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Ottobre 2025

 

02/10/2025

Società. "Nonnilandia": festa dei nonni con "Muoviti Grotte" e "Cartoon mania"

 

"Nonnilandia": festa dei nonni con "Muoviti Grotte" e "Cartoon mania"
Guarda il video

"Nonnilandia": festa tra generazioni, con "Muoviti Grotte" e "Cartoon mania"
Locandina

Giovedì 2 ottobre 2025, in occasione della Festa dei Nonni, si è tenuto a Grotte, nell'atrio del Palazzo municipale, "Nonnilandia": un momento di festa e condivisione organizzato dall'Associazione "Muoviti Grotte", in collaborazione con l'Associazione "Animazione Cartoon Mania" di Filippo La Mendola e Monica Bellavia e con il Comune di Grotte (guarda il video).

"Nonnilandia": festa dei nonni con "Muoviti Grotte" e "Cartoon mania"
(Guarda il video)

Gli organizzatori hanno pensato ad una manifestazione rivolta in particolare ai bambini dai 3 ai 7 anni (dalla scuola dell’infanzia alle prime classi della primaria) ed ai loro nonni, che sono stati invitati a portare dolcini, torte fatte in casa, bibite, per una merenda conviviale.
Al microfono di Monica Bellavia sono intervenuti, in ordine: Assunta Agnello, Maria Spitali, il signor Renato, Alfonso Aquilina (presidente di "Muoviti Grotte"), Piero Arnone, Alessandra Magrì (ideatrice dell'iniziativa).
Nel video, le interviste
- guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info"). 
  
Carmelo Arnone
2 ottobre 2025
© Riproduzione riservata.
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02/10/2025

Attualità. La CGIL proclama lo sciopero generale il 3 ottobre, "In difesa di Flotilla e per Gaza"

 

La CGIL proclama lo sciopero generale il 3 ottobre, "In difesa di Flotilla e per Gaza"
Locandina

L’aggressione contro navi civili che trasportano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema. Un colpo inferto all’ordine costituzionale stesso che impedisce un'azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano ad una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. Non è soltanto un crimine contro persone inermi, ma è grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali”.

Con queste parole la Cgil annuncia, in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e per Gaza, lo sciopero generale nazionale di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata di venerdì 3 ottobre, ai sensi dell’art.2, comma 7, della legge n.146/90.

La CGIL proclama lo sciopero generale il 3 ottobre, "In difesa di Flotilla e per Gaza"
(Locandina)

Durante lo sciopero generale, fa sapere la Cgil “saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore”.
La Cgil ricorda che “il 7 ottobre 2023 Hamas ha scatenato un attacco di inaudita crudeltà: 1.200 persone sono state torturate e uccise, 250 rapite e trasformate in ostaggi. La Corte penale internazionale ha giustamente qualificato quell’azione come crimine contro l’umanità”.
Ma, sottolinea ancora l’organizzazione, la reazione del governo israelianonon ha avuto misura: è stata feroce, devastante, provocando disumane sofferenze per la popolazione. Più di 41.500 vite spezzate, quasi due milioni di persone costrette alla fuga, un crimine di guerra perpetrato affamando la popolazione”.
Eppure, di fronte a questa tragedia, i governi europei sono rimasti inerti. Hanno assistito, quasi paralizzati, mentre il diritto veniva stracciato e l’umanità umiliata”, denuncia la Cgil. Ben poco è stato fatto, soprattutto a livello comunitario, per contrastare una sistematica azione di sterminio usata come metodo di guerra.
In questo scenario, la missione della Flotilla non è “l’avventura irresponsabile di qualche esaltato”, ma un gesto di coraggio e dignità, riconosciuto anche dal Presidente della Repubblica.
È già riuscita a scuotere le coscienze e a sensibilizzare l’opinione pubblica - scrive la Cgil - e rientra pienamente nella cornice umanitaria delle Convenzioni di Ginevra e della libertà di navigazione sancita dalla Convenzione Onu sul diritto del mare”.
La perseveranza degli equipaggi è un monito: non abituarsi all’orrore.
Chi accusa la Flotilla di voler violare il blocco marittimo - afferma la Cgil - dimostra di voler ignorare la realtà. Il diritto internazionale è stato calpestato e ridotto in polvere dal conflitto di Gaza. Quel diritto, edificato sul sangue e sul lavoro di generazioni intere con il contributo decisivo delle organizzazioni sindacali, va ristabilito. L’Unione Europea e i governi devono ritrovare il coraggio di affermare la piena vigenza del diritto di pace. È questo segnale che non solo Flotilla ma tutti i lavoratori italiani attendono
. 
 

Redazione
2 ottobre 2025  
  

 

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01/10/2025

Musica. "Song of the caged bird": il nuovo brano di Antonio Cipolla

 

Musica. "Song of the caged bird": il nuovo brano di Antonio Cipolla
Ascolta il brano

Con un nuovo brano inedito, il musicista e compositore Antonio Cipolla incrementa la propria discografia (vedi e ascolta). L'artista ha annunciato la pubblicazione di "Song of the Caged Bird" (Canzone dell’uccello in gabbia), un brano strumentale per chitarra classica, da lui composto in questo 2025 e registrato lo scorso 8 settembre.

Musica. "Song of the caged bird": il nuovo brano di Antonio Cipolla
(Ascolta il brano)

La composizione è avvolta da un velo di mistero per quanto concerne la sua dedica: il pezzo è rivolto, "per ragioni non così ovvie", al compositore stesso; un dettaglio che aggiunge un elemento di curiosità e introspezione alla natura del lavoro.
"Song of the Caged Bird" non è un'opera isolata ma è parte di una nuova raccolta di 14 tracce intitolata "Blacker than white". Questa playlist di nuove canzoni, con una durata complessiva di 29 minuti, è stata interamente composta e registrata da Cipolla nel 2025. L'autore stesso definisce il periodo della creazione come quello dei "tempi spaventosi e illusori di Trump", un contesto storico-politico che ha chiaramente influenzato il titolo e, presumibilmente, le atmosfere sonore che risultano essere, a suo dire, decisamente "più nere del bianco".
La raccolta segna anche una novità assoluta per il compositore: per la prima volta la playlist include due canzoni che vedono l'integrazione di musica e voce generate dall'intelligenza artificiale, un passo che dimostra l'interesse di Cipolla per le nuove frontiere della produzione musicale.

Il brano di Antonio Cipolla è su Youtube (vedi e ascolta). 
 

Carmelo Arnone
1 ottobre 2025  
© Riproduzione riservata
  

 

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01/10/2025

Attualità. "Una messa in suffragio per la morte della democrazia"; di Armando Caltagirone

 

Ilaria Salis in catene
Salis in catene

Armando Caltagirone
Armando Caltagirone

Prendendo spunto dall’episodio, nella narrazione cinematografica, del marchese del Grillo che fece ordinare, in tutte le chiese di Roma, una messa in suffragio per la morte della giustizia, si potrebbe altrettanto fare per la morte, a oggi per fortuna ancora solo presunta, della democrazia.
La presunzione è legata all’esito della votazione, cui è chiamato a pronunciarsi fra qualche giorno il parlamento europeo, sulla richiesta avanzata dal governo ungherese di revoca dell’immunità a Ilaria Salis.

Ilaria Salis in catene
(Ilaria Salis in catene)

Sulla vicenda, che viene presentata da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia (tutto Italia e niente italiani) per giustificare il loro voto favorevole, come un atto di volgare violenza perpetrato dalla terrorista Salis a danno di pacifici manifestanti, occorre fare un po' di chiarezza, sulla scorta della documentazione resa pubblica dai cronisti che hanno seguito il caso e dalle stesse autorità ungheresi.
Preliminarmente si precisa che ogni anno, nel mese di febbraio, a Budapest si celebra il “Giorno dell’onore” per ricordare l’eroica resistenza, durante la seconda guerra mondiale, dell’esercito ungherese unitamente al Terzo Reich contro l’offensiva dell’esercito russo.
Alla manifestazione del Giorno dell’onore partecipano neonazisti e neofascisti di tutta Europa che non nascondo la loro appartenenza, anzi sfoggiando simboli e non solo.
Nel 2023, sempre a Budapest, viene organizzata la contro manifestazione a cui partecipa l’italiana Salis. Le forze dell’ordine ungheresi arrestano tre ragazze di cui due tedesche e una italiana accusate di avere aggredito i manifestanti dell’altra sponda.
Conoscendo l’indole mansueta, pacifica e soprattutto democratica di nazisti e fascisti, a cui si ispirano i manifestanti in rassegna, è anche facile capire da quale fazione probabilmente è partita la scintilla dei tafferugli.
La connazionale ha sempre negato gli addebiti, pur in presenza di un regime carcerario che prevede la presenza in tribunale, degli imputati, con mani e piedi legati stile schiavi negri nelle coltivazione di cotone americane.
Sono state proprio queste scene di vergogna che hanno indotto Alleanza e Verdi di Sinistra a candidarla alle europee per fornirgli l’immunità e difendersi da cittadina dell’Unione libera.
Questa la verità che emerge dalle carte mai smentite.
Risulta pertanto falsa l’affermazione che la Salis abbia aggredito dei poliziotti, come altrettanto falsa l’esistenza di foto che invece pubblica Salvini nel suo profilo Facebook che ritraggono di spalle la Salis mentre aggredisce. Questo tipo di prove non le ha mai esibite neppure l’accusa e infatti non risultano acquisite al fascicolo processuale.
Il segretario della lega, detto bimbominkia, come d’altronde i compagni di merenda governativi possono mai negare un favore al camerata Orban?
"Chi è costui?" direbbe un personaggio dei promessi sposi. Non certo Carneade ma qualcuno che sicuramente non ama e non ha tanta dimestichezza con gli istituti democratici.
Governa - e si presume, in assenza di prova contraria - eletto democraticamente, da 15 anni.
Tollera le manifestazioni naziste e si adira con chi dissente.
Per farla breve un ricattatore di professione. Infatti, fa ottimi affari con la Russia dello Zar Putin violando apertamente il regime sanzionatorio imposto dall’Unione Europea; esercita il diritto di veto ogni qualvolta il consiglio europeo intende varare provvedimenti che possono dispiacere allo Zar; versa alla comunità un contributo, rapportato al PIL, all’incirca di novecento milioni di euro l’anno per riceverne all’incirca quattro miliardi e mezzo.
L’Italia, invece, versa circa tredici miliardi per riceverne all’incirca dieci e di questi dieci buona parte tornano indietro perché non spesi.
Il camerata Orban ha tutte le caratteristiche dell’infiltrato in nome e per conto dello Zar.
Perché allora viene mantenuto all’interno dell’unione?
Ragioni di strategia militare imposte dalla NATO che nell’Ungheria vedono il punto più avanzato verso la Russia.
Una questione di peso dettata dalla posizione geografica, contrariamente a quella dell’Italia nel mediterraneo.
Per l’Italia nessun peso a livello internazionale; sempre in “posizione prona” nei confronti degli USA, fatta qualche rara eccezione, che considerano la Sicilia non la 51^ stella come avrebbero voluto i separatisti dell’EVIS, ma una colonia. Infatti, usano Sigonella a loro piacimento dandone la disponibilità anche a Israele che non fa parte della NATO e con cui esiste un semplice rapporto di collaborazione.
Sempre Israele apertamente viola il diritto internazionale, nella consapevolezza di avere dietro lo sceriffo americano, bombardando le imbarcazioni dirette a Gaza e annunciando, sotto forma di minaccia, il blocco navale nelle acque territoriali della Striscia che non sono le proprie.
Tutto questo per impedire che una flotta armata unicamente di sacchi di fagioli entri a Gaza.
Per gli israeliani sono così pericolosi i fagioli?
Per quanto di conoscenza possono provocare solo qualche disturbo gastrico allegramente chiamato ventilatio intestinalis putrens. I peti non hanno mai ucciso nessuno, eppure Israele è disposto a fare un altro tipo di botti pur di impedire l’ingresso a questi folli, ormai abbandonati dai loro paesi di origine.
I nostri governanti, a partire dal capo delle forze armate Mattarella che si prepara per il terzo mandato e anche dal Papa americano, invitano alla prudenza, nella consapevolezza che come Hitler non avrebbe mai permesso a nessuno di visitare i lager, così Netanyahu non permette l’ingresso a Gaza.
Andate a casa, avete famiglia. Voi salvate la vostra vita, noi la nostra faccia.
Non bisogna mai dimenticare che il mondo, almeno umanamente, ha progredito grazie al sacrificio di questi folli.
Jan Palach che nella piazza di Praga si bruciò vivo era forse un folle?
Gli slogan di chi ci governa: Salvini: "Prima di tutto gli italiani"; Meloni: "Dio, Patria e Famiglia". Di quali italiani e di quale Patria parlano?
Ovviamente, per loro, la Salis non è una italiana.
Tutti compatti al parlamento europeo per votare la revoca dell’immunità chiesta dal camerata Orban. Poco importa se viene violato il principio, si dice, fondante dell’Unione, cioè il diritto al dissenso.
I camerati italiani giustificano il loro voto favorevole alla revoca perché trattasi, a loro dire, di episodi terroristici avvenuti, tra l’altro, prima che la stessa autrice fosse parlamentare.
Secondo questa logica un parlamentare può dissentire e un semplice cittadino no?
Che cosa è più importante, essere parlamentari o cittadini liberi anche di dissentire?
È proprio questo che unisce le destre d’Europa: impedire - dove governano - il dissenso!
La Salis, la cui sentenza è già stata scritta dall’esecutivo, stante la non indipendenza, ufficialmente solo dell’organo inquirente, come si tenta di fare anche in Italia, deve servire da esempio e da monito.
Si può solo plaudire, mai dissentire!
Non è solo la Salis a rischiare, ma qualcosa di più importante: la democrazia!
Se passa la richiesta di revoca dell’immunità, con il contributo determinante di "prima di tutto gli italiani - Dio, Patria e Famiglia" vuol dire che l’imperatore Francesco Giuseppe ebbe ragione a dire, in occasione della dichiarazione di guerra consegnata dall’Italia all’ambasciatore dell’impero Austro-Ungarico: "Un popolo di mendicanti e suonatori di violino osa dichiarare guerra".
Se così dovesse essere, la messa in suffragio non solo per la democrazia ma anche per la dignità di popolo.
 
  
Armando Caltagirone
1 ottobre 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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01/10/2025

Curiosità. "I mesi dell'anno in filastrocca - Ottobre"; di Giuseppe Castronovo

 

I mesi dell'anno in filastrocca
Filastrocca dei mesi


"
I MESI DELL'ANNO IN FILASTROCCA"

OTTOBRE


In Ottobre semi in pugno
se vuoi mietere di giugno.

Ottobre gelato
ogni insetto è debellato.

Ottobre: vino e cantina
dalla sera alla mattina
.
     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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