www.rotte.info: periodico indipendente d'informazione del paese di Grotte (provincia di Agrigento).

Grotte.info Quotidiano - Febbraio 2012

Home

>

Notiziario

>

Febbraio 2012

 

29/02/2012

Lettere. "Il dovere del buon cittadino"; di Oscar Morreale

 


O. Morreale

Riceviamo e pubblichiamo.

"Buon giorno.
Voglio precisare che ho semplicemente fatto il dovere del buon cittadino; la mia era una semplice segnalazione e non aveva come scopo quello di creare alcuna polemica tra l'Assessore Castronovo e il consigliere Cuffaro.
Aldilà di tutto, sono contento dell'operato dell'Assessore Castronovo e lo ringrazio per aver chiarito e portato a conoscenza di tutti la situazione riguardante il fenomeno del randagismo; sono sicuro che continuerà a operare nel migliore dei modi, nell'interesse dei cittadini e del territorio come ha sempre fatto.
Auguro buon lavoro a tutta l'Amministrazione comunale.
Distinti saluti
".

 

   

Oscar Morreale
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


29/02/2012

Comune. Sulla presenza di cani randagi, in risposta ad Oscar Morreale, nota dell'Assessore Piero Castronovo

 

Assessore Piero Castronovo
Ass. Castronovo






Commento su Facebook
Da Facebook

Riceviamo e pubblichiamo.

"Egregio Direttore,
non può che cogliersi di buon grado la cortese sollecitazione a firma del cittadino Oscar Morreale in ordine al problema del randagismo, e non può che cogliersi di buon grado l’invito ad affrontare la problematica indirizzato all’Amministrazione Comunale.

Credo che un cittadino attento come Oscar Morreale, che ho il piacere di conoscere personalmente e che gode della mia stima, sia da annoverare tra coloro che con gesti concreti, come la pubblicazione della sua nota su codesta testata giornalistica, cerchi di affrontare una delle tante emergenze che una cittadina come Grotte vive.

Mi spiace solo che ad auspicare ed a fomentare questo intervento, per il quale darò le dovute spiegazioni al concittadino, ma solo dopo aver esternato un mio spiacevole disappunto, sia stato un consigliere comunale di maggioranza il quale, nell’ambito di una conversazione aperta con un gruppo di concittadini sul social network facebook proprio sul fenomeno del randagismo a Grotte, testualmente scrive: “Vi invito a fare una pubblica denuncia su grotte.info. L' assessore alla sanità dopo che ho segnalato svariate volte la problematica continua a fottersene altamente. Spero che almeno alla vostra segnalazione dia un seguito” (si allega riquadro facebook). L’Assessore alla Sanità sarei io, ed oltre a restituire al mittente queste false illazioni di basso rango, sono costretto ad affermare che il consigliere Aristotele Cuffaro per la problematica in discussione non mi ha chiamato neanche una sola volta, anzi, mi chiama spesso ma solo per sollecitazioni che riguardano il suo premio “Nino Martoglio”. Mi risulta che il consigliere Cuffaro da tempo abbia cominciato nei miei confronti, ed alla spalle, una accanita campagna denigratoria, forse dettata dall’avvicinarsi delle elezioni, ma che gli porterà pochi risultati poiché ciò che io ho fatto e costruito, in questi anni di amministrazione accanto al Sindaco Pilato ed al servizio della collettività, è sotto gli occhi di tutti, pertanto risulta difficile ogni tentativo di demolizione.
Elenco di seguito alcune delle cose oggetto del mio impegno istituzionale:

Prevenzione oncologica 1^ fase inizio dicembre 2009:
a) screening al seno;
b) mappatura nei - prevenzione melanoma;
c) test per il sangue occulto prevenzione colon-retto;
d) ecografia alla tiroide;
e) visita oculistica per i bambini di prima elementare ;
f) misurazione pressione oculare ad ultrasessantenni;

Prevenzione oncologica 2^ fase inizio 2012:
b) mappatura nei - prevenzione melanoma;
c) test per il sangue occulto prevenzione colon-retto;
d) ecografia alla tiroide;
e) visita oculistica per i bambini di prima elementare;
    (tutto gratuito)

- Installazione impianto di videosorveglianza e messa in esercizio;
- Realizzazione e messa in funzione del centro comunale di raccolta (isola ecologica) per la raccolta di rifiuti differenziati, questa iniziativa ha permesso di innalzare la percentuale di differenziata del nostro comune oltre che a realizzare un risparmio sulla bolletta per il cittadino;
- Istallazione di cestini portacarta;
- Maggiore controllo sul servizio di nettezza urbana;
- Rimozione amianto;
- Richiesta cassone scarrabile per lo stoccaggio di ingombranti presso capannone comunale;
- Trasferimento ex succursale comunale di Via Pirandello presso l’edificio centrale;
- Concessione locali comunali all'Associazione "Padre Vinti - Grotte Solidale";
- Concessione locali comunali ad associazioni varie;
- etc. etc. .

Sarebbe auspicabile, qualora il consigliere Cuffaro non condividesse più la linea di questa amministrazione comunale, che uscisse dalla maggioranza, prima, però, della prossima edizione del premio di poesia dialettale “Nino Martoglio”, assumendo così un legittimo atteggiamento di contrasto con quello che è l’operato del governo locale piuttosto che “irridere o mugugnare di nascosto”.
Bisognerebbe prendere ad esempio consiglieri come Leonardo Cutaia, Salvatore Di Maggio etc. che invece di istigare la gente a far polemica con l’attuale amministrazione trascorrono intere mattinate con noi amministratori per affrontare i diversi problemi che quotidianamente si presentano.

Ma torniamo al randagismo fenomeno già da parecchio all’attenzione del Sindaco e dell’Assessore scrivente. A fronte di un problema così importante ed emergente ci ritroviamo ad avere pochi strumenti per fronteggiarlo. Sono poche le risorse economiche utili al ricovero presso canili autorizzati di detti randagi, e con tutta la buona volontà riesce difficile trovare un canile che abbia posti liberi. Abbiamo trovato dopo non poche ricerche una struttura che sarebbe disponibile alla sterilizzazione di questi animali. Pertanto stiamo stipulando una convenzione con la struttura di che trattasi allo scopo di limitare la moltiplicazione dei cani.
Sono stati ultimati i lavori presso i locali dell’ex scuola di Via Padre Vinti per la realizzazione di un laboratorio veterinario. Quest’ultimo, da questa amministrazione espressamente richiesto al servizio veterinario dell’ASP di Agrigento, consentirà di sterilizzare i randagi e di microchipparli. Attraverso  un capillare lavoro teso alla creazione dell’anagrafe canina sarà possibile ridimensionare il fenomeno del randagismo.

Caro Oscar, mi scuso con te per questa polemica. Il randagismo è per noi un problema serio che non sottovalutiamo visto che anche noi amministratori viviamo a Grotte e, come tu avrai capito da questa mia nota, non ce ne stiamo con le mani in mano.

Il consigliere Cuffaro queste cose non le sa, non perché noi non le facciamo ma perché lui frequenta molto poco il Palazzo di Città, solo quanto basta per organizzare il suo premio Martoglio".

 

   

Assessore Municipale
Rag. Piero Castronovo
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


29/02/2012

Chiesa. "Sprechi di denaro che non rendono per nulla onore ai Santi"; lettera dell'Arcivescovo di Agrigento

 

Mons. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento
Mons. Montenegro

Pubblichiamo la lettera che l'Arcivescovo di Agrigento, S.E. Mons. Francesco Montenegro, ha inviato ai parroci, diaconi, Consigli Pastorali parrocchiali e cittadini, confraternite e comitati feste religiose.

L’Arcivescovo di Agrigento

Ai Rev.mi Sacerdoti
Ai Diaconi
Ai Componenti dei Consigli Pastorali Parrocchiali e Cittadini
Alle Confraternite
Ai Comitati delle Feste Religiose

Carissimi,

                in occasione della Quaresima sento il bisogno di condividere con Voi alcune riflessioni che mi stanno particolarmente a cuore. Come Vescovo desidero che la nostra diocesi sia una comunità profetica che annunci con gioia la Parola (e le indicazioni del piano pastorale ci stanno spingendo ad acquisire questo nuovo stile) e la testimoni in tutte le sue azioni. Vi chiedo, pertanto, di accogliere questo scritto con amorevolezza e simpatia: non contiene divieti o limitazioni ma indicazioni che potrebbero aiutarci a crescere nella fede e nella santità.

                Ho deciso di scrivere in occasione della Quaresima perché è il tempo forte che la liturgia ci fa vivere in costante ascolto della Parola e in sincera conversione per una adeguata preparazione all’incontro con il Risorto. Ritengo che dobbiamo valorizzare la grazia di questo tempo liturgico facendo in modo che la nostra vita sia sempre più modellata su quella di Cristo che, a partire dal battesimo, abita in noi; la Sua presenza ci spinge a far morire in noi l’uomo vecchio e a camminare in una vita nuova, preannuncio e anticipo della risurrezione.

                La riflessione che vi propongo riguarda lo svolgimento delle feste patronali nelle nostre comunità parrocchiali. L’argomento è molto vasto e non intendo fare una trattazione completa, anche se da più parti si avverte il bisogno di rileggere con attenzione alcuni fenomeni e di trovare delle prassi che mettano insieme rispetto delle tradizioni, genuina spiritualità popolare e fedeltà al Vangelo e all’uomo. Già il mio Predecessore vi aveva offerto un catechismo delle feste religiose che mantiene tutta la sua attualità dottrinale e propositiva.

                Il problema che mi pongo e rispetto al quale vorrei che insieme riflettessimo è legato al momento storico che stiamo vivendo; ormai da alcuni anni e, temo per un tempo prolungato, migliaia di famiglie della nostra terra si trovano a vivere in serie difficoltà economiche: aumenta la percentuale di disoccupazione giovanile e non solo, l’agricoltura versa in uno stato di crisi profonda, la pesca è in grave crisi, non si vedono prospettive di investimento industriale …. Sono tanti i giovani che lasciano la nostra terra per trovare altrove un’occupazione e sono in aumento le persone adulte che sono state licenziate e che non sanno come provvedere ai bisogni delle loro famiglie. Tutti voi avete il polso della situazione perché conoscete, meglio di me, le singole situazioni e vi accorgete con quanta insistenza si bussa alle porte delle parrocchie per un po’ di spesa o per pagare le bollette. È una situazione di grave crisi per la quale non dobbiamo stancarci di pregare mentre, come comunità, dobbiamo interrogarci sul da fare perché il grido di dolore che si solleva da tante famiglie non rimanga inascoltato.

                Il Signore ci chiede di non perdere mai la speranza. Tuttavia, nella pedagogia divina, la speranza non è mai calata dall’alto ma si incarna in volti e persone che, attraverso gesti concreti, diventano il segno visibile della speranza divina. Questo per dire che in questo momento storico, così tormentato e faticoso, ci viene chiesto di essere noi segno della speranza che viene da Lui. La speranza, infatti, ha sempre bisogno di una traduzione concreta fatta di opere che aiutino chi soffre a rialzare la testa.

                Ecco la mia proposta: le feste patronali che si celebrano nelle nostre comunità sono il segno di una fede che, attraverso le diverse generazioni, arriva ai credenti del nostro tempo i quali sentono il bisogno di onorare i Santi Patroni nel modo più solenne possibile. So bene che all’origine di ogni festa c’è un bisogno popolare di rinnovare l’amore verso coloro che sono riconosciuti come modelli e protettori e mi rendo conto che ogni festa è un momento di forte evangelizzazione per tutta la comunità. Ritengo, tuttavia, che un’autentica spiritualità - anche popolare - non possa chiudere gli occhi sulla situazione che vivono le singole comunità. Come non porsi qualche domanda: È autentico amore ai Santi quello che porta a spendere diverse migliaia di euro mentre nelle stesse strade in cui passa la statua del Santo ci sono famiglie che non hanno di cosa mangiare? I Santi si aspettano da noi solo delle manifestazioni esterne ben fatte o una maggiore attenzione all’uomo che è la gloria vivente di Dio? La finalità di una festa religiosa si può racchiudere dentro un calendario di eventi senza dare attenzione alle problematiche del territorio?

                Capisco bene quanto sia complesso il fenomeno delle feste patronali e quanto lo siano le implicanze antropologiche e sociali, però ritengo che ogni cristiano non può non interrogarsi su ciò che fa per capire se è sulla stessa lunghezza d’onda del Vangelo di Gesù Cristo. A mio avviso, nel rispetto delle tradizioni e con la dovuta preparazione spirituale, molte cose si potrebbero cambiare e, con la sincerità dei figli di Dio, non possiamo non riconoscere che ci sono sprechi di denaro che non rendono per nulla onore ai Santi. Anzi!

                Ciò che vorrei chiedervi è innanzitutto un esame di coscienza per rendersi conto se lo svolgimento delle singole feste sia fedele al Vangelo o meno. Se non lo è proviamo a metterci in discussione per capire cosa e come cambiarlo. Per iniziare potremmo impegnarci a ridimensionare alcune spese. Non si tratta di tagliare qualcosa ma di fare in modo che, per la stessa cosa, si spenda di meno. Ciò che si risparmia potrebbe confluire in un fondo da destinare alle famiglie in difficoltà. Così, amando i figli di Dio che si trovano in situazioni di disagio economico e sociale, onoriamo i Santi. Così la festa religiosa diventa occasione di evangelizzazione, espressione di carità e segno di speranza. Una simile attenzione rende meglio ragione della devozione ai Santi che deve essere vissuta come momento in cui tutti i battezzati riscoprono la vocazione alla santità e si impegnano a realizzarla percorrendo la strada maestra dell’amore per Dio e dell’amore per il prossimo. È attraverso la carità che diventiamo santi e sono tutti i Santi ad aiutarci a vivere nella carità, cioè nell’amore incondizionato verso il prossimo e, in particolare, verso chi soffre. Senza gesti di carità la devozione ai Santi rimane un atto isolato e superficiale senza alcun beneficio per la vita spirituale. Vivendo a contatto con i Santi siamo chiamati ad allargare costantemente il cuore a Dio e al prossimo per essere, anche noi, dei santi.

                Ciò che Vi sto chiedendo lo ritengo possibile e volutamente ho preferito essere generico (proprio perché nessuno pensi a qualche proibizione ma tutti ci impegniamo con fantasia a capire cosa si possa fare): con un po’ di coraggio possiamo riuscirci e, ne sono certo, potremo sperimentare in modo ancora più bello il senso della festa e la vicinanza dei Santi.

                Spero che queste righe possano essere d’aiuto alla riflessione ed ispirare scelte concrete da realizzare nell’immediato con l’impegno di continuare nel tempo.

                La Quaresima, che sta per iniziare, aiuti tutti noi a cambiare vita. I nostri Santi Patroni intercedano per noi perché, attraverso scelte piene di Vangelo e di carità, la loro santità diventi anche la nostra.

                Vi ringrazio per la Vostra attenzione e, uniti nella preghiera, Vi saluto tutti cordialmente.

Agrigento, 15 febbraio 2012

 

   

+ Francesco Montenegro
Arcivescovo
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


29/02/2012

Comune. Opere in programma per migliorare la viabilità extraurbana del territorio

 

Paolo Pilato, Sindaco di Grotte
Il Sindaco Pilato

E' stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, da parte della Provincia Regionale di Agrigento, il bando di gara d'appalto relativo ai lavori di manutenzione sulla strada intercomunale di collegamento tra la strada provinciale Bivio Caldare - Grotte e la strada provinciale Grotte - Comitini. La gara è fissata per le ore 12.00 del 27 marzo, mentre l’apertura delle offerte si svolgerà a partire dalle ore 09.00 del 29 marzo 2012 . La base d'asta è di 89.000,00 euro.
É un risultato raggiunto, ci teniamo tantissimo – ha affermato il Sindaco di Grotte, Paolo Pilato -. L’abbiamo chiesta anche per valorizzare quell’area agricola importante, a partire dalla Contrada Priore, che abbiamo. Questa, in aggiunta a tante altre opere programmate che miglioreranno la viabilità extraurbana del territorio”.
Altra opera, il cui progetto con finanziamento da parte della Protezione Civile è in corso, è la strada Racalmare - San Benedetto; in base ad un accordo di programma già raggiunto in una conferenza di servizi, che si è tenuta il 4 novembre scorso, la consegna del lavoro è prevista entro il mese di gennaio 2013.
Entro tempi brevi verrà bandita la gara, e quindi l'inizio dei lavori, per la strada Lumia - Falcia, da realizzare con le misure compensative (un milione di euro) finanziate dall'Anas, in seguito ai lavori di raddoppio della Strada Statale 640.
Il programma di miglioramento della viabilità extraurbana mira altresì ad assolvere ad una duplice funzione: migliorare le condizioni di percorribilità e favorire anche vaste zone dedicate prevalentemente allo sviluppo del comparto agro-alimentare cittadino. Contestualmente a garantire la via di fuga (nel caso strada della Racalmare - San Benedetto), viene servita una vasta zona agricola. Così come la strada Lumia - Falcia serve un’altra importante area agricola. In questo quadro generale si inseriscono i lavori per la strada intercomunale tra la provinciale Bivio Caldare - Grotte e la Grotte - Comitini.

Carmelo Arnone
29 febbraio 2012
© Riproduzione riservata.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


28/02/2012

Iniziative. Convocata l'assemblea della consulta giovanile

 

Convocata l'assemblea della consulta giovanile.
Lettera

L'assemblea della consulta giovanile è stata convocata dal suo presidente, in seduta ordinaria, il prossimo 5 marzo alle ore 18.30 nella sala consiliare del comune di Grotte. All'ordine del giorno è prevista la discussione di alcuni punti: l'assegnazione delle deleghe ai membri dell'ufficio di presidenza (Antonio Vella, Alex Licata, Calogero Carlisi, Gerlando Terrana e Calogero Infantino); l'istituzione della commissioni di lavoro; la proposta di modifica dello statuto della consulta giovanile (con la previsione di ampliare l'età per farne parte - attualmente da 15 a 23 anni - portando i limiti da 13 a 26 anni); la proposta di coinvolgimento degli istituti scolastici del comune (attualmente il solo Istituto Comprensivo "A. Roncalli") per la creazione di un logo della consulta; ultimo punto, un non precisato "varie ed eventuali". Dell'assemblea convocata, oltre ai 5 membri dell'ufficio di presidenza, fanno parte: Luca Russello, Mulè Davide, Michele Costanza, Tommaso Fantauzzo e Alessio Brucculeri. Ne sono membri di diritto, senza diritto di voto: il presidente del Consiglio comunale, l'Assessore al ramo e due consiglieri comunali.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


28/02/2012

Lettere. Preoccupazione per la presenza di cani randagi; di Oscar Morreale

 

Preoccupazione per la presenza di cani randagi
Randagi

Riceviamo e pubblichiamo (a lato, cani all'incrocio tra Via Crispi e Via Machiavelli - "scinnuta di San Giuseppi").

"Buon giorno a tutti.
Volevo far presente al Sindaco e all'Amministrazione comunale che, da qualche settimana, vagano per le strade del nostro paese numerosi cani randagi. Come sappiamo oltre ai rischi connessi all'aggressione delle persone, la presenza di questi animali che camminano in branco, desta preoccupazione sia dal punto di vista della sicurezza stradale sia dal punto di vista igienico-sanitario. Spero che provvediate alla risoluzione del problema nell'interesse dei cittadini e ovviamente nell'interesse di questi cani poco fortunati!
Distinti saluti
".

 

   

Oscar Morreale
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


27/02/2012

Comune. Guasto al treno; ricevuta la lettera del Sindaco, il Prefetto chiede spiegazioni a Trenitalia

 

Guasto al treno; ricevuta la lettera del Sindaco, il Prefetto chiede spiegazioni a Trenitalia
Lettera del Sindaco

Lo scorso 18 febbraio un improvviso guasto alla vettura del treno che ogni mattina trasporta gli studenti pendolari da Grotte verso Agrigento, ha determinato una situazione di potenziale pericolo. I giovani sono rimasti oltre un'ora e trenta minuti rinchiusi all'interno del mezzo fermo all'interno della galleria tra la stazione di Grotte e di Comitini. La situazione si è successivamente sbloccata con l'arrivo di un altro treno che ha trainato il vagone verso la stazione grottese. Dell'accaduto si è reso conto personalmente il sindaco Paolo Pilato che, insieme al  Dirigente comunale Antonio Salvaggio, ai Carabinieri di Grotte ed alla Polizia Ferroviaria, appena venuto a conoscenza della situazione si è recato sul posto.
Dalla verifica dei fatti, lo stesso giorno, è scaturita una lettera (vedi a lato), l'ennesima, che il Primo Cittadino ha inviato al Prefetto di Agrigento, alla direzione Regionale di Trenitalia, al dirigente della Polfer di Agrigento ed al dirigente della Polfer per la Sicilia. "Si chiede l'utilizzo di vetture adeguate ed in numero sufficiente a garantire il trasporto in sicurezza dei pendolari ai quali spetta un servizio dignitoso" scrive il sindaco Pilato, dopo aver relazionato in dettaglio sulla situazione del trasporto relativa agli studenti pendolari. Facendo riferimento a questa lettera, il Prefetto di Agrigento ha inviata una formale richiesta scritta alla Direzione Regionale di Trenitalia, per avere notizie in merito alle problematiche emerse e rappresentate. La speranza è che almeno venga ripristinato il treno regionale "Minuetto", più moderno rispetto alla vettura attualmente impiegata nella tratta, e che vengano garantiti posti a sedere per tutti i viaggiatori. Purtroppo le numerosissime proteste di tutti gli anni precedenti, che risalgono ad oltre un trentennio addietro, rimaste puntualmente inevase, non autorizzano a credere nella volontà di Trenitalia di garantire il miglioramento del servizio.


Carmelo Arnone
27 febbraio 2012
 

Guasto al treno; ricevuta la lettera del Sindaco, il Prefetto chiede spiegazioni a Trenitalia
Lettera del Prefetto

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


27/02/2012

Festeggiamenti. "Il Carnevale in Associazione"; di Davide Magrì

 


Vedi le foto

Riceviamo e pubblichiamo.

"Caro Carmelo,
giovedì 16 febbraio, nei locali dell’Associazione "Padre Vinti", si è svolta la festa di carnevale in maschera per i ragazzi. Siamo rimasti molto soddisfatti per il gran numero di partecipanti e per l’entusiasmo manifestato. Ti devo confessare che, anche noi volontari, ci siamo mascherati per dare quel pizzico di armonia alla serata e coinvolgere tutti con balli, non dimenticando l’immancabile trenino di carnevale. Durante la serata sono state scelte le tre maschere più originali, che sono state premiate dall’Assessore allo Spettacolo Mariella Criminisi. Un doveroso ringraziamento va ai volontari, per l’organizzazione e l’allestimento a tema dei locali, un riconoscimento particolare va alle ideatrici della serata: Rosetta e Angela. E un altrettanto doveroso ringraziamento all’Amministrazione Comunale, ed in primis all’Assessore già citato, per il sostegno economico che ha consentito, con l’acquisto di festoni, coriandoli, maschere, cappelli e rinfresco, la riuscita della manifestazione".
 

 

   

Davide Magrì
(Presidente "Padre Vinti - Grotte Solidale" Onlus)
 

 
 

Pubblichiamo alcune immagini della festa (75 foto di © Salvo Lo Re "President").

Festa di Carnevale in Associazione Visita l'argomento
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


27/02/2012

Lettere. "Grotte peggio di Baghdad"; di Alessio Cimino

 

Buca al Viale della Vittoria
Buca

Riceviamo e pubblichiamo.

"Caro Carmelo,
come dice sempre un noto comico televisivo, il grande Gioele Dix: “Io sono un automobilista, ed essendo un automobilista sono sempre, costantemente inc.....zato come una bestia”. Ebbene oggi mi sento di dirlo anch'io.
L'altro giorno, dopo aver letto la lettera del Sig. Decu Varba riguardante la mitica buca riaggiustata (ma mai aggiustata) per 4 volte, non ho potuto fare a meno di provare un senso di vergogna nei confronti del mio paese.
Se c'è una persona che proprio non digerisce il nostro dolce manto stradale, beh quella sono io.
Ritengo doveroso denunciare lo sconcio nel quale circoliamo giornalmente. Non ci sono 100 metri continui di manto stradale dignitoso. Se dovessimo contare le buche e i tombini che popolano le nostre strade ci servirebbe una settimana intera. E poi quei dossi artificiali in calcestruzzo (vedi Via Matteotti) sono alquanto ridicoli. Tentativo misero di far circolare le automobili a velocità moderata; ma stiano tranquilli, chi volete che corra per queste strade diroccate? Non vorremmo certo rimetterci l'automobile…
Ritengo sia doveroso che chi di competenza si assuma le proprie responsabilità e che, prima di tutto, si renda conto di quanto fatto (o non fatto, in questo caso!).
Ecco perché ritengo che, automobilisticamente parlando, Grotte sia peggio proprio di Baghdad.
Per la gioia del mio meccanico".

 

   

Alessio Cimino
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


26/02/2012

Chiesa. Avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte
 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.

Venerdi 2
marzo
- è il primo venerdi del mese; venerdi di quaresima: astinenza dalle carni;
- ore 17.00, nella chiesa Madonna del Carmelo, Via Crucis;
- ore 17.00, nella chiesa San Francesco, Via Crucis a cui seguirà la Santa Messa feriale;
- ore 20.00, nella chiesa San Francesco, riunione per i genitori dei cresimandi (delle parrocchie Santa Venera e Madonna del Carmelo);
- ore 20.00, nella chiesa San Francesco, riunione dei genitori che hanno battezzato o debbono battezzare i loro bambini;
- ore 20.00, nella chiesa San Francesco, riunione per le giovani coppie che desiderano fare un cammino di fede.

AVVISI

Le Cresime saranno celebrate in due turni: mercoledi 18 e giovedi 19 aprile 2012.
Le Prime Comunioni saranno celebrate domenica 29 aprile e domenica 6 maggio 2012.

Tutti i venerdi di Quaresima:
- astinenza dalle carni;
- Via Crucis, nella chiesa Madonna del Carmelo, dopo la Santa Messa della 08.45;
- Via Crucis, nella chiesa del Purgatorio, alle ore 17.00, a cui seguirà la Santa Messa feriale.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


26/02/2012

Lettere. "Grotte dov'è il tuo orgoglio?"; di Decu Varba

 

Lettera aperta al Sindaco di Grotte, da Decu Varba
Decu Varba

Buca al Viale della Vittoria
Buca "orgogliosa"

Dopo la lettera del 17 febbraio scorso, nella quale riportava "mi sono recato alla posta è ho visto che 5 operai dal comune stavano cercando di riparare per la terza volta in pochi giorni la stessa buca" e presagiva "io curioso guardai è ho capito che non passeranno più di un mese che bisogna nuovamente ripararla" (ipotesi che si è verificata ben prima del mese previsto, come testimoniato dalla foto a lato scattata il 24 febbraio), riceviamo e pubblichiamo una nuova lettera del Signor "Decu Varba".

"Grotte dov'è il tuo orgoglio?
Se per chiudere una buca sulla strada non bastano 5 impiegati comunali, per ben 4 volte in un mese, e alla fine la buca vince, rimane più grande e orgogliosa di averti fatto togliere i mattonelle restando una buca di terra, dove si arriverà in questo modo?
Ritorneremo nel 1950 dove le strade tue erano diroccate e pieni di fango? La piazza rinnovata da pochi anni fatta senza senso, pericoloso per i tuoi vecchi e bambini che basta un po’ di rugiada per essere scivolosa.
Nel paese girano molti cani randagi, si ha paura di uscire di casa, non solo ma lo sporco che lasciano e le orini dei cani portano insetti e malattie.
Cittadini noi non vogliamo essere degradati fino a tanto. Bisognerebbe andare dal sindaco per farle presente il problema?
Forse il sindaco non gira per le strade di Grotte che ha da fare, ma cosa fanno i suoi assessori? Stanno rifugiati al municipio riparandosi dal freddo?".

 

   

Decu Varba
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


26/02/2012

Televisione. "Quello che il bruco chiama fine del mondo..."; di Angelo Costanza

 


Angelo Costanza

Riceviamo e pubblichiamo.

Quello che il bruco chiama fine del mondo…

Diceva Voltaire: “Datemi una frase e vi impiccherò un uomo”.

Vogliamo “impiccare” Celentano? Ok facciamolo pure, però mi piacerebbe ricordare quello che l’ipocrita “dimentica” troppo facilmente:

“Famiglia Cristiana usa la violenza verbale e la criminalizzazione morale, tipiche dei peggiori regimi autoritari”.
          Capezzone (portavoce PDL)

“Famiglia Cristiana è un giornale blasfemo, pieno di odio e quindi anticristiano”.
“Famiglia Cristiana fa della pornografia politica”.
          Francesco Giro (deputato PDL)

“Don Sciortino (direttore di Famiglia Cristiana), invece di pensare alla politica, si occupi di fede perché, se continua così, lui in paradiso non ci va”.
          Calderoli (Lega Nord, vice presidente del Senato nel governo Berlusconi)

“Bisogna cambiare la testata, non più Famiglia Cristiana ma Famiglia comunista”.
          Rotondi (ex ministro del governo Berlusconi)

“Famiglia Cristiana è un giornale disgustoso, sembra la fotocopia del Fatto Quotidiano e dell’Unità”.
          Bondi (ex ministro del governo Berlusconi)
          Lupi (deputato PDL, laureato all’università cattolica Sacro Cuore di Milano)

“Famiglia Cristiana fa solo propaganda e faziosità”.
          Gelmini (ex ministro del governo Berlusconi)

“Querelo Don Sciortino (direttore di Famiglia Cristiana), il suo linguaggio mal si concilia con il suo ruolo, anzi, il suo stile di vita non è coerente con la sua condizione sacerdotale. Lo stile di vita, estivo ed invernale, di Don Sciortino, è tale che difficilmente può impartire lezioni di morale”.
          Gasparri (parlamentare PDL)

A me tutto questo, comunque, interessa ben poco perché ho trovato molto più interessante la “farfalla di Belen”.
Per mia fortuna, in Italia, abbiamo un “grande” giornalista (Bruno Vespa) che vi ha dedicato due puntate di Porta a porta, mostrando spesso nel vidiwall l’immagine “incriminata”, sfiorata con la sua bacchetta.
Anche i contenitori del mattino e del pomeriggio mi hanno deliziato tra dibattiti infiniti e continui filmati dello spacco inguinale e del tatuaggio della showgirl argentina.

Ecco due momenti diversi: Belen e la sua farfalla, che supera ogni ostacolo e si frappone, perché “Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla”.

La farfalla di Belen
Porta a porta

   

Angelo Costanza
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


25/02/2012

Commenti. Da Martin Schultz (Presidente Parlamento Europeo) at Ministro Fornero; di Rino Agnello

 

Ministro Elsa Fornero
Ministro Fornero

Riceviamo e pubblichiamo.

"DA: MARTIN SCHULZ Presidente del Parlamento Europeo
AT: Ministro Fornero

Ci voleva Martin Schultz a richiamare il ministro Fornero sul tema posto fisso.
Sostiene Schultz (da Uno Mattina del 24/02/2012): se i giovani non sono aiutati a cercare il posto fisso sicuramente non acquisiranno quella sicurezza con la quale formare una famiglia ed avere dei figli. E’ per questo che in Italia si sono ridotte le nascite ed è un paese che invecchia e non progredisce.
Che lo dica Schulz è sempre un bene, che però una Ministro voglia stravolgere la logica del pensiero comune è un'altra cosa. I professori, i tecnici a volte orientano i propri principi su stereotipi matematici funzionali a leggi economiche. Forse a loro sfugge che queste regole, buone per l’economia, devono essere applicate al popolo ed alle vite umane. La mobilità, la precarietà ed altre diavolerie sperimentate negli Stati Uniti d’America hanno causato la crisi dei mutui-casa le cui conseguenze sono ricadute anche in Italia con i debiti tossici; ebbene l’Italia sta correndo dietro queste illusioni dimenticando le sue tradizioni: “Se potessi avere mille lire al mese”.
L’economia da cui è nato lo sviluppo nel dopoguerra ad oggi si basava nello Statalismo (IRI, ENEL, TELECOM, SNAM ecc…) e sul liberalismo economico, consentendo quindi una crescita armonica tra Nord Industrializzato e Sud ad impiego pubblico. Ora invece si vuole un Nord tra mobilità e precarietà ed un Sud nomade.
Ed i giovani a chi li diamo, dove li mandiamo? Come può rullare il motore dell’economia se la forza lavoro dei giovani non fa “scrusciu”?
La statistica dice che uno su tre (1:3) sono i giovani che lavorano. Sarà una condizione di Milano, di Torino ma vorrei sapere se a Napoli, a Palermo o nelle nostre realtà sia esattamente quella, la condizione.
Se non c’è un’inversione d’indirizzo la nave Italia cadrà a picco. Pensavamo che... ma le caste non si toccano!!
E i giovani?
Quelli appartengono alla casta dei puri. Non vogliono farli lavorare per non far loro sporcare le mani.
NIENTE POSTO FISSO".

 

   

Rino Agnello
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


25/02/2012

Lettere. "Via Basilicata e Via Livatino al buio; noi cittadini di serie B?"; di Syndi Spataro

 

Via Basilicata e Via Livatino al buio
Vedi le foto

Riceviamo e pubblichiamo.

"Gentile Carmelo,
innanzitutto grazie per i servizi che la tua testata giornalistica quotidianamente ci offre.
Ho impiegato un po' di tempo prima di decidermi a scrivere della situazione in cui si trovano gli abitanti di Via Basilicata e di Via Livatino.
Forse poche persone sanno che sono le uniche strade (peraltro è un'unica via che non si sa per quale motivo è stata divisa in 2, con altrettanti nomi) del paese di Grotte ad essere senza illuminazione pubblica.
Potreste pensare: “perché non va al Comune a reclamare?”.
L'ho fatto! Ad ogni Amministrazione che si è insediata ho rivolto la richiesta di illuminazione di queste strade e puntualmente mi sono sentita dire che lì in quella zona la situazione era complessa, perché non tutti i residenti avevano pagato le tasse per l'urbanizzazione.
E' stata la risposta che mi hanno dato tutti i Sindaci che si sono succeduti da 15 anni a questa parte.
Anni fa furono installati dei lampioni nella villetta sotto il Belvedere, lampioni che sono stati distrutti da ragazzi a cui facevano scomodo durante le loro “riunioni” nella villetta.
Ovviamente si parla di inciviltà e l'illuminazione non fu più ripristinata.
Non che apportasse grande luminosità alla strada ma almeno si riusciva a scorgere se, sul ciglio della strada opposto alla mia abitazione, vi fosse qualcuno.
Due anni fa sono stati messi dei fari al Belvedere e grazie a qualcuno di buona coscienza siamo riusciti ad avere un po' di luce, perché furono posizionati quasi in direzione di via Basilicata.
Da circa un mese non abbiamo più neanche questo! Fari spenti.
Mi chiedo se il Sindaco e l'amministrazione, che tanto si sono prodigati per l'installazione di telecamere in giro per il paese a favore della sicurezza, ogni tanto fanno un giro da queste parti!
In effetti mi pare poco probabile giacché non siamo in periodo di elezioni.
Mi chiedo come questa amministrazione e quelle precedenti possano aver parlato, nelle manifestazione pubbliche, di senso civico e di attenzione alla comunità.
A nulla sono servite le firme che per anni abbiamo raccolto e presentato pure ad organi più alti.
Proprio a nulla.
A dicembre mi è stato detto, da una vicina di casa, che il Sindaco ha assicurato che entro Pasqua 2012 sarà installata l'adeguata illuminazione.
Bene siamo quasi a marzo ed io non ho visto proprio nulla! Anzi quel poco di luce che arrivava dal Belvedere addirittura non c'è più.
Che si sappia: a Grotte, che tanto decanta la difesa dei cittadini e della legalità, ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Anch'io come gli abitanti di Viale della Vittoria, Via Ingrao, Viale Matteotti ecc… pago le tasse comunali. E perché come loro non devo avere il diritto di rientrare a casa senza dovermi guardare attorno con la paura che al buio possa nascondersi qualcuno?
Tralasciamo il discorso che la zona verde sotto il Belvedere è una giungla...
Forse la mia lettera in alcuni punti può risultare sconnessa ma è troppo il disappunto e troppo poco lo spazio per esprimerlo.
Signor Sindaco, Signori Amministratori fatevi un giro da queste parti quando il sole sarà tramontato, venite a farvi una passeggiata nella Grotte di serie B.
Io sono stanca!
Resto in attesa di un riscontro, concreto non a parole.
O magari devo solo aspettare ed augurarmi che qualche abitante della zona diventi Sindaco o Assessore così potremo concederci il lusso di illuminazione e telecamere.
Grazie dello spazio concessomi".

 

   

Syndi Spataro

 

Deliberazione di Giunta Municipale n° 64 del 15 giugno 2011
Delibera 64/2011

Dalla Redazione.
Abbiamo fatto una passeggiata, di giorno, nelle vie indicate dalla nostra lettrice (Foto delle Vie Basilicata e Livatino Visita l'argomento).
Oltre all'assenza di idonei corpi illuminanti sono evidenti le pessime condizioni della parte inferiore della Villetta Belvedere: dalla gradinata sconnessa ai lampioni letteralmente distrutti, sino alle onnipresenti erbacce. Da informazioni che abbiamo reperito ci risulta che la Giunta Municipale si sia già occupata dell'illuminazione di Via Livatino. Con la deliberazione n° 64 del 15 giugno 2011 erano stati stanziati 20.000 (ventimila) euro per i lavori di posa di 5 pali di illuminazione perché, si legge nel documento, "rimane precipua la necessità di porre urgente rimedio alla situazione di pericolo per la pubblica incolumità e la sicurezza urbana ingenerato dalla mancanza di illuminazione in Via Livatino che si sottolinea è zona densamente e ampiamente popolata". Nella stesso atto è riconosciuto anche che "la gravità di tali disagi è peraltro testimoniata da un gran numero di denunce e di sottoscrizioni presentate dagli abitanti della zona nonché da una serie di riunioni tenutesi in questa sede municipale". La deliberazione, munita di parere di regolarità tecnica e contabile, è stata votata all'unanimità. Ma, a quanto constatato, a quella decisione formale non è stato dato seguito. Eppure si trattava di porre "urgente rimedio alla situazione di pericolo". Quand'anche si procedesse con immediatezza nel dare esecuzione al provvedimento della Giunta, dati i tempi tecnici necessari all'espletamento degli eventuali bandi, dubitiamo che entro la Pasqua 2012 si riesca a completare i lavori. Questo riguarda la sola Via Livatino. Dell'illuminazione di Via Basilicata non si parla neppure.
Attendiamo fiduciosi, insieme alla nostra lettrice portavoce di tutti i "cittadini di serie B" abitanti nelle due vie, risposte dalle competenti autorità.
 
   

Carmelo Arnone
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


24/02/2012

Politica. Esposto del gruppo consiliare "Uniamo Grotte" sulla mancata riduzione degli assessori

 

Gruppo Consiliare "Uniamo Grotte"
Uniamo Grotte



Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana
L.R. 06/2011



Art. 4 della L.R. 06/2011
Articolo 4



Art. 13 della L.R. 06/2011
Articolo 13



Richiesta parere del Sindaco di San Giovanni Gemini all'Assessorato delle Autonomie Locali
Richiesta parere



Parere dell'Assessorato delle Autonomie Locali
Parere Assessorato



Determinazione del Sindaco di San Giovanni Gemini per la nomina degli Assessori Comunali
Nomina assessori

Il gruppo consiliare di minoranza "Uniamo Grotte" ha formalizzato, oggi, la presentazione di un esposto con il quale si chiede l'applicazione degli articoli 4 e 13 della legge regionale n° 6 del 5 aprile 2011, inerenti la riduzione del numero degli assessori comunali. Pubblichiamo di seguito, così come pervenuto, il documento ed i seguenti atti relativi:
- Legge Regionale n° 6/2011 (con evidenza degli articoli 4 e 13);
- Richiesta parere del Sindaco di San Giovanni Gemini all'Assessorato delle Autonomie Locali;
- Parere dell'Assessorato delle Autonomie Locali;
- Determinazione del Sindaco di San Giovanni Gemini per la nomina degli Assessori Comunali.

********************

Alla Cortese attenzione di

All’Assessorato Regionale delle Autonomie locali e della Funzione Pubblica
Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali
Servizio 1-Assetto istituzionale e territoriale degli Enti locali
Via Trinacria, 34-36
90144 Palermo

All’Assessorato Regionale delle Autonomie locali e della Funzione Pubblica
Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali
Servizio 3-Vigilanza e Controllo degli Enti Locali-Ufficio Ispettivo
Via Trinacria, 34-36
90144 Palermo

Corte di Conti
Sezione di Controllo
Via Notarbartolo, 8
90141 Palermo

Procura Regionale della Corte dei Conti
Via Cordova, 76
90141 Palermo

Al Signor Sindaco del Comune di Grotte
Piazza Umberto I
92020 Grotte (AG)

Comune di Grotte
Provincia di Agrigento
Gruppo Consiliare “Uniamo Grotte”
Piazza Umberto I - 92020 Grotte (AG)

OGGETTO: Applicazione articoli 4 e 13 Legge Regionale n°6 del 05 Aprile 2011.

I sottoscritti Consiglieri Comunali del Comune di Grotte (AG),

preso atto, che l’art. 4 comma 5 della Legge Regionale 5 Aprile 2011 n° 6, modificativa dell’art. 1 della Legge Regionale 16 Dicembre 2008 n° 22, impone ai Comuni fino a 10.000 abitanti, delle prescrizioni nella composizione della Giunta Comunale, disponendo che “il numero dei componenti le Giunte Provinciali e Comunali non deve essere superiore al 20% dei componenti dell’organo elettivo di riferimento” e “limitatamente alle Giunte Comunali, che non deve essere inferiore a 4” (modifica quest’ultima introdotta appunto dall’art.4 comma 5 della richiamata Legge Regionale 5 Aprile 2011 n°6);

preso atto inoltre, che l’art. 13 della citata Legge Regionale n° 6/2011 stabilisce espressamente che “le disposizioni contenute nella presente legge producono effetti a decorrere dall’1 gennaio 2012”;

considerato altresì che a parere degli scriventi, l’interpretazione sostenuta dal Sindaco del Comune di Grotte (AG) (in risposta ad una interrogazione del Gruppo Consiliare di Minoranza prot. 1174 del 1 Febbraio 2012), tendente a sostenere il rinvio della decorrenza delle novità legislative introdotte dall’art. 4 della Legge Regionale n° 6/2011 al primo rinnovo delle cariche elettive, non è sostenibile, poiché il Legislatore, nella fattispecie, (a differenza di altre occasioni, e precisamente agli art.li 1 e 2 della Legge Regionale 22/2008), ha stabilito con chiarezza la decorrenza delle innovazioni ordinamentali, fissandole al 1° gennaio 2012 come peraltro espressamente stabilito dall’art. 13 della Legge Regionale n° 6/2011, aspetto quest’ultimo che si può anche evincere dall’interpretazione letterale del medesimo articolo;

tenuto conto che le suddette nostre valutazioni, sono suffragate anche dalla sentenza del TAR Sicilia/Palermo n° 14183 del 29 novembre 2010, la quale nell’esprimere parere negativo circa l’immediata operatività degli art. 1 e 2 della Legge Regionale 22/2008 così si esprime:
“la possibilità di incidere immediatamente sulla composizione della Giunta Comunale avrebbe dovuto essere prevista expressis verbis dal Legislatore, non potendosi ricavare implicitamente dalla sola locuzione “entro il rinnovo delle cariche elettive
, che ex se si limita ad imporre l’adeguamento delle norme statutarie, ma nulla prevede in punto di decorrenza degli effetti.” (Sentenza TAR Sicilia/Palermo n° 14183 del 29 novembre 2010 pag.7);

considerato inoltre, che dalle motivazioni espresse a sostegno della citata sentenza, i magistrati amministrativi individuano alcuni “vuoti legislativi” nella legislazione sottoposta al Loro esame, che nella fattispecie in esame si sostanziano nella mancanza di norme transitorie che prescrivano o dispongano la decorrenza degli effetti riconducibili agli articoli 1 e 2 della Legge Regionale n° 22/2008 (Si veda Sentenza TAR Sicilia/Palermo n° 14183 del 29 novembre 2010 pag.6 e 7);

tenuto sempre conto dell’insegnamento dell’organo di giustizia amministrativa già citato, è il caso di evidenziare che il Legislatore Siciliano con l’art. 13 della Legge Regionale n° 6/2011, ha introdotto proprio la disciplina transitoria (art.13), mancante nella Legge Regionale n° 22/2008, con la conseguenza che le innovazioni ordinamentali contenute nell’art. 4 della Legge Regionale n° 6/2011 decorrono dal 1° gennaio 2012;

considerato ancora che per quanto riguarda la supposta necessità di subordinare l’entrata in vigore delle innovazioni normative delle quali trattasi previo adeguamento dello Statuto Comunale, si ritiene che la norma sia applicabile anche in mancanza di adeguamento statutario, peraltro non richiesto espressamente sul piano legislativo, aspetto quest’ultimo confermato anche dal parere reso al Comune di San Giovanni Gemini (AG), da parte del Dipartimento Regionale delle Autonomie Locali dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica (che si trasmette in allegato, congiuntamente con la circostanziata richiesta di parere prot. 722 del 12/01/2012 da parte del Sindaco di San Giovanni Gemini - AG);

visto altresì, il richiamato parere prot. 856 del 13/01/2012, reso al Comune di San Giovanni Gemini (AG) da parte del Dott. Angelo Milone Dirigente del Servizio 1 “Assetto Istituzionale e Territoriale degli Enti Locali” che così recita:
“Si conferma che, in forza dell’art. 13, l’art. 4 della Legge Regionale n° 6 del 05 Aprile 2011 produce effetti a decorrere dall’01/01/2012.
Da tale data, l’art. 4 è immediatamente applicabile anche nella fattispecie in cui non sia ancora avvenuto l’adeguamento dello Statuto, peraltro non richiesto espressamente dalla disposizione di Legge sopra citata”.

PER QUANTO SOPRA MOTIVATO

Preso atto che ad oggi la Giunta Comunale del Comune di Grotte (AG) risulta ancora costituita da 6 Assessori;

considerato inoltre, che il Sindaco non ha ancora provveduto ad ottemperare alle disposizioni legislative contenute negli articoli 4 e 13 della Legge Regionale n° 6/2011 che impongono ai Comuni fino a 10.000 abitanti la riduzione a 4 dei componenti della Giunta Comunale;

visto altresì, che in base alle considerazioni che precedono, si potrebbe ravvisare un danno economico-patrimoniale ai danni dell’Ente nel caso in cui si proceda al pagamento, per i restanti 18 mesi della legislatura, delle indennità per i due componenti la Giunta Comunale che risultano “in eccesso” in base alle novità legislative introdotte dalla citata Legge Regionale n° 6/2011;

i sottoscritti Consiglieri Comunali sulla base delle argomentazioni sviluppate

chiedono alle Istituzioni in indirizzo, di voler diffidare il Comune di Grotte (AG) ad effettuare impegni di spesa inerenti le descritte indennità di carica, fino a quando la composizione della Giunta Comunale non rispetti le innovazioni ordinamentali contenute negli articoli 4 e 13 della Legge Regionale 5 Aprile 2011, n° 6.

Confidando in un intervento urgente, si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

Grotte (AG), 24 febbraio 2011

 

   

I CONSIGLIERI COMUNALI
Fantauzzo Paolino
Carlisi Antonio
Castronovo Diego
Vizzini Francesco
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


24/02/2012

Attualità. Rimossa la grondaia della villetta di Vicolo Verdi

 

Rimossa la grondaia della villetta di Vicolo Verdi.
Vedi le foto

Nella tarda mattinata di mercoledi 22 febbraio è stata rimossa, a cura del Comune di Grotte, la grondaia che attraversava in superficie l'area di verde pubblico attrezzato di Vicolo Verdi. Ne aveva preannunciato, nella stessa data, la rimozione l'assessore Piero Castronovo, confermando l'impegno alla sistemazione della "quasi totalità degli spazi a verde esistenti nell’intero territorio urbano". A questo primo intervento dovrebbe seguire in tempi brevissimi, prima delle prossime precipitazioni, la sistemazione definitiva della grondaia da parte del proprietario. Ciò per evitare che il tubo di gronda, scaricando liberamente ed in verticale ai margini della villetta, possa causare infiltrazioni allo stesso edificio ed a quelli circostanti e trasformare l'area di verde pubblico in un pantano fangoso. In questo caso la cura si sarebbe rivelata peggiore del male. Sarebbe anche opportuna la risistemazione del muretto in pietra e del cordolo esterno. Non dubitiamo dell'impegno del proprietario e della vigilanza da parte delle autorità competenti.

Carmelo Arnone
24 febbraio 2012
© Riproduzione riservata.
 

Villetta di Vicolo Verdi: tra incuria, malcostume e disinteresse.
Vedi le foto

 

Foto della Villetta senza grondaia Visita l'argomento

Foto precedenti della Villetta Visita l'argomento
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


24/02/2012

Lettere. "Non bisogna rassegnarsi a ciò che normale non è"; di Luigi Castrogiovanni

 

Lettere alla nostra Redazione

Riceviamo e pubblichiamo.

"Sono semplicemente indignato per tutta questa situazione riguardante la villetta di Vicolo Verdi.
Non tutti sanno che questo spazio verde fu recuperato più di quindici anni fa dal degrado in cui versava, insieme all'altro spazio verde pochi metri più in là, da alcuni ragazzini, poco più che bambini, alunni di due classi di scuola media, seguiti da due professori. Tra questi ragazzini c'ero anche io (classe 2^ B - se non ricordo male), e ricordo come ci battemmo contro tutti e tutto per realizzare questo progetto: far rivivere i due spazi verdi, con la speranza di essere da input verso una maggiore sensibilità all'importanza e alla bellezza del verde pubblico-bene comune... e ci riuscimmo! Ricordo la soddisfazione finale di tutti noi, che dopo aver faticato in prima persona e averci creduto, vedevamo quegli spazi rinascere dopo anni di incuria e di abbandono. Mi sembra ieri, ed eravamo solo dei ragazzini... seguiti da ottimi professori, (mi pare ci sia una targa a ricordare quest'"impresa")!
Oggi rivedo quei luoghi tornare al degrado di una volta e altri spazi verdi pubblici in stato pressoché di abbandono ed altre proprietà comunali dimenticate e non utilizzate.
Ora sento il dovere civico e morale di fare alcune considerazioni:
-1. Spero di non dover pensare che il Comune di Grotte sarebbe amministrato meglio da ragazzini.
-2. La politica deve offrire risposte ai problemi e far funzionare le cose, dato che i politici si sono candidati per servire la collettività. In caso contrario ha fallito, non ci sono scuse!
-3. Tutti dovrebbero solidarizzare con gli uomini liberi, come il Direttore, perché non schierarsi è talvolta peggio di altro, quando la posta in gioco è la libera informazione; non strumentalizzare le questioni, ma prenderle di petto ed affrontarle con onestà (anche intellettuale) e modestia.
-4. Sto criticando tutti, analizzando lo stato delle cose, cittadini compresi, perché spesso non si riesce a vedere oltre il proprio orticello; e se chi amministra ha indubbiamente le sue responsabilità, e non mi riferisco solo all'attuale amministrazione, i cittadini potrebbero e dovrebbero fare di più per la tutela del bene pubblico, l'attenzione al problema sarebbe già qualcosa, ma ci si potrebbe anche organizzare per dare una mano concretamente.
Non bisogna rassegnarsi a tutto ciò che di fatto è diventato normale e che normale non è, tutto è migliorabile, dipende da noi e dalla voglia di riscatto e partecipazione che è in noi!".

 

   

Luigi (Gigi) Castrogiovanni
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


24/02/2012

Lettere. "Alla ricerca di un po' di Etica"; di Lillo Agnello

 

Lettere alla nostra Redazione

Riceviamo e pubblichiamo.

       "Ho appena finito di leggere tutti gli scritti sulla vicenda legata al tubo di gronda della villetta di Via Verdi e non posso fare a meno di esprimere le mie considerazioni su taluni aspetti solo apparentemente secondari  ma sufficienti per fare emergere alcuni problemi che possono interessare il mondo della politica e della burocrazia locali.
       Non interessa commentare la lettera di Carmelo Arnone abbastanza rigorosa e puntuale. La mia attenzione è stata attratta dai ringraziamenti profusi a pieno animo nei riguardi di quanti, dipendenti comunali responsabili del settore nonché il Capo dei vigili urbani, hanno permesso la rimozione del tubo e la preparazione della pratica per la pulizia delle villette. Stante così le cose, come cittadino, avrei pure io il dovere di ringraziare l'Assessore del settore che si è mosso, finalmente, pare dica Carmelo Arnone. Di ringraziamenti ho letto anche qualche giorno fa per motivi similari, rivolti all'architetto Calì. E come se ciò non bastasse, forse trascinato da questo clima di pseudo-dipendenza anche Carmelo Arnone ha creduto opportuno fare lo stesso, rivolto al Sindaco; e questo, si badi bene, dopo avere fatto la lezione di etica proprio sottolineando come il politico non ha bisogno di sollecitazioni di tipo amicale perché ha il difficile compito di ascoltare tutti per lasciare una buona immagine di sé adempiendo scrupolosamente ai compiti assegnategli dal ruolo e dagli impegni assunti con i Cittadini-elettori; non solo ma per potere ripresentarsi candidato alla stessa carica forte del lavoro e dei sacrifici anche personali fatti. Ma quando si ringrazia così marcatamente i Dipendenti addetti e responsabili di quei settori ai quali sono stati assegnati, implicitamente si dice che tra il personale non esiste né l'etica personale né l'etica del dipendente. Si fa pensare che gli impiegati del nostro Comune sono persone che se ne stanno a bighellonare tra gli uffici e non si muovono se non personalmente pregati, che sono il cruccio del politico che tanto vuol fare e poco riesce a fare, che in una parola manca di etica professionale. Quest'ombra che sembra aleggiare su di loro dovrebbe essere fugata proprio da loro, ciascuno in prima persona, o dal Sindaco in nome loro. Personalmente, come cittadino che ogni tanto sale le scale del Palazzo, posso testimoniare di giovani disponibili a risolvere i problemi nei settori di loro competenza. E come cittadino posso anche ringraziare per il rapporto umano che filtra le mie richieste. Ma un Assessore non deve ringraziare pubblicamente la rete di figure di cui "è costretto", par di capire, a servirsi perché implicitamente induce il cittadino ad unirsi a lui in un atteggiamento di diffusa dipendenza; confessa una sua impotenza davanti alla "sua" burocrazia; sposta il potere dalla politica alla burocrazia quasi in un atto di auto-giustificazione; fa apparire tanti onesti lavoratori i detentori del Potere (un'altra casta?).
       Fra tutte queste ipotesi e sospetti voglio concludere con la considerazione che in ogni caso quella che deve governare i  rapporti deve essere "l'etica". Dobbiamo augurarci che quelle dell'Assessore siano dichiarazioni di cui non ha soppesato le implicazioni e le valutazioni cui esse invitano. In democrazia ognuno è libero di scegliere di fare ciò che è più consono alla sua preparazione, ai suoi interessi ed a tutto ciò che in qualche modo lo tiene legato al suo lavoro. Solo così saremo degni cittadini del mondo che ci circonda".

 

   

Lillo Agnello

 
  Risponde il Direttore.
Accetto le puntualizzazioni del Signor Agnello, offrendo, per quanto mi riguarda, due diverse chiavi di lettura.
La prima è che mi limito ad esprimere solo considerazioni dettate dal senso comune del "buon padre di famiglia", non a tenere tenere lezioni di Etica (senza modestia: non sarei in grado). Non rivolgo attacchi personali ma evidenzio comportamenti inadeguati o carenze e disservizi, senza accondiscendenze, pseudo-dipendenze o timori riverenziali ma con rispetto verso tutti.
La seconda è che il mio ringraziamento (spero i lettori lo abbiano capito) è un gesto di educazione, di cortesia: lo rivolgo al barista che mi porge il caffè (eppure è un suo dovere, è pagato per farlo), al meccanico che ripara la mia auto (non certo gratis) così come all'amministratore o all'impiegato comunale per aver svolto il loro lavoro (seppur dopo ripetute e pressanti sollecitazioni). Un conto è esigere che ciascuno faccia il proprio dovere, altro è mantenere rapporti leali, civili (almeno da parte dello scrivente) e - perché no? - cordiali. "Posso anche ringraziare per il rapporto umano che filtra le mie richieste", scrive il Signor Agnello; anch'io credo di poter dire "grazie" quando le richieste, che non sono mie ma che sono disposto a sostenere anche vigorosamente, vengono accolte.
Che la realtà politica, non solo locale, amministrativa e più diffusamente sociale abbia necessità di riscoprire tanto i valori etici ma soprattutto quelli deontologici relativi alle specifiche professioni ed impieghi, questo mi sento di condividerlo in pieno. Terrò presente i suggerimenti offerti dal Signor Agnello che ringrazio (posso farlo?) per aver condiviso il suo pensiero con i lettori.
 
 
   

Carmelo Arnone
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


23/02/2012

Commenti. Celentano a Sanremo e la Chiesa mamma di misericordia; di Rino Agnello

 

Celentano a Sanremo
Adriano Celentano

Riceviamo e pubblichiamo.

"Punto e a capo: si chiude un ciclo.

É questo l’auspicio di un giornalista della RAI-TV a conclusione del Festival di San Remo. É  l’auspicio anche che dal prossimo anno si ricominci a fare di questa manifestazione tanto accreditata un festival più qualificante per la canzone italiana e per l’immagine della nostra Italia.
Le polemiche scoppiate all’interno dell’amministrazione Rai e dei telespettatori dopo la strampalata esibizione di Celentano che ha suscitato disappunto nel mondo cattolico, non si sono del tutto attenuate nell’ultima apparizione di sabato a conclusione del Festival di San Remo.
Dice il Celentano: penso che “andrebbero e non vanno” chiusi i giornali cattolici Avvenire e Famiglia Cristiana. Combinare un verbo al condizionale è la colla per risanare. É  un po’ riduttivo ma a tanto può arrivare!
Nell’intervista al direttore di Avvenire nella trasmissione Domenica In, veniamo a conoscenza che Celentano scriveva per Avvenire, fino a quando non si spinse a percorrere l’ideologia politica di invitare a votare uno specifico partito politico.
Siamo alle solite: le suole del benpensante si sporcano nel cammino dei terreni acquitrinosi.
Meglio farebbe il cantautore apprezzato da tutti a trasformare nelle sue canzoni le sue sensazioni. Criticare la chiesa, i suoi presbiteri, i suoi giornali, può fare presa in una platea disposta a dissetarsi di H2O inquinata, ma il giudizio popolare ha espresso come inopportuno e inqualificato quell’intervento.
Bisogna conoscere forse meglio la Chiesa e i suoi presbiteri. Certo quest’ultimi non fanno statistica in rapporto agli abitanti; 2 o 3 sacerdoti per 5000 abitanti potrebbero non essere sufficienti.
É per questo che il Concilio Vaticano II (1962-65) di Giovanni XXIII ha sancito il ruolo dei fedeli laici nella vita della Chiesa.
E a proposito di quest’ultimi, proprio sabato, mentre si svolgeva il Festival di San Remo, erano riuniti in circa 60 all’Oasi Maria Santissima di Racalmuto. Vi erano le giovani coppie di fidanzati e il gruppo coppie di sposi.
Dopo una breve catechesi sulla famiglia, queste ultime, alla presenza dell’arciprete Sac. Giovanni Castronovo e di Don Giuliano, hanno ricevuto a completamento del corso prematrimoniale una barchetta, simbolo della famiglia nell’affrontare il mare della vita.
Ecco due momenti diversi: la Chiesa e il suo orizzonte, che supera ogni ostacolo che si frappone, perché è mamma di misericordia
".

 

   

Rino Agnello
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


23/02/2012

Salute. Visite gratuite per screening posturale ed osteoporosi, nella settimana della salute

 

Settimana della salute: visite gratuite per screening posturale ed osteoporosi.
Manifesto

Dal 27 febbraio al 2 marzo 2012 si svolgerà un'iniziativa promossa dal centro “Fisioterapia srl” che ha sede a Grotte, denominata “Settimana della Salute”. Due gli screening che saranno effettuati:
- screening posturale, destinato a bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni, per prevenire le patologie posturali;
- screening osteoporosi tramite densitometria ossea calcaneare.
La partecipazione dei pazienti alle giornate di screening è completamente gratuita ed a numero programmato.
Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 0922.946131 oppure recarsi direttamente presso la sede del centro “Fisioterapia srl”, in Piazza L. Carmona n° 65.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


22/02/2012

Comune. Sulla vicenda legata alla villetta di Via Verdi; nota dell'Assessore Piero Castronovo

 

Assessore Piero Castronovo
Ass. Castronovo

Riceviamo e pubblichiamo.

"Egregio Direttore,
ciò che riguarda la vicenda legata alla villetta di Via Verdi, a seguito di pubblicazioni su codesto quotidiano, è all’assoluta attenzione sia del sottoscritto nella qualità di assessore nella duplice veste (Legalità e Verde Pubblico) che del Sindaco con il quale giornalmente, e a volte anche minutamente, mi raccordo.
Per ciò che attiene la mera messa in ordine del cosiddetto verde pubblico, non prima della prossima settimana, tempo permettendo, sarà data sistemazione non solo alle due villette di via Verdi, ma alla quasi totalità degli spazi a verde esistenti nell’intero territorio urbano, e ciò a seguito di un intervento di manutenzione straordinaria già deliberato, su proposta del Sindaco e dell’Assessore scrivente, con atto di Giunta Municipale n° 160 del 21 dicembre 2011. Questo, è un intervento per il quale stiamo lavorando da ottobre 2011, ma quello che per un privato cittadino è realizzabile nell’arco di breve tempo, per la Pubblica Amministrazione, purtroppo, necessita di tempi diversi e più lunghi, considerato, anche, che la ditta incaricata di eseguire i lavori avrebbe potuto cominciare già da alcune settimane, cosa che non si è resa possibile a causa delle condizioni avverse del tempo. Colgo l’occasione per ringraziare il Dirigente dell’Area Tecnico Manutentiva, geom. Enzo Carlisi, ed il geom. Gianni Mazzarisi, per la disponibilità e la pazienza dimostrata per gli innumerevoli sopralluoghi effettuati nelle villette e per aver curato ineccepibilmente tutti gli atti.
Si tiene a precisare che le villette e gli spazi a verde sono stati oggetto di manutenzione ordinaria anche la scorsa estate ad opera delle squadre operative dell’ESA, comprese quelle di Via Verdi. Si tiene a precisare, altresì, che nell’intento di garantire un maggior ordine ed una maggiore pulizia del verde pubblico attrezzato, si metterà in cantiere un progetto per l’affido della gestione e manutenzione degli stessi a scopi pubblicitari.
In ordine alla grondaia rossa che attraversa una delle due villette di via Verdi, ne è stata già disposta la rimozione d’ufficio. Non è stato possibile operare tale rimozione nella giornata di oggi per la pioggia, ma ne sarà data attuazione al più presto. Di ciò ringrazio il Dirigente della Polizia Municipale, Isp. Antonio Salvaggio, per l’attaccamento, il sacrificio e la dedizione che quotidianamente mette a servizio delle istituzioni municipali".

 

   

Assessore Municipale
Rag. Piero Castronovo
 

 
  "P.S.: Questa nota non si pone in contrapposizione con il quotidiano Grotte.info ma vuole avere il solo scopo di chiarire una vicenda per la quale si è resa necessaria una dovuta risposta. É bene che la redazione e tutto lo staff di Grotte.info continui a fare da pungolo, a sollecitare, a volte anche a denunciare per il bene della verità e della legalità. Di questo non ci indigniamo, poiché non bisogna mai dimenticare che il compito di noi Amministratori, dei Dirigenti, delle Istituzioni tutte è quello di servire, e dico “servire”, al meglio e nel giusto i nostri concittadini per ogni loro legittima necessità, garantendo il giusto equilibrio tra diritti e doveri".  
   

Rag. Piero Castronovo

 
  Dalla Redazione.
La dettagliata e garbata nota dell'assessore Piero Castronovo è testimonianza di quanto la politica, in concreto, può fare; ma anche dell'assoluta necessità ed opportunità, per le Istituzioni, di garantire, col dialogo aperto, risposte chiare alle richieste dei cittadini, dei quali questo quotidiano si fa voce. Nessuna contrapposizione, neanche da parte nostra: qualsiasi esponente politico (così come ogni cittadino) può farci pervenire note o comunicazioni personali che pubblicheremo, certi come siamo che è sempre meglio esprimere apertamente le proprie idee, confrontandole con altri, piuttosto che mugugnare o irridere nell'ombra. Pertanto ringraziamo l'assessore Piero Castronovo, il sindaco Paolo Pilato, i Dirigenti ed i tecnici citati nella nota, per l'attenzione posta alla vicenda della villetta di Via Verdi. Noi continueremo a seguire il caso, per dare atto del lavoro svolto ma pronti (ci auguriamo di no) a sollecitare ulteriormente. Con l'occasione ricordiamo le condizioni della Villetta Collodi, della quale avevamo scritto in un articolo del 22 dicembre 2011 (leggi l'articolo Visita l'argomento).
 
   

Carmelo Arnone
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


22/02/2012

Lettere. "E' la seconda volta che rubano a casa mia"; di Giuseppe Falletta

 


Giuseppe Falletta

Riceviamo e pubblichiamo.

"E' la seconda volta che mi rubano la casa. Dov'è la sicurezza a Grotte? Perche non si fa qualcosa? Vediamo se era la casa di qualche assessore, se se ne parlava!
Ma il Sindaco non può fare qualcosa, o ci deve scappare il morto prima che si fa qualcosa?
Dov'è la sicurezza dei cittadini? Poi, alle votazioni, fanno promesse".

 

   

Giuseppe Falletta
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


22/02/2012

Iniziative. Dal 23 febbraio, corso per l'ottenimento del patentino fitosanitario

 

Corso per l'ottenimento del patentino fitosanitario.
Locandina

Le SOAT (Sezioni Operative di Assistenza Tecnica dell’Assessorato Regionale Risorse Agricole e Forestali) di Grotte e Favara organizzano un corso per l'ottenimento del patentino fitosanitario.
Il corso si svolgerà presso i locali dei Vigili Urbani di Canicatti, in Contrada Carlino, nelle ore pomeridiane dei giorni 23, 24, 27 e 28 febbraio 2012. Gli interessati possono rivolgersi alla SOAT 100 di Grotte, diretta dal dott. massimo Brucato (Via Francesco Ingrao n° 92 - Grotte; tel.0922.944053; mail: soat.grotte@regione.sicilia.it), per informazioni più dettagliate e per l'iscrizione al corso.
 

SOAT 100 (Sezione Operativa di Assistenza Tecnica, dell'Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana)
Vedi il sito

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


22/02/2012

Attualità. Villetta di Vicolo Verdi: oltre il danno, la beffa?

 

Villetta di Vicolo Verdi: oltre il danno, la beffa?
Vedi le foto

Villetta di Vicolo Verdi: oltre il danno, la beffa?

Errare è umano. Può succedere a tutti. Hai un problema con la grondaia? Chiami uno che se ne intende, gli affidi il lavoro e fa tutto lui. Magari, per sbrigarsi, fa un lavoro veloce, sorvolando sulle autorizzazioni. Intanto momentaneamente risolviamo così, poi sistemiamo meglio. Invece il provvisorio, col tempo, diventa definitivo. Può capitare. Non per questo si grida allo scandalo.
Però, quando in un articolo giornalistico - che si occupa di verde pubblico, non di abusivismo - la cosa viene casualmente allo scoperto, ci si aspetterebbe che le autorità competenti facessero quanto loro imposto dal dovere d'ufficio.
Chi ha buona volontà ci mette poco a verificare: quando fa la pausa caffè al bar Puglisi, allunga il tragitto di qualche passo e si accerta. Quando questa volontà non c'è, ci si nasconde dietro la mancata conoscenza del fatto, poi si tergiversa sulle competenze, sulla mancanza di personale per le verifiche, sulle altre urgenze che rivestono maggiore priorità. Eppure ci vuole poco a rimettere le cose a posto, senza ricorrere necessariamente alle carte bollate. Si danno le corrette indicazioni al proprietario della grondaia su cosa fare per rientrare nella legalità e gli si indica un congruo periodo di tempo entro il quale intervenire. Senza alcun intento punitivo o repressivo. Quando al cittadino si offre la possibilità di collaborare, senza ammende,  multe o sanzioni, risponde positivamente: l'interesse collettivo è anche il suo.
Attenzione, qui non stiamo parlando di mafia, associazione a delinquere o reati ad alta pericolosità: è solo una grondaia fuori posto! Per questo è ancora più incomprensibile l'atteggiamento tenuto sino ad oggi dalla macchina amministrativa del Comune ma anche dalla politica locale, sempre pronta a dichiararsi, nelle pubbliche manifestazioni, a difesa dei cittadini e della legalità, ma compattamente silenziosa (talvolta il silenzio, quando diventa omertà, uccide più delle pallottole) quando si tratta di prendere posizione nei casi concreti. Ed in questo caso, una parte di essa si è rivelata addirittura beotamente irridente.
A cominciare dal Primo Cittadino e sino all'intero Consiglio Comunale, nessuno ha avuto l'ardire di esporsi; tranne uno.
L'unico ad esprimere apertamente il proprio parere sulla vicenda è stato il Consigliere Comunale Aristotele Cuffaro: di questo è doveroso dargliene atto. Non che alla nostra testata occorra consenso politico; l'intervento pubblico di esponenti della politica locale andrebbe tutto a loro vantaggio, perché contribuirebbe a dimostrare alla cittadinanza che la Politica c'è, che è presente, che è attiva e vigile, che ha a cuore l'interesse di tutti, anche nelle piccole cose. Si chiede ai cittadini di avere fiducia nelle istituzioni, ed è giusto che sia così. Le istituzioni, dal canto loro, devono dare prova di meritare questa fiducia, agendo con correttezza e trasparenza. Sino ad oggi, nella vicenda che trattiamo, pare siano mancati entrambi i requisiti; non è mai troppo tardi per agire. La posa della grondaia ha già causato danni al muretto in pietra ed al cordolo esterno in cemento; ogni maldestro tentativo di interramento, senza preventivi accordi con gli uffici comunali competenti, o qualsiasi altro tipo di intervento non realizzato correttamente, potrebbe causare all'area di verde pubblico attrezzato di Vicolo Verdi, danni anche maggiori. E mentre il Dirigente comunale indugia e l'indolente politico locale se la ride, per l'intera collettività di Grotte, oltre il danno, la beffa.

Carmelo Arnone
22 febbraio 2012
© Riproduzione riservata.

Foto della Villetta di Vicolo Verdi Visita l'argomento
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


21/02/2012

Lettere. Eletto il presidente della consulta giovanile; di Antonio Vella

 

Lettere alla nostra Redazione

Riceviamo e pubblichiamo.

"Oggi 20 febbraio 2012 alle ore 18.00 presso la sala consiliare del comune di Grotte si è tenuta la prima riunione della consulta giovanile comunale.
Ha aperto i lavori il presidente del consiglio comunale dott. Angelo Collura e successivamente sono seguiti gli interventi dell'assessore Rosario Vizzini, del sindaco Paolo Pilato, dell'assessore Mariella Criminisi e del coordinatore cittadino del PdL Rino Agnello. Tutti gli intervenuti hanno ribadito l'importanza della consulta giovanile e hanno augurato buon lavoro ai componenti.
Successivamente nel rispetto delle norme contenute nel regolamento i componenti dell'assemblea con diritto di voto hanno proceduto all'elezione dell'ufficio di presidenza.
I signori Terrana Gerlando, Luca Russello, Carlisi Calogero, Mulè Davide, Costanza Michele, Fantauzzo Tommaso, Brucculeri Alessio, Infantino Calogero, Antonio Vella e Alex Licata hanno votato all'unanimità:
Presidente: Antonio Vella
Vice Presidente: Alex Licata
Segretario: Calogero Carlisi
Componenti dell'ufficio di presidenza: Gerlando Terrana e Calogero Infantino.
Il presidente nel ringraziare i componenti per la fiducia accordatagli ha aggiornato i lavori alla prossima riunione nella quale verranno rese note le dichiarazioni programmatiche e verrano istituite le commissioni di lavoro.
Ha inoltre invitato tutti i giovani che volessero partecipare all'assemblea della consulta a far pervenire presso l'ufficio di presidenza la richiesta di partecipazione ai sensi del regolamento della consulta giovanile comunale".

 

   

Antonio Vella
 

 
  La Redazione esprime ad Antonio Vella, Dirigente Regionale "Giovane Italia - Sicilia" (associazione giovanile del PdL), promotore della re-istituzione della consulta giovanile e adesso presidente della stessa consulta, le felicitazioni per il traguardo tenacemente perseguito e finalmente raggiunto.
 
 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


21/02/2012

Racconti. "Gli stivali del podestà", 3^ parte; di Salvatore Bellavia

 

Salvatore Bellavia
Salvatore Bellavia


GLI STIVALI DEL PODESTÁ
di Salvatore Bellavia

TERZA PARTE

Il cervello del podestà, quella notte, non ebbe riposo, si accaniva ad inseguire frammenti di idee che al primo formarsi già svanivano nel pozzo del dubbio e dell’incertezza.
Quando riteneva di aver trovato la soluzione alla tragica situazione in cui quei delinquenti l’avevano buttato, stroncato dalla stanchezza, chiudeva gli occhi per tentare di prender sonno, ma appena si assopiva gli si parava davanti il plotone di esecuzione pronto a far fuoco. Sbarrava gli occhi nel buio e cominciava a rimuginare nel tentativo di organizzare gli sconnessi pensieri, che come gelide gocce di pioggia pullulavano nella sua mente spaventata e paralizzata.
- Mi dimetto. Ecco, io mi dimetto! Sì, mi  dimetto…! E la mala fiura? Come mi giustifico con il Prefetto e con i gerarchi del partito? Certamente vorranno sapere… E io che dico? No! No… devo pensare…
Pensare? Era chiedere troppo a se stesso perché per tutti i quarant’anni della sua comoda vita erano stati sempre gli altri a pensare per lui: il padre, la madre, che lui si ostinava a chiamare “mammina”, e i fratelli.
- Domani ne parlo con mio padre.
Un brivido gli attraversò la schiena, e quasi gli veniva da piangere pensando alla sgradevole reazione che certamente avrebbe avuto il rude genitore nel sentire i motivi per i quali aveva deciso di rinunciare all’incarico. Ancora una volta, per come aveva fatto in tante altre occasioni, l’austero padre-padrone l’avrebbe subissato di male parole definendolo vile femminuccia dal carattere fragile e senza orgoglio, parassita, disgrazia e vergogna della famiglia.
- No. Questa volta faccio tutto a sua insaputa. Ora basta, decido io della mia vita! E come vuole finire, finisca! Forse è meglio che mi confidi con un buon amico. Con una persona che sappia consigliarmi e che possa aiutarmi a trovare la giusta via per arrivare a snidare i miei nemici e così salvare la faccia e la pelle.
Alle nove in punto, come ogni mattina, a casa del podestà arrivò Lillo, il barbiere di fiducia.
Entrando notò subito le borse sotto gli occhi di don Angelino, segno evidente che quella notte il podestà aveva dovuto sostenere una dura e perduta battaglia con i cuscini. Mentre il padrone di casa si accomodava sulla solita sedia munita di testiera, Lillo si avviò verso lo stipo dove era custodita la brocca di vetro con l’acqua di Garamoli.
Tutti i maschi della famiglia da sempre avevano usato l’acqua di quella fontana perché, a loro dire, era migliore di ogni altra per fare una buona saponata: sul viso coperto da vaporosa schiuma il rasoio scorreva liscio sulla morbida e delicata pelle: una refrigerante carezza mattutina.
Lillo affilò il rasoio e predispose l’allume di rocca a portata di mano per tamponare un’eventuale ferita che, malgrado la sua grande perizia, il rasoio traditore avrebbe potuto procurare al tenero viso del nobile cliente. Lillo, con mano svelta e tocchi precisi cominciò a muovere il pennello sul viso del podestà, che quella mattina aveva l’aspetto di una maschera tragica, e mentre lavorava con arte sopraffina, come al solito, per intrattenere piacevolmente don Angelino si mise a raccontare aneddoti, fatti e pettegolezzi raccolti con ingorda rapacità in bottega. Il podestà preso com’era da gravi pensieri, sentiva la voce del barbiere senza capire cosa dicesse. Socchiuse gli occhi: - Se mi dimetto quelli per festeggiare la mia sconfitta sono capaci di mangiarsi un crastu cu tutti li corna.
Io, un Buonocore… questa soddisfazione… mai!
Bisognava ponderare bene il tutto.
Finalmente si decise a fare il gran passo e individuò nell’avvocato Alessandro Alfano, fratello del muto consenziente, la persona più adatta alla quale chiedere saggio e sereno consiglio.
Si presentò a casa dell’amico accompagnato dalla guardia municipale Giuffrida, che per la pervicace cattiveria con la quale svolgeva la sua funzione, specie nei confronti dei poveracci, si era guadagnato il soprannome di Javert, il nome, cioè dell’ispettore di polizia, terribile e crudele persecutore di Jean Valjean, protagonista de “I Miserabili” di Victor Hugo.
Mommino, il vecchio segretario e dattilografo dello studio, profondendosi in servili saluti li fece accomodare nella sala di attesa. Quando il podestà gli chiese dell’avvocato, a voce bassa rispose che era occupato con un cliente e ruotando gli occhi e scuotendo le mani, come se gli fosse rimasta appiccicata qualcosa, fece intendere che si trattava di cose gravi e che il cliente era di gran peso: importantissimo! Poi chiese permesso e si ritirò nel suo sgabuzzino: riprese a pigiare sui tasti della Olivetti.
Mommino, che aveva studiato, da autodidatta, calligrafia e dattilografia, fu chiamato a collaborare dall’avvocato Alessandro Alfano fin da quando questi, in tre stanze del suo vasto appartamento aprì studio.
Con il passare del tempo, il dattilografo, uomo intelligente e curioso, che, purtroppo, le misere condizioni della famiglia non gli avevano consentito di continuare gli studi oltre la licenza elementare, acquisì una così profonda conoscenza della pratica legale e dei codici da riuscire, sviluppando gli appunti che gli passava l’avvocato, a formulare delle comparse, così bene argomentate e così riccamente corredate da pertinente giurisprudenza, che anche il più esigente dei legulèi le avrebbe sottoscritte e fatte proprie senza cambiare una virgola.
L’attesa si stava facendo troppo lunga e il podestà cominciava a dare segni di impazienza oltre che di stanchezza, quando si sentì la piccola campana della chiesa del Purgatorio suonare a morto. Non ci fece caso, ma quando sentì il suono di un violino, il podestà, seguito da Javert si affacciò al balcone. Stava passando il corteo di un funerale: una piccola bara bianca, un grumo nero di scialli piangenti e urlanti il nome del morticino, le orfanelle del Boccone del Povero, il prete Di Mino e ‘zzi Vincenzino che si accaniva ad uccidere con l’archetto quelle che avrebbero dovuto essere le dolci note di un’angelica melodia sulle corde del suo vecchio violino. Un bambino era morto: a quel tempo erano tante le giovani vite stroncate dalla fame, dalla malaria, (malattia molto diffusa tanto che il chinino, che era l’unica medicina atta a combatterla, oltre che dalle farmacie era venduto anche dai tabaccai, nella cui insegna era scritto “Chinino di Stato”), dal tifo e da tante altre malattie, che restavano sconosciute e senza rimedio, perché la nera miseria non consentiva di chiamare un medico al capezzale degli ammalati, anche se molto gravi e il più delle volte in fin di vita.
Rientrando dal balcone, il podestà si mise a passeggiare per la stanza a passi ampi e nervosi. Stava entrando nello sgabuzzino di Mommino per pregarlo di avvisare l’avvocato che stava andando via e che, casomai, sarebbe ripassato un altro giorno, quando dallo studio uscì l’avvocato e Giacomo De Giorgi.
Nel vedere il podestà, il viso di Giacomo da giallo creta virò a verde bile.
Era dal giorno della cerimonia dell’insediamento del podestà che il De Giorgi, volutamente, non aveva più voluto incontrare Angelino.
Giacomo odiava quell’uomo, fino a desiderarne la morte, perché era convinto che Angelino, mettendo in campo chissà quali importanti amicizie, gli aveva usurpato il prestigioso incarico, che diversamente sarebbe spettato a lui e soltanto a lui.
In verità quella nomina, né cercata né voluta, era caduta addosso ad Angelino improvvisamente come piovuta dal cielo, spaventandolo a morte. Lui che in tutta la sua vita, anche dopo che si era sposato era vissuto sotto tutela del padre e che non si era occupato mai di nulla, se non dei suoi cani da caccia, dei suoi cavalli e dei fucili, volentieri avrebbe fatto a meno di tanto onore.
Preoccupato di dovere rinunciare alle sue infinite battute di caccia ed angosciato, sentendosi inadeguato ad assumere la responsabilità che l’amministrazione di un comune, anche se piccolo, comportava, aveva deciso di rifiutare, adducendo un motivo qualsiasi, l’incarico, ma quando ne parlò con il padre e i fratelli gli ordinarono di accettare: bisognava essere stupidi per non capire che con quella nomina sarebbero cresciuti prestigio e potere della famiglia.
- Non ti preoccupare, ci siamo noi dietro di te, e poi al municipio troverai il segretario Gerlando Preti, persona nostra, che saprà lui come aiutarti.
Perché il partito era pervenuto alla decisione di segnalare Angelino Bonocore, Giacomo l’avrebbe capito da sé, se avesse avuto il coraggio e il pudore di esaminare a mente fredda ciò che, lui e non altri, aveva fatto nei mesi che precedettero la nomina della maggiore autorità del paese.
Da qualche tempo era scaduto il mandato del commissario prefettizio, che per qualche anno aveva distrattamente amministrato il Comune, e quindi doveva essere nominato il podestà. C’era una grande attesa in paese e tra i fascisti un crescendo di ansia e di speranza. Ciascuno, in cuor suo, almanaccava i motivi e le ragioni per i quali avrebbe meritato di essere chiamato al prestigioso e importante incarico. Colui che più di ogni altro pensava di esserne degno era Giacomo De Giorgi. Era costui un uomo alto e robusto con una piccola testa piantata su un collo lungo e sottile. Aveva un viso plumbeo dominato da occhi cattivi e pieni di odio. Le rare volte che attraversava il corso Garibaldi, la via principale del paese, aveva l’atteggiamento di chi accompagna un feretro al cimitero. Tutti in paese gli davano credito di una solida fortuna in parte ereditata dal padre, grosso proprietario terriero, e in parte, e a dire il vero per la maggior parte, costruita con l’attività di usuraio. Attività esercitata con crudeltà vestita di perbenismo. Nessuno avrebbe potuto immaginare di quali cattiverie fosse capace quella persona vestita sempre elegante con vestiti e camicie confezionati dai migliori sarti di Palermo e di Girgenti.
L’innata avarizia di Giacomo cedeva il passo alla vanità quando si trattava del suo guardaroba che doveva essere ricco di capi di ottima stoffa e confezionati in maniera impeccabile.
Quando, occasionalmente, era costretto a trattare con le persone, Giacomo era così garbato e gentile nei modi da passare, per i più, come uomo perbene e di tutto rispetto.
Teneva nel portafoglio, a detta di qualcuno che aveva avuto l’occasione di sbirciarvi dentro, l’immagine di Mussolini, accuratamente ritagliata da qualche giornale. La sua devozione per le idee ed i programmi del duce, pareva fosse assoluta. Il De Giorgi, però, non partecipava ai raduni e alle pubbliche manifestazioni del partito; non certo per timida riservatezza, ma soltanto per il disprezzo assoluto che nutriva per tutti gli esseri umani, parenti compresi, e soprattutto per i familiari: quando era costretto a parlare della moglie non ne pronunciava il nome, ma si limitava a dire “chiddra”.
Dei tre figli, a casa era rimasta soltanto Giovanna. Orazio, il figlio maggiore, pur di fuggire dalle grinfie del padre, era andato in Algeria a gestire per conto di uno zio materno una miniera di zolfo, Alfredo, l’altro figlio di un anno più piccolo del primo, senza avvisare nessuno si era imbarcato per l’Argentina. E da lì non diede più notizie. Di fronte a queste diserzioni Giacomo restò impassibile: si era sgravato da tante spese.
Giovanna pur essendo una graziosa ragazza, era destinata a restare zitella perché il padre, senza consultarsi né con la moglie, né con la figlia, rifiutava ogni domanda di matrimonio, adducendo ogni volta delle ragioni quasi sempre irragionevoli.
Non pensi il lettore che Giacomo non concedeva la mano della figlia perché, per eccesso di amore, non se ne volesse staccare. Non sposava la figlia perché con essa se ne sarebbe andata un po’ della sua ricchezza: l’idea che dovesse dare alla figlia una ricca e giusta dote, che poi sarebbe stata gestita dal marito, lo faceva rabbrividire al punto di sentirsi male.
L’ossessione per la roba era tale che per rifiutare la proposta di matrimonio avanzata dal rampollo di una delle più prestigiose e ricche famiglie di Girgenti, se ne uscì dicendo che si sentiva molto onorato della richiesta, ma la sua coscienza gli vietava di dare in moglie a un giovane ricco e bello e pieno di salute una giovane donna dall’apparenza bella e sana ma che invece era afflitta da gravissima e insanabile malattia. Raccomandò al padre del pretendente, che era andato a riceversi la risposta alla domanda di matrimonio, il segreto senza vergognarsi dell’orribile bugia. Che Giacomo fosse fascista non vi erano dubbi, ma lo era alla sua maniera, cioè contorta, come contorta era la sua mentalità.
Mentre il duce aveva dichiarato guerra alla mafia e tentava di combatterla, anche se, in verità, con pochissimo successo, il fascistone della prima ora ne coltivava l’amicizia.
Ad onor del vero il sentimento di amicizia gli era estraneo e la sua frequentazione con gente di malaffare era interessata, nel senso che quando qualche debitore ritardava il pagamento di quanto dovutogli, o se un gabelloto, un mezzadro tergiversava e non si decideva a versargli la gabella o la mezzadria, si rivolgeva a qualche mafiosetto, che incaricava di regalare una buona e convincente dose di legnate all’inadempiente.
Compiuta l’opera, l’amico andava a riferirgli. Giacomo esigeva un racconto molto dettagliato di come era andato il pestaggio, e quando il mafiosetto descriveva il pianto disperato della vittima, Giacomo si lasciava andare ad una risata a gola spiegata che ad un tratto moriva in un gorgoglio simile ad un singhiozzo.
Il De Giorgi, avendo una mente maligna e l’animo di “tragidiaturi”, per eliminare ogni probabile concorrente cominciò un’azione di denigrazione: scrisse, usando pennini di varia calibratura ed inchiostri di diverso colore, tante lettere anonime, che spedì, al Prefetto e ai gerarchi provinciali del partito fascista, cioè alle autorità che avevano il compito di segnalare al Ministero degli Interni il nominativo degno di fare il podestà. Spedì quelle lettere dagli uffici postali di Racalmuto, Comitini, Aragona ed Agrigento. Con quegli scritti fece scempio dell’onorabilità dei camerati, delle loro mogli, sorelle e madri. Il Prefetto che lesse gli anonimi, sbalordì e non poco: - E’ mai possibile - si chiese - che tutti i camerati, i fascisti e dirigenti del partito di Grotte siano tutti ladri e cornuti pacifici accondiscendenti?
Un solerte funzionario della prefettura ebbe l’incarico di indagare per cercare di capire il perché di tutta quella tempesta di ingiurie e calunnie.
Il perito calligrafo del Tribunale incaricato dal prefetto di analizzare quegli scritti, nella sua relazione scrisse che a scriverli era stata un’unica mano, e ciò si evinceva oltre che dal tratto grafico anche dal fatto che, anche se l’anonimo aveva cercato di usare linguaggi diversi, la struttura grammaticale e la struttura sintattica erano le stesse in tutte le lettere.
Il solerte funzionario della prefettura fece un elenco dei fascisti più autorevoli di Grotte. Poi fece un altro elenco dei denigrati, e dalla comparazione dei due elenchi uscì fuori che l’unico a non essere iscritto nell’elenco dei cornuti, dei ladri e dei traditori risultò essere Giacomo De Giorgi.
A quel punto e come per miracolo si materializzò la firma del De Giorgi, allora, una penna arrabbiata cancellò il suo nome dall’elenco dei possibili candidati ad essere chiamati alla funzione di podestà.
Certo che, grazie alla sua opera distruttiva, fosse rimasto agli occhi del prefetto l’unico candidato  degno di assumere la carica di podestà, preso da grande euforia, Giacomo nello stesso giorno in cui spedì le sue calunnie, inviò un telegramma al suo sarto di Palermo - che in archivio aveva le misure di tutti i suoi clienti - con l’ordine perentorio di confezionargli un abito di ottima stoffa e di color grigio scuro da consegnarli entro cinque giorni. Quell’abito l’avrebbe indossato il giorno del suo insediamento al Comune.
Lui che ogni giorno di buon mattino e con qualsiasi tempo si era recato in campagna per vigilare su quei “mancia pani a tradimientu”, così definiva i contadini che a giornata lavoravano le sue terre, da qualche settimana restava a casa, e stava al balcone o affacciato ad una finestra, fino a quando non passava il postino: aspettava la lettera con la quale certamente sarebbe stato chiamato all’alto compito.
- Ma cosa aspettano? Perché ancora non si decidono?
Finalmente un giorno il postino si fermò davanti il suo portone. Giacomo non gli diede il tempo di sollevare il batacchio.
- Aspettate. Scendo subito!
Quando il postino gli consegnò la lettera, chiuse subito il portone dietro le spalle: il mittente della lettera era il federale provinciale. L’aprì. Quella busta anziché la sua nomina a podestà conteneva un invito a partecipare alla cerimonia d’insediamento a podestà del camerata Angelino Buonocore.
Per tutta la casa risuonò un urlo come di persona ferita a morte.
Risalendo lentamente la scala, Giacomo cominciò a sacramentare sotto gli occhi spaventati, piangenti e confusi della moglie, accorsa assieme a Giovanna pensandolo vittima di un qualche incidente. L’umile moglie entrò in deliquio e vide tutti i santi del Paradiso cercare un nascondiglio per scansare le bestemmie che Giacomo lanciava con un ritmo ed una precisione impressionante: come facesse a ricordare tutti i santi del calendario per la povera e pia donna fu, e restò per sempre, un mistero.
Per la rabbia e la disperazione Giacomo per tre giorni restò a letto. Prima di chiudersi dentro ordinò che nessuno venisse a disturbarlo.
Scusandosi per averlo fatto attendere tanto, Alessandro abbracciò l’amico Angelino, mentre Giacomo alla mano tesa e avvolgente del podestà offrì appena la punta delle dita.
L’avvocato sapeva del malanimo che Giacomo nutriva per il podestà, e allora per spezzare la pesante ed imbarazzante atmosfera che si era creata, invitò gli ospiti ad entrare nell’attiguo appartamento per dare un saluto alla signora moglie, che certamente avrebbe avuto tanto piacere di scambiare due chiacchiere. Intanto donna Luisella era in salotto assieme alle due figlie e si stava intrattenendo piacevolmente con don Carmelo Trompeo, l’unico prete ammesso dall’avvocato a frequentare la sua casa e la sua famiglia.
Era sabato e come ogni sabato don Carmelo era venuto per confessare le tre donne.
Mentre queste, dopo la confessione erano intente a dire le preghiere assegnate loro per penitenza, il prete aprì il breviario e si mise a recitare l’Ufficio. Poi, come consuetudine, ci fu il momento dell’intrattenimento e delle chiacchiere. Chiacchiere sempre innocenti e mai frivole.
Le tre donne stavano sedute su comode e confortevoli poltrone, mentre don Carmelo si sedette su una comunissima sedia e ciò per evitare di poggiare i piedi a terra e così attenuare gli acuti e lancinanti dolori provocati dalla podagra.
Il prete atteggiando le mani a supplica e con gli occhi rivolti al soffitto, rivolgendosi alla padrona di casa:
- Carissima donna Luisella, come faccio a farvi capire che dovete confessare soltanto i vostri peccati e non anche quelli che pensate abbia commesso vostro marito?
- Ma se lui non lo vuol fare ci deve essere pure qualcuno che lo faccia al posto suo!
- Mamma, che significa che confessate i peccati di nostro padre?
- Mamma, ci volete fare impazzire? Che mortificazione! Mi viene da piangere. Chi vi ha messo queste idee in testa?
- E’ stato vostro padre, quando un giorno gli ho chiesto da quanto tempo non si confessasse mi rispose che c’ero io che potevo farlo anche per lui. Ecco!
Ermelinda e Flavia guardarono la madre come a voler capire se per caso fosse uscita di senno. La sapevano ossessionata dal diavolo la cui mano, donna Luisella, vedeva intromettersi in ogni piccolo incidente domestico, ma non potevano immaginare che potesse arrivare a tanto.
Don Carmelo si sentì in dovere d’intervenire e spiegare.
- Santa donna, ché veramente voi siete una santa, l’avvocato vi ha risposto nella maniera in cui dite per farvi capire che sui problemi di fede ognuno si regola come meglio crede…
- Sì, ma se Alessandro non si confessa e non si accosta al sacramento della comunione, quando  muore certamente va a finire all’inferno e io allora come faccio se lui non è con me in paradiso?
Flavia scoppiò a piangere, mentre Ermelinda, per non mettersi a gridare per il dolore e la disperazione, di corsa uscì dalla stanza.
Don Carmelo, prete di ottima cultura, per condurre a ragione donna Luisella, anziché fare un colto e dotto discorso teologico, che, tra l’altro, era certo non sarebbe stato capito, scelse di parlarle con parole semplici:
- Cara, cara donna Luisella, dovete sapere che tutti, anche se per anni ci siamo persi per le vie più impervie della vita, prima o poi torniamo nella casa del Signore. Le persone come vostro marito che pensano di essere libere da ogni vincolo dalla madre chiesa e dal buon Dio, non sanno e non capiscono, o non vogliono capire, che quella di cui godono è soltanto libertà condizionata e provvisoria. Sappiate che Dio conosce bene quel nostro proverbio che dice: “curri quantu vuò ccà t’aspiettu”
.

Fine terza parte.

Salvatore Bellavia

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 21 febbraio 2012.
Per gentile concessione dell’Autore.
© Riproduzione riservata.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


20/02/2012

Politica. Primo congresso provinciale del PdL di Agrigento

 

On. Nino Bosco
On. Nino Bosco

Si svolgerà la prossima domenica, 26 febbraio 2012 alle ore 09.00, presso il Grand Hotel dei Templi al Villaggio Mosè di Agrigento, il primo congresso provinciale celebrato dal Popolo della Libertà di Agrigento. Aprirà i lavori il coordinatore uscente On. Nino Bosco, che proporrà la relazione introduttiva. Dopo gli altri interventi si procederà alle operazioni di voto. Gli iscritti al partito potranno votare, per eleggere i componenti del direttivo provinciale, sino alle ore 21.00. Avranno diritto di voto coloro che, esibendo un documento d’identificazione, potranno dimostrare di avere acquisito la qualifica di “aderente” o “associato” entro il 31 ottobre 2011.
 

Grand Hotel Dei Templi - Agrigento
Grand Hotel

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


20/02/2012

Chiesa. Inizia la Quaresima; avvisi ed appuntamenti della settimana

 

Chiese di Grotte
 

Pubblichiamo gli avvisi diffusi al termine delle Sante Messe domenicali.

Le Quarantore continuano sino a martedi, nella chiesa Madonna del Carmelo.

Mercoledi 22
febbraio - Le Ceneri - Giorno di digiuno ed astinenza
- ore 09.30, nella chiesa Madonna del Carmelo, Santa Messa;
- ore 17.00, nella chiesa del Purgatorio, incontro del Gruppo Mariano;
- ore 18.30, nella chiesa del Purgatorio, Santa Messa.

Giovedi 23
febbraio
- ore 19.00, nella chiesa San Francesco, riunione dei catechisti della parrocchia Madonna del Carmelo.

Venerdi 24
febbraio
- ore 19.00, nella chiesa San Francesco, riunione del Consiglio Pastorale Interparrocchiale;
- ore 20.00, nella chiesa San Francesco, riunione per i genitori dei cresimandi (delle parrocchie Santa Venera e Madonna del Carmelo);
- ore 20.00, nella chiesa San Francesco, riunione dei genitori che hanno battezzato o debbono battezzare i loro bambini;
- ore 20.00, nella chiesa San Francesco, riunione per le giovani coppie che desiderano fare un cammino di fede.

AVVISI

Tutti i venerdi di Quaresima:
- astinenza dalle carni;
- Via Crucis, nella chiesa Madonna del Carmelo, dopo la Santa Messa della 08.45;
- Via Crucis, nella chiesa del Purgatorio, alle ore 17.00, a cui seguirà la Santa Messa feriale.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


20/02/2012

Comune. Strada Statale 189 "Agrigento-Palermo"; la Regione risponde a delibera consiliare

 

Strada Statale 189 "Agrigento-Palermo"; la Regione risponde a delibera consiliare.
Vedi la lettera

Con la delibera consiliare n° 125 del 23 agosto 2011, avente per oggetto la messa in sicurezza della strada statale 189, meglio nota come "Agrigento-Palermo", il Comune di Grotte aveva chiesto alla Presidenza della Regione Siciliana - alla quale ne era stata inviata copia - notizie sulle iniziative relative alle opere realizzate o da realizzare per migliorare la viabilità stradale tra il capoluogo di regione ed il capoluogo di provincia. La strada, intensamente frequentata ogni giorno da cittadini grottesi, presenta tratti di elevata pericolosità, che sono causa di incidenti automobilistici il cui esito è spesso tragico.
Con una lettera dello scorso 13 febbraio, l'Assessorato Infrastrutture e Mobilità della Regione ha risposto indicando lo stato dei lavori per l'ammodernamento della strada. Precisando che la stessa strada è stata dichiarata dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (con delibera CIPE n° 121 del 2001) "opera strategica e di preliminare interesse nazionale", ha chiarito che l'itinerario è stato diviso in quattro tratti. Il primo tratto, tra l'autostrada A19 e Bolognetta, è in corso di progettazione preliminare; il secondo tratto, da Bolognetta al Bivio Manganaro, è in corso di progettazione definitiva/esecutiva; il terzo tratto, dal Bivio Manganaro a Lercara, è in corso di progettazione preliminare; l'ultimo tratto, da Lercara ad Agrigento, è in corso di progettazione. In sintesi, ad oltre dieci anni di distanza, l'opera strategica e di preliminare interesse nazionale risulta essere ancora nella fase progettuale (con qualche differenza tecnica tra i vari tratti).

Carmelo Arnone
20 febbraio 2012
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


20/02/2012

Chiesa. Da domenica 26 febbraio riprendono gli incontri GAM nella chiesa di San Rocco

 

Da domenica 26 febbraio riprendono gli incontri GAM nella chiesa di San Rocco.
GAM Grotte

I giovani aderenti al gruppo G.A.M. (Gioventù Ardente Mariana) di Grotte, dalla prossima domenica 26 febbraio ritorneranno ad animare gli incontri di preghiera, aperti a tutti dai piccoli ai grandi.
Canti, giochi, balli, ed altre iniziative con le quali  rendere presente la gioia e l'amore dello stare insieme caratterizzeranno i momenti da vivere in compagnia della "Mamma Celeste". Tutti i partecipanti interessati avranno la possibilità di seguire gratuitamente un corso di chitarra. Gli incontri proseguiranno ogni domenica, dalle ore 16.00 alle ore 17.00 nella chiesa parrocchiale di San Rocco.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


19/02/2012

Lettere. Commento all'editoriale, da parte di Aristotele Cuffaro, e risposta di Carmelo Arnone

 

Lettere alla nostra Redazione

Riceviamo e pubblichiamo un commento all'editoriale del 17 febbraio 2012.

"Ho letto l'editoriale e non posso che essere preoccupato.
Credo che il pungolo di una libera testata giornalistica non possa che far del bene alla nostra comunità.
E' indiscutibile l'equilibrio e l'imparzialità di Grotte.info e l'indispensabile utilità.
A mio avviso, sono da evitare in maniera categorica certi atteggiamenti e comportamenti, specie dall'apparato dirigenziale del nostro Comune.
Ben vengano le segnalazioni! E' compito dell'abilità amministrativa indicare la risoluzione delle problematiche poste con l'apporto dirigenziale.
Caro Carmelo, da consigliere comunale, ti esorto a continuare nelle tue segnalazioni.
Se qualche Dirigente si infastidisce non comprende l'obbiettivo del posto che ricopre.
Questo mi amareggia ancor di più. Mi auguro che in futuro non abbiano ad accadere più questi fatti".

 

   

Aristotele Cuffaro
Consigliere Comunale

 
  Risponde il Direttore.
A differenza del Consigliere Cuffaro, che ringrazio per il giudizio su questa testata, non sono affatto preoccupato.
L'occasione è, anzi, propizia per condividere con serenità alcune considerazioni.
Se l'apparato dirigenziale adotta "certi atteggiamenti e comportamenti" e "non comprende l'obbiettivo del posto che ricopre", la politica locale dovrebbe interrogarsi sui criteri che hanno determinato le recenti nomine dirigenziali, soprattutto da parte di quei politici che hanno supportato con veemenza alcuni nominativi, con lo scopo di adempiere ad accordi preelettorali (ma questo, forse, non si sarebbe dovuto sapere; o almeno non si sarebbe dovuto dire).
Che poi si sia in grado o meno di assolvere ai doveri (non diritti: doveri!) richiesti, e si interpreti l'incarico come mero esercizio di potere discrezionale (qui comando io!), questo pare che alla politica non interessi. Non è detto che sia così, ma ciò è quanto traspare agli occhi dei cittadini: un semplice calcolo di attribuzione di poltrone, a costo di dividere, moltiplicare, sottrarre (ma soprattutto) aggiungere posti, per accontentare tutti. É legittimo dubitare di chi, nel ricoprire incarichi di responsabilità, si dimostri privo di scrupoli e tenacemente attaccato al bene proprio a scapito del bene comune. Spesso si è chiamati a scegliere tra l'interesse personale e l'interesse di tutti i cittadini. Il sottoscritto, a costo di condurre una battaglia solitaria, ha scelto da che parte stare; molti politici e qualche dirigente dimostrano in apparenza di aver fatto la scelta opposta.
Il Consigliere Cuffaro, col quale in passato ho condiviso - a titolo di collaborazione gratuita - diversi progetti culturali, si interroghi sulle scelte proprie e su quelle operate dal suo gruppo politico. Avrà l'occasione, qualora ritenga che le scelte operate necessitino di qualche rimodulazione, di provvedere al meglio; qualora riconosca di aver fatto bene, di continuare sulla stessa linea. Lo stesso facciano, se credono, gli altri politici locali.
 
   

Carmelo Arnone
(Direttore di Grotte.info Quotidiano)
 

 
  P.S.: A causa di difficoltà tecniche verificatesi già da venerdi sera, 17 febbraio, il mio cellulare (328.0614145) potrebbe non essere temporaneamente raggiungibile. E' sempre possibile far pervenire commenti tramite le indicazioni riportate di seguito (con il modulo "Contattaci", con una mail o su Facebook). Mi scuso con i lettori per le eventuali difficoltà.  
   

Carmelo Arnone
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


18/02/2012

Cronaca. Guasto al treno degli studenti pendolari; chiusi in galleria per un'ora e mezza

 

Guasto al treno degli studenti pendolari
Stazione di Grotte

Nonostante la situazione di pericolo, grazie al buon senso ad alla calma mantenuta dai passeggeri, non è accaduto nessun incidente. Sono rimasti richiusi nel treno all'interno della galleria, per oltre un'ora e mezza, gli studenti pendolari di Grotte e Racalmuto. Stamattina, come di consueto, i giovani erano saliti sulle vetture dirette ad Agrigento quando, dopo essere partiti dalla stazione di Grotte, proprio all'interno della prima galleria, il convoglio si è improvvisamente fermato. Nei primi momenti la preoccupazione dei passeggeri era relativamente controllata; non sono rari piccoli guasti, rallentamenti o fermate impreviste. Qualche disappunto si è avuto quando il personale di bordo ha ipotizzato che il treno si fosse fermato a causa dell'attivazione del freno di emergenza, ad opera di qualche passeggero. Verificata l'integrità delle manopole dei freni, non è rimasto che accettare l'ipotesi di un guasto del mezzo. Intanto il tempo scorreva inesorabile, la temperatura interna delle carrozze continuava a salire, così come aumentava la puzza del fumo dei motori, nonostante i finestrini fossero tenuti rigorosamente chiusi. Impossibile, per i giovani, avvisare telefonicamente i genitori per mancanza di segnale all'interno della galleria. La stanchezza ed il nervosismo, soprattutto nei molti accalcati in piedi non avendo trovato posto a sedere, iniziava ad aumentare. La situazione si è risolta - ma dopo oltre 90 interminabili minuti - con l'arrivo di un'altra carrozza che ha agganciato le vetture guaste riportandole alla stazione di Grotte. La discesa dal treno è stata accolta dai pendolari come una vera liberazione e la fine di un'odissea. Nel frattempo erano già arrivate sul posto diverse autorità, per accertarsi della situazione: il sindaco Paolo Pilato accompagnato dal Dirigente comunale Antonio Salvaggio, i Carabinieri di Grotte, la Polizia Ferroviaria. Numerose, e motivate, le proteste dei genitori successivamente intervenuti e degli studenti nei confronti di Trenitalia. Se per lunghi anni si è camuffata, in qualche modo, l'insufficienza del servizio offerto dalle ex Ferrovie dello Stato, oggi risulta pienamente evidente la volontà di ridurre costantemente ed inesorabilmente la qualità del servizio. Si è passati dal "Minuetto" - sempre insufficiente come capienza ma almeno più moderno - alle vecchie carrozze ferroviarie (apparentemente da rottamare) continuamente soggette a guasti. Il Sindaco Pilato si è impegnato a richiedere, per l'ennesima volta, un incontro con il Prefetto di Agrigento e con i Dirigenti Regionali di Trenitalia. La situazione, diventata giorno dopo giorno insopportabile, rende necessarie, quanto mai, risposte chiare. E' vero che non è accaduto nessun incidente, ma se qualcuno dei passeggeri fosse stato colto da malore o da intossicazione (avendo respirato per 90 minuti i gas di scarico dei motori) le conseguenze sarebbero state ben più gravi; così come sarebbero state gravi se, presi dal panico, i giovani si fossero accalcati alle uscite finendo inesorabilmente per cadere, dall'altezza delle vetture, sul selciato sconnesso. Ci si chiede se sia davvero necessario che qualcuno rimanga ferito gravemente, o debba rimetterci la vita, prima che si intervenga in concreto dando risposte ai cittadini, utenti paganti di un dis-servizio.

Carmelo Arnone
18 febbraio 2012
© Riproduzione riservata.
 

Guasto al treno degli studenti pendolari
Stazione di Grotte

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


18/02/2012

Scuola. "Educazione al gusto" con la SOAT 100 di Grotte

 

SOAT 100 (Sezione Operativa di Assistenza Tecnica, dell'Assessorato Agricoltura e Foreste della Regione Siciliana)
Vedi il sito

La SOAT 100 (Sezione Operativa di Assistenza Tecnica dell’Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste) di Grotte, diretta dal dott. Massimo Brucato, ha dato il via in questi giorni al progetto di “Educazione al gusto”, che coinvolgerà gli alunni dell’Istituto Comprensivo “A. Roncalli” di Grotte e delle scuole di Racalmuto. Le scolaresche saranno avviate in un percorso di conoscenza dei prodotti di qualità del territorio. Saranno fatte lezioni frontali e sedute di analisi sensoriale dei prodotti alimentari, nelle quali gli alunni, opportunamente guidati, utilizzeranno i loro sensi per descrivere i prodotti. Inoltre alcuni ragazzi, organizzati in gruppi di lavoro, prepareranno un video (spot o cortometraggio) che avrà come tema la corretta alimentazione ed i prodotti del territorio.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


17/02/2012

Editoriale. "Incuria in Vicolo Verdi... e il Dirigente s'indignò", di Carmelo Arnone

 

Carmelo Arnone, dalla redazione di Grotte.info Quotidiano

“Signor Sindaco! Talìa chi scrivinu l'amici tò... (guarda cosa scrivono i tuoi amici)”.
In mano un foglio con la stampa di un articolo dal titolo “Villetta di Vicolo Verdi: tra incuria, malcostume e disinteresse”. L’aria severa di chi scopre un tradimento, un complotto ordito alle spalle. Quel chiaro riferimento agli “amici”, con il sottinteso “quelli che ti vengono a cercare, a cui concedi favori, per i quali la tua porta è sempre aperta, che non esitano ad elemosinare richieste”.

Il Sindaco legge, intanto ascolta le venefiche parole del suo Dirigente. É indignato, il Dirigente. Come si permette costui (che sarebbe il sottoscritto) a screditare in maniera così evidente il “suo” Sindaco? Pensa.

Cos’è scritto nell’articolo pubblicato, a mia firma (non mi nascondo mai dietro l’anonimato), su questo quotidiano il 13 febbraio? Solo che l’area di verde pubblico attrezzato in Vicolo Verdi è in condizioni di abbandono e degrado. A corredo, un’ampia documentazione fotografica.
Nessuna accusa, nessun accenno a responsabilità dirette o indirette dell’Amministrazione; solo la descrizione della realtà esistente ed alcuni suggerimenti per opere di ripristino.

Per chiarire: sono amico di tutti, soprattutto di quelli che hanno a cuore l’interesse di Grotte, tranne che “amico degli amici a cui interessa il proprio particolare”.
Con il Sindaco vi è un rapporto di rispetto reciproco, ciascuno per il ruolo che svolge in questa comunità. Mai l’ho cercato per favori o elemosinare richieste. Mi sono trovato - su sua richiesta - a far da tramite per alcune situazioni delicate, ho sempre dato la massima disponibilità a collaborare nell’opera di informazione ai cittadini e di divulgazione dell’attività dell’Amministrazione comunale, senza inchini e senza omissioni.

L’articolo in questione è scaturito dalla segnalazione di alcuni cittadini (ci si dovrebbe interrogare sulle ragioni che inducono a rivolgersi a questo quotidiano piuttosto che agli uffici comunali).

Visto che ci siamo mi chiedo: com’è possibile che un sindaco, 6 assessori (più altri 6 che nel tempo si sono dimessi fanno 12), 3 Dirigenti (compreso l’indignato) con competenze, rispettivamente, delle Aree: Vigilanza e Custodia; Urbanistica, Gestione e Tutela dell’Ambiente; Lavori Pubblici, Gestione e manutenzione del Territorio, Verde Pubblico (il quarto Dirigente, dell’Area Economico-Finanziaria, è da escludere perché la questione esula dalle sue competenze), 9 tra Agenti ed Ispettori della Polizia Municipale, numerosi tecnici ed impiegati comunali, com’è possibile - ripeto - che nessuno, dico nessuno, si sia mai accorto delle condizioni dell’area verde di Vicolo Verdi? Eppure Grotte non è una metropoli e quell’area si trova in una zona centrale e frequentata.

Ci si indigna perché Carmelo Arnone ne ha scritto su Grotte.info Quotidiano?
O ci si dovrebbe indignare (e forse vergognare), piuttosto, per aver lasciato che una zona della nostra cittadina venisse a trovarsi in queste condizioni?

Continui pure il Dirigente ad ammirare il vestito nuovo dell’imperatore ed a reggere uno strascico che non c’è, magari cantando il ritornello “Facciamo finta che… tutto va ben, tutto va ben”. Io continuerò, a nome dei cittadini, come il bambino (incosciente) della favola, ad indicare che l’imperatore è nudo. Quando lo è.
 
   

Carmelo Arnone
(Direttore di Grotte.info Quotidiano)
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


17/02/2012

Lettere. Richieste e suggerimenti al Sindaco di Grotte, da Decu Varba

 

Lettera aperta al Sindaco di Grotte, da Decu Varba
Decu Varba

Riceviamo e pubblichiamo, così come ricevuta proponendone la genuina spontaneità, la comunicazione del lettore che si firma con il nome col quale è noto (la "nciuria").

"Buon giorno a tutti,
Signor Sindaco lei un giorno mi disse di telefonarle, cosa che io non ho fatto perché penso che passando da casa mia piovendo si rende conto che non posso uscire e neanche entrare a casa per l'acqua che mi viene spruzzata a dosso dalle macchine per le puzzanghere che si formano.
Signor Sindaco
devo dire che oggi (N.d.R. ieri, 16 febbraio 2012) mi sono recato alla posta è ho visto che 5 operai dal comune stavano cercando di riparare per la terza volta in pochi giorni la stessa buca, io curioso guardai è ho capito che non passeranno più di un mese che bisogna nuovamente ripararla.
Ma vorrei dire perché non si fa un progetto e si tolgano via i mattonelle anche lasciarli sotto per spendere meno, rifare la strada dal municipio fino alla pompa della benzina e dal calvario fino a Belvedere con la catrame come sano state fatte altre strade di recente?
Penso che risparmieremo di più, non solo la comune, anche i cittadini che non dovranno correre spesse volte dal meccanico.
Chiedo scusi degli errori.
Saluto lei e tutti
".

 

   

Decu Varba
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


17/02/2012

Lettere. "Fatti e misfatti" e "Onore al merito"; di Rino Agnello

 

Lettere alla nostra Redazione

Riceviamo e pubblichiamo.

"Fatti e misfatti.

Il 15 febbraio 2012 ha determinato due momenti del nostro essere italiani.
Il primo è la decisione del capo del governo Sen. Mario Monti di non volere le Olimpiadi a Roma. E' una scelta sicuramente difficile, però ha dato significato a un modo di essere coerente e attento sul momento del paese.
Se è vero che gli italiani stanno affrontando un ciclo di lacrime e sangue è altrettanto vero che non devono essere consentiti grandi divagazioni o sprechi. Sempre nello stesso giorno, in serata, così per onorare quello che stato un fiore all'occhiello tutto italiano, gli italiani si sono piazzati davanti la tv per assistere al tanto pubblicizzato festival della canzone, il Festival di San Remo. I più penso volevano sentire le canzoni, quelle canzoni che nel ricordo dei tempi fissano soprattutto nei giovani momenti belli di vita. Ebbene dopo attese, dopo annunzi e rinunce abbiamo assistito a uno spettacolo indecoroso per alcuni aspetti:
- i cantanti e le loro canzoni sembravano far da cornice a uno spettacolo diverso;
- il festival di San Remo visto in più di 50 nazioni ha dato un'immagine distorta del rapporto con la chiesa cattolica, con i suoi presbiteri e con i suoi organi di stampa che puntigliosamente rappresentano il modo di essere chiesa nella società.
Dice Papa Benedetto XVI che la Chiesa non ha bisogno di preti colti ma di preti santi e santificatori. Accettiamo le omelie del Santo Padre ... o no?!
Un altro aspetto è l'analisi dei costi. Se è vero che il festival deve promuovere la canzone italiana nel mondo e quindi la stessa Italia, questi obbiettivi sono ben lontani. Si ha impressione, al contrario, che si promuova poco e a costi altissimi. Invece di pagare e strapagare presentatori, vallette, comici e santoni da beatificare si potevano effettuare collegamenti con siti di rinomanza come Caltagirone per rappresentare la laboriosità dei ceramisti o di Murano o di mille altre cose ancora.
No, si promuove il rumore dei singoli. E a quali costi?
Ecco due modi di affrontare la crisi. NO alle olimpiadi a Roma. Si allo sperpero della RAI.
Forse quest'ultimo mondo vive nei loro beati sogni e li vuole rappresentare a chi fa brutti sonni.
In tempi così difficili, sono importanti gli esempi e i pesi da distribuire in maniera equa.
Purtroppo non è sempre così!".

 

   

Rino Agnello

 
 
"Onore al merito.

Spesso nei tentativi di fare analisi finanziarie e/o politiche disconosciamo dei passaggi importanti che determinano i fatti concreti e si finisce per non riconoscere i meriti a chi li ha prodotti.
E' il caso dell'altro Mario, il governatore della BCE che l'Italia nell'autunno del 2011 ha designato a dirigere la Banca Centrale Europea. E' Mario Draghi. Cosa ha fatto Mario Draghi di così importante?
Due cose.
La prima che è la più importante è quella di aver messo a disposizione delle banche europee un prestito di 500 miliardi all'1%. E' facile comprendere che a dicembre 2011 in piena crisi di spread e delle banche, sia stata una boccata di ossigeno, potendo le stesse fare pieno di moneta per affrancarsi delle speculazioni e consentire di aprire un credito alle imprese e quindi favorire la crescita e l'occupazione. Naturalmente pagando il denaro all'1% e guadagnandoci pure si può fare prestito. A questa tranche di prestito illimitato a lungo termine ne seguirà un'altra con tasso d'interesse al 2,5% a breve tempo.
La seconda ricordiamola pure è l'abbassamento dei tassi di interesse. Ciò consentirà un più basso costo del denaro che agevolerà gli operatori delle imprese del commercio, dell'artigianato e sostanzialmente anche le famiglie che pagano i mutui.
Sono interventi mirati che curano alla radice il male senza prescrivere quelle medicine che a volte ammalorano un organismo già debole.
E bravo Mario Draghi! Onore al merito!".
 
   

Rino Agnello
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


17/02/2012

Cronaca. Grotte sotto un manto di neve

 

Grotte sotto un manto di neve.
Vedi le foto

Alle nostre latitudini non è un evento consueto, soprattutto con queste caratteristiche. Di quando in quando, nei primi giorni di febbraio, qualche fiocco di neve comincia a cadere. Può capitare che i pochi millimetri caduti alla sera resistano sino al mattino seguente, ma nulla di più; però tanto basta a bloccare completamente la circolazione stradale. Il sottile strato di ghiaccio che viene a ricoprire le strade interne della nostra cittadina collinare e la mancanza di catene o pneumatici da neve rendono impraticabili vie del paese. La nevicata eccezionale, iniziata lo scorso lunedi 13 e continuata per buona parte del giorno successivo, ha coperto sotto una coltre bianca l'intero abitato. La chiusura delle scuole non ha impedito ai più piccoli di riversarsi per le strade, rese sicure dall'assenza di traffico, a mettere in piedi pupazzi di neve (quando mai se ne erano visti a Grotte?) ed a divertirsi in lunghe discese sulle improvvisate piste innevate.
Pubblichiamo alcune immagini del paese (57 foto di © Salvo Lo Re "President", 3 foto di © A. Panaro).

Foto del paese sotto la neve Visita l'argomento
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


17/02/2012

Lavori. Aperto un nuovo tratto della S.S. 640 "Agrigento-Caltanissetta"

 

SS 640 dal km 17 a 19
Dal km 17 al 19

E’ stato aperto mercoledi sera, 15 febbraio, un nuovo tratto della strada statale 640 “Agrigento - Caltanissetta”, tra lo svincolo Caldare-Favara (nei pressi del viadotto Rocca Daniele) e lo svincolo Scintilia, per Grotte e Favara. Più di due chilometri dell’asse principale della nuova 640 aperti soltanto su una carreggiata, e quindi a doppio senso di marcia.
Il vecchio tratto (dal km 17 al km 19) sarà utilizzato per la viabilità complementare e per l’accesso ai privati. Questa nuova apertura dell’ammodernamento della statale è compresa tra le pk 6+880 e pk 8+900. “I lavori continuano e nonostante il maltempo delle ultime settimane siamo al passo coi tempi – dichiara Pierfrancesco Paglini, project manager della “Empedocle”, contraente generale dei lavori di adeguamento a quattro corsie della 640 – stiamo puntando sulle aperture che possano evitare disagi e rallentamenti alla viabilità e, soprattutto, dare visibilità e concretezza al lavoro che tutti assieme stiamo facendo”.
 

SS 640 dal km 17 a 19
Dal km 17 al 19

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


16/02/2012

Politica. Lunedi 20 febbraio, 1^ assemblea della consulta giovanile

 

Lunedi 20 febbraio, 1^ assemblea della consulta giovanile.
Manifesto

Si terrà il prossimo lunedi 20 febbraio, alle ore 18.00 presso la sala consiliare del palazzo municipale di Grotte, la prima assemblea della consulta giovanile. L'organismo, con funzioni meramente consultive deputato ad esprimere "pareri - non obbligatori e non vincolanti - sugli atti della Amministrazione Comunale che riguardano le tematiche giovanili" (art. 2 comma "a" del nuovo regolamento) era già stato istituito con la delibera di Consiglio Comunale n° 31 del 17 novembre 2003, data in cui veniva approvato il relativo regolamento. La consulta, mai abrogata, è stata istituita nuovamente con la delibera n° 59 del 29/11/11 (presenti solo 8 consiglieri su 15, tutti del gruppo di maggioranza) e, con essa, anche il nuovo regolamento che prevede come membri di diritto: il presidente del Consiglio Comunale, l'assessore al ramo (il titolare della delega alle "Consulte" o quello con delega alle "Politiche giovanili") e 2 consiglieri comunali. All'assemblea sono invitati i giovani di età compresa tra i 15 ed i 23 anni ed i rappresentanti di associazioni formate almeno per il 50% di giovani di età compresa tra i 15 ed i 23 anni. Durante il normale funzionamento, potranno partecipare all'assemblea - da convocarsi almeno due volte l'anno - "tutti gli aderenti alla consulta, senza diritto di voto" (art. 7 comma "e" del nuovo regolamento).

Carmelo Arnone
16 febbraio 2012
 

Regolamento della consulta giovanile
Regolamento

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


16/02/2012

Politica. "Questa inerzia non ha nessuna giustificazione"; del consigliere comunale Francesco Vizzini

 

Consigliere Comunale Francesco Vizzini
F. Vizzini

Riceviamo e pubblichiamo.

"Caro Carmelo,
ti invio in allegato una mia richiesta effettuata al Presidente del Consiglio Comunale, datata 08/08/2011, riguardante una modifica statutaria che i Comuni dovevano adottare per un obbligo di legge ed entro l'8/07/2011. I particolari sono descritti nella lettera allegata. Son passati oramai sette mesi ed il Presidente del Consiglio ancora non ha fatto niente per adempiere ad un obbligo di legge. Questa inerzia non ha nessuna giustificazione, il perché di far finta di niente non lo so. Lascio ai lettori la valutazione del caso
".

Richiesta effettuata al Presidente del Consiglio Comunale
Richiesta

   

Francesco Vizzini
Consigliere Comunale
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


16/02/2012

Volontariato. Domenica 19 febbraio il "Carnevale dei bimbi", organizzato dalla sezione Adas di Grotte

 

ADAS (Associazione Donatori Autonoma Sangue)

In occasione della Festa di Carnevale 2012, la sezione A.D.A.S. di Grotte organizza il "Carnevale dei bimbi", che si terrà domenica 19 febbraio alle ore 17.00 presso la sede di Corso Garibaldi.
Sarà una divertente festa, ideata da Alessandra Vizzini e dai collaboratori Adas, con giochi, balli, animazione, merenda, gadget e, per tutti i bambini, una dolcissima sorpresa!
Per prenotazioni telefonare al numero 338.3971769 (Giusy). Le adesioni dovranno pervenire entro il 17 febbraio.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


16/02/2012

Lettere. "Raccolti i suggerimenti per il bene comune"; di Salvatore Cirino

 

Riceviamo e pubblichiamo.

"Caro  Direttore,
in merito al mio precedente intervento sul verde pubblico a Grotte, grazie alla sensibilità e all’impegno del nostro sindaco Paolo Pilato, che si è subito attivato, abbiamo preso contatto con il responsabile provinciale dell’Ispettorato Rip. Foreste. Discutendo della possibilità di fare detto tipo di intervento, ci ha comunicato che tuttora l’accordo, stipulato ad ottobre, prevede l’utilizzo della manodopera della quale scrivevo, solo all’interno di Aree Archeologiche e nei Comuni che ricadono all’interno degli Enti Parco. Il funzionario si è riservato, qualora in futuro ci sia la possibilità di estendere questo tipo di intervento ad altri Comuni, di tenerci in considerazione, dando prova di massima disponibilità e spirito di collaborazione.
Ringrazio comunque il nostro Sindaco per l’attenzione e la disponibilità dimostrata nell’aver saputo ascoltare e affrontare, con grande spirito costruttivo, la questione e cogliere quei suggerimenti che vengono in qualche modo evidenziati da semplici cittadini, che non hanno lo scopo di creare polemiche ma hanno come fine solo il bene comune.
Un ringraziamento va al tuo impegno quotidiano e, se mi permetti, al nostro sito che sa dare voce e visibilità, che altrimenti mai avrebbero, a tutte quelle istanze di persone semplici".

 

   

Salvatore Cirino
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


15/02/2012

Riconoscimenti. Il Dott. Rosario Girgenti "Assistant Professor" a Pittsburgh (USA)

 

Psicologia - Il Dott. Rosario Girgenti, da Grotte all'ISMETT.
Dott. R. Girgenti

Proseguono con successo la carriera professionale e quella accademica del dott. Rosario Girgenti, psicologo clinico, “senior attending”, specialista in psiconcologia e psicoterapia, responsabile dei servizi di psicologia clinica ambulatoriale presso l’ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione) di Palermo, centro di eccellenza a livello mondiale. Dal 1° gennaio 2012, la University of Pittsburgh Medical Center, lo ha insignito del prestigioso titolo di "Clinical Assistant Professor of Psychiatry in the School of Medicine, Department of Psichiaty" (Assistente professore in Psichiatria alla Scuola di Medicina di Pittsburgh - Dipartimento di Medicina). Il riconoscimento dell'ateneo USA attesta, ancora una volta, la preparazione e l'autorevolezza del dott. Girgenti, nonché la stima dei colleghi americani verso il nostro concittadino.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


14/02/2012

Comune. Ordinanza di chiusura delle scuole a causa della neve

 

Comune di Grotte

COMUNE DI GROTTE
(Provincia di Agrigento)

IL SINDACO

Considerato che le avversità atmosferiche non consentono il regolare raggiungimento degli edifici scolastici da parte degli utenti e degli addetti ai servizi scolastici;

DATO ATTO che dette avversità atmosferiche persistono;

RAVVISATA la necessità di evitare rischi e disagi alla popolazione provvedendo alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio per il giorno 14 febbraio 2012;

VISTO il D.L.vo 18/02/2000 n.267;

ORDINA

la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio comunale per il giorno 14 febbraio 2012.

Sono tenuti ad osservare la presente ordinanza il Dirigente Scolastico, gli Insegnanti, il Personale addetto ai servizi scolastici gli agenti tutti delle Forze dell’Ordine.

Grotte lì, 14 febbraio 2012

 

   

D’ordine del  Sindaco
(Rag. Paolo Pilato)

Il Responsabile di P.O. N°1
(Isp. Capo Antonio Salvaggio)
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


14/02/2012

Lavori. Il cantiere sulla S.S. 640 "Agrigento-Caltanissetta" ed il "Mandorlo in Fiore"

 

Il cantiere sulla S.S. 640 "Agrigento-Caltanissetta" ed il "Mandorlo in Fiore".

In occasione della sagra del Mandorlo in Fiore che si è conclusa domenica 12 febbraio ad Agrigento, migliaia di persone hanno raggiunto la città provenienti da ogni parte dell’isola e anche da altre regioni. E senza difficoltà, nonostante il cantiere aperto sulla strada statale 640 per i lavori di ammodernamento a quattro corsie: poche sono infatti le deviazioni che non rallentano la percorribilità. Niente disagi, infatti, e niente code nonostante in migliaia si sono messi in viaggio, alle prime luci dell’alba, per raggiungere Agrigento. “Anche questo ci ha aiutato - ha detto il sindaco di Agrigento Marco Zambuto - e penso alla sagra del prossimo anno che si potrà raggiungere attraverso una nuova 640: il futuro di questo territorio passa anche e soprattutto per mezzo delle grandi opere di comunicazione. E finalmente la città e questa provincia potranno considerarsi non più lontani e facilmente raggiungibili con una strada al passo coi tempi”.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


14/02/2012

Lettere. "Considerazioni personali sul verde pubblico comunale"; di Salvatore Cirino

 

Riceviamo e pubblichiamo.

"Caro Direttore,
ho letto il tuo articolo sullo stato di abbandono della villetta di Via Verdi e vorrei fare alcune considerazioni personali per quanto riguarda il problema più in generale. Purtroppo appare chiaro a tutti il degrado e lo stato di abbandono in cui versa il verde pubblico comunale, è altrettanto chiaro che il Comune non riesce a provvedere alla regolare manutenzione di questi pochi spazi verdi che abbiamo. Non voglio addentrarmi in polemiche sterili sulle cause o sul perché non si riesce a effettuare una sana e seria politica ambientale da parte di tutte quelle che sono le istituzioni preposte: Regione, Provincia e Comune, ma voglio ugualmente dare il mio modesto parere in qualità di cittadino, nonché di addetto ai lavori (sono un lavoratore forestale), su come poter affrontare al meglio questa problematica, in considerazione delle scarse risorse finanziarie di cui dispongono questi enti, e di esperienze già consolidate in passato che hanno dato buoni frutti. Nell’ottobre 2011, alla fine della stagione antincendio, si è stipulato un accordo tra Dipartimento Foreste Regionali e Dipartimento ai Beni Culturali al fine di utilizzare i lavoratori forestali per la manutenzione di siti di particolare interesse storico-culturale, al fine di renderli fruibili e, non ultimo, fare quelle bonifiche che li mettessero al riparo da eventuali incendi. Questa iniziativa ha riscosso un enorme successo, come testimoniato da numerosi articoli di giornali regionali, tanto che ci sono state richieste anche da parte di molti Comuni siciliani, soprattutto delle Madonie ai quali veniva inviato (gratuitamente) detto personale per curare spazi verdi, villette e opere altrettanto importanti per la salvaguardia del territorio, per quanto riguarda il rischio incendio e dissesto idrogeologico (quale la pulizia di torrenti, letti di fiumi, canali di scolo e uscite naturali di acqua piovana) in modo da prevenire eventuali disastri, invece che operare sempre, purtroppo, nell’emergenza quando accadono questi fatti calamitosi. Detto questo, ho voluto dimostrare che operando in sinergia tra i vari enti, si sono raggiunti contemporaneamente due importanti obiettivi: ottimizzare le risorse umane e professionali di questo personale (inizialmente utilizzato solo a difesa dei boschi, e da oltre un decennio ottimamente anche a contrasto degli incendi estivi con i vigili del fuoco), e svolgere un servizio importantissimo per la comunità senza spendere un solo euro in più. Ora dico: visti i buoni risultati ottenuti in altri Comuni, non si potrebbe fare ricorso a questo personale per curare il nostro verde pubblico? A Grotte tra l’altro c’è un buon numero di questi lavoratori. Ultima considerazione: spesso si giustifica il fatto di non potere effettuare determinati interventi per mancanza di risorse nelle casse  Regionali, Provinciali e Comunali; secondo me in questo particolare momento storico bisogna fare leva sul gioco di squadra tra le varie istituzioni, ottimizzando tutto il personale (Regionale, Provinciale, Comunale) e quindi razionalizzando la spesa. Premetto che non faccio politica, ho solo voluto far conoscere questa esperienza, che è la dimostrazione che la Pubblica Amministrazione può essere efficiente, basta volerlo
".

 

   

Salvatore Cirino

 
  Risponde il Direttore.
Leggo con interesse la lettera di Salvatore Cirino. Spero che le Autorità preposte possano coglierne i preziosi suggerimenti.
 
   

Carmelo Arnone
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


14/02/2012

Comune. Dal 1° gennaio certificati d'anagrafe solo a pagamento (imposta di bollo e diritti di segreteria)

 

Dal 1° gennaio certificati d'anagrafe solo a pagamento (imposta di bollo e diritti di segreteria).
Manifesto

Lo aveva chiaramente spiegato, con ampi riferimenti legislativi, l'ing. Calogero Chiarenza. Il 31 gennaio con un dettagliato articolo pubblicato su questo quotidiano aveva annunciato le novità in merito all'autocertificazione. Adesso lo ribadisce, con un avviso alla cittadinanza, l'Amministrazione Comunale di Grotte. Il concetto è semplice: la Pubblica Amministrazione non può più richiedere ai cittadini certificati d'anagrafe e di stato civile, e gli Uffici non possono più rilasciarli per pratiche dirette alla Pubblica Amministrazione. I cittadini debbono (non è una facoltà, è un obbligo) produrre una autocertificare senza obbligo di autentica della firma (basta firmare davanti all'impiegato che riceve la documentazione oppure allegare fotocopia di un documento di riconoscimento). Gli Uffici Anagrafe possono rilasciare certificati solo per uso privato, previo pagamento dell'imposta di bollo (euro 14,62) e dei diritti di segreteria (euro 0,52).
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


13/02/2012

Istruzione. Incontri sulla Costituzione Italiana e su temi di cultura e attualità alla Unitre di Canicatti

 

Unitre

Proseguono all'UNITRE di Canicatti gli incontri settimanali su temi di carattere culturale e problematiche di grande attualità. Lunedì 13 febbraio il dott. Salvatore Curcio parlerà sul tema "La Costituzione italiana: i diritti e i doveri dei cittadini". Mercoledì 15 il dottor Pio Gioacchino Vella Cannella relazionerà sul tema "Effetti allergizzanti da sostanze chimiche ed elettromagnetiche". Venerdì 17 la prof.ssa Maria Teresa Accardo, nel quadro del corso di letteratura italiana programmato per il corrente anno accademico, parlerà delle Novelle di Luigi Pirandello. Le lezioni saranno tenute a Palazzo Stella di via Cavallotti a partire dalle ore 16.30. I vari oratori saranno introdotti dal preside prof. Gaetano Augello, presidente dell'UNITRE - Sede autonoma di Canicattì. Agli incontri possono partecipare anche i non soci.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


13/02/2012

Lettere. "É proficuo il cambio continuo di assessori?"; di Michelangelo Farruggia

 

Lettere alla nostra Redazione

Riceviamo e pubblichiamo.

"Caro Direttore,
non ho nulla da eccepire sulle persone e lo dico con serenità e rispetto, ma secondo te è proficuo alla politica il cambio continuo di assessori? Non sarebbe ora che i politici assumessero un atteggiamento coraggioso e sin dall'inizio i patti fra i partiti si facessero non sulla base di spartizioni fra i consiglieri di quanti anni o mesi devono avere in assessorati, ma sulla base di un progetto condiviso e una squadra che duri l'intera legislatura? Personalmente sono contento quando vedo dei giovani in politica, ma sarei stato più felice se questa giovanissima ragazza nuova entrata ci fosse stata dall'inizio e non adesso a fine legislatura per accontentare Tizio o Caio".

 

   

Michelangelo Farruggia

 

Assessore Mariella Criminisi
Mariella Criminisi

Risponde il Direttore.
Gentile Sig. Farruggia, le già eloquenti domande non necessitano di risposta ed il mio parere personale non credo faccia testo.
In generale è noto che il ripetuto cambio di assessori (o, a livello nazionale, ministri) è indice di malessere all'interno della maggioranza, oppure dell'esasperata ricerca di "remunerazione" del consenso elettorale. In entrambi i casi risulta minata l'azione amministrativa o di governo, per mancanza di coesione e di continuità.
Sulla situazione concreta alla quale si riferisce, posso confermare - per esserne stato testimone - che i primi passi del nuovo Assessore Comunale, la signorina Mariella Criminisi, sono stati immediati e concreti. In qualità di Assessore allo Spettacolo ha promosso il patrocinio della festa di Carnevale, di concerto con il presidente della Onlus "Padre Vinti - Grotte Solidale", ing. Davide Magrì. Lo scorso venerdi 10 febbraio, in qualità di Assessore alla Pubblica Istruzione, ha voluto incontrare la Dirigente dell'Istituto Comprensivo "A. Roncalli", dott.ssa Stefana Morreale, per conoscere direttamente le condizioni delle strutture scolastiche e le necessità della scuola grottese. A distanza di una sola settimana dall'insediamento, il bilancio non può che definirsi positivo. L'augurio è che continui a lavorare attivamente per la collettività. Una precisazione per i lettori: non siamo parenti o affini, non ci conoscevamo prima della nomina (se non di vista) e non abbiamo interessi in comune.
 
 
   

Carmelo Arnone
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


13/02/2012

Attualità. Villetta di Vicolo Verdi: tra incuria, malcostume e disinteresse

 

Villetta di Vicolo Verdi: tra incuria, malcostume e disinteresse.
Vedi le foto

Non è esattamente una villetta. La definizione corretta è "verde pubblico attrezzato". Dovrebbe rendere più gradevole e vivibile il circondario di abitazioni: un piccolo angolo verde in cui i bambini dovrebbero poter giocare ed i nonni sedersi a chiacchierare, discettando di sport, politica, acciacchi e del tempo che fu. Invece in Vicolo Verdi, oggi si trova ben altro. Non si può negare che vi sia del verde; anche troppo. Basta allungare lo sguardo oltre i cespugli esterni per poter osservare una vegetazione lussureggiante. La natura - per qualcuno saranno soltanto ortiche ed erbacce - ha preso pieno possesso di ogni angolo di terreno. Di tanto in tanto si scorgono barattoli di vernice, cartacce, vetri rotti. Ad un tratto l'attenzione è calamitata da quelli che sembrano due capitelli in stile ionico. Nessun reperto archeologico; sono, più prosaicamente, le "sedute" (i ripiani) delle due preesistenti panchine, alle quali (non è dato sapere da chi e perché) sono stati sottratti i sostegni ed ora giacciono sul terreno. É fuori contesto, oggettivamente, una lunga grondaia arancione che attraversa la villetta e sbocca sulla strada. Per la sua realizzazione e messa in posa è stato interrotto un muretto in pietra, originariamente molto caratteristico e decorativo, ed il cordolo esterno in cemento. Un po' di impasto (per edilizia) lo tiene fissato al suolo. Anche ammettendone (con un eccessivo impeto di buona fede) la liceità della realizzazione, ne è indiscutibile l'inopportunità. Sarebbe il caso di provvedere, in ordine: all'interramento della grondaia (se realizzata con le dovute autorizzazioni) con risistemazione di muretto e cordolo; al ripristino delle panchine; alla potatura di alberi, arbusti e cespugli e (cosa più semplice) alla rimozione delle erbacce. Insomma: meno verde e soprattutto meno arancione. Ovviamente sono solo dei suggerimenti da profano, però c'è da ritenere che ne trarrebbe beneficio l'intera collettività.

Carmelo Arnone
13 febbraio 2012
© Riproduzione riservata.

Foto della Villetta di Vicolo Verdi Visita l'argomento
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


13/02/2012

Iniziative. Festa di Carnevale col patrocinio del Comune di Grotte, organizzata dalla Onlus "Padre Vinti"

 

Festa di Carnevale col patrocinio del Comune, organizzata dalla Onlus "Padre Vinti"
Manifesto

Giovedi 16 febbraio, alle ore 17.00 nei locali della ex scuola media di Via Pirandello, si svolgerà la festa di Carnevale 2012. L'organizzazione, curata dall'associazione "Padre Vinti - Grotte Solidale", beneficia del patrocinio del Comune di Grotte; un primo risultato dell'impegno del nuovo Assessore allo Spettacolo Mariella Criminisi con il pieno sostegno del Sindaco Paolo Pilato. La festa vede impegnati in concreto i volontari della Onlus grottese; animati dal consueto entusiasmo e guidati dal dinamico Presidente Davide Magrì, alle 17.00 saranno già in sede per accogliere tutti i cittadini che vorranno partecipare, piccoli e grandi. I ragazzi dai 6 ai 12 anni sono invitati a presentarsi maschera. Si prevedono giochi, balli, musica e tanto divertimento; diversi premi saranno conferiti ai costumi più originali.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


12/02/2012

Lettere. "Una rete di corrispondenti per migliorare il servizio"; di Lillo Agnello

 

Una rete di corrispondenti per migliorare il servizio

Riceviamo e pubblichiamo.

"Caro Direttore,
in questi giorni è passata sotto silenzio la sospensione della erogazione di energia elettrica in tutta la zona di Via Madonna delle Grazie. I cittadini sono stati avvisati tramite foglietti attaccati ad alcuni portoncini. Risultato? Diverse persone sono state colte di sorpresa. Suggerimento? Creare una piccola rete di cittadini "corrispondenti" ed evitare che ognuno sia interessato a scrivere solo "pro domo sua". Per migliorare il servizio
".

 

   

Lillo Agnello

 
  Risponde il Direttore.
Gentile Sig. Agnello, la ringrazio per la sua lettera che pone due interessanti spunti di riflessione.
Il primo è quello di una più diffusa collaborazione, da parte dei lettori, con questo quotidiano; non solo auspicata ma incoraggiata (le varie modalità per contattare la nostra redazione - telefono, mail, posta, modulo invio messaggi - sono indicate nella pagina "Contattaci"). Pertanto articoli, mail, fotografie, video, segnalazioni o semplici comunicazioni di fatti o notizie sono sempre benvenuti.
Il secondo punto sul quale riflettere riguarda chi scrive solo "pro domo sua". Qualche volta succede, e ce ne accorgiamo; la comunicazione viene ugualmente pubblicata quando riveste, talvolta in forma indiretta, pubblico interesse. I lettori sanno distinguere bene chi scrive (e con quali fini) "pro domo sua" da chi scrive (senza secondi fini) "pro Grotte". In ogni caso Grotte.info Quotidiano favorisce, anche in questo modo, una più completa informazione ed il pubblico confronto di opinioni diverse.
Riguardo il black out elettrico di martedi 7 febbraio, che ha interessato parte di Via Madonna delle Grazie ed altre vie attigue, la nostra redazione ne è venuta a conoscenza (ci hanno telefonato chiedendo informazioni in merito) alle 16.15 dello stesso giorno. Ci siamo attivati per sapere cause e tempi di riallaccio, che - ha riferito il servizio clienti Enel - sarebbe avvenuto entro 15 minuti (alle 16.30). Abbiamo dato l'informazione al cittadino che l'aveva richiesta ma non abbiamo fatto in tempo a divulgarla tramite il quotidiano; una pubblicazione postuma non sarebbe stata di alcuna utilità.
 
   

Carmelo Arnone
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


10/02/2012

Lettere. "Il Giorno del Ricordo, per non dimenticare"; di Aristotele Cuffaro

 

Aristotele Cuffaro
Aristotele Cuffaro

Riceviamo e pubblichiamo.

"Il 10 febbraio è riconosciuto dalla Repubblica Italiana come “Il giorno del Ricordo” per non dimenticare la tragedia che ha visto coinvolti gli italiani e non solo vittime delle foibe. Il termine “foibe” deriva dai grandi inghiottitoi carsici dove furono gettati centinaia di corpi. Anche io, nella qualità di rappresentante della mia piccola comunità, ricoprendo il ruolo di consigliere comunale, conservo e rinnovo la memoria di tutte le vittime".
 

 

   

Aristotele Cuffaro
Consigliere Comunale
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


10/02/2012

Lettere. "Le Foibe: una strage negata"; di Antonio Vella

 

Il Giorno del Ricordo
Manifesto

Riceviamo e pubblichiamo.

"Oggi 10 febbraio 2012 ricorre il "Giorno del Ricordo" in memoria delle vittime delle "Foibe".
Le foibe e gli infoibati restano ancora oggi una strage negata, dimenticata dalla collettività nazionale, di cui se ne parla raramente nei libri di storia e sui giornali.
Per non dimenticare le migliaia di italiani della Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia uccisi brutalmente dagli uomini del maresciallo Tito tra il '43 e il '45 i cui corpi vennero gettati in profonde fenditure del terreno chiamate appunto Foibe.
Il movimento politico "Giovane Italia" vuole sensibilizzare la collettività invitandola a documentarsi sulle stragi delle foibe e a dedicare un breve momento di questa giornata in ricordo dei nostri fratelli italiani.
Affinché non esistano più morti di sinistra o di destra ma vengano ricordati tutti allo stesso modo in quanto ITALIANI!".
 

 

   

Antonio Vella
Dirigente Regionale "Giovane Italia" della Sicilia
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


10/02/2012

Viabilità. Ripristino parte della pavimentazione del Viale e soluzione a perdita d'acqua nel tombino

 

Ripristino parte della pavimentazione del Viale e soluzione a perdita d'acqua nel tombino.
Pavimentazione

Sono iniziati, nei giorni scorsi, alcuni lavori di minuta manutenzione stradale riguardanti la pavimentazione di un breve tratto del Viale della Vittoria. A causa di un lieve cedimento, il livello stradale nei pressi dell'ufficio postale di Grotte si è abbassato di qualche centimetro, divenendo possibile causa di qualche problema alla normale viabilità cittadina. In alcuni momenti della giornata, infatti, quell'incrocio tra il Viale e Via Pirandello risulta essere molto trafficato. I lavori di ripristino del livello stradale, diretti dal geometra Vincenzo Carlisi, sono estremamente circoscritti all'area interessata e termineranno in breve tempo, consentendo una rapida ripresa della piena fruibilità veicolare e pedonale.
Dal tombino situato nei pressi dello stesso incrocio, da diversi giorni i cittadini segnalavano l'incessante rumore di un continuo scorrere d'acqua. La preoccupazione era che vi fosse una ingente e continua perdita d'acqua potabile proveniente da uno dei serbatoi comunali. A seguito di una ricerca d'informazioni in merito, l'arcano è stato svelato. La conduttura dalla quale si verifica la fuoriuscita d'acqua proviene da una sorgente non potabile che sgorga ad una decina di metri di distanza, sul lato opposto della strada.
É una delle tante sorgenti naturali esistenti nel territorio comunale, della quale in un passato risalente circa alla metà del secolo scorso si era deciso l'incanalamento per evitare il formarsi di una zona acquitrinosa. Al tempo in cui furono costruiti i marciapiedi, la conduttura venne fatta passare parallelamente al canale di deflusso delle acque "bianche"; una delle giunzioni venne così a trovarsi all'interno del tombino indicato dai cittadini. In tempi successivi la conduttura fu fatta giungere all'abbeveratoio che si trova in contrada "Mandra" (a la mannira), per integrare la riduzione di acqua che solitamente ricorreva nei mesi estivi. Di recente, essendosi deteriorata per usura la giunzione, parte dell'acqua cadeva libera nello stesso tombino, le cui dimensioni facevano da cassa di risonanza al rumore del liquido. I tecnici comunali, dopo una verifica dell'effettivo sbocco nell'abbeveratoio, decideranno se riparare la giunzione oppure, in caso di riscontro negativo della verifica (che implicitamente confermerebbe che vi è una infiltrazione da qualche altra parte, una dispersione lungo la condotta), potranno optare per lasciare scorrere l'acqua nello stesso canale di gronda delle acque piovane.

Carmelo Arnone
10 febbraio 2012
© Riproduzione riservata.
 

Ripristino parte della pavimentazione del Viale e soluzione a perdita d'acqua nel tombino.
Tombino

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


10/02/2012

Lavori. Saranno interrati dall'Enel cavi di media tensione tra il cimitero e Via Pertini

 

Saranno interrati dall'Enel cavi di media tensione.
Traliccio Enel

Un groviglio di fili elettrici che si snodano da un traliccio all'altro, specialmente se passano a poca distanza dal balcone di casa propria non fanno piacere. Sia per motivi estetici, sia per il remoto timore degli eventuali potenziali rischi dovuti all'inquinamento elettromagnetico. A Grotte, alcune linee aeree di media tensione (denominate dai tecnici "Grotte" e "Ranciviti") che collegano la zona cimitero con la Via Pertini, saranno rimosse dall'Enel. Con una lettera del 9 gennaio 2012, indirizzata al Comune di Grotte, la Divisione Infrastrutture e Reti dell'Enel ha chiesto l'autorizzazione ad effettuare dei lavori di scavo da Via Pillitteri, lungo via Dalla Chiesa, sino a Via Pertini al fine di posare un cavo elettrico di media tensione, in sostituzione dei cavi aerei esistenti. Per discutere sulle implicazioni relative all'autorizzazione richiesta, il Responsabile UTC - Area Urbanistica del Comune di Grotte, architetto Pietro Calì, ha convocato per lo scorso 6 febbraio una conferenza di servizi alla quale hanno partecipato l'Assessore all'Urbanistica e Lavori Pubblici, avv. Antonino Caltagirone, il Responsabile UTC - Area Lavori Pubblici, geometra Vincenzo Carlisi e l'Ufficiale Sanitario Referente per l'ASP 1, dott. Calogero Taibi. La conferenza si è conclusa con parere favorevole. L'Enel si è impegnata ad assicurare, durante l'esecuzione dei lavori, la normale circolazione stradale, la tempestività della realizzazione del progetto ed il perfetto rifacimento delle sedi stradali interessate alle opere.

Carmelo Arnone
10 febbraio 2012
© Riproduzione riservata.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


09/02/2012

Comune. Giovane donna in Giunta: nomina dell'assessore Mariella Criminisi

 

Assessore Mariella Criminisi
Mariella Criminisi

Il sindaco Paolo Pilato, nella stessa giornata in cui sono state ufficializzate le dimissioni dell'assessore Maria Ausilia Infantino, ha provveduto alla nomina del successore. Con propria determina del 6 febbraio ha affidato l'incarico, lasciato vacante, ad una giovane grottese, ripristinando la "quota rosa" all'interno della Giunta Comunale. Mariella Criminisi, occupata a tempo pieno presso un'azienda privata, alla sua prima esperienza politica ma determinata a portare entusiasmo il suo contributo per il bene del paese, ha ricevuto le deleghe nei settori Pubblica Istruzione, Vigilanza, Pari Opportunità, Formazione e Spettacolo. "Con questa nomina intendo dare un forte segnale di fiducia a tutti i giovani, che mi auguro si sentano motivati ad impegnarsi nel servizio della politica attiva, ma anche un segnale altrettanto forte alle donne di Grotte, verso le quali è indirizzata una particolare attenzione da parte di questa amministrazione", ha affermato il sindaco Pilato. Come primo atto ufficiale da Assessore, Mariella Criminisi, accompagnata dal primo cittadino, ha voluto visitare gli uffici comunali per porgere il proprio saluto a tutti i dipendenti municipali, accolta da strette di mano e da calorosi auguri di buon lavoro.

Carmelo Arnone
9 febbraio 2012
© Riproduzione riservata.
 

Determina di nomina dell'assessore Mariella Criminisi
Nomina

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


08/02/2012

Racalmuto. "Elezioni: Sindaco e assessori a viso scoperto", di Sergio Scimè

 

Sergio Scimè
Sergio Scimè

Riceviamo e pubblichiamo.

"Si vota o non si vota, questo è il dilemma.
Tra pochi mesi a Racalmuto ci sarà:
1) un nuovo sindaco, una nuova amministrazione e ed un nuovo consiglio comunale,
oppure
2) tre commissari prefettizi perché il comune è a rischio di infiltrazioni mafiose.
Questa doppia ipotesi mette in crisi chi la politica la fa per mestiere e non per passione. Diversi vogliono lanciarsi per le prossime amministrative ma restano bloccati quando le elezioni sono incerte. Questo non fa ben sperare per il paese e crea molti sospetti. Chi vuole impegnarsi per la comunità Racalmutese deve, a prescindere dalla elezioni, mettere in circolo le sue idee e le sue proposte. Mettersi in gioco sin da subito. In un momento così delicato, chi si candida deve essere più trasparente possibile, senza nessun indugio. Racalmuto ha vissuto anni difficili e in pochi hanno detto: "no, così non va".
Come si può pensare di voler bene amministrare il paese restando nell'anonimato? Bisogna presentarsi a viso scoperto, cercando il consenso dei cittadini. Si vota o non si vota, non è un problema quando alla base c'è la limpidezza nei valori e la volontà di fare con generosità per il bene comune.
Io sono aperto a qualsiasi dialogo, ma dobbiamo presentare alla città un'autentica volontà di cambiamento.
Dire la verità fa male a pochi, ma fa il bene di molti".
 

 

   

Sergio Scimè
(Esponente UDC e blogger di Regalpetra Libera)
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


08/02/2012

Editoria. "Pinsera" a San Cataldo; presentazione del libro vincitore del Premio "Martoglio"

 

"Pinsera" a San Cataldo; presentazione del libro vincitore del Premio "Martoglio".
Vedi le foto

Sabato 4 febbraio a San Cataldo, nell’auditorium "Fascianella" è stato presentato il volume “Pinsera” di Alessandro Giuliana,vincitore della nona edizione del Premio di Poesia dialettale "Nino Martoglio".
La serata rientra nella fase di promozione che l’organizzazione del Premio prevede per l’ autore, assegnatario del contratto editoriale Medinova diretto dal dott. Antonio Liotta. San Cataldo, paese d’origine di Alessandro Giuliana, ha accolto la manifestazione con calore e attenta partecipazione. Il pubblico qualificato e incuriosito ha particolarmente apprezzato il “Metodo Martoglio” consistente non in un assegno in denaro o in una semplice targa, bensì in un contratto editoriale che prevede la pubblicazione, promozione e distribuzione, nelle principali librerie ed edicole siciliane, della raccolta. La moderazione è stata affidata all’ideatore Aristotele Cuffaro, che ha improntato l’introduzione sulla dignità dialettale inscindibile dal proprio territorio e sul “poetare evoluto” che i giovani poeti dialettali utilizzano per esprime le proprie idee, trasformandole in veri e propri versi. L’editore Liotta ha evidenziato l’aspetto grafico del libro, impreziosito  dal quadro in copertina “Nell’acqua chiazze di luce” del pittore Andrea Mocciaro, collezione pubblica Hong Kong. La relazione è stata affidata al giornalista di Repubblica Salvatore Falzone, amico d’infanzia di Alessandro Giuliana. “Poesia di denuncia… e non poteva non esserla!”. Questo è l’esordio dell’intervento di Falzone che nelle perplessità, nella turbolenza, nell’incertezza dell’autore fa denuncia delle ingiustizie sociali, delle prepotenze di classe, delle degenerazioni politiche. Non si sofferma sullo stile o la metrica adottata, ma sulle tematiche affrontate, sulle notti insonni di Alessandro che cerca di capire il mondo dimenandosi nel non sentirsi appagato dalle insoddisfacenti risposte che il contesto sociale gli dà. Una coinvolgente relazione intervallata da applausi che ha messo a nudo il vero carattere ed il concettuale pensiero poetico dell’amico. Il tutto è stato intervallato dalla godibilissima musicalità araba del bravo cantautore siciliano Salvatore Nocera, accompagnato dal fisarmonicista Enrico Falzone. Piacevolissima la “vanniata” e tutte le intercalanze interpretate con maestria, creatività e con la sua insostituibile
tammorra” (tamburello basco di ampie dimensioni). Dopo l’intervento dell’Assessore alla Cultura di San Cataldo e dell’ Ispettrice Giovanna Zaffuto, che ha evidenziato il sodalizio tra il Lions Club Zolfare ed il Premio Martoglio, ha preso la parola il protagonista assoluto della serata, Alessandro Giuliana, che ha regalato al pubblico l’interpretazione di alcune delle sue poesie tra cui “la chitarra ‘ncantata” che ha ricevuto applausi a scena aperta. Una serata conclusasi con totale soddisfazione e, perché no, qualche lacrima di commozione ascoltando e vedendo la teatralità del verso talvolta struggente di Alessandro. La prossima presentazione del libro è prevista per il mese di marzo, a Palermo presso il Palazzo Comitini, con la contestuale presentazione del nuovo bando del "Martoglio".

P
ubblichiamo alcune immagini della presentazione (18 foto di © Angelo Anzalone).

Foto della presentazione del libro Visita l'argomento
 

Presentazione di "Pinsera", libro vincitore della IX edizione del Premio "Nino Martoglio".
Manifesto

"Pinsera", libro vincitore della IX edizione del Premio "Nino Martoglio"
Copertina

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


08/02/2012

Comune. Dimissioni dell'assessore Maria Ausilia Infantino: le motivazioni nella lettera ufficiale al Sindaco

 

Dimissioni dell'assessore Maria Ausilia Infantino: le motivazioni nella lettera ufficiale al Sindaco.
Dimissioni

"Per motivi di lavoro e di famiglia che impegnano gran parte della mia giornata oggi sono impossibilitata a svolgere il delicato compito affidatomi". Questo è il passaggio chiave della lettera (lettera di dimissioni dell'assessore Infantino Visita l'argomento) con la quale l'ex assessore Maria Ausilia Infantino ha rimesso ufficialmente, lunedi 6 febbraio, nelle mani del sindaco di Grotte Paolo Pilato il proprio incarico assessoriale.
Nella comunicazione, l'insegnante Infantino, ribadendo che nell'impossibilità di svolgere in pieno l'incarico affidatole ha ritenuto un "atto dovuto" ma anche un "atto di responsabilità" la remissione del proprio mandato, ringrazia il Sindaco, gli ex colleghi assessori, i consiglieri comunali, gli impiegati comunali ed i Dirigenti. Un particolare ringraziamento è riservato al consigliere Vincenzo Cimino con il quale, scrive Infantino "ho maggiormente dialogato ed anche quando emergevano su alcune problematiche diversità di vedute, ha sempre mantenuto e manifestato per me tanta stima e rispetto". Sempre nella stessa data di lunedi 6 febbraio, il Sindaco ha provveduto alla nomina di un nuovo assessore.

Carmelo Arnone
8 febbraio 2012
© Riproduzione riservata.
 

Infantino Maria Ausilia
M. A. Infantino

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


07/02/2012

Salute. Convegno sulla sclerosi multipla organizzato dal Lions Club "Zolfare"

 

Lions Club "Zolfare"

Convegno sulla sclerosi multipla organizzato dal Lions Club "Zolfare".
Invito

Si svolgerà venerdi 10 febbraio, alle ore 18.00 presso il palazzo baronale "Bellacera" di Comitini, un convegno sulla sclerosi multipla, organizzato dal Lions club "Zolfare". Relatore del convegno sarà il prof. Luigi Grimaldi, fondatore e direttore, per 12 anni, dell'unità di Neuroimmunologia presso il Dipartimento di Biotecnologie (Dibit) dell'ospedale San Raffaele di Milano. Attualmente il dott. Grimaldi è primario dell'unità operativa di neurologia, Centro Sclerosi Multipla della Fondazione San Raffaele - attivo in Sicilia dal marzo 2007 -, presso l'ospedale "G. Giglio" di Cefalù; struttura che dispone di un'equipe dedicata composta da 4 medici, 2 infermieri, 1 farmacista e 1 coordinatore clinico. Dispone inoltre di 6 posti letto in degenza ordinaria e 2 in day hospital dedicati alla Sclerosi Multipla, di una risonanza magnetica nucleare di ultima generazione clinica (1.5 Tesla) dedicata alle patologie del sistema nervoso centrale, di una neurofisiologia avanzata e di un'organizzazione di accoglienza che permette di soddisfare le richieste di ricovero ordinario o di prima visita entro 15 giorni e le urgenze entro 24-48 ore dal contatto telefonico.
I lavori del convegno, che avrà come tema "2012: verso al cura della sclerosi multipla", saranno introdotti dai saluti della dott.ssa Giovanna Zaffuto, presidente del Lions club "Zolfare", e del Sindaco di Comitini.
La partecipazione è aperta a tutti i cittadini.
 

Prof. Luigi Grimaldi
Dott. Grimaldi

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


07/02/2012

Racconti. "Gli stivali del podestà", 2^ parte; di Salvatore Bellavia

 

Salvatore Bellavia
Salvatore Bellavia


GLI STIVALI DEL PODESTÁ
di Salvatore Bellavia

SECONDA PARTE

Quel nome gli squarciò i meandri della memoria: Ugo Bassi, il prete barnabita rivoluzionario e patriota fucilato per avere combattuto contro la tirannia austriaca.
E come per un consonante richiamo si ricordò di un’altra via intestata ad un monaco agostiniano: Arnaldo da Brescia, condannato all’impiccagione dal tribunale ecclesiastico, reo di avere denunciato come illegittimo il potere temporale del Papa e della Chiesa. Nenè combattuto da malinconia e rabbia si chiese come mai un paese nella cui toponomastica figuravano tali personaggi e tanti martiri del risorgimento, come i fratelli Bandiera, potesse essere cosi acquiescente alla dittatura fascista. Ad acuire il senso di frustrazione di cui si sentiva pervaso, molto contribuì la considerazione di quanto ottusi, pavidi e stupidamente arroganti fossero gli uomini chiamati dal partito a reggere la cosa pubblica e quanto, invece, illuminati, liberali e rivoluzionari erano stati quegli amministratori e quei consiglieri comunali che nel 1863 avevano deliberato di cambiare il nome del paese da Grotte in Garibaldi.
Riprese il cammino, ma leggerezza, gioia ed incantamento erano spariti.
Bussò al portone listato a lutto e dopo qualche secondo sentì alzarsi il chiavistello. Entrò nel vasto androne e cominciò a salire per l’ampia e comoda scala. Gli venne incontro Maurizio, il più giovane dei figli del caro estinto, e mentre scendeva allargò le braccia, così come fece Nenè: lo stesso gesto per esprimere due pensieri diversi:
- “Hai visto che disgrazia?”.
- “Coraggio, questa è la vita!”.
Preceduto da Maurizio, che ne annunciò la visita, entrò nella stanza dove a riceversi le condoglianze c’erano la vedova e sette figli. Erano tutti acconciati a lutto stretto: i maschi avevano la barba lunga ed incolta, segno evidente che dal giorno in cui era morto, per mano assassina, il loro congiunto, non si erano più  rasati. Le donne avevano il capo coperto con delle eleganti e raffinate velette nere. Tutti avevano un viso contrito e pronto al pianto.
Gli specchi e i vetri dei mobili erano listati a lutto; le imposte delle finestre e dei balconi erano serrate, salvo quelle di una piccola finestrella che si affacciava nel cortile interno della casa: la tenue luce che da essa penetrava illuminava appena i visi dei dolenti, che tra un singhiozzo, un abbraccio e un sospiro, dilatato al massimo, si ricevettero le condoglianze di Nenè.
Poi fu il silenzio.
Come dal nulla si materializzarono nella stanza una giovane donna ed una vecchietta.
Donna Genoveffa, la vedova, diede un’occhiata come a rimprovero alla vecchia, la quale avvampò nel viso, si strinse nelle spalle, agitò le mani congiunte a preghiera come per dire che non era riuscita a fermare la giovinetta.
Sorpreso e meravigliato, Nenè guardò quella bellissima giovane donna, che con passo felpato e con un aperto immobile sorriso attraversava la stanza. Due occhi grandi e azzurri vagavano nel vuoto ad inseguire chissà quali pensieri.
La gonna a fiori dai colori vivaci, la camicetta bianca e il roseo candore del viso e delle mani della giovane ruppero il grigiore della stanza.
Sempre seguita dalla vecchia, raggiunse l’étagère stile Luigi Filippo. Per qualche secondo restò a guardare la fotografia del padre incastrata in una cornice di argento massiccio, poi prese una scatola di legno pregiato mirabilmente decorata a sbalzo con scene allegoriche. Ne sollevò il coperchio: le note di Sul Bel Danubio Blu uccisero il silenzio stagnante della stanza rendendo l’atmosfera più triste e dolorosa.
Le due donne uscirono dalla stanza sotto gli sguardi imbarazzati di tutti e con esse si allontanò il valzer di Strauss suonato dal carillon.
La giovane donna era Clara. Quando nacque quell’esserino biondo e bellissimo fu la gioia di tutti e soprattutto di don Cosimo.
Quell’uomo rude, dagli atteggiamenti bruschi e scostanti che mai aveva preso in braccio nessuno dei figli, che a scadenza biennale gli erano nati, e che mai aveva dato loro un bacio, per questa figlia fu preso da amoroso furore. Quando entrava a casa si precipitava nella stanza della “nurrizza” e se trovava la bambina attaccata al seno della Barcellunisa aspettava che finisse di poppare per poi prendersela in braccio. Con occhi lucenti di tenerezza e di sano orgoglio passava delle ore a passeggiarla e a parlarle, immaginando per quell’angelo un meraviglioso futuro.
La contentezza durò poco.
Clara, malgrado stesse per compiere un anno si comportava come se fosse appena nata. I genitori preoccupati la fecero visitare da due luminari della scienza medica: uno di Palermo e un altro di Roma. Identica sentenza: Clara sarebbe cresciuta normalmente nel corpo ma la sua mente, al massimo, sarebbe stata per sempre quella di una bambina di cinque - sei anni. L’orgoglio si mutò in vergogna. Vergogna da tenere  nascosta.
Don Cosimo per l’amarezza e il dolore quasi impazzì e per dare una giustificazione a tanta disgrazia concepì l’idea che nella sua casa fosse entrato il “maligno”. Ordinò che il corredino e gli abiti  usati da Clara fino a quel momento fossero bruciati assieme al letto in cui essa era stata concepita. Poi fece murare la porta d’ingresso della stanza da letto. E per scacciare definitivamente il “maligno” dalla sua casa, chiamò l’arciprete Valsecchi per farla benedire.
Relegò Clara nell’ala estrema del palazzo, in due stanze prospicienti il giardino interno e l’affidò alle cure di zia Augusta, una parente povera e disgraziata accolta  in famiglia per pietà.
Nei primi tempi agli amici e ai parenti che chiedevano della bambina, si rispondeva che la piccola si era addormentata da poco e non poteva essere svegliata.
In seguito fecero girare la voce che Clara era stata affidata a delle suore di Palermo che avrebbero provveduto a darle una raffinata educazione. Passarono gli anni e per giustificare la perdurante assenza di Clara comunicarono la sua monacazione: Clara aveva avuto la chiamata dal Signore e si era fatta suora di clausura.
In questa bugia c’era una verità: Clara, in effetti viveva come in una clausura domestica: nessuno doveva e poteva avvicinarla.
Dopo qualche minuto che le due donne erano andate via, Nenè per darsi un tono disinvolto prese dal taschino l’orologio e guardandolo fece intendere che per lui si era fatto tardi. Si alzò, salutò affettuosamente tutti e andò via. Uscendo da quella casa, per scacciare ogni lugubre pensiero, si passò una mano sugli occhi.
Un giorno capitò in farmacia l’avvocato Oreste Sermerio, uomo di raffinata cultura, amico di famiglia e lontano parente.
Dopo il rituale scambio di notizie, Nenè fece in modo che la discussione scivolasse su temi culturali, che sapeva essere cari all’amico, per poi condurla sul piano dell’attualità politica. Da come lo speziale andava articolando il suo dire, l’amico, uomo di veloce intelligenza, intuì le vere intenzioni dell’amico.
Prima di profferire parola, l’avvocato, come a chiudere tra virgolette il suo dire, diede due brevi colpi di tosse e poi:
- Ho capito. Tu vorresti sapere se sono fascista. No. Non lo sono, non lo sono mai stato e non potrei mai esserlo!
Nenè, scoperto nel suo giuoco dialettico, arrossì imbarazzato; si  avviò verso uno dei magnifici scaffali scolpiti che arredavano la farmacia. Aprì un’anta e prese una bottiglia con dentro un liquido rosato. Era uno dei tanti eccellenti liquori da lui stesso preparati. Prese due bicchieri poco più grandi di un ditale.
- Dobbiamo brindare: sono felice di sapere che tu la pensi come me! Chissà se in questo timido e sonnacchioso paese ce ne sono altri che…
- Sì che ce ne sono, e più di quanto tu possa immaginare. Molti nostri parenti e amici nutrono e coltivano le nostre stesse idee.
- Dobbiamo dare testimonianza della nostra fede antifascista. Dobbiamo riunirci come in un cenacolo: discutere, scambiarci idee ed opinioni, studiare il da farsi…
- Se tu ci ospitassi in farmacia potremmo riunirci senza dare nell’occhio ai cari camerati: per chiunque ci vedesse entrare saremmo degli avventori venuti a ritirare misture e medicamenti per curare i nostri mali  inesistenti.
E fu così che nacque “L’Accademia del Silenzio Parlante”.
Gli amici dell’associazione, costituita in forma segreta e non scritta, stabilirono di incontrarsi tutti i sabati alla chiusura della farmacia.
Era stato convenuto che se entrando avessero trovato qualche avventore, dovevano far finta di avere bisogno di un certo medicamento. Quando il cliente se ne sarebbe andato, allora e soltanto allora potevano entrare nel retrobottega. In effetti, era una civetteria del padrone di casa definire retrobottega quel magnifico e ampio salotto arredato con mobilio in stile: comodissime erano le poltrone e accogliente era  il divano. La stanza ospitava anche quattro banalissime sedie, che in mezzo a tanta raffinata eleganza, se avessero potuto avrebbero gridato il loro disagio. Le sedie erano destinate a quattro soci musicisti: due chitarristi e due mandolinisti.
Un  sabato, quando l’ultimo cliente andò via, la porta della farmacia fu ben chiusa e i musicisti, dal retrobottega si trasferirono, con le misere sedie a loro destinate, in farmacia e dopo avere accordato gli strumenti, cominciarono a suonare, e lo avrebbero fatto per tutta la durata della riunione e ciò per fare intendere a chi fosse passato da quelle parti che lo speziale Montante riuniva gli amici per fare musica.
Don Luigi estrasse da sotto la mantella Il Capitale di C. Marx e lo restituì allo speziale. Per far capire che l’aveva letto e che gli era piaciuto, don Luigi Lo Gresti fece girare sulla guancia destra il pugno chiuso, gesto che solitamente si faceva e si fa per magnificare una pietanza molto gradita al palato.
Nenè, dopo aver riposto il libro in un cassetto segreto della sua scrivania:
- Presidente mi tolga una curiosità, (i soci dell’Accademia si davano del lei o del tu, non mai  usavano il “voi” fascista), come l’ha potuto leggere se, per come lei  ha sempre sostenuto, non vede bene né da vicino né da lontano?
- Me lo sono fatto leggere e spiegare da mio nipote Galileo, che è un ottimo conoscitore di Proudhon, delle cui teorie è un fanatico, ma conosce molto bene anche Marx, Lenin…
- Ma Galileo non studia e abita a Palermo?
- Non più.
- Dunque già si è laureato! Certo con quell’intelligenza ha concluso subito.
- Ma quando mai. Galileo è stato cacciato dall’università.
A quella notizia tutti, come ad un comando, spostarono le sedie per avvicinarsi a don Luigi, e si misero in cerchio come attorno ad un braciere.
- Perché Galileo è stato cacciato dall’università?
- Se non lo vogliono a Palermo potrà continuare gli studi in un’altra università.
- No! Con Regio Decreto è stato stabilito che il giovane non potrà essere ammesso in nessuna università del regno.
- Ma insomma, si può sapere che cosa ha fatto di così grave per meritarsi questa orribile punizione?
- Ora vi racconto. Un pomeriggio di qualche mese fa, mentre con Concettina mi dicevo quattro poste di rosario, venne a trovarmi Galileo...
- Dunque lei prega?
- Essere socialista è un discorso… ma all’anima… ci devo pensare!
- Ora non possiamo aprire una discussione per esaminare se è possibile essere, ad un tempo, socialisti e cattolici. Questo è un problema molto, troppo grosso e merita un’analisi molto approfondita.
Suscitando la meraviglia di tutti, a parlare era stato il notaio Alfano, al quale, per il fatto che nelle riunioni non era mai intervenuto se non per dire: “approvo”, i soci dell’Accademia gli avevano appioppato il nomignolo di “muto consenziente
. Ma più che al suo mutismo, con sottile malizia, avevano voluto alludere al fatto che per giustificare le tante vacanze che la moglie si era presa dal letto matrimoniale, al fratello che lo aveva messo in guardia sulla disdicevole condotta di Rosellina, il notaio lo aveva messo a tacere con queste lapidarie parole: “la ‘nnuccenti è malata”. E pare che da questa malattia la ‘nnuccenti non guarì mai.
- E dunque, venne a trovarla Galileo…
- Il ragazzo era molto sciupato in viso e molto più magro del solito. Gli chiesi se stesse male.
- No. Sto benissimo, mai stato meglio.
- Gli chiesi allora come mai si trovasse a Grotte e non a Palermo. Mi rispose che con l’università aveva chiuso. Alle mie ripetute, ansiose e angosciate domande Galileo con serafica tranquillità si sedette e lentamente con dovizia di particolari e con una mimica degna di un grande attore cominciò a raccontare del come e del perché avesse interrotto gli studi. E mentre lui sembrava deliziarsi di quanto andava dicendo io e Concettina ci guardavamo come a chiederci: sta scherzando o dice sul serio?
E qui don Luigi si zittì. Dopo una lunga pausa, su sollecitazione degli amici, riprese a parlare.
- Io ero molto arrabbiato oltre che turbato per quello che Galileo andava dicendo. Ma, in verità, pur mantenendo un atteggiamento severo, mentre Galileo procedeva con il suo racconto cominciavo ad avvertire dentro come un solletico che mi cresceva dentro. Ad  un certo punto, non riuscendo più a dominarmi, scoppiai in una terribile risata, tanto violenta da farmi scappare dalla bocca la dentiera.
A sentire ciò nella farmacia si scatenò un uragano di risate. Qualcuno debole di reni chiese del bagno, altri per il  flusso  continuo di risate rischiarano di morire soffocati, mentre si asciugavano gli occhi  pieni di lacrime. Non appena don Luigi cercava di riprendere la parola veniva subissato da sonore e irrefrenabili risate: lo guardavano immaginando la dentiera che usciva, come sparata da un cannone, dalla piccola e nobile bocca del presidente.
Tornò la calma ma, come avviene quando un temporale si allontana e i tuoni si  fanno più rari, ogni tanto si sentiva qualche piccola risata, smorzata in sul nascere.
- Allora, ci racconti… cosa ha combinato Galileo?
- Un giorno di qualche mese fa Galileo si recò all’università per sostenere gli esami di procedura penale, vestito in maniera stravagante, e non poteva essere diversamente: ha preso tutto dalla famiglia della madre: una famiglia di appunnusi e fuddrischi. Pur sapendo che c’era l’obbligo di indossare vestito scuro, camicia bianca e cravatta adeguata, lui indossò pantaloni di pannetto color crema, giacca rossa di velluto e camicia azzurra bene inamidata; al colletto, al posto della cravatta appese un fiocco anarcoide. I colleghi lo guardavano con preoccupata disapprovazione, ma Galileo non diede alcun peso a quelle occhiate ironiche e maligne. Quando venne il suo turno, il professore che era intento a scrivere, senza alzare lo sguardo, lo invitò a sedersi e consegnare il libretto. Galileo poggiò il libretto sulla cattedra e sedendosi: - Buongiorno.
Il chiacchiericcio cessò e l’aula cadde sotto una cappa di silenziosa paura.
Il professore, che non aveva sentito né battere i tacchi né il saluto fascista alzò lo sguardo dalle sue carte: - Voi non salutate?
Galileo si girò e rivolgendosi ai colleghi: - Avete sentito il professore? Voi non salutate? Io ho salutato. Ora tocca a voi.
Il professore togliendosi gli occhiali: - Voi osate prendermi in giro? Come vi permettete di presentarvi a me conciato in questa maniera buffonesca? Potete andare. Bocciato! Prese il libretto segnò la bocciatura e lo tirò in faccia a Galileo, questi lo prese al volo, lo strappò in mille pezzi e li buttò in faccia al professore.
- Tu non sei un uomo di scienza, tu sei solo un burattino, sei soltanto un servo del regime, degno soltanto di apprezzare questi  pupi che stanno dietro di me tremanti di paura e tutti pronti a…
Galileo uscì con passo lento e solenne e ai colleghi che lo guardavano smarriti: - Mi fate pena!
Giuseppe Galeotta osservò: - Come mai non l’hanno arrestato e buttato in galera? E’ strano che Galileo sia libero mentre tanta gente per molto meno è stata mandata all’isola.
Mio fratello gli ha fatto scansare la prigione grazie ai buoni uffici di nostro caro zio vescovo.
E venne la domenica. La piazza, che poi era il Corso Garibaldi, brulicava di gente.
Il podestà uscendo dalla chiesa Madre, dove, seduto sul banco di famiglia, sulla cui spalliera era inchiodata una targhetta con il nome del casato, aveva assistito alla messa grande, vide che sulla piazzetta davanti il cine-teatro “Lo Presti-Vassallo” - quei locali oggi ospitano la sede del Banco di Sicilia -, c’era un crocicchio di persone che ridevano a gola spiegata e in alcuni momenti  in maniera sguaiata. Erano i soci dell’Accademia che si divertivano a ricordare la vicenda del giovane Galileo e ad immaginare la scena di don Luigi che insegue la dentiera volante.
Angelino Buonocore, questo era il nome del podestà, si fermò sul sagrato della chiesa, come a marcare la sua autorevole presenza, e per attirare la loro attenzione puntò a lungo lo sguardo su quei signori ridanciani che, perché presi dal loro dilettevole passatempo e soprattutto per dimostrare il loro disprezzo, lo ignorarono.
Il podestà si sentì profondamente offeso e fu preso da apoplettica rabbia, tanto che, contrariamente al solito, non accompagnò la moglie e le figlie davanti il portone di casa, che sorgeva a pochi passi dalla chiesa: aveva urgenza e bisogno di raggiungere il maresciallo dei carabinieri e il giudice conciliatore che, come di consuetudine, l’attendevano sulla piazzetta davanti il tabacchino Chiarenza, per fare la rituale passeggiata in parata.
A passeggiare erano soltanto i  maschi, perché le donne uscendo dalle chiese a passo veloce, a capo chino con gli occhi puntati sul basalto, come se cercassero qualcosa, si ritiravano in casa per completare i preparativi del pranzo festivo.
Al passaggio dell’autorevole terzetto la folla si apriva come  il mar Rosso davanti a Mosè. Il podestà, nel riceversi gli ossequi e i riverenti saluti di quanti si facevano da parte togliendosi il cappello o il berretto, si beava, si sublimava nella sua vanità ed entrava come in estasi tanto da sentire soltanto a tratti ciò che andavano dicendo i suoi  due amici. Quando, per dovere di cortesia e per dare ad intendere di essere partecipe al discorso, apriva bocca, venivano fuori parole stonate e senza senso. Il maresciallo dei carabinieri e il giudice conciliatore si lanciavano sottili ed impercettibili occhiate d’intesa e maliziosamente sorridevano. Lo compativano.
I soci dell’Accademia, che dalla piazzetta si erano spostati nel corso per l’ultima passeggiata prima di recarsi a casa, quando incrociarono il podestà, anziché predisporsi al saluto gli girarono le spalle e si impegnarono in una vivacissima e gridata discussione sottolineata da sonore risate.
Angelino ebbe prima la sensazione, poi la certezza, che quei signori guardandolo di sottecchi ridacchiavano e si davano di gomito: quei sorrisi e quei gesti li percepì come una presa in giro ed una assoluta mancanza di rispetto verso l’Autorità.
Rivolgendosi al maresciallo: – Quei farabutti non mi piacciono, anche voi avrete notato che non mi hanno salutato, che non ci hanno salutato? Penso proprio che trattasi di persone pericolose.
Come persone pericolose il podestà identificò il farmacista Montante, l’avvocato Sermerio, il medico Mancuso, il notaio Alfano, il sarto Panzanella, lo stagnino Galeotta e alcuni giovani, che negli atti stilati dai vecchi notai, così pure nei registri dell’anagrafe comunale, essendo essi di incerta professione o d’incerto mestiere o addirittura di nessuna professione e di nessun mestiere, venivano definiti “industriosi”, se di basso ceto, “civili” se appartenenti a famiglie che erano o che erano state benestanti. Nell’un caso e nell’altro, a giudizio del podestà, si trattava di parassiti da tenere sempre sott’occhio: la loro esistenza era un cancro che minacciava e minava l’immagine di un’Italia fatta di gente operosa e morigerata: un popolo eroico e orgoglioso di essere fascista.
Il maresciallo, che era uomo molto intelligente e concreto, munito di un sano scetticismo che gli faceva valutare fatti e persone con serafico distacco tale da sfiorare l’indifferenza, giudicava il podestà persona vanesia e pavida e non gli accreditava alcuna autorevolezza. Pur riconoscendone, per dovere istituzionale, autorità, non diede peso alle parole del podestà, parole che alle sue orecchie suonavano ridicole, ma finse di condividerle e per fare lievitare l’ansia e l’angoscia di cui il podestà dava chiari segni: - Voi dite che sono pericolosi, io invece affermo e ne sono profondamente convinto che sono pericolosissimi!
Avendo trovato una così autorevole e solenne eco al suo tragico convincimento, il podestà illustrò una sua tortuosa teoria secondo la quale queste persone all’apparenza  innocue, in effetti altro non facevano che ordire complotti a suo danno e quindi a danno della madre patria.
Bisognava intervenire in maniera dura  e determinata.
- Certo! Fa d’uopo intervenire prima che accada l’irreparabile. Disse, con linguaggio che voleva essere raffinato, l’insegnante chiamato a fare il giudice conciliatore. I motivi per cui Sasà Fantucchio fu chiamato a tanto incarico erano da ricercarsi nel suo matrimonio. Figlio di fabbro-ferraio, con il sacrificio oltre che dei genitori anche dei fratelli, tutti artigiani, riuscì a conseguire il diploma, e quindi il prestigio che, a quei tempi, da esso derivava.
Per rendere più palese il nuovo stato raggiunto, Sasà pensò bene di iscriversi al circolo “dei nobili”, ma non poté presentare la domanda di ammissione perché non trovò tra i soci di quel sodalizio nessuno disposto a presentarlo e a garantire per lui. Il povero maestro non riusciva a capire il perché di questo diniego, e quando ebbe a lamentarsene con un suo vecchio compagno di scuola, che faceva il sarto, questi a chiare lettere gli spiegò: -  Caro Sasà anche se sei diplomato, per quei signori, resti e resterai sempre il figlio “arrinisciutu” di un fabbro-ferraio e quando ti avvicinerai ad uno di essi, si allontanerà perché, anche se metterai un abito nuovo e ti cospargerai di profumo, farà in modo di farti capire che la puzza della fuliggine della forgia ti è rimasta addosso come una seconda pelle.
Ti giuro che li farò pentire della loro arroganza e un giorno, senza che io lo chieda, mi vorranno fare socio onorario ed io rifiuterò la loro offerta.
L’amico non capì e salutandolo gli augurò buona fortuna.
Un pomeriggio di aprile, Sasà, facendo la solita passeggiata con gli amici, per caso si fermò sotto il terrazzino del palazzo Varvaro. Vide una giovane donna intenta a ricamare. Più di quanto l’educazione non consentisse, Sasà insistette a guardarla tanto che la ragazza, sentendosi addosso quello sguardo sfacciato, si girò e lo guardò inviperita come a rimprovero. Vedendo però che lo screanzato era un giovane bello ed aitante, il suo sguardo si addolcì e di sfuggita, arrossendo, gli lanciò un breve e sottile sorriso.
Il giovane maestro restò perplesso e confuso e per un paio di giorni non si avvicinò al palazzo Varvaro. Almanaccò tante ipotesi che in sul nascere venivano regolarmente uccise dalla sua mente lucida e raziocinante: era assurdo pensare che la figlia di don Eduardo Varvaro, uomo ricchissimo e potentissimo, potesse nutrire simpatia per un giovane che non fosse del suo ceto.
Era certo che anche se nella giovane fosse scoppiato un sentimento di amore nei suoi confronti, non appena avesse saputo che era figlio di un fabbro ne sarebbe rimasta delusa ed inorridita e certamente non l’avrebbe più degnato di uno sguardo.
Sasà, prima di chiudere il cuore ad ogni speranza, volle verificare quale sarebbe stata la reazione della giovane rivedendolo. Da lontano si accorse che la figlia di don Eduardo era intenta a dare acqua ai vasi di fiori. Ostentatamente si fermò sotto quel terrazzino e tossicchiò: alzando lo sguardo vide la ragazza che stava con le braccia appoggiate alla balaustra: gli sorrideva e dopo qualche minuto ritirandosi lo salutò con un cenno della mano.
Una domenica, quando tutta la famiglia era riunita per il pranzo, raccontò, senza nulla omettere, ciò che gli era occorso. I fratelli lo presero in giro. La madre, mentre ascoltava il racconto di Sasà, alzava gli occhi al cielo come per chiedere a Dio da dove fosse caduta quella disgrazia. Il padre, con tono serio e pacato gli disse di non illudersi: - Le ragazze benestanti spesso si divertono a prendere in giro i poveracci come noi.
Sasà, per quanti sforzi facesse, non riusciva a togliersi dagli occhi quella mano gentile che lo salutava. Avvertì il bisogno di confidarsi con qualcuno e mentre almanaccava come e a chi aprire il suo cuore, gli venne incontro il parroco della chiesa di San Rocco. Dopo averlo salutato, gli si accostò e gli chiese se poteva accompagnarlo perché aveva  urgente bisogno di  parlargli. Il vecchio prete, sorridendo acconsentì, gli mise una mano sulla spalla e si avviarono. Dopo che Sasà finì di confidarsi, il parroco gli chiese cosa poteva fare lui, povero prete, per aiutarlo ad affrontare un sì grave problema.
- Le chiedo di parlare al padre della ragazza, di sondare, di cercare di capire se una mia domanda di matrimonio abbia una qualche possibilità di essere accolta.
Il prete lo guardò come si può guardare una persona invasa da lucida follia, era sul punto di dire che non se la sentiva di avanzare quella che riteneva un’assurda proposta, quando gli balenò un dubbio: e se questa dovesse essere la volontà di Dio, io, umile prete, non posso intralciare i disegni divini.
Allora si fece scettico ambasciatore e dell’intenzione del giovane maestro ne parlò con don Eduardo Varvaro.
Il prete che si aspettava un netto rifiuto e forse un rimprovero per avere osato tanto, restò non poco meravigliato quando don Eduardo chiese otto giorni di tempo per dargli una risposta.
Don Eduardo riunì il consiglio di famiglia allargato ai parenti più stretti ed autorevoli. Si considerò il fatto che la ragazza aveva già compiuto i venticinque anni, e per quei tempi era già anziana, e che quindi rischiava di restare zitella. Fu deciso di accogliere la domanda di matrimonio. Don Eduardo incaricò la moglie di informare Beatrice che da lì a poco sarebbe andata sposa a Sasà Fantucchio.
Fu deciso pure, in quell’occasione, che al giovane maestro bisognava procurare un incarico di prestigio tale da fare oscurare le sue umili origini; e poiché pedine da muovere nella scacchiera del parentado ce n'erano molte, Sasà prima della celebrazione del matrimonio fu nominato Giudice Conciliatore del comune di Grotte: avrebbe amministrato la giustizia per quella gente dalla mente tortuosa e causidica.
Il maresciallo, sornione, godendosela un mondo e atteggiando il viso a solenne e grave serietà disse: - Io metto a disposizione l’intera caserma: questa mala pianta va estirpata.
Il podestà, confortato da tanta solidarietà e disponibilità, mobilitò guardie municipali e carabinieri per dare la caccia ai congiurati. Ma dalle indagini, a dire dei rapporti, condotte in maniera accurata e puntigliosa, non emerse nulla che l’autorizzasse ad emettere, o fare emettere, a chi di competenza, un qualche provvedimento punitivo e restrittivo a danno di quegli “sciagurati”.
Nei  rapporti, stilati dal maresciallo dei carabinieri e dal comandate delle guardie municipali, si leggeva di concertini, di infinite partite a carte o a bigliardo, di serenate, di scherzi innocenti e ingegnosamente divertenti e di liti furibonde tra padri morigerati e saggi e figli debosciati e spendaccioni: quindi nulla che potesse far pensare ad una attività politica intesa a fare la fronda al “regime”.
Angelino, profondamente deluso e contrariato, buttò in un cassetto i rapporti.
- Ho affidato un compito così delicato ed  importante a  gente incapace e stupida. Da questo momento in poi  farò a modo mio e sono certo che riuscirò a stanare le male belve. Giuro che farò ingoiare loro un litro di olio di ricino: tutta la spirtizza ‘cci la fazzu nesciri di ‘nculu!

Il podestà pensò che doveva agire subito, prima che accadesse qualcosa di grave e di irreparabile: qualcosa che sicuramente lo avrebbe compromesso agli occhi del prefetto e del federale provinciale. Non si rassegnava. Bisognava trovare il modo e la maniera di rompere il silenzio omertoso che proteggeva quei delinquenti. L’idea, poi, che qualche invidioso per ridicolizzarlo, potesse sussurrare all’orecchio del federale provinciale la notizia di questi sotterranei movimenti sediziosi, lo faceva star male.
Difficilmente prendeva sonno, e quando stanco ed abbattuto chiudeva gli occhi, si scatenava l’inferno; sogni terrificanti lo facevano sudare e smaniare: lui rimosso dalla carica, accusato di tradimento e di intelligenza con il nemico, lui davanti al plotone di esecuzione tra le risate e gli sberleffi di quei farabutti che l’avevano rovinato.

Fine seconda parte.

Salvatore Bellavia

Pubblicato dalla Testata Giornalistica
Grotte.info Quotidiano

su www.grotte.info il 7 febbraio 2012.
Per gentile concessione dell’Autore.
© Riproduzione riservata.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


06/02/2012

Comune. Confermate le dimissioni dell'assessore Maria Ausilia Infantino

 

Infantino Maria Ausilia
M. A. Infantino

Hanno trovato conferma le recenti indiscrezioni sulle presunte dimissioni dell'assessore comunale Maria Ausilia Infantino. Nominata dal sindaco Paolo Pilato il 28 ottobre 2010, le erano state affidate le deleghe nei settori Pubblica Istruzione, Vigilanza, Pari Opportunità, Formazione, Spettacolo. Contattata telefonicamente, l'assessore dimissionaria ci ha dato conferma della sua volontà di rimettere il proprio mandato nelle mani del Sindaco. Le motivazioni ufficiali della decisione, che sarebbero da ricondurre ad impegni professionali e familiari, saranno rese pubbliche dopo la formale presentazione al protocollo della lettera diretta al primo cittadino grottese. Intanto cominciano a rincorrersi le voci sul successore nell'incarico assessoriale. La nomina, sia pur esclusiva del Sindaco, pare debba ricadere all'interno della "quota PDL" rappresentata in Consiglio comunale. Per il rispetto delle "quote rosa" è probabile che l'incarico venga affidato ad un altro assessore donna. Con queste dimissioni, sale a 6 il numero di assessori che, nel corso di questa amministrazione, hanno lasciato la Giunta Pilato.

Carmelo Arnone
6 febbraio 2012
© Riproduzione riservata.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


05/02/2012

Lavori. Nuova deviazione sul raddoppio della S.S. 640 "Agrigento-Caltanissetta"

 

Nuova deviazione sul raddoppio della S.S. 640 "Agrigento-Caltanissetta".
Deviazione

Continuano celeri i lavori di raddoppio della strada statale 640 “Agrigento-Caltanissetta” eseguiti dal contraente generale dei lavori, la “Empedocle”. Venerdi 3 febbraio aperta una nuova deviazione in territorio di Racalmuto, nei pressi della contrada Noce. Una deviazione di mille metri, dal Km. 22 al Km. 23. La deviazione consentirà, senza allentare la percorribilità, di lavorare sul tratto esistente della statale per l’adeguamento a quattro corsie. La deviazione nasce su un nuovo tratto percorribile parallelo al vecchio che consente naturalmente l’accesso alle proprietà private.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


05/02/2012

Ricerca. Il dott. Filippo La Paglia al 16° Congresso della Società Italiana di Psicopatologia

 

16° Congresso della Società Italiana di Psicopatologia
Manifesto

Un’autorevole presenza grottese al 16° Congresso della Società Italiana di Psicopatologia (SOPSI), i cui lavori - sul tema “Psichiatria 2012: una nuova psicopatologia per la clinica e le neuroscienze” - si terranno a Roma dal 14 al 18 febbraio 2012.
Nell’ambito di tre diverse sessioni congressuali, il dott. Filippo La Paglia illustrerà alla comunità scientifica i primi dati sperimentali relativi alle linee di ricerca che sta portando avanti all’interno del Dipartimento di Biomedicina Sperimentale e Neuroscienze Cliniche di Palermo. Il 16 febbraio discuterà i dati relativi alle funzioni cognitive ed esecutive dei pazienti con Disturbo Ossessivo Compulsivo; il 17 febbraio, quelli relativi agli aspetti socio-demografici che influenzano l’uso di internet e dei social network e sempre nello stesso giorno quelli relativi all’Internet Addiction e la comorbilità psichiatrica (contemporanea presenza con altri dei disturbi psichiatrici).
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


03/02/2012

Volontariato. Costanza a Zambuto: "Riportiamo ad Agrigento la sede provinciale dell'AIDO"

 

Gianni Costanza, operatore culturale
Gianni Costanza

L’operatore culturale Gianni Costanza lancia un appello al sindaco di Agrigento Marco Zambuto, affinché possa essere individuato e concesso, in comodato, un monolocale dove trasferire la sede provinciale dell’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi).
“Qualche anno addietro - ricorda Costanza - il presidente provinciale ed i dirigenti dell’AIDO avevano fatto pervenire una richiesta scritta all’ex Direttore Generale dell’Azienda ospedaliera San Giovanni di Dio di Agrigento, Giancarlo Manenti, per avere assegnato in comodato un monolocale per designare la sede provinciale dell’AIDO. Successivamente, a seguito della nomina del nuovo Direttore Generale, quel locale non è stato mai più assegnato. Su delega del vice presidente regionale e del presidente provinciale dell’AIDO, Paola Pisciotta, e di tutti i dirigenti, faccio mio il loro appello per indirizzarlo al sindaco di Agrigento Marco Zambuto, affinché dia in comodato un piccolo locale per trasferire, dal comune di Licata alla città di Agrigento, la sede dell’AIDO. Sono certo - prosegue l’operatore culturale - che riportare nella città di Agrigento una così nobile e significativa sede, innalzerebbe il prestigio della città. Queste iniziative fanno accrescere in tutti gli ammalati tanta fiducia e tanto ottimismo. In qualità di componente del comitato organizzativo dei “Convegni internazionali sulle Cellule Staminali” del prof. Enzo Di Natali, di donatore di sangue presso l’ADAS di Grotte, e facente parte dell’Associazione di volontariato della Protezione Civile del Comune di Agrigento, non potevo non adoperarmi per questa importante iniziativa che, sono certo, saprà motivare e sensibilizzare il sindaco Marco Zambuto, i consiglieri comunali ed i componenti della giunta. Speriamo che tale richiesta non appesantisca gli impegni del sindaco e di tutti gli amministratori, i quali ogni giorno sono costretti ad affrontare e risolvere le continue emergenze della città. Noi tutti, assieme agli ammalati, ai sofferenti, agli emarginati ed ai bisognosi, seguiamo con attenzione l’assegnazione di questo piccolo monolocale. La solidarietà, l’altruismo, sono grandi valori che non devono essere mai ostacolati da schieramenti o dall’appartenenza a questo o a quel partito. In un periodo di decadenza di valori umani e di crisi economica tra le più gravi degli ultimi anni, dare un riscontro a queste iniziative infonde in ognuno di noi un grande ottimismo, un incoraggiamento utile per riscoprire ancor di più il valore della vita che non ha prezzo”.
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


03/02/2012

Politica. Presentate tre "interrogazioni urgenti" dal gruppo consiliare di minoranza "Uniamo Grotte"

 

Gruppo Consiliare "Uniamo Grotte"
Uniamo Grotte



Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana
L.R. 06/2011



Art. 4 della L.R. 06/2011
Articolo 4



Art. 13 della L.R. 06/2011
Articolo 13

Il gruppo consiliare di minoranza "Uniamo Grotte" ha presentato al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale tre interrogazioni urgenti, per le quali ha richiesto risposta scritta immediata ed orale nel corso dei lavori del Consiglio Comunale aggiornato al 16 febbraio 2012.
La prima interrogazione concerne l'applicazione dell'articolo 4 comma 5 e dell'articolo 13 della Legge Regionale 5 Aprile 2011 n.6, riguardante la composizione della Giunta Comunale (vedi a lato la Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e gli articoli della Legge citata). Secondo tale previsione normativa a decorrere dal 1° gennaio 2012 il numero di assessori per il Comune di Grotte dovrebbe essere non superiore a 4.
La seconda è ancora inerente la Legge Regionale 5 Aprile 2001 n.6, ma viene presa in considerazione l'applicazione dell'art.4 comma 1, riguardante la rappresentanza di entrambi i generi nella Giunta Comunale. Si chiede che tra i 4 assessori almeno un posto in Giunta sia ricoperto da una donna.
La terza interrogazione rappresenta un atto di sindacato ispettivo che il gruppo consiliare ha posto in essere sollecitato da numerosi cittadini proprietari di terreni in zona "C4", ai quali sono state recapitate cartelle di pagamento giudicate "esose", relativamente all'imposta ICI (zone "C4" per le quali il regolamento comunale ICI prevede l'esclusione dal pagamento). Nell'ultima seduta del Consiglio Comunale del 26 gennaio scorso, una mozione d'indirizzo, presentata dal gruppo consiliare "Uniamo Grotte" e votata all'unanimità da tutto il Consiglio Comunale, ha temporaneamente consentito la sospensione del pagamento; la terza interrogazione chiede chiarimenti sulle determinazioni che il Sindaco ha adottato in relazione all'atto di indirizzo approvato all'unanimità da tutto il Consiglio Comunale.
Pubblichiamo di seguito, così come pervenute, le tre interrogazioni urgenti.

********************

Al Signor Sindaco - Comune di Grotte (AG)

Al Presidente del Consiglio Comunale - Comune di Grotte (AG)

e, p.c.  Al  Servizio Ispettivo - Assessorato Regionale Autonomie Locali

Oggetto: Interrogazione urgente sulla composizione della Giunta Comunale ai sensi della Legge Regionale 5 Aprile 2011 n.6.

I sottoscritti Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare di Minoranza “Uniamo Grotte”,
CONSIDERATO che il comma 5 dell’art. 4 della Legge Regionale 5 Aprile 2011 n.6 dispone che il numero dei componenti la Giunta Comunale non deve essere superiore al 20% dei componenti dell’organo elettivo di riferimento;
CONSIDERATO INOLTRE, che l’art.13 della medesima Legge stabilisce che tale riduzione è in vigore dal 1 Gennaio 2012;
PER QUANTO SOPRA MOTIVATO
i sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono al Signor Sindaco di volere dare immediata attuazione alla normativa citata significando la nullità degli atti deliberati in difetto di applicazione di quanto sopra esposto.
Della presente interrogazione si chiede risposta scritta immediata, ed orale nel corso dei lavori del Consiglio Comunale aggiornato al 16/02/2012.
Si invita, al contempo, il Presidente del Consiglio Comunale ad inserire la presente all’Ordine del Giorno della suddetta seduta.
Al Servizio Ispettivo - Assessorato Regionale Autonomie Locali, si chiede la vigilanza circa il recepimento di quanto precedentemente esposto.

Grotte (AG), 1 febbraio 2012

 

   

Il Gruppo Consiliare di Minoranza
"Uniamo Grotte"
 

 
 

********************

Al Signor Sindaco - Comune di Grotte (AG)

Al Presidente del Consiglio Comunale - Comune di Grotte (AG)

e, p.c.  Al  Servizio Ispettivo - Assessorato Regionale Autonomie Locali

Oggetto: Interrogazione urgente sulla rappresentanza “quota rosa” nella Giunta Municipale.

I Sottoscritti Consiglieri Comunali del Gruppo di Minoranza “Uniamo Grotte”, avendo saputo delle dimissioni dell’Assessore Infantino Maria Ausilia, ai sensi della normativa vigente (art.4 comma 1, L. R. 5 Aprile 2001 n.6) chiedono che sia nominata in Giunta un assessore donna, in modo da ripristinare l’unica rappresentanza del genere femminile in seno all’Amministrazione Comunale.
I sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono al Sindaco di volere dare immediata attuazione alla normativa, significando la nullità degli atti deliberati in difetto di applicazione di quanto sopra esposto.
Della presente interrogazione si chiede risposta scritta immediata, ed orale nel corso dei lavori del Consiglio Comunale aggiornato al 16/02/2012.
Si invita al contempo, il Presidente del Consiglio Comunale ad inserire la presente, all’Ordine del Giorno della suddetta seduta.
Al Servizio Ispettivo – Assessorato Regionale Autonomie Locali si chiede la vigilanza circa il recepimento di quanto precedentemente esposto.

Grotte (AG), 1 febbraio 2012

 
   

Il Gruppo Consiliare di Minoranza
"Uniamo Grotte"
 

 
 

********************

Al Signor Sindaco - Comune di Grotte (AG)

Al Presidente del Consiglio Comunale - Comune di Grotte (AG)

Oggetto: Interrogazione urgente

I sottoscritti Consiglieri Comunali del Gruppo di Minoranza “Uniamo Grotte”, in relazione all’atto di indirizzo nei confronti del Sindaco, deliberato all’unanimità nel corso dell’ultima seduta consiliare del 20/01/2012 circa gli accertamenti I.C.I. inviati ai cittadini proprietari di terreni in zona C4,
chiedono alla S.V.
le determinazioni adottate in merito, invitandoLa al contempo a volere dare risposta scritta immediata alla presente interrogazione ed orale nel corso dei lavori del Consiglio Comunale aggiornato al 16/02/2012.
Si invita pertanto, il Presidente del Consiglio Comunale ad inserire la presente, all’Ordine del Giorno della suddetta seduta.

Grotte (AG), 1 febbraio 2012

 
   

Il Gruppo Consiliare di Minoranza
"Uniamo Grotte"
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


02/02/2012

Folklore. Il Gruppo "Herbessus" al Mandorlo in Fiore, per il Festival Internazionale "I Bambini del Mondo"

 

Compagnia Folkloristica Herbessus
"Herbessus"

Da quando, nell'ambito delle iniziative relative al festival agrigentino del Mandorlo in Fiore, è stato fondato il Festival Internazionale dei Bambini del Mondo, il Gruppo Herbessus non ha perso una sola edizione. Sempre presente, anno dopo anno. Come si evince dal programma di questa edizione, durante tutta la manifestazione il gruppo sarà presente. A partire dall'incontro di venerdì 3 febbraio col sindaco di Agrigento Marco Zambuto, per concludere con lo spettacolo conclusivo del Festival, al Palacongressi, alle ore 20.30 di sabato 4 febbraio. Per la compagnia grottese parteciperanno 34 bambini e 10 strumentisti. Al 12° Festival internazionale "I bambini del mondo" parteciperanno i seguenti gruppi internazionali: Folk Dance Club Dobrudza - Bulgaria; Ivane Javakhishvikli Tbilisi - Georgia; Besuki Folk Dance Group - Indonesia; Ensemble of Folk Dance Skopije - Macedonia; Cultural & Folk Art Association Sveti Sava - Serbia; Radist Group di Kiev - Ucraina. Inoltre saranno repsenti i gruppi locali: Fabaria Folk, Gergent, Herbessus, Oratorio Don Guanella, I Piccoli del Val D'Akragas, I picciotti da Purtedda.

Ecco in dettaglio il programma del 57° Festival Internazionale del Folclore, che si terrà ad Agrigento a partire dal 3 febbraio 2012.

VENERDI' 3
Festival internazionale "I bambini del mondo":
ore 10.00 Palazzo di Città: ricevimento del Sindaco e del Presidente del Consiglio comunale delle rappresentanze dei gruppi
ore 11.00 Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: sfilata
ore 15.30 Palacongressi: spettacolo e consegna del premio "Italia: immagini e pensieri" a cura della Società Dante Alighieri

SABATO 4
Festival internazionale "I bambini del mondo"
ore 10.00 Valle dei Templi: passeggiata della pace verso la fraternità con la partecipazione dei gruppi internazionali, di tutte le scolaresche della provincia e della regione e dell'Orchestra interscolastica di Agrigento diretta dal maestro Carmelo Salemi
ore 15.30 Palacongressi: spettacolo
ore 20.30 Palacongressi: spettacolo e consegna del premio "Claudio Criscenzo"

DOMENICA 5
ore 09.00 Chiesa S. Domenico: S. Messa con la partecipazione dei gruppi del folklore regionale
ore 09.30 Da piazza Plebis Rea a Piazza Cavour: sfilata dei gruppi del Festival internazionale "I bambini del mondo"
ore 10.15 Da Piazza Pirandello a Piazza Cavour: sfilata dei gruppi del folklore regionale
ore 12.30 Piazza Cavour: esibizione dei gruppi del Festival internazionale "I bambini del mondo"
ore 15.00 Valle dei templi: esibizione dei gruppi del folklore regionale
ore 16.00 Chiesa Madonna della Provvidenza: preghiera dei gruppi del Festival internazionale "I bambini del mondo": "I popoli in pace"
ore 18.00 Piazza antistante la chiesa Madonna della Provvidenza: esibizione dei gruppi del Festival internazionale "I bambini del mondo".
 

 

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


02/02/2012

Salute. Pagamento ticket: chiarimenti sull'autocertificazione dall'Assessorato Regionale della Salute

 

Pagamento ticket: chiarimenti sull'autocertificazione dall'Assessorato Regionale della Salute.

Chiarimenti sulle nuove norme per l'esenzione ticket
Chiarimenti

Non è necessario firmare l'autocertificazione davanti al proprio medico, allo specialista o al farmacista. Questo, in concreto, quanto affermato da una lettera dell'Assessorato Regionale della Salute. Numerosi dubbi erano sorti in merito all'attuazione delle norme transitorie, valide dal 1° gennaio al 30 aprile 2012, riguardo le modalità per attestare, da parte dei pazienti, il proprio diritto all'esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria (cosiddetta esenzione ticket).
E' utile ribadirlo: non si deve più presentare il modello ISEE al proprio medico curante (e neppure ad altri specialisti, farmacisti o strutture sanitarie). Il controllo su chi ha diritto all'esenzione sarà effettuato autonomamente dall'amministrazione sanitaria, attraverso il sistema TS (Tessera Sanitaria) gestito dalla SOGEI, in collegamento con l'Agenzia delle Entrate. I medici controlleranno che i propri pazienti siano inseriti nell'elenco (che trovano online o che richiedono all'Azienda Sanitaria Provinciale) degli aventi diritto all'esenzione; in tal caso scrivono sulla ricetta il codice di esenzione. Se il nome del paziente non è nell'elenco, il medico barra la casella "N" (Non Esente). Se il paziente ritiene di avere diritto all'esenzione, può autocertificarlo barrando la casella "R" (Reddito) ed apponendo la propria firma nell'apposito spazio sulla ricetta (vedi immagine a lato). Il titolare della ricetta può mettere la propria firma in qualsiasi momento - ed in qualsiasi posto - prima della fruizione della prescrizione. Tutte le autocertificazioni verranno controllate dall'ASP. Queste sono le categorie di pazienti, indicati con il relativo codice, che hanno diritto all'esenzione:
- E01: soggetti di età inferiore a 6 anni o superiore a 65 anni, appartenenti ad un nucleo familiare fiscale (coniuge e persone a carico per le quali spettano le detrazioni per carichi di famiglia; il reddito è riferito a quello prodotto nell'anno precedente alla data di utilizzo della ricetta) con reddito complessivo non superiore a 36.151,98 euro;
- E02: disoccupati e loro familiari a carico appartenenti ad un nucleo familiare fiscale con reddito complessivo inferiore ad 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (si considerano disoccupati i soggetti regolarmente iscritti negli elenchi dei Centri per l'Impiego e che hanno perso una precedente attività lavorativa alle dipendenze; sono quindi esclusi i soggetti in cerca di prima occupazione);
- E03: titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico;
- E04: titolari di pensione al minimo di età superiore a 60 anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare fiscale con reddito complessivo inferiore ad 8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico.
I cittadini di Grotte che non si trovano inseriti negli elenchi degli esenti, ma ritengono di aver diritto all'esenzione, entro il 30 aprile dovranno recarsi presso l'Unità Operativa di Base in Via Confine (spitalettu) per compilare alcuni moduli di autocertificazione e ricevere il "certificato provvisorio nominativo di esenzione" nell'attesa di essere inseriti nell'elenco.
Dal 1° maggio 2012 gli assistiti non potranno più autocertificare l'esenzione con la firma sulla ricetta; l'esenzione potrà essere indicata solo dal medico. I ritardatari potranno sempre rivolgersi all'Unità Operativa di Base in Via Confine per autocertificare ed ottenere l'esenzione.

Carmelo Arnone
2 febbraio 2012

Lettera dell'Assessorato Regionale della Salute Visita l'argomento
 

Firma per autocertificazione
Autocertificazione

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


01/02/2012

Politica. Delegazione di Grotte a Roma per un incontro con il Presidente del Consiglio; presentate richieste

 

Delegazione di Grotte a Roma per un incontro con il Presidente del Consiglio; presentate richieste.
Il Sindaco Pilato

Le ragioni dei movimenti di protesta, che hanno recentemente coinvolto l'intera Sicilia, sono state portate all'attenzione del Presidente del Consiglio da una delegazione di Sindaci ed Amministratori della Regione. Lo scorso 25 gennaio il sindaco di Grotte Paolo Pilato ed il Dirigente Antonio Salvaggio (raggiunti e supportati dal consigliere comunale Stefano Terrana), si sono recati a Roma come componenti di una delegazione di oltre 60 Sindaci siciliani; insieme al Presidente della Regione On. Lombardo hanno presentato al Prof. Monti le seguenti richieste di provvedimenti rivolti a far decollare l'economia della Sicilia:
- defiscalizzazione del carburante;
- eliminazione di ICI ed IMU su fabbricati rurali e terreni;
- blocco delle cartelle esattoriali e del fermo amministrativo sui mezzi di lavoro;
- riduzione dei pedaggi sui traghetti per le merci siciliane da esportare al nord;
- abbattimento delle tariffe autostradali;
- riforma della politica comunitaria col blocco delle importazioni di grano e olio;
- sospensione dei pignoramenti;
- rilascio del DURC anche in presenza di pendenze che verranno regolarizzate con un piano di rientro in 10 anni con interessi legali e senza spese aggiuntive;
- abolizione degli sconti che la grande distribuzione richiede alle imprese commerciali e pagamenti più celeri secondo il modello francese;
- imposizione di una tassa sui cosiddetti "cibi spazzatura";
- istituzione di una Legge in base alla quale nei supermercati si limiti ad un determinato numero la presenza di prodotti ortofrutticoli ed ittici di provenienza non siciliana;
- istituzione dell'Eco bonus;
- istituzione di Leggi che limitino le strategie commerciali messe in atto dalla Grande Distribuzione Organizzata;
- ridurre l'IVA sul pescato;
- Leggi ferree per scongiurare il "taroccamento" dei prodotti;
- applicazione di una tassa per chilogrammo agli importatori di ortofrutta;
- dotazione di maggiori risorse finanziarie da destinare al mondo agricolo e della pesca;
- potenziamento di infrastrutture per il trasporto su rotaia e gomma;
- compartecipazione alle spese sanitarie da parte della Regione.
Le richieste, ascoltate con molto interesse ed attenzione da parte del Presidente Monti, saranno oggetto di discussione da parte dei componenti di due tavoli tematici; le due commissioni hanno iniziato proprio ieri i lavori che porteranno alla verifica dell'accoglibilità delle proposte presentate.

Carmelo Arnone
1 febbraio 2012
© Riproduzione riservata.
 

Delegazione di Grotte a Roma per un incontro con il Presidente del Consiglio; presentate richieste.
On. Lombardo

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook


01/02/2012

Comune. Incontro con i cittadini per suggerimenti e proposte sul Piano Regolatore Generale

 

Incontro con i cittadini per suggerimenti e proposte sul Piano Regolatore Generale.
Manifesto

Lunedi 6 febbraio alle ore 16.00 si svolgerà, presso l'aula consiliare "Antonio Lauricella" del Comune di Grotte, un incontro con i cittadini, le forze culturali, sociali, sindacali, imprenditoriali, professionali e produttive, per proporre suggerimenti ed indicazioni in merito alla nuova pianificazione territoriale. L'incontro scaturisce dall'inizio dell'iter per la rielaborazione generale del Piano Regolatore Generale, avviata dal Comune di Grotte ai sensi dell'art. 3 comma 3 della Legge Regionale 15/91.
Eventuali proposte potrebbero riguardare la richiesta di declassamento, da parte dei cittadini, di aree nelle quali non sia possibile edificare, magari per motivi attinenti alla morfologia del territorio. In tal caso, a seguito del declassamento -esclusivamente su richiesta dell'utente e previa verifica di fattibilità da parte degli organi competenti - da "C4" (area edificabile, soggetta al pagamento dell'IMU) ad "E" (area agricola), le aree declassate non sarebbero assoggettate al pagamento dell'Imposta Municipale sugli Immobili.

 

         

Torna alla home page Torna su

"Contattaci" o invia una "E-mail"

Commenta su Segui "Grotte.info Quotidiano" su Facebook

www.rotte.info

Copyright © 2002-2012