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Dicembre 2020

MESSAGGI DAI LETTORI

 

21/12/2020

Poesia. "In questo Natale (2020)", di Antonio Cipolla

 

In questo Natale
Natale 2020

Riceviamo e pubblichiamo.

“IN QUESTO NATALE (2020)”

(Dedicata alla mia nipotina Agnese)

In questo Natale insolito:
le luci dell’albero non brillano,
i canti dentro le chiese non si odono;
non si brinderà.

In questo Natale ladro:
niente novene nelle strade,
senza bancarelle dei presepi;
non si brinderà.

In questo Natale bugiardo:
il sorriso della gente è fragile,
gli sguardi non si incrociano;
non si brinderà.

In questo Natale malinconico:
i nonni non stanno a tavola,
ogni addobbo sull’albero svela un ricordo;
non si brinderà.

In questo Natale festoso
accogliamo gioiosi i bambini
nati durante la pandemia;
non si dimenticherà
.
  

                    Antonio Cipolla
                           © Riproduzione riservata.
  

 

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20/12/2020

Poesia. "Bellezza", di Stella Agbonlahor

 

Stella Agbonlahor
Stella Agbonlahor

Riceviamo e pubblichiamo.

“BELLEZZA”

Guarda al cielo di notte.
Che cosa vedi?
Dio abbellisce il cielo con le stelle.
E dà luce con la luna.
E la terra Egli rende bella con gli alberi
e la allieta con fiori colorati.
Proprio come a te piace ciò che Egli ha fatto,
allo stesso modo tu puoi abbellire il tuo cuore
con sentimenti delicati, e allietarlo con sorrisi.
E allora la gente che guarderà starà in ammirazione.

“BEAUTY”

Look at the sky in the night.
What do you see?
God beautifies the sky with the stars.
And gives light with the moon.
And the earth He makes pretty with trees
and brightens it with colored flowers.
Just as you like what He has made,
in this way you can beautify your heart
with soft feelings, and brighten it with smiles.
And then people looking on will admire.

                    Stella Agbonlahor
                   
                   
Dalla raccolta “SIMPLICITY - espressioni poetiche di Stella Agbonlahor” (traduzione a cura di Marina Forza)
                    Ivo Forza Editore, Vicenza, Aprile 2020
                    Per gentile concessione dell'Editore

                           © Riproduzione riservata.
 

 

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09/12/2020

Auguri. Alla dott.ssa Miriam Cutaia, per la sua laurea

 

Auguri per la laurea
Dott.ssa Miriam Cutaia

La dott.ssa Miriam Cutaia lo scorso lunedi 7 dicembre 2020 ha conseguito la Laurea in Infermieristica presso l’Università degli Studi di Siena, discutendo una tesi dal titolo "Nursing transculturale e indagine di ricerca sulle esperienze di infermieri volontari all’estero".

Alla dott.ssa Miriam Cutaia ed ai familiari (al fratello Francesco, alla mamma Stefania e al papà Antonio) gli auguri più calorosi dalla nostra Redazione.

   

Auguri per la laurea
Con i familiari

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06/12/2020

Poesia. "Strumento eterno è la scrittura", di Giovanni Salvaggio

 

Giovanni Salvaggio
Giovanni Salvaggio

Riceviamo e pubblichiamo.

STRUMENTO ETERNO È LA SCRITTURA

Strumento eterno è la scrittura,
che i pensieri, le parole e il senno conserva
e vita danno a chi l'avrà stampata.

Al silenzio fa compagnia,
mentre la mente discerne le note,
che danzeranno sol foglio scandite.

Libera i concetti del vissuto,
come le gialle foglie d'autunno,
dall'albero che i suoi frutti ha partorito.

La rima che risulta è melodia,
che sgorga dall'anima matura,
piena di senso e d’esperienza candida.

Anche se nel tempo ci sarà qualcuno,
che l'attimo l'avrà lietato,
si sente fin da ora ripagato.
  

                    Giovanni Salvaggio
                           © Riproduzione riservata.
  

 

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05/12/2020

Poesia. "Io rivelo il destino dell'umanità", di Giorgio Infantino

 

Giorgio Infantino
Giorgio Infantino

Riceviamo e pubblichiamo.

IO RIVELO IL DESTINO DELL'UMANITÀ”

Io sono la luce degli astri
e la forza in questa terra.
Io sono l’Alfa e l’Omega,
il principio di tutte le forme di vita.

Non è una lieta novella che vi rivelo.
Ma Io vi rivelo la sorte dell’umanità,
affinché molti dei miei figli
in veste umana possano svegliarsi e cambiare.

A quale destino vanno incontro
molti popoli e molte nazioni?
Il destino della devastazione
e della distruzione.

Gli uomini hanno fatto del loro amico
il più grande nemico.
Era un amico che, da quando esiste l’umanità,
le ha donato vita, luce e forza.
Un amico che li ha nutriti, li ha dissetati,
che ha offerto loro un tetto, una dimora e cibo.

L’amico era il pianeta Terra
con la sua atmosfera.
Che cos’hanno fatto gli uomini
con questo amico, con il pianeta Terra?

Essi avvelenano la natura,
provocano esplosioni nell’atmosfera
e annientano la vita con le bombe.
Il pianeta Terra deve subire
le sostanze più terribili.

A molte persone interessa ben poco
se il buon amico soffre,
oppure se rimane sano.
Il buon amico è così malato
che ora è diventato il nemico degli uomini.

Egli si scuote e ciò che porta alla luce
è ciò che gli uomini hanno immesso
nel buon amico con le bombe: distruzione.

Il buon amico, che è diventato
il nemico degli uomini, si scrollerà
di dosso tutto ciò che c’è sulla Terra,
nella Terra e nelle acque.

E il sole e gli astri faranno ciò
che deve accadere attraverso
un’atmosfera lacerata.

Questo pianeta viene purificato
e la luce dell’amore, che Io Sono,
passerà sopra i campi e la terra
porterà di nuovo frutti sani
con persone mature che compiono
la volontà dell’Eterno, che Io Sono.
Svegliatevi!

Figli in veste umana, cambiate!
Portate frutti maturi,
affinché la Madre Terra
vi possa di nuovo accogliere.

Io sono l’Eterno di eternità in eternità,
Dio vostro padre, l’Essere,
la luce degli astri,
la forza nella Terra - eternità.

                    Giorgio Infantino (da Wolfsburg - Germania)
                           © Riproduzione riservata.
 

 

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04/12/2020

Poesia. "Fatti sentiri"; di Aristotele Cuffaro

 

Aristotele Cuffaro
Aristotele Cuffaro

Riceviamo e pubblichiamo.

FATTI SENTIRI

..e caminu,
cadi la carizza
di la notti,
lu ventu stramina
mirogli stinnuti
a dìrimi fatti sèntiri.

..e m'ammutta
aiutannumi lu passu
lu silenziu accarizzatu,
paroli mai ditti
tuppìanu la menti
a dirimi fatti sèntiri.

..e trasu,
chiùiu lu suspiru,
la voglia addummisciuta,
stancu di cummattiri,
fari a timpulati,
a dirimi fatti sèntiri.

Gridari si nuddu senti,
nun' s'adduna
siddu campi o mori,
diri d'ascuntari
a surdi arrinanzati
ca di carni ficiru petra.

..e rapu l'occhi,
matinu di lu iornu
assulicchiàtu m'ammìta,
nesci arridennu,
voli parlari
ma iu nun vogliu sèntiri.
  

                    Aristotele Cuffaro
                           © Riproduzione riservata.
  

 

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02/12/2020

Poesia. "Come prima"; di Antonino Causi

 

Antonino Causi
Antonino Causi

Riceviamo e pubblichiamo.

COME PRIMA

Anni felici in chiaroscuro
trascorsi fra gioie, dolori
e ricordi deliziosi;
guardando queste foto
la nostalgia ci assale…
sembra tutto come prima.

Sui nostri volti ci sono
le nostre rughe accanto i nostri
capelli canuti, sono tutto
il nostro… vissuto.

Momenti di letizia,
emozioni filiali
costruite da ansie
parallele e ascendenti paure.

Il nostro amore
non è scalfito,
è cresciuto, era seme
timido ed esile;
innaffiato e nutrito quotidianamente
dalla linfa dei nostri sentimenti
ora è diventato albero.

Un  albero robusto con i suoi frutti
saggio e fecondo,
maturo ma intenso,
imponente e pieno di grazia.

È passato tutto questo tempo
e come un treno con le sue stazioni della vita
abbiamo percorso il nostro tortuoso cammino
sentendo la nostra meta fervida come prima.
  

                    Antonino Causi
                           © Riproduzione riservata.
  

 

         

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