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Grotte.info Quotidiano - Gennaio 2024

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Gennaio 2024

 

31/01/2024

Spettacolo. Fabrizio Gifuni stasera al Palacongressi: "A Grotte c'è parte delle mie radici"

 

Fabrizio Gifuni al Palacongressi
Locandina

Todaro, Provvidenza, Sciarratta e Aronica
Todaro, Provvidenza, Sciarratta e Aronica

Con il vostro irridente silenzio” è il titolo dello spettacolo teatrale di Fabrizio Gifuni, che si ispira alle lettere di Aldo Moro durante il suo sequestro. L’attore romano interpreta il dramma del politico italiano, rapito e ucciso dalle Brigate Rosse nel 1978.
Lo spettacolo, definito dall’autore un “esperimento teatrale”, sarà in scena stasera 31 gennaio al Palacongressi di Agrigento, alle ore 20.30, nell’ambito del “Palacongressi Festival”, organizzato dal Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi, con la direzione artistica di Gaetano Aronica.
Ho accettato con grande gioia l’invito di Gaetano Aronica, che conosco da tanti anni, di venire ad Agrigento - ha dichiarato Fabrizio Gifuni -. A Grotte c’è una parte delle mie radici; uno dei miei nonni materni, infatti, vi era nato e cresciuto, poi si è trasferito a Roma. Sono, inoltre, felice di inaugurare la nuova stagione di prosa del Palacongressi perché Agrigento sarà Capitale Italiana della Cultura nel 2025”.
La mamma dell'Attore (figlio di Gaetano Gifuni, già Segretario generale della Presidenza della Repubblica), Adriana Noto, è nata a Roma da Carmelo Noto, grottese.
Allo spettacolo di stasera sarà presente una delegazione di Grotte, guidata dal sindaco Alfonso Provvidenza che consegnerà un riconoscimento all'Attore
.
Nella foto a lato, in preparazione alla consegna del riconoscimento (da sinistra): l'assessore alla Cultura Anna Todaro, il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, il direttore del Parco Archeologico e Paesaggistico della Valle dei Templi Roberto Sciarratta, e il direttore artistico della Rassegna "Palacongressi Festival" Gaetano Aronica
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Redazione
31 gennaio 2024
  

 

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31/01/2024

Chiesa. "Breve profilo della vita di san Giovanni Bosco"; a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

San Giovanni Bosco
San Giovanni Bosco

Straordinario educatore e indimenticabile parroco. Una figura di rilievo nazionale, don Bosco. Uomo di straordinaria intelligenza, tanto da essere spesso consultato da papa Pio IX. Don Bosco rimase pertanto straordinariamente una persona umile e semplice.
Giovanni Melchiorre Bosco, meglio noto come don Bosco, è stato un presbitero e pedagogo italiano, fondatore della  Congregazione dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Nato il 16 agosto 1815 in una famiglia contadina ai Becchi, una frazione di Castelnuovo d'Asti: il padre Francesco e la mamma Margherita Occhiena, saggia educatrice. Fu ordinato sacerdote il 5 giugno 1841 dall'arcivescovo di Torino mons. Fransoni nella cappella dell'arcivescovado all'età di 26 anni.
Morto il 31 gennaio 1888 a Torino, all'età di 72 anni. Beatificato il 2 giugno 1929 da papa Pio XI; canonizzato il 1° aprile 1934 da papa Pio XI alla chiusura dell'anno della Redenzione. Giovanni Paolo II il 31 gennaio 1988 lo dichiarò padre e maestro della gioventù.
Giovannino comincia a sentire sin da piccolo il desiderio di diventare sacerdote. Racconta di aver fatto un sogno, un sogno  profetico, come egli stesso lo chiamò, a nove anni che gli rivelò la sua missione: "Renditi umile, forte e robusto" gli disse una donna splendente come il sole "e quello che vedi succedere di questi lupi che si trasformano in agnelli, tu lo farai con i miei figli. Io ti farò da maestra. A suo tempo tutto comprenderai".
Don Bosco fonda l'oratorio a Valdocco, il 12 aprile del 1846. Esso rappresenta il primo oratorio, dal quale partirà tutta l'opera educativa del Santo, che dedicherà tutta la sua vita per i giovani. L'opera educativa di san Giovanni Bosco si fonda sulla ragione, la religione, e l'amorevolezza: il metodo preventivo.
Tutto questo dà luogo al metodo del sistema preventivo. Elemento fondamentale è l'atteggiamento profondo del Buon Pastore da parte dell'educatore. "L'educazione è cosa del cuore e che Dio non ce ne insegna l'arte e non ce ne mette in mano le chiavi": dalle lettere di san Giovanni Bosco.
San Giovanni Bosco è indubbiamente il più celebre santo piemontese di tutti i tempi, a scala mondiale il più famoso tra i santi dell'epoca contemporanea: la sua popolarità infatti, ormai giunta in tutti i continenti, dove si è diffusa la fiorente Famiglia salesiana da lui fondata, portatrice del suo carisma e della sua operosità, che ad oggi è la congregazione religiosa più diffusa
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Prof.ssa Graziella Vizzini
  

 

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30/01/2024

Iniziative. "Gli uomini onesti"; film di Gianni Russello

 

"Gli uomini onesti"; film di Gianni Russello
Guarda il film

"Gli uomini onesti"; film di Gianni Russello (guarda il video).
Il cortometraggio "Gli uomini onesti" è un’opera originale e provocatoria, che mette in scena una sorta di paradosso: l’affiliazione a una "associazione" come atto di onestà e lealtà.

"Gli uomini onesti"; film di Gianni Russello
(Guarda il film)

Il regista Gianni Russello, che ha anche scritto la sceneggiatura, si avvale di un cast di attori non professionisti, ma molto espressivi e credibili, per raccontare una storia ambientata a Grotte, un piccolo paese della Sicilia.
Il protagonista è un giovane che decide di entrare a far parte della "famiglia" del "don", sottoponendosi al rito tradizionale: la puntura del dito, il sangue sul santino, il fuoco, il giuramento e l’abbraccio.
Tuttavia, il giuramento non è quello che ci si aspetterebbe: invece di promettere fedeltà alla "famiglia" e obbedienza al "padrino", il giovane giura di essere un uomo onesto, di rifiutare ogni forma di illegalità e corruzione, di lavorare onestamente e di essere un esempio per la sua famiglia e la sua comunità.
Il film di Russello ha il merito di proporre una riflessione sul tema dell’onesta e della moralità, in un contesto in cui queste virtù sembrano essere dimenticate o disprezzate. Il regista usa il linguaggio cinematografico con efficacia e ironia, creando un contrasto tra la forma e il contenuto del rito di affiliazione. Un film "spiazzante" con un repentino cambio di marcia, un contropiede che riesce a cogliere nel segno.
Il cortometraggio, con qualche riverbero de "Il padrino" di Coppola, richiama anche la tradizione della commedia all’italiana, in particolare il film di Totò "La banda degli onesti". Il cortometraggio di Russello è quindi un omaggio al cinema italiano e alla sua capacità di raccontare la realtà con humour e intelligenza.
Gianni Russello, oltre che curare la regia del film, continua a stupire per la capacità di aggregare, coinvolgere e far recitare i suoi amici, ormai avvezzi a posare dinanzi alla videocamera.
In questa nuova avventura cinematografica si sono lasciati trascinare da Gianni Russello: Vincenzo Arnone, Salvatore Baldo, Joel Butera, Antonio Vitello, Davide Russello, Antonio Giglia, Pietro Infantino, Antonino Parrinello, Michele Casalicchio, Calogero Agnello, Francesco Agnello e Baldassarre Terrana. Le riprese e il montaggio sono state realizzate da Elisa Russello.

Nel complesso, "Gli uomini onesti" è un cortometraggio che merita di essere guardato.
Buona visione (guarda il video).  
  
Carmelo Arnone
30 gennaio 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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30/01/2024

Napoli. Convegno su "Gli scenari futuri dell'innovazione tecnologica e dell'IA", con il prof. Roberto Cipolla

 

Roberto Cipolla
Roberto Cipolla

Convegno all'IPE Business School
Locandina

Gli scenari futuri dell'innovazione tecnologica e dell'intelligenza artificiale: applicazioni, rischi, opportunità che ne derivano”.
Questo è il tema del convegno che si terrà martedì 30 gennaio 2024 alle ore 17.00 presso l'Aula Magna della Fondazione IPE Business School di Napoli, in via Pontano 36.
Si tratta di un evento di alto livello, che vedrà la partecipazione di esperti internazionali nel campo della computer vision e dell'innovazione tecnologica.
Le relazioni saranno tenute da:
- Roberto Cipolla, professore di ingegneria informatica all'Università di Cambridge, che affronterà il tema “Computer vision: abilitare i computer a vedere e interagire”;
- Fabio De Felice, professore di ingegneria all'Università Parthenope e presidente di Protom Spa, che presenterà le novità emerse al CES 2024 di Las Vegas, la più grande fiera mondiale dell'innovazione tecnologica.
Il convegno sarà moderato da Giorgio Ventre, professore di Sistemi per l'Elaborazione delle Informazioni all'Università Federico II e direttore scientifico dell'Apple Developer Academy
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Redazione
30 gennaio 2024
  

 

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29/01/2024

Chiesa. Programma delle Quarantore nella chiese parrocchiali di Grotte, dal 4 al 13 febbraio

 

Quarantore
Locandina

Inizieranno domenica 4 febbraio 2024, le funzioni per le Giornate Eucaristiche (cosiddette "Quarantore") nelle chiese parrocchiali di Grotte.
Di seguito il programma delle celebrazioni.

4, 5 e 6 febbraio - Chiesa san Rocco
- ore 10.00, Celebrazione eucaristica;
- ore 11.00, Esposizione del SS Sacramento;
- dalle ore 11.00 alle 17.00, Adorazione silenziosa;
- ore 17.00, Adorazione comunitaria;
- ore 17.30, Vespri.

7, 8 e 9 febbraio - Chiesa Madonna del Carmelo
- ore 10.00, Celebrazione eucaristica;
- ore 11.00, Esposizione del SS Sacramento;
- dalle ore 11.00 alle 17.00, Adorazione silenziosa;
- ore 17.00, Adorazione comunitaria;
- ore 18.00, Vespri.

10, 11, 12 e 13 febbraio - Chiesa Madre
- ore 09.30, Celebrazione eucaristica;
- ore 10.30, Esposizione del SS Sacramento;
- dalle ore 10.30 alle 17.00, Adorazione silenziosa;
- ore 17.00, Adorazione comunitaria;
- ore 18.00, Vespri
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Redazione
29 gennaio 2024
  

 

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29/01/2024

Editoria. Presentato a Grotte il libro "Disìu d'amuri e allammìcu di cori", di Maddalena Lattuca

 

Presentato a Grotte il libro "Disìu d'amuri e allammìcu di cori", di Maddalena Lattuca
Guarda il video

Presso l'Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione" in Grotte (AG), sabato 27 gennaio 2024 si è svolta la presentazione del volume "Disìu d'amuri e allammìcu di cori", di Maddalena Lattuca (guarda il video).
Il testo è una raccolta di canti d'amore, preghiere, testi vari dialettali del territorio di Aragona (AG).
L'obiettivo è quello di valorizzare un patrimonio culturale da conservare e trasmettere alle nuove generazioni.
L'autrice Maddalena Lattuca, di Aragona, si è dedicata all'insegnamento delle materie letterarie in diversi gradi di istruzione, sino a diventare dirigente scolastico per quindici anni, alcuni dei quali - dal 2000 al 2007 - trascorsi a Grotte presso l’Istituto Comprensivo “Angelo Roncalli”.
Oggi in pensione, continua a coltivare la sua passione per la cultura, la tradizione e la lingua siciliana.
La manifestazione è stata organizzata con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Grotte, con il supporto della Caritas Cittadina e della testata giornalistica "Grotte.info Quotidiano".
Nel corso della serata, moderata dal giornalista Carmelo Arnone, sono intervenuti: Alfonso Provvidenza (Sindaco di Grotte); Maddalena Lattuca (autrice del testo); Giovanna Zaffuto (già Ispettrice scolastica); Stefano Maida (responsabile della Caritas Cittadina).
Le letture sono state interpretate da Lia Cipolla. L'animazione musicale è stata curata da: Aurora Pilato (flauto traverso); Liliana Lauria (pianoforte); Melania Marchese (mezzosoprano).
Guarda il video - (riprese di Emanuele Licata per © Associazione Culturale "Punto Info").  
  

Redazione
29 gennaio 2024
  

 

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29/01/2024

Politica. Decio Terrana al Congresso di Forza Italia: "Attenzione all'autonomia differenziata".

 

Decio Terrana
Decio Terrana

Decio Terrana al congresso di Forza Italia a Catania: "Attenzione all' autonomia differenziata, e avanti per la costruzione di un grande Centro".
"Intervenendo al congresso provinciale di Forza Italia a Catania ho evidenziato l'esigenza della costruzione di una grande area moderata di centro ancorata al Partito Popolare Europeo e i rischi di un' autonomia differenziata che penalizza il Sud dell'Italia già fortemente impoverito dalle politiche del passato. Il confronto e il dibattito politico devono aiutare a ricercare tutte le soluzioni possibili per promuovere una politica che possa mettere al centro la dottrina sociale e far rinascere un nuovo umanesimo cristiano che metta al centro la persona umana. Occorre inoltre avvicinare i cittadini alla politica per evitare l'astensionismo e il distacco".
Così ha dichiarato Decio Terrana, coordinatore regionale dell'UDC, intervenendo al congresso provinciale degli azzurri a Catania, in occasione del trentesimo anniversario del partito.
Decio Terrana ha inoltre espresso parole di apprezzamento per l'attività di governo dell'Assessore Marco Falcone, che ha definito "il migliore Assessore all'Economia della Sicilia", e per la lungimiranza politica dell'on. Nicola D'Agostino
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Redazione
29 gennaio 2024
  

 

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28/01/2024

Letture Sponsali. "Una Parola che illumina e scalda il cuore"

 

Amore Sponsale
Sposalizio

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

La potenza di una Parola accolta, creduta, vissuta, generata nelle viscere, meditata e ruminata.
La forza di un'esperienza di relazione filiale, di una intimità con il Padre che rompe il sigillo delle scritture per compierle.
L'insegnamento di Gesù nella sinagoga di Cafarnao ha fatto vibrare i cuori dei presenti. La Sapienza di Dio si è finalmente incarnata in Cristo Gesù per la salvezza degli uomini. Le sue parole afferrano, strappano dal male e chiamano l'uomo alla sua primaria immagine.
Il demonio, che stranamente frequentava la sinagoga, questa volta dalle parole che sente in quel luogo è disturbato e pur ribellandosi, vinto dal Bene, è costretto a ridare quell'uomo a Dio.
Fare esperienza di Dio passa anche dall'ascoltare una Parola detta con “autorità”, una Parola che illumina e scalda il cuore e che muove ad una conversione.
Come cristiani questo vangelo ci interroga sul nostro modo di parlare di Dio ai fratelli.
Sappiamo donare noi una parola di salvezza al nostro fratello quando parliamo di Dio? Oppure la nostra parola è tiepida, scialba e annacquata come quella degli scribi e dei farisei?
E come sono le omelie dei nostri sacerdoti? Fanno tremare i demoni o li addormentano? E perché?
Come ogni cosa è l'Amore che fa la differenza: se realmente siamo in una relazione d'amore filiale con Dio, siamo contagiosi nel bene attraverso le parole e l'esempio di vita.
Rosalinda e Francesco
 
  

Redazione
28 gennaio 2024  
  

 

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27/01/2024

Storia. "27 gennaio - Giorno della Memoria"; alcuni fatti da ricordare per non ripetere le tragedie del passato

 

27 gennaio - Giorno della Memoria
27 gennaio 2024

Il 27 gennaio si celebra la Giornata della memoria, in ricordo delle vittime (non solo ebrei ma anche testimoni di Geova, omosessuali, rom, sinti, jenisch, disabili ed altri) dei campi di sterminio nazifascisti.

27 gennaio - Giorno della Memoria

Nel 1938 il regime fascista varò la rivista La difesa della razza, con il fine di sostenere antisemitismo e razzismo, portare acqua al mulino delle leggi razziali che sarebbero state promulgate nel settembre successivo e arrivare alle loro terrificanti e fatali conseguenze: deportazioni e sterminio.
Il segretario di redazione della famigerata rivista, uscita fino a giugno del 1943, era Giorgio Almirante (1914-1988), tra i fondatori nel Dopoguerra del Movimento Sociale Italiano (la cui fiamma è presente ancora nel simbolo di FdI), di cui è stato il più prestigioso e duraturo leader.
Ecco alcune delle sue parole scritte su La difesa della razza, tratte da un articolo del 5 maggio 1942: “Il razzismo ha da essere cibo di tutti e per tutti, se veramente vogliamo che in Italia ci sia, e sia viva in tutti, la coscienza della razza. […] Altrimenti finiremo per fare il gioco dei meticci e degli ebrei; degli ebrei che, come hanno potuto in troppi casi cambiar nome e confondersi con noi, così potranno, ancor più facilmente e senza neppure il bisogno di pratiche dispendiose e laboriose, fingere un mutamento di spirito e dirsi più italiani di noi, e simulare di esserlo, e riuscire a passare per tali. Non c’è che un attestato col quale si possa imporre l’altolà al meticciato e all’ebraismo: l’attestato del sangue”.
Dopo molti anni, nel 1987, Almirante fu intervistato da Giovanni Minoli nel programma della RAI “Mixer”, dove si dichiarò fascista a tutto tondo.
Gli domandò Minoli: “Del suo passato rifiuta qualcosa?”.
Almirante rispose: “La mia formula è non rinnegare e non restaurare”.
Minoli continuò: “Il suo numero due, vero o presunto, Pino Rauti ha detto: noi siamo contrari alla democrazia parlamentare in linea di principio, perché non crediamo all’uguaglianza tra gli uomini ma alla differenza tra gli uomini”.
Almirante replicò: “Non sono d’accordo nella forma ma sono d’accordo nella sostanza”.
In tempi più vicini ai nostri, nel 2020Giorgia Meloni, segretaria di FdI, con un tweet ha commemorato l’ex segretario del MSI (ricordiamo che è stata iscritta alla sua organizzazione giovanile, il FdG): “Ci lasciava 32 anni fa Giorgio Almirante. Politico e Patriota d’altri tempi stimato da amici e avversari. Amore per l’Italia, onestà, coerenza e coraggio sono valori che ha trasmesso alla Destra italiana e che portiamo avanti ogni giorno. Un grande uomo che non dimenticheremo mai”.
Il 29 dicembre 2022, la presidente del Consiglio Meloni durante la prima conferenza stampa di fine anno ha spiegato che la commemorazione del MSI è legittima perché è stato “un partito della destra democratica e repubblicana”.
In questo 2024 ricorre l’80° anniversario del massacro di Marzabotto, delle Fosse Ardeatine, della strage di Sant’Anna di Stazzema, di tanti e tanti eccidi compiuti dai nazifascisti (cioè dai nazisti accompagnati dai fascisti).
A proposito di memoria, è anche il 50° anniversario della strage di piazza della Loggia a Brescia (avvenuta il 28 maggio 1974), della strage del treno Italicus (nella notte del 3 agosto). Il 10 giugno di quest’anno è un secolo dall’assassinio di Giacomo Matteotti.
Questo è il fascismo. Questo è il nazismo.
Scrive Corradino Mineo: “Il fascismo fu, dagli esordi, un movimento anti operaio e antisindacale. Offrì i suoi servigi ad agrari e imprenditori, salvandoli prima dall’occupazione delle fabbriche e dei feudi, poi arricchendoli con le guerre coloniali. Fu anche portatore di un’idea nuova di democrazia. Secondo cui le manifestazioni degli ‘arditi’ e di piccoli ufficiali disadattati dopo il ritorno dalla guerra, dovevano contare quanto e più del voto nelle urne. Fu un regime repressivo, governò manipolando la stampa e spiò gli italiani. Infine, la retorica imperiale e l’alleanza di Mussolini con Hitler, precipitarono l’Italia nella peggiore catastrofe della storia”.

Lo scorso 18 gennaio la Cassazione a sezioni riunite ha stabilito che il saluto fascista nella sua espressione commemorativa non è reato. Invece per legge in Germania, Austria e Svizzera, l'uso del saluto nazista, dalla fine della seconda guerra mondiale, è proibito.
Proprio ieri, 26 gennaio 2024, così ha dichiarato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella:
Parole d’ordine, gesti di odio e di terrore sembrano di nuovo affascinare e attrarre, nel nostro Continente ma anche altrove. Su questo occorrerebbe compiere una approfondita riflessione, indagando le motivazioni che spingono numerose persone a coltivare in modo inaccettabile simboli e tradizioni di ideologie nefaste e minacciose, che hanno portato all’umanità soltanto dolore, distruzione e morte. Il fanatismo, religioso o nazionalista, che, mosso da antistoriche e disumane motivazioni, non tollera non soltanto il diritto ma neppure la presenza dell’altro, del diverso, ritiene di poter imporre la sua visione con la forza, la guerra e la violenza, violando i principi fondamentali del diritto internazionale e della civiltà umana”.

27 gennaio 2024
: ricordiamo e commemoriamo le numerosissime vittime dei campi di sterminio nazifascisti, non dimenticando che migliaia di quelle vittime italiane furono segnalate da delatori fascisti e consegnate, da volenterosi e solerti fascisti in divisa, nelle mani dei nazisti
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Nessun desiderio di vendetta o contrapposizione ideologica; solo memoria, per non ripetere i tragici errori del passato.
  
  

Redazione
27 gennaio 2024
  

 

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26/01/2024

Politica. L'on. Rosellina Marchetta: "I licatesi non possono aspettare; valutare lo stato d'emergenza"

 

On. Serafina Marchetta
On. Serafina Marchetta

L'on. Rosellina Marchetta, deputato segretario all' ARS, ha inviato una nota al ministro per la Protezione Civile sen. Sebastiano Musumeci, al presidente della Regione Siciliana on. Renato Schifani, e al dirigente generale del Dipartimento Regionale della Protezione Civile Siciliana ing. Salvo Cocina, nella quale, a seguito dell'incendio divampato nel centro di stoccaggio dei rifiuti dell'impresa Omnia, a Licata, richiede, rispetto a quanto effettuato, il massimo impegno al fine di arrivare al completo e definitivo spegnimento delle fiamme.
"Ho chiesto - ha comunicato l'on. Marchetta - un massiccio spiegamento di risorse umane e di mezzi per far fronte nell'immediato alla drammatica situazione che tanto angoscia i cittadini licatesi e quelli dei paesi vicini, occorre inoltre una successiva bonifica e l'espletamento dell' iter necessario per la celere dichiarazione dello stato d'emergenza. Licata e i licatesi non possono aspettare".
L'on. Marchetta nella nota esprime l'interessamento dei soggetti che ha ritenuto opportuno sollecitare ai quali rivolge stima e apprezzamento per l' intervento in corso
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Redazione
26 gennaio 2024
  

 

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26/01/2024

Racalmuto. Alla Fondazione "Sciascia", presentazione del libro "L'inferno non prevarrà", di Andrea Apollonio

 

"L'inferno non prevarrà", di Andrea Apollonio
Manifesto

Sabato 27 gennaio 2024, alle ore 17.30 a Racalmuto (AG) presso la Fondazione Leonardo Sciascia, si terrà la presentazione del libro “L’inferno non prevarrà” (Rubettino Editore) di Andrea Apollonio. Coordina Enzo Sardo (scrittore e saggista). Saluti istituzionali di Vincenzo Maniglia (Sindaco di Racalmuto) e Ivana Mantione (Assessore alla Cultura del Comune di Racalmuto). Interverranno: Vito Catalano (scrittore), Tiziana Messina (referente IPIA “E. Fermi” sede associata di Racalmuto), Don Massimo Naro (docente di Teologia Sistematica nella Pontificia Facoltà Teologica della Sicilia). Conclude l'autore.
Andrea Apollonio, pugliese, classe 1987, è sostituto procuratore in Sicilia. Ha scritto e curato numerosi saggi sulle mafie tra cui Storia della Sacra corona unita (Rubbettino 2016). Con il romanzo L’arte borghese della guerra proletaria (Rubbettino 2018) ha vinto il premio “Building Apulia”. Nel 2020 è stato messo in scena il testo teatrale Goodbye Scu, sulla mafia pugliese. Con I pascoli di carta (Rubbettino 2021) è stato finalista del premio “Racalmare - Leonardo Sciascia” e ha vinto il premio “Zocca Giovani - Marco Santagata”. Il suo ultimo romanzo è L’inferno non prevarrà (2023).
“L’inferno non prevarrà” è un romanzo che racconta la storia di un'indagine intricata e pericolosa, ambientata in una Sicilia dove la mafia controlla i pascoli e i poteri forti. Il protagonista è il sostituto procuratore Salvatori, che cerca di fare luce su una serie di morti sospette, tra cui quella del procuratore generale Ficarra. Salvatori si trova a dover affrontare una realtà oscura e corrotta, dove non si sa chi è amico e chi è nemico, e dove la giustizia sembra impossibile da ottenere. Salvatori si chiede se vale la pena continuare a lottare o se è meglio arrendersi alla fatalità dei fatti. Un thriller avvincente e coinvolgente, che esplora le zone grigie della società siciliana e le sfide morali di chi cerca di cambiare le cose
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Redazione
26 gennaio 2024
  

 

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24/01/2024

Editoria. Presentazione del libro "Disiu d'amuri e allammicu di cori", di Maddalena Lattuca; sabato 27 gennaio

 

"Disiu d'amuri e allammicu di cori", di Maddalena Lattuca
Manifesto

Ha come titolo "Disiu d'amuri e allammicu di cori" il libro di Maddalena Lattuca che verrà presentato sabato 27 gennaio 2024, alle ore 17.30, a Grotte presso l'Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione". Si tratta di una raccolta di canti d'amore, preghiere, testi vari dialettali del territorio di Aragona.

"Disiu d'amuri e allammicu di cori", di Maddalena Lattuca

La vita è fatta di momenti, di emozioni, di sfide, di sogni. Ogni esperienza, positiva o negativa, ci lascia un segno, una traccia, una parola. E le parole si trasformano in poesia, in musica, in arte. Con la poesia possiamo esprimere ciò che sentiamo, ciò che vogliamo, ciò che speriamo. Con la poesia possiamo comunicare con gli altri, con noi stessi, con il mondo. Con la poesia possiamo ricordare il passato, vivere il presente, immaginare il futuro. La poesia popolare che emerge dai testi raccolti da Maddalena Lattuca è spontanea, sincera, senza pretese di forma o di stile. È il frutto della memoria, della tradizione, della cultura di un popolo. Raccogliere e trascrivere queste testimonianze non sarà stato un compito facile né banale. Non si è trattato di un mero esercizio di nostalgia o di folklore, ma di un atto di rispetto e di valorizzazione di un patrimonio culturale da conservare e trasmettere alle nuove generazioni.
Maddalena Lattuca, autrice del testo, è di Aragona. Si è dedicata all'insegnamento delle materie letterarie in diversi gradi di istruzione, fino a diventare dirigente scolastico per quindici anni, alcuni dei quali trascorsi a Grotte presso l’Istituto Comprensivo “Angelo Roncalli”. Ora è in pensione, ma continua a coltivare la sua passione per la cultura, la tradizione e la lingua siciliana. Nel corso degli anni ha partecipato, con gli Istituti da lei diretti, a molti progetti di rete a livello provinciale, regionale, nazionale e internazionale, con l'obiettivo di valorizzare e diffondere il patrimonio culturale locale. Ha scritto saggi, progetti e materiali didattici che testimoniano la ricchezza e la diversità delle espressioni culturali siciliane e che favoriscono lo scambio e il confronto con altre realtà.
La manifestazione, realizzata con il patrocinio del Comune di Grotte, è promossa dalla Caritas Cittadina di Grotte e da Grotte.info Quotidiano.
Il programma della presentazione, coordinata dal giornalista Carmelo Arnone, prevede:
- saluti istituzionali del sindaco Alfonso Provvidenza;
- relazione di Giovanna Zaffuto;
- letture di alcuni brani a cura di Lia Cipolla;
- animazione musicale di Aurora Pilato (flauto), Liliana Lauria (pianoforte), con la partecipazione del mezzosoprano Melania Marchese.
Sarà presente l'Autrice. Parte del ricavato dalla vendita dei libri sarà devoluto in beneficenza
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Redazione
24 gennaio 2024
  

 

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23/01/2024

Attualità. I lavori alla Villetta "Nicholas Green" e le occupazioni di suolo pubblico

 

Lavori alla Villetta "Nicholas Green"
Inizio lavori

Villetta Nicholas Green
Nel gennaio 2024

Villetta Nicholas Green
Nel gennaio 2024

Green-Lounge Bar
Estate 2013

Green-Lounge Bar
Estate 2013

Green-Lounge Bar
Estate 2013

Villetta Nicholas Green al 23 gennaio 2024
Al 23/01/2024

È datato 29 dicembre 2023 il verbale di consegna dei lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria della Villetta Nicholas Green, che si trova a Grotte in Via Comitini. L’impresa appaltatrice è la Coedil. Progettista nonché direttore dei lavori e Responsabile Unico del Progetto è il geometra Diego Falco Abramo, dipendente del Comune di Grotte. La durata prevista dei lavori è di 90 giorni.

Villetta Nicholas Green a gennaio 2024
(Villetta Nicholas Green a gennaio 2014)

Quella della Villetta Nicholas Green è la storia di un bene indebitamente sottratto alla pubblica fruizione per lunghi anni.
Dapprima fu concessa dal Comune, ad un soggetto privato, l’autorizzazione all’installazione di un “chiosco” (una struttura rimovibile) per la vendita di cibi e bevande. Successivamente venne data, di fatto, la possibilità allo stesso privato di poter regolamentare l’accesso e gli orari di apertura e chiusura al pubblico dell’intera area. Pertanto tutta la villetta - non solo il chiosco - fu a completa disposizione del gestore dell’attività commerciale. Come fosse una proprietà privata. Dopo una sola estate di successo, quello che venne denominato “Green-Lounge Bar” (chi lo ricorda?) alla fine dell’anno 2013 chiuse definitivamente i battenti.

Villetta Nicholas Green nell'estate 2013
(Villetta Nicholas Green nell'estate 2013)

Da allora la villetta è rimasta interdetta al pubblico, chiusa a chiave, completamente abbandonata al degrado. I bambini e ragazzi sino ai 16 anni non ricordano neppure come sia fatta perché non hanno mai avuto la possibilità di mettervi piede.
Dieci lunghi anni; tanto c’è voluto alla pubblica amministrazione per ridare vita a questo bene immobile comunale.
Purtroppo non è l’unico caso di uso improprio di uno spazio pubblico temporaneamente concesso al privato.
E così i chioschi installati “temporaneamente” con strutture rimovibili tendono ad aumentare di volume ed a consolidarsi con opere in muratura.

Villetta Nicholas Green
(Villetta Nicholas Green al 23 gennaio 2024)

I metri quadrati di occupazione del suolo pubblico nello spazio antistante le attività commerciali, che nel periodo dell’emergenza Covid erano stati incrementati a norma di legge, terminata l’emergenza sono rimasti indebitamente occupati.
Larga parte di vie e interi spiazzi comunali permangono nella disponibilità di soggetti privati (per assurdo, in qualche caso, anche dopo la chiusura dell’attività commerciale a beneficio della quale era stata concessa l’occupazione).
Volendo tralasciare i vasi di fiori, le cassette di legno, i cavalletti pubblicitari e gli sgabelli di plastica che impediscono il parcheggio dinanzi ai negozi; queste aree sono considerate “acque territoriali” dei commercianti, sfere d’influenza incontestabili. Infatti non vengono contestate.
Nulla contro il lavoro di commercianti, imprenditori, esercenti attività varie; purché sia svolto senza prevaricazioni nel rispetto dei beni comuni.
Tra 90 giorni circa dovrebbero terminare i lavori alla villetta.
Finalmente la villetta Nicholas Green ritorna ad essere un bene comune!” scrive il sindaco Alfonso Provvidenza, che la definisce “uno degli spazi verdi più amati dalla nostra comunità”.
Speriamo che quest'area - ultimati i lavori e dopo l’inaugurazione - torni effettivamente ad essere a disposizione dei cittadini
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Carmelo Arnone
23 gennaio 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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20/01/2024

Sanità. Il dott. Marco Di Maggio apre lo studio medico di Medicina Generale a Grotte; lunedì 22 gennaio

 

Dott. Marco Di Maggio
Dott. Marco Di Maggio

Orari
Orari

Un nuovo studio medico aprirà a Grotte il prossimo lunedì 22 gennaio 2024.
Sarà quello del dott. Marco Di Maggio, medico chirurgo con formazione specifica in Medicina Generale.
L'ambulatorio avrà sede al Viale della Vittoria n° 98 (nell’ex studio del dottore Maida).
Il dott. Di Maggio (convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale) riceverà nei seguenti orari: lunedì, 15.30-17.30; martedì, 17.00-19.00; mercoledì, 15.30-17.30; giovedì, 08.30-10.30; venerdì, 09.30-11.30.
Per contatti e informazioni è possibile chiamare i numeri 371.7998090 e 0922.612768, oppure inviare una mail all'indirizzo marco-dimaggio@libero.it . Gli orari ed i numeri di telefono sono disponibili nella tabella affissa all’ingresso dello studio.
Dopo il pensionamento di diversi medici, avvenuto a Grotte nel recente passato, la situazione per i pazienti si è fatta sempre più delicata. La chiusura degli studi di "storici" medici di famiglia (dott. Castrogiovanni, dott.ssa La Rocca, dott. Maida) ha privato molti cittadini dei loro punti di riferimento ed ha avviato una faticosa rincorsa alla scelta di un medico di base che avesse ancora la disponibilità ad accogliere pazienti. Una ricerca che ha coinvolto anche pazienti dei paesi limitrofi, e che ha causato inevitabili disagi dovuti all'affollamento negli ambulatori dei medici disponibili. Medici che si sono trovati nella situazione di dover gestire, nel breve periodo, la registrazione dei nuovi pazienti, delle relative patologie e delle esenzioni ticket, nonché le visite ambulatoriali e le prescrizioni periodiche dei farmaci. Al limite della sopportazione, per i cittadini, le lunghe attese nelle sale d'aspetto, tra chi "sono solo per la ricetta" e chi "devo parlare col medico"; chi "devo chiedere solo un'informazione" e chi telefona da casa per non fare la fila (talora continue interruzioni telefoniche che rendono letteralmente impossibile il semplice colloquio col proprio medico o la prescrizione di un farmaco). Per non parlare della sempre imbarazzante domanda "chi è l'ultimo?", e delle infinite discussione su "c'ero prima io!" (e ci si chiede coma mai i medici di base non abbiano mai provveduto a installare un distributore di numeri (come in Posta o dal salumiere) o un altro sistema (appuntamenti su prenotazione) per evitare inutili e interminabili discussioni tra i pazienti in attesa).
Chi vorrà scegliere come proprio medico di base il dott. Marco Di Maggio potrà effettuare il cambio (o la scelta) a partire da lunedì 22 gennaio, presso gli uffici di Grotte del distretto sanitario siti in Via Confine
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Carmelo Arnone
20 gennaio 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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18/01/2024

Politica. "Una nuova politica criminale"; intervento a Palazzo Madama del sen. Roberto Scarpinato

 

Roberto Scarpinato
Roberto Scarpinato

"Ma voi credete che la mafia parli col telefonino se deve fare un attentato?”; lo ha ribadito ancora una volta il ministro della Giustizia Carlo Nordio nel suo intervento al Senato della Repubblica. E ciò, nonostante le numerosissime inconfutabili testimonianze più volte confermate nelle aule di giustizia.
Alla relazione del ministro della Giustizia Carlo Nordio sull’amministrazione della giustizia ha replicato, nell'Aula di Palazzo Madama, il senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Scarpinato, durante le dichiarazioni di voto.

Roberto Scarpinato

Dato che il Ministro della Giustizia ha lasciato l’emiciclo di Palazzo Madama, insieme ai parlamentari della maggioranza di centrodestra e di Italia Viva, e non ha potuto ascoltare l'intervento del senatore Scarpinato, ne riportiamo le parti più significative, di seguito, a beneficio degli interessati.
"Questo nuovo ordine politico e sociale antidemocratico che avanza, per realizzarsi compiutamente, necessita di un ministro della Giustizia, che, incarnando lo spirito del tempo, si attivi adeguatamente per riformare la Costituzione, in modo da ricondurre l’ordine giudiziario sotto il controllo dei vertici politici. Necessita di un ministro della Giustizia che dia impulso a una nuova politica criminale, che adegui il sistema penale all’assetto classista della società. E lei, signor Ministro, si sta dimostrando pienamente adeguato a realizzare per gradi questa importante mission politica istituzionale che le è stata affidata dalla maggioranza politica di cui fa parte. Quanto al varo di una nuova politica criminale, che adegui il sistema penale all’assetto classista della società, va dato atto al ministro che anche su questo importante versante ha dato un rilevante impulso per la creazione di un doppio binario del sistema penale: un diritto penale minimo per i ceti privilegiati che occupano i piani alti della piramide sociale e un diritto penale massimo per tutti gli altri. Mentre la maggioranza di cui il ministro è espressione in questi mesi si è prodigata per la creazione di un diritto penale massimo riservato alla gente comune e ai piani bassi della piramide sociale, il ministro, contemporaneamente, quasi con perfetta divisione dei compiti, si è dedicato alla creazione di un diritto penale minimo per i ceti superiori. Con queste riforme il ministro - che è andato via, quindi non mi posso rivolgere direttamente a lui - ha riabilitato tutti i 3.600 condannati per abuso d’ufficio dal 1996 al 2020, ossia il peggio del peggio dei pubblici amministratori, e ha legittimato per il futuro l’abuso del potere pubblico e l’interesse privato in atti d’ufficio, lasciando indifesi i cittadini contro i favoritismi, le prevaricazioni di tanti piccoli e grandi Don Rodrigo; ha ampliato gli spazi di azione e di impunità per tanti lobbisti, affaristi e faccendieri in una fase storica nella quale è iniziata la grande corsa all’oro dei miliardi del PNRR e nella quale, per un verso, è stata ampliata a dismisura la discrezionalità dei pubblici amministratori e, per altro verso, si sta procedendo a depotenziare sistematicamente tutti i controlli - quelli della Corte dei conti e quelli dell’ANAC - e a svuotare la responsabilità erariale. Per questo il Movimento 5 stelle ha scelto di stare dall’altra parte della barricata, dalla parte dei cittadini senza potere"
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Redazione
18 gennaio 2024
  

 

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18/01/2024

Chiesa. "131° anniversario della nascita del venerabile Michele Arcangelo Vinti"; della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Venerabile Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti
Venerabile Vinti

18 gennaio 2024, 131° anniversario della nascita del venerabile Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti.
Oggi, 18 gennaio 2024, la comunità di Grotte è in festa perché ricorda il 131° anniversario della nascita del venerabile Vinti.
Era il 18 gennaio del 1893. Sesto in ordine di tempo, Michele Arcangelo Maria Antonio venne ad allietare la casa dei coniugi Domenico Vinti e Carmelina Palermo.
Questi furono i nomi che gli vennero imposti al momento del battesimo, amministratogli il 4 febbraio 1893 nella parrocchia santa Venera in Grotte, l’attuale Matrice.
La famiglia, prima cellula della società e chiesa domestica, ha messo in questo bambino il germe della fede. Ebbe la fortuna di nascere in una famiglia cristiana che fu il "primo seminario" per Michelino Vinti.
Alla sera i membri della famiglia Vinti recitavano il santo Rosario in ginocchio e con tanta devozione. Il piccolo Michele Arcangelo rivelò una particolare inclinazione verso la vita sacerdotale che divenne realtà precisamente il 9 luglio 1922, quando fu ordinato sacerdote dal vescovo mons. Lagumina. I suoi genitori furono per lui una guida saggia e i primi maestri nel curare la sua vocazione al sacerdozio. Spesso, fin da piccolo, era solito pronunciare queste espressioni: "
Voglio farmi santo sacerdote. Desidero diventare sacerdote e santo sacerdote".
Ma chi fu padre Vinti?
Fu un sacerdote umile, semplice, amante della purezza. Viveva in intimità con Gesù Eucaristia, amava la Madonna di un amore filiale e aveva una forte pietà per le anime del purgatorio. Stava ore dinnanzi a Gesù Eucaristia a tu per tu con Gesù, intrecciando un dialogo e pregando per le necessità delle persone che a lui si rivolgevano. La sua vita fu una testimonianza continua di una spiritualità semplice, ma profonda. Ha saputo dare sé stesso alle anime, ha scritto con la sua vita le più belle pagine di una spiritualità semplice e meravigliosa. Il miglior modo per ricordare padre Vinti è quello di imitarlo nelle virtù che lo hanno caratterizzato.
Venerabile Vinti prega per il popolo di Grotte e per i suoi giovani
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Graziella Vizzini
18 gennaio 2024
  

 

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17/01/2024

Chiesa. "La festa di sant'Antonio Abate""; a cura della prof.ssa Graziella Vizzini

 

Sant'Antonio Abate
Sant'Antonio Abate

17 gennaio 2024: festa di sant'Antonio Abate.
Sant'Antonio Abate, detto Sant'Antonio il Grande, è considerato il padre di tutti i monaci e di ogni forma di vita religiosa, pur non avendo redatto alcuna regola di vita monastica.
Nato a Coma, nel cuore dell'Egitto, intorno al 250, da una famiglia benestante. Morì ultracentenario nel 356 (a 106 anni).
Sant'Atanasio scrisse la sua biografia. Rimasto orfano a 18 anni, entrando in chiesa, ascoltò dal vangelo (cfr Mt 19,21), le seguenti parole: "Se vuoi essere perfetto, vendi ciò che hai, dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo, poi vieni e seguimi".
Profondamente toccato da queste parole, tornò a casa, vendette i beni ricevuti dal padre, distribuì il ricavato ai poveri, si ritirò in solitudine nel deserto della Tebaide in Egitto, dove intraprese la vita ascetica.
Tanti furono i suoi discepoli. Visse per ottant'anni vita da anacoreta. Fu tentato violentemente dal demonio, ma egli fu sempre vittorioso.
Appoggiò sant'Atanasio nella lotta contro gli Ariani. I suoi discepoli hanno tramandato alla Chiesa la sua sapienza, raccolta in 120 detti e in 20 lettere. Fu seppellito in un luogo deserto. Nel 561 fu scoperto il sepolcro e le sue reliquie cominciarono a viaggiare nel tempo da Alessandria a Costantinopoli fino in Francia nel secolo XI a Motte-Saint-Didier, dove fu costruita una chiesa in suo onore e lì affluirono folle di ammalati.
Nel giorno della sua festa liturgica si benedice il pane e gli animali domestici, di cui è protettore. Viene raffigurato solitamente con in mano il libro delle sacre scritture e sulle vesti o all'apice del bastone una croce a forma di T (Tau).
È invocato contro tutte le malattie della pelle e contro gli incendi. È considerato il guaritore dall'erpes zoster, noto con nome di fuoco di sant'Antonio. È patrono di moltissime città e paesi della Sicilia. È protettore degli eremiti, dei monaci e dei canestrai.
Onoriamo sant'Antonio imitando le sue virtù, in modo particolare l'obbedienza alla volontà di Dio e l'attaccamento alla preghiera continua e costante
.
(Nella foto a lato, antico quadro ad olio raffigurante sant'Antonio Abate, custodito nella chiesa San Francesco in Grotte).
  
  
Graziella Vizzini
17 gennaio 2024
  

 

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16/01/2024

Editoria. Gero Miceli nella "Antologia dei poeti siciliani contemporanei" - 4^ edizione

 

Antologia dei poeti siciliani contemporanei
Copertina

Gero Miceli
Gero Miceli

È in diffusione in questi giorni, su tutto il territorio siciliano, la IV edizione della "Antologia dei poeti siciliani contemporanei" a cura di José Russotti.
In questa 4^ edizione (come già nella 3^) sono presenti alcuni poeti della provincia di Agrigento; tra essi un posto particolare è riservato al nostro concittadino Gero Miceli.
Gli atri agrigentini presenti sono: Giuseppina Mira, Girolamo La Marca, Rodolfo Di Rosa, Margherita Biondo e Liliana Arrigo.
Nella precedente edizione erano riportati: Lina Riccobene, Maria Giuseppina Terrasi, Giuseppina Iacono Baldanza, Stella Vella, Anna Maria Bonfiglio, Salvatore Indelicato, Mario Rizzo, Lorenzo Peritore ed Enzo Alessi.
Su Gero Miceli, così scrive Tina Piccolo: "È una poesia singolare è quella di Gero Miceli, moderna nel linguaggio lirico così coinvolgente; il poeta ha una fonte di ispirazione variegata e sono molto intensi i temi sociali e d'amore. È una danza di immagini che si snoda nella trama dei versi, talvolta solari, talvolta graffianti. Certamente quella di Gero Miceli è una voce inconfondibile nel panorama letterario contemporaneo. Tra metafore, similitudini, profonde meditazioni ed emozioni coinvolgenti, la sua poesia è una tessera di riconoscimento. Il codice espressivo è davvero particolare ed è splendido leggere le liriche che si susseguono in una mirabile armonia. È poeta, il Miceli, sincero, autentico, innovativo nella sua voglia di dire e di comunicare concetti e sentimenti".
L'Antologia è una scoperta del mondo culturale siciliano e, di fatto, mette in contatto poeti di ogni parte dell'Isola; un volume molto utile per gli studiosi e gli appassionati
.  
  

Redazione
16 gennaio 2024
  

 

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16/01/2024

Politica. L'on. Rosellina Marchetta: "Mi impegnerò per la tutela degli animali"

 

On. Serafina Marchetta
On. Serafina Marchetta

"Nel manifestare personalmente ma anche pubblicamente per il ruolo che rivesto, il dolore per l’atroce morte di Aron, il pitbull bruciato vivo dal suo padrone in una piazza nel centro di Palermo - dichiara il deputato segretario all’ARS on. Rosellina Marchetta - manifesto l’intenzione di promuovere una serie di iniziative di natura legislativa e culturale per dare piena attuazione alla normativa vigente in Sicilia per la tutela degli animali e possibilmente migliorarla con il contributo degli operatori e le associazioni operanti nel settore. La tutela degli animali non deve essere solo un obbligo normativo ma un dovere morale e civile di ogni cittadino. La vicenda di Aron ci sollecita tutti a fare di più per arginare un fenomeno intriso di crudeltà e assoluta mancanza di rispetto per ogni forma di vita".
Nei giorni scorsi il cane era stato ricoverato dopo l’intervento di un passante, riportando ustioni su oltre l’80% del corpo e gravi danni agli organi interni, dopo essere stato bruciato dal proprietario.
"Nel ringraziare quanti si sono presi cura di Aron, curato presso la Clinica Zarcone di Palermo assistito e vegliato dai volontari LAV - ha proseguito l’on. Marchetta - auspico a livello nazionale, come richiesto dalla LAV, che la Commissione Giustizia della Camera proceda con l’esame e l’approvazione delle proposte di legge per inasprire le pene e rendere più efficaci le norme per perseguire i reati contro gli animali"
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Redazione
16 gennaio 2024
  

 

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15/01/2024

Chiesa. Santa Messa nel 131° anniversario della nascita del venerabile Michele Arcangelo Vinti; di Graziella Vizzini

 

131° anniversario della nascita del Venerabile Michele Arcangelo Vinti
Locandina


Il Venerabile Padre Vinti
Padre Vinti

Giovedì 18 gennaio 2024, il 131° anniversario della nascita del venerabile Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti sarà ricordato presso la chiesa Madre di Grotte: alle ore 17.30 verrà recitato il santo Rosario e alle ore 18.30 verrà celebrata la santa Messa presieduta da don Calogero Morgante, vice postulatore della causa di beatificazione.

*****

Giovedì prossimo, 18 gennaio 2024, ricorre il 131° anniversario della nascita del venerabile padre Michele Arcangelo Maria Antonio Vinti, avvenuta il 18 gennaio del 1893.
Sesto nato in ordine di tempo, venne ad allietare la casa dei coniugi Domenico Vinti e Carmelina Palermo.
Michele Arcangelo Maria Antonio; questi furono i nomi che gli vennero dati al momento del battesimo, amministratogli il 4 febbraio 1893 nella parrocchia Santa Venera in Grotte, l'attuale Matrice. I familiari lo chiamarono Mimì.
Fin dalla tenera età padre Vinti rivelò una particolare inclinazione verso la vita sacerdotale che divenne realtà precisamente il 9 luglio 1922, quando fu ordinato sacerdote dal vescovo mons. La Gumina.
La famiglia, chiesa domestica, è stata veramente il "primo seminario" per il Venerabile.
I suoi genitori furono per lui una guida saggia e primi maestri nel curare la sua vocazione al sacerdozio. Fin da piccolo pronunciava spesso queste espressioni: "Voglio farmi santo sacerdote. Desidero diventare sacerdote e santo sacerdote".
Padre Vinti fu un innamorato di Gesù Eucaristia, della Madonna e delle anime sante del Purgatorio. Un sacerdote semplice, amante dell'umiltà e della purezza. La sua spiritualità era semplice, ma profonda. Ha saputo dare sé stesso alle anime; ha scritto con la sua vita le più belle pagine di una spiritualità sacerdotale semplice e meravigliosa.
Ha lasciato il profumo delizioso delle sue virtù, della sua purezza, della sua offerta totale.
 
 

 

   

Prof. Graziella Vizzini
 

 

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13/01/2024

Scuola. "La sede degli uffici centrali dell'Istituto 'Roncalli - Sciascia' sia a Grotte"; di Piero Castronovo

 

Piero Castronovo
Piero Castronovo

Pubblichiamo la lettera aperta, indirizzata al sindaco Alfonso Provvidenza, di Piero Castronovo - già vicesindaco di Grotte, ideatore e moderatore del gruppo Facebook "L'Osservatore Grottese" - sul futuro accorpamento dell'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte e Comitini all'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto.

*****

Gentile Sindaco,
grazie per l’attenzione che ancora una volta riserva alle cose importanti della nostra comunità.
Come genitore e come cittadino, la notizia dell’accorpamento dell'Istituto scolastico “Roncalli” di Grotte a quello di Racalmuto mi ha letteralmente amareggiato.
La nostra scuola è sempre stata il fiore all’occhiello della scuola agrigentina, con una sua identità ben definita.
Comprendo perfettamente che i numeri degli alunni non permettono di continuare ad avere una Dirigenza Scolastica solo per Grotte.
Non riesco a capire però, perché, ogniqualvolta si decida di condividere un servizio con il vicino Comune di Racalmuto, si parli di accorpamento e non semplicemente di “condivisione”. Cosa che magari comporterebbe la destinazione della sede del Dirigente Scolastico e degli uffici di segreteria a Grotte e non a Racalmuto.
In precedenza è stata soppressa la filiale Unicredit di Grotte ed è rimasta quella di Racalmuto.
La gran parte dei servizi sanitari, erogati precedentemente dal Presidio sanitario di Via Confine, sono stati dirottati a Racalmuto.
Non si può pretendere che ad avere disagi sia solamente la comunità di Grotte, solo perché Racalmuto ha qualche cittadino o studente in più.
Caro Sindaco, non le voglio attribuire la responsabilità - perché non è ovviamente sua - ma può far sentire come Primo Cittadino della nostra comunità la sua voce affinché la sede degli uffici centrali dell’Istituto “Roncalli - Sciascia” sia a Grotte e non a Racalmuto, cosa che ci darebbe un po' di sollievo.
Grotte e Racalmuto sono due paesi fratelli, ma molto eterogenei fra di loro.
L’unione dei due Comuni è per me cosa improbabile.
Continuare a sostenere questa tesi rappresenta una perdita di tempo.
Sia i grottesi che i racalmutesi voterebbero “NO” ad un quesito referendario di unione tra due comuni.
“SI” ai servizi in condivisione, ma senza impoverire nessuno dei due centri.
Cose giuste ed uguali.
Mi sembra doveroso rivolgere un sentito ringraziamento alla professoressa Uttilla, Dirigente Scolastico attento è scrupoloso, persona seria attaccata al senso del dovere.
Un altro grazie all’ing. Santino Lo Presti per essersi battuto per la nostra scuola, per averci garantito sino a questo anno scolastico (2023/2024) la nostra autonomia.
Grazie a lei, caro Sindaco, che come sempre prende a cuore le nostre istanze.
Se può, le chiedo di farsi carico anche di questa.

Piero Castronovo

  

 

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13/01/2024

Teatro. "Personaggi in satira" con Sandro Re, al Circolo Empedocleo di Agrigento; venerdì 26 gennaio

 

"Personaggi in satira" con Sandro Re
Locandina

Un nuovo appuntamento per la settima stagione del Teatro da Camera all'Empedocleo di Agrigento.
Venerdì 9 febbraio. alle ore 18.15 (dapprima previsto per il 26 gennaio, è stato poi rinviato), si esibisce sulla pedana della saletta teatro del Circolo culturale l'attore Sandro Re.
Il cabarettista presenta in esclusiva lo spettacolo “Personaggi in satira”; con la partecipazione di Tonino Migliaccio.
Una sorta di performance nella quale vengono proposte alcune delle figure maggiormente presenti sulla scena internazionale: Matteo Messina Denaro, papa Francesco e Donald Trump.
Uno spettacolo sostenuto dai direttori artistici del Teatro da Camera Giuseppe Adamo e Mario Gaziano.
L'ingresso è libero con accesso prioritario secondo ordine d'arrivo
.
  
Redazione
13 gennaio 2024   
  

 

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12/01/2024

Chiesa. Programma del "Triduo in onore di sant'Antonio Abate", in chiesa Madre

 

Triduo in onore di sant'Antonio Abate
Locandina

La parrocchia Santa Venera - Chiesa Madre in Grotte ha comunicato il programma delle funzioni religiose e delle celebrazioni eucaristiche in occasione del Triduo in onore di sant'Antonio Abate.
Le liturgie verranno celebrate nei seguenti orari:
Domenica 14 gennaio
- ore 17.30, santo Rosario
- ore 18.00, santa Messa
Lunedì 15 gennaio
- ore 17.30, santo Rosario
- ore 18.00, santa Messa
Martedì 16 gennaio
- ore 17.30, santo Rosario
- ore 18.00, santa Messa
Mercoledì 17 gennaio - Festa di sant'Antonio Abate
- ore 11.00, santa Messa e benedizione del pane
- ore 17.00, santo Rosario
- ore 17.30, santa Messa e benedizione del pane
- a seguire, accompagnamento del simulacro di sant'Antonio Abate sul sagrato, con i Tamburinari, e benedizione degli animali
.  
  

Redazione
12 gennaio 2024
  

 

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12/01/2024

Attualità. "Dov'è il fascismo"; di Raniero La Valle

 

Raniero La Valle
Raniero La Valle

Raniero La Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire d’Italia» e più volte parlamentare.

*****

È stato fuorviante il dibattito protrattosi per giorni e giorni sul fascismo della signora Meloni. Esso non consiste nel beneplacito al saluto romano, ma nella cultura fascista che la determina nella sua azione di governo.
Se ne possono fare solo alcuni esempi.
Il primo è quello di riferirsi sempre all’Italia come alla “Nazione”, per marcare un’identità, non per vezzo di linguaggio.
Ma l’Italia, secondo la Costituzione, è una Repubblica, non è un Nazione, ed è la Repubblica, cioè il diritto, non sono le viscere, a fare il cittadino. Altrimenti si fa lo Stato etnico, e se arrivano altri si grida alla sostituzione etnica, si sogna il blocco navale, si chiudono i porti oppure, arrivati, li si imprigiona, li si segrega e li si deporta, fuori dalla vista, fuori dai confini, in Albania o in Tunisia, magari a pagamento.
È quanto accade con lo Stato di Israele, che la discriminazione etnica l’ha messa addirittura in una legge di rango costituzionale che definisce Israele come lo “Stato nazione del popolo ebraico”, e solo a questo, “esclusivamente” riserva “il diritto di esercitare l’autodeterminazione nazionale”, che vuol dire negare agli altri la partecipazione alla sovranità, i diritti politici e perfino, come pretende il generale Effi Eitam, leader del partito religioso, il porto d’armi; e questo è il fascismo che porta al genocidio, come oggi a Gaza e che i palestinesi li vuole mandare nel deserto, in Egitto, in Congo, o tenerli in prigioni a cielo aperto (lo “Stato” palestinese della soluzione a due Stati, raccomandata, ma solo ora, da Biden).
Altra prova di fascismo è l’orgogliosa reiterata rivendicazione di un potere non “ricattabile”. Ma “ricattare” vuol dire minacciare un male per ottenere un bene: la democrazia è che un potere può essere tolto se non obbedisce al bene comune, e la minaccia di togliere potere al potere la fanno i Parlamenti nelle Repubbliche parlamentari e gli elettorati quando sono chiamati a votare.
Il fascismo è che il Parlamento non può togliere la fiducia ai governi, gli elettorati non possono votare per uno o più lustri, e il potere è inamovibile; l’elezione diretta di un presidente del consiglio (la madre, per la Meloni, di tutte le riforme) lo rende non “ricattabile”: non può infirmarne il potere né un Parlamento, né un Presidente della Repubblica né, fin quando il potere non lo chiami alle urne, l’elettorato: e questo è fascismo. È stato quando il Gran Consiglio del fascismo ha “ricattato” Mussolini a piazza Venezia, che il Duce è stato ficcato dal re in un’ambulanza.
Altra prova di fascismo è la passione della guerra e l’entusiasmo per le armi. E quando la guerra non la si può fare in proprio, la si fa fare agli altri, senza far loro mancare le armi, perché quelle non finiscano mai, lasciando invece che finiscano i soldati, che è il regalo che stiamo facendo all’Ucraina, al suo autogenocidio (e il Partito Democratico si astiene).
Ci sarebbero tante altre cose proprie del fascismo: la subalternità ai potenti Alleati, il corporativismo, il classismo fiscale, l’invenzione del nemico, la propaganda. Non il folklore dei vecchi riti.
Di questo dovremmo accorgerci
.  
  
Raniero La Valle
12 gennaio 2024
  

 

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12/01/2024

Iniziative. In musica la poesia "Sona sona la nuvena" di Aristotele Cuffaro

 

Sona sona la nuvena
Guarda il video

In musica la poesia "Sona sona la nuvena" di Aristotele Cuffaro (guarda il video).
"Come ben sapete quando scrivo una poesia ho il piacere di condividerla a tutti i miei amici tramite i canali social - scrive così Aristotele Cuffaro, e le sue parole rivelano una evidente emozione -. Ebbene, Tom Sinatra insieme a Salvatore Pumo e Giovanni Moscato appena letta 'Sona sona la nuvena' mi hanno fatto la splendida sorpresa di averla musicata e cantata. Li ringrazio di vero cuore nella speranza che per le prossime festività natalizie venga cantata da tutti".

"SONA SONA LA NUVENA”

Sona sona la nuvena,
ni la notti leva pena.
Dormi dormi la vicina,
aggiuviglia la gna Pina.

Porta luci,
cuntintizza,
porta gioia
la carizza.

È lu santu
Sarvaturi,
ti cunorta
lu duluri.

Fa la festa
ciaramedda,
canta tutta
la vanedda.

Sona sona
sunaturi,
manna a tutti
paci e amuri.

Testo: Aristotele Cuffaro
Musica: Tom Sinatra e Salvatore Pumo
Voce: Giovanni Moscato
Montaggio: DC Produzioni, di Daniel Carlisi.

Pubblichiamo il montaggio - guarda il video - (© a cura di
Daniel Carlisi). 
  
Redazione
12 gennaio 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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11/01/2024

Comune. Appalti pubblici: iscrizione alla piattaforma "Traspare" per "Imprese" e "Professionisti"

 

Appalti pubblici
Avviso

L’arch. Sebastiano Alesci, Responsabile dell’Area n. 6 (LL.PP. E PNRR) del Comune di Grotte, con una comunicazione ufficiale, rende noto che il Comune intende procedere all’affidamento di appalti pubblici di lavori, servizi e forniture anche mediante la piattaforma per le procedure di gare telematiche "TRASPARE" utilizzata dalla Centrale Unica di Committenza dei Comuni di Letojanni, Castelmola, Mongiuffi, Melia e Taormina.
In tal modo sarà possibile rispettare il principio di accesso al mercato di cui al Decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 - "Codice dei contratti pubblici in attuazione dell'articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78, recante delega al Governo in materia di contratti pubblici".
La piattaforma, raggiungibile all'indirizzo https://cucletojanni.traspare.com, consente agli operatori economici di ridurre gli oneri della documentazione standard di gara e i tempi di partecipazione e di dare maggiore pubblicità delle proprie peculiarità produttive.
Per gli Operatori Economici interessati è necessario iscriversi negli appositi elenchi della piattaforma, seguendo le istruzioni presenti on line.
Ogni ulteriore informazione potrà essere richiesta agli uffici del Comune di Grotte, in Piazza Umberto I (pec: comunedigrotte@pec.it).
La piattaforma è gestita dalla Centrale di Committenza con sede in Via Vittorio Emanuele n. 115  - 98037 Letojanni (ME) - (pec: centraleunicadicommittenza@pec.it)
. 
  
Redazione
11 gennaio 2024
  

 

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11/01/2024

Ricorrenze. 80 anni fa veniva a mancare Gero Zambuto, regista del primo film Totò

 

Gero Zambuto
Gero Zambuto

Libro di Daniela Spalanca
Libro di Daniela Spalanca

L'11 gennaio 1944 - 80 anni fa - a Bassano del Grappa veniva a mancare l'attore, doppiatore e regista Gero Zambuto.
Registrato all'anagrafe come Gerardo Calogero Lucrezio Zambuto, era nato a Grotte il 14 aprile 1887.
Dopo aver iniziato gli studi di giurisprudenza, decise di dedicarsi alla professione di attore teatrale, che intraprese poco più che ventenne dapprima con Andrea Maggi, per giungere poi ad una formazione da lui diretta nel 1912 e successivamente ad un'altra, formata nel 1915 con Giuseppe Sterni e Olga Vittoria Gentilli.
Zambuto in seguito si avvicinò al cinema, e nel 1913 fu scritturato dall'Aquila Films di Torino assieme alla moglie Claudia Gaffino, dove esordì con il film "La regina dell'oro". Recitò poi come attore in vari film, tra i quali "La fiaccola sotto il moggio" (1916), "Povere bimbe" (1923) e "Maciste imperatore" (1924). Negli anni successivi lavorò per altre importanti case cinematografiche come la Ambrosio Film, la Itala Film e la Lombardo Film.
Come regista girò diversi titoli: "Il matrimonio di Olimpia" (1918) e "Hedda Gabler" (1920).
Alla fine della prima guerra mondiale Zambuto ritornò al teatro, fece parte del complesso artistico del Teatro Odescalchi (1924), e pochi anni dopo fu condirettore della compagnia di Marta Abba, per assumere quindi nel 1931 la direzione di un complesso che si esibì al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Nel 1935 fu al teatro Eliseo di Roma accanto ad Anna Magnani e Pina Renzi.
La sua carriera cinematografica proseguì nel periodo del sonoro, in un certo numero di pellicole fra cui "Fermo con le mani" (1937), di cui fu regista, film divenuto celebre per aver convinto Totò a debuttare sul grande schermo (vedi qualche scena).
Fu pure doppiatore, e diede la sua voce ad attori stranieri del calibro di Raimu, W. C. Fields, George Arliss, Emil Jannings, Wallace Beery, Charles Laughton, Pierre Renoir, Harry Baur. Svolse inoltre un ruolo nel doppiaggio italiano originale del film d'animazione Disney Biancaneve e i sette nani (edizione del 1938), dove prestò la voce a Eolo.
Morì di anemia nel 1944 a Bassano del Grappa. Era padre dell'attore Mauro Zambuto (ricordato in un articolo di Venerando Bellomo), doppiatore italiano di Stan Laurel.
Alla sua figura è dedicato il libro della giornalista Daniela Spalanca "Gero Zambuto. Il primo regista di Totò", pubblicato nel 2017 da Libridine nella collana Documenti
. 
  
Redazione
11 gennaio 2024
  

 

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11/01/2024

Scuola. Accorpamento degli Istituti "Sciascia" e "Roncalli"; lettera aperta del sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza

 

Sindaco Alfonso Provvidenza
Alfonso Provvidenza

A partire dal prossimo anno scolastico 2023/2024 l'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte e Comitini verrà accorpato all'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto. La nuova istituzione scolastica prenderà il nome di Istituto Comprensivo "Sciascia - Roncalli". Lo ha stabilito, con il Decreto assessoriale n° 1/Gab del 04/01/2024, l'assessore dell'istruzione e della formazione professionale della Regione Siciliana on. avv. Girolamo Turano (leggi il Decreto).
Pubblichiamo di seguito la lettera aperta del sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, che interviene chiarendo i vari aspetti della questione.

*****

Cari studenti, alunni, famiglie, docenti e lavoratori tutti dell'I.C. "Angelo Roncalli" di Grotte,
com'è noto il nostro istituto è stato accorpato all'I.C. "Leonardo Sciascia" di Racalmuto.
Ciò è stato deciso dalla Regione Siciliana con l'approvazione del Piano di dimensionamento e razionalizzazione della rete scolastica della Sicilia per l'anno scolastico 2024/2025.
In questi anni abbiamo resistito, ma purtroppo la "voglia matta" di "razionalizzazione" della rete scolastica ha definitivamente stroncato la nostra resistenza.
Questa volta il non sufficiente numero di studenti e la posizione geografica non hanno permesso un nuovo miracolo!
Purtuttavia, l'accorpamento degli Istituti di Grotte e Racalmuto è da considerarsi come un fatto positivo; e questo perché è stato evitato il peggio, ossia l'accorpamento delle nostre scuole con istituti di paesi più grandi e distanti, non solo geograficamente, dal nostro territorio.
L'aggregazione con lo Sciascia di Racalmuto determina semplicemente un dimensionamento della direzione scolastica sotto l'aspetto squisitamente amministrativo (che abbiamo difeso fino a quando possibile, cioè fino a quando la legge lo ha consentito); rimarrà sempre la nostra "specificità" didattica e formativa che ci consentirà di continuare ad essere una delle migliori scuole della provincia di Agrigento.
Il nuovo istituto si chiamerà Sciascia / Roncalli, i nostri plessi continueranno ad erogare istruzione e formazione come sempre hanno fatto senza nessun cambiamento formale e sostanziale, anche con riferimento ai servizi garantiti dal Comune di Grotte a partire della manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici.
Si tratta di un semplice dimensionamento organizzativo che non apre le porte a nessuna Unione / Fusione tra i due comuni (come qualcuno, invece, continua ad auspicare); il piano regionale avvia una sorta di mero consorzio di funzioni che, nel prossimo futuro, potrà riguardare anche l'azione della polizia locale o la gestione dei servizi pubblici locali.
Nei prossimi giorni incontrerò il collega di Racalmuto e la dirigente scolastica dello Sciascia; i rapporti sono e saranno ottimi e tutti continueremo a lavorare per consolidare l'ottima ed invidiabile tradizione della scuola grottese.
W Grotte, sempre!

Il Sindaco
Alfonso Provvidenza

  

 

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10/01/2024

Volontariato. Bando per 2 operatori del Servizio Civile Universale da impiegare alla Pro Loco "Herbessus" di Grotte

 

Bando per 2 operatori del Servizio Civile Universale
Locandina

È stato già pubblicato il bando per la selezione di 2 operatori volontari da impiegare nel progetto "Usanze e itinerari culturali nel territorio Siculo" del Servizio Civile Universale presso la Pro Loco "Herbessus" di Grotte (leggi il bando).
Il Servizio Civile Universale avrà una durata di 12 mesi, con un orario di servizio pari a 25 ore settimanali.
Gli aspiranti operatori volontari dovranno presentare la domanda di partecipazione esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it.
Le domande di partecipazione devono essere presentate entro e non oltre le ore 14.00 del 15 febbraio 2024.
Possono presentare la propria candidatura, gli aspiranti operatori volontari che abbiano compiuto i 18 anni e non compiuto i 29 anni di età
. 
  
Redazione
10 gennaio 2024
  

 

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10/01/2024

Iniziative. Visita alla "Mostra del Presepe artistico" con l'ideatore Gero Miceli

 

Visita alla "Mostra del Presepe artistico" con l'ideatore di Gero Miceli
Guarda il video

Presso la storica "Torre del Palo", a Grotte, è stata allestita una Mostra del Presepe Artistico, aperta al pubblico dal 16 dicembre 2023 al 14 gennaio 2024 (guarda il video).
Il direttore di Grotte.info Quotidiano, Carmelo Arnone, è andato a visitarla in compagnia dell'ideatore e realizzatore Gero Miceli.
Non un semplice presepe ma una realizzazione artistica curata nei minimi dettagli, arricchita da particolari installazioni, ambientazioni, personaggi.
Oltre che uno spettacolo da vedere, un'esperienza attraverso la quale riflettere sui vari aspetti della condizione umana.
Gero Miceli, nel colloquio con Carmelo Arnone, ha sottolineato il valore della tradizione secolare - che si narra risalga a 800 anni fa, ad opera di san Francesco d'Assisi - da trasmettere alla nuove generazioni.
Ogni singolo "quadro" della mostra è stato voluto e realizzato avendo come fine quello di dare un messaggio e di donare al visitatore un arricchimento personale.
La mostra, ad ingresso gratuito, sarà aperta tutti i giorni sino a domenica 14 gennaio 2024, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00.

Pubblichiamo le riprese della visita - guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info")
. 
  
Redazione
10 gennaio 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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09/01/2024

Editoria. Presentazione del romanzo "Tacito silenzio" di Armando Caltagirone

 

Presentazione del romanzo "Tacito Silenzio" di Armando Caltagirone
Guarda il video

Presso l'Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione" in Grotte (AG), sabato 23 dicembre 2023 si è svolta la presentazione del romanzo "Tacito silenzio" (Salvatore Sciascia Editore), scritto da Armando Caltagirone (guarda il video).
Tratta da una storia vera, l'opera narra le vicende relative a un terribile fatto di cronaca accaduto a Grotte il 7 settembre 1945: l'omicidio di Rosetta, una sedicenne, bella e "di buona famiglia", perpetrato da uno spasimante ventenne. Nella finzione romanzesca, lei è Aurora, lui Ignazio.

Presentazione del romanzo "Tacito silenzio" di Armando Caltagirone

Alla dettagliata e puntuale ricerca storica sui fatti, l'Autore ha sapientemente saputo coniugare l'analisi dell'animo umano, scavando in profondità nella personalità dei suoi personaggi, irrimediabilmente figli di una cultura ancora legata a dinamiche sociali ormai (forse) desuete.
Nel corso della manifestazione, introdotta e coordinata da Salvatore Bellavia, sono intervenuti: il sindaco Alfonso Provvidenza, il presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi, il giornalista Gaetano Savatteri - autore della prefazione - in videomessaggio, l'editore Salvatore Sciascia, il dott. Salvatore Filippo Vitello e l'autore Armando Caltagirone.
Le relazioni sul libro sono state curate da Giandomenico Vivacqua e Giovanni Volpe. Gli attori Claudia Volpe e Salvatore Milano hanno interpretato alcuni brani del libro.

Pubblichiamo il video della manifestazione - guarda il video - (riprese © a cura
di Emanuele Licata). 
  
Redazione
9 gennaio 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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09/01/2024

Cronaca. Innocenzo Infantino, l'angelo della vita: salva passeggero su aereo in volo

 

Innocenzo Infantino
Innocenzo Infantino

Come nei migliori film d'azione, quando ogni speranza sembra perduta, arriva lui, l'eroe, e sistema ogni cosa.
In questo caso non si è trattato di un film ma di un fatto realmente accaduto su un aereo di linea Easyjet da Catania a Milano, e a risolvere la situazione ci ha pensato lui, l'angelo della vita, Innocenzo Infantino, che con notevole professionalità e sangue freddo ha salvato da morte certa un passeggero esanime.
Seguiamo il racconto dalle sue parole.
"Mattina. Aereo Catania-Malpensa. Poltrona 27 A in fase di volo, ritorno dalle vacanze natalizie.
Accendo il mio tablet, e decido di rilassarmi con la lettura. Ogni tanto, distolgo il mio sguardo, per contemplare dal finestrino quel cielo dipinto di nuvole e di blu, trastullandomi tra i miei pensieri.
Dal fondo dell'aereo una signora inizia a gridare. Il marito perde i sensi e si accascia sulla poltrona.
Immediatamente hostess e stuart di bordo distendono il paziente per terra e provano a risvegliarlo. Niente. Inizia a crearsi un clima di tensione e paura. Mancano 20 minuti per l'atterraggio.
Il personale di bordo cerca di prendere il polso e misurare la pressione, prova, riprova, ma niente. Il paziente rimane incosciente.
Una delle hostess presa dallo sconforto si rivolge verso di noi per chiedere se c'è un sanitario a bordo.
Nulla, tutti vacanzieri, tranne me. Così lascio i miei pensieri e corro verso la scena.
Controllo il polso e noto assenza di battito, metto due dita sulla carotide, niente.
Controllo anche se il paziente ha qualche riflesso. Niente. Il paziente è andato in arresto cardiaco.
Chiedo allo stuart di aiutarmi a togliere il cappotto del paziente e il maglione. Inizio a fare la manovra cardiopolmonare.
Via con le prime 30 compressioni. Controllo, niente. Ancora con altre 30. Niente. Altre 30. Niente.
Chiedo subito allo stuart di prendere il defibrillatore. Mentre accende il DAE continuo con la rianimazione, pensando che fra 10 minuti, se il cuore non riprende a battere, il paziente inizia ad avere danni irreversibili fino a lasciarci le penne.
In quel momento ho iniziato a realizzare come fossero preziosi i minuti del tempo.
Metto gli elettrodi e via con la prima scarica. Ricontrolliamo e finalmente il cuore riprende a battere.
Mentre il personale prepara l'atterraggio, lo stuart chiama per far arrivare i soccorsi. Io rimango per terra insieme al paziente.
Finalmente atterriamo e anestesista e infermieri prendono in consegna il paziente.
Soltanto in seguito ricevo la telefonata della moglie, che mi ringrazia per il soccorso prestato, informandomi che il marito è in osservazione in ospedale ma fuori pericolo.
Ringrazio il Signore per avermi dato lucidità e freddezza in quei 20 minuti interminabili della mia vita.
Di questo viaggio con Easyjet rimane una vita salvata e l'emozione di un battito
".
Manovre salvavita BLSD (Basic Life Support Defibrillation: primo soccorso con l'impiego di defibrillatore) che sarebbero già difficili in un ambiente normale, ad alta quota nell'angusto spazio del corridoio di un aereo low cost diventano quasi impossibili da effettuare; ma sul volo c'era un "angelo della vita" che, con grande competenza e generosità, è riuscito a dare ancora battito e respiro a quel corpo senza speranza.

  
Carmelo Arnone
9 gennaio 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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08/01/2024

Musica. "Gran Concerto dell'Epifania" del Complesso Bandistico "G. Verdi"

 

"Gran Concerto dell'Epifania" del Complesso Bandistico "G. Verdi"
Guarda il video

Domenica 7 gennaio 2024, nella chiesa Madre di Grotte, il Complesso Bandistico "Giuseppe Verdi" diretto dal M° Salvatore Puglisi ha eseguito il "Gran Concerto dell'Epifania" (guarda il video).
Si è rinnovato, anche quest'anno, il consueto appuntamento musicale, con la collaborazione del parroco don Salvatore Zammito e il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Grotte.
Il brano iniziale del concerto è stato diretto - a sorpresa - dalla M^ Julia Di Stefano. Le introduzioni sono proposte da Giusy Licata e Beatrice Rinaldi.
Nel corso del concerto hanno preso la parola: il sindaco Alfonso Provvidenza, il presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi, il parroco don Salvatore Zammito e il presidente del Complesso Bandistico Mimmo Tulumello.

Pubblichiamo la ripresa del concerto - guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info")
. 
  
Redazione
8 gennaio 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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07/01/2024

Musica. Concerto dell'Epifania eseguito dalla Corale Polifonica "Terzo Millennio"

 

Concerto dell'Epifania eseguito dalla Corale Polifonica "Terzo Millennio"
Guarda il video

Sabato 6 gennaio 2024, nella chiesa Madre di Grotte, la Corale Filarmonica "Terzo Millennio" diretta dal M° Domenico Mannella ha eseguito il tradizionale Concerto dell'Epifania (guarda il video).
Un appuntamento musicale che si ripropone, con la collaborazione del parroco don Salvatore Zammito e il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Grotte.
La formazione composta da soprani, contralti, tenori e bassi, è stata accompagnata alla tastiera dal M° Mannella.
Quest'anno insieme alla Corale si sono esibite, come ospiti d'eccezione, le giovani artiste Elena Mattina al violino, Aurora Pilato al flauto e il mezzosoprano Melania Marchese.
Il concerto, presentato da Tiziana Messina, si è concluso con gli interventi di Alfonso Provvidenza (Sindaco di Grotte), Giacomo Orlando (storico componente della Corale), don Salvatore Zammito (parroco della chiesa Madre), e con i ringraziamenti del M° Domenico Mannella.

Pubblichiamo la ripresa del concerto - guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info")
. 
  
Redazione
7 gennaio 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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07/01/2024

Letture Sponsali. "Letture intrise della simbologia dell'acqua"

 

Amore Sponsale
Sposalizio

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Le letture di questa domenica sono intrise della simbologia dell'acqua.
Dalle parole di Isaia "O voi tutti assetati, venite all'acqua...", passando per la prima lettera di san Giovanni Apostolo "Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo...", fino ad arrivare, come in un crescendo, alla narrazione del battesimo di Gesù.
L'acqua lava, purifica. L'acqua è l'elemento da cui ha avuto origine la vita.
L'acqua, a differenza dei corpi solidi, genera un tutt'uno: le acque si mescolano e non sarà più possibile, dopo, dire cosa apparteneva a chi.
Si capisce dunque quanto sia importante la simbologia dell'acqua nel matrimonio e nell'unione sponsale.
Però, secondo l'ammonizione di san Giovanni Apostolo, è importante tenere a mente che Gesù Cristo è colui che è venuto non con l'acqua soltanto, ma con l'acqua, il sangue e lo Spirito.
L'unione sponsale si fonda anche sul sangue: sulla rievocazione costante della Passione di Gesù.
E sullo Spirito, che è l'alito vivificante di Dio sopra di noi.
Possa il Signore darci la grazia di conoscere, come coppie di sposi, il significato profondo di acqua, sangue e Spirito e, come una colomba, discenda sul nostro capo e ci benedica.
Barbara e Adriano
 
  

Redazione
7 gennaio 2024  
  

 

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06/01/2024

Chiesa. Domenica 7 gennaio, inizio del cammino di fede per i fidanzati, in preparazione al matrimonio

 

Cammino di fede per i fidanzati
Fidanzati

Inizierà domani, domenica 7 gennaio 2024, il cammino di fede che la comunità ecclesiale di Grotte propone ai fidanzati, in preparazione al sacramento del Matrimonio.
I giovani delle tre parrocchie cittadine che intendono prendervi parte potranno partecipare alla santa Messa delle ore 18.00 nella chiesa parrocchiale della Madonna del Carmelo e successivamente al primo incontro.
Si tratta dell'unico cammino formativo proposto dalle parrocchie di Grotte, guidato da tre coppie di sposi, con l'assistenza spirituale di don Sergio Sanfilippo.
I fidanzati che non avessero ancora ricevuto il sacramento della Confermazione (Cresima) possono altresì prepararsi dandone comunicazione in parrocchia.
La preparazione al matrimonio, alla vita coniugale e familiare, è di rilevante importanza per il bene della Chiesa. Di fatto il sacramento del Matrimonio ha un grande valore per l'intera comunità cristiana e, in primo luogo, per gli sposi, la cui decisione è tale che non dovrebbe essere soggetta all'improvvisazione o a scelte affrettate.
Aumenta sempre più il numero dei divorzi e delle separazioni, anche nei primi anni di tale vita coniugale. Tutto ciò porta inevitabilmente ad una inquietudine pastorale. Chi contrae matrimonio, è realmente preparato a questo? Il problema della preparazione al sacramento del Matrimonio, e alla vita che ne segue, emerge come una grande necessità pastorale innanzitutto per il bene degli sposi, per tutta la comunità cristiana e per la società. Perciò crescono dovunque l'interesse e le iniziative per fornire risposte adeguate e opportune alla preparazione al sacramento del Matrimonio.
Ciò che viene chiamato "Preparazione" comprende un ampio ed esigente processo di educazione alla vita coniugale, la quale deve essere considerata nell'insieme dei suoi valori. Per questo la preparazione al matrimonio, se si considera il momento psicologico e culturale attuale, rappresenta un'urgente necessità. Di fatto è educare al rispetto e alla custodia della vita, che nel Santuario delle famiglie deve diventare una vera e propria cultura della vita umana in tutte le sue manifestazioni e stadi per coloro che fanno parte del popolo della vita e per la vita.
Il cammino di preparazione prevede che i fidanzati posseggano gli elementi basilari di carattere psicologico, pedagogico, legale e medico, concernenti il matrimonio e la famiglia. Tuttavia, specialmente per quanto riguarda la donazione totale e la procreazione responsabile, la formazione teologica e morale ha avere un particolare approfondimento. Infatti, l'amore coniugale è amore totale, esclusivo, fedele e fecondo
.
  
Redazione
6 gennaio 2024    
  

 

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06/01/2024

Letture Sponsali. "A volte smarriamo il cammino"

 

Amore Sponsale
Sposalizio

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Noi, come i Magi, siamo alla ricerca di Gesù, nostro Signore.
La sua stella risplende anche per noi e ci indica la via.
Noi, però, non sempre siamo capaci di scorgerla.
A volte smarriamo il cammino e il nostro sguardo è avvolto dalle tenebre.
Altre volte, invece, la stella è sopra di noi: ci precede e ci indica il luogo esatto in cui è Gesù.
In questi momenti il cuore si dilata perché dentro di noi proviamo una gioia grandissima.
Questa gioia è la gloria del Signore e, come dice il profeta Isaia, essa brilla sopra di noi.
Ci riveste di luce e dissipa le tenebre: ci rende diversi, ci trasforma.
Chi ha la grazia di conoscere la gloria del Signore non è più lo stesso.
Come i Magi farà ritorno al proprio paese, ma "per un'altra strada".
Questo è il mistero di Cristo: un mistero che siamo chiamati a conoscere, come singoli, come coppie di sposi e come comunità.
San Paolo lo esplicita nello stralcio della Lettera agli Efesini che leggiamo in questa festa solenne: "... che le genti sono chiamate, in Cristo Gesù, a condividere la stessa eredità, a formare lo stesso corpo e ad essere partecipi della stessa promessa per mezzo del Vangelo".
Come coppie di sposi, rivolgiamo al Signore la preghiera di fare nostre queste parole del santo apostolo, affinché la luce della stella del Signore brilli su di noi e ci insegni la via per partecipare della sua gloria eterna.
Barbara e Adriano
 
  

Redazione
6 gennaio 2024  
  

 

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05/01/2024

Comune. Sbagliato il numero di conto corrente nei bollettini per le lampade votive; disponibili i bollettini corretti

 

Lampade votive
Lampade votive

Addebiti
Addebiti

È errato il numero di conto corrente riportato nei bollettini inviati nei giorni scorsi dal Comune di Grotte, per il pagamento delle lampade votive e i servizi cimiteriali.
Ieri, giovedì 4 gennaio, gli uffici comunale avevano diffuso la notizia che i bollettini potevano essere pagati entro il 15 febbraio, senza aggravio di mora. Gli utenti che, nel frattempo, si erano recati all'ufficio postale si sono visti rifiutare il pagamento, a causa del conto corrente risultato errato.
Nella serata di ieri è arrivata la conferma ufficiale da parte del sindaco Alfonso Provvidenza, con un avviso sul sito del Comune: "Si comunica che il pagamento delle bollette delle lampade votive e servizi cimiteriali, potrà essere effettuato entro il prossimo 15 febbraio. Si avvisa che per un mero refuso è stato riportato un numero di conto corrente postale ERRATO nei bollettini. Nei prossimi giorni il nostro incaricato Giuseppe Figliola provvederà a distribuire presso i punti di pagamento e l'ufficio postale i bollettini postali corretti. Il modello da utilizzare è riportato in questa news (come allegato). Per ulteriori chiarimenti rivolgersi a Giuseppe Figliola (0922947531) che ringrazio sempre per la disponibilità. È possibile, inoltre, pagare le due fatture in unico bollettino, risparmiando la tassa per il pagamento, basta sommare l'importo delle due fatture. Ci scusiamo per il disagio".
Intanto per alcuni cittadini il disagio si è concretizzato in un danno economico, dal momento che l'istituto bancario ha addebitato loro ben 11,00 euro per ciascun bollettino a titolo di "Commissione per dati errati su bonifico" (vedi foto a lato). Questi utenti si chiedono chi rimborserà loro il denaro trattenuto dalla banca a causa del mero refuso dovuto agli uffici comunali
.
È possibile scaricare il bollettino postale corretto, compilabile, messo a disposizione dal Comune (scarica il bollettino).

  
Redazione
5 gennaio 2024    
  

 

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04/01/2024

Musica. "Gran Concerto dell'Epifania" del Complesso Bandistico "G. Verdi"; domenica 7 gennaio

 

Gran Concerto dell'Epifania
Manifesto

Si terrà domenica 7 gennaio 2024, alle ore 19.00 nella chiesa Madre di Grotte, il "Gran Concerto dell'Epifania" proposto dal Complesso bandistico "G. Verdi" diretto dal M° Salvatore Puglisi.
È ormai diventato un appuntamento fisso del periodo natalizio, il concerto organizzato dall'Associazione Musicale "Giuseppe Verdi - Città di Grotte", quest'anno realizzato con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Grotte e dalla Regione Siciliana - Assessorato Regionale ai Beni Culturali e all'Identità Siciliana.
Immediatamente dopo la conclusione della Messa domenicale in chiesa Madre, nel presbiterio avrà luogo la premiazione dei Presepi (a cura dell'Associazione "Nino Martoglio"), alla quale farà seguito il concerto
.
  
Redazione
4 gennaio 2024    
  

 

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04/01/2024

Comune. Pagamento dei bollettini per le lampade votive entro il 15 febbraio

 

Pagamento dei bollettini per le lampade votive entro il 15 febbraio
Manifesto

Leggi l'aggiornamento 05/01/2024.

Potranno essere pagati entro il 15 febbraio 2024
i bollettini, inviati dal Comune di Grotte, per le lampade votive e i servizi cimiteriali.
Stanno arrivando in questi giorni, ai titolari dei contratti di fornitura dei servizi cimiteriali e delle lampade votive presso il cimitero comunale di Grotte, i bollettini di pagamento.
Anche se sul bollettino è riportato come termine il 31 dicembre 2023, il pagamento potrà essere effettuato a partire dall'1 febbraio ed entro il 15 febbraio 2024, senza alcun aggravio di mora
.
  
Redazione
4 gennaio 2024    
  

 

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04/01/2024

Racalmuto. "La pace narrata dagli angeli"; sabato 6 gennaio la Giornata della Pace, al Teatro Regina Margherita

 

La pace narrata dagli angeli
Manifesto

Ha come titolo "La pace narrata dagli angeli" la manifestazione organizzata dal Movimento Cristiano Lavoratori di Agrigento per il prossimo sabato 6 gennaio 2024, a partire dalle ore 17.00, presso il Teatro Regina Margherita di Racalmuto.
Sul palco del teatro, accolti con la consueta simpatia e professionalità da Sandra Licata, si alterneranno giovani artisti che si esibiranno per inneggiare alla pace.
Dopo i saluti istituzionali di Vincenzo Maniglia (Sindaco di Racalmuto), Enzo Sardo (Presidente provinciale MCL Agrigento) e don Francesco Poli (Assistente ecclesiastico nazionale MCL), si esibiranno:
- il violinista Samuele Palumbo, 12 anni, da Campofelice di Roccella (Palermo), primo violino dell'Orchestra giovanile del Teatro Massimo di Palermo, vincitore dell'edizione 2023 del programma televisivo "Tu sì che vales" condotto da Maria De Filippi;
- Mia Arnone, 7 anni, da Castrofilippo, finalista del programma televisivo "The Voice Kids 2023" condotto da Antonella Clerici;
- gli allievi della scuolla di danza "Dance In Academy" diretta da Rosetta Carrara.
La manifestazione è ad ingresso gratuito. È gradito un contributo che verrà devoluto alla Mensa della Solidarietà di Agrigento
.
  
Redazione
4 gennaio 2024    
  

 

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03/01/2024

Musica. "La Classe dei Talenti"; concerto al Teatro Regina Margherita di Racalmuto

 

La Classe dei Talenti
Guarda il video

Venerdì 29 dicembre 20023, nel Teatro Regina Margherita di Racalmuto, si è tenuta la 2^ edizione del concerto lirico sinfonico dal titolo "La Classe dei Talenti" (guarda il video), in onore di tre "Talenti" racalmutesi - compagni di scuola - che hanno mostrato di avere tanta "classe": Luigi Infantino, Salvatore Puma e Leonardo Sciascia.
Della manifestazione di musica lirico sinfonica sono stati protagonisti il M° Salvatore Salvaggio (che ne è anche direttore artistico), il tenore Alfonso Zambuto, il soprano Makie Nomoto e il mezzosoprano Giulia Alletto che, sulle note dell'Orchestra Regionale Siciliana diretta dal M° Damiano Binetti, hanno eseguito celebri brani del repertorio lirico classico e moderno.
Con la partecipazione straordinaria del chitarrista Salvatore Sciacca.
A condurre gli spettatori nella trama del concerto, la simpatia, l'eleganza e il sorriso di Sandra Licata
.
Pubblichiamo il video della manifestazione -
guarda il video - (riprese di © Associazione Culturale "Punto Info").
  
Redazione
3 gennaio 2024    
  

 

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02/01/2024

Attualità. "Viaggio nella poesia di Franco Carlisi"; di Enzo Napoli

 

Enzo Napoli
Enzo Napoli

Viaggio nella poesia di Franco Carlisi
Relatori

Avrebbe potuto essere "Viaggio nella poesia di Franco Carlisi", perché la fotografia è solo uno dei linguaggi che usa per guardare la vita, sé stesso e gli altri, raccontandola a modo suo e dipingendola, in ogni scatto, con un senso profondo ed un'emozione autentica.

Viaggio nella poesia di Franco Carlisi

È stato particolarmente bello, sabato sera, esserci stato, non solo per gli amici che ho incontrato, non solo per aver viaggiato in quel mondo immaginifico di una realtà sognata e sognante, ma soprattutto perché il microcosmo in cui siamo cresciuti, da cui abbiamo attinto ogni stilla di sensibilità è sostanzialmente lo stesso.
Bravissimo, ovviamente, Giovanni Volpe (che ha curato la regia dell'evento), al quale l'afflato con Franco aggiunge, alla solita maestria, una pregevole leggiadria ed, a pari altezza, Gabriele Ciraolo e Claudia Miral Volpe, molto più che giovani promesse, che hanno interpretato benissimo i testi (di vera e propria poesia) che accompagnavano le immagini.
Ero tra i pochi ad aver avuto la fortuna di aver già visto il primo film di Franco Carlisi, corto di rara intensità e bellezza, di cui ho già scritto e che rappresenta, a mio modesto avviso, un ulteriore e forse inevitabile felice capitolo del percorso, artistico e giustappunto "poetico", di due miei carissimi amici di cui sono particolarmente orgoglioso.
Film che sabato sera, purtroppo per gli altri spettatori, non è stato proiettato, se non per un brevissimo trailer, perché sta meritatamente facendo incetta di premi in vari festival dedicati a i cortometraggi in giro per l'Italia
.
  
Enzo Napoli
2 gennaio 2024  
© Riproduzione riservata.
  

 

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02/01/2024

Iniziative. "Viaggio nella fotografia di Franco Carlisi"; interviste a margine dell'incontro

 

Viaggio nella fotografia di Franco Carlisi
Guarda il video

Sabato 30 dicembre 2023, presso l'Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione" in Grotte, si è svolto un incontro sul tema "Viaggio nella fotografia di Franco Carlisi" (guarda il video), promosso dal sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza e dall’assessore alla Cultura Anna Todaro; una conversazione tra Franco Carlisi e Giovanni Volpe (regista e attore).
Nel corso della manifestazione sono stati proiettati alcuni dei lavori più significativi di Carlisi e sono stati letti degli stralci di testi dello stesso fotografo ad opera degli attori Claudia Volpe e Gabriele Ciraolo.
La riflessione al centro dell’incontro ha mosso da una frase di John Berger: "E i nostri volti, amore mio, leggeri come foto", per esplorare il potere delle immagini fotografiche nello svelare l’inconscio e la complessità delle relazioni umane.
Nel video, le interviste di Carmelo Arnone a Franco Carlisi, Giovanni Volpe e Alfonso Provvidenza
.
Pubblichiamo il video delle interviste -
guarda il video - (riprese di © Associazione Culturale "Punto Info").
  
Redazione
2 gennaio 2024    
  

 

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02/01/2024

Curiosità. "I mesi dell'anno in filastrocca - Gennaio"; di Giuseppe Castronovo

 

I mesi dell'anno in filastrocca
Filastrocca dei mesi


"
I MESI DELL'ANNO IN FILASTROCCA"

GENNAIO


Gran gelo in gennaio
miseria nel pollaio.

Il buon gennaio
fa ricco il massaio.

Gennaio mette ai monti
la parrucca
.
     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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02/01/2024

Musica. "Concerto di Capodanno" al Circolo Culturale Empedocleo di Agrigento, con il M° Salvatore Salvaggio

 

Concerto di Capodanno
Manifesto
 

Con un appuntamento all'insegna della grande musica inizia il nuovo anno 2024 del Circolo Culturale Empedocleo di Agrigento.
Stasera, martedì 2 gennaio 2024, a partire dalle ore 18.30, nella sala principale del Circolo si terrà il "Concerto di Capodanno".
A proporre brani immortali saranno cinque artisti d'eccezione: il basso baritono Salvatore Salvaggio, il soprano Makie Nomoto, il tenore Alfonso Zambuto e il mezzosoprano Giulia Alletto; al pianoforte il M° Ying Jyun Lin.
l'ingresso è libero sino ad esaurimento dei posti
.
  

Redazione
2 gennaio 2024  
  

 

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01/01/2024

Sport. Concluso il Torneo di Natale dell'Asd Pan Sagittarius

 

Torneo di Natale
Torneo di Natale

Torneo di Natale
Torneo di Natale

Lo scorso 23 dicembre si è concluso il tradizionale Torneo di Natale organizzato dall'Asd Pan Sagittarius, in collaborazione con il CSEN Comitato Provinciale di Agrigento.
Nel torneo, della durata di una settimana, sono stati coinvolti circa 200 bambini dai 4 ai 13 anni; tutti i giovani atleti, al termine delle competizioni, sono stati premiati con la medaglia di partecipazione.
Al Torneo di Natale hanno preso parte, oltre all’organizzatrice Asd Pan Sagittarius, la Scuola Calcio Aragona Soccer Club del mister Giuseppe Caltagirone, l'Asd Ponte di Ferro del mister Calogero Volpe e, per la categoria 2010-11, la società Favara Academy del mister Michele Bellavia.
A conclusione del torneo i dirigenti dell'Asd Pan Sagittarius hanno tenuto a ringraziare l'Amministrazione Comunale “per essere sempre presente nel promuovere queste iniziative, nel mettere a disposizione gli impianti sportivi e per la massima disponibilità dimostrata”, nelle persone del sindaco Alfonso Provvidenza, dell'assessore allo Sport Anna Todaro, del presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi e del vice sindaco Giuseppe Mancuso.
Un ringraziamento è stato inoltre rivolto al presidente dello CSEN Agrigento Antonio Sciarratta, al M° Ennio Sanfilippo che mercoledì 20 dicembre ha allietato con canti natalizi la festa dei bambini nati nel 2018-19 e infine tutti i genitori degli allievi della scuola calcio, per la collaborazione e fiducia.
Nelle foto a lato, alcuni momenti della manifestazione
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Redazione
1 gennaio 2024  
  

Torneo di Natale
Torneo di Natale

Torneo di Natale
Torneo di Natale

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01/01/2024

Racconti. "Il Capodanno da bambini"; di Carmelo Rotolo

 

Carmelo Rotolo
Carmelo Rotolo

Ricordi, solo ricordi...

"Il Capodanno da bambini"
di Carmelo Rotolo

Ora accadde che tanti anni fa, ma tanti, tanti anni fa, vi era l'usanza nei giorni di festa, da parte di noi bambini, di fare visita ai parenti per scambiare gli auguri di rito; auguri di buon Natale zio, auguri di buon Anno zia, auguri di Buona Pasqua nonna.
In verità, per noi bambini lo scambio di auguri era un pretesto per arrotondare quella che era già una misera paghetta; termine alquanto moderno, considerando il fatto che negli anni Sessanta la paghetta, almeno a casa mia, non era un termine usuale, anzi oserei dire sconosciuto.
Quella era la vera festa, ed uno dei modi per onorarla era il giro dei parenti, un vero e proprio rito che iniziava subito la fine della santa Messa, ed esattamente nel momento in cui il sacerdote dava la benedizione solenne ed il saluto: "Andare in pace la messa è finita", e si protraeva sino a mezzogiorno inoltrato.
Si sa che nei giorni di festa il cuore è predisposto ad aprirsi così come il borsellino è pronto a schiudere le valve e liberare quelle poche lire messe lì di proposito per quelle occasioni.
Almeno questo era il nostro sospetto, come fondato era il sospetto che avevano i parenti nei nostri confronti.
Era una sorta di gioco ormai codificato a chi era più furbo. So che vieni e mi faccio trovare pronto!
Ma i bambini quando vogliono hanno la mente fine, più degli adulti.
Successe che quel primo gennaio della fine degli anni Sessanta io e tutti i fratelli finita la santa Messa ci trovammo d'accordo di andare a salutare la numerosa schiera di parenti, da quelli più vicini sino ai parenti di grado non ben definito, e decidemmo di non andare tutti insieme, come si faceva di solito, ma di andarci separatamente.
Ci dividemmo i parenti e la rotazione delle visite che avremmo fatto.
Alla fine del giro ci saremmo trovati davanti alla lunga inferriata verde che delimita la strada davanti la nostra casa, ognuno con il proprio ricavato, democraticamente.
Li rividi solo a casa.
Ora non sto a raccontarvi cosa capitò agli altri fratelli, ma sicuramente la loro avventura alla ricerca di qualche spicciolo fu diversa dalla mia.
Suonato il campanello, la zia Ippolita si affacciò alla piccola finestrella che dava sopra il portone d'ingresso, e con la mano mi fece segno di salire.
Salii le strette scale che portavano al piano superiore a fatica, arrampicandomi al lungo corrimano di ferro.
Entrai nel soggiorno semibuio e mi sedetti sulla sedia sfondata posta accanto al letto.
Un odore di chiuso misto al tanfo del braciere posto al centro della sala ammorbava tutta l'aria.
La zia Ippolita si avvicinò, mi dette un bacio e prendendo la borsa dal comodino, la aprì, prese il borsellino, con il pollice e l'indice della mano destra girò le due testine dell'apertura facendole schioccare di un suono metallico che faceva prevedere un ricco dono, lo aprì me lo avvicinò davanti agli occhi e candidamente mi disse: Mi sono finiti tutti gli spiccioli, vedi..! Però ti posso dare tre mandarini.
Fatti gli auguri, accettai i mandarini, salutai.
E così fu con il secondo parente, e poi con il terzo, con il quarto sino agli ultimi parenti di grado indefinito.
Quella mattina nella la mia tasca nemmeno una lira risuonò nella desolazione di un pantalone tirato a lucido per il Primo dell'anno, ma in compenso un paio di chili di mandarini allietarono la tavola di casa mia.
I miei fratelli? Beh, lasciamo stare...

Fine

Naturalmente è una storia inventa di sana pianta, nella quale rimangono i ricordi più belli della mia Grotte, dei miei familiari più cari sino agli ultimi gradi non ben definiti, degli amici che ci sono ancora e di quelli che non ci sono più, e a tutte le persone che mi sono vicine e che mi vogliono bene.
A tutti voi voglio fare i miei più cari auguri di buon anno.

Carmelo Rotolo

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 1° gennaio 2024.
Per gentile concessione dell'Autore.

© Riproduzione riservata.
  

 

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01/01/2024

Politica. Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella

 

Il Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella
On. Mattarella

Pubblichiamo il testo del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella, pronunciato ieri sera, domenica 31 dicembre 2023, a reti unificate.

Palazzo del Quirinale, 31/12/2023

"Care concittadine e cari concittadini,
questa sera ci stiamo preparando a festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Nella consueta speranza che si aprano giorni positivi e rassicuranti.
Naturalmente, non possiamo distogliere il pensiero da quanto avviene intorno a noi. Nella nostra Italia, nel mondo.
Sappiamo di trovarci in una stagione che presenta tanti motivi di allarme. E, insieme, nuove opportunità.
Avvertiamo angoscia per la violenza cui, sovente, assistiamo: tra gli Stati, nella società, nelle strade, nelle scene di vita quotidiana.
La violenza.
Anzitutto, la violenza delle guerre. Di quelle in corso; e di quelle evocate e minacciate.
Le devastazioni che vediamo nell’Ucraina, invasa dalla Russia, per sottometterla e annetterla.
L’orribile ferocia terroristica del 7 ottobre scorso di Hamas contro centinaia di inermi bambini, donne, uomini, anziani d’Israele. Ignobile oltre ogni termine, nella sua disumanità.
La reazione del governo israeliano, con un’azione militare che provoca anche migliaia di vittime civili e costringe, a Gaza, moltitudini di persone ad abbandonare le proprie case, respinti da tutti.
La guerra - ogni guerra - genera odio.
E l’odio durerà, moltiplicato, per molto tempo, dopo la fine dei conflitti.
La guerra è frutto del rifiuto di riconoscersi tra persone e popoli come uguali. Dotati di pari dignità. Per affermare, invece, con il pretesto del proprio interesse nazionale, un principio di diseguaglianza.
E si pretende di asservire, di sfruttare. Si cerca di giustificare questi comportamenti perché sempre avvenuti nella storia. Rifiutando il progresso della civiltà umana.
Il rischio, concreto, è di abituarsi a questo orrore. Alle morti di civili, donne, bambini. Come - sempre più spesso - accade nelle guerre.
Alla tragica contabilità dei soldati uccisi. Reciprocamente presentata; menandone vanto.
Vite spezzate, famiglie distrutte. Una generazione perduta.
E tutto questo accade vicino a noi. Nel cuore dell’Europa. Sulle rive del Mediterraneo.
Macerie, non solo fisiche. Che pesano sul nostro presente. E graveranno sul futuro delle nuove generazioni.
Di fronte alle quali si presentano oggi, e nel loro possibile avvenire, brutalità che pensavamo, ormai, scomparse; oltre che condannate dalla storia.
La guerra non nasce da sola. Non basterebbe neppure la spinta di tante armi, che ne sono lo strumento di morte. Così diffuse.
Sempre più letali. Fonte di enormi guadagni.
Nasce da quel che c’è nell’animo degli uomini. Dalla mentalità che si coltiva. Dagli atteggiamenti di violenza, di sopraffazione, che si manifestano.
È indispensabile fare spazio alla cultura della pace. Alla mentalità della pace.
Parlare di pace, oggi, non è astratto buonismo. Al contrario, è il più urgente e concreto esercizio di realismo, se si vuole cercare una via d’uscita a una crisi che può essere devastante per il futuro dell’umanità.
Sappiamo che, per porre fine alle guerre in corso, non basta invocare la pace.
Occorre che venga perseguita dalla volontà dei governi. Anzitutto, di quelli che hanno scatenato i conflitti.
Ma impegnarsi per la pace significa considerare queste guerre una eccezione da rimuovere; e non la regola per il prossimo futuro.
Volere la pace non è neutralità; o, peggio, indifferenza, rispetto a ciò che accade: sarebbe ingiusto, e anche piuttosto spregevole.
Perseguire la pace vuol dire respingere la logica di una competizione permanente tra gli Stati. Che mette a rischio le sorti dei rispettivi popoli. E mina alle basi una società fondata sul rispetto delle persone.
Per conseguire pace non è sufficiente far tacere le armi.
Costruirla significa, prima di tutto, educare alla pace. Coltivarne la cultura nel sentimento delle nuove generazioni. Nei gesti della vita di ogni giorno. Nel linguaggio che si adopera.
Dipende, anche, da ciascuno di noi.
Pace, nel senso di vivere bene insieme. Rispettandosi, riconoscendo le ragioni dell’altro. Consapevoli che la libertà degli altri completa la nostra libertà.
Vediamo, e incontriamo, la violenza anche nella vita quotidiana. Anche nel nostro Paese.
Quando prevale la ricerca, il culto della conflittualità. Piuttosto che il valore di quanto vi è in comune; sviluppando confronto e dialogo.
La violenza.
Penso a quella più odiosa sulle donne.
Vorrei rivolgermi ai più giovani.
Cari ragazzi, ve lo dico con parole semplici: l’amore non è egoismo, dominio, malinteso orgoglio. L’amore - quello vero - è ben più che rispetto: è dono, gratuità, sensibilità.
Penso anche alla violenza verbale e alle espressioni di denigrazione e di odio che si presentano, sovente, nella rete.
Penso alla violenza che qualche gruppo di giovani sembra coltivare, talvolta come espressione di rabbia.
Penso al risentimento che cresce nelle periferie. Frutto, spesso, dell’indifferenza; e del senso di abbandono.
Penso alla pessima tendenza di identificare avversari o addirittura nemici. Verso i quali praticare forme di aggressività. Anche attraverso le accuse più gravi e infondate. Spesso, travolgendo il confine che separa il vero dal falso.
Queste modalità aggravano la difficoltà di occuparsi efficacemente dei problemi e delle emergenze che, cittadini e famiglie, devono affrontare, giorno per giorno.
Il lavoro che manca. Pur in presenza di un significativo aumento dell’occupazione.
Quello sottopagato. Quello, sovente, non in linea con le proprie aspettative e con gli studi seguiti.
Il lavoro, a condizioni inique, e di scarsa sicurezza. Con tante, inammissibili, vittime.
Le immani differenze di retribuzione tra pochi superprivilegiati e tanti che vivono nel disagio.
Le difficoltà che si incontrano nel diritto alle cure sanitarie per tutti. Con liste d’attesa per visite ed esami, in tempi inaccettabilmente lunghi.
La sicurezza della convivenza. Che lo Stato deve garantire. Anche contro il rischio di diffusione delle armi.
Rispetto allo scenario in cui ci muoviamo, i giovani si sentono fuori posto. Disorientati, se non estranei a un mondo che non possono comprendere; e di cui non condividono andamento e comportamenti.
Un disorientamento che nasce dal vedere un mondo che disconosce le loro attese. Debole nel contrastare una crisi ambientale sempre più minacciosa. Incapace di unirsi nel nome di uno sviluppo globale.
In una società così dinamica, come quella di oggi, vi è ancor più bisogno dei giovani. Delle speranze che coltivano. Della loro capacità di cogliere il nuovo.
Dipende da tutti noi far prevalere, sui motivi di allarme, le opportunità di progresso scientifico, di conoscenza, di dimensione umana.
Quando la nostra Costituzione parla di diritti, usa il verbo “riconoscere”.
Significa che i diritti umani sono nati prima dello Stato. Ma, anche, che una democrazia si nutre, prima di tutto, della capacità di ascoltare.
Occorre coraggio per ascoltare. E vedere - senza filtri - situazioni spesso ignorate; che ci pongono di fronte a una realtà a volte difficile da accettare e affrontare.
Come quella di tante persone che vivono una condizione di estrema vulnerabilità e fragilità; rimasti isolati. In una società pervasa da quella “cultura dello scarto”, così efficacemente definita da Papa Francesco. Cui rivolgo un saluto e gli auguri più grandi. E che ringrazio per il suo instancabile Magistero.
Affermare i diritti significa ascoltare gli anziani, preoccupati di pesare sulle loro famiglie, mentre il sistema assistenziale fatica a dar loro aiuto.
Si ha sempre bisogno della saggezza e dell’esperienza. E di manifestare rispetto e riconoscenza per le generazioni precedenti. Che, con il lavoro e l’impegno, hanno contribuito alla crescita dell’Italia.
Affermare i diritti significa prestare attenzione alle esigenze degli studenti, che vanno aiutati a realizzarsi. Il cui diritto allo studio incontra, nei fatti, ostacoli. A cominciare dai costi di alloggio nelle grandi città universitarie; improponibili per la maggior parte delle famiglie.
Significa rendere effettiva la parità tra donne e uomini: nella società, nel lavoro, nel carico delle  responsabilità familiari.
Significa non volgere lo sguardo altrove di fronte ai migranti.
Ma ascoltare significa, anche, saper leggere la direzione e la rapidità dei mutamenti che stiamo vivendo. Mutamenti che possono recare effetti positivi sulle nostre vite.
La tecnologia ha sempre cambiato gli assetti economici e sociali.
Adesso con l’intelligenza artificiale che si autoalimenta, sta generando un progresso inarrestabile. Destinato a modificare profondamente le nostre abitudini professionali, sociali, relazionali.
Ci troviamo nel mezzo di quello che verrà ricordato come il grande balzo storico dell’inizio del terzo millennio. Dobbiamo fare in modo che la rivoluzione che stiamo vivendo resti umana. Cioè, iscritta dentro quella tradizione di civiltà che vede, nella persona - e nella sua dignità - il pilastro irrinunziabile.
Viviamo, quindi, un passaggio epocale. Possiamo dare tutti qualcosa alla nostra Italia. Qualcosa di importante. Con i nostri valori. Con la solidarietà di cui siamo capaci.
Con la partecipazione attiva alla vita civile.
A partire dall’esercizio del diritto di voto.
Per definire la strada da percorrere,  è il voto libero che decide. Non rispondere a un sondaggio, o stare sui social.
Perché la democrazia è fatta di esercizio di libertà.
Libertà che, quanti esercitano pubbliche funzioni - a tutti i livelli -,  sono chiamati a garantire.
Libertà indipendente da abusivi controlli di chi, gestori di intelligenza artificiale o di  potere, possa pretendere di orientare il pubblico sentimento.
Non dobbiamo farci vincere dalla rassegnazione. O dall’indifferenza. Non dobbiamo chiuderci in noi stessi per timore che le impetuose novità che abbiamo davanti portino soltanto pericoli.
Prima che un dovere, partecipare alla vita e alle scelte della comunità è un diritto di libertà. Anche un diritto al futuro. Alla costruzione del futuro.
Partecipare significa farsi carico della propria comunità. Ciascuno per la sua parte.
Significa contribuire, anche fiscalmente. L’evasione riduce, in grande misura, le risorse per la comune sicurezza sociale. E ritarda la rimozione del debito pubblico; che ostacola il nostro sviluppo.
Contribuire alla vita e al progresso della Repubblica, della Patria, non può che suscitare orgoglio negli italiani.
Ascoltare, quindi; partecipare; cercare, con determinazione e pazienza, quel che unisce.
Perché la forza della Repubblica è la sua unità.
Unità non come risultato di un potere che si impone.
L’unità della Repubblica è un modo di essere. Di intendere la comunità nazionale. Uno stato d’animo; un atteggiamento che accomuna; perché si riconosce nei valori fondanti della nostra civiltà: solidarietà, libertà, uguaglianza, giustizia, pace.
I valori che la Costituzione pone a base della nostra convivenza. E che appartengono all’identità stessa dell’Italia.
Questi valori - nel corso dell’anno che si conclude - li ho visti testimoniati da tanti nostri concittadini.
Li ho incontrati nella composta pietà della gente di Cutro.
Li ho riconosciuti nella operosa solidarietà dei ragazzi di tutta Italia che, sui luoghi devastati dall’alluvione, spalavano il fango; e cantavano ‘Romagna mia’.
Li ho letti negli occhi e nei sorrisi dei ragazzi con autismo che lavorano con entusiasmo a Pizza aut. Promossa da un gruppo di sognatori. Che cambiano la realtà.
O di quelli che lo fanno a Casal di Principe. Laddove i beni confiscati alla camorra sono diventati strumenti di riscatto civile, di impresa sociale, di diffusione della cultura. Tenendo viva la lezione di legalità di don Diana.
L'ho visto nel radunarsi spontaneo di tante ragazze, dopo i terribili episodi di brutalità sulle donne. Con l’intento di dire basta alla violenza. E di ribellarsi a una mentalità di sopraffazione.
Li vedo nell’impegno e nella determinazione di donne e uomini in divisa. Che operano per la nostra sicurezza. In Italia, e all’estero.
Nella passione civile di persone che, lontano dai riflettori della notorietà, lavorano per dare speranza e dignità a chi è in carcere.
O di chi ha lasciato il proprio lavoro - come è avvenuto - per dedicarsi a bambini, ragazzi e mamme in gravi difficoltà.
A tutti loro esprimo la riconoscenza della Repubblica.
Perché le loro storie raccontano già il nostro futuro.
Ci dicono che uniti siamo forti.
Buon anno a tutti!".

 

   

Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella
 

 

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