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Grotte.info Quotidiano - Marzo 2013

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Marzo 2013

 

30/03/2013

Ora legale. In vigore da domani, lancette degli orologi in avanti di un'ora

 

Entra in vigore l'ora legale: orologi in avanti di un'ora

Domani, domenica 31 marzo 2013, Domenica di Pasqua, torna in vigore l'ora legale.
Le lancette degli orologi dovranno essere spostate in avanti di un'ora; le ore 02.00 di domenica saranno considerate le ore 03.00.
L'ora "legale" sostituisce l'ora "solare" che abbiamo avuto per tutto il periodo invernale.
L'ora legale (detta anche ora estiva) è l'ora locale che una nazione sceglie di adottare per una parte dell'anno, generalmente portando l'orario avanti di 60 minuti rispetto all'orario standard ufficiale, (o ora solare). Si tratta di un sistema che ha lo scopo di sfruttare al meglio la luce del giorno. L'ora ufficiale viene aggiustata in avanti durante i mesi primaverili ed estivi, in modo che l'orario lavorativo o scolastico venga a coincidere meglio con le ore di luce.
 
 

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30/03/2013

Lettere. "La Festa di Pasqua è un bene importante"; del Dott. Salvatore Filippo Vitello

 

Dott. Salvatore Filippo Vitello
Dott. Vitello

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del dott. Salvatore Filippo Vitello.

E' possibile scaricare (e stampare) quest'articolo Visita l'argomento

"Colgo un momento di stasi nella mia vita di lavoro e familiare, non semplice e eccessivamente impegnativa, per qualche momento di riflessione sulla Festa di Pasqua.

La Festa di Pasqua per un grottese, che ha vissuto nel proprio paese il periodo dell’adolescenza e/o della giovinezza, ed ancor più per chi ha continuato a viverci, è il realizzarsi di un’attesa.


L’elemento principale che caratterizza la compaesanità - per chi è nato e vissuto a Grotte - è la festa di Pasqua.

Anche dopo tanti anni di assenza e seppur completamente integrati nel nuovo ambiente, distante per costume e abitudini e posto a migliaia di chilometri di distanza, quando arriva la Festa di Pasqua si ritorna idealmente a Grotte, rievocando mentalmente quei giorni cruciali che vanno dal giovedi alla domenica di Pasqua.

Il sito web magistralmente diretto da Carmelo Arnone, con l’iniziativa del collegamento in streaming, attenua la nostalgia ed il rammarico di non essere fisicamente presenti e ci avvicina anche fisicamente alla Festa di Pasqua.

Queste prime riflessioni richiedono delle spiegazioni che provo ad abbozzare, consapevole della loro assoluta opinabilità, offrendole come spunti di un dibattito, che mi sarebbe bello far nascere utilizzando - se Carmelo è d’accordo (ma conoscendolo sono sicuro della sua adesione) - questo utilissimo veicolo di comunicazione.


La Festa di Pasqua con i suoi rituali laici e religiosi, che reciprocamente si intersecano, è consustanziale alla vita di ciascun grottese e ne é al contempo il fattore sociale più importante.


Non sono in grado di dire quando è stata istituita, ma posso dire che, per un cinquantenne come me, la festa è stata vissuta come sempre esistita da mio padre e dai miei nonni, quest’ultimi nati nella fine dell’800.

Insomma, la festa, nella dimensione di importanza che tutti noi conosciamo, ha un’origine assai remota, Gero Miceli la colloca “alla fine del 700 anche se le prime tracce ufficiali negli archivi comunali datano 1824”.

Non è la storia l’aspetto che mi interessa evidenziare. E’ piuttosto la sua importanza per la vita di tutti e di ciascuno e di conseguenza la sua funzione di amalgama e identitaria.

In questa prospettiva, un dato è importante: la festa, pur con le ottime implementazioni che l’hanno nel tempo migliorata, è, nella sua struttura essenziale, sempre uguale.

I passaggi principali (vado per semplificazioni) sono: l’ingresso di Gesù la domenica delle Palme, la cena, li caduti, le processioni del giovedi e venerdi, la notte del giovedi al Calvario a guardia del “Gesù morto”, li Rieciti del venerdi, l’Incontro della domenica. Questi passaggi si intersecano con momenti di alta religiosità, quali le messe del giovedi e venerdi santo; la messa della notte del sabato; le “sette parole” della mattina del venerdi.

Devo però dire che le liturgie religiose, pur importanti nel contesto complessivo della festa, hanno avuto, nella considerazione generale, un importanza minore rispetto alle rievocazioni laiche. Il successo di quest’ultime è legato non tanto ai contenuti: sin da piccolo mi era impossibile comprendere il tenore delle parole, tranne che per alcune frasi pronunciate da Giuda nell’Ultima Cena o dai “giudei” nelle cadute, che ricordo tutt’ora; ma ai gesti. Anche oggi - mi pare - che sia così.

Noi ragazzi eravamo letteralmente presi da alcune figure, della cui immagine ed espressione si discuteva per mesi e mesi.

Proprio la presenza e l’agire di quelle figure erano anche (ma non solo) le ragioni dell’attesa. Si viveva l’ansia di rivederle, in quei costumi e con quei gesti, sempre uguali nei vari anni, pur nella diversità degli interpreti.

Le ragioni dell’attesa erano (oggi forse un po’ meno) più ampie e di diversa natura.

Intanto, il senso di una tradizione originale e vissuta con un forte senso di identificazione. Ognuno di noi, che si abiti o non si abiti nel Paese, considera la Festa di Pasqua con un senso di appartenenza. La viviamo come un evento che ci è stato trasmesso dalla generazione precedente, così è stato per tutti e lo è ancora. Ricordo che sulla Festa di Pasqua non sono mancate mai le liti e le discussioni. Ma tutti eravamo consapevoli che la festa doveva celebrarsi, come un obbligo che dovevamo rispettare per non essere di meno rispetto alla generazione precedente e per lasciare qualcosa a quelli dell’anno prossimo.

Tale sentimento costituiva e costituisce un elemento culturale che accomunava ogni abitante del paese senza distinzione di classi o di livello di scolarizzazione.

A proposito dell’ultimo punto ricordo che una volta si creò uno scontro tra chi doveva assumere l’interpretazione dei personaggi della rappresentazione, tra giovani contadini e operai (che avevano l’appannaggio della interpretazione) e gli studenti che volevano introdursi nelle recite. Ci fu un certo battibecco che si risolse con la mediazione dell’allora Arciprete Agrò (per la verità non molto convinto della Festa, che obtorto collo dovette accettare, per il timore di un moto di popolo), con un’ottima sinergia tra i due gruppi, supportati da quei bravissimi istruttori (i cui nomi si ricordano ancora oggi) che pur non avendo coltivato gli studi hanno mantenuto alto il livello culturale della festa.

La cultura della festa che ci è stata tramandata, non mediante una documentazione scritta, non è di natura intellettuale, ma di partecipazione di popolo.

La festa è nostra perché ci ha accomunato facendoci sentire una comunità unita.

Nei momenti della festa ci siamo sentiti tutti importanti, perché ognuno riusciva ad avere un ruolo, magari mettendosi sotto la bara del sepolcro per essere compartecipe dell’”annacata” e così dimostrare di poter fare qualcosa di visibile.


La Festa
di Pasqua è un bene importante, perché sull’insieme di fede, devozione e tradizione, abbiamo costruito la nostra identità, fatta anche di usanze praticate senza comprenderne la ragione, ma percepite nella vita collettiva come socialmente utili. Ne cito alcune: il momento di socializzazione e di fede sentita che si crea la notte del giovedi al Calvario; la partecipazione familiare ed amicale che si esprime nelle visite al Calvario, sentite anche come un genuino atto di devozione.

Ricordo come la mattina del venerdi le rappresentanze dei circoli si recavano con le rispettive bandiere listate a lutto in visita al Calvario.

Certo vi erano anche alcuni eccessi, quali un certo abuso di alcoolici e un più facile accesso alle “putie di vino”, con qualche rissa in aggiunta, ma non dimentichiamo la fatica di vivere di quell’epoca in cui ciò avveniva.

Pensate come doveva essere attesa la Festa di Pasqua per i nostri zolfatari impiegati nelle “pirrere” in condizioni subumane, per i contadini che distruggevano le loro schiene chini a lavorare la terra, per quelle donne di casa, impegnate in un incessante lavoro quotidiano, che usavano scambiare con i parenti ed i vicini quei dolci fatti di cose semplici.

Si pensi a quelle situazioni ed allora si potrà comprendere anche quell’allegria che generavano, non costosi regali, ma quei sapori provenienti da quelle buonissime pietanze domestiche.

Insomma pensiamo a quel clima di solidarietà, senza piedistalli, come la vera tradizione della Festa di Pasqua, che non si esaurisce nel mero ricordo, ma si rinnova ogni anno, nella presenza di una comunità riunita su valori fondamentali, che trovano spazio nella fede e nell’amicizia
".
 

 

   

Salvatore Filippo Vitello
 

 

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30/03/2013

Politica. Dichiarazione del Consigliere comunale Vincenzo Cimino

 

Consigliere comunale Vincenzo Cimino
Vincenzo Cimino

Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota, come approfondimento all'articolo pubblicato in data 23 marzo 2013.

"Dichiarazione di indipendenza dal gruppo consiliare PdL di Grotte.

Il sottoscritto Cimino Vincenzo, nella qualità di Consigliere comunale eletto nella lista del PdL, dichiara di non aderire più al gruppo consiliare PdL e di assumere la posizione di indipendente.
Tale decisione scaturisce da un’attenta analisi della propria posizione all’interno del PdL di Grotte e dal fatto che, sia a livello regionale sia a livello provinciale, negli ultimi anni non c’è stato più nessun coinvolgimento e nessun supporto reale della base politica periferica (spesso dimenticata e lasciata sola) e nel contempo è stata rivolta poca attenzione alle problematiche reali della collettività sul territorio.
L’accentramento delle decisioni nelle mani di pochi, lo scollamento tra i vertici di partito ed il territorio, il mio senso di responsabilità ed il rispetto della dignità dei miei elettori, non potevano che portarmi a questa decisione.
Non riesco a condividere, inoltre, la linea politica e l’atteggiamento di isolamento messe in atto da alcuni soggetti del partito a livello locale con delle scelte spesso autonome e senza il coinvolgimento di tutti.
Auguro buon lavoro a tutti gli organi politici del partito che ho conosciuto in questi anni e tengo comunque a precisare che, all’interno di questo consiglio comunale, non voglio tradire la fiducia dei miei elettori fino alla scadenza del mandato elettorale".
 

 

   

 Il Consigliere Comunale
Cimino Vincenzo
 

 

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29/03/2013

Televisione. 11^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro, trasmessa il 22 marzo su Agrigento Tv

 

11^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro
Guarda il video

Nella undicesima puntata di "U Tiggì", telegiornale in siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale terrestre), lo scorso venerdi 22 marzo, sono stati affrontati i seguenti temi:
- l'Akragas in serie D;
- la necropoli sotto il Ponte Morandi;
- promo della Pasqua di Grotte;
- Desiderio Garufo segna per la Nocerina;
- le condizioni del quartiere di Giardina Gallotti;
- poesia "Lu viecchiu abbannunatu";
- la curva pericolosa al Quadrivio Spinasanta;
- presentazione del libro "Li radichi di l'arma", di Mimmo Galletto.
Ospite in studio della puntata, Luigi Corbino.
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore 13.00. In replica il venerdi alle 16.00, 19.00, 23.30; il sabato alle 10.00; la domenica alle 16.00 e alle 21.00. Le puntata vengono pubblicate integralmente anche da Grotte.info Quotidiano.

11^ puntata - 22/03/13 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

Puntate precedenti:
 

 

  1^ puntata - 21/12/12 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
2^ puntata - 11/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
3^ puntata - 18/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
4^ puntata - 25/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
5^ puntata - 01/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
 
6^ puntata - 15/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
7^ puntata - 22/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
8^ puntata - 01/03/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
9^ puntata - 08/03/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
10^ puntata - 15/03/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
 

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28/03/2013

Lettere. Riflessioni sulla festa di Pasqua; di Filippo Baldo

 

Riflessioni sulla festa di Pasqua

Riceviamo e pubblichiamo.

"Molte famiglie durante il periodo pasquale, approfittano del weekend per fare qualche viaggio, per riposarsi e visitare luoghi con tradizioni, usi e costumi diversi dai nostri. Tanta gente decide di recarsi nel nord dell’Europa, in Svezia, in Germania e in Finlandia, dove la Pasqua coincide con i festeggiamenti di benvenuto alla primavera. Nel sud dell’Europa, come in Spagna, in Portogallo ed in Romania, la Pasqua ha un significato diverso, come da noi, ed è legata alle celebrazioni e alle tradizioni religiose.

Per molti come me, a dire il vero, lasciare il nostro piccolo paese durante la Pasqua, per recarsi in qualche altra parte del mondo, è come peccare. In questo periodo tanti preferiscono rimanere nel proprio paese a rispettare le vecchie tradizioni. Non si può mancare il Venerdì Santo e la Domenica di Pasqua alle varie celebrazioni religiose e rappresentazioni pasquali: “li caduti, li rieciti, lu ‘ncuontru, lu viaggiu a lu calvariu”.

La più importante e suggestiva processione è quella del Venerdì Santo, molto commovente con i suoi “lamenti” e l’andare lento dei portatori dell’urna. E’ vero, è un giorno triste, ma per noi cristiani c’è la speranza della Resurrezione.

A volte si fanno delle riflessioni sulla celebrazione della festa di Pasqua e ci si rende conto che il mondo cristiano, molto spesso, confonde gli usi pagani con gli insegnamenti cristiani. La nostra fede e la nostra maturità ci fanno ricordare il vero significato della Pasqua: la resurrezione dopo la morte.

Augurare una buona Pasqua, significa augurare una rinascita per trovare ogni giorno la forza di affrontare le difficoltà della vita".
 

 

   

Filippo Baldo
 

 

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28/03/2013

Pasqua 2013. Diretta streaming per le manifestazioni della Settimana Santa di Grotte

 

Diretta streaming per le manifestazioni della Settimana Santa di Grotte
Vedi il sito

Saranno trasmesse in diretta streaming, sul web, le più importanti e popolari rappresentazioni della Pasqua grottese 2013. L'Amministrazione comunale, su iniziativa dell'assessore Rosario Vizzini, ha deciso di dare la possibilità ai tanti concittadini residenti fuori paese di seguire, pur con tutti i limiti rappresentati dalla tecnologia, le "Recite" e le processioni dell'Urna.
Si occuperà di realizzare concretamente il collegamento la ditta "Foto Video Rino Arnone" in collaborazione con "Cartostyl".
Per coprire quasi integralmente il percorso, saranno installate 4 webcam che verranno attivate di volta in volta.
E' possibile vedere quale delle webcam è "online" (attiva in trasmissione) collegandosi alla pagina web predisposta per l'occasione. Il servizio è in fase sperimentale ed è stato attivato durante la mattina della Domenica delle Palme e ieri sera, mercoledi 27 marzo, per la trasmissione del "Commiato tra Gesù e Maria". Questo quotidiano, insieme a tutte le informazioni sulla Pasqua grottese, segnalerà giornalmente in prima pagina gli orari nei quali saranno attive le webcam, con il relativo collegamento per facilitare la visione della diretta.

Carmelo Arnone
28 marzo 2013
 

 

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28/03/2013

Riflessioni. "Meglio agire soffrendo che patire aspettando..."; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riceviamo e pubblichiamo.

"Meglio agire soffrendo che patire aspettando, con la sola speranza nell'animo.

Accogliamo e ringraziamo Papa Francesco per averci saggiamente invitato a ricordarci di non rimuovere mai dalla memoria, in tutti i momenti della nostra esistenza quotidiana, la speranza, che è assolutamente necessaria e indispensabile per la sopravvivenza contro i dolori della vita fisica, le incertezze e l'inquietudine spirituale, per non viverla ciecamente come fecero Giordano Bruno e Galilei, e altri ancora, che la verità e la fortuna cercarono su questa terra, a costo di perdere anche la vita, a fronte della dignità, “come sa chi per essa vita rifiuta”.

Ma c'è anche un detto che dice: “chi di speranza campa, disperato muore”. E per non morire, “come chi per la speranza della libertà spirituale e religiosa vita rifiuta”, meglio, sostiene l'uomo comune, agire assumendosi la responsabilità sociale ed economica per sé e per il sostegno della propria famiglia onestamente. Meglio allora seguire il principio secondo cui l'uomo è ciò che fa, artefice supremo del proprio destino, causa efficiente di ciò che è, e di ciò che deve essere. “Faber est suae quisque fortunae”, ogni individuo è artefice del suo destino, possiede gli strumenti, come il fabbro, per costruire il suo futuro. E se qualcosa non va nella sua vita, non dovrà mai, come fanno i creduloni di superstizioni varie, attribuire ad altri la colpa del proprio crudele destino o alla mancanza della misericordia divina, sibbene alla povertà della propria virtù.

Per virtù deve intendersi non solo l'aspetto religioso e morale, ma anche e soprattutto la cultura e la sapienza pratica, rapportata alla vita vissuta, e calata nella concretezza umana dell'esperienza viva dei rapporti sociali, perché la vita non è aspettazione (chi si ferma più del necessario momento per riflettere è perduto), neanche idealizzazione e ancor peggio invocazione religiosa o attesa del provvido intervento divino sulle sventure, ma azione, realizzazione di tutte le potenzialità, compresa la predisposizione a partecipare alla dimensione civile dell'esistenza. “Meglio agire soffrendo che patire aspettando”, è stato il sempre valido suggerimento dei grandi pensatori dell'Umanesimo e Rinascimento.

Meglio agire quindi che aspettare il miracolo divino o che la mela matura cadendo, raggiunga la bocca, mentre si sta, affamati, ad aspettarla seduti all'ombra dei rami".

 

   

Antonio Pilato
 

 

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28/03/2013

Politica. "Distanze da qualsiasi attività e notizia"; nota del M5S di Grotte

 

Movimento 5 Stelle di Grotte (AG)
M5S Grotte

Riceviamo e pubblichiamo.

"Il Movimento 5 Stelle di Grotte (Meetup amministrato da Innocenzo Infantino e pagina facebook amministrata da Angelo Costanza) prende le distanze da qualsiasi attività e notizia diffusa dal Meetup e pagina facebook gestiti da Eugenio Agnello e da qualsiasi altro Meetup 5 stelle Grotte".
 

 

   

MoVimento 5 Stelle - Grotte
 

 

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27/03/2013

Volontariato. Campagna di sostegno per l'ANLAIDS, a Grotte il 29, 30 e 31 marzo

 

Campagna di sostegno per l'ANLAIDS, a Grotte il 29, 30 e 31 marzo.
Locandina

Quest’anno i simpatizzanti dell’AIDO (Associazione Italiana per la Donazione di Organi) e dell’ADAS (Associazione Donatori Autonoma Sangue) di Grotte daranno una mano all’ANLAIDS (Associazione Nazionale per la Lotta contro l'Aids), allestendo un gazebo/stand accanto al negozio di casalinghi della famiglia Spitali in Corso Garibaldi. L'occasione sarà utile per far conoscere meglio il mondo del volontariato, e per dare a tanti, che si saranno avvicinati allo stand informativo, la gioia di partecipare al sostentamento di una valida associazione che da sempre si batte per aiutare i più poveri e derelitti che durante il loro cammino sono incorsi in una gravissima malattia, ed è giusto e doveroso che si riprendano, anche e soprattutto con l'aiuto di tutti. Per la raccolta di fondi saranno offerti dei bonsai piccoli, medi e grandi, per i quali verrà richiesto con un contributo minimo di 12, 15 e 30 euro. In caso di condizioni meteo avverse, il banchetto informativo per la raccolta fondi verrà ospitato all'interno della sede Adas, in Corso Garibaldi (accanto al negozio "Live Animals").
 

 

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26/03/2013

Pasqua 2013. Numerosi visitatori al "Mistero di Croce e di Luce", diorama pasquale di Gero Miceli

 

Diorama
Diorama



Ultima Cena
Ultima Cena

E’ stata inaugurata sabato 23 marzo ed è già - grazie al passaparola cittadino - stata visitata da un numeroso pubblico (che nel registro visite ha lasciato lusinghiere critiche) la mostra del diorama pasquale “Mistero di Croce e di Luce” allestita nel centro storico di Grotte in Via Gioberti 3.
Il diorama Pasquale (conosciuto anche come presepe di Pasqua) è una rappresentazione dei momenti salienti della Passione, Morte e Resurrezione di Cristo, realizzata a scopo didattico e religioso.
Non c’è la mangiatoia col Bambinello appena nato ma una Croce con appeso il Cristo appena morto, non ci sono pastori e magi festanti per la nascita ma l’Angelo e Maria Maddalena gioiosi per la Resurrezione di Cristo.
L’intento della mostra - forse l’unica del genere in provincia e tra le pochissime esistenti in Sicilia - che si propone come nuova iniziativa collaterale alla “Pasqua di Grotte”, è quello di suggerire un momento di particolare riflessione cristiana al fine di stimolare nello spettatore, attraverso la rievocazione delle scene cruciali e più intense della Settimana Santa, la meditazione sulle sofferenze di Nostro Signore Gesù Cristo, risvegliando infine la gioia per la sua resurrezione.
Le scene rappresentate sono: Domenica delle Palme, l’Ultima Cena, Gesù nell’orto degli Ulivi, il pentimento di Giuda, il rinnegamento di Pietro, la condanna da Pilato, Gesù aiutato dal Cireneo, la Crocifissione e la Resurrezione. Il diorama realizzato artigianalmente (comprese alcune statuine quali: Giuda, i due ladroni, Pilato, Barabba, l'"Ecce homo" e i discepoli addormentati) presenta inoltre alcuni movimenti meccanici ed “effetti speciali”.
Tra i vari particolari e simboli (colomba bianca, ponte su corso d’acqua posto tra il Calvario e il Sepolcro vuoto come passaggio dalla vita alla morte, dalle tenebre alla Luce, ecc…) presenti nel diorama, dalla finestra del Cenacolo è possibile scorgere Gesù Bambino adagiato in una mangiatoia, un chiaro richiamo all'inizio della sua vita simbolicamente coincidente con la sua fine.
Per quanti non lo sapessero, Via Gioberti si trova a circa 90 metri scendendo dalla chiesa San Rocco e a circa 350 metri dalla Piazza Marconi, da dove è raggiungibile facilmente in macchina o a piedi (salendo dalla Torre dell’Orologio) in 2-3 minuti. Il consiglio è quello di raggiungerla passeggiando attraversando i vecchi vicoli del centro storico.
La mostra, visitabile gratuitamente, ha il patrocinio del Comune di Grotte e resterà aperta al pubblico tutti i giorni, dalle ore 17.30 alle 22.00, fino al 7 aprile 2013 (festa della Divina Misericordia).
 

Crocifissione
Crocifissione



Via Crucis
Via Crucis

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26/03/2013

Musica. "The Art of the Basso Buffo", in uscita il primo CD del M° Salvatore Salvaggio

 

"The Art of the Basso Buffo", in uscita il primo CD del M° Salvatore Salvaggio
Copertina

L'annuncio viene da Tokio, dove il M° Salvatore Salvaggio si trova - insieme alla moglie, la soprano Makie Nomoto - per partecipare, il prossimo 19 aprile nella "Tsuda Hall" della capitale giapponese, al festival "Verdi & Friends". In anteprima mondiale il "Basso" grottese ha comunicato la prossima uscita del suo primo CD musicale, edito dall'etichetta discografica AMR CLASSICS. “Salvatore Salvaggio the Art of the Basso Buffo” è il titolo di copertina dell'album, che contiene 10 arie tra le più celebri del repertorio da Basso Buffo, accompagnate dall'Orchestra Filarmonica “Rossini” diretta dal M° Luigi Sferrazza e dal Coro Filarmonico "Santa Cecilia" di Agrigento diretto dal M° Alfonso Lo Presti. Per il M° Salvaggio non hanno segreti le opere di Donizetti, Rossini, Cimarosa, Verdi. Anche se giovane vanta un curriculum invidiabile: ha calcato con successo i più importanti teatri italiani (tra cui "La Fenice" di Venezia, il "Rossini Opera Festival" di Pesaro, il "G. Verdi" di Pisa, il Teatro del Giglio di Lucca, il "Goldoni" di Livorno, il "Comunale" di Todi, il celebre Teatro del "Maggio Musicale Fiorentino") ed internazionali (ricordiamo la "Minato Mirai Hall" di Yokohama in Giappone, il "Leicester Square Teathre" di Londra, l’"Ermitage" di San Pietroburgo in Russia). Tra le sue più recenti interpretazioni, il "Don Abbondio" nei "Promessi Sposi" di Pippo Flora e Michele Guardì (un tour italiano che lo ha visto impegnato per oltre un anno dal dicembre 2011) e un concerto Lirico al Teatro dell’Opera di San Pietroburgo (nel maggio 2012). La presentazione italiana del nuovo CD “Salvatore Salvaggio the Art of the Basso Buffo” è prevista per il 4 maggio, intanto gli appassionati possono acquistarlo in prevendita dal sito dell'artista salvatoresalvaggio.it.

Carmelo Arnone
26 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
 

Il M° Salvatore Salvaggio e la soprano Makie Nomoto
Nomoto e Salvaggio

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26/03/2013

Comune. In pagamento il rimborso abbonamenti per gli alunni pendolari relativo all'anno scolastico 2011/2012

 

Comune di Grotte

Il Comune di Grotte informa che, a partire da giovedi 28 marzo 2013, saranno in pagamento presso l'agenzia locale della Banca Monte dei Paschi di Siena i seguenti contributi relativi agli alunni di scuola secondaria di 2° grado (scuola superiore):

- rimborso degli abbonamenti per gli alunni pendolari relativi all'anno scolastico 2011-2012.
 

 

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26/03/2013

Comune. Mercoledi Santo, giorno di chiusura per l'isola ecologica

 

Centro comunale di raccolta differenziata dei rifiuti
Centro raccolta

Domani, mercoledi 27 marzo (Mercoledi Santo), il centro comunale per la raccolta differenziata dei rifiuti, chiamato comunemente "isola ecologica", rimarrà chiuso.
Il conferimento dei rifiuti ingombranti (televisori, frigoriferi, lavatrici, altri vari elettrodomestici, brande, materassi e vario mobilio, ecc...) è sempre possibile all'interno del cassone scarrabile posto nei pressi dell'isola ecologica, dato che per tale operazione non è richiesta la presenza di un operatore. Si ricorda che il deposito dei rifiuti ingombranti è sempre vietato lungo le vie cittadine ed accanto ai cassonetti. L'attività dell'isola ecologica continuerà regolarmente a partire da giovedi 28 marzo.
 

 

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26/03/2013

Pasqua 2013. "Prendi la tua croce e seguimi", rappresentazione nella chiesa della Madonna del Carmelo

 

"Prendi la tua croce e seguimi", rappresentazione nella chiesa della Madonna del Carmelo
Guarda il video


"Prendi la tua croce e seguimi", rappresentazione nella chiesa della Madonna del Carmelo
Vedi le foto

Atmosfere apparentemente cupe, quelle che introducono "Prendi la tua croce e seguimi", l'ultimo lavoro di Filippo La Mendola e Monica Bellavia rappresentato domenica 24 marzo nella chiesa Madonna del Carmelo in Grotte.
Continue provocazioni dell'avversario di Dio, contro la fede pura ed indefettibile dei discepoli di Cristo Crocifisso. Al suono di "Dio è morto" sembra inevitabile la vittoria del male, eppure, "sperando contro ogni speranza" in Colui che si è fatto "pane e vino", le forze degli inferi non prevarranno. Ai discepoli di allora, come a quelli di oggi, non resta che prendere la propria croce e seguire Lui, perché "in ciò che noi crediamo... Dio è risorto!".
Più che una "sacra rappresentazione" è stato un momento di preghiera vissuto in modo differente dal solito: con immagini, suoni, drammatizzazioni, effetti scenici e con la spontaneità dei giovani interpreti (e dei giovanissimi "apostolini").

Carmelo Arnone
26 marzo 2013

Pubblichiamo il video integrale (riprese di © Associazione Culturale "Punto Info") e alcune immagini della rappresentazione (69 foto di © Salvo Lo Re "President").
 

"Prendi la tua croce e seguimi", sacra rappresentazione nella chiesa della Madonna del Carmelo
Manifesto

  "Prendi la tua croce e seguimi" (Foto) Visita l'argomento "Prendi la tua croce e seguimi" (Video) Visita l'argomento
 
 

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25/03/2013

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la disponibilità di un collaboratore locale.

Mercoledi 27
marzo - MERCOLEDI SANTO
- alle ore 17.00, in chiesa Madre, celebrazione delle Prime Confessioni.

Giovedi 28 marzo - GIOVEDI SANTO
- alle ore 17.00, in chiesa Madre, celebrazione della Santa Messa "In Coena Domini" e presentazione dei ragazzi di Prima Comunione accompagnati dai padrini di battesimo;
- alle ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, celebrazione della Santa Messa "In Coena Domini" e presentazione dei ragazzi di Prima Comunione accompagnati dai padrini di battesimo;
- alle ore 22.00, in chiesa Madre, Veglia Eucaristica;
- alle ore 22.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Veglia Eucaristica.

Venerdi 29 marzo -VENERDI SANTO
- è giorno di digiuno ed astinenza;
- alle ore 16.30, in chiesa Madre, Solenne Liturgia della Passione e Morte del Signore;
- alle ore 22.00, processione dell'Urna, preghiera animata dalla parrocchia Madonna del Carmelo;
- alle ore 23.00, processione dell'Urna, preghiera animata dalla parrocchia San Rocco;
- alle ore 24.00, processione dell'Urna, preghiera animata dalla parrocchia Santa Venera (chiesa Madre).

Sabato 30 marzo - SABATO SANTO
- alle ore 22.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Veglia Pasquale (durante la liturgia sarà amministrato il sacramento del battesimo ad un adulto, insieme ai sacramenti della Cresima e della Prima Comunione);
- alle ore 23.00, in chiesa Madre, Veglia Pasquale.

Domenica 31 marzo - PASQUA DI RESURREZIONE
- alle ore 02.00 entra in vigore l'ora legale (spostare le lancette degli orologi in avanti di un'ora);
- alle ore 11.00, in chiesa Madre, Santa Messa.
- alle ore 11.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santa Messa.
- alle ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santa Messa.
 

 

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25/03/2013

Denaro. Quanti sono e come vengono impiegati i soldi pubblici per la Pasqua di Grotte 2013

 

Impiego dei soldi pubblici

Ogni anno l’Amministrazione comunale destina per lo svolgimento delle attività legate alla festa di Pasqua - la più importante delle manifestazioni grottesi - una determinata quota delle finanze locali. Vi sono anni in cui questa quota risulta ridotta ed altri in cui la relativa disponibilità aumenta. Per la realizzazione delle manifestazioni della Settimana Santa 2013, la Giunta Municipale nella seduta del 7 marzo (presenti il sindaco Paolo Pilato, l’assessore Antonino Caltagirone e l’assessore Stefano Todaro; assenti gli assessori Mariella Criminisi e Rosario Vizzini) ha assegnato una somma complessiva di euro 30.850,00. Anche se il bilancio 2013 è in fase di formazione, la somma può essere utilizzata per intero dato che si tratta di “spesa non frazionabile”.

Queste nel dettaglio le voci di spesa nelle quali sarà ripartita la somma (gli importi sono comprensivi di IVA):

Euro 4.500,00  per la fornitura e collocazione di archi e luci, a cura della ditta “L’Artistica Luminaria” Badami S.r.l. di Misilmeri (PA);

Euro 4.500,00 per il noleggio dell’impianto di amplificazione;

Euro 2.800,00 per le esecuzioni delle 2 bande musicali (di cui euro 2.500,00 al Complesso bandistico “V. Bellini” per le esecuzioni musicali nelle processioni del Giovedi e Venerdi Santo e per l’Incontro della Domenica di Pasqua);

Euro 5.000,00 per la rappresentazione delle “Recite”, a cura dell’Associazione Gruppo dei Giudei “A. Infantino”;

Euro 3.650,00 per lo spettacolo musicale, a cura della band “Pausando” di Canicatti;

Euro 2.500,00 per i giochi pirotecnici;

Euro 1.000,00 per il pagamento dei diritti SIAE;

Euro    600,00 per il noleggio di 9 accumulatori energetici portatili (batterie) per l’illuminazione dell’Urna e dell’Addolorata, a cura del sig. Spitali Antonino;

Euro 1.000,00 per l’acquisto di targhe e locandine;

Euro    500,00 per il noleggio di bagni chimici;

Euro    800,00 per la mostra “Mistero di Croce e di Luce”, a cura di Calogero Miceli;

Euro 2.000,00 per la realizzazione del progetto di documentazione fotografica “Luogo Comune”, a cura di Franco Carlisi;

Euro 1.000,00 per la promozione della Pasqua 2013 tramite interviste realizzate da Aristotele Cuffaro da inserire nel telegiornale dialettale "U Tiggì" sull’emittente Agtv di Agrigento, a cura dell’Ass. Cult. Teatrale “Nino Martoglio”;

Euro 2.000,00 per la proiezione del docufilm “Duduk”, a cura dell’Associazione “Artesia”.

Da notare che il totale delle somme ripartite ammonta ad euro 31.850,00, dunque 1.000,00 euro in più rispetto ai 30.850,00 assegnati complessivamente; è probabile che si tratti di un semplice errore formale, risolvibile con una opportuna integrazione o con la rimodulazione di alcune delle voci di spesa elencate.

Carmelo Arnone
25 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
 

 

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25/03/2013

Pasqua 2013. Personaggi ed interpreti delle rappresentazioni della Settimana Santa

 

Pasqua 2013 - Personaggi ed interpreti delle rappresentazioni della Settimana Santa
Manifesto

Con impegno e dedizione encomiabili, i giovani dell’Associazione Gruppo dei Giudei “Andrea Infantino” continuano a portare avanti la secolare tradizione grottese delle “Recite” di Pasqua. Hanno iniziato le estenuanti prove subito dopo l’Epifania, e le hanno concluse lo scorso sabato. La prima rappresentazione nella quale si sono cimentati è stata quella di ieri, Domenica delle Palme, con l’Ingresso di Gesù a Gerusalemme. Mercoledi Santo, in Piazza Marconi, vedremo Domenico Vizzini e Annamaria Apa interpretare i ruoli di Gesù e Maria, nel “Commiato tra il Figlio e la Madre”. Il giorno successivo, Giovedi Santo, i giovani rappresenteranno “L’Ultima Cena”, “L’Arresto di Gesù”, il “Rinnegamento di Pietro” e la “Morte di Giuda”. Il Venerdi Santo, dopo il “Processo e condanna di Cristo”, da Piazza Marconi al Calvario avranno luogo “Li Caduti” (la tradizionale via crucis interpretata con parole, gesti e cadenze immutati negli anni). Nel pomeriggio dello stesso giorno, al Calvario, ai piedi della croce saranno rappresentate “Li Rieciti”. Infine la Domenica di Pasqua, la festosa commemorazione dell’Incontro tra Maria e il Risorto. Da non dimenticare l’accompagnamento delle due processioni dell’Urna: quella breve del Giovedi Santo dalla chiesa Madre al Calvario, e quella completa del Venerdi Santo dal Calvario – percorrendo le vie principali del paese – sino al rientro in chiesa Madre. Un piccolo ma significativo ruolo hanno “i Giudei” anche durante la Veglia di Pasqua; al momento della risurrezione, con gran fragore i soldati romani cadono per terra inermi.

Sono davvero numerosi i giovani impegnati, a vario titolo, durante la Settimana Santa; riportiamo i nomi dei personaggi e interpreti delle Recite:
 

 

  Gesù: Domenico Vizzini
Pietro: Silvio Salvaggio
Giovanni: Fabrizio Lazzaro
Giacomo: Alessandro Arnone
Giuda: Michelangelo Vizzini
Centurione: Andrea Fiducia
Stelle: Giuseppe Messina
Rubnit: Fabio Cipolla
Putifar: Giovanni Agnello
Nitzech: Gioacchino Cutaia
Caifas: Giovanni Carlisi
Malco: Giacomo Vaccarello
Raban: Giuseppe Costanza
Misandro: Maurizio Neglia
Longino: Antonio Vella
Giuseppe: Antonio Miceli
Nicodemo: Giovanni Agnello
Maria: Annamaria Apa
Veronica: Alessandra Vizzini
Maddalena: Assunta Villardita
Pilato: Salvatore Infantino
Quintilio: Giuseppe Infantino
Simon Celidio: Antonio Todaro
Simon Lebbroso: Alfonso Castiglione
Cireneo: Gabriele Maida
Barabba: Salvatore Todaro
Popolano 1: Michele Zaffuto
Popolano 2: Calogero Busuito
Popolano 3: Antonio Mazzara
Popolano 4: Gero Miceli
 
 
E’ doveroso ricordare, complessivamente, tutti i componenti “anziani” ed il direttivo dell’Associazione Gruppo dei Giudei “Andrea Infantino”, per la guida che sanno dare ai più giovani e per la costanza con la quale s’impegnano a tramandare le tradizioni pasquali di Grotte.

Carmelo Arnone
25 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
 
 

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24/03/2013

Pasqua 2013. Rievocazione dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme

 

Rievocazione dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme
Guarda il video


Rievocazione dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme
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La rievocazione storica dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme, rappresentata dai giovani dell'Associazione Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino" di Grotte, è la prima delle numerose "Recite" che caratterizzano la Settimana Santa di questa cittadina.
Dalla prima mattinata della Domenica delle Palme, il piccolo corteo, con Gesù in groppa ad un asino, gli apostoli, le pie donne e un manipolo di soldati romani, attraversa le vie del paese - addobbate in precedenza da fronde di palma - fermandosi in alcuni luoghi per mettere in scena la "recita". La rappresentazione più importante, e conclusiva, è quella che si svolge in Piazza Marconi, di fronte ad un numeroso pubblico che letteralmente "assedia" i personaggi. L'amplificazione consente di seguire distintamente ogni parola, ogni singola battuta più volte provata nelle lunghe settimane di preparazione. E così le intonazioni, le cadenze, i gesti vengono riproposti esattamente come richiede la tradizione locale. Al termine della rievocazione, tutti gli interpreti, insieme ai fedeli, fanno ingresso in chiesa Madre per partecipare alla Santa Messa nella quale saranno benedette le palme ed i ramoscelli d'ulivo.

Carmelo Arnone
24 marzo 2013
© Riproduzione riservata.

Pubblichiamo il video integrale (riprese di © Associazione Culturale "Punto Info") e alcune immagini della manifestazione (59 foto di © Salvo Lo Re "President").
 

 

 

Ingresso di Gesù a Gerusalemme (Foto) Visita l'argomento

Ingresso di Gesù a Gerusalemme (Video) Visita l'argomento
 

 

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24/03/2013

Iniziative. Ammissione dei nuovi musicisti nel Gruppo dei Tamburinari "Herbessus"

 

Ammissione dei nuovi musicisti nel Gruppo dei Tamburinari "Herbessus"
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Nato qualche anno fa, quasi per caso, il gruppo dei Tamburinari "Herbessus" giorno dopo giorno ha continuato ad attirare le simpatie dei cittadini e ad esercitare una particolare attrazione verso i più piccoli. A seguito delle numerose richieste di adesione e dopo un periodo di "tirocinio" sotto la guida del direttore Fabrizio Lazzaro, finalmente anche i nuovi hanno fatto ufficialmente il loro ingresso nel gruppo. In un clima di serenità "familiare", alla presenza di genitori, parenti ed amici, i nuovi "tamburinari" accompagnati dai "padrini" hanno effettuato la tradizionale "bevuta" (per i più piccoli il vino viene sostituito da coca-cola).
Come da tradizione, non poteva mancare il taglio della torta "a tema".

Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione (52 foto di © Salvo Lo Re "President").

Ammissione dei nuovi Tamburinari (Foto) Visita l'argomento
 

 

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24/03/2013

Chiesa. Celebrata la Giornata del Malato in chiesa Madre

 

Celebrata la Giornata del Malato in chiesa Madre
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Lo scorso sabato 16 marzo, all'interno del programma del triduo in onore di San Giuseppe, è stata celebrata nella chiesa Madre di Grotte la "Giornata del Malato", con una Santa Messa solenne presieduta dall'arciprete padre Giovanni Castronovo e concelebrata da padre Giuliano Mokasse. A tutti gli ammalati gravi è stato conferito il sacramento dell'Unzione degli Infermi. Al termine della celebrazione liturgica, nella chiesa Madre, si è svolto un momento di convivialità. Il supporto agli ammalati non autosufficienti (trasporto e sistemazione) è stato assicurato gratuitamente dai volontari della Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale".

Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione (69 foto di © Salvo Lo Re "President").

Celebrazione della Giornata del Malato (Foto) Visita l'argomento
 

Programma della Giornata del Malato
Manifesto

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24/03/2013

Lingua. "Agli amici lettori 3"; di Lillo Agnello

 

Raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi

Riceviamo e pubblichiamo il seguito dell'iniziativa promossa dal prof. Calogero Agnello, sulla raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.

E' possibile scaricare (e stampare) quest'articolo Visita l'argomento

"Agli amici lettori 3.

     L’analisi dell’evolversi del problema, ora che siamo arrivati ai secoli a noi più vicini, ci fa subito supporre che il popolo se la sia cavata sempre allo stesso modo. Ha usato cioè le stesse armi di cui fosse in possesso: NOME e…
     Alla fantasia popolare, libera da vincoli di protocolli ufficiali o leggi impositive, quando ne fu richiesto, fu sempre aperta la porta del proprio ingegno inventivo. Di necessità fecero virtù ed alla pochezza culturale sopperirono con i nomi, nelle vesti di COGNOMI, di tutti quegli oggetti, paesi di provenienza, caratteristiche fisiche o segni fisici personali: tutti espedienti di cui doveva servirsi anche l’Ufficiale dello stato/potere per assegnare un cognome al cittadino che si presentava per denunciare un nuovo nato, che veniva da un paese vicino e che talvolta non era forse nemmeno in grado di dichiarare il proprio.

     Nascono così cognomi come Catania, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa, Trapani, Girgenti, Caltagirone, Morreale etc. oppure: Curto, Bosco, Rossi, Verde e Lo Verde, Bianco, Nero, Coscialorda (poi cambiato in Cottalorda), Picone, La Mastra, Infantino (di chiara origine Spagnola) etc.

     Avviene a poco a poco che i rappresentanti della legge abbandonino, diremmo, le scelte di carattere più culturale e seguano forse anche per impreparazione (pochissimi dovevano avere un minimo di cultura) ciò che offre il mondo reale; non per niente ci sono, in certe zone, gli Esposito (la mancanza assoluta di fantasia e/o forse anche un marchio con cui si voleva segnare, a priori, il nato da situazioni illegali).

     Al popolo non dovette essere di aiuto un cognome, a volte lontano anche dai suoni propri del proprio linguaggio, e nasce quello che potremmo definire il “fai da te”. Per indicare una persona con la quale si stava più spesso in contatto si coniava un surrogato, una ingiuria e non sempre per dileggiare o prendere in giro o per semplice disprezzo ma semplicemente, è una mia personalissima supposizione, per comodità, per semplicità, perché era più facile dare dei dati su quella persona.

     Accanto al cognome ufficiale che ognuno aveva (e questo quando un po’ di ordine poté essere stabilito) cominciarono a diffondersi le Ingiurie.

     L’ingiuria, e questo soprattutto nel nostro meridione ed in particolare negli ambienti agricoli più piccoli dove i contatti sono più frequenti, diventa la stampella necessaria che facilita le relazioni. L’ingiuria evidenzia, sottolinea, suggerisce taluni aspetti della personalità ed aiuta a distinguere i vari ceppi familiari aventi lo stesso cognome.

     Per muoverci nel nostro stesso ambiente, noi ci troviamo, e spesso, di fronte a cognomi che inglobano diversi ceppi. E’ già assodato che i cognomi sono nati in una certa maniera ma quando da un capo-famiglia già marchiato nascevano tanti figli maschi e questi a loro volta avevano altri figli cosa succedeva? Al cognome o al nome di ogni elemento che mostrava le caratteristiche nuove (di natura caratteriale economiche o sociali) venivano aggiunte, accoppiate “ingiurie”.

     A Grotte abbiamo cognomi che veicolano diversi Ceppi o famiglie o clan che si distinguono dalle altre e che nell’evolversi della società hanno finito per distinguersi le une dalle altre tanto da non evidenziare alcun rapporto di parentela o, nei più anziani, ricordi flebili di lontane parentele.

     Gli Agnello sono tra i più numerosi; ma il cognome originario si è diviso in una miriade di ceppi evidenziati dalle ingiurie assurte al ruolo di Soprannomi. Li Capputtuna, li Pittinè, li Stanzillà, li Piriddri, per citarne solo alcuni, sono la prova di questa necessaria evoluzione. Vedremo che sono diversi i cognomi che inglobano ognuno diversi ceppi distinguibili proprio dai soprannomi.

     A questo punto possiamo affermare che l’Ingiuria assurge al ruolo di utile soprannome e siamo già al grande passato. Avevamo detto che presso i Romani la struttura del nome era:

     prae-nomen     nomen     cum-nomen     sur-nomen

     e noi siamo tornati a

     Isidoro     Agnello     Pittinè     l’Arraggiatu (è un nome inventato).

     Isidoro porta il cognome Agnello, però appartiene al ceppo dei Pittinè e in più, per il suo carattere irascibile, viene chiamato l’Arraggiatu. Al cognome moderno viene aggiunto un altro nome (soprannome) per concludere con quello più personale della ingiuria.

     A titolo di cronaca mi risulta che a Chioggia dove due cognomi sono diffusissimi e creano problemi  di riconoscimento anche sui documenti, è stato autorizzato, nei documenti appunto l’uso del Cognomen (soprannome del ceppo). E’ come se quelle “famiglie “avessero due cognomi.

     Naturalmente questo si è sviluppato fino ad un passato piuttosto remoto. Questo processo ormai penso, è stato arrestato dagli Ordinamenti dello Stato e soprattutto dall’evoluzione culturale, dal progressivo alzarsi del livello di alfabetizzazione, dalla televisione e dall’atmosfera generale del Meridione (un po’ di riscatto qui c’è stato). Pare, comunque che tra i giovani continua, ma con altro spirito, il gusto di affibbiare “ingiurie”. Ormai manca, però, il brodo di coltura e quindi restano come fenomeni contingenti e di breve respiro.

     La prossima volta proporremo il quadro dei cognomi e dei soprannomi-ingiurie più diffusi".
 

 

   

Lillo Agnello
 

 
  E' possibile inviare notizie sulla raccolta dei soprannomi all'indirizzo e-mail: agnellocalogero@gmail.com.
 
 

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24/03/2013

Musica. "Rock and Roll"; "Emozionando sempre +", rubrica di Filippo Baldo

 

"Emozionando sempre +", rubrica di Filippo Baldo
di
Filippo Baldo

Filippo Baldo


EMOZIONANDO SEMPRE +

Elvis Presley

 


            ROCK AND ROLL




 

     Siamo negli anni ’50, dopo la seconda guerra mondiale, un periodo particolarmente significativo ed innovativo per la storia della musica, nascono infatti nel secondo dopoguerra in America tanti generi musicali capaci di condizionare non solo la musica leggera in voga in quel momento, ma anche di far nascere nei giovani americani, in cerca di libertà, un forte desiderio di cambiamento.
     Si cercano nuovi stili di vita e si abbandonano le regole e le consuetudini che da sempre irretivano la società americana.
     E’ d’obbligo ricordare la figura di un grande della musica leggera americana: Bill Haley.
     Il pioniere del Rock and roll, genere musicale che nasce da un suo fondamentale brano, una canzone che fece il giro del mondo intitolata: ROCK AROUND THE CLOCK.
     Nasce il Rock and roll, con la canzone di Bill Haley vengono ripresi i canoni del blues modificati, nel senso che la canzone viene eseguita più velocemente.
 

 

  Bill Haley
Bill Haley
Chuck Berry
Chuck Berry
 
 
     E’ stato un brano innovativo che ha subito conquistato il mondo, si è diffuso rapidamente ed accolto sia dalle nuove generazioni che da chi era avanti negli anni.
     Viene lanciato un genere musicale troppo innovativo, diverso dal vecchio blues, un nuovo sound con una ritmica accentuata, che era in grado di sprigionare impensabili energie anche a persone adulte.
     “Tutti in pista”, nonni, figli e nipoti, spinti da un’irrefrenabile voglia di ballare, tre generazioni attente in maniera scrupolosa alle coreografie costruite su questo nuovo genere musicale ultra ritmato
.
     La nascita del rock and roll, che significa “dondola e rotola”, è stata un’innovazione di risonanza internazionale, è il risultato della fusione del rhythm and blues con country and western.
     Bill Haley è stato definito il primo re ed il padre del rock and roll.

     In questo periodo emergono tanti indimenticabili artisti: Jerry Lee Lewis, Chuck Berry, Little Richard.
     In questa atmosfera spumeggiante entrava con prepotenza la figura di Elvis Presley, un personaggio molto discusso che, attraverso i suoi provocanti movimenti del bacino, turbava le notti insonni di molte ragazze americane. E’ dal suo ammirato movimento pelvico che nasce l’appellativo:
“Elvis the pelvis in the Memphis”.
     I media di allora accusarono il cantante di corrompere, attraverso il suo modo di ballare, la sana gioventù americana, e questo, invece di ostacolarlo, lo ha aiutato. L’ingresso della musica rock and roll nel mondo moderno sconvolge le abitudini e i ritmi degli americani.
     Non si dimenticano facilmente le scene di isteria degli adolescenti che in massa assistevano ai suoi concerti.
     In pochi anni Elvis diventa una star internazionale e gli viene riconosciuto il titolo di “The King
, basta pensare al grande  successo internazionale di: Good rocking’ tonight”, “Mystery train” o “Baby let’s play house”.
    
Queste canzoni gli hanno dato la possibilità di far conoscere il suo grande talento musicale e di creare un nuovo mito.
     Ricordiamo ancora tra i sui grandi successi: Love me Tender”, “All shook up e Don’t be cruel”.
    
Con questi brani  Elvis Presley ha eclissato quasi tutti i cantanti  in voga fino ad allora.
     Lo riportano i giornali di quel periodo, per la canzone “Love me Tender”, sebbene ancora non in distribuzione, vista la grande richiesta, la casa discografica RCA dovette accettare le prenotazioni e rivolgersi ad altre case discografiche (Decca, Capitol, MGM) per essere aiutata nella produzione.
     Elvis si è avvicinato anche ad altri generi musicali come per esempio al country, ma il rock and roll restava sempre il suo genere preferito.
     Negli anni ’70 comincia il suo declino, pensate che nel 1974 non ha inciso nemmeno un disco.
     Il suo aspetto fisico era cambiato: ingrassato e visibilmente stanco.
     Inizia il suo declino, aumentano le critiche negative e i suoi numerosissimi fans lo abbandonano.
     Da noi negli anni ’50, il festival di Sanremo dava prestigio alle nostre canzoni, tipicamente melodiche e prive di ritmo. Dietro l’angolo, però, c’erano le nuove tendenze musicali, provenienti dal mondo anglosassone, che erano pronte ad entrare nella nostra realtà e a cambiare il nostro gusto musicale.
     Il nuovo genere musicale e i nuovi arrangiamenti furono accolti dal pubblico italiano, anche perché diversi cantanti italiani sposarono questo nuovo modo di fare musica: Little Tony, Bobby Solo e anche Celentano.
     Nel dopoguerra, spirava un vento nuovo nella società americana, non erano più evidenti come prima le barriere tra diversi ceti sociali; cambia lo stile di vita e grazie ai mezzi di comunicazione le gente comincia ad aspirare allo stesso tenore di vita e ad avere gli stessi gusti musicali; è un periodo in cui i nuovi generi musicali evidenziano la trasformazione della società.
     I nuovi autori di musica inventano melodie con evidenti dissonanze, nascono tanti movimenti culturali e musicali.
Nasce il Futurismo, l’Espressionismo ed il Neoclassicismo.
     Il primo abbandona le vecchie regole ed al suono preferì il rumore.
     Con il secondo movimento nasce la musica seriale, la dodecafonia, cioè la divisione della scala armonica in 12 semitoni, tutti di uguale importanza.
     Infine con il Neoclassicismo si guarda al passato e si cerca di recuperare le vecchie forme musicali adeguandole alle novità del periodo.
     Negli anni ‘50 lo sviluppo economico degli Stati Uniti d’America convinceva tanti giovani a lasciare la loro terra di origine per emigrare in questo ricco paese e magari a fermarsi nella “grande mela” dove c’erano tante opportunità di lavoro.

     A New York erano presenti tanti gruppi musicali, ma sono stati i musicisti jazz che hanno chiamato questa città “la grande mela”, dicevano che suonare in periferia era come suonare sui rami, mentre suonare nel centro di New York era come suonare nella grande mela. Manhattam era chiamata “big apple”.

 
 
  Emigranti Emigranti  
 
     Non posso non pensare a tanta povera gente che per motivi economici lasciva la sua terra per essere catapultata in una realtà che era caratterizzata da principi, consuetudini, atteggiamenti, usi e costumi completamente diversi dai nostri.
     Negli anni '50-'60 l’economia americana aveva raggiunto risultati impensabili, specialmente per noi del sud.
     I salari alti consentivano di vivere in maniera agiata.
     Le case erano curate nei minimi particolari, molte avevano già in quel periodo “la iarda”, come dicevano gli italo-americani, ovvero il tappeto erboso.
     La tranquillità economica e la sicurezza di un posto di lavoro creavano le condizioni, anche per i nostri antenati d’America, per accettare di buon grado le diverse e nuove sonorità. Gli italo-americani dimenticavano, almeno apparentemente, le loro origini. Preferivano ballare il rock and roll e così, soprattutto i giovani, riponevano nel cassetto il tango e la mazurka.

     Si lasciava l’Italia, si lasciavano gli amici, i parenti, si lasciava in Sicilia “la Vaneddra”, pavimentata da un antico “giacatu” (stradine del centro storico pavimentate con piccole pietre), arricchita dallo sterco di  muli o di asini, dove le galline vivevano indisturbate e dove solo il chicchirichì dei galli o l’abbaiare dei cani interrompeva il triste silenzio del mattino.
     “Dondolando e rotolando” il rock and roll creò in tutto il mondo le basi per innovare i gusti musicali e uniformarsi al mondo anglosassone.
     E’ stato un genere musicale che, anche se contrastato e combattuto sin dalla nascita, ha profondamente modificato la cultura del mondo occidentale, non a caso viene collegato al sesso e alla droga.
     Ricordiamo il cantante britannico Ian Dury che ha portato al successo la canzone: Sex and Drugs and Rock'n'Roll.
    
Il rock and roll non morirà mai perché si adatta ai cambiamenti, e ritornerà sempre, magari con un vestito nuovo, ad emozionarci ed accompagnarci nella vita di tutti i giorni.
 
  Dopo sessant’anni continuiamo ancora  ad ascoltare il  sound Made in USA  
 
Classifica dei dischi più venduti in Italia
al 20/03/2013

Marco Mengoni è per la terza volta al primo posto.
 
 
  TITOLO INTERPRETE    
  1) L’essenziale

2)
I see you

3) I Follow Rivers

4)
Scream and shout

5) Sotto casa

6)
Ho hey

7) Pompeii

8)
Se si potesse non morire

9) Thrift shop

10)
What I might do
Marco Mengoni

Jutty Ranx

Lykke Li

I.Am / Britney Spears


Max Gazzè

Lumineers

Bastille

Modà

Macklemore / Ryan Lewis / Wanz


Ben Pearce
   
 
Filippo Baldo
24 marzo 2013
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24/03/2013

Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano (12); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

  
Nonnò, pepè, pepè!
  
PARTE SECONDA
Modi di dire, proverbi e parabole

di Carmelo e Graziella Luparello

(Puntata n° 12)

Parabole.

Parabola n° 1

La suoru di San Pietru

San Pietru aviva 'na suoru.
Un juornu sta so suoru ì ni lu frati e ci dissi: “San Pietru, mi vuogliu maritari”.
San Pietru, ca nun faciva nenti, senza avirisi cunsigliatu prima cu lu Signuruzzu, ì ni lu Signuri e ci dissi: “Signuri, ma suoru si voli maritari”.
Lu Signuri ci arrispunnì: “Maritamula!”.
Dopu na puocu di tiempu la fimmina ristà viduva e turnà ni so frati: “San Pietru, mi vuogliu maritari!”.
San Pietru ì ni lu Signuri: “Signuri, ma suoru si voli maritari!”.
E lu Signuri: “Maritala!”.
Passà n'antra puocu di tiempu e la suoru di San Pietru ristà arriè viduva.
Turnà ni San Pietru e ci dissi: “San Pietru, mi vuogliu maritari”.
San Pietru turnà pi la terza vota ni li Signuri: “Signuri, ma suoru si voli maritari”.
E lu Signuri: “Maritasi”.
Tuttu chissu significa ca sulu lu primu matrimoniu è binidittu di Diu. (Grazia Gianforcaro 60 anni fa).

Traduzione.

La sorella di San Pietro

San Pietro aveva una sorella.
Un giorno questa sua sorella andò da suo fratello e gli disse: “San Pietro,mi voglio sposare”.
San Pietro che non faceva niente senza prima essersi consigliato col Signore, si recò da Lui e Gli disse: “Signore, mia sorella si vuole sposare!”.
Il Signore gli rispose: “Sposiamola!”.
Dopo un po' di tempo la donna rimase vedova e tornò da suo fratello: “San Pietro, mi voglio sposare”.
San Pietro tornò dal Signore: “Signore, mia sorella si vuole sposare!”.
E il Signore: “Sposala”.
Passò ancora un altro po' di tempo, e la sorella di San Pietro rimase nuovamente vedova.
Tornò da San Pietro e gli disse: “San Pietro, mi voglio sposare!”.
San Pietro tornò per la terza volta dal Signore: “Signore, mia sorella si vuole sposare!”.
E il Signore: “Che si sposi!”.
Tutto questo significa che solo il primo matrimonio è benedetto da Dio.

Parabola n° 2

 Sogiaru e nora

C'era na vota un cristianu maritatu cu du figli.
Siccumu so pà era viecchiu, ddru cristianu pinzà di mintisillu dintra.
E accussì fici.
La muglieri però nun lu vuliva piedi piedi, picchì nun si sintiva libira e ogni juornu diciva a lu maritu: Ti pari picca ca i cummattu cu du figli picciliddri ca hannu bisuognu di adenzia in continuazioni se no appena ti giri ti la cumminanu? Ora mi tocca cummattiri anchi cu tò pà, cuomu si m'avissi maritatu cu iddru e no cu tia! E iu nun haiu cchiù abbientu! E può parlamu chiaru, si ti lu puorti ni l'ospiziu, ddrà si la po' passari meglia, pirchì si anchi iu ci vulissi dari adenzia, tiempu nun haiu. Perciò vidi c'affari!
Na jurnata lu puvirieddru, stancu di tutti ddri paroli ca ci diciva la muglieri, dicisi di iri a lassari a so pà ni l'ospiziu.
Si lu carricà 'ncapu li spaddri e partì di prima matina.
Prima di arrivari a li stuoccura, si stancà e si vonzi arripusari.
Perciò pusà a so pà 'ncapu na rocca e iddru s'assittà 'ncapu un limmitu.
- Talìa cca chi cumminazioni - ci dissi allura so pà a lu figliu, - puru iu quannu ivu a lassari a ma pà a l'uspiziu m'arripusavu 'ncapu stu limmitu -.
- Chi dicisti? T'arripusasti 'ncapu stu limmitu? Allura a mia a va finiri midemma accussi! Sa chi ti dicu, pà? Acchiana arriè ca ni turnamu intra e si ma muglieri parla ancora, ci rumpu lu mussu! (Grazia Gianforcaro). 

Traduzione.

Suocero e nuora

C'era una volta un signore sposato con due figli.
Poiché suo padre era un po' vecchio, quel signore pensò di portarselo a casa.
E così fece.
La moglie, però, non lo voleva tra i piedi, perché non si sentiva libera, e ogni giorno diceva al marito: Ti sembra poco che io combatto con due figli piccoli che hanno bisogno di aiuto in continuazione se no, appena ti giri, te la fanno? Ora mi tocca combattere anche con tuo padre, come se mi fossi sposata con lui e non con te. Io non ho più riposo. E poi parliamoci chiaro, se te lo porti all'ospizio, là può stare meglio, perchè se io gli volessi dare aiuto non ne avrei tempo. Perciò pensa a quello che devi fare.
Un giorno il pover'uomo, stanco di tutti i discorsi che gli faceva la moglie, decise di andare a lasciare suo padre all'ospizio.
Se lo caricò sopra le spalle e partì di buon mattino.
Prima di arrivare alle curve, si stancò e si volle riposare.
Perciò depose suo padre sopra una pietra e lui stesso si sedette sopra un muretto.
- Guarda che combinazione - disse allora suo padre al figlio - pure io quando sono andato a lasciare mio padre all'ospizio mi sono riposato sopra questo muretto.
- Cosa? Ti sei riposato sopra questo muretto? Allora a me finirà pure così! Sai cosa ti dico papà? Sali di nuovo sulle mie spalle ché si torna a casa, e se mia moglie parlerà ancora, le romperò la faccia. 

Parabola n° 3

Ognunu vidi cu li so uocchi

C'era na vota a Grutti un omu ca si marità cu na fimmina ladia, ma accussì ladia  ca ci vuliva curaggiu sulu a talialla.
Era vasciuliddra, sciancata e  china di varba.
L'amici na jurnata ci dissiru: “Ma nsumma don Pepè, nun avivavu cchiù unni iri a dari lu mussu, ca vi istivu a pigliari na fimmina ca è cchiù ladia di li cani?”.
Don Pepè ci arrispunnì: “Livatimi l'uocchi a mia e mintitivilli vantri, allura v'addunati ca Rusineddra è beddra assà”.
(Raimondo Luparello) 

Traduzione .

Ognuno vede attraverso i propri occhi

C'era una volta a Grotte un uomo che si sposò con una donna brutta, ma così brutta che ci voleva coraggio solo per guardarla.
Essa era bassina, storpia e con la faccia piena di barba.
Gli amici un giorno gli dissero: “Ma insomma don Pepè, non avevate più dove andare a sbattere il muso, che vi siete presa una donna che è più brutta dei cani?”.
Don Pepè rispose loro: “Cavatemi i miei occhi e metteteveli voi, allora vedrete che Rosina è molto bella!”.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 24 marzo 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
  

 

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23/03/2013

Pasqua 2013. "Luogo Comune", progetto fotografico di Franco Carlisi

 

"Luogo Comune", progetto fotografico di Franco Carlisi.
Manifesto

I luoghi vengono sempre rappresentati attraverso l’imponenza delle loro strutture architettoniche espressione di una grandezza e di un fasto accessibili a pochi. Questo progetto vuole rappresentare democraticamente il nostro paese attraverso i volti dei suoi abitanti; tracciare, registrando l’impronta del nostro viso, la mappa di un comune sentimento di appartenenza”.
Questo in sintesi è il cuore di “Luogo Comune”, un progetto teso a costituire una sorta di mappa identitaria del paese a partire dalle fotografie dei suoi abitanti, basandosi sul concetto che “i luoghi sono chi li vive e non possono identificarsi diversamente”.
Ideato da Franco Carlisi e finanziato dal Comune di Grotte, il progetto vede la propria realizzazione durante il periodo pasquale, con la ripresa di fotografie eseguite in piazza (in una "sala posa" allestita per l'occasione) aventi come soggetti, singoli, famiglie, gruppi e quanti vorranno aderire. Al termine delle riprese, le fotografie saranno raccolte in un DVD che sarà integrato con immagini risalenti al dopoguerra e provenienti dall’atelier dalla signora Boscarino. In tal modo si riuscirà a tramandare alle generazioni future l'idea di come eravamo e chi eravamo, con l'ausilio delle immagini.
E' chiaro che non si tratta di scattare ritratti e di venderli sul posto ma di dare la possibilità a chiunque, facendosi fotografare, di contribuire a realizzare questa sorta di sentimento di appartenenza espresso attraverso tante facce dei nostri concittadini.
Il progetto inizierà mercoledi 27 marzo, alle ore 19.00, e si protrarrà nei giorni 28, 29 e 31. Il set fotografico sarà allestito di fronte la chiesa del Purgatorio.
Il titolo dell’iniziativa, "Luogo Comune", non è da intendersi in senso figurato ma in senso letterale: un luogo che ci accomuna; come costruire il sentimento di appartenenza a partire dalle immagini.
Nella modalità di ripresa delle foto, dovrebbe essere possibile realizzare una specie di autoritratto, fornendo il soggetto ritratto di un telecomando col quale azionare lo scatto, in modo che non ci sia la “retorica” del fotografo che dica dove e come mettersi. Immagini fotografiche scattate nella libertà assoluta, nella quale ognuno può autorappresentarsi come ritiene meglio.
 

 

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23/03/2013

Lettere. "Samara non appartiene al Tatarstan"; di Pietro Mazzarisi

 

Samara non appartiene al Tatarstan

Riceviamo e pubblichiamo.

"
Gentile redazione,
Samara, la città che (come apprendo dal sito) ospita la mostra fotografica dell'apprezzatissimo Franco Carlisi, non si trova né appartiene al Tatarstan.
Samara è il capolugo dell'omonima Oblast' (che in italiano si tradurrebbe "regione"), l'Oblast' di Samara appunto.
Appartiene alla stessa Oblast' anche la città di Togliatti.
Il Tatarstan, invece, è una Repubblica autonoma della Federazione russa.
La Federazione russa si suddivide in 83 soggetti federali: Repubbliche, Oblast', Kraj, città federali e circondari autonomi.
Saluti da Mosca".

 

   

Pietro Mazzarisi
 

 

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23/03/2013

Pasqua 2013. "Duduk", docufilm per la Pasqua del Dio Vivente 2013; un progetto di Giovanni Volpe

 

"Duduk", docufilm per la Pasqua del Dio Vivente 2013; un progetto di Giovanni Volpe.
Locandina

Dal 23 al 26 marzo, alle ore 18.30 presso il Centro Polifunzionale San Nicola, proiezione del docufilm "DUDUK" a cura dell'Associazione Culturale "Artesia". La manifestazione rientra nell'ambito de "La Pasqua del Dio Vivente 2013".
Il docufilm ''DUDUK'', un progetto di Giovanni Volpe che ne ha curato anche la regia, si avvale dell'interpretazione di:
- Carmen Butera (Donnetta, da ''Processo a Gesù'' di Diego Fabbri);
- Angelo Costanza (Il Centurione, da ''Morte di Adamo'' di Elena Bono);
- Antonio Lo Presti (Il Prete, da ''Gesù nel dramma sociale'' di Monsignor Giaquinta).

Il Duduk è uno strumento a fiato tradizionale armeno, il cui suono è stato definito "suono dell'anima del mondo". Nel 2005 l'UNESCO ha proclamato la musica per duduk "capolavoro del patrimonio orale e intangibile dell'umanità".
 

 

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23/03/2013

Pasqua 2013. "La fede di Maria", percorso multimediale a cura dell'Ass. "Gli Amici di Padre Vinti"

 

"La fede di Maria", percorso multimediale a cura dell'Ass. "Gli Amici di Padre Vinti"
Manifesto

L'immenso dolore di una madre, ai piedi del figlio morto, inchiodato sulla croce, e la certezza che quel sacrificio diverrà luce per tutta l'umanità. Questo è il senso profondo del percorso che l'Associazione "Gli Amici di Padre Vinti" ha inteso rappresentare in occasione delle festività della Pasqua 2013. Nell'anno che la Chiesa ha voluto dedicare alla Fede, il "sentiero multimediale per immagini e simboli" proposto, nei pressi della casa natale di Padre Vinti, suggerisce di guardare oltre il limite del calvario, come Maria, con il conforto di quella speranza che non delude, garanzia delle cose sperate e prova per le realtà che non si vedono. L'inaugurazione de "La fede di Maria" si svolgerà domenica 24 marzo alle ore 20.30. Il percorso, insieme alla casa natale di padre Vinti, sarà fruibile dal 24 al 31 marzo a partire dalle ore 19.00.
 

 

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23/03/2013

Pasqua 2013. "Crucis", rilettura della passione di Cristo attraverso la danza; a cura di Antonella Paradiso

 

"Crucis", rilettura della passione di Cristo attraverso la danza
Manifesto

Lunedi 25 marzo, alle ore 20.30 in Piazza Marconi, sarà portato in scena "CRUCIS", non uno spettacolo coreografico ma "una originale rilettura della passione di Cristo, vista attraverso la danza: un atto unico, coinvolgente... emozionante".
Sul palco si esibiranno: Concetta Infantino, Cristina La Iacona, Flavia Cino, Gloria Salvaggio, Chiara Morreale, Flavia Salvaggio, Federica Bonadonna, Aurora Cino, Rita Casodino, Ilenia Sciascia, Francesco Tirone, Florinda Morreale, Kevin Sanfilippo, Gabriele La Paglia, Riccardo baldo, Francesca Lo Dato, Maria Bellavia, Angelica Di Caro, Vito Bisceglie, Antonella Paradiso, Davide Fantauzzo. Le coreografie sono di Vito Bisceglie, la direzione artistica è di Antonella Paradiso.

CRUCIS
Lunedi 25 marzo
Piazza Marconi - ore 20.30
Grotte (AG)

Aggiornamento al 25/03/13: a causa delle intemperie, lo spettacolo si svolgerà nella chiesa del Purgatorio, sempre alle 20.30.
 

 

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23/03/2013

Lettere. "Dopo 4 anni la stessa bolletta e con il 44% circa di spese in più"; di Decu Varba

 

Decu Varba
Decu Varba

Riceviamo e pubblichiamo, esattamente per come pervenuta, la seguente mail.

"Buona sera,
devo raccontare che mi è arrivata una bolletta da pagare da parte del comune del 2009 che io avevo pagata puntualmente, e per dimostrare che era pagata ho dovuto girare in tutta la casa perché non ricordavo bene dove l' avevo conservata, fortunatamente che l' ho trovata, perché se No, la dovevo nuovamente pagare dopo 4 anni la stessa bolletta e con il 44% circa tra interessi legali, sanzione e spese in più!!
Adesso mi domando, perché succede questo? Oggi con un clic di pc si trova tutto, come mai il comune o gli impiegati fanno questi errori?
Vi giuro che durante la mia permanenza in Germania, dal 1959, circa 40 anni non mi è mai successo, e non ho mai sentito che un comune dopo 4 anni richiedeva di pagare la stessa bolletta e maggiorata.
Se sarebbe successo che una svista di pagamento da parte delle autorità Tedesche, avrebbero mandato un avviso con le scuse e senza penale (esempio) (ci scusiamo se lei a già pagato, ma se involontariamente non ha pagato ancora la invitiamo a pagare l'importo dovuto, distinti saluti).
Domanda; siamo noi che abbiamo portato la civilizzazione in Germania nei tempi degli Romani?
Se è così perché essi sono molto più organizzati e più corretti di noi?
Saluto a tutti coloro che leggono, perché da noi non si legge abbastanza e si è poco informati".
 
 
 
 

Decu Varba
(Diego Cimino)
 

 

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23/03/2013

Politica. Il Consigliere comunale Vincenzo Cimino lascia il PdL e si dichiara indipendente

 

Consigliere comunale Vincenzo Cimino
Vincenzo Cimino

Il Consigliere comunale Vincenzo Cimino, già appartenente al Popolo della Libertà, in un suo intervento tenuto durante l’ultima seduta del Consiglio dello scorso giovedi 21 marzo, ha pubblicamente dichiarato di aver lasciato il PdL e di ritenersi indipendente. “In punta di piedi sono entrato nel PdL ed in punta di piedi sono uscito, senza fare alcun tipo di clamore” ha affermato il politico locale, che ha continuato asserendo “Ero una persona libera e continuo ad esserlo”. Nei riguardi dell’Amministrazione comunale, il Consigliere Cimino continuerà a mantenere gli impegni presi, assicurando il suo sostegno politico al sindaco Pilato ed alla sua Giunta sino alla scadenza naturale del quinquennio amministrativo.

Carmelo Arnone
23 marzo 2013
 

 

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22/03/2013

Pasqua 2013. "La vita di Nostro Signore Gesù Cristo", esposizione in Vicolo Toselli

 

Pasqua 2013 - "La vita di Nostro Signore Gesù Cristo", esposizione in Vicolo Toselli.

Da questa sera, venerdi 22 marzo, sarà fruibile al pubblico la mostra statica sul tema "La vita di Nostro Signore Gesù Cristo", allestita nella suggestiva scalinata di Vicolo Toselli, situata nel corso principale del paese, tra Piazza Umberto I e Piazza Marconi. Già proposta lo scorso anno, sempre in occasione delle festività Pasquali, promossa da Michele Morreale, la realizzazione presenta oggetti, luoghi e simboli che fanno chiaro e diretto riferimento a momenti particolari della vita di Gesù Cristo, dall'inizio della predicazione alle tentazioni, dal calvario alla risurrezione.
L'esposizione sarà aperta tutti i giorni dalle ore 19.00 alle 23.00, sino al 7 aprile.
 

 

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22/03/2013

Pasqua 2013. Programma dettagliato di "Recite", celebrazioni liturgiche e manifestazioni collaterali

 

Pasqua 2013 - Programma dettagliato di "Recite", celebrazioni liturgiche e manifestazioni collaterali.
Manifesto


"Duduk", docufilm per la Pasqua del Dio Vivente 2013; un progetto di Giovanni Volpe.
Locandina



"Prendi la tua croce e seguimi", sacra rappresentazione nella chiesa della Madonna del Carmelo
Le Palme



"Crucis", rilettura della passione di Cristo attraverso la danza
Crucis



"Luogo Comune", progetto fotografico di Franco Carlisi.
Luogo Comune



"La fede di Maria", percorso multimediale a cura dell'Ass. "Gli Amici di Padre Vinti"
La fede di Maria


"Mistero di Croce e di Luce", diorama pasquale di Gero Miceli
Mostra


"Pausando", cover band di Laura Pausini, la sera di Pasqua in concerto a Grotte
Concerto di Pasqua

PASQUA 2013
PROGRAMMA

Venerdi 22
- ore 20.00 Via Crucis Cittadina

Sabato 23
- ore 18.00 Centro Polifunzionale San Nicola: "La Pasqua del Dio Vivente" dell'Ass. Cult. ARTESIA
- ore 19.00 Via Gioberti n° 3, "Mistero di Croce e di Luce" a cura di Gero Miceli
                   (centro storico - aperto tutti i giorni dalle 17.30 alle 22.00)

Domenica 24 - Le Palme
- ore 11.30 Piazza Marconi: Rievocazione storica "L'entrata di Gesù a Gerusalemme e Benedizione delle Palme"
- ore 12.00 Chiesa Madre: Santa Messa solenne
- ore 18.00 Chiesa Madre: Santa Messa solenne
- ore 19.00 Chiesa del Carmelo: "Prendi la tua croce e seguimi" a cura del "Club Teatro 14"
- ore 20.00 Centro Polifunzionale San Nicola: "La Pasqua del Dio Vivente" dell'Ass. Cult. ARTESIA
- ore 20.30 Casa natale di Padre Vinti: "La fede di Maria" a cura dell'Ass. Cult. "Gli Amici di Padre Vinti"

Lunedi 25
- ore 18.00 Centro Polifunzionale San Nicola: "La Pasqua del Dio Vivente" dell'Ass. Cult. ARTESIA
- ore 20.30 Piazza Marconi "Crucis" - una rilettura della passione di Cristo attraverso la danza, di Antonella Paradiso

Martedi 26
- ore 18.00 Centro Polifunzionale San Nicola: "La Pasqua del Dio Vivente" dell'Ass. Cult. ARTESIA

Mercoledi 27
- ore 21.00 Piazza Marconi: Rievocazione storica "Il commiato tra Maria e Gesù"
                  Franco Carlisi "Luogo Comune" Progetto di raccolta di foto di gruppo

Giovedi 28
- ore 17.00 Chiesa Madre: Santa Messa Solenne "In Coena Domini"
- ore 19.30 Piazza Marconi: Rappresentazioni "Ultima Cena - Arresto - Rinnegamento di Pietro - Pentimento di Giuda"
- ore 21.00 Processione del Cristo
- ore 22.00 Chiesa Madre: Veglia Eucaristica
                  Franco Carlisi "Luogo Comune" Progetto di raccolta di foto di gruppo

Venerdi 29
- ore 11.00 Piazza Marconi: Processo e condanna di Cristo
- ore 12.00 Corso Garibaldi: Via Crucis "Li Caduti"
- ore 13.00 Calvario: Crocifissione di Cristo
- ore 16.00 Processione dell'Addolorata dalla Chiesa Madre al Calvario
- ore 16.30 Chiesa Madre: Solenne liturgia della Passione e Morte del Signore
- ore 17.00 "Cavalcata" dal Viale della Vittoria al Corso Garibaldi
- ore 19.30 Calvario: "Li Rieciti" - Deposizione del Cristo dalla croce
- ore 21.00 Processione del Cristo e dell'Addolorata
- ore 24.00 Chiesa Madre: Sepoltura del Signore
                  Franco Carlisi "Luogo Comune" Progetto di raccolta di foto di gruppo

Sabato 30
- ore 23.00 Chiesa Madre: Veglia Pasquale

Domenica 31 - Pasqua di Resurrezione
- ore 11.00 Chiesa Madre: Santa Messa Solenne
- ore 12.00 Piazza Marconi: incontro del Cristo Risorto con la Madonna
- ore 19.15 Chiesa Madre: Santa Messa Solenne
                  Franco Carlisi "Luogo Comune" Progetto di raccolta di foto di gruppo
- ore 21.00 Piazza Marconi: Spettacolo Musicale
- ore 24.00 Piazza Anna Magnani: Fuochi d'artificio
 

 

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22/03/2013

Lingua. "Ancora ai miei amici lettori 2"; di Lillo Agnello

 

Raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi

Riceviamo e pubblichiamo il seguito dell'iniziativa promossa dal prof. Calogero Agnello, sulla raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.

E' possibile scaricare (e stampare) quest'articolo Visita l'argomento

"Ancora ai miei amici lettori 2.

Ancora sulla onomatopea – sulla origine dei nostri nomi.

     Ho detto nella mia precedente comunicazione, dei nomi presso i Romani. Oggi dirò, ancora in maniera concisa, del progressivo evolversi del problema.

     Dal 400 d.C. (circa), e per diversi secoli, l’Impero Romano è terra di conquista di popolazioni barbariche che, prive di forme di civiltà che in qualche modo potessero paragonarsi a quella romana, non permisero affatto di rispettare la tradizione e la cultura preesistenti. Per oltre otto secoli (diciamo con molta approssimazione) avvenne una forma di involuzione durante la quale ebbero modo di diffondersi modi più abbreviati, più essenziali di esprimere i nomi. Dall’articolato nome latino si arriva ai soli nome e cognome o al nome accompagnato da quello del Paese d’origine. Benedetto da Norcia, Anselmo d’Aosta, Tommaso d’Aquino, sono letterati-filosofi, poi diventati santi, che fecero, a loro insaputa, da traghettatori.

      Alla fine di questo periodo, infatti, quando l’Europa si dischiude ad una più  splendida civiltà, le persone vengono nominate con nome e cognome. Per partire più da lontano, ricordiamo i nomi di Dante Alighieri, Giovanni Boccaccio, Cecco (Cicco, Ciccio) Angiolieri anche se non mancano ancora riferimenti al luogo d’origine come Leonardo da Vinci, Pico della Mirandola e tanti altri personaggi  di fama nazionale o forse meglio internazionale.

     Arriviamo così alla costituzione del nostro Stato (confesso di non conoscere con esattezza quando questo sistema sia stato introdotto). E’ certo comunque che l’uso obbligatorio della paternità e della maternità con tanto di “di” e “fu” (se genitori deceduti), per almeno un secolo ha contraddistinto i dati anagrafici di ognuno; e si badi bene: la data di nascita veniva inserita solo nei documenti più importanti.

     Da alcuni decenni, infine, è stato introdotto il codice fiscale che contiene, in poco spazio, indicazioni precise su nome e cognome, data di nascita, che ci distingue subito in caso di omonimia, e poi ancora la provincia ed il Paese in cui siamo nati: il non plus ultra della sinteticità e della precisione. E’ il nostro DNA civile aperto a tutti.

     Abbiamo cercato di cogliere gli elementi più qualificanti di questo lunghissimo tragitto, seguendo più da vicino l’evolversi della onomatopea che ora attraverso l’epigrafia (studio delle lapidi della antica Roma), ora attraverso i rappresentanti più noti della produzione letteraria ed artistica in generale, hanno consentito di evidenziare l’evolversi del problema che ci siamo proposti di seguire.

     E la gente comune come se la cavava?".

 

   

Lillo Agnello
 

 
  E' possibile inviare notizie sulla raccolta dei soprannomi all'indirizzo e-mail: agnellocalogero@gmail.com.
 
 

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22/03/2013

Riflessioni. "La spartizione della torta dei poteri della politica parlamentare..."; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riceviamo e pubblichiamo.

"La spartizione della torta dei poteri della politica parlamentare, già deludente...

Finalmente è giunto il tanto desiderato momento di provvedere alla divisione della torta del potere politico, non come auspicato dal leader del nascente Cinque Stelle, a sentire il suo grido di tradimento di alcuni sprovveduti adepti o caduti ignorantemente nella trappola, ma con il solito, sistematico e intelligente metodo progressivo della scienza matematica di sempre, le sue leggi universali, assolutamente immodificabili, che non possono o non devono tener conto delle istanze dei valori dei sentimenti, che emergono dai reali, vivi e necessari bisogni della gente, oggi più urgenti d'ascolto, di appagamento, non solo a parole ma anche di fatto.

Cosa è successo?

Come dice il proverbio, “dalle prime luci dell'alba, si pensa e giudica come sarà il colore dell'intera giornata”.

Difatti, dalla prima seduta e votazione dei Presidenti della Camera e Senato, e dai primi comportamenti decisionali dei neoeletti Cinque Stelle, che tanto hanno fatto sperare i disperati della “piazza”, di tutto il territorio nazionale, si può ben capire e confermare che nulla cambierà, niente muterà, tutto permarrà uguale come prima. Si avrà qualche modificazione apparente, di facciata, ma immodificabile resterà l'essenza sistematica della politica spartizione.

E' la legge della continuità dell'essere uguale: si dà la sensazione di “cambiare tutto per non cambiare nulla”.

Eppure è sembrato per qualche momento che fosse arrivata finalmente la forza del vento, che soffiasse sullo stagno della politica padronale e poltronale, per impedirle miracolosamente di imputridirsi col continuo accrescersi degli affari illeciti milionari, ingiustizie varie, egoismi di parte, e tanto, tanto altro a danno della popolazione, credula ed onesta.

Si è sperato in una forte e decisiva svolta etica dei costumi, nella determinazione a ridurre la spesa pubblica della politica, nella diminuzione del numero esagerato dei parlamentari e dei loro guadagni stratosferici, nella lotta all'evasione, nell'innovazione dei programmi e delle idee attraverso lo svecchiamento dei personaggi illustri, e soprattutto dei corrotti, corruttori e corruttibili, e invece si profila già all'alba niente di tutto questo; come già si intravede, di primo mattino, l'assalto dei poteri forti è determinato ad accerchiare, stringere, ostacolare e quindi annullare la gloriosa avventura, propositiva e creativa del tanto caro Movimento Cinque Stelle (tanto caro mi fu quest' ermo colle), allo stesso modo di come in arte le regole, gli schemi accademico-tradizionali, gli imperativi categorici consolidati e superati restringono, vanificano, annullano l'impulso involontario, l'estro, la libertà, la fantasia creativa del genio artistico che sono l'elemento vitale di ogni opera d'arte, assolutamente originale ed educativa, contrariamente alla produzione del tecnico, meccanico conoscitore ed esecutore di pittura di visione in superficie, perfettissima, ma senz'anima, né poesia.

E allora?

Si spera ancora, con la certificazione e lezione già avuta della prima sconfitta, che il neo Movimento Cinque Stelle colga efficacemente la lezione deludente, vissuta nelle primissime sedute parlamentari, per muoversi abilmente contro i giganti, monumentali e antiquari della politica dannosa per la vita degli uomini, di nietzscheana memoria, con coraggio e intelligenza per un avvenire migliore".

 

   

Antonio Pilato
 

 

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21/03/2013

Televisione. 10^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro, trasmessa il 15 marzo su Agrigento Tv

 

10^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro
Guarda il video

Nella decima puntata di "U Tiggì", telegiornale in siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale terrestre), lo scorso venerdi 15 marzo, sono stati affrontati i seguenti temi:
- l'elezione del nuovo Papa Francesco, prime impressioni;
- le condizioni del quartiere di Villaseta;
- poesia sull'odio;
- le condizioni dell'ex casa di riposo "Boccone del Povero" di Grotte;
- intervista ai concorrenti (di Cammarata) del programma condotto da Gerry Scotti "The Money Drop";
- presentazione del libro "Associazione Indigenti", di Matteo Collura.
Ospite in studio della puntata, Elettra Curto.
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore 13.00. In replica il venerdi alle 16.00, 19.00, 23.30; il sabato alle 10.00; la domenica alle 16.00 e alle 21.00. Le puntata vengono pubblicate integralmente anche da Grotte.info Quotidiano.

10^ puntata - 15/03/13 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

Puntate precedenti:
 

 

  1^ puntata - 21/12/12 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
2^ puntata - 11/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
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4^ puntata - 25/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
5^ puntata - 01/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
 
6^ puntata - 15/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
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21/03/2013

Chiesa. "Tavolata di San Giuseppe" nel quartiere San Rocco

 

Tavolata di San Giuseppe, nel quartiere San Rocco
Vedi le foto

Riceviamo e pubblichiamo.

"Dopo tanti anni finalmente l'antica tradizione della Tavolata di San Giuseppe è stata ripresa nel quartiere del centro storico di San Rocco. Allestita dagli stessi abitanti, con la collaborazione di numerosi partecipanti. La Sacra Famiglia è stata interpretata dai ministranti. Prima della condivisione i fedeli si sono riuniti intorno ad un caratteristico altarino in onore di San Giuseppe, da qui infatti si è innalzato l'inno intonato dalla corale di San Michele Arcangelo; con il canto di ringraziamento si è dato inizio alla gioiosa condivisione di ciò che ciascuno ha portato con devozione".

 

   

Il Gruppo Devoti di San Giuseppe

 
 


Tavolata di San Giuseppe (Foto) Visita l'argomento
 

 

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20/03/2013

Lingua. "Ai soliti miei amici lettori"; di Lillo Agnello

 

Raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi

Riceviamo e pubblichiamo il seguito dell'iniziativa promossa dal prof. Calogero Agnello, sulla raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.

E' possibile scaricare (e stampare) quest'articolo Visita l'argomento

"Ai soliti miei amici lettori.

     Sto per concludere la raccolta dei soprannomi, più noti, del nostro paese. Prima di sottoporla all'attenzione e curiosità di tutti voglio sottolineare, molto brevemente, l’origine storica del soprannome in quanto tale e la sua funzione in seno alle collettività.
     Per avere un’idea abbastanza chiara della sua origine bisogna ripercorrere un po’ la storia dei nostri antichissimi progenitori: i Romani. E dobbiamo partire dal V - IV sec. a.C..
     Roma, all’inizio è un villaggio situato in una zona strategica. Diventa sempre più potente ed assoggetta i villaggi vicini. In tempi storici si contano ben 35 villaggi che chiamarono TRIBUS. La tribus diventò l’elemento base della onomastica romana perché indicava, diciamo, il paese di origine.
     Intorno ai primi decenni, dopo Cristo, (dopo circa cinque secoli) il nome dei romani era così composto:
     Prae-nomen - Nomen - Cum-nomen (cognome) - Sur-nomen (soprannome) - Signum.
     Ed ecco un nome classico ed esemplificativo: Publio, Cornelio, Scipione, l’Africano notissimo Console romano che sconfisse i Cartaginesi (Tunisia) e distrusse la loro citta-stato.
     PUBLIO era la prima parte del nome (praenomen): era quello, diciamo, familiare: il nostro Nome di battesimo.
     Il nome CORNELIO testimoniava la sua appartenenza ad una famiglia GENS (oggi da intendersi come gruppo familiare ampio e benestante). Con il progressivo aumento della popolazione, infatti, il nome della gens sostituisce la tribù. Viene assunta da chi acquisisce titoli (nobiliari) e per questo assume l’essenza principale nella strutturazione del nome in generale e diventa Nomen.
     Dal momento, poi, che nell’ambito della stessa  "famiglia - clan - famiglia allargata" (includeva anche la servitù) si faceva strada qualche elemento (figlio, nipote o comunque familiare) questi aggiungeva nel nomen un secondo Nomen che seguiva il primo: nasce così il cum-nomen (il nostro cognome).
     Se, infine, quella persona diventava un personaggio pubblico importante acquisiva per "vox populi" il sur-nomen (soprannome).
     Il nostro Publio per meriti personalissimi fu chiamato l’Africano per antonomasia. Per un suo lontanissimo discendente, almeno un secolo più tardi, verrà coniato il soprannome di Emiliano perché aveva provveduto alla costruzione della via Emilia (in Emilia-Romagna) dopo la sottomissione delle popolazioni di quella zona.
     Il Signum, infine, voleva sottolineare un difetto fisico, un segno, che contraddistingueva una persona, non necessariamente  di nobili origini.
     Mi fermo qui per non rendere pesante la lettura.
     La prossima volta, faremo ancora un breve excursus per capire sempre meglio il perché dei nostri soprannomi".
 

 

   

Lillo Agnello
 

 
  E' possibile inviare notizie sulla raccolta dei soprannomi all'indirizzo e-mail: agnellocalogero@gmail.com.
 
 

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20/03/2013

Musica. "Pausando", cover band di Laura Pausini, la sera di Pasqua in concerto a Grotte

 

"Pausando", cover band di Laura Pausini, la sera di Pasqua in concerto a Grotte
Manifesto

Il tradizionale spettacolo della sera di Pasqua, a Grotte, per quest'anno sarà animato da una cover band che si ispira ad una delle più famose ed apprezzate cantanti italiane: Laura Pausini. Si chiama "Pausando" il gruppo di artisti che da anni insegue il progetto di valorizzare la musica italiana d’autore. Visto l’enorme successo riscosso da Laura Pausini in tutto il mondo, la band “Pausando” ha deciso di creare uno spettacolo con un tributo all’Artista. Il concerto ha la durata di circa due ore e viene allestito in maniera da riprodurre i suoni, le luci, l’abbigliamento ed il repertorio in maniera assolutamente fedele all’originale. Durante lo spettacolo la band esegue rigorosamente dal vivo il “Live a San Siro”, il più famoso dei concerti dell’artista italiana. Uno spettacolo il cui successo è testimoniato dall’enorme vendita di biglietti, CD e DVD. Le musiche sono curate dalla band canicattinese “Pausando” composta da musicisti professionisti che vantano esperienze tra cui la partecipazione al Festival di Castrocaro del 1998, all’Accademia della Canzone di Sanremo del 2004 e molte altre. I componenti sono: Salvo Caruso (batteria e voce), Marco Vicari (tastiere), Giovanni Farruggello (basso), Francesco Ancona e Roberto Puccio (chitarre e voce), Valentina Anelli (voce solista), Debora Ancona (voce solista e cori).

"Pausando" in concerto
Domenica 31 marzo 2013
Inizio ore 21.00
Piazza Marconi - Grotte

Vedi un'anteprima della band Visita l'argomento
 

"Pausando", cover band di Laura Pausini
La band

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19/03/2013

Chiesa. "Prendi la tua croce e seguimi", sacra rappresentazione nella chiesa della Madonna del Carmelo

 

"Prendi la tua croce e seguimi", sacra rappresentazione nella chiesa della Madonna del Carmelo
Manifesto

Dopo la partecipazione numerosa ed attiva ottenuta lo scorso anno con "Davanti a questo Amore", sempre in occasione della Domenica delle Palme, Filippo e Monica (Filippo La Mendola e Monica Bellavia), insieme al gruppo di giovani che li segue con assiduità, quest'anno propongono un'altra sacra rappresentazione. In realtà è riduttivo definirla come tale, loro preferiscono indicarla come "proposta di fede in chiave multimediale", attraverso la quale non hanno il solo scopo di allietare lo spettatore ma quello di renderlo partecipe in profondità al mistero proposto. Il tema scelto per questa seconda edizione è "Prendi la tua croce e seguimi". La manifestazione è patrocinata dal Comune di Grotte, dal Club Teatro 14 e dall'Unità Pastorale di Grotte. Saranno interpreti sulla scena: Clara Iannello, Filippo Iannello, Silvia Lombardo, Giuseppe La Mendola, Roberta Cimino, Alessia Tirone, Lorena Licata, Antonio Mercato e Davide Cutaia. Il coordinamento tecnico è di Daniel Carlisi. Assistenti di scena: Calogero e Salvatore La Mendola. La regia, a quattro mani, è di Filippo La Mendola e Monica Bellavia.
L'appuntamento con "Prendi la tua croce e seguimi" è per la Domenica delle Palme, 24 marzo 2013, alle ore 19.00 nella chiesa Madonna del Carmelo di Grotte.

Carmelo Arnone
19 marzo 2013
 

 

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19/03/2013

Iniziative. "Mistero di Croce e di Luce", diorama pasquale di Gero Miceli

 

"Mistero di Croce e di Luce", diorama pasquale di Gero Miceli
Manifesto

Una mostra sui misteri della Pasqua (diorama pasquale), dal titolo "Mistero di Croce e di Luce", sarà inaugurata sabato 23 marzo alle ore 19.00, a Grotte in Via Gioberti n° 3. Ideatore ed autore dell'iniziativa è Gero Miceli.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni, dal 23 marzo al 7 aprile 2013, dalle 0re 17.30 alle 22.00.

Un "diorama" è una riproduzione in scala di ambientazioni di vario genere. Noti esempi di diorami sono i "plastici" di edifici o porzioni di territorio (in particolar modo urbano) oppure i modellini di veicoli costruiti per hobby.
 

 

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19/03/2013

Fotografia. Inaugurata in Tatarstan la mostra "Il valzer di un giorno" di Franco Carlisi

 

Inaugurata in Tatarstan la mostra "Il valzer di un giorno" di Franco Carlisi
Locandina

E' stata inaugurata lo scorso 14 marzo a Samara, importante città sulle rive del Volga, nella Repubblica del Tatarstan (è una Repubblica autonoma della Federazione Russa, con Capitale Kazan), l'ormai celebre mostra di Franco Carlisi "Il valzer di un giorno". Samara, città capoluogo dell'omonima regione, è stata sede nel 2007 di un Summit tra UE e Russia. Piccola nota di colore: dal 2008 è città gemellata con Palermo.
La mostra, curata da Enzo Fornaro, è ospitata al Museo Regionale d'Arte di Samara (443099, Samara - ul. Kuibisheva, 92) ed è patrocinata dal Consolato Onorario d'Italia per la Regione di Samara e dalla Repubblica di Tatarstan.
 

 

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19/03/2013

Lettere. Considerazioni sulla diretta streaming per la festa di Pasqua; di Vincenzo Morreale

 

Riceviamo e pubblichiamo.

"Buongiorno Direttore,
scrivo in riferimento alla lettera inviata al quotidiano dal nostro concittadino Giacomo Bellavia in merito alla diretta streaming delle manifestazioni della Settimana Santa che si svolgono ogni anno a Grotte.
Intanto ringrazio Giacomo per l’apprezzamento e le parole di elogio che ha espresso nei miei confronti e di chi insieme a me ha contribuito per diversi anni alla realizzazione ed aggiornamento del sito LaPasquadiGrotte.net, offrendo un servizio in forma totalmente gratuita, alimentato dalla passione per le nostre tradizioni e da un innato spirito di collaborazione, ovvero Filippo Villardita, Vincenzo Morreale (79), Benedetto Cirino, Paolo Carraggi, Daniel Carlisi, Angelo Carraggi, Calogero Carlisi.

Queste persone, a vario titolo, hanno formato, nel corso del tempo, lo staff del sito che dall’anno della sua nascita (2005) si è trasformato da semplice “accumulatore” di foto recenti e storiche a vero e proprio riferimento per tutti i cittadini grottesi, soprattutto per quelli che per motivi diversi hanno lasciato il proprio paese trasferendosi anche all’estero come Giacomo e che, grazie alle dirette web sperimentate da noi, si sono sentiti un po’ meno lontani dal loro paesello potendo condividere almeno in parte le emozioni delle manifestazioni pasquali.

Questa possibilità di rendere un po’ più felici quanti non erano fisicamente presenti alle manifestazioni ci ha spinto e sostenuto negli anni a portare avanti questo “servizio” sempre in forma totalmente gratuita offrendo anzi a nostre spese tutto quanto (costo di mantenimento del sito web, webcam, pc, cavi, targhe premi) compreso il tempo necessario per mettere a punto il tutto e “sfruttando” anche la gentile disponibilità di alcuni nostri concittadini che ci hanno messo a disposizione spazio e connessioni internet per realizzare le dirette (a tal proposito vale la pena ringraziare ancora ora a distanza di tempo il Geom. Antonino Puma, la famiglia Pilato, il Rag. Cimino, il Bar 2000, il Caffè Marconi), ai quali si è aggiunta anche la ditta GreSal per la sponsorizzazione del Premio intitolato alla memoria di Antonio Burgio.

Giacomo ha fatto, giustamente, un appello al Sig. Sindaco ed all’Amministrazione Comunale affinché venisse “incoraggiata” la realizzazione della diretta web per la Pasqua 2013: a tal proposito vorrei precisare, per dovere di cronaca e onestà, che solo in un’occasione (Pasqua 2010) l’Amministrazione ci ha dato un piccolissimo contributo grazie all’impegno dell’assessore Piero Castronovo.

Per il resto degli anni l’attività del sito è stata “finanziata” dalle persone che lo hanno gestito, elencate precedentemente.

L’anno scorso, come probabilmente anche quest’anno, le dirette non sono state fatte così come gli aggiornamenti a causa di nostri impegni personali, mentre il sito web è rimasto comunque attivo perché c’è la volontà di non perdere quanto di buono è stato fatto nel passato e, perché no, di riprendere in futuro la piena operatività.

Cordialmente,
Vincenzo Morreale (81)".
 

 

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18/03/2013

Musica. "Lucio Battisti"; "50 anni di musica", rubrica di Filippo Baldo

 

Filippo Baldo
Filippo Baldo


50 ANNI DI MUSICA

LUCIO BATTISTI

     
     AUGURI


    LUCIO BATTISTI




Eppur, caro Lucio, non ci siamo scordati di te, mi ritorni in mente.

Il 5 marzo avresti compiuto 70 anni.

Noi ti ricorderemo sempre come un vero amico che ha lasciato un vuoto incolmabile nella musica italiana, ci rimane la tua eredità: tanta musica che ci ha fortemente cambiati e che vivrà con noi per sempre.


Lucio Battisti è stato uno dei pionieri della musica italiana negli anni ’60, un artista completo, anche se in vita non ha avuto gli stessi riconoscimenti che ha avuto dopo la sua scomparsa, avvenuta a Milano il 9 settembre 1998, infatti è stato dopo che la sua musica, i suoi arrangiamenti, il suo sound sono stati rivalutati e molto apprezzati.

Di recente, il giusto tributo a Lucio Battisti e al suo straordinario talento è arrivato dal periodico di musica “EMOZIONI” che ha dedicato nel primo numero un servizio sulla canzone Emozioni e al suo album.

Ha avuto una formazione musicale come autodidatta.

Negli anni ’60 si afferma come cantautore di diversi brani che sono stati interpretati da altri cantanti: I Ribelli con “Per una lira”, L’Equipe 84 con “29 settembre”, P. Anka e J. Dorelli con “Farfalla impazzita”.

La sua attività artistica è stata fortemente criticata, del resto anche il suo carattere chiuso, timido e riservato generava antipatie. Diversi critici di allora lo avevano definito un pallone gonfiato, che, nonostante l’enorme successo ottenuto, veniva considerato una lagna.

Ma come potevano parlare di lagna o di pallone gonfiato di un artista capace di emozionare con la sua musica milioni di persone?

Godeva della stima dei suoi fans che, senza esagerare, lo adoravano.

Un cantautore che ha cambiato il gusto musicale degli  italiani, ha stravolto il vecchio modo di fare musica  che io ho definito noiosa , monotona e triste.

Battisti  ha lanciato tante canzoni  e diversi generi musicali  che abbandonavano le vecchie melodie e i vecchi arrangiamenti per dare spazio al beat, al pop e al rock.

Ha accolto con forte entusiasmo le nuove tendenze di origine anglosassone dando a noi la possibilità di far conoscere il nuovo sound.

La sua musica è stata criticata, ma è stato ugualmente considerato uno dei più influenti ed innovativi cantanti italiani di sempre, una delle più autorevoli personalità della musica leggera italiana. Un cantautore che ha avuto il merito di traghettare un’intera generazione dal vecchio genere melodico al pop-rock.

La canzone italiana nel secondo dopoguerra si aprì alle influenze della musica straniera (soprattutto americana) creando una frattura tra i vecchi sostenitori della canzone tradizionale e coloro che avevano l’esigenza di accogliere le nuove tendenze e di rinnovarsi.

Anche in Italia, certamente modificato, entra e viene accolto con emozione, perché atteso da tempo con ansia, il rock’n’roll, ed è in questo clima che Lucio Battisti ha avuto il merito di cambiare il gusto musicale degli italiani, ha immerso la canzone italiana nella semplicità della vita quotidiana.

Battisti e certamente anche Mogol, per quanto riguarda i testi, sono stati gli artefici di un rinnovamento di forme e significati che hanno fatto risvegliare, dopo un lungo letargo, le canzoni italiane.

Ricordate e riascoltate:

Un’avventura     29 settembre     Io vivrò     Nel cuore e nell’anima     Il vento     Mi ritorni in mente

Fiori di rosa fiori di pesco     Il mio canto libero     Ancora tu     Una donna per amico     Una     L’apparenza

Aver paura di innamorarsi troppo     Vento nel vento     Comunque bella     Con il nastro rosa.

Quasi impossibile elencare tutte le sue canzoni, ne ha scritte ben 162, a dire il vero alcune si somigliano e possono anche non piacere.

Finito il sodalizio Battisti - Mogol, Lucio andò alla ricerca di nuovi generi musicali, furono anni di duro lavoro per restare sempre sulla cresta dell’onda, un periodo in cui si cercavano nuovi generi musicali e si utilizzavano sonorità elettroniche.

La sua musica subisce un forte cambiamento e viene ancora criticata, ma Battisti va avanti e continua vendere dischi.

A Lucio interessava andare avanti: “Un artista non può camminare dietro il suo pubblico, un artista deve camminare davanti”.

Vi ricorderete, almeno credo quelli della mia generazione, della rivista musicale “GIOVANI” che in quegli anni ha dato a molti cantanti e a Lucio Battisti l’opportunità di far conoscere le loro canzoni, contribuendo alla diffusione del beat in Italia.

Quando si parla del beat e della musica yè yè , il mio pensiero vola verso il Piper, discoteca romana simbolo della nuova musica italiana, che ispirandosi  a nuovi generi musicali, di provenienza anglosassone, è diventata negli anni ’60 il cuore del  nuovo sound.

Permettetemi di parlare di una mia grave malattia cronica: la “bulimia musicale”.

Trattasi di un desiderio infinito di ascoltare musica, di scegliere il meglio del meglio e di ricercare canzoni che ti entrano dentro e ti lasciano un segno indelebile, quelle che ti tolgono il respiro!

A distanza di tanti anni, riascoltare una canzone, che prima svegliava i nostri animi, i nostri sentimenti, e che oggi, nonostante una diversa maturità, è ancora in grado di risvegliarli, vuol dire che siamo ancora giovani, almeno dentro.

Le canzoni di Battisti hanno questa capacità: riportarti indietro nel tempo e farti rivivere quei  favolosi ed indimenticabili anni ‘60 e ‘70.

Caro Lucio, genio della musica, ancora oggi le tue canzoni sono attuali e forse lo saranno per sempre, perché nate dal profondo del tuo cuore.

Spero che con le tue canzoni le nuove generazioni possano ancora emozionarsi e magari passare momenti indimenticabili in riva al mare cantandole attorno ad un falò che riscalda e illumina.

 

 

  Classifica dei dischi più venduti in Italia al 12/03/2013

Si riconferma ancora al primo posto Marco Mengoni con L'Essenziale.
 
 
  TITOLO INTERPRETE    
  1) L’essenziale

2) I Follow Rivers


3)
Scream and shout

4)
I see you

5) Se si potesse non morire

6)
Sotto casa

7) Ho hey

8)
What I might do

9)
Pompeii

10) Try
Marco Mengoni

Lykke Li

I.Am / Britney Spears

Jutty Ranx

Modà

Max Gazzè

Lumineers

Ben Pearce

Bastille

Pink
   
 
Filippo Baldo
18 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
  
 

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18/03/2013

Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano (11); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

  
Nonnò, pepè, pepè!
  
PARTE SECONDA
Modi di dire, proverbi e parabole

di Carmelo e Graziella Luparello

(Puntata n° 11)

I modi di dire e proverbi (4).

Acqua davanti e vientu d’arriè
= acqua davanti e vento di dietro. E’ augurio che si fa a qualcuno quando si vuole che sparisca presto.

Novè aviva novicent’ anni e ancora avera a mintiri giudiziu
(Grazia Gianforcaro) = Noè aveva novecento anni e ancora non aveva giudizio.

Attacca li sceccu unni voli lu patrun
i = ubbidisci sempre al padrone.

Vutti china e muglieri mmiriaca
= due cose inconciliabili: avere la botte piena di vino e la moglie ubriaca.

La muglieri ci misi la falletta
= sul marito comanda la moglie.

Dari corda moddra
= far perdere tempo, senza arrivare ad una conclusione.

Cu ammazza un gattu, havi setti anni di malannata
= chi uccide un gatto avrà sette bruttissimi anni.

La notti a gregni, lu iuornu a racineddra ni li vigni
= di notte si rubano i covoni, di giorno si ruba l’uva nei vigneti.

Né iusu cu li viertuli, né susu cu li visazzi
= essere incontentabile.

La spina a cu fa mali si la tira
= ognuno deve pensare a sé stesso.

Mina lu vientu
= soffia il vento.

La vigna cu bbona la zappa, bbona la vinnigna
= chi zappa bene la vigna, vendemmierà bene.

Aviri lu cori di pilu
= essere incapace di provare pietà.

Ittari nn’uocchiu
= rinfacciare, ricordare per rimproverare.

Mi friscanu li gricchi
= avvertire nelle orecchie un certo rumore indistinto come se qualcuno, lontano, parlasse male di noi.

Cu arrobba ni fa una, cu è arrubbatu ni fa cientu
= chi ruba fa una brutta azione, chi è derubato di azioni brutte ne fa cento (perché pensa che può essere stato il tale o il tal altro ecc.).

Lu curnutu a lu so paisi, lu babbu unni va va =
il cornuto è conosciuto nel suo paese, lo scemo ovunque vada.

La parola è d’argentu, lu silenziu è d’oru =
la parola è d'argento, il silenzio è d'oro, cioè è sempre meglio tacere.

Aranci aranci, cu l’havi si la chianci =
ognuno si piange i suoi guai.

Lu bon giornu si vidi di matina =
quando il giorno è bello si vede di mattina.

Ni l’amicu o lu parenti nun ci accattari nenti =
dall'amico o dal parente, non comprare niente.

Fa beni e scordatillu, fa mali e pensaci
= fai bene e dimenticalo, fai male e pensaci.

Cu voli lu mali d’antru, lu so l’havi narriè la porta
(prof. Gina Licata) = chi desidera il male degli altri, il suo ce l'ha dietro la porta.

Cu simina vientu, cogli timpesta
= chi semina vento, raccoglie tempesta.

Lu beni nun è beni si nun è rinnutu a mali
= il bene non è bene, se non è reso col male.

La lingua batti unni lu denti doli
= la lingua batte dove il dente duole.

Si vuò impuviriri affitta l’uomini e nun ci iri
= se vuoi diventare povero, prendi in affitto degli uomini e non andare a controllare quello che fanno.

Caru vinni e giustu misura
= vende a caro prezzo, ma non ruba nel pesare.

Lu sceccu zuoppu si godi la via
= l'asino zoppo si gode la strada.

Ci voli cipuddra pi chianciri l’uocchi
= ci vuole la cipolla per fare lacrimare gli occhi.

La cuscenza di lu lupu
= una coscienza che non è tale.

La prima si pirduna, la secunna si cunduna, la terza si vastuna
= la prima mancanza si perdona, la seconda si condona, la terza si bastona.

Nenti fari, ca nenti si sapi
= non fare niente, perché non si sappia niente.

Mali nun fari, paura nun aviri
= se non fai il male, non puoi avere paura.

Si etta mmerda ni la facci
= offende se stesso.

Ogni gruppu veni a lu pettini =
verrà un tempo in cui pagheremo per quello che abbiamo fatto.

Tantu va la atta a lu lardu ca ci lassa la zampa
= tanto va la gatta al lardo che alla fine ci rimette lo zampino.

Ogni lignu havi lu so fumu
= ogni uomo ha il suo carattere.

A la squagliata di la nivi, si vidinu li pirtus
a = quando si scioglie la neve, si vedono i buchi che la stessa neve aveva nascosto.

Cu fa cientu e nun fa l’unu perdi lu cientu pi ddru unu =
chi fa cento e non fa l'uno, a causa di quell'uno non fatto perde il cento.

Addriccari e stiddriccari è capu di malannu =
abituare e disabituare è l'inizio dei malanni.

Ogni santu voli gloria =
ogni santo vuole la sua gloria.

Lu parrinu senza sordi nun ni canta missa =
il prete se non è pagato non celebra la messa.

Addisiari e nun aviri è pena di muriri =
desiderare e non avere è una pena da morire.

Ogni vucca voli mangiari =
ogni bocca vuole mangiare.

Cu mania lu meli, si licca li mani =
chi tocca il miele, si lecca le mani.

La addrina chi camina, porta la vozza china =
la gallina che cammina riporta a casa lo stomaco pieno.

L’uocchiu voli la so parti =
anche l'occhio vuole godere.

Quannu lu sceccu nun voli viviri, ammatula ci frischi =
quando l'asino non vuole bere, inutilmente cerchi di attirarlo.

Vucca ca nun parla si chiama cucuzza =
la bocca che non parla si chiama zucca, bisogna cioè parlare.

Sapi cchiù un pazzu a casa so, ca un sapienti in casa d’antri =
sa più un pazzo nella casa propria che un sapiente in casa degli altri.

L’arbulu s’addrizza quannu è nicu =
l'albero si raddrizza quando è piccolo.

Nun c’è cchiù surdu di cu un voli sèntiri =
non c'è più sordo di colui che non vuole sentire.

Miegliu diri chi sacciu ca diri chi sapia =
è meglio dire: che so, che dire se sapevo...

Cu va cu lu zuoppu, 'mpara a zuppichiari =
chi va con lo  zoppo, impara a zoppiccare.

Cu ti scannalia t’adarma =
chi ti insospettisce, ti arma.

Cani nun mancia cani =
il cane non mangia l'altro cane.

Lu cani abbaia ni lo so pagliaru =
il cane abbaia nel suo pagliaio.

Miegliu lu tintu pruvatu ca lu buonu a pruvari =
meglio il cattivo provato che il buono da provare.

Cu è cuntentu è pazzu =
chi è contento è pazzo.

Si nun mancia carni, sciuscia brodu =
se non mangia la carne, almeno succhia il brodo.

Muglieri e vò di lu paisi tò =
mogli e buoi dei paesi tuoi.

Lu vò pi li corna e l’omu pi la parola =
il bue si deve prendere per le corna, l'uomo per la parola.

Cu dissi donna dissi dannu =
chi disse donna, disse danno.

Cu fimmini cridi, paradisu nun ni vidi =
chi crede alle donne, non vedrà la luce del paradiso.

Quannu lu attu nun c’è li surci ballanu =
quando il gatto non c'è, i topi ballano.

Lu datu è datu, lu pristatu torna =
il regalato è regalato, il prestato si restituisce.

Lu pagari e lu muriri cchiù tardu ca si po’ =
il pagare e il morire, il più tardi possibile.

Cu havi lu malu vicinu havi lu malu matinu =
chi ha un cattivo vicino, ha un cattivo mattino.

La rigina appi bisuognu di la vicina =
la regina ebbe bisogno della vicina.

Aprili fa li sciuri e maiu n’havi l’anuri =
aprile fa i fiori e maggio ne ha l'onore.

Lu fierru si batti mentri è callu =
il ferro va battuto mentre è caldo.

Miegliu nivuru pani ca nivura fami =
meglio un pane nero che una fame nera.

Lu muortu mpara a chiangiri =
il morto insegna a piangere.

Cu arrobba pi manciari nun fa piccatu =
 chi ruba per necessità, non fa peccato.

Du uocchi su miegli di unu =
due occhi sono migliori di uno.

Calati iuncu ca passa lu sciumi =
abbassati giunco ché la piena passa.

Campa cavaddru ca l’erba crisci =
campa cavallo che l'erba cresce.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 18 marzo 2013.
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15/03/2013

Musica. Il "Rigoletto" al Teatro Pirandello di Agrigento, con il M° Fabrizio Chiarenza

 

Giuseppe Verdi

Nel bicentenario della nascita di Giuseppe Verdi (1813-1901), il Teatro Pirandello di Agrigento promuove il "Rigoletto", una delle grandi opere del compositore italiano.
L'opera verrà rappresentata venerdì 15 marzo alle ore 20.00, sabato 16 e domenica 17 alle ore 18.00.
Tra i collaboratori della rappresentazione, il M° Fabrizio Chiarenza.
 

 

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15/03/2013

Comune. Convocato il Consiglio comunale per giovedi 21 marzo alle ore 19.00

 

Comune di Grotte

L'adunanza del prossimo Consiglio comunale, convocato in seduta ordinaria su determinazione del presidente dott. Angelo Collura, è stata fissata per giovedi 21 marzo, alle ore 19.00, nella Sala Consiliare “Antonio Lauricella”.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:

l) Nomina scrutatori, lettura ed approvazione verbali sedute precedenti;

2) Interrogazione presentata in data 14.09.2012 prot. n. 9045 dal Consigliere Comunale Cuffaro Aristotele, riguardante la tassazione del servizio di smaltimento dei rifiuti;

3) Interrogazione presentata in data 17.09.2012 prot. n. 9163 dai Consiglieri Comunali Vizzini Francesco e Castronovo Diego, riguardante la situazione debitoria di questo Ente nei confronti dell'ATO GESA AG2 alla data del 31.12.2011;

4) Interrogazione presentata in data 17.09.2012 prot. n. 9189 dai Consiglieri Comunali Vizzini Francesco e Castronovo Diego, riguardante l'applicazione del nuovo sistema tariffario da parte della Girgenti Acque;

5) Interrogazione presentata in data 17.09.2012 prot. n. 9191 dai Consiglieri Comunali Castronovo Diego e Vizzini Francesco, riguardante le somme incassate dal Comune a titolo di IMU;

6) Proposta di deliberazione avente per oggetto "Verifica del rispetto del contratto di consegna delle reti idriche alla Girgenti Acque", presentata dal Consigliere Comunale Vizzini Francesco, in data 06.11.12 prot. n. 11703;

7) Relazione annuale del Sindaco;

8) Istituzione museo civico d’arte moderna e contemporanea "Renzo Collura";

9) Richiesta presentata in data 13.12.2012 prot. n. 13226 dai Consiglieri Comunali Vizzini Francesco e Castronovo Diego, riguardante l'abolizione del gettone di presenza per la partecipazione alle Commissioni Consiliari;

10) Richiesta presentata in data 13.12.2012 prot. n. 13227 dai Consiglieri Comunali Vizzini Francesco e Castronovo Diego, riguardante la riduzione del 50% del gettone di presenza spettante al Consigliere Comunale per le sedute consiliari;

11) Modifiche all'art. 3, lett. b) ed e) del Regolamento comunale per la disciplina del commercio su aree pubbliche;

12) Approvazione Regolamento per la disciplina delle riprese audiovisive delle sedute del Consiglio Comunale e loro diffusione;

13) Proposta di deliberazione presentata dal consigliere comunale Vizzini Francesco avente ad oggetto: "Gestione integrata dei rifiuti, istituzione degli (ARO) aree di raccolta ottimale e gestione in proprio del servizio di spazzamento, trasporto e raccolta; atto d'indirizzo al Sindaco";

14) Discussione sulla petizione presentata dal Movimento 5 Stelle di Grotte, sottoscritta da 127 cittadini, avente ad oggetto; "Ritorno di taluni servizi in materia di rifiuti al Comune".

In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il giorno successivo, sempre alla stessa ora.
 

 

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14/03/2013

Chiesa. Inaugurata dall'Arcivescovo la chiesa Madre dopo i lavori.

 

Inaugurazione della chiesa Madre
Foto inaugurazione

Sfilata dei Tamburinari
Foto Tamburinari

 

La chiesa Madre di Grotte è rimasta chiusa per oltre tre anni, a causa di vari lavori di manutenzione straordinaria che hanno interessato il tetto e l'impianto elettrico. Lo scorso 3 marzo è stata riaperta ai fedeli con una celebrazione inaugurale presieduta dall'Arcivescovo di Agrigento S.E. Mons. Francesco Montenegro, alla presenza di tutti i sacerdoti grottesi e dei numerosissimi fedeli. La riapertura è stata preceduta da un triduo di preghiera, con momenti di adorazione eucaristica e celebrazione di Sante Messe. Alla cerimonia di inaugurazione, svolta alla presenza delle Autorità civili e militari, sono stati pronunciati dei discorsi da parte del coordinatore dell'Unità pastorale padre Giovanni Castronovo, del sindaco Paolo Pilato e del coordinatore del Consiglio pastorale parrocchiale Totò Brucculeri. La liturgia solenne è stata animata dalla corale interparrocchiale diretta da Valentina Morgante. L'eccezionalità della manifestazione è stata sottolineata con l'animazione da parte della Banda Musicale "G. Verdi" diretta dal M° Salvatore Puglisi, della Banda Musicale "V. Bellini" diretta dal M° Salvatore Mercato e del Gruppo folk "I tamburinari di Herbessus" Città di Grotte, diretto da Fabrizio Lazzaro.

Carmelo Arnone
14 marzo 2013
© Riproduzione riservata.

Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione (67 + 35 foto di © Salvo Lo Re "President") ed i video dell'inaugurazione, dell'omelia integrale dell'Arcivescovo e della sfilata dei Tamburinari (riprese video di © Associazione Culturale "PresidentEvents").
 

Inaugurazione della chiesa Madre
Video inaugurazione

Omelia di Mons. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento
Video dell'omelia

Sfilata dei Tamburinari
Video Tamburinari

  Inaugurazione della chiesa Madre (Foto) Visita l'argomento

Sfilata dei Tamburinari (Foto) Visita l'argomento
Inaugurazione della chiesa Madre (Video) Visita l'argomento

Omelia dell'Arcivescovo (Video) Visita l'argomento

Sfilata dei Tamburinari (Video) Visita l'argomento
 
 

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13/03/2013

Fotografia. Mostra e relazione di Franco Carlisi alla "Re-evolution" di Barletta

 

Re-evolution
Locandina

E' in svolgimento, dal 12 sino al 17 marzo presso il Palazzo della Marra di Barletta, la manifestazione "Re-evolution", patrocinata dalla FIOF (federazione dei fotografi professionisti italiani) e dal periodico "Gente di Fotografia". Nell'appuntamento di rilievo in ambito nazionale, uno spazio è stato riservato alla mostra "Il valzer di un giorno" di Franco Carlisi. Il fotografo grottese sarà a Barletta domenica prossima; presso la Sala Rossa del castello di Barletta, alle ore 10.30, terrà un seminario sul futuro del giornalismo sulla carta stampata.
 

 

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13/03/2013

Chiesa. Programma della Giornata del Malato

 

Programma della Giornata del Malato
Manifesto

Il prossimo sabato 16 marzo, all'interno del programma del triduo in onore di San Giuseppe, sarà celebrata nella chiesa Madre di Grotte la "Giornata del Malato". Il programma della liturgia è il seguente:
- ore 16.00: accoglienza dei malati
- ore 17.00: celebrazione della Santa Messa presieduta da padre Giovanni Castronovo (sarà impartito il sacramento dell'Unzione degli infermi)
- ore 18.00: intrattenimento musicale e convivialità in chiesa.
Saranno presenti alla manifestazione: le associazioni di volontariato, il personale sanitario e quanti operano nella cura e nell'assistenza del malato.
 

 

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13/03/2013

Televisione. 9^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro, trasmessa l'8 marzo su Agrigento Tv

 

9^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro
Guarda il video

Nella nona puntata di "U Tiggì", telegiornale in siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale terrestre), lo scorso venerdi 8 marzo, sono stati affrontati i seguenti temi:
- i costi delle riparazioni sulla condotta idrica pubblica, effettuate da Girgenti Acque e addebitati agli utenti;
- le condizioni di abbandono della diga di Agrigento, mai entrata in funzione;
- la poesia come strumento per la denuncia sociale;
- la pista di pattinaggio del quartiere di San Leone;
- presentazione del libro "Ogni jornu la vita", di Michele Sarrica;
- la festa di Pasqua di Canicatti.
Ospite in studio della puntata, l'illusionista Cyrus (Ciro Caternicchia).
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore 13.00. In replica il venerdi alle 16.00, 19.00, 23.30; il sabato alle 10.00; la domenica alle 16.00 e alle 21.00. Le puntata vengono pubblicate integralmente anche da Grotte.info Quotidiano.

9^ puntata - 08/03/13 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

Puntate precedenti:
 

 

  1^ puntata - 21/12/12 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
2^ puntata - 11/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
3^ puntata - 18/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
4^ puntata - 25/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
 
5^ puntata - 01/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
6^ puntata - 15/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
7^ puntata - 22/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
8^ puntata - 01/03/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
 

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12/03/2013

Lettere. "Zona C4 e antenne di telefonia in C.da Arena, incontro al Comune"; di Giuseppe Gumina

 

Lettere alla nostra Redazione

Riceviamo e pubblichiamo.

"Mercoledì 13 marzo, alle ore 17.00 presso la sala consiliare del Comune di Grotte, si affronterà il tema “Zona C4 e antenne di telefonia mobile in Contrada Arena”.
Una serena riflessione, lontana da sterili proteste e populismi sciocchi ma solo per la tutela della salute e degli interessi economici dei cittadini, che si vedono di fatto espropriati della loro proprietà che viene deprezzata solo per il vantaggio economico di pochi.
Dopo il deturpamento ambientale e il deprezzamento, anche la beffa delle tasse da parte del Comune".
 

 

   

Giuseppe Gumina
 

 

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12/03/2013

Politica. Interrogazione del M5S all'ARS sull'istituzione del Registro Tumori, di Innocenzo Infantino

 

Innocenzo Infantino
Innocenzo Infantino

Riceviamo e pubblichiamo.

"Gentile direttore,
il Movimento 5 Stelle di Grotte ha consegnato al portavoce dell’ARS di Palermo, Matteo Mangiacavallo, un’interrogazione parlamentare per istituire un Registro tumori nella provincia di Agrigento (vedi allegato). Iniziativa molto importante per la salute della nostra comunità e dell’intera provincia.

I Registri tumori italiani sono delle vere e proprie strutture nate con il fine di raccogliere attivamente le informazioni relative ai casi di tumore diagnosticati in una determinata area geografica.

Gli obiettivi dei Registri tumori sono infatti:

-
monitorare il trend di incidenza, prevalenza e sopravvivenza dei tumori nelle diverse aree geografiche e per caratteristiche demografiche;
- valutare l’efficacia dei programmi di screening (mammella, cervice e più recentemente colon-retto) e di prevenzione;
- valutare l’impatto dei fattori ambientali e sociali sul rischio di tumore, come ad esempio il rischio associato a particolari inquinanti atmosferici, alle linee elettriche, alle discariche, ai telefoni cellulari ecc.;
- sostenere indagini sulle cause dei tumori;
- fornire informazioni in supporto ai servizi di counselling genetico per gli individui e le famiglie a elevato rischio di sviluppare cancro.

La necessità di creare degli archivi di informazioni relative ai casi di tumori presenti nel nostro Paese nasce dal fatto che negli ospedali non esiste l’obbligo di notificare i casi di neoplasia e, quindi, per poter sorvegliare l’andamento dei tumori occorre un sistema di raccolta di tutte le informazioni necessarie per avere un quadro completo di questa complessa patologia.

Ma quali sono le informazioni che vengono raccolte?

Oltre ai dati anagrafici di base (sesso, età, data, luogo di nascita e residenza), vengono raccolte informazioni riguardanti la tipologia di tumore diagnosticato (sede, morfologia, comportamento) e informazioni utili dal punto di visto clinico ed epidemiologico.

Infatti questi dati sono indispensabili per poter effettuare:
- indagini sulle cause del tumore in osservazione;
- valutazioni delle terapie più efficaci sull’andamento della malattia;
- analisi sui potenziali fattori di rischio ambientali noti o non ancora identificati.

Le fonti principali utilizzate per la raccolta di queste informazioni sono:
- le Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO), che custodiscono le informazioni principali sul ricovero di ciascun paziente;
- gli Archivi di anatomia e citologia patologica, che permettono la classificazione del tipo di tumore in base alle regole codificate a livello internazionale;
- le cartelle cliniche, che servono per completare le informazioni raccolte;
- i certificati di morte, acquisibili tramite il flusso delle schede di morte presso le ASL.

Di fronte a un rilevante rischio per la salute la priorità va data alla prevenzione e il registro tumori è uno strumento efficace per rilevare dati e prendere provvedimenti
".

Movimento 5 Stelle di Grotte (AG)
M5S Grotte

   

Per il MoVimento 5 Stelle - Grotte
Innocenzo Infantino
 

 

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12/03/2013

Musica. "Peace and Love - Beat Generation"; "50 anni di musica", rubrica di Filippo Baldo

 

Filippo Baldo
Filippo Baldo


50 ANNI DI MUSICA



      BEAT GENERATION





Nel 1962 i nostri amati Beatles contribuiscono in maniera determinante a dare inizio ad una nuova era per la musica cosi detta “leggera”, è l’anno in cui pubblicano il loro primo disco “
LOVE ME DO, nasce il beat in Europa.

I Rolling Stones (che significa pietre rotolanti), eterni rivali dei Beatles, nello stesso periodo propongono una musica con più ritmo, cercando di interpretare il sentimento di insoddisfazione e di rivolta che dilagava sia in America che in Europa. Il loro genere musicale non era la melodia, ma il ritmo duro ed incisivo e il timbro strumentale alterato da sofisticati impianti di amplificazione.

Negli anni 60 il rock’n’roll usciva dai confini americani per conquistare il mondo, un mondo dove prima di questi anni imperavano generi musicali, che io definisco, “tristi e noiosi”.

Mi ricordo che per ascoltare qualche canzone “nuova” che avesse ritmo bisognava aspettare il sabato pomeriggio (io lo facevo) quando i sempre giovani Gianni Boncompagni e Renzo Arbore conducevano una famosa trasmissione radiofonica chiamata Bandiera Gialla.

La Rai con questo programma entrava nel cuore dei giovani che avevano un gusto e una cultura musicale totalmente diversa da quella dei genitori, oggi questa differenza è meno evidente, (la globalizzazione anche in campo musicale) ed era questa la trasmissione che io, come molti altri ragazzi di allora, aspettavamo con ansia.

La coppia Arbore-Boncompagni ha rivoluzionato il modo “antico” di fare radio: oltre che rivolgersi ai giovani, veniva utilizzato un linguaggio, molto spesso censurato, fatto di doppi sensi.

Bandiera Gialla rappresentava una novità per l’Italia e per questo dobbiamo ringraziare Renzo Arbore che molto spesso si recava negli States e così ci dava la possibilità di ascoltare e conoscere generi musicali poco noti come il jazz e il rythm & blues.

E’ certo che il padre del beat, parlo del rock ‘n’roll, assumeva nei vari angoli del mondo una veste diversa e quindi dava origine a nuove forme.

In Inghilterra, dove già da tempo in tanti locali si suonava musica jazz e blues, il rock ‘n’roll è arrivato modificato, perché si è adeguato al gusto di un pubblico abituato ad ascoltare una musica più melodica e raffinata. Ed è proprio dal rock’n’roll, modificato, che nasce il beat, musica ritmata ma nello stesso tempo melodica.

Erano piccoli gruppi, complessi di 4 o 5 componenti, solitamente molto giovani, ad accogliere e ad esprimere il beat. Si cantava e nello stesso tempo si suonava.

Era il periodo dei grandi concerti.

Il più importante evento collettivo nella storia della musica rock si svolse a Woodstock nel 1969, nello Stato di New York, dove per tre giorni e tre notti si recarono quasi 500.000 amanti della musica, anche in Europa migliaia di ragazzi si riunivano in occasione di particolari eventi musicali, in Gran Bretagna è rimasto alla storia il grande raduno dell’isola di Wight.

Andare ad un concerto di musica era, e forse lo è ancora, come rispondere ad un richiamo, un appuntamento in cui attraverso la musica si cercava di dare un forte contributo al cambiamento della società.

Non a caso, le date in cui si realizzavano questi straordinari appuntamenti coincidevano con il riconoscimento mediatico della rivoluzione sociale e culturale del ’68.

Era l’era hippy: si sognava un mondo diverso, un mondo di pace e di amore.

Fate l’amore e non la guerra!!!


Mettete dei fiori nei vostri cannoni!!!

Erano gli slogan che sintetizzavano gli ideali di libertà e di pace. I giovani della “beat generation erano animati da un forte spirito di cambiamento e di speranza. Credevano di cambiare il mondo e che si stesse per realizzare il loro sogno: la riforma della società ed un’era in cui fossero rispettati i diritti civili e la pace.

Classifica dei dischi più venduti in Italia al 02/03/2013

Al primo posto Marco Mengoni con L'Essenziale.

Sanremo ha conquistato la classifica!!!
 

 

  TITOLO INTERPRETE    
  1) L’essenziale

2)
Se si potesse non morire

3)
I Follow Rivers

4)
Scream and shout

5) Sotto casa


6)
Ho hey

7)
I see you

8) La canzone mononota

9) Mi servirebbe sapere

10) E se poi
Marco Mengoni

Modà

Lykke Li

I.Am / Britney Spears

Max Gazzè


Lumineers

Jutty Ranx

Elio e le Storie Tese

Antonio Maggio

Malika Ayane
   
 
Filippo Baldo
12 marzo 2013
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12/03/2013

Lingua. Abbiamo superato i 200 soprannomi, alcuni chiedono ancora una collocazione; di Lillo Agnello

 

Raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi

Riceviamo e pubblichiamo il seguito dell'iniziativa promossa dal prof. Calogero Agnello, sulla raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.

"Carissimi amici lettori,
abbiamo iniziato il lavoro e dobbiamo cercare di completarlo: abbiamo superato i duecento soprannomi, tutti regolarmente attribuiti ad altrettante famiglie o gruppi di famiglie: chiedono ancora una collocazione quelli di seguito trascritti.
Alcuni sono noti a tutti. Altri li ho scovati in angoli nascosti della mia memoria (vola-vola, cipiciapi e qualche altro).
Trattandosi di una ricerca minuziosa nel territorio, cosa che solo il web poteva consentire, alla fine daremo la possibilità a tutti di scaricarli tramite Grotte.info Quotidiano.
E’ necessario fissare punti molto fermi perché la memoria storica va scomparendo e tanti soprannomi rischiano di scomparire dal vocabolario grottese.

Mi raccomando inviate notizie all'indirizzo e-mail: agnellocalogero@gmail.com.

La pilusa

La putiara

La pastara

La tascara

Boiacani

Spiritu russu

Ventrilonga

Vola-vola

Tappitieddru

Taranzilli

Tolli-tolli

Scursuni

Musca

Purpiettu

La fena

Sciacca

Nispuliddra

Tirinanna

Addruottu

Passalacqua

Addruzzu

Nci-ncì

Scarpiscionti

Cazzuottu

Russuliddru

Rinzinu

Chianciminestra

Scanneddra

Giacataru

Panzella

Cipiciapi

Ciccazzu

Cataluchisi (Agnello)

Fumaluoru

Scippatesta

Signiruzzu

Ranninu

Don saru

La carciddra

Uocchi d’amuri

Pipiuni

Guardia l’acqua

Grazie a tutti per la collaborazione".

 

   

Lillo Agnello
 

 

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11/03/2013

Lettere. "La Festa della Santa Pasqua in diretta streaming?"; di Giacomo Bellavia

 

Lettere alla nostra Redazione

Riceviamo e pubblichiamo.

"Gentile Redazione,
scrivo dal Belgio in merito alla festività che si terrà nel nostro paese e che è sentita da tutti i grottesi e cioè la Santa Pasqua.
Circa 2 anni fa, un gruppo di ragazzi per 2 anni di seguito è riuscito con grande maestria a farci rivivere, rinascere ed emozionare la Festa della Santa Pasqua in diretta streaming.
Confesso che per tutti noi emigranti, il vedere la diretta sia stata una cosa indimenticabile. Purtroppo, come le belle favole, anche questa è finita: niente più diretta dall’anno scorso. E sono sicuro che in questo anche l’Amministrazione comunale abbia le sue colpe. Ed è proprio al Sig. Sindaco che vorrei rivolgermi: perché non incoraggiare questi giovani ragazzi pieni di talento in modo tale da farci rivivere la diretta della Pasqua dando loro qualche piccolo contributo?
Spero che questo mio messaggio possa essere ascoltato e che almeno per una volta il Sig. Sindaco non deluda tutti noi emigranti e rifaccia tornare la diretta per la Festa della Santissima Pasqua.
In attesa di avere delle buone notizie da parte del Sig. Sindaco, sperando un seguito a questa mia lettera, vi auguro tante belle cose ed a presto".

 

   

Giacomo Bellavia
 

 

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11/03/2013

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.
Per gli avvisi della parrocchia San Rocco, la redazione attende la disponibilità di un collaboratore locale.

Mercoledi 13
marzo
- alle ore 15.30, in chiesa Madre, ritiro spirituale del gruppo delle Ancelle della Divina Misericordia (aperto a tutti).

Giovedi 14 marzo
- alle ore 20.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Via Crucis delle Famiglie.

Venerdi 15 marzo
- alle ore 20.00, a San Francesco, riunione dei genitori dei ragazzi di 1^ Confessione.

Sabato 16 marzo - Triduo di San Giuseppe (Giornata del malato)
- alle ore 16.00, in chiesa Madre, Accoglienza e Santa Messa con l'unzione dei malati.

Domenica 17 marzo - Triduo di San Giuseppe
- alle ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santo Rosario e Santa Messa.
- Quaresima di Fraternità: durante le Sante Messe, raccolta pro Tanzania.

Lunedi 18 marzo - Triduo di San Giuseppe
- alle ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santo Rosario e Santa Messa.

Martedi 19 marzo - Festa di San Giuseppe
- Sante Messe, nella chiesa Madonna del Carmelo, alle ore 09.00, 11.00 e 18.30.

Avvisi


Tutti i venerdi di quaresima:
- astinenza dalle carni;
- alle ore 08.45 nella chiesa Madonna del Carmelo, Santa Messa e Via Crucis ;
- alle ore 17.00 nella chiesa Madre, Via Crucis e Santa Messa;
- alle ore 17.00 nella chiesa di San Rocco, Via Crucis e Santa Messa.

Durante la Quaresima le Sante Messe feriali nella chiesa Madre saranno celebrate alle ore 17.30.

Durante la Quaresima, dal lunedi al venerdi, alle ore 06.00 nella chiesa Madonna del Carmelo, i fratelli delle comunità neocatecumenali si riuniranno per la celebrazione delle Lodi Mattutine; la partecipazione è aperta a tutti i fedeli.
 

 

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11/03/2013

Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano (10); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

  
Nonnò, pepè, pepè!
  
PARTE SECONDA
Modi di dire, proverbi e parabole

di Carmelo e Graziella Luparello

(Puntata n° 10)

I modi di dire e proverbi (3).

Unni maggiuri c’è, minuri cessa
(Maria Assunta Savatteri) = dove c’è il più importante, il meno importante è come se non ci fosse.

Zita sempri e maritata mai
(Maria Assunta Savatteri) = fidanzata sempre ma sposata mai.

Si vuò stari filici e sanu, di li parienti stanni luntanu
(Maria Assunta Savatteri) = se vuoi vivere bene, stai lontano dai parenti.

Iu nun vuogliu ciciri e nemmenu vuogliu a tia,
vuogliu a ma maritu ca mi vuliva beni (Maria Assunta Savatteri) = non voglio ricchezze e nemmeno voglio te, voglio mio marito che mi voleva bene.

Quannu la donna camina e lu culu ci balla, si buttana nun
c’è regula falla (Maria Assunta Savatteri) = quando una donna cammina e muove il sedere, ritienila poco seria.

Cu libiru po’ stari nun si stassi a ncatinari
(Maria Assunta Savatteri) = chi libero può stare non si incateni.

Lu matrimoniu è cuomu la guerra: c’è cu la ntrezza, c’è cu la sbaglia
(Maria Assunta Savatteri) = il matrimonio è come una guerra, c’è chi la vince c’è chi la perde.

Cu di li vecchi s’innamura ci perdi la vintura, cu li vecchi nun c’è guadagnu, ci si perdi lu ramu e lu stagnu
(Maria Assunta Savatteri) =  chi dei vecchi si innamora perde la ventura, coi vecchi non si guadagna niente, ma si perde tutto.

Li sordi fannu viniri la vista all’uorbu
(Maria Assunta Savatteri) = i denari fanno venire la vista al cieco.

Quannu lu culu camina, lu cori abballa
(Maria Assunta Savatteri) = mentre si cammina, si gioisce.

Scurà e ma maritu un vinni, cu sapi unni s’aggiuccà ddru varbaianni!
= si è fatto buio e mio marito non è rientrato, chissà dove è andato a dormire quel barbagianni!

Cani c’abbaia un muzzica
= il cane che abbaia non morde.

Caniglia, caniglia, cu l’ascia si la piglia
= caniglia, caniglia chi la trova se la prende.

Ti fazzu un culu quantu na stagnateddra
= ti dò tantissime botte.

Cu nesci arrinesci
= chi va fuori trova fortuna.

Havi na facci di un paari a nuddru
= ha l’aspetto di chi non vuole pagare.

Si ti viu ti iuocu, si un ti viu t’arruobbu
= se ti vedo, ti sorrido; se non ti vedo ti rubo.

Lu Signuri n’ava scanzari
= che Iddio ce ne liberi.

Cu va ni la zita senza ammitatu, nun havi mancu la
seggia pi assittarisi = chi va in un matrimonio senza essere invitato, non trova nemmeno la sedia per sedersi.

Unni c’è lu liettu, c’è l’arrizziettu
= dove c’è il letto c’è tutto.

Iungiti cu li miegli di li tò e appizzacci li spisi
= mettiti con i migliori di te e rimettici pure le spese.

Pani a vilanza un ni inchi panza
(Grazia Gianforcaro) = il pane pesato non riempie lo stomaco.

Lu vicinu è sirpenti, si nun vidi senti
  (Grazia Gianforcaro) = il vicino è come un serpente, se non vede, sente.

La cammisa t’arrobba lu culu
= hai paura anche di niente, cioè di una cosa che non può avvenire.

La lingua nun havi l’uossu, e rumpi l’uossu
= la lingua non ha osso, ma è capace di rompere un osso.

Pensa la cosa prima ca la fa, ca la cosa pinsata è bella assà
= rifletti bene, prima di fare qualcosa.

Tiempu e malu tiempu nun dura sempre un tiempu
= tempo bello e tempo brutto non durano in eterno.

Essiri cazzu e culu
= essere uniti.

La addrina vecchia fa lu brodu buonu
= la gallina vecchia fa un buon brodo.

Lu farfanti anchi quannu dici la virità nun è cridutu
= il bugiardo anche se dice la verità non è creduto.

Pi Santa Lucia un passu di cucciuvia, pi Natali un passu di cani
= per Santa Lucia un passo di allodola, per Natale un passo di cane = le giornate incominciano ad allungarsi per Santa Lucia, dapprima poco, poi, per Natale di più.

Lu vuccieri (lu pisciaru) soccu havi vannia
= il macellaio (il pescivendolo) grida quello che ha.

Cu ti fa chiangiri ti fa ridiri, e cu ti fa ridiri ti fa chiangiri (Grazia Gianforcaro)
= chi ti fa piangere oggi, ti farà ridere poi; chi oggi ti fa ridere domani ti farà piangere.

E’ miegliu oi l’uovu ca dumani la addrina (Angelo Luparello)
= è meglio (mangiare) oggi l’uovo che domani la gallina.

L’erba tinta nun mori mai
= l’erba cattiva non muore mai.

Cu arroba ni fa una, cu è arrubatu ni fa cientu
= chi ruba fa un brutto pensiero, chi è rubato fa cento brutti pensieri.

La addrina ca camina havi la vozza china
(Grazia Gianforcaro) = la gallina che va a spasso rientra a casa con lo stomaco pieno.

Anzi diri chi sacciu ca diri chi sapiva
= è meglio dire: che so, che dire: se sapevo.

Nenti fari ca nenti si sapi
= non fare niente se non vuoi che non si sappia niente.

Mentri suda ntruscia la criatura
(Grazia Gianforcaro) = mentre suda, copri bene la creatura.

Cu cangia la vecchia pi la nova cchiù guai trova
= chi cambia la vecchia per la nuova, trova più guai.

Cu è riccu di amici è scarsu di guai
= chi è ricco di amici, è scarso di guai.

Lu celu è a picurinu: si un chiovi oi, chiovi lu matinu
= il cielo è a pecorelle, se non piove oggi pioverà domani mattina.

Lu iudici voli sentiri a du
= il giudice vuole ascoltare i due litiganti.

Li vesti to li vuò dari a mia
= quello che sei tu, vai dicendo che sono io.

Ladia di facci e ladia di cori
= brutta di viso e brutta di cuore.

Quannu chiovi un sicca nenti
= quando piove non secca niente.

Cu appi pani murì, cu appi luci campà. Sarbati pi calliari e no mangiari
= chi aveva il pane è morto, chi aveva il fuoco è vissuto. Conserva qualcosa per riscaldarti e non per mangiare.

Si vuò mparari a impuviriri, addruva l’uomini e nun ci iri
= se vuoi imparare ad impoverire prendi a giornate degli uomini e non controllare.

Cu accucchia e nun havi viersu, accucchiari è tiempu piersu
(Giovanni Bellavia detto Puripù) = chi accumula ma non ha “verso”, accumulare è tempo perso.

Oi in figura, dumani in sepoltur
a = Oggi siamo vivi e belli, domani possiamo essere morti.

Amari cu nun t’ama è tiempu piersu
= amare chi non ti ama è tempo perduto.

Si la niscì peddri peddri
= si è liberato per puro miracolo.

Pi la Cannilora lu mmiernu è fora, ma si chiovi, ce n’è ancora, si nun spica lu carduni nun si chiama
la stagiuni = per la Cannilora (il 2 febbraio) l’inverno è fuori, ma se piove d’inverno ce n’è ancora. Se non fiorisce il cardo, non possiamo parlare di estate.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info l'11 3 marzo 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
  

 

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11/03/2013

Riflessioni. "L'esistenzialismo politico al bivio della scelta impossibile"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riceviamo e pubblichiamo.

"L’esistenzialismo politico al bivio della scelta impossibile

Contro ogni forma idealistica della storia, di hegeliana memoria, e contro ogni pragmatismo teorico, astratto, quindi vuoto, improduttivo e inconcludente – che rischia di far ricredere la parte disperata della popolazione che ha fatto brillare non una, ma cinque le stelle del nascente movimento, legittimato per le avanzate proposte di cambiamento dell’esecutivo parlamentare, ormai giunto al guado del fallimento di tutto l’impianto del conservatorismo consolidato classico tradizionale – bisogna urgentemente, senza aspettare più tempo, tentare e mettere in atto ogni elemento della programmazione teorica, al fine di rendere a tutti comprensibile, in tutta la sua portata efficace, il valore della concretezza, necessaria a tutti.

Se ciò non avviene o non accadrà si assisterà, in brevissimo tempo, al sorgere di tutti i complementari, quindi contrari od opposti, dei colori della tavolozza, che ha edificato, con grande e sorprendente entusiasmo lo stesso Movimento, per usare un linguaggio metaforico, ma non estraneo al firmamento politico.

Per prima si penserà, come già si comincia a dire, che il Movimento si chiude ad ogni incontro per giungere volutamente all’isolamento, allo scopo di mostrare un certo orgoglio populistico nazionalistico, ma rendendosi a sua volta colpevole della responsabilità di allontanarsi dalla cultura democratica europeista, che si basa sul rispetto e la tutela dei valori spirituali, culturali, sociali dell’individuo nell’interesse di tutta la collettività, senza esclusione di nessuno.

L’altro possibile potenziale interrogativo potrebbe essere quello di vedere sorgere “in nuce”, ancora non evidente, ma intuibile e latente, un progetto di autarchia, e quindi la volontà di sostituire un male con un altro più pericoloso, che l’esperienza storica ci invita, giustamente, a negare e a contrastare.

Quindi nella costellazione di tutti i pianeti immobili e delle stelle fisse, di platonica memoria, distanti e distaccate, separate dagli elementi terrestri, il disegno di congiunzione, di relazione con gli elementi dell’immanenza terrestre, dovrebbe urgentemente fornircelo il Movimento cinque stelle: se ciò non avviene, si pecca di presunzione o di presunta idealizzazione di tutte le prediche populistiche, con il conseguente accrescimento della sfiducia assoluta e non più revocabile di tutte le istituzioni.

Se questa è la scelta, anch’essa è destinata a fallire, come tutte le altre già note".

 

   

Antonio Pilato
 

 

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09/03/2013

Lettere. "Chi ha vinto? Ha perso il popolo Italiano!"; di Decu Varba

 

Decu Varba
Decu Varba

Riceviamo e pubblichiamo, esattamente per come pervenuta, la seguente mail.

"Buon giorno,
dico quello che sento sul momento politico Italiano.
Chi ha vinto? Ha perso il popolo Italiano!
Basta promesse!
Promesse elettorale, promesse di marinaio, che non li dovrebbero fare e che dovrebbero essere proibiti anche perseguiti, perché è come corrompere gli elettori con le promesse di denaro, come sono state fatte in queste elezione.
Sarebbe molto sincero e costruttivo, che i partiti direbbero come creare lavoro, come togliere la delinquenza, come cercare di togliere il debito pubblico, come fare che tutti i cittadini abbiano benessere, che i vecchi dopo una vita di lavoro abbiano la pensione da potere vivere con dignità e senza aiuto dei figli, che funziona bene la sanità, che tutti possono essere visitati dai specialisti senza attesa più di una settimana, le scuole pubbliche dovrebbero essere per tutti con i libri gratuiti, per coloro che vanno male inviarli per un mestiere, l'Università gratis per tutti coloro che dimostrano di essere bravi e che studiano per migliorare la vita della comunità Italiana.
Saluto a tutti
".
 
 
 

Decu Varba
(Diego Cimino)
 

 

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09/03/2013

Politica. Totò Scozzari nominato Assessore provinciale; congratulazioni dal gruppo MpA di Grotte

 

Totò Scozzari
Totò Scozzari

Riceviamo e pubblichiamo.

"All'Assessore Provinciale Totò Scozzari, per questa nuova responsabilità istituzionale alla quale è stato chiamato, le più sentite congratulazioni da Alfonso Zaffuto e da tutti gli amici dell'MpA di Grotte".

"
I Consiglieri Comunali Giacomo Costanza e Michelangelo Valenza, gli amici Grotte, si congratulano per la nomina dell’amico Totò Scozzari quale Assessore Provinciale, essendo certi che saprà rappresentare gli interessi di tutta la collettività agrigentina, e con grande attenzione anche a quella grottese. La nomina di Assessore è certamente un giusto riconoscimento, da parte del Presidente Prof. Eugenio D’Orsi, per il  grande impegno che l’amico Totò svolge quotidianamente al servizio dei Cittadini".
 

 

   

I Consiglieri Comunali
Michelangelo Valenza
Giacomo Costanza
 

 

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08/03/2013

Politica. "La gestione dell'acqua deve ritornare al Comune"; nota del M5S di Grotte

 

Movimento 5 Stelle di Grotte (AG)
M5S Grotte

Riceviamo e pubblichiamo.

"La gestione dell’acqua deve tornare al Comune. I referendum vanno rispettati.

     Importanti novità in materia di gestione dei servizi idrici comunali sono state introdotte dalla più recente Legge Regionale n.2 del 9/1/2013 (vedi allegato) approvata con il sostanziale apporto dei gruppo del Movimento 5 Stelle presente con 15 deputati all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS).
     L’acqua è un elemento essenziale della vita, come l’aria, e la sua gestione non deve essere fonte di guadagno da parte speculatori che si arricchiscono in maniera spregiudicata sulla pelle e sui bisogni dei cittadini.
     L’art.1 della citata L.R. 2/2013 prevede:
- al comma 1 il riconoscimento dell’acqua quale patrimonio pubblico, considerando  il suo accesso “un diritto umano individuale e collettivo”;
- al comma 4 la messa in liquidazione e quindi la soppressione delle attuali Autorità d’ambito territoriale ottimali;
- al comma 5 il trasferimento ai Comuni, da regolare con successiva legge entro sei mesi, del servizio dell’acqua che potrà essere esercitato in forma singola e associata.

     Da diversi decenni a questa parte, in barba alla volontà popolare (vedi i più recenti referendum) la classe politica italiana al potere ha sottratto, e continua a farlo, sovranità e democrazia ai cittadini per trasferirla ai poteri privati che certamente fanno tutt’altro che cercare il bene sociale dei popoli.

     L’hanno già fatto con la moneta, con l’alimentazione, con la globalizzazione, con il pareggio di bilancio, con il fiscal drag, con gran parte delle leggi, con  i servizi di rilevanza economica (acqua, rifiuti, trasporti,energia, istruzione).
     E’ in atto un processo distruttivo della società a cui occorre porre un argine con la massima urgenza.


Spieghiamo meglio come è organizzata l’attuale gestione dell’acqua.

     Come molti di noi ricordano, la rete idrica interna della città di Grotte (comprese le fognature e il depuratore) e le relative bollette erano gestite direttamente e integralmente dal Comune con propri mezzi e dipendenti. Per qualsiasi  intervento (allacci, manutenzione ecc.) il cittadino si rivolgeva direttamente al Comune che ne rispondeva sia in termini di servizi, amministrativi e di consenso politico.
     Con la legge Galli del 5 gennaio 1994, n.36 (recepita dalla L.R. 10/1999) e con una successiva , il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, nei riguardi del servizio idrico, “al fine di garantirne la gestione secondo criteri di efficienza, di efficacia e di economicità
, obbligò gli enti comunali, facenti parte  di un’area territoriale, chiamata Ambito Territoriale Ottimale (ATO) così come individuata dalla Regione, a riunirsi in una particolare forma di cooperazione chiamata Autorità d’Ambito oppure ATO Idrico.
     I Comuni pertanto furono chiamati a consegnare le proprie reti interne all’Impresa privata, chiamata Gestore del Servizio Idrico Integrato, cui venne affidato in appalto la gestione di tutti i servizi connessi con l’uso delle risorse idriche, dalla fonte di approvvigionamento alla depurazione, compresa la bollettazione.
     Vennero costituiti nella Regione Siciliana n. 9 ATO coincidenti con le Province Regionali. Ma la legge parlava di bacini idrografici e non di territori provinciali! E questa fu la prima anomalia.
     Grotte quindi venne incluso nell’ATO della provincia di Agrigento, costituito da 43 Comuni, e la relativa Autorità d’Ambito
chiamata A.T.O. AG9, si costituì in forma di consorzio, dotandosi di convenzione e statuto, con deliberazione del Commissario ad acta n. 39/2002.
    
L’affidamento del servizio venne affidato per 30 anni, tra contestazioni e ricorsi, all’unica partecipante, all’Associazione Temporanea di Imprese Girgenti Acque SpA, costituita tra 13 società.
     Sorvoliamo su tutte le vicende che portarono al definitivo affidamento. Ciò nondimeno chi avesse voglia di conoscere la travagliate vicende dell’ATO AG9 vi rimandiamo alla lettura della storia qui allegata.
     Quello che si evince da tutto quello che è successo intorno alla costituzione dell’ATO AG9, all’affidamento dell’appalto e alla gestione del servizio è l’avere completamente disatteso l’intento e i principi della Legge istitutiva degli ATO, di non avere fatto gli interessi degli utenti in termini di efficienza e di economicità e di avere totalmente affidato alla mercé di privati speculatori un servizio essenziale.
     D’altro canto sindaci, tra cui quello del Comune di Grotte, negli appuntamenti importanti o non facevano valere gli interessi dei cittadini o non si presentavano alle Assemblee d’Ambito.
     Conseguenza di tutto ciò, nella totale disinformazione  e sulla testa dei cittadini:
- 
vennero approvate, a causa della mancanza del numero legale nelle sedute di assemblea dell’ATO AG9, le nuove tariffe idriche vigenti dal 2012 dal Commissario ad Acta che non ha fatto altro che approvare tout court quanto proposto dalla Girgenti Acque, alla quale sono stati accordati l’utile del 7% contro l’esito referendario e la quota fissa determinata in modo arbitrario,  in contrasto con   provvedimenti CIP n. 45 e n. 46 del 1974 prescritti dall’art.7 del D.M. 1 agosto 1996 (metodo normalizzato);
- 
venne approvato il nuovo regolamento di utenza che ha fatto enormemente lievitare i costi delle spese di allaccio e di manutenzione a carico degli utenti.
     Sia l’Amministrazione comunale, sia i consiglieri di maggioranza e di opposizione non si sono degnati di rendere pubblici con manifesti, con riunioni pubbliche, ancor prima della loro approvazione, le nuove tariffe e i regolamenti.
     Ben venga quindi la soppressione dell’Autorità d’Ambito ATO AG9 di Agrigento e la nuova gestione affidata direttamente ai Comuni.
     Il Movimento 5 Stelle tramite i propri rappresentati all’ARS si attiverà affinché venga approvata la nuova legge di riordino dei servizi idrici finalizzata a rendere pubblica la gestione dell’acqua.
     Quanto prima verranno resi pubblici più in dettaglio i maggiori oneri e costi caricati dal Nuovo Regolamento di Utenza e dalle Nuove Tariffe accordati a Girgenti Acque, complici la latitanza dei sindaci e la più totale disinformazione".
 

 

   

MoVimento 5 Stelle - Grotte
 

 

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07/03/2013

Lingua. Raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi, cercasi cognomi corrispondenti; di Lillo Agnello

 

Raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi

Riceviamo e pubblichiamo il seguito dell'iniziativa promossa dal prof. Calogero Agnello, sulla raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi.

"Siamo arrivati a oltre 150 soprannomi; fattiva è stata la partecipazione.
A questi, che sottopongo alla vostra attenzione, per le mie modeste conoscenze, non riesco a dare un cognome di appartenenza. Prego ancora di inviare informazioni all
'indirizzo e-mail: agnellocalogero@gmail.com.

La vosca

Attarieddru

Vartulumè

Cacciadiavulu

Asparieddru

La prospara

Pizzicafavi (La Mendola)

Pirpisiddru (Tomaselli)

Polita

Arraggiatu

Cardunaru

La pilusa

Feddra di lardu

Tammurinaru (Morreale)

Putiara

La pastara

Boiacani

Spiritu russu

Fra-fra

Tappitieddru

Tinchiappu

Bahiuoccu (Da Savoia)

Taranzilli

Mazzilli

Tolli-tolli

Ziccarieddra

Scursuni

Naccareddra

Picciriddru

Musca

Purpiettu

La fena

Scantaliviti

Cicirieddru

Sciacca

Puddrasciuni

Fisciolo

Nispuliddra

Tirinanna

Grazie a tutti per la collaborazione".

 

   

Lillo Agnello
 

 

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07/03/2013

Musica. "Sono cresciuto a pane e Beatles"; "50 anni di musica", rubrica di Filippo Baldo

 

Filippo Baldo
Filippo Baldo


50 ANNI DI MUSICA

In  questo spazio offertomi, spero di proporvi un approfondimento riguardante i gruppi musicali, i cantanti e anche delle curiosità, senza limiti di generi. Sicuramente non sarà mia intenzione invogliarvi all’acquisto di questo o quel disco, ma semplicemente informarvi sulle classifiche e quindi sulla nascita di nuove canzoni.

Sono cresciuto a pane e Beatles

Vorrei iniziare a dare il mio modesto contributo a favore della musica parlando dei Beatles.
Giovanissimo, mi  bastava ascoltare qualche brano di musica Beat per affrontare la giornata con più forza, del resto anche oggi mi piace iniziare la giornata a ritmo di musica, per tutta la vita non mi stancherò di ascoltarla.
Cosa c’è di più rilassante che ascoltare musica in auto?!
Parlare dei Beatles significa parlare della musica Beat, la figlia del Rock and roll e del Blues e la madre del Pop Rock.
Tra i primi complessi che fecero nascere la musica Beat, sicuramente i Beatles hanno un posto di rilievo. E’ un genere musicale ritmato e a volte melodico, caratterizzato principalmente da strumenti come la batteria, il basso, la chitarra e successivamente anche dall’organo.
“LOVE ME DO” il primo 45 giri dei BeatlesIl nome Beatles ha due significati: scarafaggi e quelli del beat, ovvero quelli che suonano la musica beat, cioè scandita dal ritmo della batteria (letteralmente beat significa “battito”).
Era il 5 ottobre 1962 quando in Inghilterra la Parlaphone pubblicò “LOVE ME DO” il primo 45 giri dei Beatles che conteneva sul lato B “P.S. I LOVE YOU”.
Inizia il grande successo dei FAB FOUR, che già l’anno successivo pubblicheranno il loro primo album (33 giri) “PLEASE, PLEASE ME”, che conteneva entrambe le canzoni. Tra i tanti soprannomi usati per i Beatles, il più noto è proprio quello di “FAB FOUR”; è stato Tony Barrow che nelle sue note di copertina definì  il complesso “THE FABULOUS FOURSOME”, ovvero il favoloso quartetto, da cui nasce il celebre soprannome, usato da quasi tutti i DJ di allora.
I favolosi quattro che erano e saranno sempre il migliore gruppo musicale di tutti i tempi.

Classifica dei dischi più venduti al 28/02/2013

I Follow Rivers, di Lykke Li, si conferma al primo posto nella prima classifica dei dischi più venduti in Italia nonostante l’invasione di brani sanremesi.
 

 

  TITOLO INTERPRETE    
  1) I Follow Rivers

2)
L’essenziale

3) One day/Reckoning song

4) Ho hey

5)
Scream and shout

6)
Se si potesse non morire

7)
I see you

8) Locked out of heaven

9) What I might do

10)
Diamonds
Lykke Li

Marco Mengoni

Asaf Avidan and the Mojos

Lumineers

I.Am / Britney Spears

Modà

Jutty Ranx

Bruno Mars

Ben Pearce

Rihanna
   
 
Filippo Baldo
7 marzo 2013
© Riproduzione riservata.
  
 

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07/03/2013

Lettere. "Stiamo pagando i loro sbagli"; di Alessio Cimino

 

Alessio Cimino
Alessio Cimino

Riceviamo e pubblichiamo.

"Gentile redazione,
concordo con le parole di Franco Vizzini e Lillo Agnello in merito alla scossa di cui necessita il nostro Comune per limitare il tracollo e tentare di risorgere passo dopo passo.

Come ogni progetto, ogni idea, ogni realizzazione, cambiare Grotte sarà un processo lento e doloroso.

Negli ultimi anni la classe politica, e non solo di Grotte, ha “sfruttato” la propria situazione sociale per propri scopi. C’è stata una lotta selvaggia alle poltrone, ai privilegi, alle immunità parlamentari e, diciamocelo chiaro, ad un posto di lavoro (lavoro???) facile e sicuramente di ottima rendita.

Il risultato è quello che vediamo davanti ai nostri occhi: un'Italia vecchia e spaccata prima in due, adesso in tre. Un paese di Grotte che, sinceramente, non è più possibile etichettarlo. Fa acqua da tutte le parti.

Franco Vizzini e Lillo Agnello, nelle loro parole, incitano ad un cambiamento radicale e ritengo sia quasi obbligatorio. Per anni, il vecchio si è tenuto stretto il proprio posto di Sindaco, di Assessore e in tanti hanno operato da Consiglieri, consigliando poi cosa? Rimane nell’ignoto e nel mistero.

E i giovani? I giovani erano già vecchi, fuori, esiliati, allontanati perché privi di esperienza e condannati a vedere da lontano, inermi, lo sfasciamento di Grotte.

Ormai lo spopolamento di Grotte è da primati in tutta la Sicilia, la gente va via, difficilmente ritorna.

Poco fa sostenevo che il cambiamento di Grotte potesse essere doloroso, già, ma doloroso per chi?

Doloroso per chi si è seduto in questi anni nelle poltrone della giunta comunale soddisfatto del proprio posto, del proprio stipendio, della propria posizione che potesse dare loro una visione del mondo dall’alto verso il basso. Soddisfatto per essersi salvato lui piuttosto che migliorare Grotte.

Sono tante le cose da cambiare nel nostro paese, forse non saranno mai abbastanza. Ma se vogliamo stupirci il 26 e 27 maggio è ora che qualcuno vada via.

E’ inaccettabile che nella giunta ci sia gente da più di 15 anni, che gli assessori e i consiglieri son sempre quelli che si tiene Grotte da decenni. Ritengo sia ora che questi signori facciano un passo indietro. Se avete coltivato giovani mettete il lista loro, proponete qualcuno con idee chiare e precise ma per favore, toglietevi di mezzo. I cittadini vorranno vedere le liste piene di gente nuova e non i soliti che siamo abituati a vedere e votare.

In fondo, stiamo pagando sulla nostra pelle i vostri sbagli, i vostri stipendi ma soprattutto, cosa ancora più grave, il vostro clientelismo. Finché a Grotte regnerà il motto “Votami che ti sistemo!” il nostro paese vivrà anni bui e desolanti. Proprio quelli che ci stanno facendo vivere adesso. Grazie di cuore
".

 

   

Alessio Cimino
 

 

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06/03/2013

Politica. Il gruppo M5S all'ARS: "Abolizione Province e reddito di solidarietà in dirittura d'arrivo"

 

Movimento 5 Stelle - Gruppo Parlamentare all'Assemblea Regionale Siciliana

“Due vittorie di tappa targate Movimento Cinque Stelle”. Non usa perifrasi il capogruppo all'Ars Giancarlo Cancelleri nel definire il ddl della giunta Crocetta che manda in pensione le Province e istituisce il reddito minimo di solidarietà. “E' universalmente noto - afferma - che questi sono due dei punti fondanti del nostro programma, che tutti hanno avuto modo di ascoltare in sede di campagna elettorale. Evidentemente la messe di voti che ha raccolto il Movimento ha spinto Crocetta a venire allo scoperto e a sposare i nostri progetti”.
“L'abolizione delle Province, da noi sempre propugnata, senza se e senza ma - afferma il deputato Salvatore Siragusa - è la dimostrazione che il Movimento Cinque Stelle non è quell'armata Brancaleone che i nostri detrattori ci vogliono fare apparire. Anzi, il provvedimento può costituire un esempio virtuoso che in tutta Italia può essere preso a modello”.
 

 

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06/03/2013

Lettere. Contributo alla riflessione sulla politica; di Lillo Agnello

 

Lillo Agnello
Lillo Agnello
 

Riceviamo e pubblichiamo.

"Amici lettori,
Francesco Vizzini, dalle pagine di questo giornale, stamani (NdR: ieri, martedi 5 marzo 2013), ha lanciato un grido di allarme per scuotere l’opinione pubblica e/o sensibilizzare la classe politica perché si faccia qualcosa per risollevare la coscienza dei Grottesi. Ha fatto bene, (non si è capito bene come fare queste primarie) comunque sono il segno di una coscienza cui stanno a cuore le sorti della nostra comunità.

Quello che, però, stupisce è il fatto che nessuno tra gli opinion-leader abbia, ovviamente dal suo punto di vista, voluto commentare l’esito delle passate elezioni, qui a Grotte.

Non evidenziare che si sia trattato di un vero e proprio terremoto è dir  poco, perché qui si è superata la media nazionale. Qui da noi a differenza che nel resto d’Italia, il movimento di Grillo ha eguagliato la somma dei due partiti tradizionali. Ciò significa, e questa è una prima lettura, che alla protesta dei simpatizzanti di Grillo si è potuta aggiungere il giudizio sull’esperienza di una Amministrazione che ha fatto poco per potersi ingraziare la fiducia dei cittadini. Il valzer delle poltrone ha dato una pessima impressione senza che abbia potuto risolvere problemi di nessuno.

L’altro motivo di rimprovero verso la vecchia classe politica, e ciò aiuta a spiegare il tracollo elettorale, è che, da dovunque la si guardi “è vecchia”. Si è sempre detto che i giovani non ne volevano sapere (di stare sotto la protezione degli anziani aggiungo io) di fare politica e non era vero! La classe dirigente per decenni  ha concepito l’Amministrazione come cosa propria o quasi e qualche volta il lenzuolo è stato diviso. Avveniva a Roma e sarà avvenuto anche qua. Ogni Amministrazione in funzione della sua forza ha avuto il privilegio di dettare le sue leggi e risolvere i propri problemi. I giovani e i meno giovani hanno capito, e forti di un difensore dei loro diritti hanno risposto in modo deciso e massiccio. Per questo il voto è stato il segno di una protesta viscerale inattesa.

Naturalmente la situazione economica si impone nella riflessione politica e certamente ha contribuito ad accelerare “la rottura del vaso
, immagine di un amico interlocutore che ha stigmatizzato il fenomeno.

Cerchiamo allora di dare un contributo proficuo e spassionato. Se la barca affonda non si salva nessuno".
 

 

   

Lillo Agnello
 

 

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06/03/2013

Televisione. 8^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro, trasmessa il 1° marzo su Agrigento Tv

 

8^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro
Guarda il video

Nella ottava puntata di "U Tiggì", telegiornale in siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale terrestre), lo scorso venerdi 1 marzo, sono stati affrontati i seguenti temi:
- la lettera del Clero di Racalmuto-Grotte-Castrofilippo alle associazioni, con il divieto di accolta fondi di fronte alle chiese;
- da Raffadali, i commenti dei cittadini sul risultato delle recenti elezioni politiche;
- le difficoltà create dalle buche nelle strade, per gli ammalati nel raggiungere l'ospedale in ambulanza;
- lettera di un telespettatore: "La festa di Pasqua";
- le condizioni del quartiere di San Leone;
- presentazione del libro "Agrò e la scomparsa di Omber", di Domenico Cacopardo.
Ospite in studio della puntata, Totò Frequente.
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore 13.00. In replica il venerdi alle 16.00, 19.00, 23.30; il sabato alle 10.00; la domenica alle 16.00 e alle 21.00. Le puntata vengono pubblicate integralmente anche da Grotte.info Quotidiano.

8^ puntata - 01/03/13 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento

Puntate precedenti:
 

 

  1^ puntata - 21/12/12 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
2^ puntata - 11/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
3^ puntata - 18/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
4^ puntata - 25/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
 
5^ puntata - 01/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
6^ puntata - 15/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
7^ puntata - 22/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
 

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05/03/2012

Ricorrenze. 103 candeline sulla torta di nonno Antonino Carlisi; auguri dal Sindaco

 

Nonno Antonino Carlisi

Per pochi, e certamente non per tutti, la possibilità di varcare la soglia del secolo e di superarla con lucidità. Antonino Carlisi, classe 1910, ce l'ha fatta ed ha raggiunto ben 103 anni. Per il più anziano concittadino grottese, in fondo, oggi è un giorno come tutti gli altri; non così per i suoi figli e nipoti che lo festeggiano ogni anno con rinnovato entusiasmo. Alla gioia partecipa idealmente tutta la comunità grottese che augura a "nonno Antonino" di poter raggiungere altri compleanni.

Un augurio, in particolare viene dalla Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale": "Il Presidente, il Direttivo e i volontari esprimono i migliori auguri di buon compleanno al Sig. Carlisi Antonino".

E questo è il messaggio dei suoi nipoti: "Caro nonno, ancora una volta hai aggiunto un’ulteriore candelina sulla torta ed oggi vogliamo festeggiare il tuo 103° compleanno. Gli anni passano ma tu continui a stupirci ogni giorno con la tua saggezza. Da giovane hai dovuto affrontare fatiche, dolori, momenti tristi, ma non hai smesso di sorridere e di vivere con serenità. Adesso che tutto questo è diventato solo un ricordo ti vogliamo augurare di continuare a vivere con felicità sapendo di poter contare sempre sul nostro affetto. Un abbraccio di vero cuore nonno. Buon compleanno. I tuoi nipoti".

Un pensiero affettuoso è stato espresso anche da Paolo Pilato, Primo Cittadino di Grotte: "Il Sindaco, a nome della Giunta, del Consiglio Comunale e dell’Istituzione comunale tutta, facendosi interprete dei sentimenti dell’intera comunità che rappresenta, si congratula con nonno Antonino Carlisi per il brillante traguardo del festeggiamento del 103° compleanno, esprimendo felicitazioni al cittadino più longevo della comunità di Grotte, che rappresenta un esempio di sobrietà, correttezza, saggezza, amore per la famiglia, che ha speso la sua vita per il lavoro, la famiglia e che oggi è testimonianza da consegnare alle giovani generazioni".
 

 

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05/03/2013

Politica. "Lettera aperta ai cittadini di Grotte"; del consigliere comunale Franco Vizzini

 

Consigliere Comunale Francesco Vizzini
Francesco Vizzini

Riceviamo e pubblichiamo.

"Lettera aperta ai cittadini di Grotte

Il 26 e 27 del prossimo mese di maggio la comunità Grottese sarà chiamata a partecipare ad un importante turno elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale e del Sindaco.
Le aspettative e le speranze di cambiamento, nella gente, sono crescenti.
Le recenti elezioni politiche sono state caratterizzate da un significativo elemento di novità con l’utilizzo delle primarie per la scelta del premier e dei parlamentari.
Le primarie sono uno strumento di democrazia diretta, il cui esercizio sarebbe utile ed opportuno, che bisogna proporre ai cittadini di Grotte, per la scelta del candidato Sindaco.
Per quanto mi riguarda, e per quello che posso, spingerò affinché la partita possa giocarsi sul terreno dei programmi, delle cose da fare, delle risposte da dare alle legittime, e non sempre rispettate, esigenze collettive.
Serve un’idea nuova di Città che veda affermarsi la trasparenza e la pratica della democrazia partecipata.
Bisogna rifuggire dai giochi di potere organizzati a tavolino in reconditi ambienti di palazzo.
E’ indispensabile che le migliori energie umane, presenti nella nostra comunità, scendano in campo per rendere concreta questa improcrastinabile necessità di cambiamento.
Per tanto, manifesto sin d’ora, la mia disponibilità a contribuire, in ogni modo possibile, compresa la partecipazione alla competizione delle primarie, alla crescita sociale, politica ed economica della nostra amata Grotte".
 

 

   

Il Consigliere comunale
Franco Vizzini
 

 
  Dalla Redazione.
Le "primarie" sono consultazioni interne ad un partito, movimento o schieramento politico per scegliere, tra i suoi aderenti, chi lo deve rappresentare nella candidatura alle successive elezioni per ricoprire una carica pubblica elettiva (Deputato, Senatore, Presidente del Consiglio, Presidente della Regione o della Provincia, Consigliere provinciale, Sindaco, Consigliere comunale...). Pertanto non vengono proposte all'intero corpo elettorale (altrimenti non sarebbero propriamente "primarie" bensì un a sorta di "prova generale" dell'elezione che seguirà) ma solo agli elettori che si riconoscono in quel determinato schieramento. Sarebbe utile, a tal fine, che il Consigliere Vizzini esprimesse il nome del partito al quale attualmente aderisce e qual è lo schieramento, il partito o la coalizione a cui propone lo svolgimento delle "primarie" e, pare di capire, la sua candidatura a Sindaco.
 
 
   

Carmelo Arnone
 

 

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04/03/2013

Politica. I risultati definitivi del sondaggio "La futura Amministrazione che vorresti"

 

"La futura Amministrazione che vorresti"; sondaggio del Movimento 5 Stelle di Grotte
Sondaggio online

Il sondaggio “La futura amministrazione che vorresti”, promosso online dal MoVimento 5 Stelle di Grotte, si è concluso il 28 febbraio. La consultazione sul web non ha la pretesa di essere esauriente o di rappresentare il pensiero dell'intera popolazione grottese, tuttavia corrisponde ad uno spaccato della realtà locale, ed ha l'esatto valore che si può percepire dalla lettura: sono le risposte di 274 persone (tanti sono stati i partecipanti) alle 21 domande suggerire dai promotori. Ciascuno può trarre le proprie considerazioni personali.
Pubblichiamo le domande insieme alle risposte (complete di numero di partecipanti per ciascuna risposta e relativa percentuale).

1) La tua età.
Numero di risposte: 274

120 (43.80%): da 18 a 30 anni

113 (41.24%): da 31 a 50 anni

35 (12.77%): da 51 a 70 anni

6 (2.19%): Oltre 70 anni

2) Sesso.
Numero di risposte: 270

192 (71.11%): Uomini

78 (28.89%): Donne

3) Quale è l'età ideale del tuo Sindaco?
Numero di risposte: 271

8 (2.95%): 20-30

84 (31.00%): 31-40

97 (35.79%): 41-50

33 (12.18%): 51-60

5 (1.85%): Oltre i 60

44 (16.24%): Non importa

4) Di chi deve essere espressione il tuo candidato Sindaco?
Numero di partecipanti: 268

38 (14.13%): Di un partito

38 (14.13%): Di una coalizione

131 (48.70%): Di un movimento, società civile

38 (14.13%): Deve essere un tecnico

5) Quali requisiti deve avere? Max 2 risposte.
Numero di partecipanti: 270

203 (40.60%): Competenza

42 (8.40%): Carisma

157 (31.40%): Trasparenza

50 (10.00%): Rigore

40 (8.00%): Novità

6) Quali impegni deve assumere da subito? Max 2 risposte.
Numero di partecipanti: 270

167 (33.53%): Ridurre i costi della politica

81 (16.27%): Ridurre le tasse

107 (21.49%): Politiche a favore della famiglia

116 (23.29%): Coinvolgere i cittadini nelle decisioni

7) Quali sono i principali temi di cui si dovrebbero occupare i candidati? Max 2 risposte.
Numero di partecipanti: 271

115 (22.33%): Ambiente e qualità della vita

121 (23.50%): Servizi pubblici

41 (7.96%): Sicurezza

138 (26.80%): Lavoro

60 (11.65%): Servizi sociali

30 (5.83%): Pressione fiscale

8) E' bene che il candidato abbia già avuto responsabilità di governo della città?
Numero di risposte: 270

65 (24.07%): Si

81 (30.00%): No

24 (8.89%): Non so

100 (37.04%): Indifferente

9) Come valuti la candidatura degli attivisti del MoVimento 5 Stelle?
Numero di partecipanti: 269

65 (24.07%): Ottima

86 (31.85%): Positiva

16 (5.93%): Azzardata

16 (5.93%): Incosciente

46 (17.04%): Non lo conosco

19 (7.04%): Perdente

10) A tuo giudizio i Grottesi potrebbero sostenere i candidati del MoVimento 5 Stelle?
Numero di risposte: 268

110 (41.04%): Si

51 (19.03%): No

36 (13.43%): Non so

71 (26.49%): Dipende dai programmi

11) In caso negativo gli attivisti del MoVimento 5 Stelle cosa dovrebbero fare?
Numero di partecipanti: 266

58 (21.80%): Non Partecipare alle elezioni

52 (19.55%): Presentarsi con altri partiti ma con un Sindaco diverso

110 (41.35%): Non so


12) In quali settori il MoVimento 5 Stelle dovrebbe maggiormente esercitare la sua azione? Max 2 risposte.
Numero di partecipanti: 267

158 (32.64%): Qualità della vita

36 (7.44%): Traffico, viabilità, inquinamento

70 (14.46%): Diritti civili

57 (11.78%): Legalità, abusi edilizi

47 (9.71%): Salvaguardia del territorio, protezione civile

92 (19.01%): Cultura, arte, spettacolo, sport, turismo

13) Sei disposto ad iscriverti e/o candidarti al MoVimento 5 Stelle?
Numero di risposte: 265

58 (21.80%): Si

100 (37.59%): No

66 (24.81%): Non so

42 (15.79%): Dipende dal candidato Sindaco

14) Come valuti l'operato della giunta Pilato in questi ultimi 5 anni?
Numero di partecipanti: 267

4 (1.49%): Positivo

15 (5.60%): Buono

95 (35.45%): Inadeguato

97 (36.19%): Insufficiente

15 (5.60%): Meglio i precedenti

15) In quali settori la giunta Pilato ha raggiunto i migliori risultati? Max 2 risposte.
Numero di risposte: 266

24 (7.92%): Servizi sociali, beni culturali

14 (4.62%): Ambiente, verde, nettezza urbana, raccolta differenziata dei rifiuti

26 (8.58%): Urbanistica- Lavori Pubblici

22 (7.26%): Cultura, spettacoli

14 (4.62%): Sport, pubblica istruzione, turismo

203 (67.00%): Nessun settore

16) Quali assessori dell'amministrazione Pilato ritieni abbia operato meglio?
Numero di risposte: 267

2 (0.74%): Caltagirone Antonino

6 (2.21%): Vizzini Rosario

4 (1.48%): Criminisi Mariella

4 (1.48%): Todaro Stefano

25 (9.23%): Castronovo Piero

44 (16.24%): Rizzo Salvatore

14 (5.17%): Criminisi Domenico

8 (2.95%): Castronovo Pietro

16 (5.90%): Morgante Domenico

2 (0.74%): Infantino Maria Ausilia

146 (53.87%): Nessuno

17) Qual è il principale problema irrisolto in città?
Numero di risposte: 267

25 (8.99%): Traffico, viabilità

21 (7.55%): Sicurezza

75 (26.98%): Politiche del lavoro

98 (35.25%): Manutenzioni

59 (21.22%): Servizi pubblici

18) Pensi di confermare il voto espresso alle ultime amministrative?
Numero di risposte: 268

35 (13.06%): Si

173 (64.55%): No

48 (17.91%): Non so

12 (4.48%): Astensione

19) Pensi di riconfermare un ex consigliere o assessore alle nuove amministrative?
Numero di risposte: 268

63 (23.51%): Si

158 (58.96%): No

39 (14.55%): Non so

8 (2.99%): Astensione

20) Sei soddisfatto dell'attuale Amministrazione (Sindaco, Assessori, Consiglieri)?
Numero di risposte: 267

15 (5.62%): Si

217 (81.27%): Per niente

35 (13.11%): Non so

21) Pensi che il MoVimento 5 Stelle a Grotte possa garantire trasparenza dentro il palazzo comunale?
Numero di risposte: 267

127 (47.57%): Si

52 (19.48%): No

79 (29.59%): Non so

9 (3.37%): Astensione.
 

 

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03/03/2013

Nomine. Probabilmente sarà grottese il prossimo Presidente del "Tre Sorgenti"

 

Consorzio "Tre Sorgenti"
Tre Sorgenti

E' scaduto dallo scorso novembre il Consiglio Direttivo del Consorzio "Tre Sorgenti", che raggruppa 7 Comuni tra cui anche Grotte. I precedenti membri continuano ad esercitare le loro funzioni in attesa della nomina dei nuovi componenti. Tra i possibili nominativi di candidati alla Presidenza vi è quello dell'Avvocato grottese Gianfranco Pilato, attuale Assessore al Comune di Licata. Trattandosi di una nomina di carattere politico, per ricoprire la carica di componente del Consiglio Direttivo occorre che vi sia la convergenza della maggioranza dei Sindaci dei Comuni consorziati. Non dovrebbe mancare al Professionista grottese il consenso del Sindaco di Licata e quello del Sindaco di Grotte.
 

 

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03/03/2013

Lingua. Piccolo dizionario grottese-italiano (9); a cura di Carmelo e Graziella Luparello

 

Il prof. Carmelo e la dott.ssa Graziella Luparello
Luparello

  
Nonnò, pepè, pepè!
  
PARTE SECONDA
Modi di dire, proverbi e parabole

di Carmelo e Graziella Luparello

(Puntata n° 9)

I modi di dire e proverbi (2).

Fa beni e scordatillu, fa mali e pensaci
= fai il bene e dimenticalo, fai il male e pensaci.

Ariu niettu, nun c’è paura di trona
= quando ti sei comportato bene, non hai nulla da temere.

Falla cuomu vuò, sempri è cucuzza
= la puoi condire come vuoi, è sempre una zucchina.

Ni restanu spichi a metiri? E mancu fimmini a maritari
= come non rimangono spighe da mietere, non rimangono neppure donne da sposare.

Quannu lu piru è fattu, cadi sulu
= quando una pera è matura cade da sola.

Quannu la sorti un dici, ettati nterra e cuogli babbaluci
= quando il destino non vuole non ti rimane altro da fare che buttarti a terra e raccogliere lumache.

Lu riccu nun cunsidira lu poviru, anzi dici ca lu poviru è fortunatu ca un havi tanti esigenzi
= il ricco non considera il povero, anzi dice che il povero è fortunato perché non ha molte esigenze da soddisfare.

A cu si fa l’affari so nuddru ci dici: fatti ddra via
= a chi si fa gli affari suoi, nessuno dice: Allontanati di qua.

Quannu lu attu nun po’ arrivari a la saimi dici che aira
= quando il gatto non può arrivare allo strutto dice che esso non è buono.

Si scanta di l’ummira so
= ha paura persino della sua ombra.

Persi lu mulu e va circannu li capisc
i = ha perso il mulo ed ora cerca la corda con cui era legato l’animale.

Cu è amicu di li sbirri ci appizza lu vinu e li sicarri
= chi è amico degli sbirri, ci rimette il vino e i sigari.

L’ha vistu lu vò? Né biancu né nivuru!
= hai visto il bue? Non era né bianco né nero = non dire mai quello che hai visto.

Lu addru ci dissi a li addrini: lu tiempu si piglia cuomu veni
= il gallo disse alle galline: il tempo si prende come viene.

La addrina fa l’uovu e a lu addru ci abbruscia lu culu
= la gallina fa l’uovo e al gallo brucia il culo.

Lu curnutu a lu so paisi e lu babbu unni va va
= il cornuto si conosce nel suo paese, lo scemo ovunque vada.

Ristari in tridici
= non potere più andare avanti, interrompere un’opera sul più bello.

Si ni senti mezza nculu
= si sente molto importante.

Cavulu viecchiu, cavulu sciurutu, chiddru ca ci fa tuttu è pirdutu
= se il cavolo è vecchio, se il cavolo è fiorito, tutto quello che ci fai è perso.

Prima d’accattari la purceddra, vidi la troia
= prima di comprare una porcella, controlla la troia = prima di sposare una ragazza, vedi come si è comportata sua madre.

Cu camina cu lu zuoppu, prima o può ava a zuppichiari
= chi cammina con lo zoppo, prima o poi zoppicherà anche lui.

Miegliu accordu mairu ca sintenza grassa
= è meglio che ci sia un accordo magro che una sentenza grassa.

Ogni cosa a lu so tiempu
= ogni cosa a suo tempo.

Curri quantu vuò, ca cca t’aspiettu
= corri quanto vuoi, io ti aspetto qua.

Squagliata la nivi, si vidinu li pirtus
a = quando si scioglie la neve  si vedono i buchi.

A li tiempi di diluviu tutti li strunza natanu
= quando c’è il diluvio tutti gli stronzi nuotano.

E’ un cani ca nun canusci patruni
= è come un cane che non conosce padrone = non ricorda chi gli ha fatto del bene.

Lu cani muzzica sempre a lu strazzatu
= il cane morde sempre chi ha gli abiti strappati.

Chiovi sempri ni lu vagnatu
= piove sempre sul bagnato.

Nuddru si piglia si nun si rassomiglia
= nessuno sposa una ragazza che non gli somiglia per carattere. Anche gli amici si uniscono coi loro pari.

Cu mancia fa muddrichi
= chi mangia fa molliche.

Si lu beni nunn’è rinnutu a mali, nunn’è beni
= se il bene non è reso col male, non si chiama bene.

La noscia casa abbrazza e vasa
= nella nostra casa, anche se piccola, ci troviamo sempre bene.

Li guai di la pignata li sapi la cucchiara ca l’arrimina = il guai della pentola li conosce il mestolo che li mescola.

Lu lupu di mala cuscenza cuomu opira cussì pensa
= il lupo cattivo pensa che anche gli altri siano cattivi.

La pignata di lu cumuni un vuddri mai
= la pentola che ha tanti padroni non riesce mai a bollire.

Cu nenti fa, nenti sbaglia
= chi niente fa, non commette errori.

Cu havi cummudità e nun si ni serbi, un trova cunfissuri ca l’assorbi
= chi ha una comodità e non la sfrutta, non trova un confessore che l’assolve.

Di la rosa nasci la spina e di la spina nasci la rosa
= da una rosa può nascere una spina, da una spina può nascere una rosa.

Attacca lu sceccu unni voli lu patruni
= lega l’asino dove vuole il padrone.

Santi e picciliddri, soccu si ci prumminti
, si ci duna  = Santi e bambini, si deve dare a loro quello che a loro si promette.

Addifienni lu tò, o tuortu o drittu
= difendi il tuo o a torto o a ragione.

A tiempu di scattoli, cummà ni iamu fori?
A tiempu di ficu fatti, cummà ni iamu sparti (Angelo Luparello) = quando i fichi non sono maturi, andiamo, o comare, insieme in campagna? Quando i fichi si maturano, che ognuno se ne vada per conto suo.

Pi lu juornu di San Minni quannu fannu la festa a li curnuti
(Angelo Luparello) = mai.

Quannu lu diavulu t’accarizza, voli l’anima
= quando il diavolo ti accarezza, vuole l’anima.

Sogira e nora ettali fora
(Maria Assunta Savatteri) = non si sta né con la suocera né con la nuora.

Gabbu nun ti fari e meraviglia no, lu gabbu arriva e la gastima no
(Maria Assunta Savatteri) = non ti meravigliare di quello che succede agli altri, perché può succedere anche a te, mentre il desiderare il male degli altri (la gastima) non arriva.

Amuri di mamma e sirbimientu di muglieri
(Maria Assunta Savatteri) = la mamma ti ama, ma chi ti deve servire è la moglie.

Cu ama lu munnu, ama lu vientu, cu ama Diu nun appizza tiempu
(Maria Assunta Savatteri) = chi ama il mondo ama il vento, chi ama Dio non perde tempo.

Ni la casa ca un c’è pani, c’è lu trivulu abbattutu, la
muglieri sta ncagnata, lu maritu sta fuiutu (Maria Assunta Savatteri) = nella casa dove manca il pane c’è la tribolazione la moglie è imbronciata, il marito non si fa vedere.

Ni l’amicu o lu parenti nun s’accatta e nun si vinni nenti
(Maria Assunta Savatteri) = da un amico o da un parente non comprare né vendere niente.

Carmelo e Graziella Luparello

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 3 marzo 2013.
Per gentile concessione degli Autori.
© Riproduzione riservata.
  

 

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02/03/2013

Volontariato. Sulle donazioni: libera scelta dei cittadini; nota della Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale"

 

Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale"


Lettera scritta dal Clero di Racalmuto-Grotte-Castrofilippo, inviata anche alla Curia Arcivescovile di Agrigento
Lettera del Clero

Riceviamo e pubblichiamo (a lato, la lettera scritta dal Clero di Racalmuto-Grotte-Castrofilippo, inviata anche alla Curia Arcivescovile di Agrigento).

"Caro Carmelo,
ti scriviamo questa lettera, a seguito di diverse lamentele e richieste di chiarimento, segnalateci da diversi cittadini presenti domenica scorsa alle S.S. Messe celebrate nel nostro paese a seguito di questo avviso (vedi allegato).

Come si evince, il testo consta di due disposizioni.
La prima riguarda il divieto da parte di enti, associazioni di volontariato o di privati, di iniziative di raccolta “davanti alla chiesa” (ironizzando si potrebbe dire che il divieto non sussisterebbe posizionandosi “di lato”); ironia a parte, volevamo esprimere il rammarico nell’aver letto tale disposizione, peraltro inefficace, in quanto l’autorità che l’ha emanata è priva di competenza, di potere impartire disposizioni in ordine all’occupazione del suolo pubblico e ci pare che l’autorità competente sia il Sindaco e non certo l’Arcivescovo.
Le limitazioni potrebbero essere impartite dall’autorità competente solo se non venissero rispettate da noi volontari alcuni accorgimenti:
- Non devono essere ostruiti punti di accesso a luoghi commerciali o ad edifici;
- Evitare situazioni oggettive di pericolo o che potrebbero mettere a rischio l’incolumità delle persone.

Vorremmo ricordare a tutti e in particolare al Clero di Grotte, Racalmuto e Castrofilippo che la raccolta fondi o fundraising serve a realizzare la missione e gli obiettivi alla società (salvare la vita alle persone) e chiunque conferisca piccole donazioni alle Organizzazioni no profit, decide di fare un investimento sociale.

Qualunque organizzazione di volontariato, per realizzare le sue attività, sostiene diverse tipologie di costi che possono riguardare spese per i trasporti, spese di telefono, di rifornimento carburante etc, etc.

Se tutto ciò è vero, si capisce che la raccolta fondi è vitale per la realizzazione dello scopo.

Inoltre si rappresenta che il dovere di solidarietà sociale, la libertà di associazione dei cittadini e la sussidiarietà sono principi sanciti dalla Costituzione Italiana (art. 2, 18 e 118 Cost.).

Per concludere si potrebbe dire, senza temere di essere smentiti, che le donazioni alla Chiesa servono per sostenere le spese per la cura delle anime e le donazioni alla Onlus Padre Vinti servono per sostenere le spese per la cura del corpo.

In conclusione si può affermare che entrambe le donazioni sono necessarie e si basano sulla LIBERA SCELTA DEI CITTADINI. Per cui non è corretto impartire limitazioni, NON SERVE.

Ai Cittadini l’ardua sentenza
".

 

   

I Volontari dell'Associazione
"Padre Vinti - Grotte Solidale" Onlus
 

 

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02/03/2013

Iniziative. Petizione sul ritorno della gestione rifiuti al Comune

 

Petizione sul ritorno della gestione rifiuti al Comune
Petizione

Riceviamo e pubblichiamo.

"Petizione sul ritorno della gestione rifiuti al Comune.

Si avvisa la cittadinanza che la recente Legge Regionale del 09/01/2013 N° 3, approvata dall’Assemblea Regionale e voluta fortemente da deputati regionali del MoVimento 5 Stelle, ha previsto la facoltà per i Comuni di procedere in forma singola o associata alla gestione del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto dei rifiuti.

Tale legge emana della volontà espressa nel Referendum Popolare del giugno 2011.

Un’importante occasione questa che non deve assolutamente sfuggirci e che consente ai cittadini di appropriarsi della sovranità del servizio dei rifiuti e di responsabilizzare direttamente le amministrazioni comunali.
Un’apposita petizione firmata da un centinaio di cittadini, alla quale il MoVimento 5 Stelle di Grotte ha pienamente aderito e dato un sostanziale contributo di promozione, è stata rivolta al Comune di Grotte in data 20/02/2013 prot. 2624 (vedi testo originale).

Il Comune di Grotte se vorrà gestire direttamente il servizio rifiuti, nel mese di marzo dovrà presentare un piano di intervento al nuovo ATO n° 4 “Agrigento Provincia Est”, chiamato SRR (Società di Regolamentazione del Servizio di Gestione Rifiuti) nel quale è stato ricompreso il Comune di Grotte con Deliberazione del Commissario Straordinario in sostituzione del Consiglio Comunale di Grotte del 07/09/2012 Reg. Gen. n° 61. Diversamente il servizio rimarrà nella gestione della SRR.

Il Consiglio Comunale di Grotte in base all’art. 37 del vigente Statuto Comunale ha l’obbligo di esprimersi su tale petizione.
In ogni caso il MoVimento 5 Stelle di Grotte vigilerà nel merito sull’operato del Comune e denuncerà alla cittadinanza eventuali ritardi o inadempienze.

Analoga iniziativa è prevista per il ritorno della gestione dell’acqua al comune di Grotte".
 

 

   

Il MoVimento 5 Stelle di Grotte
 

 

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02/03/2013

Riflessioni. "Spesso la miseria perpetua i mostri della politica, con la paura..."; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riceviamo e pubblichiamo.

"Spesso la miseria perpetua i mostri della politica, con la paura e la seduzione del linguaggio.

     Non riesco tuttora a capire, malgrado gli sforzi intellettuali, se non con l’immaginazione, ma nella fantasia ciò che è può anche essere diversamente, come si possa continuare a lasciarsi sedurre acriticamente dal linguaggio dei politici, a non saper resistere davanti alle false piste che da sempre o quasi inducono i votanti a percorrere insensatamente i sentieri dell’agire, a poggiare con millimetrica esattezza i piedi sui binari della realtà, in forza delle esperienze acquisite e consolidate, senza correre il rischio di andare ancora fuori strada.
     Mi riferisco al risultato delle ultime votazioni, per la Camera ed il Senato, che si è avuto, con “meraviglia” di molti ben pensanti, in Sicilia, la cui popolazione, non tutta ma quasi tutta, piuttosto che fare “tabula rasa” a ricordo del filosofo F. Bacone, di tutti gli “Idola tribus, specus, fori e theatri”, in cui vengono raggruppati tutte le falsità, fantasticherie, sogni, illusioni, dommi, superstizioni, pregiudizi, comandi che derivano da imposizioni egoistiche, intimidazioni e quant’altro, e quindi dare le spalle a tutto un mondo e un modo di dire falso e bugiardo, e tentare, con segnali nuovi di fare politica, una svolta decisiva alla vita di tutti, giacché più schiacciata di come si presenta di pesante zavorra l’esistenza della gente comune, non può più darsi: resta infatti soltanto la speranza di provare a voltare definitivamente pagina.
     Invece del cambiamento tutto permane, niente cambia, niente divine nella più bella isola del mediterraneo, gloria del passato greco e poi romano, ricca di sole, di colori, di odori e di vegetazione, padrona esempio di cultura classica, che dovrebbe brillare e incantare di ricchezza e benessere sociale: pesca, turismo, arti ecc., ecc.
     Tutt’altro. Colpa di chi? Si lascia immaginare.
     E ogni anno che mi reco in Sicilia, soprattutto a Palermo, vedo, più che in ogni altra città della nostra bella Italia e di Europa (posso dirlo con tutta chiarezza e sicurezza), vecchi, anziani, spesso mal vestiti che muovendosi stentatamente si affollano davanti ai mercati, mercatini rionali e venditori ambulanti per comprare cibo vario: frutta, verdura, pesce spesso maleodorante, pur di dare risposta alla fame, a minor costo; giovani nullafacenti che scorrazzano coi ciclomotori, nuovi chi sa come posseduti, e vecchi da rottamare, a rischio per l’incolumità propria e di quella degli altri; di sera, fino alle prime ore mattutine, a bivaccare davanti agli edifici con schiamazzi d’ogni genere; macchine che circolano alla rinfusa a destra e a manca, a inversione vietata, riducendo al minimo l’osservanza del codice stradale; parcheggi abusivi, improvvisati con ladri pronti ad afferrare la preda; semafori inesistenti, o in qualche zona contati sul palmo della mano; assenza di vigili; mezzi pubblici rari; sporcizia ovunque; sacchetti fuori dai contenitori della spazzatura, stracolmi e fetidi, fino a lasciare, sorprendentemente comparire, qualche animale in putrefazione.
     Ebbene, malgrado tutto questo disagio, disordine, malessere e disoccupazione, l’intuizione mi fa sempre credere voluto dall’alto, perché sulla sofferenza della gente spesso si erge la ricchezza e si edifica cinicamente la classe politica dei potenti, tutto permane.
     E il popolo siciliano, stracarico di ogni genere di contraddizione, come i colori della pietra lavica dell’Etna, il rosso dei papaveri e il giallo dei lilla, il mare che “rugge” e i monti che stanno fermi a guardare, continua ancora credere e a votare chi ha potuto, ma non l’ha fatto, può davvero indorare la Sicilia, offrire migliori prospettive ai giovani, ma non ha volontà di farlo. Così i più bisognosi continueranno a recarsi alle porte delle segreterie di tutti i partiti più forti e sordi per tentare il soccorso privato, personale di una raccomandazione politica, che ormai non è più tempo di sperare e sognare".
 

 

   

Antonio Pilato
 

 

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01/03/2013

Televisione. Fabrizio Chiarenza e Giusy Massimino ospiti del programma "Target", su TVA

 

Fabrizio Chiarenza e Giusy Massimino
Chiarenza e Massimino

Il M° Fabrizio Chiarenza (nelle vesti di Pianista) e la Soprano Giusy Massimino sono stati ospiti del programma "Target", trasmissione condotta da Giuseppe Moscato su TVA (TeleVideo Agrigento). Tra gli argomenti affrontati, un posto di primo piano ha avuto "la buona musica".
La trasmissione verrà messa in onda, sul canale 92 del digitale terrestre ed in diretta streaming su TeleVideoAgrigento.Tv, nei seguenti giorni:
- venerdì 1 marzo alle ore 15.00;
- sabato 2 marzo alle ore 09.30 e 23.30;
- domenica 3 marzo alle ore 10.30;
- lunedì 4 marzo alle ore 01.30.
 

 

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01/03/2013

Politica. "Tu chiamala, se vuoi, campagnetta elettorale"; di Angelo Costanza, attivista del M5S

 

Movimento 5 Stelle di Grotte (AG)
M5S Grotte


Angelo Costanza
Angelo Costanza

Riceviamo e pubblichiamo.

Tu chiamala, se vuoi, campagnetta elettorale.

Come si fa ha dire: “Impossibile per me pensare che siano diversi” ed avere la pretesa di far credere che a parlare è un semplice cittadino e non un politico in piena campagna elettorale?

Già su Grotte.info sono stati pubblicati diversi articoli sul comportamento dei neo eletti all’ARS del M5S che da subito hanno rinunciato al 75% dello stipendio, all’utilizzo dell’auto blu ed al portaborse creando un fondo per il microcredito alle piccole imprese (non si era mai visto un tale comportamento da parte di un onorevole).

Il M5S rifiuterà il rimborso elettorale per le ultime Politiche (parliamo di una cifra che si aggira intorno ai cento milioni di euro - EURO 100.000.000!).

La neo eletta alla Camera Azzurra Cancelleri ha tutte le carte in regola per essere un ottimo Deputato ed è attivista del M5S dal 2009, si è candidata come tutti gli attivisti alle primarie ed è stata eletta al quinto posto, votata da tutti gli attivisti siciliani. Se ci fosse stato “nepotismo”, sarebbe stata prima o al massimo seconda (dato che il 5 Stelle era dato al 13%), ma non voglio dilungarmi molto su questa polemica superata già da tempo.

Potrei dire anch'io di parlare da semplice cittadino e non da politico; la mia inconfondibile e risaputa trasparenza mi impone di firmarmi:

 

   

Angelo Costanza
(Attivista MoVimento 5 Stelle)
 

 

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01/03/2013

Lingua. Raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi; proposta di Lillo Agnello

 

Raccolta dei soprannomi delle famiglie grottesi

Riceviamo e pubblichiamo.

     "Gentili amici lettori grottesi,
mi rivolgo a tutti voi per invitarvi a partecipare alla raccolta di tutti i soprannomi diffusi tra le nostre “famiglie” di appartenenza.
     E’ un lavoro che potrebbe costituire una delle appendici dell’altro, molto importante, che sta portando avanti il prof. Luparello e per il quale chiedo anch’io la partecipazione di tutti (si tratta di proverbi, modi di dire ed altro).
     Come sanno gli adulti, il soprannome in un passato anche non molto remoto, e comunque tra gli anziani, costituiva un mezzo linguistico di cui si servivano per indicare subito una persona o l’appartenenza della  stessa ad una determinata “famiglia”.
     Il nostro lavoro farà venir fuori i tanti soprannomi che si sono solidificati sui nomi legali delle nostre famiglie e che oggi stanno scomparendo (causa l’evoluzione linguistica e culturale in genere).
     Sono molte le famiglie che si portavano dietro il soprannome. Alcune sembrano esserne rimaste indenni. In altre il cognome (a volte di difficile pronuncia o semplicemente nuovo (storpiato) diventava anche soprannome.
     La mia proposta è che quanti vogliono dare un contributo inviino al mio indirizzo i soprannomi di cui sono a conoscenza con accanto il cognome delle famiglie che grosso modo ne fanno parte.
     Naturalmente nessuno vuole offendere nessuno dati i presupposti da cui stiamo partendo.
     Es. ‘Caputtuni – Agnello; Pittinè – Agnello; Viciddru – Agnello etc.

     Indirizzo e-mail: agnellocalogero@gmail.com.

     La raccolta alla fine sarà pubblicata su questo stesso quotidiano, con il beneplacito della Redazione.
     Grazie".

 

   

Lillo Agnello
 

 

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01/03/2013

Televisione. 7^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro, trasmessa il 22 febbraio su Agrigento Tv

 

7^ puntata di "U Tiggì" di Aristotele Cuffaro
Guarda il video

Nella settima puntata di "U Tiggì", telegiornale in siciliano ideato e condotto da Aristotele Cuffaro, andata in onda su Agrigento Tv (canale 96 del digitale terrestre), lo scorso venerdi 22 febbraio, sono stati affrontati i seguenti temi:
- la strada provinciale Raffadali - Fontanelle (Via Enrico ...?);
- le condizioni di Fontanelle, quartiere di Agrigento;
- lettera di un telespettatore: "Miegliu li carretti";
- il parco archeologico-minerario e l'osservatorio astronomico di Comitini;
- presentazione del libro "Il mistero di Lithian", di Giovanna Giordano.
Ospite in studio della puntata, Valentina Alaimo.
"U Tiggì" va in onda su Agrigento Tv ogni venerdi alle ore 13.00. In replica il venerdi alle 16.00, 19.00, 23.30; il sabato alle 10.00; la domenica alle 16.00 e alle 21.00. Le puntata vengono pubblicate integralmente anche da Grotte.info Quotidiano.

7^ puntata - 22/02/13 - di "U Tiggì" (Video) Visita l'argomento
 

 

  Puntate precedenti:
1^ puntata - 21/12/12 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
2^ puntata - 11/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
3^ puntata - 18/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
4^ puntata - 25/01/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
5^ puntata - 01/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
6^ puntata - 15/02/13 - di "U Tiggì" Visita l'argomento
 
 

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01/03/2013

Fotografia. "Luce Immaginifica"; mostra dell'Associazione Fotografica "Valle dei Templi DIN 24"

 

"Luce immaginifica"; mostra dell'Associazione Fotografica "Valle dei Templi DIN 24"
Esserci

"Luce immaginifica"; mostra dell'Associazione Fotografica "Valle dei Templi DIN 24"
Fog

     I fermenti culturali non si fermano ad Agrigento e ne danno conferma le tante attività artistiche che sbocciano in provincia. Una fra queste nasce tra la collaborazione dell’associazione culturale fotografica “Valle dei Templi DIN 24” e “Simposio Art” che danno vita ad una serie di manifestazioni nell’ambito fotografico-pittorico. Gli associati di “DIN 24”, con a capo il suo presidente Massimo Palamenghi, esporranno le proprie opere dal 2 marzo fino a fine giugno presso il restaurant-drink Simposio in via Duomo n.66, dando la possibilità a molti autori agrigentini di poter esibire le proprie realizzazioni, tal volta anche per la prima volta.
     Ma le attività al Simposio non si fermeranno alle sole mostre fotografiche: “DIN 24” infatti durante i 4 mesi di esposizioni, organizzerà numerosi eventi collaterali tra cui meeting e seminari con artisti di caratura internazionale, workshops sotto la guida di maestri già affermati nell’ambito fotografico e molte altre iniziative che hanno come tema conduttore la fotografia e l’arte in genere.
     Il presidente di “DIN 24” Massimo Palamenghi darà il via all’esposizione delle opere con una mostra dal titolo “Luce Immaginifica”. L’essenza madre dell’arte fotografica e cioè la luce, avrà un ruolo privilegiato nella composizione delle opere dell’autore, ed è dalle opere stesse che emerge quanto la luce sia componente essenziale per una visione del mondo che ci circonda. Cosi il critico d’arte Francesco Gallo recensendo le opere di Palamenghi: “Lo scatto fotografico coglie l’essenza del movimento, iterando una striscia luminosa che trancia l’ombra. E la consegna ad una metaforicità emblematica, destando un luminismo pacato che trasforma l’ordinarietà di un gesto, di un passaggio, di una situazione in codice della visibilità potenziata e discreta: immaginifica”.
     L’inaugurazione della mostra dell’associazione “DIN 24” avverrà giorno 2 marzo alle ore 19.00 presso il ristorante Simposio in via Duomo, 66 ad Agrigento.

"Luce immaginifica"; mostra dell'Associazione Fotografica "Valle dei Templi DIN 24"
Indistinto

"Luce immaginifica"; mostra dell'Associazione Fotografica "Valle dei Templi DIN 24"
Solitudine

         

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