governo nazionale, che vorrebbe distribuire le risorse solo sulla base della popolazione. Nello specifico, la lettera del Presidente di IDES, Enzo Maiorana, ribadiva la necessità di investimento maggiore nei confronti del Sud Italia, la cui percentuale è stata stimata solo in un 34% del totale. Da anni il Mezzogiorno italiano riceve molto meno di quanto spetta concretamente: si stima che dal 2000 al 2020 il Sud abbia ricevuto 840 miliardi di euro in meno rispetto alle zone del Centro-Nord.

La Presidente della Commissione, attraverso la capo unità Magdalena Morgese Borys, ha risposto ad “Identità Siciliana” con la lettera riportata di seguito.

Egregio signor Maiorana,
il NextGenerationEU (NGEU), istituito con il regolamento (UE) 2020/2094 del Consiglio, consentirà alla Commissione di raccogliere fondi fino a 750 miliardi di euro.
Di questi 312.5 miliardi di euro sono costituiti da sussidi a fondo perduto assegnati al Fondo per la ripresa e la resilienza (RRF).
Questo ammontare è ripartito tra gli Stati membri per il 70 per cento, in base alla popolazione, al prodotto interno lordo (PIL) pro-capite ed alla disoccupazione (per il calcolo del 70 % dell'importo).
Per il restante 30 %, il criterio della disoccupazione è sostituito dalla variazione del PIL nel 2020 e cumulativamente nel periodo 2020-2021 in parti uguali.
Sulla base di tali criteri di ripartizione, l'allegato IV del regolamento RRF riporta un importo di circa 68.9 miliardi di euro per il sostegno finanziario a fondo perduto a disposizione dell'Italia.
Tale importo sarà aggiornato nel giugno 2022 sulla base dei dati relativi al PIL del 2020 e del 2021.
Inoltre, l'Italia potrebbe richiedere, sotto forma di prestiti, un importo pari fino al 6,8 % del suo reddito nazionale lordo registrato nel 2019, ossia fino a circa 122.6 miliardi di euro.
Si tratta, quindi, di un importo complessivo massimo di circa 191.5 miliardi di euro che l'Italia può ricevere se il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (RRP) è approvato e i costi stimati ad esso associato sono almeno pari o superiori all'importo suddetto.
Per quanto riguarda l'utilizzo della dotazione totale del piano per ciascun Stato membro, il regolamento fissa due obiettivi: ciascun paese è tenuto a dedicare almeno il 37 % del totale dei fondi per la transizione verde e il 20 % per la transizione digitale.
Al di fuori delle predette percentuali, il regolamento del Recovery and Resilience Fund (RRF) non prevede altri obblighi di ripartizione dei fondi tra le varie aree di politica pubblica.
Tuttavia, la Commissione valuterà se il piano contribuisce a "rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale e la convergenza" e se risponde effettivamente alle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese.
La Commissione intrattiene regolari scambi con il governo italiano per discutere il suo piano, anche rispetto a tali profili.
Spetta, infatti, a ciascuno Stato membro individuare le riforme e gli investimenti prioritari da proporre nel piano, anche per quanto concerne le sfide per superare i divari regionali.
Gli Stati membri dovrebbero inoltre rispettare l’obbligo di consultare i vari interlocutori sociali, inclusi gli enti locali e regionali, e descrivere nei loro piani quali consultazioni sono state avviate e pianificate e in che modo i riscontri offerti dalle parti consultate sono stati inclusi nel piano.
Con l'occasione (Le) porgo distinti saluti
.
Magdalena Morgese Borys
La Capo unità”.

Ringraziamo per il cortese riscontro la Commissione Europea - ha dichiarato il segretario generale di IDES Michelangelo Valenza -. Come Movimento continueremo a monitorare la situazione affinché il Governo italiano effettui una corretta allocazione delle risorse nei confronti del Mezzogiorno. Gli investimenti a favore del Sud devono essere potenziati e, soprattutto, funzionali al suo sviluppo
.  
  

Redazione
13 marzo 2021
.
  

 

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13/03/2021

Comune. "Ripartire con la gestione pubblica del servizio idrico"; nota del presidente Aristotele Cuffaro

 

Aristotele Cuffaro
Aristotele Cuffaro

Nota del Presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele Cuffaro, sulla costituzione dell'Azienda speciale consortile per il ritorno della gestione pubblica del servizio idrico integrato.

*****

"Esprimo viva soddisfazione per l’approvazione della costituzione e partecipazione all’Azienda speciale consortile che il Consiglio comunale ha votato giorno 15 febbraio 2021. Tale risultato evidenzia la convinta volontà di un processo concreto di ripubblicizzazione dell’acqua. Il 23 settembre 2019, infatti, il Consiglio comunale approva la modalità di gestione della costituenda ATI in forma di Azienda speciale consortile e il 3 marzo 2020 ne ha approvato lo schema di statuto. Un importante traguardo che vede il Consiglio comunale di Grotte uno dei primi tra quelli consorziati ad avere concluso le tappe per ripartire con la gestione pubblica del servizio idrico. In base alla popolazione residente rapportata a quella della provincia di Agrigento la quota di partecipazione del comune di Grotte è pari all’1,5% del capitale sociale. Il mio invito ed augurio è rivolto ai colleghi Consiglieri dei comuni consorziati che ancora non hanno approvato tale costituzione affinché si acceleri il processo iniziato e si raggiunga l’obiettivo nel più breve tempo possibile".  
 

 

   

Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro

 

 

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12/03/2021

Attualità. "Il degrado culturale di una democrazia sfregiata"; di Michelangelo Palermo

 

I manutengoli dell'esistenza
Manutengoli

La lingua batte dove duole il dente. Sull’attuale situazione politica, locale e nazionale, poche amare parole di Michelangelo Palermo, dettate da una speranza che non intende spegnersi, pur non alimentando improbabili illusioni.

*****

La grande sconfitta che attualmente connota la coesistenza sociale del nostro vivere, è motivo della più preoccupante deriva umana.
Il sopravvento di concezioni farneticanti hanno generato il logoramento del tessuto sociale.
Talune di queste alimentano il disprezzo dell’altro diverso (sic!) o il mai sopito suprematismo bianco, largamente associate alla pratica del mors tua vita mea.
Una sedicente comunità - da cui si è scollata ancor più la stessa idea di appartenenza - in balìa perenne di spinte individuali che confliggendo inevitabilmente tra di esse impediscono l’emergere di una vitale collettività.
Concezioni e ideologie da sempre patrimonio delle destre più retrive, ed oggi, purtroppo, non solo di esse.
Di tutto ciò è particolare causa ed effetto il degrado culturale.
Degrado di cui la sinistra è responsabile, per non avere compreso le conseguenze nefaste che sarebbero derivate dallo sfaldamento della visione che pone la sua centralità nell’essere umano.
Una sinistra che - non avendo forse mai posseduto una chiara ed autentica forza identitaria - ha sgretolato lo stesso fondamento teorico su cui reggeva, giungendo pian piano ad appiattirsi sul pensiero neoliberista. Ovvero su una democrazia sfregiata.
Una ideologia in cui non vi è più vera conoscenza, ma conseguente perdita della sana sensibilità, addestra al conseguimento dell’utile nell’ottica di uno spietato darwinismo sociale. Falsa oltre che crudele credenza che esclude lo slancio alla realizzazione umana, giustificando il diritto di prevalere sul debole e la naturalità dello sfruttamento umano, per molti  fedele emanazione di una volontà superiore.

I manutengoli dell'esistenza
"I manutengoli dell'esistenza..."

Il vuoto che ne è derivato, a seguito della rinuncia alla ricerca di un nuovo umanesimo da parte della stessa sinistra politica, è stato colmato dallo svilimento dell’idea dell’eguaglianza fra tutti gli esseri umani - verità scientificamente oramai dimostrata e originata alla nascita stessa.
In tale humus aderisce e si riflette perfettamente l’azione politica, esangue ed impastata di sottocultura, che condiziona l'agire pubblico nei vari  indirizzi. Il suo fare è per lo più espressione cinica cui va addebitato il disastro sociale nonché umano, già lungamente annunciati.
Ai politici non vengono richieste né conoscenze adeguate né fantasia. Appaiono così sulla scena uomini incolti, abili soltanto nel fare, del fare cioè senza specificità umana, così da volgersi sovente impunemente in spregio all’inerme comunità.
Mai come ora nelle democrazie occidentali vengono designati al comando uomini con affermata spregiudicatezza.
Bullismo, affarismo, anaffettività e incultura sono caratteri che denotano la pocaggine e soprattutto lo squallore interno di moltissimi di coloro che si dedicano alla cosa pubblica.
Sono i manutengoli dell’esistenza - della nostra esistenza - cui affidiamo la gestione del vivere comune, dell’amministrazione pubblica nelle differenti estensioni, dalle centrali a quelle più capillarmente a noi prossime.
Nelle mani di costoro poniamo la bussola per orientarci nella realtà esistente, ed essi adepti di cupe liturgiche sanno lucidamente confondere lo sprovveduto cittadino.
Non a caso, molto spesso, è lo stesso cittadino ad osannarne le gesta, considerandole la migliore dote per accedere alle leve del potere.
Sono gli stessi elettori - spesso purtroppo anche tra i più navigati - che mostrano enorme difficoltà a comprendere la differenza tra intelligenza e furbizia, tra azione creativa e quella finalizzata a scopi parziali. Quest’ultimi talvolta di carattere strettamente privato, motivo prevalente del divario sempre più marcato tra politica e società.
In un tale disorientamento il dominio degli eventi è più che mai nelle mani cieche di coloro che hanno sempre agguantato le redini del corso umano più retrogrado, vincolandolo ad un crudele scadimento, falciando qualsiasi entusiasmo, qualsiasi possibile rinascita.
I manutengoli dell’esistere riciclati in politica - sgomitano e danno calci in faccia scansando e scoraggiando le persone più miti e più capaci - sono oramai divenuti il vero ostacolo al benessere collettivo.
Pure l’esempio a noi vicinissimo è palese, basti lanciare uno sguardo attraverso la finestra di casa: facilmente si scorge lo stato greve in cui il nostro paese è stato gettato a terra, come l’involucro di una merendina frettolosamente scartata e prontamente divorata.
E se lo guardi meglio con profondità vedi nel suo specchio il vuoto, ben saldo tra mura erette a salvaguardare l’immagine di un miles gloriosus che oramai recita senza più pubblico.
E tutto ciò incalza noi tutti dinanzi al che fare? al come far sorgere la vera politica? - l’inalienabile arte nobile che sa occuparsi della res publica al servizio della polis e nel contempo favorire le vitali e indispensabili trasformazioni delle nostre società.
Questo lo dobbiamo soprattutto a chi crescendo conoscerà presto tale minaccioso degrado; lo dobbiamo a chi non ha mai contribuito a consegnare il futuro nelle mani dei manutengoli dell’esistenza, che nella loro violenta stupidità bruciano il vivere alla maggioranza, relegandola  nei suburbi ininfluenti. 

 

Michelangelo Palermo
12 marzo 2021

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12/03/2021

Storia. "L'eredità dei classici", di Enzo Allegro; 2^ parte

 

Fregio del partenone di Atene
Fregio del Partenone

  
Eredità dei classici (2^ parte)

Platone nel lontano IV sec. a.C. parlò della parità dei sessi.
La scorsa volta ci siamo lasciati con tale domanda. Possibile?
Vissuto tra V e IV secolo a.C.,
Platone aveva scritto un opera, “La Repubblica”, in cui ipotizzava il governo ideale che poteva essere guidato  sia da uomini che da donne capaci. Egli scrive: “Ci saranno anche donne capaci di fare le custodi e di difendere lo Stato” (La Repubblica, V libro). Veramente un pensiero molto innovativo, se teniamo conto della situazione della donna greca di quel periodo.
Tra un po' ritorneremo sulla sua opera principale.
Ma cosa lo indusse a scriverla? Fu la delusione verso la politica.
Anche a quei tempi,
come oggi, si provavano gli stessi sentimenti di avversità alla politica. A seguito della sconfitta subita dagli Spartani nel 404 a.C. e delle successive crisi politiche, viene istituito il cosiddetto Governo dei Trenta Tiranni, a cui seguì un governo democratico revisionista il quale costrinse Socrate nel 399 a.C. ad uccidersi bevendo un preparato a base di cicuta.
Socrate fu accusato di empietà e ateismo; pagò per un presunto collaborazionismo con i precedenti capi della polis.
Platone era legato a Socrate perché suo allievo; subì il colpo di tale ingiustizia. Pensò “Come hanno potuto eliminare un uomo che si è sempre battuto per la democrazia, come hanno potuto utilizzare il mio maestro Socrate come unico capro espiatorio della crisi politica precedente Quanto sono deluso dalla politica!”.
Ritenne i sofisti (membri di una corrente di pensiero da lui fortemente osteggiata), responsabili dell'ingiusto assassinio del suo maestro.

Atene, Fregio del Partenone
(Atene, Fregio del Partenone)

Questo triste episodio costituì per Platone una scossa maieutica, una spinta a pensare ad uno Stato ideale. L'opera è stata composta a mo' di dialogo (tale tipologia di narrazione era di moda nel mondo classico) tra il sofista Trasimaco e Socrate (in realtà impersonato dallo stesso Platone). La conversazione era incentrata sul tema della giustizia: esiste una giustizia vera assoluta oppure essa rappresenta l'utilità del più forte?
Cosa prevedeva questa polis ideale oltre alla parità tra uomo e donna?
La popolazione doveva essere divisa in 3 classi: lavoratori, guerrieri e governanti. Costoro dovevano rispettivamente avere le qualità di temperanza, coraggio e sapienza.
I governanti, i re filosofi, dovevano essere gli aristoi, cioè i migliori, e dovevano farsi guidare nel loro agire politico dalla filosofia (ossia dall'amore della sapienza).
Gli appartenenti alle classi superiori, governanti e guerrieri, dovevano condividere tutto, non potevano possedere nessuna proprietà. Qui alcuni pensatori, come Hegel e Rousseau, hanno visto una sorta di collettivismo, di primo comunismo.
I figli sarebbero dovuti essere sottratti alle famiglie e allevati dallo Stato; istruiti da capaci maestri nelle materie umanistiche quali la filosofia e la metafisica; non più essere indottrinati dalla poetica omerica, questa era buona sono a stimolare passioni irrazionali! I ragazzi migliori, i quali dimostravano di essere sapienti e razionali, sarebbero stati scelti per ricoprire i ruoli più importanti delle classi superiori.
Il fine da perseguire in questa nuova società era la giustizia e il bene comune.
E la  schiavitù? Era dichiarata legittima da Platone, giusta per natura.
Tanto avanti sulla parità tra uomo e donna ma ahimè molto indietro su altre questioni!
Soltanto più avanti con Crisippo di Soli, esponente della scuola dello, stoicismo ma soprattutto con l'avvento del cristianesimo si cambiò  radicalmente opinione almeno dal punto di vista teorico. Si dovrà aspettare Locke, Rousseau e Kant per mettere sullo stesso piano legislativo tutti gli uomini.
Con il tempo Platone stesso comprese che la sua polis ideale era troppo utopica per potersi realizzare. Nelle altre sue opere, “Il politico” e “Le leggi”, dichiarò che al di fuori della polis ci sarebbe stato posto per una costituzione democratica sotto il vigile controllo del consiglio notturno (un gruppo di saggi). In tale democrazia le leggi dovevano essere sovrane e il diritto fondamento della vita associativa.
La immaginate una polis del genere?
Alcuni autori, ad esempio Karl Popper, un grande liberale e difensore della democrazia austriaco naturalizzato inglese, hanno attributo a Platone degli aggettivi molto forti: antidemocratico, illiberale e totalitario; soprattutto per questa rigidità nella divisione della classi e nella guida in solitaria della polis da parte dei re filosofi.
Altri pensatori (W. Jaeger ed E. Havelock) ritengono che “La Repubblica” non sia né un testo di politica né tanto meno un progetto di polis ideale, ma piuttosto un trattato sulla paideia (la pedagogia nel mondo greco); un mero attacco al programma di educazione utilizzato ad Atene.

L'allievo, Aristotele, sarà migliore del suo maestro, Platone?
Ne parleremo nella prossima puntata
. 
 

Enzo Allegro
12 marzo 2021

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10/03/2021

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Programma della settimana
Unità Pastorale
 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili anche alla pagina "Chiesa").

Lunedi 8 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 10.00, nella casa del venerabile Padre Vinti, preghiera;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Rosario "A Maria che scioglie i nodi" e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i malati e gli anziani), Rosario mariano;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Martedi 9 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione e Rosario biblico vocazionale con il venerabile Padre Vinti;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i fedeli defunti), Rosario mariano;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Mercoledi 10 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione, catechesi e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i moribondi), Stellario a san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.00, nella chiesa San Francesco, Benedizione delle nuove stazioni della Via Crucis, e preghiera della Via Crucis.

Giovedi 11 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa San Francesco, santa Messa; a seguire, Adorazione eucaristica e confessioni sino alle 12.00;
- ore 09.30, in chiesa Madre, preghiera per le famiglie;
- ore 16.00, in chiesa Madre, Adorazione, Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per le vocazioni sacerdotali e religiose), Rosario mariano;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa ed Esposizione eucaristica;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia e catechesi.

Venerdi 12 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Via Crucis;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Confessione;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i peccatori), santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Via Crucis;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Via Crucis;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Itinerario dei fidanzati.

Sabato 13 marzo
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, catechesi per la Prima Comunione, Confessione e Cresima;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Matris;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Comunione (Gruppo 1);
- ore 16.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Comunione (Gruppo 2);
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove del coro;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove dei ministranti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per la famiglia), Via Matris;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Vespri;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa prefestiva animata dal Cammino neocatecumenale.

Domenica 14 marzo - IV Domenica di Quaresima
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco (per il popolo di Dio), santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
-
chiesa Madonna del Carmelo: 60
-
chiesa San Rocco: 25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione
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Redazione
10 marzo 2021
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10/03/2021

Volontariato. Con l'UNICEF un gesto d'amore che può fare la dfferenza

 

UNICEF
Locandina

Il Comitato Provinciale UNICEF di Agrigento, pur consapevole delle difficoltà dovute alla pandemia, anche quest'anno promuove il Progetto nazionale delle "Bomboniere Solidali". Se si ha in programma un matrimonio, un battesimo, una laurea o qualsiasi altra ricorrenza, questo evento essa può essere arricchito dal valore della solidarietà. Scegliendo le bomboniere solidali UNICEF si trasformerà una giornata importante in un vero e proprio gesto d'amore nei confronti di tutti i bambini.
Le bomboniere solidali UNICEF permetteranno di continuare a portare avanti l'impegno, in oltre 190 Paesi del Mondo, in difesa di ogni bambino, per garantire loro l'accesso a servizi sanitari adeguati ed un futuro più sereno. Ogni euro di bomboniere solidali corrisponde, per esempio, a 20 bustine di sali reidratanti, fondamentali per curare i bambini affetti da disidratazione.
Le bomboniere solidali possono essere ordinate presso il Comitato UNICEF di Agrigento, telefonando alla presidente del Comitato Provinciale, prof.ssa Lilly Bruna (al numero 3208365151) oppure al cav. dott. Pietro Sicurelli (al numero 3899488335)
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Redazione
10 marzo 2021
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10/03/2021

Tributi. "Pagare le tasse è un dovere, pagare il giusto è un dritto"; dell'avv. Nino Caltagirone

 

Tributi
Contribuente


Avv. Nino Caltagirone
Avv. Nino Caltagirone

Lettera dell'avv. Nino Caltagirone in merito agli avvisi di accertamento per IMU, TARI e TASI relativi agli anni 2015 e 2016.

*****

Gentilissimo Direttore,
leggendo la notizia dell’arrivo, ai contribuenti grottesi, di 2.999 avvisi di accertamento per tributi locali, riferiti alle annualità 2015 e 2016, l’attenzione del lettore si sposta prioritariamente sul numero che, inevitabilmente, riconduce la memoria ai cartelli dei prezzi esposti sulla mercanzia dei mercati rionali palermitani.
Nel dettaglio, 1651 accertamenti per IMU 2016, 968 per TASI 2016 e 380 per TARI 2015.
I numeri hanno una loro logica che, rapportata alla popolazione residente e in particolare ai soggetti titolari di diritti reali di godimento, conduce all’amara conclusione di una intera comunità di evasori.
L’elemento confortante, che smentirebbe i termini della questione, è dato dai risultati, per il nostro Comune, della rottamazione automatica delle cartelle di pagamento le cui iscrizioni a ruolo sono state eseguite nell’arco temporale compreso tra il 2000 e il 2010 (D.L. n.119/2018 convertito in Legge n.136/2018).
I dati ufficiali dicono che, con tale operazione il Comune di Grotte è stato inciso per appena euro 8.000,00, ossia una media di euro 800,00 per ciascuna annualità.
A ben vedere, l’eloquenza delle cifre afferma l’esatto contrario, e cioè che i contribuenti grottesi sono contribuenti virtuosi che pagano regolarmente le tasse, salvo a dimostrare che l’irrisoria cifra di euro 8.000,00 è la conseguenza della mancata iscrizione a ruolo.
Nel qual caso si configurerebbe a carico di sindaci, assessori, consiglieri e revisori dei conti, il danno erariale che non può essere pagato dai cittadini.
Ritornando al cartello di Ballarò, cioè ai 2.999 avvisi di accertamento, vale la pena precisare che anche l’Ente creditore Comune soggiace, come qualsiasi cittadino, a delle regole ben precise che non sempre vengono rispettate e non sempre ciò che è richiesto è dovuto.
Mi permetto di suggerire, alla vasta platea di contribuenti destinatari di tali avvisi, la verifica del rispetto dei termini di decadenza da non confondere con prescrizione, che per effetto del Decreto Legge Cura Italia sono stati prorogati di 85 giorni.
Di fare attenzione alla motivazione dell’atto di accertamento, spesso lacunosa e solo apparente, soprattutto quando il servizio di gestione del contenzioso è affidato a soggetti terzi il cui guadagno è parametrato sulla quantità e non sulla qualità.
La quasi totalità di contribuenti sarà interessata da richieste d’integrazione di versamento, e nel qual caso potrà essere opposto il legittimo affidamento che di sicuro neutralizza, ipso iure, le sanzioni irrogate dall’Ente comunale.
In presenza di accertamenti poco chiari, lacunosi e confusionari, consiglio di presentare, entro il termine di 60 giorni dal ricevimento dell’avviso, istanza di accertamento con adesione.
L’istituto che precede non costa nulla e non necessità di particolari formalismi, non è vincolante per nessuna delle parti e i termini per l’eventuale proposizione del ricorso sono prorogati di 90 giorni. Allo scadere dei termini anzidetti, può sempre essere proposto reclamo-mediazione che allo scadere di ulteriori 90 giorni può trasformarsi, mediante costituzione in giudizio, in ricorso.
Pagare le tasse è un dovere, pagare il giusto è un diritto
. 
 

 

   

Avv. Nino Caltagirone
 

 

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08/03/2021

Ricorrenze. Giornata Internazionale dei Diritti della Donna; intervento dell'on. Rosalba Cimino

 

Giornata Internazionale dei Diritti della Donna
Manifesto

La Giornata Internazionale dei Diritti della Donna quest’anno si inserisce in un contesto del tutto particolare: la pandemia ha fatto emergere nel nostro Paese, così come in altri, quanto ancora sia forte il divario di genere. Ci basti pensare che le donne sono state i soggetti che ne hanno subito maggiormente le conseguenze e non dal punto di vista sanitario, ma da quello sociale e economico. Così scrive l'on. Rosalba Cimino, deputata del Movimento 5 Stelle, nella ricorrenza della Festa della Donna 2021.
Nel terzo trimestre 2020, infatti, in Sicilia si contano 21.000 donne occupate in meno - continua la Deputata -. In totale si contano sull’isola 478.000 occupate totali, di cui 80.000 (16,7% del totale) occupate indipendenti (-3.000 rispetto al terzo trimestre 2019) e 398.000 occupate dipendenti al III trimestre 2020 (-18.000 rispetto al III trimestre 2019). Cosa pesa su questi numeri? Le ore settimanali che la donna dedica alla cura della casa e dei figli sicuramente, quasi completamente a carico di quest’ultima. Questo - prosegue l'Onorevole -, insieme ai pregiudizi che accompagnano la figura femminile nel mondo del lavoro e che impediscono loro di raggiungere posizioni di rilievo, limitandone così la presenza nei ruoli manageriali, nonostante in Italia le donne rappresentino la maggior parte dei laureati e diplomati. La complessità dell’accesso al mondo del lavoro depotenzia la crescita economica di tutto il Paese e sul piano sociale si traduce in difficoltà della donna ad autodeterminarsi e essere completamente indipendente dalla famiglia o dal partner. Anche in questi contesti maturano le violenze domestiche e i femminicidi. Riportare sullo stesso piano donne e uomini, eliminare le diseguaglianze e raggiungere una parità concreta e tangibile, al di là di qualsiasi quota rosa, è un obiettivo - conclude Cimino - che con buonsenso tutti dovremmo sostenere.
  
Redazione
8 marzo 2021
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08/03/2021

Iniziative. Poste Italiane: annullo filatelico e cartolina per la "Festa della Donna"

 

Cartolina per la "Festa della Donna"
Cartolina

Ufficio Postale Ribera 1, tutto al femminile
Ribera 1

Poste Italiane: per la Festa della Donna le cartoline filateliche negli uffici di Agrigento centro e Sciacca; sino all’11 marzo nelle sedi con sportello filatelico insieme all’annullo speciale.
Poste Italiane celebra anche quest’anno la Festa della Donna dedicando una cartolina filatelica e un annullo speciale. Un'occasione unica per ogni collezionista o per chi, semplicemente, desidera ricordare in modo originale una giornata particolare, facendo dono della cartolina a una persona cara o inviando un messaggio a chi è lontano.

Ufficio Postale Ribera 1, tutto al femminile
(Ufficio Postale Ribera 1, tutto al femminile)

L’immagine della cartolina raffigura il volto di una donna contemporanea che si affaccia al Terzo Millennio, adornata da fiori avvolti in un gioco di luminosi colori.
Il prodotto filatelico sarà disponibile sino all’11 marzo nei due uffici postali con sportello filatelico della provincia di Agrigento - le sedi di Sciacca e Agrigento Centro -, insieme all’annullo speciale rettangolare dedicato, che dovrà essere utilizzato esclusivamente in abbinamento al bollo con datario mobile.

Poste Italiane è un’azienda sensibile al mondo della donna: la grande attenzione che da sempre l’Azienda rivolge a tematiche come la parità di genere ha portato a registrare una presenza femminile in costante crescita anche in provincia di Agrigento, dove a dirigere un ufficio postale è una donna su tre e oltre il 40% degli impiegati è in “rosa”
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Redazione
8 marzo 2021
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08/03/2021

Comune. In arrivo 2.999 avvisi di accertamento per IMU, TASI e TARI relativi agli anni 2015 e 2016

 

IMU, TASI, TARI
Tasse sulla casa

Stanno per arrivare nelle case dei cittadini di Grotte 2.999 avvisi di accertamento, per un totale di 434.239,01 euro.
A tanto ammonta complessivamente la somma richiesta dal Comune a quei cittadini che, negli anni 2015 e 2016, avrebbero effettuato una infedele dichiarazione o un parziale versamento, o addirittura non avrebbero pagato IMU, TASI o TARI.

IMU, TASI, TARI

In particolare, 380 avvisi riguardano contribuenti che avrebbero dichiarato infedelmente gli elementi necessari al calcolo della TARI 2015; questi sono chiamati a versare 39.206,72 euro. Altri 1651 avvisi, per un importo di 319.843,43 euro, sono indirizzati a contribuenti che avrebbero omesso, totalmente o parzialmente il versamento dell'IMU 2016. Infine 968 avvisi saranno notificati a contribuenti che avrebbero omesso, totalmente o parzialmente il versamento della TASI 2016, per un importo di 75.188,86 euro.
Le somme indicate sono comprensive di  imposte, sanzioni, interessi e spese postali
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L'avvio del procedimento di accertamento d'ufficio è conseguente all'applicazione dell'art. 1, comma 161, della legge 296/2006 secondo cui: "Gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza, procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonché all'accertamento d'ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d'ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate le sanzioni amministrative tributarie, a norma degli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, e successive modificazioni".
I contribuenti possono verificare la propria posizione attraverso l'accesso al "Portale Tributi" (vedi il portale) tramite le credenziali (user e password); tali credenziali si trovano sulla prima pagina della lettera
che il Comune ha inviato ai cittadini per il pagamento della Tassa Rifiuti anno 2020.

Tassa Rifiuti anno 2020

Sul portale è possibile verificare i propri dati (anagrafici e catastali) e controllare i versamenti effettuati a partire dall'anno 2016. Per ulteriori informazioni contattare l'Ufficio Tributi inviando una mail all'indirizzo tributi@comunedigrotte.org, oppure un fax al numero 0922.947529, o ancora telefonando al numero 0922.947505. 
 

Carmelo Arnone
8 marzo 2021

© Riproduzione riservata.
  

 

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08/03/2021

Trasporti. Aeroporto di Birgi: voli programmati per la stagione estiva 2021

 

Aeroporto di Trapani Birgi
Trapani Birgi

Aeroporto di Trapani Birgi: Albastar annuncia la programmazione per la stagione estiva 2021.
La compagnia aerea Albastar
annuncia la programmazione per la stagione IATA Summer 2021, dal 28 marzo al 31 ottobre, in partenza dall’aeroporto "Vincenzo" Florio di Trapani Birgi, con la piena riconferma dei collegamenti diretti per Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Cuneo, oltre ai collegamenti per Brindisi, Napoli, Parma. Con gli oltre 800 collegamenti diretti proposti da e per Trapani, il vettore procede nel consolidamento delle sue attività di linea dalla Sicilia.
"Siamo lieti che nonostante il periodo drammatico che ha ridotto la mobilità mondiale - commenta il presidente di Airgest, Salvatore Ombra -, Albastar abbia scelto di incrementare i propri voli da e per l'aeroporto di Trapani Birgi. Oltre alle tante conferme, le rotte per Malpensa e Parma diventano trisettimanali. Ringraziamo la compagnia aerea per il suo investimento e per la fiducia nel territorio, frutto di un lavoro congiunto che porta un altro tassello importante al panorama delle rotte della Summer 2021".
Le rotte della stagione Summer 2021 operate dalla compagnia aerea Albastar, all’aeroporto "Vincenzo Florio" di Trapani Birgi, dal 28 marzo al 31 ottobre 2021 sono:
- Trapani-Parma e viceversa, ogni venerdì e sabato fino al 23 maggio e 3 frequenze settimanali ogni lunedì giovedì e sabato dal 24 maggio;
- Trapani-Napoli e viceversa, ogni martedì;
- Trapani-Brindisi e viceversa, ogni martedì e sabato fino al 22 maggio e ogni martedì e venerdì dal 23 maggio;
- Trapani-Roma e viceversa, ogni lunedì, mercoledì, venerdì, domenica, dal 29 marzo;
- Trapani-Milano Malpensa e viceversa, ogni lunedì, venerdì, domenica, dal 31 maggio;
- Trapani-Cuneo e viceversa, ogni giovedì e domenica, dal 30 maggio
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Redazione
8 marzo 2021
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07/03/2021

Romanzo. "Chi era il vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza; 11^ puntata

 

Fuga in Egitto - Guttuso
Fuga in Egitto
R. Guttuso



Prof. Rodolfo Costanza
Prof. Rodolfo Costanza

 
"Chi era il vero padre di Gesù?"
(Una giovinetta ripudiata dal re)
     
Fuga in Egitto - Guttuso
(Fuga in Egitto, di Renato Guttuso)

(11^ puntata)

Cap. 11
Una gālīli a palazzo reale

     Il capo-guardia e il responsabile dell’annona della porta ovest delle mura di Gerusalemme, affascinati dalla bellezza di Myriam, nel pomeriggio inoltrato chiedono di essere ricevuti dal capo eunuco responsabile dell’harem di Erode, il quale li ospita in un locale appartato e lontano da orecchie indiscrete. Riferiscono che dalla porta ovest della città, ove prestano servizio, è transitata nella mattinata, con un gruppo di pellegrini provenienti da Nazareth di Galilea, una ragazza di rara bellezza, dai capelli corvini, gli occhi cerulei, un bel seno, gambe lunghe e dall’aspetto sensuale. Inoltre, riferiscono in quale locanda si ristorano questi pellegrini.
     Il capo eunuco comprende subito, dall’entusiasmo con cui i due funzionari hanno descritto la ragazza, che questa sarebbe stata per lui un ottimo affare, perché ogni volta che segnala a Erode una bella giovane di suo gradimento, riceve una consistente ricompensa in denaro.
     L’eunuco capo, colpito dalla descrizione fatta della giovane, decide di vederla di persona prima di riferire a Erode. Infatti, a mezzodì si reca, vestito modestamente per non dare nell’occhio, presso la locanda dove si trova il gruppo di Nazareth; si siede su una panca e chiede del vino da bere. Trova la giovane con i suoi compagni di viaggio che mangiano in modo frugale attorno a un tavolo.
     L’eunuco si accorge che, oltre a essere bella, la ragazza ha l’aspetto e l’atteggiamento disinvolto e si comporta con molta dignità. Il contegno è di una giovane educata a ingraziarsi le simpatie delle persone cui viene a contatto. Egli intravede una certa nascosta fierezza che a volte si trova nelle ragazze contadine dei piccoli paesi della Galilea.
     La giovane gālīli (galilea), nota l’eunuco, emana una naturale simpatia derivante da un altrettanto connaturato, spontaneo e accattivante sorriso che le incornicia il viso. Essa emana una non poca sensualità che deriva dalle sinuosità e movenze del corpo.
     Anche lui è conquistato da tanta bellezza e principalmente dal suo parlare riservato e nello stesso tempo schietto. In poco più di mezz'ora ne è teneramente affascinato. L’eunuco capo la sera stessa riesce a farsi ricevere da Erode, il quale è colpito dal racconto e dalla descrizione delle caratteristiche della giovane galilea.

* * *

     Il giorno dopo, inaspettatamente, accade che uno dei giovani di nome Ibrahim, facente parte del gruppo di Cana, sia arrestato presso il palazzo reale di Erode da due guardie poiché colto in circospetto atteggiamento e con addosso delle armi.
     Due ore dopo sono fermati tutti i membri del gruppo, compresi le donne, i giovani e gli anziani; sono, inoltre, arrestati e interrogati tutti i maschi adulti del gruppo e Joseph, sospettati di attentare alla vita del re.
     Le genti di Galilea non sono ben viste in Giudea a causa della loro indole ribelle, del rozzo parlare, per la testardaggine, per l’astuzia con cui mercanteggiano e per il carattere irascibile. Hanno inoltre l’usanza di portare spesso sotto le loro vesti dei lunghi coltelli che all’evenienza usano con destrezza.
     Nell’interrogatorio, messo in atto dal capo dei gendarmi, si scopre che Miryam è parente del ribelle Ezechia fatto uccidere da Erode alcuni decenni prima; ciò è sufficiente, come pretesto, per trattenere la giovane galilea.
     Quando giunge il vespro, Myriam è accompagnata a palazzo reale, dove si respira un’aria satura di odori di spezie e profumi. È scortata attraverso l’ingresso e il grande cortile il cui pavimento è istoriato da un mosaico che rappresenta vari volatili e animali della foresta africana. Fiaccole da poco accese infilate in porta-torce di ferro cominciano a diffondere una luce colore arancio. Essa è presa in consegna da una schiava e da un eunuco, in attesa di essere interrogata nuovamente.
     L’indomani, il responsabile delle guardie di palazzo chiede a Myriam: «Conosci il giovane Ibrahim?».
     «L’ho visto la prima volta lungo il viaggio tra i giovani del gruppo di Cana».
     Le viene chiesto, inoltre, sui rapporti tra la sua famiglia e Giuda il Galileo fondatore della setta degli Zeloti, figlio del rivoluzionario Ezechia e lontano parente della madre di Myriam.
     «Giuda il Galileo», essa risponde, «non è stato mai in casa di mio padre, dove non si è mai parlato di politica. I miei genitori sono dei tranquilli contadini che vivono di lavoro. Essi frequentano il sabato la sinagoga e seguono i precetti della religione di Yahwèh. Il fatto che siamo lontani parenti di Giuda il gamaliota non consegue che abbiamo rapporti e che condividiamo le sue idee».
     Il capo guardia è colpito dalla sincerità della ragazza e pur non avendo nessun dolo da addebitarle, per precauzione e per compiacere il re, la tiene al fermo cautelativo presso il gineceo della reggia.
     Questa vicenda, ancora una volta, dimostra che la terra di Galilea, come scrisse E. Renan nel suo libro Vita di Gesù, "era una vasta fornace, entro la quale i più diversi elementi rivoluzionari bollivano pronti a esplodere in qualsiasi momento". Del resto le genti di Galilea erano considerate dei ribelli facili alle rivolte.
     Dopo due giorni d’indagini e interrogatori tutti i giovani sono liberati e, con tutto il resto del gruppo, rientrano in Galilea, mentre sono trattenuti il giovane Ibrahim, Joseph e Myriam.
     Joseph è incriminato per non aver vigilato abbastanza sui giovani che ha portato con sé a Gerusalemme. È inoltre accusato dal capitano delle guardie di aver collaborato, alcuni anni prima, a un fallito attentato contro Erode quando egli abitava a Betlemme e lavorava come carpentiere alla ricostruzione del Tempio di  Gerusalemme. Intanto, in attesa del processo, Joseph è trattenuto in carcere come il giovane Isaia. Myriam, invece, è trattenuta a Palazzo in stato di fermo con il “pretesto” di essere parente di un capo rivoluzionario.
     Erode è affascinato dalla giovane Myriam che è affidata a un’anziana nutrice e a una giovane ancella di nome Giovanna, in attesa che i suoi genitori, anche loro convocati da Erode, si presentino a corte.

* * *

     Considerata la poco rassicurante reputazione di Erode presso la popolazione della Galilea, inizialmente Myriam si dimostra diffidente verso il re. Il sovrano tuttavia riesce a vincere, con l’aiuto della servitù femminile e di una nutrice, i timori della giovane; egli nel frattempo inizia a frequentarla e a conoscerla. Il re rimane incantato della bellezza della ragazza e del suo dolce carattere, le fa conoscere numerosi cortigiani e funzionari che restano affascinati dalle sue grazie e dalla sua indole. Nell’assecondare il progetto di Erode essi la trattano come una regina. Il re presenta Myriam anche ai suoi figli, compreso Alessandro e Aristobulo, che restano affascinati dalle sue grazie e dalla sua personalità.
     Erode, i figli e i cortigiani non si rendono conto che Myriam è all’inizio di una gravidanza, anche se non sembra, ed è proprio la natura del suo stato che la rende più bella, più dolce e amabile.
     Il re intanto le fa visitare il palazzo reale. Myriam resta abbagliata dalla reggia costituita da marmi colorati, da numerose stanze, da fumi di sandalo e di cedro, da tende, da bei mobili. Essa resta ammirata dalle melodie di cetre e lire, dal mormorio delle fontane, dai numerosi uccelli esotici, da schiavi negri e bianchi, da sentinelle seminude a guardia delle varie porte interne ed esterne. Rimane stupita dai mosaici dei pavimenti, dagli affreschi e dai colorati disegni geometrici che ornano i soffitti e le pareti delle enormi sale. Resta estasiata dei cortili interni ove spiccano piante di melograno, ciliegi e arance.
     Il re, da quando è morta Marianne, si sente solo e sconfortato e rivela a un ristretto numero di funzionari di essersi innamorato della giovane Myriam. Il re con l’aiuto della nutrice, dell’eunuco capo e della matrona dell’harem, riesce a blandire Myriam facendole capire che si è innamorato di lei. Essi, in nome di Erode, dopo qualche giorno chiedono alla giovane galilea se è disponibile a diventare prima la favorita e in seguito la regina e la consorte del sovrano. Essa, lusingata, riflette per alcuni giorni sulla proposta e “astutamente” comincia ad accarezzare l’idea di poter accettare la richiesta del re e così risolvere anche il problema della sua gravidanza. In questo modo riuscirebbe a dare un padre al proprio figlio e lei a sistemarsi per tutta la vita. Per il futuro, Dio, nella sua immensa bontà, di sicuro provvederà per il meglio.
     La situazione che si è venuta a creare convince la ragazza ad accettare la proposta di convivere con il re e, alla fine, dichiara all’eunuco capo e alla matrona dell’harem che darà la risposta definitiva dopo che Erode avrà parlato con i suoi genitori. In cuor suo Erode è disposto a tutto, pur di avere Myriam, prima come favorita e poi come moglie.
     I cortigiani non riescono a capire se il re, ormai avanti negli anni, sia veramente invaghito di questa sconosciuta e bella nazarita o sia un innamoramento dato dalla debolezza o stanchezza mentale e dagli umori causati dalla senilità che avanza.
     Dopo alcuni giorni dal rientro del gruppo di pellegrini a Nazareth e a Cana, di pomeriggio si presentano a palazzo reale i genitori di Myriam. Essi sono accolti dalle persone fedeli al re e da Erode stesso in modo affabile e con sincera cortesia. Sebbene pensino di trovare la figlia prigioniera di Erode, in realtà notano che essa è ospite gradita a palazzo reale ed è trattata come una regina.
     L’indomani, i genitori riescono a parlare con la figlia, la quale confida loro le intenzioni del re. Essi si mostrano riluttanti e diffidenti, considerata la pessima reputazione che gode Erode presso gli abitanti della Galilea. Myriam, nonostante le resistenze dei genitori, è decisa, considerato il suo stato iniziale di gravidanza, di rimanere alla reggia e a diventare la nuova compagna del re.
     La giovane, per riuscire a convincere i genitori, fa capire, scaltramente, che Erode è intenzionato con le buone e anche con le cattive a tenersela a corte e a convivere con lei.
     «Il pretesto da parte di Erode di usare le maniere forti», riferisce Myriam ai genitori, «è dato dal fatto che essi sono parenti di una famiglia di rivoluzionari della Galilea».
     Il mandante del supposto attentato di Ibrahim al re, secondo il capitano delle guardie, può essere quindi Giuda il Galileo parente della madre di Myriam. Mentre Joseph è considerato un connivente di tale fatto.
     Giocchino da buon fariseo dice alla moglie e alla figlia: «Purtroppo la superbia dell’Angelo del male è stata la causa delle sventure di questo mondo, mentre la debolezza di Adamo ci ha allontanò dalla grazia di Adonai. Pertanto adesso ne paghiamo lo scotto con questa sventura che ci sta cadendo improvvisamente addosso». Si asciuga le lacrime che copiose iniziano a bagnargli il viso pensando che sta perdendo la figlia a favore di un re perfido e malvagio.
     «È opportuno accettare la richiesta di Erode», dice Myriam, «di trattenermi per sempre a corte per poi sposarmi».
     Essa fa intendere ai suoi genitori di essere favorevole a questa soluzione; in questo modo nessuno è danneggiato, anche loro possono trarne numerosi vantaggi.
     I genitori a quel punto, a malincuore e costernati, accettano la decisione della figlia alla quale confidano che avevano deciso, mentre lei era a Ein Karem, di darla in sposa a Joseph. Le ricordano inoltre di intercedere presso Erode affinché conceda all’anziano falegname la libertà.
     La ragazza, lo stesso pomeriggio, comunica al re di accettare la sua richiesta di diventare la sua favorita. Essa inoltre fa a Erode un’altra richiesta: «Come da tradizione, devi chiedere di persona ai miei genitori di sposarmi e, come da consuetudine, di risarcirli della mia perdita» (è in uso ancora oggi presso alcuni popoli semitici che gli uomini, nello sposare una ragazza, debbano ricompensare i genitori della perdita della figlia con un congruo risarcimento con soldi o con pecore o vitelli oppure cammelli). Condizioni che il re accetta volentieri e senza creare problemi.
     La stessa sera davanti a pochi intimi, al segretario Nicola di Damasco e al capo eunuco convocati per lo scopo, Erode riceve i genitori di Myriam, ai quali chiede di potersi fidanzare con la figlia e li risarcisce della perdita con terreni e denaro. L’indomani, di buon mattino, i genitori con animo triste, dopo aver augurato alla propria figlia buona fortuna e l’aiuto di Dio, si congedano e si avviano per Nazareth.

* * *

     La congiura dei due fratelli ha indotto il sovrano ad attaccarsi di più all’incantevole e dolce Myriam, trovandola persona leale, comprensiva e disinteressata; ciò aumenta la sua affezione e il suo legame verso la giovane giorno dopo giorno.
     Con il trascorrere del tempo Myriam, in breve, si conquista l’affetto di parte della corte eccetto i familiari di Erode e i loro accoliti. Essi non vedono di buon occhio questa giovane favorita per la quale il re stravede. Egli è disponibile a mettere da parte le altre mogli, i molti figli e le tante concubine pur di sposare la giovane galilea. Erode, sebbene sia assillato dagli ultimi fatti accaduti riguardanti i due figli di Marianne, riesce ad acquistare, tramite l’affetto di Myriam, un certo equilibrio e po’ di serenità.
     Il re è ormai deciso a sposare Myriam e della decisione fa partecipe alcune persone di fiducia, tra queste il capo eunuco, la nutrice, Nicola di Damasco e i due ministri, Sapino e Tolomeo. Essi, tuttavia, gli fanno intendere che è sconveniente e sicuramente non sarebbe gradito al popolo che si celebrassero le nozze in prossimità del processo riguardante i suoi due figli, Alessandro e Aristobulo. Consigliano quindi il re di rinviare il matrimonio all’autunno dello stesso anno.

Rodolfo Costanza

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 7 marzo 2021.
Per gentile concessione dell'Autore
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© Riproduzione riservata.
  

 

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07/03/2021

Letture Sponsali. "Speranza per tutti gli uomini"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Ma Egli parlava del tempio del suo corpo.
La liturgia di oggi ci pone di fronte al corpo, al nostro corpo, al corpo di Gesù e della comunità. Dio è nella carne e nel cuore, non nel cemento e nei mattoni; in questo passo Gesù che - in uno scatto d’ira - scaccia mercanti e cambiavalute dal tempio e a cui viene chiesto un segno, dice: distruggete questo tempio e io lo farò risorgere in tre giorni.
Come già avvenuto precedentemente, il Signore sonda la profondità della nostra fede e ci chiede: su cosa si basa? Sui mattoni di un edificio, una chiesa? Sulla parrocchia dove vai ogni domenica e dove vai ad “ascoltare” quel sacerdote che ti piace tanto?
No, la fede è nel corpo, è nel fratello, nella sorella con cui facciamo comunità, con cui gioiamo e piangiamo, per cui preghiamo e a cui chiediamo preghiere. La chiesa è quando sto con i fratelli, la comunità è quella costituita dalla carne della mia famiglia, di mio marito, di mia moglie con cui condivido i problemi, le piccole felicità, gli scoramenti e le soddisfazioni.
Allora la chiesa può essere anche il luogo fisico, di pietra, mattoni e cemento dove incontro Dio Padre, ma solo se questo rapporto è intimo, autentico.
Gloria e Luciano

Punto chi
ave - Non avrai altro Dio.
Cari amici le letture di oggi hanno un forte significato. In tutte e tre viene esaltata la superiorità a la potenza di Dio nei confronti degli uomini.
Nella prima lettura è Lui che detta le leggi da seguire con l’imposizione dei comandamenti. Nella seconda lettura si esalta la superiore sapienza di Dio sulla sapienza degli uomini, testimoniando la sua forza rispetto agli uomini. Entrambe queste “superiorità” sono imposte, difficili da accettare. Infine nel Vangelo si parla della terza “superiorità”, la più bella, quella della imposizione dell'accettazione per fede, che dà “speranza” per tutti gli uomini: alla distruzione del nostro corpo ci sarà la ricostruzione di una nuova vita, “fidatevi”.
Aline e Christian

 
Redazione
7 marzo 2021
.
  

 

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06/03/2021

Iniziative. Giornata internazionale della domma: mostra ad Agrigento; a cura del Pirandello Stable Festival

 

Giornata internazionale della donna
8 Marzo 2021

È stata presenta ad Agrigento, a Porta di Ponte, la Mostra/Manifesti in Via Atenea dedicata alla Giornata Internazionale della Donna 2021.
L’idea, realizzata a cura del Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano, è la seconda iniziativa in continuità con la Mostra/Manifesti in via Atenea dedicata al Centenario della nascita di Leonardo Sciascia. Via Atenea diventa in tal modo una sorta di Galleria “en plen air”.
Il direttore artistico Mario Gaziano ha realizzato la Mostra/Manifesti con il coinvolgimento di 10 poeti agrigentini (di origine e di adozione) e 10 fotografi d’Arte, invitati dal Maestro Angelo Pitrone.
Poesie e fotografie d’arte naturalmente si ispirano alla figura di “Donna e dintorni”.
Sono partner dell’iniziativa: l’Accademia di Belle Arti “Michelangelo” del prof. Alfredo Prado, Angelo Pitrone, Diego Romeo (che propone un omaggio all’attrice Giusy Carreca, recentemente scomparsa), e numerosi centri e operatori culturali.
L'iniziativa è una produzione privata del Pirandello Stable Festival, che opera a livello nazionale e internazionale dal 2001.
Alla Mostra/Manifesti hanno dato il loro contributo artistico:
- i poeti Ignazio Amico, Enzo Argento, Giuseppina Mira, Giovanni Licata, Toto Cacciato, Daniela Ilardi, Francesca Vitello, Cristrina Corzetto, Stella Camillieri, Maria Assunta Maglio:
- i fotografi d’arte Angelo Pitrone, Tano Siracusa, Nuccio Zicari, Giuseppe Cumbo, Giuseppe Cuttitta, Giuseppe Spoto, Mario Donato, Massimo Palamenghi, Samantha Capitano, Diego Romeo.
La Mostra/Manifesti resterà allestita dall’8 al 15 marzo.
  
Redazione
6 marzo 2021
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06/03/2021

Concorsi. Imposta di bollo e scorrimento delle graduatorie; dell'avv. Nino Caltagirone

 

Avv. Nino Caltagirone
Avv. Nino Caltagirone

Lettera dell'avv. Nino Caltagirone in merito all'imposta di bollo sull'istanza di accesso agli atti e sullo scorrimento delle graduatorie, relativamente al concorso indetto dal Comune di Grotte per la copertura di 2 posti di Istruttore direttivo amministrativo.

*****

Gentilissimo Direttore,
Non finiscono mai”, così recitava lo slogan pubblicitario di un noto marchio di carta igienica.
La réclame sembra perfettamente adattabile ai “doni”, non graditi, fatti da questa amministrazione alla comunità grottese, nonché, alle fallaci e personalissime interpretazioni normative fornite da alcuni addetti del nostro beneamato Comune, alle procedure concorsuali tutt’ora in corso (Bando di concorso per la copertura di n. 2 posti a Istruttore direttivo amministrativo).
L’ultimo “dono” in ordine di arrivo, dopo l’istituzione dell’addizionale comunale IRPEF, riguarda l’assoggettamento a imposta di bollo dell’istanza di accesso agli atti.
Alla pletora di sedicenti tecnici dell’organico comunale e agli aspiranti tali (concorrenti alla suddetta procedura concorsuale) vorrei semplicemente ricordare che per espressa previsione normativa, combinato disposto di cui agli art. 25 della Legge n. 241/90 e art. 13 del D.P.R. n. 642/1972, allegato tabella “A”, il semplice accesso, così come l’estrazione di copia semplice, è gratuito, salvo i diritti di fotoriproduzione.
Il tributo è invece dovuto sia sulla richiesta scritta, sia sulla copia, quando quest’ultima è rilasciata in forma autenticata, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con risoluzione n. 151/2001.
In tale ipotesi, sia la richiesta che il documento dichiarato conforme, sono assoggettati all’imposta di bollo nella misura di 16 euro per foglio, che si intende composto da quattro facciate (articolo 5, DPR n. 642/1972).
Nell’eventualità in cui la richiesta di assolvimento dell’imposta di bollo dovesse essere giustificata dalla previsione di un qualche regolamento interno che, come tanti altri, nulla regolamenta, vale la pena suggerire, alla pletora di esperti di cui è dotato il Comune, di “ripassare” la gerarchia delle fonti normative.
Ad ogni buon conto, al silenzio degli innocenti (i candidati incisi per una imposta non dovuta) offro a titolo completamente gratuito il mio patrocinio per il recupero (rimborso) di quanto indebitamente versato all’ente comunale.
Da ultimo, ma non per importanza, vorrei fornire qualche chiarimento, onde evitare illusorie aspettative, sulla paventata possibilità di scorrimento delle graduatorie da parte di altri Enti.
Tale possibilità è stata introdotta dall’art. 3, comma 61, della legge 24 dicembre 2003 n. 350 (legge finanziaria per l’anno 2004 ) che testualmente recita: “le amministrazioni pubbliche … possono effettuare assunzioni anche utilizzando le graduatorie di pubblici concorsi approvate da altre amministrazioni, previo accordo tra le amministrazioni interessate”.
Le amministrazioni possono anche utilizzare le graduatorie di concorsi pubblici approvate da altri Enti per reperire il personale da assumere, senza dover attivare autonomamente una procedura concorsuale.
Nella prassi, per effetto della norma che precede, accade che l’Amministrazione interessata ad assumere del personale pubblichi un avviso pubblico di manifestazione di interesse per idonei in graduatorie di concorsi pubblici espletati da altri Enti, assegnando un termine ai candidati per la presentazione della domanda.
L’avviso è finalizzato a una procedura di selezione, il più delle volte attraverso un colloquio, con l’attribuzione di un punteggio cui segue la redazione di una graduatoria di merito.
È bene ricordare che, il candidato collocato in posizione utile nella “nuova graduatoria” potrà essere assunto solo ove venga poi concluso l’accordo tra l’Amministrazione procedente (che intende assumere) e l’Amministrazione che ha confezionato la “prima” graduatoria.
Ricordo, altresì, come ha avuto modo di precisare il TAR Veneto con Sentenza n. 864 del 2011, che l’accordo di cui si parla ha natura privatistica e si perfeziona tra i dirigenti degli enti interessati.
In sostanza, non sarebbero necessarie delibere di Giunta e neppure di Consiglio, ma solo buone conoscenze!
Detto ciò, nella pratica, il concorrente che nella prima graduatoria si è collocato ultimo può tranquillamente aspirare a diventare primo, attraverso il colloquio o altre procedure selettive, nella graduatoria dell’ente interessato all’assunzione.
Vale sempre il motto: “Fatta la legge, trovato l’inganno”
.
 

 

   

Avv. Nino Caltagirone
 

 

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03/03/2021

Ambiente. Amianto abbandonato nella discarica abusiva di Contrada San Benedetto

 

Discarica
Discarica

Anche amianto nella discarica abusiva di Contrada San Benedetto.
Come documentano le immagini pubblicate di seguito, nella discarica abusiva a cielo aperto, che da anni ormai fa disonore alla nostra provincia, nelle ultime settimane è stato depositato anche un ingente quantitativo di materiale contenente amianto.

Discarica con amianto
(Discarica con amianto)

Da quando è entrato in funzione il sistema della raccolta differenziata dei rifiuti, c'è chi non si è ancora adeguato e continua a pensare di smaltirli continuando ad abbandonarli lungo la "via di fuga" Racalmare - San Benedetto.
Il primo tratto ricadente nel territorio comunale di Grotte, che viene costantemente monitorato dalla Polizia Locale ed è sottoposto a periodiche operazioni di bonifica, risulta essere più pulito.

Discarica con amianto
(Discarica con amianto)

Il tratto successivo, di pertinenza di altri Comuni, sul quale la polizia Municipale di Grotte non ha competenza, è in stato di completo abbandono: la spazzatura che giace ai bordi della strada è ormai parte del panorama.

Discarica
(Discarica)

Vi si osservano i classici sacchi neri, ma anche buste della spesa, televisori a pezzi, interi frigoriferi; tutto materiale lasciato a giacere in orrenda mostra. E dire che il panorama, con il suo bel cielo azzurro e i verdi declivi, sarebbe spettacolare.

Discarica
(Discarica)

Ma l'apice è raggiunto nei pressi della rotonda "San Benedetto", è qui che - nonostante le reiterate segnalazioni - si rigenera senza soluzione di continuità una vera e propria discarica abusiva.

Discarica
(Rifiuti abbandonati)

È trascorso più di un anno da quando, il 9 gennaio 2020, il Sindaco di Grotte scriveva al Sindaco di Favara (competente su quel territorio), sottolineando che la strada extraurbana Racalmare "risulta essere oggetto di scempio per l'abbandono indiscriminato di rifiuti che determina un pericolo costante per la salute pubblica e per la circolazione stradale". "Si ritiene improcrastinabile trovare una soluzione al problema" continuava la lettera, nella quale veniva suggerita la soluzione: "Il Comune di Grotte ha finora provveduto alla rimozione dei rifiuti abbandonati nel tratto di propria competenza; tuttavia, si rende necessaria l'immediata pulizia delle carreggiate di tutta la strada extraurbana. Per quanto sopra, si manifesta la disponibilità ad organizzare il servizio di raccolta dei rifiuti a proprie spese, chiedendo a codesto Comune di procedere al conferimento degli stessi". L'effetto di quella lettera è sotto gli occhi di tutti: nessun risultato; e non basterà un'altra sollecitazione a risolvere il problema.
Oggi più che mai urge quell'immediata pulizia che i cittadini attendono da troppo tempo, con la concreta, fattiva, sollecita collaborazione delle Istituzioni competenti: Comuni interessati, Centro Anticrimini Natura dei Carabinieri, altre Forze dell'Ordine.
 
 

Carmelo Arnone
3 marzo 2021

© Riproduzione riservata.
  

 

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02/03/2021

Salute. L'Ordine degli Architetti di Agrigento chiede priorità di vaccinazione per i propri iscritti

 

Alfonso Cimino
Alfonso Cimino

Priorità di vaccinazione per gli architetti di Agrigento. A chiederlo al presidente Musumeci, a Ruggero Razza, Assessore regionale della Salute, e a Mario Zappia, Commissario straordinario dell’ASP, è Alfonso Cimino, presidente dell’Ordine degli architetti di Agrigento.
Il periodo storico che stiamo attraversando ha rallentato le attività professionali degli architetti che rivestono un ruolo centrale nei processi di trasformazione del territorio, generando economia - afferma Alfonso Cimino -. Per svolgere la nostra professione abbiamo stretti contatti giornalieri con imprese edili, funzionari di uffici pubblici e privati e con i cittadini quindi, al fine di ridurre i rischi di contagio, riteniamo sia urgente e indispensabile la somministrazione dei vaccini per tutti i nostri colleghi. Siamo certi, come è già accaduto su temi importanti per la nostra professione, che questo Governo potrà, anche in questo caso, ascoltarci”.
  
Redazione
2 marzo 2021
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01/03/2021

Scuola. Da riscuotere entro il 31 marzo, in Ufficio Postale, la Borsa di Studio per gli studenti delle superiori

 

Voucher - borsa di studio - IoStudio
Sito ufficiale

Prorogato al 31 marzo 2021 il termine per la riscossione delle Borse di Studio relative all’anno scolastico 2019/2020.
L'Assessorato regionale dell'Istruzione e della Formazione professionale comunica la riapertura dei termini per i pagamenti delle Borse di Studio per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, relative all'anno scolastico 2019/2020.
Il contributo economico potrà essere incassato, da coloro che non lo hanno ancora riscosso, fino al 31 marzo 2021 presso qualsiasi Ufficio Postale del territorio nazionale, senza necessità di utilizzare o esibire la Carta dello Studente loStudio, ma semplicemente comunicando all'operatore di sportello di dover incassare una borsa di studio erogata dal Ministero dell'Istruzione attraverso un "Bonifico domiciliato".
Per gli studenti beneficiari minorenni è necessario che un genitore che esercita la responsabilità genitoriale, o chi ne fa le veci, si rechi in Ufficio Postale munito di:
- originale del proprio documento di identità in corso di validità;
- originale del proprio codice fiscale;
- originale del documento di identità in corso di validità dello studente beneficiario della borsa di studio;
- originale del codice fiscale dello studente beneficiario della borsa di studio;
- copia compilata della dichiarazione sostitutiva (clicca qui per scaricare la dichiarazione sostitutiva) che il genitore del minore dovrà firmare davanti l'operatore dell'ufficio postale..
Per gli studenti beneficiari maggiorenni, è sufficiente che il beneficiario si presenti in un qualsiasi Ufficio Postale munito di documento d'identità valido e del proprio codice fiscale, comunicando all'operatore di sportello di dovere incassare una borsa di studio erogata dal MIUR attraverso un Bonifico domiciliato.
Considerato l'elevato numero di domande pervenute risultate idonee al beneficio (oltre 30.000 con valore ISEE massimo richiesto di € 10.632,94) e, dovendo ripartire lo stanziamento assegnato alla Regione Sicilia rispettando obbligatoriamente l'importo minimo di € 200,00 per ogni borsa di studio, stabilito dal Ministero, al contributo sono rientrati 25.184 studenti (fino al valore ISEE di € 8.066,09).
  
Redazione
1 marzo 2021
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01/03/2021

Riflessioni. "Evoluzione o devoluzione del Movimento Cinque Stelle?"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riflessione del prof. Antonio Pilato.

*****

Evoluzione o devoluzione del Movimento Cinque Stelle?
Mi viene da ridere e da piangere, ma forse più da stare sordo e muto a sentire da più parti che il Movimento Cinque Stelle si è finalmente evoluto.
Come se si parlasse dell'evoluzione della specie umana, a cominciare dal grado più basso, quindici milioni di anni fa, dallo stato primordiale di orango, gorilla, scimpanzé, attraverso continui processi di assimilazione, cambiamento e quindi adattamento, di darwiniana memoria; o secondo la teoria del divenire dello spirito di Hegel dal grado più basso:
- antropologico, fenomenologico, psicologico;
- soggettivo, oggettivo, assoluto;
- essere, essenza, ragione.
E finalmente il prodotto dell’uomo cosciente.
Apprezziamo il Movimento Cinque Stelle, per aver impiegato così poco tempo per evolversi da quando è apparso alla luce, e giungere finalmente al grado della ragione, dopo aver trascinato le masse, nel cammino della speranza, servendosi del linguaggio seducente contro ogni forma di governo partitocratico, capitalistico, e - diciamolo - affaristico.
Peccato che nel corso del suo cammino è giunto male al suo risultato finale, facendosi esso stesso Sistema del Sistema entro il Sistema. Dove la lotta è solo per la carriera politica ed economica, rendendo alla vista di tutti la consapevolezza che il fine giustifica i mezzi, e i mezzi il fine, servendosi anche della piattaforma opaca, denominata Rousseau, evocando inopportunamente il grande filosofo e pedagogista ginevrino, pioniere della scuola attiva, che ha ribaltato, rivoluzionato il metodo educativo della scuola classico-tradizionale, basato sull’autorità del maestro, riconoscendo valore e dignità alla personalità dell’allievo in crescita (da magistrocentrico a puerocentrico).
Dimentichino J. J. Rousseau e richiamino piuttosto il “Principe” del Machiavelli.
A futura  memoria
.    
 

 

   

Antonio prof. Pilato
 

 

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01/03/2021

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Programma della settimana
Unità Pastorale
 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili anche alla pagina "Chiesa").

Lunedi 1 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 10.00, nella casa del venerabile Padre Vinti, preghiera;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Rosario "A Maria che scioglie i nodi" e Vespri;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per i malati), Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Martedi 2 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione e Rosario biblico vocazionale con il venerabile Padre Vinti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per i fedeli defunti), Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Mercoledi 3 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Lodi mattutine;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Adorazione, catechesi e Vespri;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i moribondi), Stellario a san Giuseppe;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Giovedi 4 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 09.00, nella chiesa San Francesco, santa Messa; a seguire, Adorazione eucaristica e confessioni sino alle 12.00;
- ore 09.30, in chiesa Madre, preghiera per le famiglie;
- ore 16.00, in chiesa Madre, Adorazione, Rosario eucaristico e Vespri;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Comunione (Gruppo 1);
- ore 16.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Comunione (Gruppo 2);
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per le vocazioni sacerdotali e religiose), Vespri, santa Messa, Compieta, Coroncina alla Divina Misericordia, benedizione, confessioni;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa ed Esposizione eucaristica;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Rosario della Divina Misericordia e catechesi.

Venerdi 5 marzo
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Lodi mattutine animate dal Cammino neocatecumenale;
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa e Via Crucis;
- ore 16.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, catechismo per la prima Confessione;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco (per i peccatori - 1° venerdi del mese) Via Crucis;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Via Crucis dei Ministranti;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Via Crucis;
- ore 20.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, Itinerario dei fidanzati.

Sabato 6 marzo
- ore 07.30, nella chiesa del Purgatorio, Adorazione eucaristica (sino alle ore 18.00);
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina della Divina Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, Via Matris;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove del coro;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove dei ministranti;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco (per la famiglia), Via Matris;
- ore 17.30, in chiesa Madre, Vespri;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa prefestiva;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva;
- ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa prefestiva animata dal Cammino neocatecumenale.

Domenica 7 marzo - III Domenica di Quaresima
- ore 08.15, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco (per il popolo di Dio), santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, santo Rosario;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Numero di fedeli consentito nelle chiese di Grotte:
- chiesa Madre: 112
-
chiesa Madonna del Carmelo: 60
-
chiesa San Rocco: 25
Disposizioni particolari:
- non è consentito l'ingresso a persone con una temperatura corporea pari o superiore a 37,5° o che hanno avuto contatti con persone positive a SARS-COV2 nei giorni precedenti.
I fedeli hanno l'obbligo di:
- entrare ed uscire dalla chiesa rispettando la distanza di 1,5 metri dagli altri fedeli;
- indossare la mascherina;
- igienizzare le mani al dispenser situato all'ingresso;
- occupare il posto contrassegnato;
- mantenere la distanza di almeno 1 metro laterale e frontale dalle altre persone;
- evitare qualsiasi forma di contatto fisico;
- non dare il segno della pace;
- attenersi alle indicazioni del celebrante per ricevere la santa Comunione;
- depositare le offerte per la parrocchia negli appositi contenitori;
- non sostare in chiesa o sul sagrato dopo la celebrazione
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Redazione
1 marzo 2021
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