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Giugno 2025

 

16/06/2025

Comune. "Un siciliano a Ginevra": Tommaso Riccardo Castiglione; incontro il 20 giugno in biblioteca

 

"Un siciliano a Ginevra": Tommaso Riccardo Castiglione
Locandina

L'Amministrazione comunale di Grotte, in collaborazione con il prof. Angelo Buscaglia, ha organizzato un incontro dal titolo "Un siciliano a Ginevra" per rievocare e onorare la figura del prof. Tommaso Riccardo Castiglione. L'iniziativa si terrà venerdì 20 giugno 2025, alle ore 18.30, presso la Biblioteca comunale di Grotte.

"Un siciliano a Ginevra": Tommaso Riccardo Castiglione
(Locandina)

La serata si aprirà con i saluti istituzionali, che saranno portati dal sindaco Alfonso Provvidenza e dall'assessore alla Biblioteca e Archivio Storico Gianni Lombardo.
Successivamente interverranno: Salvatore Cardinale (Presidente emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta), Diego Guadagnino (Scrittore), Fiore Castiglione (figlia del compianto prof. Tommaso Riccardo Castiglione). Alcune letture saranno curate da Evelyn Castellaci, Giorgia Castronovo e Tania Garifì.
La serata sarà arricchita da interventi musicali a cura di Alessio Pasaro mentre la conduzione della manifestazione sarà affidata a Maria Giuseppina Terrasi.
L’iniziativa è realizzata con la collaborazione della Proloco “Herbessus” di Grotte.
Tommaso Riccardo Castiglione nacque il 15 febbraio 1901. Nel 1925 conseguì la laurea in teologia presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma, e nel 1926 la laurea in Lettere e Filosofia presso l'Università di Firenze (dove fu allievo di Gaetano Salvemini e compagno di Carlo e Nello Rosselli). Ha insegnato lingua e letteratura italiana a Ginevra dal 1934 come libero docente. Nel 1962, è stato nominato professore ordinario. È stato anche giornalista e scrittore; in questa veste ha dedicato numerosi studi a figure del Rifugio protestante italiano a Ginevra e alle relazioni tra Ginevra e l'Italia. È deceduto il 2 dicembre 1973.

       
Carmelo Arnone
16 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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16/06/2025

Volontariato. AVIS Comunale di Grotte: un appello alla solidarietà

 

AVIS Comunale di Grotte: un appello alla solidarietà
Locandina

L'AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) Comunale di Grotte ODV lancia un accorato appello alla cittadinanza, invitando tutti a sostenere le proprie attività vitali attraverso diverse forme di generosità. La locandina diffusa dall'associazione evidenzia con chiarezza le molteplici modalità con cui è possibile contribuire a questa nobile causa, sottolineando l'impegno costante dell'AVIS nel garantire un'adeguata disponibilità di sangue per le necessità sanitarie.

AVIS Comunale di Grotte: un appello alla solidarietà
(Locandina)

Al centro dell'attività dell'AVIS vi è, naturalmente, la donazione di sangue. Un gesto semplice, ma di valore inestimabile, capace di salvare vite umane.
L'associazione invita caldamente i cittadini a "Donare il sangue", ricordando che ogni singola sacca è un prezioso contributo alla salute e al benessere della collettività.
L'impegno dell'AVIS non si limita alla raccolta di sangue. L'associazione sottolinea anche l'importanza del volontariato, invitando a "Donare il tempo e diventa volontario". Diventare un socio volontario significa dedicare parte del proprio tempo ed energie a supporto delle attività organizzative, di sensibilizzazione e di promozione dell'AVIS, contribuendo attivamente alla diffusione della cultura della donazione e al buon funzionamento dell'associazione.
Un'ulteriore e fondamentale forma di sostegno all'AVIS Comunale di Grotte ODV è la destinazione del 5x1000.
L'associazione spiega dettagliatamente come fare:
- firmare la dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi) nell'apposito spazio dedicato al "Sostegno delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale";
- indicare nell'apposito spazio il codice fiscale dell'AVIS Comunale di Grotte ODV: 90032780844.
Questo gesto, che non comporta alcun costo aggiuntivo per il contribuente, permette di destinare una quota delle proprie imposte a favore delle attività dell'AVIS, supportando concretamente le sue iniziative e garantendo la continuità del suo prezioso operato.
Per maggiori informazioni o per aderire alle diverse forme di sostegno, è possibile contattare l'AVIS Comunale di Grotte ODV.
La sede è in Via Francesco Ingrao n° 92/94 - 92020 Grotte (AG). I numeri di cellulare per qualsiasi contatto sono: 3770974739 e 3204434713.
L'AVIS Comunale di Grotte ODV rinnova il suo appello alla solidarietà, invitando tutti a fare la propria parte per sostenere un'organizzazione che, grazie all'impegno dei suoi volontari e alla generosità dei donatori, rappresenta un pilastro fondamentale per la salute pubblica e per il benessere della comunità.
Ogni contributo, piccolo o grande che sia, fa la differenza.

       
Carmelo Arnone
16 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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15/06/2025

Attualità. "Un nuovo senso delle cose"; di Salvatore Filippo Vitello

 

Dott. Salvatore Filippo Vitello
Salvatore Filippo Vitello

Un nuovo senso delle cose
Speranza

Di fronte al quadro di morte e di dolore cui assistiamo con grande preoccupazione per il futuro e disperatamente inermi, ci chiediamo, soprattutto per chi vive nella fede, come affrontare le numerose sfide che scuotono la stessa sopravvivenza del pianeta.

Un nuovo senso delle cose
(Speranza)

Sono tante le sfide: i conflitti in atto, la questione ecologica, le disuguaglianze sociali…
Ma il nostro destino sta nei nostri desideri. In altre parole, noi abbiamo il dono immenso della libertà.
Questo è quello che ci sentiamo dire, da teologi e religiosi, ogni volta poniamo la semplice domanda esistenziale, "perché"?
Forse uno sguardo alla storia dell'umanità ci può essere di aiuto.
Ci sono stati molti periodi bui e tremendi nella storia. Si pensi alle tragedie umanitarie del Novecento. Ma uomini e donne liberi hanno rigenerato la società e fatto ripartire il mondo.
Dunque anche oggi possiamo ripartire, se riusciamo a far capire che questo mondo non è monopolio di alcuni e gli altri (quelli che individuiamo nei vari momenti storici come "altri") solo perché tali, vanno esclusi.
Bisogna smettere di pensare solo a “funzionare”.
Siamo una società che si accontenta del “buon funzionamento”. Dobbiamo osare di più.
Tornare a ridisegnare, a sognare l’umano, come fece con straordinario coraggio una giovane donna (Etty Hillesum) che in un campo di concentramento nazista così scriveva: “Se noi salveremo i nostri corpi e basta dai campi di prigionia, sarà troppo poco. Non si tratta di conservare questa vita ad ogni costo, ma di come la si conserva. A volte penso che ogni situazione, buona o cattiva, possa arricchire l’uomo di nuove prospettive. E se noi abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo irrevocabilmente affrontare, se non li ospitiamo nelle nostre teste e nei nostri cuori per farli decantare e divenire fattori di crescita e di comprensione, allora non siamo una generazione vitale. Certo non è così semplice, e forse meno che mai per noi ebrei; ma se non sapremo offrire al mondo impoverito del dopoguerra nient’altro che i nostri corpi salvati ad ogni costo, e non un nuovo senso delle cose, attinto dai pozzi più profondi della nostra miseria e disperazione, allora non basterà”.
Dobbiamo desiderare “un nuovo senso delle cose”.
Tutti, credenti e non credenti.
Io, come credente, auspico che la fede in quell'unico Dio, cui tutti, belligeranti e non, siamo legati, sappia offrire valide ragioni per la costruzione di un mondo più umano.
Voglio crederci. Debbo crederci
.
  
Salvatore Filippo Vitello
15 giugno 2025
© Riproduzione riservata
  

 

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15/06/2025

Musica. Canicatti: Rassegna corale "Gaspare Lo Nigro" - Un canto per la pace

 

Canicatti: Rassegna corale "Gaspare Lo Nigro" - Un canto per la pace
Locandina

Oggi, domenica 15 giugno 2025, a Canicattì si terrà la "Rassegna Corale Gaspare Lo Nigro - Un canto per la Pace".
L'iniziativa è promossa dal Ministero della Cultura, dalla Regione Siciliana, dal Comune di Canicattì e con il supporto di InChorus e altre realtà locali.
La manifestazione prenderà il via alle ore 18.00 presso il Teatro Sociale, dove si terranno le prime esibizioni dei cori partecipanti, offrendo al pubblico un'apertura musicale.

Canicatti: Rassegna corale "Gaspare Lo Nigro" - Un canto per la pace
(Locandina)

Alle 19.30, la Rassegna assumerà un carattere più partecipativo e simbolico con una fiaccolata per la pace, che condurrà i partecipanti verso il Centro Culturale.
La conclusione della rassegna è prevista per le ore 20.00, sempre presso il Centro Culturale San Domenico. Qui si svolgerà la parte finale delle esibizioni corali, che culmineranno con la riunione e la conclusione dell'intera manifestazione.
La rassegna vedrà la partecipazione di diverse formazioni corali di rilievo, ognuna con la propria peculiarità e direzione artistica.
Tra i cori presenti, si esibiranno:
- il Coro Alma Laetitia Cantorum, diretto dal M° Valentina Alabiso;
- il Coro Terzo Millennio, sotto la direzione del M° Domenico Mannella, che si propone di offrire una performance di grande impatto, portando sul palco la sua consolidata esperienza e la passione per il canto corale;
- il Coro Ecclesia Mater, diretto dal Maestro Monica Battaglia;
- il Coro Cluster, con il Maestro Gabriele Ferrara alla direzione;
- il Coro Gaspare Lo Nigro, che sarà diretto dal Maestro Carmelo Mantione.
La "Rassegna Corale Gaspare Lo Nigro" vuole essere non solo come un appuntamento culturale di spicco per Canicattì, ma anche un momento in cui ribadire, attraverso il canto, un messaggio universale di pace e unità.

       
Redazione
15 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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15/06/2025

Racconti. "Regressione"; di Salvatore Ciccotto

 

Sbarco degli anglo-americani
Lo sbarco

Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto


Sbarco degli anglo-americani
(Sbarco degli anglo-americani tra Palma di Montechiaro e Licata)

"Regressione"
di Salvatore Ciccotto

Dopo la morte di Maria, due erano le opinioni che circolavano in paese: una, che non poteva passare impunita la leggerezza del dottore Calascibetta; l’altra invece, visto che ormai la disgrazia era avvenuta, di lasciar perdere tutto e andare avanti.
Anche se il dolore e la rabbia non davano tregua, Giuseppe, alla fine, decise per la seconda.
Maria aveva lasciato dentro di lui un vuoto incolmabile. Era stata il suo grande amore e nessun’altra donna poteva prendere il suo posto.
L’uomo si chiuse in sé stesso, sprofondando in una sorta di regressione psicologica che lo portò in maniera inconsapevole a ricordare episodi della propria infanzia.

Si ricordò di quando, all’età di sette anni, insieme a Vicienzu lu russu, Pasquali tollitò, e Pinu  zichi, andavano a lavorare nelle miniere della vicina Comitini.
C’erano tanti carusi che andavano lì per guadagnarsi un pezzo di pane e anche lui ci andò. Scendevano negli scoscesi cunicoli che li portavano nelle viscere della terra, lì dove la temperatura era altissima e l’aria irrespirabile.
Ad ognuno di loro veniva caricata sulle spalle una cesta di vimini stracolma di zolfo misto a terra. Durante la giornata ogni carusu doveva fare un certo numero di viaggi. Quelli che avevano dai sette anni ai nove venivano pagati cinque lire, mentre quelli dai dieci ai dodici, dieci lire.
I carusi venivano utilizzati perché, essendo minuti, potevano infilarsi facilmente in quei labirinti, e poi perché con una paga misera trasportavano fuori dalle solfare tutto lo zolfo che i picconieri scavavano.
Si vedeva uscire dalla bocca della galleria una fila interminabile di carusi tutti ricurvi sotto il peso di quelle ceste.
Giuseppe in un istante ricordò di un fatto che aveva completamente rimosso. Lui e Pinu zichi erano appena usciti, stavano svuotando le loro ceste nell’ampio spiazzale della miniera, quando all’improvviso sentirono un grande boato e dall’ingresso del tunnel cominciò a uscire un fumo nero e una puzza di zolfo bruciato.
Era avvenuta un’esplosione. Ci furono venti morti e fra questi anche tanti carusi. Alcuni di loro riuscirono a tirarli fuori ma altri, quelli che si trovavano nei cunicoli più lontani, rimasero seppelliti lì per sempre.
Dopo quell’episodio suo padre non volle più che andasse a lavorare in miniera, ma siccome qualcosa doveva pur farla lo mandò a spitrari turrena nu zi Gnaziu Naccareddra.
Allora che la terra era un bene primario, per renderla più coltivabile, quando c’erano troppe pietre, veniva spitrata e per fare questo si utilizzavano i carusi. Le pietre raccolte venivano ammassate in più punti del terreno e poi utilizzate per fare strade o muri di recinzione.
Era un lavoro che si faceva dalla mattina alla sera e la paga era mezz’omu, ma almeno qui l’aria era pulita e non faceva puzza di zolfo, pensava Giuseppe mentre sotto un sole cocente camminava col suo carico sulle spalle.
Lasciandosi trasportare dall’onda dei pensieri, poi gli venne in mente quando aveva undici anni e tutta la famiglia si era trasferita a Palma di Montechiaro. Lì c’era più possibilità di trovare terre da coltivare e allora u zi Turriddu Cucciarrè prese armi e bagagli e con tutta la famiglia vi si trasferì.
Era l’estate del 1943 e una mattina Giuseppe insieme a suo fratello Filippo uscirono di casa alle prime luci dell’alba. Attraversarono la via principale e poi imboccarono una stradina che in breve tempo li portò fuori paese. Quella mattina si percepiva nell’aria qualcosa di insolito. Il cielo era continuamente solcato da aerei ed elicotteri che volavano a bassa quota. Nell’incoscienza dell’età, i due ragazzi più che essere spaventati erano incuriositi da quei velivoli che rombavano sopra le loro teste. Percorsero una trazzera, che già a quell’ora era popolata di contadini, poi una vallata e finalmente giunsero al feudo di don Girolamo La Mantia.
Era il mese di luglio, si era finito di pisari e molte persone, dietro concessione del padrone, raccoglievano spighe per fare un po' di frumento.
Il sole era spuntato da poco ma già faceva molto caldo. A passi lenti i due ragazzi camminavano in mezzo alla ristuccia, osservavano con attenzione ogni spazio e appena scorgevano qualche spiga la raccoglievano e andavano avanti.
Quel pezzo di terreno era in salita e alla fine si arrivava sopra un grande altopiano dove era possibile osservare, da un lato tutta la vallata, dall’altro il mare.
Quale fu la sorpresa quella mattina quando, guardando il mare, si accorsero che era zeppo di navi di ogni tipo, batterie galleggianti, portaerei, incrociatori e nei pochi specchi d’acqua rimasti vuoti c’erano tanti uomini, vestiti allo stesso modo che andavano tutti in direzione della spiaggia. Il tratto di costa che collegava Palma a Licata era invaso da persone e mezzi articolati di ogni genere.
Visti da lontano quegli uomini sembravano simili a tante formiche che si muovevano in maniera frenetica.
Mentre, increduli, i due guardavano tutto questo, ad un tratto da un incrociatore che stava in mare un elicottero si alzò in volo.
Ma che cosa stava succedendo? Come mai tutto questo?
Per tutta la giornata i due ragazzi continuarono a cercare spighe, verso sera caricarono sulle spalle i sacchi con tutto quello che avevano raccolto e andarono in paese.
Quando stavano arrivando verso a za Cuncetta Picipò, questa andò loro incontro e con tono concitato gli chiese: “I vidistivu i surdati miricani?. I due ragazzi non capivano quello che voleva dire.
- “Vi spugliaru? Vi livaru i pantaluna?”, continuò la vecchia.

- “Ma chi dici? Nun lu capisciu
rispose Giuseppe.
- “Ti staiu spiannu si vi spugliaru i surdati miricani ca sbarcaru a torre di Gaffe
concluse la donna.
- “Ma chi dici za Cuncè, sta babbiannu?”, interloquì il ragazzo meravigliato da tutto quello che la donna diceva.
- “No Giusè, è accussì; a u zi Giurlannu pipiteddra mischinulu lassaru cu li mutanni n’mezzu a via. Chi vrigugna!!”, esclamò la donna.
Giuseppe continuava non capire, poi, cambiando il tono, a za Cuncetta aggiunse: “Si incontri qualchi surdatu, scappa, scappa e vatti ammucciari”.
A quel punto i due ragazzi collegarono le parole della vecchia a tutto quello che avevano visto quella mattina.
C’era stato lo sbarco dei soldati americani.
Qualche giorno dopo circolava la voce che era stato direttamente il generale George Smith Patton a dire ai soldati di denudare gli abitanti di Palma, e tutto questo come ritorsione per quello che gli era accaduto il giorno stesso dello sbarco.
Quel giorno faceva molto caldo e il generale per rinfrescarsi si tolse i vestiti e si tuffò in mare.
Quando uscì dall’acqua ebbe però una sgradita sorpresa: i suoi vestiti non c’erano più, qualcuno li aveva portati via.
A quel punto diede l’ordine ai soldati di girare per le strade e di spogliare tutte le persone che incontravano.
Dopo questo episodio, che lasciò tutti meravigliati e anche po' sbalorditi, i giorni che seguirono furono tristi.
La vita diventò ancora più difficile. Con lo sbarco degli americani era cominciata la guerra di liberazione dal nazifascismo e tutta l’Italia era coinvolta dal Nord al Sud.

Ma qual era il bisogno che aveva Giuseppe di ricordare tutti questi fatti del passato?
Perché quei ricordi ora riaffioravano nella sua memoria? Era come se attraverso i ricordi lui volesse prendere consapevolezza di tutto quello che era stata la sua vita. Una vita fatta di stenti e fatiche.
Il suo ritornare al passato era un meccanismo di difesa, un modo per elaborare il lutto e trovare una ragione per andare avanti.
Aveva la necessità di trovare una strada d’uscita.
Un giorno la madre, a za Teresina, vedendolo in quello stato gli disse: “Giusè, pi li picciliddi nun t’a preoccupari: ci pensu iu. Tu pianu pianu vidi chiddru c’ha fari, na strata l’a truvari, figliu miu”.
Come diceva sua madre, doveva trovare la sua strada. Ma qual era?

Salvatore Ciccotto

Pubblicato dalla testata giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 15 giugno 2025.
Per gentile concessione dell'Autore.

© Riproduzione riservata.
  

 

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14/06/2025

Tecnologia. Intervento dell'ing. Aurelio Boscarino a Torino su "Ecosistemi di Innovazione"

 

Intervento dell'ing. Aurelio Boscarino a Torino su "Ecosistemi di Innovazione"
Guarda il video

Intervento dell'ing. Aurelio Boscarino a Torino su "Ecosistemi di Innovazione"
Locandina

Presso l'Aeroporto "Torino Aeritalia" si è tenuto lo scorso 23 maggio 2025 un convegno sul futuro dell'aviazione, soprattutto in riferimento allo sviluppo del Capoluogo piemontese. La manifestazione, organizzata da Digisky in collaborazione con Aero Club Torino, è stata moderata dalla giornalista scientifica Laura De Donato (guarda il video).

Intervento dell'ing. Aurelio Boscarino a Torino su "Ecosistemi di Innovazione"
(Guarda il video)

Nel corso del convegno l'ing. Aurelio Boscarino (Strategy & Innovation Leonardo Aeronautics) ha tenuto una relazione sul tema "Ecosistemi di Innovazione per la Città dell'Aerospazio. La Città dell'Aerospazio di Torino e i nuovi laboratori IS4Aerospace".
Nel video, l'intervento
- guarda il video - (riprese © a cura di Digisky).
       
Redazione
14 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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14/06/2025

Attualità. Agrigento in piazza per la Palestina; corteo ieri contro la violenza e per la pace

 

Agrigento in piazza per la Palestina; corteo ieri contro la violenza e per la pace
Prefettura

Agrigento in piazza per la Palestina; corteo ieri contro la violenza e per la pace
Via Atenea

Presente alla manifestazione anche il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza
Sindaco di Grotte

Ieri sera, venerdì 13 giugno 2025, la Città dei Templi ha risposto presente all'appello globale per la pace in Palestina, unendosi a numerose manifestazioni nazionali e internazionali. Un corteo vibrante, promosso dal collettivo "Agrigento per la Palestina", ha attraversato le vie cittadine a partire dalle 19.00 da Piazza Municipio, portando un messaggio forte di condanna per le azioni militari israeliane e di solidarietà con il popolo palestinese.

Agrigento in piazza per la Palestina; corteo ieri contro la violenza e per la pace
(Davanti alla Prefettura)

L'iniziativa ha voluto accendere i riflettori su quella che molte organizzazioni internazionali, tra cui Amnesty International e la Corte Internazionale di Giustizia, definiscono senza mezzi termini un "genocidio" in atto nei territori palestinesi. I manifestanti hanno denunciato la violenza inaudita che sta colpendo Gaza e la Cisgiordania, lanciando un appello accorato ai governi occidentali affinché cessino immediatamente ogni forma di supporto militare a Tel Aviv.
Il corteo, snodatosi da Piazza Municipio a Via Atenea sino alla Prefettura, non è stato solo una dimostrazione di solidarietà, ma un vero e proprio atto di pressione nei confronti delle istituzioni locali e nazionali. Presente alla manifestazione anche il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza.
Due le richieste principali avanzate dai partecipanti: una decisa pressione politica sul governo italiano per interrompere la fornitura di armi e il sostegno militare a Israele, e il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina.

Agrigento in piazza per la Palestina; corteo ieri contro la violenza e per la pace
(All'inizio di Via Atenea)

Le vie di Agrigento si sono colorate delle bandiere palestinesi, simbolo di resistenza e speranza, e di striscioni che condannavano la violenza e la distruzione. I volti dei partecipanti riflettevano la preoccupazione per una crisi umanitaria che si aggrava di giorno in giorno e il desiderio di giustizia e pace.
Questa mobilitazione pacifica non rappresenta un'eccezione per Agrigento, città da tempo sensibile alla causa palestinese. Solo nell'ultimo anno, diverse iniziative hanno testimoniato l'impegno della comunità: ad aprile 2024 un toccante appello chiedeva di spegnere le luci del Tempio della Concordia in segno di lutto per le vittime palestinesi; ad aprile 2025 la proiezione del documentario No Other Land, patrocinata da Amnesty International, ha mostrato al pubblico le devastanti conseguenze degli attacchi su Gaza. La città è stata anche teatro di manifestazioni interreligiose in Piazza Ravanusella, dove cristiani, musulmani e non credenti si sono uniti in preghiere condivise per la pace.

Agrigento si unisce così al coro globale che chiede la fine delle ostilità e il rispetto dei diritti umani, sperando che questo grido di dolore e speranza non resti inascoltato
. 
  
Carmelo Arnone
14 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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13/06/2025

Editoria. Presentazione del libro "Tre minuti" di Andrea Cirino; al Chiostro del Teatro "Pirandello

 

Presentazione del libro "Tre minuti" di Andrea Cirino
Locandina
 

Un appuntamento letterario è previsto per venerdì 20 giugno, alle ore 18.00, presso il Chiostro del Teatro Pirandello, situato in Piazza Pirandello 1 ad Agrigento: sarà presentato il libro "Tre Minuti" di Andrea Cirino.

Presentazione del libro "Tre minuti" di Andrea Cirino
(Locandina)

La manifestazione vedrà la partecipazione di diversi relatori che dialogheranno con l'autore. A moderare il dibattito sarà il giornalista Domenico Vecchio.
Tra i conversanti con l'autore saranno presenti: Enza Gaziano, Presidente dell'Ordine degli Avvocati; Salvatore Pezzino e Luigi Roberto Mula, entrambi giornalisti; Anna Puci, Direttore del Carcere Petrusa di Agrigento; Stefano Papa, Direttore Ufficio Esecuzione Penale Esterno di Agrigento; Luigi Mazzocchio, Cappellano del Carcere Petrusa; Beniamino Biondi, scrittore, saggista e critico letterario.
L'iniziativa sarà preceduta dai saluti istituzionali del Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè. Le letture saranno a cura di Franco Bruno, attore e regista. L'accoglienza è affidata alla Savatteri Produzione.
La presentazione gode del patrocinio della "Città di Agrigento" e di "Agrigento 2025 - Capitale Italiana della Cultura"
. 
  
Redazione
13 giugno 2025
  

 

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13/06/2025

Scuola. Addio alla cattedra: la maestra Antonella Di Mino conclude la sua carriera

 

Antonella Di Mino
Antonella Di Mino

La maestra Antonella Di Mino con la preside prof.ssa Carmela Campo
Con la Preside

La maestra Antonella Di Mino agli inizi della carriera
Agli inizi

Con le colleghe
Con le colleghe

 

Oggi, venerdì 13 giugno 2025, la campanella (metaforica) della scuola primaria di Grotte suona per l'ultima volta per la maestra Antonella Di Mino, che conclude una carriera esemplare lunga 43 anni. Un traguardo significativo che segna non solo la fine di un percorso professionale ma anche la chiusura di un capitolo importante nella vita di centinaia di studenti che l'hanno avuta come guida.

La maestra Antonella Di Mino con la preside prof.ssa Carmela Campo
(La maestra Antonella Di Mino con la preside prof.ssa Carmela Campo)

Diplomatasi nel lontano 1981, la maestra Di Mino ha iniziato la sua avventura nel mondo dell'insegnamento nel 1983, proprio qui a Grotte. Un anno che rimarrà nella storia della scuola locale, poiché coincise con la prima dotazione di organico aggiuntivo, un segno premonitore di una carriera destinata a lasciare il segno. Dopo aver dedicato i primi anni a varie scuole della provincia, il legame con Grotte si è rinsaldato definitivamente nell'anno scolastico 1990/1991, quando la maestra Antonella ha fatto ritorno nella scuola che l'aveva vista muovere i primi passi. Da quel momento Grotte è diventata la sua "casa" professionale, un luogo dove ha coltivato talenti, trasmesso valori e seminato conoscenza con instancabile passione.

La maestra Antonella Di Mino - in alto a destra - agli inizi della carriera
(La maestra Antonella Di Mino - in alto a destra - agli inizi della carriera)

In questi decenni la maestra Antonella ha assistito a profondi cambiamenti nel mondo della scuola, adattandosi con professionalità e un sorriso alle nuove sfide, sempre con l'obiettivo di offrire il meglio ai suoi alunni. La sua dedizione non si è limitata alla didattica; ha sempre saputo creare un ambiente accogliente e stimolante, dove ogni bambino si sentiva valorizzato e incoraggiato a esprimere il proprio potenziale.

Festa di pensionamento con le colleghe
(Festa di pensionamento con le colleghe)

Lo scorso 3 giugno, un'intima festa di pensionamento ha riunito le colleghe e la preside, la professoressa Carmen Campo, per celebrare questo importante passaggio. Un momento di commozione e gratitudine, dove non sono mancati ricordi e aneddoti che hanno ripercorso una vita dedicata all'educazione.
Mentre la maestra Antonella si prepara a godersi il meritato riposo, resta vivo il ricordo del suo impegno e del suo amore per l'insegnamento.

Le sue figlie, Luisa e Sandra, hanno voluto dedicarle un messaggio speciale, che riportiamo con affetto:

"Mamma, ecco che oggi si conclude ufficialmente la tua meravigliosa carriera lavorativa.
Per metà della tua vita hai dedicato tempo, energie, cuore all’educazione dei bambini, incoraggiandoli a realizzare i propri sogni e i propri talenti, con quel sorriso che da sempre ti contraddistingue.
Per noi sei un vero esempio, la tua passione e dedizione ci hanno fatto capire quanto ami il tuo lavoro.
Tutto questo l’hai sempre trasmesso ai tuoi cari bambini che ancora oggi, a distanza di tanti anni, ormai adulti, ricordano i tuoi insegnamenti e spesso ci ritroviamo a sentire dei loro aneddoti che il tempo non ha cancellato, perché ricordi preziosi per loro.
E sta lì il tuo successo, mamma: come insegnante ma soprattutto come persona.
L’insegnamento non è solo un lavoro, è soprattutto una vocazione dove non basta essere competenti, serve empatia, pazienza, perseveranza, dolcezza, una delicata attenzione verso tutti, e tu rispecchi tutte queste qualità.
A dirlo non siamo solo noi ma tutte le persone che negli anni ci hanno raccontato e ci raccontano di te.
Adesso che hai raggiunto questo bel traguardo non possiamo che augurarti un nuovo inizio, godendo del tempo per te,  vivendo al massimo la vita circondata dalle persone che ami.
Con amore,
Luisa e Sandra"
.
  
Redazione
13 giugno 2025  
  

 

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12/06/2025

Magistratura. Prestigiosa nomina per il dott. Salvatore Filippo Vitello

 

Dott. Salvatore Filippo Vitello
Dott. Vitello

Il dott. Salvatore Filippo Vitello nominato Presidente della Commissione esaminatrice del concorso per 350 nuovi magistrati.
Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ha nominato il dott. Salvatore Vitello, attuale Avvocato Generale presso la Procura Generale della Corte d'Appello di Roma, Presidente della Commissione esaminatrice del concorso pubblico per 350 posti di magistrato ordinario, indetto con Decreto Ministeriale del 10 dicembre 2024. La decisione, formalizzata con delibera del Plenum del CSM, riconosce le eccezionali qualità professionali e le comprovate attitudini organizzative del dott. Vitello.

Dott. Salvatore Filippo Vitello
(Dott. Salvatore Filippo Vitello)

La nomina del dott. Vitello, magistrato che ha recentemente conseguito la settima valutazione di professionalità, è stata motivata dalla sua indiscutibile idoneità a rivestire un incarico di tale delicatezza e responsabilità. Il CSM ha evidenziato come le informazioni in suo possesso attestino "senza dubbio, le elevate doti di maturità umana e professionale, di serenità, equilibrio e preparazione giuridica" del dott. Vitello. Queste qualità, si legge nella delibera, sono state espresse in tutte le funzioni da lui esercitate, siano esse dirigenziali o meno, anche in procedimenti di notevole impegno.
Il Consiglio Superiore della Magistratura ha inoltre sottolineato l'eccellente preparazione tecnico-giuridica del dott. Vitello e la sua altrettanto eccellente capacità organizzativa, "più volte dimostrata quale Dirigente di Uffici requirenti e da ultimo quale Avvocato Generale presso la Procura Generale di Roma (e, come detto, per circa due anni Procuratore Generale f.f.)". A ciò si aggiunge l'esperienza maturata nell'espletamento di prestigiose attività svolte in regime di fuori ruolo.
Il dott. Salvatore Filippo Vitello, magistrato di lungo corso, vanta un percorso professionale di eccezionale rilievo, caratterizzato da incarichi di prestigio sia in ambito giudiziario che amministrativo. La sua carriera, iniziata nel 1984, è un susseguirsi di successi e riconoscimenti, culminati in giudizi estremamente lusinghieri che ne sottolineano le straordinarie doti umane e professionali.
Nominato con D.M. del 19 marzo 1983, il dott. Vitello ha intrapreso la sua carriera come giudice presso il Tribunale di Torino. Da lì il suo percorso lo ha visto più volte "fuori ruolo" in incarichi di alto livello presso il Ministero della Giustizia. Già nel 1987 è stato collocato fuori ruolo presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, per poi rientrare come Sostituto Procuratore alla Procura della Repubblica di Roma, con importanti compiti di coordinamento.
Il dott. Vitello ha dimostrato sin da subito una notevole versatilità e una profonda conoscenza delle dinamiche ministeriali. Nel 1993 è stato nuovamente richiesto dal Ministro della Giustizia per ricoprire funzioni amministrative presso il Gabinetto, assumendo poi l'incarico di Direttore del Servizio Studi, Statistiche e Programmi. In questo periodo, la sua collaborazione con l'Ufficio Legislativo è stata fondamentale, portandolo a rappresentare il Ministero negli importanti accordi di Schengen in materia di assistenza giudiziaria e abolizione dei controlli di frontiera.
La sua attitudine all'organizzazione e al coordinamento è emersa con forza nell'organizzazione dell'incontro dei Procuratori Distrettuali Antimafia nel 1994, un evento cruciale per la redazione del "Rapporto Italia" sul crimine organizzato transnazionale, presentato alla Conferenza mondiale ministeriale sul tema.
Dopo un periodo come Direttore dell'Ufficio II della Direzione Generale dell'Organizzazione Giudiziaria, e anche come reggente della Direzione Generale, il dott. Vitello è tornato in ruolo alla Procura di Roma, venendo poi assegnato alla Direzione Distrettuale Antimafia nel 2007.
Un momento chiave della sua carriera è stato il trasferimento a domanda alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, dove ha assunto le funzioni di Procuratore della Repubblica nel 2009. È in questo periodo che il dott. Vitello ha ricevuto uno dei giudizi più lusinghieri. Il Consiglio Giudiziario presso la Corte d'Appello di Catanzaro, in occasione della VII valutazione di professionalità, ha evidenziato la sua "incisività, l'autorevolezza, il grande equilibrio", sottolineando come, nonostante il ruolo direttivo, si recasse spesso nelle aule di udienza per rappresentare la pubblica accusa, mantenendo "rapporti eccellenti con il foro e tutti i colleghi del distretto, che trovano nella sua persona un prezioso punto di riferimento".
Il medesimo parere ha riconosciuto le sue "spiccate doti organizzative" e la "straordinaria spinta propulsiva" come dirigente, capace di adottare idonee soluzioni. Il Procuratore Generale di Catanzaro ha inoltre segnalato il "meritorio impegno profuso dal dott. Vitello nel delicato settore dell'esecuzione degli ordini di demolizione dei fabbricati abusivi". Degna di nota anche la proficua collaborazione con il Presidente del Tribunale di Lamezia Terme, concretizzata in iniziative congiunte e in un protocollo d'intesa per assicurare la presenza del P.M. nelle udienze.
Successivamente, il dott. Vitello è stato nominato Procuratore della Repubblica di Siena, dove ha ottenuto risultati analoghi, dimostrando ancora una volta la sua capacità di leadership e gestione.
Il dott. Vitello è stato nuovamente richiamato al Ministero della Giustizia nel 2012, assumendo l'incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministro con funzioni vicarie. In questo periodo, ha coordinato il gruppo di lavoro per la predisposizione del regolamento di riorganizzazione del Ministero ed è stato nominato componente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le scienze della vita.
Il Consiglio di Amministrazione del Ministero della Giustizia, nel parere attitudinale specifico del 2013, ha dipinto un ritratto del dott. Vitello come "magistrato eccezionalmente poliedrico, capace di affrontare le problematiche più diversificate, forte della propria non comune preparazione di base, dell'attitudine al costante approfondimento giuridico delle questioni e del suo indiscusso rigore morale ed istituzionale". Il parere ha inoltre evidenziato come il suo "piglio sicuro ed il cordiale approccio umano completano il quadro delle doti possedute", riconoscendolo come "uno dei più stretti ed attivi collaboratori e dei consiglieri più ascoltati, soprattutto nelle occasioni più delicate e di maggiore impatto istituzionale e mediatico".
Più recentemente il dott. Vitello è stato destinato alla Procura Generale della Corte di Appello di Roma con funzioni di Avvocato Generale. Qui ha assunto la reggenza della Procura Generale di Roma per circa due anni (novembre 2022 - maggio 2024), svolgendo le relazioni per gli anni giudiziari 2022 e 2023 e occupandosi del coordinamento del dibattimento, delle udienze davanti al Tribunale di Sorveglianza e dell'organizzazione del lavoro dei magistrati.
Oltre ai suoi incarichi di alto profilo, il dott. Vitello ha arricchito il suo percorso con docenze universitarie, lezioni, conferenze e seminari, anche in master e corsi di alta formazione universitaria. Vanta inoltre numerose pubblicazioni scientifiche e si distingue per la sua profonda esperienza in materia di reati fallimentari, societari e tributari.
La scelta, all'unanimità da parte del Plenum del CSM, del dott. Salvatore Filippo Vitello come Presidente della commissione esaminatrice per il concorso pubblico per 350 posti di magistrato ordinario, è un chiaro segnale di piena fiducia nelle sue qualità e doti attitudinali, ritenute particolarmente idonee a garantire la trasparenza, l'efficienza e la correttezza di una procedura selettiva così cruciale per il futuro della magistratura italiana
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Carmelo Arnone
12 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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11/06/2025

Università. Auguri al dott. Antonio Alongi, per la sua laurea (la tesi su Grotte)

 

Dott. Antonio Alongi
Dott. Antonio Alongi

Il dott. Antonio Alongi con i genitori
Con i genitori

Oggi, mercoledì 11 giugno 2025, il dott. Antonio Maria Demetrio Alongi ha conseguito la laurea in Ingegneria presso la Facoltà di Ingegneria Civile ed Ambientale dell'Università eCampus, sede di Catania.

Il dott. Antonio Alongi con i genitori
(Il dott. Antonio Alongi con i genitori)

Innanzi alla Commissione di Laurea, Antonio Alongi ha discusso la tesi finale dal titolo "La caratterizzazione geologica di un'area: il caso studio del comune di Grotte", alla presenza della relatrice prof.ssa Evelina Volpe (docente di Geologia Applicata e tutor disciplinare presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università eCampus).
Al dott. Alongi, dalla nostra Redazione, i più vivi complimenti per il traguardo raggiunto e l'augurio di una brillante carriera accademica e professionale.
  
Redazione
11 giugno 2025  
  

 

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11/06/2025

Chiesa. "Convegno di Comunione" del R.C.C.; domenica 13 luglio a Grotte in Chiesa Madre

 

"Convegno di Comunione" del R.C.C.; domenica 31 luglio a Grotte in Chiesa Madre
Locandina

Domenica 13 luglio 2025 a Grotte si terrà un “Convegno di Comunione” presso la Chiesa Madre. L'appuntamento, organizzato con la collaborazione di diverse realtà ecclesiali, si propone come un momento di profonda riflessione per i fedeli.

"Convegno di Comunione" del R.C.C.; domenica 31 luglio a Grotte in Chiesa Madre
(Locandina)

Il Convegno è promosso congiuntamente dalla "Comunità Gesù - Divina Misericordia" di Casteltermini, dal "Gruppo Dunamis" di Sciacca e dall'Associazione "Maran'Atha" di Favara, tre realtà ecclesiali del Rinnovamento Carismatico Cattolico (RCC) presenti e operanti nell’Arcidiocesi di Agrigento.
Il programma della giornata, che si svolgerà interamente presso la Chiesa Madre di Grotte, è articolato in momenti dedicati alla preghiera e all'approfondimento.
L'accoglienza dei partecipanti è prevista per le ore 10.00, seguita alle 10.30 dalla Preghiera di Lode.
Il momento centrale della mattinata sarà l'insegnamento delle ore 11.30, intitolato "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv. 8,32), che sarà tenuto da don Francesco Broccio (Referente della Comunità Carismatica "Alleanza"). La mattinata si concluderà con la pausa pranzo alle ore 13.00.

Nel pomeriggio, il programma riprenderà alle ore 15.00 con la recita della Coroncina della Divina Misericordia, seguita alle 16.00 da un'ulteriore Preghiera di Lode.
Il Convegno culminerà alle ore 17.00 con la Santa Messa, che sarà celebrata dal parroco don Salvatore Zammito.
La giornata si concluderà con i saluti finali
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Redazione
11 giugno 2025    
  

 

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11/06/2025

Politica. "L'ottimismo della volontà e il pessimismo dell'intelligenza"; di Enzo Napoli

 

Enzo Napoli
Enzo Napoli

Predire sventure è una pessima vocazione, soprattutto in politica.
Chi coltiva sogni ed illusioni detesta ascoltare chi si limita a leggere, un po' per esperienza, un po' per il ragionare, chi cerca di capire cosa accadrà.
È l'ottimismo della volontà che fa a pugni con il pessimismo dell'intelligenza.
Parlando con uno dei ragazzi più intelligenti che conosco, convinto sostenitore della bontà del percorso intrapreso dal PD nazionale, ho scommesso che alle prossime elezioni politiche il centrodestra vincerà di nuovo le elezioni.
Non è certo quello che desidero, anzi. Considero queste nuove destre quanto di più deleterio si possa immaginare, ma, purtroppo per il nostro Paese, le premesse sono talmente chiare che solo chi non le vuol vedere non le vede.
Non saranno gli effetti delle scelte sul piano economico e sociale a riconfermare la Meloni a palazzo Chigi, ma le divisioni che continueranno nel centrosinistra.
Se a prevalere fosse il buon senso ed il senso di responsabilità che ha portato alla vittoria in tante città e regioni, qualche speranza, in verità, ci sarebbe, ma per come si è configurato il sistema politico nazionale, ho il timore, credo fondato, che non riusciranno a raggiungere una sintesi credibile e vincente.
Non accadrà perché, per farlo, dovremmo avere dei leader con una storia personale ed un profilo politico che li convinca ad anteporre l'interesse dell'Italia a quello personale, ai risentimenti, alle frustrazioni, alle ambizioni che ciascuno di loro coltiva.
Nessuno di loro ha un profilo da grande statista riconoscibile da tutti e ciascuno di loro dovrebbe fare un passo indietro, sul piano politico e su quello personale, per individuare una figura capace di unire e rappresentare l'area progressista e quella moderata che insieme potrebbero battere le destre.
Ciascuno di loro si tiene stretto l'elettorato che li ha portati sin lì, alimentando identità e divisioni che servono a consolidare la loro posizione di potere.
Non esistono partiti e gruppi dirigenti che riescano a metterli in discussione perché assecondare il capo è la sola possibilità di essere riconfermati come parlamentari e contraddire chi comanda e deciderà le liste di nominati è un rischio che pochissimi vogliono correre.
Perdonatemi, quindi, se mi sottraggo al coro di compiacenti e al gioco delle illusioni, ma ne ho vissute tante che preferisco ritagliarmi, come da qualche anno accade, il ruolo di chi ama la verità più degli amici
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Enzo Napoli
11 giugno 2025
© Riproduzione riservata
  

 

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10/06/2025

Comune. Convocato il Consiglio comunale in seduta ordinaria per lunedì 16 giugno alle ore 18.00

 

Aula consiliare "Antonio Lauricella"
Aula consiliare

L'adunanza del prossimo Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta ordinaria presso la sala consiliare del Comune di Grotte, su determinazione del presidente Angelo Carlisi, è stata fissata per lunedì 16 giugno, alle ore 18.00.   

Verrà discusso il seguente ordine del giorno:

1) nomina scrutatori, lettura e approvazione verbali seduta precedente;

2) approvazione Bilancio di Previsione Finanziario -Triennio 2025-2027 e relativi allegati.

In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il giorno successivo, sempre alla stessa ora
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Redazione
10 giugno 2025    
  

 

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10/06/2025

Editoria. Presentazione a Racalmuto di "Muzzicuna", raccolta poetica di Aristotele Cuffaro; venerdì 20 giugno

 

Presentazione a Racalmuto di "Muzzicuna", raccolta poetica di Aristotele Cuffaro
Locandina
 

Sarà presentato a Racalmuto, venerdì 20 giugno 2025, il libro "Muzzicuna" di Aristotele Cuffaro. L'incontro, promosso dalla sezione di Racalmuto della F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), si terrà presso l'Atrio del Palazzo Municipale di Racalmuto a partire dalle ore 18.30.

Presentazione a Racalmuto di "Muzzicuna", raccolta poetica di Aristotele Cuffaro
(Locandina)

Il programma della serata si preannuncia ricco e articolato. Dapprima i saluti istituzionali, che apriranno ufficialmente la manifestazione. Interverranno: il Sindaco di Racalmuto, dott. Calogero Bongiorno, e la Presidente della Sezione FIDAPA di Racalmuto, Angela Maria Giglia, che avrà l'onore di introdurre l'evento e l'autore, evidenziando il ruolo della federazione nella promozione delle arti e delle professioni.
Il fulcro della presentazione sarà affidato al relatore, l'on. Angelo Lauricella, la cui analisi e interpretazione di "Muzzicuna" offriranno al pubblico un’approfondita comprensione dell'opera di Aristotele Cuffaro.
A moderare l'incontro sarà il giornalista Carmelo Arnone, che guiderà la discussione e gli interventi.
Non mancheranno momenti dedicati alla recitazione, con la proclamazione di alcune poesie tratte dal libro, che vedrà protagoniste tre voci: Fiorella Caponcello, Stefania Terrasi e Gabriella Caponcello. Le loro letture daranno vita ai versi di "Muzzicuna", permettendo al pubblico di immergersi direttamente nell'atmosfera poetica del libro.
La serata sarà animata da interventi musicali a cura del "Duo Melodys”, composto da Aurora Pilato al flauto e Liliana Lauria al pianoforte; con la loro arte sapranno creare un'atmosfera suggestiva, fondendo musica e parole.
Sarà presente l'Autore.
La Presidente Angela Maria Giglia, a nome della FIDAPA, invita caldamente la cittadinanza a prendere parte a questa significativa iniziativa
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Redazione
10 giugno 2025
  

 

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09/06/2025

Comune. Aperte le iscrizioni per la Giuria Popolare del Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia" 2025

 

Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia" 2025
Premio Racalmare
 

Il Comune di Grotte ha annunciato l'apertura delle iscrizioni per far parte della Giuria Popolare della XXXV edizione del Premio Letterario Internazionale "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte". È l'opportunità, per gli appassionati di letteratura, di contribuire attivamente al significativo riconoscimento letterario.

Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia" 2025
(Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte")

Il premio, giunto alla sua 35^ edizione nel 2025, si conferma un appuntamento di rilievo nel calendario culturale, onorando la memoria del grande scrittore Leonardo Sciascia e promuovendo la città di Grotte come fulcro di iniziative letterarie.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire, entro e non oltre il 25 giugno 2025,  al servizio "Protocollo Generale" del Comune o essere inviate all'indirizzo e-mail comunedigrotte@pec.it. Le candidature verranno prese in considerazione in base all'ordine di presentazione.

Alfonso Provvidenza, Rosario Castelli, Rossana Florio, Giacomo Minio, Alice Titone e Salvo Toscano
(Alfonso Provvidenza, Rosario Castelli, Rossana Florio, Giacomo Minio, Alice Titone e Salvo Toscano)

Come da statuto, Presidente del Premio è il Sindaco pro-tempore, Alfonso Provvidenza, mentre Direttore del Premio è l'Assessore pro-tempore alla Pubblica Istruzione, Annamaria Todato.
Per questa edizione è stato nominato Presidente onorario Rosario Castelli, mentre il Comitato è formato da Rossana Florio, Giacomo Minio, Alice Titone e Salvo Toscano
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Carmelo Arnone
9 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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09/06/2025

Attualità. Gestione del servizio idrico: "Si stava meglio quando si stava peggio"; di Armando Caltagirone

 

AICA
AICA

Armando Caltagirone
Armando Caltagirone

In questi giorni si parla tanto di mazzette e rete idrica ad Agrigento e, come se non bastasse, di pignoramento, per due milioni di euro su un credito vantato di oltre dodici milioni, da parte di Siciliacque a danno di AICA.

AICA
(AICA)

Siciliacque è una società partecipata, oltre che dalla Regione Siciliana per una quota del 25%, da Idrosicilia a sua volta controllata da Italgas che di recente ha rilevato la francese Veolia, partecipata a sua volta da una infinità di società pubbliche e private a loro volta controllate; quindi per finire tra controllate e controllanti in caso di responsabilità risulta impossibile venirne a capo.
Quest’ultima notizia, pignoramento, sicuramente non meno grave della prima poiché interessa la maggioranza dei comuni della provincia, passa quasi inosservata.
Mi ricorda tanto un’altra storia, per certi aspetti parallela e convergente, ovverosia la notizia del rigetto delle domande d’insinuazione al passivo fallimentare della “Girgenti Acque”, presentate dagli ex commissari prefettizi Giuseppe Dell’Aira e Gervaso Venuti. Il motivo di esclusione, da parte della curatela, è stato pesantissimo: Mala gestio nella conduzione della società fallita e comunque l’eventuale credito non sarebbe spettante dovendosi ritenere lo stesso estinto per compensazione con il credito risarcitorio spettante al fallimento”.
Per farla breve e senza tanti inutili tecnicismi, i soggetti in questione (commissari prefettizi), dall’analisi fatta dalla curatela, hanno amministrato male creando un danno (alla collettività) con effetto risarcitorio, la cui quantificazione andrebbe a compensarsi con le avanzate pretese creditorie. Per dirla volgarmente chi ha avuto, ha avuto e chi ha dato, ha dato, scurdammuce ‘o passato.
È mai possibile che restiamo sempre fermi a Napoli? (simme a Napule paisà).
L’Organo tecnico (curatela) all’epoca si è pronunciato, sulla scorta, si presume, di evidenze documentali, sulla mala gestione, tanto da parlare di effetto risarcitorio, per poi concludere: “Nulla ti devo perché nulla tu devi”.
Non sarebbe stato più corretto, in presenza di mala gestione, interessare le competenti autorità per chiedere conto e ragione di questa vera o presunta mala gestione?
Passano gli anni, cambiano gli uomini, le sigle, gli organismi, ma il bidone di plastica, per il rifornimento idrico, resta sempre in prima linea.
Questo accadeva all’incirca tre anni fa e già a quell’epoca era facile considerare - come in effetti osservavo - che il nuovo organismo AICA, subentrato a Girgenti Acque, sarebbe stato anch’esso destinato al fallimento.
Quanto precede, sulla scorta di semplici considerazioni e senza necessità di scomodare l’esperto di diritto penale dell’economia, il grottese di sola nascita Gian Gaetano Bellavia.
Non è stato certo un esempio di alta economia pagare 15.000 euro al mese (180 mila l’anno) di affitto del ramo di azienda della ex Girgenti Acque il cui valore è stato stimato in incirca 300 mila euro. Sarebbe come dire: pago 5.000 euro di affitto al mese (60 mila l’anno) per un appartamento che ne vale appena 100 mila. Poco importa se in meno di due anni avrei potuto ammortizzare l’intero costo dell’eventuale acquisto; però - e qui la grande trovata - pago solo l’affitto.
Non c’è da meravigliarsi più di tanto, basta guardare le così dette cartolarizzazioni per rendersi conto di come agisce la pubblica amministrazione: da massaia svogliata!
Così come l’anomalo rapporto tra il capo d’accusa, uno dei tanti, formulati dalla Procura nei confronti del Sig. Marco Campione, sui costi fittizi, finalizzati agli aumenti tariffari e la gestione dei commissari prefettizi che di quei costi artificiosi non ha mai tenuto conto.
Ci si poneva e ci si pone la domanda: se la Procura ha ragione e le tariffe (più care d’Italia) sono state il frutto di brogli contabili con costi inesistenti, eliminandoli - allora da parte dei commissari, oggi dai super tecnici del CdA di AICA - senza ritocchi alle tariffe (uguali a prima), in bilancio non si sarebbe e non si dovrebbe ottenere se non l’utile, almeno il pareggio?
Nulla di tutto questo.
Il risultato della gestione commissariale: la dichiarazione di fallimento; quella degli amministratori di AICA: una pre-dichiarazione di fallimento.
Non è certo piacevole essere profeta di sventure, ma era abbastanza prevedibile che anche AICA fosse destinata al fallimento.
Stupisce, tra l’altro, la disponibilità degli attuali amministratori a farsi da parte in previsione di una gestione commissariale, cioè pre-fallimentare.
La disponibilità degli amministratori ad abbandonare (non trovo altro termine) e fare posto al Commissario straordinario non sarà forse collegata a una richiesta di liquidazione milionaria come avviene in tutte le aziende a partecipazione pubblica fallite?
Ma i sindaci in tutto questo che fanno? Sono totalmente indenni da colpe?
Al tempo di Girgenti Acque i sindaci hanno approvato tariffe frutto di brogli contabili (costi inesistenti), al tempo di AICA mantengono le stesse tariffe e approvano bilanci in squilibrio finanziario.
Ci si chiede: ma quando si riuniscono, di che cosa parlano? Sicuramente di gettoni di presenza e rimborso spese; piccoli affluenti del grande fiume del fallimento.
Sarebbe ora di ammettere che la legge Galli, almeno in Sicilia, è stata un fallimento.
Sarà stato il frutto delle aspettative della nuova legge che l’allora Sindaco del Comune di Grotte è stato, se non il primo, almeno uno dei primi a cedere le reti a Girgenti Acque?
Lo stesso, oggi, dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ammettere se non pubblicamente almeno in confessionale: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa.

Quale soluzione?
Sarà controcorrente ma i fatti dimostrano che la migliore gestione resta quella comunale, pubblica ma circoscritta all’ambito municipale, che all’evidenza conferma il detto: si stava meglio quando si stava peggio
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Armando Caltagirone
9 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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08/06/2025

Culti. "Voce fuori dal coro"; del pastore Giuseppe Infantino

 

Pastore Giuseppe Infantino
Past. Infantino

Riflessione del pastore Giuseppe Infantino, titolare della Chiesa Evangelica "L'Eterno Nostra Giustizia" (Piazza Umberto I, Grotte).

*****

Ho iniziato a suonare la chitarra qualche anno prima che gli accordatori elettrici diventassero popolari. Questo mi ha costretto a imparare ad accordare il mio strumento "a orecchio".
Il modo in cui lo facevo era confrontare il suono della mia chitarra con quello di uno strumento accordato, che fosse un pianoforte o un'altra chitarra.
Dovevo far suonare lo strumento accordato, poi il mio strumento e confrontare il suono. Se il mio strumento non suonava uguale a quello accordato, dovevo apportare delle modifiche per ottenere lo stesso risultato.

Pastore Giuseppe Infantino
(Pastore Giuseppe Infantino)

Il processo veniva ripetuto tutte le volte necessarie finché non suonavano esattamente uguali.
Questo mi ha aiutato molto a sviluppare il mio orecchio perché dovevo costantemente confrontare ciò che era intonato e ciò che era stonato, cioè ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Ciò mi ha portato a riflettere sulla mia vita e su come migliorarla.
Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnarci la verità e per farci riconoscere ciò che non va nella nostra vita, per correggerci quando sbagliamo e per insegnarci come fare ciò che è giusto. Dio la usa per preparare e rendere capaci i suoi fedeli di compiere ogni opera buona” (2 Timoteo 3:16-17).
La Parola di Dio è lo strumento che mi suggerisce la nota giusta da riprodurre nella mia vita. Devo confrontarmi costantemente con essa e apportare le modifiche necessarie affinché la mia vita sia in sintonia con la Sua Verità.
Quando è stata l'ultima volta che hai letto la Bibbia con un cuore disposto a lasciarsi trasformare dalla sua Verità?
Quando è stata l’ultima volta che hai potuto sorridere di soddisfazione confrontando un aspetto della tua vita con la Parola di Dio e scoprendo che “suonavano uguali”?
Il tempo dedicato alla lettura personale della Bibbia è il momento migliore affinché lo Spirito Santo possa apportare profonde trasformazioni nella nostra vita, così che possiamo essere “in sintonia con Dio”.
Il brano di Luca 17:11-19 (i dieci lebbrosi) ci aiuta ad esplorare l'importanza della fede, dell'obbedienza e della gratitudine nel rapporto con Dio, nonché il contrasto tra fede e ingratitudine.
In sostanza, la storia evidenzia come la fede e l'obbedienza possano portare alla guarigione, mentre la mancanza di gratitudine può allontanare da Dio.
Sulla strada per Gerusalemme, Gesù incontrò dieci lebbrosi che, vedendolo, gridarono a Lui per essere guariti. Gesù ordinò loro di presentarsi ai sacerdoti per essere dichiarati puri e, mentre andavano, furono guariti.
La storia dei lebbrosi ci insegna che la fede è fondamentale. La fede non è solo una convinzione, ma un'azione che ci porta ad avvicinarci a Dio. I lebbrosi credevano che Gesù avesse il potere di guarirli e questa fede li spinse ad avvicinarsi a Lui e a obbedire alle sue istruzioni.
L'obbedienza è il secondo passo fondamentale. Gesù disse loro di presentarsi ai sacerdoti, e questo comando fu la chiave della loro guarigione. L'obbedienza non implica solo ascoltare Dio, ma anche agire in base a ciò che Egli ci chiede, indipendentemente da come possa apparire.
I lebbrosi furono guariti mentre andavano a presentarsi ai sacerdoti, dimostrando che la guarigione non era una ricompensa per la loro fede o obbedienza, ma una manifestazione della grazia di Dio.
Questa grazia di Dio è un dono, non qualcosa che possiamo guadagnare con i nostri sforzi o meriti.
Solo uno dei dieci lebbrosi, un samaritano, tornò da Gesù per ringraziarlo. Questo evidenzia l'importanza della gratitudine, che è un riflesso dell'amore e della fede che abbiamo verso Dio. La gratitudine non è solo un'emozione, ma uno stile di vita che ci permette di apprezzare i doni di Dio e di crescere nella nostra relazione con Lui.
I nove lebbrosi che non tornarono sono un invito alla riflessione. L'ingratitudine può essere un ostacolo che ci impedisce di sperimentare la pienezza del nostro rapporto con Dio. Quando dimentichiamo o ignoriamo le benedizioni che Dio ci ha donato, rischiamo di allontanarci da Lui.
La storia dei dieci lebbrosi ci invita a esaminare la nostra vita e a riflettere sulla nostra fede, obbedienza e gratitudine. Fede e obbedienza ci avvicinano a Dio, mentre la gratitudine è un'espressione di amore e gratitudine.
La storia dei dieci lebbrosi ci ricorda l'importanza di vivere una vita piena di fede, obbedienza e gratitudine
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Giuseppe Infantino
8 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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08/06/2025

Informazione. Diritto di critica (del sig. Amedeo Gioia) e diritto di replica (del nostro Direttore)

 

Amedeo Gioia
Amedeo Gioia

Post di Amedeo Gioia
Leggi il post

Un articolo da noi pubblicato ha suscitato l'interesse del sig. Amedeo Gioia, grottese che trascorre parte della propria vita sulla Côte d'Azur (la Costa Azzurra) in Francia, per il quale ha esternato critiche negative, esprimendo il proprio "libero pensiero"; una scelta legittima che - a dimostrazione della nostra imparzialità - riportiamo integralmente senza alcuna modifica sintattica o grammaticale.

Amedeo Gioia
(Amedeo Gioia)

Così "posta" il sig. Gioia:
"la stumpa oggi da organo di Informatione
e' diventato organo politico.
Invece di informare dei contenuti dei quesiti referendari incita ad andare a votare.
Povira Italia chi si misa mali.
Votare,secondo costituzione,e' un diritto non un dovere.
Si vota secondo coscienza non per fare un piacere all'uno o altro partito.
Astenersi rientra tra le facolta' di un uomo libero.
libero pensiero".

Al diritto di critica del signor Amedeo Gioia corrisponde un analogo diritto di replica del nostro Direttore responsabile.

Gentile sig. Gioia,
lei ignora (forse involontariamente, forse no) gli articoli che sono stati pubblicati sui contenuti dei referendum; glieli ricordo:
- Politica. Referendum 2025: al voto su lavoro e cittadinanza; i quesiti e le ragioni del "Sì" e del "No"
https://www.grotte.info/ag/025/Notiziario202505.htm#15.05.25
- Politica. Referendum dell'8 e 9 giugno: come e dove si vota
https://www.grotte.info/ag/025/Notiziario202506.htm#07.06.25 .
Articoli nei quali non si fa "politica" né propaganda per il "Sì" o per il "No".
Quindi, come legge, la stampa - sin dal 15 maggio - ha fatto il suo dovere di informare sui contenuti dei quesiti referendari.
Quanto ad invitare (non "incitare!") ad andare a votare, sarebbe assurdo se facesse il contrario; se - cioè - incitasse (ora sì!) i cittadini a non esercitare il proprio diritto costituzionalmente riconosciuto.
Mi duole informarla che la sua frase "Votare, secondo Costituzione, è un diritto non un dovere" è del tutto errata e fuorviante; il testo corretto dell'articolo 48 della Costituzione italiana recita: "Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico".
Ripeto - se le fosse ancora sfuggito -: "Il suo esercizio È DOVERE CIVICO".
L'ultimo articolo giornalistico, al quale presumibilmente lei fa riferimento, è un invito ad esercitare un proprio "diritto" democratico.
Non vi è alcuna annotazione negativa nei confronti di quanti decidono di non recarsi alle urne.
"Ignorare le urne significa rinunciare a esercitare la propria sovranità, lasciando che siano altri a decidere per noi".
Lei - ho modo di ritenere, dal tenore del suo post - è tra quelli che rinuncia a esercitare la sua sovranità, lasciando che altri decidano al suo posto.
Ne ha pieno diritto.
Così come avrà sempre pieno diritto di continuare a lamentarsi delle decisioni che altri continueranno a prendere al posto suo, quando lei avrà deciso di "non decidere".
Un cordiale saluto
. 
  
Carmelo Arnone
8 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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09/06/2025

Politica. Referendum 2025: dati di affluenza alle urne alle ore 15.00 di lunedì 9 giugno

 

Referendum 2025: al voto su lavoro e cittadinanza; i quesiti e le ragioni del "Sì" e del "No"
Manifesto

Domenica 8 e lunedì 9 giugno l’Italia è chiamata alle urne per esprimersi su cinque referendum abrogativi, che riguardano il mondo del lavoro e le norme sulla cittadinanza i suoi rappresentanti al Parlamento europeo.

(Vedi i risultati dei referendum a Grotte >>>)

Dati relativi al Comune di Grotte.
Aventi diritto al voto per i Referendum 2025: 4225 elettori (1988 uomini e 2237 donne).

Affluenza alle urne:
- alle ore 15.00 di lunedì 9 giugno - chiusura delle urne - hanno votato 1022 elettori (484 uomini e 538 donne), pari al 24,19% degli aventi diritto;
- alle ore 23.00 di domenica 8 giugno hanno votato 727 elettori, pari al 17,21% degli aventi diritto;
- alle ore 19.00 di domenica 8 giugno hanno votato 444 elettori, pari al 10,51% degli aventi diritto;
- alle ore 12.00 di domenica 8 giugno hanno votato 138 elettori, pari al 3,27% degli aventi diritto.

Si ringrazia il personale dell'Ufficio Elettorale del Comune di Grotte per la disponibilità e collaborazione
.  
  

Redazione
9 giugno 2025
  


 

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08/06/2025

Politica. Il voto: un diritto conquistato con il sangue, un dovere per la democrazia

 

Il voto: un diritto conquistato con il sangue, un dovere per la democrazia
Diritto di voto

Nei giorni di domenica 8 e lunedì 9 giugno l'Italia è chiamata alle urne per i referendum abrogativi. Un momento nel quale esercitare uno dei diritti più preziosi di ogni cittadino: il diritto di voto. Troppo spesso questo diritto viene considerato un'opportunità come tante altre, un mero adempimento burocratico. In realtà il voto è la pietra angolare della nostra democrazia, un privilegio conquistato a caro prezzo e un dovere civico fondamentale, soprattutto in occasioni cruciali come i referendum abrogativi.

Il voto: un diritto conquistato con il sangue, un dovere per la democrazia
(Esprimi il tuo diritto di voto)

Non dobbiamo mai dimenticare che il suffragio universale, l'opportunità per ogni cittadino maggiorenne di esprimere la propria preferenza, non è stato un dono. È stato il frutto di lotte sanguinose, di sacrifici e di vite spezzate. Secoli di storia sono stati scanditi dalla rivendicazione di questo diritto: dalle prime timide aperture a pochi privilegiati, alle lotte per l'estensione del voto a tutti gli uomini, fino alla battaglia decisiva per il suffragio femminile, conquistato in Italia solo nel 1946.
Migliaia di persone hanno sofferto, sono state imprigionate e sono morte per garantire a ciascuno di noi la possibilità di influenzare il destino della nazione attraverso la scheda elettorale. Ogni voto che non viene espresso è, in un certo senso, un tradimento di quel sacrificio.
Il referendum abrogativo, in particolare, rappresenta uno degli strumenti più diretti e potenti di democrazia partecipativa.
Non si tratta di scegliere un rappresentante, ma di esprimere direttamente la propria volontà su una legge esistente, decidendo se mantenerla o abrogarla.
È l'espressione più pura del principio di sovranità popolare, sancito dalla nostra Costituzione: "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
Attraverso il referendum il popolo non delega ma agisce.
In questo contesto, il raggiungimento del quorum assume un'importanza cruciale. Per la validità di un referendum abrogativo in Italia, è necessario che vi partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto, ovvero il 50% più uno degli elettori. Se il quorum non viene raggiunto, la consultazione referendaria non è valida e la legge rimane in vigore, anche se la maggioranza dei voti espressi fosse a favore dell'abrogazione.
In questa prospettiva il quorum diviene un vero e proprio ostacolo all'esercizio della sovranità popolare, un meccanismo che, lungi dal rafforzare la democrazia, ne mina le fondamenta in diversi modi.
In primo luogo perché limita il diritto di chi ha effettivamente espresso la propria volontà.
Quando milioni di cittadini si recano alle urne, dedicano tempo e attenzione al tema referendario, e votano con convinzione per l'abrogazione di una legge, può accadere che a causa dell'astensione di una fetta considerevole dell'elettorato i voti di queste persone vengano di fatto annullati.
La loro partecipazione, il loro sforzo civico, non producono alcun effetto concreto.
In secondo luogo il quorum trasforma l'ignavia o la disinformazione in un potente strumento di boicottaggio.
Non è necessario che un fronte politico si schieri apertamente contro un referendum per farlo fallire; basta che promuova l'astensione. Quanti non hanno interesse, non sono informati o semplicemente non vogliono assumersi la responsabilità di una scelta, contribuiscono in modo significativo al mancato raggiungimento del quorum.
La loro "non-decisione" diventa una decisione di fatto, favorendo lo status quo. In questo modo, l'astensione, che dovrebbe essere un fatto privato e individuale, si carica di un significato politico collettivo, quasi un "voto di non partecipazione" che vanifica gli sforzi di chi, invece, desidera un cambiamento. Il silenzio di molti può così sovrastare la voce di chi ha scelto di esprimersi.
In ultima analisi, il requisito del quorum può amplificare indebitamente il potere di chi è al governo.
Una campagna per l'astensione, talora sottile e non dichiarata ma spesso aperta e sfacciata, può essere estremamente efficace. Non si richiede un confronto diretto con sugli argomenti oggetto dei referendum, ma semplicemente si fa leva sulla stanchezza, la disinformazione o l'apatia degli elettori.
In questo scenario, il quorum si trasforma in un un'arma nelle mani del potere costituito per bloccare iniziative popolari che potrebbero andare contro i suoi interessi. Si passa da una democrazia in cui la maggioranza dei voti decide, a una in cui la minoranza più astuta o disinteressata può bloccare il processo democratico.
In sintesi, il quorum si traduce in una limitazione della democrazia diretta, premiando l'astensione e rafforzando il potere di chi ha interesse a mantenere inalterato l'assetto normativo.
Andare a votare, quindi, non è solo un diritto, ma un dovere civico.
È un gesto di responsabilità verso il passato, per onorare chi ha lottato per la nostra libertà, e verso il futuro, per contribuire a costruire una società più giusta e democratica.
Ogni voto conta, ogni preferenza espressa o non espressa ha un peso.
Ignorare le urne significa rinunciare a esercitare la propria sovranità, lasciando che siano altri a decidere per noi
.
Domenica 8 e lunedì 9 giugno, recarsi alle urne non è solo un atto formale, ma un'affermazione di cittadinanza attiva.
È l'occasione per dare voce alla nostra sovranità popolare e per decidere direttamente sulla validità di una legge che impatta sulla nostra vita.
Non lasciamo che il sacrificio di chi ci ha preceduto sia vano: esercitiamo il nostro diritto di voto, per la nostra democrazia, per il nostro futuro
. 
  
Carmelo Arnone
8 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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07/06/2025

Attualità. Referendum: "Cittadini degni del Vangelo"; di don Carmelo La Magra

 

Carmelo La Magra
Carmelo La Magra

La riflessione di don Carmelo La Magra, parroco a Racalmuto (già parroco di Lampedusa), sulle consultazioni referendarie dell'8 e 9 giugno 2025.

*****

Riguardo ai referendum di questi giorni vorrei ricordare che da cittadini è legittimo non andare a votare, è legittimo andare e votare liberamente sì o no.
Per quanto riguarda le persone che si definiscono credenti e cristiane, vorrei sottolineare che a noi non basta ciò che è legittimo ma la nostra riflessione va fatta su ciò che è evangelicamente giusto, così da comportarci, come l'apostolo Paolo di ricorda, da "cittadini degni del Vangelo" (Fil 1,27).
Affinché le nostre scelte siano evangelicamente degne non devono basarsi su opportunismi, vantaggi personali o di categoria; da cristiani siamo chiamati a metterci nei panni dell'altro e a pensare come le nostre scelte influiscano sulla vita, il presente e il futuro di ogni persona.
Il mio sì, il mio no o la mia astensione quale ripercussione avrà sulla vita dell'altro?
Questo è votare "secondo coscienza" e non un'espressione per dire: faccio come mi pare.

        

 

   

Don Carmelo La Magra
 

 

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07/06/2025

Teatro. Claudia Palermo e Nicola Fabbri ci guidano "Into the wild" con "L'ultima alba"

 

Claudia Palermo e Nicola Fabbri ci guidano "Into the wild" con "L'ultima alba"
Palermo e Fabbri

Claudia Palermo e Nicola Fabbri ci guidano "Into the wild" con "L'ultima alba"
Locandina

Claudia Palermo
Claudia Palermo

A Bologna sarà messo in scena uno spettacolo teatrale che promette di emozionare e far riflettere: martedì 17 giugno 2025, alle ore 21.00, presso il Centro Sociale della Pace in Via del Pratello 53, andrà in scena "L'ultima alba", una produzione del Teatro della Rabbia.

Claudia Palermo e Nicola Fabbri
(Claudia Palermo e Nicola Fabbri)

Prenderà vita sul palcoscenico la storia di "Into the Wild", avventura di Chris McCandless, il giovane che scelse di abbandonare la civiltà per immergersi nella natura selvaggia dell'Alaska. Lo spettacolo, liberamente ispirato al celebre romanzo di Jon Krakauer, promette un viaggio coinvolgente, per tutti coloro che desiderano immergersi in una delle storie più affascinanti e controverse degli ultimi decenni.

Claudia Palermo e Nicola Fabbri ci guidano "Into the wild" con "L'ultima alba"
(Locandina)

"Into the Wild" narra la vera storia di Christopher McCandless, un giovane brillante e appena laureato che, in reazione al materialismo e alle ipocrisie della società contemporanea, decide di abbandonare la sua vita agiata, donare i suoi risparmi e intraprendere un viaggio in solitaria attraverso gli Stati Uniti, con l'obiettivo finale di raggiungere l'Alaska e vivere in completo isolamento.
Durante il suo percorso, incontrerà diverse persone che influenzeranno la sua visione del mondo e lo aiuteranno in vari modi. McCandless, che si ribattezza "Alexander Supertramp", sogna una vita autentica e selvaggia, lontana dalle convenzioni.
Il suo viaggio si conclude tragicamente nell'entroterra dell'Alaska, dove viene ritrovato morto per fame e intossicazione da semi velenosi, in un autobus abbandonato che aveva usato come rifugio.
La sua storia ha sollevato dibattiti sulla natura dell'avventura, il rifiuto della società e il significato della vera libertà.
"L'ultima alba" è uno spettacolo di Antonio Koch del quale i ruoli principali sono interpretati da Claudia Palermo e Nicola Fabbri.
Le musiche originali che accompagneranno gli spettatori in questo intenso viaggio sono state composte da Roberto Passuti, mentre la regia è affidata a Francesca Migliore.
Assistere a " L'ultima alba " darà la possibilità di immergersi in un'esperienza teatrale che porterà a riflettere sui grandi temi della libertà, della natura e del senso della vita. L'appuntamento è per martedì 17 giugno 2025, alle ore 21.00, a Bologna, presso il Centro Sociale della Pace
. 
  
Carmelo Arnone
7 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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07/06/2025

Politica. Convegno su "L'impegno dei cattolici in politica"; l'on. Decio Terrana relatore a Grosseto

 

Convegno su "L'impegno dei cattolici in politica"; l'on. Decio Terrana relatore a Grosseto
Locandina

Il Responsabile Nazionale Enti Locali dell’Unione di Centro, on. Decio Terrana, interverrà venerdì 13 giugno a Grosseto al convegno organizzato dall’Associazione Etica e Valori Cristiani su “Dottrina Sociale della Chiesa e Impegno dei Cattolici in Politica”.

Convegno su "L'impegno dei cattolici in politica"; l'on. Decio Terrana relatore a Grosseto
(Locandina)

La manifestazione si terrà alle ore 16.00 presso la Sala Pegaso 2 del Palazzo della Provincia di Grosseto in Piazza Dante, 35.
Assieme ad associazioni cristiane e di carattere sociale - dichiara l’on. Terrana - discuteremo della fondamentale importanza della dottrina sociale della Chiesa nella Società di ieri e di oggi e di come sia opportuno un impegno dei Cattolici in Politica per riportare al centro della discussione politica i nostri valori non negoziabili”.
L’on. Decio Terrana, che ha anche pubblicato un testo intitolato “L’Impegno dei Cattolici in Politica - Un’alleanza per il futuro dell’Italia”, già da tempo sostiene la necessità di riunire tutte le associazioni e le sigle Cattoliche in un unico movimento moderato che possa portare avanti i valori della Dottrina Sociale della Chiesa.
Sono ormai note a tutti le cifre sull’astensionismo dal voto e sull’assenza di un’area moderata che possa portare avanti i valori della Dottrina Sociale della Chiesa. Dobbiamo fare fronte comune - conclude Terrana - e riunire tutte le forze per poter rilanciare un’azione politica che metta al centro l’uomo e la donna, la famiglia e quei valori che da sempre hanno caratterizzato la nostra società e fatto dell’Italia la quinta potenza mondiale
.
  
Redazione
7 giugno 2025   
  

 

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07/06/2025

Pittura. Antonio Pilato espone a Terni, nella mostra d'arte contemporanea "Opera con vista"

 

Antonio Pilato espone a Terni, nella mostra d'arte contemporanea "Opera con vista"
Locandina

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Dal 6 al 16 giugno 2025, la città di Terni è il palcoscenico di un appuntamento artistico di rilevanza: "Opera con Vista", una mostra d'arte contemporanea che trova dimora nelle sale del Museo Diocesano e Capitolare, in Via XI Febbraio n° 4. L'esposizione, curata da Stefania Pieralice, offre al pubblico un'ampia finestra sulle espressioni più attuali dell'arte, con la partecipazione di numerosi artisti provenienti da diverse nazioni.

Antonio Pilato espone a Terni, nella mostra d'arte contemporanea "Opera con vista"
(Locandina)

La presentazione ufficiale della mostra si terrà venerdì 7 giugno alle ore 16.30. Successivamente l'accesso sarà libero a tutti i giorni, dalle 14.30 alle 19.30, con l'unica eccezione di domenica 15 giugno, giorno di chiusura.
"Opera con Vista" si inserisce nel contesto della "Triennale dell'Immagine / Prima Tappa", suggerendo un percorso espositivo che si snoderà attraverso diverse sedi e momenti, testimoniando la vitalità del panorama artistico contemporaneo.
Il progetto si avvale del patrocinio del Comune di Terni, a sottolineare il riconoscimento e il supporto istituzionale a questa iniziativa culturale.
Il catalogo della mostra, prezioso strumento per approfondire le tematiche e le poetiche degli artisti, conterrà interventi di Daniele Radini Tedeschi e Anselm Jappe, voci autorevoli nel campo della critica d'arte e della filosofia. La collaborazione con Remo Carradori per la parte legata alla comunicazione visiva completa il quadro di un evento curato nei minimi dettagli.
La lista degli artisti partecipanti è ricca e diversificata, includendo nomi come Antonio Pilato, Sabrina Aureli, Marco Bertocchi, Roberto Bedani, Andrea Boldrini, Eva Bressaus, Anna Maria Calamandrei Santi, Franco Carletti, Remo Carradori, Luca Cecioni, David Casapi, Jeremiah Chechik, Fernando M. Diaz, Henrique Dória, DRO (Duilio De Rosa), Ludovica Emme, Cori Fallani, Manuela Figueiredo, Antonio Franchi, Carlo Frisardi, Vincenzo Gavuzzo, Sergio Gardossi, Maria Ginzburg, Rosangela Giusti, Martin Groen, ADGART (Antonello Diodato Guardigli), Monika Hartl, Dr. Sheragal Hassan, Richard Janssens, Saverio Magno, Piero Maso, Alexandra Maso, CFM (Christoph Felix Maier), Agnieszka Mazek, Alessandro Medori (Alessandro Meddi), Anna Montaroro, Silvia Nencioni, Paweł Opęchowski, Elisabetta Piloni, Ilaria Risica, Horst Schlethner, Maurizio Setti, Mayada Shibbir, Chun Suk Yun, Claudio Vergnani, Mario Viezzoli, Alessandra Vinotto, NATI (Anastasia Yanchuk).
Questa collettiva si propone come un punto di riferimento per l'arte contemporanea a Terni, offrendo ai visitatori l'opportunità di immergersi in una pluralità di linguaggi espressivi e di confrontarsi con le visioni di artisti di calibro nazionale e internazionale.
La forte denuncia sociale è il tema cardine dei quadri di Antonio Pilato, in cui è evidente l'influenza degli scrittori e dei filosofi che hanno fatto parte della sua formazione umanistica. Lo sfondo nero, emblema di paura e smarrimento, la sezione rossa, che evoca la forza della speranza, e la traccia schematica color bianco dello squalo fanno da scenario a immagini cariche di naturale simbologia, espressione di pensieri più personali dell'artista. Col suo occhio fortemente acuto e critico rappresenta degli squali, i più prepotenti e feroci, che distruggono l'umanità oppressa e le sue bellezze. Quella di Antonio Pilato è un'arte originale ed autentica, che possiede una violenza critica e che acclama a gran voce i sentimenti di giustizia
.
  
Redazione
7 giugno 2025   
  

 

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07/06/2025

Politica. Referendum dell'8 e 9 giugno: come e dove si vota

 

Referendum 2025: al voto su lavoro e cittadinanza
Referendum

 

Nei giorni di domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025 gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su cinque referendum abrogativi, che riguardano il mondo del lavoro e le norme sulla cittadinanza.

Referendum 2025: al voto su lavoro e cittadinanza
(Referendum 2025)

Si vota domenica 8 giugno dalle 07.00 alle 23.00 e lunedì 9 giugno dalle 07.00 alle 15.00.
Dove si vota?
L'indirizzo della scuola ed il numero del seggio dove votare sono scritti sulla prima pagina della tessera elettorale.
Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo il completamento delle operazioni di votazione e di riscontro delle persone che hanno votato.
Per esercitare il diritto di voto occorre presentarsi con un documento d’identità e con la tessera elettorale.
In caso di esaurimento degli spazi, furto o smarrimento della tessera o mancata ricezione della stessa è possibile chiederne il duplicato presso l'Ufficio elettorale del Comune che rimarrà aperto per tutta la durata della consultazione referendaria.
Per i Referendum popolari abrogativi si vota tracciando sulla scheda con la matita un segno (di solito una "X") sulla risposta prescelta e, comunque, nel rettangolo che la contiene:
- tracciando un segno sul “SÌ” si esprime la volontà di ABROGARE il testo della norma sottoposta a Referendum;
- tracciando un segno sul “NO” si esprime la volontà di NON ABROGARE il testo della norma sottoposta a Referendum.
Qui le istruzioni per le operazioni degli uffici di sezione.

Di seguito il contenuto dei cinque quesiti referendari, semplificato rispetto al testo che verrà proposto sulle schede di votazione.

1) Licenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti: si chiede l'abrogazione di parti del Decreto Legislativo n. 23/2015, che disciplina il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, introdotto dal Jobs Act. L'obiettivo è modificare le regole sui licenziamenti illegittimi (leggi il facsimile della scheda).

2) Piccole imprese e indennità di licenziamento: il secondo quesito riguarda l'abrogazione parziale delle norme relative all'indennità di licenziamento nelle piccole imprese, con l'intento di garantire maggiori tutele ai lavoratori (leggi il facsimile della scheda).

3) Contratti a termine: questo referendum propone l'abrogazione parziale delle norme sull'apposizione di termine ai contratti di lavoro subordinato, mirando a ridurre la precarietà (leggi il facsimile della scheda).

4) Responsabilità solidale negli appalti: questo quesito chiede di modificare le norme che regolano la responsabilità negli appalti, in modo da estendere la responsabilità anche all'impresa committente in caso di infortuni sul lavoro (leggi il facsimile della scheda).

5) Cittadinanza italiana: l'ultimo quesito riguarda la riduzione da 10 a 5 anni del periodo di residenza legale necessario per richiedere la cittadinanza italiana per i cittadini stranieri extracomunitari maggiorenni (leggi il facsimile della scheda).

Per la validità dei referendum è necessario che si rechi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto.
Questi referendum rappresentano un momento cruciale per la democrazia partecipativa, offrendo ai cittadini la possibilità di incidere direttamente sulle leggi che regolano aspetti fondamentali della vita sociale ed economica del Paese
. 
  
Carmelo Arnone
7 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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06/06/2025

Sanità. Registro Tumori ad Agrigento: Grotte nella media provinciale

 

Registro Tumori ad Agrigento: Grotte nella media provinciale
Numeri del cancro

Registro Tumori ad Agrigento: Grotte nella media provinciale
Mappa del rischio
 

Un passo fondamentale nella lotta contro il cancro è stato compiuto in provincia di Agrigento con l'introduzione del Registro Tumori provinciale.
Questo strumento epidemiologico, atteso da tempo, fornirà una mappatura dettagliata dell'incidenza delle patologie oncologiche e dei tassi di mortalità sul territorio, offrendo una base dati essenziale per future strategie sanitarie.
Il report inaugurale, che copre il periodo 2011-2019, è stato frutto del lavoro dell'Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Trapani e presentato presso l'aula consiliare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il Sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, ha commentato i dati specifici relativi al suo Comune, sottolineando l'importanza di queste informazioni per una comprensione più approfondita della realtà epidemiologica locale: "Questi dati sono di vitale importanza e ci permettono di avere un quadro chiaro della situazione nel nostro territorio".
Analizzando le schede relative al Comune di Grotte, è emerso che non si riscontra un rischio di incidenza tumorale significativamente diverso rispetto alla media provinciale, sia per gli uomini che per le donne.
Nello specifico, il Comune di Grotte registra una media di 29 nuove diagnosi di tumore all'anno. Attualmente, il numero di individui affetti da patologie oncologiche si attesta a 210, mentre i decessi correlati sono 14.
In chiusura, il sindaco Provvidenza ha ribadito l'importanza cruciale della prevenzione primaria e degli screening regolari, quali strumenti imprescindibili per la diagnosi precoce e la gestione della malattia
. 
  

Redazione
6 giugno 2025    
  

 

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06/06/2025

Politica. Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi

 

Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi
Guarda il video

Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi
Locandina

Domenica 1 giugno 2025, alle ore 18.30 nella Piazzetta Mancuso (accanto Piazza Marconi) a Grotte, si è tenuto un incontro dedicato ai referendum dei prossimi domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, e all'importanza del suffragio (guarda il video).

Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi
(Guarda il video)

L'iniziativa ha visto la partecipazione di due relatori: Stefano Lombardo, in qualità di Rappresentante della Consulta Giovanile di Grotte, e Alfonso Buscemi, Segretario Generale della CGIL di Agrigento.
A portare i saluti anche il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza e il Segretario del Circolo PD di Grotte Antonio Salvaggio.
La manifestazione si è inserita in un contesto più ampio di discussione sui valori fondamentali che si intendono promuovere e difendere attraverso il voto. I pilastri su cui si basa questa consultazione referendaria, come evidenziato nel manifesto dell'iniziativa, sono: lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza e democrazia. Questi temi rappresentano il cuore del messaggio che si è voluto veicolare, invitando i cittadini a esprimere la propria preferenza referendaria con una forte consapevolezza.
Nel video, la ripresa dell'incontro
- guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info").
       
Redazione
6 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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06/06/2025

Scuola. L'Istituto comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto festeggia i campioni di matematica

 

L'Istituto comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto festeggia i campioni di matematica
Premiazione

L'Istituto comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto festeggia i campioni di matematica
Attestato

Semifinale dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici
La Semifinale

 

Un’atmosfera di grande soddisfazione ha pervaso l'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto-Grotte-Comitini, che nella mattinata di sabato 5 giugno ha ospitato la cerimonia di premiazione degli studenti protagonisti dei prestigiosi Giochi Matematici dell’Università "Bocconi". La dirigente scolastica, prof.ssa Carmela Campo, non ha nascosto il suo entusiasmo, sottolineando l'importanza di questi successi per l'intera comunità scolastica.
La prof.ssa Carmela Campo ha consegnato personalmente gli attestati agli alunni, i cui risultati ottenuti, sia nei "Giochi d’Autunno" che nella Semifinale regionale e nella Finale nazionale, dimostrano la loro dedizione e il loro talento. Questo traguardo non è solo una vittoria per i singoli partecipanti, ma un motivo di profonda soddisfazione per tutto l'istituto, che vede riconosciuto l'impegno profuso nell'offrire opportunità di crescita e stimolo ai ragazzi.

Semifinale dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici
(Semifinale dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici)

Il successo dei giovani matematici è frutto di un lavoro di squadra guidato con passione dalla prof.ssa Carmela Figliola, coordinatrice del progetto. La sua dedizione e la sua capacità di motivare gli alunni sono state fondamentali per raggiungere questi importanti traguardi. Il progetto è un esempio tangibile di come la collaborazione e la sinergia all'interno del corpo docente possano fare la differenza; il percorso dei ragazzi è stato costantemente supportato dall'impegno e dalla professionalità di tutti i docenti di matematica dell'Istituto, che hanno lavorato in stretta collaborazione con la prof.ssa Figliola, preparando gli studenti e accompagnandoli nelle varie fasi della competizione. La loro dedizione è stata cruciale per permettere ai giovani talenti di esprimere al meglio le proprie capacità.
La cerimonia ha celebrato i successi ottenuti in diverse fasi: dai "Giochi d'Autunno", che hanno visto la partecipazione di tutti gli studenti dell'Istituto il 13 novembre, sino alla Semifinale regionale di Gela e, per i più meritevoli, alla Finale nazionale di Milano.
Di seguito i nomi di tutti gli studenti premiati.

Per i "Giochi d’autunno":
Categoria CE (4^ elementare)
1° classificato: Giovanni Arnone (4^ C, Primaria plesso “Sciascia” di Grotte) - nella foto a lato, di LB -
2° classificato: Marco Vaccarello (4^ A, Primaria plesso “Roncalli” di Grotte)
3^ classificata: Giuditta Pomo (4^ A, Primaria plesso “Roncalli” di Grotte)
Categoria CM (5^ elementare)
1° classificato: Calogero Pavone (5^ A, Primaria plesso “Ciranni” di Comitini)
2° classificato: Alex Valenti (5^ A, Primaria plesso “Ciranni” di Comitini)
3^ classificata: Carlotta Cirino (5^ A, Primaria plesso “Roncalli” di Grotte)
Categoria C1 (1^ e 2^ media)
1^ classificata: Maria Francesca Culmo (2^ B, Secondaria di I grado plesso “Orlando” di Grotte)
2° classificato: Simone Cacciatore (2^ B, Secondaria di I grado plesso “Orlando” di Grotte)
3° classificato: Calogero Croce (2^ B, Secondaria di I grado plesso “Orlando” di Grotte)
Categoria C2 (3^ media)
1° classificato: Davide Cacciatore (3^ A, Secondaria di I grado plesso “Orlando” di Grotte)
2^ classificata: Sofia Grassagliata (3^ A, Secondaria di I grado plesso “Orlando” di Grotte)
3° classificato: Daniele Buscarino (3^ B, Secondaria di I grado plesso “D’Asaro” di Racalmuto)

Alla Semifinale regionale (svolta il 15 marzo a Gela) hanno partecipato con merito:
- dal plesso “D’Asaro” di Racalmuto, Angelo Vinci (1^ A), Alessio Maria Di Marco (2^ B), Nicolò Manta (2^ B), Ania Carrubba (2^ C), Angelica Spalanca (2^ C), Angelica Conti (3^ A), Angelo Curto (3^ A), Ginevra Cardillo (3^ A), Mariachiara Salvo (3^ A), Daniele Buscarino (3^ B), Emanuele Tirone (3^ B), Noemi Craparo (3^ B), Carlotta Marchese (3^ C);
- dal plesso “Orlando” di Grotte, Simone Cacciatore (2^ B) e Davide Cacciatore (3^ A).

Alla Finale nazionale di Milano (svolta il 10 maggio), l'Istituto ha avuto l'onore di essere rappresentato dagli studenti: Daniele Buscarino (3^ B, plesso “D’Asaro” di Racalmuto) e Simone Cacciatore (2^ B, plesso “Orlando” di Grotte).

Questi risultati non solo valorizzano le eccellenze individuali, ma testimoniano anche la qualità dell'insegnamento e l'ambiente stimolante che l'Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia” offre ai suoi studenti
. 
 

Carmelo Arnone
6 giugno 2025 
© Riproduzione riservata.
  

 

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05/06/2025

Chiesa. Veglia di Pentecoste: un momento di spiritualità con don Sergio Sanfilippo

 

Veglia di Pentecoste: un momento di spiritualità con don Sergio Sanfilippo
Locandina

Sabato prossimo, 7 giugno 2025, la comunità di Grotte si riunirà presso la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo per celebrare la solenne Veglia di Pentecoste. L'appuntamento è fissato per le ore 18.30 e la celebrazione sarà presieduta dal parroco, don Sergio Sanfilippo, in un momento di preghiera e riflessione che affonda le sue radici nelle più antiche tradizioni bibliche e cristiane.

Veglia di Pentecoste: un momento di spiritualità con don Sergio Sanfilippo
(Locandina)

La Veglia di Pentecoste rappresenta uno dei momenti più significativi dell'anno liturgico, un'attesa spirituale della venuta dello Spirito Santo, così come avvenne per gli apostoli riuniti nel Cenacolo. La solennità della Pentecoste è la seconda festa più importante dell'anno cristiano dopo la Pasqua, di cui ne costituisce il compimento.
Le origini della Pentecoste sono narrate in modo vivido nel capitolo 2 degli Atti degli Apostoli. Cinquanta giorni dopo la risurrezione di Gesù, mentre gli apostoli e Maria erano riuniti insieme a Gerusalemme, si verificò un evento straordinario: "...venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro il potere di esprimersi" (At 2,2-4).

Questo evento segnò la nascita della Chiesa, la sua investitura di potere divino per annunciare il Vangelo a tutte le genti. Gli apostoli, prima impauriti e rinchiusi, ricevettero una forza e un coraggio inauditi, iniziando a predicare apertamente la Risurrezione di Cristo, ciascuno nella propria lingua, rendendo il messaggio accessibile a tutti i presenti a Gerusalemme provenienti da diverse nazioni.
Il significato della Pentecoste è molteplice e profondo. In primo luogo, essa celebra la discesa dello Spirito Santo, che continua a operare nella Chiesa e nei cuori dei credenti. Lo Spirito Santo è il Consolatore, il Paraclito, colui che guida, illumina, santifica e dona i suoi carismi per l'edificazione della comunità.
Per la Chiesa, la Pentecoste è un costante richiamo alla sua missione evangelizzatrice. Così come gli apostoli furono inviati nel mondo, anche oggi ogni battezzato è chiamato a essere testimone della fede e portatore di speranza. Lo Spirito Santo dona la forza e la creatività necessarie per affrontare le sfide del mondo contemporaneo e per annunciare il Vangelo in modo autentico e incisivo.
Dal punto di vista ecclesiale, la Pentecoste ribadisce l'universalità della Chiesa, che trascende ogni barriera linguistica e culturale. È un'occasione per riscoprire l'unità nella diversità, frutto dell'azione dello Spirito che unisce tutti i membri del Corpo di Cristo.
La Veglia di Pentecoste nella chiesa Beata Vergine Maria del Monte Carmelo di Grotte sarà un momento in cui l'intera comunità parrocchiale potrà invocare e accogliere con fede il dono dello Spirito Santo, rinnovando l'impegno a vivere la propria fede in modo autentico e a essere segno vivente della presenza di Dio nel mondo. Un momento da non perdere per riscoprire la forza trasformatrice della grazia divina
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Carmelo Arnone
5 giugno 2025 
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05/06/2025

Teatro. Ad Agrigento un omaggio a Michele Guardì; il regista chiude l'8^ stagione del Circolo Empedocleo

 

Ad Agrigento un omaggio a Michele Guardì; il regista chiude l'8^ stagione del Circolo Empedocleo
Locandina

Si chiude con un appuntamento di grande interesse l'ottava stagione del "Teatro da Camera" del Circolo Culturale Empedocleo di Agrigento. Venerdì 20 giugno 2025, alle ore 18.15, il palco del circolo ospiterà una performance artistica intitolata "Piazza Italia Remember?", dedicata alla carriera di Michele Guardì.
Il celebre autore, regista teatrale e televisivo, nonché romanziere e poeta, da oltre cinquant'anni protagonista del panorama culturale italiano, sarà il fulcro di questo sessantunesimo spettacolo messo in scena nella sala teatro dell'Empedocleo. Un traguardo significativo che conferma il Circolo Culturale come un punto di riferimento artistico e culturale per la Città dei Templi.
La presenza del regista Michele Guardì rappresenta un riconoscimento speciale per l’attività che l'Empedocleo porta avanti. L'appuntamento sarà una "azione scenica" che combinerà recitazione, inserti video e musica, offrendo al pubblico un'immersione nelle produzioni letterarie e artistiche di Guardì.
La serata sarà arricchita da una conversazione a cura di Mario Gaziano con lo stesso Michele Guardì, un dialogo che svelerà retroscena e spunti sulla sua lunga carriera. Non mancheranno interventi e recitazioni curate da Giovanni Moscato e Sandro Re, mentre la musica sarà affidata alla partecipazione al pianoforte di Domenico Mannella. La direzione artistica dell'intera stagione è a cura di Giuseppe Adamo e Mario Gaziano.
L'ingresso è gratuito sino ad esaurimento posti
. 
  

Redazione
5 giugno 2025    
  

 

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05/06/2025

Iniziative. A Villa Romana l'11 luglio il Premio "Scala dei Turchi - Dina Rossiello" 2025

 

Pascal Schembri
Pascal Schembri

Attesa per l'edizione 2025 del "Premio Letterario Scala dei Turchi - Dina Rossiello", che si terrà l'11 luglio alle ore 19.00 nella cornice del sito archeologico di Villa Romana, sulla costa di Realmonte. La commissione è già al lavoro, esaminando le numerose opere letterarie pervenute alla "Casa del Libro" di Pascal Schembri, organizzatore dell'evento.
Il "Premio Letterario Scala dei Turchi - Dina Rossiello" nasce con l'intento di celebrare la letteratura e promuovere la cultura in una terra ricca di storia come la provincia di Agrigento. Intitolato a Dina Rossiello compianta coniuge dell'ideatore della manifestazione, il premio si è affermato negli anni come un appuntamento di interesse, capace di valorizzare sia autori emergenti che scrittori già affermati, offrendo loro una vetrina e contribuendo a diffondere il piacere della lettura e la ricchezza del patrimonio culturale.
Pascal Schembri, scrittore italo-francese e anima del premio, ha commentato l'intensa fase di selezione: "In questi giorni siamo impegnati in un'attività serrata, finalizzata a scegliere i destinatari del premio. Anche quest'anno non è facile, perché le varie sezioni ci stanno offrendo un panorama di contenuti davvero ricco e pregevole, tutti di grande interesse".
Schembri ha sottolineato l'importanza di riconoscere il merito sia agli scrittori emergenti che a quelli già consolidati: "Riteniamo che la cultura, di cui Agrigento è da sempre culla, attraverso la lettura possa testimoniare e rafforzare identità, storia, tradizioni e diventare un momento di crescita collettiva, al servizio del bene della società - ha affermato -. Un libro è tutto questo e molto di più. Lettura e scrittura rappresentano un investimento per il futuro di chi c'è, e di chi ci sarà. Il premio letterario Scala dei Turchi promuove lo splendore di questa terra, unitamente al messaggio della letteratura che diviene arte e scienza che racconta la vita e le sue emozioni".
L'appuntamento è fissato per venerdì 11 luglio, quando si scopriranno i vincitori di questa edizione, in una serata di celebrazione della parola scritta e del suo potere di connettere, ispirare e arricchire
. 
  

Redazione
5 giugno 2025    
  

 

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04/06/2025

Politica. Insediamento del Segretario del Circolo PD di Grotte Antonio Salvaggio

 

Insediamento del Segretario del Circolo PD di Grotte Antonio Salvaggio
Guarda il video

Insediamento del Segretario del Circolo PD di Grotte Antonio Salvaggio
Brindisi

Domenica 1 giugno 2025, alle ore 17.00 presso la sede di Via Alfieri, si è svolta la cerimonia di insediamento del nuovo Segretario del Circolo PD di Grotte (guarda il video).

Insediamento del Segretario del Circolo PD di Grotte Antonio Salvaggio
(Guarda il video)

A seguito del risultato delle elezioni che si sono svolte domenica 25 maggio, in occasione del congresso cittadino, è stato proclamato all'unanimità come nuovo Segretario il signor Antonio Salvaggio.
Presenti alla cerimonia di insediamento molti degli storici tesserati del Partito Democratico grottese, tra cui gli ex sindaci Michele Di Mino, Pietro Agnello e Giacomo Orlando.
Nel corso dell'incontro hanno preso la parola il dott. Giacomo Orlando, in qualità di Garante del partito, e il dott. Alfonso Provvidenza, Sindaco di Grotte.
Il nuovo Segretario ha rivolto un saluto e un ringraziamento per il lavoro svolto al Segretario uscente Lillo Picone, ha annunciato alcune linee programmatiche del Circolo, nonché la direzione d'inclusione che è stata riassunta nella frase: "Ascoltare tutti e decidere insieme".

Nel video, la ripresa della
cerimonia
- guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info").
       
Redazione
4 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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04/06/2025

Chiesa. Maggio: processione "aux flambeaux" verso la Madonna delle Grazie

 

Maggio: processione "aux flambeaux" verso la Madonna delle Grazie
Guarda il video

Maggio: processione "aux flambeaux" verso la Madonna delle Grazie
Autorità

Conclusione del Maggio Mariano: fiaccolata verso la Madonna delle Grazie
Manifesto

A conclusione delle iniziative del mese di maggio, interamente dedicato alla Vergine Maria, i fedeli della Parrocchia Beata Vergine Maria del Monte Carmelo in Grotte hanno partecipato - sabato 31 maggio 2025 - a una solenne processione "aux flambeaux" durante la quale il simulacro della Madonna delle Grazie, venerato per tutto il mese nella chiesa parrocchiale, è stato riaccompagnato nella sua sede naturale presso la chiesetta omonima (guarda il video).

Maggio: processione "aux flambeaux" verso la Madonna delle Grazie
(Guarda il video)

La processione, che è stata guidata dal parroco don Sergio Sanfilippo, si è conclusa con la preghiera di benedizione.
Nel video, la ripresa della
benedizione - guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info").
       
Redazione
4 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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03/06/2025

Sport. Ginnastica artistica: Sofia Bellomo e Cloe Lo Re brillano al Gran Galà di Gallipoli

 

Ginnastica artistica: Sofia Bellomo e Cloe Lo Re brillano al gran Galà di Gallipoli
Vincitrici

1^ classificata
1^ classificata

3^ classificata
3^ classificata

La città di Gallipoli (LE) ha ospitato dal 31 maggio al 2 giugno scorsi il "Gran Galà d'Italia di Ginnastica Artistica", un appuntamento di risonanza nazionale che ha acceso i riflettori su questa disciplina. Organizzato dal settore Ginnastica Artistica Libertas - Area Centro Sud, con il supporto di enti come il CONI, il Comune di Ugento, Libertas Lecce, Caroli Hotels e l'ASD Delfino Ginnastica Lecce, la manifestazione ha visto la partecipazione di atleti e atlete da ogni angolo della penisola, riuniti da un comune denominatore: la passione per la ginnastica.

Ginnastica artistica: Sofia Bellomo e Cloe Lo Re brillano al gran Galà di Gallipoli
(1^ e 3^ classificata)

Il Gran Galà si è confermato un appuntamento cruciale nel panorama della ginnastica artistica italiana, avendo come obiettivo non solo di promuovere la disciplina tra le nuove generazioni, ma anche di scoprire e valorizzare i talenti emergenti. È in questo contesto che brillano le storie di impegno e dedizione, capaci di regalare emozioni e ispirare il pubblico.
L'edizione 2025 del Gran Galà ha premiato anche il talento di due giovanissime atlete grottesi, allieve dell'ASD Eidos di Canicatti, che si sono distinte nelle rispettive categorie:
- Sofia Bellomo ha conquistato il 1° posto nella categoria volteggio, dimostrando già una notevole padronanza di questa specialità;
- Cloe Lo Re ha ottenuto il 3° posto nella categoria trave, un risultato eccellente che testimonia il suo equilibrio e la sua eleganza.
Questi successi non solo riempiono d'orgoglio i genitori e le rispettive comunità e associazioni sportive, ma rappresentano anche un incoraggiamento per tutte le giovani promesse che si avvicinano a questo sport.
La ginnastica artistica è molto più di uno sport; richiede un'eccezionale combinazione di forza fisica, agilità, coordinazione, equilibrio e flessibilità. Ma non solo: la disciplina, la costanza e la capacità di superare i propri limiti sono valori che vengono coltivati sin da giovanissimi. Oltre ai benefici fisici, la ginnastica artistica contribuisce in modo significativo allo sviluppo mentale degli atleti, insegnando la concentrazione, la gestione dello stress e la perseveranza nel raggiungimento degli obiettivi.
Tra le specialità più spettacolari e tecnicamente complesse della ginnastica artistica spiccano il volteggio e la trave.
Il volteggio è una prova di potenza, velocità e precisione. Le ginnaste corrono su una pedana, prendono lo slancio su una molla e si lanciano su un attrezzo, eseguendo figure acrobatiche in aria prima di atterrare con grazia e stabilità. Ogni frazione di secondo è cruciale per la riuscita dell'esercizio, che deve combinare forza esplosiva e controllo millimetrico.
La trave, d'altra parte, è l'emblema dell'equilibrio e della grazia. Le atlete si muovono su una superficie larga appena 10 centimetri e lunga 5 metri, eseguendo elementi acrobatici, salti e pose statiche con una precisione e una fluidità che lasciano senza fiato. Ogni movimento deve essere eseguito con sicurezza e armonia, trasformando la tensione in pura bellezza.
I risultati ottenuti da Sofia e Cloe proiettano Grotte nel vasto e competitivo panorama della ginnastica artistica italiana
. 
 

Carmelo Arnone
3 giugno 2025 
© Riproduzione riservata.
  

 

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02/06/2025

Iniziative. Grotte ha celebrato Pietro Ingrao: un omaggio al concittadino onorario

 

Grotte ha celebrato Pietro Ingrao: un omaggio al concittadino onorario
Guarda il video

Grotte celebra Pietro Ingrao: un omaggio al concittadino onorario
Manifesto

Il Comune di Grotte ha reso omaggio a una figura di spicco della storia politica italiana: Pietro Ingrao, nel 110° anniversario della nascita e nel 10° anniversario della scomparsa (guarda il video).

Grotte ha celebrato Pietro Ingrao: un omaggio al concittadino onorario
(Guarda il video)

Sabato 17 maggio 2025, alle ore 17.30, presso i locali della Biblioteca Comunale, si è tenuto un incontro commemorativo dedicato al concittadino onorario, scomparso nel 2015.
La manifestazione, in ricordo del concittadino onorario Pietro Ingrao, ha visto la partecipazione di ospiti d'onore d'eccezione: i figli di Pietro Ingrao, Bruna, Celeste e Guido.
Alla serata di commemorazione, condotta da Salvatore Bellavia, hanno portato i saluti istituzionali il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza e dell'assessore alla Biblioteca e all'Archivio Storico Gianni Lombardo.
Un comitato promotore, composto da Pietro Agnello, Antonio Carlisi, Angelo Lauricella, Gandolfo Mazzarisi e Giacomo Orlando, ha contribuito all'organizzazione dell'appuntamento.
Durante la manifestazione sono intervenuti in qualità di testimoni: Vincenzo Gino Alaimo, Angelo Lauricella, Maurizio Masone e Antonio Cracolici, che hanno condiviso aneddoti e riflessioni sulla figura di Pietro Ingrao.
La serata è stata arricchita da momenti di lettura a cura di Alessandra Criminisi, Paola Sardo e Salvatore Milano, che hanno dato voce a scritti e discorsi significativi di Ingrao.
L’animazione musicale è stata proposta dal duo vocale-strumentale composto da Mimmo Mannella e Giacomo Orlando.

Nel video, la ripresa della manifestazione
- guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info").
       
Redazione
2 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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02/06/2025

Editoria. Presentato il libro "Lo sguardo oltre i muri" di Linda Di Stefano

 

Presentato il libro "Lo sguardo oltre i muri" di Linda Di Stefano
Guarda il video

"Lo sguardo oltre i muri" di Linda Di Stefano, per celebrare poesia e memoria
Locandina

Linda Di Stefano
Linda Di Stefano

Venerdì 16 maggio 2025, alle ore 19.00, presso la Biblioteca comunale "M. L. King" di Grotte, è stato presentato il libro postumo di Linda Di Stefano, intitolato "Lo sguardo oltre i muri", GAM editrice, a cura del marito Angelo Ponzo (guarda il video).

Presentato il libro "Lo sguardo oltre i muri" di Linda Di Stefano
(Guarda il video)

A condurre la serata è stato il giornalista Carmelo Arnone, autore della prefazione al testo, che ha accompagnato il pubblico attraverso le diverse fasi dell'incontro.
Nel corso della presentazione sono intervenuti: Alfonso Provvidenza, Sindaco di Grotte; Angela Giglia, Presidente della Fidapa di Racalmuto; Filippo Vitello, Presidente della proloco Herbessus; Pietro Zucchetto, Presiedente dell'Avis comunale di Grotte.
La relazione sulla figura dell'Autrice e sul periodo storico nel quale si è formata è stata proposta da Antonio Carlisi.
Nel corso della serata sono state proclamate alcune poesie, con il commento artistico proposto da Piero Carbone, tratte da "Lo sguardo oltre i muri", interpretate da Giusy Lo Sardo, Stefania Terrasi, Mariangela Morreale, Evelyn Castellacci, Giorgia Castronovo e Tania Garifi.
Particolare interesse ed emozione ha suscitato il messaggio fatto pervenire dal dott. Salvatore Filippo Vitello, letto da Carmelo Arnone.
La serata è stata arricchita dall'animazione musicale dell'Elegans Trio, composto da Isabella Di Salvo al pianoforte, Julia Di Stefano al flauto e Lavinia Di Stefano al clarinetto.
L'iniziativa è stata promossa dalla testata giornalistica Grotte.info Quotidiano, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Grotte e la collaborazione di: FIDAPA di Racalmuto,
Proloco Herbessus, Avis Comunale di Grotte.
Nel video, la ripresa della manifestazione
- guarda il video - (riprese © a cura di Emanuele Licata per l'Associazione Culturale "Punto Info").
       
Redazione
2 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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01/06/2025

Comune. 2 Giugno a Grotte: in Piazza Umberto I per la Festa della Repubblica

 

2 Giugno a Grotte: in Piazza Umberto I per la Festa della Repubblica
Locandina

Domani, lunedì 2 giugno, Piazza Umberto I a Grotte sarà il luogo in cui verrà celebrata la Festa della Repubblica. A partire dalle ore 09.00, la cittadinanza è invitata a partecipare a una significativa manifestazione che vedrà la presenza del sindaco Alfonso Provvidenza e delle autorità civili e militari; per riflettere sulle radici della nostra democrazia e sul valore del dovere civico.

2 Giugno a Grotte: in Piazza Umberto I per la Festa della Repubblica
(Locandina)

La Festa della Repubblica non è una semplice ricorrenza sul calendario, ma una data fondamentale che segna la nascita della nostra Italia democratica. Era il 2 giugno 1946 quando gli italiani, chiamati alle urne dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale e la caduta del regime fascista, furono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica.
Fu un referendum storico, il primo a suffragio universale, che per la prima volta vide anche le donne esprimere il loro voto; un passo enorme verso la piena parità dei diritti. Con oltre 12 milioni di voti a favore, il popolo italiano scelse la Repubblica, voltando pagina e ponendo le basi per la stesura della Costituzione.
Questo giorno ci ricorda il coraggio e la visione di chi ha lottato per la libertà e la democrazia, ma anche la responsabilità che ne deriva. Partecipare a questa celebrazione non è solo un atto formale, ma una tangibile dimostrazione di dovere civico. È un modo per onorare la memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita per i valori di libertà, giustizia e uguaglianza, valori su cui si fonda la nostra Repubblica.
La presenza del Sindaco e delle autorità non è solo un segno di protocollo, ma un richiamo alla coesione della nostra comunità e all'importanza di unire le forze per costruire un futuro migliore. È un momento per riflettere sul significato di essere cittadini attivi e consapevoli, di partecipare alla vita democratica del Paese e di contribuire al benessere collettivo.
Esserci significa rafforzare il senso di appartenenza alla nostra Nazione e riaffermare l'impegno verso i principi che rendono l'Italia una Repubblica fondata sul lavoro, sulla democrazia e sul rispetto dei diritti di tutti
. 
 

Carmelo Arnone
1 giugno 2025 
© Riproduzione riservata.
  

 

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01/06/2025

Politica. Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi, oggi alle 18.30

 

Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi
Locandina

Con l'approssimarsi dei referendum nazionali, in programma per l'8 e 9 giugno, si intensifica il dibattito pubblico sul tema del voto. Un appello alla partecipazione civica che verrà proposto in un incontro pubblico.

Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi
(Locandina)

Domenica 1 giugno, alle ore 18.30, Piazza Marconi a Grotte sarà il palcoscenico di una iniziativa dedicata ai referendum e all'importanza del suffragio. L'iniziativa vedrà la partecipazione di due relatori.
Ad intervenire saranno Stefano Lombardo, in qualità di Rappresentante della Consulta Giovanile di Grotte, e Alfonso Buscemi, Segretario Generale della CGIL di Agrigento.
La loro presenza sottolinea lo spettro di interlocutori coinvolti in questa campagna di sensibilizzazione al voto, dai giovani alle rappresentanze sindacali.
La manifestazione si inserisce in un contesto più ampio di discussione sui valori fondamentali che si intendono promuovere e difendere attraverso il voto. I pilastri su cui si basa questa consultazione referendaria, come evidenziato nel manifesto, sono: lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza e democrazia. Questi temi rappresentano il cuore del messaggio che si vuole veicolare, invitando i cittadini a esprimere la propria preferenza referendaria con una forte consapevolezza
. 
  

Redazione
1 giugno 2025    
  

 

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01/06/2025

Racconti. "La catastrofe"; di Salvatore Ciccotto

 

L'addio
L'addio

Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto


L'addio
(L'addio)

"La catastrofe"
di Salvatore Ciccotto

Ntò veni cca ti dissi, veni cca ca ti fa mali!”, urlò la donna con tono arrabbiato.
Il bambino la guardò sornione, abbassò lo sguardo, poi le fece un sorriso mentre con la manina continuava a indicare qualcosa alla sua destra.
Da quando 'a za Vicenza Sorrentinu, una donna anziana che abitava nella casa accanto, gli aveva fatto vedere dove le galline facevano le uova, ogni volta che il bambino le sentiva chiocciare voleva andare a vedere, era curioso.

“Amunì ch’è tardu
” ripetè ancora Maria, mentre lo prendeva in braccio per andare verso casa.
Non ci fu verso, Ntoniu cominciò a dimenarsi e a strillare forte.
Mariù lassalu iri u picciliddu”, disse 'a za Vicenza, che nel frattempo aveva sentito le urla e si era affacciata alla porta, “tu vattinni 'a casa, u carusu lassamillu cca, po ti lu puortu iu.
Tu comu t’ha sintutu oji?, chiese 'a za Vicenza mentre prendeva il bambino e lo metteva in braccio.
Mi sientu nnìcchia miegliu, rispose Maria a bassa voce.
Negli ultimi giorni la donna non era stata bene, le capitava spesso di avere forti capogiri.
Del fatto che Maria non stava bene erano preoccupati in tanti. Era preoccupato il marito, la sorella Assuntina che vedendola in quello stato, dopo una notte insonne, si precipitò dal dottore Calascibetta per chiedere cosa avesse la sorella.
Quell’uomo appena la vide se ne usci con una battuta: “Tu si malata Assuntì ! To suoru è bona, nenti avi. Avi sulu un po' di dibulizza.
Un altro che non vedeva di buon occhio tutta quella storia era il padre di Giuseppe, u zi Turiddu Cucciarrè che un giorno, dopo che la donna aveva avuto uno svenimento, esclamo: “Ma picchì nun la purtamu a Palermu a fari na visita!
.
Ma quella che più di tutti era veramente preoccupata era proprio lei, Maria Morgante, che si accorgeva di come ogni giorno andasse sempre peggio.
Con due bambini piccoli da accudire, spesso si ritrovava a non riuscire a stare in piedi, le mancavano le forze.
Quella domenica però la donna si sentiva meglio, tant’è che convinse il marito ad andare alla processione della Madonna delle Grazie.
Giuseppe, dal canto suo, era contento di tutto questo, voleva dire che Maria stava meglio.
Una leggera pioggia era venuta giù durante la notte, l’aria si era rinfrescata e un odore intenso di mosto si sentiva nell’aria.
Erano i giorni della vendemmia e per le strade si vedevano vutti e varliri messi a scolare.
La chiesetta della Madonna delle Grazie era in aperta campagna, lontano dal centro abitato.
Quel pomeriggio la famiglia Cucciarrè, dopo aver lasciato la piccola Teresa dalla suocera, andò alla festa.
Quando la processione partì era già buio. Davanti c’erano due file di persone con le torce accese, una a destra e una a sinistra, seguiva il simulacro della vergine, la banda e poi dietro tutta la gente che seguiva in corteo.
Maria vide passare la processione da sopra il balcone di la gnura Giuseppina. Era una donna che Maria conosceva sin da quando era bambina, abitavano vicine di casa.

Mariù acchianàti, accussì ci fa vidiri a Ntoniuzzu 'a Madonna ca passa, le disse la donna mentre Maria con il marito e il figlio stavano salendo le scale.
Maria si affacciò al balcone e dall’alto vide la statua della Madonna che avanzava lungo lo stradone, i suoi occhi neri brillavano di gioia. Era contenta.
Mentre camminavano per tornare a casa, attraversando la piazza, Giuseppe vide che sulla piazzetta davanti alla chiesa della matrice c’erano dei ragazzi che giocavano.
Fu il loro eccessivo vociare che attirò la sua attenzione.
C’erano quelli che giocavano cu 'a tuortula. Avvolgevano il filo e la lanciavano a terra, facendola girare forte. Vinceva chi la faceva girare di più.
Poi c’erano quelli che giocavano a li mazzi. Erano due pezzi di legno, uno più lungo e uno più corto, appuntite da entrambi i lati. Con il pezzo più lungo, il giocatore batteva in una delle punte l’altro pezzo, mentre era a terra. Il pezzo schizzava in aria a quel punto il giocatore lo colpiva al volo, e lo faceva andare a finire più distante possibile.
Ma quelli che più di tutti facevano rumore erano un gruppo di ragazzini che giocavano a unu mmanta l’unu.
Erano due squadre formate ognuna da cinque ragazzi.
Il primo si metteva in piedi appoggiato al muro e gli altri
quattro si mettevano in fila uno dietro l'altro, piegati, a formare la cosiddetta groppa del cavallo. Il primo poggiava la testa sulla pancia di quello che era in piedi.
Quelli della squadra opposta saltavano uno ad uno addosso alle spalle dei ragazzi che formavano la groppa; il primo doveva spiccare il salto più lungo, così da lasciar spazio agli altri. Mentre i cinque saltavano, dovevano recitare una filastrocca.
Se i quattro che erano sotto non resistevano, perdevano.
Da qualche tempo si era inserito nel gruppo un certo Totò che veniva da Palermo, e a quel gioco, che già tutti conoscevano, aveva apportato delle varianti. I ragazzi del gruppo le avevano accettate con molto entusiasmo. Anche quel pomeriggio qualcuno del gruppo disse:
Faciemu comu dici Totò 'u palermitanu”.

E mentre erano tutti in groppa cominciarono a recitare:

Quatttru e quattr'ottu
scarica u bottu
ancieddu cu li pinni
scarica e vatinni
unu, dui e tri
unu, dui e tri
unu, dui e tri
”.

Era bello sentire quella filastrocca.
Giuseppe guardò quei ragazzi e pensò che in fondo, per loro, bastava poco per essere felici.
Anche lui aveva conosciuto la leggerezza di quei momenti.
In piena notte la piccola Teresa cominciò a piagnucolare, prima piano poi sempre più forte.
Giuseppe si svegliò di soprassalto, accese la luce e andò verso la culla.
L’orologio della piazza rintoccò le tre e mezza.

Marì! Marì! 'A piccilidda chianci, ma chi avi? disse a bassa voce l’uomo rivolto verso la moglie.
Marì!! Marì! gridò un più forte, ma la donna non rispondeva.
Giuseppe allora si avvicinò verso il letto e cominciò a scuoterla, prima piano poi con più energia.
Maria non rispondeva.
La piccola Teresa continuava a piangere e svegliò pure Ntoniu, che dormiva in un lettino accanto.

Marì! Marì! cominciò a urlare l’uomo disperato.
Poi si mise in ginocchio accanto al letto e provò ad ascoltare i battiti del cuore. Non sentiva niente. Non era possibile! Forse era lui che non era in grado di sentire.
L’uomo era in preda ad uno sconforto che diventava sempre più grande. Cominciò a scuotere la donna, a chiamarla, ma non c’era niente da fare, la donna non rispondeva.
Si sentì bussare alla porta.
Ma chi c’è Giusè, chi succedì? disse una voce da dietro l’uscio.
Era 'a za Vicenza, che insieme al marito, avendo sentito tutte quelle grida, si erano allarmati.
Giuseppe andò ad aprire, 'a za Vicenza appena entrò si precipitò verso il letto, provò a chiamare Maria con una voce flebile quasi a non voler disturbare, poi tocco il viso della donna e disse:
Và a chiamari qualcunu Giusè, iu mi puortu i picciliddi ‘a casa. Ma maritu sta cca. Ma tu curri Giusè, va a chiamari qualcunu ripetè a za Vicenza con un tono basso ma molto preoccupato.
Giuseppe uscì da casa che era una furia. Si mise a correre come non aveva fatto mai. In giro non c’era anima viva, e la poca luce dei lampioni illuminava a malapena le strade.
L’uomo era pervaso da un senso di sgomento. Non era possibile, non era possibile tutto questo.
Percorse tutta la strada che andava in pianura, poi salì la scalinata che portava verso Via Cavour e finalmente arrivò davanti la porta dove abitava la madre.
Cominciò a sbattere forte i pugni nella porta fino a quando si aprì e comparve 'a za Teresina, che al solo vederlo a quell’ora si preoccupò.

Mammì! Mammì cominciò a urlare Giuseppe mentre la sua voce si impastava di pianto.
Mariuzza murì! U capisti mà? Mariuzza nun c’è cchiu!”.
'A za Teresina
restò impassibile, non poteva credere a tutto quello che diceva il figlio.
Ma chi dici Giusè? Ma chi dici? Quannu vinistivu a pigliari 'a piccilidda era bona. Ma chi dici! Iamu a chiamari 'u dutturi, tantu ni veni ‘a passata concluse la donna.
I due uscirono di corsa e si diressero verso l’abitazione del Calascibetta, che era in una di quelle stradine che portava verso la piazza.
Appena arrivarono ‘a za Teresina bussò forte fino a quando alla finestra si affacciò una donna.
Am'a parlari cu u dutturi, è urgenti disse 'a za Teresina tutto ad un fiato.
Poco tempo dopo l’uomo scese, era trafelato, non disse una parola e a passo veloce si diressero tutti e tre verso la casa dei Cucciarrè.
Durante la strada Giuseppe continuava a ripetere a sé stesso: “Forse è un brutto sogno quello che sto facendo. Non può essere vero. Non è possibile”.
Quando arrivarono a casa, il dottore si precipitò a visitare la donna, tirò fuori dalla borsetta lo stetoscopio, provò ad auscultare i battiti cardiaci, ma niente.
Rivolgendosi a Giuseppe disse: “Non c’è niente da fare, sua moglie è morta”.
Giuseppe  scoppiò a piangere e a gridare forte.
Non era un brutto sogno, era la realtà che ora si presentava sotto i suoi occhi, terribile più che mai.
Maria era lì distesa nel letto, immobile, sembrava che dormisse. Aveva l’espressione sorridente come quando era felice.
Quel sorriso Giuseppe lo conosceva bene, era il sorriso che lo aveva fatto innamorare e che a lui piaceva tanto; ma ora non era quello.
Quel sorriso ora era freddo e aveva il colore triste della morte.
Tutto il mondo che aveva costruito gli crollava addosso.

L’uomo si sedette accanto al letto e si chiuse in un silenzio tombale.
Ora doveva stare lì accanto alla moglie, per il poco tempo che gli rimaneva; tutto il resto non gli interessava più
.

Salvatore Ciccotto

Pubblicato dalla testata giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 1° giugno
2025.
Per gentile concessione dell'Autore.

© Riproduzione riservata.
  

 

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01/06/2025

Curiosità. "I mesi dell'anno in filastrocca - Giugno"; di Giuseppe Castronovo

 

I mesi dell'anno in filastrocca
Filastrocca dei mesi


"
I MESI DELL'ANNO IN FILASTROCCA"

GIUGNO


Se giugno fa freddino
non ricaverai manco un quattrino.

Se giugno non fa sudare
pane e vino fa mancare.

Di giugno non c’è altra cura
che per i campi e per la mietitura
.
     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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