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Dicembre 2016

 

31/12/2016

Comune. Messaggio di auguri del sindaco di Grotte Paolino Fantauzzo

 

Messaggio di auguri del sindaco di Grotte Paolino Fantauzzo
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Ormai è una consuetudine, per il Primo Cittadino di Grotte, accettare l'invito a rivolgere un saluto, a mezzo video, a tutti i grottesi in occasione delle festività di fine anno; questo è l'ottavo anno consecutivo.
Giunto al quarto anno del suo mandato, il sindaco Paolino Fantauzzo, nel suo messaggio di auguri accenna a diversi temi: la redazione dello Studio di dettaglio per il recupero del centro storico, a cura dell'arch. Bellomo, strumento propedeutico alla revisione del piano regolatore generale; gli interventi manutentivi nel cimitero comunale; la prossima attivazione a Grotte di un Centro Anticrimine Agroambientale del Corpo Forestale dello Stato (che dal 1° gennaio diviene parte dell'Arma dei Carabinieri); i diversi incontri e convegni a carattere culturale; la promozione delle principali manifestazioni religiose e culturali (Festa di Pasqua, Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia", Premio "Nino Martoglio"); i benefici del nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti "porta a porta"; la recente nomina dell'assessore Giusy Cimino a Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione della SRR. In conclusione, l'augurio che il nuovo anno "ci possa portare un po' di sorriso che ormai manca da gran tempo, ma soprattutto che ci porti il lavoro...".
(R
iprese di © Associazione Culturale "Punto Info").

Carmelo Arnone
31 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

 

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31/12/2016

Commiato. "Il 2016 si è portato via un altro sensibile artista: Domenico Agnello"; di Salvatore Bellavia

 

Salvatore Bellavia
Salvatore Bellavia

Un altro ricordo del Poeta Domenico Agnello, nostro concittadino, spentosi a Siracusa.

*****

Il 2016, dopo Giuseppe Benedetto Napoli, meglio conosciuto come il Prof. Pino Napoli, si è portato via un altro poeta, un altro sensibile artista: Domenico Agnello (Mimmo Agnello).
Per ricordare i due poeti spero di riuscire ad organizzare, per la prossima primavera, con la collaborazione di Pietro Agnello, Giovanni Volpe, Venerando Bellomo, Alessandra Marsala e di quanti altri li hanno conosciuti ed apprezzati, una giornata di studio della loro poetica.
Qui riporto uno stralcio della prefazione che Antonio Veneziani ha fatto alla raccolta di Mimmo Agnello dal titolo “Come Quando”.
“Agnello sembra giocare a rimpiattino con la vita, per assoggettarla al suo potere e poterla denudare. Poeta fuori e dentro della modernità, Agnello considera lo scrivere una missione nobile e pericolosa. Per salvare il mondo, è disposto anche a perdere se stesso; e senza pietà si dissangua indefinitamente, tagliando con la lametta affilata dell'introspezione poetica il cuore e l'inconscio, con la fede antica ed illimitata del siciliano e con la rabbia audace di quelli che hanno perso la propria terra e raminghi hanno costruito una diversa esistenza in luoghi estranei e per questo crudeli”.
Non mi sento di fare l’elogio funebre di un amico di una vita.
Preferisco fare parlare Mimmo con una sua poesia.

È UN ORFANO CHE VI PARLA

È un orfano che vi parla;
ve lo dico in confidenza,
non ditelo a mio padre e a mia madre,
s'offenderebbero.
Ma qui
ogni figlio si sente senza madre,
si sente senza padre ogni figlio.
Sono nato per caso, o, meglio,
mi sento uno nato per caso
in mezzo a tanti nati per bene,
come si doveva.
Sono qui nella fabbrica di latta
- il numero quattrocentosettantadue
di un cielo di ciminiere che fa pietà -
a mangiare le sardine sventrate
dalle mani delle ragazze
che hanno fatto all'amore.
Qualcuna è soddisfatta,
un'altra ha nuova sete,
qualcuna invece è triste.
Vorrei mangiare le sardine
che hanno sventrato le mani
della ragazza triste.
Forse è una come me,
che vorrebbe chiudere il mondo
in un cerchio d'amore.
                                          Domenico Agnello
  

Salvatore Bellavia
31 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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31/12/2015

Politica. "Sono stati 365 giorni di emozioni"; auguri dal Movimento 5 Stelle Grotte

 

Movimento 5 Stelle - Grotte
Sito ufficiale

Gli auguri ai concittadini, da parte del Movimento 5 Stelle di Grotte.

*****

"Sono stati 365 giorni di emozioni.
Grazie a chi ci è stato sempre vicino in ogni nostra iniziativa.
Trovare le parole non è facile e non vogliamo fare i soliti auguri di Buon anno, vogliamo mandare un augurio speciale.
In questa vita frenetica piena di impegni, lavoro, studio vi auguriamo di trovare del tempo.
Tempo per pensare.
Tempo per vedere bei film.
Tempo per cucinare.
Tempo per leggere buoni libri.
Tempo per fare delle belle passeggiate.
Tempo da dedicare a voi stessi ed agli altri.
Tempo per apprezzare il sorriso di chi amiamo.
Tempo per litigare, dimenticare e perdonare.
Tempo per versare lacrime, anche di gioia.
Tempo per stare insieme.
Tempo e ancora tempo per vivere e realizzare ancora tanti sogni.

Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno.
Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno.
Nessun giorno preventivato per il riposo.
Le soste me le scelgo da me, quando mi sento ubriaco di vita intensa e voglio fare un tuffo nell’animalità per ritrarne nuovo vigore
”.
Antonio Gramsci".

 

 
 

 In rappresentanza del Meetup Movimento 5 Stelle Grotte
Angelo
Costanza, Gaspare Bufalino Marinella,
Lillo Chiarenza, Rosalba Cimino
  

 

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31/12/2016

Politica. "Buona fine e buon principio 2017"; dal gruppo di Minoranza Grotte Libera e Solidale

 

Grotte Libera e Solidale
Sito ufficiale

Gli auguri ai concittadini, da parte del Gruppo di Minoranza in Consiglio comunale "Grotte Libera e Solidale".

*****

"Buona fine e buon principio 2017 dal Gruppo di Minoranza Grotte Libera e Solidale.

Egregio Direttore,
ci vorrà concedere un piccolo spazio per formulare i nostri migliori auguri di buon anno 2017, da trascorrere in armonia, in serenità e pace con le persone più care.
Il nostro primo pensiero va alle fasce più deboli del nostro paese, agli anziani, alle famiglie povere, a chi soffre, a chi è afflitto da grossi dispiaceri ma sopratutto a chi non ha lavoro e vive momenti di angoscia e tristezza.
A tutti loro auguriamo di vincere questi momenti di difficoltà e dolore.
Auguri fervidi vanno anche verso i nostri parroci don Gaspare Sutera e don Giovanni Fragapane insieme al nostro arciprete don Giovanni Castronovo, per il loro senso del dovere e dell'obbedienza di cui danno prova.
Altrettanti auguri vanno alle Forze dell'Ordine presenti a Grotte per il lavoro difficile e delicato che svolgono con coraggio e spirito di sacrificio.
Auguri sinceri vanno anche al personale dipendente per il costante impegno al servizio della comunità.
Un pensiero particolare lo rivolgiamo al Sindaco, agli Amministratori ed ai colleghi Consiglieri, sottolineando che il diritto ad una critica dura verso l'operato scadente di questa Amministrazione, si può gradire o meno ma va sempre rispettato perché è il sale della democrazia.
Per ultimo i migliori auguri di buon anno vanno a lei Direttore, ed alla testata giornalistica Grotte.info per la trasparenza e professionalità che quotidianamente svolge, permettendo ad un piccolo paesino quale Grotte di essere vicino a tutto il resto del mondo.
A tutti i lettori un grazie per l'attenzione.
Grazie a tutti.
Buon Anno del Gruppo consiliare di Minoranza Grotte libera e solidale".

 
   

I Consiglieri Comunali del Gruppo
“Grotte Libera e Solidale”
Leonardo Cutaia, Davide Magrì,
Vincenzo Cimino, Santino Lombardo, Anna Todaro

 

 

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30/12/2016

Servizi. Ridotta la fornitura idrica a Grotte; si allungano i turni di distribuzione

 

Servizio idrico

A partire da oggi è stata ridotta la fornitura idrica per il Comune di Grotte che, insieme ai Comuni di Racalmuto, Castrofilippo e Naro, ha subìto un taglio al quantitativo di acqua che i cittadini potranno avere a disposizione. La decisione è stata adottata da Girgenti Acque che, con una nota, ne ha dato comunicazione al Consorzio "Tre Sorgenti", agli Enti ed ai Comuni interessati dal provvedimento. Non è stata indicata la durata della riduzione; l'unica certezza è che si allungheranno i tempi di distribuzione nelle varie zone del paese. Il quantitativo di acqua spettante a Grotte, quantificato in 21 litri al secondo, era stato ridotto da qualche mese del 15% (18 litri al secondo); da due settimane si era registrata una ulteriore riduzione del 15% (15 litri al secondo), sino alla decisione attuale di destinare al nostro paese soltanto 13 litri al secondo. Per Girgenti Acque, con questo minimo quantitativo viene ad essere assicurata "la portata strettamente necessaria per soddisfare il fabbisogno dei comuni". É probabile che, a causa delle perdite fisiologiche lungo la condotta idrica, il reale approvvigionamento sarà inferiore ai 13 litri al secondo dichiarati. Per far fronte agli allungamenti dei turni di distribuzione, e per evitare di rimanere "a secco", è consigliabile fare un uso oculato dell'acqua per gli utilizzi domestici.
  
Carmelo Arnone
30 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  

Lettera di Girgenti Acque
Lettera di Girgenti Acque

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30/12/2016

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di venerdi 30 dicembre

 

Passo e... Spasso!

Appuntamento settimanale del venerdi con "Passo e... spasso!", la passeggiata "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 30 dicembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza

Via Mattarella, Via Europa, Via On. Giglia, Via Ingrao, Via Umbria, Via Madonna delle Grazie, Via San Giovanni Bosco, Via Don Minzoni, Via Santa Venera, Via Cavour, Via Sacramento, Via Lincoln, Via Dionigi, Via Maroncelli, Viale Pertini, Via fratelli Bandiera, Via Washington, Corso Garibaldi, Via Empedocle, Via Archimede, Via Secchi, Viale Livatino, Via Terranova,  Contrada Arena, Via Saragat, Via Crispi, Via Machiavelli, arrivo Piazza Magnani.

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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29/12/2016

Commiato. "A Domenico Agnello. La vita troppo spesso ci costringe a separazioni forzate"; di Giovanni Volpe

 

Giovanni Volpe
Giovanni Volpe

Sul paese...
Sul paese...

In ricordo del Poeta Domenico Agnello, nostro concittadino, spentosi ieri a Siracusa.

*****

A Domenico Agnello.
La vita troppo spesso ci costringe a separazioni forzate, non volute, non decise, imposte dalla vita stessa.
Non mi riferisco alle separazioni di chi passando a miglior vita lascia le umane pene e gli umani affetti, non solo a quello almeno, mi riferisco alle distanze geografiche e alle maledette barriere, non solo architettoniche (!), a cui troppo spesso la vita ci costringe, allontanandoci dal vortice che altrimenti ci risucchierebbe e che felice renderebbe il nostro esser risucchiati.
La separazione con Te, adesso è definitiva, fisicamente definitiva amato Mimmo.
Te ne sei andato con la discrezione che ti apparteneva e nella mia colpevole disattenzione.
Ho avuto la fortuna e il privilegio di incontrarTi, conoscerTi, leggerTi, studiarTi, approfondirTi - senza mai saziarmene - e seppur rare sono state le volte - mea culpa, mea grandissima culpa - che siamo stati vicini uno all'altro nel corpo e non solo nelle anime, in quelle volte ho scolpito nella mio cuore la Tua profonda, disarmante e sofferta Umanità.
La Tua serenità tempestata da preziose e impagabili gemme di serenità.
Il Tuo sorriso timido, la Tua voce roca, il Tuo sapere profondo e a tratti giustamente severo.
Tu non avevi età, Tu eri il tempo che si ferma e si sublima nella poesia, eri e sarai nei mille frammenti di versi in cui hai disperso la Tua Anima glorificandola.
I Tuoi appunti, le Tue correzioni, i Tuoi consigli, i Tuoi incoraggiamenti, sui miei timidi manoscritti saranno luminosissime comete che indicheranno la strada al viandante smarrito che adesso divengo.
Di Te resterà la Tua Poesia.
La Tua dolente umanità vivrà nella Tua Arte e varcherà le soglie del tempo e adesso che ancor di più sai, adesso che trionfale accesso hai avuto alla perfetta coscienza e conoscenza, veglia su noi che ancor bramiamo di cambiare il mondo ingentilendolo.
Sul paese che a entrambi ha dato i natali, come scrivesti tu in uno dei tuoi scritti che più ho amato, sul nostro povero paese ormai spoglio, spade, sì, spade di freddo stanotte.
Ti ho amato tanto Mimmo e continuerò a farlo e ancor di più.
Abbraccio commosso e riconoscente Tua Moglie e Tuo Figlio e non sarò mai grato abbastanza a Enzo Agnello per averci fatto conoscere e scoprire.
Di tutto e per tutto, grazie Mimmo, non sarà stato inutile, tu adesso lo sai, io, ardentemente, in Te, lo spero
.
  

Giovanni Volpe
29 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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29/12/2016

Festività. "Piazza Umberto I mostra ai cittadini il Non Albero di Natale"; di Gianni Russello

 

Piazza Umberto I
Piazza Municipio

Una constatazione e la conseguente riflessione critica, da parte di Francesco Alongi, sulla mancanza del tradizionale albero di Natale in Piazza Municipio.

*****

"E dopo il “contestato” look dell’albero di Natale di Roma che proprio non è piaciuto ai cittadini, obbligando il Campidoglio a correre ai ripari, e l’albero di Natale di Agrigento sito in Piazza Marconi, che ha costretto l’Amministrazione a cambiare gli addobbi e la sistemazione delle luci: il "Non Albero" di Grotte; se non fosse per le luminarie, l’impegno delle singole attività commerciali e le Novene, portate avanti da giovani che credono nelle proprie tradizioni, non ci sarebbe stata minima traccia del Natale.
Piazza Umberto I nel periodo natalizio si mostra ai suoi cittadini priva di un albero di Natale, che con il presepe è una delle più diffuse e a noi care usanze; quello che dovrebbe essere il salotto buono del paese si presenta come un salotto “spoglio” di riferimenti natalizi.
Saranno per caso stati esauditi i desideri di coloro che negli anni passati, vedendo gli alberi posti davanti il Comune, asserivano: "Che tristezza… che albero orrendo… era meglio non farlo…"?
Non ci è dato sapere".

Francesco Alongi
Francesco Alongi

    Francesco Alongi
 
 

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29/12/2016

Dialoghi. "I giovani che si trasferiscono all'estero, nel pensiero del Ministro Poletti"; di Giuseppe Castronovo

 

"Dialogo" del dott. Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.

Il dramma della disoccupazione e della conseguente emigrazione dei nostri giovani ha investito, questa volta, anche il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti per aver fatto, a proposito dei cosiddetti "cervelli in fuga", delle riflessioni sicuramente fuori luogo. Dichiarazioni che hanno indotto alcune forze politiche a chiedere le sue dimissioni. Le riflessioni degli Onorevoli Cencio e Straccio sull'incidente cui è incorso il Ministro.
Giuseppe Castronovo

"I giovani che si trasferiscono all'estero, nel pensiero del Ministro Poletti"
(Voci dal Parlamento)

On. Straccio: Collega Cencio…

On. Cencio: Dimmi…

On. Straccio: Potresti dirmi, visto che sei amico del Ministro Poletti, cosa ne pensi della frase, che così tante polemiche sta provocando, in merito ai giovani che si trasferiscono all’estero in cerca di lavoro?

On. Cencio: Il mio amico Poletti ne dice così tante! Ti riferisci a qualcuna in particolare?

On. Straccio: Quella che mi ha colpito di più è la seguente: “Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi”. Rifletti, specialmente sull’ultimo periodo “...non soffrirà a non averli più fra i piedi”.

On. Cencio: Che vuoi che ti dica?

On. Straccio: Una tua personale riflessione.

On. Cencio: A volte in privato gli ho ricordato, data l’amicizia che ci lega, quel vecchio proverbio che dice “La tua lingua non preceda il pensiero”.

On. Straccio: Mi sembra che non abbia fatto tesoro del tuo consiglio.

On. Cencio: Il mio amico Poletti è alquanto loquace e molto spesso dice ciò che non dovrebbe dire. Anzi, se vuoi che ti dica tutta la verità…

On. Straccio: Dimmela pure.

On. Cencio: ….anzi, è solito dire ciò che pensa veramente.

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)

  

 

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28/12/2016

Riflessioni. "La ragione cattedratica di Corrado Augias"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di Filosofia e Scienze dell'Educazione, e Pittore.

*****

"La ragione cattedratica di Corrado Augias.
Nella trasmissione 8/30, condotta da Lilli Gruber, venerdì 23 dicembre 2016, avente come ospiti Padellaro, direttore del Fatto Quotidiano e C. Augias, quest’ultimo sapiente ha sostenuto contro il Leader dei Cinque Stelle, con le sue uscite su alcuni clandestini che si trasformano in assassini, come nel caso di Berlino, con tono lapidario e risolutamente sprezzante, che parla sempre senza senso.

Corrado Augias dovrebbe spiegare meglio agli italiani il senso profondo del senso delle sue parole, dei suoi proclami, delle sue proposizioni.
Non senso o insensato vuol dire senza valore, insignificante, che non si può dire, follia della ragione: come il fantasticare disordinato, come vettura che non sta correttamente sui binari e destinata ad andare fuori strada.
A me non sembra tutto questo, se mai il linguaggio di Grillo può considerarsi passionale, colorito di sentimento impetuoso, non filtrato dalla rabbia immediata, che gli deriva anche dalla sua naturale professione di giullare: come è stato anche giustificato da Padellaro: si può criticare il modo dell’enunciazione di Grillo, ma non il contenuto.
Mentre quello di C. Augias, è esageratamente saccente, egoisticamente calcolato entro il suo castello feudale precostituito di regole fisse, immutabili, contrario al pensiero divergente, mai disposto ad aprirsi a nuovi orizzonti di vita, prigioniero del timore di sentirsi trasformato l’abito mentale, acquisito e consolidato, come quello materiale, d’uso e consumo: vestito e cravatta.
Ci insegni piuttosto C. Augias, dall’altare della sua sapienza, dalla sua logicità e saggezza quale altro leader della politica dell’oggi può, oltre alla struttura di senso delle parole, darci, garantirci veramente giustizia, sicurezza sociale ed economica?
A futura memoria"
.

 

   

Antonio Pilato
 

 

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28/12/2016

Attualità. "Ma quello che leggiamo su Facebook è tutto vero?"; di Fabio Pillitteri

 

Bufale sul web
Bufale sul web

Ma quello che leggiamo su Facebook è tutto vero?
Internet ha allargato gli orizzonti e ha reso possibile ciò che fino a pochi anni fa era inimmaginabile: sapere tutto su tutto dopo 5 minuti da un avvenimento svoltosi dall’altra parte del mondo. Terremoto in Cile e la notizia circola in pochi attimi arrivando fino a Grotte, passando pure per la Papua Nuova Guinea e la Siberia.
Tuttavia non tutto ciò che si legge su internet o, peggio, sugli articoli condivisi su Facebook è vero o del tutto preciso. Esistono ormai decine di siti che non si limitano alla semplice e divertente satira, come Lercio.it, ma vanno ben oltre inventando dal nulla balle colossali, le cosiddette bufale, o distorcendo del tutto notizie vere.
I motivi sono abbastanza evidenti: chi gestisce un sito di quel tipo sa benissimo che scrivere a caratteri cubitali che un immigrato clandestino ha scippato e sgozzato due vecchietti della provincia di Pordenone attira immediatamente l’attenzione di centinaia di migliaia di persone indignate che commenteranno, metteranno “mi piace” e condivideranno su Facebook o altre piattaforme la notizia-bufala. Avere più visualizzazioni corrisponde a ricevere più soldi dagli sponsor della pagina.

L’anno scorso la Polizia Postale beccò uno dei re delle bufale, un ragazzo ventenne di San Cataldo. Gestiva pagine come “Senzacensura.eu” , interamente incentrata sulla creazione di notizie false sui “crimini degli immigrati”. 500mila visite al mese, 1000 euro di guadagno, come ha ammesso lui stesso in un’intervista a L’Espresso.
E la lista sarebbe lunghissima: ho perso il conto di bufale caratterizzate dallo stesso schema, cioè immigrato che scippa, stupra, ammazza; islamico che vieta il presepe alla chiesa del quartiere; Boldrini o Kyenge che difendono il terrorismo.
A cascarci è anche gente che dovrebbe avere un minimo di senso critico.
Un paio di giorni fa il Ministro della Difesa pakistano è stato preso in giro da una falsa dichiarazione dell’ex Ministro della Difesa israeliano, secondo la quale quest’ultimo minacciava i pakistani di bombardarli se avessero provato ad aiutare il presidente siriano Assad contro l’Isis. Il Ministro del Pakistan non solo ci ha creduto, ma stava per far scoppiare seriamente una guerra tra i due paesi per una notizia del tutto finta.
E sono certo che molte persone siano cascate negli ultimi giorni nella frottola riguardante il crollo di un ponte dell’appena conclusa Salerno-Reggio Calabria. La notizia si basa sul crollo di un ponte avvenuto vicino Piacenza nel 2009, come si evince dalla foto circolata un po’ dappertutto.

Prima di credere e diffondere una notizia si dovrebbe leggere il testo, andando oltre il semplice titolo; bisognerebbe fare poi un confronto tra diverse fonti per capire se effettivamente la storia trova riscontro su altri siti e pagine, soprattutto di giornali “seri”.
Basta cercare quella notizia su Google per accorgersi se si è di fronte ad una notizia credibile o no (fate la prova cercando “crollo del ponte Salerno-Reggio Calabria”, vedrete cosa troverete). 
In terzo luogo bisogna fare attenzione al titolo del sito, perché ne esistono molti ormai che si rifanno a siti ben più credibili. È così che ci si ritrova a leggere Il Fatto QuotiDAINO  pensando di leggere Il Fatto QuotiDIANO di Travaglio, o il CoRiere della Sera, con una sola R, scambiato per il CoRRiere della Sera.
Insomma, fate un po’ di attenzione o ci finisce come la quasi guerra nucleare tra Israele e Pakistan
.
  
Fabio Pillitteri
28 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  

Fabio Pillitteri
Fabio Pillitteri

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27/12/2016

Fotografia. "Le pareti non levigate e irregolari della mia casa paterna"; di Franco Carlisi

 

Gente di Fotografia
Sito ufficiale

Temo di aver contratto una specie di anoressia verso le fotografie.
Credevo che non mi sarebbe mai successo, ma, evidentemente, ho visto e subito troppe mostre noiose. Non si tratta di un pregiudizio ideologico ma di un mio limite, certamente.
In vero, forzandomi a un’innocenza anacronistica ho cercato di ampliare il mio campo di percezione, di farmi piacere ciò che non mi piace - ma che comprendo perfettamente -, costringendomi a una dieta di passioni sopite, di orgoglio rimosso, di opere senza sale.
Non sono riuscito ad andare oltre la constatazione che la fascinazione del concetto che sorreggeva questa o quella mostra e la sua dimensione verticale, svanissero di fronte all’assoluta orizzontalità delle opere, senza qualità, atonali, monocordi.
Entravo a visitare le mostre con un autentico desiderio d’intensità emotiva e intellettuale e ne uscivo con un vago rimorso, come se mi fossi macchiato di un’oscura disubbidienza.
Col senso di colpa di chi, a proprio danno, ha difeso una posizione liminare, ribadendo l’estraneità a una fede conformista che con l’obbedienza ai suoi dogmi avrebbe garantito la salvezza della propria anima.
Non è una metafora: si può essere accusati di eresia se si contesta il paradigma concettuale dell’arte contemporanea.
Il valore dell’opera non consiste nella sua qualità formale o materiale, ma è determinato da quello che potremmo definire il suo “valore aggiunto”, cioè da una serie di elementi circostanziali e da una serie di fattori ragionati a tavolino e messi in atto attraverso le strategie di comunicazione e di marketing.
Tutto ebbe inizio con i ready-made di Marcel Duchamp, oggetti di uso comune trasformati in opere d’arte per la loro semplice collocazione in un museo o in una galleria. Qualsiasi oggetto, anche insignificante, può assumere un valore simbolico e di conseguenza monetario. Così fotografie senza qualità si prestano perfettamente a fungere da didascalia a un evento artistico strutturato che vede nel concetto che lo sorregge l’unica opera d’arte. Anzi, tanto più bassa è la cifra stilistica delle fotografie tanto meglio si possono piegare alle finalità del curatore.
Quando iniziai a fotografare sapevo pochissimo di fotografia. E come tutti i neofiti alla ricerca del proprio linguaggio, sperimentavo stili e generi diversi. Passavo dal paesaggistico all'astratto fino al pittorialistico.
Ad accogliere le mie prime stampe furono le pareti non levigate e irregolari della mia casa paterna e l’iniziale entusiasmo di mia madre. Con un certo gusto da narratore, collocavo le serie più intime nella mia camera. Lì, seguendo le mie suggestioni, le screpolature delle pareti acconsentivano a mischiarsi alle fotografie e a comporsi in una sorta di alfabeto rivelatore.
Tutt’altra storia era in salotto. Vi troneggiava un dagherrotipo di un mio avo del quale mia madre mi aveva raccontato fin da piccolo la triste parabola. Lo sguardo austero del mio avo, con il suo ottocentesco disprezzo, non risparmiava le mie modeste stampe collocate alla parete, naturalmente a un’altezza più bassa del dagherrotipo.
Mia madre accettava paziente quell'invasione pur se a poco a poco - soprattutto quando lo stile cedeva a un immaginario indeterminato oltreché complicato - non se ne capacitava più, non le capiva. Tuttavia il suo cuore di mamma mi dava un credito infinito. E ho continuato a presidiare le pareti di casa con le immagini delle mie predilezioni e delle mie idiosincrasie.
Anche negli anni dell’università quando la mia cultura fotografica mi obbligava a riconoscerne la pochezza, quelle immagini continuarono a rappresentare un miraggio di lontananze, la possibilità di salvare la leggenda dell’infanzia dal disincanto del presente, il poter guardare l’estate dall’inverno, alla maniera di Proust: il mare, è sufficiente averlo visto una volta; non è necessario tornarci ogni anno; basta sapere che esiste per essere felici.
Così è stato fino al giorno in cui, rientrato dall’università nel fine settimana, mi sono accorto di strani cambiamenti: spostamenti, foto già archiviate nuovamente recuperate, rivisitazione delle sequenze.
Mia madre, con serietà disarmante, sostenne che fosse la “donna pazza” di casa a intervenire sulla disposizione delle foto.
Il riferimento era a una vecchia leggenda siciliana secondo cui le case antiche sono abitate spesso da spiriti di sesso femminile chiamate “donne” per evidenziare la loro appartenenza a una nobiltà non solo di classe ma anche d’animo.
Infatti le “donne” rappresentavano, nella loro irrealtà e follia, una forma di riscatto spirituale, la necessaria insubordinazione alla millenaria rassegnazione dell’universo femminile. E quando non si dilettavano in marachelle innocue, prendevano a mazzate individui di sesso maschile che, nella credenza popolare, meritavano sicuramente quel trattamento.
Botte come forma di risarcimento per la mancata parità di genere, insomma.
La “donne” di casa mia aveva deciso di diventare il mio curatore e di creare, seguendo il suo gusto, significati che io non avevo dato alle mie serie. Un po' questa cosa mi divertiva perché pensavo a mia madre che andava su e giù per i piani cercando di aggiungere o sottrarre senso alle mie fotografie, e un po’ mi intrigava per desiderio di vicinanza.
Sapevo poco di mia madre. I miei ricordi cominciavano da quando lei aveva più di 50 anni. La vedovanza precoce le aveva portato un’ubbia solitaria nel cuore, l’aveva chiusa in una specie di malinconia refrattaria a ogni apertura all’altro.
Seguire i suoi ragionamenti sulle mie fotografie, di pensiero in pensiero, era per me la maniera più efficace per conoscerla.
Ma era anche una maniera per farmi conoscere da mia madre svelandole i significati che io e solo io potevo dare alle mie fotografie, lontano dalla gabbia estetica o ideologica dentro la quale le aveva fatte confluire stravolgendone il significato.
In questo rapporto dialettico dal quale entrambi avevamo da imparare, tentai una volta di spiegarle che la fotografia è sì un’opera compiuta, tuttavia, quando fa parte di una serie, il suo significato si realizza e si esplicita proprio all’interno della serie.
Certo si tratta sempre di “opere aperte” perché vanno al di là di ciò che denotano. Le fotografie suggeriscono, lasciano spazio al contributo di chi le guarda; permettono di ricondurre un evento esterno a sensazioni familiari, alla propria cultura, e costituiscono spesso l’incipit di una storia i cui singolari sviluppi avverranno nella mente dell’osservatore. Tuttavia, ciò non significa che si perdano in un’infinità di letture.
È il fotografo a evitare la dispersione del campo semantico e a definire il processo di significazione delle immagini, stabilendo il perimetro del connotativo. Così la cornice concettuale dentro la quale si sviluppa l’opera, la stabilisce l’autore perché è sostanza dell’opera stessa.
Affinché ci sia un’opera d’arte, sosteneva Heidegger, è necessario che ci sia un artista. Non un pennello, dei colori e una tela, ma un artista; non un abile disegnatore ma un artista. Così è per la fotografia essenziale, per dirla con Barthes: è necessario un fotografo, non un mero esecutore di fotografie.
Per tutte queste ragioni, ogni volta che sento invocare la necessità di un curatore ho una reazione risentita. Se la fotografia è opera compiuta, pur se aperta, qual è il ruolo del curatore?
Cura, da cui “curatore”, deriva dalla radice antica ku/kav che significa osservare, ma anche dal sanscrito kavi, saggio. Quindi etimologicamente, curatore è chi osserva saggiamente e non stravolge creativamente. In quest’ultimo caso, infatti, non si dovrebbe chiamare curatore bensì al limite “donna pazza”.
Il ruolo del curatore è fondamentale quando la sua attività si traduce nella sistematizzazione dell’opera del fotografo, in un’assistenza che valorizzi l’opera senza tradirne mai lo spirito. Così facendo, egli è un trait d'union tra il pubblico e il fotografo, tra l’arte e la cultura.
Pare invece che la personalità del curatore abbia, negli ultimi anni, fagocitato quella del fotografo.
Molte sono le mostre che devono il loro successo al nome del curatore e non alla qualità delle fotografie. È il curatore a stabilire l’impianto concettuale dentro il quale si sviluppa l’evento espositivo e il fotografo non entra nel processo dinamico. Il suo lavoro è ridotto a semplice portatore di un’igienica mediocrità che non infici il discorso teorico ma ne sia perfettamente funzionale.
In questo modo, il curatore serve la sua idea e non la fotografia. Ma l’idea, il pensiero, non possono essere il punto di arrivo. Se il curatore è un trait d'union, deve averne la modestia.
Sono sicuro che mia madre approverebbe
.

Franco Carlisi
(Editoriale al n° 66 di Gente di Fotografia)
27 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
 

Franco Carlisi
Franco Carlisi

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26/12/2016

Musica. 4° Saggio-Concerto di Pianoforte e Fisarmonica, diretto dal M° Fabrizio Chiarenza

 

4° Saggio-Concerto

Si è svolto domenica 18 dicembre, presso la chiesa Madre di Grotte, il 4° Saggio di Pianoforte e Fisarmonica diretto dal M° Fabrizio Chiarenza.
Anche quest’anno gli allievi si sono contraddistinti per bravura e compostezza. Nel corso della serata non sono mancati i colpi di scena: varie esibizioni a quattro mani ed a sei mani. Nel gran finale anche un terzo strumento ha arricchito il Concerto: il flauto, suonato da Aurora Pilato.
Si sono esibiti i giovani artisti: Walter Morreale, Elvira Giambra, Beatrice Zaffuto, Gloria Lo Presti, Sofia Costanza, Maria Elisa Amorosi, Ilaria Magro, Salvatore Matteliano e Flavia Salvaggio.
A sostenere e seguire i ragazzi con occhio vigile, il M° Fabrizio Chiarenza, che ha dichiarato di essere molto soddisfatto ed orgoglioso dei propri allievi, per altro apprezzatissimi dal vasto pubblico presente in chiesa. Ha condotto la serata Angelo Palermo
.
  
Redazione
26 dicembre 2016.
       

4° Saggio-Concerto di Pianoforte e Fisarmonica
Manifesto

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26/12/2016

Festività. "Auguri da Fratelli d'Italia"; di Gaetano Lombardo

 

Gaetano Lombardo
Gaetano Lombardo

Gli auguri del sig. Gaetano Lombardo, portavoce della sezione locale di "Fratelli d'Italia".

*****

"Il portavoce cittadino e tutti gli iscritti di Fratelli d'Italia di Grotte augurano un sereno anno nuovo a tutti i cittadini di Grotte".
  

 

   

Gaetano Lombardo
 

 

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26/12/2016

Lettere. "Rifiuto gli auguri da questa Amministrazione"; di Gianni Russello

 

Gianni Russello
Gianni Russello

Una risposta, da parte del sig. Gianni Russello, agli auguri formulati dall'Amministrazione comunale.

*****

"Non accetto auguri da questo Sindaco e da questa Amministrazione che stanno offendendo il nostro paese, contribuendo ad affossarlo nella miseria e nel degrado.
Io, come grottese ed orgoglioso di esserlo, rifiuto gli auguri di buon Natale da questa Amministrazione e da questo Sindaco, che dovrebbero chiedere scusa per il loro operato"
.
  

 

    Gianni Russello
 
 

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26/12/2016

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della Settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Lunedi 26
dicembre - Santo Stefano
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Martedi 27
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 16.30, nella chiesa Madonna delle Grazie, santo Rosario animato dal Gruppo della Medaglia Miracolosa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Mercoledi 28
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Giovedi 29
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Venerdi 30
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Sabato 31
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.30, in chiesa Madre, liturgia interparrocchiale di fine anno: santa Messa, adorazione e Te Deum.

Domenica 1
gennaio - SS Madre di Dio
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.45, in chiesa Madre, santa Messa.

AVVISI

Orari delle Sante Messe in vigore dal 30/10/2016:

   Feriali:
   ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.30, chiesa Madre

   Prefestivi:
   ore 18.30, chiesa Madre
   ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità neocatecumenali)

   Festivi:
   ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 10.00, chiesa San Rocco
   ore 11.00, chiesa Madre
   ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.45, chiesa Madre
 

 

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23/12/2016

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di venerdi 23 dicembre

 

Passo e... Spasso!

Appuntamento settimanale del venerdi con "Passo e... spasso!", la passeggiata "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 23 dicembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza

percorso... a sorpresa!
Alla scoperta dei presepi allestiti nei quartieri del paese.
Arrivo in Piazza Magnani.

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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23/12/2016

Ambiente. Regolare la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta per tutto il mese di dicembre

 

Grotte: raccolta differenziata "porta a porta"
"Porta a porta"



 

Anche nel corso delle festività di fine anno 2016 continuerà con regolarità la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti, sia nei giorni feriali che il giorno di Santo Stefano. Effettuerà regolarmente servizio l'isola ecologica di Via Ingrao, con la sola eccezione del 26 dicembre in cui rimarrà chiusa. Di seguito, la comunicazione ufficiale.

*****

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

Si comunica che la raccolta differenziata per il mese di dicembre sarà regolarmente svolta tutti i giorni, compreso il 26 (Santo Stefano). L'isola ecologica rimarrà chiusa solo il 26 dicembre.
  

 

  L'Assessore all'Ambiente
Piero Castronovo
 
Il Sindaco
Paolino Fantauzzo
 

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22/12/2016

Comune. Gli auguri dell'Amministrazione comunale ai cittadini

 

Gli auguri dell'Amministrazione comunale ai cittadini
Manifesto

In maniera semplice e diretta, con un manifesto affisso per le vie principali del paese, l'Amministrazione comunale di Grotte ha formulato gli auguri ai propri concittadini.
Il messaggio riportato sul manifesto è il seguente: "Il Sindaco Paolino Fantauzzo, la Giunta ed il Consiglio Comunale Augurano Buone Feste".
  
Redazione
22 dicembre 2016.
       

 

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22/12/2016

Volontariato. Aperta la campagna soci "Notte con le Stelle" 2017

 

Notte con le Stelle
Locandina

Aperta la campagna di adesioni e rinnovo delle iscrizioni all'Associazione “Notte con le Stelle” 2017.
Un altro buon motivo per diventare soci di “Notte con le Stelle”: chi diventa socio, o rinnova la tessera per il 2017, riceverà un voucher di 10, 15 o 20 euro, pari al costo della quota sociale, da utilizzare presso un negozio online di articoli dedicati alla scienza, natura e astronomia delle migliori marche. con una spesa minima di 50 euro.
Un regalo diverso ed educativo per tutti; i soci non pagano le spese di spedizione.
Per maggiori informazioni ed adesioni è possibile consultare il sito ufficiale dell'Associazione "Notte con le Stelle".
  
Redazione
22 dicembre 2016.
       

 

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21/12/2016

Chiesa. "Ritiro dei catechisti: esperienza bellissima"; di Graziella Vizzini

 

Ritiro dei catechisti
Foto di gruppo

La scorsa domenica 18 dicembre, IV di Avvento, nei locali dell'Oratorio parrocchiale (ex istituto Ancelle Riparatrici), si è tenuto un ritiro dei catechisti-accompagnatori  della comunità ecclesiale di Grotte. La prima parte del ritiro è stata animata da alcuni componenti della Fraternità “Comunità delle Beatitudini” di Erice (TP).
È stata un bella esperienza: tutti i catechisti dell'unità pastorale di Grotte riuniti nei locali di via Confine, per ascoltare la catechesi di del diacono Maurizio Ruffino della “Comunità delle Beatitudini” e poi riuniti per i lavori in gruppo, per condividere esperienze e idee sulla nuova evangelizzazione.
È stato molto arricchente, perché ci sono state tante testimonianze da parte dei consacrati della “Comunità delle Beatitudini”
Il tema del ritiro, “Incontriamo Gesù”, è stato tratto dal testo della Conferenza Episcopale Italiana “Orientamenti per l'annuncio e la catechesi in Italia. Testimoniare e narrare. Il catechista: testimone e accompagnatore”.
Papa Francesco nella sua catechesi ai catechisti ci esorta ad essere catechisti e ad uscire nelle periferie. Esperienza bellissima che ripeteremo.
  
Graziella Vizzini
21 dicembre 2016.
       

Graziella Vizzini
Graziella Vizzini

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21/12/2016

Editoria. Presentazione del libro "Regalpetra e le sue parrocchie", di Enzo Sardo; oggi a Montevago

 

Enzo Sardo
Enzo Sardo

Mercoledì 21 dicembre alle ore 17.00, presso la Biblioteca comunale di Montevago, l’on. Margherita La Rocca presenterà l’ultimo libro di Enzo Sardo dal titolo “Regalpetra e le sue parrocchie”, edizione Salvatore Sciascia. Interverranno: l’avvocato Giovanni Tesè e l’autore Enzo Sardo.
Il volume descrive Racalmuto e la Sicilia dopo sessant’anni dalla pubblicazione del libro “Le parrocchie di Regalpetra” di Leonardo Sciascia, mettendo in evidenza le diversità economiche sociali e culturali dei diversi periodi storici.
Il libro, inoltre, fa una rivelazione che interessa il celebre Scrittore: nel periodo compreso tra il 1946 ed il 1951 Leonardo Sciascia ha pubblicato numerosi articoli su giornali di estrazione democristiana. Nel giornale “Sicilia del Popolo” ha pubblicato 13 articoli, alcuni dei quali - nello stesso giornale - insieme a don Luigi Sturzo ed al Cardinale Ruffini.
Da un’attenta lettura del testo di Enzo Sardo si evince una gradevole descrizione di alcuni dei luoghi più belli della Sicilia, quella piena di storia, monumenti, eroi, martiri e santi, narrata in maniera positiva e propositiva.
  
Redazione
21 dicembre 2016.
       

 

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20/12/2016

Chiesa. Apertura del Villaggio di Babbo Natale; mercoledi 21 dicembre in Via del Gesù

 

Presepe dell'oratorio


Presepe dell'oratorio

 

Mercoledi 21 dicembre, dalle ore 17.00, si potrà entrare nel Villaggio di Babbo Natale creato dai ragazzi dell'oratorio.
Nel Villaggio di Babbo Natale, il fantomatico uomo dalle vesti rosse e la barba bianca ed i suoi aiutanti cercheranno di far passare un pomeriggio in allegria, con grandi e piccini che vorranno venire. Il Villaggio di Babbo Natale si terrà giorno 21, dalle ore 17.00 alle 20.00 nei locali dell'oratorio “Ohana” in Via del Gesù (ex Istituto delle Ancelle Riparatrici di Via Confine), dove il gruppo degli animatori dell'oratorio “Ohana” (NdR: Ohana in lingua Hawaiana significa famiglia, con un concetto esteso come un nucleo che avvolge e non dimentica nessun componente) realizzerà momenti di animazione con balli e giochi ai quali i bambini potranno partecipare. Vi sarà un percorso da seguire: si entrerà dall'ingresso principale per proseguire nel salone, dove avverrà l'accoglienza con balli e giochi; una delle sale dell'edificio sarà adibita a stanza di Babbo Natale, nella quale riceverà i bambini. Una cassetta delle lettere sarà disposta all'interno di essa per quei bambini che volessero lasciare una letterina a Babbo Natale. Inoltre vi saranno altre due sale adibite alla ristorazione, con cibo e bevande varie. Il percorso continuerà con la visita dell'elaborato e maestoso presepe (vedi alcune immagini a lato). Durante lo svolgimento della manifestazione, i piccoli potranno fare delle foto con Babbo Natale che verranno successivamente stampate. L'ingresso è libero; chi vorrà potrà lasciare un'offerta (utile e gradita) per le attività dell'oratorio
. Il presepe è visitabile tutti i giorni dalle ore 17.00 alle 20.00.
  
Redazione
20 dicembre 2016.
       

Presepe dell'oratorio


Presepe dell'oratorio

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20/12/2016

Scuola. "Progetto Solidarietà": visita guidata alla Casa di Riposo "Oasi Sacro Cuore" di Racalmuto

 

Progetto Solidarietà

Progetto Solidarietà

Progetto Solidarietà

Anche quest’anno al “Roncalli” di Grotte prende il via il Progetto Solidarietà”. Coordinato dai docenti di Religione Piera Volpe e Mirella Di Mino, il progetto mira sviluppare atteggiamenti di altruismo, sensibilità ed empatia verso il prossimo e i più bisognosi.
Il percorso intrapreso in questo mese di dicembre ha portato gli studenti delle classi quarte e quinte ad accostarsi ad una delle realtà del nostro territorio che opera nel sociale, la Casa di Riposo “Oasi Sacro Cuore” di Racalmuto.
In diverse giornate gli alunni, accompagnati dai docenti di classe, hanno visitato la struttura per conoscerne la missione ed incontrare i suoi ospiti. Ogni visita guidata si è presto trasformata in una grande festa che ha portato i piccoli ad intrattenersi allegramente con gli anziani, i quali hanno raccontato le loro storie, condiviso i loro desideri e illustrato le attività ricreative e di animazione che svolgono quotidianamente.
Tra canti, abbracci e selfie si è conclusa una splendida esperienza, certamente da ripetere e da condividere con l’intera comunità scolastica. Ma anche se il
Progetto Solidarietà” ha rivolto il proprio sguardo alla realtà più vicina, non si è certamente dimenticato di chi vive più lontano.
Conclusa l’adozione di Fausta e Kennedy perché diventati maggiorenni, gli studenti di Grotte quest’anno hanno confermato l’adesione ad “Accendi un sorriso”, il progetto di sostegno a distanza di borse di studio in favore di minori della Missione di Ismani in Tanzania.
  
Redazione
20 dicembre 2016.
       

 

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20/12/2016

Scuola. All'Istituto Comprensivo "A. Roncalli" il Concerto di fine anno dell'Orchestra Scolastica

 

Orchestra Scolastica
Vedi le foto

Venerdi 16 dicembre, nell'atrio del plesso di Via Acquanova dell'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" di Grotte, si è svolto il tradizionale concerto di fine anno eseguito dall'Orchestra Scolastica formata dagli alunni che seguono i corsi di Strumento Musicale. A fare gli onori di casa il vice preside prof. Antonio Di Stefano e la prof.ssa Rosa Pia Raimondi (Dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto che per questo anno scolastico ha assunto ad interim la direzione dell'Istituto grottese, in sostituzione temporanea della Dirigente titolare dott.ssa Anna Gangarossa). Gli studenti, guidati dai docenti di Pianoforte, Clarinetto, Chitarra e Tromba, hanno dato prova delle loro doti artistiche riscuotendo gli applausi del pubblico. Da segnalare la performance del giovanissimo batterista, Giuseppe Sollima, alunno della scuola Primaria, che per l'occasione è stato "promosso" componente della compagine strumentale della Scuola secondaria di 1° grado.
Pubblichiamo alcune immagini della manifestazione (57 foto di © Salvo Lo Re "President").
  
Carmelo Arnone
20 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.

Concerto dell'Orchestra Scolastica (Foto) Visita l'argomento
  

 

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19/12/2016

Lettere. "Se veramente vuoi bene al tuo cane, gatto o altro animale..."; di Diego Cimino

 

Decu Varba (Diego Cimino)
Decu Varba

Una riflessione del sig. Diego Cimino sul trattamento riservato agli animali domestici.

*****

"Oggi voglio dichiarare che amo tutti gli animali, domestici (schiavi) e liberi.
Chiamo “schiavi” quegli animali che nel corso dei tempi l’uomo ha addomesticato, per farsi aiutare nei lavori: il bue per arare la terra; la mucca per il latte e la carne; l’asino per il trasporto; il cavallo per trasportarci nei viaggi lontani e anche per le guerre; il gatto per tenerci la casa libera dai topi, serpenti e lucertole; i cani per tenere lontano i ladri dai nostri averi, i lupi dal gregge, la volpe dalle galline che ci danno le uova; e tante altre cose che tutti (forse) sappiamo.
Oggi vedo tutto al contrario; mi soffermo soltanto su cani e gatti.
Adesso si dice che li teniamo per compagnia e si dice che li amiamo. Vorrei dire che molti di noi li odiano: i cani li teniamo al guinzaglio, decidiamo noi cosa e quanto devono mangiare, quando e dove devono fare i loro bisogni (la maggior parte sui marciapiedi, e orinare sulle auto in sosta).
Questo è odiare i cani, da parte degli stessi padroni, e farli odiare anche da chi ha una macchina o si sporca le scarpe durante la passeggiata.
Coloro che hanno un cane sono quasi tutti incivili e  maleducati, non rispettano neanche la loro stessa famiglia, perché in un piccolo paese siamo tutti una famiglia.
Ma il vero problema è che quando si sono stufati dei cani, li portano lontano per abbandonarli, come anche i gatti; questo non è volerli bene e neanche essere civili (si è stata fatta una legge per cui il padrone dell’animale deve raccogliere le feci del proprio).
Se veramente vuoi bene al tuo cane, gatto o altro animale, lo devi tenere bene pulirlo e fare in modo che non disturbi la comunità, e non abbandonarlo se non lo vuoi più!
Mi scuso per chi non ha capito o ha capito male.
Gentilmente vi saluto".

 

   

Decu Varba
(Diego Cimino)
 

 

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19/12/2016

Iniziative. Conferiti i riconoscimenti della 1^ edizione del Premio Karkinos

 

1^ edizione del Premio Karkinos

1^ edizione del Premio Karkinos

1^ edizione del Premio Karkinos

1^ edizione del Premio Karkinos

Successo di pubblico per la prima edizione del Premio Karkinos, svoltasi sabato 17 dicembre allo Spazio Temenos di Agrigento, nella chiesa di San Pietro, trasformatasi per l’occasione in una enorme cassa di risonanza per le eccellenze agrigentine. Un folto pubblico ha riempito il salone della prestigiosa sede scelta dall’associazione organizzatrice “Antiche Tradizioni Popolari” presieduta da Carmelo Cantone. La serata, condotta da Angelo Palermo, ha visto alternarsi sul palco le nove personalità che, secondo la commissione del premio, si sono distinte sia a livello locale che nazionale: il direttore dell’Ente Parco Valle dei Templi, Giuseppe Parello, per il turismo; l’imprenditore e presidente della Fortitudo Basket, Salvatore Moncada, per lo sport; il notaio e fondatore delle Fabbriche Chiaramontane, Antonino Pusateri, per arte e cultura; l’astrofisico e dirigente dell’Agenzia Spaziale Europea, Tommaso Parrinello, per le scienze; l’atleta Filippo Patti per il fair play; il compositore, autore e regista, Marco Savatteri, per il teatro; My Agrigento per la comunicazione; il chitarrista e compositore Osvaldo Lo Iacono, per la musica. Momenti di commozione per il Premio Speciale solidarietà ed azione umanitaria, assegnato dalla responsabile Ufficio Minori della Questura di Agrigento, Maria Rosa Volpe, e consegnato dal cardinale Francesco Montenegro. Entrambi hanno avuto parole che, in questo particolare periodo dell’anno, hanno toccato i cuori dei presenti. Emozionante la “benedizione” di don Franco: due minuti di silenzio per riflettere su cosa ognuno di noi può fare per il prossimo. Apprezzati gli interventi artistici di Marco Savatteri ed Osvaldo Lo Iacono, sottolineati da lunghi applausi. Soddisfatto l’organizzatore del Premio Carmelo Cantone: “É stato un bagno di emozioni e suggestioni; sono felice perché siamo riusciti a far passare il nostro messaggio che era solo quello di far comprendere, soprattutto ai giovani, che camminando insieme, evitando di denigrare sempre ogni cosa, Agrigento può arrivare lontano; bisogna credere in questa città, mettersi in gioco, ed apprezzare ciò che di positivo esprime; noi con Karkinos abbiamo fornito ben nove esempi; un sincero grazie a quanti, tanti, hanno collaborato alla riuscita dell’evento e a quanti hanno voluto onorarci con la loro presenza”.
Alla manifestazione erano presenti: il cardinale Francesco Montenegro, il sindaco Lillo Firetto, la vice prefetto Carmelina Guarneri, il dirigente Ufficio Minori della Questura Giovanni Giudice, gli assessori comunali Beniamino Biondi e Gerlando Riolo, l’on. Luigi Gentile, la soprindentende Gabriella Costantini, il maresciallo dei Carabinieri Lucio Cafiero, la dirigente assessorato regionale Attività Produttive Margherita Trupiano, il giornalista Stelio Zaccaria, il direttore di Tele Video Agrigento Arturo Cantella, l’attrice Lina Bernardi, l’intera squadra della Fortitudo Basket e decine di artisti.

  
Redazione
19 dicembre 2016.
  

 

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19/12/2016

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della Settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Lunedi 19
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa.
- ore 19.30, in chiesa Madre, incontro di preghiera animato dal Rinnovamento nello Spirito Santo;
- ore 20.00, a san Rocco, catechesi per il gruppo famiglie.

Martedi 20
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa.

Mercoledi 21
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, liturgia penitenziale animata dal Rinnovamento nello Spirito Santo.

Giovedi 22
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa.

Venerdi 23
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa.

Sabato 24
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 21.00, a san Rocco, santa Messa della notte di Natale;
- ore 23.15, in chiesa Madre, Veglia e santa Messa della notte di Natale;
- ore 23.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa della notte di Natale.

Domenica 25
dicembre - Natale del Signore
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 18.45, in chiesa Madre, santa Messa.

Lunedi 26 dicembre
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa.

AVVISI



Orari delle Sante Messe in vigore dal 30/10/2016:

   Feriali:
   ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.30, chiesa Madre

   Prefestivi:
   ore 18.30, chiesa Madre
   ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità neocatecumenali)

   Festivi:
   ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 10.00, chiesa San Rocco
   ore 11.00, chiesa Madre
   ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.45, chiesa Madre
 

 

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17/12/2016

Cronaca. Triplice furto con scasso; al calar della notte, Grotte in balìa dei malviventi

 

Triplice furto con scasso
Malvivente
 

É accaduto nella notte tra il 13 ed il 14 dicembre, tre giorni fa, alle 03.40. Dagli elementi riscontrati è stato possibile ricostruire, con una certa approssimazione, i fatti. Tre uomini hanno fatto irruzione in un magazzino, vi hanno prelevato una scala, hanno scassinato una macchina per prelevarne il faro e la batteria allo scopo di illuminarsi il percorso, con la scala hanno scavalcato il muro di recinzione di un giardino e sono scesi da Via Elena di Montenegro (nei pressi del Calvario). In Via Crispi si sono portati dinanzi ad una tabaccheria, hanno tagliato la saracinesca esterna, hanno forzato la porta interna blindata e si sono appropriati di tutto il materiale che hanno potuto rubare. Ingenti i danni, tra "gratta e vinci", marche da bollo e tabacchi; ancora da quantificare nel loro ammontare, ma nell'ordine di diverse decine di migliaia di euro. Dalle riprese effettuate dalle telecamere private presenti lungo il corso, le cui registrazioni sono già in mano agli inquirenti, è stato possibile risalire al numero dei malviventi ad al loro percorso: tre uomini incappucciati e perciò irriconoscibili.
Qualche aspetto rimane ancora da chiarire, sia in merito alla via di fuga (le registrazioni non contengono il "ritorno" dei tre) che alle modalità di scassinamento della saracinesca (per cui occorrerebbe la fiamma ossidrica con le relative bombole, di cui non sembra esservi traccia nei video).
La gravità del fatto sta nella circostanza che tre furti con scasso siano avvenuti nella stessa notte, nel centro del paese, sul corso principale, e nessuno abbia visto o sentito nulla.
Nel corso del tempo i cittadini si trovano ad assistere, impotenti, ad un ininterrotto crescendo di questi fenomeni di delinquenza: dapprima i ripetuti furti nelle campagne di Grotte, poi gli appartamenti in paese visitati a più riprese dai ladri, adesso ad un triplice furto con scasso proprio nel cuore della città (non improvvisato ma pianificato con cura ed eseguito da esperti in effrazione). Si ha l'impressione che Grotte, nel periodo notturno, sia sempre più in balìa dei malfattori, senza alcuno che provveda ad assicurare un minimo di vigilanza che possa servire almeno da potenziale deterrente. Ogni sera, alle 20.30 termina il servizio di vigilanza della Polizia Municipale; dalle 22.00 alle ore 08.00 del mattino successivo la locale Stazione dei Carabinieri non effettua servizio. E mentre il Governo nazionale nel corso degli anni ha tagliato i fondi necessari ad assicurare una presenza costante delle Forze dell'Ordine sul territorio, ed il Comune si ritrova nella situazione finanziaria di non poter provvedere ad organizzare una vigilanza notturna tramite la Polizia Municipale, i cittadini sono del tutto in balìa dei malviventi. Se nonostante le videocamere di sorveglianza e le porte blindate non si riesce ad impedire ai delinquenti di penetrare all'interno delle attività commerciali, ci si chiede cosa possa impedire agli stessi malfattori di introdursi, nottetempo, nelle case private per rubare, terrorizzare, commettere violenze ai danni di famiglie indifese. Le cronache nazionali riportano spesso, purtroppo, episodi del genere.
Da più parti arrivano richieste nei confronti dell'Amministrazione comunale affinché si attivi presso le Autorità competenti per far sì che vengano ripristinate le condizioni di vigilanza del territorio nel periodo notturno e venga tutelata l'incolumità e la sicurezza dei cittadini: che sia almeno istituito un servizio di pattuglia in grado di sorvegliare il paese ed intervenire con tempestività ove dovesse occorrere. Nel caso in questione, alla scoperta del furto in tabaccheria, le Forze dell'Ordine allertate alle ore 07.00 sono arrivate sul posto alle ore 08.10.
Nel malaugurato caso in cui ci si accorga che ignoti, di notte, stanno scassinando il portone d'ingresso della nostra abitazione, deve essere chiaro che alla nostra telefonata di richiesta di aiuto immediato, le Forze dell'Ordine potranno rispondere (a causa dei numerosi tagli alle risorse) con una sola pattuglia a copertura dei Comuni di Racalmuto, Castrofilippo e Grotte.
Questi sono i dati oggettivi e le forze in campo; non basta augurarsi che non accada mai nulla di grave, occorre attivarsi affinché siano messi in atto sistemi di prevenzione e tutela, per far sì che i sogni dei cittadini di Grotte non si trasformino in incubi.

 

Carmelo Arnone
17 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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17/12/2016

Attività. Veglione di Capodanno 2017 al "Blue Night"; con l'organizzazione di Aristotele Cuffaro

 

Veglione di Capodanno 2017
Manifesto

L'infaticabile ideatore ed organizzatore di innumerevoli manifestazioni culturali e di spettacolo, Aristotele Cuffaro, ha in serbo una sorpresa per tutti i giovani: il Veglione di Capodanno 2017, vissuto all'insegna del divertimento, dell'allegria e della festa.
La conferma viene dalle sue parole: "Il Capodanno 2017 sta arrivando! Non fatevi trovare impreparati. Noi siamo pronti, e voi? Perché devi andare fuori, spendere un sacco di soldi e non festeggiare nel tuo paese? Rendiamo questo veglione speciale: resta a Grotte e divertiti con noi". Per la manifestazione è stata scelta una sede conosciuta da tutti: la discoteca "Blue Night" (in Via Leopardi, 22). Il veglione sarà animato, oltre che dal poliedrico Aristotele, dai Dj "PaoloC" e "VikieW". Per informazioni è possibile contattare l'organizzatore al 388.7908838.
  
Carmelo Arnone
17 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  


 

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16/12/2016

Iniziative. Originale albero di Natale all'Isola Ecologica (con gli auguri degli operatori)

 

Albero di Natale all'Isola Ecologica
Albero di Natale

L'atmosfera natalizia si fa sentire in ogni luogo, anche dove meno ce lo si aspetta. Ad esempio al Centro Comunale per la raccolta differenziata dei rifiuti, meglio noto come "Isola Ecologica". Nel grande piazzale alle spalle dei capannoni comunali di Via Ingrao (alla circonvallazione) fa bella mostra di sé un originale albero di Natale, la cui caratteristica principale è costituita dalle decorazioni multicolori: tutti elementi provenienti rigorosamente dal riciclo. In questo modo gli operatori in servizio presso l'Isola Ecologica vogliono augurare a tutti i cittadini un Natale più sereno in una città più pulita e bella.
Il Centro per la raccolta differenziata è aperto al pubblico tutti i giorni: dal lunedi al sabato, nei seguenti orari:
- lunedi, martedi, giovedi, venerdi e sabato dalle ore 07.00 alle 12.45;
- mercoledi dalle ore 12.30 alle ore 18.15.
I cittadini possono portarvi, tutti i giorni, i seguenti materiali differenziati (da depositare negli appositi contenitori): plastica, carta e cartone, vetro, barattoli di alluminio, pile esauste, medicinali scaduti, neon e lampadine.
Ogni giorno l'Isola Ecologica accoglie anche gli "ingombranti" (mobilio, elettrodomestici, ecc.) e lo "sfalcio erba" (residui vegetali da pulizie di giardini).
Il materiale organico (detto anche "umido") vi si può depositare soltanto nei giorni della relativa raccolta (lunedi, giovedi e sabato); così come il materiale "indifferenziato" viene accettato soltanto nei giorni di martedi e venerdi.
  
Carmelo Arnone
16 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  


 

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16/12/2016

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di venerdi 16 dicembre

 

Passo e... Spasso!

Appuntamento settimanale del venerdi con "Passo e... spasso!", la passeggiata "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 16 dicembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza

Via Machiavelli, Piazza Renzo Collura, Calvario, Via Aldo Moro, Via Elena Di Montenegro, Via Trinacria, Via Fonte, Via Collegio, Via Orsini,Via Washington, Via Calatafimi, Via Argentina, Via fratelli Bandiera, Viale Sandro Pertini, Via Padre Vinti, Via Gramsci, Via Sant’Agostino, Via Madonna delle Grazie, Via Avv. Pillitteri, Via Di Vittorio, Via Cavour, Via San Giovanni, Via Roma, Via Sturzo, Via Vico, Via Volta, arrivo Piazza Magnani.

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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15/12/2016

Iniziative. Agrigento, "Spazio Temenos": 1^ edizione del Premio Karkinos; i nomi dei premiati

 

Premio Karkinos
Logo

Sono nove i vincitori della 1^ edizione del “Premio Karkinos 2016”; nove grandi nomi che grazie alla loro affermazione, in Italia e nel mondo, hanno aggiunto prestigio alla città di  Agrigento. “Karkinos” è il riconoscimento che il presidente Carmelo Cantone e le Commissioni culturali dell’Associazione Antiche Tradizioni Popolari hanno voluto conferire a chi si impegna oggi per la città. Questi i premiati:
- Giuseppe Parello, Turismo (direttore del Parco Archeologico);
- Salvatore Moncada, Sport (presidente Fortitudo);
- Antonino Pusateri, Arte & Cultura (fondatore Fabbriche Chiaramontane);
- Tommaso Parrinello, Scienze (astrofisico, dirigente presso l’Agenzia Spaziale Europea);
- Filippo Patti, Fair Play (atleta, biker);
-
Marco Savatteri, Teatro (compositore, autore e regista);
- My Agrigento, Comunicazione (social media web strategist);
- Osvaldo Lo Iacono, Musica (chitarrista, compositore);
- Maria Rosa Volpe, Premio Speciale "Solidarietà, generosità e azione umanitaria" (Responsabile Ufficio Minori della Questura di Agrigento, “Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”).
Un riconoscimento doveroso - dice Cantone - visto l'impegno profuso, per e nel nostro territorio. La finalità è infatti quella di valorizzare le eccellenze locali; la valorizzazione di tali personalità sono certo possa servire da stimolo a tutta la nostra comunità; un invito a guardare sempre il meglio e  non denigrare tutto ciò che è locale. Con questa manifestazione - continua Cantone - vogliamo fornire ai giovani, i modelli positivi che operano proprio accanto a loro, dimostrando che anche vivendo ad Agrigento è possibile eccellere. Basta crederci”.
Il Premio Karkinos, iniziativa organizzata dall’Associazione Culturale “Antiche Tradizioni Popolari”, si prefigge di evidenziare e premiare alcune delle eccellenze agrigentine; personalità che si sono distinte in diversi campi, che hanno amato la città di Agrigento. La cerimonia di conferimento dei riconoscimenti si svolgerà sabato 17 dicembre alle 17.30 presso lo “Spazio Temenos” ex chiesa S. Pietro, in via Pirandello ad Agrigento.
  
Redazione
15 dicembre 2016.
  

 

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15/12/2016

Volontariato. Domenica 18 dicembre, donazione di sangue presso la sede Adas di Grotte

 

ADAS (Associazione Donatori Autonoma Sangue)

Verrà effettuata domenica 18 dicembre, dalle ore 08.15 alle ore 12.15 a Grotte, presso la sede Adas di Via Francesco Ingrao n° 92-94, la raccolta di sangue che, con cadenza mensile, coinvolge i donatori grottesi. L'autoemoteca sosterà nel piazzale interno della struttura. I donatori dovranno essere a digiuno e dovranno portare il tesserino Adas, un documento di riconoscimento e le ultime analisi; ciò consentirà al personale medico, nel massimo rispetto della privacy, di valutarne lo stato di salute e consentire di effettuare la donazione con più tranquillità. Donare il sangue è un atto di generosità, gratuito e disinteressato; un gesto d'amore che gratifica chi lo compie e salva la vita a chi lo riceve.

Donazione di sangue
Grotte - Via Francesco Ingrao n° 92-94
Domenica 18 dicembre - ore 08.15/12.15
 

 

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14/12/2016

Agrigento. "La parole del Natale": 3^ serata di Teatro da Camera al Circolo Empedocleo

 

Circolo Empedocleo
Circolo Empedocleo

Giovedì 15 dicembre 2016, alle ore 18.15 andrà in scena la 3^ serata della Stagione 2016-2017 della 1^ Rassegna di Teatro da Camera, organizzata dal Circolo Culturale Empedocleo - Teatro Club e dal Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano; rassegna che sta riscuotendo una grande partecipazione di soci ed amici del Circolo appassionati di teatro.
Sarà presentato lo spettacolo teatrale “Le parole del Natale”: un'azione scenica in forma di Teatro da Camera, tra recitazione, canti popolari della tradizione, movimenti coreografici e proiezioni video con una iconografia sacra dal '300 al '600.
Il progetto è firmato dai direttori artistici Mario Gaziano e Giuseppe Adamo, con la collaborazione artistica di Andrea Cassaro e Maria Grazia Castellana. Con la partecipazione di: Nenè Sciortino,  Giugiù Gramaglia, Alfonso Marchica, Maria Grazia Castellana, Alfio Russo, Giuseppe Gramaglia, Nicola e Caterina Barberi per i movimenti coreografici natalizi, e con i poeti Liliana Arrigo, Stella Camilleri ed Enzo Argento.
Ingresso libero per i soci del Circolo Empedocleo e per gli amici del Teatro Club da Camera “Empedocleo”
.
  
Redazione
14 dicembre 2016
  

 

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14/12/2016

Musica. 4° Saggio-Concerto di Pianoforte e Fisarmonica, diretto dal M° Fabrizio Chiarenza

 

4° Saggio-Concerto di Pianoforte e Fisarmonica
Manifesto

Domenica 18 dicembre, a partire dalle ore 19.30 in chiesa Madre, si terrà la 4^ edizione del concerto-saggio proposto dagli allievi dei corsi regolari della Scuola di Musica diretta dal M° Fabrizio Chiarenza.
La manifestazione, realizzata grazie alla disponibilità di padre Giovanni Castronovo, Arciprete di Grotte e Coordinatore dell'Unità Pastorale, sarà presentata da Angelo Palermo. I brani, dal repertorio classico e moderno, verranno eseguiti al pianoforte ed alla fisarmonica.

"Concerto-Saggio"
Grotte -
Chiesa Madre
Domenica 18 dicembre - ore 19.30
  

 

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14/12/2016

Scuola. "Santa Lucia: un viaggio nelle tradizioni", all'Istituto Comprensivo "A. Roncalli" di Grotte

 

Santa Lucia: un viaggio nelle tradizioni


Santa Lucia: un viaggio nelle tradizioni


Santa Lucia: un viaggio nelle tradizioni

È arrivata Santa Lucia, e come vuole la tradizione a pranzo e a cena si mangiano arancini e cuccia.
E siccome le tradizioni vanno recuperate, rispettate e promosse, ieri gli studenti della scuola primaria di Grotte a merenda hanno gustato caldi e fragranti arancini siciliani accompagnati da una fumante cuccia.
Non è stato un capriccio, o un peccato di gola quello che gli studenti del Roncalli si sono concessi, ma il prodotto finale di un percorso di educazione alimentare e di recupero delle tradizioni popolari.
Per quanto gli arancini rappresentino un vero e proprio cibo da asporto e siano anche stati catalogati come “streetfood”, duole sottolineare come molti bambini ne sconoscano il sapore. Un po’ per partito preso, un po’ per paura di avvicinarsi a cibi diversi dalle proprie abitudini alimentare, i nostri ragazzi hanno spesso paura di provare sapori nuovi, finendo così per scartare una varietà di prodotti che, se adeguatamente dosati, arricchirebbero la loro tabella alimentare.
Stessa cosa dicasi per la cuccia. Purtuttavia nonostante qualche arricciata di naso, i docenti hanno potuto constatare come dopo il primo boccone molti bambini abbiano iniziato a gustare la fumante pietanza, chiedendo non solo il bis, ma di provare le varianti proposte. Dunque per tutti cuccia al cioccolato, con lo zucchero, con la ricotta, oppure semplice.
Santa Lucia - spiega Giovanna Spitaleri, docente di scuola primaria - ci ha offerto il pretesto per avvicinare i nostri studenti a sapori in parte perduti o dimenticati. La cuccia per esempio è stata per molti una piacevole novità. Dopo le prime diffidenze molti bambini hanno chiesto una seconda porzione e hanno voluto provare le varianti di questo piatto preparato dalle nostre mamme seguendo la ricetta tradizionale. Anche gli arancini siciliani sono andati a ruba. E chi diceva di non gradirli alla fine si è fatto trascinare, dovendo ammettere che sono proprio buoni. Spesso i nostri ragazzi non si accostano a nuovi sapori per paura di sperimentare, così finiscono per mangiare i soliti piatti, privando il proprio organismo di sostanze alimentari utili per la crescita”.

Volendo fare un bilancio a fine giornata, al di là degli umori raccolti, vi invitiamo a leggere le espressioni dei nostri bambini, che in maniera inequivocabile raccontano il successo di questa esperienza
.
  
Redazione
14 dicembre 2016.
       

Santa Lucia: un viaggio nelle tradizioni


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13/12/2016

Chiesa. Missione della "Comunità delle Beatitudini" a Grotte; sabato 17 e domenica 18 dicembre

 

Comunità delle Beatitudini
Consacrati e laici

Comunità delle Beatitudini
Logo

Comunità delle Beatitudini
Sito ufficiale
 

Sarà una missione di evangelizzazione e di animazione spirituale, quella che la "Comunità delle Beatitudini" realizzerà a Grotte nei giorni di sabato 17 e domenica 18 dicembre. Agli incontri con i ragazzi della scuola media e con i cresimandi, si susseguiranno quelli con gli ammalati ed i catechisti, e l'animazione delle liturgie eucaristiche del sabato e della domenica.
Si preannuncia, per l'intera comunità ecclesiale cittadina, un fine settimana denso di momenti di riflessione e di preghiera.
In programma per il giorno di sabato vi sono i seguenti appuntamenti:
- ore 15.30, in chiesa Madre, incontro con i ragazzi della scuola media;
- ore 16.30, in chiesa Madre, incontro con i ragazzi di 1° e 2° anno di preparazione alla cresima;
- ore 18.30, in chiesa Madre, animazione della santa Messa;
- ore 19.30, in chiesa Madre, animazione dell'Adorazione Eucaristica.
Per la giornata di domenica 18 dicembre, le attività previste sono:
- dalle ore 09.00, visita agli ammalati (in compagnia dei Ministri straordinari dell'Eucaristia);
- animazione delle sante Messe cittadine;
- ore 15.30, nell'Oratorio di Via Confine (ex "Ancelle Riparatrici"), animazione del ritiro spirituale per tutti i catechisti.
Il gruppo della "Comunità delle Beatitudini" che sarà impegnato a Grotte verrà dalla Fraternità che si trova ad Erice, in provincia di Trapani, dove ravviva la diocesi attraverso la spiritualità che le è propria, con Ritiri Spirituali, serate Petali di Rose, giornate Buon Samaritano, Vespri della Resurrezione, Adorazione Eucaristica, Missioni di Evangelizzazione, momenti di Danze d’Israele e tempi di fraternità. Nella Diocesi di Trapani è presente il ramo laico della "Comunità delle Beatitudini" che, nell’arco del mese, alterna momenti di spiritualità e di maturazione nel percorso di fede. I punti di riferimento principali nella diocesi di Trapani sono la parrocchia di Tangi e la Rettoria San Giovannello, mentre la chiesa di San Cataldo, situata a Erice alta, continua ad accogliere alcune delle animazioni che vengono proposte. Responsabile della Fraternità di Erice è il diacono permanente Maurizio Ruffino (ordinato nella diocesi di Patti da S.E.R. Mons. Ignazio Zambito).
La "Comunità delle Beatitudini" è una comunità religiosa fondata nel 1973 a Montpellier, in Francia, con il nome di "Léon de Juda et Agneau Immolé" (il nome di "Comunità del Leone di Giuda e dell’Agnello Immolato" si riferisce al passaggio dell’Apocalisse che riflette i due volti di Gesù: Leone e Agnello), fa parte delle “Nuove Comunità” nate dopo il Concilio Vaticano II nella corrente di grazia del movimento di rinnovamento carismatico, ed è
membro della Catholic Fraternity of Charismatic Covenant Communities and Fellowships. Quattordici anni fa, l’8 dicembre 2002, il Pontificio Consiglio per i Laici ne ha decretato il riconoscimento come associazione internazionale di fedeli di diritto pontificio.
Nelle immagini a lato, il diacono Maurizio Ruffino con alcuni membri della Fraternità di Erice, ed il logo della "Comunità delle Beatitudini" (vedi il sito ufficiale).

  
Carmelo Arnone
13 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  


 

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13/12/2016

Dialoghi. "Miracoli della politica italiana: c'è ancora, lavora ma non si vede!"; di Giuseppe Castronovo

 

"Dialogo" del dott. Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.

La politica italiana, dopo la sonora bocciatura della riforma costituzionale proposta dal Governo Renzi, ancora una volta continua a stupirci. Renzi si dimette? Non c'è da preoccuparsi! Rimane comunque in sella e, novità, fa le consultazioni parallele a Palazzo Chigi in concomitanza con quelle condotte dal Presidente della Repubblica Mattarella.
Se ne discute anche in Parlamento.
Giuseppe Castronovo

"Miracoli della politica italiana: c'è ancora, lavora ma non si vede!"
(Voci dal Parlamento)

On. Straccio: Collega, è da qualche giorno che mi vado chiedendo…

On. Cencio: Dimmi pure.

On. Straccio: Ma Renzi c’è ancora o non c’è più?

On. Cencio: A seconda dei punti di vista.

On. Straccio: Come? Ma alle ore 00.35 del 5 dicembre, conosciuto l’esito del referendum che vedeva sonoramente bocciata la sua proposta di revisione costituzionale, non era stato perentorio nell’annunciare che si sarebbe dimesso?

On. Cencio: E allora?

On. Straccio: Mi sembra che l’attività renziana non sia del tutto coerente con l’annuncio. Infatti mentre il Presidente Mattarella al Quirinale fa il giro di consultazioni fra le forze politiche, che fa Renzi? Da Palazzo Chigi fa le sue consultazioni parallele. Non ti sembra che in tutto ciò ci sia poca coerenza?

On. Cencio: Evidentemente ti stanno sfuggendo i miracoli di cui è capace la politica italiana.

On. Straccio: Cioè?

On. Cencio: Renzi c’è ma non si vede.

On. Straccio: Vale a dire?

On. Cencio: Un Renzi bis senza Renzi!!

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)

  

 

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12/12/2016

Cronaca. Ripavimentazione del Viale della Vittoria (non) a regola d'arte

 

Ripavimentazione del Viale della Vittoria (non) a regola d'arte


Ripavimentazione del Viale della Vittoria (non) a regola d'arte


Ripavimentazione del Viale della Vittoria (non) a regola d'arte

Provate a percorrere in automobile il Viale della Vittoria, a Grotte, a velocità ridotta entro il limite indicato all'interno del centro abitato. Sentirete strani scricchiolii e cigolii. Rassicuratevi: la vostra auto non ha alcun problema; è il manto stradale ad averne, e molti. La pavimentazione risalente a diversi decenni fa, vanto dell'allora Amministrazione comunale, nel corso degli anni è stata soggetta a parecchie manomissioni, per la maggior parte dovute a riparazioni (o almeno avrebbero dovuto esserlo) della rete idrica che, è il caso di dirlo, continua a "far acqua da tutte le parti". Non sono un geometra o un ingegnere o un architetto - insomma, non sono un tecnico - ma il buon senso (almeno quello del "buon padre di famiglia") mi porta a credere che un lavoro di riparazione, per questo genere di problemi, fatto a regola d'arte debba prevedere diverse fasi, che posso così sintetizzare: 1) rimozione delle mattonelle, con cautela facendo attenzione a non deteriorarle; 2) effettuazione dello scavo alla ricerca del guasto; 3) riparazione del guasto (con intervento risolutivo e non - come troppo spesso accade - temporaneo); 4) copertura dello scavo; 5) rimessa in sesto delle mattonelle. Al termine dei lavori, tra l'originale e la nuova pavimentazione non dovrebbe esserci alcun dislivello, o almeno dovrebbe essere minimo, e soprattutto le mattonelle dovrebbero rimanere saldamente fissate nella loro posizione. La realtà dei fatti è che ad ogni piè sospinto, lungo il Viale della Vittoria, sia gli automobilisti che i pedoni incontrano in continuazione cunette e dossi: cicatrici lasciate, via via, da squadre di diligenti operai. Il ricordo natalizio elargito al termine del più recente intervento di riparazione, effettuato all'altezza del n° 82 e sino al n° 92 della via principale del paese, è ben visibile, sotto gli occhi di tutti: tre buche in costante e continua evoluzione (vedi le foto a lato). In questo caso le mattonelle hanno ritenuto di assumere piena autonomia, rinunciando alla solida posizione fianco a fianco delle loro colleghe per intraprendere un cammino in solitaria. Non c'è che dire: davvero un lavoro fatto "a regola d'arte". Avvertimento soprattutto ai pedoni: occhio! Il pericolo di inciampare e procurarsi serie lesioni è tutt'altro che remoto.
  
Carmelo Arnone
12 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  

Ripavimentazione del Viale della Vittoria (non) a regola d'arte


Ripavimentazione del Viale della Vittoria (non) a regola d'arte


Ripavimentazione del Viale della Vittoria (non) a regola d'arte

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12/12/2016

Salute. 2° ciclo di derattizzazione del centro abitato; giovedi 15 e venerdi 16 dicembre

 

2° ciclo di derattizzazione del centro abitato
Manifesto

Al fine di tutelare la salute pubblica, l'Amministrazione comunale ha disposto il 2° ciclo di derattizzazione, che avrà luogo all'interno del centro abitato e lungo la periferia nei prossimi giorni di giovedi 15 e venerdi 16 dicembre.

*****

COMUNE DI GROTTE
(Agrigento)

SI AVVISA

la cittadinanza che da giovedi 15 a venerdi 16 dicembre2016 sarà effettuato il 2° ciclo di derattizzazione all'interno del centro abitato e lungo la cinta periferica.

Grotte, 12 dicembre 2016

 
 

 

L'Amministrazione Comunale
 

 

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12/12/2016

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della Settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Lunedi 12
dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e santa Messa (triduo in onore di santa Lucia, animato dal Rinnovamento nello Spirito Santo).
- ore 20.00, a san Rocco, catechesi con il gruppo delle famiglie.

Martedi 13
dicembre - Festa di santa Lucia
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (nella Festa di santa Lucia);
- ore 11.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (nella Festa di santa Lucia);
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (nella Festa di santa Lucia).

Mercoledi 14
dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, a san Rocco, prove di canto.
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Giovedi 15
dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Venerdi 16
dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 18.15, in chiesa Madre, santo Rosario e novena di Natale.

Sabato 17
dicembre
- ore 08.45, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 15.30, in chiesa Madre, riunione con i ragazzi di 1^, 2^ e 3^ media;
- ore 16.30, in chiesa Madre, riunione con i ragazzi di 1° e 2° superiore;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e novena di Natale;
- ore 17.45, a san Rocco, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santo Rosario, novena di Natale e santa Messa.

Domenica 18
dicembre
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 15.30, nell'Oratorio di Via Confine (ex "Ancelle Riparatrici"), ritiro spirituale per tutti i catechisti;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (e cammino di fede per i fidanzati);
- ore 18.45, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 20.00, in chiesa Madre, Concerto-Saggio di Musica diretto dal M° Fabrizio Chiarenza.

AVVISI

Dal lunedi al venerdi, solo nei giorni feriali, nella chiesa Madonna del Carmelo alle ore 06.00, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale.

Lunedi 12 dicembre, la santa Messa in chiesa Madre sarà celebrata alle ore 08.45.

Orari delle Sante Messe in vigore dal 30/10/2016:

   Feriali:
   ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 17.30, chiesa Madre

   Prefestivi:
   ore 18.30, chiesa Madre
   ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità neocatecumenali)

   Festivi:
   ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 10.00, chiesa San Rocco
   ore 11.00, chiesa Madre
   ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.45, chiesa Madre
 

 

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10/12/2016

Scuola. All'Istituto Comprensivo "A. Roncalli" di Grotte è scoccata "L'Ora del Codice"

 

L'Ora del Codice


L'Ora del Codice


L'Ora del Codice

Nella settimana dal 5 all’11 dicembre gli studenti di tutto il mondo hanno partecipato a L'Ora del Codice, la modalità base di avviamento al pensiero computazionale.
Anche gli studenti delle classi quinte della primaria e prime della secondaria del “Roncalli” di Grotte hanno svolto a scuola, così come previsto dal programma, un'ora di coding, attività che permetterebbe di sviluppare il pensiero computazionale in modo coinvolgente e intuitivo.
Ma che cos’è il pensiero computazionale? E in che cosa consiste il coding?
Il pensiero Computazionale - spiega la professoressa Carmela Figliola - è la capacità di elaborare procedimenti costruttivi a supporto della fantasia e della creatività e dovrebbe aiutarci a capire come si realizza un'idea, o come si passa da un’intuizione alla soluzione di un problema. Il coding, in questa prospettiva, dovrebbe aiutare i ragazzi a sviluppare la capacità di elaborare problemi complessi in modo creativo”.
Di fatto le attività di coding per gli studenti del “Roncalli” si sono tradotte in un piacevole intrattenimento fatto di giochi - o meglio videogiochi - in cui applicare procedimenti via via più articolati e complessi. Insomma, il coding utilizza supporti tecnologici familiari ai giovani e parla la loro stessa lingua.
Niente di più facile per i nostri studenti, che nelle ultime settimane si sono impegnati per superare i livelli dei giochi proposti, sfidandosi nell’utilizzare il minor numero di blocchi possibili.
Anche per i docenti il Coding è stato una piacevole scoperta, che ha dimostrato come attraverso un semplice percorso si possa operare una concreta inclusione.
Proprio così, perché attraverso le attività di coding gli studenti meno motivati o coinvolti hanno potuto dare prova delle loro capacità creative e intuitive aiutando nei percorsi programmati chi sfrutta poco queste capacità
.
  
Redazione
10 dicembre 2016.
       

L'Ora del Codice


L'Ora del Codice

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10/12/2016

Chiesa. Convegno Diocesano del Rinnovamento nello Spirito Santo; domenica 11 dicembre a Raffadali

 

Convegno Diocesano del Rinnovamento nello Spirito Santo
Manifesto

Domenica 11 dicembre, a partire dalle ore 15.30 nella chiesa Madre di Raffadali, si svolgerà il Convegno Diocesano dei gruppi e comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo. Tema del convegno è "Come una madre consola un figlio, così io vi consolerò; a Gerusalemme sarete consolati. Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore, le vostre ossa saranno rigogliose come l'erba…" (Cfr Is 66, 13-14).
Il programma del convegno prevede:
- ore 15.30, accoglienza dei gruppi
- ore 16.00, preghiera comunitaria carismatica
- ore 16.45, insegnamento sul tema del convegno (a cura di Don Leo Argento)
- a seguire, "esperienza spirituale"
- pausa
- ore 19.00, Celebrazione Eucaristica
- ore 20.30, commiato.

Convegno Diocesano RnS
Domenica 11 dicembre, ore 15.30
Chiesa Madre - Raffadali
 

 

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09/12/2016

Editoria. "Vento di Sicilinconia" di Piero Carbone presentato a Castelbuono; sabato 10 dicembre

 

Venti di Sicilinconia
Manifesto


Piero Carbone

Si svolgerà sabato 10 dicembre, alle ore 16.30 presso la Sala delle Capriate - Badia di Castelbuono (PA), la presentazione del libro“Venti di Sicilinconia” ed altre poesie di Piero Carbone, opera vincitrice del Premio "Nino Martoglio" 2009, all'interno della rassegna “Incontro con l’autore”, curata dal Consiglio di Biblioteca di concerto con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Castelbuono. Dopo i saluti istituzionali dell'assessore alla Cultura Gianclelia Cucco, interverrà per il Consiglio di Biblioteca il prof. Angelo Ciolino; animeranno la conversazione con l’autore la prof.ssa Mimma Conoscenti e la prof.ssa Mariangela Pupillo.
I versi sono pieni di saggezza critica, che dicono d’un acuto scrutatore della realtà, attento al dipanarsi della quotidianità della gente del suo paese, dei nostri paesi, della Sicilia che gli genera non “malapinzera” ma amare considerazioni che gli arrovellano il cervello, come colpi di maglio su un’incudine. L’incudine ci rimanda al titolo della silloge. É una questione di accenti, sui quali Carbone gioca: Sicilinconìe o Sicilincònie? Sicilia e sicilianità come pensieri che martellano e non ci abbandonano mai o malinconie di siciliano? Alla fine i significati dei due neologismi convergano. Salvatore Di Marco, che della raccolta ha curato da par suo la Prefazione, alla questione dedica ampio spazio e riesuma altri termini quali sicilitudine e isolitudine. Tanti i temi trattati, che vanno dal disagio esistenziale al recupero della memoria, dal mistero della vita e della morte alla contemplazione della vastità dell’universo, dai mutamenti di pensiero e mentalità e dall’inesorabile trascorrere del tempo - per cui ciò che c’era non c’è più e tutti siamo come canne al vento - all’emigrazione e alla durezza di taluni lavori, dalla tragedia della guerra, sempre assurda, alla disperazione di quanti arrivano sulle nostre coste. E c’è il malessere, la consapevolezza di ciò che poteva essere e non è stato, di un rapporto di rabbia-amore per la nostra terra, difficile da cambiare per cui si sente fuori posto o, addirittura, fuori tempo e di notte mentre “lu munnu tuttu taci / mi nni vaju nni li seculi passati”. Il tutto condito d’una amara ironia che smorza nostalgia e malinconia e narrato in modo elegante, con tono disincantato e tuttavia accattivante, che depongono della sua sensibilità ed originalità per cui, giustamente e meritatamente, la Giuria del premio ha potuto attribuirgli il Martoglio, sottolineando la “grande efficacia comunicativa” e “la chiarezza del dettato poetico”, che sigillano “la pronunciata sicilianità spirituale e culturale” di Carbone, che ha saputo conferire alla sua silloge “una struttura espositiva ed architettonica estremamente moderna” (Motivazione del premio).
Le venature malinconiche e il sigillo di una ben pronunciata sicilianità spirituale e culturale del poeta, conferiscono alla raccolta Venti di sicilinconia di Piero Carbone il segno di una interessante suggestiva liricità.
Piero Carbone è nato a Racalmuto. Vive e insegna a Palermo. Scrive in lingua italiana e in vernacolo siciliano. Alcune sue opere sono state musicate e rappresentate. Ha curato una serie di mostre di artisti siciliani e i suoi testi figurano in cataloghi e numerose edizione d’arte.
  
Redazione
9 dicembre 2016.
       

 

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09/12/2016

Riconoscimenti. XIX edizione del Premio Teleacras "Punto Fermo"; martedi 20 dicembre

 

Prof. Mario Gaziano
Mario Gaziano

Martedì 20 dicembre alle ore 17.00, presso l'auditorium di Teleacras, avrà luogo la cerimonia ufficiale di conferimento del Premio Speciale Teleacras-Punto Fermo “Giovanni Miccichè” giunto alla XIX edizione.
Il Premio segnala le eccellenze del territorio siciliano che si sono distinte nei diversi settori, in particola nel giornalismo, nella comunicazione, nel volontariato, nell'azione di promozione sociale ed economica.
Istituito nel 1995 da Mario Gaziano e Aurelio Patti con l'allora editore, il compianto cav. Giovanni Miccichè, il Premio, assegnato nel corso degli anni a Personalità di altissimo livello, vuole essere un riconoscimento dei meriti e dei valori dei protagonisti della vita culturale, sociale, scientifica ed economica della nostra contemporaneità siciliana.
Per la XIX edizione i Premi Teleacras-Punto Fermo “Giovanni Miccichè” verranno conferiti a:
- Ch.mo prof. Salvatore Gaglio, ordinario di “Intelligenza artificiale robotica” - Università di Palermo (per Alta ricerca scientifica);
-  Avv. Antonino Cremona, Presidente Camera Civile (per Diritto e Legalità);
- Dott. Lanfranco Rizzo, Top manager Turismo (per attività turistica nazionale);
- Mirella Puma - Attrice (per attività teatrale amatoriale);
- Gianni Cimino - Imprenditore Area Commerciale (per attività commerciale storica);
- Gruppo folkloristico “Città di Agrigento” nel 40° anniversario della fondazione (per Cultura del Folklore);
- Ina Modica - giornalista responsabile ufficio stampa e comunicazione del Comune di Monreale, Presidente associazione Donnattiva che gestisce anche il centro di ascolto donna che si occupa delle donne che subiscono violenza (per promozione azione sociale);
- Teresa Di Fresco - Vice-presidente Ordine Giornalisti di Sicilia (per Giornalismo);
- Associazione ALT di Siculiana (per promozione storico-culturale);
- Suor Fernanda Di Monte (per Comunicazione e Solidarietà);
- Azienda Bellavia-Moda di Porto Empedocle (per azione di promozione e sostegno artistico-culturale).
La cerimonia sarà condotta da Egidio Terrana con Maria Grazia Castellana.
La Commissione del Premio è composta da: Enza Pecorelli Miccichè (editore - presidente), Mario Gaziano (autore Punto Fermo - componente), Aurelio Patti (autore Punto Fermo - componente), Egidio Terrana (giornalista - componente), Maria Grazia Castellana (componente).
  
Redazione
9 dicembre 2016.
       

 

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09/12/2016

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di venerdi 9 dicembre

 

Passo e... Spasso!

Appuntamento settimanale del venerdi con "Passo e... spasso!", la passeggiata "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 9 dicembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza

Via Mattarella, Via Europa, Via Sturzo, Via Puglia, Via Basilicata, Via Romita, Via Ingrao,Via Montana, Via Giuliano, Via Terranova, Viale Livatino, Via Brodolini, Via Moro, Via Archimede, Via Velina, Via Leone, Via D’Acquisto, Via Concordia, Via Gioberti, Via Fratelli Bandiera, Via Argentina, Via Cavour, Via Pisacane, Via Maroncelli, Via Liguria, Via Italia, Viale Pertini, Via Da Brescia, Via Etna, Via Manin, Piazza Marconi, Via Machiavelli,
arrivo Piazza Magnani.

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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07/12/2016

Iniziative. Aperte le iscrizioni al 2° "Laboratorio Creativo Natalizio" dell'associazione "New Dance"

 

Laboratorio Creativo Natalizio
Locandina

Viene proposta per il secondo anno l'originale l'idea dell'associazione Arte-Danza "New Dance" (Via Don Minzoni n° 1 - Grotte), diretta dalla M^ Tiziana Marsala, di organizzare un laboratorio creativo in vista delle prossime festività natalizie.
A partire dal 20 dicembre e sino al 5 gennaio si darà vita a 10 incontri, per bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni, nei quali verranno realizzate tante idee natalizie dando sfogo alla creatività. Non mancheranno gustosi dolcetti e divertenti tombolate.
Per informazioni ed adesioni è possibile contattare il numero 338.8294994.

  
Redazione
7 dicembre 2016.
  

 

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07/12/2016

Viabilità. Regolazione del traffico per la processione dell'Immacolata, giovedi 8 dicembre

 

Divieto di sosta

Per consentire lo svolgimento della processione per la Festa dell'Immacolata Concezione, in programma per giovedi 8 dicembre, è stata emessa una ordinanza al fine di regolare la circolazione nelle vie interessate dalla manifestazione.

*****

COMUNE DI GROTTE
(Agrigento)

ORDINANZA N° 50 DEL 06/12/2016

Oggetto: Chiusura transito veicolare per la processione dell'Immacolata Concezione lungo le vie cittadine.

IL RESPONSABILE DI P.O. N. 1

VISTO il programma della manifestazione della festa dell'Immacolata Concezione, dal quale si evince che il giorno 8 dicembre p.v. avrà luogo una processione che accompagnerà il simulacro della Santa per le vie  principali del paese;
CONSIDERATO che, al fine di salvaguardare l’incolumità di quanti parteciperanno alla processione e per il normale svolgimento della manifestazione, si rende necessario inibire al traffico veicolare l’intero percorso;
RITENUTO doveroso provvedere in merito, assicurando la vigilanza con apposite pattuglie del locale Corpo di Polizia Municipale;
VISTO l’art. 7 del D.L. 30.04.1992, n° 285 “Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.P.R. 16.12.1992, n° 495 “Regolamento d’esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.Lgs 18 agosto 2000, n° 267;

ORDINA

Giorno 8 dicembre 2016, dalle ore 17.00 alle ore 22.00 ed in ogni caso fino al termine della manifestazione, in Piazza Marconi, Via G. Meli, Largo Pagano, Viale Matteotti, Via F. Ingrao tratto di strada dall’angolo della Via Matteotti al Viale della Vittoria, Viale della Vittoria, Corso Garibaldi e Piazza Marconi è vietato il transito e la sosta a tutti i veicoli; il transito verrà disciplinato secondo le esigenze del momento, da apposita pattuglia di Polizia Municipale.
Tutti gli Ufficiali e gli Agenti di cui all’art. 12 del Nuovo Codice della Strada sono incaricati alla esecuzione della presente.

Dalla Residenza Municipale lì, 06 dicembre 2016

Comune di Grotte

   

Il Responsabile di P.O. n. 1
Isp. Capo Salvatore Liotta

 

 

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07/12/2016

Viabilità. Regolazione del traffico per l'esibizione del Gruppo degli Zampognari, mercoledi 7 dicembre

 

Polizia Municipale

Per consentire l'esibizione del Gruppo degli Zampognari "I Zornica" proveniente dalla Polonia, in programma per stasera mercoledi 7 dicembre in Piazza Marconi, è stata emessa una ordinanza al fine di regolare la circolazione nelle vie interessate dalla manifestazione.

*****

COMUNE DI GROTTE
(Agrigento)

ORDINANZA N° 49 DEL 06/12/2016

Oggetto: Chiusura transito veicolare per l'esibizione di un gruppo musicale di zampognari.

IL RESPONSABILE DI P.O. N. 1

VISTO il programma della manifestazione del gruppo degli zampognari "I Zornica", provenienti dalla città di Zakopane (Polonia), con il quale si comunica che il giorno 7 dicembre 2016 avrà luogo una esibizione musicale in Piazza Marconi;
CONSIDERATO che per il normale svolgimento della manifestazione si rende necessario inibire un tratto della Piazza Marconi e del Corso Garibaldi al traffico veicolare, nonché alla sosta;
VISTO l’art. 7 del D.L. 30.04.1992, n° 285 “Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.P.R. 16.12.1992, n° 495 “Regolamento d’esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada”;
VISTO il D.Lgs 18 agosto 2000, n° 267;

ORDINA

Mercoledi 7 dicembre p.v. dalle ore 18.00 alle ore 23.00 è istituito il divieto di transito e di sosta con rimozione per tutti i veicoli in Piazza Marconi e nel Corso Garibaldi (tratto di strada dalla Via Collegio fino all'angolo della Via Orsini);

Tutti gli Ufficiali e gli Agenti di cui all’art. 12 del Nuovo Codice della Strada sono incaricati alla esecuzione della presente.
L'U.T.C. è incaricato della dislocazione della segnaletica stradale e delle transenne su indicazione del Corpo di Polizia Municipale.

Dalla Residenza Municipale lì, 06 dicembre 2016

Comune di Grotte

   

Il Responsabile di P.O. n. 1
Isp. Capo Salvatore Liotta

 

 

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06/12/2016

Spettacolo. Esibizione del gruppo Zampognari "I Zornica", dalla Polonia, mercoledi 7 dicembre a Grotte

 

Gruppo Zampognari "I Zornica"
Manifesto

Si esibirà a Grotte domani, mercoledi 7 dicembre, il Gruppo degli Zampognari "I Zornica" proveniente dalla città di Zakopane, in Polonia. La manifestazione è organizzata dalla Compagnia Folkloristica "Grotte Folk - Città di Grotte" con il patrocinio del Comune di Grotte.
Il programma della manifestazione prevede, a partire dalle ore 09.00, l'esibizione del Gruppo degli Zampognari "I Zornica" nelle scuole della Città, mentre alle ore 21.00 si produrrà in uno spettacolo musicale in piazza (offerto dal Bar Marconi).
Il giorno successivo, giovedi 8 dicembre, gli stessi musicisti prenderanno parte al Raduno Internazionale degli Zampognari "Città di Erice" (TP).
  
Redazione
6 dicembre 2016.
  

 

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06/12/2016

Scuola. In pagamento le borse di studio relative all'anno scolastico 2011/2012

 

Borse di studio

A partire da ieri, lunedi 5 dicembre 2016, sono in pagamento presso l'agenzia locale della Unicredit (ex Banco di Sicilia) in Piazza Marconi, i seguenti contributi (per coloro i quali, avendone i requisiti, ne hanno avanzato richiesta) relativi agli alunni della scuola primaria (scuola elementare) e scuola secondaria di 1° (scuola media):
- borsa di studio anno scolastico 2011/2012.
I beneficiari delle borse di studio sono 198 studenti, di cui 116 della scuola elementare e 82 della scuola media. L'importo individuale da erogare a ciascun beneficiario è pari a 50,70 euro.
  
Redazione
6 dicembre 2016.
  

 

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06/12/2016

Politica. Referendum Costituzionale: "La Costituzione ha vinto!"; dichiarazione dell'on. Decio Terrana

 

S. E. Mons. Nunzio Galantino e l'on. Decio Terrana
Convegno MCL

Pubblichiamo la dichiarazione rilasciata dall'on. Decio Terrana, componente del Comitato Esecutivo Generale Del Movimento Cristiano Lavoratori (nella foto a lato, insieme a S. E. Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana), a seguito del risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.

*****

"Il Movimento Cristiano Lavoratori ha promosso una mobilitazione nazionale per difendere la Costituzione e la nostra storia democratica.
Con il nostro contributo la Costituzione ha vinto!
Grazie di cuore a nome mio personale e del presidente Nazionale Carlo Costalli.
Il nostro impegno non finisce: ora dobbiamo lavorare per attuare pienamente la Costituzione vedi l'art. 34*
".
  

 

   

Decio Terrana
Componente dell'Esecutivo Nazionale MCL
  

 
  * Art. 34 della Costituzione:
“La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.
La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”.
  
 

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06/12/2016

Dialoghi. "Delia Scala, Renzi e il Referendum"; di Giuseppe Castronovo

 

"Dialogo" del dott. Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.

Dopo momenti di riflessione per le sorti del nostro Paese a seguito del risultato elettorale che ha visto bocciata la proposta della riforma costituzionale, non è mancato qualche momento di sana distensione nel Transatlantico della Camera dei Deputati.
Giuseppe Castronovo

"Delia Scala, Renzi e il Referendum"
(Voci dal Parlamento)

On. Straccio: Collega Cencio, sai che…

On. Cencio: Dimmi pure.

On. Straccio: Circolano voci a Palazzo Chigi che il nostro Presidente del Consiglio Renzi negli ultimi giorni di frenetica campagna elettorale a  ostegno della sua riforma costituzionale abbia fatto visita anche a Delia Scala.

On. Cencio: A Delia Scala? Per dirle cosa?

On. Straccio: Le avrebbe chiesto di convincere i suoi amici, conoscenti e colleghi a votare “SI”.

On. Cencio: E lei cosa gli ha risposto?

On. Straccio: E ‘nno, e ‘nno, e ‘nno!!!

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)

  

 

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06/12/2016

Riflessioni. "La provvidenza della storia"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riflessione del prof. Antonio Pilato, docente di Filosofia e Scienze dell'Educazione, e Pittore.

*****

"La provvidenza della storia condanna e consola.
La presunzione, la saccenteria, l'ironia, la retorica, la chiacchiera, l'arroganza, la retorica e la dialettica vuota, improduttiva hanno avuto il castigo meritato.
Mi auguro che sia d'esempio".

 

   

Antonio Pilato
 

 

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05/12/2016

Politica. Referendum Costituzionale: dichiarazione del Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella

 

Il Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella
On. Mattarella

Pubblichiamo il testo della dichiarazione rilasciata dal Presidente della Repubblica on. Sergio Mattarella, a seguito del risultato del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.

Roma, 05/12/2016

"L'alta affluenza al voto, registratasi nel referendum di ieri, è la testimonianza di una democrazia solida, di un Paese appassionato, capace di partecipazione attiva.
L'Italia è un grande Paese con tante energie positive al suo interno. Anche per questo occorre che il clima politico, pur nella necessaria dialettica, sia improntato a serenità e rispetto reciproco.
Vi sono di fronte a noi impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all'altezza dei problemi del momento
".
  

 

   

Il Presidente della Repubblica
On. Sergio Mattarella
 

 

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05/12/2016

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della Settimana

 

Chiese di Grotte

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle sante Messe domenicali e gli appuntamenti ecclesiali più rilevanti.
Per agevolarne la consultazione, gli avvisi settimanali sono pubblicati anche nella pagina Chiesa.

Lunedi 5
dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.00, in chiesa Madre, santo Rosario, Stellario e santa Messa (novena animata dal Rinnovamento nello Spirito Santo);
- ore 17.00, a san Rocco, prove di canto;
- ore 18.00, a san Rocco, riunione dei catechisti;
- ore 19.00, a san Rocco, riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale.

Martedi 6
dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 16.30, in chiesa Madre, Cenacolo Mariano, santo Rosario, Stellario e santa Messa (novena dell'Immacolata animata dalla chiesa Madre).

Mercoledi 7
dicembre
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, in chiesa Madre, santo Rosario e Stellario (novena dell'Immacolata animata dalla chiesa Madre);
- ore 18.30, in chiesa Madre, santa Messa prefestiva; a seguire i Vespri in onore dell'Immacolata.

Giovedi 8
dicembre - Festa dell'Immacolata Concezione
Orari delle Sante messe:
          - ore 10.00 (chiesa San Rocco)
          - ore 11.00 e 17.30 (chiesa Madre)
          - ore 08.00, 11.30 e 17.30 (chiesa Madonna del Carmelo)
- ore 19.00, processione del simulacro dell'Immacolata lungo le vie principali del paese.

Venerdi 9
dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 08.45, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 17.30, in chiesa Madre, santa Messa.

Sabato 10
dicembre
- ore 08.45, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 09.00, a san Rocco, santa Messa;
- ore 18.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario (triduo in onore di Santa Lucia);
- ore 18.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (triduo in onore di Santa Lucia).

Domenica 11
dicembre - Giornata Pro Seminario (le offerte dei fedeli saranno destinate al Seminario di Agrigento)
- ore 08.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 10.00, nella chiesa san Rocco, santa Messa;
- ore 11.00, in chiesa Madre, santa Messa;
- ore 11.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario (triduo in onore di Santa Lucia);
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa (triduo in onore di Santa Lucia);
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, cammino di fede per i fidanzati;
- ore 18.45, in chiesa Madre, santa Messa.

Lunedi 12 dicembre
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santo Rosario e santa Messa (triduo in onore di Santa Lucia, animato dal Rinnovamento nello Spirito Santo).

Martedi 13 dicembre - Festa di Santa Lucia
- ore 06.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale;
- ore 09.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 11.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;
- ore 17.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, santa Messa;

AVVISI

Dal lunedi al venerdi, solo nei giorni feriali, nella chiesa Madonna del Carmelo alle ore 06.00, recita delle Lodi mattutine con i fratelli del Cammino Neocatecumenale.

Sabato 10 e lunedi 12 dicembre, la santa Messa in chiesa Madre sarà celebrata alle ore 08.45.

Domenica 11 dicembre si celebra la Giornata Pro Seminario; le offerte dei fedeli raccolte durante le sante Messe saranno destinate al Seminario di Agrigento.

Orari delle Sante Messe in vigore dal 30/10/2016:

   Feriali:
   ore 08.45, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 17.30, chiesa Madre

   Prefestivi:
   ore 18.30, chiesa Madre
   ore 20.15, chiesa San Francesco (animata dalle comunità neocatecumenali)

   Festivi:
   ore 08.00, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 10.00, chiesa San Rocco
   ore 11.00, chiesa Madre
   ore 11.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 17.30, chiesa Madonna del Carmelo
   ore 18.45, chiesa Madre
 

 

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05/12/2016

Votazioni. "Referendum Costituzionale": risultati completi e dettagliati del voto a Grotte

 

"Referendum Costituzionale": risultati, nel dettaglio, del voto a Grotte.
Scheda riepilogativa


 

La percentuale di affluenza alle urne a Grotte è stata pari al 50,71% degli aventi diritto al voto. Su 4723 elettori, 2395 si sono recati alle urne: 1241 uomini su 2223 e 1154 donne su 2500.
Entrando nel merito del quesito referendario, si registra la schiacciante prevalenza dei "NO", che hanno raggiunto quota 1535 (pari al 65,07% dei voti validi), mentre i "SI" si sono fermati a 824 (pari al 34,93% dei voti validi). Per completare il quadro vanno aggiunte altre 32 schede nulle e 4 schede bianche.
I dati completi, per singola sezione, sono disponibili nella scheda a lato.

Si ringrazia il personale dell'Ufficio Elettorale del Comune di Grotte per la disponibilità e collaborazione.


Redazione
5 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
      

 

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04/12/2016

Votazioni. "Referendum Costituzionale": dati di affluenza alle urne (alle ore 23.00)

 

Referendum Costituzionale
Referendum

Fac-simile della scheda per il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016
Fac-simile
 

Oggi, domenica 4 dicembre 2016, i cittadini italiani sono chiamati alle urne per esprimersi sul referendum costituzionale "Renzi-Boschi". Si vota dalle ore 07.00 alle ore 23.00. Si tratta di un referendum confermativo, per cui non è richiesto alcun quorum. I dati di affluenza alle urne verranno comunicati alle ore 12.00, 19.00 e 23.00. Le operazioni di scrutinio si svolgeranno subito dopo la chiusura dei seggi.

Hanno votato, alle ore 23.00 del 04/12/16:
1241 uomini (su 2223 aventi diritto);
1154 donne (su 2500 aventi diritto),
per un totale di 2395 elettori (su 4723 aventi diritto).
La percentuale di affluenza alle urne è stata perciò pari al 50,71 %.

Hanno votato, alle ore 19.00 del 04/12/16:
905 uomini (su 2223 aventi diritto);
800 donne (su 2500 aventi diritto),
per un totale di 1705 elettori (su 4723 aventi diritto).
La percentuale di affluenza alle urne è stata perciò pari al 36,1 %.

Hanno votato, alle ore 12.00 del 04/12/16:
258 uomini (su 2223 aventi diritto);
192 donne (su 2500 aventi diritto),
per un totale di 450 elettori (su 4723 aventi diritto).
La percentuale di affluenza alle urne è stata perciò pari al 9,53 %.

Si ringrazia il personale dell'Ufficio Elettorale del Comune di Grotte per la disponibilità e collaborazione.


Redazione
4 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
      

 

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04/12/2016

Iniziative. Agrigento, "Spazio Temenos": 1^ edizione del Premio Karkinos; sabato 17 dicembre

 

Premio Karkinos
Logo

Ultimi ritocchi al lavoro delle Commissioni Scientifiche della 1^ edizione del Premio Karkinos 2016, organizzata dall’Associazione Culturale “Antiche Tradizioni Popolari” presieduta dal dott. Carmelo Cantone. La manifestazione, nata da un’idea di Alfonso Russo, si prefigge di evidenziare e premiare alcune delle eccellenze agrigentine; personalità che si sono distinte in diversi campi, che hanno amato la città di Agrigento e che ne rappresentano quindi il valore aggiunto. Il Premio Karkinos prende spunto da un’antica moneta siculo-greca. Karkinos, che in greco significa granchio, viene assimilato allo spirito ed al carattere di chi abita in questa parte della bella e fascinosa Sicilia. Un animale piccolo ma molto abile, dotato di due grandi chele che, come in un abbraccio, simboleggiano l’ospitalità degli agrigentini. Una grande squadra sta lavorando da tempo alla riuscita del Premio, la cui 1^ edizione avrà luogo il 17 dicembre alle 17.30 presso la prestigiosa cornice dello “Spazio Temenos” ex chiesa S. Pietro, in via Pirandello ad Agrigento. Otto commissioni scientifiche sceglieranno i nomi che verranno  premiati: 8 eccellenze autoctone più un “Premio Speciale” dedicato ad una personalità del territorio che si è distinta a livello nazionale. Queste le categorie dei premi: Turismo, Sport, Arte & Cultura, Scienze, Fair Play, Teatro, Comunicazione, Musica e “Premio Speciale Solidarietà e Generosità Umanitaria”.
  
Redazione
4 dicembre 2016.
  

 

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04/12/2016

Moda. 2^ edizione del wedding & luxury event "La Nuit Blanche"; domenica 11 dicembre a Favara

 

La Nuit Blanche
Modelli

La Nuit Blanche
Invito

Domenica 11 dicembre si terrà la 2^ edizione del wedding & luxury eventLa Nuit Blanche”, manifestazione creata per le coppie di futuri sposi.
Arte, musica, esposizioni si intersecano per dar vita ad un appuntamento magico. Ad ospitare ancora una volta la kermesse, una cornice d’eccezione, il duecentesco Castello Chiaramonte di Favara, di nobili origini come nobile e raffinato sarà il tema della serata. A partire dalle ore 17.00 le future coppie, ma anche tutti gli interessati, potranno percorrere gli interni del palazzo, ammirando un selezionato parterre di espositori pronti a mostrare ai futuri sposi le nuove tendenze per un matrimonio da favola.
Alle ore 19.00 si darà inizio al defilé; in passerella grandi firme di abiti da sposa, sposo e cerimonia. Non mancheranno i defilé dei più piccoli e gli interventi artistici. Madrina di questa seconda edizione sarà la bellissima Miss Sicilia Chiara Esposito, classificatasi nella finalissima di Miss Italia con il titolo di Miss Eleganza. Gli organizzatori Luca Schifano ed Eya Khdiri non potevano fare scelta migliore, visto l’eleganza e la solennità dell’appuntamento.
A dar voce alla sfilata, il conduttore Angelo Palermo.
La Nuit Blanche: un’occasione da non perdere per vivere un vero incantesimo.

  
Redazione
4 dicembre 2016.
  

 

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03/12/2016

Votazioni. Domenica 4 dicembre, "Referendum Costituzionale"; quesito, orari e modalità

 

Referendum Costituzionale
Referendum


Fac-simile della scheda per il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016
Fac-simile
 

Domani, domenica 4 dicembre 2016, i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi sul referendum costituzionale "Renzi-Boschi". Si tratta di un referendum confermativo, per cui non è richiesto alcun quorum.
Il quesito
"
Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione» approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”.
Chi può votare
Possono votare i cittadini iscritti nelle liste elettorali, che abbiano compiuto il 18° anno di età entro il giorno del referendum. All’elettore saranno richiesti un documento di riconoscimento in corso di validità e la tessera elettorale. Chi ha smarrito la tessera elettorale, o ha finito lo spazio per il timbro, può farne richiesta presso l’Ufficio Elettorale (che rimarrà aperto durante l’intero orario di apertura dei seggi).
Quando si vota
Si potrà votare soltanto nella giornata di domenica 4 dicembre, dalle ore 07.00 alle ore 23.00 (alle ore 23.00 i votanti presenti nel seggio saranno comunque ammessi a votare). Lo scrutinio dei voti inizierà subito dopo la chiusura delle operazioni di voto.
Come si vota?
Il voto si esprime scrivendo una "X" sul "SI" o sul "NO" che si trovano prestampati sulla scheda (vedi fac-simile a lato).
Validità della consultazione
Trattandosi di un referendum confermativo, l'esito del referendum sarà valido qualunque sia il numero dei votanti che si recheranno alle urne.

Redazione
3 dicembre 2016
     

 

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03/12/2016

Tributi. Ridotta del 10% la Tassa sui Rifiuti del 2016 per i cittadini di Grotte; nota dell'Amministrazione

 

Ridotta del 10% la Tassa sui Rifiuti

"É ufficiale: la bolletta Tari del cittadino grottese sarà ridotta per il 2016 del 10%". Così inizia la nota diramata dall'Amministrazione comunale di Grotte. "Un vero e proprio traguardo raggiunto dal Comune di Grotte che ha avviato la differenziata con notevoli sacrifici dall’8 agosto 2016. Con non poca attenzione - vi si legge ancora - si è voluto monitorare costantemente sia la corretta selezione dei rifiuti da parte dei cittadini sia la parsimoniosa razionalizzazione della spesa complessiva del servizio nei suoi innumerevoli capitoli. Grotte in pochi mesi conquista il primato per il rigoroso rispetto dell’ambiente". Nel documento a firma del sindaco Paolino Fantauzzo, dell'assessore all'Ambiente Piero Castronovo e dell'assessore al Bilancio Diego Aquilina si ricordano anche le "molte iniziative messe in campo, a partire dalle sensibilizzazioni nelle scuole, alla distribuzione capillare di volantini a tutti i cittadini, alla campagna per l’utilizzo delle compostiere, al controllo del territorio sin dai primi giorni di raccolta (abbandono abusivo di rifiuti – errata selezione)".
Nonostante la raccolta differenziata "porta a porta" nell'anno in corso sia stata effettuata soltanto per 5 mesi (da agosto a dicembre incluso), l'Amministrazione ha ritenuto di poter operare la riduzione della TaRi del 10% per l'ammontare relativo all'intero anno 2016. I cittadini grottesi, cha hanno già versato un primo acconto entro il 30 aprile ed un secondo acconto entro il 31 agosto, nella terza rata di conguaglio da versare entro il 31 dicembre troveranno la detrazione relativa al 10% dell'ammontare della TaRi da loro dovuta, nonché altre eventuali detrazioni o agevolazioni spettanti (l'utilizzo della compostiera ed il conferimento della raccolta differenziata all'isola ecologica sino al 7 agosto 2016).
Per verificare l'ammontare della riduzione spettante, basta calcolare il 10% del
"Totale TaRi 2016" indicato nel "prospetto di liquidazione" riportato nella lettera inviata ai cittadini lo scorso aprile, contenente in allegato i due modelli F24 utilizzati per il versamento degli acconti di aprile ed agosto.
Con il prossimo invio del modello F24 per il versamento del saldo, l'Amministrazione comunale farà recapitare ai cittadini una lettera (che anticipiamo di seguito) nella quale sarà comunicata la riduzione della TaRi, con l'invito ad incrementare e migliorare la differenziata al fine di salvaguardare l'ambiente ed ottenere ulteriori riduzioni.
  
Carmelo Arnone
3 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.

COMUNE DI GROTTE
(Agrigento)

Gentile concittadino/contribuente, con la presente ti comunichiamo che la tua bolletta TARI è stata ridotta del 10%.
Come ormai noto, l’otto agosto 2016 ha avuto inizio il nuovo sistema di gestione dei rifiuti attraverso la raccolta porta a porta.
Tale sistema ha modificato le abitudini di ammasso dei rifiuti domestici di ogni singola famiglia imponendo un maggior impegno nella selezione quotidiana degli stessi.
Una scommessa non facile, che ha visto l’Amministrazione Pubblica Locale ed i Cittadini tutti protagonisti di un vero e proprio cambiamento epocale.
Una scommessa vinta sia per quanto riguarda la percentuale di differenziazione del rifiuto, che già dal secondo mese di raccolta ha raggiunto il 62%, sia per quanto riguarda la riduzione del costo complessivo del servizio, che oggi ci consente di diminuire la bolletta di tutti i cittadini di Grotte del 10% per soli 5 mesi di raccolta differenziata.
Nella consapevolezza che il costo complessivo del servizio di gestione ambientale viene ribaltato per legge, a chiusura di ogni anno solare, sulla bollettazione TARI, si rende necessario sottolineare che il nostro Comune per il 2016 ha subito aumenti di costo legati, da un lato all’obbligo imposto con ordinanza del Presidente della Regione di conferire i rifiuti presso la discarica di Lentini (CT) per un lungo periodo di tempo e dall’altro all’aumento successivo di circa il 50 % dei costi di conferimento presso la discarica di Siculiana.
Un maggiore rigore nella quotidiana differenziazione del rifiuto può condurci ad ulteriori riduzioni delle nostre bollette.
Confidiamo nella serietà, costanza e perseveranza del cittadino grottese che assieme al nostro doveroso sacrificio ha dimostrato volontà, sensibilità, dedizione e rispetto  dell’ambiente.
Rispettare l’ambiente e continuare a rispettarlo significa rispettare noi stessi e le future generazioni.
  

 

    Il Sindaco - Paolino Fantauzzo
L’Assessore all’Ambiente - Piero Castronovo
L’Assessore al Bilancio - Diego Aquilina
 
 

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02/12/2016

Dialoghi. "Riforma costituzionale renziana"; di Giuseppe Castronovo

 

"Dialogo" del dott. Giuseppe Castronovo, studioso ed autore di testi di Diritto.

Al Circolo della Concordia abbiamo discusso, in una delle ultime riunioni, di un aspetto della riforma costituzionale renziana che secondo il Prof. Vezio "riduce lo spazio della democrazia partecipativa diretta".
Giuseppe Castronovo

"Riforma costituzionale renziana: riduce lo spazio della democrazia partecipativa diretta"
(Dai dibattiti svolti al “Circolo della Concordia” )

Renzo: Amici, finalmente ci siamo! La campagna elettorale per la riforma costituzionale di Renzi è finalmente - e sottolineo finalmente - arrivata alle ultime battute.

Giacomo: Mi piace che tu utilizzi l’avverbio “finalmente”. Prof. Vezio qual è il punto per il quale questa riforma va secondo lei ricordata?

Vezio: Toglie agli elettori la scheda elettorale per l’elezione dei Senatori. E questo significa che la riforma di Renzi “riduce lo spazio della democrazia partecipativa diretta”.

Alessio: Può spiegarci meglio  questa affermazione?

Vezio: L’aspetto più scandaloso di questa modifica è che ad uscirne ammaccato è l’articolo 1 della Costituzione il quale dispone che  “la sovranità appartiene al popolo”. La riforma renziana - è bene ricordarlo - trasferisce il luogo in cui si svolge l’elezione dei Senatori dalle aule scolastiche dove eravamo abituati a ricevere due schede (una per la Camera e una per il Senato) alle aule dei Consigli regionali. Se viene confermata la riforma renziana d’ora in avanti saranno i Consiglieri regionali e non più noi cittadini elettori ad eleggere i Senatori.
Ma c’è un altro aspetto che meriterebbe maggiore riflessione. Un aspetto che in campagna elettorale è stato ignorato perché costituisce una vera e propria offesa all’autonomia del potere legislativo e dell’indipendenza dei Parlamentari.
Non potete non ricordare che i Senatori del Partito Democratico Vannino Chiti e Corradino Mineo, che nella Commissione Affari Costituzionali del Senato si opponevano allo spossessamento di noi elettori del diritto di eleggere i Senatori, vennero su ordine dello stesso Renzi sostituiti con altri due Senatori che votarono nel rispetto della volontà renziana.
Per non parlare della finta soppressione delle Province.
Finora la vera riforma consiste nell’aver sottratto, anche questa volta, la scheda elettorale a noi elettori.
Di questo parleremo un altro giorno.
     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)

  

 

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02/12/2016

Iniziative. "Passo e... spasso!", la "Passeggiata della Salute"; percorso di venerdi 2 dicembre

 

Passo e... Spasso!

Appuntamento settimanale del venerdi con "Passo e... spasso!", la passeggiata "della salute".

Questo sarà il programma ed il nuovo percorso di oggi, venerdi 2 dicembre:
ore 20.00 raduno in piazza mercato (Piazza A. Magnani);
ore 20.15 partenza

Via Mattarella, Via Ingrao, Via Comitini, Via delle rose, Via Sturzo, Via Arno, Via Cirillo, Via San Giovanni, Via Rossini, Via Alfieri, Via Cavour, Via Gramsci, Via Gen. Dalla Chiesa,Via Santa Venera, Via Don Minzoni, Via Padre Pio, Viale della Vittoria, Via Leopardi, Via Pirandello, Vicolo Verdi, Via Roma,Via Mercurio, Via Machiavelli,
arrivo Piazza Magnani.

Per partecipare, del tutto gratuitamente, basta calzare comode scarpe ed avere un pizzico di buona volontà. Non si tratta di una corsa ma di una vera e propria passeggiata lungo un percorso per nulla difficoltoso.
 

 

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02/12/2016

Attualità. "Non perdo la fiducia nella democrazia e nella bontà dell'animo umano"; di Giovanni Volpe

 

Giovanni Volpe
Giovanni Volpe

Decenni di malgoverno hanno trasformato il popolo, quello che vota, in un mostro.
Forse lo è sempre stato agli occhi snob dei più elevati, i golpe plateali però non si usano più, sono terribilmente e fastidiosamente fuori moda.
Adesso va per la maggiore il massonico concetto della lupara bianca applicata alla democrazia.
La profezia pasoliniana trova il suo compimento: il capitalismo ha generato mostri, la globalizzazione li ha liberati e messi in circolo, la finanza comanda gli eserciti.
Non prendendo in considerazione la possibilità di controllo fraudolento del voto nel senso di brogli, il popolo quando vota lo fa seguendo bisogni, rincorrendo chimere, mettendo sul piatto la propria incomprensione dei meccanismi politici.
Un popolo privato di cultura e ridotto alla miseria diviene quel sottoproletariato che alimenta le destre.
La classe media che ha studiato - il minimo sindacale almeno - che ci ha creduto - o che c'ha voluto credere -, non ha più riferimenti a sinistra e adesso ha due scelte: il carro del vincitore - sperando lo sia sul serio - oppure la protesta a oltranza finché non si vedrà all'orizzonte qualcuno o qualcosa che ricordi anche da lontano un'idea socialista alternativa e organizzata, o ancora deve, per necessità, smettere di credere nel popolo, ignorarlo, decidere a tavolino di decidere per lui.
La medio borghesia che, raggiunta l'unità, precipitò nel relativismo, portò a quello smarrimento intellettuale inizialmente di tipo scapigliato, poi all'entusiasmo scientifico ma conservatore del verismo, quindi ancora al crepuscolarismo intimista e nostalgico e al futurismo virile e roboante, il tutto ben collocato dentro una onnicomprensiva cornice decadente.
Passò quindi del tempo, il superuomo contro la classe operaia, lutti su lutti, progressi su progressi, trattati su trattati, arrivarono gli anni che dalla Montessori a Dolci diedero dignità a un sistema d'istruzione che doveva formare uomini e cittadini; anni in cui veramente nessuno doveva rimanere indietro e talmente ci portarono a livello che persino io, che non ero un intellettuale di Montmartre ma il figlio di un carabiniere e di una casalinga, potevo contestare i miei professori e sostenere che l'educazione stessa era un sintomo fascista.
Oggi pavento paure assai simili a quelle dei borghesi decadenti, decaduto com'è l'ideale egualitario, constatato il disastro culturale nel quale mi aggiro, temo la peggiore delle derive autoritarie, quella camuffata di democrazia; quella fatta per salvare il popolo da se stesso giacché, la storia lo insegna, è così che si consegnano milioni di bambini, donne e uomini al sacrificio, ritenendolo cioè un male necessario per il progresso stesso dell'umanità.
Il cane si morde la coda.
Viene il voltastomaco, ma non perdo la fiducia né nella democrazia e nemmeno nella bontà dell'animo umano.
  

Giovanni Volpe
2 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  

 

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02/12/2016

Referendum. "Il mio dissenso nei confronti della riforma costituzionale"; di Roberto Scarpinato

 

Roberto Scarpinato
Roberto Scarpinato

Roberto Scarpinato, magistrato, è l’attuale Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Palermo. Inizia la carriera in magistratura nel 1980. Dopo avere prestato servizio presso la Procura della Repubblica di Palermo, nel 1991 entra a far parte del pool antimafia collaborando con Giovanni Falcone e con Paolo Borsellino. Si occupa delle requisitorie ai processi sugli omicidi politico-mafiosi di Piersanti Mattarella, Pio La Torre, Michele Reina e Carlo Alberto Dalla Chiesa. Da Procuratore Aggiunto conduce indagini sui rapporti tra la mafia e la massoneria deviata, sulla “trattativa” tra lo Stato e Cosa Nostra nel periodo delle stragi, e sui rapporti tra mafia ed economia. Nel giugno 2010 viene nominato Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Caltanissetta. Il 7 febbraio 2013 è nominato, dal plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, nuovo Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Palermo. Il seguente intervento è stato pronunciato al Palazzo di Giustizia di Palermo il 22 novembre 2016, nel corso del Seminario di Studi sulla Riforma della Costituzione.

*****

Il mio dissenso nei confronti della riforma costituzionale è dovuto a vari motivi che, per ragioni di tempo, potrò esplicare solo in piccola parte.
In primo luogo perché questa riforma non è affatto una revisione della Costituzione vigente, cioè un aggiustamento di alcuni meccanismi della macchina statale per renderla più funzionale, ma con i suoi 47 articoli su 139 introduce una diversa Costituzione, alternativa e antagonista nel suo disegno globale a quella vigente, mutando in profondità l'organizzazione dello Stato, i rapporti tra i poteri ed il rapporto tra il potere ed i cittadini.
Una diversa Costituzione che modificando il modo in cui il potere è organizzato, ha inevitabili e rilevanti ricadute sui diritti politici e sociali dei cittadini, garantiti nella prima parte della Costituzione.
Basti considerare che, ad esempio, la riforma abroga l'articolo 58 della Costituzione vigente che sancisce il diritto dei cittadini di eleggere i senatori, e con ciò stesso svuota di contenuto l'art. 1 della Costituzione, norma cardine del sistema democratico che stabilisce che la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Nella diversa organizzazione del potere prevista dalla riforma, questo potere sovrano fondamentale per la vita democratica, viene tolto ai cittadini e attributo alle oligarchie di partito che controllano i consigli regionali.
Poiché, come diceva Hegel, il demonio si cela nel dettaglio, questo dettaglio - se così vogliamo impropriamente definirlo - racchiude in sé e disvela l'animus oligarchico e antipopolare che - a mio parere - attraversa sottotraccia tutta la riforma costituzionale, celandosi nei meandri di articoli la cui comprensione sfugge al cittadino medio, cioè a dire alla generalità dei cittadini che il 4 dicembre saranno chiamati a votare.
I fautori della riforma focalizzano l'attenzione e il dibattito pubblico sulla necessità di ridimensionare i poteri del Senato eliminando il bicameralismo paritario, questione sulla quale si può concordate in linea di principio, ma glissano su un punto essenziale: perché pur riformando il Senato avete ritenuto indispensabile espropriare i cittadini del diritto-potere di eleggere i senatori?
Il bicameralismo così come lo volete riformare non poteva funzionare altrettanto bene lasciando intatto il diritto costituzionale dei cittadini di eleggere i senatori?
Perché questo specifico punto della riforma è stato ritenuto tanto essenziale da determinare addirittura l'epurazione dalla Commissione affari costituzionali dei senatori del Pd Corradino Mineo e Vannino Chiti che si battevano per mantenere in vita il diritto dei cittadini di eleggere i senatori?
Forse uno degli obiettivi che si volevano perseguire, ma che non possono essere esplicitati alla pubblica opinione, era proprio quello di restringere gli spazi di partecipazione democratica e di estromettere il popolo dalla macchina dello Stato?
Dunque secondo voi la ricetta migliore per curare la crisi della democrazia e della rappresentanza, è quella di restringere ancor di più gli spazi di democrazia e di rappresentanza?
Questo travaso di potere dai cittadini alle oligarchie di partito non riguarda solo il Senato, ma anche la Camera dei Deputati e viene realizzato mediante sofisticati meccanismi che sfuggono alla comprensione del cittadino medio.
La nuova legge elettorale nota come l'Italicum, che costituisce una delle chiavi di volta della riforma, attribuisce infatti ai capi partito e ai loro entourage il potere di nominare ben 100 deputati della Camera, imponendoli dall'alto senza il voto popolare.
Questo risultato viene conseguito mediante il sistema dei capilista bloccati inseriti di autorità nelle liste elettorali presentate nei 100 collegi nei quali si suddivide il paese, e che vengono eletti automaticamente con i voti riportati dalla lista, senza che nessun elettore li abbia indicati. Gli elettori potranno esprimere un voto di preferenza per un altro candidato oltre il capolista, ma i voti di preferenza così espressi saranno presi in considerazione solo se lista da loro votata avrà ottenuto più di cento deputati in campo nazionale, perché i primi cento posti sono bloccati per le persone "nominate" dai gruppi dirigenti del partito in base a particolari vincoli di fedeltà.
Così per formulare un esempio, se una lista ottiene un totale nazionale di voti pari a 100 deputati, nessuno dei candidati scelti dagli elettori dal 101 in poi con il voto di preferenza potrà essere eletto alla Camera, perché tutti i posti disponibili sono stati esauriti.
Ora poiché il premio di maggioranza previsto dall'Italicum attribuisce al partito vincitore delle elezioni 340 deputati su 630, tutti i partiti della minoranza potranno portare alla Camera nel loro insieme complessivamente 290 deputati, e, quindi, ciascuno solo una quota di deputati intorno a 100 o ad un sottomultiplo di cento.
Il che significa che entreranno alla Camera per le minoranze solo i capilista bloccati, nominati dai capi partiti. Nessuno o quasi dei candidati scelti dagli elettori oltre i cento con i voti di preferenza, farà ingresso in Parlamento.
Ne consegue che ben due terzi dei cittadini italiani votanti, tanti quanti sono rappresentati dalla somma dei partiti della minoranza nell'attuale panorama tripolare nazionale, saranno di fatto privati del diritto di scegliere i propri rappresentanti alla Camera.
Se questa è la sorte riservata ai cittadini elettori delle minoranze, è interessante notare come il congegno dei cento capilista bloccati, unito ad altri, consegua poi l'ulteriore risultato antidemocratico di determinare una distorsione della rappresentanza parlamentare anche nel partito di maggioranza, e di realizzare una sostanziale abolizione della separazione dei poteri tra legislativo ed esecutivo.
Per spiegare come ciò verifichi, occorre comprendere come opera il combinato disposto della riforma e dell'Italicum.
L'articolo 2 comma 8 dell'Italicum stabilisce: "I partiti o i gruppi politici organizzati che si candidano a governare depositano il programma elettorale nel quale dichiarano il nome e il cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica". In questo modo il voto per la forza politica "che si candida a governare" è anche il voto per il "capo della forza politica" che si candida a divenire il capo del governo, in contrasto con l'art. 92 della Costituzione, rimasto inalterato, che ne affida la nomina al Presidente della Repubblica sulla base delle indicazioni dei gruppi parlamentari. Come è stato osservato, sarà ben difficile non solo la nomina di una persona diversa, ma perfino la sfiducia, destinata inevitabilmente a provocare lo scioglimento della Camera.
Ciò posto, tenuto conto che, come accennato, 1'Italicum attribuisce alla medesima oligarchia di partito che esprime il leader della forza politica candidato a capo del governo, la possibilità di nominare cento deputati della Camera, è evidente che tale gruppo oligarchico nominerà capilista, e quindi deputati ipso facto, tutti i componenti del gruppo ed i fedelissimi del leader. Si tratta di un numero di deputati che già di per sé attribuisce al futuro capo del governo la Golden share per il controllo della maggioranza alla Camera dei deputati, perché equivale a circa un terzo dei deputati eleggibili dal partito. Qualunque studioso di diritto societario sa bene che l'amministratore delegato di una azienda che detiene un terzo della quota azionaria, è in grado di controllare l'intera azienda. Ma non finisce qui. Il leader futuro capo del governo ed il suo entourage dopo avere nominato 100 deputati, tanti quanti sono i collegi elettorali del paese, sono gli stessi che formano la lista degli altri candidati non bloccati, per i quali gli elettori hanno la possibilità di esprimere una preferenza o due a condizione che si votino candidati di sesso diverso.
La riforma costituzionale non prevede alcuna norma che imponga (così come, ad esempio, l'art. 21 della Costituzione tedesca) che l'ordinamento interno dei partiti debba essere conforme ai principi fondamentali della democrazia e che garantisca, di conseguenza, una selezione democratica dei candidati da inserire nelle liste elettorali. Dunque la stessa oligarchia partitica che elegge se stessa con il sistema dei 100 capilista bloccati, ha la possibilità di cooptare, inserendoli nella lista dei candidati votabili, solo personaggi ritenuti affidabili e obbedienti, escludendo dalla lista gli indipendenti e gli esponenti delle opposizioni interne, oppure relegandoli in posizioni marginali.
Ma non finisce qui.
L'Italicum ha in serbo un altro congegno a disposizione delle oligarchie di partito per selezionare persone da cooptare nella maggioranza parlamentare del futuro capo del governo. Si tratta della possibilità di candidare la stessa persona in ben dieci diversi collegi contemporaneamente. Il candidato eletto in più collegi deve scegliere il collegio che preferisce. In quello in cui rinuncia, al suo posto viene eletto il candidato che ha ottenuto più voti di preferenza dopo di lui. Il gruppo oligarchico che esprime il leader futuro capo del governo ha in questo modo la possibilità di neutralizzare eventuali candidati espressi dai territori e ritenuti non affidabili, stabilendo che il candidato eletto in più circoscrizioni e fedele alla leadership, scelga la circoscrizione nella quale altrimenti al suo posto verrebbe eletto il candidato non gradito, che viene così escluso dalla Camera.
Grazie a questi congegni elettorali, lo stesso gruppo oligarchico che designa come capo del Governo il capo del partito di maggioranza, acquisisce la possibilità di controllare contemporaneamente sia il Governo che la Camera dei deputati.
Si realizza così un continuum tra Camera dei deputati e Governo espressione entrambi dello stesso gruppo oligarchico che abolisce di fatto la separazione dei poteri tra legislativo ed esecutivo, e la Camera si trasforma da organo espressione della sovranità popolare che controlla il governo dando e revocando la fiducia, in Camera di ratifica delle iniziative legislative promosse dal Capo del Governo, il quale è allo stesso tempo capo del partito di maggioranza.
Il capo del Governo/capopartito oltre ad avere una supremazia di fatto sulla Camera nei modi accennati, ha anche una supremazia istituzionale in quanto la riforma gli attribuisce il potere di dettare l'agenda dei lavori parlamentari con il meccanismo delle leggi dichiarate dal Governo di urgenza che devono essere approvate entro 70 giorni.
Interessante notare che la stessa corsia preferenziale non è prevista per le leggi di iniziativa parlamentare, così che il governo è in grado di colonizzare ancor di più l'attività legislativa del parlamento.
Alla sostanziale desovranizzazione del popolo, alla disattivazione della separazione tra potere esecutivo e potere legislativo e, quindi, del ruolo di controllo di quest'ultimo sul primo, si somma poi la disattivazione del ruolo delle minoranze che, sempre grazie all'Italicum, sono condannate per tutta la legislatura alla più totale impotenza, avendo a disposizione in totale solo 290 deputati rispetto ai 340 della maggioranza governativa.
E ciò nonostante che nell'attuale panorama politico multipolare, le minoranze siano in realtà la maggioranza reale nel paese, assommando i voti di due terzi dei votanti a fronte del residuo terzo circa, ottenuto dal partito del capo del governo.
Grazie alla lampada di Aladino del combinato disposto della riforma costituzionale e dell'Italicum, un ristretto gruppo oligarchico autoreferenziale in grado di auto cooptarsi prescindendo in buona misura nei modi accennati dai voti di preferenza espressi da una minoranza del paese, pari a circa un terzo dei votanti, che lo porta al potere, è in grado di divenire il gestore oligopolistico delle leve strategiche dello stato, cioè della Camera e del Governo.
Azionando sinergicamente tali leve, il gruppo nell'assenza di ogni valido contro bilanciamento è in grado di esercitare un potere politico-istituzionale di supremazia sugli apparati istituzionali nei quali si articola lo Stato: dalla Rai, alle Partecipate pubbliche, agli enti pubblici economici, alle varie Authority, ai vertici delle Forze di Polizia, dei Servizi segreti, e via elencando. Si pongono così le premesse per realizzare uno spoil system generalizzato, finalizzato a garantire l'autoriproduzione del gruppo oligarchico mediante la nomina ai vertici degli apparati che contano solo persone di provata consonanza politica e fedeltà.
Tramite questi e molti altri sofisticati meccanismi che per ragioni di tempo non posso spiegare, si pongono così a mio parere le premesse per una transizione occulta da un repubblica parlamentare imperniata sulla sovranità popolare, sulla centralità del Parlamento e sulla separazione dei poteri, ad un regime oligarchico nel quale il potere reale si concentra nelle mani di una oligarchia che occupa il cuore nevralgico dello stato.
Per giustificare la sostituzione della Costituzione vigente con una nuova Costituzione, i promotori della riforma si sono appellati ad argomenti che si rivelano non ancorati alla realtà e che, proprio per questo motivo, suscitano, a mio parere, serie perplessità, giacché se le ragioni della riforma dichiarate non sono radicate nella realtà, se ne deve dedurre che vi sono altre ragioni che non si ritiene politicamente pagante esplicitare.
Si sostiene infatti che questa riforma sarebbe finalizzata a tagliare i costi della politica e sarebbe necessaria ed urgente per risolvere i problemi del paese.
Quanto all'inconsistenza del primo argomento - cioè lo scopo di tagliare i costi della politica - non ritengo di dovermi soffermare. La Ragioneria dello Stato in una relazione trasmessa al Ministro per le riforme in data 28 ottobre 2014 ha stimato il risparmio di spesa conseguente alla riforma del Senato pari a 57,7 milioni di curo, una cifra ridicola rispetto al bilancio statale, e che potrebbe essere risparmiata in mille altri modi con leggi ordinarie senza alcuna necessità di stravolgere la Costituzione.
Per esempio tagliando i costi della corruzione, i costi della evasione fiscale, invece di tagliare la democrazia.

Il secondo argomento dei sostenitori del Sì è, come accennavo, che la riforma è necessaria ed urgente per risolvere i problemi del paese, in quanto il bicameralismo paritario determina un patologico rallentamento del processo legislativo, ed in quanto l'attuale assetto costituzionale impedisce una governabilità del paese agile, flessibile, necessaria per reggere le sfide della globalizzazione.
Se questo è lo scopo dichiarato, non risulta che siano stati indicati dai fautori del Sì i problemi del paese che sarebbero stati causati in passato dalla farraginosità dei meccanismi istituzionali previsti dalla Costituzione vigente e che, invece, troverebbero immediata soluzione con la riforma della Costituzione.
Forse la completa assenza di una politica industriale che perdura da oltre un quarto di secolo e a causa della quale dal 2008 ad oggi sono passati al capitale straniero più di 500 marchi storici di tutti i settori strategici dell'industria nazionale?
Dall'elettronica, alle automobili, alle comunicazioni, agli elettrodomestici, alle ferrovie, all'aerospaziale, all'agroalimentare, alla moda, l'elenco dei marchi passati al capitale straniero dà la sensazione di una silenziosa Caporetto nazionale: Pirelli, Pininfarina, Indesit, Ansaldo Breda, Italcementi; Edison, Buitoni, Parmalat, Fendi, Bulgari, Gucci, Valentino, etc.
Forse la disoccupazione giovanile che raggiunge livelli record in ambito europeo e l'emigrazione all'estero di centinaia di migliaia di giovani laureati che nel nostro paese non hanno alcun futuro?
Forse la gigantesca evasione fiscale (la terza del mondo dopo Messico e Turchia) con un mancato introito per le casse dello stato che mette in ginocchio l'erogazione dei servizi sociali?
Ciascuno può allungare a piacimento la lista dei gravi problemi nei quali versa il paese e che lo stanno avvitando in una spirale di declino che sembra senza fine, e stilare dal suo punto di vista una diversa gerarchia della gravità di tali problemi.
Ma pur nella diversità delle opzioni, un fatto è certo: nessuno di questi problemi è addebitabile al bicameralismo paritario e alla Costituzione del 1948.
Una classe dirigente che si è rivelata inadeguata a reggere le sfide della complessità e che si è resa responsabile del declassamento economico e sociale del paese, ora tenta di scaricare le proprie responsabilità sul capro espiatorio di una Costituzione del 1948 che nulla ha da spartire con le cause della crisi economica.
Non basta.
Gli uffici studi del Parlamento hanno documentato quanto sia priva di fondamento nella realtà la narrazione dei sostenitori del Sì secondo cui il bicameralismo paritario avrebbe enormemente dilatato i tempi di approvazione delle leggi a causa della navetta tra la Camera dei Deputati ed il Senato, quando una delle due camere apporta modifiche ai progetti di legge approvati dall'altra.
In questa legislatura sono state sino ad oggi approvate 250 leggi di cui ben 200, pari all'80%, senza navetta parlamentare e solo 50 pari al 20% con rinvio di una Camera all'altra, a seguito di modifiche. I tempi medi approvazione delle leggi sono i seguenti: ogni legge ordinaria viene approvata in media fra Camera e Senato in 53 giorni; ogni decreto viene convertito in legge dalle due Camere in 46 giorni; e ogni legge finanziaria passa, con la “doppia conforme”, in 88 giorni.
Se una legge si incaglia in parlamento non è per colpa del pur discutibile bicameralismo paritario: ma dei dissensi politici dentro le coalizioni di maggioranza.
É pur vero che vi sono leggi che invece sono state approvate in tempi molto lunghi. Ma se si approfondisce l'analisi si comprende bene che le ragioni di questi tempi lunghi non sono attribuibili al bicameralismo paritario, ma a ben altre ragioni di ordine politico non sempre commendevoli. La legge sulla corruzione, per esempio, ha ottenuto il via libera dal Parlamento dopo ben 1546 giorni.
Dunque ricapitolando le ragioni addotte dai sostenitori del Sì per sostenere la necessità di questa riforma non trovano riscontro nella realtà.
Possiamo concludere che non è affatto vero che esiste una crisi di governabilità del paese che è una concausa importante della grave crisi economica nella quale ristagniamo?
Non possiamo affatto sostenerlo.
Anzi dobbiamo ammettere che esiste certamente una reale grave crisi di governabilità che ha causato ed aggrava la crisi. Quel che merita riflessione, dal mio punto di vista, è che si addebita la crisi di governabilità alla Costituzione vigente e si tacciono invece alla pubblica opinione le vere cause strutturali di tale crisi di governabilità, che possono essere ignote al cittadino comune, che possono essere sconosciute ai tanti giuristi in buona fede che non conoscono quale sia il reale funzionamento della macchina del potere oggi, ma che, invece, non possono essere ignote a coloro che hanno ideato questa riforma.
Quali sono dunque le reali cause che ostacolano la governabilità nel nuovo scenario macro politico e macroeconomico venutosi a creare nella seconda repubblica per fattori nazionali e internazionali verificatisi dalla seconda metà degli anni Novanta del secolo scorso?
La risposta a questa domanda presuppone che si abbia ben chiaro quali siano gli strumenti indispensabili per governare la politica economica di un paese e che sono essenzialmente tre:
- la potestà monetaria, cioè il potere di emettere moneta e obbligazioni di Stato;
- la potestà valutaria, cioè il potere di svalutare la moneta nazionale in modo da fare recuperare margini di competitività all'economia nazionale nei periodi di crisi;
- la potestà di bilancio, cioè il potere di finanziare il rilancio dell'economia mediante spesa pubblica in deficit, senza attenersi alla regola del pareggio tra entrate ed uscite.
In assenza di questa fondamentale cassetta degli attrezzi, non è possibile governare la politica economica di un paese.
L'esempio più evidente si trae dall'esperienza degli strumenti messi in campo dall'amministrazione americana per gestire e superare la crisi sistemica verificatasi dopo l'esplosione della bolla dei mutui subprime.
L'Amministrazione statunitense ha contemporaneamente azionato la leva della potestà monetaria autorizzando la Fed ad iniettare ogni mese 80 miliardi di liquidità nell'economia reale, la leva della sovranità valutaria svalutando il dollaro rispetto ad altre monete, la leva infine della potestà di bilancio, finanziando con il deficit di bilancio statale politiche di spesa per il rilancio dell'economia. Solo grazie a tali manovre, l'economia statunitense è uscita dal guado.
Veniamo ora al nostro paese.
Perché il governo italiano nello stesso periodo non ha azionato le stesse leve felicemente azionate dall'amministrazione statunitense? Forse perché ha commesso un errore di diagnosi? Perché ha ritenuto di dovere seguire un'altra strategia?
No, semplicemente perché non ha potuto.
Non ha potuto perché le tre potestà fondamentali per gestire il governo dell’economia del sistema Italia: potestà monetaria, potestà valutaria, potestà di bilancio, non sono più azionabili dal governo italiano essendo state cedute ad organi sovranazionali: la Commissione europea e la Bce, componenti insieme al Fondo monetario internazionale della cosiddetta Troika, santuario del pensiero unico neoliberista.
In altri termini il governo non ha potuto azionare quelle leve per un deficit di governabilità nazionale determinato non dalla Costituzione del 1948, come sostengono i fautori del Sì, ma dai trattati europei firmati dal 1992 in poi.
Il deficit di governabilità così venutosi a determinare è a sua volta il frutto di un grave deficit di democrazia. Infatti le leve fondamentali per governare la politica economica nazionale, non sono state cedute al Parlamento europeo o ad altro organo espressione della sovranità popolare, ma sono state cedute agli organi prima menzionati - la Commissione europea, la Bce (e per certi versi il Fondo monetario internazionale) - privi di legittimazione e rappresentanza democratica, disconnessi dalla sovranità popolare ma fortemente connessi invece ai grandi centri del potere economico e finanziario.
Connessione questa dimostrata in modo inequivocabile dalla biografia di tanti soggetti che in tali organi hanno rivestito e rivestono ruoli decisionali strategici e che provengono dalle strutture apicali delle più grandi banche di affari internazionali, o che a fine del loro mandato vengono assunti da tali banche e da potenti multinazionali come consulenti o top manager.
Non risponde a realtà dunque, come affermano i sostenitori del Sì, che la politica ha perduto il controllo sull’economia a causa dell’inefficienza delle procedure decisionali previste dall’attuale Costituzione che, dunque, sarebbe bene riformare votando Sì al prossimo referendum del 4 dicembre.
La politica, o meglio la democrazia, ha abdicato al suo ruolo, quando ha consegnato gli strumenti della sovranità a ristrette oligarchie arroccate in centri decisionali impermeabili alla volontà popolare, ma fortemente permeabili ai diktat dei mercati, o meglio alle potenze economiche che governano i mercati.
Una esemplificazione concreta e recente dei risultati di questa abdicazione della politica al potere economico e dei modi nei quali oggi viene gestito il potere reale si ricava dall’esame della lettera strettamente riservata che in data 5 agosto 2011, il Presidente della Bce inviò al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, dettandogli una analitica agenda politica delle riforme che il governo ed il Parlamento italiano dovevano approvare, specificando anche i tempi e gli strumenti legislativi da adottare.
Dalla riforma della legislazione sul lavoro, alla riforma della contrattazione collettiva, alla riforma delle pensioni sino alle privatizzazioni e alla riforma della Costituzione, è una summa del pensiero e delle strategie neoliberiste.
É impressionante verificare a posteriori come quell’agenda politica sia stata puntualmente realizzata - dalla riforma Fornero sino al Jobs Act - dai tre governi che si sono susseguiti dal 2011 ad oggi, e da maggioranze parlamentari composte in larga misura da persone nominate da ristretti vertici di partito.
Quel che appare ancor più significativo è che in quella stessa lettera del 5 agosto 2011, il Presidente della Bce sollecitava anche una riforma della seconda parte della Costituzione che è stata realizzata nel 2012 nella indifferenza e nella inconsapevolezza della sua reale portata della opinione pubblica e del mondo dei giuristi.
Mi riferisco a quell’art. 81 della Costituzione che ha introdotto l’obbligo del pareggio di bilancio, norma di matrice culturale neoliberista.

Una norma che ha introdotto un vero e proprio cavallo di Troia all’interno della cittadella costituzionale, perché impedisce di finanziare in deficit politiche economiche espansive di tipo keinesiano per superare le fasi di crisi aumentando la spesa pubblica, ed impone quindi come unica soluzione alternativa obbligata il taglio della spesa pubblica ai servizi dello Stato sociale, determinando così l’impoverimento delle masse popolari, la riduzione della loro capacità di spesa, la caduta della domanda aggregata interna e l’avvitamento della spirale recessiva.
La vicenda in parola dimostra quanto siano infondate tutte le argomentazioni dei sostenitori del Sì secondo cui la Costituzione va riformata perché quella attuale rallenta l'iter legislativo e impedisce la governabilità.
Tutte le leggi indicate dalla BCE sono state approvate in tempi rapidissimi con un doppio passaggio parlamentare.
La Salva-Italia di Monti e Fornero fu approvata in appena 16 giorni.
La legge costituzionale sul pareggio di bilancio obbligatorio fu approvata addirittura in cinque mesi (con quattro votazioni Camera-Senato-Camera-Senato).

La vicenda esposta costituisce una concreta esemplificazione del reale modo di essere del potere oggi e di come oligarchie partitiche insediate al governo e in grado di controllare il parlamento, possano divenire la cinghia di trasmissione della volontà politica di centri decisionali esterni ai luoghi della rappresentanza popolare, attraverso itinerari informali che si sottraggono alla visibilità democratica.
Quella che ho appena esposto non è solo una vicenda del passato ma è una simulazione di come sarà esercitato il potere in futuro se questa riforma costituzionale dovesse essere definitivamente approvata.
Non si tratta di un processo alle intenzioni, non si tratta di dietrologia.
Nella relazione che accompagna il disegno di legge di riforma costituzionale, si legge testualmente che questa riforma risolverà tutti i problemi del paese, rimediando: “l’esigenza di adeguare l’ordinamento interno alla recente evoluzione della governance economica europea e alle relative stringenti regole di bilancio”, “le sfide derivanti dall’internazionalizzazione delle economie e dal mutato contesto della competizione globale l’elevata conflittualità”.
In altri termini l’abrogazione del diritto dei cittadini di eleggere i senatori e, in buona misura, i deputati, nonché il travaso di potere dal Parlamento al Governo che costituiscono il cuore e il nerbo della riforma, vengono invocati per assicurare la migliore consonanza ai diktat della Commissione europea, della Bce e alle pretese dei mercati.
In nome della esigenza di una totale subordinazione della politica all’economia.
Il migliore inequivocabile riscontro che questo sia il reale obiettivo della riforma costituzionale, viene dalla sua sponsorizzazione entusiastica da parte delle più potenti banche di affari internazionali e delle altre cattedrali della finanza internazionale che in questi ultimi mesi sono scese in campo con tutta la loro forza di pressione per sostenere il fronte del sì, e per intimidire gli indecisi minacciando sfracelli economici se la riforma dovesse essere bocciata dai cittadini il 4 dicembre. E mi pare meritevole di riflessione che queste finalità della riforma benché siano state dichiarate nella relazione che accompagna il disegno di legge di riforma costituzionale, non siano mai state utilizzate per sostenere le ragioni del Sì nel corso di tutta questa campagna referendaria.
Evidentemente i promotori politici della riforma ritengono controproducente proclamare a reti unificate che la riforma costituzionale risolverà tutti i problemi del paese, grazie alla fedele esecuzione delle indicazioni provenienti dalla governance europea.
l Riformatori affermano di essere proiettati nel futuro, ma a me sembra che con questa riforma si rischi di riportare indietro l’orologio della Storia all’epoca del primo Novecento quando prima dell’avvento della Costituzione del 1948, il potere politico era concentrato nelle mani di ristrette oligarchie, le stesse che detenevano il potere economico.
Era il tempo in cui lo Stato non godeva di alcuna considerazione perché era considerato un instrumentum regni nelle mani dei potenti e la legge, come insegnava Gaetano Salvemini, non godeva di alcun rispetto perché era percepita come la voce del padrone.
Quella triste stagione della storia è stata archiviata grazie alla Costituzione del 1948 che resta, oggi come ieri, l’ultima linea Maginot per la difesa della democrazia e dei diritti. Una Costituzione che nessuno ci ha regalato, che è costata lacrime e sangue, come ci ricorda Piero Calamandrei, uno dei padri della Costituzione del 1948, le cui parole pronunciate durante i lavori della Costituente nella seduta del 7 marzo 1947, sono da tenere bene a mente in questo delicato frangente della storia nel quale dovremo decidere sul futuro del paese, e mi sembrano le migliori per concludere il mio intervento:
“Io mi domando, onorevoli colleghi, come i nostri posteri tra cento anni giudicheranno
questa nostra Assemblea costituente... credo che i nostri posteri sentiranno più di noi, tra un secolo, che da questa nostra Costituente è nata veramente una nuova storia: e si immagineranno... che in questa nostra Assemblea, mentre si discuteva della nuova Costituzione Repubblicana, seduti su questi scranni non siamo stati noi, uomini effimeri i cui i nomi saranno cancellati e dimenticati, ma sia stato tutto un popolo di morti, di quei morti, che noi conosciamo ad uno ad uno, caduti nelle nostre file, nelle prigioni e sui patiboli, sui monti e nelle pianure, nelle steppe russe e nelle sabbie africane, nei mari e nei deserti, da Matteotti a Rosselli, da Amendola a Gramsci, fino ai giovinetti partigiani [...] Essi sono morti senza retorica, senza grandi frasi, con semplicità, come se si trattasse di un lavoro quotidiano da compiere: il grande lavoro che occorreva per restituire all’Italia libertà e dignità. Di questo lavoro si sono riservata la parte più dura e più difficile: quella di morire, di testimoniare con la resistenza e la morte la fede nella giustizia. A noi è rimasto un compito cento volte più agevole: quello di tradurre in leggi chiare, stabili e oneste il loro sogno: di una società più giusta e più umana, di una solidarietà di tutti gli uomini, alleati a debellare il dolore. Assai poco, in verità, chiedono i nostri morti. Non dobbiamo tradirli”.

R
oberto Scarpinato
22 novembre 2016
  

 

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02/12/2016

Referendum. "Voto Sì perché..."; le ragioni di Emilio Messana (Sindaco di Racalmuto)

 

Emilio Messana
Emilio Messana

In qualità di privato cittadino, Emilio Messana (esponente del PD e Sindaco di Racalmuto) ha esposto le proprie ragioni per le quali al referendum costituzionale di domenica 4 dicembre voterà Sì. Di seguito la sua dichiarazione.

*****

"Voto sì perché Camera e Senato oggi fanno le stesse cose, perché Deputati e Senatori fanno le stesse cose, perché un cittadino ad un Deputato o ad un Senatore chiede le stesse cose, quasi mille parlamentari che fanno le stesse cose in due organi costituzionali distinti. Voto sì perché la riforma costituzionale prevede ruoli e funzioni diversi per la Camera e per il Senato, perché il Senato diventa l'istituzione delle autonomie locali e rappresenterà gli interessi delle Regioni e dei Comuni nel quadro dell'interesse nazionale. Voto sì perché la legge elettorale vigente, sulla quale pesano le riserve di incostituzionalità espresse dall'Alta Corte, ha consentito ai partiti di scegliere gli eletti grazie alle liste bloccate e non è nata dittatura alcuna. Anzi, i parlamentari hanno liberamente abbandonato i partiti dove si erano candidati, ne hanno scelto o creato altri, hanno sostenuto Renzi nonostante fossero stati scelti da Bersani. Voto sì, perché troppi sostenitori del No hanno votato la riforma in Parlamento. Voto sì, perché i grandi partiti che hanno costruito la Repubblica non esistono più e la riforma è il frutto di un compromesso raggiunto in Parlamento e non ci sono elementi per pensare che si possa raggiungere un compromesso diverso. Voto sì, perché la vittoria del No indebolisce il governo, vanifica la riforma, mantiene Camera e Senato e i mille parlamentari tutti a fare le stesse cose, e non apre a nessuna alternativa. Voto sì, perché il Pd si è impegnato a cambiare la legge elettorale".

Emilio Messana
1 dicembre 2016
  

 

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01/12/2016

Televisione. Il prof. Carmelo Luparello intervistato da Barbara D'Urso; domani a "Pomeriggio 5"

 

Pomeriggio 5
Pomeriggio Cinque

Aggiornamento al 12 dicembre 2016.
Stavolta è confermato (pare definitivamente): andrà in onda oggi pomeriggio, lunedi 12 dicembre, il collegamento in diretta da Racalmuto con l'intervista al prof. Luparello.

Aggiornamento al 5 dicembre 2016.
A causa di imprevisti nella programmazione della puntata, il collegamento in diretta da Racalmuto con l'intervista al prof. Luparello è stato ulteriormente rinviato ad una data successiva.

Aggiornamento al 2 dicembre 2016.
A causa di imprevisti nella programmazione della puntata, il collegamento in diretta da Racalmuto con l'intervista al prof. Luparello sarà effettuato il prossimo lunedi 5 dicembre (salvo ulteriore rinvio).

*****

Ha travalicato i confini regionali, la notizia della sventata truffa dello specchietto che ha avuto come protagonista il prof. Carmelo Luparello. I due malviventi che lo scorso 18 novembre avevano visto nell'anziano docente solo in auto una facile vittima, hanno dovuto ricredersi e battere in ritirata di fronte alla sua prontezza di spirito; grazie alle sue indicazioni, alla collaborazione della figlia, dott.ssa Graziella Luparello, Giudice presso il Tribunale di Caltanissetta, ed alla capacità investigativa degli uomini dell'Arma dei Carabinieri in servizio a Racalmuto e Castrofilippo, i due - recidivi e già noti alle Forze dell'Ordine per gli stessi reati - sono stati identificati e denunciati a piede libero.
Dell'accaduto se ne parlerà domani, venerdi 2 dicembre, nel corso del programma "Pomeriggio Cinque" (su Canale5 dalle ore 17.10 alle 18.45).
La conduttrice Barbara D'Urso intervisterà il prof. Luparello che, ai microfoni di una troupe della trasmissione inviata appositamente a Racalmuto, racconterà i fatti.
  
Carmelo Arnone
1 dicembre 2016
© Riproduzione riservata.
  

Prof. Carmelo Luparello
Prof. Luparello

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01/12/2016

Lettere. "A presente memoria", nota a margine della riflessione del prof. Antonio Pilato; di Giovanni Volpe

 

Giovanni Volpe
Giovanni Volpe

Una breve "nota a margine" sulla recente riflessione del prof. Antonio Pilato, di Giovanni Volpe .

*****

Certamente Grotte "non è un piccolo villaggio medioevale cinto di mura" e nessuno può di certo considerarsi messo a guardia delle sue mura.
Grazie per quello che scrive Prof. Pilato, la leggo sempre molto volentieri.
A "presente" memoria.
  

Giovanni Volpe
1 dicembre 2016
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