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Grotte.info Quotidiano - Febbraio 2010

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Febbraio 2010

 

27/02/2010

Attività. Tommaso Parrinello "Mission Manager" all'Agenzia Spaziale Europea

 

Tommaso Parrinello "Mission Manager" all'Agenzia Spaziale Europea.
Tommaso Parrinello

Ne ha fatta di strada da quando, ragazzo, lo incontravamo per le strade di Grotte. Oggi Tommaso Parrinello, dopo tanti anni, una laurea a Pavia, un dottorato nel Regno Unito e varie esperienze nel campo aerospaziale, lo ritroviamo a Frascati presso il centro dell'ESA per l'osservazione della terra (ESRIN), in qualità di "Mission Manager" del satellite CryoSat.
Con piacere ne ritroviamo le tracce e sottoponiamo ai lettori un interessante articolo sulla sua attività pubblicato nel sito ufficiale dell'ESA.

Leggi l'articolo sul sito ufficiale dell'ESA Visita l'argomento


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26/02/2010

Televisione. La prima puntata di "Teentalk", con Angelo Palermo

 

La prima puntata di "Teentalk", con Angelo Palermo
Guarda la puntata

Dopo tanti preparativi è partita la nuova trasmissione di Teleacras dedicata completamente ai giovani: Teentalk. Una volta a settimana i giovani, di diversa provenienza, dibatteranno su argomenti di attualità. L’argomento della prima puntata è Facebook, il social network più importante nel panorama mondiale. Oltre 60 milioni di foto caricate settimanalmente. Dal 2008 l’Italia è il paese con il maggiore incremento di numero di utenti, che raggiungono attualmente la cifra di oltre 18 milioni. Ospiti della trasmissione: Alfonso Giambra, Totò Sciumè, Simone Garufoli, Tatiana Milano, Riccardo Rizzo Zancali, Miriam Crapanzano, Fabrizio Chiarenza, Paolo Carraggi e Jennifer Costanza.
Teentalk è un programma di Enza Pecorelli e Angelo Palermo, per la regia di Gigi Bartolomeo.
La trasmissione è condotta da Angelo Palermo, con la collaborazione in studio di Francesca Puma, in onda su Teleacras, ogni mercoledi alle 15.00; in replica il sabato alle 23.55 e la domenica alle 13.00.

Guarda la 1^ puntata di Teentalk Visita l'argomento

 

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26/02/2010

Politica. Solidarietà al Presidente della Provincia D'Orsi dal gruppo MPA di Grotte

 

 

Riceviamo e pubblichiamo.

"Solidarietà e stima al Presidente Eugenio D’Orsi per l’impegno con cui sta affrontando la battaglia per la realizzazione dell’aeroporto.
Il Sindaco Paolo Pilato, i Consiglieri Comunali Michelangelo Valenza e Giacomo Costanza, i dirigenti e simpatizzanti del MPA di Grotte condividono la nobile battaglia politica del presidente della provincia di Agrigento Eugenio D’Orsi e della sua amministrazione, per la realizzazione dell’aeroporto in provincia di Agrigento riconosciuta da tutti una valida infrastruttura in grado di contribuire allo sviluppo economico della Nostra Provincia.
Esprimiamo altresì la nostra solidarietà al capogruppo provinciale del Mpa Totò Scozzari, per gli attacchi ingiustificati da parte dei mass media".

 

   

Il Sindaco Paolo Pilato
Il Vice Presidente del Consiglio Giacomo Costanza
Il Consigliere Michelangelo Valenza

 

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25/02/2010

Comune. Fatture illegittime: forte richiamo dell'Amministrazione a Girgenti Acque

 

Comune. Fatture illegittime: forte richiamo dell'Amministrazione a Girgenti Acque
Manifesto

Le fatture illegittime emesse da Girgenti Acque, anche di 839,30 euro per il solo allaccio, devono essere ritirate. E' quanto richiesto con fermezza dall'Amministrazione Comunale di Grotte alla società per azioni che gestisce il servizio.
Inoltre con un esplicito e chiaro manifesto (vedi immagine a fianco), firmato dal Sindaco Paolo Pilato e dal Vice Sindaco Salvatore Caltagirone, i cittadini vengono informati dei corretti importi relativi agli oneri di allacciamento, con l'invito a rivolgersi agli uffici comunali in caso di fatture palesemente "gonfiate". Pubblichiamo entrambe le comunicazioni.

Testo del manifesto rivolto ai cittadini.

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

          Si informa la cittadinanza che, in conformità al verbale del 13.02.09 col quale il Comune ha consegnato l'impianto idrico integrato alla Girgenti Acque S.p.A., gli oneri di ripristino ed allaccio idrico, come da art. 29 del Regolamento Comunale a tutt'oggi in vigore e sino a quando non verrà approvato il nuovo regolamento da parte dell'Assemblea dei Sindaci, sono i seguenti:
Riallaccio a seguito di sospensione temporanea o a tempo determinato: euro zero;
Allaccio utenza normale: euro 213,50;
Allaccio utenza stagionale: euro 299,55;
Allaccio utenza commerciale: euro 230,74.

          Qualsiasi altro onere eventualmente richiesto dalla Girgenti Acque S.p.A. è da ritenersi illegittimo, e, pertanto, si invitano i cittadini, qualora ciò dovesse verificarsi, a darne notizia a questo Comune.
Grotte, 23 febbraio 2010

 

  L'Assessore
On. Salvatore Caltagirone
Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato
 
 

Testo della lettera rivolta a Girgenti Acque S.p.A..

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

Ato Idrico Agrigento
Zona ind.le Asi
Aragona

Girgenti Acque
Zona ind.le Asi
Aragona

Oggetto: Applicazione regolamento idrico comunale

Con nota del 17 dicembre 2009 si rappresentava, a codesti spett. enti in indirizzo, il caso di un cittadino destinatario di una fattura di pagamento, per solo allaccio alla rete idrica, di euro 839,30.
Tale cifra non è in linea con le tariffe stabilite dal Comune di Grotte (regolamento idrico comunale - Determine Sindacali n. 10 del 24-03-2004 n.26 del 31-05-2006) alle quali il soggetto gestore, e quindi Girgenti Acque, è tenuto a dare applicazione non solo in ossequio alle normative vigenti che prevedono tale osservanza sino all'approvazione da parte dell'assemblea dei Sindaci del "regolamento di utenza", ma anche a quanto iscritto e ribadito nel verbale di consegna delle reti idriche e fognanti sottoscritto dal legale rappresentante del Comune (Sindaco), dal legale rappresentante dell'Ato idrico e dal legale rappresentante di Girgenti Acque in data 13 febbraio 2009.
Si chiede, pertanto, il ritiro delle fatture emesse non in conformità alle norme regolamentari del Comune di Grotte, la rigorosa applicazione delle stesse sino all'approvazione del regolamento di utenza nonché risposta scritta alla presente entro i termini di legge.
Questo Ente, qualora si dovesse costatare il perseverare di fatti non conformi alle norme sopracitate,  penalizzanti per gli utenti, suo malgrado, a loro tutela, adirà le vie legali.
 

 
  L'Assessore Municipale
Rag. Piero Castronovo
Il Vice Sindaco
On. Salvatore Caltagirone
Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato
 

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24/02/2010

Folklore. Assegnati i riconoscimenti del Festival "I Bambini del Mondo"

 

Assegnati i riconoscimenti del Festival "I Bambini del Mondo"
Coppa AIFA

Assegnati i riconoscimenti del Festival "I Bambini del Mondo"
Goccia della Vita

Il gruppo “Aragvi” della Georgia ha vinto la Coppa Aifa, riconoscimento messo in palio dal presidente dell’Associazione International Folk Agrigento, Claudio Criscenzo, che organizza il festival internazionale “I Bambini del mondo”, che ha aperto la Sagra del mandorlo in fiore.
“A partire da questa edizione – spiega Criscenzo – abbiamo deciso di premiare il gruppo che si distingue artisticamente per le danze ed i costumi, le musiche e la rappresentazione scenica”.
La scelta è andata al gruppo “Aragvi” di Tiblisi. Fondato nel 1996 il gruppo è formato da circa 150 elementi suddivisi per età. Ha il suo punto forte nei particolari balli della tradizione georgiana, caratterizzati dallo stare sulle punte senza l’ausilio di nessun tipo di scarpa, con salti veloci e spettacolari.
Considerato che il festival “I Bambini del mondo” non è solo folklore ma anche solidarietà e promozione dei diritti dei bambini nel mondo, l’Aifa ha istituito anche il premio “Goccia della vita”.
“Con questo riconoscimento – spiega il presidente del festival Giovanni Di Maia -  si vuole rappresentare l’impegno che il gruppo ha profuso nel portare avanti questi valori. L’aiuto che i bambini danno agli altri bambini”.
A ricevere il primo premio “La goccia della vita” il gruppo “Zespol Piesni i Tancak” di Lublin, Polonia. E’ forse il primo gruppo post 2^ guerra mondiale della Polonia; fondato nel 1948, è una vera Accademia  di canto e danza che nel corso della sua storia ha registrato oltre 40 mila iscritti. Il gruppo è stato nominato Ambasciatore ufficiale della cultura polacca nel mondo.
“Questo gruppo – specifica Criscenzo – ha partecipato tre volte al nostro festival ed ha sempre portato i valori di pace e solidarietà in giro per il Mondo”. Il premio è stato realizzato dall’artista agrigentino Nello Lombardo.

 

   

Giuseppe Moscato

 

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24/02/2010

Chiesa. Ministero dell'Accolitato per Dario Morreale

 

Chiesa - Ministero dell'Accolitato per Dario Morreale.
Locandina

Lunedi 8 marzo, alle ore 17.00 presso la chiesa della Divina Misericordia di Canicatti, l’Arcivescovo di Agrigento Mons. Francesco Montenegro conferirà il ministero dell’accolitato al seminarista grottese Dario Morreale.
L’accolitato, insieme al “lettorato”, è uno dei ministeri "ordinati" che viene conferito a coloro che si preparano a ricevere l’ordine del diaconato, tappa fondamentale per la successiva consacrazione sacerdotale.
L’accolito è un laico, non ancora un consacrato, che aiuta il vescovo, il presbitero o il diacono nella preparazione dell’altare e che svolge il servizio in preparazione e durante le funzioni liturgiche.
Solitamente, in mancanza di un accolito “ordinato”, molte delle sue funzioni sono svolte ordinariamente dai ministranti.
Insieme al seminarista grottese Dario Maria Salvatore Morreale, riceveranno lo stesso ministero i seminaristi Gioacchino Falsone, della comunità ecclesiale di Palma di Montechiaro, e Tommaso Pace, della comunità ecclesiale di Cianciana.
Inoltre l’Arcivescovo Don Franco conferirà il ministero del lettorato ai seminaristi Antonio Lalicata (di Canicatti), Giuseppe La Rocca (di Palma di Montechiaro), Calogero Lo Bello (di Naro) e Aldo Sciabbarrasi (di Canicatti).
Proseguendo gli studi formativi presso il seminario arcivescovile di Agrigento, entro breve tempo Dario Morreale riceverà l'ordinazione diaconale, preliminare alla consacrazione sacerdotale che avverrà presumibilmente entro il prossimo anno 2011.
Tutta la comunità ecclesiale di Grotte si sta preparando ad accompagnare il giovane seminarista, con il sostegno della preghiera, al sacerdozio, ministero nel quale Dario raggiungerà il fratello Paolo, già consacrato sacerdote ed attualmente impegnato nel servizio pastorale in qualità di viceparroco presso la parrocchia dell'Immacolata di Palma di Montechiaro.

Carmelo Arnone
24 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

 

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23/02/2010

Comune. Risposta del Sindaco Pilato alla lettera "Una fine ingloriosa" di Alessio Cimino e Giuseppe Messina

 

 

Riceviamo e pubblichiamo.

     "Cari Alessio e Giuseppe,
ho letto con molta attenzione la vostra lettera che rappresenta lo stato d'animo della classe giovanile nella nostra comunità. E’ vero, stiamo vivendo in un periodo difficilissimo in cui la crisi ha raggiunto picchi  mai visti nel passato e la scena sociale vede protagonisti giovani emigrare per ottenere il sacrosanto diritto di un lavoro onesto. Le piazze si spopolano, le migliori risorse vengono a mancare e un sindaco inerme nel non poter attenuare una crisi  che travolge soprattutto le piccole comunità come la nostra non può fare altro che battagliare sempre con più forza e alzare la voce, gridare il malcontento facendolo tutto suo.
     Un sindaco non può risolvere da solo problematiche di questa entità, ma può lavorare per rendere Grotte un paese accogliente ma soprattutto, punto di riferimento di denuncia nei confronti della “grande politica” che talvolta ci lascia soli, a lavorare in trincea. E posso dirvi cari Giuseppe e Alessio che nonostante le enormi ristrettezze economiche abbiamo fatto tanto e continueremo a fare. Abbiamo contratto un mutuo di 200.000,00 euro per il rifacimento delle strade interne del paese consapevoli delle buche presenti, vere trappole per una circolazione tranquilla. Abbiamo presentato 5 cantieri scuola alla Regione in attesa di finanziamento per cercare di dare aiuto a quanti non hanno un posto di lavoro adeguato per il mantenimento del fabbisogno familiare. Abbiamo ricevuto il finanziamento per le borse lavoro con le quali si amplierà l’assistenza domiciliare agli anziani.
     Abbiamo avuto un finanziamento per l’integrazione ed ampliamento dell’asilo nido con il “progetto primavera”, abbiamo ottenuto il finanziamento tramite il distretto socio-sanitario di cui facciamo parte per l'apertura di un centro di accoglienza per disabili mentali. Abbiamo ripristinato i contributi alle famiglie in stato di bisogno economico cercando di alleviare, anche se in minima parte, la sofferenza di una crisi che attanaglia soprattutto le famiglie più deboli.
     A voi giovani vi dico, altresì, di non demordere e lottare insieme, una battaglia difficile. Io sto con voi e cercherò sempre di venire incontro alle vostre esigenze. Abbiamo assegnato a tutte le associazioni presenti nel territorio i locali adeguati per intraprendere con tranquillità le attività teatrali, calcistiche, bandistiche, folkloriche che vedono protagonisti proprio voi giovani. Abbiamo rivalutato la Torre del Palo con gli incontri culturali estivi, stiamo preparando sin da adesso una rassegna teatrale estiva, un'importante edizione del Racalmare e del Martoglio, tornei estivi e altri momenti di aggregazione ecc… In un momento difficile come quello che stiamo vivendo la priorità di un sindaco è quella di dar voce a voi giovani e alle vostre esigenze.
     L’Amministrazione accetta i vostri consigli. Se avete idee, progetti, iniziative da realizzare  incontriamoci, discutiamone insieme perché sono sicuro che con le nostre forze Grotte non farà mai un’ingloriosa fine.
Con affetto".

 

   

Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato

 

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23/02/2010

Cultura. Regolamento della 8^ edizione del Premio di poesia dialettale "Nino Martoglio"

 

Regolamento della 8^ edizione del Premio di poesia dialettale "Nino Martoglio"
Lato a

Regolamento della 8^ edizione del Premio di poesia dialettale "Nino Martoglio"
Lato b

Pubblichiamo integralmente il regolamento della 8^ edizione del Premio "Nino Martoglio, la cui partecipazione scade improrogabilmente il 30 giugno 2010.
E' anche possibile scaricare qui (in formato pdf) il Regolamento del Premio Visita l'argomento oppure cliccando sulle immagini a lato (in formato jpg).

ASSOCIAZIONE CULTURALE – TEATRALE
“NINO MARTOGLIO”
GROTTE (AG)

PRESENTA

“PREMIO DI POESIA ‘NINO MARTOGLIO’ - OTTAVA EDIZIONE”

REGOLAMENTO

Art. 01: E' indetto dall'Associazione Culturale-Teatrale "Nino Martoglio" di Grotte il concorso "Premio di Poesia “Nino Martoglio” - Ottava Edizione" composto da un'unica sezione: raccolta inedita di poesia in lingua siciliana.

Art. 02: Sono ammesse al concorso raccolte aventi un minimo di seicento versi sino ad un massimo di mille versi inediti, a tema libero e comunque non premiati né segnalati in altri concorsi.

Art. 03: La giuria è presieduta dal Prof. Salvatore Di Marco e formata da: Prof. Tommaso Romano, Prof. Nino Agnello, Prof. Salvatore Trovato, Prof. Salvatore Mugno, Dott. Antonio Liotta, Prof. Alfio Patti.
Membro speciale della giuria: - Dott. Gregorio Napoli, critico cinematografico, che individuerà nel panorama artistico-cinematografico internazionale la figura maggiormente rappresentativa della “sicilianità”.
La giuria assegnerà il Premio Speciale “Francesco Pillitteri”, alla figura maggiormente rappresentativa della storiografia siciliana.
La giuria:
- selezionerà una rosa di tre (3) raccolte finaliste;
- nella serata di premiazione darà proclamazione della raccolta vincente tra la rosa finale.

Art. 04: Le raccolte devono essere prodotte in sette (7) copie, con traduzione, tutte anonime contenute in un plico; nello stesso dovrà essere inserito un cd contenente copia digitale (files formato “.doc” o “.rtf” o “.txt”) della raccolta. Il plico, a sua volta, sarà inserito in una busta più capiente che porterà al suo interno una busta più piccola dove devono essere sistemati:
- breve curriculum dell'autore, recapito telefonico, e-mail, ecc.;
- autocertificazione con allegata fotocopia di documento di riconoscimento, in cui si attesta che l'opera non è stata mai pubblicata, né premiata e/o segnalata e che i versi sono originali.

Art. 05: L'intero plico (come previsto dall'art. 4) deve pervenire entro e non oltre il 30/06/2010 (farà fede il timbro postale) al seguente indirizzo: ASSOCIAZIONE "NINO MARTOGLIO" - C/O ARISTOTELE CUFFARO - PIAZZALE PADRE VINTI N° 4 - 92020 GROTTE (AG).

Art. 06: Le raccolte pervenute alla Segreteria del Premio saranno numerate progressivamente, in ordine d’arrivo. Tale numero contraddistinguerà ogni singola raccolta, sino al giorno della premiazione. La Segreteria invierà una copia di ciascuna raccolta, individuata unicamente dal numero assegnatole, ad ogni componente della Giuria, il quale formulerà, per ciascuna opera, un giudizio espresso in trentesimi, che farà pervenire alla Segreteria.
La Segreteria, raccogliendo tutti i giudizi formulati, stilerà una graduatoria di merito e comunicherà ai giurati la terna finale, individuata sempre dal numero assegnatole.
La Giuria si riunirà successivamente per scegliere, nella rosa finale, la raccolta vincitrice.
A seguito dell’individuazione della raccolta vincitrice, la Segreteria del Premio comunicherà alla Giuria i nomi degli autori della terna finale, sinora individuata soltanto dal numero assegnato.

Art. 07: Le opere pervenute non saranno restituite e resteranno patrimonio dell'Associazione.

Art. 08: Gli autori si assumono totalmente, ai sensi delle norme legali vigenti, tutte le responsabilità dei contenuti delle opere da loro presentate.

Art. 09: L'esito del concorso sarà comunicato a tutti i partecipanti.

Art. 10: Il giudizio della giuria è inappellabile e definitivo.

Art. 11: I finalisti (ai quali verranno garantite le spese di vitto e alloggio) dovranno ritirare il premio durante la cerimonia di premiazione. Non si accettano deleghe. I premi non ritirati personalmente resteranno patrimonio dell’Associazione.

Art. 12: Ai finalisti verrà assegnato il trofeo Martoglio opera dello scultore Salvatore Cipolla. Al vincitore, oltre al trofeo, verrà consegnato il contratto gratuito di pubblicazione della raccolta con la casa editrice Medinova che garantirà anche la distribuzione del libro.

Art. 13: Il mancato rispetto dei uno dei sopra citati articoli comporterà l’esclusione d’ufficio dal concorso.

Per maggiori informazioni contattare:
Direttore Artistico: Aristotele Cuffaro - tel. 0922.945226, cell. 333.4544998, e-mail: aristotelecuffaro@hotmail.it
Segreteria: Carmelo Arnone - cell. 328.0614145, e-mail: carmelo.arnone@grotte.info.
 

 

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23/02/2010

Cultura. Presentata all'ISSPE di Palermo la 8^ edizione del Premio "Nino Martoglio"

 

Presentata all'ISSPE di Palermo la 8^ edizione del Premio "Nino Martoglio"
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Presentata all'ISSPE di Palermo la 8^ edizione del Premio "Nino Martoglio"
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"Il Premio Martoglio, nella sua attuale formula, ha voluto mutare la filosofia delle occasioni concorsuali nel campo letterario, partendo da una considerazione: i premi di poesia, o sono di riconoscimento del lavoro svolto dai poeti durante il loro percorso, del loro cammino, oppure sono premi promozionali, che servono a promuovere non solo l'opera del poeta ma anche la volontà di attribuire a quell'opera la responsabilità di rappresentare all'esterno la poesia siciliana contemporanea dei nostri giorni. Per questa ragione abbiamo scelto una formula che privilegia la promozionalità, non tanto la concorsualità, ma una selezione tra sillogi di un testo che per i suoi meriti letterari ha la capacità di proiettare un messaggio al di sopra delle circostanze temporanee. Non un premio che assegna una medaglia, un riconoscimento simbolico o anche una modesta e umile mercede, che poi vola tra le dita e non lascia niente. Abbiamo un editore che, non solo pubblica - in palio c'è un contratto tra l'autore e l'editore - (per la semplice pubblicazione come atto tra testo e tipografia non occorre un editore, basterebbe una istituzione produce l'opea), ma un editore che ha la disponibilità di canali, che può portare 'oltre la siepe' l'opera: il contatto con le librerie, col pubblico e la messa in circuito dell'opera letteraria. Funziona in questo modo il Premio Martoglio".
Con queste parole il Prof. Salvatore Di Marco, tra i maggiori "sicilianisti" viventi, ha riassunto il significato e la filosofia del Premio di poesia dialettale "Nino Martoglio", la cui ottava edizione è stata presentata al pubblico lo scorso 19 febbraio, nella prestigiosa sede palermitana dell'ISSPE (Istituto Siciliano di Studi politici ed Economici).
L'occasione è stata propizia per proporre ai presenti l'opera vincitrice dell'ultima edizione del Premio: "Venti di Sicilinconia", raccolta di poesie di Piero Carbone. L'autore, presente in sala, ha declamato alcuni versi della silloge, insieme all'artista flamenco Juan Diego Catalano.
Durante la manifestazione, moderata dal giornalista Salvatore Picone, si sono susseguiti i saluti di Umberto Balistreri (Segretario Generale dell'ISSPE), del Sindaco di Grotte Paolo Pilato, dell'Assessore alla Cultura Domenico Criminisi e gli autorevoli interventi di Tommaso Romano (membro della giuria), Antonio Liotta (editore) e Aristotele Cuffaro (ideatore e direttore artistico del premio).
La presentazione è stata animata da brani musicali eseguiti da Patrizia Genova (cantante) e Simone Fiorenza (chitarra), nonché dalla performance chitarristica dell'artista flamenco Juan Diego Catalano.
Tra le novità dell'ottava edizione del Premio "Nino Martoglio", la più significativa è l'istituzione del Premio Speciale "Francesco Pillitteri" (insigne giurista ed economista grottese, la cui figura è stata ricordata dal figlio Salvino Pillitteri, nel suo breve intervento di saluto e ringraziamento) che verrà assegnato alla figura maggiormente rappresentativa della storiografia siciliana.

Carmelo Arnone
21 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

Pubblichiamo alcune immagini (30 foto di © Associazione Culturale "Punto Info") ed il video della manifestazione.
 

Presentazione a Palermo della 8^ edizione del Premio "Nino Martoglio"
Invito

Presentazione a Palermo della 8^ edizione del Premio "Nino Martoglio"
Programma

  Foto della presentazione Visita l'argomento Video della presentazione Visita l'argomento  

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22/02/2010

Chiesa. Programma della settimana

 

 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
- Martedi 23 febbraio, alle ore 17.30 a San Francesco, riunione dei gruppi liturgici di tutte le tre parrocchie;
- mercoledi 24 febbraio, alle ore 16.30 nella chiesa della Madonna del Carmelo, riunione delle Ancelle della Divina Misericordia;
- mercoledi 24 febbraio, alle ore 19.30 a San Francesco, riunione dei genitori dei ragazzi di 1^ Comunione della chiesa Madre;
- giovedi 25 febbraio, alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo, prove di canto della Corale;
- venerdi 26 febbraio, alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo, Adorazione Eucaristica animata dai giovani;
- tutti i venerdi di quaresima, astinenza dalle carni e celebrazione della Via Crucis ai seguenti orari: ore 17.00 nella chiesa Madonna del Carmelo; ore 17.00 (Santo Rosario e Via Crucis) nella chiesa San Rocco; ore 17.00 (Via Crucis e Santa Messa) nella chiesa del Purgatorio.

 

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22/02/2010

Folklore. La Compagnia "Herbessus" alla Sagra del Mandorlo in Fiore

 

La Compagnia "Herbessus" alla Sagra del Mandorlo in Fiore
Vedi le foto

Al Festival Internazionale del Folklore, che si celebra annualmente all'interno della Sagra del Mandorlo in Fiore, non poteva mancare la presenza della Compagnia "Herbessus". Il gruppo grottese partecipa da diversi anni alla manifestazione internazionale guadagnando sempre maggiori consensi ed acquisendo, con impegno, costanza e qualità, l'invito alla partecipazione. La Compagnia "Herbessus" ha sfilato, insieme a tutti gli altri gruppi provenienti da ogni parte del mondo, per le vie principali di Agrigento ed esibendosi riscuotendo scroscianti applausi.

Pubblichiamo alcune immagini della Compagnia alla manifestazione (56 foto di © Salvo Lo Re "President").

Foto della Compagnia "Herbessus" alla Sagra Visita l'argomento

 

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21/02/2010

Televisione. Festival della canzone italiana: il festival senza vergogna

 

 

Non sono un patito del festival di Sanremo. Di solito lo seguo distrattamente, senza impegno. Di quest'ultima edizione mi incuriosiva  particolarmente la conduzione "ruspante" di Antonella Clerici, la "Antonellina" nazionale.
Tanta simpatia, una carica esplosiva di umanità e la capacità eccezionale di "bucare lo schermo". Amata dalle mamme, dalle nonne, dai bambini, dalle famiglie. Una scenografia da premio oscar. Di buon gusto e assolutamente accattivante il passaggio del testimone, durante la prima serata, tra Bonolis-Laurenti e la Clerici. Alquanto fuori luogo, mi è sembrata, la presenza sul palco di calciatori che al festival nulla hanno da dare e nulla da dire (ma tanto da prendere). Una cometa, il passaggio della Regina di Giordania: bellezza, classe, stile, eleganza, semplicità (non occorre nascere nobili per avere "nobiltà"; una distanza abissale con presunti "principi" nostrani). Brava e professionale "J.Lo", cantante, attrice, ballerina: una vera artista. Tanti ospiti di grido ma anche (meno male) le canzoni. Alcune belle, gradevoli, interessanti; altre meno. Le serate, nonostante le previsioni, si susseguono con risultati sempre più incoraggianti. La conduzione e direzione artistica di Antonella Clerici viene premiata dallo share. Tutto procede per il meglio sino al finale dell'ultima serata. Mi chiedo: come è mai possibile che artisti come Arisa, Cristicchi, Irene Fornaciari, Noemi, Malika, Ruggeri e tanti altri siano stati "bocciati" mentre a conquistare la finale rimangano Scanu, Mengoni e (soprattutto) il trio Pupo-Emanuele Filiberto-Canonici?
Il mio interrogativo, almeno mi consolo, è stato condiviso dal pubblico in sala e dai professori d'orchestra. All'udire i risultati, i primi hanno protestato vigorosamente, come mai successo al festival, alzandosi in piedi ed urlando "Vergogna" e "Venduti"; gli altri hanno strappato e gettato sul palco gli spartiti, chiedendo che fossero resi pubblici i risultati delle votazioni (loro avevano diritto di voto).
Anch'io, nel mio piccolo mi sono profondamente indignato, ma mi sono fatto un'idea. In tempi di reality, probabilmente è normale che arrivino in finale personaggi già protagonisti di "Amici" e "X Factor". Molto spinti col televoto che, sino a prova contraria, dovrebbe assicurare l'imparzialità. A mio parere, senza nulla togliere ai giovani artisti, il meccanismo appare molto simile ad un "allevamento in batteria". Piuttosto mi domando: come ha fatto il trio Pupo-Emanuele Filiberto-Canonici ad arrivare in finale? Dopo un immeritato ripescaggio e tanti (meritati) fischi. Ci sono davvero migliaia di italiani entusiasti della loro canzone tanto da "spingerli in alto" con gli sms? Davvero inqualificabile, nel finale, l'imperturbabile insistenza di Pupo nel continuare a promuovere il suo programma "I raccomandati" nonostante la presentatrice cercasse di riprendere il microfono.
Poteva essere un festival indimenticabile: purtroppo le leggi non scritte, talvolta arbitrarie ed ingiuste, dello spettacolo hanno prevalso. Hanno consegnato il premio finale a Scanu. Hanno vinto i soliti "Amici" e noi (recita il verso finale della canzone di Cristicchi) che "ce la prendiamo".
Forse è meglio non prendersela, d'altronde - cantava Bennato - "sono solo canzonette", è spettacolo, è finzione non è la verità.
Però rimane la sgradevole sensazione, da utente che ha pagato il canone RAI (l'ho già pagato, è inutile che continuino a ricordarmelo tutti i santi giorni!), di sentirmi preso in giro. Mi sia concessa una parola riassuntiva: vergogna!

Carmelo Arnone
21 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

 

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21/02/2010

Comune. Appaltati i lavori di restauro della ex chiesa di San Nicola

 

Vista frontale
Vista frontale

Vista dalla scalinata
Vista dalla scalinata

Vista laterale
Vista laterale

Interno della Chiesa
Interno della Chiesa

Sta per diventare realtà il progetto di restauro della ex chiesa di San Nicola a Grotte, che vedrà la nascita del nuovo Centro Polifunzionale "San Nicola".
Una realizzazione promossa e seguita nelle prime fasi dall'allora Sindaco di Grotte, Dott. Giacomo Orlando, dal Dott. Angelo Collura, attuale Presidente del Consiglio Comunale e dall'Arch. Ignazio Infantino, progettista dell'opera.
Esperito il bando della gara d'appalto, una impresa di Favara si è aggiudicata i lavori, per un importo 836.000 euro, che avranno inizio tra qualche mese.
Se tutto procederà secondo i tempi stabiliti, tra dodici mesi il Comune di Grotte potrà beneficiare di una sala polifunzionale da 90 posti a sedere e di una sala espositiva dotata di dispositivo audio e video.
La chiesa di San Nicola era la ricostruzione, risalente al Cinquecento, della pieve di San Nicola di epoca medievale, che esistette a Grotticelle (il nome che allora aveva quel piccolo agglomerato di casupole) e che funzionò da parrocchia sino alla grande peste del 1300, in seguito alla quale il piccolo borgo rimase spopolato.
Nella chiesa di San Nicola erano presenti delle confraternite che costruirono e fecero funzionare un ospedale, attivo nel 1607. Anche se ne rimangono pochi ruderi, la memoria della chiesetta non può essere dimenticata poiché rappresenta l'unico legame tra l'attuale Grotte e l’antico borgo medievale di Grotticelle.
Il decadimento della chiesa di San Nicola ha inizio verso la metà del 1900 quando, complice la carenza di conoscenza storica e la mancanza di lungimiranza, la proprietà del luogo sacro passò ai privati. Nel corso degli anni i locali vennero utilizzati come falegnameria, deposito di materiale vario ed in seguito abbandonati all'incuria ed al degrado.
Dopo lunghi anni, nel gennaio del 2005 l'Amministrazione Comunale decise di acquistarla per utilizzarla come attrezzatura di quartiere. Nel luglio 2006 il progetto di restauro dell'Architetto Infantino riceve il finanziamento da parte dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed Ambientali.
Oltre al recupero dell'edificio, il progetto, che prevede di
intaccare il meno possibile la morfologia originale della ex chiesa, include la riorganizzazione e riqualificazione della piazzetta antistante la chiesa e della scalinata di collegamento con la Via Washington.
La "riconquista" della ex chiesa di San Nicola, dopo il recupero della "Torre del Palo", costituirà di certo un grande risultato per il paese.


Carmelo Arnone
21 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

Nelle foto a fianco è visibile lo stato attuale e quello futuro della struttura.

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21/02/2010

Agricoltura. Percorsi formativi a cura della SOAT 100 Grotte

 

Agricoltura. Percorsi formativi a cura della SOAT 100 Grotte
 

La SOAT 100 di Grotte (Sezione Operativa di Assistenza Tecnica dell'Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari), diretta dal Dott. Massimo Brucato, nell'ambito delle molteplici attività di formazione ed informazione che costantemente mette in atto verso gli operatori del settore ed i giovani, sta organizzando una serie di seminari, giornate di campagna, sedute di analisi sensoriale ed altre attività inerenti la vitivinicoltura nel territorio agrigentino ed in quello grottese in particolare.
Il tema del primo corso, del quale sono aperte le iscrizioni e che inizierà il 1° marzo 2010 alle ore 09.30 presso la sede SOAT di Grotte, sarà "Dal campo alla bottiglia: seminari e giornate di campagna".
Il corso inizierà dal campo, con una giornata di esperienza diretta sulla potatura, con la guida di un potatore di una grande azienda vitivinicola siciliana.
L'incontro con un grande enologo siciliano aiuterà i corsisti a cogliere gli aspetti salienti della vitivinicoltura, partendo dalla pianta sino ad arrivare alla bottiglia. Particolare attenzione sarà dedicata agli artigiani della vinificazione ed alle cantine.
I momenti di analisi sensoriale saranno svolti allo scopo di educare all'utilizzo consapevole dei sensi, per comprendere appieno caratteristiche e qualità del vino.
Il percorso formativo sarà così articolato:
- una giornata di campagna sulla potatura della vite;
- una tavola rotonda con l'enologo sul tema "Dal campo alla bottiglia";
- un seminario sull'analisi sensoriale dei vini;
- un seminario su "Vino, sensi, tecnologia" condotto dall'enologo e da un esperto di analisi sensoriale;
- una visita in cantina con la guida dell'enologo.
Molteplici i canali di comunicazione attivati per informazioni ed iscrizioni:
- telefonare al n° 0922.947577;
- inviare un sms al 380.4699614;
- inviare un fax al n° 0922.947529 (all’attenzione del Dott. Brucato – SOAT di Grotte);
- inviare una e-mail all’indirizzo: soat.grotte@regione.sicilia.it.
Insieme alla richiesta di informazioni o per l'iscrizione è necessario comunicare le proprie generalità, la residenza, un recapito telefonico fisso o cellulare, il proprio indirizzo e-mail, in modo da poter essere contattati per comunicazioni inerenti il corso.

Carmelo Arnone
21 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

 

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19/02/2010

Folklore. I giovani della Compagnia "Herbessus" alla sagra del Mandorlo in Fiore

 


Vedi le foto

Tanta emozione e una grande gioia da parte dei giovani della Compagnia Folkloristica "Herbessus", che hanno avuto la possibilità, anche per quest'anno, di partecipare al 10° Festival Internazionale "I bambini del mondo", manifestazione collaterale alla Sagra del Mandorlo in fiore. La partecipazione della compagnia grottese, unico gruppo folk della provincia ad essere invitato alla manifestazione, è una ulteriore conferma del livello di qualità e di rappresentatività raggiunto.
Numerosi gli impegni dei ragazzi nella città dei templi: esibizioni e sfilate in Piazza Municipio, Via Atenea, Viale della Vittoria, Piazza Don Minzoni (Cattedrale), al Palacongressi e lungo la passeggiata archeologica alla Valle dei templi.
Inoltre, a Racalmuto, insieme al locale gruppo "
Mothyon", dove i giovani dell'Herbessus hanno realizzato un gemellaggio con i gruppi di Croazia e Serbia.

Pubblichiamo alcune immagini della partecipazione alle manifestazioni (96 foto di © Salvo Lo Re "President" e Sofia Vizzini).

Foto dei giovani "Herbessus" alla Sagra Visita l'argomento

 

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18/02/2010

Chiesa. Convegno Pastorale Diocesano: dal Sinodo alle Unità Pastorali

 

Chiesa -  Convegno Pastorale Diocesano: dal Sinodo alle Unità Pastorali.

L'Arcidiocesi di Agrigento s'incontrerà, il prossimo 6 marzo 2010, presso il Palacongressi del Villaggio Mosè, per un importante convegno diocesano sul tema attuale delle Unità Pastorali.
Sono molte le parrocchie che stanno vivendo questa nuova esperienza, alla quale i fedeli ed i sacerdoti non erano abituati.
Molte le incertezze, i dubbi, le perplessità che accompagnato la realizzazione concreta di questa esperienza. Per offrire una visione corretta e più ampia di cosa è da un punto di vista teologico e pastorale l'Unità Pastorale, la Chiesa di Agrigento invita a relazionare al Convegno S.E. Mons. Brambilla, Vescovo Ausiliare di Milano.
L'Arcidiocesi Ambrosiana ha da tempo messo in atto con profitto questa realtà ed ha elaborato degli illuminanti documenti sinodali su temi fondamentali per una piena condivisione ed attuazione delle Unità Pastorali.
Di questi documenti, le parti principali e significative hanno per oggetto "La Parrocchia",  il "Consiglio Pastorale Parrocchiale", il "Consiglio per gli affari economici" e "Le Unità Pastorali".
L'invito a partecipare al Convegno è rivolto in primo luogo a "tutti i parroci" (riportiamo testualmente dal programma ufficiale), e poi ai tutti gli operatori pastorali (diaconi, religiosi, operatori pastorali...).
La manifestazione si svolgerà secondo il seguente programma.

Programma Convegno Pastorale Diocesano
6 Marzo 2010 - Palacongressi Agrigento
Tema: "Chiesa: Comunione di Comunità: dal Sinodo Diocesano alle Unità Pastorali"
Modalità: 5 persone per ogni parrocchia (membri di consigli pastorali parrocchiali, foraniali, cittadini)
Invitati: tutti i parroci, diaconi, religiosi, religiose, insegnanti di religione, operatori pastorali, rappresentanti di gruppi ecclesiali, associazioni, movimenti, confraternite.
09.00       Arrivi e accoglienza
09.30       Momento di preghiera
10.00       L’esperienza del sinodo diocesano: contenuti e prospettive (Padre A. Tortorici)
11.00       Riflessione su alcune aree pastorali a seguito del sinodo
13.00       Pausa pranzo
14.30       Animazione e momento di fraternità
16.00       Le unità Pastorali: Teologia ed Ecclesiologia (S.E. Rev.ma mons. Brambilla - vescovo ausiliare di Milano)
17.00       Dibattito
18.00       Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo S.E. Mons. Francesco Montenegro
19.00       Ritorno alle proprie comunità

In preparazione alla partecipazione all'evento ecclesiale, che si preannuncia numerosa dalle tre parrocchie della comunità di Grotte, ed a beneficio di fedeli e religiosi riteniamo proficuo pubblicare i documenti del Sinodo Ambrosiano ai quali abbiamo fatto riferimento in precedenza.

Carmelo Arnone
18 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

Scarica la scheda di partecipazione al Convegno Visita l'argomento
 

 

  Comunità Ambrosiana: la Parrocchia Visita l'argomento Comunità Ambrosiana: le Unità Pastorali Visita l'argomento  

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18/02/2010

Comune. Lettera del Sindaco al Presidente della Regione, sull'affidamento degli incarichi professionali

 

 


COMUNE DI GROTTE

(Provincia di Agrigento)

 

   


           On.le Raffaele Lombardo
           Presidente della Regione Siciliana

e, p.c. On.le Michele Cimino
           Vice Presidente della Regione Sicilian
a

e, p.c. On.le Luigi Gentile
           Assessore Regionale Lavori Pubblici

e, p.c. On. Roberto Di Mauro
           Assessore Regionale Territorio e Ambiente

e, p.c. Dott. Ing. Gaetano Fede
           Presidente Consulta Ordini Ingegneri Sicilia

e, p.c. Dott. Arch. Rino La Mendola
           Presidente Consulta Ordini Architetti Sicilia

e, p.c. On.le Sergio Chiamparino
           Presidente A.N.C.I.

e, p.c. Dott. Roberto Visentin
           Presidente A.N.C.I. Sicilia

 
 

Oggetto: affidamento incarichi professionali

On.le Presidente
in occasione dell'attenta lettura del recente bando relativo a P.O. F.E.R.S. SICILIA 2007/2013, al punto 13 “Spese ammissibili” ho avuto modo di leggere che “Si evidenzia che gli affidamenti di incarico professionale dovranno effettuarsi attraverso procedure di evidenza pubblica, pena l’inammissibilità della relativa spesa a valere sulle risorse comunitarie del presente bando”. Una richiesta certamente corretta, ma la cui interpretazione sta generando confusione e preoccupazione da parte dei rappresentanti dei Comuni con i quali sono stato in contatto e dei professionisti. Infatti la legittima richiesta prevista nel bando non può riferirsi che agli incarichi conferiti o da conferire dopo l'entrata in vigore delle nuove disposizioni i materia di lavori pubblici (legge 109/1994 così come recepita in Sicilia dalla LR 2.8.2002 n.7 e successive modifiche e integrazioni).

In realtà si sta diffondendo l'errata interpretazione di riferire tale disposizione anche agli incarichi che i Comuni avevano già conferito prima dell'entrata in vigore delle citate disposizioni, quando, in assenza di propri fondi i Comuni accettavano la generosa offerta di professionisti di rinviare il pagamento delle rispettive competenze al finanziamento dell'opera.

La Regione Siciliana ha già legittimato i vecchi incarichi con quanto previsto al comma 4 dell’Art. 41 della LR 2.8.2002 n.7 (Norme transitorie) che così recita:
Sono fatti salvi gli incarichi di progettazione in corso di espletamento o espletati; le amministrazioni conferenti nominano i responsabili del procedimento e, previa relazione dello stesso, provvedono, ove necessario, a richiedere ai professionisti incaricati l'adeguamento delle progettazioni ai requisiti previsti dalla presente legge. Gli eventuali maggiori oneri sono ricompresi nel quadro economico del progetto”.

Restava solo il dubbio sulla legittimità degli incarichi conferiti senza copertura finanziaria con il  subordinamento del pagamento del compenso di un professionista per la progettazione di un'opera pubblica alla concessione del relativo finanziamento. La legittimità di tale modo di operare è stata confermata da una giurisprudenza ormai consolidata in materia, legittimata da diverse sentenze emesse dalla Corte di Cassazione civile. A titolo di esempio si riportano le due seguenti sentenze massimate come di seguito.

C. di Cass. Sez. I, 08 febbraio 2007, n. 2770.
Nell'ambito di un contratto di prestazione d'opera intellettuale stipulato tra professionista e Comune ed avente ad oggetto la redazione del progetto per la realizzazione di un'opera pubblica, è valida la clausola che condizioni sospensivamente il diritto al compenso del professionista alla concessione del finanziamento da parte di un ente pubblico terzo. (Nel caso di specie, la Corte ha precisato che la disposizione relativa all'inderogabilità dei minimi tariffari non costituisce norma imperativa idonea a rendere invalida qualsiasi pattuizione in deroga, allorché questa sia stata valutata dalle parti nel quadro di una libera ponderazione dei rispettivi interessi).


C. di Cass. Sez. I, 27 settembre 2007, n. 20319
La clausola con cui, in una convenzione tra un ente pubblico territoriale e un ingegnere al quale il primo abbia affidato la progettazione di un'opera pubblica, il pagamento del compenso per la prestazione resa sia condizionato alla concessione di un finanziamento per la realizzazione dell'opera stessa, oltre ad essere valida, in quanto non si pone in contrasto col principio di inderogabilità dei minimi tariffari, non viola i principi di imparzialità e buon andamento della p.a. (art. 97 cost.) perché subordinare il compenso del professionista all'effettivo finanziamento dell'opera è garanzia di un accorto uso del denaro pubblico.

D’altra parte se così non avessimo fatto, quasi tutti i Comuni dell'isola, in funzione delle precarie condizioni economiche in cui versiamo non avremmo realizzato alcuna opera e, con il piano triennale delle opere pubbliche avremmo avuto solo “il libro dei sogni" dei nostri cittadini.
È evidente che la rinuncia del pagamento delle competenze tecniche ai professionisti è poi legata alla corretta attivazione del Comune a fare quanto di sua competenza per agevolare e non precludere il finanziamento dell'opera. Senza tale attività la Cassazione ha sentenziato che spetta ai professionisti il pagamento delle relative competenze professionali.

Per quanto sopra, anche se oggi avessimo delle risorse economiche per la progettazione, messe a disposizione della Regione, noi potremmo attivarci per pubblicare bandi per la progettazione di opere differenti da quelle per le quali a suo tempo sono stati conferiti legittimi incarichi, in alternativa incorreremmo in un contenzioso con la sicura soccombenza del Comune nei confronti del professionista e con il dovere pagare, quindi, ben due volte le competenze per la progettazione della stessa opera. Una strada questa che non mi sembra percorribile né sotto l'aspetto economico, né sotto quello sociale.

Io credo che non possano essere vanificati gli sforzi economici degli investimenti che tanti professionisti, a loro rischio, hanno fatto mettendo i nostri comuni nelle condizioni di avere dei progetti cantierabili, ottenere i relativi finanziamenti e mettere in moto l’occupazione migliorando i servizi sociali e le infrastrutture.
Le nuove norme debbono essere rispettate, ma debbono essere altresì salvaguardati gli interessi legittimi dei Comuni, che altrimenti verrebbero tagliati fuori dai flussi finanziari, e gli interessi dei professionisti che, generosamente e a rischio, hanno anticipato somme per espletare l'incarico loro conferito. D'altra parte i progetti esistenti vanno ad esaurirsi lasciando quindi via libera alle nuove disposizioni in materia.
Nell’ipotesi di espletamento di gara ad evidenza pubblica si potrebbe avere come conseguenza, nel caso molto probabile della non aggiudicazione del tecnico titolare dell’originario incarico, un legittimo avvio di un contenzioso tra professionista e Comune per il pagamento delle competenze già dovute con la sicura soccombenza di quest’ultimo.

 
   

Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato

 

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18/02/2010

E-mail. "E noi giovani cosa facciamo...", di Vincenzo Zaffuto

 

 

Riceviamo e pubblichiamo.

"E noi giovani cosa facciamo per sbloccare questo paese fantasma... niente, niente niente; aspettiamo la mano dal cielo sperando un qualcosa che non arriverà mai!
Mancano gli uomini di una volta, che sapevano prendere iniziative da soli senza aspettare l'amministrazione comunale: primitiva, non al passo con i tempi e antiprogresso; gli uomini con tanto coraggio di una volta che si inventavano il da farsi per sbloccare questi giovani con tante iniziative!
Ora non vuole fare nessuno niente, a meno che non si critichi il sindaco, l'assessore di turno ecc...
Dobbiamo essere noi a smuoverci, a cambiare le cose, con voglia di intraprendere!".

 

   

Vincenzo Zaffuto

 
 
Dalla Redazione.
Gentile Sig. Zaffuto,
il suo messaggio (che pubblichiamo per rispetto della sua opinione) non ci convince e non ne condividiamo toni e contenuti.
Le accuse d'inerzia ai giovani, quelle generiche e gratuite all'Amministrazione Comunale, il suo rimpiangere gli "uomini di una volta", più che contributo propositivo appaiono come "chiacchiere da bar". Però vogliamo darle fiducia: siamo sicuri che lei sarà il primo a "smuoversi" per cambiare le cose, mostrando la sua voglia d'intraprendere. Delle sue iniziative, attività, imprese, quando ce le comunicherà, daremo conto ai nostri lettori.
 
   

Carmelo Arnone

 

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17/02/2010

E-mail. "Una fine ingloriosa"; da Alessio Cimino e Giuseppe Messina

 

 

Riceviamo e pubblichiamo.

"Lunedì, 15 febbraio 2010. Come al solito, ci incontriamo di sera in piazza. Un saluto veloce, una pacca sulle spalle e poi via, saliamo in macchina per il consueto giretto.
Dopo qualche scambio di battute, un rapido racconto sulla propria giornata trascorsa, ecco che ci viene in mente, veloce come un flash, una triste riflessione che accomuna i nostri pensieri: l’ormai lenta ed inesorabile fine della nostra amata Grotte.

Abbiamo rispettivamente 25 e 23 anni, non siamo anziani ma neanche ragazzini adolescenti. Facciamo parte di quella fascia d’età che ha visto, sotto il proprio sguardo, lo sgretolarsi del nostro paese. Sembra ieri quando a Grotte, in questo periodo, si assisteva alla sfilata dei carri allegorici di carnevale. Sembra ieri quando a Grotte, in piena estate, si assisteva felici e spensierati alla proiezione di pellicole e agli spettacoli teatrali nell’atrio dell’Istituto Comprensivo Roncalli.
È vero, si andava ancora a scuola, non c’era una crisi profonda come quella che l’intero globo sta attraversando, ma le nostre strade erano decisamente più popolate ed in giro si vedeva molta più gente di quanta ce ne sia adesso. Le varie amministrazioni comunali riuscivano, in un modo o nell’altro, a tirare avanti con i fondi a disposizioni ed a proporre manifestazioni di spettacolo per l’intera cittadinanza. Chi di noi potrà mai dimenticare le splendide Estati Grottesi… noi crediamo nessuno.
A distanza di anni molte cose sono cambiate. Il nostro paese è diventato un paese fantasma.
Purtroppo ormai assistiamo allo spopolamento delle nostre case, al degrado più totale ed assoluto, alla mancanza di ogni tipo di organizzazione che possa, in qualche modo, risollevarci dal fondo del barile ove stazioniamo.
La nostra non vuole essere né una critica, né un’accusa nei confronti di nessuno. Trasformiamo in parole ciò che vedono i nostri occhi.
Ci teniamo a precisare, ancora una volta, che non nutriamo nessun rimorso o sdegno nei confronti dell’amministrazione comunale ed in particolar modo nei confronti del nostro Signor Sindaco Paolo Pilato verso il quale nutriamo un grande rispetto sia dal punto di vista umano che da quello professionale. Ma la realtà, purtroppo, rimane quella che è.
Abbiamo strade che persino i muli rinuncerebbero a percorrere, la mancanza più totale dei servizi, le chiese che ci cadono addosso, manifestazioni che scompaiono anno dopo anno.
A tal proposito, nonostante tutto, continuiamo a lottare nella speranza che, almeno quella, non venga mai cancellata… la nostra festa in occasione della Santa Pasqua, ultima spiaggia per noi Grottesi.
Abbiamo deciso di scrivere tutto ciò per un semplice motivo: noi non vogliamo che la gente ci esprima il proprio sostegno o disprezzo che sia, non è questo ciò di cui abbiamo bisogno.
Riteniamo che ognuno di noi, dopo aver letto quanto sopra, tragga dal proprio silenzio quelle riflessioni che ci spingano, uno accanto all’altro, a migliorare la situazione del nostro paese.

Testimoni di una fine ingloriosa, nonostante tutto, e tutti, ancora fieri di essere cittadini di Grotte".
 

 

   

Alessio Cimino e Giuseppe Messina

 

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17/02/2010

Comune. Consiglio Comunale "aperto"  per un piano anti-crisi nel settore agricolo

 

Comune di Grotte

Lunedi 22 febbraio alle ore 19.00, presso l’Aula Consiliare del Comune di Grotte, si terrà una seduta del Consiglio Comunale "aperta". L'Assise cittadina costituirà un importante incontro per tutto il comparto agricolo, in particolare quello vitivinicolo, per presentare e valutare proposte risolutive per il rilancio dell’intero settore, compresa la crisi che attraversa la Cantina Sociale “La Torre”, che rappresenta una importante risorsa per tutto il territorio.
Promosso dall’Amministrazione Comunale di Grotte, al Consiglio parteciperanno i Sindaci dei Comuni limitrofi, i rappresentanti delle Organizzazioni di Categoria, i rappresentanti della SOAT 100 di Grotte ed i rappresentanti del Consiglio Direttivo della Cantina Sociale "La Torre". Lo scopo della convocazione è quello di studiare un piano che consenta di superare la grave crisi, dovuta anche al calo dei prezzi, che attanaglia tutto il settore.
Il Consiglio Comunale "aperto" viene convocato in sostituzione dell'incontro, sul medesimo tema, precedentemente programmato per sabato 20 febbraio.

 

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17/02/2010

Viabilità. Chiusura al traffico della Via Meli

 

Chiusura al traffico della Via Meli

Chiusura al traffico della Via Meli

Chiusura al traffico della Via Meli

Via Meli, breve e stretto passaggio urbano situato a fianco del Cine-Teatro “Antonio Lotta”, è stata chiusa al traffico veicolare e pedonale nel tratto compreso tra il numero civico 135 ed il 179.
L’ordinanza Comunale N° 1/2010, d’intesa tra l’Ufficio Tecnico Comunale ed il Corpo della Polizia Municipale, è stata emessa per eliminare i potenziali pericoli per le persone derivanti dallo stato di degrado e dai possibili crolli della ex chiesa di San Diego (l’attuale Cine-Teatro), sia lungo il prospetto, interessato da numerose lesioni e parti pericolanti, che all’interno dello stesso stabile.
Costruito verso il 1800, l’immobile comunale, situato nel pieno centro storico di Grotte tra Piazza Marconi e Via Meli, si trova in condizioni precarie. In particolar modo il secondo piano, del quale pochi conoscono l’esistenza, il cui accesso è stato da tempo interdetto per garantire la pubblica incolumità, e che versa in stato di totale abbandono.
La messa in sicurezza dello stabile, che rischia di diventare un serio pericolo per l’incolumità non soltanto delle persone in transito nelle vicinanze ma anche per gli edifici limitrofi ed i loro abitanti, richiede ingenti somme, difficili da reperire all’interno del bilancio comunale.
Non è difficile prevedere che dal prossimo monitoraggio delle aree abitative voluto dal Prefetto di Agrigento Dott. Umberto Postiglione dopo la tragedia avvenuta a Favara, anche altri immobili ed altre aree del nostro Comune possano risultare in condizioni di precaria stabilità, costituenti serio e costante pericolo per i cittadini. La quotidiana battaglia contro il progressivo deterioramento del centro storico sarà combattuta sul difficile fronte del reperimento delle somme necessarie alla sua messa in sicurezza e delle forme di incentivazione al suo recupero da parte dei proprietari.


Carmelo Arnone
17 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

Chiusura al traffico della Via Meli

Chiusura al traffico della Via Meli

Chiusura al traffico della Via Meli

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17/02/2010

Comune. In programma "Borse Lavoro" per cittadini in difficoltà economica

 

Comune di Grotte

Una nuova iniziativa dell’Amministrazione Comunale, promossa dal Sindaco Pilato e dall'Assessore ai Servizi Sociali Criminisi, si andrà a concretizzare nei prossimi mesi. Si tratta delle “Borse Lavoro”, un tipo particolare di attività offerta ai cittadini che per molti aspetti è assimilabile al “Servizio Civico”.
Si può definire, in maniera approssimativa, come una forma di assistenza, un contributo dato a persone particolarmente bisognose i quali dovranno svolgere una qualche attività utile alla collettività, come ad esempio l’assistenza agli anziani.
I fondi per le”Borse Lavoro” saranno attinti da finanziamenti regionali (di 28.000 mila euro circa, aumentati del 10 % a carico del Comune) riservati a Comuni disagiati, o che versano in particolare stato di bisogno.
Tra le attività in programma vi è anche l’assistenza ai bambini disabili che frequentano la scuola; oltre al personale socio-assistenziale per il sostegno materiale, è prevista la figura specializzata del logopedista.
Da un lato si darà assistenza agli anziani, ai disabili adulti ed ai bambini disabili scolarizzati; dall’altro si verrà incontro alle numerose richieste di un aiuto economico da parte della fascia più debole della popolazione grottese.
Complessivamente saranno impegnato 25 unità lavorative, ciascuna di esse verrà impiegata per un periodo di tre mesi, al termine dei quali riceverà un contributo di 900 euro complessivi (300 euro al mese).
Le attività attualmente previste sono quelle di assistenza domiciliare agli anziani (disbrigo pratiche, disbrigo commissioni, aiuto domestico) ed assistenza ai bambini scolarizzati con problemi di handicap, con l’ausilio della figura specialistica del logopedista.

Carmelo Arnone
17 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

 

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16/02/2010

Cultura. Presentazione a Palermo della 8^ edizione del Premio "Nino Martoglio"

 

Presentazione a Palermo della 8^ edizione del Premio "Nino Martoglio"
Invito

Presentazione a Palermo della 8^ edizione del Premio "Nino Martoglio"
Programma

Sarà presentata nella prestigiosa sede palermitana dell'ISSPE (Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici), in Piazza Castelnuovo 4, il prossimo venerdi 19 febbraio, l'ottava edizione del Premio di poesia dialettale "Nino Martoglio", ideato e diretto da Aristotele Cuffaro. L'incontro si presenta come un doppio appuntamento: insieme alla nuova edizione del Premio sarà presentato il libro "Venti di Sicilinconia", dello scrittore Piero Carbone, opera vincitrice del "Premio Martoglio 2009".
La manifestazione, che avrà inizio alle ore 17.30, si svolgerà secondo il seguente programma:
Saluti
     Rag. Paolo Pilato - Sindaco di Grotte
     Prof. Domenico Criminisi - Assessore alla Cultura del Comune di Grotte
Relatori
     Aristotele Cuffaro - Presidente Ass. Martoglio
     Prof. Tommaso Romano - Membro della Giuria
     Prof. Salvatore Di Marco - Presidente della Giuria
     Dott. Antonio Liotta - Editore
Moderatore
     Salvatore Picone  - Giornalista
Intervento artistico
     Patrizia Genova - Cantante
Intervento artistico-musicale
     Simone Fiorenza
Letture
     Juan Diego Catalano - Artista Flamenco
Intervento dell'autore
     Piero Carbone

 

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16/02/2010

Dalla Redazione. Pubblicazione del "Regolamento sull'assegnazione di immobili comunali"

 

Assegnazione di locali comunali alle associazioni senza fini di lucro
Leggi il Regolamento

     Ringrazio il Sindaco Paolo Pilato e l'Assessore Piero Castronovo per l'attenzione mostrata alle richieste dei cittadini, inoltrate anche attraverso "Grotte.info Quotidiano", e per avere ritenuto utile, oggi come in passato, utilizzare lo spazio offerto da questo quotidiano per fornire chiarimenti e risposte.
     Credo sia ampiamente condivisibile la scelta del dialogo aperto e pubblico, sia da parte dei cittadini che degli Amministratori.
     "Grotte.info Quotidiano" si pone da tramite al fine di dare voce agli uni, per quanto hanno da chiedere, suggerire, proporre, anche lamentare; agli altri per spiegare, replicare, dimostrare, dare evidenza all'attività amministrativa svolta.
     Senza un sano dibattito non c'è crescita umana, sociale e culturale; e Grotte vuole certamente tenersi lontana da una "cultura del silenzio" che porta incomprensione, violenza e odio.
     La continua dimostrazione della reciproca disponibilità, a prescindere dai toni talvolta "sopra le righe", è data proprio dalle lettere dei cittadini verso l'Amministrazione e dalle puntuali risposte fornite.
     Sui contenuti si può discutere (appunto!), condividere o dissentire, l'importante è non interrompere l'utilizzo di questo canale privilegiato di comunicazione; uno strumento di civiltà che pochi paesi hanno. Strumento di servizio, di comunicazione, di trasparenza, d'informazione a disposizione di tutti.
     In quest'ottica (fatta salva l'osservanza, da parte dell'Amministrazione, della legislazione vigente in materia di pubblicità delle deliberazioni consiliari: affissione all'Albo Pretorio e pubblicazione sul sito istituzionale), a beneficio dei cittadini si riporta integralmente il "Regolamento per l'assegnazione in locazione di immobili di proprietà comunale ad associazioni senza fini di lucro e ad associazioni di volontariato O.N.L.U.S.".
     Avessi saputo prima della sua esistenza, avrei avuto il piacere di pubblicarlo, gratuitamente, subito dopo la sua approvazione;  dandone maggiore conoscenza a tutti i cittadini e permettendo così agli eventuali interessati di inoltrare regolare richiesta entro i termini previsti.
     Ribadisco pertanto a tutti, amministratori e cittadini, la piena disponibilità di questo "Quotidiano di Grotte" a dare spazio a quanti vorranno esprimersi con educazione, rispetto e responsabilità.

 

   

Carmelo Arnone

 
  Leggi il Regolamento sull'assegnazione degli immobili comunali Visita l'argomento  

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16/02/2010

Comune. Considerazioni sull'assegnazione di locali comunali alle associazioni senza fini di lucro

 

Comune di Grotte
 

Riceviamo e pubblichiamo.

"In relazione alla nota pubblicata su questo sito qualche giorno addietro, a firma del Sig. Zucchetto Pietro, si rende necessario rassegnare le seguenti considerazioni.
Tutte le associazioni esistenti nella nostra città, rappresentano una risorsa utile a rendere sano il nostro tessuto sociale.
I gruppi bandistici, quelli folkloristici, le associazioni teatrali di volontariato, quelle sportive e ricreative, il Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino", l'Associazione "50 e Più" Fenacom, etc. hanno il merito di sottrarre continuamente giovani dalla strada e da tutto quello che il mondo di negativo propone e svolgono una importante funzione nel contesto di una società dove sovente si assiste a fenomeni di disgregazione sociale e di tentativi di isolamento degli individui ritenuti, da parte di una società protesa all'idolatria dell'oggetto, alla cura dell'immagine ed al consumismo, più deboli o semplicemente non in grado di stare al passo.
Da anni diverse associazioni richiedono la concessione di un locale di proprietà comunale e da anni, con nostro grande rammarico, il Comune non è riuscito a concedere loro nessuna risposta concreta  e duratura nel tempo. I pochi locali concessi, sono stati affidati con convenzione stipulata dalla giunta municipale  senza alcun contratto e soprattutto senza diritti ed obblighi definiti in maniera netta tra i contraenti a beneficio ed a garanzia degli stessi.
Questa amministrazione, in campagna elettorale, tra i tanti impegni iscritti e mantenuti, ha assunto l'impegno solenne con i cittadini di dare definitiva sistemazione alle associazioni poiché ad essi si riconosce un compito importante di formazione del giovane, nelle rispettive attività, assieme a quello che oggi la scuola di Grotte, magistralmente guidata dal Dirigente Dott.ssa Stefania Morreale, le istituzioni religiose ed i diversi gruppi di catechisti riescono ad impartire, nella considerazione che la chiave di volta del nostro futuro dipende dalla formazione che oggi riusciamo a dare ai nostri giovani.
A volte riesce difficile cogliere il disappunto di taluni ad ineccepibili ed onesti atti amministrativi tesi solo a dare concrete risposte ai cittadini, soprattutto quando gli stessi provengono da quanti avendo governato la cosa pubblica non hanno immaginato realizzare quello che oggi lamentano.
Il Consiglio Comunale, nella seduta del 18 novembre 2009 ha approvato il "regolamento per l'assegnazione in locazione e comodato d'uso di immobili di proprietà comunale ad associazioni senza fini di lucro" dettando precise prescrizione del procedimento amministrativo in capo alla Giunta Municipale per le assegnazioni stesse.
L'art. 4 del suddetto regolamento così recita: "Le domande di assegnazione degli immobili di cui al precedente art. 3 vanno presentate, entro il 31 marzo di ciascun anno, al responsabile del settore patrimonio. In sede di prima applicazione del regolamento le domande dovranno essere presentate entro mesi uno dalla pubblicazione fatte salve le istanze già protocollate alla data del 30 ottobre 2009".

L'art. 7 così recita: "Alle associazioni di volontariato O.N.L.U.S. con finalità di particolare rilevanza sociale, può essere concesso con affidamento diretto".

In ordine ad uno dei quesiti posti dal signor Zucchetto circa la mancata pubblicità relativa all'assegnazione dei locali, si ricorda che la stessa è stata data con l'affissione dell'atto all'albo pretorio del Comune per giorni 15 consecutivi, utili alla conoscenza dell'atto consiliare, e che sulla base della legislazione vigente tutti gli atti amministrativi vengono, oggi, pubblicati integralmente sul sito web del Comune di Grotte comodamente visitabile, se provvisti di connessione internet, anche da casa. Si ricorda altresì che l'istanza di concessione di un locale, da parte dell'ADAS è pervenuta al protocollo del Comune solo nel mese di Gennaio 2010 e cioè non in tempo per evaderla secondo regolamento consiliare. Si rammenta comunque, che con i sigg. Aquilina Vincenzo e Agnello Salvatore rispettivamente Presidente e Tesoriere dell'ADAS stiamo discutendo circa l'assegnazione dei suddetti locali ai sensi del summenzionato art. 7 del citato regolamento, in una collocazione comoda ed ottimale ritenendo comunque inaccoglibile la richiesta di assegnazione di una stanza dei locali di via Pirandello poiché gli stessi risultano assegnatari all'Associazione Padre Vinti - Grotte Solidale, operante da decenni nel territorio, per gli usi e le finalità dalla stessa rappresentate al Comune con un ambizioso progetto a corredo dell'istanza di richiesta dei locali compreso la realizzazione dell'importante iniziativa di screening per la prevenzione oncologica, promossa dall'Istituzione comunale per la quale l'associazione medesima fornirà supporto logistico ed organizzativo.
Restiamo disponibili per ogni altro chiarimento".
 

 

 

L'Assessore al Patrimonio
Rag. Piero Castronovo

Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato

 

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16/02/2010

E-mail. Pericolo dalla casa abbandonata; di Giovanna Terrana

 

E-mail. Pericolo dalla casa abbandonata; di Giovanna Terrana
Pericolo dalla casa

Riceviamo e pubblichiamo.

"Un saluto a tutti i lettori del sito di Grotte.
E' da un pò di tempo che faccio presente a qualche Consigliere il mio problema, senza ottenere nulla.
Abito di fronte ad una vecchia casa abbandonata, in via Gian Battista Vico. Da questa casa si vedono, da tempo, entrare ed uscire topi; essendo il mio garage proprio di fronte, sono entrati anche in casa mia.
Da notare che il muro di recinzione della casa è parzialmente crollato. D'estate io con i miei figli trascorro i pomeriggi seduta nei paraggi ed è evidente il pericolo che i bambini possano cadervi dentro. Per non parlare del cattivo odore che proviene da lì.
Le Autorità e i vari componenti del Consiglio mi dicono che non si può fare nulla perchè la proprietà appartiene ad uno o più privati. Mi chiedo se vi sembra giusto che questa casa debba restare così,  nel degrado più totale, mettendo in pericolo i bambini e le persone che abitano nelle vicinanze! Penso che si debba fare qualcosa.
Oppure si sanno dire belle parole solo nel periodo delle votazioni?
Un saluto e un grazie a tutti coloro che leggeranno".

 

   

Giovanna Terrana

 

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16/02/2010

Animazione. Grande successo della "Festa di Carnevale" organizzata da Monica e Filippo

 

Grande successo della "Festa di Carnevale" organizzata da Monica e Filippo.
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L'Associazione "Animazione - Cartoon Mania" di Monica & Filippo ha organizzato, per lo scorso giovedi 11 febbraio, una Festa di Carnevale in maschera per tutti i bambini da 4 a 10 anni. Tanti piccoli si sono potuti divertire, dalle 18.00 alle 20.00 con giochi, balli, sorprese, un sorteggio finale e un  ricco spuntino.
Gli organizzatori, lieti per il grande successo della serata, si scusano con quanti non hanno potuto partecipare. Purtroppo per questioni tecniche (conoscere il numero dei partecipanti ai fini della necessaria sicurezza all'interno del locale, provvedere al materiale ricreativo, predisporre gli alimenti...), quanti hanno telefonato lo stesso giorno o si sono presentati all'ingresso senza la prenotazione o l'acquisto del biglietto alla prevendita non hanno potuto essere accolti.
Tuttavia gli organizzatori assicurano che non mancheranno altre prossime occasioni nelle quali i più piccoli potranno partecipare, giocare e divertirsi in compagnia, in un ambiente sano e sicuro.
Pubblichiamo le immagini più significative della festa (54 foto di © Filippo La Mendola).

Foto della Festa di carnevale Visita l'argomento

Grande successo della "Festa di Carnevale" organizzata da Monica e Filippo
Biglietto

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15/02/2010

E-mail. "Abbiamo portato a Zinder anche il vostro saluto", di Giovanna Lauricella

 

"Abbiamo portato a Zinder anche il vostro saluto", di Giovanna Lauricella.
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"Abbiamo portato a Zinder anche il vostro saluto", di Giovanna Lauricella
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Giovanna, Angela e Salvatore, i tre figli del Professore Antonio Lauricella, compianto Sindaco di Grotte, hanno voluto onorare la memoria del loro genitore costruendo e dedicandogli un edificio scolastico in uno dei Paesi più poveri del pianeta.
E nel Paese più povero, il Niger, hanno scelto l'area più desolata, Zinder, distante 14 lunghe e faticose ore di autobus dalla capitale Niamey, dove gli "ultimi" sono davvero gli "ultimi" della terra.
Di questo viaggio, di quelle persone, di quella povertà estrema e dignitosa, di tutte le emozioni vissute, la prof.ssa Giovanna Lauricella ha voluto rendere partecipi anche noi di Grotte.
Pubblichiamo la sua mail, insieme alle foto e ad un breve video.

"Cari amici grottesi
da pochi giorni siamo tornate, mia sorella ed io, dal viaggio più emozionante della nostra vita, a Zinder, nel Niger, nel più profondo dell'Africa nera, lontano da ogni rotta turistica e dai luoghi contaminati dalla nostra comoda ma esausta civiltà.
Come vi ho già anticipato nel mio precedente messaggio, siamo state lì per inaugurare la piccola scuola dedicata a nostro padre, Antonio Lauricella.
Questo viaggio è stato per noi un altro dono che lui ci ha fatto, perchè se non fosse stato per lui e per il desiderio, mio, di mio fratello Salvatore e di mia sorella Angela, di fare qualcosa per perpetuare in qualche parte del mondo il suo nome e la sua lezione di umanità e di generosità, non avremmo mai avuto il coraggio di inoltrarci in una regione così remota e non avremmo mai vissuto questa meravigliosa esperienza, né avremmo conosciuto il sorriso gioioso ed il calore dei bambini di Zinder, la dignitosa povertà di un popolo dotato di una forma di cortesia discreta e rassicurante, l'amicizia di persone così genuine.
Abbiamo portato a Zinder anche il vostro saluto e la speranza che questo nuovo piccolo legame che si è creato possa continuare nel tempo, mediante un ponte di solidarietà che non mancheremo di mantenere vivo.
Ci piacerebbe tanto potervi comunicare il nostro entusiasmo ed una parte almeno delle emozioni che abbiamo vissuto e che continuano a riscaldare i nostri cuori.
Possiamo solo inviare qualcuna delle centinaia di immagini che abbiamo fissato con le nostre macchinette.
Sono immagini che testimoniano una condizione di vita dura, spesso povera, ma mai misera e sempre dignitosa, una straordinaria eleganza di portamento ed una gioia di vivere che va al di là delle difficoltà contingenti.
Abbiamo visto forme di vita e costumi che riportano ad una dimensione biblica, dai ciechi che elemosinano guidati ognuno da un bambino, a storpi che strisciano per terra, l'acqua raccolta alla fonte da donne col bimbo legato alle spalle, bambini con la pancia gonfia. Ed altre cose che non abbiamo visto, ma che erano dietro l'angolo: i lebbrosi, i bambini con le guance bucate per le conseguenze della malnutrizione ed il villaggio dei ciechi. Ma su tutto è prevalso il sorriso dei bambini ed i loro occhi straordinari (gli occhi più belli del mondo!) e l'entusiasmo ed il calore del loro Au revoir! Au revoir!!!!".

 

   

Giovanna Lauricella
 

 
 

Foto da Zinder Visita l'argomento

Video del saluto dei bimbi Visita l'argomento

 

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15/02/2010

Chiesa. Programma della settimana

 

 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
- Sino a martedi 16 febbraio, continuano le Quarantore nella chiesa Madonna del Carmelo;
- martedi 16 febbraio, carnevale, sono sospese tutte le attività di catechismo;
- mercoledi 17, Mercoledi delle Ceneri, giorno di digiuno e astinenza, le Sante Messe (con benedizione delle ceneri) saranno celebrate ai seguenti orari: ore 09.00 nella chiesa Madonna del Carmelo; ore 09.00 nella chiesa San Rocco; ore 19.00 nella chiesa del Purgatorio;
- tutti i venerdi di quaresima, astinenza dalle carni e celebrazione della Via Crucis ai seguenti orari: ore 17.00 nella chiesa Madonna del Carmelo; ore 17.00 (Santo Rosario e Via Crucis) nella chiesa San Rocco; ore 17.00 (Via Crucis e Santa Messa) nella chiesa del Purgatorio;
- venerdi 19 febbraio alle ore 19.00, prove di canto della Corale nella chiesa Madonna del Carmelo;
- sabato 20 febbraio alle ore 16.30, nella chiesa della Madonna del Carmelo, prove di canto dei bambini di 1^ Confessione della chiesa Madre e della Chiesa Madonna del Carmelo.

 

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15/02/2010

Racconti. "Come... una favola", di Salvatore Bellavia

 

Salvatore Bellavia
Salvatore Bellavia

"Come... una favola" è il terzo racconto breve che Salvatore ci propone, la terza perla da un prezioso scrigno colmo di antichi tesori. Ciascuno potrà trovarvi luoghi e personaggi che conosce, anzi, dei quali ha una remota cognizione. Il legame con la nostra terra, con le sue sofferenze ed il suo (il nostro) passato costituisce il filo conduttore di questo "viaggio" letterario attraverso cui, prendendoci per mano, Salvatore ci conduce.
Controverse emozioni, ricordi, sorrisi e qualche velo di tristezza nelle tante "storie" che si intersecano, nascondono e svelano un'altra "storia". La nostra. Se ogni riferimento a fatti e personaggi reali sia puramente casuale, potrete giudicarlo da voi!
Auguro buona lettura a quanti avranno il piacere di seguire questo racconto, del quale ringrazio Salvatore.
Carmelo Arnone

COME... UNA FAVOLA
di Salvatore Bellavia

Mangiato dallo zolfo Masino stava posato su una panca in muratura sotto la tettoia del cortile di casa. Come un tronco di fichidindia spiantato, giorno dopo giorno si asciugava diventando sempre più esile e piccolo. Sulle labbra una smorfia che poteva sembrare un sorriso non riuscito, un dolore eternato, gli occhi aggrumati e spenti avevano qualche bagliore quando incontravano lo sguardo di Lisa. Chi non l’avesse conosciuto prima della disgrazia non poteva immaginare che Masino era stato un uomo vigoroso, pieno di gioia di vivere e con una risata aperta e trascinante.
Quel giorno, quando ancora la luce faticava a rompere il buio della notte, Masino canticchiando, tra i tanti visi assonnati, tristi e muti, si era calato nel pozzo della miniera con i suoi “carusi”. Raggiunta la galleria si spogliò di ogni indumento e, fattosi il segno della croce si era messo a picconare quel tratto di parete che gli era stata assegnata dal capomastro. Era certo che a fine giornata, come al solito, il suo staglio sarebbe stato più consistente di quello di ogni altro picconiere: alla quindicina don Federico, lo zio povero e servile di don Fefè, il padrone della miniera, gli avrebbe pagato l’intera giusta, perché Masino nel corso della quindicina non chiedeva mai soccorso, cioè anticipi sulla paga, né in natura né in denaro.

Si sentì un boato provenire dal fondo della galleria. Si videro topi fuggire come impazziti: il mostro si era fatto vivo e di sicuro aveva fatto le sue vittime. I carusi per mettersi in salvo correvano verso la scala a gradino spezzato che portava ad altro livello e ad altra galleria e poi ad un’altra scala fino ad arrivare là fuori dal pozzo. Masino non fuggì con i suoi ragazzi si attardò nella speranza di vedere arrivare qualche compagno sfuggito all’antimonio per poterlo aiutare a guadagnare assieme la salvezza: la coda del mostro lo colpì se pure di striscio. Cadde tra i suoi attrezzi sulla la terra che aveva demolito sotto la luce bianchissima crudele della sua acetilene.
In paese era arrivata la notizia che alla miniera Gruttarraggiata ancora una volta e per la centesima volta, era arrivata la disgrazia: uomini e donne, gridando, piangendo e imprecando contro un pane avvelenato e la malasorte, si avviarono verso la miniera attraversando, per arrivare il più presto possibile, inconsueti e inesplorati viottoli e scorciatoie: con l’ansia di arrivare al più presto, e con la paura di dovere indossare ancora una volta gli stracci neri del lutto.
Lisa si fece costruire da Masino un grande forno per potere mettere a frutto l’arte della panificazione imparata in convento. Si fece pubblica fornaia: vendeva il pane fatto con la sua farina e cuoceva, dietro giusto e modesto pagamento, la pasta lavorata e modellata in pani di diversa forma e dimensione che le portavano da infornare. In un giorno faceva tre quattro infornate.
Il suo forno era molto frequentato oltre che dalle donne del quartiere San Rocco anche da quelle di altri quartieri, perché a detta di tutti il pane fatto da lei era il migliore di tutti - un biscotto - : Lisa aveva la mano calda e la pasta da lei lavorata lievitava e si amalgamava, sempre al punto giusto e il forno costruito a regola d’arte e con i giusti materiali, “famiato” alla perfezione faceva il resto.

Lisa, avendo deciso di far riposare per un giorno il forno, di buon mattino in compagnia di Camilla, sua unica figlia, era andata a piedi per la via della “confina” a Racalmuto perché aveva da comprare della tela da ricamare: bisognava che Camilla, ormai ragazza da marito, completasse il corredo per quando sarebbe andata sposa. Ritornando per la stessa via madre e figlia contente come erano per gli acquisti fatti, scherzavano e un po’ fantasticavano su come sarebbe stato bello il giorno delle nozze di Camilla con un bel giovane bravo e soprattutto “massaru” un uomo, insomma, buon lavoratore che non avrebbe fatto mancare la mancia alla famiglia.
Lisa a voce bassa come se parlasse a sé stessa: - Chissà se quel giovane che, ad ogni tramonto quando è da poco suonata l’avemaria, passa a cavallo di una nera giumenta incitandola ad alta voce come a dare segnale della sua presenza, è innamorato della mia picciotta? Poi, dando una veloce occhiata a Camilla: - A tua madre puoi dirlo. Ti sei “appalurata” con questo giovanotto? Il viso di Camilla diventò di fiamma. Allo sguardo insistente ed indagatore della madre, scostandosi di qualche metro per la paura di riceversi qualche schiaffo, Camilla disse, esitando ad ogni parola, che da qualche mese aveva dato la sua parola a quel ragazzo. Poi, prima che Lisa cominciasse l’interrogatorio di rito, rassicurò la madre dicendo che il giovanotto aveva giurato di avere intenzione serie e che tra qualche giorno si sarebbe fatto vivo: i suoi genitori sarebbero venuti per chiedere la sua mano. Nel sentire confermato il suo sospetto Lisa fu felice, ma da persona pratica quale la vita l’aveva resa, vissuta con l’incubo della miseria e della fame, pensò che sua figlia sposando quel giovanotto avrebbe potuto avere una vita migliore della sua perché l’innamorato di Camilla, per il fatto stesso di possedere una giumenta era chiaro che era di famiglia possidente, e quindi benestante. L’idea che, se tutto andava secondo le speranze e i desideri della figlia e ora anche suoi, Camilla avrebbe lasciato la sua casa le fece sentire forte nelle viscere il morso della gelosia, e con slancio quasi feroce abbracciò forte Camilla come a farsela rientrare in seno.
Per chi avesse assistito a quella scena: madre e figlia che si abbracciavano in quella via deserta avrebbe pensato che fossero folli; e in effetti e per ragioni diverse quelle due donne folli erano: di gelosia dissimulata l’una e di amore liberato dalla soggezione l’altra.

Quando imboccarono la via che portava a casa videro una gran folla dietro il portone del cortile. Lisa non ebbe bisogno di chiedere cosa fosse successo, perché dopo qualche minuto arrivarono degli uomini mezzo nudi con il corpo ed il viso intrisi di polvere e di sudore con la barella della miniera. Masino steso era lì sopra. Il corpo rattrappito non dava segni di vita: si alzarono alti le grida di Camilla e delle donne del vicinato. Lisa restò impietrita: non una lacrima, né un grido, né una parola. Poggiò il viso su quello di Masino: lo baciò in fronte e mentre sollevava la bocca da quella fronte diventata di carbone sentì lo sguardo del marito. - E’ vivo. Disse. - Un medico, andate a chiamare un medico! Passarono alcuni minuti e uno dopo l’altro arrivarono tutti e tre i medici di Grotte.
Superato l’imbarazzo per questa involontaria compresenza, i dottori decisero di procedere, anche se non richiesto, con un consulto. In questi casi, secondo consuetudine, ciascuno di essi avrebbe visitato Masino, tenendo per sé la diagnosi. E così fecero rispettando, nel succedersi, l’anzianità anagrafica e professionale.
Terminata la visita si misero in un angolo del dammuso, e bisbigliavano usando parole e termini assolutamente incomprensibili alle orecchie di quanti stavano in attesa del responso. Poiché non si decidevano ad esprimersi Lisa con fare timoroso ma deciso si avvicinò: - Vivrà Masino?- A questa domanda coraggiosa il decano dei tre medici, che poi era l’unico che, per anzianità, rispetto e prestigio, era autorizzato a parlare, allargando le mani in un gesto di rassegnazione:
- Nulla possiamo fare noi. Tuo marito è nelle mani di Dio.
- E’ anche nelle mie mani!
Disse Lisa con rabbia, gettando uno sguardo pieno di amore e di pietà verso Masino. Quando i medici se ne andarono, quasi in malo modo cacciò tutti dal dammuso e dal cortile: voleva restare sola con il suo Masino e con la figlia in quella casa che improvvisamente sentiva come vuota e senza anima.

In quella casa che Masino aveva ricavato da un baglio, che stava in cima al paese all’ombra della chiesa di San Rocco. Tra la chiesa e il baglio c’era un piccolo appezzamento di terreno, quasi un giardino. Masino si era impossessato dell’ovile e del terreno quando fu certo che suo zio non sarebbe più tornato dall’America “surda”: erano passati molti anni da quando ‘zi Luigi, svendendo le poche capre che aveva si era imbarcato per l’Argentina. Da quel momento non si fece più vivo. Non una lettera, non una cartolina, tanto che i parenti, le rare volte che si ricordavano di lui chiudevano ogni discorso con un interrogativo: ‘nza unni spunna? Perché in effetti ‘zi Luigi era come profondato nel nulla.

Finalmente, gli occhi di Lisa si riempirono di lacrime: un pianto silenzioso pieno di ricordi e di lontane felicità.
Lisa s’innamorò subito di Masino appena lo vide uscendo dalla chiesa: due file di maschi facevano passaggio obbligato dalla porta della chiesa Madre fino al corso Garibaldi. Le ragazze, con la mantellina in testa di seta o di cotone secondo il ceto e le condizioni economiche della famiglia, dovevano camminare a braccetto della mamma e, se orfane di una zia paterna, delegata a proteggere l’onore di famiglia, e soltanto in via eccezionale da una zia materna.
Le ragazze dovevano tenere gli occhi bassi e per nessuna ragione dovevano alzare lo sguardo: perché se i loro occhi si fossero incrociati, anche per puro caso con quelli di qualche giovanotto sarebbero potuti nascere equivoci spiacevoli o quel che peggio gravi compromissioni. Magari, poi a casa le ragazze avrebbero saputo del figlio di… che con insistenza aveva mostrato interesse.
- Ma! Se son rose fioriranno.
E così, si aspettava un’altra domenica, un’altra festa, un’altra messa: un’altra speranza.
Lisa andava in chiesa in compagnia di una delle suore del Boccone del Povero, perché abitava in qull’istituto religioso dove si era rifugiata quando ragazzina dodicenne rimase orfana dei genitori. Lei, a differenza delle altre ragazze che camminavano come se fossero impastoiate, andava con passo svelto e leggero, con atteggiamento disinvolto e a capo scoperto: la mantellina l’avrebbe messa in testa entrando in chiesa; perché per lei tutto questo atteggiarsi a santuzze erano soltanto smorfie. Allora niente mantellina in testa, niente occhi bassi: lì, aperta, gioiosa, limpida.
Masino restò come preso da incantamento. Una visione. Si chiedeva se veramente quella ragazza lo avesse puntato così semplicemente quasi senza ombra di ipocrito pudore. La seguì prima con lo sguardo e poi come attratto da calamita, tenendosi a distanza si avviò dietro a quella strana coppia fino al collegio che sorgeva a qualche centinaio di metri fuori dal centro abitato.
Tornato in piazza Masino trovò gli amici ad aspettarlo.
- Hai capito dove abita?
- Sì.
- E a chi appartiene? Così allora si diceva per indicare la famiglia.
- E’ entrata con la suora nel Boccone del povero è un’orfana. Questa me la sposo.
Gli amici si misero a ridere pensando alle tante volte che Masino aveva detto quella frase riferendosi alle tante ragazze delle quali pareva si fosse innamorato. A quelle risate Masino si risentì: - Fate meno i cretini. Vi dico che se lei mi vorrà sarà mia moglie.
Luigi l’amico più intimo di Masino pensò: - stanotte siamo di serenata -. Non aveva finito di fare questa previsione quando Masino salutando gli amici: - Ci vediamo alle cinque con gli strumenti a casa mia. Stanotte le faccio la serenata.

Quella notte Masino cantò il suo amore. Quella voce bella, calda e melodiosa, che neppure la terribile aria della miniera era riuscita a distruggere, portò lo scompiglio nel collegio: la superiora si alzò per controllare che tutte le finestre e i balconi fossero ben serrati, e soprattutto che nessuna suora e nessuna orfanella avesse lasciato il suo letto. Lisa capì, o meglio sperò tanto che quella serenata fosse per lei, portata da quel giovanotto che l’aveva fatto rabbrividire: quando la musica e il canto cessarono Lisa fu presa da improvvisa tristezza, e struggente malinconia. Pianse: Sto sognando. Un capriccio, ecco! Lui mi sta tormentando per un capriccio.

Lisa, tra le tante orfanelle del collegio, era l’unica autorizzata dalla superiora ad uscire, anche da sola, dall’istituto, per fare le commissioni; e ciò in ragione del fatto che nei comportamenti aveva dimostrato sempre di essere una ragazza sì aperta ma non sfacciata, una ragazza che rispettava tutti e sapeva farsi rispettare, usando, se necessario, un linguaggio non molto confacente con quello frequentato quando era tra le suore, le novizie e le orfanelle. Quando qualche volta le sfuggiva qualche parolaccia, le suore facendosi il segno della croce la riprendevano, e Lisa arrossendo e sorridendo si scusava dicendo che alle volte le parole, le brutte parole, le uscivano di bocca senza che lei lo volesse, così…

Era passato qualche giorno dalla notte della serenata quando Lisa si trovò ad andare nella bottega di Don Giacomo per comperare aghi, seta e carta da disegno per le suore ricamatrici. Mentre era intenta a scegliere secondo le indicazioni ricevute sentì una voce di qualcuno che era entrato e che allegramente salutava. Lisa, istintivamente girò appena lo sguardo per rispondere al saluto. Il cuore ebbe come un insulto e si bloccò: era lui.
La povera Lisa non poteva immaginare che quel giovanotto era entrato in quella bottega, non perché avesse da comprare qualcosa ma per poterla avvicinare e farle capire che l’amava.
Don Giacomo che difficilmente apriva bocca, tanto che gli era stato  appiccicato il soprannome di “mutangaru”, quasi in un sussurro:
- Masì che vuoi il carburo per l’acetilene?
- Sì. E dieci sarde salate.
Don Giacomo lo guardò, come per dire: che sei pazzo? Sai bene che non vendiamo generi alimentari. Allora intervenne Venera, un gomitolo di donna, moglie di Don Giacomo così piccola da sfiorare con il viso, quando serviva i clienti, il bancone.
- Per le sarde devi andare da Ciccia “la lorda”.
Lisa sentiva le voci come se venissero da molto lontano. Era tanto emozionata che pensava di sospendere gli acquisti e di andare via subito quando senti Masino che si scusava e che spiegava, senza che nessuno glielo avesse chiesto, che le sarde gli servivano per sbrogliare la voce perché quella notte aveva da fare una serenata ad una meravigliosa ragazza. Dicendo questo cercò insistentemente gli occhi di Lisa, che malgrado il mulinello che aveva in testa, non potè fare a meno di guardare Masino e, senza volerlo fargli un timido sorriso.
Da quell’istante due anime si strinsero la mano per volare alto là dove vive l’amore.

In aprile, Masino vincendo le resistenze dei genitori e dei parenti, che ritenevano un rischio sposare una ragazza senza famiglia e che forse era una trovatella, sposò Lisa.
Le nozze furono celebrate nel pomeriggio di un sabato dall’arciprete Don Gaetano Valsecchi nella piccola cappella del convento, infiorata con gusto e con cura da suor Placida, alla presenza dei parenti di Masino e di pochi invitati, oltre che alla presenza di tutte le ospiti del convento. L’arciprete fece una magnifica e intensa omelia attingendo al Vangelo, agli scritti e alle meditazione dei santi e concluse, ma solo sfiorandolo con grande leggerezza, con il Cantico dei Cantici. Tutti ascoltarono, non tutti capirono il significato di tante dotte parole, ma tutti si commossero. Quando la cerimonia fu conclusa, la superiora suor Maria invitò tutti a raggiungere il refettorio. Su i tavoli facevano bella mostra di sé una notevole varietà di dolci: suor Anselma, aiutata da altre suore aveva lavorato per tutta la notte senza troppa fatica e con tanta gioia.
Apprezzati i dolciumi e glorificati e magnificati i liquori, anche questi fatti secondo delle ricette segrete e speciali dalle suore, la comitiva si accomiatò rifacendo gli auguri agli sposi. Nel convento tutto tornò nella calma e nel silenzio ovattato di sempre.
Gli sposi, confusi e intimiditi non si decidevano ad uscire per andare alla casa nuziale, quando si sentì suor Placida, la più silenziosa delle suore, gridare: - Andate, andate. Auguri e figli maschi! A queste parole le consorelle la guardarono come per un rimprovero per tanto ardire, e la povera suor Placida piangendo e ridendo fuggì via.
Il fatto che Lisa non avesse genitori esonerò Masino dal sentire il fervorino che solitamente la mamma della ragazza faceva allo sposo al momento in cui, in gioiosa e sguaiata processione, si accompagna la coppia nella nuova casa:
- Mi raccomando… sii buono e prudente! Mia figlia è…
Doverosamente, dopo nove mesi nacque Camilla.

Guglielmo, questo era il nome dell’innamorato di Camilla, dovette lottare e non poco per convincere i suoi genitori ad andare a casa di Masino per chiedere la mano della figlia.
Era assurdo oltre oltragioso che una famiglia di “burgisi” proprietaria di terre e bestiame, si imparentasse con la figlia di una pubblica panittera e di uno zolfataro. Alla lunga Guglielmo vinse la sua battaglia e potè sposare la sua Camilla.
I mesi passavano, passò anche qualche anno, ma figli non ne venivano. Guglielmo era diventato irascibile e manesco, e per un nonnulla spesso picchiava Camilla, quasi che fosse sua colpa il fatto di non riuscire a restare incinta. Prima in casa, poi andando per bettole, Guglielmo si dedicò al vino bevendone una quantità spropositata. Ogni sera tornava a casa ubriaco e sempre più violento. Ormai era alcolizzato. Camilla, finalmente potè annunciagli di essere incinta, ma questa buona e attesa notizia non portò alcun mutamento nei comportamenti di Guglielmo e spesso dimenticando lo stato della moglie la picchiava dicendole tante luride parolacce. Anche se Camilla soffriva in silenzio e per amor di pace non si confidava con la madre, Lisa aveva saputo dalle vicine della figlia, che più di una volta, senza volerlo, avevano sentito la giovane piangere e gridare per le legnate subite quotidianamente. Lisa sperava che la nascita di una creatura tanto desiderata facesse rinsavire quella bestia di genero e che finalmente potesse tornare l’armonia e la pace che regnavano in quella casa nei primi mesi di matrimonio.
Non fu così. Anzi dopo la nascita di un bel maschietto la situazione peggiorò, e ciò per il fatto che il bambino nato malaticcio nel breve volgere di qualche settimana morì. Guglielmo per punire Camilla, perché a suo dire la colpa della morte di suo figlio era della moglie, passò dalle mani al nerbo di bue. Una sera Camilla, prima che il marito tornasse dalla bettola se ne andò a casa della madre: raccontò dei maltrattamenti e mostrò la schiena attraversata per ogni dove dai segni lasciati dal nerbo.
Quando Guglielmo si presentò, ubriaco come una “signa”, per reclamare la moglie, Lisa con in mano un robusto bastone lo invitò ad andarsene e di scordarsi dell’esistenza di Camilla.
- Vuoi mia figlia per poterla massacrare per come sempre hai fatto? Non sono intervenuta prima perché non volevo fare la suocera impicciona e per darti la possibilità di ricrederti e cambiare vita. Ma ora basta! Se vieni un’altra volta in questa casa sono buona di prenderti e infilarti in questo forno e cuocerti come un “crastu”, perché tu non sei un uomo sei una bestia e meriteresti di morire. Come hai potuto alzare le mani su chi ti amava e ti adorava? Vai! Vattene dai tuoi parenti ricchi, se ancora ti vogliono ridotto come sei, e lascia in pace noi poveracci!
Mentre Guglielmo barcollando si allontanava Lisa lo accompagnò finché sparì dalla vista con un fuoco di artificio di male parole.
Masino di tutta quella scena fu testimonio muto ma forse consapevole: aveva gli occhi rossi di rabbia e le mani poggiate sulle gambe in un continuo fremito. Un’altra sofferenza!

Per qualche settimana Camilla restò chiusa in casa. Lisa lavorò al forno mostrando tranquillità mentre avrebbe avuto voglia di gridare e di sbranare il mondo.
Camilla avvertiva un dolore acuto al seno, un dolore che non la faceva dormire e la faceva spasimare. Fu chiamata la mammana. Constatato lo stato del seno di Camilla donna Dina disse che con urgenza era necessario trovare un bambino che suggesse il latte dalle mammelle. Avvertendo pure che se non si provvedeva subito il latte poteva impetrarsi e allora sarebbero stati guai seri e gravi per la povera Camilla. Trovare un bambino affamato non fu difficile, anzi quando si sparse la voce che Camilla dava il suo latte nel cortile si faceva la fila, perché tante erano le madri che non riuscivano a saziare l’appetito dei propri figlioli: denutrite come erano producevano poco latte e anche se il latte era abbondante spesso era come annacquato. Malato.
Vedendo la madre stanca e disperata, Camilla si decise ad affrontare le chiacchiere e le maligne allusioni delle vicine e delle clienti.
Cercava di aiutare la madre, ma era come distratta da pensieri confusi che la facevano svagata. Era contenta quando veniva chiamata da donna Stefanina per andare a stirare la biancheria e gli indumenti della settimana. In quella casa in compagnia della signorina trovava un poco di refrigerio alle sue pene.

La Signorina. Così era conosciuta da tutti in paese, anche se a memoria dei più anziani, pare che ci fu un tempo in cui era stata moglie infelice di un palermitano gaudente e vizioso. Donna Stefanina quando si liberò del marito, nessuno seppe mai come, per sé stessa e per tutti tornò ad essere la signorina.
Un pomeriggio, Camilla mentre era nella stanzetta da lavoro intenta a stirare, sentì che bussavano al portone. La casa fu invasa da un vociare gioioso. Camilla capì che si trattava di gente di fuori dal tono e dall’accento della parlata. Dopo qualche minuto tutto tornò nella solita calma, si sentivano suoni indistinti come di un parlare leggero, pacato: la signorina aveva fatto accomodare gli ospiti nel salotto buono.
Mentre la Locca la “criata” serviva biscotti fatti in casa e rosolio donna Stefanina rivolgendosi a Mimmo, il lontano cugino medico che abitava a Palermo, e che aveva sposato la figlia unica di un barone, chiese della moglie e del figlioletto appena nato.
- Mia moglie sta bene, ma purtroppo non ha latte. Non riusciamo a trovare una… disposta a restare con noi per nutrire ed accudire il mio Gerlandino.
Donna Stefanina si dispiacque commentando tanta sfortuna. Ma poi come attraversata da fulminante pensiero sorrise:
- Forse ho trovato la persona che non hai potuto trovare in città. Ora la chiamo, è lì dentro che stira.
Brevemente raccontò ai suoi ospiti la vicenda di Camilla, mentre la “locca” si avviava verso la stanzetta di lavoro per dire a Camilla che la voleva la signorina.
Quando Camilla entrò in salotto suscitò in tutti un’ottima impressione: aveva un portamento eretto e dignitoso, un viso pulito e luminoso.
Donna Stefanina sollecitò il cugino ad avanzare la proposta di lavoro.
Con molto garbo e gran cautela il dottore disse della sua esigenza e Camilla, senza rifletterci un momento disse di accettare e di essere pronta a partire.
Donna Stefanina, un poco perplessa, le disse che prima di decidere era meglio che ne discutesse a casa con la madre. Camilla con tono basso ma deciso ribadì che non aveva da chiedere consiglio a nessuno, anzi dichiarò di ritenersi fortunata di potere lasciare l’inferno in cui era costretta a vivere.
Rientrando a casa raccontò delle persone che aveva conosciuto in casa della signorina e dopo averle descritte e magnificate sia per il portamento elegante, sia per i bellissimi abiti, abiti che soltanto le persone di città sanno indossare, finalmente annunciò che l’indomani sarebbe partita con loro per Palermo, per andare a fare la “nurrizza” al bambino del cugino dottore di donna Stefanina.
- Tu non vai da nessuna parte! Non c’è bisogno vendere il tuo latte. Ci sono io ancora viva e sono in grado di darti da mangiare. Vai subito a dire a quei signori che io non sono d’accordo e che quindi non puoi andare.
- Mà, io non ho bisogno del tuo consenso per fare della mia vita quello che voglio. Io domani me ne vado a Palermo.
Lisa che a quell’annuncio si era parecchio turbata nel sentire le parole decise della figlia cominciò a sbraitare alzando la voce: sentiva come un fuoco dentro, un fuoco che riaccendeva tutti i dolori che da qualche tempo si erano come assopiti.
Per fare intendere alla figlia che le avrebbe impedito di compiere quella che per lei era una follia andò a sprangare la porta, e appoggiandosi con le spalle ad essa:
- Da questa casa non esce nessuno. Questa porta resterà chiusa fino a quando non ti convincerai a restare con me, con noi.
Camilla con un balzo felino tolse la spranga dalla porta.
- Se tu non vuoi capire che io ho bisogno di cambiare vita e di uscire da questa lurida miseria e da questo fango me ne vado ora stesso.
Così dicendo uscì.
- Non tentare di fermarmi. Non vedi che sono stanca e disperata?
- Allora vattene e non farti più vedere. Vai, vai a fare la buttana a Palermo!
- Mà, ancora nun l’ha caputu ca è la vita buttana?
Così gridando e piangendo Camilla sparì nella notte.

Cristina, mentre era intenta a dare acqua ai vasi dei fiori del balcone che si affacciava sulla via Maqueda, vide arrivare la carrozza del signor dottore, posato l’annaffiatoio, corse ad avvisare la padrona e poi si precipitò giù per le scale per andare ad aprire il portone seguita dal cameriere tuttofare Saruzzu. Il padrone seguito da Camilla scese dalla carrozza e nel vedere quella donna sconosciuta vestita alla maniera paesana i due servitori si guardarono come per chiedersi chi mai fosse quella ragazza. Saruzzu, quando il cocchiere li ebbe scaricati, subito s’impossessò dei bagagli e si avviò per portarli nella stanza del padrone, mentre Cristina morsa da curiosità continuava a guardare Camilla; poi si decise a chiudere il portone e presi in mano la cappelliera e la borsa da viaggio del dottore si avviò per la scala che conduceva agli appartamenti.
Camilla nell’entrare nell’androne del palazzo ebbe come uno smarrimento: era immenso, luccicante di marmi con un soffitto altissimo e con tante immagini colorate - come una chiesa - pensò. Sentendo l’eco dei suoi passi istintivamente si guardò le scarpe, aveva calzato le più nuove: scarpe che tante volte erano state risuolate e portate a nuova vita da mastro Ciccio “tappitieddru”. Il suo passo diventò esitante: era preoccupata di rovinare quei marmi camminandovi con quelle ruvide suole.
Preceduta dal dottore cominciò a salire per quella scala molto larga incastrata tra colonne di marmo rosso con bellissimi gradini dall’alzata di pochi centimetri. Camilla, man mano che saliva si sentiva presa da grande ed indistinta apprensione che sfiorava il panico. Sentì, quando erano giunti nell’ingresso dell’appartamento, il pianto doloroso e disperato di una creatura: nel seno avvertì come una pulsione dolorosa.

Lisa restò in quella casa e in quel cortile là in cima al paese con il suo Masino e il suo forno. Di Camilla, anche se la sognava ogni notte, non volle più parlarne: Camilla per lei era come morta.

Con il passare degli anni Lisa era diventata litigiosa e spesso nel parlare perdeva il controllo e non usava più il linguaggio castigato appreso in collegio. Quando qualche volta era particolarmente arrabbiata e disperata a chi osava chiederle di Camilla rispondeva: - Non ne so nulla. Fa la buttana a Palermo.
Le vicine non sentendosi più bene accolte cominciarono a non riunirsi più nel cortile di Lisa, come avevano fatto per tanti anni nei pomeriggi primaverili ed estivi, a ricamare, cucire, chiacchierare e sparlare.
Per doverosa cortesia e buona abitudine quasi ogni domenica Lisa si recava a far visita al Boccone del Povero, per salutare e intrattenersi con le suore, le novizie e le orfanelle. Lisa non si può dire che si comportasse da ospite perché dopo i saluti cominciava a gironzolare per il convento finché trovava qualcosa da fare: per qualche ora tornava indietro negli anni e dimenticava ogni affanno.
Quelle visite anno dopo anno si diradarono fino a cessare: Lisa non si ritrovava più a suo agio tra quelle mura: alcune suore, già vecchie quando la ospitavano, avevano raggiunto lo Sposo, altre suore erano state trasferite e delle novizie e delle orfanelle quasi non conosceva più nessuna.
Un mondo era passato.

Un pomeriggio di luglio Lisa era intenta a catastare la legna che avrebbe usato l’indomani; era sudata, sporca di cenere e con i capelli arruffati e ricamati da fili di ristoppia. Era stanca e non vedeva l’ora di sedersi accanto a Masino all’ombra della tettoia a godersi un poco di fresco dopo una lunga giornata di fuoco: il fuoco del sole e del forno. Irruppe nel cortile Carlo uno dei tanti figli di Ciccia la “ngrasciata”.
- C’è don Cocò Bellolampo ca cci voli parlari di cosi importanti. CCi issi subitu.
- E chi voli stu galantomu?
- Nun lu sacciu. A mia mi dissi sulu di vinilla a chiamari. Sabbenadica.
E il ragazzo andò via correndo così come era arrivato.
Lisa non riusciva ad immaginare cosa potesse volere da lei don Cocò. Non si erano mai frequentati e non era suo cliente.
- Forse - pensò - vuole vendermi qualche partita di legna secca. Si, certamente è così: avrà fatto la rimonda dei mandorli ed ora vuole collocare i rami secchi.
Lisa chiamò una vicina pregandola di dare un’occhiata a Masino, e così come si trovava si avviò per andare a trovare don Cocò che abitava giù in via Gioberti.
Più che camminare Lisa correva rasente i muri delle case cercando l’ombra.
Don Cocò era seduto fuori il magazzino e si godeva un buon toscano.
- Sabbenadica. Mi vuliva parlari e sugnu ccà.
- Gnura Lì trasiti. Ora vi viviti un bicchieri di vinu cà v’asciuca lu suduri.
Don Cocò entrò seguito da Lisa e si avviò in fondo al magazzino dove c’erano tante botti: da una di esse riempì una cannata. Da una piccola credenza prese due bicchieri e vi versò il vino. Dopo che Lisa ebbe bevuto, don Cocò cominciò con il dire:
- Vi ho voluta qui perché devo parlarvi di cose delicate.
- Sintiemu sti cosi delicati!
Lisa che rinfrancata da quel boccone di vino si era rilassata, cominciò a muoversi come se sulla sedia ci fossero spine e non una morbida impagliatura: era inquieta e diffidente.

- Circa un mese addietro mi trovavo a P.A. portato dal mio lavoro. Avevo venduto tutta la merce che avevo sul carretto e quindi per non fare il viaggio di ritorno a carretto vuoto mi rivolsi ad un mediatore di piazza per acquistare del formaggio, che da quelle parti è di ottima qualità, e qualche quintale di pistacchio.
Il mediatore mi condusse dal barone Fausto De Castro. Io rimasi sul carretto e lui andò a bussare al portone del palazzo. Un palazzo immenso e maestoso.
Da una finestra si affacciò una vecchina, certamente la casiera, dallo sguardo spiritato e diffidente.
- Che cosa volete?
- Abbiamo bisogno di parlare con il barone.
- Il barone non c’è. Ora vi chiamo la baronessa.
Si ritirò sbattendo la finestra.
La finestra si riaprì e vidi affacciarsi una bella signora.
- Signora baronessa c’è questo signore che vorrebbe acquistare del formaggio e qualche altro prodotto, l’ho condotto da voi sapendo…
- Si abbiamo da vendere formaggio e pistacchio, ma dovete parlare con il signor barone. Stamattina è andato a Timbrici con l’agrimensore per assegnare delle terre ai gabellati; sarà a casa pomeriggio.
La baronessa parlava con il mediatore ma aveva gli occhi fissi su di me: come se volesse capire qualcosa.
A dire il vero, anche io non riuscivo a distogliere lo sguardo dalla baronessa: il suo viso mi richiamava qualcuna, ma non riuscivo a capire chi.
Ci licenziammo, salutammo, e mentre giravo il carretto, la baronessa rivolgendosi al mediatore disse:
- Voi andate.
Poi a me: - Sentite, voi restate perché ho da parlarvi; adesso vi faccio aprire il portone così potete entrare con il carretto -.
Il mediatore non si decideva ad andare pensando di perdere la sensalia, ma la baronessa lo tranquillizzò subito dicendogli che lo aspettava per dopo pranzo e così l’affare si sarebbe concluso alla sua presenza.
Mi fu aperto il portone ed entrai in un cortile grande quanto la nostra piazza del municipio.
La baronessa era lì davanti a me e mi guardava sorridendo, io non capivo fino a quando:
- Don Cocò, non mi riconosce? Sono Camilla la figlia di Lisa la panittera.
- Veramente quando ti ho vista il tuo viso mi ricordava qualcuna di mia conoscenza, ma non potevo mai immaginare che fossi tu.
Lisa a sentire tutta questa storia si era irritata e alzandosi stava per andarsene.
- Lì, vostra figlia è barunissa!
- Don Cocò, ma figlia è buttanissa! A vossia ci piaci cugliuniari. Circassi di finilla!
Così dicendo si saettò fuori dal magazzino mormorando una infinita litania di male parole all’indirizzo di don Cocò.

Don Cocò riuscì a fermarla sulla soglia e con grande pazienza e con molto garbo riuscì a calmare Lisa che per il nervosismo si era messa piangere. La fece accomodare di nuovo dentro il magazzino e le riempì un altro bicchiere di vino.
Poi si mise a raccontare della figlia e di come era andata a finire a P.A. in casa del barone, così come glielo aveva raccontato Camilla.
E mentre parlava la voce di don Cocò da aspra e catarrosa cominciò a diventate flautata. Raccontava lentamente come a dare il tempo a sé stesso e a Lisa di realizzare per immagini i fatti e le vicende vissute da Camilla. Il tutto sapeva di mistero: come… una favola.

Camilla fino a quando il figlio del dottore non fu svezzato definitamene fece la balia a pieno tempo, anche se nelle ore in cui il bambino dormiva o giocherellava nella culla dava sempre una mano di aiuto alla cuoca o alla lavandaia, oppure, e questo era il lavoro che più le piaceva, si metteva e stirava.
La baronessina parlando con le amiche o le parenti che erano venute in visita, parlava di Camilla come di un angelo venuto dal cielo in quella casa.
Ogni due, tre mesi si faceva vedere in quel palazzo di Via Maqueda il signor padre della baronessina, che mentre prima, a Palermo soggiornava soltanto per il tempo necessario per sbrigare delle faccende, con la scusa di godersi la gioiosa compagnia del nipotino da qualche anno si fermava per settimane se non per mesi.
Con Camilla era entrato in timida confidenza e vedendola così dignitosa, ferma e capace di guadagnarsi il rispetto di tutti compreso quello, ben più difficile, della servitù, pensò che sarebbe stato bello averla a P.A. a governare la sua casa. Non lo confessava neppure a sé stesso, per pudore o forse per paura, di essersi innamorato di quella giovane donna. Dopo tanti anni di vedovanza e di triste solitudine il cuore tornava a cantargli: ne era sconvolto e giurò a se stesso che mai avrebbe confessato il suo sentimento a Camilla.
Un giorno che con il genero era seduto a prender fresco nel giardino interno al palazzo, si fece coraggio e con tono volutamente scherzoso il barone Lo Castro disse che l’indomani quando sarebbe ritornato a P.A. voleva portare con sé Camilla.
Il dottore capì che il suocero non scherzava affatto e si incaricò di parlarne con la moglie e poi a Camilla.
La baronessina e il dottore incoraggiarono Camilla ad accettare la proposta del signor barone.
Il barone scese dalla carrozza. Poi scese Camilla. La servitù che si era raccolta nel cortile per ricevere il padrone rimasero come imbalsamati nel vedere quella bella signora vestita magnificamente: la baronessina, quando ebbe la certezza che Camilla era disposta a seguire il barone a P.A. fece rinviare la partenza del signor padre di una settimana, perché bisognava acquistare i giusti vestiti e le giuste calzature per Camilla.

Il barone non diede alcuna spiegazione, neppure a “gnura” Tina la casiera e tutti, convinti come erano che quella maestosa signora fosse la nuova baronessa, s’inchinarono per dare il benvenuto.
Nel giro di qualche giorno per i cittadini di P.A. Camilla diventò la baronessa De Castro.
Don Cocò finì il suo narrare.

Nel magazzino cadde un profondo ovattato silenzio. Lisa era come stordita, si alzò lentamente e guardava intensamente don Cocò come a chiedergli: Ma è vero quello che mi avete raccontato?
- Aspettate! Io sono tornato a Grotte con il carretto carico della tanta roba che Camilla mi ha dato per voi.
Così dicendo rimosse il telo che copriva due grandi bauli, una bellissima cesta di vimini e una grandissima trasudante forma di formaggio pecorino.
- Tutto questo ben di Dio è vostro. Più tardi ve li faccio portare a casa da Cipiciapi e da Baravà.
Questi erano due facchini di piazza che spesso lavoravano per don Cocò.
- Però lu tumazzu mi lu puortu ora iu.
Così dicendo raccolse uno straccio da terra, lo attorcigliò e ne fece morbido cuscino da mettere in testa per meglio sopportare il peso della forma di formaggio.
Don Cocò l’aiutò e quando con regale portamento la grande forma di formaggio fu ben collocato in testa, Lisa si avviò verso casa.
Pur sotto un gran peso andava spedita per quelle vie tutte in salita.
Dovete sapere che al tempo in cui accadevano i fatti che vi narro la gente a Grotte, e così in tutti i paesi della Sicilia viveva più in strada che a casa, se di casa si può parlare di quei dammusi, di quei catoi destinati ad ospitare una moltitudine di persone.
Lisa camminando spiegava, quasi gridando, che quel formaggio non l’aveva comprato.
- Chissa mi la mannà ma figlia Camilla ca ora è Barunissa.
La gente pur sorridendo e ridendo aveva pietà per quella donna disperata e la commiserava: - la disgrazia capitata a Masino e l’abbandono della figlia l’hanno fatto uscire di senno -.
Dietro a Lisa si andava formando un codazzo di ragazzini con la segreta speranza di potere avere qualche briciola di formaggio. Un nugolo di mosche facevano nera cornice al formaggio.
Sentendo il vociare dei ragazzini tutti si affacciavano per capire cosa succedeva: Lisa attraversò le vie in mezzo a una gran folla come se fosse la festa del Corpus Domini.

Arrivata a casa depose la forma di formaggio, poi si inginocchiò ai piedi di Masino.
- Masì, Camilla è Barunissa!
Scoppiò in lacrime: per tutto il quartiere risuonò un disperato ululato.

Salvatore Bellavia

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 15 febbraio 2010.
Per gentile concessione dell’Autore.
© Riproduzione riservata.

 

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13/02/2010

Folklore. La Carta di Agrigento dei Diritti e delle Tutele dei "I bambini del mondo"

 
 

          E’ stata chiamata “Carta di Agrigento dei diritti e delle tutele dei bambini del mondo” è sarà inoltrata ai Capi di Stato di tutte le nazioni del Mondo. A sottoscriverla questa mattina ai piedi del Tempio della Concordia, i piccoli dei gruppi folkloristici che partecipano alla decima edizione del Festival internazionale “I Bambini del Mondo”, organizzato dall’Aifa, Associazione International Folk Agrigento, presieduta da Claudio Criscenzo.
          La Valle dei Templi di Agrigento questa mattina è stata invasa dai colori, dalle musiche, dai canti e dal festoso vociare di migliaia di bambini e ragazzi che hanno dato vita alla “Passeggiata della Pace verso la Fraternità”. In testa i bambini del gruppi internazionali provenienti da Bulgaria, Croazia, Polonia, Georgia, Spagna, Serbia, con loro di bambini dei gruppi folcloristici agrigentini e migliaia di studenti di diverse scuole della Sicilia, Calabria e qualcuna anche dalla Basilicata che non hanno voluto mancare all’importate appuntamento che ha visto i bambini forieri di messaggi di pace e solidarietà.
          I piccoli “Ambasciatori dell’Unicef” proprio ai piedi del tempio della Concordia hanno lanciato il loro messaggio di pace e fratellanza tra i popoli,. Sono stati letti alcuni dei principi fondamentali  della “Dichiarazione dei diritti del fanciullo” approvata dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1959, da cui prende spunto la “Carta di Agrigento  dei diritti e delle tutele dei bambini del mondo” che il sindaco di Agrigento Marco Zambuto invierà a tutti i governanti del mondo.
          “E’ questo un momento di festa, di aggregazione e di confronto – ha detto il sindaco Marco Zambuto  – ma soprattutto di fratellanza, amicizia e pace tra i popoli. Valori che hanno valenza doppia perché portati avanti dai bambini che riescono a trasmetterli e comunicarli con grande naturalezza e spontaneità. Il segno della pace deve guidare, oggi più che mai, i rapporti tra i popoli”.
          Sei i gruppi internazionali che partecipano al festival: Polonia: “Zespol Piesni i Tancak” di Lublin; Spagna: “Queixumes dos Pinos” di Ourense; Georgia: “Aragvi” di Tiblisi; Bulgaria:  "Children Folk Dance Ensamble” di Nessebar; Croazia: “Batorek” proviene da Osijek; Serbia: “Children Folk Saint George”  di Belgrado. Con loro i bambini dei gruppi folkloristici agrigentini  “Gergent”, “Oratorio Don Guanella”, “I piccoli del Val d’Akragas”,  “I picciotti da purtedda”, “Herbessus”.
          La giornata odierna si conclude al Palacongressi dove, alle ore 15,30 e 20,30  si terranno gli spettacoli del “10° Festival Internazionale I Bambini del Mondo”, presentato da Annalisa e Giuseppe Moscato, con la consegna del Premio per il concorso “Italia, Immagini e Pensieri” della Società Dante Alighieri.
          Il costo del biglietto d’ingresso è di € 2,50, il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza. Beneficiaria quest’anno la Nadia Onlus, è un’associazione di volontariato, fondata nel 1996, dal 1997 è inserita nell’albo regionale del volontariato e dal 2000 nell’albo degli Enti autorizzati per lo svolgimento delle pratiche di adozione internazionale. I Bambini del mondo aiuteranno il progetto ETIOPIA - Un futuro per i bambini di strada.

 

   

Giuseppe Moscato

 

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13/02/2010

Iniziative. Progetto Turistico-Religioso "Settimana Santa a Grotte", dell'Arch. Ignazio Infantino

 

Progetto Turistico-Religioso "Settimana Santa a Grotte", dell'Arch. Ignazio Infantino
Progetto pag. 1

Progetto Turistico-Religioso "Settimana Santa a Grotte", dell'Arch. Ignazio Infantino
Pagina 2

Progetto Turistico-Religioso "Settimana Santa a Grotte", dell'Arch. Ignazio Infantino
Pagina 3

Progetto Turistico-Religioso "Settimana Santa a Grotte", dell'Arch. Ignazio Infantino
Pagina 4


Progetto di Promozione Turistico-Religioso
“SETTIMANA SANTA A GROTTE”

          Cresce costantemente l’attenzione attorno al  fenomeno del cosiddetto “turismo religioso”. I numeri che vedono il “muoversi” di persone per motivi di fede sono in crescita e generano “flussi turistici” in tutte le stagioni dell’anno e dicono quanto sia ragione di promozione turistica la presenza nel territorio di un evento religioso.
          Dietro sollecitazione dell’Assessore al Turismo Morgante, vengo coinvolgo con piacere alla stesura di un progetto di promozione Turistico-Religioso che è stato presentato grazie all’interessamento del Presidente del Consiglio Collura presso il Ministero del Turismo al fine di far riconoscere il giusto prestigio ad una manifestazione religiosa tra le più importanti della Sicilia.
          L'essenza del progetto di promozione Turistico-Religioso della “Settimana Santa a Grotte” mira a dare visibilità ad eventi che da sempre sono stati, per la collettività, un importante riferimento in termini di partecipazione e di coinvolgimento emotivo.
          Il progetto, vede il coinvolgimento e la collaborazione attiva di soggetti pubblici e privati, rendendo possibile un ampliamento dell'offerta e l'elaborazione di un percorso progettuale che ha come punto di forza la promozione ed il sostegno di iniziative ed eventi.
          La valorizzazione delle identità culturali e storiche, della memoria e delle tradizioni popolari di Grotte, la fruizione dei beni monumentali, il potenziamento del circuito del turismo culturale religioso, il rafforzamento del turismo alternativo come quello letterario molto caro alla cittadinanza grottese che vede la presenza della fondazione “Leonardo Sciascia” nella vicina Racalmuto, “Andrea Camilleri” a Porto Empedocle e “Luigi Pirandello” ad Agrigento, caratterizzano l’idea forte del progetto stesso.
          Sicuramente la presenza di partner pubblici come il Ministero del Turismo potrà dare un contributo notevole per un sistema di offerta turistica e di accoglienza organizzato.

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Arch. Ignazio Infantino

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12/02/2010

Comune. Apertura a Grotte di un "Centro Diurno per Disabili Mentali"

 

Comune di Grotte

Partirà tra pochi giorni il servizio di Centro Diurno per Disabili Mentali, la cui sede è stata individuata nei locali della ex scuola elementare Sciascia. Il servizio viene affidato dal Distretto Socio-Sanitario, che gestisce tutti i servizi socio-assistenziali. Il Distretto al quale appartiene Grotte, comprende tra gli altri anche i Comuni di Racalmuto, Castrofilippo, Canicatti, Campobello, Ravanusa, Naro.
L’attività del Centro Diurno prevede, da parte della cooperativa che si è aggiudicata il servizio, il prelievo dalla propria abitazione di 20 disabili (teoricamente appartenenti a tutto il distretto) che verranno segnalati dal Centro di Salute Mentale di Canicatti (al quale il Comune di Grotte può far pervenire segnalazione di eventuali disabili residenti nel proprio territorio).
Dopo il prelievo, gli adulti disabili verranno portati al Centro, accuditi ed assistiti durante tutta la giornata, rifocillati (è previsto il pranzo), e coinvolti in varie attività: socializzazione, corsi di cucina, corsi di uso del computer, attività varie educative e di formazione.
La prima fase del Centro prevede che l’attività duri un anno continuativo, compreso il periodo estivo; è previsto anche un eventuale rifinanziamento del progetto.
I disabili grottesi che hanno i requisiti per accedere al Centro, che in passato sono già stati seguiti dal Centro di Salute Mentale, sono quattro.
L’attività è rivolta alle persone disabili che hanno superato la fase di cura presso una casa-famiglia, che hanno acquisito una certa autonomia e che hanno una casa dove essere ricondotti al termine della giornata.
Del servizio beneficeranno, oltre ai disabili, anche le rispettive famiglie che si vedranno sollevate, per l’intera giornata, dalla responsabilità di assistenza continuativa ed ininterrotta al proprio parente.
La piena disponibilità dell'Amministrazione Comunale (in primo luogo del Sindaco Paolo Pilato con il pieno appoggio di tutti gli Assessori Comunali) nell'ospitare il Centro si è manifestata, ben oltre una generica dichiarazione d'intenti, nella concreta concessione dei locali e nel farsi pieno carico delle utenze relative alle forniture di acqua, energia elettrica e riscaldamento.
Da segnalare la prossima apertura, a Camastra, di un Centro Diurno che ospiterà 20 malati di Alzheimer, appartenenti al distretto socio-sanitario di cui fa parte anche il Comune di Grotte; è possibile sin da oggi segnalare eventuali nominativi all'Ufficio Servizi Sociali del Comune che, a breve, darà tutte le informazioni sulle modalità del servizio e sulla presentazione delle relative domande.

Carmelo Arnone
12 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

 

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12/02/2010

Folklore. Si apre la sagra del "Mandorlo in fiore" con la sfilata de "I bambini del mondo"

 
  Saranno “I Bambini del Mondo” a dare via, oggi pomeriggio, alla “65^ Sagra del Mandorlo in Fiore”.
Nominati “Ambasciatori dell’Unicef”, inizieranno le loro performance alle ore 17.00 con la grande parata “I bambini incontrano la città”, sfilata in costume con canti e balli da piazza Municipio, Via Atenea e Viale della Vittoria per concludersi in Piazza Cavour.
Sabato 13 febbraio si terrà uno degli appuntamenti più suggestivi della manifestazione: “I Bambini del Mondo”, alle ore 10.30 i gruppi internazionali, unitamente ai piccoli dei gruppi agrigentini ed alle scuole della città e della Provincia di Agrigento, con l’adesione di molte scolaresche della Sicilia, daranno vita alla “Passeggiata della Pace verso la Fraternità”, lungo la Valle dei Templi.
La giornata di sabato si concluderà al Palacongressi con due spettacoli, alle ore 15.30 e alle 20.30, del “10° Festival Internazionale I Bambini del Mondo”.
Il costo del biglietto d’ingresso è di euro 2,50, il cui ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza.

 

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11/02/2010

Spettacolo. La Compagnia "Herbessus" al X Festival Internazionale del Folklore

 

La Compagnia "Herbessus" al X Festival Internazionale del Folklore

La  Compagnia Folkloristica “Herbessus” parteciperà al  X Festival Internazionale del folklore “I Bambini del Mondo”,  manifestazione si svolgerà ad Agrigento dal 12  al 14 febbraio 2010, nell'ambito delle iniziative inerenti il "Mandorlo in Fiore".
La partecipazione alla kermesse, da parte dei ragazzi della Compagnia Folkloristica, rappresenta per loro un momento significativo  di aggregazione sociale (ma anche di svago), che estende la sua influenza su tutta la nostra comunità cittadina, e un’opportunità di grande crescita culturale.
Sabato 13, in occasione della serata di gala della manifestazione, il gruppo grottese si esibirà al Palacongressi di Agrigento (Villaggio Mosè). Si tratta di  un evento riempie di orgoglio i partecipanti e gli organizzatori, non solo per la rilevanza artistica dello spettacolo, data la presenza di molti gruppi internazionali e locali (tra i quali l’Herbessus è l’unico della provincia di Agrigento), ma soprattutto per l’opportunità che viene offerta a tutti di allargare gli orizzonti della conoscenza e dell’amicizia tra i popoli.

Programma del
X Festival Internazionale del folklore “I Bambini del Mondo”

Venerdi 12 febbraio
ore 16.30 - concentramento dei gruppi in Piazza Municipio
ore 17.00 - Grande Parata "I Bambini incontrano la città"; sfilata nel tratto Piazza Municipio, Via Atenea, Viale della Vittoria

Sabato 13 febbraio
ore 10.00 - Raduno al Tempio di Giunone
ore 10.30 - "Passeggiata della pace verso la fraternità" lungo la Valle dei Templi
ore 20.30 - Spettacolo 10° Festival
Internazionale “I Bambini del Mondo” al Palacongressi

Domenica 14 febbraio
ore 09.00 - Sfilata da Piazza Don Minzoni (Cattedrale)
ore 16.00 - Preghiera dei gruppi "I popoli in pace" nella chiesa Madonna della Provvidenza

Lunedi 15 febbraio
ore 20.00 - Gemellaggio dei gruppi "Herbessus" e "Mothyon" con i gruppi di Croazia e Serbia

 

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11/02/2010

Musica. Il M° Salvaggio in "Elisir d'amore" a Palermo

 

"Elisir d'amore"
Copertina

Con uno spettacolo tra i più rappresentativi della lirica italiana, continua a calcare le scene teatrali il Maestro Salvatore Salvaggio.
Il "Basso" grottese è attualmente impegnato al Teatro Zappalà di Palermo, nell'interpretazione del Dottor Dulcamara (canta "Udite, udite, o rustici"), personaggio di "Elisir d'amore". L'opera in due atti di Gaetano Donizetti, su libretto di Felice Romani, viene definita «melodramma giocoso» e si inserisce pienamente nella tradizione italiana dell'opera comica. Il più famoso brano dell'opera è certamente la romanza "Una furtiva lagrima".
Le repliche dello spettacolo continueranno sino alla prossima domenica 14 febbraio.

M° Salvatore Salvaggio
Salvatore Salvaggio

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11/02/2010

Dalla Redazione. Considerazioni sulla "Lettera aperta"; di Carmelo Arnone

 

 

          Caro Pietro,
ricevo e pubblico volentieri la tua "Lettera aperta".
          Come socio ventennale dell'Adas di Grotte (la mia prima donazione risale al lontano 1990) non posso che confermare in pieno le tue riflessioni sull'importanza dei tanti singoli gesti di donazione di sangue che arricchiscono spiritualmente chi li compie e rendono un servizio impagabile a chi li riceve. Che la sezione Adas del nostro paese svolga un'attività preziosa nell'impegno costante ed umile, è sotto gli occhi di tutti. E' vero, i locali in cui attualmente è ospitata non sono del tutto idonei, anche se "centrali" e facilmente raggiungibili da tutti i soci donatori. Pertanto ritengo sia doveroso, da parte dell'Amministrazione, prendere in dovuta considerazione la tua legittima richiesta.
          In merito alle modalità di concessione dei locali delle due ex scuole (di Via Pirandello e di Via Padre Vinti) alle Associazioni, che io sappia non vi è stato alcun bando, alcuna comunicazione, alcun invito da parte dell'Amministrazione Comunale alle Associazioni presenti a Grotte. Sia come Presidente dell'Associazione Culturale "Punto Info" (editrice - tra l'altro - di questa Testata Giornalistica), che come componente della Redazione di "Grotte.info Quotidiano" ti confermo che nessuna forma di comunicazione in merito ci è pervenuta dagli Uffici Comunali (la mia è soltanto una constatazione di fatto, in quanto l'Associazione "Punto Info" non ha attualmente alcun interesse nell'ottenere in comodato locali comunali).
          Personalmente ritengo che, nulla avendo da nascondere, una maggiore trasparenza ed una migliore "comunicazione istituzionale" possano senza dubbio giovare al dialogo tra gli Amministratori ed i cittadini.
          Come sempre, su questo "Quotidiano di Grotte" daremo spazio a quanti, Consiglieri Comunali, Amministratori, cittadini, vorranno intervenire.
         Un cordiale saluto.

 

   

Carmelo Arnone

 

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11/02/2010

Lettera aperta. "Uno strano modo di amministrare la cosa pubblica a Grotte", di Pietro Zucchetto

 

Lettera aperta - "Uno strano modo di amministrare la cosa pubblica a Grotte"
Pietro Zucchetto

Riceviamo e pubblichiamo.

"LETTERA APERTA
ai Consiglieri Comunali di Maggioranza e di Minoranza

OGGETTO: Riflessioni su “Chi sono i donatori di sangue iscritti all’A.D.A.S. e… uno strano modo di amministrare la cosa pubblica a Grotte”.

          Chi scrive queste riflessioni, quasi a voce alta, tentando di fare capire le proprie ragioni, fa parte del Direttivo dell’A.D.A.S. di Grotte e sta scrivendo in nome e per conto degli oltre 350 soci attivi e non attivi di Grotte. I soci attivi sono coloro che donano con regolarità il proprio sangue (una, due o tre volte l’anno, talvolta, anche quattro volte); i non attivi sono coloro che per ragioni di salute o di anzianità (gli over 65) fanno parte ormai dello “spogliatoio”, ma sono fondamentali all’associazione, infatti sono quelli che più degli altri sanno interessare i giovani, sanno far capire loro le nobili ragioni di quel gesto d’amore, trovando anche gli argomenti giusti per trattenerli dentro la struttura del volontariato.

          Il socio attivo dell’A.D.A.S. è colui che in forma
gratuita e spontanea dona il proprio sangue, che va a rimpinguare la “Banca del Sangue” in modo che chiunque, nella malattia e nella sofferenza, non abbia da porsi anche il problema di cercarlo tra parenti ed amici. Oggi nel nostro paese ed in tutta la provincia di Agrigento, grazie al grande senso civico ed all’altruismo dei nostri soci che in maniera sistematica donano il proprio sangue, certe situazioni drammatiche, frequenti in un passato non troppo lontano, non si vivono più. A ciò si è arrivati non per magia, ma con un paziente lavoro che ognuno di noi ha compiuto, anche tramite la Sezione Comunale dell’A.D.A.S. di Grotte.

          La Sezione A.D.A.S. è, per ora, ubicata in una casa malsana e pericolante, ma al centro del paese e, pertanto, facilmente raggiungibile anche a piedi da ogni donatore. Per questa sede il Direttivo non ha mai chiesto all’Amministrazione Comunale alcun tipo di contributo, anche se l’affitto e la gestione sono stati alquanto onerosi.

          Dopo questa lunga ma doverosa premessa, è giusto ora parlare del modo di amministrare la cosa pubblica a Grotte, relativamente all’assegnazione alle varie associazioni dei locali scolastici non utilizzati.

          Ultimamente l’Amministrazione Comunale ha deciso di dare in comodato d’uso alle associazioni di volontariato presenti sul territorio comunale gli stabili dei due plessi scolastici di Via Pirandello e di Via Padre Vinti. Questa scelta, però, è rimasta nascosta a tutte le associazioni, tranne una, che avendo probabilmente agganci interni al Comune ha potuto farsi deliberare dal Consiglio Comunale quello che più le aggradava e cioè avere assegnata l’intera struttura del plesso scolastico della ex Scuola Media di Via Pirandello, tutta per sé, sopra e sotto e cioè 12 (dodici) stanzoni di circa 50 mq ciascuna, altre aule più piccole e un immenso vano al piano inferiore di circa 3/400 mq.

          A dire il vero, fatico ad accettare che l’Amministrazione Comunale abbia potuto non invitare tutte le associazioni di volontariato presenti sul territorio attorno ad un tavolo, per discutere della possibilità di avere un locale in comodato d’uso, valutando le peculiarità delle attività svolte, ma si sia semplicemente limitata a portare in Consiglio Comunale un’O.d.G. per l’affidamento dello stabile della Scuola Media di Via Pirandello ad un’associazione, comunque molto valida e utilissima per il paese.

          Tutte le associazioni di volontariato presenti a Grotte operano per il bene della nostra piccola comunità, tutte offrono un contributo indispensabile ai cittadini e tutte vanno messe sullo stesso piano.

          A noi dell’A.D.A.S. per potere continuare a svolgere la nostra attività – raccogliere il sangue donato dai soci – servono solamente un paio di stanze in un locale il più possibile vicino al centro del paese, perché fra i donatori annoveriamo, oltre a studenti e studentesse, liberi professionisti, donne in carriera, ma anche operai, casalinghe e persone che vanno ancora preferibilmente a piedi, pertanto inviteremmo i signori Consiglieri di Maggioranza e di Minoranza a voler rivedere quella Delibera del Consiglio Comunale.

          In tal senso chiederemmo di avere assegnate almeno un paio di stanze nello stabile dell’ex Scuola Media di Via Pirandello, visto che tale edificio è il più centrale.

          So che sbagliare è naturale: questa volta è accaduto all’Amministrazione Comunale, ma sono certo che la stessa saprà rimediare".

 

   

Pietro Zucchetto
Componente Direttivo A.D.A.S.

 

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10/02/2010

Culti. Incontro di Giovani Cristiani Evangelici a Grotte

 

Convegno di Giovani Cristiani Evangelici a Grotte
Guarda tutte le foto


Convegno di Giovani Cristiani Evangelici a Grotte



Convegno di Giovani Cristiani Evangelici a Grotte



Convegno di Giovani Cristiani Evangelici a Grotte



Convegno di Giovani Cristiani Evangelici a Grotte

Riceviamo e pubblichiamo.

"Una delle cose che un credente non deve mai trascurare è il fatto che la fede rende tutto possibile. Nella nostra provincia, nessuno aveva mai realizzato che dei Giovani Cristiani si riunissero in un convegno e promuovessero l’Amore di Dio.
Beh! Sabato 23 gennaio 2010, una moltitudine di Giovani Cristiani, arrivata da molte delle chiese evangeliche presenti nella provincia, si è riversata per le vie di Grotte, aspettando di riunirsi presso il locale di culto evangelico sito in piazza Umberto I.
Bisogna dirlo: “L’insieme delle chiese rafforza l’esercito di Dio!”.
Che ne dite, il nemico potrà mai resistere davanti ad un esercito compatto e ben armato? No! Mai.
E’ stato meraviglioso vedere e vivere il pari consentimento.
Muoversi fra quei giovani, vedere le loro mani alzate verso il cielo, sentirli pregare e innalzare il nome del nostro Signore Gesù Cristo, certamente ha prodotto emozioni e voglia di vivere per realizzare la Parola del Signore. “Or io non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me per mezzo della loro parola, affinché siano tutti uno, come tu, o Padre, sei in me e io in te; siano anch’essi uno in noi, affinché il mondo creda che tu mi hai mandato” (Giovanni 17:20-21).
C’è forse un padre terreno che non desidera vedere la sua famiglia unita, compatta, nella quale non esistono liti, competizioni, invidie e dissapori? Certamente non esiste sulla terra e a maggior ragione su nel Cielo.
Il nostro Padre celeste gradisce vedere i Suoi figli riuniti per lodarLo, onorarLo, esaltarLo e ringraziarLo.
Dice il salmista:”Ecco, quanto è buono e quanto è piacevole, che i fratelli dimorino assieme nell’unità! E’ come l’olio prezioso sparso sul capo, che scende sulla barba di Aaronne, che scende fino all’orlo delle sue vesti. E’ come la rugiada dell’Hermon, che scende sui monti di Sion, perché è là che l’Eterno ha posto la benedizione, la vita in eterno” (Salmo 133).
E’ là che Dio ha posto la benedizione e molti giovani lo hanno compreso, ecco perché hanno voluto stare insieme, riuniti con una sola mente, con un unico pensiero rivolto a Gesù Cristo che li ha redenti.
Quelle mani, alzate come bandiere in segno di arresa, testimoniavano nel più sacrale dei silenzi la separazione da quei compromessi allettanti del mondo e l’appartenenza alla famiglia di Dio.
E’ ovvio pensare al nostro Dio e Padre Celeste che si compiace di tutto questo!
E come potrebbe non compiacersi anche nel vedere un meraviglioso gruppo di cantori, guidati dallo Spirito Santo, condurre quel gran numero di ragazzi nel luogo Santissimo, alla Sua presenza, davanti al trono della grazia, innalzando inni di gloria verso di Lui.
Come potrebbe non compiacersi nel vedere giovani unti dallo Spirito Santo predicare il messaggio della Sua Parola, “La Salvezza”.
Come potrebbe non compiacersi nel vedere lo Spirito Santo fondere sapientemente tutto e tutti, comprese le autorità preposte dal Signore al governo della città; che intervenute all’evento hanno confessato pubblicamente, con visibile emozione, la loro gioia nel vedere nei giovani Cristiani tanta fede e tanto entusiasmo nel dare gloria a Dio.
Dio si compiace per questi eventi, ma certamente nel Suo cuore c’è anche tanto dolore,
dolore per quelli che non credono,
dolore per quelli che hanno creduto e si sono allontanati,
dolore per coloro che lo credono un oggetto,
dolore per i malati,
dolore per i carcerati,
dolore per gli indigenti,
dolore per i sofferenti.
Se tu vuoi che Dio si compiaccia anche di te, unisciti a quei giovani che hanno alzato le mani e si sono arresi all’amore di Dio.
Vieni benedetto dal Signore.
Accetta Gesù ora".

 

 

 

Chiesa Cristiana Evangelica Pentecostale
"L'Eterno Nostra Giustizia"

 
  Foto dell'Incontro dei giovani evangelici Visita l'argomento    

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10/02/2010

Economia. Seminario su "Nuove frontiere dello sviluppo rurale"

 

Seminario su "Nuove frontiere dello sviluppo rurale"
Manifesto

Presso il Castello Chiaramontano di Racalmuto, venerdi 12 febbraio alle ore 17.00 si terrà un seminario sul tema "Nuove frontiere dello sviluppo rurale - Multifunzionalità, turismo e agricoltura sostenibili".
Il seminario riguarda la "Misura 341" del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) Sicilia 2007-2013.
Il programma dell'incontro prevede:
- Apertura dei lavori:
     Massimo Brucato, Dirigente SOAT di Grotte;
- Saluti:
     Salvatore Petrotto, Sindaco di Racalmuto;
     Paolo Pilato, Sindaco di Grotte;
     Giuseppe Morello, Presidente GAL (Gruppo di Azione Locale) Sicilia Centro Meridionale;
- Relazioni:
     Marinella Paci - "Strategie integrate di sviluppo rurale"
     Pierluigi Spoto - "Accoglienza turistica e comunicazione"
- Conclusione dei lavori:
     Fabrizio Viola, Ass. Reg. Risorse Agricole e Alimentari - U.O. 5 Coordinamento SOAT;
- Moderatore:
     Pasquale Patti, Distretto Monti Sicani.
- Interventi:
Olindo Terrana - Progettista; Vittorio Messina - Pres. Camera Commercio Agrigento; Calogero Manno - Dir. Consorzio Isola Bio Sicilia; Giuseppe Guagliano - Pres. Ass.Pro Loco Racalmuto; Pippo Di Falco - Pres. Provinciale Cia ; Giuseppe Ribolla - Dir. Provinciale Coldiretti; Paolo Giglia - Pres. Unione Agricoltori Agrigento; Vito Bagliesi - Pres. Aiab Sicilia ; Salvatore Cammarata - Delegato Provinciale ONAV; Angelo Cutaia - Pres Cantina Sociale La Torre; Ignazio Vassallo - Slow Food Agrigento; Lillo Girgenti - Dirigente Coop Melograno; Simone Craparo - Vice Pres. Ass. Cult. Humus; Antonio Giardina - Lega Coop. Agrigento; Salvatore Picone - Redazione Malgrado Tutto; Carmelo Arnone - webmaster Grotte.info; Sergio Scimè - blogger Regalpetra Libera; Rosario Marchese Ragona - Presidente Progest Agrigento.
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria Organizzativa: Soat di Grotte, Via Pirandello 5, Tel. 0922.947577.

 

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10/02/2010

Comune. Festa di Carnevale a Grotte

 

Comune - Festa di Carnevale a Grotte.
Manifesto

COMUNE DI GROTTE
Carnevale a Grotte
con la band
Niquito Locos
Domenica 14 febbraio
ore 19.00 - Atrio Comunale
P.S.: Con chiacchiere a volontà (i dolci!)

 

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09/02/2010

Folklore. 10° Festival Internazionale "I bambini del mondo"

 

 

“I Bambini del Mondo” si preparano ad aprire la “65^ Sagra del Mandorlo in Fiore” con la decima edizione del Festival internazionale a loro dedicato, organizzato dall’Aifa, Associazione International Folk Agrigento.
Questi i sette gruppi internazionali che arriveranno ad Agrigento a partire da mercoledì 10 febbraio.
Bulgaria: "Children Folk Dance Ensamble” di Nessebar. Fondato nel 1983, è la scuola municipale ufficiale di danza e arte folklorica. I docenti sono professionisti, il direttore è Danislav Kehayov, considerato tra i più illustri pedagoghi e studiosi del floklore della Bulgaria.
Croazia: “Batorek” proviene da Osijek, grosso centro nel nord-est del paese. La scuola di musica e danza è frequentata da circa 120 studenti che per far parte del gruppo che partecipa ai festival internazionale debbono superare un vero e proprio esame.

Serbia: “Children Folk Saint George” di Belgrado.
Il gruppo è nato all’interno della chiesa di cui porta il nome, è composto da 175 studenti guidati nella ricerca delle tradizioni dagli stessi genitori.
India: “Rang Puhar” di Mumbay. Un gruppo che unisce in sé molte delle varietà di culture e tradizioni presenti in India, per questo la ricerca del folklore non si ferma alla regione di Mumbay ma abbraccia anche un aspetto più generale.
Georgia: “Aragvi” di Tiblisi. Fondato nel 1996 è formato da circa 150 elementi suddivisi per età. Il gruppo ha il suo punto forte nei particolari balli della tradizione georgiana, caratterizzati dallo stare sulle punte senza l’ausilio di nessun tipo di scarpa, con salti veloci e spettacolari.
Spagna: “Queixumes dos Pinos” proviene da Ourense nella regione spagnola della Galizia. Una scuola di musica e danza frequentata da oltre 600 ragazzi che formano dieci gruppi sempre in giro per il mondo a far conoscere la cultura ed il folklore della loro Regione.
Polonia: “Zespol Piesni i Tancak” di Lublin. E’ forse il primo gruppo post 2^ guerra mondiale della Polonia, fondato nel 1948, è una vera Accademia  di canto e danza che nel corso della sua storia ha registrato oltre 40 mila iscritti. Il gruppo è stato nominato Ambasciatore ufficiale della cultura polacca nel mondo.

Con loro i bambini dei gruppi folkloristici agrigentini “Gergent”, “Oratorio Don Guanella”, “I piccoli del Val d’Akragas”,  “I picciotti da purtedda”, “Herbessus”.
I Bambini del Mondo nominati “Ambasciatori dell’Unicef” inizieranno le loro performance venerdì 12 febbraio alle ore 17.00 con la grande parata “I bambini incontrano la città”, sfilata in costume con canti e balli da piazza Municipio, via Atenea e viale della Vittoria per concludersi in piazza Cavour.

Sabato 13
febbraio si terrà uno degli appuntamenti più suggestivi della manifestazione, “I Bambini del Mondo”: alle ore 10.30 i gruppi internazionali, unitamente ai piccoli dei gruppi agrigentini ed alle scuole della città e della Provincia di Agrigento, con l’adesione di molte scolaresche della Sicilia, daranno vita alla “Passeggiata della Pace verso la Fraternità”, lungo la Valle dei Templi.
Per i grandi valori portati avanti dalla manifestazione, infatti, “I Bambini del Mondo” nel corso degli anni hanno avuto riconoscimenti ufficiali da parte dell’Unicef che li ha nominati Ambasciatori di pace nel mondo; dall’associazione contro la pedofilia Meter di don Fortunato Di Noto; da Don Pierino Gelmini per i “niños de rua” del Brasile; dall’Accademia di Studi Mediterranei; dalla società Dante Alighieri; da Sua Eccellenza l’Arcivescovo di Agrigento.
La giornata di sabato si concluderà al Palacongressi con due spettacoli, ore 15.30 e 20.30, del “10° Festival Internazionale I Bambini del Mondo”.
Il costo del biglietto d’ingresso è di euro 2,50, il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza.

 

   

Giuseppe Moscato

 

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08/02/2010

Chiesa. Programma della settimana

 

 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
- Sino a martedi 9 febbraio, continuano le Quarantore nella chiesa Madonna del Carmelo;
- da mercoledi 10 a venerdi 12, le Quarantore saranno celebrate nella chiesa della Madonna Delle Grazie;
- venerdi 12 febbraio alle ore 19.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, prove di canto della corale;
- venerdi 12 febbraio alle ore 20.00, nei locali di San Francesco, riunione delle giovani coppie;
- da sabato 13 a martedi 16, le Quarantore saranno celebrate nella chiesa della Madonna del Carmelo.

 

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08/02/2010

Comune. "Progetto Primavera", servizio integrativo di asilo nido comunale a Grotte

 

Comune di Grotte
Progetto
Primavera

Sarà attivato entro i prossimi giorni il nuovo servizio integrativo di asilo comunale, fortemente voluto dal Sindaco Pilato e dall'Assessore alla Pubblica Istruzione Domenico Criminisi, denominato "Progetto Primavera".
Venendo incontro alle richieste di molti cittadini, alcune delle quali rivolte attraverso il nostro Quotidiano, l'Amministrazione ha cercato la soluzione più idonea per la concreta soluzione delle difficoltà segnalate.
Grotte è stato uno dei pochi Comuni in Sicilia, di cui solo tre in provincia di Agrigento, ad aver avuto questo finanziamento dell'ammontare di circa 18.000 euro.
Si tratta di un servizio sperimentale per scuole materne o asili nido, un servizio diverso e migliorativo che  non è offerto ai bambini che già frequentano la scuola materna ma a nuovi bambini. Il servizio coprirà anche i pomeriggi, i giorni di sabato ed i mesi di luglio ed agosto. In breve: tutti i giorni, pomeriggi compresi, tranne i festivi. La retta integrativa prevista sarà inferiore a quella stabilita per il normale servizio di asilo nido.
Questa prima fase "sperimentale" avrà termine il prossimo 31 agosto, ma vi è la possibilità per i Comuni, a seguito della valutazione dell'utilità dello stesso servizio, di chiederne il rifinanziamento.
Il progetto, anche se riservato a nuovi soggetti già reperiti e preiscritti, include la possibilità che venga esteso anche a chi fruisce già dell’asilo nido. Il servizio verrà affidato ad una cooperativa ed è finanziato con fondi del Ministero della Pubblica Istruzione, tramite l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione.
I locali nei quali verrà svolto sono quelli dell’asilo nido comunale di Via Pirandello.
Il Progetto Primavera è rivolto ai bambini da 2 a 3 anni, in aggiunta ai bambini già accolti dalla scuola materna e dal nido.
Gli orari previsti (dalle 7 alle 9 ore lavorative giornaliere) saranno i seguenti: tutti i giorni dalle ore 08.00 alle ore 16.00, il sabato dalle ore 08.00 alle ore 14.00.

Carmelo Arnone
08 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

 

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08/02/2010

Viticoltura. Nuovo "Piano di Sviluppo Aziendale" per la Cantina La Torre

 

Nuovo "Piano di Sviluppo Aziendale" per la Cantina La Torre

A seguito delle sollecitazioni pervenute da più parti, inerenti le difficoltà in cui versa insieme all'intero comparto vitivinicolo anche la Cantina Sociale "La Torre", lo scorso 5 febbraio si è tenuto nei locali della Cantina un tavolo tecnico al quale hanno partecipato, con utili proposte e suggerimenti, il Sindaco Pilato e la SOAT di Grotte, i rappresentanti provinciali delle organizzazioni di categoria (Confagricoltura, Coldiretti, CIA) ed i rappresentanti del Comitato Spontaneo degli Agricoltori.
Al termine della riunione, il Consiglio di Amministrazione della Cantina Sociale "La Torre", presieduto dall'Ing. Angelo Cutaia, ha indetto, per domenica 28 febbraio alle ore 09.00, l'Assemblea dei Soci nei locali sociali della Contrada Bovo di Racalmuto, per discutere ed approvare un piano di sviluppo aziendale.

 

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07/02/2010

Animazione. Festa di Carnevale per i bambini, animata da Monica e Filippo

 

Animazione - Festa di carnevale per i bambini, animata da Filippo e Monica.
Cartoon Mania

L'Associazione "Animazione - Cartoon Mania"
di Monica & Filippo
organizza una
Festa di Carnevale in Maschera
per tutti i bambini da 4 a 10 anni...
... con giochi, balli, sorprese, sorteggio finale e consumazione.
Giovedi 11 febbraio 2010 dalle ore 18.00 alle ore 20.00 presso la discoteca "Blue Night"
Biglietto d'ingresso euro 10, 00.

Per maggiori informazioni telefonare al numero 339.6272850 oppure 320.4871170.
Prevendita biglietti presso "Elettrocasa Spitali", Corso Garibaldi n° 117
dalle ore 09.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 19.30.

 

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07/02/2010

Chiesa. Cerimonia di vestizione dei nuovi Ministranti

 

Cerimonia di vestizione dei nuovi Ministranti
Vedi le foto

La scorsa domenica 31 gennaio, durante la celebrazione della Santa Messa domenicale nella chiesa Madonna del Carmelo di Grotte, si è svolta la cerimonia di "vestizione" dei nuovi Ministranti.
I giovanissimi "chierichetti", come venivano chiamati un tempo, accompagnati all'altare dai rispettivi padrini e madrine, hanno ricevuto dalle mani dell'Arciprete Don Giovanni Castronovo la loro tunichetta.
Durante la stessa cerimonia, oltre alla vestizione dei Ministranti della Parrocchia Santa Venera e della Parrocchia Madonna del Carmelo, si è celebrata la ricorrenza del 60° anniversario di matrimonio dei coniugi  Maida.

Pubblichiamo le immagini più significative della cerimonia (81 foto di © Salvo Lo Re "President").

Foto della cerimonia Visita l'argomento

 

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07/02/2010

Televisione. Da mercoledi Angelo Palermo su Teleacras conduce "Teentalk"

 

Televisione - Da mercoledi Angelo Palermo su Teleacras conduce "Teentalk".
Guarda il promo

Ormai è tutto pronto per la partenza della nuova trasmissione televisiva i cui veri protagonisti sono i giovani.
Teentalk, così si chiama il programma; titolo che ne esprime in pieno le caratteristiche.
La trasmissione, che sarà condotta da Angelo Palermo con la collaborazione di Francesca Puma, è una produzione Teleacras per la regia di Gigi Bartolomeo.
Il programma andrà in onda su Teleacras, ogni mercoledi alle 15.10.
Le repliche andranno in onda il sabato alle 23.55 e la domenica alle 13.15.

Guarda il promo di Teentalk Visita l'argomento

Da mercoledi Angelo Palermo su Teleacras conduce "Teentalk"
Angelo e Francesca

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06/02/2010

Comune. A Grotte un nuovo sistema di raccolta differenziata

 

A breve il nuovo servizio di raccolta differenziata
Vetro

A breve il nuovo servizio di raccolta differenziata
Organico

A breve il nuovo servizio di raccolta differenziata
Carta

A breve il nuovo servizio di raccolta differenziata
Plastica

Finalmente si sta avviando un nuovo ciclo, che farà diventare il rifiuto una risorsa; solo così si potrà arrivare, da un lato al miglioramento del servizio, dall’altro ad un risparmio e ad un contenimento della tariffa”.
Con queste entusiastiche parole il Sindaco di Grotte Paolo Pilato presenta il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani che verrà avviato prossimamente nel Comune.
Con l’avvio concreto di questo nuovo sistema di raccolta differenziata, saranno consegnati ad ogni famiglia quattro contenitori della capacità di 40 litri ciascuno che consentiranno di raccogliere separatamente il vetro, la plastica, l’organico e la carta. Il servizio innovativo partirà tra pochi mesi. Il primo esperimento è già stato avviato nel Comune di Siculiana, ed ha dato ottimi risultati, quindi l’ATO GeSa AG2 ha deciso di estenderlo a tutti i 19 Comuni che fanno parte dell’Ambito Territoriale Ottimale.
Una rivoluzione anche dal punto di vista pratico ed estetico: scompariranno dalle strade cittadine i cassonetti della spazzatura; al loro posto saranno istituite le “isole ecologiche”, centri di raccolta dove poter depositare i rifiuti già differenziati.
Per il Comune di Grotte è prevista l’istituzione di 3 isole ecologiche: una presso il capannone comunale (Via Ingrao); un’altra nel piazzale a valle della chiesa Madonna delle Grazie e la terza nei pressi della torre piezometrica. Inoltre l’attuale isola ecologica esistente, presso il depuratore comunale, diverrà centro di stoccaggio.
La funzione delle isole ecologiche sarà quella di consentire ai cittadini di conferirvi direttamente i rifiuti; in tal caso avranno diritto ad una riduzione della tariffa. Inizialmente è previsto, per ogni conferimento, il rilascio di uno scontrino attestante la quantità di raccolta conferita (che darà diritto alle riduzioni); successivamente sarà rilasciata una tessera magnetica per ogni utente.
E’ previsto anche un servizio di ritiro “porta a porta”, che però non darà diritto ad alcuna riduzione tariffaria.
In ogni isola ecologica vi  sarà un addetto che ritirerà il materiale e che rilascerà lo scontrino per ottenere gli sgravi. A tal fine l’ATO GeSa AG2 potrà utilizzare anche le 71 unità lavorative che vi sono transitati dai vari Comuni.
I contenitori in plastica, prodotti dalla “Mattiussi Ecologia”, che verranno consegnati alle famiglie hanno colori differenti: blu per la raccolta della plastica, giallo per la carta, verde per il vetro e marrone per l’umido (organico).
Attualmente alcuni esempi di contenitori sono visibili presso l'atrio del Palazzo Comunale.
A completamento dell’iniziativa, tutte le scuole di Grotte sono state inserite in un progetto diretto all’educazione dei bambini e dei giovani ad una raccolta differenziata concreta.
La collaborazione attiva di tutti i cittadini sarà indispensabile per la riuscita dell’iniziativa, che potrà liberare per sempre Grotte dai rifiuti; niente più cassonetti per le strade, nessuna busta di spazzatura lasciata sui marciapiedi e, in definitiva, un paese più pulito.

Carmelo Arnone
06 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

A breve il nuovo servizio di raccolta differenziata


A breve il nuovo servizio di raccolta differenziata


A breve il nuovo servizio di raccolta differenziata

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05/02/2010

Comune. Tragedia di Favara: solidarietà al Sindaco Russello da parte del Sindaco di Grotte

 

Il Sindaco di Grotte Rag. Paolo Pilato
Il Sindaco Pilato

Riceviamo e pubblichiamo.

"In merito alla trasmissione andata in onda su reti Mediaset, Domenica 5, sulla tragedia che ha colpito la famiglia Bellavia del Comune di Favara a causa del crollo dell’abitazione in cui vivevano. Sento di dovere ringraziare a titolo personale ma anche e a nome di tanti altri Sindaci, l’onorevole Vittorio Sgarbi Sindaco di Salemi, per quanto dichiarato in relazione all’impossibilità dei Sindaci Siciliani di potere svolgere con profondo senso del dovere, la loro quotidiana attività, caratterizzata da stati d’emergenza di qualsiasi natura e genere, molte volte con l’assenza di strumenti adeguati e quasi sempre dovendo fare i conti con la mancanza di adeguate risorse finanziarie.

E’ comodo additare chi amministra in un dato momento la cosa pubblica come unico responsabile di tutto quello che accade, ed in particolar modo il Primo cittadino.

E’ invece auspicabile che i Sindaci siano messi nelle condizioni di operare con adeguati stanziamenti da parte della Regione Siciliana e del Governo Nazionale al fine di attivare una concreta politica per il sociale, di risanamento dei centri storici, i quali in molti casi versano in gravi condizioni di precarietà e quindi rappresentano un vero pericolo per la pubblica incolumità. E’ necessario inoltre prevedere risorse per la costruzione in edilizia economica  popolare, da assegnare a quanti vivono in strutture dichiarate a rischio o non idonee.

Rinnovo i sentimenti di cordoglio a titolo personale e della comunità tutta che mi onoro di rappresentare, e mi dichiaro moralmente ed affettuosamente vicino all’amico Mimmo Russello Sindaco di Favara".

 

 

 

Il Sindaco di Grotte
Rag. Paolo Pilato

 

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05/02/2010

Scuola. I vincitori dei "Giochi Matematici d'Autunno"

 

Stemma dell'Istituto Comprensivo "A. Roncalli"

La Commissione giudicatrice, presso l'Università Bocconi di Milano, incaricata di valutare le prove dei "Giochi d'Autunno 2009", ha trasmesso all'Istituto Comprensivo "A. Roncalli" di Grotte i risultati finali, unitamente ai nominativi dei primi classificati.
Questi i nomi degli alunni, delle classi di scuola superiore di primo grado dell'Istituto "Roncalli", vincitori:
1° classificato - Collura Angelo;
2° classificato - Giammusso Dario;
3° classificato - Bellavia Carmelo.
I meritati complimenti ai ragazzi del "Roncalli" sono da estendere ai docenti che hanno consentito loro di confermare l'ottima reputazione dell'Istituto scolastico grottese.

 

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04/02/2010

Politica. Manifestazione dell'Associazione "Città Futura" contro la privatizzazione dell'acqua

 

Associazione Politico-Culturale "Città Futura"

Domenica 7 febbraio, alle ore 17.30 nella sede dell'Associazione Politico-Culturale "Città Futura" in Piazza Marconi a Grotte, si terrà una manifestazione a conclusione della raccolta di firme contro la privatizzazione dell'acqua, con la presenza dei promotori di diverse iniziative nella Provincia di Agrigento a favore dell'acqua come bene pubblico.
Interverranno:
- Don Saverio Catanzaro, Arciprete di Menfi;
- Carmelo D'Angelo, Consigliere alla Provincia Regionale di Agrigento;
- Prof. Rosario Gallo, Sindaco di Palma di Montechiaro.

 

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03/02/2010

Comune. "Vendemmia Verde"; incontro con gli esperti

 

Comune - "Vendemmia Verde"; incontro con gli esperti.
Manifesto

Nella Sala Consiliare "Antonio Lauricella" del Comune di Grotte, giovedi 4 febbraio alle ore 18.00 si terrà un  incontro, rivolto principalmente a tutti gli addetti al settore vitivinicolo, aperto a tutta la cittadinanza. Saranno presentate le norme e le applicazioni della Misura "Vendemmia Verde", prevista dal Programma di Sviluppo rurale "Sicilia 2007-2013" del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale.
Il Sindaco di Grotte Paolo Pilato porgerà il saluto ai partecipanti.
Interverranno, in qualità di esperti:
- Massimo Brucato, Dirigente SOAT (Sezione Operativa di Assistenza Tecnica) di Grotte;
- Pasquale Patti, Dirigente SOAT di Aragona;
- Mario Balzani, Dirigente SOAT di Casteltermini;
- Calogero Alaimo Di Loro, Funzionario SOAT di Grotte;
- Filippo Vitello, Funzionario Ispettorato Agrario.
Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria Organizzativa: Soat di Grotte, Via Pirandello 5, Tel. 0922.947577.

 

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03/02/2010

Politica. Richiesta intitolazione di una piazza di Grotte a Bettino Craxi

 

Richiesta intitolazione di una piazza di Grotte a Bettino Craxi.
Bettino Craxi

Nel decennale della scomparsa del leader socialista italiano Bettino Craxi, sulle cui vicende politico-giudiziarie a lungo si è discusso e che costituiscono ancora un nervo scoperto del dibattito politico nazionale, sono molte le iniziative che da più parti vengono presentare per rivalutarne la figura: convegni, libri, dibattiti.
Così come proposto in altre città, anche a Grotte è stata avanzata l'idea di intitolare una piazza allo statista italiano.
Il Consigliere Comunale Socialista - lo ribadisce apertamente e con orgoglio - Paolino Fantauzzo, di sua iniziativa ha presentato al Presidente del Consiglio Comunale ed al Sindaco di Grotte una mozione in tal senso, che sarà dibattuta nella prossima seduta del Consiglio Comunale.
"Dieci anni fa moriva Bettino Craxi - scrive il Consigliere Fantauzzo - Leader che seppe interpretare le necessità degli italiani e proiettò lo Stato Italiano ad un ruolo importante sullo scenario internazionale, capì per primo che bisognava riformare lo Stato e modernizzarlo.
Sebbene morì in esilio, il governo D'Alema offrì i funerali di Stato, rifiutati dalla famiglia.
Non in ultimo il Presidente Napolitano dice 'ci fu un atteggiamento senza eguali' e il Presidente del Senato Schifani va oltre dichiarando 'è stato una vittima sacrificale'.
Sarebbe quindi doveroso un atto ufficiale che esprima una condivisione pubblica dell'operato del personaggio, si apra un dibattito e si intitoli una piazza al Leader Socialista
".
E' prevedibile che la proposta possa trovare ampio consenso trasversale sia tra i Consiglieri del gruppo di maggioranza che tra quelli dell'opposizione.

Carmelo Arnone
03 febbraio 2010
© Riproduzione riservata.

 

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03/02/2010

Scuola. Concerto dell'Orchestra scolastica per i ragazzi della scuola primaria

 

 

Venerdi 29 gennaio, nella palestra del plesso "Roncalli", l'orchestra scolastica, formata dagli alunni di "strumento musicale" della scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte, ha tenuto un concerto dimostrativo dinanzi agli alunni delle classi quinte della scuola primaria. Questi ultimi hanno la possibilità di richiedere l'iscrizione, per il prossimo anno scolastico, ai corsi di "strumento musicale" offerti gratuitamente dall'Istituto ed inseriti tra le materie curricolari.
L'orchestra scolastica è guidata dai docenti Caterina Pistone (Pianoforte), Erika Grado (Clarinetto), Fabrizio Fesi (Chitarra) e Salvatore Scibetta (Tromba).

L’Istituto Comprensivo di Grotte, con l’istituzione di un corso ad indirizzo musicale, offre ai ragazzi la possibilità di frequentare corsi di avviamento alla pratica strumentale tenuti da docenti qualificati con un’organizzazione che si ispira al modello della scuola media annessa al Conservatorio: infatti, se da un lato l’obiettivo specifico di questi corsi non è quello di formare dei “concertisti”, dall’altro tuttavia, gli studi compiuti nel triennio della scuola media ad Indirizzo Musicale possono avere un valore orientativo e propedeutico ad un’eventuale prosecuzione degli studi musicali, preparando gli allievi che lo desiderano per l’esame di ammissione in Conservatorio.
La caratteristica principale che la contraddistingue da una normale scuola media è la possibilità, offerta agli alunni, di approfondire le tematiche musicali attraverso un percorso individualizzato di pratica strumentale.
Inoltre i docenti di strumento partecipano all’attività collegiale della scuola e condividono gli obiettivi trasversali del consiglio di classe.
L’insegnamento strumentale costituisce infatti integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’educazione musicale.
Inoltre promuove la formazione globale dell’individuo, attraverso un’esperienza musicale resa più completa dallo studio dello strumento, un’occasione di maturazione logica, espressiva e comunicativa; offre all’alunno, attraverso l’acquisizione di capacità specifiche, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita coscienza di sé e del modo di rapportarsi al sociale; promuove la dimensione ludico-musicale attraverso al musica d’insieme che favorisce la socializzazione e le relazioni interpersonali in un contesto di gruppo; sviluppa le capacità di coordinamento, la percezione corporea, dando ampio spazio all’aspetto operativo, al “fare”.
Le quattro discipline strumentali sono: Chitarra, Clarinetto, Pianoforte e Tromba. Al corso ad orientamento musicale si accede tramite una prova attitudinale.
La scelta dello strumento, pur tenendo conto delle indicazioni fornite dalla famiglia, verrà comunque orientata dagli insegnanti a seguito della prova attitudinale predisposta dall’Istituto, per la quale non è necessaria la conoscenza dello strumento scelto.
Ogni allievo/a fruisce di lezioni di strumento, teoria-lettura musicale e musica d’insieme organizzate in due incontri settimanali.
E’ consuetudine offrire al pubblico i frutti dell’impegno musicale degli allievi attraverso saggi pubblici, incontri musicali, concorsi, concerti di Natale e di fine anno e altre occasioni significative che si dovessero presentare nel corso dell’anno.
Il repertorio proposto spazia attraverso ogni stile ed epoca, senza preclusioni: dalla musica leggera al folk, dalla classica al jazz.

Si ricorda che:
- la frequenza del corso è completamente gratuita mentre l’acquisto dello strumento resta a carico delle famiglie;
- ciascun alunno viene seguito individualmente dal docente di strumento;
- il corso di strumento è considerato alla pari di qualsiasi altra disciplina curricolare e pertanto sarà soggetta a valutazione (con giudizio sulla scheda), a giustificazione delle assenze anche nelle ore pomeridiane e ad esame finale.

 

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01/02/2010

E-mail. "La Cantina Sociale La Torre ha un futuro?"; replica del Sindaco di Grotte all'ing. Cutaia

 

Vedi il blog "Regalpetra Libera Racalmuto"
Ragalpetra Libera

Riceviamo e pubblichiamo.

"La cantina sociale “La Torre” ha un futuro?

In merito alle considerazioni dell’ing. Cutaia, attuale presidente della cantina sociale “La Torre”, pubblicate sul blog “Regalpetra libera Racalmuto” intendo esprimere alcune mie considerazioni.
Preliminarmente colgo l’occasione per complimentarmi  con i responsabili del sito, con Sergio Scimè in particolare, che con tanta professionalità e motivazione  è riuscito a trasformare il blog in una vera piazza, in un luogo di incontro, di dibattito, di confronto ideologico e culturale.
Questa è l’unica considerazione che condivido con l’ing. Cutaia. Per  il resto, mi sia consentito esprimere alcune riflessioni sulla cantina che divergono sostanzialmente con quelle dell’ing. Cutaia.
Mi sono fatto carico di indire un incontro, richiestomi da più parti, agricoltori, amministratori di Comuni limitrofi, e da alcuni rappresentanti di organizzazioni di categoria del comparto agricolo, per valutare i fatti incresciosi e antidemocratici accaduti domenica 24 gennaio presso la cantina sociale “la torre” in occasione dell’assemblea dei soci convocata per l’approvazione del bilancio.
In quella occasione, il Presidente della cantina ha disposto la chiusura dei cancelli per interdire l’accesso e la partecipazione ai lavori dell’assemblea ai numerosi operatori del settore vitivinicolo presentatisi per conto dei loro congiunti soci, facenti parte della stessa azienda-famiglia agricola, i quali conferiscono le uve materialmente alla cantina, e che avevano il desiderio di assistere ai lavori, consapevoli di non potere partecipare alla votazione.
Tale diniego è stato fatto anche a chi puntualmente si è presentato con una delega sottoscritta dal socio congiunto.
Lo stesso diniego è stato fatto ad amministratori locali, compreso il sottoscritto, assessori e consiglieri comunali di Grotte, Racalmuto e Milena.
Lo stesso diniego è stato fatto ad alcuni rappresentanti di organizzazioni di categoria a livello provinciale e locale.
Tale comportamento appare ancor più grave in quanto è portato avanti dall’ing. Cutaia che, oltre che a definirsi uomo di cultura, dichiara di avere a cuore le sorti della cantina ed il rilancio del comparto vitivinicolo.
In un momento di una così grave crisi, che io definisco “dramma sociale” il presidente della cantina intende portare avanti tale rilancio chiudendo i cancelli, sottraendosi al confronto, non dialogando con le istituzioni e con i rappresentanti sindacali.
Siamo convinti che la più importante infrastruttura ed una delle poche risorse del nostro territorio è rappresentata dall’agricoltura e che in un’agricoltura razionalmente  sviluppata possono trovarsi le risposte occupazionali per i nostri giovani. Abbiamo sempre lavorato in questa direzione con concretezza e con proposte serie, che l’ing. Cutaia banalizza, che potrebbero invece determinare una inversione di tendenza rispetto alla crisi che la struttura e l’intero comparto sta vivendo. E’ la proposta di realizzare uno stand di promozione e un punto di vendita dei vini della cantina al centro commerciale “le vigne” (visitato mediamente da circa 10.000 persone al giorno) che potrebbe rappresentare uno dei primi passi per la creazione di una reale rete di vendita che la cantina sociale “la torre” non ha mai avuto.
Ammette, l’ing. Cutaia, che la qualità dell’uva è lasciato al libero arbitrio dei produttori e molte volte o, nella maggior parte dei casi, la sua qualità è scadente.
Ma non dovrebbe essere compito istituzionale della cantina dare assistenza tecnica ai soci durante l’intera campagna agraria al fine di raggiungere una migliore qualità dell’uva con  esperti che lavorino a fianco dei produttori?
Per partecipare ai bandi di riconversione dei vigneti, con l’obbiettivo proprio di migliorare la qualità dell’uva, è richiesto al singolo imprenditore di partecipare al bando con un minimo di due ettari da riconvertire, requisito questo difficile da rispettare data l’esiguità delle nostre aziende e la frammentazione della proprietà.
E’ consentito, invece, all’organismo associativo, quindi alla cantina, di potere concorrere con piani di riconversione in nome e per conto dei soci che non raggiungono il requisito minimo.
Ha mai la cantina, con questo proposito, chiamato i soci e presentato un progetto?
Ha mai beneficiato di un finanziamento comunitario?
Il Presidente della cantina, perciò, non cerchi alibi e se, poi, è a conoscenza di tentativi di lottizzazione li denunci pubblicamente".
 

"La Cantina Sociale La Torre ha un futuro?"; il Sindaco di Grotte replica all'ing. Cutaia.
Il Sindaco Pilato

  Vedi il blog "Regalpetra Libera Racalmuto" Visita l'argomento

Il Sindaco di Grotte
Paolo Pilato

 

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01/02/2010

Comune. Festa per il pensionamento di quattro dipendenti

 

Comune - Festa per il pensionamento di quattro dipendenti.
Vedi le foto

Lo scorso venerdi 29 gennaio, nella Sala Consiliare "Antonio Lauricella" del Comune di Grotte, si è svolta una cerimonia di saluto per quattro dipendenti che vengono collocati a riposo.
Hanno lasciato il servizio attivo i signori: Zina Mancuso, Totuccio Mancuso, Maria Russello e Maria Musso.
Alla presenza del Segretario Comunale Dott. Vincenzo Chiarenza, parole di elogio e di ringraziamento ai quattro, per tutto il lavoro fatto nel corso di tanti anni, sono state formulate dal Sindaco Paolo Pilato, dal Vice Sindaco Salvatore Caltagirone, dal Presidente del Consiglio Comunale Angelo Collura e dall'Assessore Domenico Criminisi. Alla manifestazione era assente, per gravissimi motivi familiari, la Signora Musso.
Dopo la consegna di targhe e di omaggi floreali, i presenti hanno potuto festeggiare con un ricco buffet.

Pubblichiamo le immagini più significative della cerimonia (27 foto di © Giuseppe Figliola).

Foto della cerimonia Visita l'argomento

 

         

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