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Maggio 2025

 

02/05/2025

Folklore. La Compagnia Folkloristica "Herbessus" vola in Albania per un prestigioso festival internazionale

 

Compagnia Folkloristica "Herbessus"
"Herbessus"

Compagnia Folkloristica "Herbessus"
"Herbessus"
 

Grande fermento nella comunità di Grotte per l'imminente partecipazione della Compagnia Folkloristica "Herbessus" a un importante Festival Internazionale del Folklore che si terrà a Tirana, in Albania, dal 3 all'8 maggio.

Compagnia Folkloristica "Herbessus"
(Compagnia Folkloristica "Herbessus")

Il gruppo, forte di ben 28 elementi, di cui 21 talentuosi ballerini e 7 abili musicisti, si appresta a rappresentare con passione e maestria il ricco patrimonio culturale della Sicilia e, in particolare, del loro amato paese di Grotte. Questa trasferta segna un momento significativo nella storia ventennale della Compagnia "Herbessus", rappresentando la loro prima partecipazione a un festival organizzato in Albania dalla FIDAF Albania (Federazione Italiana Tradizioni Popolari).
L'appuntamento si preannuncia come una multiforme vetrina di culture provenienti da diverse nazioni, culminando in una competizione che decreterà il gruppo vincitore. Per i componenti della Compagnia, questa sarà un'opportunità per esibirsi su un palcoscenico internazionale ed anche un'occasione per confrontarsi con altre realtà folkloristiche, scambiando esperienze e arricchendo il proprio bagaglio culturale.
Il presidente del Gruppo Folk "Herbessus" Fabio Bellomo ha espresso la propria gratitudine verso tutti coloro che renderanno possibile questa importante trasferta: "Desidero ringraziare di cuore tutti i componenti del gruppo che parteciperanno con il loro impegno e la loro passione, così come l'intero nostro direttivo per il lavoro svolto".
Un ringraziamento speciale è stato rivolto anche agli sponsor che hanno creduto nel valore della Compagnia "Herbessus" e hanno fornito un sostegno fondamentale per la realizzazione di questo sogno: "Grazie infinite per aver creduto nel nostro gruppo - ha aggiunto il presidente Bellomo -, con il vostro prezioso aiuto sono certo che porteremo in alto i colori della nostra terra, la Sicilia, e del nostro amato Paese, Grotte".
La partenza imminente per Tirana carica di aspettative la comunità di Grotte, che si stringe attorno ai suoi ambasciatori culturali, augurando loro un grande successo in questa stimolante avventura internazionale. Non resta che attendere i risultati di questo prestigioso festival, certi che l'Herbessus saprà onorare al meglio la tradizione e l'identità del proprio territorio
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Carmelo Arnone
2 maggio 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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01/05/2025

Ricorrenze. "1° Maggio 2025. Lavoro: dignità incompiuta tra emigrazione, morti bianche e sfruttamento"; di Carmelo Arnone

 

1° Maggio 2025 - Festa del Lavoro
1° Maggio 2025

La Festa del Lavoro risuona oggi con un'eco agrodolce. Celebriamo le conquiste sociali e i diritti dei lavoratori sanciti dalla nostra Costituzione, eppure le ombre della precarietà, dello sfruttamento e della mancanza di opportunità, continuano ad allungarsi sul presente del nostro Paese. Gli articoli 1 e 4 della Carta fondamentale, pilastri su cui si fonda la Repubblica, risuonano oggi più che mai come un monito e una promessa ancora lontana dalla piena realizzazione.

1° Maggio 2025 - Festa del Lavoro
(1° Maggio 2025 - Festa del Lavoro)

L'articolo 1 proclama solennemente che "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro". Questa affermazione, lungi dall'essere una semplice formula retorica, mette il lavoro al centro dell'identità nazionale, come fondamento della dignità individuale e del progresso sociale. L'articolo 4 gli fa eco, riconoscendo "a tutti i cittadini il diritto al lavoro" e promuovendo "le condizioni che rendano effettivo questo diritto". Un diritto che, purtroppo, per troppi italiani rimane ancora oggi una chimera.
Assistiamo a un fenomeno doloroso e persistente: l'emigrazione di giovani, spesso le menti più brillanti del nostro Meridione, costretti a lasciare la propria terra in cerca di un futuro professionale che il Sud fatica ancora a offrire. Il flusso migratorio verso il Nord Italia e, ancor più preoccupante, verso l'estero, impoverisce il tessuto sociale ed economico delle regioni meridionali, privandole delle energie e delle competenze necessarie per un reale sviluppo. Questi giovani, con i loro titoli di studio elevati e la loro preparazione, rappresentano una risorsa preziosa che il Paese non può permettersi di disperdere.
Ma la mancanza di opportunità non è l'unica ferita aperta nel mondo del lavoro italiano. La piaga delle morti bianche continua a mietere vittime, macchiando di sangue i luoghi di lavoro e rivelando una inaccettabile sottovalutazione della sicurezza e della vita umana. Ogni lavoratore che perde la vita sul posto di lavoro è una sconfitta per l'intera società, un tragico fallimento nel garantire un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso, come implicitamente richiesto dall'articolo 1 della Costituzione.
A ciò si aggiunge la persistenza del lavoro nero, un fenomeno sommerso - ma non tanto - che prospera nell'ombra (meglio: nella penombra, se non talora alla luce del sole), alimentando lo sfruttamento della manodopera e la violazione dei diritti più elementari. Condizioni di lavoro inaccettabili, salari da fame, mancanza di tutele previdenziali e assistenziali sono una realtà ancora troppo diffusa, spesso tollerata a causa di una carenza di controlli efficaci da parte delle autorità competenti.
Come possiamo parlare di una Repubblica fondata sul lavoro se una parte significativa della forza lavoro è costretta a operare in condizioni di illegalità e sfruttamento?
Per dare finalmente piena attuazione agli articoli 1 e 4 della nostra Costituzione, è necessario un impegno collettivo e concreto. Servono politiche economiche che incentivino la creazione di posti di lavoro di qualità in tutto il Paese, con particolare attenzione al Mezzogiorno, attraverso investimenti mirati in infrastrutture, innovazione e sostegno alle imprese. È fondamentale rafforzare i controlli sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, con sanzioni severe per chi non rispetta le normative e una cultura della prevenzione che diventi prioritaria.
La lotta al lavoro nero deve essere intensificata attraverso una maggiore vigilanza, incentivi alla regolarizzazione e misure che disincentivino l'illegalità.
È necessario promuovere una cultura del lavoro basata sul rispetto della dignità umana, sulla garanzia dei diritti e su una retribuzione equa.
Solo attraverso un impegno costante e una visione strategica si potranno trasformare le nobili parole della nostra Costituzione in una realtà tangibile per tutti i cittadini italiani.
Solo allora il 1° Maggio potrà essere una vera festa, una celebrazione di un diritto pienamente realizzato e di una dignità del lavoro finalmente riconosciuta e tutelata
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Carmelo Arnone
1 maggio 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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01/05/2025

Curiosità. "I mesi dell'anno in filastrocca - Maggio"; di Giuseppe Castronovo

 

I mesi dell'anno in filastrocca
Filastrocca dei mesi


"
I MESI DELL'ANNO IN FILASTROCCA"

MAGGIO


Se piove i primi di maggio,
noci e fichi faranno buon viaggio.

Maggio asciutto e soleggiato,
molto grano a buon mercato.

Maggio ortolano,
molta paglia e poco grano.

Acqua di maggio
è come la parola di un saggio
.
     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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