Grotte.info Quotidiano -
Maggio 2022 |
17/05/2022 |
Fotografia. Franco Carlisi ospite al 74°
Congresso Nazionale FIAF, venerdì 27 maggio a Palermo |
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Manifesto |
Dal 25
al 29 maggio si terrà a Palermo il 74° Congresso Nazionale FIAF
(Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), realtà associativa nata
con lo scopo di divulgare e sostenere la fotografia, con sede a Torino. La
FIAF riunisce circoli fotografici e sodalizi culturali con più sezioni
tematiche, i loro associati, i singoli fotografi, ponendosi alla loro
attenzione attraverso un ventaglio di attività: mostre, concorsi, didattica
e numerosi eventi con cui gli stessi club, con le proprie proposte
settimanali d'incontro, coinvolgono tutte le fasce di età ed i livelli
d'interesse sul tema della fotografia. Inoltre propone opportunità culturali
e didattiche, condotte da relatori e docenti specializzati.
Nell'ambito del Congresso, venerdi 27 maggio, a partire dalle ore
11.30 presso il Cinema De Seta, protagonista dell'Incontro con l'Autore
sarà Franco Carlisi (tra gli artisti più rilevanti nel panorama della
fotografia contemporanea, e direttore del periodico "Gente di Fotografia").
L'incontro sarà moderato dal critico fotografico e docente FIAF Pippo
Pappalardo.
Carmelo
Arnone
17
maggio
2022
© Riproduzione riservata.
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Franco Carlisi |
16/05/2022 |
Politica. "Se frequenti i condannati per mafia
non puoi frequentare il ricordo delle vittime di mafia"; di Claudio Fava |
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Claudio Fava |
Non sono
d’accordo con i toni di questo coretto perbenista, e a tratti stucchevole,
che se la prende con i pregiudicati per mafia, rei - dopo aver scontato
interamente e dignitosamente la loro pena - d’aver ancora voglia di parlar
di politica.
Totò Cuffaro e Marcello Dell’Utri non sono stati condannati all’esilio,
alla gogna civile o all’obbligo perpetuo del silenzio ma alla galera.
L’hanno scontata e - pena accessoria - non potranno più né votare né essere
eletti.
Ma conservano il pieno diritto (come osserva il professor Fiandaca)
di dire quello che pensano.
Meno comodo è prendersela con chi è andato a cercarli, a richiederne
benedizioni e raccomandazioni elettorali: ed infatti sui questuanti
eccellenti tacciono tutti, compresi i columnist della nobile
stampa antimafiosa.
Una decina di giorni fa c’è stato un incontro all’Hotel delle Palme. Il
presidente della Regione Siciliana Musumeci è andato in udienza da Dell’Utri,
che lo ha benevolmente accolto; Musumeci ha chiesto un’intercessione con
Berlusconi per la propria ricandidatura e il suddetto Dell’Utri gliel’ha
concessa passandogli al telefono il Cavaliere.
A causa di questo siparietto palermitano, la pubblica riprovazione s’è
rovesciata solo su Dell’Utri mentre il Musumeci, furbo e muto, ha provato a
farla franca.
Io la penso esattamente all’opposto, e pazienza per gli irriducibili del
moralismo antimafioso che la prenderanno male: ovvero, per me Dell’Utri
può parlare con chi vuole, è un suo diritto.
Il Presidente della Regione Siciliana, lui no, non può parlare con chi
vuole: soprattutto se il suo interlocutore è un condannato in via definitiva
per mafia.
Avergli chiesto un’intercessione, un favore, un’apertura di credito
politico su Roma ne fa, subito, un presidente dimezzato, un candidato
compromesso, un uomo di parte. E della parte sbagliata.
Sono d’accordo anche con il giudice Morvillo. Musumeci si tenga lontano, il
23 maggio e il 19 luglio, da chi ricorda i nostri morti.
Se frequenti i condannati per mafia non hai titolo per frequentare il
ricordo delle vittime di mafia.
Provare a fare l’una e l’altra cosa è solo una bestemmia. Delle peggiori.
Claudio Fava
16
maggio
2022.
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16/05/2022 |
Iniziative. Premio "Punto Fermo" 2022, XXII
Edizione; sabato 28 maggio al Circolo Empedocleo di Agrigento |
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Premio
"Punto Fermo" |
Si terrà
sabato 28 maggio, alle ore 17.00 presso il Circolo Culturale
"Empedocleo" di Agrigento, la XXII edizione del Premio "Teleacras -
Punto Fermo - Giovanni Miccichè" 2022.
Per questa edizione il Premio verrà conferito a: Simona Carisi, Vincenza
Gaziano, Carola De Paoli, Antonio Garufo, Giuseppe Adamo, Diego Romeo, Marco
Gallo, Alan David Scifo, Osteria dei Folli, Azienda Agricola GEVA dei
fratelli Vita.
Una "Targa Speciale" sarà consegnata a Gabriele Moncada, Presidente della
"Fortitudo", per le sue azioni di volontariato a favore dell'Ucraina.
La manifestazione, condotta e coordinata da Mario Gaziano, si avvarrà
della partecipazione straordinaria di Maria Grazia Castellana (attrice),
Caterina Pistone (soprano) e Isabella Di Salvo (pianista). Collaborazione
alla programmazione: Gianni Costanza.
L'ingresso è libero sino a esaurimento posti, con l'osservanza delle
prescrizioni anti Covid.
Redazione
16
maggio
2022.
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16/05/2022 |
Comune. Giornata di Educazione ambientale per
gli alunni dell'Istituto comprensivo "Roncalli" |
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Plesso "Roncalli"

Scuola dell'infanzia |
Venerdì
13 maggio
si è svolta a Grotte la giornata di Educazione Ambientale sulla
costruzione della carta riciclata, dedicata agli alunni dell’Istituto
comprensivo "Angelo Roncalli".
La manifestazione, organizzata dal Comune di Grotte in collaborazione
con la Ditta ISEDA e con l’Istituto scolastico grottese, ha visto impegnati
gli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e delle classi terze
della scuola primaria dei plessi "Roncalli" e "Sciascia" (vedi foto a lato).
Con grande interesse e partecipazione i bambini hanno preso parte, da
protagonisti, all’iniziativa ideata e diretta da Pietro Siracusa,
responsabile della comunicazione della ditta ISEDA, sul processo di riciclo
della carta.
Dopo un approfondimento su come si differenziano correttamente i rifiuti che
si producono giornalmente a casa, i bambini sono stati coinvolti nelle
attività di laboratorio sul riciclo della carta.
Partendo dai ritagli di quotidiani destinati al macero, con l’aiuto dei
telai utilizzati dalla cartiera Fabriano, si sono realizzati dei nuovi
particolari fogli pronti per essere riutilizzati.
"Abbiamo voluto indirizzare questa giornata di educazione ambientale ai
più piccoli della nostra comunità - ha dichiarato il sindaco Alfonso
Provvidenza - perché partendo da loro sarà possibile gettare le basi,
nella società del domani, per un futuro del pianeta più sostenibile. Un
ringraziamento particolare alla dirigente scolastica prof.ssa Antonina
Ausilia Uttilla, alla ditta ISEDA e ai nostri meravigliosi bambini".
Redazione
16
maggio
2022.
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Locandina |
16/05/2022 |
Chiesa. Parrocchia Madonna del Carmelo: appuntamenti
mariani per il mese di maggio |
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Manifesto |
Pubblichiamo il
programma degli appuntamenti mariani del mese di maggio presso
la parrocchia Beata Maria Vergine del Monte Carmelo in Grotte.
Lunedi 16 maggio
- ore 19.00, Piazzale Berlinguer, santo Rosario (misteri gaudiosi);
- a seguire, festa di quartiere.
Mercoledi 18 maggio
- ore 19.00, Via Pietro Nenni, santo Rosario (misteri dolorosi);
- a seguire, festa di quartiere.
Lunedi 23 maggio
- ore 19.00, al Cimitero, santo Rosario (misteri luminosi);
- a seguire, festa di quartiere.
Mercoledi 25 maggio
- ore 19.00, Via Padre Vinti 38C - Cooperativa "Lu dammusu", santo Rosario
(misteri gloriosi);
- a seguire, festa di quartiere.
Lunedi 30 maggio
- ore 19.00, Via F. Ingrao 87 - Cooperativa "La comune", santo Rosario alla
Sacra Famiglia;
- a seguire, festa di quartiere.
Martedi 31 maggio - Conclusione del mese di maggio
- ore 20.00, Fiaccolata di preghiera e Rosario itinerante (alla maternità
divina di Maria), con i "misteri" realizzati dai ragazzi dell'oratorio "R.
Livatino"; itinerario della fiaccolata: dalla chiesa Madonna delle Grazie
alla chiesa Madonna del Carmelo, lungo Via Madonna delle Grazie;
- santa Messa di ringraziamento (al termine verrà sorteggiata la statuetta
della Madonnina Regina degli Apostoli).
Redazione
16
maggio
2022.
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16/05/2022 |
Chiesa. Parrocchia San Rocco: avvisi e appuntamenti
della settimana |
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Chiesa di San Rocco |
Pubblichiamo il
programma delle attività che si svolgeranno nel corso della settimana presso
la parrocchia San Rocco in Grotte.
Lunedi 16 maggio
- non sono previste celebrazioni.
Martedi 17 maggio
- ore 17.30, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, Vespri, santa Messa, Ora media.
Mercoledi 18 maggio - Triduo in onore di Santa Rita (1° giorno)
- ore 17.30, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina alla Divina
Misericordia.
Giovedi 19 maggio - Triduo in onore di Santa Rita (2° giorno)
- ore 17.30, Rosario mariano e Confessioni;
- ore 18.00: 15° Giovedì di santa Rita. e santa Messa.
Venerdi 20 maggio - Triduo in onore di Santa Rita (3° giorno)
- ore 17.30, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, santa Messa e Vespri solenni.
Sabato 21 maggio
- ore 17.30, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, santa Messa.
Domenica 22 maggio
- ore 09.30, Rosario e Confessioni;
- ore 10.00, santa Messa;
- Ritiro a Canicatti (Divina Misericordia): Liturgia penitenziale, santa
Messa, pizza a Grotte.
Redazione
16
maggio
2022.
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15/05/2022 |
Scuola. "Le dipendenze":
incontro-dibattito con i genitori all'Istituto comprensivo
"A. Roncalli" di Grotte |
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Foto di gruppo

In aula magna

Pubblico |
Giovedì 12 maggio, presso il Plesso "Sciascia"
dell’Istituto
comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte e Comitini,
operatori dell’ASP, docenti e genitori si sono incontrati per discutere di
alcuni dei problemi e dei pericoli che i giovani adolescenti incontrano
durante il loro percorso di crescita, e riflettere sul ruolo che ciascuna
agenzia educativa può e deve svolgere.
Sebbene i ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado siano
portatori di una fonte inesauribile di energia, di carica innovativa e di
competenze tecnologiche, sempre più spesso si trovano ad attraversare un
percorso intervallato da insidie, deviazioni, proposte ingannevoli e
accattivanti. Ed è proprio in questo momento di fragilità determinata dal
cambiamento, che i giovani possono facilmente essere attratti da esperienze
illusorie che rischiano di creare non pochi pensieri alle famiglie e agli
insegnanti.
"Noi - ha dichiarato Antonina Ausilia Uttilla, dirigente
scolastico del Roncalli - cerchiamo di accompagnare per mano i nostri
alunni, i vostri figli, consapevoli delle loro fragilità, rispondendo ai
loro dubbi, rispettando la loro età senza mai lasciarli soli".
Questo il senso dell’incontro-dibattito tenuto al "Roncalli" sul tema
delle Dipendenze.
"I nostri interventi - ha spiegato la dottoressa Diega Asaro,
medico e referente UOEPS, del Distretto sanitario di Canicatti - sono
interventi mirati sui temi dell’alimentazione, delle dipendenze, della
prevenzione degli incidenti domestici. I ragazzi, durante gli incontri
parlano molto dei rapporti con i genitori, dei loro disagi, delle difficoltà
che incontrano durante l'adolescenza, ma anche dei momenti di gioia. Il tema
delle dipendenze è un tema importante. Quando si parla di dipendenze non si
fa riferimento solo alle dipendenze da sostanze stupefacenti, ma anche alle
dipendenze tecnologiche. La dipendenza che i nostri adolescenti hanno
sviluppato dal cellulare, dalle chat, dai social in generale, nascono
certamente dal bisogno di comunicare, ma sono pur sempre delle dipendenze e
come tali dannose".
Come affrontare temi tanto importanti, ma allo stesso tempo delicati e
complessi? Cosa fare per produrre benessere nei ragazzi?
Questi alcuni degli interrogativi che genitori, docenti e operatori si
pongono tutte le volte che si trovano a fronteggiare piccoli e grandi
disagi, fisiologici nella crescita e nello sviluppo dei ragazzi, ma non
sempre di facile soluzione.
"Gli adolescenti spesso comunicano con i loro silenzi - ha spiegato
la dottoressa Maria Concetta Calderaro, psicopedagogista e assistente
sociale, del Distretto sanitario di Canicatti -, credono che con i loro
silenzi abbiano detto tutto. Il silenzio manifesta un disagio, dunque è
importante parlare con i ragazzi. Parlare con loro nel momento in cui devono
fare una scelta, quando incontrano una difficoltà. Bisogna parlare sempre.
Il dialogo è la chiave di tutto. Ma come si parla ai ragazzi? Per parlare ai
ragazzi bisogna ricontattate l’adolescente che siamo stati. Bisogna
ritornare nel nostro passato e chiederci cosa pensavamo degli amici, dei
familiari, del mondo. Bisogna chiedersi di cosa avrebbe avuto bisogno il
nostro adolescente per stare bene?".
Ricontattare l’adolescente che siamo stati potrebbe essere una buona chiave
per affrontare i problemi dei nostri giovani, anche quando si trincerano
dietro lunghi silenzi o liquidano le nostre domande con il solito "Tutto
bene, tutto a posto".
Insidie come disturbi alimentari, dipendenze da sostanze o da gioco, ma
anche dipendenze affettive, gare di velocità, bugie, bullismo, legami
virtuali, violenza e aggressività, gravidanze precoci, paura del futuro,
vanno affrontate attraverso il dialogo.
"Intanto - ha continuato la dottoressa Calderaro - è importante
cominciare a dare un nome alle emozioni. L'adolescente dovrebbe esprimere e
nominare le emozioni. Dare un nome a ciò che provo permette di bilanciare
l'intensità emotiva, aiuta a pensare con più chiarezza e a controllarsi. E
poi, cerchiamo di incanalare le energie dei nostri ragazzi in maniera
positiva. Pensiamo, per esempio, a proporre delle gare sportive. Non
possiamo certamente cambiare il mondo, ma possiamo rafforzare i ragazzi
aiutarli a creare una corazza. Dobbiamo attrezzarli per poter affrontare la
vita".
In tal senso operatori e docenti devono promuovere l’uso di strategie per
affrontare le emozioni negative, rafforzando le Life skills, ovvero
le abilità di vita, abilità che ci permettono di affrontare il mondo senza
soccombere. I ragazzi dovrebbero acquisire la capacità di prendere
decisioni, di risolvere problemi, di pensare in maniera critica e creativa,
di comunicare in modo efficace, di relazionarsi con altre persone, di
gestire le emozioni e lo stress.
Ma ciò che assolutamente bisogna fare, prima di ogni cosa è chiedere ai
ragazzi: "Cosa ti sta succedendo".
"I ragazzi - ha detto don Rosario Bellavia - vanno
compresi. Io comprendo i ragazzi pensando ai miei errori. C'è un silenzio
terribile tra ragazzi. Il loro non stare fermi è sintomatico di grande
malessere. Cosa fare? Me lo chiedo spesso. Bisogna aspettare, aspettare che
crescano. Spesso si dice che i giovani non hanno punti di riferimento,
magari è vero. Ma se mancano è un nostro problema, perché siamo noi a non
averglieli riforniti. Ecco, credo che i nostri ragazzi stiano vivendo la
loro adolescenza in un’epoca fragile, ma ciò che mi fa ben sperare è che
epoche fragili creano forti personalità. Allora, io mi limito a stargli
accanto".
Allora stiamo accanto ai nostri ragazzi, senza mai dimenticare che il
dialogo è la chiave di tutto.
All’incontro organizzato da Accursia Vitello, referente d’istituto
del progetto di educazione all’affettività, erano presenti: Giuseppe
Grado (vicesindaco di Comitini), Maria Rita Grassagliata
(assessore alla pubblica istruzione di Comitini), Alessandra Marsala
(assessore alla pubblica istruzione di Grotte), Giuseppe Cipolla
(presidente del Consiglio di istituto), Maria Concetta D’Aleo
(vicepresidente del Consiglio di istituto).
L’incontro è stato moderato dalla professoressa Antonina Ausilia Uttilla,
dirigente scolastico del “Roncalli”.
Redazione
15
maggio
2022.
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15/05/2022 |
Letture Sponsali. "L'esempio di come si ama" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
Il comandamento nuovo.
Comandare l’amore, fare dell’amore reciproco un comandamento. Il Vangelo di
questa domenica spiazza il sentire comune, Gesù ci parla di un amore che
scaturisce dalla volontà di aderire ad un comando: “Vi do un comandamento
nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi
anche voi gli uni gli altri”.
Gesù ci indica la qualità di questo amore che è il suo stesso amore
incondizionato verso di noi; nell’attimo in cui Giuda decide di tradirlo ed
esce dal cenacolo, lui comprende che ha definitivamente scelto di donare la
sua vita ed è in quel momento che ci consegna l’esempio di come si ama.
Il nostro compito, la nostra priorità, è riprodurre l’amore ricevuto,
quell’“amore che è stato riversato nei nostri cuori”.
Si tratta di donare al mondo, a partire dalle nostre famiglie, un amore che
è accoglienza, perdono e donazione della vita.
Questo amore può far “nuove tutte le cose”: può vincere la morte dei
nostri egoismi, può sanare le ferite dell’anima, può costruire ponti di pace
e costruire un mondo migliore.
La nostra fede nel Cristo Risorto ci dà la certezza che l’amore vince ogni
morte e può “scendere dal cielo la Gerusalemme celeste”.
Rosalinda e Francesco
Redazione
15
maggio
2022.
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13/05/2022 |
Politica. On. Rosalba Cimino (M5S): "Interrogazione
sui quesiti errati del concorso STEM A028" |
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Rosalba Cimino |
La
deputata del Movimento 5 Stelle Rosalba Cimino ha presentato un'interrogazione
sui quesiti errati della prova scritta per le classi di concorso STEM A028.
"Mi sono giunte diverse segnalazioni - ha affermato l'on. Cimino -
di studenti che hanno partecipato al concorso e hanno riscontrato errori in
alcune delle risposte ai quesiti presenti nel questionario. Cosa ancora più
grave è che in alcune sedi, quindi soltanto ad alcuni candidati, sarebbero
stati consegnati ai candidati carta e penna, utili a tenere traccia di
calcoli e ragionamenti, mentre altri hanno dovuto fare il concorso senza
questa possibilità. Questo ha provocato una disparità all’interno del
concorso".
La Deputata ha quindi chiedo al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi se
è a conoscenza di quanto accaduto relativamente al concorso e, in caso
positivo, quali misure intende adottare per evitare che il concorso, a causa
delle difformità segnalate, provochi un grave pregiudizio per i candidati e
la possibilità di una grande mole di ricorsi.
"Cercheremo di comprendere cosa è avvenuto - ha spiega Cimino - e
se è stata garantita equità di trattamento fra i candidati, requisito
essenziale in un concorso".
Redazione
13
maggio
2022.
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12/05/2022 |
Riconoscimenti. Il prof. Roberto Cipolla eletto
Fellow della Royal Society |
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Roberto Cipolla |
Il prof. Roberto Cipolla, docente di
Information Engineering presso il Dipartimento di Ingegneria dell'Università
di Cambridge,
è stato eletto Fellow della Royal Society per la sua ricerca
nel campo della visione computerizzata e per i suoi contributi alla
ricostruzione, registrazione e riconoscimento di oggetti tridimensionali
dalle immagini. I suoi studi includono nuovi algoritmi per il recupero di
una forma 3D accurata, la localizzazione visiva e la segmentazione semantica
e la loro traduzione in prodotti commerciali.
Il
prestigioso riconoscimento è stato annunciato ufficialmente lo scorso 10
maggio 2022.
"Questo è l'onore più grande per qualsiasi scienziato - ha
dichiarato il prof. Cipolla - e riconosce lo straordinario contributo dei
miei studenti, collaboratori e mentori nei miei 30 anni a Cambridge. Sono
anche molto fortunato a lavorare nel campo della computer vision e della
machine learning in un momento di progresso rivoluzionario e applicazioni
innovative".
La Royal
Society è una Fellowship dei più eminenti scienziati del mondo ed è
l'accademia scientifica più antica.
Fu fondata nel 1660 da un gruppo di naturalisti che si riunivano
presso il Gresham College, a Londra, per impulso iniziale di Robert
Boyle con l'intento di promuovere la scienza matematico-sperimentale,
seguendo l'insegnamento di Francis Bacon. Il 15 luglio 1662 la Society
ottenne il riconoscimento reale da Carlo II; da allora Corona assunse la
prerogativa di nominarne il Presidente, senza tuttavia mettere in questione
la piena autonomia della Società, che non riceveva alcun finanziamento dalla
Monarchia. La Royal Society pubblicò, dal 1665, il primo periodico
scientifico europeo, le "Philosophical Transactions", che divenne presto uno
strumento di diffusione delle nuove idee scientifiche. Annoverò tra i propri
membri i massimi scienziati inglesi ed europei. Robert Hooke ne fu a lungo
il Segretario incaricato di programmare e allestire le sedute sperimentali.
La Royal Society fu, inoltre, a lungo presieduta da Isaac Newton, che
pubblicò nelle "Philosophical Transactions" nel 1672 la celebre memoria
sulla luce e sui colori. Il prestigio della Royal Society si mantenne
invariato nei secoli successivi. L'istituzione è ad oggi ininterrottamente
attiva e conserva, nella sua sede londinese, un archivio tra i più
importanti del mondo.
Redazione
12
maggio
2022.
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12/05/2022 |
Comune. Spettacolo dei "Five Foot Fingers";
venerdì 13 maggio in Piazza Umberto I a Grotte |
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Locandina |
Dopo il lungo periodo di stasi tornano a Grotte gli appuntamenti "per tutta
la famiglia".
Venerdì 13 maggio, alle ore 18.30 in Piazza Umberto I (piazza
Municipio) a Grotte, si terrà lo spettacolo di cabaret circense "En
eventail".
"Arriva dalla Francia un esplosivo, delirante, travolgente cabaret
circense - afferma Alessandra Marsala, Assessora allo spettacolo
-. Pronti a tutto per una risata, i FFF (Five Foot Fingers) sono
cinque artisti inarrestabili, cresciuti a musical, funk e Buster Keaton,
formatisi tutti nel vivaio del Parc Astérix e poi ritrovatisi per
intraprendere in compagnia la grande avventura. Varietà e prodezze fisiche,
acrobazie e magie, danze e giocolerie: "En eventail" è il grande cabaret
americano condito con un tocco francese. Costruiamo ricordi insieme".
La manifestazione, promossa dal Comune di Grotte, è organizzata in
collaborazione con l'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" e con le
Associazioni culturali "La Biddina" e "Santa Briganti".
Redazione
12
maggio
2022.
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12/05/2022 |
Volontariato. Avis Comunale di Grotte: concessa
dal DASOE l'autorizzazione al Punto di Raccolta fisso |
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AVIS di Grotte

Pietro Zucchetto |
"L'attesa è finita. Il 10 maggio 2022 con il D.D.G. n. 386/2022
abbiamo avuto firmata l'autorizzazione e l'accreditamento"; queste le
parole con cui il Presidente dell'AVIS Comunale di
Grotte, Pietro Zucchetto, ha confermato la notizia del
conseguimento del penultimo passo che consentirà, si spera in tempi brevi,
l'inaugurazione della sede AVIS grottese.
Lo stesso Presidente ha spiegato: "Quindi l'ultimo tassello è la firma
della convenzione con l'ASP di Agrigento, che speriamo possa avvenire il
prima possibile".
La visita ispettiva da parte del DASOE (Dipartimento per le Attività
Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico) della Regione Sicilia era stata
effettuata giorno 1 aprile 2022.
Il
team di valutazione, costituito dai Valutatori Qualificati del Sistema
Trasfusionale dott. Nunzio Angelo Marletta (Team Leader), dott. Filippo
Masaniello e dott.ssa Maria Ventura, avevano proceduto alla verifica
del Punto di Raccolta dell’Unità di Raccolta Fissa, sito in Grotte, per l'accertamento dell'esistenza dei
requisiti autorizzativi specifici per l’esercizio delle relative attività di
prelievo.
A seguito del rapporto stilato dal team di valutazione, lo scorso 10 maggio
il Dirigente Generale dell'Assessorato alla Salute della Regione Siciliana
ing. Mario La Rocca ha firmato il Decreto con il quale
"è concessa l’autorizzazione e l’accreditamento, ai fini
dell’esercizio delle specifiche attività sanitarie, al Punto di Raccolta
fisso sito in Grotte (AG) via Francesco Ingrao nn. 92/94 collegato
all’Unità di Raccolta fissa AVIS Comunale di Campobello di Licata, operante
in convenzione con l’U.O.S. Medicina Trasfusionale del P.O. Barone Lombardo
di Canicattì, afferente all’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento"
(leggi
il Decreto).
Per la piena operatività del punto di Raccolta, il presidente
dell'Unità di Raccolta di Campobello di Licata - alla quale l'AVIS di Grotte
fa riferimento - Giovanni Di Liberto dovrà stipulare con il dott. Buscemi (Direttore del Centro
Trasfusionale di Agrigento) l'atto di accreditamento, cioè la convenzione
per la raccolta del sangue.
Firmata la convenzione si potrà procedere con la cerimonia di inaugurazione della sede dell'AVIS Comunale di Grotte
e con l'inizio a pieno regime l'attività di prelievo di sangue in sede.
Carmelo
Arnone
12
maggio
2022
© Riproduzione riservata.
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12/05/2022 |
Editoria. Presentazione del libro "Il Sistema
Montante" di Salvatore Petrotto; a Trapani sabato 14 maggio |
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Locandina |
Sabato 14 maggio 2022, alle ore 18.00 presso la "Sala
Laurentina" (in Via Domenico Giglio, 12) a Trapani, verrà
presentato il libro di Salvatore Petrotto "Il Sistema Montante".
La presentazione rientra nell'ambito della rassegna "Letteratura e Mafia",
appuntamento letterario organizzato per i mesi di maggio e giugno dall’Associazione
antiracket ed antiusura di Trapani, grazie al coordinamento e
all’iniziativa della socia professoressa Maria Concetta Marino.
L’associazione, che già gestisce nel territorio lo Sportello di solidarietà
per le vittime di estorsione ed usura, ha voluto mettere su un calendario
che prevede una serie di incontri con giornalisti e scrittori che hanno
trattato, nei loro ultimi libri, i temi della mafia, delle stragi del ‘92,
e, più in generale, della lotta per l’affermazione della cultura della
legalità.
La rassegna gode del patrocinio del Comune di Trapani e della
collaborazione di diversi altri partner istituzionali ed associazioni del
territorio.
La rassegna è cominciata già venerdì 6 maggio, presso la Sala Laurentina (in
Via Domenico Giglio, una strada laterale di Via Vittorio Emanuele, nei
pressi della Cattedrale) con Enzo Mignosi, che ha parlato con Giacomo
Pilati di "A doppia mandata": una storia noir ambientata nella
Palermo degli anni ‘80, durante la guerra di mafia. Il giorno dopo Mignosi
ha incontrato gli studenti liceali di Trapani.
Domani 13 maggio si continua con il giornalista Salvo Palazzolo e la
sua inchiesta su "I fratelli Graviano".
Il giorno dopo sarà il turno di Salvatore Petrotto, che parlerà del
“Sistema Montante”, titolo del suo omonimo libro.
Si continua il 20 maggio, con Fabrizio Fonte ed una tavola rotonda a
partire dal suo libro "L’isola furba".
Il 27 maggio Marco Bova presenterà la sua inchiesta "Latitante di
Stato", sui misteri della latitanza di Matteo Messina Denaro, del quale
parla anche il libro che verrà presentato il 30 maggio: Giacomo Di
Girolamo parlerà infatti di "Matteo va alla guerra".
Infine Fabrizio Berruti parlerà di "Settanta", per l’ultimo
incontro, l’11 giugno: è un romanzo inchiesta che prende spunto dal famoso
"rapporto Peri".
Durante gli incontri verranno fatte attività di promozione dello Sportello
di solidarietà, che è attivo sempre: si può chiamare il 370.1543414. Lo
sportello riceve anche tutti i mercoledì e venerdì dalle 16.00 alle 20.00,
in Via Marinella n° 8 a Trapani.
Redazione
12
maggio
2022.
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12/05/2022 |
Sport. Pallavolo: domani la partita "New Star Grotte"
contro il "Clima Volley Sommatino" |
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New Star |
Domani,
venerdì 13 maggio 2022, presso il campo sportivo coperto Polivalente "Francesca Morvillo" di
Grotte, si disputerà la gara di pallavolo del campionato femminile FIPAV di
1^ divisione tra le atlete della "New Star Grotte" e quelle del
"Clima Volley Sommatino".
Per le giovani della formazione di casa l'accesso alle semifinali è
garantito, con la concreta prospettiva di giocare a finale e accedere alla
promozione in serie D.
(Nella foto a lato, una pallavolista della New Star Grotte).
Redazione
12
maggio
2022.
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12/05/2022 |
Comune. Il Sindaco: Un plauso ai Carabinieri
delle Stazioni di Grotte e Racalmuto" |
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Alfonso Provvidenza |
"Un
plauso ai Carabinieri delle Stazioni di Grotte e Racalmuto, supportati
da quelli dell’Aliquota Operativa del NOR della Compagnia di Canicattì, che
hanno raccolto le tracce lasciate dall’autore ed identificato il presunto
responsabile dell'incendio di 6 automobili del 13 aprile scorso". Questo
è il pubblico riconoscimento al personale dell'Arma - espresso dal sindaco
di Grotte Alfonso Provvidenza - che a seguito di indagini ha tratto
in arresto un trentacinquenne commerciante racalmutese accusato di aver dato
alle fiamme, nella notte dello scorso 13 aprile, ben 6 automobili: quattro a
Racalmuto e due a Grotte.
Redazione
12
maggio
2022.
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10/05/2022 |
Salute. Lo studio medico di oculistica del dott.
Stefano Cipolla cambia indirizzo |
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Dott. Stefano Cipolla |
Da
mercoledì 11 maggio 2022 lo studio medico oculistico del dott. Stefano
Cipolla avrà sede in Via Galioto n° 1, di fronte la Chiesa di San
Francesco (nell'ex studio di pediatria). Pertanto da quella data la sede di
Via Buonarroti n° 30 non sarà più operativa.
Il dott. Cipolla svolge la pratica clinica nel suo studio privato di
Agrigento (Piazza Cavour, 27) e nello studio di Grotte, presso cui si
possono eseguire tutti gli esami diagnostici preliminari necessari per
diversi interventi chirurgici. Riceve su appuntamento (chiamando il numero
338.6521370) dal lunedì al venerdì.
Oltre a svolgere attività professionale presso i propri studi professionali,
il dott. Stefano Cipolla è Dirigente medico presso l’Unità Operativa di
Oftalmologia del Presidio Ospedaliero San Giovanni Di Dio di Agrigento.
Come chirurgo oftalmico della cataratta, delle patologie vitreo-retiniche,
della traumatologia oculare e degli annessi oculari, il dott. Cipolla ha
maturato specifica esperienza nella chirurgia della cataratta (eseguendo
oltre 2000 interventi) e nella chirurgia vitreo-retinica per patologie quali
il pucker maculare, il foro maculare e l’emovitreo.
Redazione
10
maggio
2022.
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09/05/2022 |
Chiesa. "La mamma è sempre la mamma"; della prof.ssa Graziella Vizzini |
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Madonnina |
La
mamma è sempre la mamma.
La mamma
è sempre la mamma. Rispettiamola e abbracciamola. Chi ancora ce l'ha se la
stringa forte forte al cuore. Se è in paradiso, ricordiamola con una
preghiera. Anche da lassù ella ci sta sempre vicino come un angelo custode e
continua a pregare per noi.
La mamma è la persona più amabile che dimentica il male ricevuto ed è sempre
pronta a perdonare e ad abbracciare.
Tantissimi auguri a tutte le mamme con tutto il cuore.
Un augurio particolarissimo alla nostra Mamma Celeste, la mamma più bella
del mondo, con i versi del poeta Dante Alighieri:
"Vergine Madre, figlia del tuo Figlio,
Umile e alta più che creatura,
Termine fisso d' eterno consiglio;
Tu sei colei che l' umana natura
Nobilitati sì che il suo fattore
Non disdegnò di farsi sua fattura.
Donna sei tanto grande e tanto vali,
Che, qual vuol grazia ed a te non ricorre,
Sua disianza vuol volar senz'ali".
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Prof. Graziella Vizzini
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09/05/2022 |
Sport. Pallavolo: un'altra vittoria per la "New Star Grotte",
ancora
prima in classifica |
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New Star |
Ieri,
domenica 8 maggio 2022, al campo sportivo coperto Polivalente "Morvillo" di
Grotte, si è disputata una gara di pallavolo del campionato femminile FIPAV
di 1^ divisione.
Per le ragazze della "New Star Grotte" (squadra che milita nella
prima divisione femminile territoriale siciliana di pallavolo) allenate da
Angelo Cinquemani, sotto la direzione tecnica di Salvatore Rizzo,
l'impegno è stato ampiamente ripagato dal risultato.
L'incontro che le vedeva fronteggiare il "San Biagio Platani" è terminato
con un netto 3 a 0 per la formazione di casa.
Un successo apprezzato dalla dirigente responsabile
Alfonsina Carlisi, dato che la sua squadra continua a mantenersi ancora
salda al vertice della classifica.
Redazione
9
maggio
2022.
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09/05/2022 |
Legalità. "Uno di noi", l'Ordine dei giornalisti
di Sicilia ricorda Peppino Impastato |
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Tesserino |
Sono trascorsi 44 anni
dall'assassinio di Peppino Impastato. Il
tesserino di giornalista lo ha ricevuto solo post mortem, eppure
giornalista lo è sempre stato. Soprattutto tramite Radio Aut, Peppino
Impastato ha informato e denunciato. Un'attività giornalistica a tutti gli
effetti che lo ha reso - come si legge sul sito dell'Ordine dei giornalisti
di Sicilia - "uno di noi" e che ha pagato con la vita, perché ha messo alla
berlina i mafiosi di Cinisi, Gaetano Badalamenti su tutti. Per questo fu
eliminato il 9 maggio 1978. Da solo contro il malaffare mafioso, mentre
le istituzioni, la politica, le Forze dell'Ordine, la magistratura,
rimanevano inerti in un silenzio incomprensibile.
A distanza di 44 anni il suo esempio rimane vivo. Il consiglio dell'Ordine
dei giornalisti Sicilia ricorda Peppino Impastato, così come gli otto uccisi
dalla mafia e oggi raccontati attraverso la mostra permanente "Il
giornalismo che non muore", esposta nella sede dell'Ordine in Via Bernini a
Palermo. Giornalisti morti per mano mafiosa perché cercavano e
raccontavano la verità.
(Nella foto a lato, il tesserino da giornalista di Peppino Impastato esposto
nella casa museo di Cinisi).
Redazione
9
maggio
2022.
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09/05/2022 |
Chiesa. Diretta Facebook di Piero Castronovo
dalla casa natale di Padre Vinti; venerdì 20 maggio |
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Guarda il promo |
Venerdì
20 maggio alle ore 18.30, sulla pagina Facebook "L'Osservatore
Grottese", verrà trasmesso in diretta streaming un incontro
dalla casa natale di Padre Vinti, organizzato e moderato da Piero
Castronovo (guarda
il promo).
Per ricordare la figura del Sacerdote grottese si intratterranno in
conversazione: l'ispettore capo di Polizia Municipale Salvatore Liotta,
che porterà una testimonianza; il coordinatore dell’Unità pastorale
cittadina don Totò Zammito; il custode della casa di Padre Vinti
Domenico Vizzini.
In un successivo incontro, che verrà trasmesso con le stesse modalità, Piero
Castronovo dialogherà con il sindaco Alfonso Provvidenza, con don
Rosario Bellavia (rettore della chiesa Madonna del Carmelo), e con il
dott. Antonio Carlisi. Lo stimato e apprezzato Medico grottese è
l'unico testimone vivente della prima Commissione costituita tanti anni fa -
guidata dal compianto don Ferdinando Castellino - che fu incaricata di
raccogliere dati, testimonianze e documentazione per avviare l'iter
diocesano di beatificazione; processo che giungerà successivamente alla
santa sede che ha confermato l'eroicità delle virtù del Sacerdote, oggi
"venerabile".
Questi due incontri sono organizzati in preparazione di una
manifestazione che si terrà il 9 luglio, 100° anniversario
dell'ordinazione sacerdotale di Padre Vinti (avvenuta il 9 luglio 1922
per le mani del vescovo di Agrigento mons. Bartolomeo Lagumina); in quella
data verrà celebrata una solenne santa Messa all'aperto, in Piazza
Umberto I, presieduta dall'arcivescovo S.E. mons. Alessandro Damiano,
concelebrata dal clero cittadino e con la partecipazione del vice
postulatore della causa di beatificazione don Calogero Morgante.
In considerazione delle virtù eroiche di Padre Vinti, il prossimo 24
giugno (giornata nella quale la Chiesa celebra la solennità del Sacro
Cuore di Gesù) nella chiesa Madre di Grotte si terrà un ritiro spirituale
diocesano per tutti i sacerdoti, di cui costituirà un momento particolare il
pellegrinaggio verso la casa natale del Venerabile grottese.
La casa natale di Padre Vinti è aperta ogni mercoledì dalle ore 16.30
alle 17.30; per i pellegrini che desiderano farvi visita in altri giorni
e orari, la casa è da considerare sempre aperta previo appuntamento,
contattando il numero 320.4475533.
Redazione
9
maggio
2022.
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09/05/2022 |
Chiesa. Parrocchia San Rocco: avvisi e appuntamenti
della settimana |
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Chiesa di San Rocco |
Pubblichiamo il
programma delle attività che si svolgeranno nel corso della settimana presso
la parrocchia San Rocco in Grotte.
Lunedi 9 maggio
- ore 17.30, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina alla Divina
Misericordia.
Martedi 10 maggio
- ore 17.30, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina alla Divina
Misericordia.
Mercoledi 11 maggio
- ore 17.30, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, Vespri, santa Messa, Ora media, Coroncina alla Divina
Misericordia.
Giovedi 12 maggio
- ore 17.30, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, santa Messa;
- ore 18.30: 14° Giovedì di santa Rita.
Venerdi 13 maggio
- non sono previste celebrazioni.
Sabato 14 maggio
- ore 17.30, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, santa Messa.
Domenica 15 maggio
- ore 09.30, Rosario e Confessioni;
- ore 10.00, santa Messa
- ore 17.30, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, santa Messa.
Redazione
9
maggio
2022.
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08/05/2022 |
Ricorrenze. "Il cuore di mamma non ha
confini"; del dott. Salvatore Filippo Vitello |
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Dott. Vitello

Cuore di mamma |
Il
sentimento su cui si fonda il mondo, l'essenza stessa di Dio, è il tema con
il quale il
dott. Salvatore Filippo Vitello, attraverso domande e citazioni, ci conduce
verso una riflessione che dona senso alla ricorrenza della Festa della
Mamma, per concludere - riportandoci tra i vicoli del nostro paese - con la
riscoperta dell'immutabile saggezza dei semplici.
*****
Nella festa della Mamma la parola richiamata
da tutti è amore.
L'amore è sinonimo di relazione. Si ha bisogno dell'altro per vivere. Nel
libro del Qoelet è scritto: guai al solo.
L'amore ha il potere di sollevare la vita dalla sua insignificanza. Perché
ciò accada è necessario entrare in relazione con l'altro, parlarne la sua
lingua.
Perché ci si innamora?
Bella domanda, per la quale la risposta, a mio avviso, è impossibile. Ci si
può ragionare intorno, ma senza la pretesa di fornire soluzioni.
Se si valuta sul piano clinico, l'amore ha un effetto doping. Provoca
euforia da dopamina. Si tratta però di un effetto temporaneo.
Sul piano fenomenologico, alcuni sono convinti che l'amore accada.
Io sono invece convinto che l'amore è scelta, è attaccamento. Attenzione
però a non confondere scelta con emotività. Il secondo aspetto è sempre in
agguato.
Al primo incontro si ha l'illusione del nuovo, ci si introduce in una
esperienza che ti cambia la vita, ti fa uscire dalla quotidianità, ti genera
belle ed entusiastiche sensazioni. Ma con il passare del tempo interviene la
legge dell'obsolescenza.
Il nuovo ti dona una ebbrezza iniziale ma con il tempo si diluisce fino a
scomparire e rimane un senso di insoddisfazione.
Nel matrimonio, dove l'amore dovrebbe essere il requisito costitutivo,
l'insidia pericolosissima è la routine. Non bisogna farle prendere il
sopravvento.
Occorre ogni giorno scoprire il nuovo che ti offre la persona con cui
condividi l'esistenza. Entrare in questa dinamica rende il rapporto sempre
interessante.
Il mistero dell'amore, che nasce dal Creatore, si manifesta nelle creature.
Don Milani nel suo testamento, ha scritto parole esaltanti sull'amore come
donazione: “Caro Michele, caro Francuccio, cari ragazzi, […] ho voluto
più bene a voi che a Dio, ma ho speranza che lui non stia attento a queste
sottigliezze e abbia scritto tutto al suo conto” (Testamento del 1°
marzo 1966).
Don Milani insegna che il volto di Dio è quello della persona che ci sta
accanto.
L' amore si manifesta con il desiderio.
Sant’Agostino diceva che la felicità è desiderare quello che si ha già, che
in altri termini significa vivere nel presente e non in un futuro costruito
dalla mente, perché il problema è quello, siamo talmente occupati a
immaginare il futuro e non ci rendiamo conto che, se non stiamo nel presente
quel futuro non lo costruiremo mai.
L'amore si incarna nell'altro con gesti concreti.
Scriveva Simone Weil diceva che “L'attenzione è la forma più rara e più
pura della generosità… Fin dalla mia infanzia non desidero altro che averne
ricevuto, prima di morire, la piena rivelazione”.
L'amore, quando è donativo, non si consuma. Più lo sprechi e più aumenta.
Friedrich Hegel: “Più ti do, più io ho. L'amore è un prendere e dare
reciproco”.
Shakespeare fa dire a Giulietta nel Romeo e Giulietta: “più ti do tanto
più io ho”. L'amore genuino, a ripensare la scena di Giulietta e Romeo
dal balcone, ha il sapore di Dio.
“La felicità non sta nell'essere amati: questa è soltanto una
soddisfazione di vanità... . La felicità è nell'amare” (Thomas Mann
nella Montagna Incantata).
L'espressione più alta dell'amore la ritrovo nel Cantico dei Cantici.
Il Cantico dei Cantici è fondamentalmente un canto d'amore, di passione ma
non un amore fuggevole: si parla di uno sposo e di una sposa. E la
caratteristica che forse rende l'amore così sublime è proprio che si tratti
di un amore di elezione, di scelta, un amore che come dice il Cantico è “forte
come la morte”.
L'amore, come dice l'autore del Cantico, ha bisogno di cura.
L'amore però non è immune da rischi.
Il primo rischio è l'individualismo: l'energia del singolo di concentra su
se stesso e si trascura chi sta accanto.
Il paradosso delle opportunità: si allarga il campo delle scelte ma non
aumenta la capacità di amare. Incontrare lo sguardo ed avviare un autentico
dialogo diventa quasi impossibile quando si ha a che fare con tante
occasioni.
Un altro rischio deriva dalla pressione della globalizzazione e dal
prevalere della cultura dell'efficienza: entrambi non garantiscono la
qualità della relazione.
La volgarità nel linguaggio e la perdita di intimità fanno perdere senso
alla relazione: tutto diventa pubblico tramite i social.
Vi sono poi le trappole della razionalità: aprirsi all'altro e aprire il
cuore non sempre si possono capire.
Non consentono e non aiutano la relazione, la solitudine mascherata di chi è
gentile con tutti ma non si lasciare trasportare dal sentimento; di chi, a
causa del suo egoismo o perché traumatizzato da una precedente vicenda, ha
paura del legame; di chi ha perso il valore della trascendenza: il piacere
dell'armonia, della bellezza, della ricerca spirituale.
“L'amore scorge e schiude [...] le possibilità di valore nel tuo amato.
Anche l'amore, nel suo penetrante sguardo spirituale, anticipa qualcosa: si
tratta delle possibilità personali, non ancora realizzate, che la persona
amata, nella sua concretezza, ancora nasconde in sé” (Viktor Frankl).
Sempre Frankl, raccontando la sua esperienza di internato nel campo di
concentramento nazista, ha espresso un concetto straordinario: l'amore è il
punto finale al quale l'essere umano possa innalzarsi.
Gli fa eco Khalil Gibran con la poesia Segui l'amore ... “L'amore
non dà nulla fuorché sé stesso e non coglie nulla se non da sé stesso”.
Il vero amore esige cura ed attenzione e si incarna con il cuore ed il
sentimento, poiché ti restituisce la bellezza:
A) di tornare ad innamorarsi della vita;
B) del senso di gratitudine: ciò che si riceve non è scontato;
C) del senso della gratuità e del dono;
D) della capacità di perdonare;
E) di camminare nella speranza consapevoli delle proprie debolezze;
F) di coltivare la sete di una relazione nutriente.
Ho cercato di descrivere, seppure in modo frammentato, le espressioni
principali dell'amore.
L' amore fisico (eros), l'amore ideale che nella specificità cristiana
assume una dimensione spirituale (filìa) e l'amore donativo, della cura (agàpe).
L'amore materno è la sintesi e il culmine dell'amore senza distinzioni,
perché è l'amore del cuore sulla cui origine, come diceva Simone Weil, siamo
in attesa della sua rivelazione.
Tutti però siamo consapevoli che l'amore di mamma nasce dal cuore, perché
tutti ne sentiamo la sua dimensione di dono.
Cerco di spiegare meglio questo sentimento con il racconto di una piccola
storia che, come sempre, traggo dalla vita della nostra piccola
comunità.
Mio Papà Sestino con il fratello Giuseppe avevano un negozio di alimentari
sulla via Garibaldi. Sin da ragazzino avevano preso con loro Carmelo Di
Bella. Una persona buona come il pane, privo di qualsiasi malizia, umile e
generosa. Per me un fratello, incapace di parlare male di qualsiasi altro.
Carmelo aveva una famiglia problematica. La mamma era molto sofferente e non
si regolava bene.
Pur in quelle condizioni quasi ogni giorno scendeva la scalinata di Don Cocò
e si piazzava davanti al negozio di mio padre, dall'altra parte della
strada, perché voleva vedere il figlio.
Carmelo cercava di farla desistere e la richiamava per farla tornare a casa,
ma lei non lo ascoltava. I passanti vedendola lì davanti dicevano a Carmelo
di accompagnarla a casa. Carmelo, con la saggezza dell'uomo buono,
rispondeva che non ci poteva fare niente perché era il cuore di mamma.
Sì, è così: il cuore di mamma non ha confini: conosce solo l'amore
massimo: amore disinteressato, immenso, smisurato.
Salvatore Filippo Vitello
8
maggio
2022
© Riproduzione riservata.
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08/05/2022 |
Letture Sponsali. "Comprendere davvero il
messaggio delle letture" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
*****
L’umiltà dell’ascolto.
Cari amici, le letture di oggi ci fanno riflettere su quanto sia importante
l’approccio all’ascolto della parola di Dio.
Ascoltare le sacre parole non è sufficiente per diventare gregge di Dio.
L’approccio di tipo “saccente”, come fecero i giudei nell’incontro con Paolo
e Barnaba, non è il modo migliore per seguire Dio. Bensì bisogna avere un
approccio “umile”, quasi da pecorella, per comprendere davvero il messaggio
delle letture. Apriamoci quindi con umiltà alla voce del Signore e
seguiamolo senza alcun indugio “saputello”.
Aline e Christian
Redazione
8
maggio
2022.
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08/05/2022 |
Canicatti.
"Vivere Donna 2022", performance del Pirandello Stable
Festival; lunedì 9 maggio |
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Mario Gaziano |
Lunedì 9 maggio 2022 al Circolo Culturale "San Domenico" di Canicatti
a partire dalle ore 17.00, il Pirandello Stable Festival di Mario
Gaziano presenterà in esclusiva per Unitre la performance scenica tra
recitazione video e canti popolari dal titolo "Vivere Donna 2022", in
omaggio alla Giornata Internazionale della donna - 8 marzo 2022 e alla Festa
della Mamma.
L'intervento introduttivo sarà proposto da Giuseppe Lauricella, presidente
della Unitre di Canicatti.
Per gli interventi artistici, interverranno: Maria Grazia Castellana, Maria
Fantauzzo, Rosa La Franca, Massimo Agozzino, Giuseppe Gramaglia, Gioacchino
Marrella (folk singer). Con la collaborazione di Giuseppe Adamo e Lillo
Rizzuto.
La conduzione sarà a cura di Mario Gaziano, ideatore e regista della
manifestazione. L'ingresso è libero sino a esaurimento dei posti.
Redazione
8
maggio
2022.
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08/05/2022 |
Sport. I
colori sociali del Grotte Calcio in campo a Brescia, per la pace in
Ucraina |
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"Ortopedia"

Dott. Aurelio Zaffuto |
Venerdì 6 maggio 2022,
a Brescia, si è disputato un
incontro di calcio a 5 tra
colleghi degli
"Spedali Civili" che ha visto in campo le formazioni di "Ortopedia" Vs
"Fisioterapia". La partita si è conclusa con il risultato finale
di 2 a 1 per la formazione di "Ortopedia" che indossa sempre
i colori della maglia giallo-nera
della storica "Grotte Calcio FBC".
All'ingresso delle squadre
in campo il dott. Aurelio Zaffuto
(specialista in Ortopedia e Traumatologia, Dirigente medico presso lo stesso
Ente), capitano della squadra "Ortopedia", e il suo omologo capitano della
"Fisioterapia" hanno sollevato la bandiera Ucraina mentre gli altri giocatori
sostenevano il vessillo arcobaleno della pace (vedi foto a lato). "Un piccolo gesto -
ha dichiarato il dott. Zaffuto - per
testimoniare la vicinanza al popolo Ucraino, che nel bresciano conta una
numerosa comunità, con la presenza attuale di numerosi profughi, e allo
stesso tempo un gesto carico di speranza affinché le uniche cannonate
accettabili rimangano quelle date a un pallone e si possa porre fine al più
presto a questa demenziale distruzione e disumana sofferenza".
Redazione
8
maggio
2022.
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06/05/2022 |
Servizi.
Pubblicato l'elenco iscritti al Collocamento Mirato L. 68/99; nuove
linee guida per avvisi pubblici |
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Centro per l'impiego |
Il Dirigente del Servizio VIII del Centro per l'Impiego di Agrigento,
Pasquale Patti, comunica che sono disponibili pressi i CPI della provincia
di Agrigento gli elenchi di quanti hanno partecipato al censimento
degli iscritti al collocamento mirato L. 68/99, per l'aggiornamento
delle banche dati (ancora in corso).
Gli elenchi riflettono soltanto la posizione giuridica degli iscritti,
quindi non sono graduatorie ordinate per punteggio; gli stessi
elenchi possono cambiare a ogni variazione che interessa ogni singolo
lavoratore che vi è inserito.
I lavoratori possono chiedere chiarimenti o informazioni che li riguardano;
quanti non sono ancora inseriti possono farne richiesta, prima della
pubblicazione di un avviso di chiamata.
Per partecipare a un avviso di chiamata relativo agli elenchi
previsti dalla L. 68/99 (disabili di cui all'art. 1 e altre categorie
protette di cui all'art. 18 comma 2) occorre essere inseriti
(autonomamente o tramite i CPI) negli elenchi almeno dal giorno precedente
la pubblicazione dell'avviso.
Gli eventuali avvisi di chiamata verranno pubblicati sul sito ufficiale del
Dipartimento regionale del Lavoro, e nella piattaforma SILAV (clicca
qui).
Redazione
6
maggio
2022.
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05/05/2022 |
Racconti. "Nata d'agosto" (ricordo intimo
del Boccone del Povero)"; di Carmelo Rotolo |
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Carmelo Rotolo

Boccone del povero |
Il racconto
di un ricordo intimo dell'Autore: il Boccone del Povero e la nascita della
sorella Dorotea.
*****
NATA D'AGOSTO
È da
tanto tempo che non scrivo durante le ore notturne; è stato sempre il mio
"mondo diurno" se così lo vogliamo chiamare.
Uno spazio tutto mio dove nessuno disturba, e dove ritrovare quelle emozioni
che durante il giorno, distratto, mi sfuggono.
E - perché no? - riscoprire quella fetta dei miei ricordi temporaneamente
messi da parte, e pronti a venir fuori con una forza tale da inebriare la
mente.
Solo, io e la notte. Io e il rumore della notte. Io e i miei pensieri, e con
essi un mondo passato dormiente, ma pronto a risvegliarsi più vivido che
mai.
Ricordi che amorosamente mi avvolgono, discretamente in punta di piedi
emergono, violenti, imprevedibili. Amari e dolci allo stesso tempo, in un
continuo crescendo di emozioni, dove pianto e riso si alternano.
E allora il mio ricordo scivola lentamente a ritroso nel tempo, a quel
"Carmelo bambino" di poco più di sei anni che, alzatosi sulla punta delle
scarpe, allunga la mano e suona il campanello sul pesante portone verde
dell'Orfanotrofio delle suore del Boccone del Povero.
Le suore, a quel tempo, accoglievano le orfane di guerra e tutte le ragazze
in giovane età che avevano perso la famiglia o erano state abbandonate dalle
famiglie stesse, dando loro assistenza e un minimo d'istruzione.
L'istituto, nato da un precedente carcere mandamentale, venne ceduto ad esse
subito dopo l'ampliamento dei piani superiori sin dalla metà del 1930, e
tale era rimasto sino ad allora, sino a quando…
"Carmelo bambino" inarcò la schiena, allungò verso l'alto la mano destra e,
con forza, azionò il dìn dòn del campanello, una, due, tre volte.
Il grande portone verde si aprì cigolando di mala maniera, lentamente,
accompagnato dalla mano possente di suor Violetta.
Dall'uscio della porta apparve, al lato sinistro, come magicamente protetta
da uno scrigno segreto, l'interno della piccola cappelletta votiva in tutta
la sua semplicità e bellezza, mentre un tanfo di chiuso e la scarsa luce
facevano strada al breve ballatoio che portava all'accesso della scalinata verso
il piano seminterrato ed il cortile interno, e verso l'alto ai piani
superiori e alle stanze delle suore e delle ospiti.
Una lunga ringhiera di ferro, pesantemente pitturata da decenni di
verniciature scure e mal posate, accompagnava per tutta la lunghezza l’intero
ballatoio a modo di parapetto, e le scale lungo l'intero tragitto.
Suor Violetta alta di statura e secca secca, portava un naso aquilino affilato
ai lati, ed eternamente arrossato e gocciolante, esito di anni di allergie
mal curate e di quello stato di perenne refrigerazione che albergava
all'interno dell'orfanotrofio.
Nonostante ciò, aveva un viso dolce che esprimeva sicurezza, bontà d'animo,
altruismo. Vestiva un’ampia tonaca bianca, lunga fino alle caviglie, non
modellata sul corpo, con maniche larghe e stretta in vita dalla cintola del
grembiule. Appesi alla cintura un grosso mazzo di chiavi e una sorta di
piccola scarsella di stoffa, mentre dal collo scendeva un umile crocifisso
ligneo senza ori o argenti, erano le uniche appendici all'abito, che davano a
suor Violetta un’aria di comando.
Sopra la veste indossava il velo nero, simbolo di umiltà, di castità e di
pudicizia, mentre il soggolo le avvolgeva il collo e le fasciava il viso
nascondendo i capelli, e parte della fronte.
"Carmelo bambino", nel vedersela parata davanti in tutta la sua altezza,
nascose la mano, colpevole di aver svegliato e fatto uscire fuori dai
meandri bui e maleodoranti quell'essere arcigno dal naso adunco, dentro la
tasca dei pantaloncini, spingendola dentro con tale forza, sin quasi a
bucarla.
"Carmelo bambino", o come lo chiamano tutti Carmiluzzu, era minuto di
costituzione e magro. Aveva un viso ovale da bambino di sei anni, con un nasino
pronunciato, abbellito da un neo poggiato subito a lato della narice
sinistra. Portava capelli cortissimi e sottilissimi castano chiaro, e due
occhietti di un colore cangiante non ben definito. Vestiva una maglietta di
cotone a mezze maniche coloratissima, e di qualche misura più grande, che lo
faceva apparire nell’insieme un pochino goffo. Pantaloncini corti di tela e due sandaletti blu a occhio di bue terminavano l’aspetto di un bambino qualunque.
- “Cos’è questo scampanellare, Carmiluzzu!”, disse Suor Violetta,
spostandosi dall’uscio del portone e indicandogli di entrare dentro.
- “Come mai sei tutto sudato e agitato? È successo qualcosa? -
continuò -. Carmiluzzu, allora! Hai perso la parola?”.
Finalmente, preoccupato dalla stazza imponente della suora, strusciandosi
alla tunica con un risuonare delle chiavi alla cintola, entrò
nell’orfanotrofio.
- “Suor Violetta, suor Violetta! La mamma sta per partorire e la za Tota
mi ha detto di venire a chiamare papà, con premura, perché la mammana
potrebbe avere bisogno di lui!”, disse Carmiluzzu buttando le
parole una dietro l’altra velocemente, come se le avesse imparate a memoria.
- “Oh Gesù e Maria! - esclamò suor Violetta facendosi il segno della
croce -. Entra e siediti qua! Lo vado a chiamare subito!”, indicando
la piccola panca dentro la cappelletta votiva.
- “Ma la mamma come sta?”, chiese la suora prima di scendere le scale
verso il seminterrato.
- “Boh, non saprei, a me lo ha detto la za Tota, dice che i bambini non
si devono occupare di certe cose, mi ha detto solo di venire a chiamare papà”,
rispose Carmiluzzu, ormai rilassato dall’aver portato il messaggio
alla suora, senza intoppi come aveva comandato la za Tota.
Carmiluzzu ammirava estasiato la piccola statua della Madonna, tutta
vestita di bianco e azzurro, con in testa una corona irradiante fasci di
luce dorati, posta sul piccolo altarino riccamente adornato di pizzi e vasi
di fiori.
Accanto all’altare, quasi a guardare la Madonna, un grande quadro scuro
raffigurante don Giacomo Cusmano, fondatore dell’Associazione Boccone del
Povero, in atteggiamento di distribuire del pane ai poveri.
Carmiluzzu girava la testa, ora verso la Madonna ora verso don Cusmano, come
a voler sentire, nella sua innocenza di bambino, chi dei due per prima
avesse voglia di rispondere alla domanda fatta da suor Violetta: “Ma la
mamma come sta?”.
Nessuno rispondeva, ma lontano sentiva l’incedere rapido dei passi del padre
sulla scala, e il tintinnare rumoroso delle chiavi di suor Violetta che si
avvicinavano alla cappella.
Lu zì Lullu lavorava da anni all’interno dell’orfanotrofio, non come
lavoro fisso, ma quando le suore lo chiamavano per qualche riparazione
idraulica o elettrica.
A volte le aiutava in faccende che necessitavano l’uso della macchina. Non
penso che si facesse pagare, ma in compenso arrivava sempre qualche presente
gastronomico, che a noi garbava più dei soldi.
Quella mattina era lì per la
solita manutenzione, del solito tubo della cucina che quasi a cadenza
programmata si rompeva, creando scompiglio tra le suore e le ospiti.
- “Carmiluzzu, Carmiluzzu! Che succede?”, gridò il padre, affannato
dal salir le scale velocemente, e tutto sporco di grasso e olio, con ancora
in mano la chiave inglese.
- “Papà, la zà Tota mi ha detto che devi venire a casa, perché la mamma
sta partorendo, e bisogna che tu stia lì, così le ha detto la mammana di
dirti, e io questo ti dico!” rispose Carmiluzzu, ormai entrato
nella parte del messaggero che ha fatto correttamente il suo dovere, e senza
mangiarsi le parole.
- “Andiamo allora, di corsa!”.
Passò la chiave a suor Violetta, si pulì le mani sui pantaloni meglio che
poté e si avviò per uscire, tenendo, con la mano viscida di unto, la mano di
Carmiluzzu.
Dall’uscio del portone suor Violetta salutò entrambi: “State tranquilli,
andrà tutto bene, sia fatta la volontà del Signore e fate una carezza alla
mamma da parte mia!”.
Poi impercettibilmente sussurrò tra sé: “Speriamo che dopo tre maschi
arrivi finalmente la femmina, e che sia fatta la volontà del Signore”.
Si fece il segno della croce, e chiuse il portone dietro di sé.
Carmiluzzu e suo padre attraversarono Via Madonna delle Grazie di
filata. Giunti all’altezza di Via Giovanni XXIII, si fermarono a guardare la
stretta via che sale verso l’Ecce Homo.
Un richiamo forte, come un vento che spinge la barca verso una meta sicura,
intima, familiare, sembrava attirarli entrambi in quei pochi metri d’inizio
via, al numero dieci.
I colori viola delle buganvillee da un lato, e il giallo caldo dei muri di
tufo arenario delle case dall'altro, con la lunga fila di balconi che da
entrambi i lati della strada si gettavano verso l'interno, sembravano prendere
padre e figlio prepotentemente per mano, guidandoli verso la meta.
Arrivati all’altezza del numero dieci, lu zì Lullu lasciò la mano di
Carmiluzzu e gli disse di andare a casa della zà Tota e di
rimanere lì con Aldo e Francesco, sino a quando tutto fosse terminato.
Carmiluzzu protestò, voleva vedere la mamma partoriente, voleva
capire. Pianse, ma si quietò subito, vedendo la Zà Rosa che lo veniva
a prendere.
- “Dài Carmilì! - disse l’anziana zà Rosa -, entriamo a casa, sono
cose per persone grandi. Quando la sorellina o il fratellino nascerà papà
verrà a prendervi e vi porterà su dalla mamma e dal nuovo fratellino. Adesso
andiamo a mangiare, ci sono anche Aldo e Francesco”.
Lu zì Lullu aprì la porta, e scomparve lasciando Carmiluzzu
con gli occhi pieni di lacrimoni, e mano nella mano con la zà Rosa,
che si apprestavano ad entrare in casa.
Ad aspettarlo c’erano Aldo e Francesco che stavano già seduti al tavolo con
Rosetta e Lillo, i figli della zà Tota.
Si sedette vicino a loro.
La nonna Rosa le posò una mano sulla testa in segno di rassicurazione, e
avvicinatasi all’orecchio gli sussurrò: “Vedrai che sarà una bella
sorellina, me lo sento!”.
Poi rivolta alla figlia Tota le disse: “Dài che hanno fame tutti
questi uomini, sembra che debbano partorire loro!”.
Nemmeno il tempo di sedersi che la zà Tota stava già impiattando una
porzione esagerata di pasta e patate.
Carmiluzzu mangiava, ma con un orecchio sempre attento alla porta e
con gli occhi puntati sulla nonna Rosa che annuiva continuamente come a
dire: “Mangia che andrà tutto bene, mangia!”.
Mentre la zà Tota, per allentare l’atmosfera pesante che aleggiava
sulla tavola diceva: “Carmilì, appena arriva lu zì Lillu con la mula, gli
dico di farti salire in groppa, e farti fare un bel giro sino in campagna!
Sei contento? Ti va?”.
Lui annuiva, silenzioso, in attesa di una chiamata, di un segno che tutto
stava andando per il verso giusto.
E il segnale arrivò dopo quasi un’ora d’attesa, dopo che tutta la pasta e
patate era terminata su tutti i piatti, dopo che lu zì Lillu era
rientrato dalla campagna, governato il mulo nella piccola stalla adiacente
all’abitazione, e mangiato la sua pasta e patate.
Dal balcone di fronte un grido di gioia invase l’intera Via Giovanni XXIII,
dal numero dieci sino all’Ecce Homo a salire, e sino all’inizio della
strada verso Via Madonna delle Grazie a scendere: “È nata, è una bambina,
è nata Dorotea e sta bene!”.
Così lu zì Lullu annunciò a tutti la nascita della figlia femmina,
dal balcone come il Papa, solennemente.
Carmiluzzu scoppiò a piangere, guardando nonna Rosa che se la rideva
internamente, e pensando a suor Violetta che aveva contribuito a modo suo a
che tutto andasse secondo “la volontà del Signore”.
E così fu.
Qualche cosa mi distrae, un rumore, un tremito, non so, ma la mia mente mi
riporta in Via Giovanni XXIII.
Tutte le imposte sono serrate; qua e là zaffi di fili d’erba secca escono
dai pochi vasi rimasti su nei balconi, mentre lunghe ragnatele coprono le
imposte.
Mi avvicino alla porta d’ingresso, porgo l'orecchio, e come richiamato da
ombre del passato, cerco ripetutamente quei suoni antichi, che fanno parte
di quel “Carmelo bambino” dai sandali a occhio di bue.
E mi pare di sentire le note del piano di mamma che bonariamente suonando
insegnava: “Do mi do mi sol mi do fa re fa re mi sol fa re do mi do…”.
Un grazie a tutte le figure del racconto, parte delle quali ancora presenti
che porterò sempre nel mio cuore, come quelle che ci hanno lasciato e che a
maggior ragione ricorderò con affetto ancora più forte.
La suora citata nel racconto ha un nome di fantasia, ma gli interni sono
come li ricordo io a quasi 60 anni d'età.
Carmelo
Rotolo
5
maggio
2022
© Riproduzione riservata.
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05/05/2022 |
Politica. On. Decio Terrana (UDC): "Roberto
Lagalla, acume, stile, professionalità e garbo" |
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Decio Terrana |
Il leader regionale dell'UDC Sicilia, Decio Terrana, Responsabile
Nazionale Enti Locali dello schieramento centrista, esprime la propria
soddisfazione in seguito alla ritrovata coesione in seno al centrodestra in
vista delle amministrative in programma a Palermo il prossimo 12 giugno.
Al culmine di una serie di confronti ed un vertice decisivo tra gli stati
generali dei partiti che compongono la coalizione, è stato trovato il punto
di convergenza in merito al sostegno alla candidatura di Roberto Lagalla,
ex assessore regionale all'Istruzione ed alla Formazione professionale, a
sindaco del capoluogo siciliano.
"In qualità di Segretario regionale dell'UDC - dichiara Terrana -
mi sono bramosamente speso in una costruttiva opera diplomatica e di
mediazione al fine di trovare una sintesi comune e virtuosa nel mero
interesse della città di Palermo.
Sono molto soddisfatto dell'intelligenza e dello spirito di servizio con cui
le forze politiche in seno alla coalizione di centrodestra sono riuscite a
confrontarsi e ritrovare compattezza. Quando si persegue un obiettivo così
importante e preminente, ovvero creare i presupposti per restituire lustro,
governabilità e qualità della vita ad una città come Palermo, non c'è logica
partitica che tenga. Bisogna semplicemente far confluire le proprie energie
in una direzione comune: risolvere criticità, emergenze ed incongruenze che
avversano e complicano la vita di cittadini ed elettori, ripristinando
efficienza e fluidità in seno alla Pubblica Amministrazione. Roberto Lagalla
costituisce un profilo di straordinaria levatura, esperienza, competenza e
rettitudine morale ne fanno il candidato sindaco ideale per la Palermo del
2022. L'UDC ha indicato un candidato sindaco che si è consacrato
un'eccellenza in ogni ambito in cui si è cimentato: sanitario, accademico e
politico. Un profilo -
conclude il Leader
regionale dell'UDC Sicilia -
che concilia acume, stile,
professionalità e garbo, emblema di una Palermo vogliosa di tornare ad
essere centro nevralgico in chiave turistica, imprenditoriale e culturale".
Redazione
5
maggio
2022.
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04/05/2022 |
Politica. "Sei personaggi in cerca
d'autore, alle imminenti elezioni"; di Enzo Napoli |
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Enzo Napoli |
La propaganda non può prescindere da una
lettura realistica dei fatti.
È un errore che la politica (certa politica da due soldi), compie nella
presunzione che i cittadini elettori siano allocchi da abbindolare, ma la
cui unica conseguenza è il coprirsi di ridicolo e minare quel poco di
credibilità che ancora rimane.
Mi riferisco in particolare alla situazione politica siciliana, alle
imminenti elezioni amministrative ed alle regionali ormai vicine.
La ricomposizione del centrodestra a Palermo lascia poche speranze agli
avversari perché nessuno ha mai affrontato seriamente cos'abbia
rappresentato per quella città l'era orlandiana.
Il limite vero di personaggi come Leoluca Orlando, le cui capacità
personali sono fuori discussione, è quello di pensare ed agire solo in una
logica leaderistica, senza alcuna possibilità di promuovere e
valorizzare lo spirito di squadra della coalizione.
Circondarsi di adulatori e mediocri che non mettono mai in discussione le
idee del capo (per opportunismo e per incapacità), non far crescere nulla
attorno a sé che possa fare in qualche modo ombra al leader maximo,
determina inevitabilmente "après moi le déluge".
Ed il diluvio arriverà a Palermo, come è arrivato a Catania, sol
perché nessuno dei capicorrente ha osato sfidare per tempo, sul terreno del
rinnovamento e della condivisione delle scelte, della valorizzazione di una
nuova classe dirigente, sindaci senza dubbio capaci, ma inguaribili
solisti.
Abbiamo provato a far ragionare, in passato, su questo tema, il
centrosinistra, ma ciò che sembra caratterizzare i cacicchi che ne sono
rimasti alla guida, è la recita di un copione che tanto assomiglia a quello
dei "Sei personaggi in cerca d'autore".
Se la cantano e se la suonano allegramente, in convention che assomigliano
tanto ad eleganti e cerimoniose messe cantate.
Quello che sta accadendo negli altri comuni, poi, è scandaloso. Una
serie di campieri dei voti che fanno e dísfano quel che gli pare senza
pudore alcuno, all'affannosa ricerca di un posto da consigliere
comunale o meglio da assessore e fottendosene allegramente del
Partito, del centrosinistra e persino di quel poco di pudore che una volta
ci contraddistingueva.
Però, nonostante tutto questo, nuovi Petrolini ripetono enfatici che "Roma
rinascerà più bella e più superba che pria", in attesa che il
ruffiano di turno dica loro "Bravo" per rispondere il loro
soddisfatto e tronfio "Grazie".
Enzo
Napoli
4
maggio
2022
© Riproduzione riservata.
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04/05/2022 |
Attualità. "Il doppio cognome"; di
Alberto Todaro |
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Alberto Todaro |
Sulla
questione del doppio cognome, che ha rovinato il sonno a molti italiani.
In questi giorni le menti sempre attive degli Italiani sono occupate da un
problema che nulla ha a che vedere con gli ultimi (speriamo!) echi della
pandemia, né con la guerra che attraversa l’Europa.
No, gli Italiani sono preoccupati dagli effetti che la recente decisione
della Corte costituzionale avrà sulle anagrafiche dei nostri figli, o più
probabilmente dei nostri nipoti.
La Consulta, infatti, ha dichiarato l’illegittimità «di tutte le norme
che prevedono l’automatica attribuzione del cognome del padre, con
riferimento ai figli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e ai figli
adottivi».
In soldoni, i bambini assumeranno il cognome di entrambi i genitori, in
qualunque ordine si voglia o, a scelta, di uno solo dei due (non
necessariamente il padre).
Come sempre capita in questi casi, si sono scatenate le reazioni a
schieramenti opposti. C’è chi rivendica la priorità del cognome paterno e
chi vede nella sentenza un passo avanti nel riconoscimento dei diritti della
madre.
Quello che non capisco è il perché molti italiani si stracciano le vesti
pensando che questo causerà nel tempo l’accumulo dei cognomi, per cui, nel
giro di quattro generazioni, un bambino si troverà con sedici cognomi, roba
che per mettere una firma ti passa il quarto d’ora (intanto te li devi
ricordare, e in ordine, tutti e sedici i tuoi cognomi!).
Ovviamente non c’è nulla di che preoccuparsi. In Spagna e nei paesi
ispanici, la cosa funziona così da tempo immemorabile senza nessun patema
d’animo e non è mai successo che il figlio del signor Lopez Herrera e della
signora Carrasco Nuñez, si chiami Lopez Herrera Carrasco Nuñez. Si chiamerà
invece Lopez Carrasco e basta.
Non complichiamoci la vita, su.
Piuttosto, io mi preoccuperei - ma mica tanto, eh - degli effetti divertenti
che possono avere gli abbinamenti di determinati cognomi, secondo il
principio del nomen omen.
Ad esempio, se non l’aviatore, che mestiere farà da grande il piccolo
Giorgio Barone Rosso?
E per quale squadra tiferà il signor Marco Bianco Neri?
Cosa mangia al posto degli spaghetti la signora Capelli D’Angelo?
Dormireste in camera col signor Russo Forte?
E così via.
Si può andare sul letterario e trovare i signori Orlando Furioso o Guerra
Pace o sul cinematografico con Nanni Moretti; sul floreale con Fiori Rossi,
La Bella Viola o Spina Di Rosa; sull’aristocratico, laddove Nobile può
essere Conte, Marchese, Barone, Principe o addirittura Re.
Si possono incontrare Santi Benedetti (o Preti Pagani, dipende), Ragazzi
Bellini, Lombardi Montanari (della zona di Sondrio), Sarti Onesti,
Pellegrini Mariani (provenienti da Lourdes, chissà), Angeli Neri (quelli di
Fausto Leali), Piano Battaglia, Cavalli Donati (non guardargli in bocca,
eh!), Martino Campanaro, Colombo Grasso (togliti da sotto!) o l’ospitale
Benvenuti Signori.
Ma qualunque sia il doppio cognome, non sarà mai il caso di farne una
tragedia.
A meno che non incontri Gatti Neri.
Alberto
Todaro
4
maggio
2022
© Riproduzione riservata.
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04/05/2022 |
Sport. Pallavolo: la "New Star Grotte" è
prima in classifica; più vicino l'accesso alla categoria superiore |
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New Star

New Star |
È prima in
classifica;
si
avvicina la promozione per la "New Star Grotte".
Un momento di grazia per le ragazze della "New Star Grotte", squadra che
milita nella prima divisione femminile territoriale siciliana di pallavolo.
Le giovani atlete, sotto la guida attenta della dirigente responsabile
Alfonsina Carlisi, si trovano attualmente al vertice della classifica,
dopo la vittoria fuori casa a Canicattì con il "Clima Volley Sommatino" per
3 set a 1.
In precedenza vi era stata la partita con il Campobello di Licata, vinta
dalle grottesi per 3 set a 2. Due vittorie consecutive fuori casa dopo la
precedente vittoria in casa per 3 set a 0 contro il "Ribera Volley".
Con questi risultati si avvicina a grandi passi l'accesso alle semifinali e,
con ogni probabilità, anche alle finali per la qualificazione al campionato
regionale di serie D.
Redazione
4
maggio
2022.
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03/05/2022 |
Editoria. "Sotto il pino. Vientu e stizzania",
poesie di Piero Carbone; domenica 8 maggio a Palermo |
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Locandina

Mostra |
Domenica
8 maggio 2022, dalle ore 18.00 a Palermo, presso il
Palazzo Pantelleria Varvaro (Piazza Meli, 5), sarà presentata la
raccolta di poesie di Piero Carbone dal titolo "Sotto il Pino.
Vientu e stizzania".
Per l’ottavo e ultimo appuntamento di Spazio Cultura per "La Settimana delle
Culture" l'Autore racalmutese sarà ospite della manifestazione "Mia
Sicilia", iniziativa promossa dall’Associazione "Artisticamente Eventi".
Per l’occasione sarà presentata la sua raccolta di poesie, edita da Spazio
Cultura Libreria Macaione e inserita nella Collana di Poesia diretta da
Nicola Romano. L'immagine di copertina della raccolta è elaborata da un
quadro del maestro Salvatore Caputo.
A dialogare con il Poeta saranno: la scrittrice Maria Grazia Lalal e il
maestro Giuseppe Maurizio Piscopo, che eseguirà insieme al chitarrista
Francesco Maria Martorana alcuni brani musicali. Verrà letta una nota
critica del prof. Vincenzo Pinello. L'incontro sarà moderato dall'editore
Nicola Macaione. Gloria Anita e Francesca Picciurro leggeranno alcune poesie
tratte dalla silloge.
In concomitanza con la presentazione della raccolta di poesie sarà a
disposizione dei visitatori la Mostra di Artigianato d'Eccellenza "Mia
Sicilia".
Redazione
3
maggio
2022.
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02/05/2022 |
Chiesa. Martedì 3 maggio, santa Messa all'aperto
presso l'Ecce Homo |
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"Ecce Homo" |
Martedì 3 maggio 2022, alle ore 18.00, sarà celebrata una santa Messa all'Ecce Homo
(se le condizioni meteo lo consentiranno).
É una tradizione grottese di lunga data, risalente al 1910, quella che vede
ogni anno i fedeli raccolti in preghiera davanti alla piccola edicola votiva
situata nella parte alta del paese, a due passi dalla fontana "Acquanova",
all'incrocio tra Via Cavour e Via Di Vittorio.
La tradizione prevede che ogni 3 maggio nel
piccolo incrocio antistante la cappelletta venga celebrata una santa
Messa.
L'edicola dell'Ecce Homo fu edificata in ricordo della missione francescana
del 30/01/1910. Al suo interno, sul piccolo altare, si trova un mezzobusto
raffigurante Gesù con le mani legate e coronato di spine. A
partire dalla costruzione della cappelletta, il termine "Ecce Homo" entrò
nel comune linguaggio grottese, indicando quella precisa località.
Redazione
2
maggio
2022.
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02/05/2022 |
Attività. 18^ edizione del concorso
internazionale "Biodivino"; a Monreale dal 23 al 26 giugno |
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Locandina |
A
Monreale la 18^ edizione del concorso internazionale "Biodivino". In gara i
migliori vini biologici e biodinamici che godranno di una vetrina
internazionale.
Sarà l’Abbazia benedettina di San Martino delle Scale a Monreale a ospitare,
dal 23 al 26 giugno prossimi, la 18^ edizione di "Biodivino", il concorso
enologico internazionale presentato lo scorso 11 aprile al "Vinitaly" di
Verona, nell’area istituzionale della Regione Sicilia.
Un "viaggio di assaggi", organizzato dall’associazione Italiabio, dedicato
ai vini biologici e biodinamici che, grazie al partenariato con Sharryland
(il portale delle specialità italiane), promuove le cantine produttrici dei
vini partecipanti al Concorso e i territori di appartenenza anche a livello
internazionale.
"Dopo 18 anni di attività e accompagnamento nella crescita, sviluppo e
promozione dei vini biologici - afferma Ignazio Garau, responsabile del
comitato de Premio - quest’anno Biodivino, promosso con il contributo e
la collaborazione dell’assessorato Agricoltura della Regione Sicilia,
organizza l’appuntamento in Sicilia. Un appuntamento importante perché
evidenzia il ruolo e il primato della Sicilia rispetto alle produzioni di
agricoltura biologica e al settore dei vini. Un’opportunità per valorizzare
il comparto vitivinicolo siciliano offerta alle cantine per avere una
valutazione dei propri vini e un confronto delle produzioni siciliane con
quelle italiane. Previste anche presenze internazionali con la comparazione
dei livelli ottenuti dalle produzioni nei diversi territori. Biodivino -
prosegue Garau - è anche un’opportunità per partecipare alle diverse
iniziative di promozione che stiamo avviando, una delle quali, in accordo
con Sharryland, riguarda la prima bio enoteca dei vini biologici, ovvero uno
spazio dedicato alla presentazione delle cantine che consente l’acquisto
diretto dei vini, da parte dei consumatori, tramite un filo diretto con le
aziende produttrici. Un’innovazione importante che permette a tutte le
cantine di avere una vetrina in rete, vendere i propri vini, acquisire
notorietà e distribuire i propri prodotti in diversi contesti nazionali e
internazionali".
Biodivino non è solo una mera competizione tra vini ma una piattaforma di
lancio per le aziende vitivinicole e il territorio. "Insieme con
Sharryland - specifica Garau - stiamo lanciando 'La cantina delle
meraviglie', un premio attribuito alla cantina che mostrerà la maggiore
attenzione e organizzazione per l’accoglienza dei visitatori. Riteniamo,
infatti, che anche questo sia un aspetto importante: il vino non è solo
vendita del prodotto ma anche promozione del territorio".
Nei diciotto anni di attività di Biodivino, i vini biologici sono passati
dall’attenzione di un ristretto gruppo di consumatori all’apprezzamento di
un pubblico più ampio e in continua crescita. Come rileva Ismea, in un
recente quaderno dedicato alla “Filiera vitivinicola biologica”, anche il
vino si tinge di verde, non a caso si registra una continua crescita dei
consumi di vino biologico che, nel prossimo biennio, vedrà un aumento della
sua quota di mercato. Spinto dalla domanda dei consumatori di prodotti
rispettosi dell’ambiente, il consumo di vino biologico è raddoppiato
rispetto al 2013. "La tendenza all’aumento dei consumi in tutto il
settore bio - conclude Garau - si è mantenuta in costante sviluppo
anche in questi anni di emergenza sanitaria".
Secondo il report Enpaia-Censis, presentato al Vinitaly 2022, sul rapporto
tra giovani (fascia di età 18-34 anni) e vino vale la scelta "meglio meno ma
di qualità": il 56,8 per cento dei giovani è ben orientato verso vini
biologici e apprezza le aziende agricole attente alla sostenibilità
ambientale.
Redazione
2
maggio
2022.
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02/05/2022 |
Politica. "Il 'Tizio' sconosce gli insegnamenti
di La Pira, Moro e Berlinguer"; di Antonio Salvaggio |
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Palazzo municipale |
A
seguito degli editoriali del
29 aprile e del
30 aprile, interviene Antonio Salvaggio, componente del Direttivo del
Partito Democratico di Grotte.
*****
"Carissimo
Direttore,
desidero esprimere il mio pensiero, in forma breve s’intende, per gli ultimi
articoli che riguardano l’Amministrazione locale.
Il “Tizio” che fa delle avances, sicuramente sconosce gli
insegnamenti di Giorgio La Pira, amministratore locale, nonché i magisteri
di democrazia di Aldo Moro o anche - perché no? - di Enrico Berlinguer.
Il principio che anima la Giunta è che l’amministrazione comunale deve
essere rivolta a tutti i cittadini ed il suo sforzo deve essere orientato a
raggiungere quel bene comune a vantaggio di tutta la popolazione
amministrata.
Il compito è duro con gli scarsi mezzi economici e le poche risorse umane
che si hanno in campo, ma posso assicurarvi che il sindaco Alfonso
Provvidenza, con la sua Giunta, fa il possibile e l’impossibile per
adempiere a questo fondamentale dovere.
In sede locale non vi è una stretta correlazione con la politica, tuttavia
il Sindaco ha una scelta di libertà democratica, una valutazione e spirito
di collaborazione con tutti, infatti egli ha sempre tenuto aperta la “casa”
a chi avesse voglia di collaborare seriamente e in concreto, fermo nelle
linee guida e chiaro nei suoi obiettivi (risanamento del bilancio comunale,
investimenti e sviluppo)".
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Antonio
Salvaggio
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02/05/2022 |
Chiesa. Avvisi e appuntamenti
della settimana |
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Unità Pastorale
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Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante
Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti (disponibili
anche alla pagina "Chiesa").
Lunedì 2 maggio
- ore 08.00, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 08.30, nella chiesa San Rocco, Lodi mattutine, santa Messa, Ora media;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Martedì 3 maggio
- ore 08.00, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 08.30, nella chiesa San Rocco, Lodi mattutine, santa Messa, Ora media;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.00, davanti all'edicola votiva dell'Ecce Homo, santa Messa.
Mercoledì 4 maggio
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Giovedì 5 maggio
- ore 09.00, nella chiesa san Francesco, santa Messa (a seguire
adorazione per le vocazioni e confessioni);
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, Lodi mattutine, santa Messa, Ora media, Coroncina alla Divina
Misericordia;
- ore 12.00, nella chiesa san Francesco, Regina Coeli;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa e 13° Giovedì di santa
Rita;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Venerdì 6 maggio - 1° Venerdì del mese per i devoti del Sacro
Cuore di Gesù
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa e Adorazione eucaristica
per le vocazioni religiose e sacerdotali;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.00, nell'oratorio "R. Livatino", incontro dei giovani.
Sabato 7 maggio
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, Coroncina alla Divina
Misericordia;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, incontro dei
cresimandi;
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 19.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, incontro delle famiglie
e dei
fidanzati;
- ore 20.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa animata dal
cammino Neocatecumenale.
Domenica 8 maggio - Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 10.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa, Rosario e supplica alla
Madonna di Pompei;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (con la supplica
alla Madonna di Pompei);
- ore 17.30, nella chiesa San Rocco, Rosario e Confessioni;
- ore 18.00, nella chiesa San Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 19.00, in chiesa Madre, santa Messa.
Redazione
2 maggio
2022.
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01/05/2022 |
Ricorrenze. "La festa del Primo Maggio, la
dottrina sociale, l'Internazionale"; del dott. Salvatore Filippo Vitello |
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Dott. Vitello |
Intervento del dott. Salvatore Filippo Vitello, Avvocato Generale della Corte
d’Appello di Roma.
Dai ricordi dell'infanzia e della giovinezza, dalle vicissitudini familiari,
dall'idea di giustizia sociale, dal confronto con la dottrina sociale della
Chiesa, un'avvincente narrazione che si fa - nel contempo - testimonianza di
vita vissuta.
*****
La
festa del Primo Maggio, la festa del lavoro, celebrata ogni anno a Grotte mi
coinvolgeva sul piano emotivo, soprattutto quando si cantava (talvolta con
la banda musicale) l’Internazionale socialista. Quell'inno mi ha sempre
affascinato perché mi avvicina alle persone che lottano per un ideale.
Allora mi esaltava lo spirito dei lavoratori, intesi come proletari.
Il termine "proletari", come è noto, assume un valore fondamentale nel
socialismo.
Oggi, appare un termine obsoleto, ma, in realtà non lo è. Quella parola,
evocava ed ancora oggi richiama il conflitto di classe, che oggi ha contorni
totalmente diversi da quelli originari (paradigmatica in questo senso è la
rivolta delle banlieue francesi di qualche anno fa).
Per me ed altri dell'Azione Cattolica, sotto la guida del prof. Pino Napoli,
accennare al conflitto, quale categoria sociale che include, come opzione di
metodo, la violenza, era ritenuto, per usare un eufemismo, sconveniente.
Tuttavia, pur non accettando alcuna implicazione violenta del concetto, non
mi rassegnai ad abbandonarlo. Non potevo.
Iniziai, quindi, fin da molto giovane, ad avvicinarlo, senza però
distaccarmi dalla mia appartenenza originaria alla Chiesa.
Per me era impossibile non riflettere sul socialismo e sul termine
"proletari", proprio nel senso inteso dai socialisti dell’epoca, con
riferimento alla "questione sociale".
Di certo non mi apparteneva il metodo di lotta socialista. Coltivavo l'idea
di una uguaglianza sociale che scaturiva dalla fede cristiana: pensare anche
agli altri, tener conto di loro: questa era la vocazione alla quale ero
stato educato. Non riuscivo pertanto a comprendere perché le due concezioni
di giustizia sociale non potessero fondersi.
La famiglia di mio padre era di tradizione socialista e tutti quanti avevano
conosciuto la sofferenza ed il disagio economico tipici della condizione
proletaria.
Mio nonno, Filippo Vitello, inteso Mariano, aveva fatto famiglia con
mia nonna Accursia, detta Cursa, e per provvedere al sostentamento
dei figli aveva iniziato il duro lavoro della miniera, calandosi nelle
viscere del sottosuolo, completamente nudo.
Avevano dato alla luce nove figli.
I soldi non bastavano. Mia nonna aveva messo su un negozietto di vendita di
beni essenziali: pasta, zucchero, caffè.
Ma non ci si faceva.
Le redini economiche della famiglia paterna vennero assunte dal
secondogenito, Accursio (Curso). Egli iniziò con il duro lavoro della
miniera.
Mio nonno Filippo nel frattempo si era ritirato (non era più in grado di
sostenere quella fatica) e portava qualche soldo facendo il sensale al
mercato.
Cursu o Cursiddu era il principale sostenitore della famiglia
e provvedeva ai bisogni di essa. Mia nonna Cursa, se aveva bisogno di
qualcosa per le vicende familiari, si rivolgeva a lui.
Mia nonna Cursa aveva una personalità forte e sapeva gestire la
famiglia con grande saggezza, pur vivendo in tempi difficilissimi e in
condizioni di estremo disagio. Nonostante ciò riuscì a dare ai figli una
solida base educativa. Nessuno le aveva insegnato niente. Non aveva scuole.
La vita le è stata maestra.
Poi sono cresciuti gli altri fratelli maschi. Tra di essi vi era mio padre
Sestino.
Ognuno prese la sua strada: Saso di Cursa e Vincenzo o Vicio di
Cursa, artigiani. Mio padre ha seguito il fratello Cursu, che
considerava un mito per come era riuscito a fare progredire la famiglia.
Insieme a mio Padre cresceva Giuseppe (Peppi di Cursa).
Cursu aveva infatti abbandonato la miniera e si era messo nel commercio con
un buon successo, avviando a questa attività mio padre, che ne aveva
raccolto l'eredità, per la sua morte prematura a 50 anni, per infarto.
Anche il figlio grande Lillo era morto giovane, per un tumore alla gola,
lasciando moglie e sei figli.
Le necessità economiche hanno portato i figli grandi di Lillo, Filippo e
Vincenzo ad emigrare in Germania (tornati dopo diversi anni, con un buon
mestiere di termoidraulici).
Anche mio zio Vincenzo è stato costretto ad emigrare, per poi tornare e
mettere su in paese un negozio di scarpe.
Le tre figlie femmine, nel corso del tempo, si sono sposate ed hanno
costituito le loro famiglie.
Tutto questo racconto è utile, per dire come, la provenienza della mia
famiglia paterna, cresciuta in situazione di grave disagio economico ed
esistenziale, a me raccontata con grande sofferenza da mio padre Sestino e
mio zio Giuseppe (nelle sere di luna piena nella campagna dei nonni, a mo'
di favola) fosse una ragione di chiarissima consapevolezza della condizione
di vita del nostro proletariato e di quanto fosse giustificata la matrice
socialista.
Non riuscivo perciò a capire perché la giustizia evocata da quelle
condizioni di marginalità non potesse trovare ingresso nell'area cattolica,
alla quella ero stato educato e cresciuto da mia nonna materna, Ciccina
Terrana, sorella di Turiddu Terrana, il padre di Vincenzo, Giovanni e Nenè
Terrana.
Del resto, pensavo, la Chiesa già con la Rerum Novarum aveva espresso
idee sociali che postulavano la difesa degli sfruttati e l'istituzione di
associazioni di tutela per superare la loro condizione di emarginati
sociali.
I primi due paragrafi dell'Enciclica esprimono molto bene la mia
riflessione.
"L'ardente brama di novità che da gran tempo ha cominciato ad agitare i
popoli, doveva naturalmente dall'ordine politico passare nell'ordine simile
dell'economia sociale. E difatti i portentosi progressi delle arti e i nuovi
metodi dell'industria; le mutate relazioni tra padroni ed operai; l'essersi
accumulatala ricchezza in poche mani e largamente estesa la povertà; il
sentimento delle proprie forze divenuto nelle classi lavoratrici più vivo, e
l'unione tra loro più intima; hanno fatto scoppiare il conflitto. Il quale è
di tale e tanta gravità che tiene sospesi gli animi in trepida aspettazione
e affatica l'ingegno dei dotti, i congressi dei sapienti, le assemblee
popolari, le deliberazioni dei legislatori, i consigli dei principi, tanto
che oggi non vi è questione che maggiormente interessi il mondo. Pertanto,
venerabili fratelli, ciò che altre volte facemmo a bene della Chiesa e a
comune salvezza con le nostre lettere encicliche sui Poteri pubblici, la
Libertà umana, la Costituzione cristiana degli Stati, ed altri simili
argomenti che ci parvero opportuni ad abbattere errori funesti, la medesima
cosa crediamo di dover fare adesso per gli stessi motivi sulla questione
operaia. Trattammo già questa materia, come ce ne venne l'occasione più di
una volta: ma la coscienza dell'apostolico nostro ministero ci muove a
trattarla ora, di proposito e in pieno, al fine di mettere in rilievo i
principi con cui, secondo giustizia ed equità, si deve risolvere la
questione. Questione difficile e pericolosa. Difficile, perché ardua cosa è
segnare i precisi confini nelle relazioni tra proprietari e proletari, tra
capitale e lavoro. ... Comunque sia, è chiaro, ed in ciò si accordano tutti,
come sia di estrema necessità venir in aiuto senza indugio e con opportuni
provvedimenti ai proletari, che per la maggior parte si trovano in assai
misere condizioni, indegne dell'uomo. Poiché, soppresse nel secolo passato
le corporazioni di arti e mestieri, senza nulla sostituire in loro vece, nel
tempo stesso che le istituzioni e le leggi venivano allontanandosi dallo
spirito cristiano, avvenne che poco a poco gli operai rimanessero soli e
indifesi in balia della cupidigia dei padroni e di una sfrenata concorrenza.
Accrebbe il male un'usura divoratrice che, sebbene condannata tante volte
dalla Chiesa, continua lo stesso, sotto altro colore, a causa di ingordi
speculatori. Si aggiunga il monopolio della produzione e del commercio,
tanto che un piccolissimo numero di straricchi hanno imposto all'infinita
moltitudine dei proletari un gioco poco meno che servile".
Tutto quanto sopra, come già detto, è tratto dall' enciclica Rerum
Novarum.
È un'enciclica sociale promulgata il 15 maggio 1891 da papa Leone XIII con
la quale per la prima volta la Chiesa cattolica prese posizione in ordine
alle questioni sociali e fondò la moderna dottrina sociale della Chiesa.
Ricordo benissimo come, all'interno della mia area di riferimento,
caratterizzata da un fecondo dialogo interno, grazie alla capacità di
ascolto di Pino Napoli, richiamai più volte quel documento di papa Leone
XIII, per spiegare come anche i cattolici avevano il dovere di agire a
favore degli sfruttati, ma mi veniva sempre risposto che nell'uso socialista
la condizione di proletario era la premessa di conflitto e violenza, che la
stessa Enciclica ripudiava.
Tuttavia era innegabile l’idea di giustizia sociale che era contenuta in
quell'Enciclica e che poi fu tramandata nei successivi documenti del
magistero cattolico e nelle collaborazioni tra cattolici democratici e
socialisti, in varie successive fasi storiche.
Da ragazzo ebbi dunque modo di approfondire la questione sociale e di
comprendere storicamente le ragioni di adesione al socialismo, della
famiglia di mio padre, culminate nell'approdo di mio zio Vincenzo nella
carica di assessore nella giunta di sinistra di Antonio Carlisi detto
Ardicasi.
Mio Padre, i suoi fratelli non avevano una grande cultura (la famiglia
esigeva di trovare lavoro subito dopo terminate le elementari), la loro,
come quella di tanti altri, è stata una scelta di maturazione di una
coscienza di classe di proletari, anche se da essa, nelle successive vicende
della vita, soprattutto sul piano economico, si erano in gran parte
emancipati. Ma l'idea originaria, frutto della loro condizione giovanile,
era rimasta quella.
Io ho ricevuto una educazione diversa dalla loro, ho vissuto in situazioni
economiche migliori, ed ho avuto, grazie a loro, la possibilità di seguire
un percorso di studi che mi ha portato dove sono, ma ho condiviso, sia pure
da un'altra angolatura, la loro visione spinto dalla fondamentale forza
della spiritualità cristiana e dalla solidarietà empatica, da cui scaturiva
(ed ancora oggi è così) la mia forte emozione al suono dell'Internazionale.
Salvatore Filippo Vitello
1
maggio
2022
© Riproduzione riservata.
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01/05/2022 |
Comune. Festa del Primo Maggio; intervento del presidente del Consiglio comunale Aristotele
Cuffaro |
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Aristotele Cuffaro |
Pubblichiamo
un intervento del Presidente del Consiglio comunale di Grotte, Aristotele Cuffaro (nella
foto a lato), in occasione della ricorrenza del Primo Maggio.
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"Oggi
è la festa dei lavoratori.
Il lavoro è dignità. La dignità del lavoratore, purtroppo, viene sempre più
calpestata con sfruttamento e non rispetto dei diritti.
La sicurezza sul lavoro è carente ed i telegiornali, purtroppo, notiziano di
incidenti e morti.
Oggi è il Primo Maggio e mi sento, per il ruolo istituzionale che ricopro,
di non scrivere le soliti frasi di circostanza, ma di denunciare tutte le
manchevolezze che il lavoratore subisce.
Il lavoratore è costantemente in lotta per far valere i propri diritti.
Invece di riempirci la bocca con la solita demagogia tuteliamo il motore
pulsante dell'economia italiana: il lavoratore".
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Il Presidente del Consiglio comunale
Aristotele Cuffaro
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01/05/2022 |
Ricorrenze. "Il Primo Maggio in Sicilia"; di Enzo Napoli |
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Portella della Ginestra |
In
Sicilia il Primo Maggio è il ricordo della strage di Portella della
Ginestra.
Da una parte era il feudo, i campieri, la mafia, i "nobili" che per secoli
avevano oppresso, sfruttato, schiacciato i siciliani. Dall'altra le bandiere
rosse della dignità, del lavoro, del riscatto dei contadini.

(Portella
della Ginestra)
L'ideologia, semplice, immediata, inarrestabile era "pane e lavoro".
Quello che di buono la Sicilia ha prodotto, nasce da quella lotta.
I figli di quei contadini diventarono classe dirigente, medici, insegnanti,
ingegneri, piccoli imprenditori. Tanti hanno dimenticato, tanti non hanno
mai compreso quanta libertà ci abbia dato quel sangue versato.
Oggi nuovi campieri vivono in città, lontano dalle campagne, ma continuano
ad opprimere la
Sicilia.
Contro lo sfruttamento e contro chi calpesta la dignità dei siciliani, sono
rimaste poche bandiere da alzare al vento e nessuna consapevolezza di ciò
che siamo stati.
Enzo
Napoli
1
maggio
2022
© Riproduzione riservata.
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01/05/2022 |
Letture Sponsali. "Una dichiarazione d'amore" |
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Nozze di Giuseppe e Maria |
Le "Letture
Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una
prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal
gruppo "Amore è..." (vedi
il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per
favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità
ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i
grottesi Vera e Francesco).
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Dichiarazione d'amore.
In questa terza domenica di Pasqua, Gesù si manifesta di nuovo ai suoi
discepoli.
Essi vanno a pescare per procurarsi qualcosa da mangiare ma l'azione non si
rivela proficua. Inizialmente i discepoli non lo riconoscono, solamente la
rete colma di pesci fa aprire gli occhi a Giovanni.
Pietro si fida di quell'intuizione del "discepolo che Gesù amava" e si butta
in mare per raggiungere Gesù il prima possibile. La gioia dell'incontro con
il Risorto supera qualsiasi barriera, qualsiasi paura, qualsiasi ostacolo.
Il cammino di Pietro è un cammino in salita, il loro primo incontro avviene
proprio lungo la riva, in mezzo alle reti. Un cammino non privo di cadute e
tradimenti (Pietro spesso non riesce a capire i discorsi di Gesù, lo rinnega
tre volte), ma Gesù continua a fidarsi di Pietro nonostante tutto.
Pietro non rinnega più Gesù, accetta la flagellazione, non scappa, anzi i
discepoli sono "lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per
il nome di Gesù", spingendosi anche oltre: darà la sua stessa vita.
È il percorso di ogni cristiano, con i suoi alti e i suoi bassi, quando dopo
una prova, affaticati e amareggiati non riusciamo a riconoscere il volto di
Gesù risorto.
Gesù ci chiama "figlioli", ci invita al suo banchetto preparato per noi,
accende il fuoco per far luce e farci ritrovare la strada, sa che abbiamo
bisogno di concretezza e di gesti familiari, di condivisione con i fratelli,
sa che la tentazione è dietro l'angolo, non a caso a Pietro chiede per tre
volte "mi ami?".
Il dialogo tra Pietro e Gesù è una dichiarazione d'amore, un amore che nel
tempo si è trasformato, da un amore che cerca di dettare tempi (voleva
impedirgli di recarsi a Gerusalemme per evitargli la morte di croce, voleva
impedirgli di lavargli i piedi durante la Cena) ad un amore configurato
nell'ottica della volontà del Padre.
Così anche l'amore degli sposi matura, l'intuizione d'amore nel sacramento
del matrimonio si trasforma nel dono totale di sé.
Vera e Francesco
Redazione
1
maggio
2022.
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01/05/2022 |
Sanità. Le regole anti Covid in vigore dal 1°
maggio |
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Regole dal 1° maggio |
A
partire da oggi, 1 maggio 2022, cambiano le regole in vigore per contrastare
la diffusione del virus Covid-19 e le sue varianti.
Vediamo gli obblighi riguardanti l'uso della mascherina, il green pass e le
vaccinazioni.
Rimane l'obbligo della mascherina:
- a bordo di aerei, treni, metropolitane e bus, sino al 15 giugno;
- nei cinema, teatri, sale da concerto e palazzetti al chiuso, sino al 15
giugno;
- per i visitatori di ospedali, RSA, Hospice e strutture riabilitative;
- per gli studenti dai 6 anni in su, sino al termine del corrente anno
scolastico.
La mascherina:
- è fortemente raccomandata nei luoghi di lavoro.;
- non è necessaria ma è "raccomandata solo nelle situazioni a rischio"
nei negozi, supermercati, ristoranti, bar, stadi e teatri all'aperto.
Il green pass:
- rimane obbligatorio per le visite in ospedale e nelle RSA;
- non è più necessario per l'accesso in tutti i luoghi pubblici e privati e
sui mezzi di trasporto (con alcune esclusioni nei collegamenti per
l'estero).
L'obbligo di vaccinazione:
- resta in vigore sino al 15 giugno per il personale scolastico le Forze
dell'Ordine e tutti i cittadini dai 50 anni in su (ma per queste categorie
cessa l'obbligo di green pass per lavorare);
- resta in vigore sino al 31 dicembre per medici, infermieri e tutto il
personale sanitario (rimane requisito essenziale per lavorare).
Redazione
1
maggio
2022.
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