Agrigento. "Tutta colpa di Solone" al Teatro
dell'Efebo, per la regia di Giovanni Volpe; mercoledì 9 luglio
Locandina
Ad
Agrigento, il prossimo mercoledì 9 luglio 2025, alle ore
21.00 il Teatro dell'Efebo, situato all'interno del Giardino
Botanico, sarà la cornice di una rappresentazione teatrale intitolata "Tutta
colpa di Solone".
(Locandina)
L'allestimento, curato dall'Associazione "Nuovo Piccolo Teatro di
Agrigento", prende spunto dall'omonimo romanzo di Andrea Cirino, con
la regia di Giovanni Volpe. Questa produzione teatrale è il frutto di
una collaborazione tra il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Agrigento
e l'ANM Sezione Distrettuale di Palermo, con il supporto del Libero
Consorzio Comunale di Agrigento.
Il cast che darà vita ai personaggi sul palco include, in ordine di
apparizione: Franco Bruno (Solone), Gioele Amato (il suo servo), Paolo Di
Noto (Niria), Marcella Lattucca (Luisa), Nicola Puleo (Cannella), Daniela
Frenda (Zanzone), Rosa Maria Montalbano (Madre), Pippo Crapanzano (Papalù),
Gero Galvano (zio Lollò). L'aiuto regia è affidato a Chiara Gervasi, mentre
le musiche sono di Angelo Santifilippo e la produzione esecutiva di Caterina
Montalbano.
Come sottolineato nel comunicato congiunto, questa produzione teatrale vuole
essere la condivisione di un "momento di riflessione aperto alla comunità
agrigentina". L'intento è quello di utilizzare il linguaggio del teatro
come "un viaggio teatrale tra sogno, storia e impegno civile per
riscoprire i valori della nostra Costituzione in un tempo in cui, in più
parti del mondo, la democrazia e lo stato di diritto vacillano". L'ingresso alla rappresentazione è libero sino a esaurimento dei
posti disponibili.
Volontariato.
"Muoviti Grotte" cerca il supporto delle attività locali per un'estate
di animazione
Locandina
L'associazione "Muoviti Grotte", un gruppo di giovani volontari
attivi sul territorio, si appresta a dare vita a un'estate ricca di
proposte dedicate alla comunità. Con l'obiettivo di animare il paese e
offrire opportunità di svago sano e coinvolgente, l'associazione ha lanciato
un appello alle attività locali per ottenere sostegno attraverso
contributi o sponsorizzazioni.
(Locandina)
Il programma estivo, frutto dell'impegno e dell'autofinanziamento dei
volontari, si preannuncia variegato. Tra le iniziative in cantiere spiccano
un torneo di calcio a 5 ("Mondiale per Club" attualmente in
svolgimento), attività ludiche e ricreative che animeranno il cuore
della piazza, un torneo di pallavolo sempre in piazza, un torneo
di calcio-tennis e uno di scacchi. Non mancheranno serate
musicali con ospiti, e una camminata cittadina serale. Altre
proposte sono ancora in fase di definizione.
"Muoviti Grotte" sottolinea come l'intera programmazione sia realizzata
senza alcun finanziamento esterno, basandosi unicamente sui contributi
volontari dei membri.
Per garantire la migliore riuscita di tutte le iniziative e coprire spese
per materiali, attrezzature, service audio/luci e sicurezza,
l'associazione si rivolge ora alle realtà commerciali e imprenditoriali del
territorio.
Un piccolo contributo, spiegano gli organizzatori, può fare una grande
differenza, permettendo di concretizzare pienamente il programma estivo.
In cambio, "Muoviti Grotte" garantisce ampia visibilità alle attività
sponsorizzatrici, sia durante le varie proposte che attraverso i propri
canali social, evidenziando il loro concreto supporto alla comunità e ai
giovani del territorio.
Gli organizzatori, tra cui Alfonso Aquilina, Dario Giammusso, Santo
Alaimo, Pietro Arnone, Ausilio Polifemo, Marika Mancuso, Gabriele Russo
e numerosi altri giovani volontari, sono disponibili a fornire maggiori
dettagli e a valutare insieme le modalità di una possibile collaborazione.
Per contatti e maggiori informazioni: Email:
muovitigrotte25@gmail.com;
Instagram: @muovitigrotte. Referenti telefonici: Alfonso: 3292616118; Piero:
3209089291; Santino: 3289782091.
Chiesa.
Serate di spiritualità sotto il cielo stellato, a Grotte; ogni giovedì
Adorazione Eucaristica all'aperto
Adorazione
Un appuntamento di profonda spiritualità e raccoglimento è in
programma per i giovedì di luglio e agosto a Grotte.
La parrocchia Beata Vergine Maria del Monte Carmelo propone una serie di
incontri di Adorazione Eucaristica serale all'aperto, per far sì che
la comunità possa ritrovarsi in preghiera e meditazione.
(Adorazione)
A partire da questo giovedì 3 luglio 2025, e per tutti i giovedì dei
mesi estivi, i fedeli (e anche i semplici curiosi) sono invitati a
partecipare a questi momenti di profonda riflessione che si terranno
dinanzi alla chiesetta della Madonna delle Grazie. Ogni Adorazione,
presieduta e animata dal parroco don Sergio Sanfilippo, inizierà alle
ore 21.00 e si concluderà alle ore 22.00.
L'Adorazione Eucaristica rappresenta un pilastro della fede cattolica, un
tempo dedicato alla contemplazione, in cui la presenza di Cristo è percepita
in modo particolare. Un tempo in cui fermarsi, in ascolto e dialogo con
l'Eterno, rafforzando il proprio legame spirituale e trovando pace
interiore.
Questi incontri serali assumono un significato ancora più speciale grazie
alla loro ambientazione: la serenità delle serate estive, sotto il
cielo punteggiato di stelle. Uno scenario naturale che invita
spontaneamente alla meditazione e alla contemplazione, ad elevare lo sguardo
non solo alle bellezze del creato, ma anche all'infinito e all'eternità. In
un mondo frenetico, prendersi un'ora per nutrire lo spirito, immersi nella
quiete e nella grandezza del cosmo, diventa un'esperienza rigenerante e
profondamente significativa.
La parrocchia Beata Vergine Maria del Monte Carmelo offre alla
comunità cittadina - ed ecclesiale in particolare - non solo un momento di
preghiera, ma un vero e proprio percorso per riscoprire la bellezza del
silenzio, la forza della fede e l'importanza di connettersi con il
trascendente in un contesto di bellezza e pace.
Racalmuto. "Vaneddra in festa 2", tra musica,
arte e poesia; sabato 5 luglio
Locandina
Programma
Racalmuto vivrà una giornata di iniziative culturali con la
seconda edizione di "Vaneddra in Festa", per riempire le vie del paese
di suoni, colori e parole. La manifestazione, promossa da Onda TV, Bella
Sicilia e con il patrocinio dell'UNPLI Unione Nazionale Pro Loco, si terrà
sabato 5 luglio 2025.
(Locandina)
Numerose le realtà che prenderanno parte a questa iniziativa (leggi
il programma). Tra i
partecipanti figurano l'Associazione FIDAPA, il Collettivo Gymnasium e l'AC
"Comunità di Racalmuto". Saranno presenti anche i Collettivo Fotografi,
coordinati da Luigi Falletti, che immortaleranno i momenti salienti della
giornata.
La musica sarà protagonista con il Maestro Angelo Capitano e l'artista
Alfonso Insalaco, affiancati da ASS. Beddramé e Comunità Sostenibili. Non
mancheranno momenti dedicati all'arte e alla cultura con Elena Baldini e
Filippo Cipolla, curatori del Laboratorio di Arteterapia "La Casa
Interiore".
Un'attenzione particolare sarà rivolta alla presentazione del catalogo "Il
Sole nella Miniera" a cura de Le Coffe di Giusy Gallo, Ass. Culturale
Cometa, con la conduzione di Salvatore Picone. Spazio anche alla lettura con
Adele Troisi, Arci Racalmuto e Piero Carbone.
Il programma include anche le performance dei ragazzi del progetto "Vicolivivi",
insieme all'artista Chiaro Abramo e agli allievi dell'IC “Falcone -
Borsellino” di Favara, diretti dal Maestro Salvatore Faldetta, a
testimonianza del coinvolgimento delle nuove generazioni. La musica dal vivo
sarà affidata al gruppo Folk “Herbessus - Città di Grotte”.
Infine non mancherà un momento dedicato alla poesia con un Poetry Slam "Gara
di Poesie" e le creazioni di Vale "Palloncini per Tutti", con l'Associazione
Karusì di Racalmuto.
Comune.
Il sindaco Alfonso Provvidenza: "Massimo impegno sui lavori idrici e
fognari a Grotte"
Piazza Fonte
Largo Pagano
Il Comune di Grotte è in piena attività con una serie di interventi
infrastrutturali volti a migliorare i servizi essenziali per la
cittadinanza. Il sindaco Alfonso Provvidenza ha diffuso un comunicato
per aggiornare i residenti sullo stato di avanzamento dei lavori che
interessano la rete fognaria e l'acquedotto locale.
Secondo quanto dichiarato dal primo cittadino, sono partiti e si
concluderanno in breve tempo gli interventi di ripristino del collettore
fognario di Piazza Fonte; un'opera importante per la regolarità del
deflusso delle acque reflue in una delle aree centrali del paese.
(Piazza Fonte)
Contemporaneamente sono stati avviati i lavori di riparazione della
condotta idrica di Largo Pagano. Questo intervento è di grande
rilevanza; una volta ultimato garantirà la regolare distribuzione dell'acqua
potabile in tutto il quartiere, risolvendo i disagi che si sono verificati.
(Largo Pagano)
Il comunicato anticipa inoltre che la prossima settimana prenderanno il via
ulteriori interventi che riguarderanno diverse rotture già individuate
all'interno del perimetro cittadino. Si tratta di una programmazione mirata
a risolvere in maniera capillare i problemi relativi alle infrastrutture
idriche e fognarie.
Il sindaco Provvidenza ha voluto esprimere il proprio apprezzamento e
ringraziamento: "Ringrazio tutti coloro che si sono prodigati per il
tempestivo intervento", ha dichiarato il Sindaco, sottolineando
l'efficacia e la celerità con cui le squadre hanno operato per far fronte
alle necessità emerse.
Chiesa. Agrigento: Giubileo degli artisti con il
card. Reina e una mostra su Maria Maddalena
Locandina
Sarà inaugurata la prossima domenica 6 luglio, presso il Museo
Diocesano di Agrigento, la mostra "Il fuoco dell'amore. Maria
Maddalena, testimone di speranza al femminile". La presentazione di
questa esposizione sarà preceduta, venerdì 4 luglio, alle ore
18.30, da una solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale di
Agrigento. L'occasione, inserita nel contesto del Giubileo degli artisti,
operatori culturali e responsabili delle istituzioni artistiche e museali,
vedrà la presidenza del cardinale Baldo Reina.
(Locandina)
A partire da domenica 6 luglio, dalle 11.00 alle 17.00, le porte del
Museo Diocesano si apriranno per accogliere i visitatori della mostra
dedicata a Maria Maddalena. L'esposizione, che rimarrà fruibile fino al 30
ottobre 2025.
"Il fuoco dell'amore" vuole essere un itinerario iconografico attraverso
capolavori provenienti da musei italiani, inclusi i Musei Vaticani, e da
collezioni private, affiancati da opere di artisti locali. L'obiettivo è
riscoprire una figura controversa e profondamente umana, simbolo di fede,
speranza e rinascita, fedele fino alla Croce e prima testimone della
Resurrezione.
Il progetto è nato dalla sinergia tra la Fondazione Agrigento2025 e il Museo
Diocesano di Agrigento.
Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni tematiche:
1) Maria sotto la Croce;
2) La Penitente;
3) Colei che lava i piedi di Gesù;
4) Apostola degli Apostoli.
Tra le opere esposte, si annoverano capolavori di grande pregio, tra cui:
- Santa Maria Maddalena penitente (olio su tela, 1622) de Il Guercino, dai
Musei Vaticani;
- La Maddalena (olio su tela, XVII secolo) di Cecco di Caravaggio, dalle
Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini-Corsini;
- Santa Maria Maddalena contempla i chiodi della Passione (olio su tela,
1699) di Mattia Preti, dalla Fondazione Carit, Palazzo Montani Leoni di
Terni;
- Crocifisso con la Maddalena genuflessa e piangente (olio su tela, 1827) di
Francesco Hayez, dal Museo Diocesano Carlo Maria Martini;
- Maria Maddalena (olio su tela, 1640) di Andrea Vaccaro, dalla Galleria
Regionale della Sicilia, Palazzo Abatellis;
- Crocifissione e Annunciazione (tempera e oro su tavola, XV secolo) di
Giovanni Di Pietro da Napoli, dal Museo Nazionale di San Matteo;
- Noli me tangere (olio su tela, XVI secolo) di un Pittore attivo nella
seconda metà del XVI secolo, dall'Arcidiocesi di Terni, Narni e Amelia,
Chiesa Santa Maria Maddalena, Terni;
- Cena in casa del Fariseo (olio su tela, 1613-17) di Pietro D’Asaro, detto
il Monocolo di Racalmuto, dalla Chiesa Madre della SS. Annunziata di
Racalmuto (AG);
- La Maddalena (olio su tela, XVII secolo) di Andrea Vaccaro, dal Museo
Diocesano San Matteo;
- Maddalena penitente (olio su tela, c. 1640) di Nicolas Régnier, da
collezione privata;
- La Maddalena fra i leoni (olio su tela, XVI secolo) della Cerchia di
Giovanni Portaluni con echi dei Ferraro, dalla Parrocchia Santa Maria
Maddalena, Sciacca;
- Compianto sul Cristo morto (1767-68) di Mariano Rossi, dalla Parrocchia
Santa Maria Maddalena, Sciacca;
- Compianto sul Cristo morto (olio su legno/Cartelami, XVII secolo) di
Pittore siciliana, dalla Parrocchia San Nicolò di Bari, Cammarata;
- La Maddalena in meditazione (olio su tela, XVIII secolo) di Fra Felice da
Sambuca, dalla Chiesa di Santa Lucia, Sambuca di Sicilia;
- Compianto (XVII secolo) di Ambito siciliano con derivazioni da Anton van
Dyck, dal Museo Diocesano di Agrigento;
- Crocifissione (olio su tela, XVIII secolo) di Giuseppe Vinci, dal Museo
Diocesano di Agrigento;
- Maddalena (olio su tela, XIX secolo) di Ambito italiano (Copia Guido
Reni), dal Museo Diocesano di Agrigento.
Salute.
Screening gratuito per la prevenzione del diabete, presso la Farmacia
"Santa Venera"
Locandina
Un'iniziativa di prevenzione del diabete è stata avviata dalla Farmacia
Santa Venera (Via F. Crispi, 10). La farmacia offre uno screening
gratuito rivolto a tutte le persone di età compresa tra i 45 e i 65
anni.
(Locandina)
Il
servizio è disponibile quotidianamente, con orari di accesso che vanno
dalle 09.00 alle 12.30 al mattino e dalle 16.30 alle 18.30 nel
pomeriggio.
Durante lo screening viene effettuato un controllo gratuito dei livelli
di glicemia e di emoglobina glicata.
La Farmacia Santa Venera sottolinea l'importanza di questa opportunità,
ricordando che il diabete può manifestarsi in forma asintomatica, rendendo
la diagnosi precoce fondamentale per la protezione della propria salute.
Per ulteriori informazioni, o per prenotare la propria partecipazione, è
possibile contattare i numeri 0922.943249 o 3496718536.
In aggiunta ai servizi di prevenzione, la Farmacia Santa Venera ha attivato
anche un servizio di consegna gratuita dei farmaci a domicilio. Per
usufruire di questo servizio è possibile contattare la farmacia tramite
l'indirizzo email farmaciasantavenera@gmail.com o i numeri telefonici
3496718536 e 0922.943249.
Ambiente. Il 4 luglio "Venerdì ecologico" a Grotte:
raccolta di ingombranti e RAEE
Locandina
L'Amministrazione comunale di Grotte comunica l'avvio della nuova campagna
denominata "Venerdì Ecologico", una giornata dedicata alla raccolta
straordinaria di rifiuti.
Si inizia dal prossimo venerdì con ingombranti (reti, materassi, divani, sedie, poltrone...)
e RAEE - Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche -
(frigoriferi, lavatrici, televisori, computer, stampanti, monitor...).
(Locandina)
L'iniziativa, che si ripete ormai da diversi anni, si inserisce nel più
ampio programma teso a contrastare l'abbandono illecito di rifiuti sul
territorio e a fornire ai cittadini ulteriori modalità per lo smaltimento
dei rifiuti solidi urbani.
Il conferimento sarà possibile venerdì 4 luglio 2025. Per
l'occasione, un cassone scarrabile dedicato, costantemente presidiato da un
operatore, sarà posizionato in Via Seminario (Campo Sportivo). Le
operazioni di conferimento potranno essere effettuate dalle ore 09.00
alle ore 11.00.
Si precisa che ciascuna utenza potrà conferire un numero massimo di
quattro pezzi. Questa disposizione mira a ottimizzare la gestione del
servizio e a garantire la fruibilità per un'ampia platea di cittadini.
Il "Venerdì Ecologico" rappresenta un passo significativo nell'impegno
dell'Amministrazione per la tutela ambientale e il mantenimento del decoro
urbano, offrendo un servizio concreto a beneficio della comunità
Si ricorda che è sempre attivo il servizio di ritiro degli ingombranti a
domicilio - su prenotazione - ogni mercoledì, chiamando il numero
verde 800.550.064 dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00 e
dalle ore 15.30 alle 18.00; il sabato dalle ore 09.00 alle 13.00.
Attualità.
"La guerra: perversione dell'economia e della politica"; di
Raniero La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Se la
“Sinistra” continuerà a dire che Trump è un bullo che non sa quello che
fa, invece di misurarsi con la nuova identità dell'America che
attraverso di lui si manifesta, la destra governerà in eterno. Se la “Sinistra” continuerà a deplorare il riarmo in corso solo
perché toglie denaro alla sanità e allo Stato sociale, e non perché è
una perversione dell’economia e della politica, la guerra mondiale forse
non sarà evitata. Trump è fuori misura con le sue follie, ma è come il
folle di Nietzsche che andava al mercato dicendo “Dio è morto
e noi lo abbiamo ucciso”: il Dio che è morto è la pretesa
messianica del dominio americano sul mondo che invece ha rovinato
l’America, come secondo lui hanno fatto “il peggiore presidente degli
Stati Uniti”, Joe Biden e gli altri come lui. Infatti l’America si è dissanguata per le guerre fatte anche per
conto degli altri (l’“Europa scroccona”), e per essere stata derubata
coi dazi, e le conseguenze sono state in America un freno
all’arricchimento degli uni e una spinta all’impoverimento e alla
frustrazione degli altri. Trump è il primo governante del mondo che si dice
contro la guerra non per ragioni ideali, vere o false che siano, ma
perché è “stupida”, come è la guerra che ha rinfacciato a
Zelensky e a Putin, in quanto produce migliaia e migliaia di inutili
morti, e come sarebbe stata la guerra all’Iran, che egli a male parole
(“che cavolo fate!) ha bloccato sul nascere, dopo l’azione di copertura
delle bombe sui siti nucleari iraniani, senza neanche vendicarsi per i
pur simbolici missili lanciati dall’Iran contro la base americana in
Qatar. Dichiarando insensata la guerra, Trump riprende il giudizio che
già aveva formulato sessant’anni fa papa Giovanni XXIII quando aveva
detto della guerra come fosse ormai “fuori della ragione”, cioè
dell’umano. Essa non serve a raggiungere alcuno scopo. Ma non sempre è stata stupida, lo è diventata: per i Greci
(Eraclito) era addirittura il padre e re di tutte le cose, poi, come ha
ricordato Luciano Canfora sul “Fatto”, è servita a procurare bottino,
schiavi, ricchezze e territori. Ma oggi non è più così, anche le terre rare che Trump vuole
dall’Ucraina non sono un dividendo della guerra, ma un risarcimento per
gli aiuti. Oggi la guerra non ottiene nulla, non fa che distruggere e
uccidere, e si risolve in terrorismo e genocidio (Hamas e Gaza), si
rivolta contro chi la fa, è un suicidio. Tuttavia la guerra è oggi la costituzione materiale del mondo,
è il sistema che lo struttura e ne determina le relazioni e la vita:
pertanto è una istituzione che dovrebbe essere abolita per unanime
consenso. Trump, come gli altri, non arriva a questo: però vuol rompere gli
automatismi che portano alla guerra; semmai è lui a deciderla. Se si sta ai due documenti sulla ideologia della sicurezza
nazionale americana e sulla difesa nazionale degli Stati Uniti, della
Casa Bianca e del Pentagono, vigenti fino a ieri a partire
dall’attentato alle Due Torri, non si può non notare una discontinuità e
una rottura con l’oggi. Essi sostengono come la Russia sia ormai decotta o prossima alla
sconfitta e che la guerra finale, se del caso, sarebbe quella con la
Cina; e se si leggono insieme all’articolo 5 del Trattato della NATO, si
vede come essi inneschino un processo automatico che potrebbe non essere
controllato più da nessuno e attivare un pilota automatico che ci porti
dritto nella guerra mondiale; e se finora poteva sempre esserci un
sussulto di coscienza di uno Stranamore o un coraggio come quello del
sovietico Stanislav Petrov che ha evitato l’olocausto nucleare,
domani l’Intelligenza Artificiale potrebbe decidere che è venuto il
momento dello scontro finale in obbedienza agli algoritmi da noi stessi
creati. Ciò innescherebbe la corsa verso la fine, e non gioverebbe alla
grandezza dell’America e al suo dominio sul mondo. Perciò questa corsa deve essere interrotta, pensa il folle di
Washington. Ma allora perché tutte queste armi e queste spese militari, e
il famoso 5 per cento del PIL? Gli europei si sono inventati la minaccia di Putin (dai Paesi
baltici al Portogallo!) con cui Trump invece vuole trattare e
considerano Xi Jinping un Nemico, con cui Trump invece ha avuto la prima
telefonata dopo l’insediamento. Trump per parte sua pensa ai dollari, alla ricaduta delle
commesse sulle industrie americane, e pensa a un uso keynesiano della
spesa militare, un piano Marshall, ma a suo favore. Il più affine a questo calcolo è il cancelliere Merz, che non può
sfiorare il ridicolo pensando a una nuova Operazione Barbarossa, ma
conta su un imponente e incontrastato afflusso di denaro pubblico per
costruire l’economia più forte del continente. Secondo le vecchie regole del capitalismo, l’economia cresce
anche con l’inutile, si possono scavare fosse e poi riempirle di
nuovo, e il PIL cresce. Trump, per fare più grande l’America, conta sulla
controproduttività delle armi: si moltiplichino gli armamenti, ma che
per carità non ci si faccia la guerra. È il suo “new deal”. La follia è che la guerra può scoppiare davvero, e
l’errore è che lo sviluppo, il new deal, si fa investendo su tutto ciò
che fa la felicità e il lavoro degli uomini, non con i profitti e le
aberrazioni dei signori delle armi.
Comitini.
Inaugurazione della "Strada Artistica"; domenica 6 luglio
Locandina
Si terrà la prossima domenica 6 luglio
2025, a Comitini, l'inaugurazione della "Strada Artistica",
un'iniziativa che si propone di fondere la creatività con la vita di tutti i
giorni, trasformando le vie del paese in un museo a cielo aperto.
(Locandina)
A partire dalle ore 17.00, i
visitatori avranno la possibilità di esplorare i palazzi storici della
città, immergendosi nelle architetture di Comitini.
Per i più golosi e curiosi, sarà disponibile - con un ticket di 5 euro – la
degustazione di prodotti tipici assortiti, accompagnati da una bevanda, per
assaporare le specialità locali.
Per gli amanti delle due ruote e per chi desidera scoprire Comitini da una
prospettiva diversa, è prevista anche la possibilità di partecipare a un
"bike tour" guidato, un percorso che si snoderà tra le vie della città,
accompagnati da una guida esperta che ne illustrerà storia e curiosità.
Ricordi.
"La zia Antonietta 'mammana': figura chiave nella comunità";
di
Salvatore Filippo Vitello
Salvatore Filippo Vitello
Parto in casa
Sono nato nel 1957 nella casa di Viale della
Vittoria e chi ha favorito la mia nascita (come quella di migliaia di altre
nel paese) è stata la zia Antonietta Polizzotto (cognome da sposata) detta
la Mammana (traduzione in dialetto della professione di ostetrica).
La signora Antonietta era la mamma dell'insegnante Vincenzo Polizzotto,
maestro noto per il suo rigore ed umanità e per una straordinaria generosità
nei confronti dei bisognosi, soprattutto dei ragazzi bravi privi di mezzi,
che aiutava negli studi, ed a quel tempo erano tantissimi.
(Parto in casa - immagine di repertorio)
Il Professore (così chiamavamo i maestri)
Polizzotto per l'aspetto della generosità aveva sicuramente preso dalla
Mamma Antonietta.
La zia Antonietta aveva una parola buona per tutti. Sempre disponibile a
qualsiasi ora del giorno e della notte quando vi era il bisogno.
Io l'ho conosciuta da anziana e nonostante la sua veneranda età continuava
ad esercitare soprattutto quando veniva chiamata per punture o pratiche
terapeutiche complesse.
A quei tempi non era usuale andare all'ospedale. Tutte le problematiche
sanitarie si risolvevano con i medici condotti e la zia Antonietta.
Andare in ospedale era evento raro anche perché le poche autovetture
circolanti erano possedute da qualche professionista o benestante e dalle
tre persone che svolgevano il servizio di autonoleggio (Guarnieri, Bellavia
Masciomario ed Infantino Cucchia).
La presenza della Zia Antonietta con la sua naturale empatia era di aiuto
materiale e di incoraggiamento. Siamo in tanti, sia ancora viventi che
deceduti, a doverle essere riconoscenti.
La zia Antonietta era il vero prototipo dell'ostetrica nei piccoli paesi
meridionali.
Noi oggi anziani, dalle cui mani siamo venuti alla luce, non abbiamo piena
consapevolezza dell'importanza di quella persona.
Oggi, nel ricordo del mio compleanno, mi piace fare riferimento a lei che
tanto aiuto ebbe a dare a mia mamma, in quel momento bello della sua vita.
Negli anni Cinquanta, nei piccoli comuni a vocazione prevalentemente
agricola come il nostro, l’ostetrica aveva un ruolo cruciale, non solo dal
punto di vista sanitario, ma anche sociale, simbolico e spesso affettivo.
Era una figura centrale, quasi sacra, nella vita delle donne e delle
famiglie.
La sua presenza era discreta ma decisiva, un punto di riferimento in una
società ancora fortemente patriarcale ma profondamente affidata, nei momenti
più intimi e delicati, alla competenza femminile.
La zia Antonietta era la custode della nascita. Lei era la persona che
assisteva le donne nel parto, quasi sempre in casa. Gli ospedali, come si
diceva, erano lontani o poco accessibili, e l’idea di partorire in una
struttura medica era ancora poco diffusa, se non nei casi di straordinaria
emergenza.
La presenza della zia Antonietta era sinonimo di protezione e competenza.
Rassicurava, guidava, e prendeva decisioni importanti, spesso in condizioni
molto difficili. Era davvero una figura di fiducia.
Godeva di un’enorme prestigio sociale. Le donne si affidavano a lei non solo
durante la gravidanza e il parto, ma anche dopo, per consigli
sull’allattamento, sull’igiene del neonato, sulla ripresa fisica.
Era spesso l’unica persona, oltre al medico, a conoscere l’intimità del
corpo femminile, e questo creava un legame profondo, fatto di rispetto,
confidenza e riconoscenza.
La zia Antonietta era amata da tutti, non solo per il suo fare materno, ma
anche perché sapeva essere educatrice e confidente.
Nel contesto rurale e conservatore degli anni Cinquanta, l’educazione
sessuale e sanitaria era praticamente inesistente. La zia Antonietta
suppliva a questa mancanza, trasmettendo sapere pratico, tradizioni,
precauzioni. Spesso era anche l’unica a parlare con le donne di
mestruazioni, gravidanza, forse anche di contraccezione (seppure in modo
indiretto, data la mentalità del tempo).
Era anche confidente di segreti delicati: figli illegittimi, gravidanze
indesiderate, aborti spontanei, situazioni familiari complesse. E, sapeva
mantenere un rigoroso riserbo.
La zia Antonietta sapeva coniugare il sapere medico con l’esperienza, e
spesso doveva adattarsi ai contesti domestici: usare mezzi di fortuna,
calmare i dolori con rimedi casalinghi, fronteggiare complicazioni senza
strumenti adeguati.
In una società dove il potere era in larga parte maschile, la zia Antonietta
rappresentava uno dei pochi ruoli di autorità per una donna. Aveva parola,
comando, ascolto. Entrava nelle case, nelle stanze da letto, nei momenti di
massima vulnerabilità - e veniva accolta con rispetto quasi religioso.
Il suo compito non finiva con la nascita. Si occupava della cura del neonato
e della madre, vigilava su eventuali complicazioni, aiutava nella ripresa.
A volte dava anche un contributo pratico (ed economico) aiutando quelle
famiglie che versavano in condizioni di vera povertà o di grave disagio
economico.
La zia Antonietta era molto più di una professionista sanitaria: era una
figura chiave nella comunità.
Era la testimone del ciclo della vita, ponte tra tradizione e modernità, tra
medicina e cultura popolare, tra silenzio e voce.
In un mondo in cui molte donne non avevano voce pubblica, lei era quella che
parlava - con mani sapienti, occhi attenti e una presenza forte e
rassicurante.
Grazie da parte mia e di tanti altri grottesi come me.
Volontariato. Caritas cittadina: gli orari
estivi dell'Emporio Solidale
Emporio Solidale
L'Emporio Solidale
della Caritas cittadina di Grotte, un supporto fondamentale per numerose
famiglie del territorio, si prepara ad affrontare i mesi estivi con orari
modificati, continuando però a garantire il suo prezioso servizio alla
comunità.
(Emporio Solidale)
A partire da oggi, 1°
luglio, l'Emporio sarà operativo ogni mercoledì dalle 17.00 alle
19.30, mentre nel mese di agosto rimarrà chiuso per la pausa
estiva.
A settembre riprenderà la consueta apertura nei giorni di
mercoledì e venerdì, sempre dalle 17.00 alle 19.30.
L'Emporio Solidale non è un semplice punto di distribuzione di beni, ma un
vero e proprio centro di aiuto e ascolto che riveste un'importanza
sociale cruciale per Grotte e i paesi vicini. Qui le famiglie
indigenti e i singoli in difficoltà trovano - gratuitamente - non
solo ottimo vestiario, ma anche un ambiente accogliente e la
possibilità di essere ascoltati e supportati nei loro momenti di bisogno.
Il cuore pulsante di questa realtà è l'instancabile attività dei
volontari della Caritas cittadina. Con dedizione e spirito di servizio,
questi uomini e donne si impegnano costantemente nella raccolta periodica e
nella distribuzione dei viveri, garantendo che l'aiuto arrivi a chi ne ha
più bisogno.
La loro presenza va oltre l'aspetto materiale: sono un punto di riferimento
per le persone in difficoltà, offrendo un ascolto attento e un supporto
morale che fa la differenza. Stefano Maida, responsabile dell'Emporio Solidale, a nome di tutti
i volontari, desidera sottolineare l'importanza del lavoro di squadra
e della solidarietà che anima ogni giornata all'Emporio.
"Ogni sorriso, ogni parola di ringraziamento che riceviamo è la conferma
che il nostro impegno ha un senso profondo - afferma Maida -. Siamo
fieri di poter offrire un aiuto concreto e un punto di riferimento per tante
persone, e vogliamo ringraziare tutti coloro che, a vario titolo, ci
supportano in questa missione".
Anche con gli orari estivi ridotti, l'Emporio Solidale Caritas di Grotte
continua a rappresentare un esempio tangibile di solidarietà e di impegno
civico che onora l'intera comunità. L'auspicio è che, anche in questi mesi,
il supporto della cittadinanza non venga meno, permettendo all'Emporio di
riprendere a pieno regime la sua attività a settembre, più forte e presente
che mai.
Realmonte. 4^ edizione del Premio Letterario
"Scala dei Turchi - Dina Russiello"; venerdì 11 luglio
Manifesto
Pascal Schembri
Realmonte ospita la quarta edizione del Premio Letterario "Scala dei
Turchi - Dina Russiello". La manifestazione, che si propone la
promozione culturale e valorizzazione del territorio, si terrà venerdì 11
luglio, con inizio alle ore 19.00, presso la Villa Romana.
(Manifesto)
L'iniziativa è promossa dall'Associazione Culturale "Casa del Libro -
Pascal Schembri" con il patrocinio di diverse istituzioni, tra cui il
Parco Valle dei Templi di Agrigento, la Regione Siciliana - Assessorato Beni
Culturali, e il Comune di Realmonte, con il supporto di Agrigento 2025.
Il Premio, ideato dallo scrittore Pascal Schembri, mira a promuovere la
cultura, dare nuova linfa al territorio e incentivare l'amore per la lettura
tra le nuove generazioni.
La prima edizione si è tenuta nel 2022, assegnando riconoscimenti a numerosi
autori e personalità che si sono distinti in ambiti letterari, culturali e
sociali.
Ogni anno, la selezione dei premiati è affidata a una commissione e ai
membri dell'Associazione "Casa del Libro - Pascal Schembri", che individuano
opere e carriere di spicco nel panorama letterario italiano e
internazionale.
Pascal Schembri, nato a Realmonte e residente a Parigi da oltre
quarant'anni, è una figura poliedrica e prolifica nel panorama letterario.
La sua vasta produzione comprende più di quaranta opere, tra cui romanzi,
thriller, saggi e pamphlet.
Nel corso della sua carriera, Schembri ha ottenuto numerosi
riconoscimenti, tra cui il Premio "Pergamene Pirandello" (2015), il Premio "Costabianca
XXXVI", il "Premio Letterario Internazionale Itinerante World Literary Prize"
(2015), l'ambito "Premio Telamone" (2014) per il suo impegno sociale, il
"Premio Fondazione Italiani in Europa" (2018), il "Premio Fondazione
Leonardo Sciascia" (2020), il "Premio Letterario Menotti Art Festival"
(2022) e il "Premio Leonardo da Vinci" (2022) a Parigi, presso il Senato
francese.