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Marzo 2024

 

31/03/2024

Chiesa. Veglia pasquale in chiesa Madre: saluto del sindaco Alfonso Provvidenza

 

Alfonso Provvidenza
Alfonso Provvidenza

Pubblichiamo di seguito l'intervento di saluto del Sindaco di Grotte, dott. Alfonso Provvidenza, pronunciato ieri sera - sabato 30 marzo 2024 - in chiesa Madre nel corso della Veglia pasquale.

*****

"Autorità religiose, civili e militari,
carissimi concittadini,
buona Pasqua!
La Settimana Santa è la festa più importante per noi grottesi. Una settimana vissuta con grande intensità emotiva, di profondo coinvolgimento personale, di amore per le tradizioni e di speranza per il nostro futuro.
Pasqua significa etimologicamente "passaggio". La data è mobile perché dipende dal plenilunio di primavera mentre l’origine è legata al mondo ebraico, in particolare alla festa di Pesach, durante la quale si celebrava il passaggio di Israele, attraverso il mar Rosso, dalla schiavitù d’Egitto alla libertà.
Quest’anno, personalmente, ho vissuto la Pasqua come il momento di definitiva liberazione dalla pandemia che ormai ci sembra un lontano ricordo, ma che tanto ha cambiato noi e la società in cui viviamo.
Un momento di grande riflessione che ha fatto maturare una consapevolezza ancora maggiore in merito alla necessità di promuovere valori etici e morali fondamentali che richiedono la giusta attenzione nei confronti delle fasce più deboli della popolazione e un adeguato approccio sistemico sui valori dell’inclusione.
Il bisogno socio-economico, il disagio mentale e le problematiche giovanili richiedono un maggiore impegno delle istituzioni, della scuola e delle famiglie; per questo auspico un’azione sempre più sinergica e realmente efficace finalizzata alla comprensione ed alla riduzione di taluni fenomeni che penalizzano le nostre comunità.
In particolare, invito ancora una volta ad una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita politica e sociale del nostro paese.
Grotte ha bisogno di nuova linfa vitale; Grotte ha bisogno di associazionismo, di volontariato e di giovani capaci di dedicarsi alla politica ed all’azione amministrativa. Grotte ha bisogno di uomini e donne in grado di costruire il futuro politico-amministrativo della nostra comunità. È necessario che ha anche chi, per motivi di lavoro e soprattutto di studio, si trova in questo momento lontano dal nostro paese, deve trovare il tempo e la voglia di amare la nostra città e di prepararsi ad assumerne la guida.
Papa Francesco in una recente catechesi ha avuto modo di soffermarsi sulla pazienza. Alle sofferenze che subisce, Gesù risponde con la virtù della pazienza che, pur non contemplata tra quelle tradizionali, è così importante.
Dice Papa Francesco che “Essa riguarda la sopportazione di ciò che si patisce: non a caso pazienza ha la stessa radice di passione … Si potrebbe allora dire che non c’è migliore testimonianza dell’amore di Gesù che incontrare un cristiano paziente. Ma pensiamo anche a quante mamme e papà, lavoratori, medici e infermieri, ammalati che ogni giorno, nel nascondimento, abbelliscono il mondo con una santa pazienza! Come afferma la Scrittura, «è meglio la pazienza che la forza di un eroe»”.
Ecco, carissimi giovani di Grotte, non dovete essere eroi ma dovete avere la voglia e, soprattutto, la pazienza di occuparvi della cosa pubblica per costruire un futuro migliore. E questo l’invito che rivolgo a tutti i giovani che stasera mi ascoltano: avete il diritto e il dovere di occuparvi con onestà e fervido impegno della cosa pubblica!
Desidero adesso ringraziare tutti coloro che si sono impegnati in questa meravigliosa e appassionante settimana:
- don Salvatore Zammito e tutta la Chiesa per quanto fatto e per la costante vicinanza alla nostra comunità;
- le Forze dell’Ordine e, in particolare, il maresciallo maggiore Alfonso Contrafatto e tutti i carabinieri della locale stazione per l’encomiabile ed efficace presenza nel nostro paese;
- l’instancabile isp. capo Salvatore Liotta responsabile della Polizia Municipale;
- il responsabile dell’ufficio Cultura dott. Guglielmo Dinicolò;
- tutti i dipendenti dell’ufficio tecnico (Giovanni Miceli, Giuseppe Miceli, Diego Falco Abramo, Gaspare Salvaggio, Giuseppe Figliola, Jimmy Pillitteri, Giovanni La Mendola, Salvatore Agnello).
Un grazie al presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi, ai Consiglieri, alla Giunta comunale che mi sopporta e mi accompagna in questa meravigliosa avventura e, in particolare per questa specifica occasione, al vicesindaco Giuseppe Mancuso per l’organizzazione dei servizi esterni ed all’assessore alla Cultura Annamaria Todaro per la programmazione e la realizzazione di questa indimenticabile e fantastica settimana.
Un sentito ringraziamento a coloro che hanno messo a disposizione le risorse finanziarie. Innanzitutto, voi cittadini, parte della spesa proviene, infatti, da fondi comunali che sono, ricordiamolo, risorse dei contribuenti; quindi, alcuni sponsor privati che a breve avremo modo di ringraziare pubblicamente e, inoltre, l’assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità siciliana Francesco Scarpinato e il deputato on. Calogero Pisano per il considerevole ed indispensabile supporto economico fornito al nostro Comune.
Ma i ringraziamenti più meritati sono per coloro che la “festa” la fanno concretamente; le bande musicali, i lamentatori, i portatori dell’urna, ma soprattutto gli straordinari ragazzi dell’Associazione Gruppo dei Giudei “A. Infantino”; la festa è dei grottesi e dei nostri meravigliosi “Giudei” che fanno risplendere e rivivere la nostra tradizione più bella e che la tramandano grazie anche alla splendida iniziativa della “Pasqua dei piccoli”. A loro va il nostro applauso più grande.
È arrivato il momento di concludere.
Grazie a tutti i grottesi per l’affetto che continuate ad esprimerci e che ci dà la forza e l’entusiasmo di lavorare per il nostro paese.
Buona Pasqua a tutti!".

  

 

   

Il vostro Sindaco
Alfonso Provvidenza

 

 

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30/03/2024

Amarcord. Correva l'anno 1975; "Pasqua a Grotte: pregi e difetti di una tradizione", di Caterina Lo Presti

 

Calvario nel 1975 (Foto di Stefano Arnone)
Calvario nel 1975
(Foto di Stefano Arnone)

Sono trascorsi 49 anni dalla Settimana Santa a Grotte nel 1975. A quel tempo gli avvenimenti principali erano riportati dal periodico di vita cittadina "Il Pungolo", fondato l'anno precedente da don Giovanni Castronovo e diretto da Egidio Terrana, che aveva la sede della direzione, redazione e amministrazione nei locali dell'ufficio parrocchiale della chiesa Madonna del Carmelo in Piazza Umberto I. Nel numero di marzo 1975 (anno 2 n. 2), a pagina 2 veniva pubblicato un articolo a firma di Caterina Lo Presti sulle rappresentazioni pasquali a Grotte, dal titolo "Pregi e difetti di una tradizione".
A distanza di quasi mezzo secolo possiamo rileggere, nell'attualità, le considerazioni e gli stimoli di quelle parole.

*****

Con la rievocazione dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme, avvenuta nel giorno delle palme, sono iniziate a Grotte le rappresentazioni della settimana santa.
Queste recite, processioni, rappresentazioni, previste nella settimana santa, sono molto attese perché fanno rivivere ogni anno una tradizione che rimane viva in tutti i grottesi; assistendovi però non si può fare a meno di chiedersi che valore abbiano effettivamente queste manifestazioni pasquali.
La processione, le recite, la rappresentazione della cena del Signore e così via sono delle manifestazioni esterne dell'amore e della fede verso Cristo, un far rivivere la sua passione, la sua resurrezione: è la comunità di fedeli che si unisce per esprimere la religiosità che dovrebbe essere sempre viva in quella particolare occasione e renderne tutti partecipi.
Contemporaneamente la nostra festa di Pasqua vorrebbe essere anche una forma di folklore, un mandare avanti una tradizione popolare che dura da tanti anni a cui tutti sono affezionati.
Dovrebbe quindi nascere dall'unione di diversi elementi: la devozione, il raccoglimento, la partecipazione popolare, l'organizzazione sia nell'aspetto più propriamente religioso che in quello folklorístico, nelle riprese di questi temi tradizionali.
È strano però come sia difficile trovarne anche soltanto uno di questi elementi.
Le processioni del giovedì e specialmente del venerdì santo, che dovrebbero essere le più belle e toccanti, durano moltissimo: il venerdì per giungere dal Calvario al centro si impiegano delle ore, con il risultato poco edificante che tutti si stancano e abbandonano l'urna e l'Addolorata alla mercé di poche persone e alcuni «giudei» chi si pavoneggiano nelle loro piume e nei loro vestiti, discutendo e apostrofandosi tranquillamente; i cosiddetti lamentatori arrivano al limite delle loro forze e finiscono quindi col lamentarsi sul serio; la processione poi arriva soltanto dopo la mezzanotte nelle altre zone del paese, quando già anche gli accompagnatori più fedeli si sono stancati. La partecipazione popolare qui è stimolata più che altro con la richiesta di offerte, richieste rese esplicite da numerose cassette poste nelle chiese e al calvario, dove tutti si recano a far visite e si fa veramente fatica a vedere l'impegno organizzativo.
La rappresentazione delle cadute, la via Crucis cioè, forse è quella che più risente della poca serietà organizzativa: è troppo lasciata all'esibizionismo dei «giudei».
Perché non fare queste manifestazioni in modo più serio, disciplinato, sentito?
Tutte le parti recitate andrebbero raccolte e curate maggiormente dagli organizzatori per evitare che assumano quel tono enfatico e poco espressivo che fa perdere molto a tutta la rappresentazione e così anche per i caratteristici lamenti che si tramandano a voce e sono forse una delle cose più suggestive durante le processioni.
Una maggiore serietà anche dal lato artistico spingerebbe tutti a un maggiore ordine e un maggiore rispetto per queste manifestazioni che potrebbero essere una vera espressione di religiosità e tradizione popolare motivo di incontro tra vecchie e nuove generazioni nella riscoperta di questi temi.
Bisognerebbe quindi attivare l'organizzazione e dare una impronta più seria e un tono più sentito e queste manifestazioni che, malgrado tutto, sono molto seguite dai grottesi: se si continua così si rischia però di farle degenerare sempre di più nell'esteriorismo, di farle abbandonare da molti, perché qualcosa che non esprime né uno schietto sentimento religioso, né un impegno di voler continuare questa tradizione dandole un vero colore folkloristico
.
  
Caterina Lo Presti
Marzo 1975  
  

 

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30/03/2024

Ricorrenze. "La malinconica triste dolcezza che è la nostra esistenza"; di Enzo Napoli

 

Enzo Napoli
Enzo Napoli

Cercavo di raccontare, ieri sera ad un carissimo amico, cosa significasse per noi, nati in questo sperduto angolo di Sicilia, la sera del Venerdì Santo.
Non è semplice descrivere, con parole, il groviglio di sentimento ed emozioni che comincia a radicarsi da bambini, ascoltando quelle marce funebri e riempiendoci l'anima col dondolio struggente dell'urna del Cristo morto.
È più della fede, più della tradizione. È un pezzo ed una parte del senso di ciò che siamo o che cerchiamo di darci.
È l'abitare, volenti o nolenti, un organismo vivo prima di noi e che vivrà anche dopo, del quale siamo cellule.
La sera di ogni Venerdì Santo, una volta l'anno, siamo lì, a specchiarci in quel simulacro ed ascoltarci in quel lamento, in quella malinconica, triste dolcezza che è la nostra esistenza
.
  
Enzo Napoli
30 marzo 2024  
© Riproduzione riservata.
  

 

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30/03/2024

Ora legale. In vigore da domenica 31 marzo; lancette degli orologi in avanti di un'ora

 

Entra in vigore l'ora legale: orologi in avanti di un'ora

Torna l’ora legale. Il cambio dell’ora cadrà la notte di Pasqua, ovvero  a cavallo tra sabato 30 e domenica 31 marzo. Scatterà alle 2 di notte quando dovremo spostare le lancette dell’orologio un’ora avanti (diventeranno le 3).
Questo significa che dormiremo un’ora in meno, ma potremo goderci giornate più lunghe.
L’ora legale nel 2024 resterà in vigore dal 31 marzo al 27 ottobre, quando si ritornerà all’ora solare. In quella data dovremo ricordarci di spostare le lancette indietro di un’ora.
In Italia l’ora legale fu introdotta per la prima volta durante la Prima Guerra Mondiale, nel 1916, per questioni legate al conflitto.
Dopo molti tira e molla, in Italia è diventata definitiva nel 1966.
Tra i motivi principali dietro la scelta di adottare un simile cambiamento nella misurazione del tempo c’è, molto semplicemente, il risparmio energetico.
Già da tempo è in corso una discussione sull’ora legale, tra chi vorrebbe abolire il cambio d’ora e chi, invece, ritiene importante mantenerlo in un’ottica di risparmio energetico. La diatriba è tra i Paesi UE mediterranei, come l’Italia, dove l’ora legale allunga effettivamente le giornate e il Paesi del Nord, dove le giornate sono più estese, e perciò tale effetto non produce alcun beneficio. Anzi qualcuno afferma che serva solo a ridurre le ore di sonno
.  
  

Redazione
30 marzo 2024
  

 

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30/03/2024

Attualità. "La guerra è un suicidio della ragione"; di Raniero La Valle

 

Raniero La Valle
Raniero La Valle

Raniero La Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire d’Italia» e più volte parlamentare.

*****

Giunge la Pasqua, guerra e terrorismo l’accolgono.
Siamo in pieno dolore per l’azione terroristica così devastante a Mosca, come lo siamo stati e lo siamo per il terrorismo scatenato il 7 ottobre e quello che è ora in corso a Gaza, nonostante la risoluzione unanime del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per un immediato “cessate il fuoco”, respinto da Israele.
L’attentato di Mosca è particolarmente eloquente, perché è rivelativo di tutto il corso storico, e perciò dovrebbe spingerci a una presa di posizione definitiva contro la guerra.
Il Tagikistan non c’entra niente, anche se gli attentatori sono tagiki. Il Tagikistan è una Repubblica indipendente, di cultura arabo-persiana, che una volta faceva parte dell’Unione Sovietica, ora fa parte dell’ONU e non ha alcuna ragione di conflitto con la Russia.
Quanto all’ISIS, da tempo scomparsa dalle cronache, la sua rivendicazione è dubbia, non fornisce alcuna motivazione dell’attentato, che resta perciò misterioso.
I terroristi hanno detto di averlo fatto per denaro: 5000 euro, metà ricevuti prima dell’attentato, metà da riscuotere dopo.
Chi li ha mandati? Si tratta di mercenari, una piccola compagnia di ventura come ce n’erano tante in passato.
C’è una differenza però tra le vecchie compagnie di ventura e queste nuove. È la tecnologia.
La tecnologia permette a dei mercenari privati o a dei kamikaze detti terroristi di fare stragi e distruzioni come potrebbero fare solo gli Stati.
I 19 attentatori dell’11 settembre a New York avevano solo alcuni temperini, ma con quelli hanno potuto usare i grandi aerei della American Airlines e United Airlines, e dunque la tecnologia più avanzata, per abbattere le due Torri Gemelle, come avrebbe potuto fare una bomba o un’atomica.
Un folle negli Stati Uniti può andare in un negozio, comprare un fucile di ultima generazione e fare strage in una scuola.
Gli attentatori di Hamas hanno usato alianti a motore.
Questo vuol dire che non c’è più alcuna differenza tra guerra e terrorismo: la guerra si fa con armi pubbliche, il terrorismo con armi private, ma il terrore è lo stesso, il nemico è lo stesso. Lo stesso nemico combattuto con la guerra è combattuto con il terrorismo: tanto è vero che per tutto il Novecento il prevenire la guerra si è chiamato “deterrenza”, cioè fronteggiare il terrore con il terrore.
Il terrorismo è la faccia nascosta della luna, che è la guerra.
Il terrorismo nasce dalla guerra, dalla istituzione del nemico, non è la guerra che nasce dal terrorismo.
La guerra è riservata agli Stati, il terrorismo lo fanno i Servizi Segreti.
Gli Stati fanno guerre senza ragione, il terrorismo obbedisce alla ragion di Stato, crimine l’uno, crimine l’altro.
Ogni guerra oggi è un genocidio, il terrorismo può diventarlo.
Se tutto ciò è vero, vuol dire che la guerra non è più quella di prima, considerata nei secoli “padre e re di tutte le cose”, e perfino considerata giusta dalla vecchia teologia della Chiesa; essa non è più solo “fuori della ragione”, ma è un suicidio della ragione, spalanca abissi imprevedibili.
Perciò se ancora si vuol mantenere la “differenza umana”, la guerra va proscritta, “ripudiata”, totalmente e per sempre.
A tutti gli amici o lettori occasionali auguro buona Pasqua di Resurrezione
.  
  
Raniero La Valle
30 marzo 2024  
  

 

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28/03/2024

Televisione. Francesco Agnello su Tv2000, nel programma "L'ora solare" di Paola Saluzzi

 

Francesco Agnello su Tv2000, nel programma "L'ora solare" di Paola Saluzzi
Guarda il video

Francesco Agnello è stato ospite di Paola Saluzzi nel programma "L'ora solare", su Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre), nella puntata andata in onda mercoledì 27 marzo 2024 (guarda il video).

Francesco Agnello su Tv2000, nel programma "L'ora solare" di Paola Saluzzi

Con la sua passione per il modellismo ferroviario, che l'ha portato a realizzare plastici di rara bellezza, tra i quali anche la riproduzione in miniatura la stazione di Grotte, Francesco Agnello ha parlato dei suoi treni e del suo plastico che oggi occupa una superficie complessiva di circa 3,20 per 1,80 metri.
La sua rete ferroviaria è costituita da un binario unico e si sviluppa su due piani: dal basso i treni salgono vero l’alto tramite una rampa elicoidale. Una passione, quella di Francesco, nata da bambino e coltivata col tempo, acquistando trenini elettrici. Diverse le stazioni riprodotte, ma la più dettagliata è senza dubbio quella di Grotte.
"L’Ora Solare" è il salotto di Paola Saluzzi, dove il sole non manca mai. Ci sono racconti, storie, esperienze che rivelano la presenza di un raggio di luce anche nei momenti più difficili della vita. Ci sono personaggi famosi e persone comuni, narratori di storie intense che parlano di amore, di famiglia, di lavoro, di amicizia, di solidarietà.
Tra un incontro e un altro, il programma offre ogni giorno i racconti dei suoi giovani filmaker: per scoprire l’Italia della creatività, dei mestieri, delle passioni tramandate di generazione in generazione.
Le immagini sono di Tv2000
(guarda il video).  
  

Redazione
28 marzo 2024
  

 

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26/03/2024

Pasqua 2024. "Il tradimento di Giuda", a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino"

 

Il tradimento di Giuda
Guarda il video

Oggi, martedì 26 marzo 2024 (Martedì Santo), nelle vie del centro storico di Grotte è andata in scena la rappresentazione del tradimento di Giuda (guarda il video), a cura dell'Associazione Culturale "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino".
Pubblichiamo le immagini della rappresentazione - guarda il video - (riprese -
diretta web - © a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino").  
  

Redazione
26 marzo 2024     
  

 

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26/03/2024

Pasqua 2024. "Voci e suoni della Settimana Santa"; concerto in chiesa Madre a Grotte

 

Voci e suoni della Settimana Santa
Guarda il video

Domenica 24 marzo 2024, a Grotte, alle ore 19.00 all'interno della chiesa Madre, si è tenuto il concerto di musica sacra "Voci e suoni della Settimana Santa" (guarda il video).
Un appuntamento musicale di grande prestigio, tra i pochi in Sicilia, celebrato nella Domenica delle Palme e dedicato in particolare al tema del "sacro" nella musica classica e lirica, nelle sue diverse declinazioni.

"Voci e suoni della Settimana Santa"
(Guarda il video)

Ideatore e direttore artistico della manifestazione è stato il M° Salvatore Salvaggio (interprete di lunga carriera, vissuta sui palchi dei più rinomati teatri del mondo), sostenuto dal soprano Makie Nomoto.
La manifestazione è stata realizzata dalla Parrocchia "Santa Venera" Chiesa Madre di Grotte, in collaborazione con l'Accademia dell'Opera del Teatro "Regina Margherita" di Racalmuto, con il patrocinio dell'Assemblea Regionale Siciliana.
A proporre i brani, oltre al M° Salvatore Salvaggio e al soprano Makie Nomoto, è stato il Coro formato dagli studenti dell’Accademia dell’Opera, e i soprani Alida Capobianco ed Elisea Sciacca.
Il Coro è stato diretto dal M° Alfonso Lo Presti, al suo esordio come Direttore del Coro dell'Accademia dell'Opera del Teatro "Regina Margherita" di Racalmuto. L'accompagnamento musicale è stato eseguito dal pianista accompagnatore M° Michele Salvatore.
Nel corso del concerto, presentato da Carmelo Arnone, sono stati eseguiti brani immortali di Vivaldi, Donizetti, Bach, Rossini, Pergolesi, Bellini ed altri ancora, lungo un percorso ideale che ha guidato e condotto l'ascoltatore nelle varie tappe della Settimana Santa.
Sono stati proposti, in ordine, i seguenti brani:
1. Nulla in mundo pax sincera, di A. Vivaldi (soprano Elisea Sciacca)
2. Ave Maria, di G. Donizetti (soprano Makie Nomoto e basso-baritono Salvatore Salvaggio)
3. Agnus Dei, di Leo Delibes (soprano Makie Nomoto e basso-baritono Salvatore Salvaggio)
4. Preludio n°1 in do maggiore di J.S. Bach (al pianoforte, M° Michele Salvatore)
5. Pro peccatis suae gentis, dallo Stabat Mater di G. Rossini ( basso-baritono Salvatore Salvaggio)
6. Vidit suum dulcem natum, dallo Stabat Mater di G. B. Pergolesi (soprano Makie Nomoto)
7. Ave Verum, di W.A. Mozart - (coro)
8. Crucem tuam, di Bartolucci (coro a cappella)
9. Salve Regina, di V. Bellini (soprano Alida Capobianco)
10. Quoniam, dalla Petite Messe Solennelle di G. Rossini ( basso-baritono Salvatore Salvaggio)
11. O salutaris, dalla Petite Messe Solennelle di G. Rossini (soprano Makie Nomoto)
12. Gloria di A. Vivaldi (coro).
Il concerto si è concluso con l'intervento di ringraziamento del M° Salvatore Salvaggio.

Pubblichiamo le immagini del concerto - guarda il video - (
Riprese e montaggio © a cura di Salvatore Sciacca).  
  

Redazione
26 marzo 2024     
  

 

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25/03/2024

Pasqua 2024. "L'ingresso di Gesù a Gerusalemme", a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino"

 

L'ingresso di Gesù a Gerusalemme
Guarda il video

Ieri, domenica 24 marzo 2024 (Domenica delle Palme), a Grotte in Piazza Renzo Collura (Piazza Fonte) è andata in scena la rappresentazione dell'Ingresso di Gesù a Gerusalemme (guarda il video), a cura dell'Associazione Culturale "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino".
Pubblichiamo le immagini della rappresentazione - guarda il video - (riprese -
diretta web - © a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino").  
  

Redazione
25 marzo 2024     
  

 

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25/03/2024

Pasqua 2024. "L'addio tra Gesù e la Madre", a cura del Gruppo dei Giudei "Andrea Infantino"

 

"L'addio tra Gesù e la Madre"
Guarda il video

Ieri, domenica 24 marzo 2024 (Domenica delle Palme), a Grotte sul palco allestito in Piazza Marconi è andata in scena la rappresentazione dell'Addio tra Gesù e la Madre (guarda il video), a cura dell'Associazione Culturale "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino".
Ad interpretare (per tutte le "recite" della Settimana Santa) Gesù  è stato chiamato Calogero Fantauzzo; la Madre è stata interpretata da Noelia Cimino.

Pubblichiamo le immagini della rappresentazione - guarda il video - (riprese -
diretta web con camera fissa e microfono integrato - © a cura di Daniel Carlisi).  
  

Redazione
25 marzo 2024     
  

 

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24/03/2024

Letture Sponsali. "Il nostro desiderio più grande è essere amati"

 

Amore Sponsale
Sposalizio

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

La Domenica delle Palme ci introduce al tempo propizio della Settimana Santa, periodo liturgico che ci conduce, passo dopo passo, al mistero della Pasqua di Cristo.
È un tempo di particolare intensità, che possiamo provare a vivere con maggiore consapevolezza, soffermandoci a pensare e a meditare sui singoli momenti della Passione e della Resurrezione del Signore.
Possiamo riuscire a riscoprire questa bellezza, pur tra le mille attività quotidiane che ci portano spesso lontano dal nostro centro e dalla dimensione spirituale.
L'amore di Dio per ciascuno di noi è un dono da riscoprire ogni giorno, da interiorizzare, è una bellezza da contemplare, una verità alla quale provare a credere.
Il nostro desiderio più grande è essere amati. Tuttavia, credere che Dio ci ami infinitamente, fino a donarsi nel figlio e a dare la vita per noi, ci risulta sempre difficile, si scontra con la nostra incredulità e con il nostro senso di insicurezza dinnanzi alla vita.
Credere che Dio ci ami così come siamo, tra le pieghe buie del nostro io, proprio nei solchi delle nostre ferite e nella trama della nostra storia personale, è sempre un mistero da riscoprire.
Contemplare questo amore divino che dà la vita è, per la coppia e per la famiglia intera, la linfa vitale che nutre l'amore umano e lo illumina, il senso profondo dell'essere uniti nell'amore e nella libertà.
Chiara e Fabio
 
  

Redazione
24 marzo 2024     
  

 

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22/03/2024

Ricorrenze. I "lamenti" del Venerdì Santo del 1992 a Grotte, con il gruppo storico dei lamentatori

 

I "lamenti" del Venerdì Santo del 1992, con il gruppo storico dei lamentatori
Guarda il video

A 32 anni di distanza dal 1992 ricordiamo, attraverso alcune significative immagini di repertorio, la processione dell'Urna nella notte del Venerdì Santo a Grotte (guarda il video).
Ad accompagnare il simulacro, dal Calvario alla chiesa Madre, dopo aver percorso la "via dei santi" cittadina, il gruppo dei lamentatori. Enorme la partecipazione popolare, tra fede, devozione e condivisione delle tradizioni pasquali.
Scorrendo le immagini appaiono i volti - e si odono le inconfondibili voci - di alcuni tra i più volenterosi e appassionati lamentatori di quei tempi.
Molti di essi non sono più tra noi, eppure li sentiamo ancora presenti per l'affetto che a loro ci lega ma anche per quel bagaglio di antiche conoscenze che hanno saputo trasmettere alle successive generazioni di lamentatori.
Il clima è sempre quello tipico delle feste di paese, con le bande musicali, il parroco, i chierichetti, il sindaco, e soprattutto una grande partecipazione corale.
Il video, che mostra la data del 18 aprile 1992 - giorno di sabato - è stato girato subito dopo la mezzanotte del Venerdì Santo, con le vie centrali del paese ricolme di persone.
Nel fare memoria grata di chi non c'è più, rivediamo con trasporto quelle immagini di un tempo, continuando a tenere vive le tradizioni che ci identificano e fanno di noi una comunità viva; insieme a quanti ne hanno preso il testimone: in particolare il "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino" e il Gruppo dei Lamentatori "Gioacchino Ciraolo".
Pubblichiamo le immagini - guarda il video - rese disponibili dal gruppo Facebook "Gruppo Portatori Urna" di Francesco Agnello.
  

Carmelo Arnone
22 marzo 2024      
  

 

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22/03/2024

Politica. "Una sceneggiata in cui sono protagonisti guitti ed istrioni"; di Enzo Napoli

 

Enzo Napoli
Enzo Napoli

Le faccine, le smorfie, il teatrino della Meloni in Parlamento, che impazzano sui social, hanno un impatto mediatico devastante.
Più di cento dibattiti e titoli di giornale, manifestano una distanza abissale con l'aplomb istituzionale che ci si aspetta da un Presidente del Consiglio o da un esponente di Governo in generale.
Non c'è da sorprendersi più di tanto: per lungo tempo ha cercato di darsi un profilo da leader, ma come dice un antico proverbio "un asino può anche fingersi cavallo, ma prima o poi raglia".
È la punta di un iceberg, la manifestazione plastica del declino della politica e delle istituzioni, la riduzione di tutto ad una sceneggiata di cui sono protagonisti guitti ed istrioni.
Sono gli effetti perduranti del berlusconismo, il clownismo assurto a strumento di comunicazione con le masse da cui, purtroppo, non ci si salva neanche a sinistra. Non solo perché uno dei principali partiti di opposizione è stato fondato da un buffone professionista, ma anche perché gli altri protagonisti del centrosinistra non brillano certo per forza ed autorevolezza, anzi.
La Schlein sembra recitare un copione imparato a memoria dai toni drammatici, ma senz'anima e senza sostanza. Renzi e Calenda sono due tromboni litigiosi ed arroganti ed il resto della compagnia una combriccola di fastidiosi autoflaggellanti.
Da tempo è raro ascoltare qualcuno che abbia il piglio dello statista, la profondità ed il carisma del leader vero, capace di parlare alla gente, col cuore, il linguaggio della verità; e qualcuno che potrebbe farlo è detestato ed osteggiato in ogni modo dell'establishement mediocre di tutti i partiti, a destra ed a sinistra
.
  
Enzo Napoli
22 marzo 2024  
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21/03/2024

Pasqua 2024. Personaggi ed interpreti (adulti e ragazzi) delle rappresentazioni della Settimana Santa a Grotte

 

Pasqua 2024. Programma completo delle "recite", celebrazioni liturgiche e manifestazioni collaterali
Manifesto

Con la Domenica delle Palme, il prossimo 24 marzo, prendono il via gli appuntamenti che vedono impegnati i giovani dell’Associazione Gruppo dei Giudei “Andrea Infantino”, per le rappresentazioni della Settimana Santa a Grotte: “L'Ingresso di Gesù a Gerusalemme”, “L'Addio tra Gesù e Maria”, “L’Ultima Cena”, “L’Arresto di Gesù”, il “Rinnegamento di Pietro” e la “Morte di Giuda” (al termine, nel giorno del Giovedì Santo, la processione dell'urna con il simulacro del Cristo in deliquio, senza la corona di spine, dalla chiesa madre al Calvario), “Processo e condanna di Cristo”, “Li Caduti” (tradizionale reinterpretazione della via crucis) “Li Rieciti” (nella sera del Venerdì santo, al Calvario, a cui farà seguito la processione dell'urna con il simulacro del Cristo morto, dal Calvario alla chiesa Madre), "La Risuscita" (in chiesa Madre, durante la Veglia di Pasqua), “L'Incontro tra Maria e il Risorto”.

Questi i nomi dei personaggi e degli interpreti delle “Recite”:
  

 

Personaggi e degli interpreti delle “Recite”
Manifesto

Gesù - Calogero Fantauzzo
Pietro -
Domenico Morreale
Giovanni -
Rosario Bonsignore
Giacomo -
Armando Cimino
Giuda -
Antonio Neglia
Centurione -
Antonio Alongi
Stelle -
Flavio Sanfilippo
Rubinit -
Filippo Costanza
Putifar -
Baldassare Terrana
Nizec -
Giovanni Boscarino
Caifas -
Francesco Valenza
Malco -
Giuseppe Di Salvo
Rabam - Angelo Bellomo
Misandro - Daniel Carlisi
Longino - Fabio Vizzini

Pilato - Antonio Vella
Quintilio - Gaspare Alaimo
Giuseppe - Raimondo Cacciatore
Nicodemo - Marco Bellomo
Maria - Noelia Cimino
Maddalena - Gloria Mancuso
Veronica - Alessia Infantino
Simon Lebbroso - Domenico Romito
Celidio - Giuseppe Palumbo
Barabba - Gaetano Zaffuto
Cireneo - Andrea Salvo
Nitor - Michele Culmo
Darel - Antonio Agnello
Abra - Chiara Zambito
Soldato romano - Salvatore Terrana

Soldato romano - Antonio Russello
Soldato romano - Flavio Neglia
Soldato romano - Michele Cirino
Pia donna - Elena Zambito
Pia donna - Sharon Macaluso
Popolana - Emma Infantino
Popolana - Carla Vizzini
Popolana - Greta Lombardo
Popolana - Giulia Bonsignore
Popolana - Sara Infantino
Popolano - Giovanni Napoli
Popolano - Calogero Formoso
Popolano - Vincenzo Infantino
Popolano - Luca Fucà
Popolano - Filippo Vitello
Popolano - Michele Culmo

 
 
La sera del Mercoledì Santo i ragazzi dell’Associazione Gruppo dei Giudei “Andrea Infantino” metteranno in scena  “L’Ultima Cena” e “Li Rieciti”, seguendo lo stesso testo e con la teatralità propria degli interpreti adulti.

Questi i nomi dei personaggi e degli interpreti delle “Recite” dei ragazzi:

 
 

Personaggi e degli interpreti delle “Recite” dei ragazzi
Manifesto

Gesù - Gabriele Buggea
Pietro - Angelo Carlisi
Giovanni - Vincenzo Infantino
Giacomo - Stefano Salvaggio
Giuda - Salvatore Arcieri
Centurione - Calogero Formoso
Stelle - Fabio Morreale
Rubinit - Calogero Croce
Putifar - Luca Fucà

Nizec - Cristian Puma
Caifas - Gabriel Boscarino
Malco - Giuseppe Palumbo
Rabam - Angelo Lo Presti
Misandro - Michele Cirino
Longino - Alessio Ciraolo

Giuseppe - Filippo Vitello
Nicodemo - Mattia Vitello

Giovinetto - Leonardo Lazzaro

Maria - Carla Vizzini
Maddalena - Giulia Bonsignore
Veronica - Greta Lombardo
Angelo della Fede - Viola Salvaggio
Angelo del Pentimento - Daniela Morgante
Angelo della Speranza - Karol Zicari
Angelo del Perdono - Daniela Morgante
Angelo dell'Amor Divino - Maria Francesca Culmo

 
 

  
Oltre all’Associazione Gruppo dei Giudei “Andrea Infantino”, un ruolo importante nelle manifestazioni della Settimana Santa a Grotte è svolto dal gruppo dei "Lamentatori - Gioacchino Ciraolo" che, intonando le antiche melodie pasquali durante le processioni, accompagnano i momenti più significativi della Pasqua grottese
. 
 

Carmelo Arnone
21 marzo 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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21/03/2024

Legalità. In ricordo di Angelo Carlisi e Calogero Zaffuto, vittime innocenti della mafia

 

Vittime innocenti della mafia
21 Marzo

"Per non dimenticare le vittime innocenti di mafia": lapide nella Villetta Collodi
Lapide

Grotte non dimentica i propri figli.
Lo abbiamo fatto negli anni scorsi e continuiamo, con perseveranza, nell'assoluto silenzio generale, a ricordarli anche a distanza di 31 anni.
Oggi, 21 marzo 2024, nella XXIX ricorrenza della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, ricordiamo due cittadini grottesi.
Il 21 aprile 1993, in contrada Caos a Porto Empedocle, venivano assassinati Angelo Carlisi e Calogero Zaffuto, due pescivendoli di Grotte uccisi dalla mafia per punire un presunto "sgarbo". Due vittime innocenti per la cui morte sono stati condannati Luigi Putrone, Joseph Focoso, Vincenzo Licata, Salvatore Fragapane, Giulio Albanese e Alfonso Falzone. Angelo Carlisi era padre di due figlie e la moglie era in attesa della terza; Calogero Zaffuto era padre di due figli.
Nel corso di un convegno dal titolo "... per non dimenticare le vittime innocenti della mafia", tenutosi a Grotte il 4 giugno 2016, così li ha ricordati il dott. Salvatore Filippo Vitello - attualmente Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Roma - nel corso della sua relazione: "Bisogna riconoscere e fare memoria di queste due vittime innocenti. Il loro sacrificio deve essere additato alle nuove generazioni, come monito, perché non si indietreggi".
(Nella foto a lato, la lapide apposta il 4 giungo 2016 nella villetta "Antonio Cimino", accanto all'ingresso della biblioteca comunale di Grotte)
. 
 

Carmelo Arnone
21 marzo 2024
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21/03/2024

Pasqua 2024. "Mostra pasquale" degli antichi costumi di scena dei "giudei"; dal 23 marzo nella Chiesa del Purgatorio

 

Mostra pasquale
Locandina

Verrà aperta sabato 23 marzo, alle ore 19.00, la "Mostra pasquale" organizzata dall'Associazione culturale "Santa Venera - Città di Grotte".
In esposizione, all'interno della Chiesa del Purgatorio, alcuni dei cimeli utilizzati nel corso delle varie edizioni passate della Settimana Santa grottese. Sarà visibile l'antica Urna, insieme alla "Vara" dell'Addolorata, ai diversi costumi di scena utilizzati - in particolare negli anni '70 - dai protagonisti e dai figuranti delle "recite" di Pasqua, e numerosi accessori in uso ai "giudei".
La mostra resterà aperta tutti i giorni, a partire dalle ore 19.00 e sino alla chiusura delle manifestazioni quotidiane, da sabato 23 alla domenica di Pasqua, il 31 marzo.
 
  

Redazione
21 marzo 2024     
  

 

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20/03/2024

Pasqua 2024. Programma completo delle "recite", celebrazioni liturgiche e manifestazioni collaterali

 
 

Pasqua 2024. Programma completo delle "recite", celebrazioni liturgiche e manifestazioni collaterali

 
 

PASQUA 2023
PROGRAMMA

 

Pasqua 2024. Programma completo delle "recite", celebrazioni liturgiche e manifestazioni collaterali
Manifesto

Via Crucis Cittadina
Locandina


Voci e suoni della Settimana Santa
Manifesto

Mostra pasquale
Mostra pasquale

Antonio Pandolfo
Antonio Pandolfo

Bianca Atzei
Bianca Atzei

Venerdì 22 marzo
Ore 19.00 - Via Crucis Cittadina, dalla chiesa Madonna del Carmelo al Calvario

Sabato 23 marzo
Ore 17.30 - Chiesa San Rocco: santa Messa prefestiva delle Palme
Ore 18.00 - Chiesa Madonna del Carmelo: santa Messa prefestiva delle Palme
Ore 18.00 - Chiesa Madre: santa Messa prefestiva delle Palme
Ore 19.00 - Chiesa del Purgatorio: Mostra pasquale ****

Domenica 24 marzo - “Le Palme”
Ore 08.30 - Villetta "Antonio Cimino" (Biblioteca comunale): Benedizione delle Palme
Ore 09.00 - Chiesa Madonna del Carmelo: santa Messa solenne (animata dal Cammino Neocatecumenale)
Ore 09.00 - Chiesa San Rocco: Accoglienza e benedizione del "Gruppo dei Giudei"
Ore 09.45 - Chiesa San Rocco: Piazza Fratelli Bandiera, benedizione delle Palme
Ore 10.00 - Chiesa San Rocco: santa Messa solenne
Ore 10.30 - Via Madonna delle Grazie (incrocio con Via Sant'Agostino): Benedizione delle Palme
Ore 10.45 - Chiesa Madonna del Carmelo: santa Messa solenne
Ore 11.15 - Piazza Marconi: Benedizione delle Palme
Ore 11.45 - Piazza Marconi: Rievocazione dell’entrata di Gesù a Gerusalemme *
Ore 12.00 - Chiesa Madre: santa Messa solenne
Ore 18.00 - Chiesa Madonna del Carmelo: santa Messa solenne
Ore 18.00 - Chiesa Madre: santa Messa solenne
Ore 19.00 - Chiesa Madre: Concerto di musica sacra "Voci e suoni della Settimana Santa"
Ore 19.00 - Chiesa del Purgatorio: Mostra pasquale ****
Ore 21.00 - Piazza Marconi: Rievocazione "Il commiato tra Gesù e Maria" *

Lunedì 25 marzo
Ore 19.00 - Chiesa del Purgatorio: Mostra pasquale ****
Ore 20.00 - Centro storico: rievocazione del tradimento di Giuda *
Ore 21.00 - Centro storico: rievocazione del tradimento di Giuda *
Ore 22.00 - Centro storico: rievocazione del tradimento di Giuda *

Martedì 26 marzo
Ore 19.00 - Chiesa del Purgatorio: Mostra pasquale ****
Ore 20.00 - Centro storico: rievocazione del tradimento di Giuda *
Ore 21.00 - Centro storico: rievocazione del tradimento di Giuda *
Ore 22.00 - Centro storico: rievocazione del tradimento di Giuda *

Mercoledì 27 marzo
Ore 19.00 - Chiesa del Purgatorio: Mostra pasquale ****
Ore 20.00 - Piazza Marconi: Rappresentazione della "Passione" a cura dei piccoli dell'Associazione Culturale "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino"

Giovedì 28 marzo - Giovedì Santo
Ore 17.00 - Chiesa Madre: santa Messa solenne "In Coena Domini"
Ore 17.30 - Chiesa San Rocco: santa Messa solenne "In Coena Domini"
Ore 18.00 - Chiesa Madonna del Carmelo: santa Messa solenne "In Coena Domini"
Ore 19.00 - Chiesa del Purgatorio: Mostra pasquale ****
Ore 19.30 - Piazza Marconi: Rappresentazione dell'Ultima Cena, Arresto di Gesù, Rinnegamento di Pietro, Disperazione di Giuda *
Ore 21.00 - Chiesa San Rocco: Ora santa
Ore 21.30 - Chiesa Madre: Adorazione Eucaristica
Ore 22.00 - Chiesa Madonna del Carmelo: Adorazione Eucaristica
Ore 22.00 - Processione del Cristo **

Venerdì 29 marzo - Venerdì Santo
Ore 11.00 - Piazza Marconi: Processo e condanna di Cristo *
Ore 12.00 - Corso Garibaldi: Via Crucis "Li Caduti" *
Ore 13.00 - Calvario: Crocifissione di Cristo *
Ore 16.00 - Processione dell'Addolorata dalla Chiesa Madre al Calvario
Ore 17.00 - Chiesa San Rocco: Solenne Liturgia della Passione e Morte del Signore
Ore 17.00 - Chiesa Madonna del Carmelo: Solenne Liturgia della Passione e Morte del Signore
Ore 17.00 - Chiesa Madre: Solenne Liturgia della Passione e Morte del Signore
Ore 18.00 - Sfilata dei soldati del tempio e dei legionari romani a cavallo, dal Viale della Vittoria a Piazza Marconi ***
Ore 19.00 - Chiesa del Purgatorio: Mostra pasquale ****
Ore 19.30 - Calvario: "Li Rieciti", Deposizione del Cristo dalla Croce *
Ore 21.00 - Processione del Cristo e dell'Addolorata, dal Calvario alla chiesa Madre **

Sabato 30 marzo - Sabato Santo
Ore 02.00 - Chiesa Madre: Sepoltura del Signore
Ore 19.00 - Chiesa del Purgatorio: Mostra pasquale ****
Ore 21.00 - Chiesa San Rocco: Veglia Pasquale e solenne Celebrazione Eucaristica
Ore 21.30 - Chiesa Madonna del Carmelo: Veglia Pasquale e solenne Celebrazione Eucaristica
Ore 23.00 - Chiesa Madre: Veglia Pasquale e solenne Celebrazione Eucaristica

Domenica 31 marzo - Pasqua di Resurrezione
Ore 09.00 - Chiesa Madonna del Carmelo: santa Messa solenne
Ore 10.00 - Chiesa San Rocco: santa Messa solenne
Ore 11.00 - Chiesa Madonna del Carmelo: santa Messa solenne
Ore 11.00 - Chiesa Madre: Santa Messa solenne
Ore 12.00 - Piazza Marconi: Incontro del Cristo Risorto con la Madonna
Ore 18.30 - Chiesa Madonna del Carmelo: santa Messa solenne
Ore 18.30 - Chiesa Madre: Santa Messa solenne
Ore 19.00 - Chiesa del Purgatorio: Mostra pasquale ****
Ore 21.00 - Piazza Marconi: Spettacolo di cabaret con Antonio Pandolfo
Ore 22.00 - Piazza Marconi: Spettacolo musicale con Bianca Atzei
Ore 24.00 - Piazza Anna Magnani: Spettacolo Pirotecnico

* a cura dell'Associazione Culturale "Gruppo dei Giudei - Andrea Infantino"
** con la partecipazione delle Bande Musicali "V. Bellini" e "G. Verdi"
*** a cura dell'Associazione "Herbessus a cavallo"
**** a cura dell'Associazione "Santa Venera - Città di Grotte".
 
 
Redazione
20 marzo 2024
© Riproduzione riservata
  

 

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19/03/2024

Cronaca. Operazione antidroga "Locu" a Catania; tra i 41 arrestati anche il 39enne Salvatore Di Maggio

 

Operazione antidroga "Locu" a Catania
Conferenza stampa

Un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 41 persone è stata eseguita questa mattina dai poliziotti della Squadra mobile di Catania per associazione per delinquere finalizzata al traffico, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti; una parte dei criminali dovrà rispondere anche di associazione di tipo mafioso, detenzione e porto illegale di armi (leggi la notizia sul sito ufficiale della Polizia di Stato).
Nell’ambito dell’operazione, denominata "Locu", che si è svolta all’alba, sono stati impiegati più di 300 poliziotti. L’indagine della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di Catania, ha disarticolato una cellula del clan Cappello-Bonaccorsi (leggi i nomi degli arrestati su LiveSicilia.it).
Tra gli arrestati anche il 39enne grottese Salvatore Di Maggio, nei cui confronti il gip del tribunale di Catania Simona Ragazzi ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere. Diversi gli incontri e i contatti telefonici documentati dalla Polizia di Stato tra Di Maggio, ritenuto uno dei principali acquirenti di droga, e il "cartello della droga
"; comunicazioni che avvenivano tramite un cellulare con una SIM card Lycamobile con intestatario fittizio (leggi la notizia su Grandangoloagrigento.it).
Nella foto a lato, la conferenza stampa tenuta a Catania.
 
  

Carmelo Arnone
19 marzo 2024     
  

 

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19/03/2024

Editoria. "Storia delle origini della Lingua e della Letteratura Italiana" di Rodolfo Costanza

 


Copertina

Rodolfo Costanza
Rodolfo Costanza
 

È uscito a fine ottobre 2023 il saggio "Storia dell’origine della Lingua e della Letteratura Italiana" di Rodolfo Costanza, edito da LFAPublisher (Caivano, Napoli).
Questo lavoro si può considerare una vera e propria storia delle origini della lingua e della letteratura italiana. Parlare di storia della lingua e della letteratura può sembrare scontato poiché di quest’argomento hanno scritto in tanti studiosi e in modi diversi. Sembra che tutto sia stato detto, salvo che non si voglia tentare qualcosa di nuovo. Il prof. Rodolfo Costanza ha voluto dare un suo modesto contributo nel far conoscere la storia della lingua e della letteratura.

Rodolfo Costanza
(Rodolfo Costanza)

Abbiamo fatto qualche domanda all'Autore.
Prof. Costanza, come nasce l'idea di scrivere questo libro?
- Questo saggio sull’Origine della lingua italiana è nato da un’interessante discussione avvenuta una sera di fine maggio del 2017 con i miei amici, Claudio e Michela (tutti e due veneti), mia moglie Graziella e mia figlia Alessia mentre si cenava. Disputavamo su dove fosse nata la nostra lingua. La disputa durò tutta la sera fino a notte inoltrata senza giungere a un accordo. I due amici sostenevano, citando l’Indovinello veronese, che la lingua italiana sia nata tra Verona e Padova con il contributo dei sapienti medici e dotti di queste università. Io affermavo che l’Indovinello Veronese in realtà non era ancora volgare italiano bensì volgare latino,e che il volgare italiano fosse nato in Sicilia, precisamente a Messina, qualche decennio prima che i notai-poeti della corte itinerante dell’imperatore Federico II all’inizio del Duecento poetassero in lingua volgare italiano. Si citarono altre ipotesi: nata lungo la via Emilia con il contributo dei dotti avvocati dell’università di Bologna; nata tra Firenze, Siena e l’Umbria, questa ipotesi è suffragata dal fatto che in quest’ultima regione è nata la poesia religiosa di san Francesco e poi in Toscana si espressero i maggiori poeti e prosatori della nostra lingua da loro perfezionata; nata tra Monte Cassino, Napoli e la sapiente Scuola medica salernitana.
Sin qui l'idea; quando avviene il passaggio al testo scritto?
- Il pomeriggio del giorno dopo mi presi la briga di scrivere un piccolo saggio di una decina di pagine che riassumeva quanto avevamo discusso la sera prima sull’argomento. Mi riproposi di parlarne con mia sorella Mariangela, laureata in lettere classiche, all’inizio di settembre quando sarei andata a trovarla a Siracusa. A settembre le feci leggere il piccolo saggio su cui si espresse in termini positivi. Poi mi fece incontrare il netino professore Francesco Lumia esperto di storia della letteratura Italiana il quale fu al quanto interessato della mia ipotesi sulla nascita del volgare italiano a Messina nella seconda metà del XII secolo. Mi disse che esisteva un documento, I Codici Sciclitani, nati tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo nella cittadina di Scicli, che comprovano in parte le asserzioni addotte nella mia supposizione. Quattro giorni dopo ero a Scicli, dove ho comprato il libro con i succitati Codici. Quando rientrai a casa, a Gattinara (in provincia di Vercelli), presi la decisione di ampliare quel piccolo saggio di poche pagine.
Lei dice "di poche pagine"; in realtà sono 161.
- Questo lavoro si può considerare una vera e propria Storia delle origine e dell’evoluzione della Lingua e della Letteratura italiana anche se alquanto condensata. Il lavoro intende presentarsi come un dato che vale la pena comunicare e farlo apprezzare agli amanti della nostra lingua e ai lettori in genere. La maggior parte degli argomenti trattati sono noti ai letterati mala loro funzione più importante è di portare a conoscenza del lettore di alcune idee sconosciute sull’argomento. In questo saggio cercheremo di riassumere più di mille anni di Storia dell’origine lingua dall’inizio dell’antica repubblica romano (509 a.C.) fin quasi al Rinascimento.
Noi siamo certamente di parte, ma continuiamo a ritenere che le origini della Lingua italiana siano da ricercarsi in Sicilia.
- La Scuola poetica siciliana rappresenta la prima lirica in volgare italiano, sorta tra la seconda metà del XII e l’inizio del XIII secolo negli ambienti di corte dei due re normanni di Sicilia, Guglielmo I e II e la regina Costanza d’Altavilla. Si sviluppa maggiormente per impulso di Federico II imperatore e re di Sicilia con i poeti della Scuola siciliana. Ma prima della Scuola poetica siciliana tratteremo anche di due codici della fine XI e dell’inizio del XII secolo trovati nella cittadina di Scicli (in provincia di Ragusa) che testimoniano il passaggio avvenuto in Sicilia dal latino volgare al vernacolo siciliano; infine da quest’ultimo trae origine a Messina, nel crogiolo dei traffici marittimi, l’inizio della poesia volgare della lingua italiana. Chiariremo che la lirica della Scuola poetica siciliana è recepita nella seconda metà del Duecento a Pisa e Lucca per mezzo dei traffici marittimi con la Sicilia e a Firenze, Arezzo e Siena per opera dei poeti siculo-toscani.
Quindi nel suo libro riporta testi, se non del tutto sconosciuti agli studiosi, almeno poco noti al grande pubblico?
- L’impostazione di questo testo, sull’Origine ed evoluzione della lingua Italiana, riporta anche alcune opere di letterati del corrispondente periodo storico trattato. Riportiamo inoltre, nell’ambito del testo, alcuni riferimenti poco noti destinati a portare maggiore chiarezza su alcune parti inerenti l’inizio della nostra lingua, ma riportiamo pure qualche documento poco conosciuto e alcune idee poco note sulla storia dell’origine della nostra letteratura. Nel libro ci poniamo anche questa domanda: dove è nata la lingua italiana? Domanda che da diversi secoli spesso ritorna nella Storia della nostra letteratura. Molti credono già di sapere la risposta ma non darei per scontata che sia quella giusta. Tenteremo noi di dare una risposta a questa domanda.

Il libro è in vendita presso Feltrinelli e nei maggiori store online.

L'autore, Rodolfo Costanza, nato a Grotte, ha conseguito la Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Genova. Ha insegnato per tredici anni Teorie e Filosofie del Nursing e Storia della Medicina con l’incarico di Professore a contratto nel Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro".
È stato per 17 anni Direttore didattico di Scuole per Infermieri della Regione Piemonte; per due anni responsabile del Settore Formazione-Aggiornamento dell’ASL di Vercelli. Ha pubblicato: "Storia di una professione figlia di un dio minore", Casa Editrice Coppo di Vercelli, 2007; "La questione infermieristica: prendersi cura o curare?", Editrice Ambrosiana (Gruppo Zanichelli), 2012. 
  
Carmelo Arnone
19 marzo 2024
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19/03/2024

Musica. "Voci e suoni della Settimana Santa"; concerto in chiesa Madre, domenica 24 marzo

 
 

Voci e suoni della Settimana Santa

 

Voci e suoni della Settimana Santa
Manifesto

Salvatore Salvaggio
Salvatore Salvaggio

Domenica 24 marzo, a Grotte, alle ore 19.00 all'interno della chiesa Madre, si terrà il concerto di musica sacra "Voci e suoni della Settimana Santa".
Un appuntamento musicale di grande prestigio, tra i pochi in Sicilia, celebrato nella Domenica delle Palme e dedicato in particolare al tema del "sacro" nella musica classica e lirica, nelle sue diverse declinazioni.
Ideatore e direttore artistico della manifestazione è il M° Salvatore Salvaggio (interprete di lunga carriera, vissuta sui palchi dei più rinomati teatri del mondo), sostenuto dal soprano Makie Nomoto.
La manifestazione è realizzata dalla Parrocchia "Santa Venera" Chiesa Madre di Grotte in collaborazione con l'Accademia dell'Opera del Teatro "Regina Margherita" di Racalmuto, con il patrocinio dell'Assemblea Regionale Siciliana.
A proporre i brani, oltre al M° Salvatore Salvaggio e al soprano Makie Nomoto, saranno gli allievi dell'Accademia ed i soprani Alida Capobianco ed Elisea Sciacca.
L'accompagnamento musicale sarà eseguito dal pianista accompagnatore M° Michele Salvatore.
Nel corso del concerto, presentato da Carmelo Arnone, verranno eseguiti brani immortali di Vivaldi, Donizetti, Bach, Rossini, Pergolesi, Bellini ed altri ancora, lungo un percorso ideale che guida e conduce l'ascoltatore nelle varie tappe della Settimana Santa
. 
 
Redazione
19 marzo 2024
  

 

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18/03/2024

Chiesa. Via Crucis Cittadina a Grotte il prossimo venerdì 22 marzo

 

Via Crucis Cittadina
Locandina

Ogni anno, il venerdì precedente la Settimana Santa, la comunità ecclesiale di Grotte celebra la Via Crucis Cittadina.
La processione, il prossimo venerdì 22 marzo, inizierà alle ore 19.00, al termine della santa Messa delle ore 18.00 nella chiesa Madonna del Carmelo.
Promossa, come ogni anno, dalle tre parrocchie di Grotte ed organizzata dal Consiglio Pastorale Interparrocchiale, la sacra liturgia prenderà il via dall'altare della chiesa Madonna del Carmelo e si svilupperà su un percorso rimodulato rispetto agli anni precedenti: lungo il Corso Garibaldi, Piazza Marconi, proseguirà nella ripida salita del calvario per concludersi ai piedi della croce.
La Via Crucis cittadina sarà presieduta dai tre sacerdoti del paese: don Salvatore Zammito, don Vincenzo Licata e don Sergio Sanfilippo.
Nella Via Crucis (via della croce, detta anche Via Dolorosa) la comunità cristiana commemora, in preghiera, meditazione e silenzio, la passione del Signore.
Dall'orto degli ulivi alla crocifissione sul Golgota, alla deposizione nel sepolcro. In un percorso di 14 "stazioni" (nelle chiese si trovano spesso 14 quadretti sui muri laterali) i fedeli vengono guidati, con riflessioni, a riflettere sul significato profondo delle sofferenze di Gesù Cristo, e sul valore salvifico per l'intera umanità.
 
  

Redazione
18 marzo 2024     
  

 

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17/03/2024

Iniziative. "La forza della fragilità", nella Festa della Donna; di Salvatore Bellavia

 

"La forza della fragilità", nella Festa della Donna; di Salvatore Bellavia
Guarda il video


La forza della fragilità
Manifesto

In occasione della Festa della Donna 2024, il Laboratorio Teatrale "Luchino Visconti" diretto da Salvatore Bellavia ha presentato "La forza della fragilità" (Il lungo cammino), recital di letture, musica e poesia interpretato esclusivamente da donne (guarda il video).
La manifestazione, promossa e patrocinata dall'Amministrazione comunale di Grotte, si è svolta sabato 9 marzo, presso l'Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione".
Dopo il saluto del sindaco Alfonso Provvidenza, si sono susseguiti le letture e gli interventi artistici di Giusy Costanza, Sofia Cutaia, Mabel Gabriel, Patrizia Mangione e Alessandra Criminisi.
Con la partecipazione straordinaria di Ilaria Piergianni (Vice Brigadiere dell'Arma dei Carabinieri) e delle danzatrici della scuola "Pas de Dance" di Antonella Paradiso: Rita Casodino, Concetta Infantino e Annamaria Cavallaro.
Pubblichiamo le immagini dello spettacolo - guarda il video - (riprese di Emanuele Licata per © Associazione Culturale "Punto Info").  
  

Redazione
17 marzo 2024      
  

 

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17/03/2024

Letture Sponsali. "Fare della propria vita un dono d'amore"

 

Amore Sponsale
Sposalizio

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

In questa quinta domenica di quaresima le letture scavano nelle fondamenta della nostra fede.
Nella prima lettura il profeta Geremia parla di una nuova alleanza, di una nuova legge scolpita nel cuore, che non potrà essere cancellata.
Una legge che non va rispettata al modo dei farisei ai quali Gesù rimprovera il loro atteggiamento poco coerente.
Nella nuova alleanza Dio cerca cuori aperti, braccia operanti, che sappiano unire la fede alle opere.
Nel cuore dell’uomo nasce il desiderio di vedere Gesù, da sempre alla ricerca di un senso per la loro vita.
Alcuni dei Greci che si rivolsero a Filippo, stupiti da ciò che si diceva di Gesù, desideravano conoscerlo.
Gesù con la sua risposta sembra voler scoraggiare questi “nuovi discepoli” alla ricerca di eventi grandiosi.
In realtà Gesù indica la strada dell’amore fecondo.
Tutti attendevano il Messia, che li avrebbe salvati con forza e potenza e nessuno mai avrebbe immaginato che Gesù potesse soffrire e divenire pane spezzato per noi.
Per la logica umana è un gesto da perdenti, per la logica di Dio, follemente innamorato delle sue creature, è un gesto di vita feconda.
Dio è amore, dono totale di sé.
Gesù non ha vissuto egoisticamente per sé, ma in tutto ha seguito la volontà del Padre pur manifestando turbamento per ciò che avrebbe dovuto affrontare, amandoci fino in fondo.
Seguire Gesù significa imparare a fare della propria vita un dono d'amore: se la teniamo solo per noi non porta frutto, se la doniamo fiorisce.
Come sposi cristiani spendiamo e diamo la vita per gli altri?
L’amore sponsale cresce se ciascuno è pronto a consegnarsi nelle mani dell’altro e a donare ogni giorno la propria vita.
Quando la disponibilità a consegnarsi viene meno e prevale l’egoismo e la diffidenza, l’amore comincia a non dare più frutto.
In Cristo ci rendiamo capaci di un amore più forte della morte, che pregusta la bellezza della risurrezione.
Ognuno di noi troverà la modalità migliore per donare e per rendere questa terra piena di frutti belli!
Vera e Francesco
 
  

Redazione
17 marzo 2024     
  

 

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15/03/2024

Folklore. 21° Festival "I Bambini del Mondo": al gruppo dell'Ucraina il Premio "Claudio Criscenzo"

 

21° Festival "I Bambini del Mondo": al gruppo dell'Ucraina il Premio "Claudio Criscenzo"
Premio "Criscenzo"

È stato assegnato al gruppo “Folk Ensemble Vitaminchiki” dell’Ucraina il “Premio Claudio Criscenzo” istituito dall’AIFA (Associazione International Folk Agrigento), promotrice del Festival Internazionale del Foklore “I Bambini del Mondo” giunto alla 21^ edizione, inserito nel contesto del 76° Mandorlo in Fiore.

Consegna del Premio "Claudio Criscenzo
(Consegna del Premio "Claudio Criscenzo")

A designare il gruppo vincitore è stata una giuria composta da 5 ragazzi di Agrigento: Diamante Castelli (presidente), Carla Pullara, Gaia Sanfilippo, Martina Di Fede e Elena Casablanca.
Questa la motivazione: “Il gruppo ‘Vitaminchiki’, nonostante la grave situazione che sta vivendo il suo Paese, con grande difficoltà ha continuato la propria attività, dimostrando grande passione ed amore per le tradizioni etniche Ucraine. Partecipando al festival ha dimostrato che la cultura può contribuire alla costruzione di un mondo fatto di pace. In questi giorni i bambini ucraini hanno trasmesso al pubblico sentimenti di gioia ed allegria con canti e danze eseguite con grande straordinaria bravura e professionalità artistica”.
A consegnare il prestigioso riconoscimento il sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, insieme all'assessore Costantino Ciulla, unitamente a Giovanni Di Maida, componente del CdA di “Agrigento Capitale della Cultura 2025” e Luca Criscenzo presidente AIFA.

“Folk Ensemble Vitaminchiki” dell’Ucraina
(“Folk Ensemble Vitaminchiki” dell’Ucraina)

Il Galà del Festival “I Bambini del Mondo”, che anche quest’anno gode del Patrocinio della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, si è svolto al Museo archeologico “Pietro Griffo” con l’esibizione di tutti i gruppi internazionali che partecipano al Festival.
Nel corso della serata, condotta dallo storico presentatore del festival, il giornalista Giuseppe Moscato, la Società Dante Alighieri, sezione di Agrigento, presidente Enza Ierna, ha assegnato il premio del concorso “Italia: immagini e pensieri”; ad essere premiato il disegno sui temi del Festival realizzato da una performer del gruppo della Bulgaria, la piccola Presijana Yanulova.
Toccante il momento dedicato all’UNICEF da sempre partner di Aifa.
Una collaborazione che ha dato vita all’assegnazione della Pigotta, la bambola simbolo della raccolta fondi di Unicef, che per il Bambini del Mondo assume un significato speciale, perché la Pigotta si chiama Alice, una ragazza agrigentina scomparsa prematuramente.

Assegnazione della Pigotta
(Assegnazione della Pigotta)

La Pigotta Alice è stata donata alla bambina più piccola del Festival, la bulgara Denislava Ivanova, non ancora undicenne, dalla presidente del Comitato provinciale Lilly Bruna.
Questa’anno l’Unicef  ha raddoppiato ed una Pigotta è stata consegnata, anche al maschietto più piccolo del festival, il polacco Wojtek Falkowsky di appena 8 anni, dal presidente regionale di Unicef Vincenzo Lorefice.
Un premio speciale è stato conferito da Panathol International Club di Agrigento, club service che si dedica all’affermazione dell’ideale sportivo e dei suoi valori morali. Il riconoscimento è andato al gruppo “Vitaminchiki” dell’Ucraina.
A consegnarlo, il presidente Pasquale Mauro; questa la motivazione: “Premio Panathlona ai bambini del gruppo Vitaminchiki dell’Ucraica che hanno dimostrato con la vivacità e l’energia delle loro danze di essere instancabili ambasciatori anche dello spirito olimpico, che esige mutua comprensione tra i popoli, spirito di amicizia, solidarietà e fair play”.
La serata è stata arricchita, come ogni anno, dalla presenza di artisti che in passato hanno collaborato con Claudio Criscenzo, il “papa” del Festival a cui è intitolato il Premio. Era presente Marcello Mandreucci, musicista e cantautore, che vanta diverse collaborazioni con importanti artisti, che ha presentato alcuni brani del suo album di prossima uscita, “Born in Sicily”, ricco di collaborazioni artistiche e prodotto dal cantautore Mario Incudine.

Di Maida, Moscato e Criscenzo
(Di Maida, Moscato e Criscenzo)

Ancora due importanti appuntamenti per “I Bambini del Mondo”: sabato 16 marzo 2023, inizio ore 10.30, nella Valle dei Templi per la tradizionale e tanto attesa “Passeggiata della Pace e della Fraternità”.
Ai piedi del Tempio della Concordia “I Bambini del Mondo” lanceranno il loro messaggio di pace e fratellanza tra i popoli, leggendo alcuni passi dei principi fondamentali  della “Dichiarazione dei diritti del fanciullo”.
Infine, sempre sabato sera alle ore 16.30, presso i locali della Chiesa Madonna della Provvidenza, la suggestiva “Preghiera interreligiosa - I Popoli per la Pace”, con la quale I Bambini del Mondo, ognuno con la propria religione e la propria lingua, pregheranno per la Pace nel Mondo
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Redazione
15 marzo 2024   
  

 

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15/03/2024

Culti. Testimoni di Geova: due eventi speciali a marzo per commemorare la morte di Gesù Cristo

 

Testimoni di Geova
Commemorazione

Domenica 24 marzo, per milioni di persone in tutto il mondo, è un giorno speciale: quello in cui si riuniranno al tramonto per commemorare la morte di Gesù Cristo. Considerato il giorno più importante dell’anno per i Testimoni di Geova, la Commemorazione viene celebrata ogni anno nella data che corrisponde al 14 nisan del calendario ebraico, in armonia con le parole di Gesù riportate nel Vangelo di Luca (Lc 22,19): “Continuate a far questo in mio ricordo”.
Sebbene nel mondo ci siano oltre 8,6 milioni di testimoni di Geova, l’anno scorso oltre 20 milioni di persone hanno partecipato all’evento.
In tutto il mondo molte persone che non sono testimoni di Geova assistono alla Commemorazione. Speriamo che anche gli abitanti della nostra zona si uniscano a noi nel ricordare la morte di Gesù Cristo in segno di gratitudine per il suo sacrificio - ha detto Piero Maltese, portavoce dei Testimoni di Geova -. Si tratta di un’occasione solenne, ma allo stesso tempo di un momento gioioso”.
L’evento, della durata di un’ora, consiste in un discorso che metterà in evidenza il significato della morte di Gesù e il suo valore per tutta l’umanità.
Questo mese ad Agrigento si sta svolgendo una campagna per invitare gli abitanti della zona a partecipare all’annuale Commemorazione della morte di Cristo e a uno speciale discorso pubblico che sarà pronunciato la settimana precedente.
Intitolato “La risurrezione: vittoria sulla morte!”, il discorso speciale è in programma nelle Sale del Regno della zona il fine settimana del 16-17 marzo 2024. Questa conferenza di 30 minuti approfondirà la speranza contenuta nella Bibbia in base alla quale nel prossimo futuro avrà luogo una risurrezione dei morti
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Redazione
15 marzo 2024   
  

 

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15/03/2024

Salute. "L'importanza della prevenzione per la cura e la profilassi della scoliosi"; del dott. Aurelio Zaffuto

 

Dott. Aurelio Zaffuto
Dott. Aurelio Zaffuto


Cura della scoliosi
Cura della scoliosi

Importanza della prevenzione per la cura e la profilassi della scoliosi.
A cura del dott. Aurelio Zaffuto (U.O.C. Ortopedia e Traumatologia del Presidio Ospedaliero di Gardone Val Trompia).

La scoliosi è un grande problema sociale, non tenuto nella dovuta considerazione, per il quale è opportuno sollecitare un lavoro assistenziale di medicina preventiva, la quale dovrebbe essere uno dei principi filosofici fondamentali della medicina moderna.

Cura della scoliosi

Compito precipuo della Sanità, infatti, è quello di prevenire una malattia ancora prima di curarla.
Attualmente, stiamo vivendo in un'epoca in cui i fondi per la spesa sanitaria pubblica risultano ridotti - ciò accade ormai stabilmente dal 2012 - ma allo stesso tempo è richiesto al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di rimanere competitivo.
Per poter mantenere elevata la qualità del prodotto (prestazione sanitaria), senza influire sui costi, appare palese come la prevenzione risulti lo strumento più idoneo per raggiungere tale obiettivo.
Condizione indispensabile, pertanto, per la cura della scoliosi è la diagnosi precocissima che permette di intraprendere le opportune terapie, i cui i risultati sono tanto efficaci quanto più precoce è stato il riconoscimento diagnostico.
Solo agendo in questo modo possono essere prevenute le gravi alterazioni anatomo-patologiche, caratteristiche delle scoliosi strutturate, che, oltre ad essere causa di difetti estetici, sono anche responsabili di patologie secondarie da sovraccarico statico-dinamico della colonna (spondilo-disco artrosi) e delle altre articolazioni portanti come l'anca e il ginocchio (coxartrosi, gonartrosi).
La scoliosi è una deformità della colonna vertebrale conosciuta e studiata fin dall'antichità.
Già nel 300 a.C. Ippocrate, celebre medico dell'antica Grecia, considerato il padre della medicina scientifica, aveva classificato le varie deformità angolari della colonna vertebrale e ideato degli strumenti per ridurre queste anomalie, tra cui spicca il cosiddetto “letto di trazione” il cui principio meccanico è tuttora utilizzato nei moderni busti (corsetti) ortopedici.
La scoliosi si presenta come una deviazione laterale, permanente, della colonna vertebrale associata alla rotazione dei corpi vertebrali.
Questa rotazione si accompagna ad una deformazione dei dischi intervertebrali e a retrazioni (accorciamenti) muscolo- legamentose.
La rotazione vertebrale è l'elemento che contraddistingue la scoliosi vera (dismorfismo).
Quando è presente solo la deviazione laterale della colonna vertebrale, ma non c'è la rotazione vertebrale, si tratta, invece, di un atteggiamento scoliotico (paramorfismo). Questa distinzione è importante, perché i percorsi di terapia saranno assolutamente differenti.
Esistono vari criteri di classificazione delle scoliosi: le principali sono quella eziologica (cioè basata sulle cause) e quella topografica (cioè basata sulla sede).
Relativamente alle cause, il 70% delle scoliosi sono definite “idiopatiche”, nel senso che insorgono senza una causa apparente; il rimanente 30% è causato da malattie congenite, disturbi neuromuscolari, traumi, tumori, infezioni.
Relativamente alla sede della curva la scoliosi viene distinta in lombare, dorso-lombare, dorsale e cervico-dorsale.
Alla base di queste deformità c'è sempre uno squilibrio tra sviluppo scheletrico e muscolare. Ed è per questo motivo che le scoliosi idiopatiche, che sono le più frequenti, si sviluppano nei periodi in cui l'accrescimento osseo è elevato come nell'età infantile e, soprattutto, puberale (età fra i 7 e i 14 anni).
Dal momento che la scoliosi idiopatica si sviluppa e, soprattutto, evolve in età infantile-puberale, sarebbe consigliabile sottoporre questa popolazione di bambini e ragazzi a una visita medica almeno una volta l'anno prima di eseguire numerosi e, talvolta, inutili esami strumentali.
Uno dei programmi di screening più efficaci, utilizzato in molti Paesi Europei, è quello noto come “One Minute test”: si tratta di un test clinico, veloce e di facile esecuzione, che può essere effettuato dal pediatra, dall'ortopedico e dal fisiatra.
L'esame va condotto con il paziente all'inizio in ortostatismo (in piedi), a dorso nudo e vanno ricercati uno o più dei seguenti segni: asimmetria delle spalle, dei triangoli della taglia e del bacino, curvatura del rachide e/o suoi disassamenti con il filo a piombo sospeso dalla settima vertebra cervicale.
Successivamente il paziente va esaminato in flessione alla ricerca di un eventuale gibbo. La presenza di un gibbo (piccola protuberanza che compare lateralmente all'asse centrale del dorso) a busto flesso in avanti fa porre la diagnosi di scoliosi.
Concluso l'esame clinico, in caso di soggetti dubbi o sospetti per scoliosi, è d'obbligo completare l'accertamento diagnostico eseguendo delle radiografie sotto carico (in piedi) della colonna vertebrale in toto comprendendo la base cranica e il bacino (tele- radiografia del rachide).
La radiografia consente di accertare l'esistenza della curva scoliotica e di effettuarne la misurazione secondo il cosiddetto “metodo Cobb”: tale misurazione, espressa in gradi, è fondamentale per la prognosi e il trattamento.
La prognosi della scoliosi, cioè il giudizio clinico sulla evoluzione futura della malattia, dipende, oltre che dalla entità della curva (gradi Cobb), da fattori diversi, come: la maturazione scheletrica, l'entità del menarca (per le bambine), la sede (per esempio, le curve lombari danno meno problemi rispetto alle dorsali).
La maggior parte delle scoliosi, soprattutto quelle diagnosticate precocemente, sono di grado lieve (inferiori a 20 gradi) e vengono trattate semplicemente con fisioterapia adeguata associando un monitoraggio con controlli regolari.
Le scoliosi di grado moderato (fra i 20 e i 45 gradi Cobb), invece, richiedono in genere l'uso di un corsetto, soprattutto se la fase di crescita ossea è ancora lunga, in associazione a fisioterapia.
I tipi più comuni di corsetto oggi sono realizzati in materiale plastico e vengono sagomati per adattarsi al corpo diventando quasi invisibili sotto i vestiti, risultando così molto ben tollerati.
Il corsetto più ore viene indossato maggiormente sarà efficace. I ragazzi che devono indossarlo hanno poche limitazioni, se necessario possono toglierlo qualche ora per praticare sport o altre attività fisiche e potrà essere tolto definitivamente quando le ossa avranno smesso di crescere (16-18 anni circa).
Infine, le scoliosi di grado severo (oltre 45° Cobb), per fortuna poco frequenti, hanno bisogno di cure chirurgiche
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Dott. Aurelio Zaffuto
15 marzo 2024  
© Riproduzione riservata.
  

 

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15/03/2024

Calcio. Esordio in Serie D per l'arbitro Valerio Navarino; domenica 17 marzo

 

Valerio Navarino
Valerio Navarino

L'arbitro Valerio Navarino farà il suo esordio in Serie D domenica prossima, 17 marzo 2024.
Dopo aver arbitrato 12 partite in Eccellenza nelle varie regioni d’Italia, il fischietto grottese, incardinato nella Sezione Arbitri di Taurianova (RC), dirigerà al "Vista Vision Stadium" di Pero (in provincia di Milano) la gara valida per la 31^ giornata del Campionato di Serie D tra il "Calcio Club Milano" e il "Calcio  Brusaporto".
La partita inizierà alle ore 14.30 e sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook ufficiale "Club Milano" (qui la diretta).
Arbitro dal 2013 della Sezione A.I.A. di Agrigento, da tre anni (per motivi lavorativi) fa parte della Sezione Arbitri di Taurianova (RC). Nella stagione 2022/2023 il fischietto agrigentino ha arbitrato complessivamente 30 partite, tra il massimo campionato regionale dell’eccellenza calabrese, promozione e Coppa Italia. Risale allo scorso 1° 1° luglio 2023 il comunicato ufficiale dell’Associazione Italiana Arbitri con la promozione di Valerio Navarino alla CAN (Commissione Nazionale Arbitri) D.
  
   
Carmelo Arnone
15 marzo 2024

  

 

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15/03/2024

Attualità. "I poteri che ci governano stanno tornando al 1939""; di Raniero La Valle

 

Raniero La Valle
Raniero La Valle

Raniero La Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire d’Italia» e più volte parlamentare.

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In attesa che qualcuno la prenda in mano, alta sul mondo sventola la gloriosa bandiera bianca di Papa Francesco.
Se lui, rispondendo alla Televisione svizzera, avesse parlato solo del negoziato, come fa incessantemente da quando è scoppiata la guerra, nessuno lo sarebbe stato a sentire, perché ormai le parole di buon senso non si possono più nemmeno pronunciare in questo mondo (occidentale) a una sola dimensione (la guerra).
Invece ha preso in carico la metafora offertagli dall’intervistatore, e ha parlato di bandiera bianca, e tutti si sono indignati, soprattutto quelli, come Biden e i nostri giornali, che alla guerra ci mandano gli altri.
Ma al bianco era dedicata tutta l’intervista, come simbolo della purezza, della mitezza e della bontà, ed è venuta fuori perfino la ragione, a tutti ignota, per la quale il Papa è vestito di bianco, che non è quella di mostrarlo senza peccato (perché io pecco come gli altri, ha spiegato Francesco, uomo e non vicario di Dio, che di Vicari non ne ha sulla terra, o meglio ne ha otto miliardi, quanti siamo nel mondo) ma è semplicemente quella che Pio V era un domenicano, e perciò aveva l’abito bianco, e da allora è invalsa la tradizione di vestire di bianco anche i suoi successori (lo fa per la prima volta il cerimoniere, prima di annunziare che “habemus papam”).
Così, grazie alla simbologia del bianco, che non vuol dire affatto la resa, ma anzi il coraggio di restare umani quando si associa alla bandiera, tutti hanno dovuto raccogliere l’unica voce nel mondo, che mentre i più inneggiano all’impossibile e immancabile vittoria delle armate di Kiev, sempre più zeppe di armi e sempre più decimate di uomini (e donne), dice che il re è nudo, quando il re (e ahimè, quale re!) è nudo davvero.
E perfino il Nunzio è stato convocato a Kiev, come l’ultimo degli ambasciatori, per fargli sapere che l’unica bandiera dell’Ucraina è giallo-blu, anche se purtroppo, oggi e chissà per quanto tempo voluto dai suoi “governanti”, è a mezz’asta.
La cosa singolare è poi che mentre Biden si è permesso di dire a Netanyahu che sta facendo la rovina del suo popolo (e anzi di tutti gli Ebrei sparsi nel mondo), e nessuno gli ha dato sulla voce, anche perché è del tutto vero, tutti se la sono presa con papa Francesco che laicamente ha fatto anche un discorso di sapienza e convenienza politica.
Messo tutto insieme, quello che ne viene fuori è che nella demenza pandemica, che sembra essere la vera seconda epidemia di questo inizio secolo, i poteri che ci governano stanno tornando al 1939, quando la Germania, cominciando dalla Polonia, voleva arrivare a Mosca, e diede avvio alla guerra mondiale, che allora era la seconda.
Come la Germania di allora, la NATO si spinge verso Est e il ministro degli Esteri polacco ha rivelato che “il personale militare della Nato è già presente in Ucraina” (europei compresi) e, siccome il mondo si è allargato, mentre si ammassano fascine per la guerra contro la Russia, il progetto è, dopo la Russia, di eliminare la Cina.
Ma oggi in più c’è l’atomica, i missili, i droni, e anche la carne da cannone è aumentata, dato che sulla Terra siamo, appunto, in otto miliardi. Allora gli Stati Uniti non volevano intervenire, c’è voluta Pearl Harbour, mentre ora sono già qui, e un po’ di fascismo viene avanti anche da loro, e da noi c’è una cultura fascista al potere.
C’è chi esplicitamente si richiama al ’39, e rimpiange che a Roma ci sia papa Francesco, non uno come Pio XII (pensato come cappellano dell’Occidente): ma dalle carte segrete della Santa Sede pubblicate dopo la guerra risulta che Tardini, Sostituto segretario di Stato, voleva e scriveva che la guerra doveva finire non solo con la sconfitta della Germania nazista, ma anche con la liquidazione dell’Unione Sovietica e del suo comunismo, con tutto il prezzo che se ne sarebbe dovuto pagare.
In questa situazione chiedere di avere il coraggio di negoziare, “per non portare il Paese al suicidio” (e questo vale anche per Hamas con i palestinesi), non è una bestemmia, è un invito alla salvezza, un barlume di verità
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Raniero La Valle
15 marzo 2024  
  

 

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14/03/2024

Politica. "È un momento storico, questo, in cui la Sicilia è spenta"; di Enzo Napoli

 

Enzo Napoli
Enzo Napoli

Che qualcuno venga a dirci che la cassata nel mondo non ha lo stesso successo dei cannoli perché è troppo dolce (tra l'altro con più che sufficiente competenza), non lede alcuna maestà, così quando qualcuno (con minor titolo e molta strumentalità) ci dice che le nostre strade sono piene di immondizia o che i nostri giovani dovrebbero essere più intraprendenti.
L'orgoglio ferito dei siciliani per le affermazioni di Iginio Massari sulla cassata è comprensibile, ma forse dovremmo, ogni tanto, riflettere un po' di più e reagire in modo diverso quando qualcuno osa criticare qualcosa che ci riguarda.
Per risolvere un problema, grande o piccolo che sia, bisogna intanto riconoscere che il problema esiste e decidere quindi di metterci mano.
Sono il primo a dire che questa è un'isola piena di meraviglie e di gente straordinaria, ma mi pare altrettanto incontestabile che pochissimo o niente funziona come dovrebbe.
Se è vero che capire la Sicilia è assai complicato, è altrettanto vero che oggettivamente Tomasi di Lampedusa aveva ragione: "Il famoso ritardo di un secolo delle manifestazioni artistiche ed intellettuali siciliane; le novità ci attraggono soltanto quando le sentiamo defunte, incapaci di dar luogo a correnti vitali".
È un momento storico, questo, in cui la Sicilia è spenta.
È spenta e senza alcun sussulto di dignità la sua classe politica, completamente asservita ad assai mediocri leader politici nazionali, spenti gli intellettuali ed il mondo della cultura, spenta l'imprenditoria, non solo spenta, ma pesantissima zavorra la burocrazia.
Qualcosa di brillante, di nuovo, di geniale che pure sopravvive, prontamente soffocato da una generale sfiducia e rassegnazione.
È il trionfo dell'opera dei pupi: gloriose, ma vetuste marionette che combattono battaglie epiche ed eroiche gesta sul teatrino di legno.
Dovremmo esser più sinceri con noi stessi, che ci piaccia o meno la cassata, riconoscere che speranza e futuro in Sicilia, se morti non sono, poco ci manca
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Enzo Napoli
14 marzo 2024  
© Riproduzione riservata.
  

 

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14/03/2024

Iniziative. La regista Nella Condorelli al "Cineforum - Città di Grotte"; incontro con gli studenti

 

La regista Nella Condorelli al "Cineforum - Città di Grotte"
Guarda il video

La regista Nella Condorelli al "Cineforum - Città di Grotte"; incontro con gli studenti
Foto di gruppo

"Il Cinema di Nella Condorelli"
Manifesto

Presso l'Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione" in Grotte (AG), venerdì 8 marzo 2024, si è svolto un incontro tra la regista Nella Condorelli e gli studenti dell'Istituto comprensivo "Angelo Roncalli" (guarda il video).

La regista Nella Condorelli al "Cineforum - Città di Grotte"
(Antonina Ausilia Uttilla, Nella Condorelli e Aristotele Cuffaro)

La manifestazione è stata realizzata nell'ambito dell'edizione 2024 del Cineforum "Città di Grotte" organizzato dall'Associazione culturale "Nino Martoglio", con il patrocinio del Comune di Grotte.
Due le proiezioni nelle quali si è articolato il cineforum: la prima mercoledì 21 febbraio, nella quale è stato proiettato il film "1893: l'inchiesta"; la seconda venerdì 8 marzo, con il film "La storia vergognosa".

Nella Condorelli e Aristotele Cuffaro con le docenti e gli studenti del "Roncalli"
(Nella Condorelli e Aristotele Cuffaro con le docenti e gli studenti del "Roncalli")

A conclusione della rassegna è stata presente la regista Nella Condorelli, che ha incontrato gli studenti del "Roncalli". Dopo il saluto del dirigente scolastico prof.ssa Antonina Ausilia Uttilla e dell'organizzatore Aristotele Cuffaro, la Regista ha tracciato il percorso della sua attività come autrice, produttrice e regista, evidenziando il proprio impegno verso temi di grande rilevanza per la storia d'Italia, del Meridione e della Sicilia in particolare.
Con il film "1893: l'inchiesta" ha cercato - attenendosi scrupolosamente alle fonti - di ricostruire la verità sulla vicenda dei Fasci Siciliani, vista nel resto d'Italia come un problema di ordine pubblico ma che, nella realtà, ha costituito il primo sciopero generale organizzato dei contadini e degli zolfatari contro lo sfruttamento indiscriminato.
La pellicola "La storia vergognosa" riporta le tante storie di emigrazione che, dopo l'Unità d'Italia, hanno avuto come protagonisti migliaia di lavoratori del Sud Italia senza speranza.
Numerosi e interessanti gli stimoli proposti dagli studenti, con le loro domande alla Regista. Di grande spessore culturale e storico gli interventi e le risposte di Nella Condorelli, in procinto di realizzare un terzo film a completamento della trilogia.

Pubblichiamo le immagini dell'incontro - guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info")
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Carmelo Arnone
14 marzo 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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13/03/2024

Volontariato. Rinnovato il Consiglio Direttivo provinciale delle 33 Pro Loco agrigentine

 


Foto di gruppo

Le 33 Pro Loco di Agrigento, unite sotto l'egida dell'UNPLI, la scorsa domenica 10 marzo presso il Centro “Camilleri” di Porto Empedocle, hanno rinnovato il loro Consiglio Direttivo per i prossimi quattro anni.
Questo rinnovamento è un segno della vitalità e dell'impegno continuo nella promozione del patrimonio culturale e delle tradizioni locali.
La conferma di figure esperte come l'ingegnere Paolo Savatteri (presidente) e la prof.ssa Erina Montalbano (vice presidente), insieme all'elezione di nuovi membri, riflette la dedizione e la passione che animano queste associazioni.
Sono stati eletti componenti del Direttivo: l’avv. Ignazio Di Giovanna (di Montevago, già segretario nazionale), la prof.ssa Alessandra Giacco (di Aragona), il prof. Paolo Salemi (di Realmonte), la dott.ssa Noemi Sciascia (di Cattolica Eraclea), il dott. Filippo Vitello (di Grotte, già consigliere nazionale).
Il collegio dei probiviri sarà così formato: Leonardo Nicolosi (di Caltabellotta), Vincenzo Santangelo (di Menfi), Antonio Sferrazza (di Castrofilippo). Nell’organo di controllo è stato chiamato il dott. Leonardo Torrisi (di Giarre).
Il loro lavoro, in collaborazione con il Servizio Civile, ha notevolmente contribuito alla valorizzazione dei prodotti e delle bellezze della provincia, arricchendo la vita comunitaria e sostenendo lo sviluppo locale. Questi sforzi collettivi non solo mantengono vive le tradizioni, ma aprono anche nuove strade per l'innovazione e la crescita nel rispetto dell'identità territoriale
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Redazione
13 marzo 2024
  

 

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12/03/2024

Televisione. Franco Agnello su Tv2000, nel programma "L'ora solare" di Paola Saluzzi

 

Franco Agnello su Tv2000, domani nel programma "L'ora solare" di Paola Saluzzi
L'ora solare

Mercoledì 27 marzo 2024, Francesco Agnello (per gli amici Franco) sarà ospite di Paola Saluzzi nel programma "L'ora solare", su Tv2000 (canale 28 del digitale terrestre) a partire dalle ore 12.20.
"L’Ora Solare" è il salotto di Paola Saluzzi, dove il sole non manca mai. Ci sono racconti, storie, esperienze che rivelano la presenza di un raggio di luce anche nei momenti più difficili della vita. Ci sono personaggi famosi e persone comuni che hanno saputo coltivare la speranza anche quando le nuvole si facevano minacciose e hanno trasformato in opportunità le crisi inattese. Narratori di storie intense che parlano di amore, di famiglia, di lavoro, di amicizia, di solidarietà. Le loro interviste si snodano lungo percorsi originali che attraversano i ricordi e fanno rivivere le persone amate, i luoghi di famiglia, le fotografie conservate, le canzoni mai dimenticate. Tra un incontro e un altro, il programma offre ogni giorno i racconti dei suoi giovani filmaker: per scoprire l’Italia della creatività, dei mestieri, delle passioni tramandate di generazione in generazione.
Nella puntata di mercoledì 27 marzo sarà ospite Franco Agnello, con la sua passione per il modellismo ferroviario che l'ha portato a realizzare plastici di rara bellezza, tra i quali anche la riproduzione in miniatura la stazione di Grotte.
Ci sono nomi e sigle ignote ai comuni cittadini ma che per lui non hanno segreti:
E464, Frecciabianca, La Freccia del Sud, L'espresso 823, l'InterCity Notte in doppia trazione simmetrica di E464, l'E444R in composizione con carrozze bigrigio, il Semipilota Z1A in testa all’intercity, l'E428, l'E652 con carri cisterna, l'Ale 790, l'ETR 425 detto Jazz, l'Intercity con E656, l'E652 con carri merci, l'E636 Camilla, l'E646 con carrozze tipo 59, l'ETR 220, il Rapido 905, il D445, l'E402 B, l'Aln 668 nella livrea anni ’70, l'Eurostar E444 Tartaruga sono solo alcuni dei modellini perfettamente funzionanti che ha voluto ricreare nel suo spettacolare plastico.
Una passione nata da bambino e coltivata col tempo, acquistando trenini elettrici. Il suo plastico oggi occupa una superficie complessiva di circa 3,20 per 1,80 metri. La sua rete ferroviaria è costituita da un binario unico, com'è purtroppo nella realtà delle nostre zone, e si sviluppa su due piani: dal basso i treni salgono vero l’alto tramite una rampa elicoidale
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Diverse le stazioni riprodotte, ma la più dettagliata è senza dubbio quella di Grotte
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Redazione
12 marzo 2024
  

 

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11/03/2024

Editoria. Presentato in Prefettura il romanzo "Tacito silenzio" di Armando Caltagirone

 

Presentato in Prefettura il romanzo "Tacito silenzio" di Armando Caltagirone
Guarda il video

Presentazione del romanzo "Tacito silenzio" di Armando Caltagirone
Locandina

"Tacito Silenzio" di Armando Caltagirone
Copertina


Armando Caltagirone
Armando Caltagirone

È stato presentato ufficialmente ad Agrigento, giovedì 7 marzo, presso il salone di rappresentanza della Prefettura, il romanzo "Tacito Silenzio", opera prima di Armando Caltagirone - Salvatore Sciascia Editore - (guarda il video).

Presentato in Prefettura il romanzo "Tacito silenzio" di Armando Caltagirone
(Intervento di S.E. il prefetto di Agrigento dott. Filippo Romano)

Quanto mai attuale - in periodo di continui femminicidi - il tema trattato dal libro, che prende spunto da un terribile fatto di cronaca accaduto a Grotte nella metà del secolo scorso. Il 7 settembre 1945 il paese è scosso da una notizia agghiacciante: una giovane e bella ragazza - la sedicenne Rosetta Smiroldo Sferlazzas, per molti la più bella del paese - è stata assassinata da uno spasimante: il ventenne Michele Tirone.
Questa la realtà, dalla quale attinge l'Autore per cercare di fare luce sui risvolti affettivi, economici, sociali e soprattutto culturali della vicenda. Nella finzione romanzesca (ambientata nel 1947 sullo sfondo delle scorribande del bandito Salvatore Giuliano e in piena epoca di sfruttamento dei ragazzi nelle miniere di zolfo) lei è Aurora, lui Ignazio.

Presentato in Prefettura il romanzo "Tacito silenzio" di Armando Caltagirone
(I relatori)

A presentare il libro, nell'imminenza della Giornata Internazionale della Donna, delle personalità di altissimo livello istituzionale e civile:
- Sua Eccellenza il prefetto di Agrigento dott. Filippo Romano;
- il dott. Emanuele Ricifari, già questore di Agrigento e attualmente Dirigente Generale della Polizia di Stato;
- la prof.ssa Adriana Iacono, espressione di una cultura che ha saputo attingere a vari contesti internazionali;
- Lia Rocco, voce limpida e critica di tante storture della terra agrigentina, assetata di verità e sempre disponibile a mettersi in gioco quando c'è da diffondere e difendere il giusto;
- l'autore, dott. Armando Caltagirone.
Ha coordinato gli interventi il giornalista Carmelo Arnone.
Tra gli ospiti in sala, il questore di Agrigento dott. Tommaso Palumbo, l'editore Giuseppe Sciascia (della "Salvatore Sciascia Editore"), il sindaco di Grotte dott. Alfonso Provvidenza, il presidente del Consiglio comunale di Grotte dott. Angelo Carlisi.
Il romanzo "Tacito silenzio" è impreziosito dalla prefazione del giornalista e scrittore Gaetano Savatteri e dalla copertina del fotografo Franco Carlisi (modella Gloria Mancuso).

Pubblichiamo le immagini della presentazione - guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info")
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Redazione
11 marzo 2024
© Riproduzione riservata.
  

 

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10/03/2024

Letture Sponsali. "Nessuno sforzo è troppo grande per chi ama"

 

Amore Sponsale
Sposalizio

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

*****

Dio ama per primo, ama sempre, ama per sempre. Dio ci insegna che non si ama se manca la disponibilità a soffrire.
Chi crede riceve la capacità e il coraggio di amare secondo la misura di Dio, anche in mezzo alle prove.
Chi crede fa anche della croce il trono dell’amore. Chi crede ha la forza di camminare e di prendersi cura degli altri, anche di quelli che fanno poco o nulla per essere amati. Ecco la vita che sgorga dalla fede.
Non accontentiamoci delle briciole dei sentimenti, Gesù ha promesso di darci la vita in abbondanza. Nessun cammino è troppo lungo per chi crede, nessuno sforzo è troppo grande per chi ama.
Noi non siamo credenti perché amiamo Dio; troppe volte ce ne dimentichiamo, a volte praticamente lo rinneghiamo!
Noi siamo credenti perché Dio ci ama. Il primo atto di fede non è che noi crediamo in Dio ma che Lui, il Signore, ripone fiducia in ognuno di noi.
Noi, amati non per nostro merito ma per sua benevolenza, siamo chiamati a non escludere nessuno, a non sentirci né unici e neppure migliori, semplicemente fratelli di tutti e per tutti.
Claudia e Dario
 
  

Redazione
10 marzo 2024     
  

 

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08/03/2024

Iniziative. "La forza della fragilità", nella Festa della Donna 2024; sabato 9 marzo nell'auditorium "San Nicola"

 

La forza della fragilità
Manifesto

La forza della fragilità
Vedi il promo

In occasione della Festa della Donna 2024, il Laboratorio Teatrale "Luchino Visconti" diretto da Salvatore Bellavia presenta "La forza della fragilità" (Il lungo cammino), recital di letture, musica e poesia interpretato esclusivamente da donne (guarda il promo).

La forza della fragilità

L'appuntamento per la manifestazione, promossa e patrocinata dall'Amministrazione comunale di Grotte, è per sabato 9 marzo, alle ore 17.30 presso l'Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione".
Dopo il saluto del sindaco Alfonso Provvidenza e dell'assessore alla Cultura Anna Maria Todaro, si susseguiranno le letture e gli interventi artistici di Giusy Costanza, Sofia Cutaia, Mabel Gabriel, Patrizia Mangione e Alessandra Criminisi.
Con la partecipazione straordinaria di Ilaria Piergianni (Vice Brigadiere dell'Arma dei Carabinieri) e delle danzatrici della scuola "Pas de Dance" di Antonella Paradiso: Rita Casodino, Concetta Infantino e Annamaria Cavallaro
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Redazione
8 marzo 2024      
  

 

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07/03/2024

Folklore. Il Gruppo "Herbessus - Città di Grotte" al 21° Festival internazionale "I Bambini del Mondo"

 

21° Festival internazionale "I Bambini del Mondo"
Locandina

Il gruppo "Herbessus - Città di Grotte" è uno dei gruppi siciliani che rappresenteranno il folklore durante la Festa del “Mandorlo in Fiore 2024” che si terrà dal 9 al 17 marzo ad Agrigento.
L’appuntamento con la prima performance è per domenica 10 marzo alle ore 10.00 con la sfilata da Piazza Vittorio Emanuele a Piazza Cavour, dov’è in programma la prima esibizione con gli ospiti internazionali: i gruppi locali Gergent, Oratorio Don Guanella, I Fiori del Mandorlo, Città di Agrigento, Herbessus - Città di Grotte e Fabaria Folk.
Quest’anno sono 10 i gruppi internazionali che partecipano al Festival Internazionale, inserito nel contesto del “76° Mandorlo in Fiore”: Bulgaria (Folk Group Nessebar), Costarica (Agrupacion Folclorica Orgullo de mi Patria), Kirzighistan (Shattyk Exemplary Choreographic Seytek), Lituania (Children Folk Group Ciuciuruks), Macedonia (Anpo Skopje), Polonia (Folk Group Larks), Romania (Folklore Ensemble Padureanca), Serbia (Folk Dance Ensemble Sveti Djordje), Ucraina (Folk Ensemble Vitaminchiki) e Uzbekistan (Children Group Marvarid).
Uno dei momenti più significativi del Festival è rappresentato dalla “Passeggiata della Pace e della Fraternità”, in programma sabato 16 marzo alle ore 10.30, con i Bambini del Mondo, ambasciatori di pace, che ai piedi del Tempio della Concordia leggeranno alcuni passi dei Principi fondamentali  della “Dichiarazione dei diritti del fanciullo” emanata dall’UNICEF (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia) nel 1959.
Il nostro curriculum si commenta da solo - dichiara Fabio Bellomo, Presidente e Coreografo del Gruppo Folk Herbessus - nel quale non si può far altro che notare di essere apprezzati e ricercati in tutta Europa. Per il nostro paese di Grotte è un vanto, visto che siamo gli unici nella provincia di Agrigento ad aver partecipato in maniera costante ad un Festival così importante. Il nostro gruppo parteciperà per la prima volta in assoluto pure alla sfilata conclusiva della domenica con all’interno molti componenti della vicina Racalmuto. Voglio ringraziare - continua Bellomo - in primis i due collaboratori, Miriam Cipolla e Giuseppe Figliola, per aver organizzato tutto ciò che concerne la preparazione al Festival dei bambini; a loro vanno i miei ringraziamenti per aver accompagnato una crescita culturale e artistica proiettata al raggiungimento di livelli sempre più importanti. Ringrazio inoltre tutti i genitori coinvolti e i componenti del gruppo che dopo la pandemia, con grande spirito di sacrificio e generosità, ci hanno permesso di ritornare più forti di prima. Il nostro gruppo nei prossimi mesi parteciperà a diversi festival già in programma in giro per la Sicilia, e sarà presente anche nel mese di giugno, dal 12 al 18, al 58° Festival in Slovacchia CIOFF (NdR: Conseil International des Organisations de Festivals de Folklore et d´Arts Traditionnels) in cui, con immenso orgoglio - conclude il Presidente -, porteremo in alto come sempre il nome del nostro gruppo nonché del nostro paese
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Redazione
7 marzo 2024      
  

 

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06/03/2024

Attualità. "Tacito silenzio": l'attenzione al tema della violenza sulle donne non è mai sufficiente; di Salvia Carlisi

 

Presentazione del romanzo "Tacito silenzio" di Armando Caltagirone
Locandina

"Tacito Silenzio" di Armando Caltagirone
Copertina


Armando Caltagirone
Armando Caltagirone

L'attenzione che siamo chiamati ad avere sul tema della violenza alle donne e del femminicidio non è mai sufficiente.
Ne parliamo, si scrivono libri, si fanno leggi e, intanto, si continua a uccidere. Ogni giorno altre donne violentate a trucidate. E tutto ciò è inaccettabile e disumano.
Il libro di Armando Caltagirone, "Tacito silenzio", si inserisce nella scia di quanti, con tanta buona volontà, provano a creare una cultura diversa, poggiata sul rispetto della vita e sul coraggio della denuncia di chi subisce perché ogni silenzio è anticamera di morte.
È incoraggiante che a presentarlo il prossimo 7 marzo, nell'imminenza della festa delle donne, siano persone di altissimo livello istituzionale e civile che concretamente, sull'argomento, hanno fatto tanto e continuano a spendersi.
A partire da Sua Eccellenza il prefetto Filippo Romano che non perde occasione per far sentire la sua voce in difesa dei diritti di ognuno, e poi il dottor Emanuele Ricifari, già questore di Agrigento e attualmente Dirigente Generale della Polizia di Stato, che in tante circostanze si è distinto per il rispetto della legge in territori minacciati da logiche di morte.
Sarà bello, inoltre, sentire due donne diverse per storia e carattere, ma entrambe eccezionali: la professoressa Adriana Iacono, espressione di una cultura che ha saputo attingere a vari contesti internazionali e ha portato nei libri da lei scritti il genio femminile che sa dare voce alla terra, ai miti, ai sogni, alla bellezza, e Lia Rocco, donna autentica, voce limpida e critica di tante storture della terra agrigentina, assetata di verità e sempre disponibile a mettersi in gioco quando c'è da diffondere e difendere le cose giuste.
Il moderatore, Carmelo Arnone, è un giornalista serio che sa raccontare e aiuta il lettore a ragionare con la propria testa.
È importante esserci all'incontro, alle ore 17.00 presso la Prefettura di Agrigento. Non si tratta solo di ascoltare dei professionisti di alto profilo ma di attingere per poi trasmettere.
In un territorio come il nostro, in cui la vera aridità è quella culturale, dobbiamo fare tesoro di occasioni come queste per crescere culturalmente perché solo così potremo rialzare la testa
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Salvia Carlisi
6 marzo 2024  
© Riproduzione riservata.
  

 

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06/03/2024

Agrigento. Commemorazione di Giuseppe La Loggia, a 30 anni dalla morte; domenica 10 marzo

 

Commemorazione di Giuseppe La Loggia, a 30 anni dalla morte
Locandina

L'Associazione Centro di Formazione alla Bioetica "Evangelium Vitae" del prof. Enzo Di Natali - organizzazione che si occupa di bioetica e promuove la conoscenza di tematiche legate alla vita umana e alla spiritualità - ha stilato un programma commemorativo nel 30° anniversario dalla morte di Giuseppe La Loggia, "politico, maestro e cristiano esemplare", da realizzarsi domenica 10 marzo 2024.
Sono previsti vari momenti:
- alle ore 16.30, omaggio alla tomba: un tributo al defunto Giuseppe La Loggia;
- alle ore 17.00, presso la Chiesa di San Nicola alla Valle dei Templi, celebrazione della Santa Messa presieduta da don Lillo Argento;
- alle ore 17.45, Memoriale con interventi e saluti da parte di diverse personalità: il sindaco dott. Franco Miccichè, il prof. Enzo Di Natali, l'on. Calogero Pumilia, l'on. Calogero Mannino, l'on. Enrico La Loggia;
- alle ore 18.30, Concerto del Coro di Santa cecilia, diretto dal M° Emanuele Di Bella
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Redazione
6 marzo 2024      
  

 

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06/03/2024

Favara. L'on. Rosellina Marchetta accoglie 225 turisti in visita alla città e alla Valle dei Templi

 

L'on. Rosellina Marchetta accoglie 225 turisti in visita alla città e alla Valle dei Templi
Foto di gruppo

La scorsa domenica, 3 marzo 2024, l'on. Rosellina Marchetta (Deputato Segretario all'Assemblea Regionale Siciliana) ha accolto a Favara 225 turisti provenienti dall'ennese, tutti soci del Centro Turistico Giovanile; nella mattinata i turisti avevano visitato la Valle dei Templi di Agrigento.
"Il turismo sociale - ha detto l'on. Marchetta - è una grande risorsa per il nostro territorio ricco di beni culturali e artistici. In vista dell'anno 2025 che vedrà Agrigento Capitale della Cultura dobbiamo cercare di promuovere tutte quelle iniziative utili a far conoscere il nostro territorio. Ringrazio i soci del CTG per la visita e li invito a ritornare con amici e familiari sicuri che troveranno un' affettuosa e calorosa accoglienza in tutti i centri agrigentini".
Lo scorso fine settimana sono stati sfiorati i 12mila visitatori nel parco della Valle dei Templi, con oltre novemila visitatori nella sola giornata di domenica 3 marzo. L'incremento, rispetto allo stesso periodo del 2023, è stato del 25%.
L'on. Rosellina Marchetta ha voluto accogliere i soci del CTG a Favara (vedi foto a lato) evidenziando l'importanza e l'attrattività turistica anche dei centri minori del territorio agrigentino.
Gratitudine per l' accoglienza è stata espressa dai soci del Centro Turistico Giovanile i quali hanno apprezzato la sensibilità della Deputata sul tema del turismo sociale, che consente a tante persone e intere famiglie di poter visitare numerose località in modo accessibile e con finalità di promozione culturale
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Redazione
6 marzo 2024      
  

 

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05/03/2024

Attività. Dopo 10 anni conclusi i lavori alle palazzine IACP di Piazzale Vinti a Grotte

 

Palazzine IACP di Via Padre Vinti a Grotte
Palazzine IACP

Dopo un iter giudiziario durato oltre 10 anni, si sono conclusi i lavori di rifacimento dei prospetti e degli appartamenti delle palazzine IACP di Via Padre Vinti a Grotte.
Alla presenza dell’Ufficiale Giudiziario del Tribunale di Agrigento, del CTU del Tribunale di Agrigento che ha seguito i lavori per conto del Giudice dell’Esecuzione, del tecnico delegato dallo IACP di Agrigento e dell’avv. Ornella Agnello, difensore dei condomini delle palazzine di Via Padre Vinti, ieri è stato sottoscritto il verbale che ha sancito la conclusione a regola d’arte dei lavori.
Tutto è scaturito da un procedimento giudiziario intentato dai condomini delle palazzine di Via Padre Vinti, patrocinati dall’avv. Ornella Agnello, volti ad ottenere l’esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria degli appartamenti e dei prospetti delle palazzine, definito poi con la condanna dello IACP di Agrigento ad eseguire tutti i lavori richiesti per un ammontare complessivo di oltre 600mila euro
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Redazione
5 marzo 2024      
  

 

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04/03/2024

Politica. "Al Telamone è toccato di susìrisi"; di Enzo Napoli

 

Enzo Napoli
Enzo Napoli

Il Telamone
Il Telamone

Il Telamone. Per un paio di secoli, spaparanzato, s'è goduto la quiete della valle.
Certo, turisti che gli s'arrampicavano sopra, a farsi qualche foto ricordo, ne sono passati tanti, ma tutto sommato non se la passava male.
Certamente meglio del suo gemello, già eretto al museo, ma costretto a sorbirsi ore ed ore di pallosissime chiacchiere, cerimonie e premi, ché di queste cose ad Agrigento non ne sono mai mancate.
L'acqua sì, poteva mancare ed anche spesso, ma dotti medici e sapienti ed illustri teorici dell'antichità ed altrettanti venditori di mirabolante prossimo sviluppo turistico, di quelli ce n'è sempre stati in abbondanza.
Ora anche al secondo Telamone, i cui pezzi Zeus solo sa di quali altri sei sono stati acconciati, un piede di questo, un braccio di qualcun altro e la panza di qualche altro ancora, scampati al più anonimo ruolo di frangiflutti, è toccato di susìrisi in una specie di mezzo tabuto nero, per la gioia dei cultori delle magnifiche sorti e progressive.
Avrebbe volentieri continuato a sorreggere metope e triglifi di tufo imbiancato, com'era destinato a fare o, meglio, continuare a sonnecchiare senza particolari preoccupazioni, piuttosto che esser chiamato a diventare l'ennesima mirabolante meraviglia che porterà migliaia, anzi, milioni di turisti.
Il vecchio (e saggio) Telamone sa che per quanto bello ed imponente egli sia, neanche rimettere in piedi l'intero tempio cambierebbe il futuro della terra in cui è nato.
Sa, per esperienza, che non è l'orgoglio o la superbia, la supponenza e la superficialità, che cambiano le cose. Manco le chiacchiere e le tabacchiere di legno.
Sa che per costruire sviluppo, turismo e futuro, bisogna dividere il peso delle scelte con gli altri, con umiltà e pazienza, come faceva con i suoi sette fratelli, a tenere in piedi qualcosa di bello e pesante.
Ed a "Giurgè" (come in tutta la Sicilia, del resto), fidatevi, tutto può succedere, tranne che qualcosa di bello stia in piedi perché tutti danno una mano
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Enzo Napoli
4 marzo 2024  
© Riproduzione riservata.
  

 

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04/03/2024

Iniziative. "La forza della fragilità", nella Festa della Donna 2024; sabato 9 marzo nell'auditorium "San Nicola"

 

La forza della fragilità
Vedi il promo

In occasione della Festa della Donna 2024, il Laboratorio Teatrale "Luchino Visconti" diretto da Salvatore Bellavia presenta "La forza della fragilità", recital di musica e poesia interpretato esclusivamente da donne (guarda il promo).
L'appuntamento per la manifestazione, promossa e patrocinata dall'Amministrazione comunale di Grotte, è per sabato 9 marzo, alle ore 17.30 presso l'Auditorium "San Nicola - Stella Castiglione"
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Redazione
4 marzo 2024      
  

 

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03/03/2024

Giustizia. L'avvocato Gianfranco Pilato nell'Osservatorio Nazionale Investigazioni Difensive

 

Avvocato Gianfranco Pilato
Avv. Pilato

L'avv. Gianfranco Pilato è stato nominato componente effettivo dell'Osservatorio Nazionale Investigazioni Difensive (ONID).
L'ONID è un organo dell'Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI), che ha lo scopo di promuovere e migliorare la disciplina delle indagini difensive, ovvero le attività di ricerca e raccolta di elementi utili alla difesa di un imputato o di una parte civile in un processo penale. L'ONID si occupa anche di monitorare la giurisprudenza e le prassi relative alle indagini difensive, nonché di fornire formazione e consulenza agli avvocati penalisti.
L'avv. Gianfranco Pilato, del foro di Agrigento, già componente di una commissione dell'UCPI, è attualmente tesoriere della Camera Penale “Giuseppe Grillo” di Agrigento.
La sua nomina a componente effettivo dell'ONID è stata deliberata dalla Giunta dell'UCPI il 26 febbraio 2024.
 
  

Redazione
3 marzo 2024     
  

 

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03/03/2024

Letture Sponsali. "Liberarci da ogni idolatria che proietta in Dio le nostre logiche umane"

 

Amore Sponsale
Sposalizio

Le "Letture Sponsali" sono uno strumento sperimentale che offre gratuitamente una prospettiva sponsale alle letture della liturgia domenicale. Sono curate dal gruppo "Amore è..." (vedi il sito ufficiale), attivo dal 2006 nella diocesi di Palermo, per favorire un momento di riflessione all'interno delle coppie e nelle comunità ecclesiali. Le letture sono commentate da fidanzati e sposi (tra cui i grottesi Vera e Francesco).

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In questa domenica di quaresima Gesù scaccia dal tempio mercanti e cambiavalute.
Con i suoi gesti carichi di “zelo” sottolinea l’importanza di svuotare la nostra relazione con Dio da ogni logica commerciale che caratterizza la nostra visione umana delle relazioni.
Si va a Dio per Dio e andiamo a lui offrendo noi stessi come sacrificio santo e gradito, come anche è scritto “Tu non hai voluto sacrifici e offerte, ma mi hai dato un corpo. Non ti piacciono offerte di animali e sacrifici, per togliere i peccati. Allora ho detto: Eccomi, o Dio, io vengo a fare la tua volontà”.
Attraverso il volto di Dio in Gesù Cristo, impariamo che dobbiamo liberarci da ogni idolatria che proietta in Dio le nostre logiche umane per entrare nella logica dell’amore gratuito dove riceviamo tutto per grazia come bimbi bisognosi di cure.
Dalle letture di questa domenica dovremmo capire cosa dovrebbe essere la nostra Chiesa, la liturgia, la comunità, la famiglia.
Nient’altro che luoghi e tempi dove ricevere in dono Dio e i fratelli, dove imparare ad amare “come lui comanda”: unicamente vivere in comunione con Cristo.
Rosalinda e Francesco
 
  

Redazione
3 marzo 2024     
  

 

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02/03/2024

Cinema. Successo della prima di "Non sai quanti nomi ti ho dato" di Franco Carlisi; ieri al "Ciak" di Agrigento

 

Successo della prima di "Non sai quanti nomi ti ho dato" di Franco Carlisi
Multisala Ciak

Franco Carlisi
Franco Carlisi

Non sai quanti nomi ti ho dato
Locandina

Indiscutibilmente un grande successo di pubblico, la prima proiezione del film scritto e diretto da Franco Carlisi "Non sai quanti nomi ti ho dato" (Eidon Films Productions), ieri sera 1 marzo al Cinema Multisala Ciak di Agrigento.
Letteralmente gremita la "Sala blu" sia per la prima proiezione, alle 18.30, che per la seconda alle 20.00.

Successo della prima di "Non sai quanti nomi ti ho dato" di Franco Carlisi

Oltre al successo di pubblico, di seguito si è manifestato il successo di critica. Riportiamo alcuni tra i commenti più significativi.
"Una breve ed intensa serata di cinema, con una sala piena di affetti e fiducia verso gli autori - scrive Giovanni Salvo -. Una storia complicata come diversamente non poteva essere, avendo trattato il tema del mistero dell'amore imprescindibile. Molto bella la fotografia, prima penna fra le mani del suo autore. L'uomo e i suoi desideri passionali, che si angoscia per ciò che non è stato, e forse perché semplicemente non poteva essere. Uno sliding doors nostrano ricco di passione e tormento che lasciano nudo il protagonista, alla fine autore di sé. L'amore pericoloso quanto un coltello che costringe a scavare dentro sé stessi. Una storia difficile, raccontata in qualche tratto in chiave Kafkiana, che trova in chiusura una giusta serratura e una buona mandata pirandelliana. Questo ciò che io, uno fra i 'centomila' spettatori di 'Non sai quanti nomi ti ho dato', ieri sera ho visto. Ancora complimenti a tutti".
Dello stesso tenore le parole di Anna Todaro: "Cortometraggio eseguito con grandissima maestria, di altissimo livello e spessore da tutti i punti di vista, dalla fotografia alla sceneggiatura, dalla regia alla qualità interpretativa degli attori. Col fiato sospeso sino all’ultimo istante, se ne coglie il senso di un amore vissuto o soltanto agognato. Siamo davvero orgogliosi di un grandissimo capolavoro. Complimenti vivissimi, ad majora".
"Ho visto il cortometraggio di Franco Carlisi 'Non sai quanti nomi ti ho dato' - commenta Alessandro Accursio Tagano -, ci sono andato soprattutto per curiosità nel vedere all’interno del film la mia libreria. Quelle 6 ore (in due sere) di registrazioni che hanno prodotto quasi 2 minuti di film. Sono uscito con la certezza di aver assistito ad un capolavoro. Bravissimo Franco, bravissima Noemi Castronovo, superlativo Giovanni Volpe (abbiamo fatto il servizio militare insieme) bravissimi tutti i collaboratori. Ma sono uscito anche con la consapevolezza delle immani qualità professionali ha questa provincia.
Viva il cinema, viva la cultura, viva i libri, che a loro modo sono sempre i protagonisti di ogni storia".  
  

Redazione
2 marzo 2024     
  

 

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02/03/2024

Editoria. Presentazione del romanzo "Tacito silenzio" di Armando Caltagirone; giovedì 7 marzo in Prefettura

 

Presentazione del romanzo "Tacito silenzio" di Armando Caltagirone
Locandina

"Tacito Silenzio" di Armando Caltagirone
Copertina


Armando Caltagirone
Armando Caltagirone

Verrà presentato ufficialmente ad Agrigento, il prossimo giovedì 7 marzo, alle ore 17.00 presso la Prefettura (Piazza Aldo Moro, 1), il romanzo "Tacito Silenzio", opera prima di Armando Caltagirone (Salvatore Sciascia Editore).

"Tacito silenzio" di Armando Caltagirone

Dopo i saluti del Prefetto di Agrigento, dott. Filippo Romano, sono previsti gli interventi di:
- Adriana Iacono (Docente presso il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università di Palermo);
- Emanuele Ricifari (Dirigente Generale della Polizia di Stato).
Letture a cura di Lia Rocco. Coordina Carmelo Arnone.

Quanto mai attuale - in periodo di continui femminicidi - il tema trattato dal libro, che prende spunto da un terribile fatto di cronaca accaduto a Grotte nella metà del secolo scorso. Il 7 settembre 1945 il paese è scosso da una notizia agghiacciante: una giovane e bella ragazza - la sedicenne Rosetta, per qualcuno la più bella del paese - è stata assassinata da uno spasimante ventenne.
Questa la realtà, dalla quale attinge l'Autore per cercare di fare luce sui risvolti affettivi, economici, sociali e soprattutto culturali della vicenda. Nella finzione romanzesca, lei è Aurora, lui Ignazio.
"Una storia come tante" è il titolo del primo capitolo del romanzo, il cui incipit riporta: "Ragione e sentimento, orgoglio e pregiudizio, non sono i titoli di due celebri romanzi dell'Ottocento, ma la sintesi della storia che ci accingiamo a raccontare. Una storia d'amore, contrastata dal pregiudizio, il cui epilogo culmina nella tragedia. Amanti che, estasiati e nello stesso tempo spaventati dalla consapevole diversità sociale, sfidando i latrati dell'intolleranza di rango, si abbandonano al travolgente gioco dell'amore. Nella dichiarata e inconsapevole provocazione, tutti saranno vincitori e nello stesso tempo vinti".
Alla dettagliata e puntuale ricerca storica sui fatti, l'Autore ha sapientemente saputo coniugare l'analisi dell'animo umano, scavando in profondità nella personalità dei suoi personaggi, irrimediabilmente figli di una cultura ancora legata a dinamiche sociali ormai (forse) desuete.
"È l'affresco dolente di una Sicilia difficile e tormentata quello di Armando Caltagirone - scrive Gaetano Savatteri nella prefazione -. C'è un delitto, c'è una ragazza uccisa, ma dietro c'è una realtà più complessa, una storia sociale e umana che apre molti interrogativi sulla colpa, sulla responsabilità, sul malinteso senso dell'amore e sulle differenze economiche che hanno segnato la storia recente di questa terra. Terra che non è semplicemente la Sicilia, ma ancor più la Sicilia interna, quella lontana dalle rotte turistiche, dai paesaggi da cartolina, quella dagli scorci spettacolari".
Armando Caltagirone, classe 1955, è laureato in giurisprudenza. Ha lavorato per circa quarant'anni prima presso l'ufficio IVA e poi presso l'Agenzia delle Entrate, dove ha chiuso la carriera dirigendone l'Ufficio legale. Agli studi tecnici ha sempre affiancato l'amore e la passione per gli studi umanistici e le tematiche sociali di grande respiro, rivolgendo sempre l'attenzione verso i più deboli.
Nelle immagini a lato, la copertina del romanzo (foto di Franco Carlisi) e l'Autore
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Redazione
2 marzo 2024     
  

 

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01/03/2024

Chiesa. Parrocchia Madonna del Carmelo: incontro con il prof. Enzo Di Natali sulla figura di Letizia Comparetto

 

Parrocchia Madonna del Carmelo: incontro con il prof. Enzo Di Natali sulla figura di Letizia Comparetto
Locandina

Una catechesi per la famiglia, sul tema "Letizia Comparetto, un modello di sposa, madre, catechista e ministro straordinario esemplare". È questo uno degli appuntamenti proposti nell'ambito del cammino quaresimale 2024 dalla comunità parrocchiale della parrocchia Beata Maria Vergine del Monte Carmelo in Grotte.
La catechesi, introdotta dal saluto del parroco don Sergio Sanfilippo, verrà proposta dal prof. Enzo Di Natali, docente e presidente dell'Associazione Centro di Bioetica "Evangelium vitae" di Agrigento.
L'incontro, aperto a tutti e particolarmente indicato ai gruppi famiglie ed alle coppie giovani, si terrà mercoledì 6 marzo alle ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo
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Redazione
1 marzo 2024     
  

Enzo Di Natali
Enzo Di Natali

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01/03/2024

Curiosità. "I mesi dell'anno in filastrocca - Marzo"; di Giuseppe Castronovo

 

I mesi dell'anno in filastrocca
Filastrocca dei mesi


"
I MESI DELL'ANNO IN FILASTROCCA"

MARZO


Marzo ventoso,
frutteto maestoso.

La luna marzolina
fa nascere l’insalatina.

Marzo libera il sol
di prigionia
.
     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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