www.rotte.info: periodico indipendente d'informazione del paese di Grotte (provincia di Agrigento).

Grotte.info Quotidiano - Novembre 2025

Home

>

Notiziario

>

Novembre 2025

 

03/11/2025

Salute. Prevenzione a Grotte: controlli dell'udito gratuiti in farmacia

 

Prevenzione a Grotte: controlli dell'udito gratuiti in farmacia
Locandina

Un'iniziativa dedicata alla prevenzione e al benessere uditivo è in programma a Grotte: i cittadini avranno la possibilità di sottoporsi a un controllo dell'udito completamente gratuito e non vincolante.

Prevenzione a Grotte: controlli dell'udito gratuiti in farmacia
(Locandina)

L'appuntamento è fissato per venerdì 7 novembre 2025, a partire dalle ore 16.00., presso la Farmacia Santa Venera, in Via F. Crispi n° 8-10.
Per usufruire di questo servizio è necessario prenotare in anticipo il proprio appuntamento (tramite telefono allo 0922943249 oppure tramite WhatsApp al 3496718536; un esperto del settore sarà a disposizione per effettuare il controllo.
Questa iniziativa rappresenta un'opportunità per verificare la propria capacità uditiva con la consulenza di professionisti, in un'ottica di prevenzione e cura della salute
.
  
Redazione
3 novembre 2025  
  

 

Torna alla home page Torna su

Per intervenire su questo articolo: "Contattaci" o invia una "E-mail"

Seguici su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


03/11/2025

Attualità. "La rassegnazione dell'anima: riflessioni su una vecchiaia senza speranza"; del dott. Salvatore Filippo Vitello

 

Dott. Salvatore Filippo Vitello
Salvatore Filippo Vitello

"Il tramonto"; cortometraggio di Gianni Russello
Guarda il film

La rassegnazione dell’anima: riflessioni su una vecchiaia senza speranza.
Il cortometraggio di Gianni Russello, con la straordinaria interpretazione di Salvatore Milano, racconta la storia di un anziano che, dopo aver perso la moglie, alla quale lo univa un rapporto meraviglioso, viene affidato dal figlio a una casa di riposo. Da quel momento la sua esistenza sembra consumarsi in un lento abbandono: non attende più nulla, se non la morte come occasione di ricongiungimento con la donna amata.

"Il tramonto"; cortometraggio di Gianni Russello
(Guarda il film)

Nel cortometraggio si riprende la parte più antica del cimitero di Grotte, luogo che conosco benissimo sia perché intravedo la tomba dei miei cari (quella in particolare della mia amata nonna Ciccina), sia perché evoca tratti importanti della mia adolescenza, quando nei giorni dei Santi e dei Morti passavo giornate intere al cimitero, a visitare tombe di amici e parenti.
Era una sorta di rito di socializzazione dove il ricordo dei morti si identificava con il vivere, diventava un momento di un percorso, un ricordo nel quale si respirava un'atmosfera di partecipazione rassegnata ma serena.
In questo senso, la celebrazione dei morti - con i suoi riti, le visite ai cimiteri, i doni ai bambini, le tavole imbandite - non era solo un momento di lutto, ma un atto di socializzazione profonda. Riuniva le famiglie, rinsaldava le appartenenze, rinnovava il legame tra generazioni.
I Morti, anche oggi, nella nostra comunità sono una memoria che respira, che unisce i vivi e i morti in un unico spazio simbolico, dove la malinconia si fa tenerezza e la nostalgia diventa comunione.
Così, ciò che altrove è un giorno di tristezza, da noi si trasforma in un rito vitale, un incontro tra mondi che non si escludono, ma si specchiano l’uno nell’altro. È una lezione antica: ricordare i morti significa, in fondo, imparare a vivere con maggiore pienezza.
Nel cortometraggio si proietta un ritratto toccante e struggente, ma anche profondamente inquietante, che devo dire fuoriesce dal paradigma che ho sopra descritto.
Ciò che colpisce non è solo il dolore della perdita, ma la resa totale di fronte alla vita. L’uomo non cerca più senso, non si oppone, non prova neppure a trasformare la sofferenza in memoria attiva. È come se la morte della moglie avesse prosciugato anche la linfa del suo essere, lasciandolo prigioniero di un passato idealizzato e di un presente svuotato: chiude la porta del cimitero come segno di cessazione di ogni legame.
In questa prospettiva la vecchiaia diventa un tempo di attesa, non di compimento. E questa visione, per quanto comprensibile, porta con sé un rischio culturale profondo: quello di ridurre la fase finale della vita a un “non ancora morto”, a un limbo dove l’unico orizzonte possibile è la fine.
È una forma di nichilismo dolce, che veste di nostalgia ciò che in realtà è una rinuncia: la rinuncia a cercare, a comprendere, a restare vivi nello spirito anche quando il corpo e gli affetti si indeboliscono.
Eppure, la vecchiaia potrebbe (e forse dovrebbe) essere altro. Potrebbe essere il tempo in cui il ricordo non è rifugio ma radice; in cui la memoria diventa dono e testimonianza, non solo rimpianto.
Potrebbe essere il momento in cui l’uomo - liberato dall’urgenza del fare - riscopre la profondità dell’essere, della relazione, del pensiero.
L’anziano del video sembra invece incarnare un modello di rassegnazione che la nostra società spesso accetta come inevitabile.
E forse è proprio qui che nasce la domanda più scomoda: non sarà che siamo noi, come collettività, ad aver tolto senso alla vecchiaia?
Abbiamo trasformato l’età anziana in un tempo di esclusione, di “deposito” degli inutili, invece che in un tempo di trasmissione e di ascolto. In questo vuoto di relazioni, la disperazione diventa quasi logica, e l’attesa della morte appare come l’unica forma di coerenza possibile.
Rifiutare questa visione non significa negare la sofferenza, ma riconoscere la dignità vitale di ogni stagione dell’esistenza.
La vita, finché respira, può ancora generare senso - anche solo nel gesto di raccontare, nel condividere un ricordo, nell’alzare lo sguardo verso chi resta.
Non c’è nulla di retorico in questa affermazione: è una scelta etica e culturale.
Perché accettare la rassegnazione come destino significa smettere di credere che l’uomo, anche nel dolore, possa ancora dire “io ci sono”
.
  
Salvatore Filippo Vitello
3 novembre 2025
© Riproduzione riservata
  

 

Torna alla home page Torna su

Per intervenire su questo articolo: "Contattaci" o invia una "E-mail"

Seguici su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


02/11/2025

Scuola. Docenti dell'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" in Irlanda e Spagna col progetto "Erasmus+"

 

Docenti dell'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" in Irlanda e Spagna col progetto "Erasmus+"
Erasmus+

Docenti dell'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" in Irlanda e Spagna col progetto "Erasmus+"
Erasmus+

Docenti e Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia” di Racalmuto e Grotte in mobilità formativa tra Spagna e Irlanda con il progetto Erasmus+, per potenziare le competenze linguistiche e didattiche.

Docenti dell'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" in Irlanda e Spagna col progetto "Erasmus+"Docenti dell'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" in Irlanda e Spagna col progetto "Erasmus+"
(Progetto Erasmus+)

L’Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia” di Racalmuto e Grotte partecipa ai programmi del Progetto Erasmus+, che promuove la formazione e la cooperazione internazionale nel mondo della scuola.
Nei mesi scorsi un gruppo di docenti dell’Istituto, accompagnati dalla dirigente scolastica prof.ssa Carmela Campo, ha preso parte a un’esperienza formativa di grande valore professionale e umano. Il progetto ha previsto sia attività di job shadowing — osservazione diretta di buone pratiche didattiche in scuole europee — sia di corsi strutturati per il potenziamento della lingua inglese e spagnola.
Le mete scelte per questa mobilità formativa sono state la Spagna e l’Irlanda.

Docenti dell'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" in Irlanda e Spagna col progetto "Erasmus+"
(Progetto Erasmus+)

In Spagna, Valencia dove i docenti hanno frequentato un corso strutturato di lingua spagnola e Siviglia, dove i docenti hanno avuto l’opportunità di affiancare colleghi locali osservando metodologie innovative e inclusive.
Per quanto riguarda l’Irlanda la città di Galway, dove si è svolto il corso linguistico finalizzato al miglioramento delle competenze comunicative e alla creazione di reti europee.
"Il progetto Erasmus+ – ha dichiarato la Dirigente Carmela Campo – rappresenta una straordinaria occasione di crescita per i docenti e, di riflesso, per l’intera comunità scolastica. Ogni esperienza all’estero diventa seme di innovazione, confronto e apertura culturale".
Il percorso Erasmus+ rafforza la dimensione europea dell’Istituto “Leonardo Sciascia”, che attraverso la formazione del personale e lo scambio di esperienze contribuisce alla costruzione di una scuola sempre più moderna, inclusiva e proiettata verso il futuro
.
  
Redazione
2 novembre 2025  
  

 

Torna alla home page Torna su

Per intervenire su questo articolo: "Contattaci" o invia una "E-mail"

Seguici su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


02/11/2025

Iniziative. "Il tramonto"; cortometraggio di Gianni Russello

 

"Il tramonto"; cortometraggio di Gianni Russello
Guarda il film

Cortometraggio (11 minuti) dal titolo “Il tramonto”, regia di Gianni Russello. Un "tocco" di regia personale ed inconfondibile, originale e di buona fattura. Anche il tema trattato è attuale, carico di pathos, e foriero di sinceri sentimenti umani. Un uomo anziano, vedovo, si interroga sul senso della sua vita, sul felice passato con la sua sposa, ormai trascorso, ma soprattutto sul suo futuro solitario, condizionato dalle scelte dei figli (guarda il video).

"Il tramonto"; cortometraggio di Gianni Russello
(Guarda il film)

Tema centrale del film è lo spettro della solitudine, come nuova forma di moderna disumanità, che incombe apparentemente ineluttabile sul protagonista.
Oltre alla regia, da segnalare l’interpretazione dell’attore protagonista, Salvatore Milano, non nuovo a esperienze teatrali, assolutamente compreso nel ruolo: una performance ammirevole (sotto lo sguardo attento di Salvatore Bellavia).
Con Salvatore Milano lo struggimento del vedovo, la sua compresa rassegnazione, il dolore per un incipiente triste futuro prendono concreta forma sullo schermo.
Le riprese ed il montaggio (di Elisa Russello e Giulia Terrana), seppur effettuati da operatrici amatoriali con strumenti non professionali (di cui risente parte dell’audio nella voce del protagonista), tuttavia rendono un video di buona qualità e realizzazione.
Gianni Russello è fortemente legato al territorio di Grotte, che utilizza spesso come sfondo e fonte di ispirazione per le sue produzioni. Il suo lavoro si distingue per la capacità di aggregare risorse umane locali e di affrontare temi di rilevanza umana e sociale, spesso con mezzi essenziali e attori amatoriali di comprovata esperienza.
Tra le sue opere, che spesso assumono la forma di cortometraggi o rievocazioni a tema religioso e locale, ricordiamo:
- "Morte di san Francesco": (2021) gli ultimi momenti della morte del poverello di Assisi, ambientata nelle campagne siciliane;
- "
A livella" di Totò (2022): riproposizione della celebre poesia del “Principe della risata”;
-
"La Passione" (2022): un omaggio alla secolare tradizione delle rappresentazioni della Settimana Santa a Grotte, dove Russello ha lavorato per riportare la rappresentazione alla sua "freschezza originaria" e ha coinvolto un cast di attori del luogo;
- "Io e Dio" (2023): ispirato a una poesia di Piero Infante, è un viaggio intimo dalla diffidenza alla fede, ambientato in un contesto di paese e con un forte richiamo cinematografico a opere come "Peppone e don Camillo";
- "La Natività di Gesù" (2023): un'opera dedicata al Natale che, attraverso quadri essenziali e silenzi significativi, rievoca l'iconografia natalizia tradizionale;
"Gli uomini onesti" (2024): un altro film del regista, il cui tema e contesto sembrano in linea con le sue produzioni precedenti, incentrate sulla vita e i valori del territorio.
Gianni Russello, in questa sua opera "Il tramonto", si riconferma volenteroso promotore del territorio grottese, aggregatore di inedite risorse umane locali e attento osservatore dell’animo umano.
Buona visione (guarda il video).  
  
Carmelo Arnone
2 novembre 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

Torna alla home page Torna su

Per intervenire su questo articolo: "Contattaci" o invia una "E-mail"

Seguici su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


01/11/2025

Curiosità. "I mesi dell'anno in filastrocca - Novembre"; di Giuseppe Castronovo

 

I mesi dell'anno in filastrocca
Filastrocca dei mesi


"
I MESI DELL'ANNO IN FILASTROCCA"

NOVEMBRE


Chi non semina di novembre
presto o tardi se ne pente.

Gelo di novembre
cattiva semente.

Giorno bello o giorno brutto
a novembre muore tutto
.
     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

Torna alla home page Torna su

Per intervenire su questo articolo: "Contattaci" o invia una "E-mail"

Seguici su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook



 

 

 

 

 




















 

www.Grotte.info

Copyright © 2002-2025