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Grotte.info Quotidiano - Gennaio 2010

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Gennaio 2010

 

30/01/2010

Chiesa. Programma delle Quarantore a Grotte

 

 

Da mercoledi 27 gennaio sono iniziate le "Quarantore" per la comunità ecclesiale di Grotte.
Gli orari previsti per le celebrazioni sono i seguenti:
- ore 09.30 Santa Messa;
- ore 16.00 Ora Santa;
- ore 16.30 Vespri.
Nei giorni festivi gli orari potranno subire qualche piccola variazione.
Le "Quarantore" si svolgeranno in tutte le parrocchie secondo il seguente calendario:
- dal 27 al 29 gennaio: chiesa San Francesco;
- dal 30 gennaio al 2 febbraio: parrocchia San Rocco;
- dal 3 al 5 febbraio: chiesa del Purgatorio;
- dal 6 al 9 febbraio: parrocchia Madonna del Carmelo;
- dal 10 al 12 febbraio: chiesa Madonna delle Grazie;
- dal 13 al 16 febbraio: parrocchia Madonna del Carmelo (in sostituzione della Chiesa Madre, temporaneamente chiusa).

 

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30/01/2010

Comune. Cantina La Torre: comunicato ufficiale di 5 Sindaci sui gravi fatti della scorsa domenica

 

 

I Sindaci dei Comuni di Grotte, Racalmuto, Milena, Montedoro e Bompensiere, insieme ai rappresentanti delle Organizzazioni di Categoria ed al Comitato spontaneo di agricoltori, vista la grave crisi del settore vitivinicolo e le difficoltà in cui versa la Cantina Sociale "La Torre", ne chiedono le dimissioni del Presidente e convocano un incontro per il prossimo 7 febbraio.
Pubblichiamo il comunicato ufficiale.

     "In merito ai fatti incresciosi accaduti domenica 24 gennaio 2010 presso la Cantina Sociale 'La Torre', in occasione dell'assemblea dei soci convocata per l'approvazione del bilancio, allorquando è stata impedita la partecipazione, non solo a tanti operatori del settore vitivinicolo, i quali materialmente conferiscono le uve alla cantina per conto dei propri congiunti, ma soprattutto agli Amministratori locali dei Comuni limitrofi ed ai rappresentanti delle organizzazioni di categoria che da sempre si sono spesi per contrastare la grave crisi che sta attraversando tutto il settore vitivinicolo:

- ritenuto detto comportamento altamente lesivo degli interessi dei soci della Cantina e sicuramente antidemocratico;

- preso atto dell'assoluta incapacità organizzativa e manageriale dell'attuale Presidente,

si chiede

di valutare l'opportunità che lo stesso rassegni le proprie dimissioni al fine di programmare iniziative che concretamente possano consentire il rilancio della Cantina e superare lo stato di grave crisi economica in cui la stessa versa, nonchè realizzare una ripresa del necessario dialogo sia tra l'Amministrazione della Cantina stessa ed i propri soci, sia anche con le istituzioni politiche e le associazioni di categoria.

     Pertanto nel riconfermare l'impegno a risolvere le problematiche che attanagliano la Cantina considerata da tutti una risorsa per il territorio, si indice un incontro che avverrà

domenica 7 febbraio 2010 alle ore 18.00
presso il Castello Chiaramontano di Racalmuto

al quale si invita a partecipare il Consiglio di Amministrazione della Cantina 'La Torre'".
 

 

 

Il Comitato spontaneo di agricoltori
I Rappresentanti delle Organizzazioni di Categoria

Il Sindaco di Grotte
Il Sindaco di Racalmuto
Il Sindaco di Milena
Il Sindaco di Montedoro
Il Sindaco di Bompensiere

 

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30/01/2010

Comune. Risposta del Sindaco alla segnalazione di Salvatore Gioia

 

 

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del Sindaco di Grotte alla lettera del Sig. Salvatore Gioia, pubblicata il 28 gennaio.

"In relazione alla nota inviata dal Signor Salvatore Gioia circa la possibilità dell’utilizzo dell’acqua di scarico del beverino di piazza Carmona nei bagni pubblici, si rassicura che sarà tenuta nella giusta considerazione la soluzione proposta e che l’Amministrazione Comunale intende eseguire altri lavori di riqualificazione dell’intera struttura al fine di renderla igienicamente più idonea .
Si ringrazia inoltre il Signor Salvatore Gioia per l’opportuna segnalazione
".

 

   

Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato

 

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29/01/2010

Comune. Disponibili su internet le pubblicazioni di matrimonio

 

Comune - Disponibili su internet le pubblicazioni di matrimonio.
Pubblicazioni

A partire da oggi saranno disponibili integralmente, anche su internet, tutte le pubblicazioni di matrimonio relative alla richieste pervenute al Comune di Grotte.
Le pubblicazioni "tradizionali" continueranno ad essere effettuate tramite affissione nelle apposite bacheche o negli appositi spazi predisposti dal Comune, che si trovano presso gli uffici comunali.
Questa ulteriore forma di comunicazione viene ad integrarsi con quella già prevista, per agevolare la trasmissione di informazioni utili ai cittadini.
Sarà possibile prendere visione delle pubblicazioni di matrimonio, nella pagina dedicata a tale scopo, sul sito ufficiale del Comune di Grotte: www.comunedigrotte.org.

Vedi le pubblicazioni di matrimonio Visita l'argomento

 

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29/01/2010

Comune. Nel "Giorno della Memoria" l'Amministrazione premia gli alunni del "Roncalli"

 

Nel "Giorno della Memoria" l'Amministrazione premia gli alunni del "Roncalli"
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Nel "Giorno della Memoria" l'Amministrazione premia gli alunni del "Roncalli"
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Mercoledi 27 gennaio si è svolta, nella palestra del plesso "Roncalli" dell'omonimo Istituto Comprensivo grottese, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti agli alunni delle classi di terza media che hanno svolto i migliori elaborati sul tema della Shoah. Il concorso era indetto dall'Amministrazione comunale di Grotte per ricordare l'annuale ricorrenza del "Giorno della Memoria" e si inseriva nelle molteplici attività che l'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" realizza al fine di promuovere studi ed approfondimenti, da parte dei giovani, sulla deportazione e sullo sterminio di migliaia di persone da parte dei nazisti. Hanno partecipato al concorso gli alunni delle classi III A e III B, coordinati dai docenti di Lettere Matilde Troisi e Maria Stella Severino. Per la III A è stata premiata l'alunna Claudia Castelli, che ha ricevuto una pergamena dalle mani dell'Assessore alla Cultura Domenico Criminisi. Diego Castronovo, alunno premiato della III B, ha ricevuto una pergamena dalle mani del Sindaco di Grotte Paolo Pilato.
Alla manifestazione, accolta, incoraggiata e sostenuta dal Dirigente Scolastico Stefania Morreale, hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio Comunale Angelo Collura, il Presidente del Consiglio d'Istituto Giovanni Castronovo e l'Ispettore Salvatore Liotta, in rappresentanza del Corpo di Polizia Municipale.
Il significato della giornata e dell'iniziativa è stato spiegato dal Sindaco Pilato nel suo intervento.
Così si è espresso il Primo Cittadino: "La giornata della memoria, che ricorre il 27 gennaio, nasce per ricordare un evento chiave della storia dell’umanità e cioè l’apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, in territorio polacco. Un Campo dove furono sterminati circa due milioni di persone: per la maggior parte ebrei, politici e quanti si dichiaravano sostanzialmente avversari del nazismo e del fascismo che avevano promosso la guerra. L’apertura di quei cancelli restituì la libertà alle migliaia di sopravissuti all’atroce meccanismo dello sterminio, e servì a mostrare a tutto il mondo quando era accaduto in quei luoghi di dolore, che da anni accoglievano convogli di deportati provenienti da tutta l’Europa occupata. A partire da quel giorno e precisamente il 27 gennaio di 65 anni fa, nessuno poté più dire di non sapere, l’apertura di quei cancelli consegnò alla storia le prove dell’oscuro disegno, perseguito con lucida follia omicida, dell’ideologia nazista di cancellare il popolo ebreo e quanti si dichiaravano contrari al regime nazista.
L’Italia riconosce da dieci anni il 27 gennaio, quale giorno della memoria, al fine di ricordare lo sterminio del popolo ebraico, l’infamia delle leggi razziali e ricorda tutti gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte nei campi nazisti. Fare memoria significa da un lato non dimenticare e condannare fortemente quell’orribile disegno e dall’altro onorare il valore di quanti riuscirono, in quei difficili momenti, a rimanere fedeli alla propria natura umana e ad opporsi con coraggio a quel progetto di morte, adoperandosi spesso a rischio della propria vita, per sottrarre anche un solo fratello perseguitato al suo terribile destino.
Ci tenevo tantissimo che oggi, proprio nelle scuole si ricordasse e celebrasse il giorno della memoria perché è proprio nelle scuole che il cittadino si forma, e nella scuola che voi ricevete la cultura, e nella scuola che i giovani devono conoscere l’etica, il valore della dignità umana ed il rispetto di quei valori che stanno alla base della convivenza civile tra gli uomini".
Al termine della cerimonia gli alunni hanno assistito alla proiezione del film "La tregua", tratto dall'opera di Primo Levi.

Carmelo Arnone
29 gennaio 2010
© Riproduzione riservata.
 

L'Amministrazione celebra il "Giorno della Memoria" con gli alunni del "Roncalli"
Manifesto

  Video della premiazione Visita l'argomento Foto della premiazione Visita l'argomento  

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28/01/2010

Chiesa. Incontro di Adorazione mensile per i giovani

 

 

Domani, venerdi 29 gennaio, alle ore 19.00 presso la chiesa del Purgatorio si terrà l'incontro di Adorazione mensile per i giovani.
Le meditazioni durante l'adorazione saranno dettate da Padre Giuliano Mokasse.
L'incontro, particolarmente indicato per gli animatori del Grest, i componenti della Corale interparrocchiale ed i catechisti è aperto a tutti i giovani della comunità ecclesiale grottese.

 

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28/01/2010

E-mail. Al Signor Sindaco: "Un'idea geniale o l'uovo di Colombo?"; da Salvatore Gioia

 

 

Riceviamo e pubblichiamo.

"Lettera al Signor Sindaco

Un'idea geniale o l'uovo di Colombo?
Sono un grottese che, tira e molla, partecipa quasi a tutte le manifestazioni religiose e non. E come tutti i cittadini, capita spesso di andare a fare una "visita" ai bagni pubblici; giuro che non sono l'ultimo. Per fare espletare le proprie necessità, si spera sempre di farlo in apnea tale è il cattivo odore che c'è in quell'ambiente così caro a tutti. Ma, purtroppo, dopo 30 secondi si deve prendere il respiro ed inalare...                                       
Considerato che quell'ambiente necessita continuamente di acqua per la pulizia dei servizi igienici, io ho avuto un'idea: si potrebbe deviare, con un tubo appropriato, lo scarico dell'acqua del beverino che c'è in Piazza Carmona, acqua che scorre sempre, notte e giorno, acqua che si perde nelle fogne del paese. Considerato che l'acqua potrà arrivare nei bagni pubblici ed essere riutilizzata, per caduta, senza mettere pompe o quant’altro, la si potrebbe far scorrere nei servizi. Ho fatto il calcolo, così alla meno peggio, con 30, 35 metri di tubo per scarico da 50mm, fissato nel muro, ed alcuni gomiti, si è risolto un grosso problema. O no?
".

 

   

Salvatore Gioia

 

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27/01/2010

Cultura. Presentato il libro "Venti di Sicilinconia" di Piero Carbone

 

Presentato il libro "Venti di Sicilinconia" di Piero Carbone
Guarda la 1^ parte

Presentato il libro "Venti di Sicilinconia" di Piero Carbone
Guarda la 2^ parte

Presentato il libro "Venti di Sicilinconia" di Piero Carbone
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"Venti di Sicilinconia" è l'ultima opera di una lunga serie, iniziata ormai tanti anni fa, dello scrittore, saggista, critico, ricercatore storico e poeta Piero Carbone. In particolare le liriche di questa fatica letteraria dimostrano in maniera inequivocabile il suo amore per una lingua espressiva, il Siciliano, che pare conquistarlo integralmente.
Carbone attribuisce alla poesia non solo una funzione catartica e consolatoria ma anche una funzione rivelatrice di verità indicibili, perchè il poeta può dire "cosi niuri, mentri pari ca babbìa... tantu è foddri".
In "Venti di Sicilinconia", opera vincitrice del Premio "Nino Martoglio" 2009, si esterna il fustigatore di certo inveterato malcostume che è duro a morire perchè "tutti siamo furbi, tutti siamo falsi moralisti, pronti a cambiare bandiera in nome della democrazia e ad indignarci". Sono versi pieni di amarezza, di saggezza critica, che mostrano un acuto scrutatore della realtà, attento al dipanarsi della quotidianità della gente, che gli genera amare considerazioni che gli arrovellano il cervello. Il Piero Carbone affabulatore e svisceratore di termini dialettali non si limita a farne uso ma, quando mancano, ne diviene creatore; così nasce "Sicilinconia", da Sicilia e incudine - in siciliano "'ncùnia" -, quindi "sicilincùnia", oppure cambiandone accento "sicilincunìa". Come Sicilia e sicilianità intese quali pensieri che martellano costantemente il cervello ed anche "malinconia di siciliani". Le "sicilinconìe" viste dal poeta come "tralci di vigna aggrovigliati, foglie di un albero caduto".
Il disagio esistenziale, il recupero della memoria, il mistero della vita e della morte, la contemplazione della vastità dell'universo, i mutamenti di pensiero, l'inesorabile trascorrere del tempo, l'emigrazione e la durezza del lavoro; questi sono altri temi scandagliati dall'autore nella stessa opera, la cui copertina riporta un quadro di Renzo Collura dal titolo "Sale e zolfo".
Alla presentazione ufficiale del libro, svoltasi domenica 24 gennaio presso la Biblioteca Comunale di Grotte, sono intervenuti: il Sindaco di Grotte Paolo Pilato; l'Assessore alla Cultura Domenico Criminisi; il Presidente del Consiglio Comunale Angelo Colluta; l'editore Antonio Liotta; Eugenio Giannone (relatore); Aristotele Cuffaro (direttore artistico); lo scrittore Nino Agnello. Gli interventi artistico-musicali sono stati eseguiti da Denise Licata, Ennio Sanfilippo ed Enrico Castronovo. Le letture di brani dell'opera sono state curate da Alessia Licata. Molto apprezzato dal pubblico l'intervento artistico dell'attore Nenè Sciortino.
Durante la serata è stata consegnato un riconoscimento a Salvatore Milano, già Direttore della Biblioteca Comunale di Grotte, con la seguente motivazione: "Per l'impegno profuso e l'amore per la cultura dimostrato nel corso della sua attività di Responsabile della Biblioteca".
Ha concluso la manifestazione, presentata da Salvatore Picone, l'autore Piero Carbone.

Carmelo Arnone
27 gennaio 2010
© Riproduzione riservata.

Pubblichiamo le immagini (16 foto di © Angelo Cutaia e Piero Carbone) ed il video della manifestazione (riprese di © Associazione Culturale "Punto Info").
 

Presentazione del libro "Venti di Sicilinconia" di Piero Carbone
Manifesto

Presentazione del libro "Venti di Sicilinconia" di Piero Carbone
Copertina

  Video della 1^ parte Visita l'argomento Video della 2^ parte Visita l'argomento Foto della presentazione Visita l'argomento  

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26/01/2010

Marketing. La fortuna passa dal filo del telefono

 

Marketing - La fortuna passa dal filo del telefono
Marketing

"Buongiorno, le comunico che Lei è il fortunato vincitore di un buono vacanze".

Questa è la frase che mi sono sentito dire al cellulare, qualche giorno fa, da una gentile signorina. Per avere diritto al buono avrei dovuto recarmi il prossimo fine settimana (a scelta tra sabato e domenica) in un grande albergo, ma non da solo: insieme a mia moglie e alle mie figlie (chissà perchè non accompagnato anche da nonni e zii!). La mia risposta - lo confesso, un pò provocatoria -  è stata che se avevo vinto il buono, era giusto che me lo inviassero a casa. Nulla da fare, avrei dovuto ritirarlo personalmente. Ho ringraziato e declinato l'invito.
Qualche ora dopo arriva un'altra chiamata, stavolta al telefono di casa. Un'altra cortese signorina chiedeva di mia moglie, per comunicarle (pensate un pò!) che era la fortunata vincitrice di un buono vacanze. La mia, evidentemente, è una famiglia toccata dalla buona sorte. Le modalità del ritiro del buono erano le stesse. Identica la mia replica. Anche stavolta niente da fare: se non lo avessimo ritirato di persona, avremmo perduto il premio. L'abbiamo perduto volentieri.

Chiariamo subito una cosa: la fortuna non c'entra. Si tratta di una delle varie forme di marketing, pubblicità, utilizzate da diverse aziende che intendono promuovere in modo "aggressivo" i loro prodotti. Fanno leva principalmente sull'aspetto psicologico della comunicazione: una vincita inaspettata, una vacanza gratuita. Hanno un elenco di persone da contattare telefonicamente (il vostro numero, a meno che non sia strettamente privato, è nella loro lista). Le modalità di attuazione della vendita sono sempre le stesse, sperimentate da anni con successo.

Voi "fortunati vincitori" (ovviamente l'intera famiglia) venite convocati presso un hotel. All'arrivo siete messi in "lista", nell'attesa del primo operatore libero. Tanti sorrisi, strette di mano, cordialità. Il gentile operatore vi accompagna all'interno della grande sala nella quale, attorno a tanti tavoli, altrettanti operatori stanno presentando varie mercanzie agli altri "fortunati vincitori". Pensavate di essere i soli? In questo caso la "fortuna" è molto democratica (anche troppo).

Ma non dovete preoccuparvi, per il ritiro del buono è solo necessario che assistiate ad una dimostrazione ed accettiate di rispondere al alcune domande "solo per motivi statistici".
Vi viene chiesto che lavoro fate, qual'è il vostro tenore di vita, se lavorate entrambi, quanto guadagnate, se avete la casa di proprietà, se possedete altri beni immobili, se state pagando mutui o rate e quanto pagate ogni mese, se avete una busta paga, se potete documentare il vostro reddito... neanche fosse la Guardia di Finanza; ma è "solo per motivi statistici".

Poi il venditore, adocchiata il tipo di famiglia, cerca di intuire la persona maggiormente sensibile agli acquisti.
Può una signora rifiutarsi di ascoltare le meraviglie dell'ultimo tipo di cucina, con i fornelli a riscaldamento magnetico? E' certamente un prodotto che non può mancare in una casa moderna! Pensate alla sicurezza: nessuna fiamma, nessun pericolo d'incendio! E che dire dell'ultimo tipo di coperta elettrica, o della nuovissima e completa batteria di pentole, o ancora dell'aspirapolvere o del battitappeti/vaporizzatore/tuttofare...?
Un uomo, diciamolo, può fare a meno dello schermo ultrapiatto da 42 pollici in HD per guardare comodamente la partita? O dell'autoradio/stereo/2000 watt/RDS/subwoofer/navigatore/touch screen/...?
Mi chiedo: come possono i ragazzi fare a meno del computer (ovviamente "per avere successo nello studio") completo di enciclopedia multimediale in 12 DVD? Oppure, per rilassarsi dopo le immani fatiche scolastiche, della PSP/NintendoDS/Wii/...?

Tutte queste meraviglie possono essere vostre, con un piccolissimo anticipo e qualche "comoda" rata. Il tutto per "soli" 8.999 euro! Un affarone! Il solito trucco del centesimo in meno viene puntualmente attuato (così non penserete di dover pagare 9.000 euro ma 8.000).

Voi ci pensate, siete titubanti, esitate... quella cifra è davvero considerevole, ma il venditore vi incoraggia: "sono solo 12 euro al mese, che inizierete a pagare l'anno prossimo" (per quanto tempo?). Tuttavia vi viene incontro, solo per voi e solo per oggi. Fa un bel gesto plateale: con la penna "taglia" gli 8.999 e sotto scrive un'altra cifra: 6.999. In un colpo solo, "ben" 2.000 euro di risparmio!
A questo punto è quasi impossibile resistere. Volete davvero privarvi delle imperdibili ed immancabili novità tecnologiche? Ad un prezzo davvero "stracciato", un'offerta "strabiliante"!

Che fare? Vi guardate tra moglie e marito. L'offerta c'è, la merce potrebbe essere utile. Eppoi, vogliamo fare la figura dei pezzenti? Vogliamo dare l'impressione di non poter pagare "soli" 12 euro al mese?

Ogni tanto parte un applauso: un venditore da qualche altro tavolo festeggia la famigliola che ha appena firmato il contratto. Tutta la sala applaude; anche voi venite coinvolti nell'inspiegabile euforia ed applaudite vigorosamente (manco foste pubblico figurante di uno show televisivo).

Allora, che fare? Tanti altri acquistano e voi no? Ancora non siete del tutto convinti. Il venditore fa quanto può, poi chiama il responsabile della sala. "Come, i signori non hanno ancora accettato la nostra eccezionale offerta?" si meraviglia. E riparte la tiritera con la qualità dei prodotti, il prezzo convenientissimo, le comodissime rate. Per convincervi, il responsabile gioca l'ultima carta: vi raddoppia qualche prodotto; non una coperta elettrica bensì due! A questo punto non accettare sarebbe un atto di maleducazione e mancanza di rispetto.

Vi convincete? Non lo so, però firmate. Parte l'applauso, il venditore vi invita ad alzarvi in piedi, tutti vi guardano sorridenti, applaudite anche voi.

E il vostro premio, il famoso buono vacanze? Finalmente arriva anche quello. Gratuito. Voi dovrete "solo" attivarlo telefonicamente, richiedere l'invio del catalogo (pagando un rimborso spese di spedizione di "sole" 50 euro), prenotare la vostra vacanza e pagare "esclusivamente" gli extra: vitto, bevande, tessere club, utilizzo delle attrezzature, quota lavanderia-gas-energia elettrica-pulizia stanza e tutto quanto non esplicitamente incluso nella voce "comprende". Giusto per chiarire, la voce "comprende" indica genericamente "soggiorno". Insomma, a farla breve, pagate tutto voi ma nelle strutture scelte da "loro"!

Al termine della presentazione dei prodotti e del ritiro del buono, il vostro venditore è così gentile da accompagnarvi addirittura presso la vostra automobile (serve a scoraggiare ogni vostra comunicazione con i successivi "fortunati vincitori", non sia mai che li possiate avvisare di cosa li aspetta... non vorrete rovinargli la sorpresa?).

Posso darvi qualche consiglio?

Se vi contattano telefonicamente, rifiutate ogni tipo di offerta (in genere "gettano la fava per prendere il piccione", e il piccione siete voi!). Se l'offerta è seria, fatevi inviare tramite posta una comunicazione. Quando vincete qualche premio, qualsiasi regolamento serio prevede che il vincitore debba essere avvisato tramite raccomandata. Diffidate dalle vittorie di concorsi ai quali non avete neppure partecipato.

Se vi recate alla presentazione, non acquistate nulla; lo fareste solo perchè spinti dall'emotività, non avreste il tempo di riflettere e scegliere consapevolmente. Non state accettando un'offerta, state solo acquistando della merce di cui potrete fare tranquillamente a meno. L'offerta è strepitosa e vantaggiosa soltanto per l'azienda che ve la propone. Considerate che le "piccole rate a sole..." ve le terrete sul groppone per i prossimi 5 anni (e non pensate neppure a "saltarne" una: scatteranno inesorabili le penali, gli interessi e la mora).

Se proprio dovete farvi convincere, tirate la corda il più possibile; non preoccupatevi di fare brutta figura, è solo un "tira e molla" tra venditore e acquirente. Lui non si vergogna di farvi proposte "indecenti", voi non vergognatevi di tirare sul prezzo. Aspettate che chiami il responsabile di sala e "titubate" anche con lui sino a quando non vi farà la sua ultima offerta; lo capirete quando starà per salutarvi e lasciarvi nelle mani del venditore. A quel punto avrete ottenuto il massimo attenibile al minor prezzo che l'azienda è disposta a farvi. Pensate a quanti accettano quasi subito: avranno comprato metà della merce ad un prezzo doppio!

Il buono vacanze? E' gratuito solo il buono (il pezzo di carta), la vacanza ve la pagate voi.

Auguri e complimenti per la vincita.

Carmelo Arnone
26 gennaio 2010
© Riproduzione riservata.

 

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23/01/2010

Comune. Speciale di Teleacras sul Convegno per la Prevenzione delle malattie oncologiche

 

Speciale di Teleacras sul Convegno per la Prevenzione delle malattie oncologiche
Guarda lo Speciale

Il 20 dicembre 2009 si è svolto a Grotte un convegno, organizzato dall'Assessorato alla Sanità del Comune di Grotte, sul tema "Prevenzione delle malattie oncologiche e diagnosi precoce".
Le relazioni, coordinate dal giornalista Carmelo Lazzaro, sono state tenute dal Dott. Leonardo Russo (Specialista in Endocrinologia), dal Dott. Salvatore Garziano (Dermatologo), dal Dott. Francesco Verderame (Oncologo) e dal Prof. Carmelo Sciumè (Associato di Chirurgia Università di Palermo). In particolare sono stati approfonditi gli aspetti relativi alla prevenzione delle patologie del seno, del colon retto, della tiroide e dei "nei" sospetti".
Sulla manifestazione, l'emittente Teleacras ha realizzato e trasmesso uno "speciale" che riproponiamo a beneficio di quanti non hanno potuto seguirlo sugli schermi televisivi. La Redazione di Grotte.info Quotidiano ringrazia Teleacras per la disponibilità.

Speciale di Teleacras sul Convegno Visita l'argomento
 

 

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23/01/2010

Comune. L'Amministrazione celebra il "Giorno della Memoria" con gli alunni del "Roncalli"

 

L'Amministrazione celebra il "Giorno della Memoria" con gli alunni del "Roncalli"
Manifesto

"E' avvenuto contro ogni previsione; è avvenuto in Europa [...] è avvenuto, quindi può accadere di nuovo, questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire".
Le riflessioni di uno dei più autorevoli testimoni e superstiti della shoah, Primo Levi, riportate nel capitolo conclusivo del suo libro "I Sommersi e i Salvati", costituiscono il cuore della manifestazione voluta e promossa dal Sindaco di Grotte, Paolo Pilato, e rivolta agli alunni della scuola di Grotte.
Per celebrare l'annuale ricorrenza del "Giorno della Memoria", l'Amministrazione Comunale ha indetto un concorso per gli alunni della scuola media. L'iniziativa si inserisce nelle molteplici attività che già l'Istituto Comprensivo "Angelo Roncalli" realizza al fine di promuovere studi ed approfondimenti, da parte dei giovani, sul tragico evento che ha segnato la storia europea del '900.
Gli alunni delle classi III A e III B, coordinati dai docenti di Lettere Matilde Troisi e Maria Stella Severino, dopo attente letture e riflessioni sul tema hanno realizzato dei componimenti individuali.
Gli autori dei migliori componimenti, uno per classe, saranno premiati dal Sindaco Pilato il prossimo 27 gennaio, ricorrenza nella quale gli alunni assisteranno anche alla proiezione di un filmato nella palestra del plesso "Roncalli".
L'iniziativa del Sindaco di Grotte, in collaborazione con tutta l'Amministrazione Comunale, è stata accolta con entusiasmo dal Dirigente Scolastico dell'Istituto grottese, Dott.ssa Stefania Morreale, che ne ha incoraggiato la realizzazione.

Carmelo Arnone
23 gennaio 2010
© Riproduzione riservata.

Vedi il sito ufficiale dell'Istituto "Roncalli" di Grotte" Visita l'argomento

 

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22/01/2010

Comune. Risposta del Sindaco alla segnalazione di Michelangelo Farruggia

 

 

Riceviamo e pubblichiamo la risposta del Sindaco di Grotte alla lettera del Sig. Michelangelo Farruggia, riguardante la manutenzione stradale, pubblicata il 18 gennaio.

"In risposta alla segnalazione fattaci dal concittadino Michelangelo Farruggia, non posso esimermi dal rispondere, rassicurando sulle giuste preoccupazioni dell’amico. L’amministrazione si è già attivata da tempo a sollecitare la Girgenti Acque, organo responsabile,  per un intervento immediato dei lavori di ripristino del tratto stradale delle  vie Padre Vinti, Luigi Sturzo, Pirandello, Padre Annibale Maria di Francia ecc…interessati a lavori di riparazione idrica.
Nel caso di inadempienze da parte dell’ organo preposto, siamo sempre disposti a rimettere in discussione il contratto di cessione impostoci dalla legge regionale in materia di privatizzazione della rete idrica. E’intendimento, altresì, la realizzazione di sistemazione e manutenzione delle strade interne, maggiormente disagiate, con la contrazione di un mutuo equivalente alla somma di 200.000,00 euro.
Ricambiando la stima all’amico Michelangelo, porgo un’abbraccio a tutti i miei concittadini".

 

   

Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato

 

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22/01/2010

Musica. VI  "Gran Concerto" del Complesso Bandistico "G. Verdi"

 

VI  "Gran Concerto" del Complesso Bandistico "G. Verdi"
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VI  "Gran Concerto" del Complesso Bandistico "G. Verdi"
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VI  "Gran Concerto" del Complesso Bandistico "G. Verdi"
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A margine delle festività in onore di sant'Antonio, domenica 17 gennaio si è tenuta a Grotte, presso la chiesa del Purgatorio, la VI edizione del "Gran Concerto", evento musicale proposto dal Complesso Bandistico "G. Verdi".
Affollata all'inverosimile la piccola chiesetta che, nonostante qualche recente modifica interna, continua ad esercitare il suo innegabile fascino di piccolo gioiello architettonico, con i suoi stucchi, altari laterali, statue e tele.
Il concerto è iniziato con la corposa marcia introduttiva "Fuochi etnei", dai particolari ritmi e sonorità.
Nel saluto di benvenuto, la presentatrice Annamaria Apa così si è espressa: "Questa sera abbiamo qui musicisti che attraverso la loro arte daranno vita alle note scritte sul pentagramma, ed a coordinare tutto ci sarà il M° Salvatore Puglisi, che va ringraziato non solo per il concerto che andrà a dirigere, ma anche e soprattutto per la dedizione , l'amore e la costanza, per l'impegno che ha profuso affinché dei giovani talenti potessero acquisire le conoscenze e le capacità per far vibrare di suoni e d'armonie strumenti freddi e gelidi. Una delle qualità che tutti riconosciamo al M° Puglisi è quella della leggerezza, nonostante il suo peso, intendendo per "leggerezza" il sorriso e l'allegria che lo accompagnano sempre, quando prova, si esibisce o nella vita di tutti i giorni; sorriso che incoraggia i musicisti e li fa andare all'unisono".
Il repertorio del concerto, alquanto composito, ha spaziato dalla musica lirica, alla classica e alla musica leggera.
Nell'intervallo tra la prima e la seconda parte hanno preso la parola, in ordine, il Presidente del Complesso Bandistico dott. Vincenzo Castronovo, il Sindaco di Grotte rag. Paolo Pilato ed il Presidente del Consiglio Comunale dott. Angelo Collura.
In conclusione, parole di elogio e di apprezzamento per la bravura e l'impegno dei musicisti sono state espresse da don Giovanni Castronovo, Arciprete di Grotte.
Ringraziamenti a tutti gli intervenuti sono stati formulati da Giovanni Apa, giovane musicista e prossimo Presidente del Complesso Bandistico "G. Verdi".

Carmelo Arnone
22 gennaio 2010
© Riproduzione riservata.

Pubblichiamo le immagini (99 foto di © Salvo Lo Re "President") ed il video del concerto (riprese di © Associazione Culturale "Punto Info").
 

 

  Video della 1^ parte Visita l'argomento Video della 2^ parte Visita l'argomento Foto del concerto Visita l'argomento  

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21/01/2010

Culti. Incontro provinciale di giovani cristiani nella Chiesa Evangelica di Grotte

 

 

Riceviamo e pubblichiamo.

"Incontro di giovani.
Invitiamo i giovani di Grotte, e non solo, a partecipare all'incontro tra i giovani cristiani della provincia di Agrigento, che avrà luogo a Grotte nella chiesa Cristiana Evangelica L'Eterno Nostra Giustizia, ex chiesa valdese, in Piazza Umberto I, sabato 23 gennaio alle ore 19.00.
Vi aspettiamo nell'amore del Signore Gesù
".

 

   

Chiesa Evangelica Pentecostale
L'Eterno Nostra Giustizia

 

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19/01/2010

E-mail. Messa solenne in memoria di Paolo Borsellino, proposta da Alleanza Etica

 

 

Riceviamo e pubblichiamo.

Palermo non mi piaceva, per questo ho imparato ad amarla. Perché il vero amore consiste nell'amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare.
                    Paolo Borsellino

Cari amici,
il 19 gennaio ricorre il compleanno di un Grande Uomo, martire e vittima della mafia: Paolo Borsellino. Quest’anno, noi di Alleanza Etica, abbiamo pensato di organizzare un momento per ricordare questo evento. In questo lieto giorno verrà dunque celebrata in forma solenne una Messa in Suo onore. La funzione si svolgerà presso la cappella della Residenza Universitaria palermitana “Casa Accoglienza Maria Immacolata” in via San Vincenzo De' Paoli 11/A (zona Arenella) alle ore 21.30.

L’evento è stato ideato per festeggiare e ricordare il dono della nascita, più che della scomparsa, di Paolo Borsellino, in quanto non vogliamo depauperare il ricordo di tutte le sue gesta per migliorare la nostra terra.

Con l’auspicio che vi accostiate a questo incontro, non valutandolo quale una mera liturgia religiosa ma come un modo per potere, al di là dei diversi culti religiosi, tributare la riconoscenza che spetta ad un uomo dalla mastodonticità come quella di Paolo Borsellino, modello sempre vivo ed attuale per ogni “vero uomo d’onore” siciliano!

 

   

Luigi Sanfilippo
Danilo Campanaro
Giuseppe Eugenio Rallo
Laura Anna Similia

 

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18/01/2010

Chiesa. Programma della settimana

 

 

Programma delle attività dell'unità pastorale di Grotte:
- lunedi 18 gennaio, inizia la settimana di preghiera per l'unità dei cristiani;
- lunedi 18 gennaio, alle ore 17.00 nella chiesa del Purgatorio, Santa Messa in ricordo della nascita di Padre Vinti;
- martedi 19 gennaio, alle ore 18.30 nella chiesa Madonna del Carmelo, riunione del Consiglio Pastorale Interparrocchiale;
- mercoledi 20 gennaio, alle ore 18.45 a Racalmuto, incontro per gli operatori pastorali;
- giovedi 21 gennaio, alle ore 20.00 nella chiesa San Francesco, riunione dei genitori dei bambini battezzati nella chiesa Madonna del Carmelo dal febbraio 2009 ad oggi;
- giovedi 21 gennaio, alle ore 20.00 nella chiesa San Francesco, riunione dei genitori dei ragazzi del 2° anno di preparazione alla Cresima;
- domenica 24 gennaio, dopo la Santa Messa delle ore 17.30 nella chiesa Madonna del Carmelo, riunione dei ministranti (e dei bambini che vogliono diventarlo) della chiesa Madre e Madonna del Carmelo.

 

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18/01/2010

E-mail. "Al Signor Sindaco: attenzionare la manutenzione stradale"; da Michelangelo Farruggia

 

 

Riceviamo e pubblichiamo.

"Vorrei pregare il Sig. Sindaco di volere attenzionare i diversi lavori di manutenzione nelle strade cittadine, i quali una volta conclusi vengono lasciati incompleti dal momento che si formano dei buchi pericolosi sia per le macchine che per le persone.
Di questi 'buchi' ve ne sono parecchi per le strade del paese e si ha l'impressione che nessuno controlli niente.
Ho molta stima personale per Paolo Pilato e quindi sono sicuro che provvederà per la risoluzione del problema che si sta facendo molto grave.
Saluti a tutti".

 

   

Michelangelo Farruggia

 

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18/01/2010

Cultura. Presentazione del libro "Venti di Sicilinconia" di Piero Carbone

 

Presentazione del libro "Venti di Sicilinconia" di Piero Carbone
Manifesto

Domenica 24 gennaio, alle ore 18.00 presso la biblioteca comunale di Grotte, si svolgerà la presentazione del libro "Venti di Sicilinconia" di Piero Carbone.
La manifestazione, patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Grotte, con la direzione artistica di Aristotele Cuffaro, promuove l'opera vincitrice del Premio "Nino Martoglio" edizione 2009.

Programma:

Saluti
- Rag. Paolo Pilato (Sindaco di Grotte)
- Prof. Domenico Criminisi (Assessore alla Cultura)
- Dott. Antonio Liotta (Editore)

Relazione
- Eugenio Giannone

Interventi artistico-musicali
- Denise Licata, Ennio Sanfilippo, Enrico Castronovo

Letture
- Alessia Licata

Conclusioni
- Piero Carbone (Autore)

Alla presentazione, i cui interventi saranno coordinati dall'operatore culturale Salvatore Picone, è invitata tutta la cittadinanza.

Presentazione del libro "Venti di Sicilinconia" di Piero Carbone
Copertina

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17/01/2010

Radio. "Paolo C. & Friends", nuovo programma di Paolo Carraggi

 

 

Dopo un periodo di pausa riprendono le iniziative di Paolo Carraggi, disk jockey nonché autore e conduttore di programmi radiofonici su RSS (Radio Santo Stefano).
Il nuovo programma, dal titolo "Paolo C. & Friends", prenderà il via il prossimo mercoledi 20 gennaio, sulle frequenze dell'emittente di Santo Stefano (94.6 Mhz), ed avrà cadenza settimanale.
Ogni mercoledi, dalle 21.30 alle 23.00, Paolo Carraggi insieme a tanti amici ed artisti di Grotte, terrà compagnia agli ascoltatori proponendo musica, notizie e commenti: un'ora e mezza di risate e tanto divertimento.
Il programma sarà trasmesso in streaming anche sul sito dell'emittente: www.radiosantostefano.it.
Per contattare dal vivo la trasmissione è possibile inviare sms al 380.3627527 oppure allo 0922.946126.

 

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16/01/2010

Utilità. La farmacia di turno a Grotte, sul vostro Quotidiano

 

Farmacia di turno nel Comune di Grotte

A partire da oggi "Grotte.info Quotidiano" si arricchisce di un nuovo servizio a favore di tutta la comunità, piccolo ma utile: la segnalazione della farmacia di turno.
A dire il vero, il servizio era già previsto all'atto della pubblicazione del sito; si trovava (e si trova tuttora) nella pagina "Salute", al collegamento "Farmacie". Con l'indicazione diretta in prima pagina evitiamo al lettore la ricerca dell'informazione.
Sotto l'immagine troverete il nominativo della farmacia di turno, preceduto dal periodo di competenza. Cliccando sull'immagine verrete condotti alla pagina "Salute", nella sezione "Farmacie", dove si trovano le informazioni complete sulle farmacie di Grotte e i loro turni per tutto l'anno 2010.
Precisiamo che entrambe le farmacie sono aperte durante i giorni feriali (salvo il periodo di ferie); la farmacia "di turno" rimane aperta nei giorni prefestivi e festivi ed è reperibile per il periodo notturno.
Attualmente il servizio in prima pagina è sulla prima riga delle immagini, tra qualche giorno lo troverete stabilmente nella colonna "In evidenza", sotto il "Meteo".

 

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16/01/2010

Comune. Presentazione istanze per contributi a Enti ed Associazioni

 
 


COMUNE DI GROTTE
PROVINCIA DI AGRIGENTO


AVVISO

          I rappresentanti legali di Associazioni, Comitati ed Enti, qualora interessati, che intendono ottenere dei contributi da parte di questa Amministrazione, in adempimento a quanto previsto dal Vigente Regolamento, modificato con delibera di Consiglio Comunale n° 47 del 28/10/1998, esecutivo ai sensi della legge, possono presentare apposita istanza diretta al Sindaco entro il termine perentorio del

31 gennaio 2010

secondo lo schema che potrà essere ritirato presso l'Ufficio Comunale dell'Area Cultura.

(N.d.R.: Scarica il modulo di domanda Visita l'argomento).

 

   

Il Sindaco
Rag.
Paolo Pilato

 

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15/12/2009

Comune. Approvato l'Albo Unico degli scrutatori di seggio elettorale

 

Comune di Grotte

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

IL SINDACO

AVVISA

che è depositato presso la Segreteria del Comune, l’Albo Unico degli scrutatori di seggio elettorale, approvato con Commissione Elettorale in data 13/01/2010, per la durata di quindici giorni consecutivi a partire dal 14/01/2010.

Gli elettori interessati che intendono proporre ricorso avverso la denegata iscrizione, oppure avverso la indebita iscrizione all’albo, sono invitati a presentarlo alla Commissione Elettorale Circondariale entro dieci giorni dalla scadenza del termine di deposito e cioè entro il 09/02/2010.

Grotte, lì 14/01/2010

 

   

Il Sindaco
Rag. Paolo Pilato

 

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13/01/2010

Musica. Il Complesso Bandistico "G. Verdi" in "Gran Concerto"

 

Il Complesso Bandistico "G. Verdi" in "Gran Concerto"
Complesso "Verdi"

Si terrà presso la chiesa del Purgatorio di Grotte la VI edizione del "Gran Concerto", con il quale il Complesso Bandistico "Giuseppe Verdi" darà inizio alle proprie attività musicali per il 2010.
Questa edizione, dedicata a Sant'Antonio, avrà luogo il 17 gennaio, annuale ricorrenza del santo.
L'ampio repertorio che sarà eseguito spazierà da brani di musica classica a quelli di musica moderna e contemporanea.
In particolare, il "Verdi", diretto dal M° Salvatore Puglisi, proporrà i seguenti brani: Intermezzo tratto da "Cavalleria Rusticana"; Nabucco; Liricamente; Film Festival; La Vita è Bella; Nuovo Cinema Paradiso; Adagio Veneziano; William Tell Overture; La Carmen;  Aranjuez; My Way.
Il passaggio da uno stile all'altro, certamente impegnativo per gli esecutori, potrà venire incontro alle aspettative di un pubblico dai gusti musicali differenti.
Il "Gran Concerto", che sarà presentato da Annamaria Apa, rientra nell'ambito di un più ampio progetto di attività finanziate dall'Assessorato Regionale al Turismo della Regione Siciliana.
All'interno della manifestazione si svolgerà la cerimonia di consegna delle targhe e dei riconoscimenti, da parte dell'Amministrazione Comunale, a tutti i gruppi che sono stati impegnati, durante il periodo delle recenti festività natalizie, nell'allestimento dei presepi nei quartieri del paese. Ciascun rappresentante di ogni gruppo di presepisti ritirerà il riconoscimento.
"Ringrazio l'On. Nino Strano, Assessore Regionale al Turismo, il Vice Sindaco del Comune di Grotte, On. Salvatore Caltagirone, e l'Assessore Domenico Morgante per avere sin da subito condiviso questo progetto artistico-culturale" ha dichiarato il Presidente del Complesso Bandistico, Dott. Vincenzo Castronovo.
Il ringraziamento corale di tutti i componenti del "Verdi" va anche all'Arciprete Don Giovanni Castronovo ed all'intera Amministrazione Comunale.
Il Concerto, al quale è invitata tutta la cittadinanza, avrà inizio alle ore 20.00.

Carmelo Arnone
13 gennaio 2010
© Riproduzione riservata.

 

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12/01/2010

Chiesa. Convocazione diocesana del Rinnovamento nello Spirito Santo

 

Convocazione diocesana del Rinnovamento nello Spirito Santo.

Si svolgerà domenica prossima, 17 gennaio, a Favara presso la parrocchia dei Santi Pietro e Paolo, la Convocazione diocesana del Rinnovamento nello Spirito Santo.
Il tema della giornata è tratto da un passo del vangelo di Giovanni: "Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perchè porti più frutto. Voi siete già mondi per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me" (Gv. 15, 1-4).
Il programma della Convocazione è il seguente:
- ore 09.30: accoglienza e preghiera
- ore 11.00: pausa
- ore 11.15: catechesi (Relatore Don Giuseppe Alotto)
- ore 12.00: canti di lode e di ringraziamento
- ore 13.00: pranzo a sacco
- ore 15.00: canti e preghiera
- ore 16.00: Santa Messa (celebrata da Don Salvatore Casà)
- a seguire: preghiera di guarigione.
La partecipazione, anche parziale, alla Convocazione è aperta a tutti i fedeli della diocesi.

 

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11/01/2010

Chiesa. Programma della settimana

 

 

Programma delle attività dell'unità pastorale di Grotte:
- lunedi 11 gennaio, alle ore 20.00 nella chiesa San Rocco, riunione delle coppie di sposi;
- mercoledi 13 gennaio, alle ore 16.30 nella chiesa Madonna del Carmelo, incontro delle Ancelle della Divina Misericordia;
- mercoledi 13 gennaio, alle ore 18.30 a Racalmuto presso la casa di riposo, incontro per gli operatori dei gruppi Caritas e dei gruppi missionari;
- venerdi 15 gennaio, alle ore 1930 nella chiesa San Francesco, incontro di catechesi per i cresimandi adulti (tenuta precedentemente a San Rocco);
- giovedi 14, venerdi 15 e sabato 16 gennaio, nella chiesa Madonna del Carmelo, Triduo in onore di Sant'Antonio Abate; alle ore 17.00 Santo Rosario seguito dalla Santa Messa;
- domenica 17 gennaio, Festa di Sant'Antonio Abate, le Sante Messe saranno ai seguenti orari:
     08.00 chiesa Madonna del Carmelo;
     09.45 chiesa San Rocco;
     11.00 chiesa del Purgatorio;
     11.30 chiesa Madonna del Carmelo;
     17.30 nella chiesa Madonna del Carmelo (unica Santa Messa pomeridiana);
     al termine della Celebrazione Eucaristica, in piazza Municipio, benedizione degli animali, seguita dalla piccola processione del simulacro di Sant'Antonio verso la chiesa del Purgatorio.
- domenica 17 gennaio, al termine della piccola processione, nella chiesa del Purgatorio, Concerto eseguito dal Complesso Bandistico "G. Verdi".

 

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09/01/2010

Musica. Gruppo grottese premiato al 1° Festival Agrigentino delle Novene Natalizie

 

Gruppo grottese premiato al 1° Festival Agrigentino delle Novene Natalizie
Riconoscimento

La giuria del 1° Festival Agrigentino delle Novene Natalizie, svoltosi nella città dei templi lo scorso 23 dicembre 2009, ha assegnato un riconoscimento al gruppo grottese “Antichi suoni di quartiere”.
Cornice della manifestazione è stata l’antica Via San Girolamo, in uno degli storici quartieri della città. Il festival, ideato dal Sig. G. Gallo, è stato patrocinato dal Comune, rappresentato dal Sindaco Zambuto e dall’Assessore Biondi i quali, insieme agli altri componenti della Giunta ed ai Consiglieri Comunali, hanno concorso alla formazione della giuria.
Il gruppo “Antichi suoni di quartiere”, fondato e diretto da Giovanni Costanza, che si esibisce alla mandola, è formato dai musicisti Tony Costanza al tamburello, Fabrizio Chiarenza alla fisarmonica e Francesco Nicolosi - agrigentino - alla chitarra.
Le fasi salienti della manifestazione, comprese le premiazioni e le esibizioni dei gruppi, sono state riprese e trasmesse dalle emittenti locali.
Il gruppo grottese, che ha proposto i tradizionali canti popolari natalizi in siciliano, partecipa da ben sette anni consecutivi alle novene del capoluogo, riscuotendo sempre grandi consensi tra il pubblico.
Un successo confermato anche dalla partecipazione di “Antichi suoni di quartiere” al programma di Teleacras “Punto Fermo”, ideato e condotto dal Prof. Mario Gaziano.

Carmelo Arnone
9 gennaio 2010
© Riproduzione riservata.

 

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08/01/2010

Comune. "Bonus Gas" per le famiglie a basso reddito o numerose

 

"Bonus Gas" per le famiglie a basso reddito o numerose

Sono molti i nuclei familiari che non riescono, con il proprio reddito, ad arrivare alla fine del mese. Già l'inizio della quarta settimana si presenta problematico. Le spese indifferibili sono tante e, purtroppo, tutte necessarie. Alimentarsi, vestirsi, riscaldarsi, curarsi rientrano tra i bisogni "primari" di ogni persona. Ciascuna di queste esigenze comporta un costo economico al quale bisogna provvedere. Una delle spese che grava sulle famiglie è senza dubbio quella legata al consumo domestico di gas, per la cottura dei cibi, l'acqua sanitaria ed il riscaldamento. Un contributo, rivolto alle famiglie numerose o che possono dimostrare di essere a basso reddito, viene oggi dal "Bonus gas". Si tratta di una deduzione sull'importo della bolletta che può arrivare sino ad una cifra annua di 110 euro. Non è molto ma è pur sempre un aiuto.
Il bonus può essere richiesto dai cittadini italiani e stranieri residenti a Grotte, che utilizzano gas naturale distribuito a rete con un contratto di fornitura diretto oppure condominiale (non per il gas in bombola o GPL), e che abbiano un importo ISEE non superiore a 7.500,00 (non superiore a 20.000,00 per le famiglie con più di 3 figli a carico). Il bonus è riconosciuto solo per le forniture nell'abitazione di residenza dell'utente.
Ai moduli di richiesta, disponibili presso l'Ufficio Servizi Sociali, occorre allegare:
- attestazione ISEE in corso di validità;
- fotocopia del documento d'identità del richiedente;
- dichiarazione sostitutiva della certificazione dei figlia a carico, solo famiglie numerose con più di 3 figli a carico (modulo E);
- stato di famiglia, solo per le famiglie numerose;
- copia fattura gas.
Quanti presenteranno domanda entro il 30 aprile 2010 otterranno il bonus a decorrere dal 1° gennaio 2009; le domande presentate oltre il 30 aprile avranno validità per i 12 mesi successivi alla presentazione.
Quanti hanno in atto un contratto, riceveranno direttamente in bolletta la deduzione relativa al bonus. Chi non ha l'intestazione di un contratto (perchè fruisce di un impianto centralizzato condominiale) otterrà il bonifico presso gli sportelli delle Poste Italiane.
Analogamente, chi aveva un contratto il 1° gennaio 2009 e successivamente lo ha cessato, riceverà il bonus presso gli sportelli postali.

Carmelo Arnone
08 gennaio 2010

A beneficio dei lettori pubblichiamo l'avviso ufficiale e i moduli di richiesta:

-
Avviso Bonus Gas, Comune di Grotte Visita l'argomento
-
Modulo A (forniture individuali, clienti domestici con fornitura autonoma) Visita l'argomento
- Modulo B (forniture individuali + centralizzate, clienti domestici con fornitura autonoma e centralizzata) Visita l'argomento
- Modulo C (forniture centralizzate, clienti domestici indiretti solo con fornitura centralizzata) Visita l'argomento
- Modulo D (forniture attive al 1° gennaio 2009 ma successivamente cessate) Visita l'argomento
- Modulo E (Dichiarazione sostitutiva della certificazione dei figli a carico, solo per famiglie numerose) Visita l'argomento
- Modulo F (per la delega di un terzo all'incasso del bonifico domiciliato) Visita l'argomento

 

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07/01/2010

Spettacolo. Giovanni Volpe al Teatro Nuovo di Milano con "Angelo. Quante volte, un uomo"

 

Giovanni Volpe al Teatro Nuovo di Milano con "Angelo. Quante volte, un uomo"
Compagnia

Giovanni Volpe al Teatro Nuovo di Milano con "Angelo. Quante volte, un uomo"
Locandina

Debutterà il prossimo 18 gennaio al Teatro Nuovo di Milano la nuova opera scritta, diretta e interpretata da Giovanni Volpe.
L'autore, attore e regista grottese porterà in scena lo spettacolo "Angelo. Quante volte, un uomo", nel quale viene ripresa e riproposta al pubblico l'avventura di Angelo Starinieri. L'uomo, affermato manager di successo, a causa di varie peripezie si ritrova a vivere tre lunghi anni da "barbone". Il ritorno alla propria casa ed ai propri affetti segnerà il lieto fine della vicenda.
Lo spettacolo, i cui testi sono ispirati all'autobiografia del protagonista, utilizzerà le più varie tecniche artistiche e comunicative: cinematografia, danza, recitazione, musica, effetti ottici policromatici.
Il cast dell'opera comprende 6 attori, 14 ballerini e un'orchestra formata da 45 elementi, diretta dal M° Francesco D'Ovidio, autore delle musiche originali.
L'impronta "agrigentina" dello spettacolo è evidenziata, oltre che dalla presenza del regista Giovanni Volpe, anche da altre professionalità: Calogero Vella, autore della scenografia; Corrado Boschetti, curatore del progetto cinematografico; Francesco Luca Raneri, aiuto regista; Aldo Craparo, attore co-protagonista.
Non mancheranno riferimenti più diretti alla "terra di Pirandello", con la proiezione durante lo spettacolo delle riprese in esterno effettuate presso la "Scala dei Turchi", uno dei più suggestivi tratti della costa agrigentina.
Dopo le rappresentazioni al Teatro Nuovo, l'opera verrà portata in scena il 2 e 3 febbraio al Teatro Ciak di Milano; successivamente sarà in tournée lungo la penisola. La prossima estate lo spettacolo verrà proposto in Sicilia.

Carmelo Arnone
07 gennaio 2010

 

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07/01/2010

Chiesa. Programma della settimana

 

 

Programma delle attività dell'unità pastorale di Grotte:
- dal 7 gennaio riprendono tutte le attività catechistiche;
- il catechismo per i bambini di 4^ elementare delle parrocchie Santa Venera e Madonna del Carmelo si svolgerà sabato alle ore 15.20, nella chiesa Madonna del Carmelo;
- domenica 10 gennaio, durante la Celebrazione Eucaristica delle ore 17.30 nella chiesa Madonna del Carmelo, avrà luogo la cerimonia di presentazione dei bambini di 1^ confessione.

 

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07/01/2010

Politica. Dichiarazione del Consigliere Aristotele Cuffaro sulla vicenda Venturi-Moncada

 

Il Consigliere Comunale Aristotele Cuffaro
Aristotele Cuffaro

Riceviamo e pubblichiamo.

"Nel ruolo di capogruppo di maggioranza del PDL del Comune di Grotte non posso esimermi dall’intervenire dopo le dichiarazioni dell’Assessore Regionale Venturi nei confronti dell’imprenditore agrigentino Moncada. Conosco bene la storia imprenditoriale del Moncada e senza incertezze, esprimo la mia piena solidarietà ad un imprenditore che con forza e tenacia, nel massimo della trasparenza e della legalità, dà centinaia di posti di lavoro a questa provincia attanagliata da una crisi profonda. Mi meraviglio, pertanto, che un Assessore, invece di incoraggiare imprenditori sani che lottano continuamente con il malaffare e la mafia, utilizzi la Politica del “sospetto” per cercare di intimidire azioni imprenditoriali che con determinazione tentano di far alzare la testa alla nostra martoriata terra. Sono sbalordito dalle dichiarazioni dell’Assessore Regionale all’Industria e la condanno totalmente. Non serve la politica del falso rinnovamento! Per questo mi schiero e sostengo e invito l’imprenditore Moncada ad andare avanti e a non demordere".

Grotte, 5 gennaio 2010

 

   

Capogruppo PDL
Aristotele Cuffaro

 

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07/01/2010

Scuola. Scambio di doni natalizi tra Grotte e Casale sul Sile

 

Scambio di doni natalizi tra Grotte e Casale sul Sile



Scambio di doni natalizi tra Grotte e Casale sul Sile



Scambio di doni natalizi tra Grotte e Casale sul Sile



Scambio di doni natalizi tra Grotte e Casale sul Sile



Scambio di doni natalizi tra Grotte e Casale sul Sile

E' l'ultimo Natale dell'ormai pluriennale gemellaggio tra gli Istituti Comprensivi di Grotte e Casale sul Sile. Nell'ambito del progetto denominato "Sotto lo stesso sole", tra gli alunni delle classi della scuola primaria coinvolte vi è stato uno scambio epistolare e di doni significativi e caratteristici di ciascuna delle due realtà territoriali.
Giunte al quinto anno, le classi avranno modo di incontrarsi di presenza; infatti il viaggio d'istruzione che l'istituto di Casale ha previsto per la prossima primavera avrà come meta proprio il territorio agrigentino e in particolare il paese di Grotte.
Pubblichiamo le lettere dei ragazzi ed alcune poesie natalizie sulle quali gli alunni hanno riflettuto.

Lettera degli alunni di Grotte

    
Cari amici di Casale sul Sile,
come va?
     Sta arrivando il Natale e noi siamo tanto felici per le vacanze natalizie. In questo periodo stiamo preparando delle canzoni per la recita di Natale di giorno 12 dicembre.
     Ogni giorno quando arriviamo a scuola cantiamo e recitiamo, così le ore della giornata passano in fretta, la nostra Maestra è su tutte le furie per farci imparare al più presto tutto. Abbiamo addobbato la nostra classe con stelle, angioletti e ognuno di noi sta portando un personaggio del presepe. Ormai ci stiamo avvicinando al nuovo anno e poi mancheranno solo pochi mesi e ci conosceremo. Ciao, ciao e Buon Natale a tutti!
     Vi vogliamo bene.

     I vostri amici della classe V C di Grotte.

Lettera degli alunni di Casale sul Sile

Casale sul Sile, 30 novembre 2009

     Ciao ragazzi! Come va?
     Da noi tutto bene. E’ arrivato il brutto tempo, stranamente non fa molto freddo, ma piove spesso; stanotte ha diluviato e oggi soffia un forte vento di scirocco. Spesso rimaniamo in classe per la ricreazione. Da voi il tempo com’è? Abbiamo sentito il telegiornale (dato che le maestre ci obbligano ad ascoltarlo ogni sera) che lì fa ancora caldo. Beati voi!
     Si avvicina il Natale e dappertutto si respira aria di festa. A scuola stiamo realizzando molti lavori: i decori per le finestre, i bigliettini da regalare ai nostri cari, ma soprattutto ci siamo immersi in un laboratorio nel quale costruiamo le “pigotte”, sono le bellissime bambole dell’UNICEF, un’associazione che si occupa dei bambini poveri e che è collegata all’ONU, argomento che abbiamo studiato da poco. Alla fine abbiamo pensato di vedere le bambole e il ricavato desideriamo donarlo all’associazione NATS che si occupa dei bambini lavoratori del Sud del mondo. Infatti il panettone che vi mandiamo è stato confezionato da questi bambini.
     Credeteci, tutte queste attività sono interessanti e impegnative, ma noi ci divertiamo un mondo!
     Come ogni anno, stiamo imparando alcune canzoni e delle poesie da fare ascoltare ai nostri genitori prima delle vacanze. Siamo curiosi di sapere cosa fate voi per Natale. In questi giorni abbiamo cominciato il laboratorio di astronomia dove un astrofilo ci fa osservare i pianeti, il sole e persino abbiamo toccato dei frammenti di meteorite. Abbiamo anche iniziato lo studio della storia della Sicilia e tutti i popoli che l’hanno colonizzata e dominata, ma non ve la scriviamo perché: 1 è troppo lunga; 2 sicuramente la sapete già.
     A gennaio inizieremo l’attività di danze celtiche e ricominceremo a frequentare il nuoto, a seguito andremo a Venezia per visitare il palazzo del Consiglio Regionale. Come vedete qui non ci si ferma mai!
     Tra casa e scuola infervoro i preparativi per il viaggio. Abbiamo già il biglietto per il volo “in tasca”, perciò il nostro sogno adesso è realtà. Non vediamo l'ora di vedere tutte le meraviglie che la Maestra Francesca ci descrive con i suoi racconti.
     Aspettando ansiosi vostre notizie, auguriamo Buon Natale a Voi e i vostri Insegnanti.

     I vostri amici di Casale sul Sile

     P.S.: Poiché prossimamente tratteremo il tema dell’emigrazione, impareremo una poesia in dialetto siciliano per Natale inerente a questo argomento. Ve la mandiamo e, se vi fa piacere potete impararla anche voi quando arriveremo potremmo provare a recitarla insieme. Non siamo molto sciolti nel parlare il vostro dialetto, ma con l’aiuto della Maestra, alla fine la spuntiamo sempre.

Poesie di Natale

SOGNO DI NATALE
Era festa dovunque: in ogni chiesa, in ogni casa: intorno al ceppo, lassù;
innanzi a un Presepe, laggiù; noti volti tra ignoti riuniti in lieta cena;
eran canti sacri, suoni di zampogne, gridi di fanciulli esultanti, contese di giocatori...
E le vie delle città grandi e piccole, dei villaggi, dei borghi alpestri o marini,
eran deserte nella rigida notte.
E mi pareva di andar frettoloso per quelle vie,da questa casa a quella,
per godere della raccolta festa degli altri;
mi trattenevo un poco in ognuna, poi auguravo:
- Buon Natale –

NATALE AL CAFFE' FLORIAN
La nebbia rosa e l’aria dei freddi vapori arruginiti con la sera,
il fischio del battello che sparve nel largo delle campane.
Un triste davanzale, Venezia che abbruna le rose  sul grande canale.
Cadute le stelle, cadute le rose
nel vento che porta il Natale.

L'EMIGRANTI RIPARTINU
Ottu jorna di festa e ora si nni vannu ca non è chiù Natali e mancu Capudannu.
Ritornanu nta nivi unni c'è negghia e scuru, e c'è u patruni straniu e c'è u travagghiu duru.
Unni sunnu chiamati pi nciùria, terroni e l'òmini da Sicilia non semu genti boni.
E partinu cu suli nto trenu senza suli
... Nto trenu senza suli cu cori chi ci chianci:
"Addiu bedda Sicilia,
... Oh, terra mia d'aranci, d'aranci e di canzuni;
u latti mi lu dasti ma pani un mi nni duni". 

 

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05/01/2010

Commiato. Omelia dell'Arciprete Castronovo alle esequie del Prof. Antonio Cimino

 

 


Omelia dell’Arciprete di Grotte, Don Giovanni Castronovo,
pronunciata durante i funerali del Prof. Antonio Cimino
4 gennaio 2010

Oggi per tutti noi è un giorno particolare perché il rito che stiamo celebrando riempie il nostro animo di dolore, ma anche di grande ammirazione per il nostro caro fratello Antonio, da tutti amato e stimato per la bontà del cuore e la serietà professionale del suo servizio.

Non starò a tessere l'elogio del nostro fratello, perché alla fine della celebrazione ci saranno le persone adatte a farlo. Dico semplicemente  che egli credeva moltissimo all'amicizia e alla solidarietà. Per natura sua e per le circostanze della sua vita egli è stato una guida per molti.

Senza dubbio il messaggio d'amore proclamato da Cristo nei testi che abbiamo ascoltato, il messaggio del Vangelo, è di gran lunga superiore a tutto quello che noi possiamo fare, nessuno fra noi potrebbe mai sentirsi all'altezza di un simile ideale.

Noi abbiamo bisogno di un ideale che vada oltre le nostre forze.

Noi non possiamo vivere senza un ideale, diversamente non viviamo, ma vegetiamo.

E Dio ha un tale rispetto della nostra vita che ci offre un traguardo d'amore molto più alto, affinché noi non cessiamo mai di progredire.

Dio ci propone questo ideale e ci offre anche un modello: il Signore Gesù, esempio sommo di generosità, di dedizione gratuita, di dono di sé, modello di fede in Dio e di fiducia nell'uomo, chiunque esso sia.

Penso che tutti possiamo incontrarci nell'ideale evangelico e nella vita esemplare di Cristo, uomo come noi.

L'Apostolo Giovanni ci assicura che chi crede nell'amore è nato dalla verità, e questo ci infonde pace e fiducia, anche se il nostro cuore ci rimprovera qualcosa, perché Dio è più generoso della nostra stessa coscienza.

Se noi tendiamo con tutte le nostre forze verso un amore vero e sincero, a un amore che si trasforma in gesti concreti, noi dobbiamo essere certi di camminare sui sentieri della verità, sui sentieri di Dio.

Posso testimoniare che questa preoccupazione di amore e di andare in aiuto al prossimo era l'ideale del nostro fratello Antonio.

Oggi siamo qui riuniti per pregare per lui.

Anch'egli infatti, come ciascuno di noi, ha bisogno della Misericordia e del perdono di Dio.

Ma noi siamo qui anche per rivolgere un sguardo alla nostra vita, per scoprire il valore della nostra esistenza.

Il pensiero della morte non è riservato unicamente a coloro che credono alla sopravvivenza.

Il pensiero che ciascuno di noi dovrà un giorno lasciare questa vita è certamente utile per tutti.

Questo pensiero può condurci a valutare ciò che è veramente importante e ciò che non lo è.

Oggi la Parola di Dio pone l'accento su ciò che veramente conta, su ciò che resterà anche dopo la morte: la Misericordia, l'attenzione ai poveri, la bontà che si traduce in gesti concreti, la sincera passione per la pace. Tutte queste cose sono più forti della morte.

La morte inghiotte per sempre tutto ciò che non ha un autentico valore.

Ma la morte nulla può contro l’Amore, contro la Fede, contro la Speranza, perché tutte queste cose sono immortali, esse provengono da Dio ed è Dio stesso che le ha poste nei nostri cuori.

Se noi mettiamo la Croce di Cristo sulla bara e sulla tomba dei nostri morti è per esprimere la nostra convinzione che il Signore Gesù, morto anch'egli come noi, continua ad essere con noi oltre alla morte.

Per Cristo, come per ciascun Cristiano, la morte non costituisce l'ultima parola della nostra esistenza.

È invece l'amore che ha e che è l'ultima parola, quell’amore che Gesù Cristo ha pienamente incarnato.

È nella luce di questa Fede che noi diamo l'estremo saluto, il nostro addio al fratello Antonio.

Un Addio nel senso originario del termine: A DIO.


"Tu lasci a noi una preziosa eredità, ma non scompari nel nulla; tu vai ora  verso la Sorgente, verso Colui che è l'autentico Sole dell'universo, verso Dio. Cristo stesso, il Buon Pastore, ti viene incontro per condurti ai pascoli eterni; Egli è la guida nella quale tu puoi riporre tutta la tua fiducia perchè Lui ha dato la sua vita per te".

 

   

L’Arciprete di Grotte
Don Giovanni Castronovo

 

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05/01/2010

Commiato. Orazione funebre del Sindaco di Grotte alle esequie del Prof. Antonio Cimino

 

Il Sindaco, l'Amministrazione ed il Consiglio Comunale esprimono le condogliaze per la scomparsa del Prof. Antonio Cimino
Condoglianze


Orazione funebre del Sindaco di Grotte, Rag. Paolo Pilato,
pronunciata durante i funerali del Prof. Antonio Cimino.
4 gennaio 2010

In un giorno di festa, il primo giorno del 2010 in cui eravamo tutti impegnati a scambiarci gli auguri e ad esprimere gli auspici di un futuro migliore, ci ha colto di sorpresa e ci ha tanto addolorato la notizia della scomparsa del Prof. Antonio Cimino, insigne studioso e docente, che per decenni ha formato all'amore per lo studio, per la cultura, ai valori della laicità, della democrazia, dell'antifascismo, migliaia di studenti e colleghi, trasmettendo loro il senso della coscienza critica ed il rigore della conoscenza storica.

Di eccezionali virtù morali e civiche, ha saputo arricchire l'orizzonte culturale di chiunque abbia avuto l'opportunità di venirgli a contatto. E a Grotte, e fuori di Grotte, sono stati in tanti ad avere avuto questo privilegio.

La sua profonda cultura, la perizia didattica erano ben note nel Liceo classico "Empedocle" di Agrigento, presso cui ha espletato la sua luminosa opera di docente di Storia e Filosofia o nel Liceo Scientifico "Majorana" dove si è anche fatto apprezzare per le sue doti di Dirigente Scolastico. Le sue capacità di formatore erano ben note fra tante generazioni di maestre e maestri che, da lui guidati, hanno potuto realizzare l'agognato sogno della cattedra.

Antonio Cimino era nato a Grotte e cresciuto nell'immediato dopoguerra fra stenti e privazioni di ogni genere: "In casa si respirava aria di insicurezza, non più una lieve speranza", scrive egli stesso nel suo libro "Ricordanze"; era destinato, perciò, a fare l'apprendista falegname se già alla scuola elementare di Grotte prima e successivamente al liceo non avesse incontrato gli insegnanti giusti, assai validi ed esperti, capaci di stimolare in lui le attitudini allo studio e valorizzare le sue doti già eccezionali.

La sua formazione fu tuttavia determinata prevalentemente dalle letture extrascolastiche; "piacevole otium" le definisce egli stesso, che lo hanno accompagnato per tutta la vita fin dai primi anni di liceo: "erano letture stramballate, senza un ordine logico, ma utili allo spirito,…" "e io leggevo, … leggevo e cercavo di capire..."; "Tutte quelle letture, … un guazzabuglio di idee, che prepotentemente si affastellavano alla mia mente, costituivano già un poderoso bagaglio culturale".

Quel bagaglio culturale che ha fatto del prof. Cimino l'uomo eccezionale che è stato: non solo docente e preside ma anche studioso, storico, scrittore, insigne intellettuale che ha accompagnato, in qualità di Relatore, il Premio Racalmare fin dalla nascita nel 1982 e per tutti i suoi 28 anni di vita, dandogli lustro con la sua competenza e prestigio, contribuendo a migliorarne sempre più la qualità e operando affinchè, come aveva voluto lo stesso Leonardo Sciasela, il Premio avesse come obiettivo soltanto la cultura e rimanesse estraneo ad ogni forma di consorteria. Ha dato, così, ancora una volta, prova di essere un uomo di grande talento.

"Due passioni hanno alimentato il mio animo nella vita - scrive ancora -: lo studio e la politica… La politica come qualificazione umana, come momento in cui l'uomo afferma la sua spiritualità". Non esita, perciò, alla
prima votazione con l'elezione diretta del Sindaco nel 1993 ad accogliere la proposta dei suoi amici a candidarsi. Viene eletto e fa il Sindaco per 5 anni con passione, con intelligenza, con dedizione, convinto che la stagione politica nella vita di un uomo è "la ricapitolazione di tutta la vita, la vita vissuta come partecipazione dell'individuo alla coscienza sociale della comunità…".

Politicamente si era formato alla scuola di Giulio Trevisani, direttore della rivista "il calendario del Popolo", quella rivista che negli anni del liceo gli era capitata per caso tra le mani, ma i cui insegnamenti segneranno tutta la sua vita, costituendo quello che egli stesso definisce il "primum" culturale della sua lunga carriera dì lettore e di studioso.

Aderisce al PSI, in un momento in cui essere socialista significava essere giudicato "sovversivo". La partecipazione agli scioperi accanto agli zolfatai della miniera Quattrofinaiti, infatti, gli costerà un ritardo nella sua carriera scolastica, ma non demorderà: sarà ancora presente in altre manifestazioni di piazza accanto agli operai, ai braccianti agricoli e da sindaco si sentiva spesso angosciato per non poter essere sufficientemente vicino alla gente, al suo popolo, per non essere nella possibilità di risolvere i problemi assillanti che attanagliano una società in cui i valori della giustizia e dell'uguaglianza sono ancora chimere.

Nella vita seppe coniugare equilibratamente ed efficacemente gli impegni professionali e politici agli obblighi familiari.
Tanto puntuale, incisivo e determinato come docente, come dirigente scolastico, come Sindaco, tanto amorevole, comprensivo e rassicurante nei rapporti con la famiglia, a cui non fece mai mancare affetto e attenzione.
Lascia un vuoto profondo, incolmabile; ma lascia a tutti: ai suoi familiari, ai suoi ex studenti, ai colleghi, agli amici e compagni, una straordinaria eredità di umanità, di sapere, di passione civile. Per tutto questo, Prof. Cimino ti ringrazio a nome mio personale, della Giunta, del Presidente e Vice Presidente del Consiglio, dei Consiglieri comunali e della Comunità grottese tutta.
Quelli che siamo rimasti, abbiamo il compito di dimostrare di valere almeno quanto te, e non sarà facile.
 

 

   

Il Sindaco di Grotte
Rag. Paolo Pilato

 

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05/01/2010

Commiato. Elogio funebre del Prof. Tuttolomondo alle esequie del Prof. Antonio Cimino

 

 


Elogio funebre per l'amico ANTONIO

In questo momento non avrei voluto essere qui, ma in un angolo di questa chiesa, in silenzio, in disparte, addolorato per la perdita di un amico fraterno.
Ma tu, Antonio, hai predisposto, per iscritto, diversamente.
Hai disposto, già 4 anni fa, subito dopo una tua degenza ospedaliera, che fossi io a leggere, il giorno della tua dipartita, i messaggi che volevi lasciare a tutti noi.
Io lo faccio con orgoglio, perché questa tua decisione testimonia tutto l'affetto e la stima che tu nutrivi per me.

Ho avuto la fortuna di conoscerti 20 anni fa, ed immediatamente tra noi è
nata una amicizia profonda. Forse perche credevamo negli stessi valori, forse perché tutto ciò che eravamo era frutto di sacrifici e impegno continuo, tra noi si è creato un rapporto forte, che andava aldilà di qualsiasi rapporto professionale.
Abbiamo lavorato, lottato, assieme a tanti docenti, per far vivere e
crescere un liceo, il Majorana, che, era stato fatto nascere qualche anno prima del tuo arrivo, ma che era destinato a morire.
Quando sei arrivato vi erano tre corsi completi, quando sei andato via i corsi completi erano nove.
Tutto il lavoro fatto, le difficoltà superate, le battaglie affrontate hanno creato tra noi un vincolo inscindibile.

Mi hai delegato a leggere alcuni tuoi messaggi, per non dimenticare, per
lasciare qualcosa a tutti noi, perché siano di esempio e contemporaneamente di monito, per lasciare dopo di te qualcosa che prolunghi il tuo ricordo e la tua esistenza, convinto come eri, così come lo era Orazio, che la miglior parte di te, il tuo spirito, il tuo nome, la tua opera sfuggiranno alla morte, per vivere a lungo.

Due passioni hanno alimentato il tuo animo nella vita: lo studio e la politica intesa questa come espressione della spiritualità dell' homo faber, la politica come qualificazione umana, come momento in cui l'uomo afferma la sua spiritualità, logos, verbo, parola, discorso; la parola non come semplice emissione di voce, ma la parola, nutrita dallo spirito, che si fa discorso.

Il principio che ha guidato tutta la tua azione politica è stato l'etica, l'etica
a fondamento della politica.

Scrivi a pagina 164 di "Ricordanze":

Sì, la politica è etica e l'etica diviene prassi operativa, difatti, tutte le manifestazioni pubbliche che esigessero eticità, giustizia, mi hanno visto partecipe: nelle manifestazioni degli zolfatai, dei braccianti agricoli, negli scioperi per il  “caro pane”.

Di te Sindaco, nelle pagine 166 e 167 della stessa opera, scrivi:

Essere sindaco di un piccolo paese come Grotte significa toccare con mano i problemi della povere gente: il posto di' lavoro che manca, l'assillo quotidiano di sfamare i piccoli bambini e la famiglia, come comprare le medicine... Nel dopoguerra esisteva nei comuni "l'elenco dei poveri", oggi la situazione non è mutata, e dico oggi, nell'era della tecnologia avanzata, della civiltà lussureggiante, sì esistono tutt'oggi i poveri, i disoccupati, i pensionati con una misera pensione, per costoro è un problema sopravvivere nella quotidianità: tocchi con mano questi piccoli grandi problemi, in una economia di un paese che non decolla, un paese dove sono rimasti i vecchi ed i bambini, perché i giovani sono emigrati al nord, o fuori, in Europa, in cerca di lavoro, i vecchi e i bambini con lo loro desolante solitudine.
E' triste fare il sindaco in questo paese, triste ed angoscioso, di un'angoscia
che ti attanaglia per non potere risolvere questi assillanti problemi. E la tristezza si tramuta in una rabbia rovente, che ti brucia, al pensiero dell'esistere di una ingiustizia sociale, in una società dove i valori della giustizia sociale e dell'eguaglianza sono ancora chimere ed altresì al pensiero del persistere di un ostruzionismo dell'opposizione.

Durante la tua sindacatura hai vissuto momenti difficili e amari che però
hai saputo superare brillantemente con eleganza e anche con soddisfazione.

Scrivi a pagina 171 di
Ricordanze:

Concludendo questo discorso possiamo dire di sentirci soddisfatti del nostro operato, poiché l'intelligenza politica, la sofia, l'incorruttibilità, nonché la tolleranza volta al dialogo, ci hanno permesso di andare avanti nella realizzazione del programma e nell'amministrazione della cosa pubblica, memori dell'insegnamento di Pericle, il quale magistralmente sostiene "Sapere quello che va fatto ed essere capace di spiegarlo, amare il proprio paese ed essere incorruttibile sono le qualità necessarie ad un uomo che deve governare la propria città".

Da Dirigente Scolastico la centralità dell'alunno era il tuo credo didattico-educativo testimoniato dalla disponibilità al dialogo con tutti gli studenti ma anche e principalmente dagli stimoli pedagogico-didattici rivolti agli insegnanti.

Le tue Epistulae rappresentarono, per noi docenti del Majorana, uno stimolo e un indirizzo per riflettere sul modo di intendere e di fare scuola, di programmare e sperimentare percorsi educativi e didattici personalizzati, di riscoprire le strategie dei processi di insegnamento/apprendimento.

Scrivi a pagina 8 del volume
Epistulae:

Non siamo lontani dal poter affermare quanto lo scrivente da tempo va sostenendo e cioè che la "lezione" tradizionale, frontale, che prefigura il docenfe che "docet" ex cathedra e la classe, uniforme, che ascolta la lezione "verbale" astratta, è ormai "superata", da relegare nella tradizione di una scuola d'altri tempi, la cui centralità era fondata sulla "lectio" seguita dalla "commentatio" e dalla "disputatio"; una tale scuola, per fortuna, è stata superata da quando Rousseau ha inaugurato l'educazione negativa, fondata sulla centralità dell'alunno chiudendo per sempre la concezione di una scuola come 'Tempio" di trasmissione di un sapere statico.

Ed ancora a pagina 11 dello stesso volume:

Nel percorso didattico vanno tenuti presenti allora: i condizionamenti (socio-economici, culturali, emotivi, ecc...) non già come elementi attenuanti di un atteggiamento "pietoso", ma come elementi da decondizionare per un atteggiamento "serio ed oggettivo nella valutazione".
La psicologia ci insegna che un'emozione può determinare un "blocco" immediato cognitivo nei processo di apprendimento, mentre il superamento dell'emozione può fare imboccare la via di parziali successi, ma questo superamento potrà verìficarsi se vi contribuisce l'opera del docente che diviene, per necessità, "facilitatore" di problemi.

Nella seconda Epistula hai posto l'esigenza e l'urgenza, nell'ambito della scuola dell'autonomia, di costruire un nuovo ruolo di docente, una professionalità nuova capace di rispondere positivamente alle sfide della scuola autonoma.

Cosi scrivi a pagina 21 dello stesso volume:

Il docente della scuola dell'autonomia si pone nell'atteggiamento "collaborativo" con gli altri (docenti, alunni, famiglie, preside) e ciò non soltanto come una sua risposta possibile alle istanze innovative della società, ma quanto e soprattutto come una sua presenza "propositiva", operativa cooperativa: egli diviene cosi, un "testimone" dei tempi in cui vive, e non già un "reperto" del passato.

Nelle tue Epistulae sottolinei la necessità di un modo diverso di far scuola tutto improntato a costruire una scuola per ciascuno alunno, una scuola capace di scoprire le potenzialità del singolo e trasformare sempre l'insuccesso in successo.

Così scrivi a pagina 50:

…si rende necessario allora lavorare sul gruppo-classe, in modo che in esso si raggiunga quell'unità che Giuseppe lombardo Radice chiama "affiatamento", una condizione in cui il compagno "più bravo" diviene "maestro" del meno bravo, una unità che è fattore di crescita di tutti e non di pochi.

E questo "meraviglioso" risultato dell'unità della classe non si ottiene se non
dopo un paziente ed accurato lavoro del docente. Affiatare la classe significa infatti questo: "nessuno, al possibile, deve restare fuori dal pensiero del docente", perciò è necessario trovare un punto di partenza nella didassi che valga per tutti gli alunni e tale punto di partenza è il seguente: "occuparsi assai dei cosiddetti peggiori"; occuparsi di questi alunni, farli sentire "vivi", come suggerisce altresì Don Milani perché nella didattica "non si può dare l'eguale a chi eguale non è", farli sentire vivi e non segregati, perché altrimenti si creerebbe un abisso incolmabile tra questi e il resto della classe.

Questi sono i messaggi che tu hai voluto io leggessi e ponessi all'attenzione di chi è venuto a renderti l'ultimo saluto. L'ho fatto con devozione e rispetto.
Concedimi, però, di porre all'attenzione degli astanti, anche se tu non mi hai chiesto di farlo, le conclusioni di Ricordanze che rappresentano una
tua riflessione su tutto il tuo essere stato politico, studioso, intellettuale, professionista, uomo, ma rappresentano anche il tuo testamento morale ed etico.

Così scrivi:

se qualcuno ci domandasse se siamo contenti o scontenti di quanto abbiamo operato, scritto e detto, rispondiamo: siamo contenti e scontenti allo stesso tempo, contenti per il lavoro eseguito, contenti per ciò che abbiamo scritto, operato, fatto, per i risultati conseguiti, risultati che spaziano nell'arco dell'esperienza pluriennale dal mondo della scuola, (da maestro elementare a docente liceale a preside nei licei), a quello della società (gli impegni in politica, l'elezione a sindaco), dalla cultura alla filosofia, alla pedagogia, alla morale, alla politica: scontenti per ciò che non siamo riusciti a fare, per la consapevolezza di vedere le nostre idee non inverate, gli ideali, che sono una categoria dello spirito, non realizzati, o non completamente realizzati, scontenti ma guidati da un ottimismo morale, che si traduce in impegno attivo, operoso, giacché, ne siamo convinti, il passato, i suoi errori, il suo male non è una realtà aggettiva, non immutabile, ma essenzialmente soggettiva e relativa, perciò mutabile, e da tale consapevolezza scaturisce l'impegno; ecco l'ottimismo morale, che si traduce in impegno di natura teoretica e pratica, un impegno che ci spinge sempre avanti, ad operare in un mondo dove il principio dell'eguaglianza oggi si estende al di là dei confini del genere umano, al mondo animale, donde la lotta alla vivisezione ed alla caccia, si estende alla natura, per la salvaguardia dell'ambiente, un impegno che ci conduce ad alzare la testa dalla quotidianità ed o guardare in alto e più lontano, ad agire sempre con tenacia e determinazione per il cangiamento delle cose, della vita nostra e dei nostri figlioli, per spingerci sulla via del progresso civile, morale e politico, e tutto ciò in nome della cultura, che, a detta di Luigi Russo, accomuna tutti, in quanto portatori "d'un verbo, che è il verbo stesso dell'umanità".

Ciao Antonio.

 

   

Prof. Tuttolomondo

 

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05/01/2010

Commiato. Elogio funebre di Gaspare Agnello alle esequie del Prof. Antonio Cimino

 

 


Compagno Cimino,


quando è morto Sciascia, Bufalino se ne lamentò perché l'amico gli aveva tolto la precedenza nel viaggio verso l'ignoto. Lo stesso oggi faccio io che sono di qualche anno più grande di te.

Ma vuoi dire che così stava scritto e noi dobbiamo rassegnarci alle leggi terribili della vita a cui crediamo solamente quando siamo colpiti direttamente nei nostri affetti.


Settantacinque anni vissuti assieme anche se con percorsi diversi ma con intendimenti comuni. Siamo nati
prima del secondo conflitto mondiale e abbiamo vissuto il periodo della guerra e della ricostruzione.

Tu eri figlio di un uomo che divenne povero per via delle persecuzioni che subì dalla dittatura fascista e della cecità che lo condusse all'invalidità, ma che era ricco di intelligenza e di idee.

Tuo padre era un militante socialista, di quelli che hanno creduto con grande fede religiosa nelle idee di riscossa del mondo del lavoro e nel trionfo della giustizia e della libertà. Era uomo religioso essendo un fervente seguace del valdismo che in Grotte ebbe una lunga storia e profonde radici.


Da ragazzo sei stato provato dal bisogno e questo per te fu una grande incentivo e uno sprone ad essere il
migliore nel campo della scuola e dello studio. "Ero in preda ad astratti furori", hai scritto nel tuo libro, e per dirla con Vittorinì "... non vi era più altro che questo: pioggia, massacri sui manifesti dei giornali, e acqua nelle mie scarpe rotte, muti amici, la vita in me come un sordo sogno senza speranza, quiete".

Ebbe fiducia in te la Professoressa Anita Polizzotto che noi oggi ricordiamo doverosamente.


Eri sempre il primo, hai abbracciato gli studi classici illuminato dai grandi maestri del liceo classico Empedocle di Agrigento, hai conseguito la licenza liceale a pieni voti e nella sessione autunnale hai conseguito il diploma di abilitazione magistrale.

Ci aveva ben preparati l'ottimo professore Giuseppe Lauricella che ci insegnò la metrica latina. Ti ricordi? sapevamo a memoria Tibullo: Quis fuit horrendos primus qui protulit enses?

Quam ferus et vere ferreus ille fuit,.... "Chi fu colui che per primo inventò le spade tremende? Quanto feroce e con cuore di ferro quello fu".

Hai vinto il primo concorso magistrale che è stato bandito dopo il tuo diploma e hai preso servizio con 18 giorni di ritardo perché, essendo socialista, ti hanno definito "sovversivo", mentre io venivo definito "agit prop" (agitatore e propagandista).


Ma Cimino era professore di Latino e Greco "uno che sa legger di greco e di latino", come recitava il
Carducci e quindi non si rassegnò a insegnare nelle scuole elementari. Studiò freneticamente ed vinse la cattedra nei licei classici dove insegnò per tanti anni.

Ritornò da docente al Liceo Classico Empedocle, dove fu anche Vice Preside, ma Antonio Cimino non era uomo che si poteva fermare ed ecco che sostenne il concorso a Preside. Lo vinse e ebbe la nomina a Salò. Rifiutò perché non volle lasciare la Sicilia. Ritentò l'avventura l'anno appresso e fu il primo in tutta Italia.


Mi ricordo che gli hanno telefonato dal ministero della Pubblica Istruzione e gli hanno detto che ormai
poteva scegliere qualsiasi sede perché era risultato il primo in tutta Italia. Andò a Casteltermi e poi venne finalmente a dirigere il Liceo Scientifico Ettore Majorana che si può dire sia stato fondato da Antonio Cimino.

In tutta questa lunga avventura scolastica che durò tutta la vita non dimenticò mai di essere uomo politico: “nati non foste a vivere come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”.

Egli sì definisce "Homo politicus sive spiritualis". E come politico, durante il periodo post bellico si era formato intanto alla scuola socialista e morale del padre e poi aveva respirato il clima del paese che aveva
vissuto lo scisma religioso di padre Sciarratta, che aveva una comunità valdese, che aveva celebrato il primo congresso regionale dei fasci dei lavoratori, che inneggiava Bruto e non Cesare e che nel 1951 aveva sconfitto la democrazia cristiana e portato al Parlamento regionale il socialista Calogero Russo, preparando cosi la vittoria della sinistra alle comunali del 1952 e del 1956 di cui anch'io sono stato protagonista.

Si è formato, assieme a me, alla lettura de "Il Calendario del Popolo" che era una rivista di ispirazione marxista e, per quel tempo, staliniana.

La rivista fu una scuola di grande formazione che determinò le nostre scelte ma sia io che Cimino non abbiamo mai aderito alle teorie comuniste perché non condividevamo le teorie della dittatura del proletariato e perché la nostra sensibilità umanistica e la sua sensibilità religiosa nascente dal valdismo non gli consentivano di abbracciare quelle teorie che anche sul piano del collettivismo di tutti i beni di produzione non ci convincevano.


Restò socialista fervente sapendo che il socialismo era l'unica via per il riscatto delle genti. E negli ultimi anni della sua vita che, passò a scrivere continuamente, le sue ricerche lo portarono a confrontare molte
affinità tra le sue idee, le sue sensibilità e le teorie sociali della Chiesa che avevano radici profonde nel vangelo e nella patristica. E di questo mi parlava con entusiasmo dicendomi che avrebbe pubblicato un'opera importante che certamente è nei suoi cassetti e che speriamo possa vedere la luce perché avremo tanto da apprendere da queste pagine. Le sue idee e le sue scoperte trovano conferma nella nuova enciclica del Papa Benedetto XVI "Caritas in Veritate" dove si ribadiscono tutte le idee per le quali si è battuto Antonio Cimino il cui socialismo era di tipo umanitario, egalitario, universale. La sua profonda fede nelle sue idee lo portò a restare socialista anche quando il partito socialista è scomparso per le ragioni a tutti note e lui, assieme a tanti altri compagni di Grotte, veniva alle riunioni nella cantina di Totò Zucchetto. Lo rammaricò la scelta degli ex comunisti che rifiutarono il collegamento alla tradizione socialista italiana che è la più gloriosa che si possa immaginare perché è la storia del riscatto del nostro paese, la storia delle lotte dei minatori, del voto alle donne, della lotta alla mafia, delle tute blu del nord e tanto altro che ci onora e ci inorgoglisce, ma lo ha confortato il fatto di trovare le sue idee ribadite così solennemente da un documento papale che investe un miliardo di persone.

Con questo grande bagaglio affronta la durissima lotta che nel 1993 lo porta e diventare Sindaco di Grotte con la elezione diretta del popolo che gli da grande fiducia. In questa battaglia è guidato dall'etica: "Il principio, scrive Antonio Cimino nel suo libro "Ricordanze", che ha guidato tutta la mia azione politica è stato ed è l'etica, l'etica a fondamento della politica, una tesi esposta da Platone, che nella VII lettera, sicuramente autentica, rivolgendosi agli amici di Dione, a Siracusa, così solennemente afferma: "I mali non cesseranno per l'umanità, se prima uomini che coltivano l'autentica e vera filosofia non giungano al potere politico, oppure coloro che governano la città non diventino per qualche divina sorte, filosofi".


E Leonardo Sciascia, continua Cimino nel suo libro, riportando una dichiarazione di Borges, di rimando così
scrive: "mi occupo il meno possibile di politica, me ne sono occupato durante la dittatura, ma quella non era politica, era etica...uno scrittore dovrebbe sempre poter dire che la politica di cui si occupa è etica. Sarebbe bello che potessero dirlo tutti. Ma che lo dicano gli scrittori".

Come Sindaco si confronta con i problemi di una comunità del sud che vive il dramma della disoccupazione,
della miseria, dell'emigrazione giovanile che rende poveri i nostri paesi. "E' triste, scrive, fare il Sindaco in questo paese, triste ed angoscioso, di un'angoscia che ti attanaglia per non poter risolvere questi assillanti problemi. E la tristezza si tramuta in una rabbia rovente, che ti brucia, al pensiero dell'esistere di una ingiustizia sociale, in una società dove i valori della giustizia sociale e dell'eguaglianza sono ancora chimere...". Ma seppe andare avanti perché si nutrì dell'insegnamento di Pericle il quale sostiene:"Sapere quello che va fatto ed essere capace di spiegarlo, amare il proprio paese ed essere incorruttibile sono le qualità necessarie ad un uomo che deve governare la propria città".

Ma la carica di Sindaco lo portò a divenire il Presidente effettivo del Premio letterario Racalmare "Leonardo Sciascia" Città di Grotte, premio che lui amò particolarmente perché ne fu quasi sempre relatore ufficiale e che lo portò a legarsi di profonda amicizia a letterati come Sciascia, Bufalino, Consolo, Montalban, Camilleri, Collura, Giovanna Giordano e tantissimi altri.


Il premio Racalmare certamente cambiò la mia vita e diede un senso letterario più profondo alla vita di Antonio Cimino che già era grande uomo di lettere classiche e certamente il suo nome resterà indelebilmente legato a questo evento così importante della vita di questo nostro paese. Speriamo che
qualche amante della cultura possa prendersi cura di pubblicare le relazioni di Antonio Cimino che sono veri e propri saggi letterari che hanno avuto sempre il placet o di Sciascia o di altri letterati italiani.

Tutto quello che fece nella vita lo fece con profonda dedizione e convinzione e con spirito profondamente religioso di quella religiosità sciasciana che, pur non essendo un credente, visse da cristiano. Antonio Cimino, pur essendosi abbeverato alle teorie marxiane non ruppe mai con la religione perché la fede
valdese del padre lo tenne legato a Dio e quindi non si può dire che abbia accettato il materialismo storico. Lo accettò sul piano economico ma non lo accettò sul piano della fede e del resto questo fece parte del suo contraddirsi di sciasciana memoria. Ogni coscienza filosofica è sempre assalita dal dubbio, dalla contraddizione, dal mistero della vita che Pascal risolse con la sua concezione della scommessa.

In ogni caso Antonio Cimino condusse la sua vita in maniera religiosa costruendosi una famiglia esemplare a cui dedicò tutto e ricevendo, fino all'ultimo, tutto l'affetto di cui un uomo ha bisogno.

Ci conforta che prima di morire ebbe il tempo di pubblicare il libro della sua vita "Ricordanze", "La storia, un'altra".


Quando lo abbiamo letto non ci convinse molto ma oggi, davanti alla bara del Compagno, del Preside, del Sindaco dobbiamo dire che quel libro dovrebbe essere letto da tutti i giovani perché la vita di Antonio Cimino è una grande lezione per quanti, giovani, si apprestano al duro cammino della vita. Cimino ci insegna che "volere è potere" che anche venendo dal nulla si può diventare personaggio: allora giovani, i
libri, la cultura, l'esempio di un uomo grande devono essere la stella polare del vostro cammino e arriverete alla grotta di Betlemme per trovare la verità, la giustizia, l'amore, la felicità dello spirito, il sole dell'avvenire.

Addio compagno Antonio aspettami che presto ti raggiungerò.

Grotte, 04/01/2010

 

   

Gaspare Agnello

 

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05/01/2010

Commiato. Commosso saluto dei nipoti alle esequie del Prof. Antonio Cimino

 

 


Allo zio Totò

Chiunque passi da questo mondo lascia il ricordo di sé. Ma quando nelle persone, nelle cose, nei luoghi che gli sono appartenuti, rimane il senso profondo della sua presenza, allora lì c’è la sua anima.

E lo zio Totò per noi è stato una presenza forte e allo stesso tempo umile, una presenza fatta di sorrisi spontanei, di risate fragorose, di racconti allegri ma anche di conversazioni impegnate e serie, una presenza che era sempre anche accoglienza, braccia aperte, cose da offrire e sedie pronte a farci sedere per il solo piacere di stare insieme per raccontare, raccontarsi e ascoltare.

In questi ricordi siamo certi che risiede la sua anima. Ad essa va, dunque, non tanto il nostro saluto quanto il nostro ringraziamento perché rimanendo con noi continuerà ad insegnarci tante cose e a ricordarci il valore di parole semplici come cordialità, passione, dedizione smisurata al lavoro e alla famiglia.

E noi, caro zio Totò, ti ricorderemo, e ti incontreremo, tutte le volte che staremo con i tuoi cari, tutte le volte che verremo a casa tua, dove tutto parla di te; e se un giorno avremo la fortuna di accogliere nelle nostre case i nostri nipoti e di stare insieme a loro come tu amavi fare oppure di tendere la mano a qualcuno che è nel bisogno come tu spesso hai fatto, bene, zio, allora ti terremo presente perché per noi sei stato un esempio di intelligenza di testa e, soprattutto, di intelligenza del cuore.

Con affetto, i tuoi nipoti. Tutti.

Grotte, 4 gennaio 2010

 

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01/01/2010

Commiato. Si è spento il Prof. Antonio Cimino

 

Si è spento il Prof. Antonio Cimino.
Prof. Cimino

Oggi, sorretto dal conforto dei familiari, si è spento il Prof. Antonio Cimino. Uomo di profonda cultura, grande umanista animato da intensa passione politica e civile, per anni è stato Preside del Liceo Scientifico "Majorana" di Agrigento.
Dal 1993 al 1997 è stato Sindaco del Comune di Grotte, il primo ad assumere la carica per elezione diretta.
Infaticabile e prolifico scrittore, il 28 giugno dello scorso anno aveva dato alle stampe e presentato, presso la biblioteca comunale di Grotte, la sua ultima fatica letteraria dal titolo "Ricordanze".
La Redazione di "Grotte.info Quotidiano", nel ricordarlo con gratitudine quale uno dei relatori alla presentazione ufficiale di questo sito, il 25 febbraio 2006 nella Sala Consiliare del Comune, esprime ai familiari le più sentite condoglianze.

"Ricordanze" di Antonio Cimino.

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01/01/2010

Chiesa. "Se vuoi la pace, custodisci il creato"; messaggio del Santo Padre Benedetto XVI

 

"Se vuoi la pace, custodisci il creato"; messaggio del Santo Padre Benedetto XVI.

Messaggio del Santo Padre pronunciato per la preghiera dell'Angelus il 1° gennaio 2010.
"In occasione dell’inizio del Nuovo Anno, desidero rivolgere i più fervidi auguri di pace a tutte le comunità cristiane, ai responsabili delle Nazioni, agli uomini e alle donne di buona volontà del mondo intero. Per questa XLIII Giornata Mondiale della Pace ho scelto il tema: Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato...".
Testo completo del messaggio Visita l'argomento

 

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01/01/2010

Politica. Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano

 

Messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica

Pubblichiamo il testo del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica On. Giorgio Napolitano, pronunciato ieri sera a reti unificate.

Palazzo del Quirinale, 31/12/2009

"Buona sera a voi che siete in ascolto.

Nel rivolgervi, mentre sta per concludersi il 2009, il più cordiale e affettuoso augurio, vorrei provarmi a condividere con voi qualche riflessione sul difficile periodo che abbiamo vissuto e su quel che ci attende. Un anno fa, molto forte era la nostra preoccupazione per la crisi finanziaria ed economica da cui tutto il mondo era stato investito. La questione non riguardava solo l'Italia, ma avevamo motivi particolari di inquietudine per il nostro paese.

Oggi, a un anno di distanza, possiamo dire che un grande sforzo è stato compiuto e che risultati importanti sono stati raggiunti al livello mondiale: non era mai accaduto nel passato, in situazioni simili, che i rappresentanti degli Stati più importanti, di tutti i continenti, si incontrassero così di frequente, discutessero e lavorassero insieme per cercare delle vie d'uscita nel comune interesse, e per concordare le decisioni necessarie. Proprio questo è invece accaduto nel corso dell'ultimo anno. L'Italia - sempre restando ancorata all'Europa - ha dato il suo apprezzato contributo, con il grande incontro del luglio scorso a L'Aquila, e ha per suo conto compiuto un serio sforzo.

Dico questo, vedete, guardando a quel che si è mosso nel profondo del nostro paese. Perché, lo so bene, abbiamo vissuto mesi molto agitati sul piano politico, ma ciò non deve impedirci di vedere come si sia operato in concreto da parte di tutte le istituzioni, realizzandosi, nonostante i forti contrasti, anche momenti di impegno comune e di positiva convergenza. Nello stesso tempo, nel tessuto più ampio e profondo della società si è reagito alla crisi con intelligenza, duttilità, senso di responsabilità, da parte delle imprese, delle famiglie, del mondo del lavoro.

Perciò guardiamo con fiducia, con più fiducia del 31 dicembre scorso, al nuovo anno.

Non posso tuttavia fare a meno di parlare del prezzo che da noi, in Italia, si è pagato alla crisi e di quello che ancora si rischia di pagare, specialmente in termini sociali e umani.C'è stata una pesante caduta della produzione e dei consumi ; ce ne stiamo sollevando; si è confermata la vocazione e intraprendenza industriale dell'Italia; ma ci sono state aziende, soprattutto piccole e medie imprese, che hanno subito colpi non lievi; e a rischio, nel 2010, è soprattutto l'occupazione. Si è fatto non poco per salvaguardare il capitale umano, per mantenere al lavoro forze preziose anche nelle aziende in difficoltà, e si è allargata la rete delle misure di protezione e di sostegno; ma hanno pagato, in centinaia di migliaia, i lavoratori a tempo determinato i cui contratti non sono stati rinnovati e le cui tutele sono rimaste deboli o inesistenti; e indubbia è oggi la tendenza a un aumento della disoccupazione, soprattutto di quella giovanile.

Vengono così in primo piano antiche contraddizioni, caratteristiche dell'economia e della società italiana. Dissi da questi schermi un anno fa: affrontiamo la crisi come grande prova e occasione per aprire al Paese nuove prospettive di sviluppo, facendo i conti con le insufficienze e i problemi che ci portiamo dietro da troppo tempo - dalla crisi deve e può uscire un'Italia più giusta. Ebbene, questo è il discorso che resta ancora interamente aperto, questo è l'impegno di fondo che dobbiamo assumere insieme noi italiani.

Ma come riuscirvi? Guardando con coraggio alla realtà nei suoi aspetti più critici, ponendo mano a quelle riforme e a quelle scelte che non possono più essere rinviate, e facendoci guidare da grandi valori: solidarietà umana, coesione sociale, unità nazionale.

Parto dalla realtà delle famiglie che hanno avuto maggiori problemi: le coppie con più figli minori, le famiglie con anziani, le famiglie in cui solo una persona è occupata ed è un operaio. Le indagini condotte anche in Parlamento ci dicono che nel confronto internazionale elevato è in Italia il livello della disuguaglianza e della povertà. Le retribuzioni dei lavoratori dipendenti hanno continuato ad essere penalizzate da un'alta pressione fiscale e contributiva; più basso è il reddito delle famiglie in cui ci sono occupati in impieghi "atipici", comunque temporanei.

Le condizioni più critiche si riscontrano nel Mezzogiorno e tra i giovani. Sono queste le questioni che richiedono di essere poste al centro dell'attenzione politica e sociale, e quindi dell'azione pubblica. L'economia italiana deve crescere di più e meglio che negli ultimi quindici anni: ecco il nostro obbiettivo fondamentale. E perché cresca in modo più sostenuto l'Italia, deve crescere il Mezzogiorno, molto più fortemente il Mezzogiorno. Solo così, crescendo tutta insieme l'Italia, si può dare una risposta ai giovani che s'interrogano sul loro futuro.

C'è una cosa che non ci possiamo permettere: correre il rischio che i giovani si scoraggino, non vedano la possibilità di realizzarsi, di avere un'occupazione e una vita degna nel loro, nel nostro paese. Ci sono nelle nuove generazioni riserve magnifiche di energia, di talento, di volontà : ci credo non retoricamente, ma perché ho visto di persona come si manifestino in concreto quando se ne creino le condizioni.

Ho visto la motivazione, ho visto la passione di giovani, tra i quali molte donne, che quest'anno mi è accaduto di incontrare nei laboratori di ricerca; la motivazione e l'orgoglio dei giovani specializzati che sono il punto di forza di aziende di alta tecnologia ; la passione e l'impegno che si esprimono nelle giovani orchestre concepite e guidate da generosi maestri. E penso alla motivazione e alla qualità dei giovani che si preparano alle selezioni più difficili per entrare in carriere pubbliche come la magistratura. Certo, sono queste le energie giovanili che hanno potuto prendere le strade migliori ; e tante sono purtroppo quelle che ancora si dibattono in una ricerca vana. Ma ho fiducia nell'insieme delle nuove generazioni che stanno crescendo ; a tutti i giovani la società e i poteri pubblici debbono dare delle occasioni, e in primo luogo debbono garantire l'opportunità decisiva di formarsi grazie a un sistema di istruzione più moderno ed efficiente, capace di far emergere i talenti e di premiare il merito.

Più crescita, più sviluppo nel Mezzogiorno, più futuro per i giovani, più equità sociale. Sappiamo che a tal fine ci sono riforme e scelte da non rinviare : proprio negli scorsi giorni il governo ne ha annunciato due su temi molto impegnativi, la riforma degli ammortizzatori sociali e la riforma fiscale. La prima è chiamata in particolare a dare finalmente risposte di sicurezza e tutela a coloro che lavorano in condizioni di estrema flessibilità e precarietà. La riforma annunciata per il fisco, è poi assolutamente cruciale; in quel campo, è vero, non si può più procedere con "rattoppi", vanno presentate e dibattute un'analisi e una proposta d'insieme. E in quel dibattito si misurerà anche una rinnovata presa di coscienza del problema durissimo del debito dello Stato. Intanto, il Parlamento si è impegnato a riordinare la finanza pubblica con la legge sul federalismo fiscale e a regolarla con un nuovo sistema di leggi e procedure di bilancio. Due riforme già votate, su cui il Parlamento è stato largamente unito.

E vengo alle riforme istituzionali, e alla riforma della giustizia, delle quali tanto si parla. Ho detto più volte quale sia il mio pensiero; sulla base di valutazioni ispirate solo all'interesse generale, ho sostenuto che anche queste riforme non possono essere ancora tenute in sospeso, perché da esse dipende un più efficace funzionamento dello Stato al servizio dei cittadini e dello sviluppo del paese. Esse dunque non sono seconde alle riforme economiche e sociali e non possono essere bloccate da un clima di sospetto tra le forze politiche, e da opposte pregiudiziali. La Costituzione può essere rivista - come d'altronde si propone da diverse sponde politiche - nella sua Seconda Parte. Può essere modificata, secondo le procedure che essa stessa prevede. L'essenziale è che - in un rinnovato ancoraggio a quei principi che sono la base del nostro stare insieme come nazione - siano sempre garantiti equilibri fondamentali tra governo e Parlamento, tra potere esecutivo, potere legislativo e istituzioni di garanzia, e che ci siano regole in cui debbano riconoscersi gli schieramenti sia di governo sia di opposizione.

Ho consigliato misura, realismo e ricerca dell'intesa, per giungere a una condivisione quanto più larga possibile, come ha di recente e concordemente suggerito anche il Senato. Voglio esprimere fiducia che in questo senso si andrà avanti, che non ci si bloccherà in sterili recriminazioni e contrapposizioni.

Il nuovo slancio di cui ha bisogno l'Italia, per andare oltre la crisi, verso un futuro più sicuro, richiede riforme, richiede convinzione e partecipazione diffuse in tutte le sfere sociali, richiede recupero di valori condivisi. Valori di solidarietà: e il paese, in effetti, se ne è mostrato ricco in quest'anno segnato da eventi tragici e dolorosi, da ultimo sconvolgenti alluvioni. Se ne è mostrato ricco stringendosi con animo fraterno alle popolazioni dell'Aquila e dell'Abruzzo colpite dal terremoto, o raccogliendosi commosso attorno alle famiglie dei caduti in Afganistan, e come sempre impegnandosi generosamente in molte buone cause, quelle del volontariato, della fattiva e affettuosa vicinanza ai portatori di handicap, ai più poveri, agli anziani soli, e del sostegno alla lotta contro le malattie più insidiose di cui soffrono anche tanti bambini.

E' necessario essere vicini a tutte le realtà in cui si soffre anche perché ci si sente privati di diritti elementari : penso ai detenuti in carceri terribilmente sovraffollate, nelle quali non si vive decentemente, si è esposti ad abusi e rischi, e di certo non ci si rieduca.

Solidarietà significa anche comprensione e accoglienza verso gli stranieri che vengono in Italia, nei modi e nei limiti stabiliti, per svolgere un onesto lavoro o per trovare rifugio da guerre e da persecuzioni: le politiche volte ad affermare la legalità, e a garantire la sicurezza, pur nella loro severità, non possono far abbassare la guardia contro razzismo e xenofobia, non possono essere fraintese e prese a pretesto da chi nega ogni spirito di accoglienza con odiose preclusioni. Anche su questo versante va tutelata la coesione, e la qualità civile, della società italiana.

Qualità civile, qualità della vita: aspetti, questi, da considerare essenziali per valutare la condizione di una società, il benessere e il progresso umano. Contano sempre di più fattori non solo di ordine materiale ma di ordine morale, che danno senso alla vita delle persone e della collettività e ne costituiscono il tessuto connettivo.

E' necessario che si riscoprano e si riaffermino valori troppo largamente ignorati e negati negli ultimi tempi. Più rispetto dei propri doveri verso la comunità, più sobrietà negli stili di vita, più attenzione e fraternità nei rapporti con gli altri, rifiuto intransigente della violenza e di ogni altra suggestione fatale che si insinua tra i giovani.

Considero importante il fatto che nel richiamo alla solidarietà e ai valori morali incontriamo la voce e l'impegno di religiosi e di laici, della Chiesa e del mondo cattolico. Così come nel discorso su una nuova concezione dello sviluppo - che tenga conto delle lezioni della crisi recente e dell'allarme per il clima e per l'ambiente - ritroviamo l'ispirazione e il pensiero del Pontefice. Vedo egualmente sentita da quel mondo l'esigenza dell'unità della nazione italiana.

In realtà, non è vero che il nostro paese sia diviso su tutto : esso è più unito di quanto appaia se si guarda solo alle tensioni della politica. Tensioni che è mio dovere sforzarmi di attenuare. E' uno sforzo che mi auguro possa dare dei frutti, come è sembrato dinanzi a un episodio grave, quello dell'aggressione al Presidente del Consiglio: si dovrebbero ormai, da parte di tutti, contenere anche nel linguaggio pericolose esasperazioni polemiche, si dovrebbe contribuire a un ritorno di lucidità e di misura nel confronto politico.

Io posso assicurarvi che sono deciso a perseverare nel mio impegno per una maggiore unità della nazione: un impegno che richiede ancora tempo e pazienza, ma da cui non desisterò.

Anche perché nulla è per me come Presidente di tutti gli italiani più confortante che contribuire alla serenità di tutti voi. Mi hanno toccato le parole del comandante di un contingente dei nostri cari militari impegnati in missioni all'estero. Mi ha detto - dieci giorni fa in videoconferenza per gli auguri di Natale - che lui e i suoi "ragazzi" traggono serenità dai miei messaggi quando gli giungono attraverso la televisione.

Sì, hanno bisogno di maggiore serenità tutti i cittadini in tempi difficili come quelli attuali, lavoratori, disoccupati, giovani alle prese con problemi assillanti, quanti sono all'opera per rilanciare la nostra economia, e quanti servono con scrupolo lo Stato, in particolare le forze armate chiamate a tutelare la pace e la stabilità internazionale, o le forze dell'ordine che combattono con crescente successo le organizzazioni criminali.

E a questo bisogno debbono corrispondere tutti coloro che hanno responsabilità elevate nella politica e nella società.

Serenità e speranza sento di potervi trasmettere oggi. Speranza guardando all'Italia che ha mostrato di volere e saper reagire alle difficoltà. Speranza guardando al mondo, per quanto turbato e sconvolto da conflitti e minacce, tra le quali si rinnova, sempre inquietante, quella del terrorismo. Speranza perché nuove luci per il nostro comune futuro sono venute dall'America e dal suo giovane Presidente, sono venute da tutti i paesi che si sono impegnati in un grande processo di cooperazione e riconciliazione, sono venute dalla nostra Europa, che ha scelto di rafforzare, con nuove istituzioni, la sua unità e rilanciare il suo ruolo, offrendo l'esempio della nostra pace nella libertà.

Questo è il mio messaggio e il mio augurio per il 2010, a voi italiane e italiani di ogni generazione e provenienza che salutate il nuovo anno con coloro che vi sono cari o lo salutate lontano dall'Italia ma con l'Italia nel cuore.

Ancora buon anno a tutti".

 

   

Il Presidente della Repubblica
On. Giorgio Napolitano

 
         

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