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								 Giorgio Infantino
 
 
  Promesse
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	“PROMESSE”
 
 Miei cari amici di Grotte,
 d’ogni paese e città d´Italia,
 voglio prendere per voi
 le vostre difese.
 
 Nessuno ci guida
 e bene vi conduce,
 vi manca la scuola,
 l’acqua e la luce.
 
 Se io fossi Capo di Governo
 in ventiquattr’ore i malfattori
 li toglierei d’intorno.
 
 Il terrorismo, l’abuso di Stato
 tutto s’aggiusta
 e sarà sistemato.
 
 Userò con tutti
 un forte rigore,
 con la gente di mafia
 non avrò timore.
 
 Per quando riguarda
 gli emigrati,
 che si comportano male
 e non sono graditi,
 prometto che nei loro paesi
 al più presto saranno spediti.
 
 Anche noi italiani
 siamo un popolo di emigranti,
 ma andavano dove c’era lavoro
 e in grandi continenti,
 ma qui, nella piccola Italia,
 cominciamo ad essere in tanti,
 abbiamo ora nel paese
 l’emigrato che ci combatte,
 e abbiamo furti, risse, violenza,
 a tante cose brutte.
 
 Non sarò con loro
 come quella madre,
 debole e indulgente,
 che, per far la pecorella,
 la sua prole è prepotente.
 
 Vi prometto che vi darò le case,
 vi darò la terra,
 tolgo le tasse
 e non farò guerra,
 darò lavoro
 agli sfaccendati,
 aumenterò le pensioni
 ai pensionati.
 
 Se mi portate al Parlamento,
 faccio il popolo italiano
 lieto e contento.
 
 Vi faccio vincere tutti
 al gioco del lotto,
 e quello che è vecchio
 lo faccio diventare giovanotto.
 
 Ora vi prego,
 battetemi le mani,
 vedrete che tutto
 cambierà domani.
 
 Non mi credete?
 
 Giorgio Infantino (da Wolfsburg - Germania)
 © Riproduzione riservata.
 
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