Home

>

Notiziario

>

Giugno 2025

MESSAGGI DAI LETTORI

Poesia. "L'estate", di Giorgio Infantino

Giorgio Infantino


Estate

“L'ESTATE”

Arriva l'estate
consumo di birra e gelati,
strade infuocate
morti sulle autostrade.

Finestre aperte
il caldo è forte,
qualcuno sta male
corsa in ospedale.

Meno male
che di giorno c’è il mare,
che tutto il calore
a chi ci va, fa levare.

Mesi estivi
di giugno, luglio, e agosto,
problemi e guai per chi
non ha la testa a posto.

Arriva l'estate,
il desiderio aumenta,
le ore trascorse all´aria aperta, al sole
agevolano a un’attività fisica maggiore.

Arriva l'estate,
germoglia la pianta
e le sue gemme vanta,
ma quando giugno passerà
i suoi frutti ci regalerà.

Sì, l´estate sempre arriva
calda, allegra e giuliva,
viene da lontano
per regalarci frutti a larga mano.

Ma la stagione bella
così come è venuta presto se ne va,
e con la sua favella
ci saluta e passa già.

                    Giorgio Infantino (da Wolfsburg - Germania)
                              © Riproduzione riservata.
 

Per intervenire su questo articolo: "Contattaci" o invia una "E-mail"

Seguici su

Poesia. "L'arte", di Michelangelo Palermo

Michelangelo Palermo


L'arte

Scoprire l'essenza invisibile delle cose, anche quando sembra celarsi. Cogliere il "palpito invisibile dell'essere", tema che riecheggia l'ermetismo ungarettiano alla ricerca di significato profondo. L'arte come mezzo per afferrare ciò che sfugge, con la sensibilità di un Montale che scandaglia l'esistenza per trovare frammenti di verità. La suggestione del simbolismo nel confronto evocativo tra immagine e ombra del corpo, e i rimandi alle sottili connessioni del Pascoli.
Cos'è "L'arte"? Un invito a guardare oltre la superficie, a cogliere le risonanze segrete del mondo attraverso la percezione artistica dell'Autore.
Carmelo Arnone

*****

(L'arte)

“L'ARTE”

La più mirabile delle cose
è scoprire
il palpito invisibile dell’essere
anche quando sembra non apparire
quand’anche ci avvolga
indicibilmente.
O come quando ci sfugge
e al senso nascosto s’appunta
o s’avvale dell’immagine silente
come il nostro corpo dell’ombra.

                       Michelangelo Palermo
                                  © Riproduzione riservata.
 

Per intervenire su questo articolo: "Contattaci" o invia una "E-mail"

Seguici su