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Febbraio 2025

 

06/02/2025

Comune. Giuramento del nuovo assessore comunale di Grotte Leonardo Cutaia

 

Giuramento del nuovo assessore comunale di Grotte Leonardo Cutaia
Guarda il video

Il Sindaco con i maggiori esponenti dell'UDC di Grotte
UDC di Grotte

Il presidente Angelo Carlisi, l'assessore Leonardo Cutaia e il sindaco Alfonso Provvidenza
Presidente e Sindaco col nuovo Assessore

Alle 18.30 di giovedì 6 febbraio 2025, nell'ufficio del Sindaco del Comune di Grotte, si è svolta la cerimonia di giuramento del nuovo assessore comunale Leonardo Cutaia (guarda il video).

Giuramento del nuovo assessore comunale di Grotte Leonardo Cutaia
(Guarda il video)

Presenti alla cerimonia: il segretario generale del Comune dott.ssa Alessandra La Spina, gli onorevoli Rosellina Marchetta e Decio Terrana, il presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi, il vicesindaco Giuseppe Mancuso, l'assessore uscente Antonino Caltagirone, gli assessori Annamaria Todaro, Denise Sbrazzato e Giovanni Lombardo (vedi l'attuale Giunta municipale).

Il Sindaco con i maggiori esponenti dell'UDC di Grotte
(Il Sindaco con i maggiori esponenti dell'UDC di Grotte)

Presente anche tutto il gruppo consiliare comunale UDC formato da Giada Vizzini, Lucia Lombardo e Giuseppe Bonsignore. Ad assistere alla cerimonia un piccolo gruppo di familiari e amici dell’assessore Cutaia.

Il presidente Angelo Carlisi, l'assessore Leonardo Cutaia e il sindaco Alfonso Provvidenza
(Il presidente Angelo Carlisi, l'assessore Leonardo Cutaia e il sindaco Alfonso Provvidenza)

Il nuovo Assessore ha ricevuto le deleghe nei settori PNRR, Lavori Pubblici, Urbanistica, Polizia locale, GAL e Società partecipate. Al termine degli adempimenti tutti i presenti hanno rivolto gli auguri di buon lavoro al nuovo Assessore, che ha ringraziato gli intervenuti.
Nel video, la cerimonia di giuramento - guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info")
.
  
Redazione
6 febbraio 2025   
  

 

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06/02/2025

Comune. Si è dimesso l'assessore Antonino Caltagirone; subentra Leonardo Cutaia

 

Antonino Caltagirone
Caltagirone

Leonardo Cutaia
Cutaia

L'assessore Antonino Caltagirone ha rassegnato oggi, giovedì 6 febbraio 2025, le proprie dimissioni irrevocabili.
Le dimissioni rientrano nell'ambito di un avvicendamento programmato all'interno della compagine UDC al Comune di Grotte, rappresentata in Consiglio comunale dai consiglieri Giuseppe Bonsignore, Giada Vizzini e Lucia Lombardo.
Assessore dal 6 giugno 2023, con deleghe nei settori
PNRR, Lavori Pubblici, Urbanistica, Polizia locale, GAL e Partecipate, l'avvocato Antonino Caltagirone aveva ricoperto lo stesso incarico nella precedente Amministrazione Provvidenza dal 22 giugno 2018 al 7 gennaio 2021. Ancora in precedenza era stato Assessore e Vice Sindaco, nonché Consigliere comunale.
Al posto dell'Assessore uscente dovrebbe essere nominato, su indicazione della compagine UDC, il signor Leonardo Cutaia, già Consigliere comunale dal 2008 al 2018

  

Carmelo Arnone
6
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
     

 

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05/02/2025

Attualità. Magistratura Democratica: "Le dichiarazioni del Ministro su Almasri, una grave ferita allo Stato di diritto"

 

Il Ministro della Giustizia in Parlamento
Ministro

L'Esecutivo di Magistratura Democratica ha rilasciato un comunicato in merito alle dichiarazioni rese oggi in Parlamento dal Ministro della Giustizia, riguardanti il caso Almasri. Di seguito il comunicato in versione integrale.

*****

Le dichiarazioni rese oggi in Parlamento dal Ministro della Giustizia sul caso Almasri rappresentano una grave ferita allo Stato di diritto.

Il Ministro della Giustizia in Parlamento
(Il Ministro della Giustizia in Parlamento)

Anziché rendere conto delle ragioni dell’omessa trasmissione degli atti alla Procura generale di Roma, ai fini dell’applicazione della custodia cautelare al cittadino libico Almasri e della sua consegna alla Corte penale internazionale, in esecuzione del mandato d’arresto emesso dalla Corte, il Ministro si è scagliato contro la Corte penale internazionale, non solo sindacando nel merito il mandato d’arresto, ma addirittura qualificandolo come “atto nullo” e “completamente sballato”.
Sono dichiarazioni che dimostrano come il Ministro non riconosca affatto il principio costituzionale di separazione dei poteri, arrogandosi il ruolo di tribunale di ultima istanza, censore non solo dei provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria nazionale, ma anche di quelli delle corti sovranazionali, concorrendo a pericolose disinformazioni in ordine a ipotetiche nullità di atti giudiziari.
Sono, invece, evidenti gli errori giuridici in cui il Ministro è incorso nella sua arringa, nella quale, ignorando che il mandato di arresto è uno strumento giuridico che non corrisponde alle nostre misure cautelari personali ed è piuttosto assimilabile ai mandati di comparizione (estranei al nostro ordinamento, che invece riconosce la facoltà dell’imputato di non partecipare al processo), ha cercato di argomentare la pretesa nullità del mandato d’arresto attingendo alla giurisprudenza nazionale relativa alla nullità delle ordinanze cautelari italiane, ad esempio per mancanza di traduzione nella lingua madre dell’imputato, e anche qui ignorando che, comunque, anche in Italia esiste sempre la possibilità di differire la traduzione di un’ordinanza di custodia cautelare a un momento successivo alla carcerazione, quando vi sono ragioni d’urgenza, e che ciò avviene sempre, pacificamente, nel caso di arresto.
Appare poi francamente surreale la lamentela che il mandato d’arresto fosse scritto in inglese e non fosse stato tradotto in italiano, non essendo ammissibile che, nel 2025, il Ministero della giustizia non sia in grado di recepire e rendere fruibile immediatamente a chiunque un atto scritto in inglese, che è una delle lingue ufficiali dell’Unione europea ed è la principale lingua di lavoro in tutti i contesti internazionali.
Ma gli errori di diritto sono la cosa meno grave.
Ciò che dovrebbe essere chiaro a  tutti cittadini è che il Ministro si è arrogato la facoltà, che non ha, di ergersi d’ufficio a giudice d’appello di un atto giudiziario, di  dichiararlo nullo e quindi di violare deliberatamente una legge dello Stato, la legge 237 del 2012, che gli imponeva di eseguirlo senza sindacarlo, in ragione dell’obbligo assunto dall’Italia con la ratifica dello Statuto della Corte penale internazionale, il quale, peraltro, è conosciuto come Statuto di Roma perché è proprio in Italia che l’ideale di una giustizia universale sui crimini di guerra, contro la pace e contro l’umanità ha visto la luce.
Il Ministro della giustizia non ha spiegato, come avrebbe dovuto, perché un uomo accusato di avere "picchiato, torturato, sparato, aggredito sessualmente e ucciso personalmente detenuti, nonché …ordinato alle guardie di picchiarli e torturarli" (come si legge si legge negli atti della CPI) sia stato scarcerato per una deliberata omissione del governo italiano.
Il Ministro ha invece utilizzato questa occasione per attaccare ancora una volta l’indipendenza della giurisdizione, e non più "solo" la magistratura italiana, ma tutte le autorità giurisdizionali, anche internazionali e sovranazionali.
Il messaggio è chiaro: nessuna autorità giudiziaria, nazionale o sovranazionale, potrà emettere atti sgraditi alla maggioranza politica di turno, e se ciò avverrà l’atto giudiziario sgradito sarà in qualche modo vanificato nei suoi effetti e l’autorità giudiziaria che lo ha emesso verrà additata all’opinione pubblica come nemica della nazione.
Una pericolosa deriva, rispetto alla quale tutta la comunità giuridica, tutti coloro che hanno a cuore la democrazia liberale, dovrebbero prendere posizione.

L’Esecutivo di Magistratura democratica
.
  
Redazione
5
febbraio 2025
     

 

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05/02/2025

Politica. "La così detta energia alternativa non è proprio così pulita"; di Armando Caltagirone.

 

Dott. Armando Caltagirone
Armando Caltagirone

Come il dieci agosto, San Lorenzo, guardando il cielo si possono ammirare le così dette stelle cadenti, così chi ha assistito la sera del Consiglio comunale aperto, su parco eolico e telefonia mobile, ha visto sedicenti politici, tecnici e novelli speculatori trasecolare, tutti a braccia alzate, cadere da nuvole, da ultimi piani, da settimi cieli, non sapere, ignorare, negare, ripudiare, cancellare, livellare, spianare.
Per chi come me non è amante della astrologia non si è perso nulla per l’assenza a quel Consiglio.
Mi fido della cronaca.
Certo non dev’essere stato uno spettacolo edificante ascoltare persone parsimoniose come formiche scaricare l’incolpevole negligenza sull’assenza di adeguata informazione da parte delle istituzioni locali e che mai si sarebbero prostituite di fronte al vile denaro.
Sarà vero?
Rinunciare a una cospicua rendita piovuta dal cielo è tipico delle cicale non certo delle formiche. Così dicasi per i proprietari dei siti di telefonia mobile il cui motto è: la salute può attendere.
Se può attendere per la propria figuriamoci per quella degli altri!
Che dire di certi politici i cui referenti regionali sono proprio quelli che gestiscono l’intera materia? Per non parlare di quelli che occupano gli scranni dell’ARS.
Non mi sono perso proprio nulla!
Ciò che emerge in maniera chiara è che la così detta energia alternativa non è proprio così pulita. È come il vino; se ne bevi un bicchiere può fare anche bene, se ne bevi un decalitro se ti va bene finisci in coma etilico.
Quello che si vuole realizzare non rassicura nessuno in termini di sicurezza sulla salute e non solo, visto che, almeno nel trapanese con Messina Denaro, la mafia ha investito proprio sull’eolico.
Senza ombra di dubbio dei pali di 180 metri di altezza e con un diametro del rotore di 150 metri deturpano il paesaggio ovunque esso si trovi.
Vale la pena ricordare, se può interessare a qualcuno, che la tutela del paesaggio è garantita dall’articolo nove della Costituzione che si riporta integralmente: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni
. 
 

Armando Caltagirone
5
febbraio 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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05/02/2025

Cronaca. Truffe telefoniche a Grotte, anziani nel mirino; l'allarme del sindaco Provvidenza

 

Attenti alle truffe telefoniche
Attenzione!

Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha lanciato un appello alla cittadinanza, soprattutto agli anziani, per metterli in guardia dalle truffe telefoniche.
Negli ultimi giorni, diverse segnalazioni sono giunte agli uffici comunali, con cittadini che riferiscono di aver ricevuto telefonate da sedicenti poliziotti o carabinieri che chiedono denaro o oggetti di valore per aiutare familiari in difficoltà. Una situazione che ha generato un certo allarme sociale.

Attenti alle truffe telefoniche
(Attenti alle truffe telefoniche)

I truffatori, spesso ben informati sulle generalità delle vittime, le contattano telefonicamente fingendosi figure delle Forze dell'Ordine o avvocati. Con la scusa di un incidente o di un problema di salute occorso a un familiare, chiedono ingenti somme di denaro per far fronte alle spese mediche o legali. I truffatori approfittano della fragilità emotiva degli anziani, spesso soli e preoccupati per i propri cari, per raggirarli e sottrarre loro i risparmi di una vita.
Pare che agiscano anche sotto casa delle vittime, chiamandole al citofono.
Le truffe telefoniche agli anziani sono un fenomeno in crescita in tutta Italia. Negli ultimi giorni, soprattutto a Grotte, si sono registrati numerosi casi, con ingenti danni economici e psicologici per le vittime. Le forze dell'ordine sono impegnate a contrastare questo tipo di reato, ma la prevenzione e la sensibilizzazione rimangono fondamentali.
Il sindaco Provvidenza invita tutti i cittadini, soprattutto gli anziani, a non dare seguito a queste telefonate e a non fornire generalità personali o coordinate bancarie. In caso di dubbi, è consigliabile contattare immediatamente le Forze dell'Ordine al numero 112 o i propri familiari.
Per difendersi basta osservare alcune semplici regole di buon senso:
- non fornire generalità personali o coordinate bancarie al telefono;
- non fidarsi di chi si presenta telefonicamente come carabiniere o poliziotto o avvocato;
- contattare immediatamente le Forze dell'Ordine in caso di dubbi (al numero 112);
- parlare con i propri familiari e informarli sulle truffe.
Il sindaco Provvidenza, ribadendo che la sicurezza degli anziani è una priorità per l'Amministrazione comunale di Grotte, ha assicurato che continuerà a monitorare la situazione e a mettere in campo iniziative per contrastare le truffe e proteggere i cittadini più vulnerabili

  

Carmelo Arnone
5
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
     

 

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05/02/2025

Comune. Grotte ha un nuovo Comandante della Polizia Locale: il commissario capo Paolo Calogero Alaimo

 


Alaimo e Provvidenza


Alaimo e la Giunta

Il commissario capo Paolo Calogero Alaimo è il nuovo Comandante della Polizia Locale di Grotte (AG). La sua nomina è stata ufficializzata con il Decreto del Sindaco n. 10 del 1° febbraio 2025, e il suo incarico avrà durata fino al 31 dicembre 2025.

Il commissario capo Paolo Calogero Alaimo e il sindaco Alfonso Provvidenza
(Il commissario capo Paolo Calogero Alaimo e il sindaco Alfonso Provvidenza)

Il commissario capo Alaimo proviene dal Comune di Vallelunga Pratameno (CL), dove ha svolto le medesime funzioni. La sua nomina si è resa necessaria dal collocamento a riposo dell’ispettore capo di Polizia Municipale Salvatore Liotta, avvenuto nella stessa data del 1° febbraio 2025.
La scelta del dott. Paolo Calogero Alaimo è stata motivata dalla sua esperienza e professionalità, come evidenziato dalla Deliberazione di Giunta Comunale n. 6 del 27 gennaio 2025, che ha approvato l'utilizzo del commissario Alaimo presso il Comune di Grotte mediante la formula dello "scavalco di eccedenza".

(Il commissario capo Paolo Calogero Alaimo con alcuni componenti della Giunta
(Caltagirone, Sbrazzato, Alaimo, Provvidenza, Todaro e Mancuso)

Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha dichiarato: "Benvenuto al nuovo Comandante della Polizia Locale dott. Paolo Alaimo. Il Commissario Capo - funzionario di Polizia Municipale, Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione - Paolo Alaimo proviene dal Comune di Vallelunga Pratameno dove svolge le medesime funzioni. Buon lavoro!".
La nomina del commissario capo Alaimo rappresenta un importante passo per la comunità di Grotte, che potrà contare sulla sua esperienza e professionalità per garantire la sicurezza e l'ordine pubblico

  

Carmelo Arnone
5
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
     

 

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04/02/2025

Cronaca. Delia (CL): l'infermiera Flavia Iannello salva la vita ad un paziente con un ECG in farmacia.

 

Flavia Iannello
Flavia Iannello

Un sessantaseienne di Delia (CL) è stato salvato da un infarto imminente grazie alla prontezza e alla professionalità dell'infermiera dott.sa Flavia Iannello.
L'uomo si era recato presso la Farmacia GiuntaPharma di Delia per prenotare una visita cardiologica. La farmacia, in collaborazione con il Sistema Sanitario Nazionale e aderente al programma di sperimentazione "Area Cuore", offre la possibilità di effettuare elettrocardiogrammi in loco.
L'infermiera Iannello, durante l'esecuzione dell'elettrocardiogramma, ha immediatamente rilevato delle anomalie nei parametri cardiologici del paziente. Grazie al supporto in telemedicina della dottoressa Tiziana Setzu, cardiologa del Policlinico di Bari, è stata confermata la gravità della situazione. La dottoressa Setzu ha infatti prescritto che il paziente si recasse immediatamente al Pronto Soccorso.
L'uomo è stato quindi trasportato d'urgenza all'Ospedale Sant'Elia di Caltanissetta, dove è stato immediatamente operato e sottoposto all'impianto di un pacemaker. L'intervento è perfettamente riuscito.
La vicenda sottolinea l'importanza della prevenzione e dei controlli cardiologici, soprattutto per i soggetti a rischio. Il servizio di elettrocardiogramma in farmacia, promosso dal Sistema Sanitario Nazionale, si sta rivelando uno strumento prezioso per la diagnosi precoce di patologie cardiache.
In questo caso specifico, la tempestività dell'intervento è stata cruciale per salvare la vita del paziente. La preparazione e la professionalità dell'infermiera Flavia Iannello, supportata dalla cardiologa Tiziana Setzu, hanno fatto la differenza

  

Carmelo Arnone
4
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
     

 

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04/02/2025

Scuola. Edith Bruck agli alunni dell'I.C. "L. Sciascia": "Sarete voi i testimoni del futuro"

 

Edith Bruck agli alunni dell'I.C. "L. Sciascia": "Sarete voi i testimoni del futuro"
Edith Bruck

Edith Bruck agli alunni dell'I.C. "L. Sciascia": "Sarete voi i testimoni del futuro"
Collegamento

Edith Bruck agli alunni dell'I.C. "L. Sciascia": "Sarete voi i testimoni del futuro"
Collegamento

Lunedì 20 e mercoledì 29 gennaio gli alunni di tutte le classi della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto-Grotte-Comitini, diretto dalla dirigente prof.ssa Carmela Campo, seguiti dai docenti di Lettere, hanno incontrato a distanza la scrittrice, poetessa, traduttrice, testimone della Shoah, Edith Bruck, ascoltando il suo racconto ed intervenendo con domande.

Edith Bruck agli alunni dell'I.C. "L. Sciascia": "Sarete voi i testimoni del futuro"
(Edith Bruck in collegamento video)

Organizzatrice dell’incontro la prof.ssa Maria Tirone che ha ringraziato la scrittrice per aver accettato il suo invito ad incontrare gli alunni ai quali sta offrendo una grande opportunità: "La memoria per tutti è fondamentale; il dovere di una scuola è quello di costruire dei bravi cittadini capaci di capire le grandi occasioni della vita e oggi per tutta la comunità scolastica è una grande occasione per l’alto valore formativo. I ragazzi hanno bisogno di esempi, di buoni esempi e Lei, cara Edith, è una donna che, dopo aver attraversato l’inferno, raccoglie quotidianamente tutte le proprie forze per non smettere di parlare ai giovani di pace, di rispetto e di fratellanza. Con grande coraggio lei sta portando a termine il desiderio di chi, prima di morire nel campo di concentramento le ha balbettato: 'Se sopravvivi racconta, nessuno ci crederà, ma racconta anche per noi'".
La Dirigente ha manifestato il suo compiacimento per l’occasione straordinaria degli alunni del suo istituto di un incontro diretto con una delle ultime persone testimoni della Shoah, che, con incredibile generosità, continua a raccontare infaticabilmente la propria esperienza ai giovani; la presenza della signora Edith Bruck è la prova che la Storia non è solo un racconto che profuma di inchiostro, ma che profuma di respiro e di sangue, in una parola, di vita.
Dopo il saluto la Dirigente ha dato la parola agli alunni che hanno posto alla Scrittrice numerose domande nate dopo la lettura del suo romanzo autobiografico "Il pane perduto".

Edith Bruck agli alunni dell'I.C. "L. Sciascia": "Sarete voi i testimoni del futuro"
(Dialogo con gli alunni)

Edith, con visibile commozione, ha iniziato come un fiume in piena: "Ci hanno cacciato come cani rognosi! Nella fretta del rastrellamento che ci ha strappato dalla nostra casa, mia madre è stata costretta ad abbandonare cinque pagnotte, preparate per la Pasqua ebraica e mai mangiate".
Questo - ha spiegato l’Autrice - il ricordo racchiuso nel titolo del libro "Il pane perduto", che è diventato anche il simbolo dell’infanzia rubata ad Edith segnata da tanti drammi tra cui la privazione del diritto all’istruzione. Bruck ha parlato ai ragazzi della vita nel campo di concentramento: dalla disperazione seguita alla separazione dalla madre che non ha più rivisto, al terrore provato durante le selezioni di Josef Mengele. E ancora, il freddo, la fame, gli abusi subiti che "accecavano la ragione e annullavano i sentimenti" mettendo i prigionieri uno contro l’altro. Ha ricordato anche i "piccoli miracoli" avvenuti in quei mesi di prigionia. Gesti di umanità degli aguzzini e di altri deportati che, nel loro piccolo, hanno scelto di non essere complici del male. Azioni che Bruck ha definito "raggi di luce nell’inferno del campo" e grazie ai quali lei è riuscita a sopravvivere.
Gli alunni le hanno chiesto quale potesse essere il loro ruolo nel portare avanti la memoria della Shoah in un mondo in cui il razzismo permane e il negazionismo trova nuovi sostenitori. La risposta di Bruck è stata insieme monito e incoraggiamento. "Viviamo in un’epoca non pacifica - ha detto - e l’odio che ha portato alle deportazioni non è un problema del passato; la vittima è vittima due volte: non solo ha vissuto una delle più grandi tragedie della storia, ma ha anche l'onere di doverlo rivivere quando lo ricorda. Ma il racconto è inevitabile, è un vero dovere morale e civico, affinché eventi così tragici non si ripetano".
Edith ha detto che ad Auschwitz non si era più un essere umano, solo un numero: "11152, era il mio".

Edith Bruck agli alunni dell'I.C. "L. Sciascia": "Sarete voi i testimoni del futuro"
(Dialogo con gli alunni)

Quando gli alunni le hanno chiesto di raccontare della sua vita fuori dal campo lei ha riferito che nessuno voleva sentire ciò che era loro successo, tutti erano presi solo dai propri problemi. Anzi lei e la sorella sono state cacciate dal loro villaggio. Dunque l’unica cosa da fare era nella mano: scrivere. Per lei è stato sicuramente un grande aiuto il fatto che poteva in qualche modo sfogarsi con la scrittura, senza pensare alla testimonianza, senza pensare ad alcun dovere morale: "era importante scrivere, era quasi una specie di terapia".
Qualche tono di amarezza quando ha ricordato Primo Levi che al telefono le disse: "Ma ti rendi conto che negano tutto già adesso, con noi vivi. Pensa cosa accadrà dopo…". Lei, però, non si è mai arresa: "Sino a quando avrò vita non smetterò di testimoniare le atrocità subite".
Prima di porre fine alla lunga testimonianza si è rivolta ai ragazzi e agli insegnanti con le seguenti parole: "Per me è stato faticoso incontrare in questi lunghi anni gli studenti da una parte all’altra del Paese perché rivivere ciò che ho vissuto è sempre una tortura: ma attraverso di essa credo di potervi trasmettere qualcosa che vi può cambiare. Perciò se con questa grande fatica ho cambiato non dico molti, ma anche solo dieci o quindici ragazzi, vuol dire che ne è valsa la pena".
La testimonianza di Edith Bruck, come ha sottolineato la Dirigente alla fine dell’incontro, ha coinvolto ragazzi e insegnanti "a livello emotivo e razionale" e tale esperienza merita di essere ripetuta
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Redazione
4
febbraio 2025
     

 

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04/02/2025

Politica. L'on. Iacono sul Parco eolico: "Un impatto rilevante sul paesaggio e sulla natura di quei luoghi".

 

On. Giovanna Iacono, deputata del Partito Democratico
On. Iacono

Sostenibilità ambientale e transizione energetica al centro di una interrogazione al Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica.
L'on. Giovanna Iacono, deputata del Partito Democratico, ha annunciato di aver depositato un'interrogazione al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, in merito alla questione della transizione energetica in Sicilia.
"Ho depositato oggi un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica sull’ipotesi di realizzazione di un Parco eolico denominato 'Racalmuto- Grotte' - ha dichiarato l'on. Iacono -. L’interrogazione è stata sottoscritta anche dai colleghi Provenzano, Barbagallo, Marino, Porta e Simiani, che ringrazio. Abbiamo chiesto quali iniziative il ministro intenda adottare per garantire che, gli interventi con procedimenti amministrativi già avviati, come quello di Racalmuto- Grotte, prevedano un coinvolgimento attivo delle amministrazioni locali e delle comunità interessate. Cosa che riteniamo essenziale, al fine di assicurare misure di compensazione a beneficio delle comunità che subiscono l’impatto di questi impianti, spesso senza alcun beneficio, né economico né energetico".
Nel testo dell'interrogazione si chiede inoltre di valutare attentamente l'impatto di tali iniziative sul piano ambientale e paesaggistico.
"La realizzazione di quell’impianto pone numerosi problemi, tra i quali la sottrazione di superfici agricole produttive, il mancato coinvolgimento delle istituzioni locali e un impatto rilevante sul paesaggio e sulla natura di quei luoghi, poiché verrebbe costruito sulle ex miniere di zolfo, una zona che meriterebbe piuttosto di essere trasformata in parco minerario per custodirne il patrimonio geologico, mineralogico e storico minerario. Lo sviluppo delle rinnovabili è fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, ma la transizione energetica deve essere equilibrata e inclusiva, promuovendo soluzioni che garantiscano una reale e verificabile integrazione tra produzione energetica e garanzie di tutela del paesaggio e delle produzioni agricole".
L'on. Iacono, infine, richiama l'attenzione su una questione di carattere generale, che riguarda l'intero territorio della Regione Sicilia.
"In Sicilia esiste una questione di carattere generale, che vede da un lato la mancata definizione delle aree idonee e non idonee da parte della Regione, e dall’altro, il rilascio di autorizzazioni per un numero elevato di impianti rispetto al reale fabbisogno di produzione di energia e agli obiettivi di decarbonizzazione. Cose queste, che hanno riguardato di recente e nella stessa provincia di Agrigento, anche il territorio del Belice, con la battaglia delle istituzioni, dei sindaci, delle associazioni e delle comunità interessate, contro quella che in Sicilia sembra essere diventata una vera e propria speculazione sulle energie rinnovabili"
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Redazione
4
febbraio 2025
     

 

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04/02/2025

Politica. L'on. Marchetta sul Parco eolico: "Salute dei cittadini e bellezza del territorio sono beni primari da tutelare"

 

On. Rosellina Marchetta, deputato segretario all'Assemblea Regionale Siciliana
On. Marchetta

Interrogazione parlamentare dell’on. Marchetta per la sospensione del parco eolico Racalmuto-Grotte.
L'on. Marchetta: “La salute dei nostri cittadini e la bellezza del nostro territorio rappresentano un bene primario da tutelare con impegno e determinazione”.
L’on. Rosellina Marchetta, deputato segretario all’Assemblea Regionale Siciliana, ha depositato un’interrogazione parlamentare per la sospensione del progetto, che tanto sta facendo discutere, finalizzato alla realizzazione del Parco eolico nei territori di Racalmuto e Grotte.
È compito e dovere dei rappresentanti dei cittadini - dichiara l’on. Marchetta - interrogare le istituzioni in merito ai rischi legati al progetto chiedendone la sospensione. Le preoccupazioni, legittime, espresse dai cittadini in merito agli effetti negativi del progetto sul territorio, sull’ambiente e sulla salute meritano ascolto, attenzione e iniziative concrete. Occorre fare chiarezza - sottolinea - mettendo al primo posto la salute pubblica e la tutela e la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale”.
Le aree in cui sono previsti gli insediamenti degli aerogeneratori dell’impianto eolico ricadono tutte all’interno della fascia di rispetto dei beni archeologici e paesaggistici di notevole interesse pubblico come il villaggio neolitico dell’età del rame di Serra del Palco e le “Tombe a tholos di monte Campanella” i cui reperti sono custoditi nel museo archeologico Petix di Milena.
Nella quasi totalità delle aree oggetto dell’impianto eolico, che ricadono nel territorio di Grotte e Racalmuto, nelle contrade Fontana Amara, Quattro Finaite e Cannatone, insistono attività agricole, commerciali e abitazioni residenziali e i principali impatti ambientali sono legati all’impatto delle emissioni acustiche con possibili effetti negativi sulla salute umana.
Nessuna contrarietà e nessun pregiudizio - conclude la parlamentare - alle energie alternative e rinnovabili, ma la salute dei nostri cittadini e la bellezza del nostro territorio rappresentano un bene primario da tutelare con impegno e determinazione
.
       
Redazione
4
febbraio 2025
     

 

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03/02/2025

Cronaca. Cittadini in rivolta contro il parco eolico: "Deturpa il paesaggio e minaccia la salute"

 

Pale eoliche
Pale eoliche

Lunedì 20 gennaio 2025 si è tenuta a Grotte una seduta del Consiglio comunale aperta alla cittadinanza, richiesta da molti cittadini, preoccupati per l'impatto ambientale che potrebbe avere la costruzione di un parco eolico nel territorio comunale. Il presidente Angelo Carlisi ha aperto i lavori, esponendo i motivi della convocazione, scaturita da una richiesta avanzata da diversi concittadini preoccupati per l'eventuale impatto ambientale sul territorio in merito alla realizzazione di un parco eolico proposto da un privato e ricadente nel territorio di Grotte e Racalmuto, nelle contrade Fontana Amara, Quattro Finaite e Cannatone.

Pale eoliche
(Pale eoliche)

Il Presidente ha precisato come la realizzazione del parco eolico abbia sollevato un ampio dibattito, per cui ha provveduto a convocare la seduta di Consiglio comunale in adunanza aperta al fine di favorire un dialogo con i cittadini, ascoltare le loro proposte e raccogliere suggerimenti e affrontare le problematiche riguardanti la comunità.
Nei giorni precedenti erano state notificate, alle diverse Autorità preposte al rilascio delle autorizzazioni, delle osservazioni da parte di alcuni cittadini i quali avevano esplicitato i possibili ed eventuali impatti ambientali, paesaggistici e di emissione acustica che potrebbero scaturire dalla realizzazione dell’investimento privato da parte della società RWE.
Il parco eolico dovrebbe sorgere quasi sulla sommità delle colline delle contrade Fontana Amara, Quattro Finaite e Cannatone, nella zona nord dei territori di Grotte e Racalmuto; sono previsti cinque aerogeneratori (pale eoliche) da 6 MW per un totale di 30 MW, ed opere accessorie quali la creazione di piazzole di montaggio e manutenzioni, la creazione di strade di servizio per il collegamento alla viabilità esistente, la realizzazione di una cabina di trasformazione di energia elettrica, interramento di cavidotti sulle strade urbane per circa 17 km nei comuni di Racalmuto, Grotte, Comitini, Aragona e Favara, e tali cavidotti sono destinati al trasporto dell’energia elettrica a circa 90 ampere, determinando quindi la creazione di eventuali possibili campi elettromagnetici lungo strade ed abitazioni.
Le torri eoliche previste nel progetto sono alte complessivamente 180 metri, avranno una fondazione consistente in enormi pali in cemento armato del diametro di 1,2 m e profonde circa 24 m. Per avere contezza delle dimensioni di ogni singola torre eolica, basta pensare a un palazzo di 60 piani. Il parco avrà una distanza dal centro storico di 2,4 km e dalla periferia dell’abitato di 1,4 km.
L'installazione di questi enormi aerogeneratori modificherebbe la visione del paesaggio tradizionale, ricco di testimonianze del lavoro dell'uomo (fontane, "robbe", muretti a secco, zolfare, calcare di gesso, coltivazioni agricole ed arboree). L’area in cui dovrebbe realizzarsi l’investimento ricade in una zona di interesse archeologico per la presenza di un villaggio neolitico dell’età del rame di “Serra del Palco”, nonché delle “tombe a Tholos di Monte Campanella” i cui reperti sono custoditi nel museo “Arturo Petix” di Milena.
Notevole potrebbe essere il rumore generato dal movimento delle pale eoliche che avranno un diametro del rotore di circa 150 m. Nelle zone in cui dovrebbe sorgere il parco eolico insistono alcune aziende agricole che svolgono attività di coltivazione di vigneti, uliveti e mandorle nonché diversi immobili destinati a civili abitazione che potrebbero avere delle esternalità negative.
Nel corso del dibattito l'on. Decio Terrana ha chiesto all'Ingegnere comunale di relazionare sulle autorizzazioni e sullo stato dell’arte.
L’ingegnere Settecasi è intervenuto sottolineando che il Comune non dà parere e viene messo solo a conoscenza dell’iter procedurale. L’istanza è stata presentata il 15 aprile alla Regione e trasmessa per conoscenza al Comune di Grotte. La ditta, il 19 settembre 2024, ha chiesto all’Assessorato Regionale Energia la VIA e la VINCA, che sono due pareri. Il Comune, arrivato il progetto, lo ha pubblicato all’albo pretorio; trascorsi 30 giorni, non sono state ricevute osservazioni. L’Assessorato all’Energia ha chiesto documentazione integrativa e si sono riaperti i termini. Sono arrivate delle osservazioni e sia come Ufficio Tecnico che come Comune sono state fatte proprie e trasmesse.
L’ingegnere Angelo Cutaia, parte del comitato di cittadini, intervenendo di seguito, ha evidenziato che non sono rispettate le distanze di legge dagli abitati e dai siti vincolati. Ha ribadito che le pale eoliche avranno un’altezza pari a 10 volte l’altezza della Madrice, ha sottolineato che occorreranno milioni di metri cubi; qualcosa di abnorme che colpirà i territori in modo irreversibile sia per quanto riguarda l’agricoltura, il turismo e per la vivibilità dei residenti, anche perché il rumore si sentirà molto e sarà costante e non transitorio. Ha fatto poi riferimento all’inquinamento elettromagnetico, perché la corrente che si trasporta non è di massimo 25 ampere ma 90, che sono tantissimi, ed inoltre intorno ai pali ci sono residenti che hanno investito in residenze e attività produttive e queste pale giganti saranno molto più grandi di quelle che siamo abituati a vedere; c’è da riflettere dal punto di vista morale e civile perché la realizzazione sconvolgerò il paesaggio, disturberà le attività agricole e sconvolgerà l’ambiente, come le belle colline gessose del Cannatone che si dovrebbero conservare facendo un parco del gesso e dello zolfo, elementi che caratterizzano il territorio.
Alla richiesta dell’Decio Terrana, di sapere se l’Amministrazione abbia partecipato ed ha dato il suo assenso, è intervenuto il sindaco Alfonso Provvidenza il quale, con riferimento a quanto detto dall’ing. Cutaia, ha precisato che non c’è stato nessun comportamento negligente da parte dell’Amministrazione che ha seguito da subito anche questo progetto, per come necessario. Conferma che l’Amministrazione è vicina ai cittadini e ne porterà avanti le istanze e le osservazioni che sono state presentate; fatte proprie da tutta la compagine amministrativa nell'ambito della relativa competenza.
Nel successivo intervento, l’on. Terrana ha chiesto che venisse sospeso il provvedimento poiché non a norma di legge, in quanto nel progetto le costruzioni non sono state indicate e quelle zone sono state presentate come incolte e abbandonate.
Il consigliere Giacomo Orlando ha ricordato la battaglia comune relativa alla vicenda della guardia medica che stava per essere eliminata a Grotte, per un mero errore di un funzionario relativo alle tabelle Aci, avanzando l’ipotesi che anche in questa situazione potrebbe esserci un errore. Ha sostenuto che il Consiglio comunale, con tutte le sue forze, dovrà lottare e se necessario andare a Palermo, perché i problemi vanno affrontati; e ha concluso assicurando ai cittadini che i Consiglieri saranno con loro.

Il signor Antonio Salvaggio, nel presupposto che il progetto sia arrivato alla fine dell’anno scorso, ha mostrato il suo disappunto per non esserne venuto a conoscenza in tempi più rapidi, sostenendo che sarebbe stato utile allertare i cittadini affinché non firmassero il contratto.
Il consigliere Paolo Pilato, intervenendo anche a nome della Minoranza, ha espresso soddisfazione per la partecipazione dei cittadini alla seduta aperta del consiglio comunale, auspicando una maggiore affluenza in futuro. Ha inoltre annunciato la sua disponibilità a collaborare con il Presidente del Consiglio per la convocazione di ulteriori sedute di questo tipo. Ha sottolineato l'importanza di un piano regionale per la transizione ecologica ed energetica, che individui le aree idonee e non idonee all'installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Tale piano, ha sottolineato, è necessario per evitare la realizzazione selvaggia di impianti e per tutelare l'ambiente. Pilato ha precisato che non si vogliono colpevolizzare né gli investitori né i cittadini, ma che è fondamentale che vengano rispettate le normative comunitarie, nazionali e regionali in materia di transizione ecologica ed energetica.
A conclusione della seduta il presidente Angelo Carlisi ha ringraziato tutta la classe politica (di maggioranza e di minoranza), i Consiglieri comunali, l’Amministrazione, per avere dato vita a questo esempio di democrazia, di cittadinanza attiva, per rappresentare le problematiche della comunità. Ricordando che Grotte ha un senso civico alto, ha chiarito che è il primo Comune tra quelli in cui si dovrebbe realizzare l’impianto ad avere acceso i riflettori su questa vicenda, anche attraverso la convocazione del Consiglio Comunale in seduta aperta, il cui verbale redatto sarà trasmesso alle autorità competenti della Regione Sicilia; con l’auspicio che la Commissione specialistica per le autorizzazioni ambientali e le altre amministrazioni preposte all’iter autorizzativo possano valutare attentamente tutte le criticità e le osservazioni emerse, con riferimento all’investimento in questione, ed assumere le opportune determinazioni

  

Carmelo Arnone
3
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
     

 

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03/02/2025

Cronaca. Pessimo lavoro nella posa della fibra ottica: ripristino del manto stradale non a regola d'arte

 


Manto stradale

Problemi con la posa della fibra ottica nel territorio comunale di Grotte. Dopo i disagi causati dai lavori di scavo, con conseguenti interruzioni del traffico, adesso a creare problemi è il manto stradale, non ripristinato a regola d'arte da una delle ditte in subappalto di Open Fiber.

Pessimo lavoro nella posa della fibra ottica: ripristino del manto stradale non a regola d'arte
(Manto stradale "ripristinato")

A segnalare la situazione è il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, il quale ha dichiarato: "Per il momento, nell'esprimere la massima solidarietà ai cittadini indignati per quanto accaduto, assicuro, come sempre, il massimo impegno del Sindaco a tutela della comunità grottese".
Il Primo Cittadino ha reso noto che, nonostante le proteste e le minacce di adire alle vie legali, "continua il pessimo lavoro" da parte della ditta impegnata nelle attività di installazione.

Pessimo lavoro nella posa della fibra ottica: ripristino del manto stradale non a regola d'arte
(Via Madonna delle Grazie: scavi con segnali stradali a scelta)

"Consideriamo inadeguate e per nulla concilianti - ha aggiunto il Sindaco - le risposte del tecnico di Open Fiber 'accorso' dopo le lamentele dell'Amministrazione comunale".
Per questo motivo, per martedì è previsto un ulteriore tavolo tecnico, mentre - come ha reso noto il Sindaco - è stato già interessato un legale per la tutela degli interessi dell'Ente.
Gli uffici, inoltre, stanno anche predisponendo una bozza di ordinanza urgente e contingibile per fermare i lavori, che sarà anche trasmessa in Prefettura

  

Carmelo Arnone
3
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
     

 

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02/02/2025

Attualità. "Nel nostro Paese c'è ancora un presidio di giustizia"; del dott. Carmelo Asaro

 

Dott. Carmelo Asaro
Dott. Carmelo Asaro

Di solito parlo dei miei pensieri, non delle mie emozioni, ma questa volta farò un'eccezione.
Chiedetemi che cosa provo di fronte alla mancata convalida del trattenimento dei migranti nella struttura albanese ed io vi risponderò "tripudio".
Sì, tripudio, una gioia serena, quasi una festa dell'animo che mi richiama in mente i miei tantissimi anni in magistratura. Un tripudio che non ha a che fare con la politica. La gioia serena di constatare che nel nostro Paese c'è ancora un presidio di giustizia, e che esso è esercitato dalla magistratura.
Ho pensato a quel manipolo di disgraziati che si sono venduti la casa, hanno dato un ultimo sguardo ai loro affetti e alle loro cose per sfuggire a una persecuzione, per sottrarsi a un sopruso.
Si dirà che non per tutti la motivazione è questa. E allora? Fuggire dalla fame è un delitto?
Non sto dicendo, a scanso di equivoci, che vanno tutti accolti nel nostro Paese, sto invece dicendo che ciascuno è un "quadro di vita" la cui condizione deve essere esaminata. Non un bidone da togliersi dai piedi e accatastare a binario morto.
Bisogna o no sapere, per ciascuno di loro, e non all'ammasso, se hanno uno o più diritti da fare valere?
Sono o no nostri simili che ci consegnano le loro vite e le loro speranze?
Spesso lo fanno col linguaggio dell'illegalità e bisogna reagire, non si può accogliere tutti. Ma senza dimenticarci di essere umani.
Vengono i brividi al pensiero che un partito politico possa guadagnare consensi da una politica siffatta.
Perché dobbiamo odiare i migranti? E perché tutti insieme?
Sono un'umanità giovane che esprime la sofferenza col linguaggio del corpo, con le frustate di agghiaccianti assassini.
A uno di questi, al contrario delle sue vittime, è capitato di vedersi servire su un nostro aereo di Stato calici di Dom Pérignon e delicati frollini, forse un po' meno appetitosi del bambino che aveva violentato. Abominio da pietra legata al collo nel fondo del mare, per ripetere le parole di Cristo.
Sono fatti a cui l'indignazione non trova parole adeguate. Sono pugni sullo stomaco.
Per fortuna in Italia abbiamo un giudice. Teniamocelo caro. Non facciamocene espropriare
.
  
Carmelo Asaro
2
febbraio 2025
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02/02/2025

Racconti. "Il feudo"; di Salvatore Ciccotto

 

Raccolta del grano
Raccolta del grano

Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto


Raccolta del grano
(Raccolta del grano)

"Il feudo"
di Salvatore Ciccotto

Il feudo di don Antò si estendeva per migliaia di ettari. Alcuni erano terreni pianeggianti, altri scoscesi con sentieri che si inerpicavano lunga la montagna.
A valle, un’ampia distesa di ulivi costeggiava la casa che si espandeva fino a toccare la piantagione di pistacchi.
Dai rami degli alberi pendevano grossi grappoli di colore diverso che andava da un verde chiaro fino al rosso a seconda del grado di maturazione.
Infine, incastonato ancora più a valle, a delimitare la masseria, c’era il giardino di agrumi, fiore all’occhiello di tutto il possedimento. Era un giardino ricco di alberi di aranci, limoni e mandarini.
Nel mese di maggio l’odore di zagara inondava ogni spazio ed era un piacere respirare l’aria intrisa di quell’odore forte ed intenso.
La gestione del feudo era affidata a mezzadri e campieri che poi a loro volta comandavano contadini e garzoni.
Per la coltivazione e la mietitura del grano si occupavano i mitateri che avevano il compito di seguire i lavori per poi dividere il raccolto a metà con il proprietario.
Il guardiano, oltre che confidente e persona di fiducia, spesso lo si vedeva girare per le terre col fucile imbracciato e con la scusa di andare a caccia controllava tutti i possedimenti.
Di grano ne era stato mietuto parecchio, era passata una settimana dall’inizio. Ora era il momento di portare le gregne nell’aia per essere pesate. L’aria era stata preparata.
Era importante scegliere il posto giusto: un pezzo di terra pianeggiante, sopraelevato in modo tale che il vento soffiasse ad ogni ora del giorno.
Preparare l’aria era un lavoro certosino: prima con le zappe si ripuliva tutto lo spazio, poi con i rastrelli si toglievano pietre ed erbacce ed  infine si irrigava la terra. Per fare questo i contadini prendevano le quartare e le mettevano sottobraccio mentre, con l’altra mano ostruivano quanto bastava la bocca della quartara in modo che uscisse poca acqua alla volta.
Sopra la terra bagnata veniva buttata della paglia sottilissima a strati e poi, a piccoli passi, ripetuti e continui, si calpestava.
Era curioso come, dopo aver messo la paglia, tutti cominciassero a pestare quasi come fosse una danza, un gesto liberatorio. L’aria ora era pronta per essere riempita.
Il sole non era ancora spuntato quando Giuseppe tirò fuori dalla stalla il carretto e impaiò la mula.
Sali sopra il carretto e lentamente percorse tutta la trazzera che conduceva ai campi.
Un rumore sordo si sentiva a tratti ogni qualvolta le ruote del carretto incespicavano su avvallamenti o su pietre che si trovavano lungo il selciato.
Quella strada era utilizzata dai contadini dei terreni circostanti, e lì di buche ce n'erano veramente tante.
Finalmente Giuseppe giunse al campo, dove lo attendevano due ragazzi che appena lo videro salutarono e cominciarono a lavorare di buona lena.
Afferravano energicamente le gregne le caricavano sopra il carro, stando però attenti a metterle tutte con le spighe rivolte verso l’alto per evitare che il peso le schiacciasse e fuoriuscisse il frumento.
Tutte le gregne erano ricoperte da uno strato sottile di rugiada che brillava sotto i raggi di un timido sole.
Per tutta la mattinata fu un andare e venire fino a quando Giuseppe disse ai due ragazzi: “Va bene così, ci rivediamo verso le quattro, ora c’è troppo caldo e le spighe cominciano a sbriciolarsi”.

Salvatore Ciccotto

Pubblicato dalla testata giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 2 febbraio 2025.
Per gentile concessione dell'Autore.

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02/02/2025

Attualità. "Ricordo di Livatino"; del dott. Salvatore Filippo Vitello

 

Salvatore Filippo Vitello
Dott. Salvatore Filippo Vitello

Beato Rosario Angelo Livatino
Beato Livatino

Riprendo le parole di Totò Carlisi e di Carmelo Arnone in occasione dell'evento di Grotte dedicato a Rosario Livatino, per riflettere sul suo sacrificio che lo unisce alle altre vittime della violenza per la giustizia e la legalità e alla stessa morte senza ragione del Figlio di Dio.

Beato Rosario Angelo Livatino
(Beato Rosario Angelo Livatino)

Ciò è stato detto dal Card. Martini in occasione della commemorazione di Vittorio Bachelet, vittima del terrorismo dalle Brigate Rosse, ucciso dentro l'Università dove insegnava. Il Card. Martini definì Vittorio Bachelet un "martire laico'. Definizione sicuramente sovrapponibile al sacrificio di Livatino, per le stesse ragioni indicate dal Vescovo riguardo alla vita ed alla morte di Bachelet, del tutto trasferibili sul giudice Livatino, che di seguito riporto:
"Quando in odium fidei, gli uomini minacciano al credente la morte, come esito della sua fedeltà, il Signore si serve di questa minaccia per interpellare il credente, e per chiedergli di raccogliere il tutto della sua vita per la suprema scelta religiosa di una testimonianza incondizionata di fede... . (Bachelet come Livatino, ndr) non fu colpito colpito nell'esercizio delle sue responsabilità ecclesiali, né per esse fu ucciso, né in rapporto esplicito alla sua professione di fede, bensì nel cuore della sua professionalità e della sua fedeltà a servizio della città degli uomini. Anche qui c'è un mistero di pazienza forte e lungimirante".
Nel riferire queste parole alla morte di Livatino è giusto rimarcare che egli venne ucciso perché magistrato al servizio della giustizia e della legalità.
In lui le decisioni assunte lungo la sua vita sollecitano a vedere nella sua morte la trasparenza della quotidiana testimonianza nell'esercizio della giurisdizione, prima nelle funzioni di pubblico ministero e poi di giudice, unita al percorso personale di credente.
Come per Bachelet "la mediazione del suo servizio alla città degli uomini e la sua dedizione all'amore di Cristo ci si manifestano come una cosa sola".
La figura di Livatino, con il suo impegno per la giustizia e la sua visione cristiana dell'uomo, continua a essere un faro per tutti coloro che credono nella possibilità di un futuro libero dalla violenza e dalla criminalità.
Promuovere una cultura della legalità e della solidarietà è un compito che ci spetta come cittadini e come membri di una comunità globale.
Livatino è un martire la cui testimonianza ci viene consegnata quale sprone a chi, chiamato a responsabilità istituzionali, continui ad occuparsi del bene collettivo con animo aperto, retto e sereno
.
  
Salvatore Filippo Vitello
2
febbraio 2025
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01/02/2025

Comune. Grotte celebra il pensionamento dell'Ispettore Capo Liotta: una vita al servizio della comunità

 

Alfonso Provvidenza, Salvatore Liotta, Alfonso Davide Contrafatto, Angelo Carlisi
Le Autorità

Consegna della targa
Consegna targa

Con i colleghi
Con i colleghi

Si è svolta ieri mattina, venerdì 31 gennaio 2025, presso l’Aula consiliare del Comune di Grotte, la festa di pensionamento dell'Ispettore Capo di Polizia Municipale Salvatore Liotta. L'Ispettore Liotta, che ha dedicato una vita al servizio della comunità, è andato in pensione oggi, 1° febbraio 2025, per raggiunti limiti di età.

Alfonso Provvidenza, Salvatore Liotta, Alfonso Davide Contrafatto, Angelo Carlisi
(Alfonso Provvidenza, Salvatore Liotta, Alfonso Davide Contrafatto, Angelo Carlisi)

Alla festa erano presenti numerose autorità, tra cui il sindaco Alfonso Provvidenza, il presidente del Consiglio comunale Angelo Carlisi, il comandante della locale Stazione carabinieri Maresciallo Maggiore Alfonso Davide Contrafatto, diversi componenti della Giunta municipale e i colleghi dipendenti comunali.
Nel corso della cerimonia, al neo pensionato è stata consegnata una targa ricordo, con l'intestazione del Comune di Grotte, nella quale è riportata la frase: "All'Ispettore Capo Salvatore Liotta, per l'attività lavorativa svolta con impegno nell'interesse della nostra comunità".

Consegna della targa
(Consegna della targa)

L'Ispettore Liotta ha prestato per lunghi anni servizio presso il Comune di Grotte; durante la sua carriera ha sempre dimostrato grande professionalità, dedizione e spirito di servizio, diventando un punto di riferimento per i colleghi e per la comunità.
L'Amministrazione comunale e i colleghi tutti ringraziano l'Ispettore Liotta per il prezioso contributo reso alla comunità e gli augurano un sereno e felice periodo di pensionamento.


(Con i colleghi)

La redazione di Grotte.info Quotidiano si unisce ai colleghi e alla comunità cittadina nel congratularsi con l'Ispettore Capo Salvatore Liotta per il meritato traguardo raggiunto, augurandogli un futuro ricco di soddisfazioni personali
  

Carmelo Arnone
1
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
     

 

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01/02/2025

Chiesa. Cammino Neocatecumenale: annuncio del Vangelo e invito all'incontro con Dio

 

Cammino Neocatecumenale: annuncio del Vangelo e invito all'incontro con Dio
Locandina

Questa sera e domani, sabato 1 e domenica 2 febbraio 2025, durante le sante Messe nelle chiese di Grotte, verrà dato un annuncio speciale da parte dei fratelli e sorelle del Cammino Neocatecumenale. Si tratta di un invito rivolto a giovani e adulti che desiderano conoscere più da vicino l'amore di Dio e la sua volontà di incontrare ogni persona.

Cammino Neocatecumenale: annuncio del Vangelo e invito all'incontro con Dio
(Locandina)

Il Cammino Neocatecumenale è un itinerario di formazione cristiana che aiuta a riscoprire la ricchezza del Battesimo e a vivere una fede adulta e consapevole.
Nato in Spagna negli anni '60, si è diffuso in tutto il mondo ed è riconosciuto dalla Chiesa Cattolica.
L'annuncio che verrà dato nelle chiese di Grotte è un invito a partecipare a delle catechesi che si terranno ogni martedì e venerdì alle ore 20.00, a partire dal 4 febbraio. Durante questi incontri, verrà presentato il cosiddetto "kerigma", ovvero il primo annuncio del Vangelo, che invita a riconoscere l'amore di Dio e la necessità di accogliere la sua misericordia.
Coloro che desiderano approfondire questo annuncio e conoscere più da vicino il Cammino Neocatecumenale potranno partecipare ad una convivenza di inizio corso.
Gli incontri successivi si terranno ogni martedì e venerdì alle ore 20.00, a partire dal 4 febbraio, e si svolgeranno in due modalità:
- presso i locali della parrocchia del Monte Carmelo;
- presso le case di alcune famiglie: Nicoliello Federico e Spataro Syndi (via Basilicata 1) e Puglisi Gioacchino e Alaimo Lina (via Brodolini 11).
I fratelli e le sorelle del Cammino Neocatecumenale invitano tutti coloro che sono alla ricerca di Dio a non avere paura di lasciarsi incontrare dal suo amore. Si tratta di un'occasione per conoscere più da vicino la fede cristiana e per scoprire come Dio può cambiare la vita di ogni persona
.
  

Redazione
1
febbraio 2025
  

 

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01/02/2025

Iniziative. Il dott. Antonio Carlisi: "Sono un devoto del Beato Livatino; complimenti al Sindaco e all'Onorevole"

 

Dott. Antonio Carlisi
Dott. Antonio Carlisi

Il dott. Antonio Carlisi, con un post su Facebook, ha espresso pubblicamente il suo compiacimento per l'iniziativa di realizzare a Grotte un murale raffigurante il beato Rosario Livatino. Di seguito ne pubblichiamo il testo.

*****

"Io sono un devoto del beato giudice Rosario Angelo Livatino.
Sono contento di apprendere che a Grotte sarà realizzato un Murale a Lui dedicato. Complimenti al Comune di Grotte, al sindaco dott. Provvidenza e all'onorevole Rosellina Marchetta.
Sarebbe una felice coincidenza se tale Murale potesse essere inaugurato a Grotte nel mese di maggio di quest'anno, subito dopo la data del 9 maggio, giorno della beatificazione avvenuta appunto il 9 maggio 2021.
Parrebbe infatti che proprio il 9 maggio 2025 le spoglie mortali del Beato saranno traslate dal Cimitero comunale di Canicattì, dove attualmente riposano, in una apposita cappella già individuata presso la Chiesa Santa Chiara di Canicattì, che diventerà così Santuario del Beato Livatino, Martire della Fede e della Giustizia.
Santuario che diverrà perciò luogo simbolico di legalità.
Bello a distanza di qualche giorno da questo evento a Canicattì, potere inaugurare il Murale a Grott
e".
Antonio Carlisi
  
  

Redazione
1
febbraio 2025
  

 

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01/02/2025

Iniziative. La Fondazione Federico II sceglie Grotte per un progetto di riqualificazione urbana

 

Fondazione Federico II
Fondazione Federico II

La Fondazione Federico II, ente culturale dell'Assemblea Regionale Siciliana, ha approvato la proposta del Comune di Grotte tesa a realizzare un progetto di riqualificazione urbana attraverso l'arte contemporanea. L'iniziativa, sostenuta dall'on. Rosellina Marchetta ed approvata dal presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana on. Gaetano Galvagno, si pone l'obiettivo di promuovere la coesione sociale e la valorizzazione del patrimonio culturale siciliano.

Fondazione Federico II
(Fondazione Federico II)

Il progetto prevede la realizzazione di un murale raffigurante il beato Rosario Angelo Livatino, magistrato ucciso dalla mafia, simbolo di legalità e giustizia.
L'opera si inserisce in un percorso di riqualificazione urbana già avviato in diverse province siciliane, con realizzazioni a Palermo, Paternò, Gela, Augusta, Vittoria e altre città.
La Fondazione Federico II si farà carico dei costi di realizzazione del murale, comprensivi del compenso per l'artista e della promozione dell'evento. Il Comune di Grotte avrà il compito di individuare l'area interessata dall'intervento, scegliere l'artista e il progetto, che sarà condiviso con la Fondazione.
"Siamo orgogliosi di poter realizzare questo progetto a Grotte - questa la dichiarazione dei vertici della Fondazione Federico II -. La figura di Livatino è un esempio di integrità morale e professionale, un simbolo di legalità che vogliamo celebrare attraverso l'arte. Crediamo che questo murale possa essere un importante contributo alla riqualificazione urbana di Grotte e un messaggio di speranza per tutta la comunità".
Il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, ha espresso la sua soddisfazione per la scelta della Fondazione Federico II: "Ringraziamo la Fondazione e l’on. Rosellina Marchetta per questa opportunità. Il nostro Comune è da sempre impegnato nella promozione della cultura e della legalità, e questo progetto si inserisce perfettamente in questo percorso. Siamo certi che il murale dedicato a Livatino sarà un motivo di orgoglio per tutti i cittadini e un monito costante contro la mafia".
L'iniziativa approvata dalla Fondazione Federico II rappresenta un'importante occasione per il Comune di Grotte di valorizzare il proprio patrimonio culturale e di promuovere i valori della legalità e della giustizia. Un progetto che, attraverso l'arte, vuole rendere i cittadini consapevoli dell'importanza di riqualificare gli spazi urbani e di contribuire a migliorare la qualità della vita nella propria comunità

  

Carmelo Arnone
1
febbraio 2025
Riproduzione riservata.
     

 

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01/02/2025

Iniziative. Grotte ricorderà il beato Livatino con un murale; simbolo di legalità e rinascita urbana

 

Beato Rosario Angelo Livatino
Beato Livatino

È stata accolta favorevolmente dalla Fondazione Federico II (presidente dall'on. Gaetano Galvagno, attuale presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana) la proposta avanzata dal Comune di Grotte della realizzazione di un murale dedicato alla figura del giudice Rosario Angelo Livatino, proclamato Beato (martire della Giustizia e della Fede) dalla Chiesa cattolica. La proposta rientra nel più ampio progetto di riqualificazione urbana, che ha come tema la legalità, ispirato a quanti hanno sacrificato la vita per lo Stato.

Beato Rosario Angelo Livatino
(Beato Rosario Angelo Livatino)

Rosario Angelo Livatino, giudice siciliano ucciso dalla mafia nel 1990, è stato proclamato beato nel 2022. La sua figura, esempio di integrità morale e professionale, è un faro per la comunità, sia come uomo di legge che come testimone di fede. Il suo impegno per la giustizia e la sua profonda devozione religiosa lo hanno reso un simbolo di lotta alla criminalità organizzata e un modello per i credenti.
Il progetto di riqualificazione urbana, che prevede la realizzazione del murale, rappresenta un'importante occasione per il Comune di Grotte. La rigenerazione urbana non è solo un modo per preservare e valorizzare il territorio, ma anche un volano per lo sviluppo economico e turistico. Interventi di questo tipo possono migliorare la qualità della vita dei cittadini, attrarre nuovi residenti e visitatori, e creare nuove opportunità di lavoro.
Il sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, ha espresso la sua gratitudine alla Fondazione Federico II e all'on. Rosellina Marchetta per aver sostenuto questa iniziativa. "Un caloroso ringraziamento all'on. Rosellina Marchetta, componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Federico II, che ha sostenuto e promosso la partecipazione al rilevante progetto", ha dichiarato il Primo Cittadino.
Il murale dedicato al beato Livatino rappresenta un messaggio di speranza e legalità per la comunità di Grotte e per l'intera Sicilia. La sua figura, esempio di coraggio e sacrificio, ricorda l'importanza di non arrendersi di fronte alla criminalità e difendere i valori della giustizia e della legalità

  

Carmelo Arnone
1
febbraio 2025
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01/02/2025

Curiosità. "I mesi dell'anno in filastrocca - Febbraio"; di Giuseppe Castronovo

 

I mesi dell'anno in filastrocca
Filastrocca dei mesi


"
I MESI DELL'ANNO IN FILASTROCCA"

FEBBRAIO


Febbraio mascherato
allegria e buono stato.

Neve di febbraio
festa del granaio.

Febbraio è d’ogni mese
il più corto e il men cortese
.
     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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