
Michelangelo Palermo

Gaza |
Gaza: un'eco di dolore, impresso a fuoco nelle nostre coscienze. Versi
taglienti come schegge ci portano nel cuore della tragedia: l’annientamento
in cui persino le parole di una madre divengono l'unica "orma" di una
normalità cancellata. Il silenzio che incombe è "atroce", carico di memoria
senza conforto. L'orrore non è solo assenza, è presenza viva, stretta in
mani che sanguinano. Un lamento sussurrato ma potente, un monito sulla
fragilità della vita e sulla minima dolorosa persistenza di umanità nel
baratro della devastazione.
Carmelo Arnone
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“GAZA”
Il suono delle parole
che una madre ha rivolto al figlio
e il giovane alla sua amante
è l’unica orma rimasta
sulla terra di Gaza.
Il resto è atroce silenzio
e inconsolabile memoria.
Ma è anche orrore
serrato nelle mani sanguinanti
dalle quali l’origine umana
s’è scorticata.
Michelangelo Palermo
© Riproduzione riservata.
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