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Giorgio Infantino

Natale |
“LA NASCITA DI GESÙ”
Luce e povertà è pur Natale,
chi mangia a sbafo
chi di bombe muore:
sempre Natale è.
Gabriele l’annunciatore andò da Maria
mandato dal Creatore fu la luce,
spuntò l’amore, quella teoria,
nel cuore del credente tanta pace.
L'angelo le disse: “Benedetta sei tu Maria…
perché da te nascerà un figlio, il gran Messia,
verrà chiamato Figlio di Dio,
e il suo nome sulla terra sarà Gesù,
letizia dei poveri che vengono sfruttati,
dai ricchi e dai sommi sacerdoti,
dai re, da ministri e titolati”.
Quando nel cielo apparve la cometa,
fu la luce divina che indicò la strada,
ai tre saggi d’oriente la casupola
dove nacque il Messia:
i re l’adorarono, fu gioia.
I pastori con le cornamuse,
cantavano a coro in allegria,
spuntò l’amore dentro le case,
in quella notte buia, tanta luce.
Il bue e l’asinello col Messia,
Maria con Giuseppe, amore e gioia,
quella famiglia, simbolo, poema:
ancora c’è chi sfrutta, ruba, ammazza e non ama.
Sempre Natale è,
e sarà Natale anche quest’anno.
Giorgio Infantino (da Wolfsburg - Germania)
© Riproduzione riservata.
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