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Gennaio 2022

 

31/01/2022

Chiesa. "Breve profilo della vita di san Giovanni Bosco"; a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

San Giovanni Bosco
San Giovanni Bosco

Straordinario educatore e indimenticabile parroco. Una figura di rilievo nazionale, don Bosco. Uomo di straordinaria intelligenza, tanto da essere spesso consultato da papa Pio IX. Don Bosco rimase pertanto straordinariamente una persona umile e semplice.
Giovanni Melchiorre Bosco, meglio noto come don Bosco, è stato un presbitero e pedagogo italiano, fondatore della  Congregazione dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Nato il 16 agosto 1815 in una famiglia contadina ai Becchi, una frazione di Castelnuovo d'Asti: il padre Francesco e la mamma Margherita Occhiena, saggia educatrice. Fu ordinato sacerdote il 5 giugno 1841 dall'arcivescovo di Torino mons. Fransoni nella cappella dell'arcivescovado all'età di 26 anni.
Morto il 31 gennaio 1888 a Torino, all'età di 72 anni. Beatificato il 2 giugno 1929 da papa Pio XI; canonizzato il 1° aprile 1934 da papa Pio XI alla chiusura dell'anno della Redenzione. Giovanni Paolo II il 31 gennaio 1988 lo dichiarò padre e maestro della gioventù.
Giovannino comincia a sentire sin da piccolo il desiderio di diventare sacerdote. Racconta di aver fatto un sogno, un sogno  profetico, come egli stesso lo chiamò, a nove anni che gli rivelò la sua missione: "Renditi umile, forte e robusto" gli disse una donna splendente come il sole "e quello che vedi succedere di questi lupi che si trasformano in agnelli, tu lo farai con i miei figli. Io ti farò da maestra. A suo tempo tutto comprenderai".
Don Bosco fonda l'oratorio a Valdocco, il 12 aprile del 1846. Esso rappresenta il primo oratorio, dal quale partirà tutta l'opera educativa del Santo, che dedicherà tutta la sua vita per i giovani. L'opera educativa di san Giovanni Bosco si fonda sulla ragione, la religione, e l'amorevolezza: il metodo preventivo.
Tutto questo dà luogo al metodo del sistema preventivo. Elemento fondamentale è l'atteggiamento profondo del Buon Pastore da parte dell'educatore. "L'educazione è cosa del cuore e che Dio non ce ne insegna l'arte e non ce ne mette in mano le chiavi": dalle lettere di san Giovanni Bosco.
San Giovanni Bosco è indubbiamente il più celebre santo piemontese di tutti i tempi, a scala mondiale il più famoso tra i santi dell'epoca contemporanea: la sua popolarità infatti, ormai giunta in tutti i continenti, dove si è diffusa la fiorente Famiglia salesiana da lui fondata, portatrice del suo carisma e della sua operosità, che ad oggi è la congregazione religiosa più diffusa
.
  

 

   

Prof.ssa Graziella Vizzini
  

 

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30/01/2022

Comune. Il Sindaco: "Un caloroso augurio di buon lavoro al nostro presidente Mattarella"

 

Alfonso Provvidenza
Alfonso Provvidenza

Messaggio del sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza in occasione della rielezione dell'on. Sergio Mattarella alla carica di Presidente della Repubblica.

*****

"Un caloroso augurio di buon lavoro al nostro presidente Mattarella.
L'altissimo senso di responsabilità del presidente Mattarella si è reso necessario per dare stabilità e certezza ad un sistema politico inadeguato e attaccato alla poltrona.
Oggi, viene acclamato da quasi tutto il Parlamento, ma non dimentichiamo che nel 2018 diversi 'onorevoli' ne hanno chiesto l'impeachment 'per evitare reazioni della popolazione'.
Per loro provo solo vergogna e imbarazzo.
W l'Italia, W il presidente Mattarella
".
  

 

   

Il Sindaco
Alfonso Provvidenza
.
 

 

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30/01/2022

Letture Sponsali. "I profeti debbono metterci in crisi, stravolgere il nostro punto di vista"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Facciamoci profeti. Oggi questa parola si è compiuta - dice Gesù a Nazareth.
Ma egli non compie i miracoli, le grandi
opere che i suoi concittadini sanno che egli ha compiuto a Cafàrnao. Gli abitanti di Nazareth non
vedono nessun cieco che riprende la vista o storpio che riacquista la sanità del corpo.
Oggi
anche noi potremmo reagire come i nazareni: dove sono i miracoli, i grandi segni di Dio?
Perché il Signore non interviene per "aggiustare" i mali del mondo, le pandemie, le ingiustizie, i miei problemi personali - a me che prego tanto, che recito 1000 rosari, 10.000 coroncine e devozioni?
Forse non ce lo meritiamo un miracolo da parte del Signore?
Nessun profeta è ben accetto nella sua patria - il profeta non è colui che si "accomoda" alle nostre aspettative, non è venuto per blandirci, a dire ciò che ci vogliamo sentir dire.
Al contrario i profeti - e Gesù ancora oggi - debbono metterci in crisi, stravolgere il nostro punto di vista.
Sono un segno di bene e di amore per gli altri? Riconosco il bene, l'amore, i segni della grazia di Dio nel rapporto che ho con gli altri, nel mio lavoro, con i miei familiari? Il mio compagno, mia moglie, i miei figli?
Spesso siamo più propensi a giudicare chi ci sta intorno, a riconoscere ciò in cui gli altri possono migliorare; mentre il vero segno, il vero miracolo è che siamo amati dal Signore e per tutti Dio ha un progetto di vita.

 
Redazione
30 gennaio 2022.
  

 

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30/01/2022

Politica. On. Rosalba Cimino (M5S): "Scelta di Mattarella rappresenta segnale di stabilità ed equilibrio"

 

Rosalba Cimino
Rosalba Cimino

"In un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo la scelta della rielezione di Mattarella rappresenta un segnale di stabilità e di equilibrio ed è un bene per il nostro paese". La deputata del Movimento 5 Stelle, Rosalba Cimino, commenta così la nuova elezione di Sergio Mattarella al Quirinale.
"Sono stati giorni intensi in cui gli italiani ci hanno chiesto di fare una scelta che permettesse di affrontare nel migliore dei modi i problemi che si trova ad affrontare in questo momento il Paese e le opportunità che il futuro ci mette davanti. Per questo motivo - continua Cimino - la scelta della continuità con Mattarella al Quirinale e Draghi come presidente del Consiglio è la migliore. L’unità che invece si è creata attorno al nome di Mattarella, nonostante qualcuno non lo abbia condiviso, è il segnale che il governo ha scelto secondo un grande senso di responsabilità".
La Deputata del Movimento 5 Stelle ci tiene anche a ringraziare il Presidente per la disponibilità al secondo settennato: "Davanti alla richiesta del Paese, ancora una volta, Mattarella ha dimostrato il suo senso delle istituzioni e la sua grandezza d’animo. Voglio ringraziarlo come deputata e come italiana"
.  
  

Redazione
30 gennaio 2022.  
  

 

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30/01/2022

Politica. "Non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati"; dichiarazione del Presidente della Repubblica dopo la sua rielezione

 

Il Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella
On. Mattarella

Pubblichiamo il testo della dichiarazione del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, dopo la comunicazione dell'esito della votazione da parte dei Presidenti di Senato e Camera.

Palazzo del Quirinale, 29/01/2022

"Ringrazio i Presidenti della Camera e del Senato per la loro comunicazione.
Desidero ringraziare i parlamentari e i delegati delle Regioni per la fiducia espressa nei miei confronti.
I giorni difficili trascorsi per l’elezione alla Presidenza della Repubblica nel corso della grave emergenza che stiamo tuttora attraversando - sul versante sanitario, su quello economico, su quello sociale - richiamano al senso di responsabilità e al rispetto delle decisioni del Parlamento.
Queste condizioni impongono di non sottrarsi ai doveri cui si è chiamati - e, naturalmente, devono prevalere su altre considerazioni e su prospettive personali differenti - con l’impegno di interpretare le attese e le speranze dei nostri concittadini".

  

 

   

Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella
 

 

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30/01/2022

Lettere. "A mia figlia da grande"; di Michelangelo Palermo

 

Lettera a mia figlia
Lettera a mia figlia


A mia figlia da grande

Per il cuore
che mai si scorda
di battere

     È da un po’ che desidero raccogliere alcune parole per inviarti un segno particolare, differente dai soliti cenni quotidiani. Che formino una sorta di lente per ingrandire o, perché no, aiutarmi a scoprire una levità sommessa, rimasta scontrosa all’attenzione vigile.
     Caro amore, bambina nostra, non mi è facile, lo confesso, scuotere l’ostinazione delle parole che indomabili riposano sornione, alluzzarle per farle giungere docilmente a me, e poter superare la difficoltà di infilarle nel rigo giusto. Oh! mi piacerebbe ancor più, nella collana di un verso da cui poter far germogliare un amore intenso, così per come è emerso allora con la tua nascita.
     E se con te mi si è mostrata ancor più la vaga caducità dell’essere umano, nel contempo è affiorato un nuovo corso che indica all’infinito.
     Sì, certo…  i figli non sono proprietà; però mano a mano che cresci, altro prodigio!, e t’innalzi giorno dopo giorno - fino a sfiorare il cielo un giorno - vorrei quantomeno poter partecipare ai tuoi sospiri, per delicata indiscrezione intuire i tuoi desideri. E poi nulla più domandare, se non alla speranza perché possa assegnarti la calma chiara, forse la sola in grado di aprirti allo spettacolo della vita, rivelarti il suo profondo incanto.
     Quindi chino sul foglio, per invogliare la mia penna ad intingersi in un amabile inchiostro, a raffigurare l’indicibile della gioia.
     In quanto per la tua presenza la casa risuona anche nella notte buia; le sue stanze come pure gli angoli accolgono uno spazio singolare che nessuna geometria al mondo saprà concepire.
     E tutto questo è ancora niente, amore… i tuoi cinque anni mi m’incoraggiano finanche a comparare l’inesprimibile senso dell’essere al vero desiderio che non mi appare più l’oscuro proposito evanescente.
     Eh, no, non mi disturba neppure se interrompi di continuo questa superba prova nel tentare di comporre i petali di un fiore affinché emanino il tuo odore. Una rosa amatissima che mi garberebbe molto trovassi da grande tra le pagine d’un libro, quasi per caso, come un profumo inaspettato e spontaneo.
     Ora, tranquilla… le tue allegre ingerenze nello studio, no, non mi disturbano affatto. Come potrei richiamarti, quando dovrei prendermela con me stesso che faticosamente mi arrabatto per non incorrere nella terribile banalità, che ferirebbe, ahimè, la tua delicata sensibilità, e questo sì, sì che mi preme tanto.

- Scusami per il rumore ma devo giocare - mi dici.
Ed io sollevo gli occhi dal foglio e ti guardo, e per un attimo mi illudo di riuscire grazie ai tuoi grandi occhi a stanare la voce chiara che risolverebbe tutto, inequivocabilmente.

- Sono di nuovo qua; già ti ho chiesto scusa prima; è vero?

- Gioca pure, amore mio.

- Adesso ritorno, non andartene.

- Come potrei, e dove?
La maniglia della porta ancora una volta s’abbassa e nello studio il tuo suono trapassa la quiete di ogni cosa.

- Ho una cosa per te.

- Davvero?
Così allunghi il piccolo braccio e sventolando un foglio me lo porgi congiunto ad un bellissimo sorriso. Quella meraviglia del tuo sorriso che sovente sempre più mi precede per alcuni insospettati pensieri.

- Questo l’ho fatto per te, proprio ora.
E vedo balzarmi davanti il disegno di un cuore rosso rosso che sembra veramente pulsare.

- Ti voglio bene, papà… - e correndo torni ancora di là.

  
Michelangelo Palermo
30 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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30/01/2022

Attualità. "Ritrovato sollievo per la riconferma del Grande Presidente Mattarella"; del dott. Renato Zaffuto

 

Renato Zaffuto
Renato Zaffuto

Intervento del dott. Renato Zaffuto, Responsabile Area Investimenti di Fideuram Investimenti SGR e tra i 30 top Asset Allocator in Europa, sulla rielezione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella; e un breve ricordo di Mimmo Butera.

*****

     Caro Direttore,
in questi giorni tumultuosi e tormentati nel seguire la ricerca del consenso parlamentare per una figura che possa rappresentare l’Unità Nazionale, in un periodo così complesso per l’emergenza Covid, per le varie forme di disagio sociale, per le tensioni geo-politiche, per gli effetti iniziali della risalita dei prezzi dell’energia e dell’inflazione, non può che darci un senso di ritrovato sollievo e anche di maggiore sicurezza la conferma degli equilibri e della stabilità politica connessa alla riconferma del Grande Presidente Mattarella.
     Il duo Mattarella-Draghi ci viene invidiato da tutto il mondo per le loro capacità di visione, acume e lungimiranza. Lo scorso autunno durante il G-20 a Roma è stato evidente a tutti il grande riconoscimento internazionale verso il nostro Paese.
     Molti, in questi giorni, abbiamo sperato in un cambiamento ma nel segno della continuità, comprendendo bene non solo le difficoltà contingenti, ma anche con quanta determinazione sia stato ricercato il mantenimento di quel percorso di equilibrio fra le ragioni dell’economia, della crescita economica, dell’occupazione e quelle sanitarie di tutela dei concittadini più fragili.
     La salvaguardia del punto di intersezione della molteplicità dei diritti e delle libertà individuali non può non trovare che una soluzione nella capacità di sintesi di chi rappresenta ed è custode dell’Unità Nazionale, soprattutto a difesa dei concittadini che soffrono di più per le conseguenze sociali ed economiche del contesto attuale.
     Abbiamo sperato pure in un cambiamento di genere a favore di un’alta figura femminile, come avrebbe potuto essere la Presidente del Senato Casellati, anche nell’ottica di proseguire un percorso di rinnovamento nella continuità, sebbene in un complesso equilibrio politico interno ed internazionale.
     Nella nostra Costituzione, il Parlamento è Sovrano e il Presidente della Repubblica rappresenta l’Unità della Nazione: questo vuol dire che è il punto di sintesi delle varie e diverse istanze. L’interesse collettivo deve superare quello fazioso di parte nella corretta contesa democratica, ma anche differenze di genere femminile-maschile, di geografia Nord-Sud e di territori grandi città-piccoli paesi.
     Gli interessi che oggi vanno più tutelati sono quelli delle persone più deboli, che hanno sofferto di più gli effetti economico-sociali delle restrizioni necessarie per contrastare la pandemia o che hanno subito le conseguenze sanitarie più pesanti.
     Ma vanno pure tutelati con forza gli interessi e le aspettative dei nostri giovani, le loro prospettive e le loro ambizioni a realizzarsi come cittadini della nostra comunità nazionale e del mondo.
     Grazie al Presidente Mattarella e al Presidente Draghi stiamo ricevendo dall’Europa risorse finanziarie senza precedenti per sostenere le prospettive future dei nostri Giovani e della Next Generation. Un tributo speciale per questo va pure al compianto Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli.
     In definitiva, sarebbe stata un’idiozia collettiva bloccare questo percorso virtuoso molto simile a quello del “Miracolo Italiano” degli Anni ’50-’60 del Dopoguerra.
     Credo che democraticamente ci si possa dividere su tutto, ma credo fermamente che nessuno avrebbe capito il motivo di interrompere una delle esperienze più virtuose della nostra storia più recente orientata a dare una prospettiva migliore alle future generazioni e a tutelare i più fragili, sia dal punto di vista sanitario che da quello economico-sociale.
     Quando ero studente all’Università di Pavia, nella seconda metà degli anni ’80, sostenendo l’esame di Istituzioni di Diritto Pubblico, il professore mi fece un’ultima domanda per il 30 e lode e mi chiese se il Presidente della Repubblica potesse essere rieletto. Io risposi che la Costituzione Italiana non esclude che possa essere rieletto, quindi assolutamente sì! Il prof. mi rispose che non avrebbe potuto darmi 30 e lode, ma solo 29, perché, benché la Costituzione formale consenta la rielezione, la Costituzione materiale no, perché la durata dei 7 anni e l’età normalmente avanzata degli eletti per quella carica difficilmente avrebbero permesso che questo accadesse. E mi spiegò che, in una certa qual misura, quello era il pensiero e l’orientamento durante i lavori preparatori dei nostri Padri Costituenti.
     Già con la rielezione del Presidente Napolitano nel 2013 ebbi motivo d’orgoglio che la mia risposta era stata corretta. Ma oggi, con la rielezione del Presidente Mattarella, ho ricevuto un’ulteriore conferma: la Costituzione non lo escludeva. Il Parlamento è Sovrano e, come abbiamo visto in diretta in questi giorni in vari scrutini, i Grandi Elettori avevano chiaramente riflesso aspirazioni non celate dai cittadini, che hanno pure trovato espressione in tanti episodi, fra cui quello emblematico a Milano all’apertura della stagione al Teatro alla Scala con l’acclamazione a rimanere, tutto pervaso da un sano spirito libertario e di unità nazionale di verdiana memoria.

     Colgo pure quest’occasione, avendo citato i miei tempi universitari, per un carissimo ricordo all’amico Mimmo Butera e oggi avrebbe avuto modo di esprimere la sua sana passione politica per queste Elezioni. Ho letto con commozione e affetto i bellissimi commenti sulla sua persona. Credo di essere stato uno dei pochi, se non l’unico, che lo frequentò sia a Grotte che a Pavia, dove anche lì riuscì a farsi apprezzare alla Facoltà di Giurisprudenza e al Collegio Fraccaro.
     Lo scorso 5 Settembre, per i 660 anni dell’Univerisità di Pavia, il Presidente Mattarella tenne un discorso proprio nella piazza antistante il Collegio Fraccaro dove Mimmo visse durante il suo periodo universitario.
     Vorrei dare giusto uno dei miei tanti ricordi su Mimmo. Ricordo che andammo, in una serata sul finire degli anni ’80, all’Almo Collegio Borromeo di Pavia dove ci sarebbe stata la Lectio Magistralis di Giovanni Falcone. La grande sala era tutta piena. Falcone era entusiasta dell’opportunità a Pavia di poter parlare a tanti giovani, senza le restrizioni da bunker per la sua protezione personale che allora aveva a Palermo. Quella lezione sulle nuove norme di procedura penale durò fin oltre mezzanotte.
     Ricordo che il caro Mimmo, da promettente studente in Giurisprudenza, prese il microfono e gli fece una domanda e il magistrato Falcone gli rispose con partecipazione. Una serata memorabile!

     Oggi un “grazie” al Presidente Mattarella e alla tutela dei valori di libertà e di democrazia che sono universali.
     W L’ITALIA
     W L’EUROPA unita.

  
Renato Zaffuto
30 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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29/01/2022

Giustizia. Sentenza del giudice Graziella Luparello pubblicata sull'autorevole rivista "Sistema Penale"

 

Dott.ssa Luparello
Dott.ssa Luparello

Pubblicata e commentata in una prestigiosa rivista di diritto penale una sentenza del giudice Graziella Luparello, in contrasto con le Sezioni Unite della Cassazione.
L'autorevole rivista "Sistema Penale", in un articolo del 26 gennaio a firma di Raffaele Muzzica, dal titolo "
La prescrittibilità dei reati (astrattamente) puniti con l’ergastolo: l’overruling della giurisprudenza di merito dopo le Sezioni unite", ha pubblicato e commentato una sentenza del Giudice dell’Udienza Preliminare di Caltanissetta. dott.ssa Graziella Luparello.
"
La decisione in commento rivela l’originalità dell’apparato argomentativo proposto dal giudice nisseno nella prospettiva intertemporale dell’individuazione del regime normativo applicabile, ponendosi in espresso e ragionato dissenso rispetto ad un autorevole arresto delle Sezioni unite", scrive Muzzica. Nel commentare la sentenza l'autore afferm
a che "La decisione in commento si pone in aperto e ragionato dissenso rispetto alla pronuncia n. 19756 del 24 settembre 2015, depositata il 12 maggio 2016, con la quale le Sezioni unite intervenivano in merito ad un contrasto giurisprudenziale relativo alla prescrittibilità dei reati puniti (astrattamente) con l’ergastolo, peraltro in un caso di merito analogo a quello in esame al giudice nisseno. (...) il giudice nisseno, in modo sintetico ma efficace, argomenta il suo dissenso rispetto al principio di diritto enunciato dalle Sezioni unite, non tanto confutando gli argomenti posti a sostegno dalla Suprema Corte, quanto evidenziandone l’inconsistenza".
La rivista
"Sistema Penale", realizzata con la collaborazione scientifica dell'Università degli Studi di Milano e dell'Università Bocconi di Milano, è edita da Progetto giustizia penale, associazione senza fine di lucro con sede presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche "C. Beccaria" dell'Università degli Studi di Milano. Direttore della Rivista è il prof. Gian Luigi Gatta (Ordinario di Diritto penale nell'Università degli Studi di Milano), che è anche direttore di Diritto Penale Contemporaneo - Rivista trimestrale, periodico pubblicato dallo stesso editore e classificato da Anvur tra le riviste scientifiche di "fascia A".
L'autore dell'articolo, dott. Raffaele Muzzica, è un magistrato; attualmente
svolge le funzioni di giudice del dibattimento presso il Tribunale di Nola, ed è membro del comitato di redazione della Rivista della formazione decentrata distrettuale del distretto di Napoli "Diritti e Giurisdizione". 
  
Carmelo Arnone
29 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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28/01/2022

Lavoro. Bando del Servizio Civile Universale: scadenza prorogata al 10 febbraio

 

Servizio Civile Universale
Servizio Civile Universale

C'è tempo sino alle ore 14.00 di giovedi 10 febbraio per la presentazione delle domande per la partecipazione al bando (leggi il bando) per la selezione pubblica di 2 operatori volontari da impiegare per progetti di Servizio Civile Universale presso la proloco "Herbessus" di Grotte. Il termine previsto in precedenza (le ore 14.00 di mercoledì 26 gennaio ) è stato prorogato.

Servizio Civile Universale

Ricordiamo che la selezione rientra nel bando più generale emesso dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Universale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per 56.205 volontari da impiegare in progetti di servizio civile.
Il servizio dei volontari selezionati avrà la durata di 12 mesi e sarà articolato in 25 ore settimanali su 6 giorni lavorativi. Ai volontari spetterà un assegno mensile
di 444,30 euro.
Per partecipare alla selezione occorre avere diversi requisiti, tra cui:
- età compresa tra 18 e 28 anni (non aver compiuto 29 anni);
- essere cittadini dell'Unione Europea;
- essere in possesso del diploma di Maturità di Scuola media superiore o diploma di Laurea.
La domanda di partecipazione dovrà essere presentata esclusivamente nella modalità online attraverso la piattaforma raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone all'indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it/, entro e non oltre le ore 14.00 del
10 febbraio. Per accedervi è necessario essere in possesso dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, con livello di sicurezza 2.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ufficio della Pro Loco Herbessus all’indirizzo e-mail prolocoherbessusgrotte@virgilio.it
. 
  
Carmelo Arnone
28 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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27/01/2022

Storia. I dimenticati: gli "Studenti Biblici" tra le vittime della persecuzione nazista

 

Triangolo viola
Triangolo viola

"I dimenticati dalla Storia”: migliaia di Testimoni di Geova tra le vittime della persecuzione nazista.
Il 27 gennaio in tutto il mondo si celebra il Giorno della memoria, una data simbolica per ricordare le vittime del nazismo. Il brutale terrore nazista prese di mira milioni di persone a motivo della loro razza, nazionalità o ideologia politica.
Ma pochi sanno che tra le vittime dei nazisti ci furono migliaia di Testimoni di Geova, che furono perseguitati per la loro fede.
I Testimoni di Geova, allora conosciuti come Studenti Biblici, furono gli unici sotto il Terzo Reich a essere perseguitati unicamente sulla base delle loro convinzioni religiose, e furono tra i primi ad essere mandati nei campi di concentramento, dove venivano identificati da un simbolo sull’uniforme: il triangolo viola.
I nazisti cercarono di infrangere le convinzioni religiose dei Testimoni offrendo loro la libertà in cambio della rinuncia alla propria fede. A nessun altro fu data questa possibilità.
Dei circa 35.000 Testimoni presenti nell'Europa occupata dai nazisti, più di un terzo subì una persecuzione diretta. La maggior parte fu arrestata e imprigionata. Centinaia dei loro figli furono affidati a famiglie naziste o mandati nei riformatori.
Circa 4.200 Testimoni finirono nei campi di concentramento nazisti. Uno dei massimi esperti dell’Olocausto, lo storico Detlef Garbe, ha scritto: "L'intenzione dichiarata delle autorità [naziste] era di eliminare completamente gli Studenti Biblici dalla storia tedesca". Si stima che morirono 1.600 Testimoni, di cui 370 per esecuzione.

La resistenza nonviolenta della gente comune di fronte al razzismo, al nazionalismo estremo e alla violenza merita una profonda riflessione in occasione del Giorno della memoria
.  
  

Redazione
27 gennaio 2022.  
  

 

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27/01/2022

Storia. "E venne la notte"; di Primo Levi

 

Giornata della Memoria
Auschwitz

Giornata della Memoria

     Ero stato catturato dalla Milizia fascista il 13 dicembre 1943. Avevo ventiquattro anni, poco senno, nessuna esperienza, e una decisa propensione, favorita dal regime di segregazione a cui da quattro anni le leggi razziali mi avevano ridotto, a vivere in un mio mondo scarsamente reale, popolato da civili fantasmi cartesiani, da sincere amicizie maschili e da amicizie femminili esangui. Coltivavo un moderato e astratto senso di ribellione. (...)
     Tre centurie della Milizia, partite in piena notte per sorprendere un'altra banda, di noi ben più potente e pericolosa, annidata nella valle contigua, irruppero in una spettrale alba di neve del nostro rifugio, e mi condussero a valle come persona sospetta. (...)
     Come ebreo, venni inviato a Fossoli, presso Modena, dove un vasto campo di internamento, già destinato ai prigionieri di guerra inglesi e americani, andava raccogliendo gli appartenenti alle numerose categorie di persone non gradite al neonato governo fascista repubblicano.
     Al momento del mio arrivo, e cioè alla fine del gennaio 1944, gli ebrei italiani nel campo erano centocinquanta circa, ma entro poche settimane il loro numero giunse a oltre seicento. Si trattava per lo più di intere famiglie, catturate dai fascisti o dai nazisti per loro imprudenza, o in seguito a delazione. Alcuni pochi si erano consegnati spontaneamente, o perché ridotti alla disperazione dalla vita randagia, o perché privi di mezzi, o per non separarsi da un congiunto catturato, o anche, assurdamente, per «mettersi in ordine con la legge». V'erano inoltre un centinaio di militari jugoslavi internati, e alcuni altri stranieri considerati politicamente sospetti.
     L'arrivo di un piccolo reparto di SS tedesche avrebbe dovuto far dubitare anche gli ottimisti; si riuscì tuttavia a interpretare variamente questa novità, senza trarne la più ovvia delle conseguenze, in modo che, nonostante tutto, l'annuncio della deportazione trovò gli animi impreparati.
     Il giorno 20 febbraio i tedeschi avevano ispezionato il campo con cura, avevano fatte pubbliche e vivaci rimostranze al commissario italiano per la difettosa organizzazione del servizio di cucina e per lo scarso quantitativo della legna distribuita per il riscaldamento; avevano perfino detto che presto un'infermiera avrebbe dovuto entrare in efficienza. Ma il mattino del 21 si seppe che l'indomani gli ebrei sarebbero partiti. Tutti: nessuna eccezione. Anche i bambini, anche i vecchi, anche i malati. Per dove, non si sapeva. Prepararsi per quindici giorni di viaggio. Per ognuno che fosse mancato all'appello, dieci sarebbero stati fucilati.
     Soltanto una minoranza di ingenui e di illusi si ostinò nella speranza: noi avevamo parlato a lungo coi profughi polacchi e croati, e sapevamo che cosa voleva dire partire.
     Nei riguardi dei condannati a morte, la tradizione prescrive un austero cerimoniale, atto a mettere in evidenza come ogni passione e ogni collera siano ormai spente, e come l'atto di giustizia non rappresenti che un triste dovere verso al società, tale da potere accompagnarsi a pietà verso la vittima da parte dello stesso giustiziere. Si evita perciò al condannato ogni cura estranea, gli si concede la solitudine, e, ove lo desideri, ogni conforto spirituale, si procura insomma che egli non senta intorno a sé l'odio o l'arbitrio, ma la necessità e la giustizia, e, insieme con la punizione, il perdono.
     Ma a noi questo non fu concesso, perché eravamo troppi, e il tempo era poco, e poi, finalmente, di che cosa avremmo dovuto pentirci, e di che cosa venir perdonati? Il commissario italiano dispose dunque che tutti i servizi continuassero a funzionare fino all'annunzio definitivo; la cucina rimase perciò in efficienza, le corvées di pulizia lavorarono come di consueto, e perfino i maestri e i professori della piccola scuola tennero lezione a sera, come ogni giorno. Ma ai bambini quella sera non fu assegnato compito.
     E venne la notte, e fu una notte tale, che si conobbe che occhi umani non avrebbero dovuto assistervi e sopravvivere. Tutti sentirono questo: nessuno dei guardiani, né italiani né tedeschi, ebbe animo di venire a vedere che cosa fanno gli uomini quando sanno di dover morire.
     Ognuno si congedò dalla vita nel modo che più gli si addiceva. Alcuni pregarono, altri bevvero oltre misura, altri si inebriarono di nefanda ultima passione. Ma le madri vegliarono a preparare con dolce cura il cibo per il viaggio, e lavarono i bambini, e fecero i bagagli, e all'alba i fili spinati erano pieni di biancheria infantile stesa al vento ad asciugare; e non dimenticarono le fasce, e i giocattoli, e i cuscini, e le cento piccole cose che esse ben sanno, e di cui i bambini hanno in ogni caso bisogno. Non fareste anche voi altrettanto? Se dovessero uccidervi domani col vostro bambino, voi non gli dareste oggi da mangiare?
     Nella baracca 6 A abitava il vecchio Gattegno, con la moglie e i molti figli e i nipoti e i generi e le nuore operose. Tutti gli uomini erano falegnami; venivano da Tripoli, attraverso molti e lunghi viaggi, e sempre avevano portati con sé gli strumenti del mestiere, e la batteria di cucina, e le fisarmoniche e il violino per suonare e ballare dopo la giornata di lavoro, perché erano gente lieta e pia. Le loro donne furono le prime fra tutte a sbrigare i preparativi per il viaggio, silenziose e rapide, affinché avanzasse tempo per il lutto; e quando tutto fu pronto, le focacce cotte, i fagotti legati, allora si scalzarono, si sciolsero i capelli, e disposero al suolo le candele funebri, e le accesero secondo il costume dei padri, e sedettero a terra a cerchio per la lamentazione, e tutta notte pregarono e piansero. Noi sostammo numerosi davanti alla loro porta, e ci discese nell'anima, nuovo per noi, il dolore antico del popolo che non ha terra, il dolore senza speranza dell'esodo ogni secolo rinnovato.
     L'alba ci colse come un tradimento; come se il nuovo sole si associasse agli uomini nella deliberazione di distruggerci. I diversi sentimenti che si agitavano in noi, di consapevole accettazione, di ribellione senza sbocchi, di religioso abbandono, di paura, di disperazione, confluivano ormai, dopo la notte insonne, in una collettiva incontrollata follia. Il tempo di meditare, il tempo di stabilire erano conchiusi, e ogni moto di ragione si sciolse nel tumulto senza vincoli, su cui, dolorosi come colpi di spada, emergevano in un lampo, così vicini ancora nel tempo e nello spazio, i ricordi buoni delle nostre case.
     Molte cose furono allora fra noi dette e fatte; ma di queste è bene che non resti memoria.
     Con la assurda precisione a cui avremmo più tardi dovuto abituarci, i tedeschi fecero l'appello. Alla fine, - Wieviel Stück? - domandò il maresciallo; e il caporale salutò di scatto, e rispose che i «pezzi» erano seicentocinquanta, e che tutto era in ordine; allora ci caricarono sui torpedoni e ci portarono alla stazione di Carpi. Qui ci attendeva il treno e la scorta per il viaggio. Qui ricevemmo i primi colpi: e la cosa fu così nuova e insensata che non provammo dolore, nel corpo né nell'anima. Soltanto uno stupore profondo: come si può percuotere un uomo senza collera?
    
I vagoni erano dodici, e noi seicentocinquanta; nel mio vagone eravamo quarantacinque soltanto, ma era un vagone piccolo. Ecco dunque, sotto i nostri occhi, sotto i nostri piedi, una delle famose tradotte tedesche, quelle che non ritornano, quelle di cui, fremendo e sempre un poco increduli, avevamo così spesso sentito narrare. Proprio così, punto per punto: vagoni merci, chiusi dall'esterno, e dentro uomini donne bambini, compressi senza pietà, come merce di dozzina, in viaggio verso il nulla, in viaggio all'ingiù, verso il fondo. Questa volta dentro siamo noi. (...)
     Gli sportelli erano stati chiusi subito, ma il treno non si mosse che a sera. Avevamo appreso con sollievo la nostra destinazione. Auschwitz: un nome privo di significato, allora e per noi; ma doveva pur corrispondere a un luogo di questa terra.
     Il treno viaggiava lentamente, con lunghe soste snervanti. Dalla feritoia, vedemmo sfilare le alte rupi pallide della val d'Adige, gli ultimi nomi di città italiane. Passammo il Brennero alle dodici del secondo giorno, e tutti si alzarono in piedi, ma nessuno disse parola. Mi stava nel cuore il pensiero del ritorno, e crudelmente mi rappresentavo quale avrebbe potuto essere la inumana gioia di quell'altro passaggio, a portiere aperte, ché nessuno avrebbe desiderato fuggire, e i primi nomi italiani... e mi guardai intorno, e pensai quanti, fra quella povera polvere umana, sarebbero stati toccati dal destino.
     Fra le quarantacinque persone del mio vagone, quattro soltanto hanno rivisto le loro case; e fu di gran lunga il vagone più fortunato.
     Soffrivamo per la sete e il freddo: a tutte le fermate chiedevamo acqua a gran voce, o almeno un pugno di neve, ma raramente fummo uditi; i soldati della scorta allontanavano chi tentava di avvicinarsi al convoglio. Due giovani madri, coi figli ancora al seno, gemevano notte e giorno implorando acqua. Meno tormentose erano per tutti la fame, la fatica e l'insonnia, rese meno penose dalla tensione dei nervi: ma le notti erano incubi senza fine.
     Pochi sono gli uomini che sanno andare a morte con dignità, e spesso non quelli che ti aspetteresti. Pochi sanno tacere, e rispettare il silenzio altrui. Il nostro sonno inquieto era interrotto sovente da liti rumorose e futili, da imprecazioni, da calci e pugni vibrati alla cieca come difesa contro qualche contatto molesto e inevitabile. Allora qualcuno accendeva la lugubre fiammella di una candela, e rivelava, prono sul pavimento, un brulichio fosco, una materia umana confusa e continua, torpida e dolorosa, sollevata qua e là da convulsioni improvvise subito spente dalla stanchezza.
     Dalla feritoia, nomi noti e ignoti di città austriache, Salisburgo, Vienna; poi cèche, infine polacche. Alla sera del quarto giorno, il freddo si fece intenso: il treno percorreva interminabili pinete nere, salendo in modo percettibile. La neve era alta. Doveva essere una linea secondaria, le stazioni erano piccole e quasi deserte. Nessuno tentava più, durante le soste, di comunicare col mondo esterno: ci sentivamo ormai «dall'altra parte». Vi fu una lunga sosta in aperta campagna, poi la marcia riprese con estrema lentezza, e il convoglio si arrestò definitivamente, a notte alta, in mezzo a una pianura buia e silenziosa.
     Si vedevano, da entrambi i lati del binario, file di lumi bianchi e rossi, a perdita d'occhio; ma nulla di quel rumorio confuso che denunzia di lontano i luoghi abitati. Alla luce misera dell'ultima candela, spento il ritmo delle rotaie, spento ogni suono umano, attendemmo che qualcosa avvenisse.
     Accanto a me, serrata come me fra corpo e corpo, era stata per tutto il viaggio una donna. Ci conoscevamo da molti anni, e la sventura ci aveva colti insieme, ma poco sapevamo l'uno dell'altro. Ci dicemmo allora, nell'ora della decisione, cose che non si dicono fra i vivi. Ci salutammo, e fu breve; ciascuno salutò nell'altro la vita. Non avevamo più paura.
     Venne a un tratto lo scioglimento. La portiera fu aperta con fragore, il buio echeggiò di ordini stranieri, e di quei barbarici latrati dei tedeschi quando comandano, che sembrano dar vento a una rabbia vecchia di secoli. Ci apparve una vasta banchina illuminata da riflettori. Poco oltre, una fila di autocarri. Poi tutto tacque di nuovo. Qualcuno tradusse: bisognava scendere coi bagagli, e depositare questi lungo il treno. In un momento la banchina fu brulicante di ombre: ma avevamo paura di rompere quel silenzio, tutti si affaccendavano intorno ai bagagli, si cercavano, si chiamavano l'un l'altro, ma timidamente, a mezza voce.
     Una decina di SS stavano in disparte, l'aria indifferente, piantati a gambe larghe. A un certo momento, penetrarono fra di noi, e, con voce sommessa, con visi di pietra, presero a interrogarci rapidamente, uno per uno, in cattivo italiano. Non interrogavano tutti, solo qualcuno. «Quanti anni? Sano o malato?» e in base alla risposta ci indicavano due diverse direzioni.
     Tutto era silenzioso come in un acquario, e come in certe scene di sogni. Ci saremmo attesi qualcosa di più apocalittico: sembravano semplici agenti d'ordine. Era sconcertante e disarmante. Qualcuno osò chiedere dei bagagli: risposero «bagagli dopo»; qualche altro non voleva lasciare la moglie: dissero «dopo di nuovo insieme»; molte madri non volevano separarsi dai figli: dissero «bene bene, stare con figlio». Sempre con la pacata sicurezza di chi non fa che il suo ufficio di ogni giorno; ma Renzo indugiò un istante di troppo a salutare Francesca, che era la sua fidanzata, e allora con un solo colpo in pieno viso lo stesero a terra; era il loro ufficio di ogni giorno.
     In meno di dieci minuti tutti noi uomini validi fummo radunati in un gruppo. Quello che accadde degli altri, delle donne, dei bambini, dei vecchi, noi non potemmo stabilire allora né dopo: la notte li inghiottì, puramente e semplicemente. Oggi però sappiamo che in quella scelta rapida e sommaria, di ognuno di noi era stato giudicato se potesse o no lavorare utilmente per il Reich; sappiamo che nei campi rispettivamente di Buna-Monowitz e Birkenau, non entrarono, del nostro convoglio, che novantasei uomini e ventinove donne, e che di tutti gli altri, in numero di più di cinquecento, non uno era vivo due giorni più tardi. Sappiamo anche, che non sempre questo pur tenue principio di discriminazione in abili e inabili fu seguito, e che successivamente fu adottato spesso il sistema più semplice di aprire entrambe le portiere dei vagoni, senza avvertimenti né istruzioni ai nuovi arrivati. Entravano in campo quelli che il caso faceva scendere da un lato del convoglio; andavano in gas gli altri.
     Così morì Emilia, che aveva tre anni; poiché ai tedeschi appariva palese la necessità storica di mettere a morte i bambini degli ebrei. Emilia, figlia dell'ingegner Aldo Levi di Milano, che era una bambina curiosa, ambiziosa, allegra e intelligente; alla quale, durante il viaggio nel vagone gremito, il padre e la madre erano riusciti a fare il bagno in un mastello di zinco, in acqua tiepida che il degenere macchinista tedesco aveva acconsentito a spillare dalla locomotiva che ci trascinava tutti alla morte.
     Scomparvero così, in un istante, a tradimento, le nostre donne, i nostri genitori, i nostri figli. Quasi nessuno ebbe modo di salutarli. Li vedemmo un po' di tempo come una massa oscura all'altra estremità della banchina, poi non vedemmo più nulla.
     Emersero invece nella luce dei fanali due drappelli di strani individui. Camminavano inquadrati, per tre, con un curioso passo impacciato, il capo spenzolato in avanti e le braccia rigide. In capo avevano un buffo berrettino, ed erano vestiti di una lunga palandrana a righe, che anche di notte e di lontano si indovinava sudicia e stracciata. Descrissero un ampio cerchio attorno a noi, in modo da non avvicinarci, e, in silenzio, si diedero ad armeggiare coi nostri bagagli, e a salire e scendere dai vagoni vuoti.
     Noi ci guardavamo senza parola. Tutto era incomprensibile e folle, ma una cosa avevamo capito. Questa era la metamorfosi che ci attendeva. Domani anche noi saremmo diventati così

  
Tratto da "Se questo è un uomo" di Primo Levi
27 gennaio 2022.
  

 

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26/01/2022

Dialoghi. "Quirinale e dintorni: ne parlano Letta e Salvini"; di Giuseppe Castronovo

 

Intervento del dott. Giuseppe Castronovo.

Succede anche questo!
Ne parlano talmente tanto che nelle mattinate ho sognato due protagonisti della scena politica italiana che trattano l'elezione del successore del presidente Mattarella al Quirinale.
Giuseppe Castronovo

"QUIRINALE E DINTORNI: NE PARLANO LETTA E SALVINI"

Stanotte ho sognato il senatore Salvini e l’onorevole Letta che, al riparo da occhi indiscreti, cercavano un nome condiviso per il Quirinale.
Il loro dialogo seguiva le note della famosa canzone "L’importante è la rosa", portata al successo - nell'interpretazione del 1967 - dall’artista francese Gilbert Bécaud.
Svegliatomi ho preso carta e penna e trascritto il dialogo, cercando di essere il più fedele possibile alle loro parole.

LETTA:
Tu che incontri Conte e Bersani
e ti dai tanto da fare
in una politica impazzita,
dove vai?
Tu che piangi un vecchio amico
dopo che l’hai ormai lasciato .
Tu che hai un mazzo di rose,
dove vai?

SALVINI:
L’importante è la rosa.
L’importante è la rosa.
L’importante è la rosa,
credi a me.

LETTA:
Se tu hai l’alto profilo
io ti offro un super partes.
Se il tuo nome è divisivo
il mio è un nome di pace,
non puoi dirmi di no.
Tu Salvini che mi guardi
Con quel tuo sorriso triste
Pensa che domani è festa
al Quirinal!

     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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26/01/2022

Comune. Giorgia Calì eletta nuova Presidente della Consulta Giovanile

 

Giorgia Calì
Giorgia Calì

Fiammetta Lombardo
Fiammetta Lombardo

Cambio al vertice della Consulta Giovanile di Grotte: Gorgia Calì eletta Presidente. Prende il posto della dimissionaria Fiammetta Lombardo.
Ieri, martedi 25 gennaio, si è svolta una riunione della Consulta Giovanile di Grotte, convocata e presieduta dal vice presidente Angelo Infantino. All'ordine del giorno la presa d'atto delle dimissioni della presidente Fiammetta Lombardo (per sopravvenuti motivi di carattere personale), la discussione e le votazioni per l'elezione del nuovo Presidente.
Nel corso della riunione, tenuta online sulla piattaforma Google Meet (in osservanza delle norme anti Covid), è stata avanzata la candidatura di Giorgia Calì, eletta all'unanimità per acclamazione.
"Voglio ringraziare i miei colleghi consiglieri per avermi dato fiducia e avermi scelta come nuova Presidente della Consulta Giovanile di Grotte - ha dichiarato la neo presidente Calì -. Voglio impegnarmi nel supportare sempre con tenacia e determinazione la realizzazione di progetti che possano giovare positivamente alla nostra generazione e non solo. Io, insieme a tutti i membri dell'organo, daremo sempre il massimo per portare in alto il nome del nostro paese in un clima di collaborazione, creatività e voglia di fare".
Nel rimettere il proprio mandato, la presidente uscente Fiammetta Lombardo ha dichiarato: "Ringrazio l’Amministrazione comunale, la cittadinanza e i membri della Consulta per aver concesso ampio respiro alle ben riuscite proposte ed iniziative realizzate sino ad adesso di cui io sono stata semplice portavoce.  Certa di nuovi e altrettanti successi, auguro buon lavoro al nuovo Presidente".
Dopo il nuovo insediamento, l'Ufficio di Presidenza della Consulta Giovanile del Comune di Grotte, risulta così costituito: Presidente, Giorgia Calì; Vice Presidente, Angelo Infantino; Segretario, Giovanni Ciraolo

  
Carmelo Arnone
26 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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24/01/2022

Politica. On. Rosalba Cimino (M5S): "Un sincero ringraziamento al presidente Mattarella"

 

Rosalba Cimino
Rosalba Cimino

La deputata del Movimento 5 Stelle Rosalba Cimino, a Roma per votare il nuovo Capo dello Stato, ringrazia per l’impegno l’uscente Presidente della Repubblica.
"Esprimo il mio sincero ringraziamento al presidente Sergio Mattarella per quanto fatto in questi 7 anni certamente non facili. Da rappresentante delle istituzioni, ma anche da siciliana, sono orgogliosa di essere stata rappresentata nel mondo da un uomo di grandi valori che ha saputo trasmettere l’immagine migliore dell’Italia”.
L'on. Rosalba Cimino saluta così il presidente della Repubblica uscente Sergio Mattarella alla fine del suo mandato, ringraziandolo per il suo impegno in questi 7 anni.
"In un momento caratterizzato dalla pandemia e dalla crisi politica si è confermato all’altezza del compito nel prendere importanti decisioni - commenta ancora Cimino - a lui rivolgo un sentito ringraziamento per aver dimostrato alta caratura morale e grande senso delle istituzioni, riuscendo a svolgere il suo ruolo nel migliore dei modi".
Intanto la deputata è a Roma per le prossime votazioni del nuovo Presidente della Repubblica: "Il compito che ci aspetta è molto importante. In un momento storico così delicato per il nostro Paese, il nostro pensiero è il bene dei cittadini che hanno bisogno non di incertezza, ma di stabilità politica"
.  
  

Redazione
24 gennaio 2022.  
  

 

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24/01/2022

Cronaca. Ladri al cimitero di Grotte: rubati fiori e suppellettili. Il Sindaco: "Prenderemo presto questi vigliacchi"

 

Furti al cimitero
Furti al cimitero

Da tempo continua l'opera di ignoti ladri in azione al cimitero di Grotte.
Nelle ultime settimane pare essersi intensificata l'attività delinquenziale, dapprima saltuaria, lamentata dai parenti dei defunti.
Il Presidente del Consiglio comunale, Aristotele Cuffaro, così lamenta pubblicamente il suo disappunt
o: "Il rubare oggetti nelle tombe dei propri cari è diventata pratica abituale nel nostro cimitero. Non riesco a comprendere come certa gente possa compiere simili azioni nella sacralità del luogo di riposo dei nostri defunti".
Ogni pubblica lamentela sui social scatena una
lunga serie di reazioni e testimonianze.

"A
nche da mia mamma, qualche giorno prima della commemorazione dei defunti, era sparito un sottovaso di plastica; nemmeno avesse avuto chissà quale valore. Si vede che è stato proprio tolto da una pianta grassa. Un'altra volta la candelina con le batterie" scrive Marianna.

"Pensavo che questo problema riguardasse solo me, invece apprendo che è un fenomeno diffuso - aggiunge Nino -. Io al loro posto non lo farei per il timore che qualche anima mi perseguitasse. Comunque Vergogna con la V maiuscola".

E Flora commenta: "Dalla tomba di mia figlia hanno rubato di tutto: fiori, piantine, persino fiori di seta. Al tempo giusto,sapendo che le calle erano i fiori da lei preferiti, facevo i salti mortali per trovarle, e le rubavano. Neppure la vista della foto di una giovane donna li fermava,brutti sciacalli!".

Antonella scrive: "Mi hanno fatto togliete l'abitudine di mandare dei fiori. Visto che io abito al Nord mandavo i vasi di fiori con un fioraio fidato: dentro di me sentivo come se andassi io personalmente al cimitero. Invece non lo faccio più perché appena messi, dopo un po' non si trovava più nulla. Che schifo di gente che esiste al mondo".
"Nella tomba di mio nonno - dice Anna - ogni volta che mia nonna gli porta i lumini grandi, l'indomani non li trova più".
Poi c'è Maria: "Qualche anno fa da mia madre hanno rubato lettere e numeri in bronzo, maledetti".
E Calogero: "Ai miei nonni ed a mia zia, al cimitero qualche figlio di buona mamma ruba sempre la fiamma; l'ultima un mese fa".

"Avevo messo una bellissima Madonnina a mia mamma - commenta Antonio -, incollata con il silicone, e me l'hanno rubata".
Anche Stella
scrive: "A mia zia Marianna hanno rubato il cuscino di rose, il giorno dopo il funerale".
Sono ancora tante le testimonianze:

- "Purtroppo è da tanto che avvengono questi ed altri furti. Addirittura quando era vivo mio padre hanno rubato le grondaie in rame della tomba che abbiamo; ha dovuto rimetterle in plastica. Ricordo ancora il dispiacere. Non si fanno queste azioni ai vivi, e soprattutto ai morti" (Maria Grazia);
- "Anche a me era successo. All'inizio, quando avevamo seppellito la mia mamma, erano sparite 4 ceste grandi di fiori ancora buoni del dopo funerale, e poi una bella confezione di ceri ancora da accendere e tanto altro" (Marianna);

- "Già dal lontano 1983 spariscono fiori freschi, fiori finti, di seta, di plastica. Purtroppo il mondo è 'avariato'" (Gaetana);

- "Anche a me hanno rubato la scopa, l’altro giorno; ma questa della pianta con il vaso non la lascio passare. Molto grave e meschino" (Daniela);
- "A me e successo per la festa dei defunti. Metto due mazzi grandi di 'specioso' il giorno prima ma il 2 di novembre non ne trovo neanche uno. Posso capire che uno non può comprare dei fiori per i propri defunti, ma lasciare una lapide completamente vuota è cattiveria" (Carmelina);
- "A me peggio ancora: hanno tentato di rubare l'immagine, con la dedica in ceramica, di mia madre; gli è andata male, l'hanno rotta e lasciata in terra. Certi esseri non hanno limiti di indecenza" (Stefania);

- "A me è successo due volte: a mia madre porto un vaso con i fiori, ci ritorno e non trovo più niente" (Carmela);
- "È successo anche a me: si sono presi i vasi e anche dei fiori finti,
scopa e secchio" (Mimma);
- "È successo anche da mia mamma e papà: in passato ho comprato il vaso e i fiori, dopo due giorni ci sono tornata e non c'era più niente. Davvero vergognoso" (Silvana);

- "Anche dai miei genitori è successo: ogni volta che gli porto una pianta o un cerone, all'indomani non c'e più niente; è da meschini" (Giusy);
- "È successo pure a me. Portavo i ceroni nella tomba della signorina Vinti: l'indomani puntualmente spariti. Gente inutile" (Venera).
Tra le più recenti lamentele, quella di Patricia:
"Al mio papà (al cimitero, luogo sacro e di preghiera) 'qualcuno' si è permesso di rubare pianta e vaso. Pianta e vaso che presto rimetterò, e guai a questo imbecille se la ritocca. Posso indicarti il nome del fioraio se vuoi e addirittura posso pure farti una donazione e te la faccio pervenire a casa, miserabile!".
"Cara Patricia sono veramente dispiaciuto - risponde il sindaco Alfonso Provvidenza -. Purtroppo non siamo riusciti ancora a beccare questi vigliacchi. Lo faremo presto. Per il momento hai tutta la mia solidarietà"
. 
  
Carmelo Arnone
24 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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24/01/2022

Chiesa. Parrocchia San Rocco: avvisi e appuntamenti della settimana

 

Chiesa San Rocco
Chiesa di San Rocco

Pubblichiamo il programma delle attività che si svolgeranno nel corso della settimana presso la parrocchia San Rocco in Grotte.

Lunedi 24 gennaio
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione eucaristica.

Martedi 25 gennaio - Conclusione della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione eucaristica.

Mercoledi 26 gennaio
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione eucaristica.

Giovedi 27 gennaio
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione eucaristica.

Venerdi 28 gennaio
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione eucaristica.

Sabato 29 gennaio
- ore 16.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 17.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e benedizione eucaristica.

Domenica 30 gennaio - Giornata mondiale dei malati di lebbra
- ore 09.30, Confessioni e Rosario mariano;
- ore 10.00, santa Messa
.  
  

Redazione
24 gennaio 2022.  
  

 

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24/01/2022

Servizi. Prorogata la sospensione dello sportello periferico AICA di Grotte, sino al 29 gennaio 2022

 

Azienda Idrica Comuni Agrigentini
(Sito ufficiale)

La sospensione dell'attività dello sportello periferico dell'AICA (Azienda Idrica Comuni Agrigentini) di Grotte è stata prorogata sino al 29 gennaio.
L'Azienda, in un nuovo comunicato ufficiale, ha spiegato che "
Causa il perdurare dell'attuale situazione epidemiologica sul territorio servito, spiace comunicare che, al fine di contenere il rischio di contagio, siamo costretti, nostro malgrado, a prorogare la chiusura temporanea degli sportelli periferici AICA adibiti a ricevimento dell’Utenza, nei comuni di Grotte, Montevago, Naro, Raffadali, San Giovanni Gemini, Sambuca di Sicilia. Riservandoci di monitorare costantemente l’andamento della curva dei contagi da COVID-19, informiamo che la sospensione dovrà intendersi fino al 29 gennaio 2022, salvo eventuali necessità di ulteriore proroga del periodo di sospensione".
Per eventuali necessità degli utenti, nel comunicato si legge: "Considerando che il servizio di ricevimento dell’utenza debba essere comunque garantito, informiamo che l’utenza potrà essere regolarmente servita, nel pieno rispetto delle norme anti COVID-19, presso gli sportelli della sede operativa di Viale Mediterraneo in Aragona e presso gli sportelli periferici di Sciacca, Ribera e Licata che non subiranno, momentaneamente, alcuna variazione. AICA si scusa con l’utenza per i disagi".  
  

Redazione
24 gennaio 2022.  
  
 

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23/01/2022

Letture Sponsali. "Grandioso comandamento dell'amore"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Per comprendere appieno la portata dell’annuncio di Gesù davanti alla Sinagoga, come spesso capita, dobbiamo leggere nei dettagli della Scrittura.
Gesù torna nella città in cui è nato, ma la sua predicazione è già iniziata, e la sua fama inizia a spandersi per tutta la Galilea. Possiamo solo immaginare lo stupore di chi, conoscendolo come figlio del falegname, lo vede non soltanto alzarsi a leggere la scrittura, come un Maestro, ma addirittura permettersi di scegliere deliberatamente un passo diverso da quello che era previsto dalla liturgia, andando a pescare il passaggio del libro di Isaia.
Per curiosità, siamo andati a leggere il passo originale (Is 61, 1-2) e ci siamo resi conto di come Gesù abbia - probabilmente in maniera deliberata - omesso di leggere l’inciso “un giorno di vendetta per il nostro Dio”.
Gesù inizia quindi la sua predicazione tra la sua gente mostrando subito in cosa consiste la sua rivoluzione d’amore: gli oppressi, i ciechi, i prigionieri sono i protagonisti di questa nuova alleanza, che poggia non già su propositi di rivincita e vendetta, ma sul grandioso comandamento dell’amore e sul volto, amico e gentile, di un ragazzo cresciuto accanto a noi, un semplice figlio di falegname, che compie in sé l’insondabile mistero della salvezza.

 
Redazione
23 gennaio 2022.
  

 

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22/01/2022

Commenti. "Denunciato il presidente Draghi: il virus danneggia il sistema nervoso"; di Salvatore Fantauzzo

 

No-vax
No-vax

La lettera; ecco, ci siamo.
Prima o poi doveva accadere, era nell'aria.
La lettera di denuncia è quasi pronta, serve solo un'ultima revisione ortografica di Punuzzu u carpinteri e sarà imbucata pronta per essere recapitata.
I no-vax lo hanno fatto. Davvero. Hanno denunciato il presidente del Consiglio Mario Draghi.
Le accuse? Attentato alla Costituzione e crimini contro l'umanità. Libertà, libertà.
E mo?!
Caro Draghi, tu col tuo compare Figliuolo lo dovevate capire che stavate tirando un po' troppo la corda... gnada' pure tu!
Ormai è fatta, peggio per voi, beccatevi la denuncia.
Lo dicevo io che il virus danneggia seriamente il sistema nervoso, ma nessuno mi ha dato rett
a. 
  
Salvatore Fantauzzo
22 gennaio 2022
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22/01/2022

Salute. Tutta la Sicilia in "zona arancione", da lunedì 24 gennaio

 

Tutta la Sicilia in "zona arancione"
Zona arancione

Da lunedì 24 gennaio tutta la Sicilia, insieme ad Abruzzo, Friuli Venezia Giulia e Piemonte, sarà in zona arancione, mentre Puglia e Sardegna passeranno dalla zona bianca alla zona gialla. Lo ha deciso il ministro della Salute Roberto Speranza con un’ordinanza firmata ieri pomeriggio (venerdi 21 gennaio). Il passaggio in zona arancione è una conseguenza del superamento delle soglie del 30 per cento di occupazione dei posti letto nei reparti ordinari da parte dei pazienti ricoverati per la COVID-19 e del 20 per cento nei reparti di terapia intensiva.
Cambierà poco per la maggior parte della popolazione. Le uniche limitazioni riguardano le persone non vaccinate.
In zona arancione le persone che non hanno il green pass possono spostarsi verso un altro Comune o un’altra regione (o provincia autonoma) “solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio Comune”, con la stessa autocertificazione che era stata introdotta durante l’emergenza; e potranno entrare unicamente nei supermercati e negozi di generi alimentari, nelle farmacie e nelle rivendite di articoli sanitari. Sarà loro vietato l'ingresso in qualsiasi altra attività commerciale o ufficio (compreso l'ufficio postale).
Per chi ha il green pass base (che si ottiene con tampone negativo), è vietato l'accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi), l'effettuazione di corsi di formazione in presenza e la pratica di sport di contatto all'aperto.
Per chi ha il super green pass non cambia nulla rispetto alle regole previste per la zona gialla: libertà di movimento con obbligo di mascherina sia al chiuso che all'aperto
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Redazione
22 gennaio 2022.  
  

 

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21/01/2022

Attualità. Scuola e Covid: "Risparmiateci i proclami di vittoria e ascoltate i politici locali"; di Salvatore Infuso

 


Ingresso a scuola

Commento di Salvatore infuso sulla riapertura delle scuole in presenza, nonostante la zona rossa e il parere dei Sindaci.

*****

"Ho letto il seguente messaggio, postato e visibile a tutti su Facebook: 'In Commissione Cultura, abbiamo fatto il punto con il ministro Bianchi sulla situazione nelle scuole in relazione all’emergenza sanitaria. Dai dati forniti dal ministro sulle lezioni in presenza, derivati dal monitoraggio di 374.740 classi e 6.022.099 di studenti, si evince che la perseveranza nel voler tenere aperte le scuole evitando la #dad sia stata una scelta giusta nei confronti dei nostri studenti. Il 90% di loro, infatti, ha potuto frequentare senza ricorrere alla didattica a distanza'.
La mia risposta è la stessa di tante persone.
Purtroppo per riassumere la realtà - che è differente dalle supposizioni basate su report che potrebbero variare nella prossima settimana, e poiché il tracciamento dei contatti con i contagi è di fatto andato in tilt molte delle teorie lette integralmente nel post sono contestabili - ho dovuto dilungarmi un po'.
Ma è normale che aprono la scuola in presenza con i contagi che neanche nel 2020 erano così alti?
Oggi 20 gennaio 2022 altri 8.000 contagi, i positivi sono 200mila, +34 morti oggi, in totale dall'inizio pandemia 8.087 morti (parliamo della Sicilia)!
É normale che a gennaio si faccia lezione con le finestre aperte per il ricambio di aria dentro aule sovraffollate?
Scarsa ventilazione delle aule e sovraffollamento rischiano di aumentare le occasioni di esposizione per via aerea di studenti e docenti al Covid e i rischi di contagio. Soprattutto nei mesi freddi invernali.
Eppure, la ventilazione meccanica delle scuole continua ad essere la cenerentola dei fattori tecnici per una ripartenza in sicurezza delle scuole.
Anche se per certi versi non è affidabilissimo, lo screening di massa rivolto agli studenti con tampone rapido andava fatto.
E invece no, perché la scuola è sicura, ci dicono.
Ma a scuola manca l'essenziale che per norma di legge l'ente locale dovrebbe fornire: mancano igienizzanti, sapone, carta igienica e tanto tanto altro.
Ma se c'è tanto ottimismo per la riapertura della scuola in presenza, perché ad oggi il Municipio è chiuso al pubblico ed è richiesto l'appuntamento per accedere ai servizi?
La vita dei nostri figli è meno cara della vita di chi ha il compito di vigilare sulla salute pubblica?
Ma dopotutto il Sindaco si attiene a disposizioni degli enti superiori, Regione e Governo centrale: non può disobbedire; l'ordine è riaprire a qualsiasi costo e mentre obbedisce alla riapertura della scuola, chiude il municipio al pubblico per tutelare gli impiegati.
Il prezzo lo paghiamo noi, rischiando il covid, e se siamo fortunati ce ne usciamo, ma dobbiamo fare i conti con gli strascichi post-covid.
Nessuno può sapere cosa ci lascia il covid e che problemi cronici potremmo avere a vita.
Io fino ad oggi ho rinunciato ai familiari (genitori, suoceri, fratelli e cognati con i nipoti), ai pranzi domenicali, riunioni di Natale e Capodanno ristrettissime per amore dei familiari ultra 70enni ed 80enni, rimasti soli a casa anch'essi.
Lavoro in un ambiente molto rischioso con la mascherina incollata al viso per 8/9 ore al giorno.
E non mi va che dei burocrati dichiarino che la scuola è sicura mentre non è vero, il rischio di contrarre il virus è altissimo avendo i ragazzi in aule minuscole e in condizioni di sovraffollamento.
Nessuno è mai andato a sorpresa a scuola per accertarsi il rispetto delle contromisure alla diffusione del Sars-Cov-2, non ci va nessuno perché è consapevole che troverà irregolarità.
Quindi risparmiateci questi proclami di vittoria, perché è ancora troppo presto e già non sappiamo se ci sono segnali di presunte positività.
É solo l'inizio e può toccare a chiunque.
I disagi che dovranno affrontare decine di famiglie colpite da covid - e spero di uscirne indenne con tutta la famiglia - li avrete tutti sulla coscienza.
E comunque il Sindaco probabilmente avrà avuto le sue ragioni per chiudere le scuole; peccato che i Sindaci non sono stati ascoltati dai rappresentanti del Governo regionale e del Governo nazionale.
I Sindaci sono coloro che possiedono il termometro delle condizioni e dell'umore del popolo, perché loro sono in prima linea, sono sul territorio e possono vedere e toccare con mano.
Da Roma, dentro i palazzi del potere, neanche lontanamente si può immaginare cosa accade in Sicilia o in qualsiasi altra regione o un paesino.
Avreste dovuto ascoltare i politici locali. Era più giusto, era quello che voleva la maggior parte del popolo"
.  
  

 

   

Salvatore Infuso
 

 

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21/01/2022

Salute. Emergenza Covid-19: 1210 dosi somministrate a Grotte; cala il numero dei contagi

 

Staff vaccinazioni
Staff vaccinale

Lo scorso martedi 18 gennaio si è conclusa la campagna vaccinale organizzata a Grotte presso il presso il Presidio Sanitario di Base.
Nell'arco di 3 giorni sono state 864 le dosi somministrate (36 delle quali a casa dei pazienti con difficoltà motorie). Il totale dei vaccini, considerando anche quelli iniettati nel mese di dicembre, ammonta a 1210.
"Un grandissimo risultato - dichiara il sindaco Alfonso Provvidenza - ottenuto grazie ad un splendido lavoro di squadra. I ringraziamenti vanno al direttore del Distretto Sanitario dott. Giuseppe Miccichè e a tutti coloro che hanno reso possibile tutto questo, frutto del lavoro incessante di un fantastico gruppo di lavoro coordinato dal responsabile del Presidio Sanitario di Base di Grotte dott. Antonio Carlisi, i medici, gli infermieri, i collaboratori amministrativi, i volontari dell'Associazione Padre Vinti Grotte Solidale Onlus, i Vigili Urbani e gli impiegati comunali presenti".
Intanto accenna a una lieve diminuzione il numero dei cittadini di Grotte attualmente colpiti da Covid-19: sono 150 quelli rilevati dal Comune (i cui dati divergono da quelli ufficiali dell'ASP poiché nel computo vengono considerati guariti tutti i soggetti negativi anche se non hanno ancora ricevuto la notifica di fine isolamento).
Nella foto a lato, alcuni componenti dello staff vaccinale
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Redazione
21 gennaio 2022.  
  

 

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21/01/2022

Dialoghi. "Il Coronavirus del 2020 e la Peste del 1630 descritta dal Manzoni"; di Giuseppe Castronovo

 

Intervento del dott. Giuseppe Castronovo.

L’epidemia che in questi ultimi due anni ha finora provocato 140.000 vittime, solo nel nostro Paese, ci rimanda inevitabilmente ad un’altra calamità sanitaria: quella che nel 1630 mise in ginocchio la Lombardia. Un evento che è stato descritto, in tutta la sua drammaticità, dal Manzoni nel suo capolavoro letterario “I Promessi Sposi”.
Tra gli eventi legati al Covid-19 e quelli legati alla peste descritta dal Manzoni sono riscontrabili diverse e interessanti analogie: la ricerca del paziente zero, il rapido propagarsi del “malanno”, la presenza di chi non credeva alla peste...
Di tutto ciò se n’è parlato al Circolo della Concordia. Tra gli altri è intervenuto il prof. Vezio il quale, capolavoro del Manzoni in mano, ci ha evidenziato queste analogie.
Giuseppe Castronovo

"IL CORONAVIRUS DEL 2020 E LA PESTE DEL 1630 DESCRITTA DAL MANZONI:
MOLTE ANALOGIE E ALTRETTANTI SPUNTI DI RIFLESSIONE"

Prof. Vezio: Amici, qualche giorno fa l’amico Santo mi invitava a fare qualche riflessione comparativa tra la peste descritta dal Manzoni e il Covid-19 che oggi tanti lutti e dolori sta provocando a livello planetario. Data la ristrettezza del tempo per una più approfondita ricerca, oggi illustrerò cinque atteggiamenti che, allora come oggi, accomunano lo stato d’animo della gente di fronte all’avanzare dell’imprevedibile evento.
Nelle pagine del capolavoro manzoniano “I Promessi Sposi” troviamo mirabilmente descritto tutto quanto accade oggi:
1) la ricerca dell’“untore” - (paziente zero) - da parte delle autorità;
2) il senso di paura che si diffonde tra la gente;
3) l’adozione del lockdown;
4) il dilagare della peste;
5) un persistente senso di scetticismo, duro a morire, che serpeggia tra la gente nonostante la tragica avanzata della peste.
Da notare la concisione delle frasi; è attraverso questa concisione che l’Autore evidenzia tutta la drammaticità dell’evento.
Riportiamo qui sotto alcune di queste frasi tratte dal capitolo XXXI.
1a) “La peste era già entrata a Milano. Il Tadino e il Ripamonti vollero saper il nome di chi ce la portò per primo…”.
“L’uno e l’altro storico dicono che fu un soldato italiano al servizio della Spagna…”.
“Sia come sia, entrò questo fante sventurato e portator di sventura…”.
2a) “Appena arrivato s’ammalò; fu portato in ospedale; dove un bubbone che gli si scoprì sotto un’ascella, mise chi lo curava in sospetto di ciò che era infatti; il quarto giorno morì…”.
3a) “Il tribunale della sanità fece segregare e sequestrare in casa la di lui famiglia…”.
4a) “Ma il soldato ne aveva lasciato di fuori un “seminìo” che non tardò a germogliare. Il primo cui s’attaccò, fu il padrone della casa dove quello aveva alloggiato, un Carlo Colonna sonator di liuto”.
5a) “C’era, del resto, un certo numero di persone non ancora persuase che questa peste ci fosse”.
“In principio dunque, non peste, assolutamente no, per nessun conto: proibito anche di proferire il vocabolo. Poi, febbri pestilenziali... poi, non vera peste, vale a dire peste sì, ma in un certo senso; non peste proprio; ma una cosa alla quale non si sa trovare un altro nome”.
     (A. Manzoni, I Promessi Sposi, cap. XXXI, riga 155 e segg.).

     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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20/01/2022

Lavoro. Bando del Servizio Civile Universale: 2 volontari alla proloco "Herbessus" di Grotte

 

Servizio Civile Universale
Servizio Civile Universale

Scadrà alle 14.00 di mercoledì 26 gennaio 2022 il termine ultimo per la presentazione delle domande per la partecipazione al bando (leggi il bando) per la selezione pubblica di 2 operatori volontari da impiegare per progetti di Servizio Civile Universale presso la proloco "Herbessus" di Grotte.

Servizio Civile Universale

La selezione rientra nel bando più generale emesso dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Universale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, per 56.205 volontari da impiegare in progetti di servizio civile.
Il servizio dei volontari selezionati avrà la durata di 12 mesi e sarà articolato in 25 ore settimanali su 6 giorni lavorativi. Ai volontari spetterà un assegno mensile
di 444,30 euro.
Per partecipare alla selezione occorre avere diversi requisiti, tra cui:
- età compresa tra 18 e 28 anni (non aver compiuto 29 anni);
- essere cittadini dell'Unione Europea;
- essere in possesso del diploma di Maturità di Scuola media superiore o diploma di Laurea.
La domanda di partecipazione dovrà essere presentata esclusivamente nella modalità online attraverso la piattaforma raggiungibile tramite pc, tablet e smartphone all'indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it/, entro e non oltre le ore 14.00 del
26 gennaio. Per accedervi è necessario essere in possesso dello SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, con livello di sicurezza 2.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ufficio della Pro Loco Herbessus all’indirizzo e-mail prolocoherbessusgrotte@virgilio.it
. 
  
Carmelo Arnone
20 gennaio 2022
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19/01/2022

Riflessioni. "Fame di giustizia, di democrazia e di libertà"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riflessione del prof. Antonio Pilato.

*****

Fame di giustizia, di democrazia e di libertà.
La situazione politica e sociale italiana vive oggi un momento assai delicato, non è in buona salute.
Tutte le forze politiche dalla Destra alla Sinistra, passando per il Centro, stanno vivendo un grande fermento, che può sfociare nella nascita di nuovi indesiderati soggetti. Nella società reale assistiamo a manifestazioni di malcontento.
La politica, questa politica, non è in grado di dare risposte ai bisogni e alle prospettive dei cittadini. Molti dirigenti politici pensano che i problemi della società siano quelli che si affrontano e si dibattono all'interno delle segreterie dei loro partiti e che le soluzioni siano da ricercare all'intero di questo contesto.
I cittadini hanno un volto, un nome, una carta di identità, direbbe C. Marx: sono persone pensanti che hanno in mente soluzioni, ma che non gli verranno mai chieste.
La loro partecipazione viene chiesta solo in occasione del voto amministrativo, politico, referendario.
Nella nostra società i luoghi dove le persone possono esprimersi ed avere un ruolo propositivo si sono ridotti in modo drastico, anzi tendono a scomparire.
I cittadini si pongono giustamente la domanda se le le cause di questa situazione sono da imputare a questo o a quel partito; oppure se questa va ricondotta al sistema Italia che non riesce più a dare risposte, non più credibili, ad un sistema dove i partiti si delegittimano in continuazione.
Dove i veti incrociati sono prassi consolidata, dove il cittadino virtuale è più importante del cittadino realmente esistente, con una sua voce...
La politica dovrà affrontare con decisione assoluta e non più rimandabile le troppe questioni irrisolte, e i partiti, vecchi e nuovi, farsi carico delle soluzioni.
Finché, in conclusione, nessuno soffierà più sullo stagno, continuerà a imputridirsi senza più limite ogni desiderio di giustizia, di democrazia e libertà, ancor peggio in questi momenti di pandemia, in cui molti lupi solitari e associati sanitari agiscono, speculano per fini personali o di gruppo, non per il bene di tutti ma come sciacalli, sostituendo volutamente la tessera sanitaria a quella d'un tempo fascista.
"Tantu va la quartara a l'acqua finu ca si rumpi".

 

   

Antonio Pilato
(Docente di Filosofia e Pedagogia)
 

 

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19/01/2022

Politica. Risposta dell'on. Cimino (M5S) al sindaco Provvidenza, in merito alla strada Racalmare

 

Rosalba Cimino
Rosalba Cimino

Risposta dell'on. Rosalba Cimino al Sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, in merito al finanziamento per la strada Racalmare

*****

"Lo scorso 17 dicembre su Grotte.info sono apparse delle dichiarazioni fuorvianti del sindaco Alfonso Provvidenza in risposta alle mie dichiarazioni sul finanziamento della strada “Racalmare”. Fuorvianti perché secondo il primo cittadino quel finanziamento da me annunciato non sarebbe mai esistito.
Bene, la delibera in questione reca l’oggetto “Articolo 3 della legge regionale 7 luglio 2020, n. 13. Richiesta di estensione della dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza, di cui alla deliberazione della Giunta regionale n. 500 del 25 novembre 2021, per gli eventi meteo avversi che, nei giorni dall’8 al 17 novembre 2021, hanno interessato il territorio della regione Siciliana’’;  l’articolo appena citato, oltre a disciplinare la dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza nel territorio della Regione Siciliana e a prevedere la nomina del Commissario per la realizzazione dei lavori, prevede che la Giunta regionale specifichi il fabbisogno di risorse finanziarie e strumentali necessarie a superare lo stato emergenziale, inoltre , il comma 8 prevede che per l’attuazione degli interventi di emergenza la Regione assicuri la pronta disponibilità delle necessarie risorse economiche ed organizzative. Ad indicare le risorse economiche necessarie provvede il Dipartimento Regionale della Protezione Civile che relaziona gli interventi da attuare; quindi, alla segnalazione dei danni delle amministrazioni di Grotte e Favara è seguita una relazione della Protezione civile regionale. In buona sostanza la Giunta regionale con deliberazione n. 525 del 2 dicembre 2021, non solo ha individuato gli interventi di carattere urgente, ma ne ha anche assicurato copertura finanziaria pari a 200mila euro.
Non sono avvezza ad autocelebrazioni gratuite, è un mero dato di fatto che in questi mesi ho avuto la premura di interessarmi alla questione, interagendo con la Protezione civile regionale, seguendo costantemente gli aggiornamenti, coinvolgendo il sottosegretario al Ministero dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri e il deputato dell’ARS, Giovanni Di Caro, tant’è che Provvidenza ricorderà che proprio la Racalmare è stata oggetto di segnalazioni particolari in occasione dell’incontro in Prefettura con i sindaci della provincia di Agrigento, organizzato dal Sottosegretario e al quale ho preso parte io stessa. L’intervento del presidente della Regione, invece, è arrivato a coronamento di un percorso avviato già da tempo, ecco perché le dichiarazioni del Sindaco di Grotte che mirano ad elogiare la sensibilità e l’impegno di Musumeci per la 'Racalmare' risultano completamente fuori luogo.
Con il mio comunicato avevo innanzitutto premura di rassicurare tutti i miei concittadini che attraversano quel tratto di strada dissestato, informandoli che le istituzioni si stavano occupando del problema; è stato inoltre un modo per ringraziare tutti gli attori coinvolti che hanno permesso il raggiungimento di questo risultato, ottenuto grazie anche all’impegno congiunto dei sindaci di Grotte e Favara e che di certo non rappresenta un punto di arrivo, ma un primo passo per uscire intanto da uno stato emergenziale. Detto questo, spero che l’impegno verso la nostra comunità sia caratterizzato sempre da un dialogo costruttivo fra le istituzioni che la rappresentano e non da piccoli attacchi e smentite che possano far perdere di vista il vero obiettivo: la salvaguardia del bene pubblico"
.  
  

 

   

On. Rosalba Cimino
 

 

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18/01/2022

Scuola. Da domani si torna in classe; su ordinanza del Presidente della Regione Sicilia

 

Da domani si torna in classe
Alunni in classe

Da domani, mercoledi 19 gennaio 2022, tutti gli alunni torneranno in classe. Una nuova norma toglie ai Sindaci delle zone arancioni la possibilità di chiudere gli istituti.
Una nuova ordinanza emanata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci abroga una norma contenuta in un precedente provvedimento dello stesso governatore: la nuova norma toglie ai Sindaci delle zone arancioni la possibilità di chiudere gli istituti. E da domani, mercoledì 19 gennaio, si tornerà in classe, lezioni nuovamente in presenza nelle scuole.
I Sindaci dei Comuni siciliani in zona arancione sono costretti a nuovi provvedimenti per via della nuova ordinanza regionale. Il presidente Musumeci, che prima aveva aperto le maglie della Dad anche in zona arancione, costringendo di fatto i Sindaci a chiudere le scuole perché pressati anche dai pareri delle ASP, adesso torna sui suoi passi adeguandosi alla normativa nazionale che prevede la sospensione solo in zona rossa.
Alla luce di queste nuove indicazioni, il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha disposto, con l'ordinanza n° 4 (di oggi, martedi 18 gennaio 2022) la "Cessazione efficacia Ordinanza Sindacale n. 2 del 15/01/2022" con la quale aveva ordinato la chiusura delle scuole con sede nel territorio comunale dal 15 al 26 gennaio
. 
  
Carmelo Arnone
18 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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18/01/2022

Storia. "La festa di sant'Antonio a Grotte negli anni '60"; di Amedeo Gioia

 

La festa di sant'Antonio a Grotte
Processione

Amedée Gioia
Amedée Gioia

Ieri, lunedi 17 gennaio 2022, la Chiesa ha celebrato la festa di sant'Antonio. A Grotte, negli anni '60 la comunità cittadina celebrava la ricorrenza con molto fervore e grande partecipazione (vedi foto a lato). Ne ha un vivo ricordo Amedeo (Amedée) Gioia, che lo racconta nel suo libro dal titolo "Memorie (Storie di vita vissuta)". Ne riportiamo qualche passo (dal capitolo XXIII, pagina 186).

*****

LA FESTA DI SANT'ANTONIO.
Si celebra il 17 gennaio nella chiesa Madre dedicata a Santa Venera.
Negli anni '60 la festa consisteva, oltre alla celebrazione della santa Messa in onore del Santo, nella raccolta di cereali che i contadini portavano in chiesa e donavano all'Arciprete che provvedeva - oltre all'uso personale - alla vendita, per racimolare soldi da investire nel mantenimento del luogo di culto e per aiutare le persone meno abbienti.
Cavalli, muli e asini entravano in chiesa carichi di frumento, fave, ceci, fagioli e lenticchie; si depositavano sacchi sul pavimento, ne ho ancora piena visione.
La statua del Santo veniva portata in processione per le vie del paese, seguita dai fedeli e dalla banda musicale locale diretta dal Maestro Patanella.
Oggi questa tradizione non viene più messa in pratica, per mancanza di bestie e contadini.
È tradizione del paese cucinare le fave, i cardi, i ceci e "lu maccu" per condire la pasta oppure per mangiarlo da solo.
"Lu maccu" è un purè di fave lesse, cotte fino a farle diventare una pasta densa.
Questa tradizione continua nei nostri giorni, tramandata da madre in figlia.
A me "lu maccu" e le fave cotte assieme ai carduna piacciono tanto.
  
  

Amedeo Gioia
18 gennaio 2022.  
  

 

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18/01/2022

Satira. "Ti meritiamo Silvio!"; di Sergio Giuffrida

 

Sergio Giuffrida
Guarda il video

Telefonata di Sergio Giuffrida a Silvio, candidato alla Presidenza della Repubblica (guarda il video).

*****

Grande Silvio, come stai? Sei felice eh?
Sei stato candidato ufficialmente come nuovo Presidente della Repubblica Italiana.
Te lo sei meritato, Cavaliere, ma più che altro ce lo meritiamo noi italiani.
Oh! La giusta rappresentazione nel mondo di noi italiani, eh!
Ma dopo tutto quello che hai fatto, i grossi sacrifici, oh!
Tu che sei stato condannato in via definitiva per evasione fiscale di 368 milioni di  dollari. Aoh! Ma mica è facile oh!
Te sei fatto er mazzo! Io non so manco come se contano tutti ‘sti soldi.
Ti meritiamo Silvio.
D'altronde, per la legge, con la tua pedina penale non puoi presentarti ad un concorso pubblico.
Cioè, senti che robba, eh: per la legge italiana tu non potresti fare, ad esempio, il bidello in una scuola elementare pubblica. Però puoi fare il Presidente della Repubblica Italiana! Un capolavoro!
Ti meritiamo Silvio!
Che dici? Un po' te dispiace. Invece di fare il Presidente della Repubblica avresti preferito fare il bidello? In effetti! Lo sai quante ragazzette conosceresti in questo modo?!
Che dici? Hai già pagato duramente per questa evasione fiscale.
Eh in effetti, Silvio, una pena durissima: hai trascorso 10 mesi a Cesano Boscone a giocare a burraco con i vecchietti; proprio una pena durissima, aoh! Cesano Boscone come Alcatraz! Lo sanno tutti, proprio! Ma che stai scherzando?!
Pensa che n’amico mio, per mille euro di evasione gli hanno pignorato casa. E tu te la sei cavata con un burraco, Silvio!
Oh, sembra quasi - ma è n’impressione, eh! - che in Italia, se c’hai i soldi, sei potente e c’hai gli avvocati forti, puoi fare quello che c***o te pare! Ma è n’impressione, eh!
Ti meritiamo Silvio!
Che dici? Però in Italia il Presidente della Repubblica è soltanto di rappresentanza. Però Silvio - scusa che mi permetto, eh! - però può concedere la grazia! Quindi ipoteticamente, con te come Presidente della Repubblica accadrà che gente condannata ingiustamente chiederà la grazia ad uno assolto ingiustamente!
‘Na barzelletta, Silvio!
Ma poi, complimenti oh! Con questa storia del Presidente della Repubblica sei ringiovanito!
Eh! Scusa eh! Quando dovevi fare i processi stavi sempre male, sempre al San Raffaele stavi, oh! Non riuscivi a muoverti. Appena sono finiti i processi, sano come un pesce, oh! Non t’è venuto più niente, che ne so, un raffreddore, un po' de moccio, ‘na dermatite, un po' d’emorroidi: nulla!
Miracoloso! Più che le apparizioni al Quirinale tu dovresti fare le apparizioni a Medjugorje, Silvio!
Cavaliere, ma mi faccia una confidenza, no?! Ma quando diventerà Presidente della Repubblica italiana, da chi si farà accompagnare? Da Barbie Superstar, la sua attuale compagna, o da Ruby, la nipote di Mubarak?
Lo sa che potrebbe fare? Potrebbe organizzare gli incontri con gli altri Capi di Stato e relative nipoti, eh!
E poi, dopo Mattarella, sarebbe un percorso continuo.
Ora, non ha importanza se uno invece che combatterla, l’ha finanziata Cosa Nostra: però il curriculum c'è!
Ti meritiamo Silvio!
Guarda Cavaliere, io sono contento, eh! Però una piccola cosa me sfugge: cioè, Mattarella bis non va bene perché a 80 anni è troppo vecchio, però Silvio a 85 anni è perfetto!
Che dici? Ah, è che i tuoi anni vanno in prescrizione; come i processi, Silvio!
A questo punto una domanda te la faccio io: ma noi, ti meritiamo?
  
  

Sergio Giuffrida
18 gennaio 2022.  
  

 

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17/01/2022

Chiesa. Avvisi e appuntamenti della settimana

 

Programma della settimana
Unità Pastorale
 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili anche alla pagina "Chiesa").

Lunedi 17 gennaio - Sant'Antonio Abate
(in tutte le celebrazioni verrà benedetto il pane)
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.

Martedi 18 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica.

Mercoledi 19 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica.

Giovedi 20 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santo Rosario;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa (nell'anniversario della nascita del venerabile Padre Vinti).

Venerdi 21 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica.

Sabato 22 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica.

Domenica 23 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa
.  
  

Redazione
17 gennaio 2022.  
  

 

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17/01/2022

Comune. Uffici e biblioteca chiusi al pubblico (si riceve per appuntamento), e norme sui funerali; sino al 26 gennaio

 

Uffici e biblioteca chiusi al pubblico
Chiusura uffici

Gli uffici del Comune di Grotte rimarranno chiusi al pubblico sino al 26 gennaio 2022; l’ingresso è consentito solo per appuntamento o per motivazioni urgenti e indifferibili.
Aperta esclusivamente su
prenotazione anche la biblioteca comunale, dal lunedì al venerdì dalle ore 08.00 alle 14.00, e il giovedì dalle ore 16.00 alle ore 19.00.
La decisione è stata presa dal sindaco Alfonso Provvidenza, c
on l'ordinanza n° 3 del 15/01/2022 che ha per oggetto "Ulteriori misure di prevenzione dal contagio da COVID-19 nel territorio comunale dal 17.01.2022 al 26.01.2022".
Nella stessa ordinanza, in vigore sino a mercoledi 22 gennaio, vengono date anche nuove disposizioni in merito alla celebrazione dei funerali: le agenzie di pompe funebri dovranno predisporre misure, con
la presenza di personale adeguato, per limitare gli assembramenti durante lo svolgimento dei funerali, presso le case del commiato, all’ingresso e all’uscita dalle chiese e dal cimitero, e lungo il percorso dei cortei funebri. Sono espressamente vietati i saluti all’uscita della chiesa, mentre l’accesso al cimitero è consentito esclusivamente ai familiari.  
  

Redazione
17 gennaio 2022.  
  

 

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17/01/2022

Scuola. Alunni a casa: sospesa l'attività didattica in presenza dal 17 al 26 gennaio

 

Alunni a casa: sospesa l'attività didattica in presenza
Sospensione didattica

L'attività didattica in presenza, a Grotte, è sospesa da lunedi 17 a mercoledi 26 gennaio.
Lo ha stabilito, con l'ordinanza contingibile ed urgente n° 2 del 15 gennaio 2022, il Sindaco di Grotte.
La decisione del sindaco Provvidenza è motivata dall'aumento notevole del numero di cittadini grottesi risultati positivi ai testi diagnostici SARS-CoV-2 (su informazioni del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Agrigento), nonché dalla considerazione che tra i soggetti contagiati risultano anche alunni e personale dell’Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte; pertanto è stata ordinata "
la sospensione dell’attività didattica del sistema integrato di educazione e di istruzione da 0 a 6 anni degli istituti pubblici e privati del territorio del Comune di Grotte dal 17 al 26 gennaio 2022. La sospensione dell’attività didattica in presenza del sistema primario e secondario di primo grado dell’I.C. “A. Roncalli” del territorio del Comune di Grotte dal 17 al 26 gennaio 2022, demandando al Dirigente scolastico di stabilire le modalità e le condizioni per la l’applicazione della didattica a distanza".
Nella stessa ordinanza è specificato anche: "non precludendo la possibilità per i dirigenti scolastici di consentire in presenza, qualora sia necessario, l’uso di laboratori al fine di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi differenziati secondo le aspettative dall’utenza"
.  
  

Redazione
17 gennaio 2022.  
  

 

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16/01/2022

Letture Sponsali. "Superare gli ostacoli e le fatiche della vita"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Trasformati ogni giorno.
Nella liturgia di oggi Gesù compie consapevolmente uno dei suoi primi segni, e lo fa proprio in un banchetto nuziale.
Maria, con il suo sguardo attento, si accorge che c’è qualcosa che non va e intercede presso suo figlio.
Probabilmente gli sposi non si erano neanche accorti di questa mancanza, ma Gesù c’è, è presente alla loro festa, e ai servitori chiede un semplice gesto: “Riempite d’acqua le anfore”.
La festa non viene interrotta e quei giovani sposi riescono a gioire per la loro festa ignari dell’azione di Gesù.
Quante volte Dio interviene nella nostra vita e noi neanche ci accorgiamo di questo “segno” e di conseguenza neanche ringraziamo pensando di essere stati noi bravi a risolvere una determinata situazione.
Sicuramente a noi viene chiesto di darci da fare per la nostra famiglia, ma è veramente poco prendere dell’acqua.
Dio non ci chiede gesti straordinari, ma dalle parole di Maria capiamo che è necessario metterci in ascolto della sua parola: “Qualsiasi cosa vi dica, fatela”.
In ogni famiglia è necessaria la presenza del Signore, la roccia sulla quale costruire la nostra casa.
Il commento del direttore del banchetto potrebbe risultare curioso, il vino servito alla fine della festa viene giudicato migliore di quello iniziale.
In realtà è quello che succede nell’amore sponsale: quell’intuizione d’amore dei primi tempi si trasforma, diventa un amore maturo, capace di superare gli ostacoli e le fatiche della vita, che rende il cammino dei coniugi più “gustoso”.
Dio fa un regalo a noi sposi, ci dona il sacramento del matrimonio. Custodiamo questo dono, ringraziamo Gesù per la sua presenza, invochiamo lo Spirito di Dio che ci dona quei carismi che nella loro diversità rendono la nostra famiglia presenza viva del suo amore.
Vera e Francesco

 
Redazione
16 gennaio 2022.
  

 

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16/01/2022

Politica. "Un condannato per frode fiscale come Presidente della Repubblica delle Stragi"; di Salvatore Borsellino

 

Salvatore Borsellino
Salvatore Borsellino

Intervento di Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino assassinato dalla mafia nel 1992, in merito alle candidature per la prossima elezione del Presidente della Repubblica.

*****

     Quando, nel 2 luglio del 2007, scrissi quella lettera aperta, che intitolai “19 luglio 1992: una strage di Stato” non avrei mai potuto immaginare lo scenario che oggi, a 15 anni di distanza, mi si presenta davanti agli occhi.
     Quella lettera nasceva da anni di silenzio, dopo i primi cinque anni, dopo la morte di mio fratello, nel corso dei quali avevo a lungo coltivato la illusoria speranza che quella strage e quella morte avessero scosso l’indifferenza della gente, che la coscienza civile degli italiani si fosse finalmente risvegliata, che fosse reale quella che mi era sembrata essere la volontà di riscatto nella lotta alla criminalità organizzata che dallo Stato Italiano non è stata mai portata avanti con determinazione ma da sempre delegata soltanto ad una parte delle Istituzioni, alla Magistratura ed alle forze dell’ordine, che in questa battaglia solitaria hanno da sempre sacrificato i loro uomini migliori.
     Dopo gli anni della speranza vennero gli anni della delusione e dello sconforto, gli anni in cui ho dovuto rendermi conto che quell’alba che mi era sembrata di intravedere era soltanto un miraggio, gli anni di quello che è stato chiamato il “ventennio” Berlusconiano, gli anni in cui la coscienza civile si è di nuovo assopita sotto il peso dell’indifferenza, gli anni della normalizzazione e del compromesso, della delegittimazione dei magistrati vivi e della mistificazione del messaggio di quelli morti.
     Sono, quegli anni di silenzio, quelli in cui, a poco a poco, ho dovuto capire che la strage di Via D’Amelio era stata messa in atto per fermare quello che rappresentava un ostacolo insormontabile alla scellerata trattativa che pezzi deviati dello Stato avevano avviato con la criminalità organizzata nell’illusorio tentativo di fermare la guerra che i corleonesi di Totò Riina avevano dichiarato allo Stato.
     Guerra che nasceva dalla rottura degli accordi tra mafia è politica conseguente alla conferma in Cassazione delle condanne del maxi processo, dalla volontà della mafia di vendicarsi di quei politici che non avevano mantenute le proprie promesse, e dalla necessità di determinare nello Stato un altro equilibrio politico ed altri referenti per quella convivenza tra mafia e Stato che la stessa mafia, e non solo quella, ritiene indispensabile per continuare ad esercitare il proprio potere.
     Vana illusione quella che questa trattativa potesse fermare le stragi, perché se da una parte, al tavolo della trattativa c’è un Stato di diritto (o che dovrebbe essere tale) che per trattare può solo concedere dei benefici legislativi, l’abolizione dell’ergastolo ostativo, del 41 bis, modifiche alla legge sui collaboratori di Giustizia, l’ammissione della semplice dissociazione per accedere agli sconti di pena, dall’altro ci sono dei criminali che per alzare il prezzo della trattativa non possono fare altro che quello che sanno fare, mettere in atto altre stragi, estendere il teatro delle stesse stragi, il teatro di guerra al “continente”, indirizzare gli attentati, secondo il suggerimento di “menti raffinatissime”, al patrimonio artistico dello stato che diversamente dai magistrati, che sono degli uomini che possono essere sostituiti da altri uomini, una volta distrutto è perduto per sempre.
     Ed è quello che è successo, questa scellerata trattativa, oltre che a chiedere, per potere essere portata avanti, l’accelerazione della strage di Via D’Amelio e l’eliminazione di Paolo Borsellino, piuttosto che fermarle ha portato ad altre stragi, e altre morti di persone innocenti, la strage di Via dei Georgofili a Firenze, la strage di Via Palestro a Milano e a quella che avrebbe dovuto essere la più grande di tutte le stragi, quella dello Stadio Olimpico a Roma, dove avrebbero dovuto perdere la vita centinaia di componenti delle forze dell’ordine.
     Se questa strage non c’è stata non è perché i timers posti all’interno di due autovetture cariche di esplosivo non abbiano funzionato, ma perché intanto la trattativa era stata conclusa con la resa incondizionata dello Stato, ed erano state sottoscritte quelle cambiali che per trenta anni governi dell’uno e dell’altro colore hanno pagato e continuano ancora oggi a pagare.
     Anche l’attuale governo, lo stesso governo, che ha avuto il cattivo gusto di mettere l’effige di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone sulla moneta da due euro, sta sistematicamente smantellando tutto l’impianto legislativo studiato da Paolo Borsellino e Giovanni Falcone per il contrasto alla criminalità organizzata, l’ergastolo ostativo, il 41 bis, le leggi sui collaboratori di giustizia.
     Anche l’attuale governo, con lo “snellimento” delle procedure di controllo sugli appalti, sta aprendo la strada alla partecipazione della criminalità organizzata nella spartizione dell’immensa “torta” dei fondi che ci arriveranno dall’Europa.
     Anche l’attuale governo, il tanto magnificato governo Draghi, sta portando a termine quello che neanche Berlusconi con le sue leggi “ad personam” era riuscito a fare.
     Usando la deprecata epidemia di Covid come un’arma di “distrazione di massa” sta per condurre in porto una pretesa riforma della Giustizia che rappresenta la rinuncia dello Stato ad essere uno Stato di diritto.
     Non può essere infatti considerato tale uno Stato che rinuncia ad esercitare la Giustizia introducendo un concetto abnorme come quello della “improcedibilità”.
     Se un processo, con tutti i suoi gradi di giudizio, non si conclude entro un dato periodo di tempo il processo viene chiuso e contro l’imputato non si può più procedere, non può essere dichiarato colpevole ma neanche dichiarato innocente e la vittima di quel reato deve rinunciare ad avere giustizia.
     Non era questo che ci chiedeva la Corte Europea, ci veniva chiesto di accorciare la durata dei processi e ci sono ben altri modi per farlo, a partire da un potenziamento degli organici della magistratura, dall’informatizzazione delle procedure dei processi, non attraverso la rinuncia dello Stato ad esercitare le proprie funzioni.
     In questi giorni, in seguito al discorso di commiato del Presidente Mattarella, abbiamo dovuto assistere ad un surreale dibattito, legato all’arredamento floreale del Quirinale, teso a dirimere la questione se la nostra repubblica debba essere chiamata la Repubblica delle banane o la Repubblica dei datteri.
     Ci sarebbe da ridere se il discorso non fosse tragico dato che ben altro è il nome che può essere dato a questa nostra disgraziata Repubblica.
     Non esiste credo altra Repubblica in Europa e forse al mondo la cui storia sia costellata da tante stragi come quelle che si sono succedute nel nostro paese dalla strage di Portella della Ginestra ad oggi: strage di Ciaculli, strage di Piazza Fontana, strage di Gioia Tauro, strage di Peteano, strage della Questura di Milano, strage di Fiumicino, strage di Piazza della Loggia, strage del treno Italicus, strage di Via Fani, strage di Ustica, strage della stazione di Bologna, strage di Via Pipitone, strage del rapide 904, strage di Fiumicino, strage del Pilastro, strage di Via Carini, strage di Capaci, strage di Via D’Amelio, strage di Via dei Georgofili, strage di Via Palestro, per citarne soltanto alcune, stragi di cui si conoscono qualche volta gli esecutori, non sempre i mandanti e spesso neanche i reali motivi per cui sono stati commesse.
     Questa repubblica di cui a breve dovrà essere nominato il Presidente che la rappresenterà per sette anni può a ragione essere chiamata Repubblica delle Stragi.
     Avevo sempre pensato che il momento più nero della nostra Repubblica fosse stato quello in cui, per un doppio settennato, a rappresentare la massima carica delle nostre Istituzioni era stato chiamato quello che io considero essere stato il garante del silenzio su quella trattativa Stato Mafia che è costata la vita a Paolo Borsellino.
     Quel Giorgio Napolitano che da, Presidente della Repubblica aveva preteso la distruzione delle intercettazioni in cui era incappato mentre parlava al telefono con Nicola Mancino, allora imputato in un processo, sollevando per questo un conflitto di attribuzioni con la Procura di Palermo.
     Io ritengo che un degno rappresentante di quella Istituzione avrebbe dovuto pretendere che quelle intercettazioni fossero pubblicate e conosciute da tutti perché nessuno dei cittadini della Repubblica che rappresentava potesse avere il più lontano dubbio che in quelle intercettazioni il Presidente della Repubblica promettesse l’impunità ad un imputato in un processo.
    
È pur vero che nella recente riforma in appello di quel processo i funzionari dello Stato che hanno portato avanti quella trattativa sono stati assolti “perché il fatto non costituisce un reato”, in pratica una trattativa tra Stato e mafia è stata considerata un reato per i mafiosi, che sono stati condannati, ma non per lo Stato, ma se quella trattativa ha causato delle altre stragi e degli altri morti, chi le ha volute, chi le ha portate avanti, e chi le ha coperte ne ha almeno la responsabilità morale.
     Credevo che quello fosse stato il momento, un lungo momento, più nero per la nostra Repubblica, ma forse mi sbagliavo, anche quando si crede di essere arrivati al fondo del baratro ci si deve rendere conto che il fondo e ancora più in basso, che il peggio deve ancora arrivare.
    
È in questa ottica che va visto l’invito fatto ieri dagli stati generali della destra riuniti a Silvio Berlusconi di “sciogliere la riserva” alla sua candidatura alla presidenza della Repubblica.
     È
un qualche cosa che fino a ieri sarebbe stato impensabile e non parlo del fatto che sia effettivamente eletto ma sul fatto stesso che un individuo come lo stesso Berlusconi, con tutto il carico di processi per accuse anche infamanti per i quali è passato e dai quali spesso è stato assolto non per il merito dell’accusa ma per avere saputo sfruttare le maglie di un sistema giudiziario che è forte con i deboli e derelitti ma ignavo contro i potenti, possa ipotizzare di potere aspirare a tale carica e che i rappresentanti di almeno la metà dell’elettorato del nostro paese possano avallare questa ipotesi.
    
Ma forse mi sbaglio, forse è proprio una persona condannata in via definitiva per frode fiscale, un persona adusa alla corruzione, soprattutto una persona tuttora indagata presso la Procura di Firenze per accuse gravissime come quella di strage in concorso con Cosa Nostra, accuse tanto gravi da essere imprescrittibili, una persona che da Presidente del Consiglio ha continuato, attraverso Marcello Dell’Utri, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, a pagare la mafia per assicurarsene al protezione, ad essere degno rappresentante di una Repubblica, che a ragione, può essere chiamata “Repubblica delle stragi.  
  

Salvatore Borsellino
16 gennaio 2022.  
  

 

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15/01/2022

Salute. Martedi 18 gennaio giornata di vaccinazione a Grotte; il Sindaco ai non vaccinati: "Vi aspettiamo!"

 

Vaccinazione
Vaccinazione

Prosegue la campagna vaccinale per i cittadini di Grotte. Martedi prossimo, 18 gennaio, presso il Presidio Sanitario di Base (zona Confine) si terrà un'altra giornata di vaccinazione, organizzata dall'ASP, rivolta alle persone già prenotate (iniziali dei cognomi dalla P alla Z), che concluderà il ciclo avviato il 7 gennaio 2022. Potranno essere vaccinati anche quanti non hanno ancora ricevuto la prima dose.
"Rivolgiamo un accorato appello a tutti coloro che devono ancora ricevere la prima dose (ancora sono in tanti!!!) - scrive il sindaco Alfonso Provvidenza -. Vi aspettiamo al Presidio Sanitario di Base di Grotte per la fare la prima dose"
.
Intanto l'ASP ha comunicato i dati relativi al numero dei contagi, aggiornato alla data di ieri: per il Comune di Grotte i positivi attualmente in trattamento sono 199.
  
  

Redazione
15 gennaio 2022.  
  

 

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15/01/2022

Servizi. Graduatoria per l'avviamento di 1 "Commesso" presso l'ASP di Agrigento

 

Centro per l'impiego
Centro per l'impiego

A decorrere dal 20 gennaio 2022 sarà in pubblicazione la graduatoria dei lavoratori di cui all'art. 1 Legge 68/99, aventi titolo per l'avviamento di n° 1 "Commesso" presso l'ASP di Agrigento, che potrà essere visionata presso il Servizio VIII Centro per l'Impiego di Agrigento sito in via Acrone n. 51 e i Centri per l'Impiego di Bivona, Canicatti, Casteltermini, Licata, Menfi, Ribera e Sciacca.
Ne ha dato comunicazione il Dirigente del Servizio VIII - Centro per l'Impiego Pasquale Patti.
Eventuali osservazioni dovranno pervenire al Servizio Centro per l'impiego di Agrigento, anche per il tramite dei Centri per l'Impiego periferici, entro 10 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria
.  
  

Redazione
15 gennaio 2022.  
  
 

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14/01/2022

Ambiente. Lunedi 17 gennaio inizierà a Grotte la raccolta dei rifiuti speciali presso i cittadini affetti da Covid-19

 

Raccolta rifiuti speciali da Covid-19
Rifiuti speciali

L'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento ha comunicato ai diversi Comuni di non potere più effettuare da oggi, venerdì 14 gennaio, il servizio di raccolta dei rifiuti speciali delle persone contagiate dal Covid-19.
Per questo tipo di rifiuti, le norme impongono un trattamento particolare: "I rifiuti di tipo A devono essere, in via privilegiata, inviati alla termodistruzione - TD - e, in deroga alle vigenti autorizzazioni, ove le stesse non prevedano il codice EER 20.03.01., senza alcun trattamento preliminare. Laddove tale modalità di gestione non possa essere attuata, lo smaltimento dei rifiuti di tipo A sarà effettuato presso le discariche in atto esistenti sul territorio regionale, previo eventuale inserimento dei sacchetti integri all’interno di appositi big-bag, senza alcun passaggio intermedio di selezione, recupero, trattamento (triturazione e vagliatura) e biostabilizzazione, fatte salve eventuali operazioni di trasbordo e/o di travaso. I rifiuti dovranno essere ricoperti tempestivamente, con adeguato strato protettivo, senza compattazione. Ciò in deroga all’art.7 del d.lgs.36/2003 e alle vigenti autorizzazioni, ove le stesse non prevedano il codice EER 20.03.01" (Art.4 dell’Ordinanza n.2/Rif. del 25 settembre 2020).
A fare fronte all'emergenza, vista l'impossibilità espressa dall'ASP, sarà - per il proprio territorio - il Comune di Grotte.
Scrive il sindaco Alfonso Provvidenza: "Prontamente il Responsabile di P.O. dell'Area Vigilanza del Comune di Grotte (Ndr: l'ispettore capo di Polizia Municipale Salvatore Liotta), su direttiva del Sindaco, ha provveduto ad affidare con urgenza il servizio ad una ditta specializzata. L'affidamento costituisce atto straordinario ed urgente al fine di garantire la salute pubblica, nel rispetto di quanti operano nel settore al fine di limitare il rischio legato ad eventuali contagi da Covid-19".
Il servizio partirà da lunedi prossimo, 17 gennaio, con il prelievo a domicilio presso tutte le utenze interessate, e sarà effettuato, di norma, una volta alla settimana
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Redazione
14 gennaio 2022.  
  

 

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14/01/2022

Servizi. Sospensione temporanea dello sportello periferico AICA di Grotte, sino al 21 gennaio 2022

 

Azienda Idrica Comuni Agrigentini
(Sito ufficiale)

A partire da oggi, venerdi 14 gennaio, sino a venerdi prossimo 21 gennaio, l'attività dello sportello periferico dell'AICA (Azienda Idrica Comuni Agrigentini) di Grotte è sospesa.
L'Azienda, in un comunicato ufficiale, ha spiegato che "a causa dell’incremento della curva dei contagi in tutto il territorio servito, al fine di contenere il rischio di contagio che attualmente ha già interessato anche alcuni dei nostri operatori, siamo costretti, nostro malgrado, a sospendere temporaneamente l’operatività degli sportelli  periferici AICA adibiti a ricevimento dell’utenza, nei Comuni di Grotte, Montevago, Naro, Raffadali, San Giovanni Gemini, Sambuca di Sicilia".
Per quanto riguarda la durata della sospensione: "informiamo che la sospensione avrà decorrenza dal 14/01/2022, e fino al 21/01/2022, salvo eventuali necessità di proroga del periodo di sospensione".
Per eventuali necessità degli utenti, nel comunicato si legge: "considerando che il servizio di ricevimento dell’utenza debba essere comunque garantito, informiamo che l’utenza potrà essere regolarmente servita, nel pieno rispetto delle norme anti COVID-19, presso gli sportelli della sede operativa di Viale Mediterraneo in Aragona e presso gli sportelli periferici di Sciacca, Ribera e Licata che non subiranno, momentaneamente, alcuna variazione.
AICA si scusa con l’utenza per i disagi".  
  

Redazione
14 gennaio 2022.  
  
 

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14/01/2022

Salute. Grotte in "zona arancione" dal 15 al 26 gennaio 2022

 

zona arancione
Zona arancione

Il Presidente della Regione Siciliana, on. Nello Musumeci, con l'ordinanza contingibile e urgente n° 3 del 13 gennaio 2021 (Ulteriori misure per l'emergenza epidemiologica da Covid-19), ha ordinato l'istituzione della zona arancione per il Comune di Grotte (ed altri 91 Comuni dell'Isola). Dal 15 gennaio al 26 gennaio 2022 in questi Comuni si applicano le disposizioni per la cosiddetta "zona arancione" previste dalla vigente normativa nazionale.

Queste le regole:

- per chi non ha il green pass (non vaccinati), gli spostamenti con mezzo proprio verso altri Comuni della stessa Regione o verso altre Regioni sono consentiti solo per lavoro, necessità, salute o per servizi che non siano disponibili nel proprio Comune (ed è necessaria in questi caso l'autocertificazione). Restano consentiti invece gli spostamenti dai Comuni con un massimo di 5.000 abitanti, verso altri Comuni entro i 30 km, tranne che verso il capoluogo di provincia. È vietato l'accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (tranne alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi);

- a chi ha il green pass base (che si ottiene con tampone negativo), è vietato l'accesso ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi (eccetto alimentari, edicole, librerie, farmacie, tabacchi), l'effettuazione di corsi di formazione in presenza e la pratica di sport di contatto all'aperto;

- per chi ha il super green pass non cambia nulla rispetto alle regole previste per la zona gialla: libertà di movimento con obbligo di mascherina sia al chiuso che all'aperto
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Redazione
14 gennaio 2022.  
  

 

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14/01/2022

Politica. On. Rosalba Cimino (M5S): "Rimandare la riapertura delle scuole non porta a nulla; aprire in sicurezza"

 

Rosalba Cimino
Rosalba Cimino

In Sicilia regna il caos sulla riapertura delle scuole, mentre nel resto d’Italia tutte sono aperte. Rimandare non porta a nulla, occorre aprire e garantire la sicurezza con i mezzi necessari”. La deputata del Movimento 5 Stelle, Rosalba Cimino interviene sulla questione della riapertura delle scuole in Sicilia, prevista secondo la Regione, ma rifiutata dalla maggioranza dei sindaci, che hanno deciso di chiudere in attesa degli ultimi dati sulla pandemia.
La Regione non riesce a dialogare con i sindaci e si fa trovare impreparata, scatenando il caos Comune per Comune - chiarisce Cimino -. Abbiamo lavorato affinché le lezioni riprendessero in presenza e in sicurezza, bisogna evitare chiusure che possono danneggiare ulteriormente i ragazzi, la decisione di ritardare le riaperture delle scuole va contro quello che è stato stabilito dal Governo e per il quale si è battuto il Movimento 5 Stelle. La Regione è invece ancora una volta impreparata: mancano mascherine, dispositivi di protezione e manca il tracciamento dei positivi. È troppo facile addossare ai Comuni le responsabilità, bisogna tornare in presenza, in sicurezza, perché a pagarne il prezzo più alto di questo caos sono gli alunni”.
La Deputata chiede alla Regione più chiarezza sulle decisioni: “I genitori, gli insegnanti e tutto il personale scolastico non possono conoscere il loro futuro solo in serata, a poche ore dal suono della campanella, ci vuole una direzione chiara della Regione per una riapertura immediata delle scuole in presenza e uniforme in tutta l’Isola
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Redazione
14 gennaio 2022.  
  

 

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14/01/2022

Comune. Il presidente Aristotele Cuffaro: "Controllare la rete cittadina del gas e abbattere le case pericolanti"

 

Impianti gas
Impianti gas

"Controllo della rete cittadina di distribuzione del gas e ricognizione delle case pericolanti del territorio comunale" è quanto richiesto dal Presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele Cuffaro, con una lettera ufficiale indirizzata all'architetto Piero Calì, Responsabile di Posizione Organizzativa dell'Area Tecnica del Comune.
"Dopo un sopralluogo personale in diversi quartieri del centro abitato - scrive Cuffaro -, con particolare riferimento al centro storico, vi è necessità di interveto urgente in talune strutture pericolanti".
"Scosso dalla tragedia che ha colpito la comunità di Ravanusa - prosegue il Presidente - La invito a predisporre con urgenza tutti gli atti necessari per l'abbattimento delle strutture suddette e adoperarsi al fine di assumere la dovuta assicurazione dall’azienda preposta sulla efficienza del metanodotto presente nel nostro territorio"
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Redazione
14 gennaio 2022.  
  

 

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13/01/2022

Salute. 172 positivi al Covid. Il Sindaco: "Verificare le condizioni per la zona arancione nel nostro Comune"

 

Emergenza Coronavirus
Emergenza Coronavirus

Il più recente dato ufficiale, diffuso dall'ASP di Agrigento, riporta il numero di 172 i cittadini grottesi affetti da Covid-19; 16 in più rispetto al dato precedente. Il numero di guariti, dall'inizio della pandemia, è di 193 persone. Purtroppo si hanno notizie di numerosi tamponi rapidi positivi non ancora censiti e registrati nei sistemi dell'ASP.
"La situazione richiede la massima attenzione - afferma il sindaco Alfonso Provvidenza -; pertanto, ho ritenuto opportuno richiedere alle Autorità competenti di verificare la sussistenza delle condizioni per il riconoscimento della zona arancione nel nostro Comune. In questo momento non abbiamo notizie certe sulla reale situazione epidemiologica e sanitaria; ancora più preoccupante ed incomprensibile la scelta di demandare ai Sindaci l'organizzazione della raccolta dei rifiuti speciali Covid - prosegue il Primo Cittadino -. 'I Comuni sono il front office delle istituzioni, i luoghi per l’erogazione dei servizi a cittadini e imprese, la trincea. Quel che è accaduto nell’ultimo decennio è sotto gli occhi di tutti: l’impoverimento di personale, competenze, organizzazione, strumenti e tecnologie. Non siamo indifferenti al grido di dolore dei sindaci. Il nostro imperativo è stato solo uno, sin dall’inizio: colmare le carenze'. Questo diceva, lo scorso 10 novembre, il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo in videocollegamento alla XXXVIII Assemblea annuale dell’Anci in corso a Parma. Ad oggi non è stato colmato niente, anzi! - conclude Provvidenza - Nessun ulteriore commento!"
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Redazione
13 gennaio 2022.  
  

 

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13/01/2022

Servizi. Graduatoria per l'avviamento di 15 "Ausiliari specializzati" presso l'ASP di Agrigento

 

Centro per l'impiego
Centro per l'impiego

A decorrere dal 17 gennaio 2022 sarà in pubblicazione la graduatoria dei lavoratori di cui all'art. 1 Legge 68/99, aventi titolo per l'avviamento di n° 15 "Ausiliari specializzati" presso l'ASP di Agrigento, che potrà essere visionata presso il Servizio VIII Centro per l'Impiego di Agrigento sito in via Acrone n. 51 e i Centri per l'Impiego di Bivona, Canicatti, Casteltermini, Licata, Menfi, Ribera e Sciacca.
Ne ha dato comunicazione il Dirigente del Servizio VIII - Centro per l'Impiego Pasquale Patti.
Eventuali osservazioni dovranno pervenire al Servizio Centro per l'impiego di Agrigento, anche per il tramite dei Centri per l'Impiego periferici, entro 10 giorni dalla data di pubblicazione della graduatoria
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Redazione
13 gennaio 2022.  
  
 

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12/01/2022

Comune. Disposta per domani la sanificazione e disinfezione di tutti i plessi scolastici del "Roncalli" di Grotte

 

Disposta per domani la sanificazione e disinfezione di tutti i plessi scolastici del "Roncalli" di Grotte
Sanificazione

Domani, giovedi 13 gennaio 2021, non ci sarà il rientro in classe per gli alunni dell'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte.
Il sindaco Alfonso Provvidenza, con la prima ordinanza del 2021, ha disposto per domani la sanificazione e disinfezione dei plessi del "Roncalli" e dell'Asilo nido comunale.
La decisione è stata presa tenendo in considerazione diversi fattori: nel Comune di Grotte è aumentato notevolmente il numero delle persone risultate positive ai testi diagnostici SARS-CoV-2 (come comunicato formalmente dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Agrigento); vi è un numero imprecisato ma decisamente preoccupante di tamponi rapidi positivi di cui si è venuti a conoscenza per il tramite degli stessi soggetti sottopostisi volontariamente a tampone rapido; tra i soggetti contagiati ris
ultano, tra gli altri, anche alunni e personale dell’I.C. Angelo Roncalli di Grotte (come comunicato dal Dirigente Scolastico); è necessario continuare ad assumere ogni misura di contrasto e di contenimento sul territorio del diffondersi del virus Covid-19, visto l’evolversi della situazione epidemiologica, il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e l’incremento di casi sull’intero territorio nazionale.
Da qui la decisione del sindaco Provvidenza di procedere alla sanificazione e alla disinfezione di tutti i plessi del "Roncalli" e dei locali dell’Asilo nido, al fine di consentire agli studenti ed agli operatori della scuola un adeguato rientro in sicurezza
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Redazione
12 gennaio 2022.  
  

 

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12/01/2022

Editoria. Presentazione del libro "Vitti na crozza"; al Teatro "Pirandello" di Agrigento, domenica 16 gennaio

 

Presentazione del libro "Vitti na crozza"
Locandina

Domenica 16 gennaio, alle 17.30 al teatro "Pirandello" di Agrigento, si terrà la presentazione del libro “Omaggio ai fratelli Li Causi”: un pomeriggio di musica e cultura per ricordare due grandi figli della Sicilia e del mondo, Franco e Totò Li Causi.
I due Artisti, virtuosi degli strumenti a corda e compositori straordinari, sono conosciuti soprattutto per la canzone “Vitti ‘Na Crozza”, colonna sonora del film “Il Cammino della Speranza”, di Pietro Germi, girato a Favara e Premio Orso D’Argento al Festival di Berlino nel 1951, divenuta uno dei canti più popolari siciliani che rappresenta la Sicilia nel mondo.
Della storia travagliata di questo brano, oggetto di una lunga controversia legale, è nato il libro dal titolo “Vitti Na Crozza”: la storia e la musica dei fratelli Li Causi, a cura di Giuseppe Maurizio Piscopo e Antonio Zarcone, pubblicato da Lilit Books di Pippo Bellone (Montescaglioso Matera).
Domenica prossima Giovanni Volpe, regista della manifestazione, dialogherà con gli autori e i musicisti. Tom Sinatra, Davide Li Causi, Franco Li Causi, Mario Vasile, Mimmo Pontillo e Antonio Zarcone eseguiranno i brani più celebri e sulle loro note danzeranno i ballerini Emilia Marino e Francesco Cappello. Claudia Volpe e Gabriele Ciraolo leggeranno alcuni brani tratti dal libro. In programma anche la proiezione di alcune immagini e documenti forniti della famiglia Li Causi, curata da Angelo Pitrone.
Alla presentazione, promossa dal Comune di Agrigento e dall’Assessorato regionale al Turismo e Spettacolo, si può assistere nel rispetto delle norme anti Covid. L’accesso è libero sino a esaurimento posti
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Redazione
12 gennaio 2022.  
  

 

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12/01/2022

Salute. Emergenza Covid-19: 165 positivi a Grotte. Il Sindaco: "Incoraggiamo tutti a vaccinarsi"

 

Vaccinazioni a Grotte

In breve tempo il numero dei contagiati, a Grotte, supererà quello dei guariti. I cittadini di Grotte attualmente colpiti da Covid-19 sono 165 (dati ufficiali dall'ASP di Agrigento, aggiornati a ieri), mentre i guariti dall'inizio della pandemia sono 184.
"A Grotte abbiamo organizzato quattro giornate di vaccinazione, due a dicembre e due a gennaio - dichiara il sindaco Alfonso Provvidenza -, e complessivamente sono stati inoculati oltre 900 vaccini; presto ce ne sarà una quinta. Vacciniamo a domicilio tutti coloro che ce lo richiedono; naturalmente il servizio è rivolto a chi ha difficoltà motorie. L'elevato tasso di vaccinazione a Grotte ha avuto come conseguenza positiva un numero veramente contenuto di persone con sintomi gravi e quasi nullo di terapie intensive. Comunque - conclude Provvidenza - continuiamo a incoraggiare tutta la popolazione a vaccinarsi".
Nella foto a lato, il Sindaco insieme al personale medico nel corso dell'ultima giornata di vaccinazioni a Grotte
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Redazione
12 gennaio 2022.  
  

 

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12/01/2022

Agrigento. Rassegna "Teatro/Eventi" al Parco letterario "Pirandello", in Contrada Caos

 

Mario Gaziano
Mario Gaziano

1^ Stagione di “Teatro/Eventi” al Parco letterario “Pirandello” al Caos, da gennaio a a maggio 2022.
Il Parco letterario “Pirandello” (presidente Dino Barone) al Caos di Agrigento e il Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano avviano la prima stagione di “Teatro/Eventi”, dedicata alle grandi ricorrenze della cultura italiana e internazionale.
Il progetto (con la direzione artistica e culturale di Dino Barone e Mario Gaziano) intende sottolineare, di anno in anno, ricorrenze e anniversari imprescindibili nella cultura italiana e internazionale.

Nella prima stagione della Rassegna si propongono grandi scrittori, grandi personaggi storici e grandi ricorrenze: da Verga a Pasolini, a Fra’ Diego La Matina con Leonardo Sciascia, e ancora Caravaggio con Camilleri e il 25 Aprile, l’Otto Marzo.
Si tratta di azioni sceniche tra recitazioni, docu-video, canti folk, pop,lirici.
Le manifestazioni saranno realizzate in presenza, ad ingresso gratuito sino ad esaurimento dei posti, presso la saletta del Parco letterario “Pirandello” al Caos, nel rispetto delle norme anti-covid vigenti; se i decreti anti-covid dovessero vietare iniziative sceniche in presenza, le manifestazioni verranno realizzate in video e online attraverso emittenti televisive locali e canali social (Youtube, Fb).
Il programma dell’anno 2022 prevede:

     - Dal 24 al 27 gennaio: Centenario Verghiano

“Patron Ntoni”, spettacolo performance tra romanze liriche/folk, da “Cavalleria Rusticana” e recitazioni da “I Malavoglia”, “Rosso Malpelo”, “Jeli pastore”, “Storia di una capinera”; poesie “veriste” dei massimi poeti territoriali; inserti cinematografici da Visconti “La terra trema”, Zeffirelli “Storia di una capinera”, Francis Ford Coppola “Il padrino”;
     - Fine marzo 2022: Centenario Pier Paolo Pasolini
Opere cinematografiche di Pasolini, recitazioni di brani e poesie di Pasolini,  canzoni d’autore con testi di Pasolini (Modugno, Endrigo ed altri);
     - Fine aprile 2022: Viva la Libertà
Romanze e canti corali da opere liriche famose inneggianti alla libertà, con recitazioni di autori internazionali;
     - Inizio Maggio 2022: Caravaggio e Camilleri
Tra immagini, prosa, recitazione e canti;
     - Fine Maggio 2022: 400° anniversario della nascita di Fra’ Diego La Matina
Da “Morte dell’Inquisitore” di Leonardo Sciascia.
La  direzione artistico-culturale si riserva di apportare variazioni e modifiche al programma
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Redazione
12 gennaio 2022.  
  

 

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11/01/2022

Salute. "Cosa fare se si ha un contatto stretto con un positivo al Covid-19"; della dott.ssa Rosanna Pillitteri

 

Covid-19: contatto stretto
Controllo temperatura

Se sei contatto stretto di positivo, cioè se sei un familiare di una persona positiva o sei venuto a contatto fisico con una persona positiva (per esempio con una stretta di mano, o hai viaggiato insieme, o sei stato in ambiente chiuso per più di 15 minuti, o sei venuto a contatto con fazzolettini usati etc.) hai tre possibilità, e dipendono dal tuo stato vaccinale.

1) Non sei vaccinato - o sei vaccinato con una dose o con due dosi da poco tempo, cioè meno di 14 giorni - devi stare in quarantena per 10 giorni dal contatto.

2) Sei vaccinato con due dosi, devi stare in quarantena per 5 giorni.

3) Sei vaccinato con tre dosi o con due dosi da meno quattro mesi (quindi hai una buona dose di anticorpi pronti a proteggerti), non hai obbligo di quarantena ma devi indossare la mascherina Ffp2.

Alla fine della quarantena nei primi due casi devi fare un tampone rapido.
Nel terzo caso lo devi fare se in questi 10 giorni compaiono sintomi (ad esempio febbre, raffreddore, mal di gola...); e mi raccomando, non dire "Friscu è!".
.  
  

Rosanna Pillitteri
(Medico Chirurgo - Specialista in Medicina Interna)
11 gennaio 2022.  
  

 

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11/01/2022

Chiesa. Nell'Arcidiocesi di Agrigento sospeso l'ufficio di padrino e madrina per i battesimi e le cresime

 

Alessandro Damiano, Arcivescovo di Agrigento
Mons. Damiano

Dalla prima domenica di Avvento (27 novembre 2022) anche nella Chiesa Agrigentina sarà sospeso l’ufficio di padrino e di madrina nella celebrazione dei sacramenti del battesimo e della confermazione. Lo ha stabilito l’arcivescovo mons. Alessandro Damiano, con la lettera che pubblichiamo di seguito.

*****

"Ai Presbiteri, ai Diaconi, ai Religiosi
 agli Operatori pastorali
 e a tutti i Fedeli
 della Chiesa Agrigentina

     Carissimi nel Signore,
è un'usanza antichissima della Chiesa dare al battezzato un padrino o una madrina. Il compito è grave e delicato, in quanto prevede l'accompagnamento nel cammino di crescita umana e spirituale di chi è iniziato alla vita cristiana. Ci rendiamo conto, tuttavia, che una così importante istituzione ha perso nel tempo molto del suo carattere religioso riducendosi - il più delle volte - a una pura formalità convenzionale, dettata da motivi umani e da una consuetudine ormai svuotata di senso.
     ll Codice di Diritto Canonico afferma che la presenza del padrino e/o della madrina non è precettiva, ma facoltativa: sia il can. 872 - in riferimento al battesimo - sia il can. 892 - in riferimento alla confermazione - richiedono che tale figura ci sia «per quanto è possibile» (quantum fieri potest).
     Facendo mie diverse sollecitazioni, pervenute da più parti e vagliate nei mesi scorsi con il Consiglio Presbiterale e con il Collegio dei Vicari Foranei, comunico che dalla prima domenica di Avvento (27 novembre 2022) anche nella Chiesa Agrigentina sarà sospeso l'ufficio di padrino e di madrina nella celebrazione dei sacramenti del battesimo e della confermazione, come già avviene in altre diocesi.
     Fino all'emanazione e all'entrata in vigore del relativo decreto, invito i presbiteri, i diaconi e i catechisti a informare e sensibilizzare le comunità su tale scelta e sulle motivazioni pastorali che l'hanno determinata.

Agrigento, 9 gennaio 2022
Battesimo del Signore"

 

   

+ Alessandro Damiano
Arcivescovo
 

 

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11/01/2022

Comune. Riduzione TARI 2021 del 50%: presentare le istanze (con ISEE sino a 28.000 euro) entro il 31 gennaio

 

Agevolazioni TARI 2021
TARI 2021

Come già preannunciato, il Comune di Grotte ha riaperto i termini per la presentazione delle istanze per ottenere l'agevolazione sulla TARI 2021 sulle utenze domestiche (sino al 50%) e non domestiche (sino al 95%), secondo quanto previsto dai Decreti Legge n. 73/2021, n. 34/2020 e n. 104/2020.
Possono fruire dell'agevolazione:

- per le utenze domestiche: i contribuenti che dimostrano di avere una dichiarazione ISEE al 31 dicembre del penultimo anno precedente quello di imposta, per l’intero nucleo familiare occupante l’immobile di residenza e relative pertinenze, fino ad euro 28.000,00 (l’agevolazione viene calcolata e detratta dall’importo dovuto per l’intero anno);

- per le u
tenze non domestiche: le attività a cui è stata imposta la sospensione della propria attività a causa dell’emergenza sanitaria determinata dalla pandemia del COVID-19 ovvero abbiano avuto un calo di fatturato, su base annua tra il 2020 e il 2019, di almeno il 30%.

Le istanze di agevolazione devono essere presentate esclusivamente a mano all'Ufficio Protocollo del Comune, oppure inviate tramite PEC all'indirizzo comunedigrotte@pec.it, entro il 31/01/2022 utilizzando esclusivamente i moduli A per le utenze domestiche (scarica il modulo) e B per le utenze non domestiche (scarica il modulo).
L’Ufficio Tributi verificherà le istanze e provvederà alla liquidazione delle agevolazioni sino alla copertura dell’importo previsto.
Eventuali somme in eccedenza
, dopo l’applicazione dell’agevolazione, rispetto ai pagamenti effettuati, saranno utilizzate d’ufficio per la regolarizzazione di omessi versamenti, anche su tributi diversi, oppure portate a credito per pagamenti futuri.
In mancanza di una di queste condizioni si procederà al materiale rimborso.

Se dopo l'applicazione delle agevolazioni (sulle utenze relative alle istanze presentate) rimanessero ulteriori fondi, questi saranno utilizzati per l'abbattimento della TARI 2021 agli utenti con ISEE sino a 15.000,00 euro (sino all'abbattimento totale).
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Redazione
11 gennaio 2022.  
  

 

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11/01/2022

Salute. Emergenza Covid-19: 140 positivi a Grotte; dalla Regione proposta di chiusura scuole sino al 14 gennaio.

 

Emergenza Coronavirus
Emergenza Coronavirus

Ormai è inarrestabile il continuo aumento dei numero dei positivi a Grotte. Dai dati ufficiali, diffusi ieri dall'ASP di Agrigento, sono 140 i cittadini grottesi affetti da Covid-19; ben 11 in più rispetto al dato precedente. Il numero di guariti, dall'inizio della pandemia, è di 181 persone.
Continuano a rimanere chiuse sino al 12 gennaio le scuole dell'Isola, mentre l'Assessore regionale all'Istruzione Roberto Lagalla ha dichiarato, vista l'attuale situazione pandemica in Sicilia, di voler estendere la chiusura per ulteriori due giorni, sino a venerdi 14 (in concreto il rientro in classe dovrebbe avvenire lunedi 17 gennaio)
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Redazione
11 gennaio 2022.  
  

 

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10/01/2022

Tecnologia. False e-mail in arrivo in questi giorni: attenzione a non cliccare su link e non fornire dati personali

 

Phishing
Phishing

Phishing
Intestazione

Phishing
Testo

Phishing
Chiusura

Una nuova campagna di phishing è in atto in questi giorni. Ne hanno dato notizia diversi cittadini di Grotte.
Accedendo alla casella di posta elettronica, tra messaggi in arrivo ce n'è uno proveniente da "I.N.P.S. Servizio - Cliente" che ha come oggetto "Comunicazione servizi - Data 09/01/2022". Aprendo l'e-mail si legge, accanto al mittente, "info@sahayakassociates.in"; come destinatario "A: Utente corrente".
Nel corpo della lettera in bella vista il logo ufficiale dell'Ente e il testo: "Con la presente, comunichiamo che l'ordine di bonifico a vostro favore ID FV-IT80487264 di € 600,00 da INPS disposto in data 09/01/2022 è stato regolarmente eseguito sul rapporto n° 00382380487264.
Non siamo in grado di effettuare il bonifico perché ci risulta che i dati registrati nel sistema non sono stati aggiornati.
N. riferimento INPS-REM-2021-147112380487264
- Giorno: 09/01/2022
- Ora: 10:45
- Scopo Dell'avviso: Bonifico
- Riferimento: 80487264
Il saldo contabile sarà disponibile solo dopo aver effettuato l'aggiornamento dei dati personali.
Per procedere può cliccare sul link sotto indicato per aggiornare e gestire i dati del tuo profilo.
Aggiornare e gestire i dati del profilo
Ci scusiamo per l'eventuali disagi creati.
Cordiali saluti. Data invio: 07/01/2021".
Ho riportato esattamente il testo, con le parti evidenziate e tutti gli errori (che vedremo).
Che si tratti di un tentativo di truffa non c'è dubbio, per la serie di motivi che vado ad elencare:
1) non avete mai fornito all'Ente Previdenziale il vostro indirizzo e-mail privato;
2) l'INPS non scrive all'utente utilizzando come mittente un indirizzo del tipo "info@sahayakassociates.in";
3) come destinatario inserirebbe il vostro nome e non la formula "A: Utente corrente";
4) avrebbe cura di evitare gli strafalcioni grammaticali come "Servizio - Cliente" ("Servizio clienti" al plurale), "...può cliccare... i dati del tuo profilo (... i dati del "suo" profilo"), "per l'eventuali disagi " (per "gli" eventuali disagi);
5) il 09/01/2022 è un giorno festivo (domenica), pertanto è assai improbabile che alle ore 10.45 di una domenica vi sia un funzionario dell'INPS che provveda ad effettuare un bonifico;
6) la data della comunicazione è 09/01/2022, ma la data invio (in fondo alla lettera) è 07/01/2021;
7) ultima considerazione: di solito è chi deve ricevere soldi dall'INPS che si premura di farne richiesta e seguire la pratica, non viceversa.
Se nessuno di questi campanelli d'allarme è riuscito ad attirare la vostra attenzione, se nonostante tutte queste incongruenze nulla è riuscito a dissuadervi dal cliccare sul link, se avendo avuto accesso a una pagina con la grafica identica a quella dell'INPS avete fornito con estrema leggerezza i vostri dati personali (username, password, data di nascita, indirizzo, telefono, numero di conto corrente e quant'altro), allora avete abboccato all'amo. Aspettatevi le peggiori conseguenze (prelievi non autorizzati dal vostro conto, furto d'identità, intestazione fittizia di schede telefoniche, apertura di conti correnti online, accensione di contratti di vario genere...).
Siete stati vittima di una truffa su internet, denominata "phishing", con la quale un malintenzionato vi ha ingannati convincendovi, attraverso una e-mail, a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile (banca, posta, INPS, Agenzia delle Entrate, ma anche ebay, Amazon, Facebook, Google...).
La parola "phishing" è una variante del temine ingelse "fishing" che ha il significato di "pescare": il malintenzionato ha gettato l'amo (inviando e-mail a un numero notevole di indirizzi) e voi avete abboccato.
Cosa fare in caso di dubbi?
Anzitutto leggete con attenzione l'e-mail ricevuta, sia il mittente che il testo del messaggio, accertandovi che non contenga strafalcioni grammaticali. Non siate precipitosi nel rispondere, anche se la comunicazione vi preannuncia guai imminenti o, al contrario, guadagni importanti. Non cliccate per nessun motivo sul link riportato ma, eventualmente, aprite una nuova pagina internet e digitate l'indirizzo ufficiale della banca, della posta, del servizio che presumibilmente vi ha contattato (oppure cercatelo con Google o un altro motore di ricerca); accedendo come di consueto avrete modo di verificare se il vostro account è regolare.
Se vi accorgete di avere abboccato, cercate di cambiare immediatamente le vostre credenziali. Se username e password riguardano la Posta o la Banca, avvisate subito il vostro sportello di riferimento per evitare addebiti e contattate la Polizia postale per sporgere formale denuncia.
Nelle foto a lato, alcune schermate di una e-mail di phishing
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Carmelo Arnone
10 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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10/01/2022

Politica. On. Rosalba Cimino (M5S): "La Fondazione Sciascia diventi presidio di cultura, ricerca e formazione"

 

Rosalba Cimino
Rosalba Cimino

"Mi auguro che la Fondazione Sciascia diventi un presidio stabile di cultura, ricerca, formazione e legalità per i giovani e i meno giovani che vogliono conoscere lo scrittore".
La deputata del Movimento 5 Stelle on. Rosalba Cimino è intervenuta così in occasione del convegno che ha chiuso le celebrazioni per il centenario della nascita di Leonardo Sciascia, dopo un anno di importanti manifestazioni culturali che hanno dovuto fare i conti con le restrizioni dalla pandemia, ma comunque molto partecipati, anche a distanza.
Come spiegato dall’Amministrazione comunale di Racalmuto, presente al convegno con il sindaco Vincenzo Maniglia e l’assessore Enzo Sardo, il supporto della Deputata, componente della Commissione Cultura, è stato essenziale in questi ultimi anni che hanno portato alla celebrazione del centenario della nascita dello scrittore.
"Quello che ho fatto è stato perché è un piacere far rivivere la figura di Sciascia - ha ringraziato così Cimino -. Non potevamo sapere che tutti gli eventi sarebbero andati avanti con le difficoltà legate alla pandemia ma alla fine quello che abbiamo fatto non è la conclusione di una attività, ma l’inizio di un percorso che ha ridato dignità alla Fondazione Sciascia e a Racalmuto".
L’impegno della Deputata per la Fondazione ha portato al patrocinio per l’evento del centenario del Ministero della Cultura e allo stanziamento di fondi per il prossimo triennio, utili a far rivivere il centro culturale racalmutese che negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con carenze di fondi.
"Insieme con l’Amministrazione, i collaboratori della Fondazione e la famiglia, che ringrazio, abbiamo permesso - ha concluso Cimino - di riportare al centro del dibattito una figura importante per il passato, per il presente e per il futuro"
.  
  

Redazione
10 gennaio 2022.  
  

 

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10/01/2022

Riflessioni. "Oltre il velo di Maya l'essenza di Di Maio"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riflessione del prof. Antonio Pilato.

*****

Oltre il velo di Maya l'essenza di Di Maio.
Se si guarda con l'occhio clinico del ricercatore scientifico, l'espressione che il politico Di Maio porta in faccia, bella nella forma e ricca di salute, quando vi capita di vederlo, anche senza sentirlo favellare, non è come si può credere trasparente, ma opaca.
Non fermatevi all'apparenza, andate oltre, cercate di oltrepassare il limite del velo dell'apparenza fenomenica, il sorriso esteriore ingannatore e di facciata, andate oltre e cercate di cogliere l'interiorità della mente, l'essenza, la verità introspettiva, che non è quella che appare fuori, fenomenica, che ci nasconde la verità, scavate anche con l'aiuto della conoscenza del politico nuovo, del falso predicatore santo, portatore della bandiera del riscatto, contro ogni forma del potere sistematico e consolidato.
Allora troverete, scoprirete, se fatto con l'intelligenza del critico pensatore acuto, non la semplicità e la purezza dell'animo buono, dell'eroico benefattore, che si sacrifica per il bene universale, si bene l'uomo comune affarista, che ha fatto in partenza la guerra a tutti, per tranne un vantaggio personale.
Adesso infatti, lo si vede comodamente seduto in silenzio, bocca chiusa, accanto a chi ha rappresentato e continua ancora a tutelare il potere finanziario, a vantaggio della ricchezza di pochi, del sistema economico europeo, del potere verticistico, dell'economia piramidale.
Costui crede di essere un vero uomo politico, mentre in verità non lo è.
Costui ama la napoleonica gloria, la ricchezza, il benessere, il successo, l’affare, il mondo, il potere, il denaro. Ogni sua azione è egoistica, tornacontistica, perché ama soltanto se stesso e gli affari.
Per concludere, costui e quasi tutti i soggetti eletti del Movimento Cinque Stelle, ispirandosi alle regole della storia monumentale, di nietzscheana memoria, hanno ottenuto i voti e raggiunto l'ambito potere, alla faccia dei creduloni come me che vi hanno creduto.
A futura memoria
.

 

   

Antonio Pilato
(Docente di Filosofia e Pedagogia)
 

 

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10/01/2022

Chiesa. Avvisi e appuntamenti della settimana

 

Programma della settimana
Unità Pastorale
 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili anche alla pagina "Chiesa").

Lunedi 10 gennaio
(Sino a lunedi 17 gennaio non ci saranno funzioni feriali nella chiesa Madonna del Carmelo; verranno assicurate solo le sante Messe di domenica 16, alle ore 09.00 e 11.30);
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica.

Martedi 11 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica.

Mercoledi 12 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica.

Giovedi 13 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica.

Venerdi 14 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica.

Sabato 15 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa.

Domenica 16 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa.
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa
.  
  

Redazione
10 gennaio 2022.  
  

 

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09/01/2022

Salute. Emergenza Covid-19: 129 positivi a Grotte; scuole chiuse sino al 12 gennaio.

 

Emergenza Coronavirus
Emergenza Coronavirus

Prosegue inesorabile la curva dei contagi a Grotte. In un solo giorno è stato registrato un aumento di 15 positivi. Il dato ufficiale di ieri, sabato 8 gennaio, è di 129 contagiati mentre quello del giorno precedente (già preoccupante, avendo superato quota 100) era di 114. Sono ancora 27 i tamponi molecolari in attesa di esito.
"La situazione è molto delicata - ha affermato il sindaco Alfonso Provvidenza -; invito tutti i concittadini alla massima cautela, ad uscire di casa solo se necessario e rispettare tutte le regole per il contenimento del virus"; raccomandazioni che sembrano non aver avuto riscontro, a giudicare dal numero di persone circolanti nelle piazze e nelle vie del paese.
Intanto, per decisione del Presidente della Regione, on. Nello Musumeci, le scuole siciliane rimarranno chiuse sino al 12 gennaio.

"Ho ritenuto di modificare il calendario scolastico 2021-2022 - questa la dichiarazione del presidente Musumeci -, riducendone di tre giorni la durata originariamente prevista, pur sempre nel rispetto del numero minimo di giornate scolastiche. Pertanto il rientro a scuola, inizialmente previsto per lunedì 10 gennaio, avverrà in Sicilia il successivo giovedì 13. In ogni caso, la task-force regionale sarà riconvocata per mercoledì 12 gennaio"
.  
  

Redazione
9 gennaio 2022.  
  

 

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09/01/2022

Politica. On. Decio Terrana (UDC): "In Sicilia saremo il primo partito, e non solo del Centrodestra"

 

Decio Terrana
Decio Terrana

"Siamo compatti. La linea principale dell’UDC è mantenere la coalizione unita. Ci sono le condizioni e i numeri per vincere le elezioni e governare la Sicilia per altri cinque anni. Non dobbiamo sprecarle. Alla fine verrà fuori il buon senso. Ci siederemo intorno a un tavolo e ragioneremo su una piattaforma politica che possa risolvere i problemi di questa terra". Così afferma l'on. Decio Terrana, responsabile regionale dell'UDC in Sicilia.
"In molti Comuni, nell’ultima tornata elettorale, siamo stati il primo partito. Significa, pertanto, che siamo vivi, presenti sui territori e soprattutto che stiamo bene - continua Terrana -. Non abbiamo, purtroppo, lo spazio sui media di altri per far conoscere le nostre idee. Siamo, infatti, quelli sturziani, popolari e non populisti, ovvero coloro che si siedono intorno a un tavolo esclusivamente per risolvere problemi e non rientriamo tra chi cerca a tutti i costi un avversario o un nemico per acquisire consenso. Abbiamo, invece, un progetto per la Sicilia, che mette al centro l’uomo, i suoi bisogni, le sue necessità, la famiglia, che oggi purtroppo sta scomparendo".
Sulla candidatura di Berlusconi al Quirinale: "Potrebbe essere un ottimo Presidente della Repubblica perché ritengo che oggi la sua esperienza e maturità politica siano indiscutibili. Pur essendo stato sempre vessato e ostacolato, può far bene ancora. L’UDC per ora è solo su Berlusconi. Nel futuro se non dovesse passare tale nome, valuteremo il da farsi, ma restiamo convinti che possa farcela"
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Redazione
9 gennaio 2022.  
  

 

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09/01/2022

Letture Sponsali. "Non è il Signore dei giusti, dei perfetti"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Gesù in mezzo ai peccatori.
Poiché il popolo era in attesa”. Siamo un popolo in attesa, ognuno di noi è in attesa. Di che cosa? Di chi? Un “personaggio” carismatico, straordinario, come Giovanni Battista era visto come un possibile messia; forse, anche in virtù della sua straordinarietà: abitava nel deserto, vestiva di pelli, si cibava di locuste e miele.
Aveva tutte le “carte in regola” per essere visto come il Messia. D’altro canto il salmo canta la potenza di Dio, Signore potente che fa delle nubi il suo carro e che cammina sulle ali del vento, ancora nella prima lettura Isaia dice: “Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio”.
Che cosa, chi aspettare dunque? Certamente un Salvatore potente, che sconvolge la natura a suon di fulmini e saette e che spazza via l’ingiustizia con potenza terribile.
Commenta san Paolo: “Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con un'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo”.
Il Salvatore appare in Luca - prima apparizione pubblica - come uno in fila con altri peccatori per ricevere il battesimo; Gesù - l’agnello senza macchia - è in mezzo ai peccatori per annunciare a tutti la remissione dei peccati, la misericordia di Dio.
Così non è il Signore dei giusti, dei perfetti, di coloro che seguono tutte le norme, le leggi alla lettera, ma di coloro che sono piccoli, che sanno di essere manchevoli, peccatori, bisognosi di misericordia.
Signore, aiutaci a capire di chi siamo in attesa, aiutaci ad andare oltre, a sentire che il nostro cuore non è mai sazio senza di te, aiutaci a capire che dobbiamo cercarti nell’essenziale, nelle nostre relazioni più prossime, nelle piccole cose e fatti della vita quotidiana.
Aiutaci ad avere uno sguardo nuovo.

 
Redazione
9 gennaio 2022.
  

 

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06/01/2022

Salute. Emergenza Covid-19: 85 i positivi a Grotte

 

Emergenza Coronavirus
Emergenza Coronavirus

Da un giorno all'altro continua a salire la curva dei contagi a Grotte; in poco meno di una settimana il numero dei positivi ha raggiunto quota 85. Qualche decina i tamponi ancora in attesa di esito.
Inascoltati sembrano essere i costanti inviti del Sindaco, rivolti alla popolazione, di attenersi strettamente all'osservanza delle misure volte ad evitare il contagio: utilizzo delle mascherine (in questo periodo obbligatorie anche all'aperto), rispetto del distanziamento interpersonale di sicurezza (almeno 1 metro), frequente lavaggio delle mani
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Redazione
6 gennaio 2022.  
  

 

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06/01/2022

Racalmuto. Convegno "Cent'anni con Leonardo Sciascia"; alla Fondazione "Sciascia" sabato 8 gennaio

 

Cent'anni con Leonardo Sciascia
Manifesto

Sabato 8 gennaio 2022, a partire dalle ore 17.30 presso la Fondazione "Sciascia" di Racalmuto, si terrà un convegno dal titolo "Cent'anni con Leonardo Sciascia".
La manifestazione concluderà le celebrazioni in occasione dei cento anni dalla nascita dello Scrittore racalmutese.
Al convegno prenderanno parte: Vincenzo maniglia (sindaco di Racalmuto), Enzo Sardo (assessore alla Cultura del Comune di Racalmuto), Rosalba Cimino (componente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati), Antonio Di Grado (direttore letterario della Fondazione "Sciascia"), Fernando Gioviale (docente universitario), Fabrizio Catalano (regista) e Rosamaria Macaluso (pianista).
Nel corso della manifestazione verrà presentata una medaglia commemorativa con l'effige di Leonardo Sciascia, realizzata dallo scultore Giuseppe Agnello; interverrà lo scultore Salvatore Rizzuti.
Il convegno si svolgerà in assenza di pubblico e sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook e sul canale Youtube della Fondazione
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Redazione
6 gennaio 2022.  
  

 

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06/01/2022

Letture Sponsali. "Cogliere i segni del tempo"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Nella liturgia di oggi celebriamo l'Epifania del Signore.
Il piccolo bambino Gesù si manifesta al mondo intero con la venuta dei magi, provenienti da paesi lontani.
I magi hanno saputo cogliere i segni del tempo, si sono messi in ascolto della parola di Dio.
In quanto re dei loro regni non si sentivano arrivati, avrebbero potuto approfittare della posizione privilegiata e adagiarsi. Invece no, mantengono viva la loro sete di conoscenza, continuano a camminare, e dopo aver incontrato il Messia cambiano strada.
L'incontro con il Signore ha rinnovato le loro vite, come quelle dei pastori.
Di contro l'atteggiamento di Erode, degli scribi e dei farisei è molto diverso, si turbano, restano fermi, attendono notizie dagli altri, non si mettono in cammino, anzi cercano di difendere con i denti la posizione e il ruolo ricoperto.
Noi come cristiani in quale posizione ci troviamo? Quale esempio vogliamo seguire? L'incontro con il Signore ci cambia dal di dentro o ritorniamo sui nostri passi? Come famiglie ci sentiamo arrivati o siamo in cammino verso la grotta?
Signore, illumina il nostro cammino, fa che possiamo seguire la tua stella, fa che la luce ritrovata nell'incontro con te ci trasformi dall'interno.
Nella consapevolezza che la perfezione umana e la sapienza piena non può essere mai raggiunta, con umiltà riconosciamoci come famiglie in cammino verso quel Dio che ci dona una "gioia grandissima".
Vera e Francesco

 
Redazione
6 gennaio 2022.
  

 

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06/01/2022

Ricorrenze. "Epifania: i Magi arrivano dall'Oriente"; a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Epifania: i Magi arrivano dall'Oriente
Magi

Celebriamo la solennità dell'Epifania del Signore. Gesù Cristo, Luce del mondo, e la sua manifestazione alle genti.
Nel giorno di Natale la liturgia ci ha fatto proclamare: "Oggi una grande luce discende sulla terra". A Betlemme questa "grande luce" ha illuminato la notte a un piccolo "regno d' Israele": Maria, Giuseppe e alcuni pastori.
Una luce umile, come è nello stile di Dio: un fragile neonato che nasce nel silenzio del mondo, ma è accompagnato dall'inno di lode delle schiere celesti che cantano gloria e pace. In Isaia leggiamo: "Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce. La gloria del Signore brilla sopra di te".
I Magi arrivano dall'Oriente a Betlemme per adorare il Bambino divino e offrono oro, incenso e mirra, doni preziosi. Il coraggio dei Magi che intraprendono un lungo viaggio seguendo la stella e che sanno inginocchiarsi davanti a un Bambino sia anche il nostro coraggio, ancorato a una salda speranza per offrire anche noi il prezioso dono della vita al Dio fatto bambino.
Dopo l'epifania, la grande rivelazione di Dio a tutte le genti nella visita dei Magi venuti dall' Oriente, la liturgia celebrerà un'altra teofania giorno 12 con la quale si concluderà il tempo di Natale, avvenuta nella acque del Giordano con il riconoscimento del Cristo quale Figlio unigenito Gesù, nostro Redentore e nostro Dio che si unisce alla folla dei peccatori per farsi battezzare da Giovanni Battista.
Gesù è venuto per i peccatori. Luce nelle tenebre, medico per i malati, ricchezza per i poveri, pace e gioia per gli oppressi e gli ultimi.
Dal battesimo di Cristo scaturisce il nostro battesimo. Maria ci accompagni in questo nuovo anno, nel cammino che ci porta a Cristo.
Buon anno a tutti
.

 

   

Prof.ssa Graziella Vizzini
  

 

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05/01/2022

Viabilità. Strada Racalmare: venerdi 7 gennaio alle ore 09.30 l'inizio dei lavori (in somma urgenza)

 

Strada Racalmare
Strada Racalmare
 

C'è una data fissata e un orario per l'inizio dei lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della strada Racalmare: venerdi 7 gennaio 2022 alle ore 09.30. "La notizia è certa" conferma il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza.
A comunicarlo è l'architetto Antonino Terrana, Dirigente del "Servizio S2 - Gare e Contratti" del DRPC (Dipartimento Regionale Protezione Civile) Sicilia, con una lettera indirizzata ai Comuni di Grotte, Comitini e Favara.
Gli eventi meteo calamitosi che si sono verificati negli scorsi mesi di novembre e dicembre 2021 hanno aggravato la già precaria percorribilità (dovuta a fenomeni registrati in anni precedenti) della strada intercomunale Grotte-Comitini-Favara, con particolari ripercussioni sul tratto compreso tra contrada Racalmare e il bivio San Benedetto.
Dopo le ripetute richieste e segnalazioni da parte del Comune di Grotte e, più di recente, quelle del Comune di Favara, il DRPC Sicilia - con la determina n° 161 del 30 dicembre 2021 del Dirigente Generale - ha approvato il verbale di somma urgenza ed autorizzato la spesa per la realizzazione dei lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza. Sempre nella stessa data del 30 dicembre scorso il DRPC Sicilia ha proceduto all'affidamento e alla consegna in somma urgenza per l'esecuzione dei lavori.
"
È grazie all'intervento del presidente della Regione Siciliana on. Nello Musumeci - dichiara il sindaco Provvidenza - che finalmente si interviene sulla strada Racalmare. Il presidente Musumeci ancora una volta ha mostrato grande sensibilità nei confronti del nostro territorio accogliendo le sollecitazioni che in questi mesi abbiamo portato avanti con discrezione: un gesto di grande affetto per la nostra comunità, di concreta comprensione delle esigenze e delle difficoltà dei nostri concittadini. Quello sulla strada Racalmare è un intervento risolutivo atteso da anni che finalmente potrà realizzarsi grazie all’intervento diretto del nostro Presidente".
Data l'urgenza dell'avvio dei lavori, il cui concreto inizio è fissato per il 7 gennaio alle ore 09.30, i legali rappresentanti dei Comuni di Grotte, Comitini e Favara - o i loro delegati - per quella data sono stati invitati presso i luoghi di esecuzione dei lavori (nel tratto iniziale di contrada San Benedetto) per partecipare alle procedure di consegna, e per concedere la disponibilità delle aree demaniali per i tratti di strada di rispettiva competenza
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Carmelo Arnone
5 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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05/01/2022

Ambiente. Domani, giovedi 6 gennaio 2022, Festa dell'Epifania, sarà regolare la raccolta differenziata

 

raccolta differenziata porta a porta

Domani, giovedi 6 gennaio 2022, Festa dell'Epifania, anche se è un giorno festivo, la raccolta differenziata "porta a porta" sarà effettuata regolarmente.
A dare conferma della notizia è il sindaco Alfonso Provvidenza ed il personale che si occupa del servizio di igiene ambientale per il cantiere di Grotte.
  
  

Redazione
5 gennaio 2022.  
  

 

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05/01/2022

Commenti. "Dice: siamo orgogliosi della nostra identità, delle nostre radici, delle nostre tradizioni"; di Salvatore Fantauzzo

 

Radici
Radici

L'uomo ha il diritto di chiedere, la donna ha il dovere di rifiutare.
Dice: "Siamo orgogliosi della nostra identità, delle nostre tradizioni, delle nostre radici".
Quindi, il Natale e tutto ciò che è connesso col Natale non si può toccare, ci appartiene come identità. Identità storica, culturale, senza la quale non siamo niente. Dice.
Dico: fortuna che non è vero. Il pensiero umano è in continuo cambiamento (non evoluzione) e le tradizioni con le quali qualcuno si sente gratificato cambiano anch'esse, continuamente ed ineluttabilmente.
Fino a non molto tempo fa era nostra tradizione non incontrare la fidanzata se non in presenza dei genitori.
Tradizionalmente i genitori decidevano chi la propria figlia dovesse sposare.
Era tradizione il matrimonio riparatore, e si riusciva pure a depenalizzare un omicidio perché d'onore.
Eh sì... le nostre radici. Quanto orgoglio
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Salvatore Fantauzzo
5 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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05/01/2022

Volontariato. Contro povertà e tossicodipendenza, l'impegno di "Casa Rosetta" in Tanzania; del prof. Pietro Cipolla

 

"Emmaus" - Dicembre 2021
Leggi la rivista

S'intitola "Positivi risultati in Tanzania del progetto di Casa Rosetta e Onu “Per aiutarli a casa loro” a promuovere prevenzione e sviluppo" l'articolo a firma del prof. Pietro Cipolla sulla rivista mensile di Casa Rosetta "Emmaus", da pagina 15 a pagina 21 del numero di Dicembre 2021 (leggi la rivista).
Il prof. Cipolla (nelle vesti di "H.Q. Project coordinator", "Board member Casa famiglia Rosetta Association" di Caltanissetta e "Trustee Casa famiglia Rosetta Association" di Tanga in Tanzania) nel suo testo descrive il progetto di lotta alla droga portato avanti dall’Associazione "Casa Rosetta" in collaborazione con l'Organismo delle Nazioni Unite preposto allo studio del traffico illecito e dell’uso di droghe nel mondo Unodc (United nations office for drug and crime).
In Tanzania "la povertà è causa dei traffici illeciti come quello della droga - scrive l'Autore -. La Tanzania è diventata zona di transito del traffico di droga e nei paesi di frontiera e lungo la costa sull’Oceano Indiano, la droga arriva dall’oriente per transitare e raggiungere l’America Latina e il Nord America, per poi giungere in Europa. In Tanzania il narcotraffico trova facilmente tra i giovani risorse da assoldare per il trasporto illecito, riuscendo facilmente e superare barriere e controlli. E sono questi stessi giovani che da trafficanti diventano utilizzatori e poi tossicodipendenti".
Numerose e di rilevante importanza le iniziative realizzate nel corso del progetto che è durato due anni.
"A chi ringraziare per avermi ‘trascinato’ in questo meraviglioso progetto? - chiede con una domanda retorica il prof. Cipolla -. Sicuramente quel soffio del "coraggio di osare" del fondatore padre Vincenzo Sorce, che mi ha sfiorato, portandomi in Tanzania per la prima volta quasi 14 anni fa. Ma soprattutto la fiducia dell’attuale presidente di Casa Rosetta, dott. Giorgio De Cristoforo, che mi ha affidato il coordinamento di un progetto così complesso, ignorando le mie incertezze e preoccupazioni. Devo sicuramente ringraziare la dott. Giovanna Garofalo con cui ho lavorato in ogni singolo dettaglio del progetto, incluso quest’articolo, insieme a tutto il personale dell’Associazione".
Il progetto si è concluso, ma di certo non l'impegno di "Casa Rosetta" e di Pietro Cipolla in Tanzania, che è ben più di un atto di buona volontà: è una missione
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Redazione
5 gennaio 2022.  
  

 

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05/01/2022

Comune. Finanziamento di circa 430mila euro per la ristrutturazione dell'Asilo nido di Grotte

 

Finanziamento di 430mila euro per la ristrutturazione dell'Asilo nido
Progetto

Con un finanziamento di circa 430mila euro l'Asilo nido comunale di Grotte verrà ristrutturato per fornire ai bambini un luogo che ne garantisca maggiormente l'accoglienza, la crescita e la formazione nelle migliori condizioni.
Il Comune è beneficiario di un finanziamento di € 429.855,80, di cui il 90% proviene dai fondi FSC 2007-2013 Obiettivi di servizio "Servizi di Cura per la prima Infanzia - Asili", assegnati dall’Assessorato Regionale della Famiglia, Politiche Sociali e del Lavoro.
Per il restante 10%, quale quota di compartecipazione dell'Ente, la Giunta comunale ha deliberato un atto di indirizzo per la richiesta di un mutuo alla Cassa Depositi e Prestiti di euro 42.985,58 per la realizzazione dei "Lavori di recupero, ristrutturazione e adeguamento alle norme dell’edificio scolastico comunale Asilo Nido".
Il progetto, a firma del sindaco Alfonso Provvidenza (progettista l'architetto Piero Calì, tecnico l'architetto Giuseppe Grimaldi), prevede diversi interventi di manutenzione straordinaria, adeguamento e miglioramento funzionale del Nido d’Infanzia, principalmente con lavori esterni ma anche interni. Si tratta di un progetto di architettura bioclimatica basato sulla valutazione dei fattori localizzativi e ambientali, come il soleggiamento, la ventilazione, la temperatura e l’umidità. L’asilo sarà anche dotato di nuovi arredi, esterni ed interni, compresa la cucina. Ulteriore finalità del progetto è quella di offrire ai bambini un luogo all’aperto che stimoli l’apprendimento, la ricerca, che favorisca la sperimentazione di nuove abilità attraverso esperienze motorie, senso-percettive e simboliche
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Redazione
5 gennaio 2022.  
  

 

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04/01/2022

Salute. Emergenza Covid-19: forte aumento dei contagi a Grotte con 71 positivi e 31 tamponi in attesa di esito

 

Emergenza Coronavirus
Emergenza Coronavirus

Dall'ultimo aggiornamento diffuso oggi, a Grotte sono 71 i cittadini risultati positivi, mentre si attende l'esito di 31 tamponi.
Non conforta sapere che dall'inizio della pandemia i guariti sono 155 e i decessi soltanto 3 (dati riferiti al Comune di Grotte per i cittadini residenti), quanto preoccupa il prevedibile aumento della diffusione del Covid in paese.
"Ancora una volta raccomando a tutti i cittadini di vaccinarsi  - continua a esortare il sindaco Alfonso Provvidenza -, l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e la continua igienizzazione delle mani oltre al mantenimento della distanza di sicurezza raccomandata"
.  
  

Redazione
4 gennaio 2022.  
  

 

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04/01/2022

Musica. "Concerto di Natale" del Coro filarmonico "Terzo Millennio"

 

"Concerto di Natale" del Coro filarmonico "Terzo Millennio"
Guarda il video

Domenica 26 dicembre 2021, nella chiesa Madre di Grotte, si è tenuto il "Concerto di Natale" eseguito dal Coro filarmonico "Terzo Millennio" diretto dal M° Domenico Mannella (guarda il video).
Diciannove gli elementi del Coro, suddivisi nelle sezioni:
- soprani: Tiziana Messina, Enza Giangreco, Patrizia Sardo, Lucia Cardillo;
- contralti: Mirella Salvaggio, Adele Troisi, Antonella Mattina, Laura Agrò;
- tenori: Luigi Milisenda, Gaetano Giudice, Santo Cino, Pino Catanese, Alfonso Collura, Calogero Morreale, Salvatore Airò;
- bassi: Giacomo Orlando, Peppino Agrò, Salvatore Alaimo, Dino Castronovo.
Nel corso della manifestazione, presentata da Tiziana Messina, il Coro ha eseguito una dozzina di brani scelti, tra i più celebri del repertorio natalizio internazionale, con arrangiamento e trascrizione per coro a cura del M° Mannella (che ha accompato al pianoforte), proposti in varie lingue. Il concerto è iniziato con un omaggio a Leonardo Sciascia, nel 100° anniversario della nascita, con l’esecuzione della Novena tradizionale racalmutese, ascoltata e apprezzata dallo Scrittore nel periodo natalizio.
Al temine del concerto sono intervenuti: il dott. Angelo Carlisi (già Presidente del Consiglio comunale di Grotte), l'assessore Alessandra Marsala, il parroco Salvatore Zammito e il M° Domenico Mannella.
Pubblichiamo le immagini della manifestazione - guarda il video - (riprese di © Associazione Culturale "Punto Info")
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Carmelo Arnone
4 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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04/01/2022

Cronaca. Non è vaccinato: sospeso dal servizio dipendente comunale di Grotte

 

Non è vaccinato: sospeso dal servizio
No Vax

Non ha copertura vaccinale anti-Covid e di conseguenza neanche la certificazione verde. Ragioni che hanno spinto il Comune di Grotte a disporre la sospensione di un dipendente dal lavoro e dalla retribuzione. La comunicazione è partita dall'Area Vigilanza-Cultura-Sociale, a firma del Responsabile di Posizione Organizzativa.
Dal provvedimento si legge che il 15 dicembre (data di entrata in vigore dell'estensione dell'obbligo vaccinale per determinate categorie di operatori appartenenti a settori particolarmente esposti) veniva comunicata all'interessato la richiesta di "presentazione della certificazione o prenotazione di vaccinazione SARS-Cov.19 entro 5 giorni dalla notificazione". Il 19 dicembre il dipendente faceva pervenire una copia della prenotazione per il giorno 24 dicembre. Il successivo 27 dicembre, primo giorno lavorativo dopo Natale, l'interessato si presentava in servizio "dichiarando di non aver effettuato il vaccino per il giorno prefissato", di essere quindi sprovvisto di certificazione anti-Covid, di non essere "intenzionato a effettuare nessun tipo di vaccino" e che "si riserverà in futuro di effettuarlo".
Dopo essere stato informato sulle conseguenze, nella stessa data il dipendente è stato sospeso dal servizio (e di conseguenza è stata interrotta la retribuzione e ogni altro compenso o emolumento).
La sospensione dal lavoro - come previsto dalle norme - non comporta conseguenze disciplinari e dà diritto alla conservazione del rapporto di lavoro, pertanto il dipendente potrà riprendere la propria attività lavorativa quando avrà adempiuto all'obbligo vaccinale
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Carmelo Arnone
4 gennaio 2022
© Riproduzione riservata.
  

 

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03/01/2022

Dialoghi. "Quando il carcere diventa un girone infernale"; di Giuseppe Castronovo

 

Intervento del dott. Giuseppe Castronovo.

È da qualche giorno che alcune testate giornalistiche stanno seguendo il caso del ventottenne Antonio Raddi; un giovane che durante la sua detenzione presso il carcere di Torino “Vallette” perde 25 chili di peso in quattro mesi. Uno stato di così prolungata denutrizione che in quattro mesi lo porta all’oltretomba. Di questo doloroso caso abbiamo ultimamente discusso al Circolo della Concordia.
Il prof. Vezio nel suo intervento, dopo aver commentato l’articolo 27 della nostra Costituzione il quale al terzo comma dispone che “le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”, ha proseguito chiedendosi “…quale fosse stato il senso di umanità, ammesso che ci sia stato, nel veder deperire (meglio dire morire) giorno dopo giorno fino a perdere 26 chili di peso corporeo”. Concludeva dicendo che “la vita deve essere più vivibile anche in carcere perché la vita è sempre degna di essere vissuta in modo dignitoso anche lì”.
Giuseppe Castronovo

"QUANDO IL CARCERE DIVENTA UN GIRONE INFERNALE"

Totò: Amici, notizia davvero raccapricciante e dolorosa quella che arriva dalle carceri "Vallette" e dal Palazzo di Giustizia di Torino.

Enzo: Ne parlavano l’altro giorno gli amici Nenè e il prof. Vezio: un giovane di appena 28 anni che nel 2019 muore all’ospedale torinese "Maria Vittoria" dopo aver perso, tra l’altro, 25 chili di peso durante la sua precedente detenzione nel carcere torinese delle "Vallette".

Santo: Nenè, visto che conoscete la vicenda, diteci di più.

Nenè: Ci dicono, le poche testate giornalistiche che si sono interessate del caso, che il ventottenne Antonio Raddi, detenuto nella Casa Circondariale "Vallette" di Torino, nel mese di agosto del 2019 cominciò a lamentare che riusciva  a deglutire con difficoltà. Gli operatori del carcere, pensando che simulasse, non gli credettero e non approfondirono più di tanto la natura del suo malessere. Nel frattempo il detenuto dimagriva vistosamente e quando nel mese di dicembre dello stesso anno morì in ospedale aveva perso 25 chili.

Santo: 25 chili in 4 mesi! Troppi perché non si impedisse di giungere al triste epilogo del decesso all’ospedale.

Marco: Mi chiedo come mai non siano intervenuti il Tribunale e il Magistrato di sorveglianza. Ma furono avvisati del caso, e se avvisati quali furono i provvedimenti adottati?

Ambrogio: Una vicenda che ci mostra una galleria degli errori - oserei dire orrori - da parte di tutti coloro che erano, a vario titolo, tenuti ad affrontare il caso: penso agli operatori carcerari (lo psicologo in primis, ad esempio), al Tribunale e al Magistrato di Sorveglianza.

Elvezio: Ritengo, a sentire chi mi ha preceduto, l’amico Totò non sbagli affatto nel definire "raccapricciante" il caso del giovane Raddi. La vita ancora oggi è un bene troppo prezioso per non meritare un trattamento più rispettoso della dignità della persona umana di quello che è stato riservato al giovane Raddi.

Totò: Prof. Vezio, una sua riflessione.

Vezio: Dopo gli interventi degli amici che mi hanno preceduto, vi invito a fare queste ulteriori riflessioni.
     Il sig. Antonio Raddi cominciò a lamentare dei disturbi nel mese di agosto e muore a dicembre. Un arco di tempo abbastanza lungo per fare tutti gli approfondimenti diagnostici sulla natura del malessere manifestato: era da tutti constatabile come di giorno in giorno il Raddi dimagrisse in modo così vistoso perché chi lo aveva in custodia non prendesse i provvedimenti più opportuni a salvaguardia del detenuto. Di tutto ciò nient’altro che banchi di nebbia.
Da parte mia aggiungo ancora:
     In carcere ovviamente si sta male, ma se ci si ammala proprio lì dentro e poi si deve vivere da ammalati in celle che, quando va bene, non sempre rispettano i rapporti aeroilluminanti, la situazione diventa davvero inumana e terribile;
     Quello che è avvenuto dentro il carcere (non uso volutamente l’eufemismo "Casa Circondariale") è un modo indegno di amministrare la Giustizia nel nostro Paese che dinnanzi a simili casi evidentemente ha dimostrato che civile non è.
     La Giustizia è una bella parola, invece Carcere è una parola brutta; ma quando si fa morire (perché perdere 25 chili in quattro mesi significa spalancare le porte dell’aldilà) una persona in carcere, come è successo all’amico (permettetemi che lo chiami così) Antonio Raddi, anche le parole Giustizia e Magistratura diventano parole brutte.
     La vita deve essere più vivibile anche in carcere perché la vita è sempre degna di essere vissuta in modo dignitoso anche lì. Permettetemi un’ultima considerazione.

Santo: Continui pure.

Vezio: La nostra Corte costituzionale con la sentenza numero 167 del 29 aprile 1999, dopo aver evidenziato la centralità riconosciuta alla persona umana dalla nostra Carta costituzionale del 1948, prosegue affermando che “il principio personalista ispira la Carta costituzionale e pone come fine ultimo dell’organizzazione sociale lo sviluppo di ogni singola persona umana”. Una Costituzione, la nostra, che sancendo il valore primario della dignità umana, considera i diritti della persona alla stregua di valori supremi e quindi inviolabili. Purtroppo dobbiamo amaramente constatare che nella vicenda dell’amico Raddi l’insegnamento della Corte costituzionale sia stato del tutto ignorato.

     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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03/01/2022

Chiesa. Avvisi e appuntamenti della settimana

 

Programma della settimana
Unità Pastorale
 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili anche alla pagina "Chiesa").

Lunedi 3 gennaio
(Non ci sono funzioni nella nella chiesa Madonna del Carmelo)
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica.

Martedi 4 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.

Mercoledi 5 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa.

Giovedi 6 gennaio - Solennità dell'Epifania (Giornata Mondiale dell'Infanzia Missionaria)
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa.
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (con la rappresentazione dell'arrivo dei Magi);
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Venerdi 7 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina e Benedizione eucaristica.

Sabato 8 gennaio
- ore 16.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 17.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa.

Domenica 9 gennaio
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, confessioni e santo Rosario mariano;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa.
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa
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Redazione
3 gennaio 2022.  
  

 

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02/01/2022

Letture Sponsali. "La veste fulgida dell'amore"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

La nostra non è una religione puramente contemplativa o trascendente.
La Sapienza "... fissa la sua tenda in Giacobbe... e affonda le radici tra i suoi eletti...". Ancora più esplicito: "il Verbo si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi".
Gesù entra nelle nostre case e nella nostra vita. Egli non pretende che siamo noi ad avvicinarci a Lui, ma è Lui che viene da noi. Allora apriamo, spalanchiamo le porte a Gesù. Facciamolo entrare, diamogli il benvenuto. Prepariamo per Lui un posto alla nostra tavola, diamogli la parola nelle nostre discussioni. Ascoltiamo il Vangelo e accogliamolo nel nostro cuore.
La Legge - intesa sia come Diritto che come buone maniere - non basta a darci la grazia. La grazia e la verità vengono solo per mezzo di Gesù Cristo.
La vita di una coppia di sposi non è sempre felice. Quante vicissitudini e quante amare discussioni occorre affrontare lungo il cammino.
Parole vane o, peggio, parole senza amore. Spesso parole senza senso che, nella loro assenza di significato, lasciano desolazione e fanno tanto male.
Invece, accogliere Gesù significa accogliere il potere di essere figli di Dio. Significa ricevere la grazia e la pienezza di Dio.
Allora, con l'inizio di questo nuovo anno, nessun augurio è più importante di questo: lasciamo che il Verbo, la Parola di Gesù, non sia solo un'astratta elencazione di precetti ma rendiamola Parola vivente, carne viva di cui ci nutriamo per dare alla Sapienza la veste fulgida dell'Amore
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Barbara e Adriano

 
Redazione
2 gennaio 2022.
  

 

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01/01/2022

Salute. Emergenza Covid-19: impennata dei contagi a Grotte con 46 positivi e 31 tamponi in attesa di esito

 

Emergenza Coronavirus
Emergenza Coronavirus

Gli ultimi dati ufficiali diffusi oggi dall'ASP di Agrigento non lasciano dubbi: i casi di Covid a Grotte sono in repentino aumento.
Al momento sono 46 i cittadini risultati positivi, mentre si attende l'esito di 31 tamponi.
"Lunedì è previsto un incontro con l'ASP per valutare la situazione del nostro Comune - dichiara il sindaco Alfonso Provvidenza -. Ancora una volta vi esorto a ridurre al minimo i contatti con altre persone ed evitare ogni forma di assembramento; usate sempre la mascherina ed igienizzate frequentemente le mani. La distribuzione dei contagiati per età dimostra la saggezza dei più anziani e la leggerezza dei più giovani. Per quanto riguarda i vaccini, abbiamo già ricevuto oltre 750 richieste. Pertanto, ci fermiamo, almeno per il momento, con le prenotazioni".
Ricordando che le persone con difficoltà motorie possono richiedere la vaccinazione a domicilio, Provvidenza conclude riportando le parole pronunciate dal presidente Mattarella ieri sera nel discorso di fine anno: "Rifiutare il vaccino è un'offesa a chi non può averlo"
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Redazione
1 gennaio 2022.  
  

 

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01/01/2022

Letture Sponsali. "Il vero cambiamento è quello interiore"

 

Amore Sponsale
Nozze di Giuseppe e Maria

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Oggi inizia un nuovo anno. E, come per ogni nuovo anno che inizia, serbiamo nel cuore molte aspettative.
Che sia un anno migliore di quello appena concluso! Più ricco di gioia e povero di stenti.
Non importa che siano trascorsi solo pochi minuti dall'anno che è finito: un nuovo anno è, comunque sia, un nuovo inizio.
È un desiderio, forse un po' infantile, vorremmo credere, anche se sappiamo bene che in verità non è sufficiente cambiare calendario per cambiare vita.
E il motivo è semplice, pur nella sua complessità: il Cambiamento, quello vero e con la "c" maiuscola, non viene "dal di fuori": il vero cambiamento è quello interiore, spirituale.
Ed ecco, il Vangelo di oggi ci mostra questo cambiamento e ce lo mostra nel miracolo della nascita di Gesù, il Salvatore dell'uomo.
È in questa scena così intima, familiare, apparentemente insignificante, che è racchiuso il dono meraviglioso di un Dio che ci ama al punto di farsi uomo per noi.
Un dono che oggi intuiamo e che avrà il suo coronamento tra qualche tempo, nella Pasqua del Signore, che è la Sua Resurrezione e la possibilità, per tutti noi, di una rinascita, di un rinnovamento e di un ulteriore, inaspettato e gioioso nuovo inizio.
È il miracolo e il senso della nostra fede che, come dice san Paolo, ci ha resi figli di adozione grazie allo Spirito del Figlio, che Dio ha mandato nei nostri cuori.
Ecco, questo è il solo, vero nuovo inizio. Fatto, come per un bimbo che viene alla luce, di gioioso stupore, ma frutto di un travaglio che lo ha preceduto, non di una semplice sostituzione di calendario.
E chi, più della madre, di colei che ha affrontato i dolori del parto, può intuirne il senso?
Così, scorgiamo Maria Santissima, Madre di Dio e Regina della Pace, che oggi celebriamo in modo solenne, tacere e custodire nel Suo cuore, meditandole, le cose incredibili dette dai pastori.
Possiamo tutti noi, sposi e spose in Cristo, fare come Maria Santissima: tacere e lasciare che il cambiamento, che è lo Spirito Santo, ci attraversi, dall'interno, come per Maria.
Possiamo vivere non ogni anno ma ogni giorno, ogni minuto, ogni istante della nostra vita in Cristo Gesù come il miracolo di un possibile nuovo inizio.
Possiamo vivere la nostra vita insieme, con il nostro sposo e la nostra sposa ed entrambi con Gesù Salvatore, illuminati, come Dio prescrisse a Mosè di dire ad Aronne e ai suoi figli, del volto splendente del Signore, della sua grazia e della sua pace.
Barbara e Adriano

 
Redazione
1 gennaio 2022.
  

 

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01/01/2022

Politica. Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella

 

Il Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella
On. Mattarella

Pubblichiamo il testo del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, pronunciato ieri sera, venerdi 31 dicembre 2021, a reti unificate.

Palazzo del Quirinale, 31/12/2021

"Care concittadine, cari concittadini,
ho sempre vissuto questo tradizionale appuntamento di fine anno con molto coinvolgimento e anche con un po’ di emozione.
Oggi questi sentimenti sono accresciuti dal fatto che, tra pochi giorni, come dispone la Costituzione, si concluderà il mio ruolo di Presidente.
L’augurio che sento di rivolgervi si fa, quindi, più intenso perché, alla necessità di guardare insieme con fiducia e speranza al nuovo anno, si aggiunge il bisogno di esprimere il mio grazie a ciascuno di voi per aver mostrato, a più riprese, il volto autentico dell’Italia: quello laborioso, creativo, solidale.
Sono stati sette anni impegnativi, complessi, densi di emozioni: mi tornano in mente i momenti più felici ma anche i giorni drammatici, quelli in cui sembravano prevalere le difficoltà e le sofferenze.
Ho percepito accanto a me l’aspirazione diffusa degli italiani a essere una vera comunità, con un senso di solidarietà che precede, e affianca, le molteplici differenze di idee e di interessi.
In questi giorni ho ripercorso nel pensiero quello che insieme abbiamo vissuto in questi ultimi due anni: il tempo della pandemia che ha sconvolto il mondo e le nostre vite.
Ci stringiamo ancora una volta attorno alle famiglie delle tante vittime: il loro lutto è stato, ed è, il lutto di tutta Italia.
Dobbiamo ricordare, come patrimonio inestimabile di umanità, l’abnegazione dei medici, dei sanitari, dei volontari. Di chi si è impegnato per contrastare il virus. Di chi ha continuato a svolgere i suoi compiti nonostante il pericolo.
I meriti di chi, fidandosi della scienza e delle istituzioni, ha adottato le precauzioni raccomandate e ha scelto di vaccinarsi: la quasi totalità degli italiani, che voglio, ancora una volta, ringraziare per la maturità e per il senso di responsabilità dimostrati.
In queste ore in cui i contagi tornano a preoccupare e i livelli di guardia si alzano a causa delle varianti del virus - imprevedibili nelle mutevoli configurazioni - si avverte talvolta un senso di frustrazione.
Non dobbiamo scoraggiarci. Si è fatto molto.
I vaccini sono stati, e sono, uno strumento prezioso, non perché garantiscano l’invulnerabilità ma perché rappresentano la difesa che consente di ridurre in misura decisiva danni e rischi, per sé e per gli altri.
Ricordo la sensazione di impotenza e di disperazione che respiravamo nei primi mesi della pandemia di fronte alle scene drammatiche delle vittime del virus. Alle bare trasportate dai mezzi militari. Al lungo, necessario confinamento di tutti in casa. Alle scuole, agli uffici, ai negozi chiusi. Agli ospedali al collasso.
Cosa avremmo dato, in quei giorni, per avere il vaccino?
La ricerca e la scienza ci hanno consegnato, molto prima di quanto si potesse sperare, questa opportunità. Sprecarla è anche un’offesa a chi non l’ha avuta e a chi non riesce oggi ad averla.
I vaccini hanno salvato tante migliaia di vite, hanno ridotto di molto - ripeto - la pericolosità della malattia.
Basta pensare a come l’anno passato abbiamo trascorso le festività natalizie e come invece è stato possibile farlo in questi giorni, sia pure con prudenza e limitazioni.
La pandemia ha inferto ferite profonde: sociali, economiche, morali. Ha provocato disagi per i giovani, solitudine per gli anziani, sofferenze per le persone con disabilità. La crisi su scala globale ha causato povertà, esclusioni e perdite di lavoro. Sovente chi già era svantaggiato è stato costretto a patire ulteriori duri contraccolpi.
Eppure ci siamo rialzati. Grazie al comportamento responsabile degli italiani - anche se tra perduranti difficoltà che richiedono di mantenere adeguati livelli di sicurezza - ci siamo avviati sulla strada della ripartenza; con politiche di sostegno a chi era stato colpito dalla frenata dell’economia e della società e grazie al quadro di fiducia suscitato dai nuovi strumenti europei.
Una risposta solidale, all’altezza della gravità della situazione, che l’Europa è stata capace di dare e a cui l’Italia ha fornito un contributo decisivo.
Abbiamo anche trovato dentro di noi le risorse per reagire, per ricostruire. Questo cammino è iniziato. Sarà ancora lungo e non privo di difficoltà. Ma le condizioni economiche del Paese hanno visto un recupero oltre le aspettative e le speranze di un anno addietro. Un recupero che è stato accompagnato da una ripresa della vita sociale.
Nel corso di questi anni la nostra Italia ha vissuto e subito altre gravi sofferenze. La minaccia del terrorismo internazionale di matrice islamista, che ha dolorosamente mietuto molte vittime tra i nostri connazionali all’estero. I gravi disastri per responsabilità umane, i terremoti, le alluvioni. I caduti, militari e civili, per il dovere. I tanti morti sul lavoro. Le donne vittime di violenza.
Anche nei momenti più bui, non mi sono mai sentito solo e ho cercato di trasmettere un sentimento di fiducia e di gratitudine a chi era in prima linea. Ai sindaci e alle loro comunità. Ai presidenti di Regione, a quanti hanno incessantemente lavorato nei territori, accanto alle persone.
Il volto reale di una Repubblica unita e solidale.
È il patriottismo concretamente espresso nella vita della Repubblica.
La Costituzione affida al Capo dello Stato il compito di rappresentare l’unità nazionale.
Questo compito - che ho cercato di assolvere con impegno - è stato facilitato dalla coscienza del legame, essenziale in democrazia, che esiste tra istituzioni e società; e che la nostra Costituzione disegna in modo così puntuale.
Questo legame va continuamente rinsaldato dall’azione responsabile, dalla lealtà di chi si trova a svolgere pro-tempore un incarico pubblico, a tutti i livelli. Ma non potrebbe resistere senza il sostegno proveniente dai cittadini.
Spesso le cronache si incentrano sui punti di tensione e sulle fratture. Che esistono e non vanno nascoste. Ma soprattutto nei momenti di grave difficoltà nazionale emerge l’attitudine del nostro popolo a preservare la coesione del Paese, a sentirsi partecipe del medesimo destino.
Unità istituzionale e unità morale sono le due espressioni di quel che ci tiene insieme. Di ciò su cui si fonda la Repubblica.
Credo che ciascun Presidente della Repubblica, all’atto della sua elezione, avverta due esigenze di fondo: spogliarsi di ogni precedente appartenenza e farsi carico esclusivamente dell’interesse generale, del bene comune come bene di tutti e di ciascuno. E poi salvaguardare ruolo, poteri e prerogative dell’istituzione che riceve dal suo predecessore e che - esercitandoli pienamente fino all’ultimo giorno del suo mandato - deve trasmettere integri al suo successore.
Non tocca a me dire se e quanto sia riuscito ad adempiere a questo dovere. Quel che desidero dirvi è che mi sono adoperato, in ogni circostanza, per svolgere il mio compito nel rispetto rigoroso del dettato costituzionale.
È la Costituzione il fondamento, saldo e vigoroso, della unità nazionale. Lo sono i suoi principi e i suoi valori che vanno vissuti dagli attori politici e sociali e da tutti i cittadini.
E a questo riguardo, anche in questa occasione, sento di dover esprimere riconoscenza per la leale collaborazione con le altre istituzioni della Repubblica.
Innanzitutto con il Parlamento, che esprime la sovranità popolare.
Nello stesso modo rivolgo un pensiero riconoscente ai Presidenti del Consiglio e ai Governi che si sono succeduti in questi anni.
La governabilità che le istituzioni hanno contribuito a realizzare ha permesso al Paese, soprattutto in alcuni passaggi particolarmente difficili e impegnativi, di evitare pericolosi salti nel buio.
Ci troviamo dentro processi di cambiamento che si fanno sempre più accelerati.
Occorre naturalmente il coraggio di guardare la realtà senza filtri di comodo. Alle antiche diseguaglianze la stagione della pandemia ne ha aggiunte di nuove. Le dinamiche spontanee dei mercati talvolta producono squilibri o addirittura ingiustizie che vanno corrette anche al fine di un maggiore e migliore sviluppo economico. Una ancora troppo diffusa precarietà sta scoraggiando i giovani nel costruire famiglia e futuro. La forte diminuzione delle nascite rappresenta oggi uno degli aspetti più preoccupanti della nostra società.
Le transizioni ecologica e digitale sono necessità ineludibili, e possono diventare anche un’occasione per migliorare il nostro modello sociale.
L’Italia dispone delle risorse necessarie per affrontare le sfide dei tempi nuovi.
Pensando al futuro della nostra società, mi torna alla mente lo sguardo di tanti giovani che ho incontrato in questi anni. Giovani che si impegnano nel volontariato, giovani che si distinguono negli studi, giovani che amano il proprio lavoro, giovani che - come è necessario - si impegnano nella vita delle istituzioni, giovani che vogliono apprendere e conoscere, giovani che emergono nello sport, giovani che hanno patito a causa di condizioni difficili e che risalgono la china imboccando una strada nuova.
I giovani sono portatori della loro originalità, della loro libertà. Sono diversi da chi li ha preceduti. E chiedono che il testimone non venga negato alle loro mani.
Alle nuove generazioni sento di dover dire: non fermatevi, non scoraggiatevi, prendetevi il vostro futuro perché soltanto così lo donerete alla società.
Vorrei ricordare la commovente lettera del professor Pietro Carmina, vittima del recente, drammatico crollo di Ravanusa. Professore di filosofia e storia, andando in pensione due anni fa, aveva scritto ai suoi studenti: “Usate le parole che vi ho insegnato per difendervi e per difendere chi quelle parole non le ha. Non siate spettatori ma protagonisti della storia che vivete oggi. Infilatevi dentro, sporcatevi le mani, mordetela la vita, non adattatevi, impegnatevi, non rinunciate mai a perseguire le vostre mete, anche le più ambiziose, caricatevi sulle spalle chi non ce la fa. Voi non siete il futuro, siete il presente. Vi prego: non siate mai indifferenti, non abbiate paura di rischiare per non sbagliare…”.
Faccio mie - con rispetto - queste parole di esortazione così efficaci, che manifestano anche la dedizione dei nostri docenti al loro compito educativo.
Desidero rivolgere un augurio affettuoso e un ringraziamento sincero a Papa Francesco per la forza del suo magistero, e per l’amore che esprime all’Italia e all’Europa, sottolineando come questo Continente possa svolgere un’importante funzione di pace, di equilibrio, di difesa dei diritti umani nel mondo che cambia.
Care concittadine e cari concittadini, siamo pronti ad accogliere il nuovo anno, ed è un momento di speranza. Guardiamo avanti, sapendo che il destino dell’Italia dipende anche da ciascuno di noi.
Tante volte abbiamo parlato di una nuova stagione dei doveri. Tante volte, soprattutto negli ultimi tempi, abbiamo sottolineato che dalle difficoltà si esce soltanto se ognuno accetta di fare fino in fondo la parte propria.
Se guardo al cammino che abbiamo fatto insieme in questi sette anni nutro fiducia.
L’Italia crescerà. E lo farà quanto più avrà coscienza del comune destino del nostro popolo, e dei popoli europei.
Buon anno a tutti voi!
E alla nostra Italia!".

 

   

Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella
 

 

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