Attualità.
"Magari fosse un genocidio"; di Raniero
La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Magari fosse
un genocidio. Un genocidio, nel perseguire l’intenzione di
distruggere un gruppo umano come tale, può anche limitarsi a colpire
alcuni membri o una parte del gruppo, e forse potrebbe anche fermarsi a
centomila morti; inoltre il gruppo che si vuole distruggere è pur
sempre un gruppo umano, che però non si vuole continui a far parte
della comune umanità. Qui invece siamo a una destituzione dall’umano.
Ha detto alla stampa, così che tutti lo sapessero, l’ex ministro della
guerra di Netanyahu: combattiamo contro animali umani.
Ha detto alla stampa, così che tutti lo sappiano, l’attuale ministro
della Guerra di Netanyahu: mettiamo 600.000 Palestinesi sfollati ad
al Mawasi in un serraglio chiamato “città umanitaria” da costruire sulle
rovine di Rafah, e concentriamo poi l’intera popolazione palestinese
nel sud della Striscia di Gaza, da dove non potrà uscire.
L’amena bellezza del mare di Gaza ha ispirato ai padroni del futuro
l’idea di una ridente Riviera del Mediterraneo. A quanti sono informati
sul presente essa fa venire in mente piuttosto la tonnara, quella “camera
della morte” in cui i tonni vengono spinti e ammassati dai tonnaroli,
che all’ordine del Rais li arpionano e ne compiono la mattanza.
Questo progetto che comporta il concorso strutturato e complice di più
protagonisti, viene chiamato pace, e il suo esecutore che dalla tribuna
dell’ONU già aveva dispensato benedizioni e maledizioni, oggi vuole
attribuire al suo più alto Patrono il premio Nobel per la pace,
essendo appunto la pace il nuovo nome dell’annientamento.
Fin qui le notizie, le news. Ma oltre l’obiettività dell’informazione,
c’è il messaggio che ne proviene. Ed è che qui non è più questione dei
Palestinesi, degli Israeliani, dei Russi o degli Ucraini, dell’Iran o
dell’America; qui siamo alla perdita dell’ultima dignità dell’umano,
a quella soglia oltre la quale l’umano non è più umano.
È questa la prova estrema di fronte a cui si trovano oggi il glorioso
Occidente, le cosiddette autocrazie, i Paesi arabi, l’Europa che riarma.
Ma nessuno corre a presidiare questa soglia, forse nessuno di questi lo
può fare.
Allora dovrebbe essere l’umanità stessa in qualche sua apicale
espressione a farlo, qualcuno che vada lì non per sé, non per i suoi,
non per i Palestinesi, non per gli Ebrei, ma per questa umanità che
si spegne, che ancora ne faccia echeggiare la voce.
Potrebbe essere il segretario generale delle Nazioni “Unite”, se il loro
Patto non fosse stato passato al tritacarta in piena Assemblea generale
a New York.
Potrebbe allora forse essere un Papa, ma non come voce di parte in nome
della sua Chiesa, perché nessuno se ne adonti; dopo papa Francesco il
popolo di Dio che fino ad allora era stato ristretto a una Chiesa,
è stato identificato con l’umanità tutta intera.
A questo titolo il Papa potrebbe raggiungere Rafah, affacciarsi su
quella soglia dell’ignoto, e tutti potremmo seguirlo.
Sarebbe la sua Lampedusa o la sua Lesbo, la sua lavanda dei piedi ai
circoncisi e agli incirconcisi, la sua “Fratres omnes”, e perché no,
dato che si chiama Leone, potrebbe essere la sua Mantova.
Se questo avverrà, anche l’Ucraina seguirà.
Chi è d’accordo, come crede lo faccia sapere.
Comune.
Il Sindaco ha esposto in Consiglio comunale i progressi e le sfide del
programma amministrativo
Municipio
Relazione
Il
Consiglio comunale di Grotte, riunito in seduta ordinaria lo scorso 23
giugno 2025, ha approvato la Relazione annuale del Sindaco sullo stato di
attuazione del programma, un documento che traccia un quadro dettagliato
delle attività svolte dall'Amministrazione comunale nell'ultimo anno. Il
sindaco Alfonso Provvidenza ha illustrato i punti salienti della
Relazione, evidenziando i progressi compiuti e le sfide ancora da affrontare
(leggi
la Relazione).
(Palazzo municipale di Grotte)
La relazione ha messo in luce l'attività non solo del Sindaco, ma anche
degli Assessori e degli uffici comunali.
Tra le novità salienti, è stato richiamato il recente provvedimento
sindacale di nomina dell'Assessore Cutaia (il numero 11 del 2025), non
presente nella precedente relazione, a testimonianza di un'amministrazione
in costante evoluzione. La struttura organizzativa del Comune, aggiornata con la delibera 96
del 2024 e successive modifiche, è oggi articolata in cinque aree,
tutte coperte da Responsabili di categoria funzionari grazie
all'approvazione del regolamento per le progressioni verticali in deroga;
questo ha permesso, entro la fine del 2024, di effettuare sette
progressioni verticali, di cui due per l'area dei funzionari e cinque
per l'area degli operatori esperti, un passo significativo per il
rafforzamento dell'organico comunale.
Nonostante questi progressi, il Sindaco ha sottolineato la carenza di
risorse umane, con 46 unità di personale al 31 maggio 2025 a
fronte di una dotazione organica di 74. È in fase di completamento,
tuttavia, la procedura per l'assunzione di uno specialista nell'area
tecnica, finanziata con fondi CAP COE.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Segretario per l'impulso
dato all'istituzione della cabina di regia per il monitoraggio delle
attività legate al PNRR, a riprova dell'impegno del Comune
nell'intercettare e gestire i fondi europei. Grotte è anche capofila di
un gruppo di comuni che ha partecipato a un avviso pubblico per la
formazione del personale, sempre con fondi PNRR.
Sul fronte finanziario, la relazione ha evidenziato l'approvazione del
documento di programmazione e del bilancio (PIAO).
L'amministrazione è in regola con la revisione periodica delle partecipate e
la ricognizione dei servizi pubblici locali.
Un dato particolarmente positivo riguarda il miglioramento dei tempi medi di
pagamento, che si sono attestati intorno ai 30 giorni, un risultato notevole
se si considera che all'insediamento dell'attuale amministrazione erano
circa 250 giorni.
Nonostante ciò, il Sindaco ha ricordato che c'è ancora molto da fare per
ridurre il disavanzo, che si attesta intorno ai 2 milioni di euro.
Importanti risultati sono stati raggiunti anche nei lavori pubblici, con un
ringraziamento all'Ingegnere Settecasi per l'impegno profuso.
L'utilizzo dei fondi per la democrazia partecipata ha portato a una
premialità per gli anni 2018 e 2019, e anche quest'anno l'ente ha
beneficiato di finanziamenti per i centri estivi.
In ambito di sostenibilità ambientale, sono stati sottoposti al Consiglio il
piano amianto e il piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche.
Il decoro urbano ha visto diversi interventi, anche con il supporto del
personale ESA.
La sicurezza è stata rafforzata grazie alla sinergia tra Polizia Locale e
Carabinieri.
L'attenzione dell'Amministrazione si è concentrata anche sull'istruzione,
con il potenziamento della mensa scolastica che ora garantisce il tempo
prolungato anche per due classi della scuola elementare, con un avvio
puntuale del servizio.
Il settore cultura è stato particolarmente dinamico, con numerose attività
organizzate, tra cui il premio Martoglio, il premio Racalmare, la giornata
per il ricordo dei fasci siciliani, gli eventi di Pasqua e Carnevale, e la
programmazione estiva, culminata con la recente presenza della scrittrice
Dacia Maraini.
Infine, per quanto riguarda la salute e il benessere dei cittadini, sono
state messe in campo molte attività sfruttando le opportunità del piano di
zona.
Nonostante la necessità di intervenire sul distretto, si è registrato un
recente miglioramento dell'attività distrettuale.
La relazione ha evidenziato l'impegno nei servizi sociali, con il Comune di
Grotte che è uno dei pochi a garantire copertura finanziaria a tutti i
servizi per disabili, minori e anziani, pur riconoscendo che questi
costi assorbono la maggior parte delle risorse di bilancio.
È stato ricordato l'atto di indirizzo del 9 novembre 2024 relativo ai
servizi ASACOM, con copertura per l'intero anno scolastico.
Il Sindaco ha concluso la sua relazione
(leggi
la Relazione)
ringraziando il Presidente e tutto il Consiglio comunale, il Segretario
generale, i Responsabili, i dipendenti, il Collegio dei Revisori e, in
particolare, gli Assessori, la Stazione dei Carabinieri e tutti i cittadini
per il loro sostegno.
Fotografia. L'arte di Salvatore Milano celebra
Racalmuto; mostra dal 10 al 21 luglio al Teatro Regina Margherita
Ingresso
Salvatore Milano
Racalmuto, paese natale di Leonardo Sciascia, si veste di nuova luce,
offrendo ai suoi abitanti e ai visitatori un'immersione nelle sue bellezze
più autentiche. Dal 10 al 21 luglio 2025, il foyer del Teatro
Regina Margherita ospiterà una suggestiva mostra fotografica di
Salvatore Milano, sul tema "Scorci del Paese".
(Ingresso del teatro)
La raccolta di opere, presentate in un formato significativo di 50x70 cm,
invita a riscoprire angoli e prospettive che definiscono l'anima di
Racalmuto.
Attraverso l'obiettivo di Milano, sarà possibile viaggiare con lo sguardo
dalla storica Fontana Novi Cannola all'imponente Chiesa Madonna del Monte,
dalla maestosità del Castello Chiaramontano alla suggestiva Chiesa del
Serrone, e oltre.
Ogni scatto è una finestra aperta sulla quotidianità e sulla storia, un
invito a cogliere la poesia insita nell'architettura e nei paesaggi del
luogo. La mostra sarà accessibile al pubblico ogni giorno, ad ingresso libero,
dalle ore 17.00 alle 23.00, offrendo l'opportunità di apprezzare queste
visioni uniche anche nelle fresche serate estive. Per ammirare Racalmuto
attraverso gli occhi attenti e sensibili di Salvatore Milano, appassionato
cultore di Fotografia, e per celebrare il patrimonio culturale e visivo che
il paese custodisce.
Spettacolo.
Il Teatro Stabile Nisseno presenta "Maliditta la miseria"; a Grotte,
venerdì 18 luglio in Piazza Umberto I
Manifesto
Grotte
accoglierà una serata all'insegna del teatro con la rappresentazione
di "Maliditta la Miseria", un atto unico scritto e interpretato da
Giuseppe Speciale. Lo spettacolo, promosso dal Comune di Grotte,
e che include un sentito omaggio al grande Totò, andrà in scena venerdì
18 luglio 2025, alle ore 21.00, in Piazza Umberto I.
(Manifesto)
Il Teatro Stabile Nisseno, compagnia di lunga tradizione nel panorama
teatrale siciliano, è noto per la sua capacità di portare in scena testi
originali e classici, spesso con un occhio attento alle tematiche sociali e
alla commedia brillante.
Con una storia che affonda le radici nella passione per l'arte scenica, il
gruppo si è distinto negli anni per la professionalità delle sue produzioni;
le messe in scena sono spesso caratterizzate da una cura per i dettagli
scenografici e i costumi.
"Maliditta la Miseria" è proposta come una commedia agrodolce, capace di
strappare risate ma anche di invitare a una riflessione più profonda. La
trama si snoda attorno alle peripezie di personaggi alle prese con le
difficoltà quotidiane, narrando con umorismo le astuzie e le disavventure
che la povertà può generare.
Attraverso dialoghi frizzanti e situazioni paradossali, lo spettacolo
esplora le dinamiche umane in contesti di privazione, mettendo in luce la
resilienza e l'ingegno del popolo di fronte alle avversità. L'omaggio a Totò
conferisce un taglio narrativo che attinge alla grande tradizione della
commedia all'italiana, con un tocco di malinconia e profonda umanità.
La regia dello spettacolo è affidata a Giovanni Speciale, mentre sul palco,
oltre allo stesso Giuseppe Speciale, si alterneranno Giuseppe Minnella,
Raimondo Coniglio, Antonio Stella, Ivana Martorana, Irene Nicosia e Giuseppe
"Sica" Alessi. L'assistenza alla regia è curata da Antonio Alberto Stella e
la direzione di scena da Michela Nicosia.
Una serata dedicata agli amanti del teatro e a chi desidera trascorrere
un'ora all'insegna della cultura e del divertimento, sotto il cielo di
Grotte.
Spettacolo.
XXII edizione del Premio "Nino Martoglio" a Grotte: domenica 20 luglio
in Piazza Umberto I
Manifesto
Aristotele Cuffaro
Ancora
una volta
Grotte vivrà una serata all'insegna dell'arte e della cultura con la XXII
edizione del Premio "Nino Martoglio". Ideato e diretto da Aristotele
Cuffaro, il riconoscimento alle eccellenze artistiche e culturali
siciliane si terrà domenica 20 luglio 2025 alle ore 21.00 in
Piazza Umberto I.
(Manifesto)
Nel corso della manifestazione verranno consegnati diversi riconoscimenti.
Il Premio Speciale "Francesco Pillitteri" sarà conferito a Paolo
Licata, apprezzato attore e regista teatrale e cinematografico, noto per
la sua versatilità interpretativa e la capacità di affrontare ruoli
complessi e di forte impatto emotivo. Nel corso della sua carriera ha
collaborato con numerosi registi di fama, lasciando un segno distintivo sia
nelle produzioni teatrali classiche che in quelle contemporanee.
Il Premio Speciale per meriti artistico-musicali andrà a Rita
Botto, rinomata cantante, celebre interprete della musica popolare e
tradizionale siciliana, con apprezzate incursioni anche nel jazz e nella
world music. La sua voce potente e la profonda conoscenza del repertorio
autoctono l'hanno consacrata come una delle figure più significative nel
panorama musicale dell'isola, portando la cultura siciliana su palchi
internazionali.
Il Premio Speciale "Gregorio Napoli" per la cinematografia sarà
assegnato a Donatella Finocchiaro, attrice italiana di grande talento
e versatilità, stimata per le sue intense interpretazioni sia sul grande che
sul piccolo schermo. Ha lavorato con registi famosi e ha ricevuto numerosi
premi per la sua abilità nel calarsi in personaggi complessi, conferendo
loro spessore e autenticità. La sua filmografia annovera pellicole acclamate
dalla critica e dal pubblico.
Infine, il Premio Speciale alla carriera "Gregorio Napoli" verrà
tributato a Lucia Sardo, attrice italiana di consolidata esperienza,
con una carriera che spazia tra teatro, cinema e televisione. È apprezzata
per la sua presenza scenica
e per la profondità delle sue interpretazioni, spesso caratterizzate da
grande forza e umanità. Ha dimostrato una notevole padronanza dell'arte
della recitazione, destreggiandosi con eguale maestria tra ruoli drammatici
e comici.
La serata sarà condotta dai giornalisti Ivan Scinardo, direttore
della sede Sicilia del "Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola
nazionale di cinema",
e Maria Lombardo, responsabile delle pagine dello Spettacolo
del quotidiano "La Sicilia" e docente di "Tecnica del Giornalismo" e
"Sistemi Europei dell'Informazione" all'Università di Catania.
A conclusione della cerimonia di premiazione verrà proiettato il film
diretto da Paolo Licata "L'amore che ho", pellicola che narra la vita
travagliata e intensa di Rosa Balistreri, leggenda della canzone
popolare siciliana, soprannominata anche "la cantautrice del sud". Il film
ne mette
in luce la figura di donna forte, ribelle e indistruttibile, che ha lottato
per i diritti dei più deboli, dei lavoratori e delle donne abusate, andando
contro ogni prevaricazione; altresì offre uno sguardo profondo sull'anima di
un'artista straordinaria e di una donna indomita, il cui canto è diventato
un simbolo di lotta e resistenza. La colonna sonora è curata da Carmen
Consoli.
Questa XXII edizione del Premio si preannuncia come un appuntamento di
rilievo per la valorizzazione del talento e del contributo che artisti e
intellettuali siciliani offrono al patrimonio culturale italiano ed
internazionale.
Riconoscimenti.
Rientro Aeolus: a Tommaso Parrinello e al suo team conferito
l'International SpaceOps Award
Tommaso Parrinello
Award
Un traguardo importante nel campo delle operazioni spaziali è stato
raggiunto dal team responsabile del rientro del satellite Aeolus,
insignito del prestigioso "International SpaceOps Award for Outstanding
Achievement". Questo riconoscimento celebra la prima operazione di
rientro assistito di un satellite, un'impresa che segna un punto di svolta
fondamentale per la sicurezza e la sostenibilità delle attività nello spazio.
(International
SpaceOps Award for Outstanding Achievement)
Il successo di questa iniziativa è frutto di una collaborazione tra l'ESA
(Agenzia Spaziale Europea) e i suoi partner, dimostrando un approccio
responsabile alla gestione del fine vita delle missioni satellitari.
L'operazione Aeolus si allinea perfettamente con la visione "Zero Debris"
dell'ESA, mirata a ridurre al minimo i detriti spaziali e a garantire un
ambiente orbitale più pulito per le future generazioni.
(Tommaso
Parrinello)
"Questo è il futuro delle operazioni spaziali", ha dichiarato
Tommaso Parrinello, figura chiave in questa innovativa operazione.
L'ing. Parrinello vanta un curriculum professionale di spicco nel campo
dell'ingegneria spaziale, avendo ricoperto ruoli di grande
responsabilità nello sviluppo e nell'implementazione di procedure complesse
per la gestione di missioni satellitari. La sua vasta esperienza, maturata
attraverso anni di dedizione e successi, lo ha portato a essere riconosciuto
come uno dei massimi esperti nel settore. La sua leadership e
competenza sono state cruciali per il successo di questo rientro assistito,
consolidando ulteriormente la sua reputazione di pioniere nel campo.
Il conseguimento di questo premio non è solo un riconoscimento del lavoro
svolto, ma anche un messaggio per l'intera comunità spaziale sull'importanza
di adottare pratiche sostenibili. L'innovazione dimostrata dal team Aeolus
stabilisce un nuovo standard per le future operazioni spaziali, aprendo la
strada a un approccio più responsabile e consapevole nella gestione del
nostro ambiente orbitale.
Realmonte.
Tutto pronto per la 4^
edizione del Premio Letterario "Scala dei Turchi - Dina Russiello";
venerdì 11 luglio
Manifesto
Pascal Schembri
È
tutto pronto per la quarta edizione del Premio letterario Scala dei
Turchi - Dina Russiello - in programma il prossimo 11 luglio alle ore
19.00, presso il sito archeologico di Villa Romana di
Realmonte. Il patron del premio, lo scrittore italo-francese Pascal
Schembri, ha reso noti i nomi dei premiati.
(Manifesto)
Premio Emergenti:
-
Beatrice Gucciardo per il libro “Una leggera, sottile illusione”;
- Marco Spada per il libro “Fiumi d’inchiostro tra il Piave e l’Isonzo”. Scrittori Affermati:
- Francesco Bellanti per il libro “Il quadro di Stalin”;
- Gerlando Cilona per il libro “Girgenti-Agrigento. Ieri-Oggi, capitale
della cultura 2025”;
- Federico Li Calzi per il libro “Il peso del dubbio”;
- Enzo Di Natali per il libro “Nanà e le luci di Racalmare”;
- Giuseppe Crapanzano per il libro “Antonio Vaccaro - Avvocato, Sindaco,
Capitano”;
- Salvatore Parlagreco per il libro “Eschilo - L’enigma dell’aquila
assassina”. Premio ai Poeti:
- Alberto
Guarneri Cirami per il libro “I versi perduti”;
- Sebastiano Valfrè per la raccolta “Pagine di vita”. Premio Speciale
al poeta Giuseppe Iatì. Premio alla Carriera:
- alla poetessa Giuseppina Mira per il libro “È ritornato Francesco”;
- a Diego Romeo per il film “La notte dei mandorli in fiore”;
- all’attore Gaetano Aronica e al dott. Francesco Sidoti. Premio alla Memoria
a Enzo Alessi.
Il Premio d’Onore quest’anno va al prefetto di Agrigento dott.
Salvatore Caccamo.
Soddisfatto Pascal Schembri afferma “Anche quest’anno accendiamo un faro
sulla cultura e sulla ineguagliabile bellezza della Scala dei Turchi, un
modo per coniugare la magnificenza del sito con il talento dei siciliani,
nel nome di Dina Russiello, la mia adorata moglie, intellettuale che tanto
amò Realmonte e la sua spettacolare marna bianca”.
Salute.
Tumore al seno: ad Agrigento mammografie gratuite per la diagnosi
precoce
Locandina
L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento attiva nella promozione della
salute con una settimana dedicata alla prevenzione del tumore al seno.
Da lunedì 7 a venerdì 11 luglio, la Casa della Comunità di
Agrigento, situata in Via Giovanni XXIII, aprirà le sue porte per
offrire esami gratuiti e mammografie senza necessità di richiesta medica.
(Locandina)
L'iniziativa, in programma dalle ore 09.00 alle 13.00, si rivolge
specificamente alla popolazione femminile di età compresa tra i 50
e i 69 anni.
Questa opportunità è di fondamentale importanza nella lotta contro il cancro
al seno.
Le evidenze scientifiche confermano l'efficacia degli screening nel
modificare il decorso di alcune neoplasie: l'identificazione precoce della
patologia aumenta significativamente le possibilità di successo del
trattamento e di guarigione.
Per il tumore della mammella, la mammografia è raccomandata ogni due anni
a partire dai 50 anni. Statistiche incoraggianti indicano che tra
l'80% e il 90% delle donne con un tumore di piccole dimensioni e senza
coinvolgimento linfonodale possono raggiungere una guarigione definitiva.
La mammografia è una procedura semplice e rapida, che consiste in una
radiografia delle mammelle. Ogni mammella viene posizionata
singolarmente su un piano e scansionata orizzontalmente e verticalmente con
una leggera compressione. L'esame dura solo pochi secondi e riveste
un ruolo cruciale nell'assicurare una diagnosi tempestiva.
L'Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento invita tutte le donne
rientranti nella fascia d'età interessata a cogliere questa importante
occasione per la propria salute.
Iniziative.
"Candle Night": Cerimonia delle Candele, della Fidapa di Racalmuto
Guarda il video
Locandina
Venerdì
4 luglio 2025, alle ore 19.30, presso il ristorante "U Jardinu" di
Racalmuto, si è svolta l'annuale Cerimonia delle Candele della locale
sezione della F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne nelle Arti,
Professioni e Affari). Alla manifestazione, organizzata dalla presidente
Fidapa BPW Italy di Racalmuto Angela Maria Giglia, hanno partecipato
i sindaci di Grotte, Alfonso Provvidenza, e di Racalmuto, Calogero
Bongiorno, insieme ad alcune Autorità della Fidapa(guarda
il video).
Spettacolo.
Aperte le iscrizioni per "La Corrida" di Aristotele Cuffaro a Comitini
Locandina
Si terrà
il prossimo 4 agosto, alle ore 21.30 in Piazza Umberto I a
Comitini, una serata all'insegna del divertimento e della spontaneità:
un tributo al celebre format televisivo "La Corrida - Dilettanti allo
sbaraglio".
Lo spettacolo, che si ripete da diversi anni, ad opera di Aristotele
Cuffaro, rievoca l'atmosfera scanzonata e coinvolgente del programma
originale, e vedrà protagonisti i "dilettanti allo sbaraglio" del
territorio.
L'invito, come si legge sulla locandina, è rivolto a chiunque abbia un
talento nascosto o voglia semplicemente mettersi alla prova: "Sai
Cantare, Ballare, Suonare, Stornellare, Recitare, Imitare? Stupiscici!!".
Non si tratta di una competizione tra professionisti, bensì di un
palcoscenico aperto a chiunque abbia il coraggio di esibirsi e di sottoporsi
al giudizio, spesso scherzoso, del pubblico.
A condurre la serata sarà sempre Aristotele Cuffaro, già celebre per la sua
capacità di intrattenere e animare appuntamenti simili, garantendo risate e
un clima di festa.
I partecipanti avranno l'opportunità di mostrare le proprie abilità, dalle
più tradizionali alle più bizzarre, in un contesto dove l'applauso o il
fischio del pubblico decreteranno il successo o meno dell'esibizione,
proprio come nella storica trasmissione di Corrado.
Per informazioni ed iscrizioni è possibile contattare il 3887908838.
Sport.
L'Associazione "Muoviti Grotte" anima Piazza Marconi col suo Torneo di
Volley; aperte le iscrizioni
Locandina
In uno spirito di comunità e sana
competizione, l'Associazione “Muoviti Grotte” si appresta a mettere
in campo, mercoledì 16 e giovedì 17 luglio, il suo atteso Torneo
di Volley 3vs3. Un appuntamento che lo scorso anno ha animato con grande
partecipazione Piazza Marconi a Grotte.
(Locandina)
Questa iniziativa non è solo un momento di sport, ma un esempio dell'impegno
che “Muoviti Grotte” esercita nel promuovere l'aggregazione e il benessere
attraverso l'attività fisica.
L'associazione, che si propone di favorire legami sociali e valorizzare il
territorio, ha curato ogni dettaglio per offrire ai partecipanti e agli
spettatori un'esperienza coinvolgente. La scelta del volley 3vs3, disciplina
dinamica e accessibile, riflette la volontà di includere un ampio numero di
appassionati, dai più esperti ai semplici amatori, che desiderano mettersi
alla prova in un contesto amichevole e divertente.
Il torneo rappresenta un ulteriore iniziativa nell’insieme di proposte che
“Muoviti Grotte” dedica alla cittadinanza. Le iscrizioni sono aperte sino al 9 luglio; un invito a cogliere
l'opportunità di far parte di questa due giorni all'insegna dello sport e
della socializzazione. Per maggiori informazioni e per le iscrizioni, è
possibile contattare i numeri 3292616118 e 320089291.
Racalmuto.
Festa del Monte: la Famiglia Agrò fa benedire la bandiera del Cero dei
Burgisi
Locandina
Si svolgerà prossimamente a Racalmuto la Festa della Madonna del Monte. Come
da tradizione, il paese si anima per celebrare la Madonna in un connubio di
devozione popolare e manifestazioni folcloristiche che affondano le radici
nella storia locale. Centro dei festeggiamenti è la Madonna del Monte, la
cui figura è oggetto di una venerazione che si tramanda di generazione in
generazione, attraverso riti e usanze che rendono questa ricorrenza capace
di coinvolgere l'intera comunità.
(Locandina)
Tra le usanze più spettacolari, spicca la "presa del Cilio", un'antica
competizione che vede i giovani del paese sfidarsi per conquistare il
simbolo della festa, rappresentando un momento di grande partecipazione.
Altrettanto attesa è la tradizionale salita a cavallo di corsa sulla
scalinata della Chiesa Madonna del Monte. Diversi cavalieri, con sprezzo del
pericolo, affrontano la ripida scalinata a cavallo, in una prova di
destrezza che attrae gli spettatori e richiama alla memoria antiche pratiche
votive.
Quest'anno la Famiglia Agrò contribuirà in modo significativo ai
festeggiamenti, facendo benedire la bandiera del "Cero dei Burgisi".
La cerimonia di inaugurazione e benedizione si terrà sabato 12 luglio
2025 alle ore 18.30 in Via Don Luigi Sturzo, 22. Si tratta di un
momento che rinsalda il legame tra le famiglie del luogo e le tradizioni che
da sempre animano la Festa della Madonna del Monte, sottolineando la
continuità della devozione e la cura per le usanze che rendono questa
ricorrenza così speciale per Racalmuto.
La Festa della Madonna del Monte, lungi dall'essere solo un momento di
celebrazione religiosa, è uno spaccato della cultura e dell'identità
racalmutese, della storia e del folclore locale.
Dopo la lite furibonda con la madre, Paolina
non tornò più a casa e andò ad abitare dalla nonna, a za Cuncetta
Barravecchia.
La donna viveva da sola in contrada Sacramento. La sua casa si
estendeva su due piani.
Al primo piano c’era la cucina con il focolare all’angolo, e al centro un
grande tavolo che serviva per mangiare, cucire, stirare. In fondo alla
camera c’era una piccola rientranza, una sorta di alcova, in cui si trovava
il letto matrimoniale che, dopo la morte del marito, la donna aveva voluto
rimanesse, quasi a ricordo della sua vita coniugale.
A piano terra invece a za Cuncetta avia na “putia” in cui si
vendeva di tutto: pasta, zucchero, sarde salate, formaggio ma anche
spagnulette, pumetta, cernieri e altro.
La maggior parte delle persone andavano a comprare a cridenza.
Prendevano quello che gli serviva e lo pagavano appena avevano i soldi.
A za Cuncetta teneva una scatola
di cartone in cui c’erano centinaia di pizzina che registravano
tutto. C’era il nome della persona e una lunga lista di cose acquistate. Al
debitore invece, tutto quello che prendeva veniva segnato in una libretta.
Era una sorta di doppia registrazione alla cui base vi era un rapporto di
fiducia tra putiaru e cliente.
A za Cuncetta aveva
cinquant’anni. Era alta, slanciata, capelli grigi e malgrado le rughe si
intravedeva una bellezza che la rendeva ancora una donna attraente. Si era
sposata all’età di sedici anni e aveva avuto sette figli. Uno lo aveva perso
appena nato, una bambina era morta all’età di due anni e l’altra quando
aveva solo sei mesi.
Oltre a Carmela aveva altri tre figli maschi, tutti sposati, che lavoravano
in campagna.
Anche se allora il ruolo della donna era marginale, lei era riuscita a
ritagliarsi un ruolo e degli spazi che gli consentivano di far emergere le
sue qualità di donna oltre che di madre.
Il fatto che gestiva quella putia le consentiva di avere una certa
indipendenza economica. Alla fine della giornata contava i soldi e li
divideva. La maggior parte li metteva da parte per la famiglia mentre una
piccola somma la conservava per sé.
A za Cuncetta aveva saputo che
Vicienzu Bellomo voleva Paolina. Anche a lei tutta questa storia non
andava giù. In paese circolavano troppe voci negative su quella famiglia.
L’idea che sua nipote si sposasse cu Vicienzu “sarda sicca”
non la convinceva affatto.
Doveva trovare le parole, gli argomenti, i modi giusti per convincerla. Lei
conosceva bene la nipote e sapeva quanto fosse irascibile.
L’occasione le si presentò il giorno dopo quando, guardando delle foto della
madre col marito, le disse: - “A vidi a to matri ni sta fotu?”.
La ragazza guardò la foto e poi abbasso la testa, come a dire sì.
La nonna prosegui:
- “T’ha diri na cosa Paulì. Quannu to matri era picciotta nun ci mancava
nenti. Tanti giovanotti ci mannaru pi matrimonio ma un ci piaciva nuddru.
Po’ arrivà Cicciu Tardarita e si ficiru ziti. La bonarma di to nannu Pippinu
un vuliva ca si maritava cu iddru, ma un ci fu nenti di fari”. Paolina guardava a za Cuncetta e si chiedeva in cuor suo che
senso avessero tutti quei discorsi. - “Ti
dicu ancora sti du paroli, Paulì è mportanti fari u passu giustu. Maritarisi
è pi tutta la vita. Nun è comu un vistitu ca si un ti piaci ti lu canci”.
Dopo che Paolina ebbe sentito questo capì dove voleva arrivare la nonna. - “Picchi
mi dici sti cosi?” chiese la
ragazza. - “Ti
dicu sti cosi picchi ti vuogliu beni. È veru ca Vicienzu Bellomu si voli
fari zito cu ttia?”. - “Si
è veru. Cu ti lu dissi? Ma matri?”
chiese Paolina con un tono irritato. - “No,
nun mi lu dissi to matri, a u paisi lu sannu tutti ca siti ziti ammucciuni”.
- “Ora però Vicienzu voli farisi zitu in casa” ribadì la ragazza,
come a fare intendere che in fondo quell’uomo aveva intenzioni serie.
A za Cuncetta cercò di
controllare il tono della voce e guardando la ragazza disse: - “Un
fari u stessu sbagliu di tu matri”. - “Iu
nun fazzu nessunu sbaglio”
rispose Paolina.
- “Tu si giovani, Paulì, però li cosi pi camminari hann’aviri li piedi”.
A za Cuncetta capì che la nipote
non aveva intenzione di ascoltarla, ma non poteva mollare. - “A
famiglia Bellomo è na famiglia tinta. Lu patri di Vicienzu avi l’amanti,
Pippineddra Ingoglia, e la muglieri l’avi pi serva. La tratta comu pezza di
piedi. Mischina, la ficiru mpazziri pi li troppi colari e vastunati. E po'
la sintisti la storia di Totò testa russa? Dicinu ca c’entra Vicienzu sarda
sicca”.
Dopo che a za Cuncetta finì di dire tutto questo, Paolina cambiò
atteggiamento. Quelle parole in un attimo le fecero ricordare tanti episodi
di violenza a cui lei aveva assistito sin da bambina.
In un attimo le ritornò alla mente un'immagine: la faccia della madre
insanguinata per le tante percosse ricevute dal marito. Succedeva spesso che
il padre alzava le mani, anche per le cose più banali. - “Un
fari u stessu sbagliu di to matri”.
Quel monito le risuonò all’orecchio.
Doveva evitare di cacciarsi in situazioni poco rassicuranti.
Ma ora che aveva capito, cosa doveva fare?
Come faceva a lasciar perdere tutto? A dire a quell’uomo che ci aveva
ripensato e che non lo voleva più?
Come l’avrebbe presa? Quali reazioni avrebbe avuto?
Tutte queste domande la facevano stare male.
A za Cuncetta intuendo lo stato
d’animo della ragazza le andò vicino e le disse: - “A
Vicienzu Bellomo ci lu faciemu diri di u zi Turiiddu Bellanca ca lucanusci.
Tu di chissu nun t’a preoccupari, ci penzu iu”.
Passarono un po' di giorni e Paolina rientrò a casa dalla madre. Dopo i
primi battibecchi, gli umori si chetarono e la vita in quella casa riprese a
scorrere normalmente.
Erano gli ultimi giorni di ottobre e da qualche giorno non pioveva più.
Nelle campagne la raccolta delle olive era nel pieno e anche Carmela ogni
mattina si alzava presto per andare a lavorare da don Antò.
Paolina, dopo i primi giorni in cui pensava spesso a Vicienzu, si era
rassegnata e spesso ripeteva a se stessa che in fondo aveva fatto la scelta
migliore.
Quell’uomo era un violento, era meglio lasciarlo perdere.
Una mattina la madre era già uscita e anche i fratelli Filippo e Gino, che
andavano a lavorare al forno di u zi Gesuele La Mantia. La ragazza
era sola in casa.
Improvvisamente sentì bussare alla porta. - “Sugnu
u zi Giugiuzzu Picipò. To matri mi dissi di diriti na cosa”.
Era strano che a quell’ora quell’uomo bussasse alla porta. Lei lo conosceva
di vista. Anche lui lavorava da don Antò.
Cosa doveva fare? Aprire o no. Era molto combattuta. Ad un tratto quell’uomo
bussò di nuovo. - “È
importanti Paulì. Rapi un minutu”.
Paolina scese dal letto e andò ad aprire.
Quell’uomo non era solo. C’era con lui un giovane.
Appena la ragazza aprì la porta i due si catapultarono dentro.
Quello più giovane estrasse dalla tasca un coltello e lo accostò alla
guancia di Paolina minacciandola di farle del male se urlava.
- “A stari zitta e fari comu ti diciemu nantri” urlo Picipò.
La ragazza era terrorizzata.
Ma cosa volevano quegli uomini? Chi li aveva mandati? Perché?
Mentre i due la trascinavano fuori, nella sua testa quelle domande
rimbombavano di continuo.
Fuori c’era ancora buio. Imboccarono una scalinata che portava verso una
stradina secondaria. Camminarono per cinque minuti e si ritrovarono in una
trazzera di campagna.
C’era un leggero vento e dall’orizzonte giungeva una timida luce quasi a
preannunciare l’arrivo del nuovo giorno.
La ragazza sospinta dai due camminava incespicando nelle pietre che c’erano
lungo il percorso.
Finalmente giunsero. Era un ampio baglio di proprietà di don Antò, poco
distante dal paese. Si sentiva un belare di pecore e qualche cane che
abbaiava in lontananza.
I due fecero entrare la ragazza in una stalla. Il giovane prese una corda e
le legò mani e piedi in modo che non potesse scappare.
Poi chiusero la porta e se ne andarono. All’interno di quella stalla era
buio. Solo un po' di luce entrava da una finestra che era in alto.
Tutta la giornata Paolina la passò in solitudine. Verso sera qualcuno aprì
la porta e avanzò lentamente, era un uomo.
In una mano teneva una torcia accesa mentre nell’altra un pezzo di corda che
continuava a oscillare incessantemente. Appena si avvicinò, Paolina lo
riconobbe: era “sarda sicca”.
Era alto, magro, lo sguardo cattivo. La ragazza cominciò a tremare mentre
quell’uomo le si avvicinò e cominciò a toccarle prima le braccia e poi le
cosce.
Improvvisamente si abbassò i pantaloni e le fu addosso. Paolina non aveva
scampo cominciò a piangere forte e a gridare. Poi quell’uomo alzando la voce
le disse:
- “Quannu dicivatu tu ti piaciva, ah!! E no beddra mia, ora cumannu io e
tu a fari chiddru chi dicu iu” e le mollò uno schiaffo.
Nei giorni che seguirono, le violenze e le sevizie si susseguirono
ripetutamente. Era un continuo. La ragazza piangeva tutto il giorno e
continuava a chiedersi il perché di tutto questo.
Perché doveva essere trattata in questo modo, come una bestia? Lei che non
aveva fatto niente di male.
Le lacrime le inondavano il viso mentre la sua bocca era amara come il
fiele. Tutto questo durò per una settimana, al termine della quale Vicienzu
Bellomo mandò un ambasciata a casa di Carmela. - “To
figlia Paulina avi na simana ca è cu mmia”.
La ragazza era stata disonorata. Aveva perso la sua dignità di donna.
Per recuperare l’onore perduto davanti a tutto il paese, l’unica sua
possibilità era un matrimonio riparatore.
Il matrimonio fu celebrato qualche settimana dopo, in una ventosa e fredda
giornata di novembre. Il corteo nuziale attraversò tutto il corso principale
fino ad arrivare alla chiesa del Purgatorio.
Anche Giuseppe Cucciarrè quella mattina vide passare gli sposi mentre si
trovava in piazza. In testa c’erano loro e a seguire parenti e amici.
Era un corteo nuziale come tanti, ma c’era qualcosa di strano, che saltava
all’occhio dello spettatore occasionale. Erano le espressioni dei due sposi
completamente all’opposto.
Lui impeccabile, con uno sguardo altero, pomposo che ostentava sorrisi a
destra e a manca. Lei invece smagrita, minuta, più che una sposa sembrava un
“cani vastuniatu”,costretta dalle circostanze a fare quello
che non voleva.
Giuseppe osservò tutto da lontano, mentre dentro di lui la rabbia cresceva
sempre di più.
Cronaca.
Incendio nelle campagne tra Racalmuto e Bompensiere: due canadair dei
Vigili del Fuoco in azione
Canadair
Un incendio sta interessando da questa mattina l'area a metà
strada tra i comuni di Racalmuto (Agrigento) e Bompensiere
(Caltanissetta), tenendo impegnate le squadre dei Vigili del Fuoco
e due canadair in una incessante battaglia contro le fiamme.
In mattinata i due velivoli antincendio, identificati con le sigle I-DPCQ e
I-DPCS, sono decollati dall'aeroporto di Trapani Birgi per
raggiungere la zona colpita. Le operazioni di spegnimento sono rese
particolarmente impegnative dalla vastità dell'area interessata e dalla
natura del terreno.
Cruciale per il rifornimento idrico dei canadair è il tratto di mare
antistante la località Faro del Commissario Montalbano, a Porto Empedocle.
Qui i piloti effettuano manovre precise per prelevare migliaia di litri
d'acqua ad ogni passaggio. Finora, ogni velivolo ha già compiuto una decina
di lanci, riversando tonnellate d'acqua sulle fiamme nella speranza di
circoscrivere l'incendio.
Le autorità locali e i Vigili del Fuoco continuano a monitorare la
situazione, con la speranza che le condizioni meteorologiche non peggiorino
e permettano di domare l'incendio nelle prossime ore. Al momento, non sono
state rilasciate informazioni su possibili cause o sull'estensione esatta
dei danni, ma l'impegno dei mezzi aerei e terrestri è massimo per proteggere
l'ambiente ed, eventualmente, le abitazioni vicine.
Televisione.
"Sicily Food" protagonista stasera su Rai1: l'eccellenza siciliana del
"Mancuso Group" in vetrina
Convertini e Mancuso
Foto di gruppo
Premio
Questa sera, sabato 5 luglio 2025, Rai1 accenderà i riflettori su
"Sicily Food", l'azienda siciliana parte del prestigioso Mancuso
Group, con un servizio dedicato all'interno del programma "Azzurro -
Storie di mare". La puntata, in onda alle 17.55, offrirà uno
sguardo approfondito sulle attività di questa realtà imprenditoriale che,
con radici salde a Grotte (AG), rappresenta un motore di sviluppo economico
e occupazionale per il territorio.
(Beppe Convertini e Antonio Mancuso)
Il servizio, condotto da Beppe Convertini, ha visto la partecipazione
attiva del presidente Antonio Mancuso, che ha guidato la troupe di
Rai1 attraverso i due stabilimenti dell'azienda. Le riprese hanno
documentato l'intero processo di lavorazione dei prodotti di punta di Sicily
Food: salmone, pesce spada, tonno e polpo. Un percorso tra gli impianti che
si è concluso con una degustazione delle prelibatezze a marchio ArticBlu e
FishandFine, momenti che promettono di catturare l'attenzione dei
telespettatori.
(Beppe
Convertini con il presidente Antonio Mancuso e alcuni collaboratori)
La storia di Sicily Food è intrinsecamente legata a Grotte e alla
famiglia Mancuso. Un legame profondo che affonda le sue radici
nell'impegno e nella visione della signora Pietra La Rocca e dei suoi
figli Salvatore, Antonio e Rosario Mancuso. È da questa eredità
familiare che l'azienda ha tratto la forza per crescere, diventando un punto
di riferimento nel settore ittico. La presenza di numerosi cittadini di
Grotte impiegati nelle diverse attività di Sicily Food testimonia il suo
impatto positivo sul tessuto socio-economico locale, offrendo opportunità
concrete e contribuendo al benessere della comunità.
("Premium
International Florence Seven Stars" per l’imprenditoria)
La costante ricerca dell'eccellenza da parte di Sicily Food è stata
recentemente coronata da un prestigioso riconoscimento. A Firenze,
l'azienda ha ricevuto il "Premium International Florence Seven Stars"
per l’imprenditoria.
La giuria di esperti internazionali, presieduta dal professor Carlo Franza,
ha motivato il premio con parole di grande apprezzamento: "Vera
eccellenza del gusto e dei prodotti ittici, vanto del Made in Italy
nel Mondo, coniuga la cultura della produzione con quella elitaria
dell’alimentazione. Questa azienda italiana, tra le più nobili e certificate
per il prodotto marino proposto in tutto il Mondo, può considerarsi una
super etichetta, orgoglio dell’eccellenza italiana e pertanto
meritevole dell’assegnazione di questo prestigioso premio".
La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso sabato 28 giugno
sulla Gran Terrazza Belvedere del Palazzo Plus Florence, nel corso
del Gran Concerto d’Estate.
Sicily Food è una delle colonne portanti del Mancuso Group, una realtà
imprenditoriale storica e diversificata nel panorama italiano.
Il Gruppo rappresenta un partner chiave per la Grande Distribuzione
Organizzata (GDO), la Grande Distribuzione (GD) e l'Horeca in Italia, con
una distribuzione che include sia marchi propri che Private Label.
La sua offerta si distingue per la qualità delle materie prime e la cura
nella lavorazione, frutto dell'esperienza di maestranze altamente
qualificate.
Il Mancuso Group racchiude quattro distinte realtà:
- Sicily Food srl: leader nella lavorazione di prodotti ittici come
salmone, tonno e pesce spada affumicato e non, commercializzati sia per
Private Label che con i marchi propri "Fish & Fine" e "Best Fish";
- Mancuso Gelati 1920: storica azienda rinomata per la produzione di
gelati, dessert e pasticceria secondo la tradizione siciliana;
- Gelato Zero: una linea di gelati a basso contenuto calorico che ha
ottenuto prestigiosi riconoscimenti come il Superior Taste Award e l'Innovation
Better For Future;
- Mancuso Gelati Italiani 1920: una catena di cinque gelaterie già
presenti a Milano, Firenze e Roma, con un ambizioso piano di espansione che
prevede l'apertura di 40 nuovi store in Italia e all'estero.
La storia del Mancuso Group ha inizio nel 1920 con il nonno Salvatore, che
portò il gelato siciliano negli Stati Uniti. Nel 1958, il figlio Vincenzo
espanse l'attività in Inghilterra, per poi fare ritorno in Sicilia negli
anni '80 e fondare "Mancuso Gelati". Dal 2002, l'azienda si è ulteriormente
espansa nel settore ittico, ampliando significativamente la propria offerta.
Oggi, il Mancuso Group vanta una notevole espansione internazionale,
raggiungendo oltre 60 paesi. Con 8 stabilimenti in Italia,
uno in Serbia, un ufficio internazionale a Milano e un
quartier generale ad Agrigento, il Gruppo guarda al futuro con grande
ottimismo, proiettandosi verso la conquista di nuovi mercati e il continuo
miglioramento della propria offerta.
Lieti eventi.
È nato Giuseppe Salvaggio; grande gioia per i genitori Nicolas e Santy
Santy e Nicolas
Un raggio di sole ha illuminato la vita di Nicolas Salvaggio e Santy
Costanza: è nato ieri, giovedì 3 luglio 2025, il loro
primogenito, il piccolo Giuseppe.
Questo felice momento si è verificato presso l'ospedale San Giovanni Di Dio
di Agrigento.
(Santy Costanza e Nicolas Salvaggio)
Il nuovo arrivato, che alla nascita pesava 3 chilogrammi e 100 grammi, sta
benissimo, così come mamma Santy. La gioia è indescrivibile per i
neogenitori Nicholas e Santy, che hanno accolto con amore immenso il loro
piccolo tesoro.
La redazione di Grotte.info Quotidiano desidera porgere i più sentiti auguri
al nuovo arrivato, Giuseppe, augurandogli una vita piena di felicità e
serenità.
Le nostre felicitazioni vanno anche ai felicissimi genitori, per questo
meraviglioso capitolo della loro vita. Un pensiero speciale e affettuoso
anche ai nonni e a tutti i parenti, che sicuramente festeggeranno con grande
entusiasmo l'arrivo di Giuseppe.
Agrigento. "Tutta colpa di Solone" al Teatro
dell'Efebo, per la regia di Giovanni Volpe; mercoledì 9 luglio
Locandina
Ad
Agrigento, il prossimo mercoledì 9 luglio 2025, alle ore
21.00 il Teatro dell'Efebo, situato all'interno del Giardino
Botanico, sarà la cornice di una rappresentazione teatrale intitolata "Tutta
colpa di Solone".
(Locandina)
L'allestimento, curato dall'Associazione "Nuovo Piccolo Teatro di
Agrigento", prende spunto dall'omonimo romanzo di Andrea Cirino, con
la regia di Giovanni Volpe. Questa produzione teatrale è il frutto di
una collaborazione tra il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Agrigento
e l'ANM Sezione Distrettuale di Palermo, con il supporto del Libero
Consorzio Comunale di Agrigento.
Il cast che darà vita ai personaggi sul palco include, in ordine di
apparizione: Franco Bruno (Solone), Gioele Amato (il suo servo), Paolo Di
Noto (Niria), Marcella Lattucca (Luisa), Nicola Puleo (Cannella), Daniela
Frenda (Zanzone), Rosa Maria Montalbano (Madre), Pippo Crapanzano (Papalù),
Gero Galvano (zio Lollò). L'aiuto regia è affidato a Chiara Gervasi, mentre
le musiche sono di Angelo Santifilippo e la produzione esecutiva di Caterina
Montalbano.
Come sottolineato nel comunicato congiunto, questa produzione teatrale vuole
essere la condivisione di un "momento di riflessione aperto alla comunità
agrigentina". L'intento è quello di utilizzare il linguaggio del teatro
come "un viaggio teatrale tra sogno, storia e impegno civile per
riscoprire i valori della nostra Costituzione in un tempo in cui, in più
parti del mondo, la democrazia e lo stato di diritto vacillano". L'ingresso alla rappresentazione è libero sino a esaurimento dei
posti disponibili.
Volontariato.
"Muoviti Grotte" cerca il supporto delle attività locali per un'estate
di animazione
Locandina
L'associazione "Muoviti Grotte", un gruppo di giovani volontari
attivi sul territorio, si appresta a dare vita a un'estate ricca di
proposte dedicate alla comunità. Con l'obiettivo di animare il paese e
offrire opportunità di svago sano e coinvolgente, l'associazione ha lanciato
un appello alle attività locali per ottenere sostegno attraverso
contributi o sponsorizzazioni.
(Locandina)
Il programma estivo, frutto dell'impegno e dell'autofinanziamento dei
volontari, si preannuncia variegato. Tra le iniziative in cantiere spiccano
un torneo di calcio a 5 ("Mondiale per Club" attualmente in
svolgimento), attività ludiche e ricreative che animeranno il cuore
della piazza, un torneo di pallavolo sempre in piazza, un torneo
di calcio-tennis e uno di scacchi. Non mancheranno serate
musicali con ospiti, e una camminata cittadina serale. Altre
proposte sono ancora in fase di definizione.
"Muoviti Grotte" sottolinea come l'intera programmazione sia realizzata
senza alcun finanziamento esterno, basandosi unicamente sui contributi
volontari dei membri.
Per garantire la migliore riuscita di tutte le iniziative e coprire spese
per materiali, attrezzature, service audio/luci e sicurezza,
l'associazione si rivolge ora alle realtà commerciali e imprenditoriali del
territorio.
Un piccolo contributo, spiegano gli organizzatori, può fare una grande
differenza, permettendo di concretizzare pienamente il programma estivo.
In cambio, "Muoviti Grotte" garantisce ampia visibilità alle attività
sponsorizzatrici, sia durante le varie proposte che attraverso i propri
canali social, evidenziando il loro concreto supporto alla comunità e ai
giovani del territorio.
Gli organizzatori, tra cui Alfonso Aquilina, Dario Giammusso, Santo
Alaimo, Pietro Arnone, Ausilio Polifemo, Marika Mancuso, Gabriele Russo
e numerosi altri giovani volontari, sono disponibili a fornire maggiori
dettagli e a valutare insieme le modalità di una possibile collaborazione.
Per contatti e maggiori informazioni: Email:
muovitigrotte25@gmail.com;
Instagram: @muovitigrotte. Referenti telefonici: Alfonso: 3292616118; Piero:
3209089291; Santino: 3289782091.
Chiesa.
Serate di spiritualità sotto il cielo stellato, a Grotte; ogni giovedì
Adorazione Eucaristica all'aperto
Adorazione
Un appuntamento di profonda spiritualità e raccoglimento è in
programma per i giovedì di luglio e agosto a Grotte.
La parrocchia Beata Vergine Maria del Monte Carmelo propone una serie di
incontri di Adorazione Eucaristica serale all'aperto, per far sì che
la comunità possa ritrovarsi in preghiera e meditazione.
(Adorazione)
A partire da questo giovedì 3 luglio 2025, e per tutti i giovedì dei
mesi estivi, i fedeli (e anche i semplici curiosi) sono invitati a
partecipare a questi momenti di profonda riflessione che si terranno
dinanzi alla chiesetta della Madonna delle Grazie. Ogni Adorazione,
presieduta e animata dal parroco don Sergio Sanfilippo, inizierà alle
ore 21.00 e si concluderà alle ore 22.00.
L'Adorazione Eucaristica rappresenta un pilastro della fede cattolica, un
tempo dedicato alla contemplazione, in cui la presenza di Cristo è percepita
in modo particolare. Un tempo in cui fermarsi, in ascolto e dialogo con
l'Eterno, rafforzando il proprio legame spirituale e trovando pace
interiore.
Questi incontri serali assumono un significato ancora più speciale grazie
alla loro ambientazione: la serenità delle serate estive, sotto il
cielo punteggiato di stelle. Uno scenario naturale che invita
spontaneamente alla meditazione e alla contemplazione, ad elevare lo sguardo
non solo alle bellezze del creato, ma anche all'infinito e all'eternità. In
un mondo frenetico, prendersi un'ora per nutrire lo spirito, immersi nella
quiete e nella grandezza del cosmo, diventa un'esperienza rigenerante e
profondamente significativa.
La parrocchia Beata Vergine Maria del Monte Carmelo offre alla
comunità cittadina - ed ecclesiale in particolare - non solo un momento di
preghiera, ma un vero e proprio percorso per riscoprire la bellezza del
silenzio, la forza della fede e l'importanza di connettersi con il
trascendente in un contesto di bellezza e pace.
Racalmuto. "Vaneddra in festa 2", tra musica,
arte e poesia; sabato 5 luglio
Locandina
Programma
Racalmuto vivrà una giornata di iniziative culturali con la
seconda edizione di "Vaneddra in Festa", per riempire le vie del paese
di suoni, colori e parole. La manifestazione, promossa da Onda TV, Bella
Sicilia e con il patrocinio dell'UNPLI Unione Nazionale Pro Loco, si terrà
sabato 5 luglio 2025.
(Locandina)
Numerose le realtà che prenderanno parte a questa iniziativa (leggi
il programma). Tra i
partecipanti figurano l'Associazione FIDAPA, il Collettivo Gymnasium e l'AC
"Comunità di Racalmuto". Saranno presenti anche i Collettivo Fotografi,
coordinati da Luigi Falletti, che immortaleranno i momenti salienti della
giornata.
La musica sarà protagonista con il Maestro Angelo Capitano e l'artista
Alfonso Insalaco, affiancati da ASS. Beddramé e Comunità Sostenibili. Non
mancheranno momenti dedicati all'arte e alla cultura con Elena Baldini e
Filippo Cipolla, curatori del Laboratorio di Arteterapia "La Casa
Interiore".
Un'attenzione particolare sarà rivolta alla presentazione del catalogo "Il
Sole nella Miniera" a cura de Le Coffe di Giusy Gallo, Ass. Culturale
Cometa, con la conduzione di Salvatore Picone. Spazio anche alla lettura con
Adele Troisi, Arci Racalmuto e Piero Carbone.
Il programma include anche le performance dei ragazzi del progetto "Vicolivivi",
insieme all'artista Chiaro Abramo e agli allievi dell'IC “Falcone -
Borsellino” di Favara, diretti dal Maestro Salvatore Faldetta, a
testimonianza del coinvolgimento delle nuove generazioni. La musica dal vivo
sarà affidata al gruppo Folk “Herbessus - Città di Grotte”.
Infine non mancherà un momento dedicato alla poesia con un Poetry Slam "Gara
di Poesie" e le creazioni di Vale "Palloncini per Tutti", con l'Associazione
Karusì di Racalmuto.
Comune.
Il sindaco Alfonso Provvidenza: "Massimo impegno sui lavori idrici e
fognari a Grotte"
Piazza Fonte
Largo Pagano
Il Comune di Grotte è in piena attività con una serie di interventi
infrastrutturali volti a migliorare i servizi essenziali per la
cittadinanza. Il sindaco Alfonso Provvidenza ha diffuso un comunicato
per aggiornare i residenti sullo stato di avanzamento dei lavori che
interessano la rete fognaria e l'acquedotto locale.
Secondo quanto dichiarato dal primo cittadino, sono partiti e si
concluderanno in breve tempo gli interventi di ripristino del collettore
fognario di Piazza Fonte; un'opera importante per la regolarità del
deflusso delle acque reflue in una delle aree centrali del paese.
(Piazza Fonte)
Contemporaneamente sono stati avviati i lavori di riparazione della
condotta idrica di Largo Pagano. Questo intervento è di grande
rilevanza; una volta ultimato garantirà la regolare distribuzione dell'acqua
potabile in tutto il quartiere, risolvendo i disagi che si sono verificati.
(Largo Pagano)
Il comunicato anticipa inoltre che la prossima settimana prenderanno il via
ulteriori interventi che riguarderanno diverse rotture già individuate
all'interno del perimetro cittadino. Si tratta di una programmazione mirata
a risolvere in maniera capillare i problemi relativi alle infrastrutture
idriche e fognarie.
Il sindaco Provvidenza ha voluto esprimere il proprio apprezzamento e
ringraziamento: "Ringrazio tutti coloro che si sono prodigati per il
tempestivo intervento", ha dichiarato il Sindaco, sottolineando
l'efficacia e la celerità con cui le squadre hanno operato per far fronte
alle necessità emerse.
Chiesa. Agrigento: Giubileo degli artisti con il
card. Reina e una mostra su Maria Maddalena
Locandina
Sarà inaugurata la prossima domenica 6 luglio, presso il Museo
Diocesano di Agrigento, la mostra "Il fuoco dell'amore. Maria
Maddalena, testimone di speranza al femminile". La presentazione di
questa esposizione sarà preceduta, venerdì 4 luglio, alle ore
18.30, da una solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale di
Agrigento. L'occasione, inserita nel contesto del Giubileo degli artisti,
operatori culturali e responsabili delle istituzioni artistiche e museali,
vedrà la presidenza del cardinale Baldo Reina.
(Locandina)
A partire da domenica 6 luglio, dalle 11.00 alle 17.00, le porte del
Museo Diocesano si apriranno per accogliere i visitatori della mostra
dedicata a Maria Maddalena. L'esposizione, che rimarrà fruibile fino al 30
ottobre 2025.
"Il fuoco dell'amore" vuole essere un itinerario iconografico attraverso
capolavori provenienti da musei italiani, inclusi i Musei Vaticani, e da
collezioni private, affiancati da opere di artisti locali. L'obiettivo è
riscoprire una figura controversa e profondamente umana, simbolo di fede,
speranza e rinascita, fedele fino alla Croce e prima testimone della
Resurrezione.
Il progetto è nato dalla sinergia tra la Fondazione Agrigento2025 e il Museo
Diocesano di Agrigento.
Il percorso espositivo si articola in quattro sezioni tematiche:
1) Maria sotto la Croce;
2) La Penitente;
3) Colei che lava i piedi di Gesù;
4) Apostola degli Apostoli.
Tra le opere esposte, si annoverano capolavori di grande pregio, tra cui:
- Santa Maria Maddalena penitente (olio su tela, 1622) de Il Guercino, dai
Musei Vaticani;
- La Maddalena (olio su tela, XVII secolo) di Cecco di Caravaggio, dalle
Gallerie Nazionali di Arte Antica, Palazzo Barberini-Corsini;
- Santa Maria Maddalena contempla i chiodi della Passione (olio su tela,
1699) di Mattia Preti, dalla Fondazione Carit, Palazzo Montani Leoni di
Terni;
- Crocifisso con la Maddalena genuflessa e piangente (olio su tela, 1827) di
Francesco Hayez, dal Museo Diocesano Carlo Maria Martini;
- Maria Maddalena (olio su tela, 1640) di Andrea Vaccaro, dalla Galleria
Regionale della Sicilia, Palazzo Abatellis;
- Crocifissione e Annunciazione (tempera e oro su tavola, XV secolo) di
Giovanni Di Pietro da Napoli, dal Museo Nazionale di San Matteo;
- Noli me tangere (olio su tela, XVI secolo) di un Pittore attivo nella
seconda metà del XVI secolo, dall'Arcidiocesi di Terni, Narni e Amelia,
Chiesa Santa Maria Maddalena, Terni;
- Cena in casa del Fariseo (olio su tela, 1613-17) di Pietro D’Asaro, detto
il Monocolo di Racalmuto, dalla Chiesa Madre della SS. Annunziata di
Racalmuto (AG);
- La Maddalena (olio su tela, XVII secolo) di Andrea Vaccaro, dal Museo
Diocesano San Matteo;
- Maddalena penitente (olio su tela, c. 1640) di Nicolas Régnier, da
collezione privata;
- La Maddalena fra i leoni (olio su tela, XVI secolo) della Cerchia di
Giovanni Portaluni con echi dei Ferraro, dalla Parrocchia Santa Maria
Maddalena, Sciacca;
- Compianto sul Cristo morto (1767-68) di Mariano Rossi, dalla Parrocchia
Santa Maria Maddalena, Sciacca;
- Compianto sul Cristo morto (olio su legno/Cartelami, XVII secolo) di
Pittore siciliana, dalla Parrocchia San Nicolò di Bari, Cammarata;
- La Maddalena in meditazione (olio su tela, XVIII secolo) di Fra Felice da
Sambuca, dalla Chiesa di Santa Lucia, Sambuca di Sicilia;
- Compianto (XVII secolo) di Ambito siciliano con derivazioni da Anton van
Dyck, dal Museo Diocesano di Agrigento;
- Crocifissione (olio su tela, XVIII secolo) di Giuseppe Vinci, dal Museo
Diocesano di Agrigento;
- Maddalena (olio su tela, XIX secolo) di Ambito italiano (Copia Guido
Reni), dal Museo Diocesano di Agrigento.
Salute.
Screening gratuito per la prevenzione del diabete, presso la Farmacia
"Santa Venera"
Locandina
Un'iniziativa di prevenzione del diabete è stata avviata dalla Farmacia
Santa Venera (Via F. Crispi, 10). La farmacia offre uno screening
gratuito rivolto a tutte le persone di età compresa tra i 45 e i 65
anni.
(Locandina)
Il
servizio è disponibile quotidianamente, con orari di accesso che vanno
dalle 09.00 alle 12.30 al mattino e dalle 16.30 alle 18.30 nel
pomeriggio.
Durante lo screening viene effettuato un controllo gratuito dei livelli
di glicemia e di emoglobina glicata.
La Farmacia Santa Venera sottolinea l'importanza di questa opportunità,
ricordando che il diabete può manifestarsi in forma asintomatica, rendendo
la diagnosi precoce fondamentale per la protezione della propria salute.
Per ulteriori informazioni, o per prenotare la propria partecipazione, è
possibile contattare i numeri 0922.943249 o 3496718536.
In aggiunta ai servizi di prevenzione, la Farmacia Santa Venera ha attivato
anche un servizio di consegna gratuita dei farmaci a domicilio. Per
usufruire di questo servizio è possibile contattare la farmacia tramite
l'indirizzo email farmaciasantavenera@gmail.com o i numeri telefonici
3496718536 e 0922.943249.
Ambiente. Il 4 luglio "Venerdì ecologico" a Grotte:
raccolta di ingombranti e RAEE
Locandina
L'Amministrazione comunale di Grotte comunica l'avvio della nuova campagna
denominata "Venerdì Ecologico", una giornata dedicata alla raccolta
straordinaria di rifiuti.
Si inizia dal prossimo venerdì con ingombranti (reti, materassi, divani, sedie, poltrone...)
e RAEE - Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche -
(frigoriferi, lavatrici, televisori, computer, stampanti, monitor...).
(Locandina)
L'iniziativa, che si ripete ormai da diversi anni, si inserisce nel più
ampio programma teso a contrastare l'abbandono illecito di rifiuti sul
territorio e a fornire ai cittadini ulteriori modalità per lo smaltimento
dei rifiuti solidi urbani.
Il conferimento sarà possibile venerdì 4 luglio 2025. Per
l'occasione, un cassone scarrabile dedicato, costantemente presidiato da un
operatore, sarà posizionato in Via Seminario (Campo Sportivo). Le
operazioni di conferimento potranno essere effettuate dalle ore 09.00
alle ore 11.00.
Si precisa che ciascuna utenza potrà conferire un numero massimo di
quattro pezzi. Questa disposizione mira a ottimizzare la gestione del
servizio e a garantire la fruibilità per un'ampia platea di cittadini.
Il "Venerdì Ecologico" rappresenta un passo significativo nell'impegno
dell'Amministrazione per la tutela ambientale e il mantenimento del decoro
urbano, offrendo un servizio concreto a beneficio della comunità
Si ricorda che è sempre attivo il servizio di ritiro degli ingombranti a
domicilio - su prenotazione - ogni mercoledì, chiamando il numero
verde 800.550.064 dal lunedì al venerdì dalle ore 09.00 alle 13.00 e
dalle ore 15.30 alle 18.00; il sabato dalle ore 09.00 alle 13.00.
Attualità.
"La guerra: perversione dell'economia e della politica"; di
Raniero La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
Se la
“Sinistra” continuerà a dire che Trump è un bullo che non sa quello che
fa, invece di misurarsi con la nuova identità dell'America che
attraverso di lui si manifesta, la destra governerà in eterno. Se la “Sinistra” continuerà a deplorare il riarmo in corso solo
perché toglie denaro alla sanità e allo Stato sociale, e non perché è
una perversione dell’economia e della politica, la guerra mondiale forse
non sarà evitata. Trump è fuori misura con le sue follie, ma è come il
folle di Nietzsche che andava al mercato dicendo “Dio è morto
e noi lo abbiamo ucciso”: il Dio che è morto è la pretesa
messianica del dominio americano sul mondo che invece ha rovinato
l’America, come secondo lui hanno fatto “il peggiore presidente degli
Stati Uniti”, Joe Biden e gli altri come lui. Infatti l’America si è dissanguata per le guerre fatte anche per
conto degli altri (l’“Europa scroccona”), e per essere stata derubata
coi dazi, e le conseguenze sono state in America un freno
all’arricchimento degli uni e una spinta all’impoverimento e alla
frustrazione degli altri. Trump è il primo governante del mondo che si dice
contro la guerra non per ragioni ideali, vere o false che siano, ma
perché è “stupida”, come è la guerra che ha rinfacciato a
Zelensky e a Putin, in quanto produce migliaia e migliaia di inutili
morti, e come sarebbe stata la guerra all’Iran, che egli a male parole
(“che cavolo fate!) ha bloccato sul nascere, dopo l’azione di copertura
delle bombe sui siti nucleari iraniani, senza neanche vendicarsi per i
pur simbolici missili lanciati dall’Iran contro la base americana in
Qatar. Dichiarando insensata la guerra, Trump riprende il giudizio che
già aveva formulato sessant’anni fa papa Giovanni XXIII quando aveva
detto della guerra come fosse ormai “fuori della ragione”, cioè
dell’umano. Essa non serve a raggiungere alcuno scopo. Ma non sempre è stata stupida, lo è diventata: per i Greci
(Eraclito) era addirittura il padre e re di tutte le cose, poi, come ha
ricordato Luciano Canfora sul “Fatto”, è servita a procurare bottino,
schiavi, ricchezze e territori. Ma oggi non è più così, anche le terre rare che Trump vuole
dall’Ucraina non sono un dividendo della guerra, ma un risarcimento per
gli aiuti. Oggi la guerra non ottiene nulla, non fa che distruggere e
uccidere, e si risolve in terrorismo e genocidio (Hamas e Gaza), si
rivolta contro chi la fa, è un suicidio. Tuttavia la guerra è oggi la costituzione materiale del mondo,
è il sistema che lo struttura e ne determina le relazioni e la vita:
pertanto è una istituzione che dovrebbe essere abolita per unanime
consenso. Trump, come gli altri, non arriva a questo: però vuol rompere gli
automatismi che portano alla guerra; semmai è lui a deciderla. Se si sta ai due documenti sulla ideologia della sicurezza
nazionale americana e sulla difesa nazionale degli Stati Uniti, della
Casa Bianca e del Pentagono, vigenti fino a ieri a partire
dall’attentato alle Due Torri, non si può non notare una discontinuità e
una rottura con l’oggi. Essi sostengono come la Russia sia ormai decotta o prossima alla
sconfitta e che la guerra finale, se del caso, sarebbe quella con la
Cina; e se si leggono insieme all’articolo 5 del Trattato della NATO, si
vede come essi inneschino un processo automatico che potrebbe non essere
controllato più da nessuno e attivare un pilota automatico che ci porti
dritto nella guerra mondiale; e se finora poteva sempre esserci un
sussulto di coscienza di uno Stranamore o un coraggio come quello del
sovietico Stanislav Petrov che ha evitato l’olocausto nucleare,
domani l’Intelligenza Artificiale potrebbe decidere che è venuto il
momento dello scontro finale in obbedienza agli algoritmi da noi stessi
creati. Ciò innescherebbe la corsa verso la fine, e non gioverebbe alla
grandezza dell’America e al suo dominio sul mondo. Perciò questa corsa deve essere interrotta, pensa il folle di
Washington. Ma allora perché tutte queste armi e queste spese militari, e
il famoso 5 per cento del PIL? Gli europei si sono inventati la minaccia di Putin (dai Paesi
baltici al Portogallo!) con cui Trump invece vuole trattare e
considerano Xi Jinping un Nemico, con cui Trump invece ha avuto la prima
telefonata dopo l’insediamento. Trump per parte sua pensa ai dollari, alla ricaduta delle
commesse sulle industrie americane, e pensa a un uso keynesiano della
spesa militare, un piano Marshall, ma a suo favore. Il più affine a questo calcolo è il cancelliere Merz, che non può
sfiorare il ridicolo pensando a una nuova Operazione Barbarossa, ma
conta su un imponente e incontrastato afflusso di denaro pubblico per
costruire l’economia più forte del continente. Secondo le vecchie regole del capitalismo, l’economia cresce
anche con l’inutile, si possono scavare fosse e poi riempirle di
nuovo, e il PIL cresce. Trump, per fare più grande l’America, conta sulla
controproduttività delle armi: si moltiplichino gli armamenti, ma che
per carità non ci si faccia la guerra. È il suo “new deal”. La follia è che la guerra può scoppiare davvero, e
l’errore è che lo sviluppo, il new deal, si fa investendo su tutto ciò
che fa la felicità e il lavoro degli uomini, non con i profitti e le
aberrazioni dei signori delle armi.
Comitini.
Inaugurazione della "Strada Artistica"; domenica 6 luglio
Locandina
Si terrà la prossima domenica 6 luglio
2025, a Comitini, l'inaugurazione della "Strada Artistica",
un'iniziativa che si propone di fondere la creatività con la vita di tutti i
giorni, trasformando le vie del paese in un museo a cielo aperto.
(Locandina)
A partire dalle ore 17.00, i
visitatori avranno la possibilità di esplorare i palazzi storici della
città, immergendosi nelle architetture di Comitini.
Per i più golosi e curiosi, sarà disponibile - con un ticket di 5 euro – la
degustazione di prodotti tipici assortiti, accompagnati da una bevanda, per
assaporare le specialità locali.
Per gli amanti delle due ruote e per chi desidera scoprire Comitini da una
prospettiva diversa, è prevista anche la possibilità di partecipare a un
"bike tour" guidato, un percorso che si snoderà tra le vie della città,
accompagnati da una guida esperta che ne illustrerà storia e curiosità.
Ricordi.
"La zia Antonietta 'mammana': figura chiave nella comunità";
di
Salvatore Filippo Vitello
Salvatore Filippo Vitello
Parto in casa
Sono nato nel 1957 nella casa di Viale della
Vittoria e chi ha favorito la mia nascita (come quella di migliaia di altre
nel paese) è stata la zia Antonietta Polizzotto (cognome da sposata) detta
la Mammana (traduzione in dialetto della professione di ostetrica).
La signora Antonietta era la mamma dell'insegnante Vincenzo Polizzotto,
maestro noto per il suo rigore ed umanità e per una straordinaria generosità
nei confronti dei bisognosi, soprattutto dei ragazzi bravi privi di mezzi,
che aiutava negli studi, ed a quel tempo erano tantissimi.
(Parto in casa - immagine di repertorio)
Il Professore (così chiamavamo i maestri)
Polizzotto per l'aspetto della generosità aveva sicuramente preso dalla
Mamma Antonietta.
La zia Antonietta aveva una parola buona per tutti. Sempre disponibile a
qualsiasi ora del giorno e della notte quando vi era il bisogno.
Io l'ho conosciuta da anziana e nonostante la sua veneranda età continuava
ad esercitare soprattutto quando veniva chiamata per punture o pratiche
terapeutiche complesse.
A quei tempi non era usuale andare all'ospedale. Tutte le problematiche
sanitarie si risolvevano con i medici condotti e la zia Antonietta.
Andare in ospedale era evento raro anche perché le poche autovetture
circolanti erano possedute da qualche professionista o benestante e dalle
tre persone che svolgevano il servizio di autonoleggio (Guarnieri, Bellavia
Masciomario ed Infantino Cucchia).
La presenza della Zia Antonietta con la sua naturale empatia era di aiuto
materiale e di incoraggiamento. Siamo in tanti, sia ancora viventi che
deceduti, a doverle essere riconoscenti.
La zia Antonietta era il vero prototipo dell'ostetrica nei piccoli paesi
meridionali.
Noi oggi anziani, dalle cui mani siamo venuti alla luce, non abbiamo piena
consapevolezza dell'importanza di quella persona.
Oggi, nel ricordo del mio compleanno, mi piace fare riferimento a lei che
tanto aiuto ebbe a dare a mia mamma, in quel momento bello della sua vita.
Negli anni Cinquanta, nei piccoli comuni a vocazione prevalentemente
agricola come il nostro, l’ostetrica aveva un ruolo cruciale, non solo dal
punto di vista sanitario, ma anche sociale, simbolico e spesso affettivo.
Era una figura centrale, quasi sacra, nella vita delle donne e delle
famiglie.
La sua presenza era discreta ma decisiva, un punto di riferimento in una
società ancora fortemente patriarcale ma profondamente affidata, nei momenti
più intimi e delicati, alla competenza femminile.
La zia Antonietta era la custode della nascita. Lei era la persona che
assisteva le donne nel parto, quasi sempre in casa. Gli ospedali, come si
diceva, erano lontani o poco accessibili, e l’idea di partorire in una
struttura medica era ancora poco diffusa, se non nei casi di straordinaria
emergenza.
La presenza della zia Antonietta era sinonimo di protezione e competenza.
Rassicurava, guidava, e prendeva decisioni importanti, spesso in condizioni
molto difficili. Era davvero una figura di fiducia.
Godeva di un’enorme prestigio sociale. Le donne si affidavano a lei non solo
durante la gravidanza e il parto, ma anche dopo, per consigli
sull’allattamento, sull’igiene del neonato, sulla ripresa fisica.
Era spesso l’unica persona, oltre al medico, a conoscere l’intimità del
corpo femminile, e questo creava un legame profondo, fatto di rispetto,
confidenza e riconoscenza.
La zia Antonietta era amata da tutti, non solo per il suo fare materno, ma
anche perché sapeva essere educatrice e confidente.
Nel contesto rurale e conservatore degli anni Cinquanta, l’educazione
sessuale e sanitaria era praticamente inesistente. La zia Antonietta
suppliva a questa mancanza, trasmettendo sapere pratico, tradizioni,
precauzioni. Spesso era anche l’unica a parlare con le donne di
mestruazioni, gravidanza, forse anche di contraccezione (seppure in modo
indiretto, data la mentalità del tempo).
Era anche confidente di segreti delicati: figli illegittimi, gravidanze
indesiderate, aborti spontanei, situazioni familiari complesse. E, sapeva
mantenere un rigoroso riserbo.
La zia Antonietta sapeva coniugare il sapere medico con l’esperienza, e
spesso doveva adattarsi ai contesti domestici: usare mezzi di fortuna,
calmare i dolori con rimedi casalinghi, fronteggiare complicazioni senza
strumenti adeguati.
In una società dove il potere era in larga parte maschile, la zia Antonietta
rappresentava uno dei pochi ruoli di autorità per una donna. Aveva parola,
comando, ascolto. Entrava nelle case, nelle stanze da letto, nei momenti di
massima vulnerabilità - e veniva accolta con rispetto quasi religioso.
Il suo compito non finiva con la nascita. Si occupava della cura del neonato
e della madre, vigilava su eventuali complicazioni, aiutava nella ripresa.
A volte dava anche un contributo pratico (ed economico) aiutando quelle
famiglie che versavano in condizioni di vera povertà o di grave disagio
economico.
La zia Antonietta era molto più di una professionista sanitaria: era una
figura chiave nella comunità.
Era la testimone del ciclo della vita, ponte tra tradizione e modernità, tra
medicina e cultura popolare, tra silenzio e voce.
In un mondo in cui molte donne non avevano voce pubblica, lei era quella che
parlava - con mani sapienti, occhi attenti e una presenza forte e
rassicurante.
Grazie da parte mia e di tanti altri grottesi come me.
Volontariato. Caritas cittadina: gli orari
estivi dell'Emporio Solidale
Emporio Solidale
L'Emporio Solidale
della Caritas cittadina di Grotte, un supporto fondamentale per numerose
famiglie del territorio, si prepara ad affrontare i mesi estivi con orari
modificati, continuando però a garantire il suo prezioso servizio alla
comunità.
(Emporio Solidale)
A partire da oggi, 1°
luglio, l'Emporio sarà operativo ogni mercoledì dalle 17.00 alle
19.30, mentre nel mese di agosto rimarrà chiuso per la pausa
estiva.
A settembre riprenderà la consueta apertura nei giorni di
mercoledì e venerdì, sempre dalle 17.00 alle 19.30.
L'Emporio Solidale non è un semplice punto di distribuzione di beni, ma un
vero e proprio centro di aiuto e ascolto che riveste un'importanza
sociale cruciale per Grotte e i paesi vicini. Qui le famiglie
indigenti e i singoli in difficoltà trovano - gratuitamente - non
solo ottimo vestiario, ma anche un ambiente accogliente e la
possibilità di essere ascoltati e supportati nei loro momenti di bisogno.
Il cuore pulsante di questa realtà è l'instancabile attività dei
volontari della Caritas cittadina. Con dedizione e spirito di servizio,
questi uomini e donne si impegnano costantemente nella raccolta periodica e
nella distribuzione dei viveri, garantendo che l'aiuto arrivi a chi ne ha
più bisogno.
La loro presenza va oltre l'aspetto materiale: sono un punto di riferimento
per le persone in difficoltà, offrendo un ascolto attento e un supporto
morale che fa la differenza. Stefano Maida, responsabile dell'Emporio Solidale, a nome di tutti
i volontari, desidera sottolineare l'importanza del lavoro di squadra
e della solidarietà che anima ogni giornata all'Emporio.
"Ogni sorriso, ogni parola di ringraziamento che riceviamo è la conferma
che il nostro impegno ha un senso profondo - afferma Maida -. Siamo
fieri di poter offrire un aiuto concreto e un punto di riferimento per tante
persone, e vogliamo ringraziare tutti coloro che, a vario titolo, ci
supportano in questa missione".
Anche con gli orari estivi ridotti, l'Emporio Solidale Caritas di Grotte
continua a rappresentare un esempio tangibile di solidarietà e di impegno
civico che onora l'intera comunità. L'auspicio è che, anche in questi mesi,
il supporto della cittadinanza non venga meno, permettendo all'Emporio di
riprendere a pieno regime la sua attività a settembre, più forte e presente
che mai.
Realmonte. 4^ edizione del Premio Letterario
"Scala dei Turchi - Dina Russiello"; venerdì 11 luglio
Manifesto
Pascal Schembri
Realmonte ospita la quarta edizione del Premio Letterario "Scala dei
Turchi - Dina Russiello". La manifestazione, che si propone la
promozione culturale e valorizzazione del territorio, si terrà venerdì 11
luglio, con inizio alle ore 19.00, presso la Villa Romana.
(Manifesto)
L'iniziativa è promossa dall'Associazione Culturale "Casa del Libro -
Pascal Schembri" con il patrocinio di diverse istituzioni, tra cui il
Parco Valle dei Templi di Agrigento, la Regione Siciliana - Assessorato Beni
Culturali, e il Comune di Realmonte, con il supporto di Agrigento 2025.
Il Premio, ideato dallo scrittore Pascal Schembri, mira a promuovere la
cultura, dare nuova linfa al territorio e incentivare l'amore per la lettura
tra le nuove generazioni.
La prima edizione si è tenuta nel 2022, assegnando riconoscimenti a numerosi
autori e personalità che si sono distinti in ambiti letterari, culturali e
sociali.
Ogni anno, la selezione dei premiati è affidata a una commissione e ai
membri dell'Associazione "Casa del Libro - Pascal Schembri", che individuano
opere e carriere di spicco nel panorama letterario italiano e
internazionale.
Pascal Schembri, nato a Realmonte e residente a Parigi da oltre
quarant'anni, è una figura poliedrica e prolifica nel panorama letterario.
La sua vasta produzione comprende più di quaranta opere, tra cui romanzi,
thriller, saggi e pamphlet.
Nel corso della sua carriera, Schembri ha ottenuto numerosi
riconoscimenti, tra cui il Premio "Pergamene Pirandello" (2015), il Premio "Costabianca
XXXVI", il "Premio Letterario Internazionale Itinerante World Literary Prize"
(2015), l'ambito "Premio Telamone" (2014) per il suo impegno sociale, il
"Premio Fondazione Italiani in Europa" (2018), il "Premio Fondazione
Leonardo Sciascia" (2020), il "Premio Letterario Menotti Art Festival"
(2022) e il "Premio Leonardo da Vinci" (2022) a Parigi, presso il Senato
francese.