Chiesa.
Festa liturgica della Madonna delle Grazie: Triduo e Adorazioni estive,
con la guida di don Sergio Sanfilippo
Locandina
Con l'avvicinarsi della
festività liturgica della Madonna delle Grazie, che ricade il 2
luglio di ogni anno, la comunità ecclesiale di Grotte organizza tre
giorni di profonda spiritualità. Il Triduo sarà celebrato presso la
chiesetta dedicata alla Madonna delle Grazie.
(Locandina)
Il programma delle
celebrazioni, che saranno presiedute dal parroco don Sergio Sanfilippo,
si apre lunedì 30 giugno con la recita del santo Rosario alle ore
18.00, seguito dalla santa Messa alle 18.30.
Anche martedì 1 luglio i fedeli potranno partecipare al Rosario e
alla Messa agli stessi orari.
Il culmine di questo Triduo sarà mercoledì 2 luglio, con la Festa
Liturgica della Madonna delle Grazie. Questa festività celebra la figura
della Vergine come mediatrice di ogni grazia divina. È un momento per
riconoscere il ruolo di Maria nella storia della salvezza e per invocarne la
protezione e l'intercessione. Anche in questo giorno solenne, sono previsti
il santo Rosario alle 18.00 e la santa Messa alle 18.30.
Don Sergio Sanfilippo, sin dal suo arrivo a Grotte, ha voluto valorizzare
questa antica tradizione e la chiesetta omonima, luogo di fede e memoria
della storia ecclesiale locale.
Oltre alle celebrazioni proprie del Triduo, il parroco ha promosso
un'iniziativa di grande impatto spirituale: l'Adorazione eucaristica
all'aperto. Questi momenti di preghiera profonda, riflessione e
meditazione si terranno dinanzi al sagrato della chiesetta, alle
ore 21.00, ogni giovedì estivo dei mesi di luglio e agosto.
I fedeli della comunità di Grotte e dei paesi vicini potranno di ritagliarsi
uno spazio di raccoglimento e intimità con il Signore, in un contesto di
grande serenità e semplicità. L'intera comunità è invitata a partecipare a
questi appuntamenti di fede.
Si ricorda inoltre che, a partire dal 6 luglio, le sante Messe
festive nella parrocchia Madonna del Carmelo saranno celebrate alle 09.00 e
alle 18.30 (viene sospesa la Messa delle 11.30).
Politica. L'on. Decio Terrana
nomina Giusy Gurrieri coordinatrice provinciale UDC a Catania
Gurrieri e
Terrana
Il
Coordinatore regionale dell’UDC Sicilia, on. Decio Terrana, ha
nominato nuovo responsabile provinciale dell’Unione di Centro per la
provincia di Catania la dott.ssa Giusy Gurrieri.
Laureata in neuropatologie visive degenerative, la dottoressa Giuseppina
Gurrieri è da tempo impegnata in diverse attività di carattere sociale,
culturale e religioso. La dott.ssa Gurrieri si dice molto felice del nuovo
incarico e pronta ad impegnarsi a portare avanti i principi promossi
dall’Unione di Centro, a partire dalla valorizzazione della dottrina sociale
della Chiesa.
Esprime soddisfazione per l’importante nomina anche il Segretario Nazionale
dell’Unione di Centro, on. Lorenzo Cesa, che sottolinea l’importante lavoro
che sta svolgendo l’on. Terrana nel portare avanti il progetto politico che
vede un nuovo impegno dei cattolici in politica.
“La nomina della dottoressa Gurrieri è per noi motivo di orgoglio -
dichiara l’on. Terrana -. Da anni Giusy si spende per il prossimo,
promuovendo tante iniziative di carattere sociale, culturale e religioso. E
proprio su questo tema si è trovata grande convergenza; siamo sempre pronti
a portare avanti iniziative che mettano al centro l’uomo ed i suoi bisogni,
a valorizzare il bene dell’essere umano, seguendo la dottrina sociale della
Chiesa. La dott.ssa Gurrieri è un ulteriore esempio dell’impegno dei
cattolici in politica che stiamo promuovendo ormai da tempo”.
Attualità. "L'era
dei mediocri"; di Armando Caltagirone
Mediocri
Armando Caltagirone
Le
cronache quotidiane oramai parlano solo di “scandali” che, come tali, non
sono più concepiti poiché passano tra la più totale indifferenza. Se così
non fosse con tutto ciò che sta succedendo ad Agrigento tra rete idrica,
mazzette e capitale dello sperpero, come minimo bisognerebbe sfiduciare il
Sindaco. Nulla di tutto questo, neppure un gesto per pura formalità da parte
delle opposizioni; si lascia fare alla magistratura, però poi ci si lamenta
che i giudici invadono il campo della politica e la gente si allontana
sempre più dalle Istituzioni.
(L'era dei mediocri)
Bisogna
prendere atto che nell’ultimo ventennio i così detti rimedi (legislativi)
sono stati peggiori dei mali.
Le varie manomissioni alle leggi elettorali, nel nome di una pseudo
governabilità, sono state in realtà scosse telluriche, di elevato grado,
alla democrazia.
Un esempio per tutti: l’abolizione delle preferenze in cambio delle
nomine dei peones. Un sistema che fa comodo a tutti i partiti di maggioranza
e di opposizione fatta eccezione per l’elettore che vota solo per ratificare
le scelte altrui.
Il premio di maggioranza che ignora la percentuale dei non votanti,
cioè il partito di maggioranza relativa; infine, l’elezione diretta,
ora si lavora anche per il premier, così detta riforma del premierato.
In Sicilia, poi, per dimostrare che non siamo secondi a nessuno, abbiamo il
sistema del listino, una sorta di beffa, neppure mascherata, nei
confronti dell’elettore.
I novanta, perché siamo in Sicilia, ladroni di Alì Babà dopo la formula
magica “apriti sesamo” a coro gridano all’elettore siculo: scemo, scemo!
L’elezione diretta altro non è che il sistema del “meno peggio” con
l’aggravante che l’eletto si ubriaca ed è convinto di essere stato
acclamato per grazia di Dio e volontà dell’arroganza e della prepotenza
con tutti gli effetti di una tale illusoria investitura.
Quale ulteriore conseguenza, qualcuno, specialmente al tempo della pandemia,
veste i panni dello sceriffo di Nottingham.
Piccoli e grandi imperatori i novelli acclamati; “Cesari”, che seppur nella
diversità temporale non tralasciano il motto del Marchese del Grillo: “Io
sono io e voi non siete un cazzo!”, che potremmo benissimo chiamare
Cesarini i Sindaci, Cesare i Governatori e Cesaroni i futuri Premier.
L’era della più avanzata tecnologia, dell’intelligenza artificiale,
contrasta con l’evidenza di una società decadentistica cioè priva di valori
etici e morali.
Un mare in tempesta che deposita sulle rive fanghiglia e sporcizia.
Sguazzano i mediocri, come mediocri sono gli artisti che questo tipo di
politica eleva a uomini di cultura, adulati a loro volta da famelici
lupi.
È il tempo dell’agrigentino autoctono, cioè di Luzzu e
Giurlanneddu, di quelli che dicono “Agrigendo” e a proposito
della città che non riesce ad avere un futuro trovano una logica
spiegazione: a disgrazia di Agrigendu su stu cazzu di templi ca unu un si
po' murari a casuzza.
Un’altra perla di saggezza a proposito di Pirandello: me ziu o me
nannu ‘nni scrissi cosi ‘chiossà di Pirandellu sulu ca nun appi la stessa
furtuna.
Se gli avi sono stati semplicemente sfortunati, sulle loro ceneri, gli
eredi, in questo tipo di società, sanno come emergere.
Occupare un posto grazie alla politica, anche immeritatamente, per avere un
numero, proporzionato al peso dell’incarico, di adulatori pronti a
sostenere le inesistenti doti di scrittore, poeta e drammaturgo tale da
rappresentare i lavori, previo adattamento, a opere teatrali.
In tale contesto le “opere” verranno prodotte a ritmo incessante e il
successo, si fa per dire, assicurato alla faccia della fortuna di
Pirandello.
Parafrasando Marx, “I fenomeni storici accadono sempre due volte: la prima
come tragedia, la seconda come farsa”.
In quale fase siamo? Nella tragedia o nella farsa?
Editoria.
Il nuovo libro di Enzo Sardo celebra la "Madonna Santissima del Monte"
Locandina
Giovedì 10 luglio
2025, alle ore 18.30, presso la Sala consiliare del Comune di
Racalmuto, si terrà la presentazione del nuovo libro di Enzo Sardo
dal titolo "La Madonna Santissima del Monte. Devozione e tradizione.
Festa e ceri votivi"
(Edizioni del Roveto).
(Locandina)
Quest’opera si propone di offrire uno sguardo dettagliato sulla devozione,
le tradizioni e le celebrazioni legate alla Madonna Santissima del Monte,
unendo ricerca storica e passione narrativa.
La presentazione, moderata da dott. Giampiero Fontana (Edizioni del Roveto),
vedrà la partecipazione di:
- avv. Calogero Bongiorno (sindaco di Racalmuto);
- don Carmelo La Magra (arciprete di Racalmuto);
- dott. Giorgio D'Antoni (Presidente del MCL Regione Sicilia);
- dott.ssa Maria Romano (psicologa ed editrice);
- don Angelo Chillura (direttore Biblioteca Lucchesiana di Agrigento);
- dott. Luigi Burruano (medico odontoiatra);
- avv. Giovanni Tesè (avvocato e scrittore);
- dott. Enzo Sardo (scrittore e autore del libro).
Enzo Sardo ricopre la carica di presidente del Movimento Cristiano
Lavoratori (MCL) della provincia di Agrigento; la sua penna, già nota per
altre pubblicazioni, si dedica ora a esplorare un aspetto profondo della
religiosità popolare e della cultura locale.
Editoriale.
"La tolleranza: ponte tra etica laica e fede cristiana"; di Carmelo
Arnone
Carmelo Arnone
Tolleranza
Nel mondo attuale, nel
quale le opinioni si trasformano facilmente in barricate e il confronto
degenera in scontro, il valore della tolleranza e del rispetto per le
idee altrui emerge non solo come un ideale, ma come una necessità.
(La tolleranza: ponte tra etica laica e fede cristiana)
Questa urgenza è
riscontrabile sia nella saggezza laica che nella profondità della fede
cristiana, dimostrando una mirabile convergenza su un principio fondamentale
per la coesistenza pacifica e il progresso umano.
Da un punto di vista laico, la tolleranza è la linfa vitale del dibattito
democratico e della ricerca della verità.
La celebre frase attribuita a Voltaire, "Non sono d'accordo con quello
che dici ma darei la vita affinché tu possa dirlo", è la sintesi
perfetta di questa visione. Non si tratta di accettare passivamente ogni
idea, ma di difendere il diritto di ognuno a esprimere il proprio
pensiero.
Come sosteneva John Stuart Mill nel suo "Sulla libertà", ridurre al silenzio
anche una singola voce, per quanto minoritaria, significa privare l'intera
umanità di una potenziale verità o di una prospettiva utile a rettificare
errori.
È nel confronto aperto, nella possibilità di esprimere e confutare
liberamente le idee, che risiede il vero progresso.
La tolleranza verso le idee altrui diventa quindi un requisito necessario
per l'evoluzione del pensiero, un invito a mantenere la mente aperta,
a dubitare delle proprie certezze e a considerare la possibilità di
imparare anche da chi la pensa diversamente.
Una risonanza profonda di questi principi si ritrova indubbiamente anche
nella tradizione cristiana.
Anche se il dibattito religioso può apparire rigidamente dogmatico, il
cuore del messaggio evangelico batte al ritmo dell'amore e della compassione,
che sono i pilastri della vera tolleranza.
Il comandamento "Amerai il tuo prossimo come te stesso" (Mc 12,31) è
la base di ogni relazione umana improntata al rispetto. Questo amore non è
un sentimento superficiale, ma una scelta attiva che si estende persino a
chi ci è ostile: "Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi
perseguitano" (Mt 5,44).
Paolo, nella sua lettera ai Corinzi (1 Cor 13,4-7), descrive un amore
che è "paziente", "benigno", che "non si gonfia", "non manca di
rispetto", "non cerca il proprio interesse", "non si adira", "non
tiene conto del male ricevuto".
Questa è la definizione più completa e profonda di tolleranza, un
atteggiamento che implica umiltà, mansuetudine e pazienza, come
esorta anche la Lettera agli Efesini (Ef 4,2).
Significa sopportarsi a vicenda nell'amore, riconoscendo la fragilità
e l'imperfezione di ogni essere umano, noi compresi.
Sia che guardiamo all'etica laica, sulla libertà di pensiero e sul progresso
della ragione, sia che attingiamo alla sorgente della fede cristiana, con il
suo inno all'amore incondizionato e al perdono, il valore della
tolleranza e del rispetto per le idee altrui si rivela chiaramente come
una verità universale.
Non è una debolezza, ma una forza. Non è un compromesso, ma il
requisito necessario per la costruzione di una società più giusta, inclusiva
e, in sintesi, più umana.
In questo tempo di divisioni, durissime contrapposizioni, guerre e insensate
atrocità, non dimentichiamo che la vera forza risiede nella capacità di
ascoltare, di comprendere e soprattutto di sopportare le idee diverse
dalle nostre.
È il solo ponte su cui possiamo incontrarci, pur partendo da rive differenti.
Attualità.
"Il concetto di Dio dopo Gaza"; di Raniero
La Valle
Raniero La Valle
Raniero La
Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire
d’Italia» e più volte parlamentare.
*****
“Dio
mio, Dio mio, perché ti abbiamo abbandonato?”.
Questo rovesciamento del Salmo 22 sarebbe, come ci viene suggerito, la
preghiera più appropriata a questo punto della storia umana: dovrebbe
essere unanime, oltre ogni distinzione tra credenti e non credenti,
perché dopo Francesco l’umanità non può che essere riconosciuta come una
cosa sola, amata nella sua integrità, non condannata ad essere divisa
tra “benedizione” e “maledizione” secondo la sorte che ne ha
preconizzato Netanyahu all’ONU.
La società del Novecento è stata scossa dalla domanda “dov’era Dio?”
quando Egli taceva durante l’olocausto, e su quale fosse “il concetto di
Dio dopo Auschwitz”, nell’angoscia del grido: “mai più!”.
Oggi la domanda è: “Qual è il concetto di Dio dopo Gaza?”, dov’è,
e perché il suo silenzio perfino dinanzi agli uccisi in ricerca del
cibo?
Questa volta la domanda è ancora più sgomenta, perché Dio starebbe di
casa non tra le vittime, ma tra gli autori del crimine, che ne
eseguirebbero il presunto mandato.
Allora la risposta ebraica fu quella richiamata da Elie Wiesel ne “La
notte”: Dio era lì, appeso alla forca con il ragazzino impiccato dai
nazisti nel campo di Auschwitz. Non era un Dio che abbandona.
La risposta cristiana era la stessa e fu approfondita da Giuseppe
Dossetti nella Introduzione a “Le querce di Monte Sole” di Luciano
Gherardi, sulla linea di Basilio di Cesarea e del libro di Jürgen
Moltmann “Il Dio crocefisso”: il Dio che ad Auschwitz pendeva dalla
forca era il Dio crocefisso, la divinità di Dio presente nel suo
abbassamento alla misura della carne dell’uomo, fin dell’ultimo uomo. Ma allora dov’è la salvezza da un Dio che spoglia sé stesso?
“Mistero della fede”, dice la liturgia cattolica.
Ma non senza di noi. La salvezza è che neanche noi lo abbandoniamo.
Il Dio che non dobbiamo abbandonare non è l’onnipotente, onnisciente,
perfettamente buono ed eterno Dio, che inaugura “il monoteismo come
problema politico”, ma è il Dio assetato, vilipeso, povero e
crocefisso che sussiste anche nell’ultimo dei migranti e delle vittime.
Se non lo abbandoniamo nella sua angoscia, se ne riconosciamo
l’innocenza, se non smettiamo di parlare con lui, saremo con lui nel suo
regno, comunque si voglia chiamare il paradiso.
Se non abbandoniamo i martirizzati di Gaza, se salviamo i deportati di
Trump, se preserviamo i candidati ad essere uccisi di tutte le guerre,
se mettiamo per primi i poveri, se lo Stato sociale sceglie “prima
loro”, come in Italia sta scritto anche in Costituzione, ci salviamo
anche noi, si salvano tutti.
Racconti.
"La
resa dei conti";
di Salvatore Ciccotto
Agguato
Salvatore Ciccotto
(Agguato)
"La
resa dei conti"
di Salvatore Ciccotto
Erano due giorni che pioveva e nelle
campagne non si riusciva ad entrare. La raccolta delle olive venne sospesa.
Carmela, approfittando del fatto che non poteva andare a lavorare, nei
ritagli di tempo, si sedeva accanto alla finestra e lavorava a maglia. Aveva
un grosso gomitolo di lana blu e voleva fare un paio di guanti. Sarebbe
servito durante l’inverno, quando il freddo diventava pungente.
Ad un tratto sentì che qualcuno bussava.
-“Chi
è?”
gridò la donna.
-“Carmè,
iu sugnu, Iachinu Sbrazzatu. Apri ca t’a parlari”.
Carmela si meravigliò. Chissà cosa voleva. Si alzò dalla sedia e andò ad
aprire.
Quell’uomo lo conosceva di vista. Anche lui lavorava da don Antò. Aveva sui
cinquant’anni, era alto, robusto, con due occhi grandi e una barba incolta
che gli copriva tutto il viso.
Cercando di superare l’imbarazzo, la donna domandò:
- “M'a diri quarcosa Iachì?”.
L’uomo la fissò per un istante poi con una voce gutturale le disse:
- “Sugnu ccà picchi Vicienzu Bellomu, chiddru ca tutti chiamanu sarda
sicca, voli a to figlia Paulina”.
Al sentire questo Carmela sbiancò. Lei conosceva bene sarda sicca:
era un uomo per niente affidabile.
Vedendo l’espressione della donna, Sbrazzatu continuò:
- “Veramenti i du picciuotti già si vuonnu”, lasciando intuire con
quelle parole che i due già se la intendevano.
Poi continuò:
- “Ma siccomu Vicienzu Bellomu è un galantuomu ci pariva giustu
dumannallu attìa ca si so matri”.
La donna non sapeva cosa dire. Lei che era la madre non aveva capito niente.
Ci fu un attimo di silenzio poi l’uomo concluse:
- “Pinsatici. Io passu fra du jorna e mi faciti sapiri”.
Dopo che l’uomo se ne fu andato, Carmela corse nell’altra stanza e si buttò
nel letto. Non era possibile che sua figlia si fosse innamorata di un uomo
come Vicienzu sarda sicca. Lei conosceva bene quell’uomo. Era un tipo violento, alzava le mani con
estrema facilità. Ne aveva sentite di tutti i colori su di lui.
Doveva assolutamente dissuadere la figlia.
Ma come poteva fare? Tanto più se quello che diceva Iachinu era vero.
Improvvisamente sentì la porta che si apriva. Era Paolina che rientrava.
Carmela non sapeva cosa dire. Le andò incontro e parlando piano le disse:
- “Vinni ccà u zi Iachinu Sbrazzatu, chiddru ca sta a funtana. U mannà
Vicienzu Bellomu”.
Ci fu un istante di silenzio, poi la donna riprese, questa volta a
voce alta e scandendo bene le parole:
- “U sa picchì? Picchì Bellomu voli attìa. U capisti?”.
Appena la ragazza sentì tutto questo si irrigidì, diventò rossa in viso e
cercando di evitare lo sguardo della madre si girò di spalle.
- “Vicienzu un mi piaci Paulì, avi uocchi tinti, fa u ruffianu a don Antò
e cu ddru fucili chi avi si senti forti”, urlò Carmela con
tutto il fiato in gola.
La ragazza non aveva nessuna intenzione di ascoltare ancora la madre e in un
impeto di rabbia le rispose:
- “Ammia mi piaci! Com’é mi lu pigliu”.
- “Paulì, un fari u stessu sbagliu ca fici iu”, implorò la donna.
- “Iu lu canusciu beni a Bellomu, lu viu ogni iuornu”.
Carmela fece appena in tempo a dire queste parole, che, sbattendo
violentemente la porta, Paolina se ne andò di casa.
Era calata su tutto il paese una fitta nebbia. Si intravedevano a malapena i
lampioni della piazza che emettevano una luce giallastra.
Era una tipica serata autunnale, c’era molta umidità nell’aria e il primo
freddo cominciava a farsi sentire.
Totu testa russa era uscito dalla sezione del partito comunista, dove
c’era stata una riunione. L’orologio della piazza rintoccò le dieci.
A piccoli passi attraversò il corso, raggiunse la piazza dove c’era un
gruppo di jurnatari. Poi imboccò la strada in discesa che andava
verso casa.
Abitava a valle, nell’estrema periferia del paese, lì dove le case finiscono
e comincia la campagna.
Stava quasi per arrivare quando, nello svoltare l’angolo, si accorse che
c’era qualcuno. Erano in tre ma col buio non riuscì a distinguere chi erano.
Lo circondarono e cominciarono a colpirlo con pugni e calci.
Totu era alto, robusto e vedendo
che i tre non avevano nessuna intenzione di smettere, reagì cercando di
difendersi come poteva. All’improvviso uno di loro prese da terra un pezzo
di legno e cominciò a colpirlo.
- “I vuò i diritti? Tiè”, disse quell’uomo mentre sferrava un colpo
nelle parti basse.
Testa russa si contorse dal dolore, dalla voce capì che quell’uomo era
sarda sicca. Lo aveva mandato sicuramente il padrone. Dopo l’episodio di rifiuto dei contadini di lavorare oltre le otto ore,
avvenuto qualche giorno prima, don Antò si era riunito con altri due
proprietari terrieri e avevano deciso che bisognava dare una lezione a
questo giovane che sobillava continuamente li jurnatara.
Nel silenzio della sera si sentivano solo i calci che i tre sferravano.
Le luci di una casa lì accanto si accesero per un istante, poi si spensero,
forse qualcuno aveva sentito.
- “I patruna s'ann'a a calari i corna? Vantri vat'a calari li corna, tu e
li to amici comunisti”.
Nel dire questo, sarda sicca sferrò un colpo alla testa dell’uomo che
cadde a terra privo di sensi.
L’indomani il fatto si seppe.
Totu testa russa era stato
trovato morto in un lago di sangue, a pochi passi da casa sua.
Chi era stato ad ammazzarlo?
Chi poteva avere interessi ad eliminare un uomo come lui?
In paese tutti sapevano che testa russa si batteva pi li jurnatara.
La soluzione era sotto gli occhi di tutti ma nessuno voleva vederla. Tutti
sapevano ma nessuno parlava.
I carabinieri provarono a interrogare qualcuno ma nessuno sapeva niente.
Da queste parti non sempre due più due fa quattro. Sul piano dei diritti si
fa un passo avanti e dieci indietro.
Anche questo omicidio, come tanti altri avvenuti in quegli anni, rimase
impunito.
I prepotenti avevano vita facile a discapito dei lavoratori che continuavano
a soccombere.
Comune.
Diramata l'Allerta Rossa per rischio incendi e ondate di calore;
consigli e istruzioni
Locandina
Con le temperature in
costante aumento e il rischio di incendi che si fa sempre più concreto, il
sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha diramato un'allerta rossa
per la giornata odierna, sabato 27 giugno 2025. Un monito a prestare
massima attenzione e a seguire scrupolosamente le indicazioni per affrontare
l'ondata di calore che sta interessando il territorio.
(Locandina)
Il Primo Cittadino ha
sottolineato l'importanza di adottare comportamenti cauti, specialmente per
le fasce più vulnerabili della popolazione: anziani e soggetti fragili. La
raccomandazione principale è quella di evitare di uscire nelle ore
più torride della giornata, tra le 12.00 e le 18.00, quando il sole
picchia più forte e l'afa si fa più opprimente.
La
locandina diffusa dal Comune offre un vademecum dettagliato per
proteggersi dagli effetti del caldo. Tra i consigli, l'invito a rimanere in
casa durante le ore centrali della giornata, a bere molta acqua anche in
assenza di sete, e a preferire cibi leggeri e ricchi di liquidi
come frutta e verdura. Per chi non può fare a meno di uscire, si
raccomanda di indossare abiti leggeri e chiari, che non ostacolino la
traspirazione.
Particolare attenzione è rivolta agli anziani e ai bambini, per i quali è
fondamentale non esporsi direttamente al sole e mantenere un'adeguata
idratazione. Si suggerisce inoltre di rinfrescarsi con bagni e docce
frequenti, e di utilizzare ventilatori o condizionatori
mantenendo la temperatura tra i 25 e i 27 gradi. Per chi assiste persone
anziane o fragili, è cruciale monitorare costantemente le loro condizioni di
salute e, in caso di malessere, non esitare a chiamare i soccorsi.
L'allerta del sindaco Provvidenza è un richiamo alla responsabilità
individuale e collettiva per affrontare al meglio questa fase critica, in
cui la combinazione di alte temperature e siccità aumenta in modo
esponenziale il pericolo di incendi.
La prudenza e l'adozione delle misure preventive indicate sono essenziali
per tutelare la salute di tutti e prevenire situazioni di rischio.
Iniziative.
Un gesto di pace che illumina i cuori: la "Cerimonia delle Candele"
della Fidapa, a Racalmuto
Locandina
Si terrà a Racalmuto
una cerimonia particolarmente significativa per le socie della
F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne nelle Arti, Professioni e
Affari).
Il prossimo venerdì 4 luglio 2025, alle ore 19.30, presso il
ristorante "U Jardinu", la sezione di Racalmuto organizza un momento di
ritrovo che celebra i valori di pace e sorellanza.
(Locandina)
La F.I.D.A.P.A. è un
movimento d'opinione indipendente, senza scopo di lucro, che promuove,
coordina e sostiene le iniziative delle donne che operano nel campo delle
arti, delle professioni e degli affari.
Nata per valorizzare le competenze femminili e per favorire la loro
partecipazione attiva nella società, la Federazione si impegna a promuovere
i diritti umani, l'uguaglianza di genere e lo sviluppo economico e
culturale.
Attraverso le sue sezioni locali, la F.I.D.A.P.A. organizza incontri,
dibattiti e progetti volti a sostenere l'emancipazione femminile e a creare
una rete di solidarietà tra donne.
Il fulcro della serata sarà la tradizionale Cerimonia delle Candele,
un rito suggestivo e simbolico che affonda le sue radici nella storia della
Federazione.
Durante questa cerimonia, le partecipanti accendono una candela,
rappresentando l'una la luce che ogni donna porta con sé, l'altra l'unione e
la condivisione tra le socie a livello locale, nazionale e internazionale.
È un gesto che simboleggia la continuità dell'impegno della F.I.D.A.P.A. e
la speranza in un futuro di pace e collaborazione. Come recita l'aforisma
presente sulla locandina: "Ogni candela accesa è un piccolo gesto di pace
che illumina il cuore".
Saranno presenti alla Cerimonia: per i saluti delle autorità Fidapa la
dott.ssa Letizia Bonanno, Presidente Fidapa BPW Italy Distretto
Sicilia, e la dott.ssa Mariaconcetta Oliveri, Past President
Nazionale Fidapa BPW Italy, testimoniando l'importanza e la risonanza di
questo appuntamento. Non mancheranno i saluti istituzionali del dott.
Calogero Bongiorno, Sindaco di Racalmuto, a sottolineare l'apprezzamento
dell'amministrazione locale per l'iniziativa.
La Presidente Angela Maria Giglia accoglierà le partecipanti in una
cornice di convivialità e riflessione, ribadendo l'impegno della sezione di
Racalmuto nel promuovere i valori fondanti della F.I.D.A.P.A..
Una serata nella quale ribadire il ruolo fondamentale delle donne nella
costruzione di una società più equa e solidale.
Riconoscimenti.
"Premio Speciale Ignazio Buttitta" a Franco Carlisi: la bellezza come
atto di resistenza
Premiazione
In una serata suggestiva,
lo scorso giovedì 26 giugno 2025, nel Teatro Panoramica Valle dei Templi si
è svolta la 26ª edizione del riconoscimento di arte e cultura
siciliana "Ignazio Buttitta". Il Centro Culturale “Renato Guttuso” di
Favara, attraverso la sua Commissione, ha scelto di attribuire un "Premio
Speciale Ignazio Buttitta" al fotografo Franco Carlisi, celebrando il
suo profondo legame con la Sicilia e la sua capacità di narrare per
immagini.
(Consegna del premio)
Questo tributo è stato
istituito per onorare le donne, gli uomini e le associazioni siciliane che,
con il loro impegno costante, si sono distinti in ambiti come quello
sociale, politico, lavorativo, culturale, artistico, sportivo e del
volontariato, contribuendo in modo significativo alla crescita e alla
valorizzazione dell'isola.
Visibilmente emozionato, Franco Carlisi ha commentato il prestigioso
attestato: "Mi è stato conferito il 'Premio Speciale Ignazio Buttitta'.
Sotto il cielo antico dei templi che da millenni ci insegnano che la
bellezza è un atto di resistenza e speranza, ho ricevuto questo premio
inaspettato. Spero che le mie immagini sappiano restituire, anche solo in
parte, quel dialogo tra memoria e contemporaneità, tra armonia e verità, che
Buttitta ha saputo incarnare. Ringrazio di cuore la presidente Lina Urso
Gucciardino, tutta la giuria, il Centro Artistico Culturale 'Renato Guttuso'
e il Parco Archeologico della Valle dei Templi".
Franco Carlisi è un fotografo di fama, la cui arte si distingue per la
capacità di catturare l'anima dei luoghi e delle persone, con particolare
attenzione alle radici siciliane.
Nato e cresciuto in Sicilia, ha sviluppato nel corso degli anni un
linguaggio fotografico unico, caratterizzato da una profonda sensibilità e
una ricerca costante della bellezza nascosta nelle pieghe della quotidianità
e della memoria.
Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive,
ricevendo apprezzamenti a livello nazionale e internazionale per la loro
forza espressiva e la capacità di stimolare una riflessione profonda sul
rapporto tra individuo, paesaggio e identità.
Attraverso il suo obiettivo, Carlisi riesce a tessere un dialogo visivo che
lega indissolubilmente il passato al presente, evocando storie e sentimenti
che risuonano con l'eredità culturale dell'isola.
La consegna del "Premio Speciale Ignazio Buttitta" a Franco Carlisi
rappresenta non solo un riconoscimento al suo talento artistico, ma anche un
tributo al suo impegno nel rappresentare l'autenticità della Sicilia, valore
profondamente incarnato anche nella poetica del compianto Ignazio Buttitta.
Università.
Auguri al Mar.
Antonio Pio Lazzara, per la sua laurea (110/110 e lode)
Mar. Antonio Pio Lazzara
Con i familiari
Ieri, venerdì 27 giugno
2025, il Maresciallo
Antonio Pio Lazzara ha conseguito
la laurea in Scienze Giuridiche della Sicurezza, della Scuola di
Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Firenze, concludendo il
percorso accademico presso la Scuola Marescialli e Brigadieri dei
Carabinieri, con il voto finale di 110/110 e lode.
(Il Maresciallo Antonio Pio Lazzara con i familiari)
Innanzi alla Commissione di Laurea,
Antonio Pio Lazzara
ha discusso la tesi finale dal titolo "La collaborazione di
giustizia nell'accertamento e nel contrasto ai reati di cui agli articoli
416 e 416-bis del Codice penale", alla presenza del
relatore dott. Pietro Suchan (docente
di Diritto penale II
presso l'Università
degli Studi di Firenze).
Al Maresciallo dott.
Antonio Pio Lazzara, dalla nostra Redazione, i più
calorosi auguri di una brillante carriera professionale.
Riflessioni. "Godimento perverso"; di Antonio Pilato
Antonio Pilato
Riflessione del prof. Antonio Pilato.
*****
Le superpotenze del mondo comparano le proprie
forze belliche e nucleari, usando i loro paesi satelliti alleati come
birilli, per provare chi risulta più forte, più bravo.
Solo che, al posto dei birilli, ci sono in gioco - a perdere - soggetti di
tutte le età, abitazioni, ospedali, alberghi, negozi, mercati, distributori
di cibo, di acqua, attività lavorative, banche e quant'altro serve per la
vita quotidiana di chiunque e di ogni giorno.
Il risultato? Macerie, distruzioni e macerie; e sotto le macerie morti,
corpi straziati, feriti che non possono essere curati normalmente, beni e
ricordi.
Questo degrado è il segno della peggiore decadenza della civiltà (in un
tempo chiamato progresso, di intelligenza artificiale), ritorno al grado più
basso dello sviluppo dello spirito umano, quello antropologico e
cavernicolo; mentre i grandi responsabili "Giocatori", per usare un
eufemismo, se ne stanno seduti sulle poltrone di lusso, coi piedi sui
tappeti preziosi, a guardare, conteggiare, imperturbati o solenni, i
risultati del gioco dei birilli, che muovono con gli occhi puntati sulle
carte geografiche della terra.
Agrigento.
"Xaòs": omaggio a Pirandello al Circolo Empedocleo
Locandina
Sabato 28 giugno
2025, a partire dalle ore 18.15, il Circolo Culturale Empedocleo
di Agrigento ospiterà una commemorazione in occasione del 158°
anniversario della nascita di Luigi Pirandello. La giornata sarà interamente
dedicata al genio pirandelliano, con una proposta artistica e culturale
intitolata "XAOS", curata dal Pirandello Stable Festival di
Mario Gaziano. La Fondazione Federico II offrirà il suo
prestigioso contributo, sottolineando l'importanza di questa celebrazione.
(Locandina)
L'attrice Lia Rocco interpreterà figure femminili pirandelliane,
tracciando un filo rosso con l'antica Grecia, fonte d'ispirazione per il
drammaturgo agrigentino. Ad arricchire il quadro, il maestro Antonio
Zarcone proporrà canti popolari siciliani, in cui risuonano echi e
suggestioni pirandelliane, creando un ponte tra tradizione e modernità.
La scena si animerà con una galleria di personaggi pirandelliani,
interpretati da un cast di attori di rilievo. Giugiù Gramaglia, con
la sua esperienza in rappresentazioni pirandelliane internazionali a Malta,
Oslo e Stoccolma, sarà affiancato da Alfonso Marchica, anche lui con
partecipazioni a Malta, e da Giuseppe Gramaglia, già esibitosi in
Slovenia. La parte musicale sarà curata dal trio folk di Riccardo Cacicia.
L'iniziativa, frutto del progetto culturale e artistico di Mario Gaziano, si
propone di offrire al pubblico un'immersione nell'universo pirandelliano,
esplorando le sue connessioni con la classicità e le tradizioni popolari
siciliane.
La presenza dell'onorevole Serafina Marchetta, deputato segretario
all’ARS e componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione
Federico II, sottolinea il riconoscimento istituzionale di questa giornata
di omaggio a uno dei più grandi autori della letteratura mondiale.
L'ingresso è libero sino a esaurimento dei posti.
Sport.
"Muoviti Grotte" scende il campo: calendario del Torneo di
Calcio a 5 "Mondiale per Club"
Calendario
Sta per partire il "Torneo
di Calcio a 5 - Mondiale per Club", la nuova iniziativa organizzata
dall'Associazione "Muoviti Grotte" con l'obiettivo di portare
l'emozione del calcio internazionale sul campetto comunale di Grotte,
trasformando le formazioni locali nei club di fama mondiale.
(Calendario della fase a gironi)
La competizione, che si
svolgerà dal 30 giugno al 20 luglio, vedrà le squadre sfidarsi in uno
schema che riprende le fasi a gironi e le eliminazioni dirette tipiche delle
grandi competizioni. Ogni squadra, composta da un massimo di otto giocatori,
riceverà un kit di magliette personalizzate, aggiungendo un tocco
professionale all'esperienza.
Il torneo è il frutto dell'impegno e della passione del team organizzativo
formato da Alfonso Aquilina, Piero Arnone, Santino Alaimo e Dario
Giammusso. L'iniziativa gode del patrocinio del Comune di Grotte.
Il calendario completo della fase a gironi è ora disponibile. Dodici
squadre, suddivise in tre gironi, si metteranno in gioco con un unico
obiettivo: la vittoria finale. La fase a gironi si estenderà dal
30 giugno all'11 luglio, mentre le emozioni della fase a eliminazione
diretta prenderanno il via dal 14 al 18 luglio. La grande finale,
con annessa premiazione e tante sorprese, è fissata per il 21 luglio,
il tutto presso il Campetto comunale di Grotte.
Queste le squadre partecipanti e la loro suddivisione nei gironi del
"Torneo di Calcio a 5 - Muoviti Grotte": Girone A
- Inter Miami: Licata Salvatore, Scalzo, Benvissuto, Esposito, Licata, Tona,
Monella, Serrao, Randazzo;
- Real Madrid: Di Maggio Marco, Aquilina Alfonso, Polifemo Giuseppe, Baldo
Thomas, Cirino Michele, Vizzini Salvatore, Contraffatto Alfonso, Leale
Cosimo, Giammusso Dario;
- Al Hilal: Brucculeri Calogero, Diallo Omar, Osaretin Gabriel, Doumbouya
Ibrahima, Tambadu Mandim, Jefang Buba, Fofana Aboubacar;
- Porto: Sberna Calogero, Agrò Carmelo, Cine Nicolò, Palumbo Adriano, Manta
Manuel, Vizzini Manuel, Restivo Salvatore, Mantione Samuele; Girone B
- PSG: Vizzini Mario, Arnone Vincenzo, Rizzo Dylan, Puma Simone, Garifi
Gabriele, Terrana Baldassare, Castrogioanni Alessio, Zaffuto Alfonso,
Aquilina Giuseppe;
- Fluminense: Soulemana Traoré, Jallow Seny, Omar Camara, Keita Fode, Kandeh
Alieu, Saeed Habib, Mannch Ousman, Sangare Djiba, Bah Bubacarr;
- Chelsea: Gueli Ignazio, Erriu Alessandro, Lumia Angelo, Torres Alejandro,
Lombardo Francesco, Bartolotta Alberto, Giordano Emilio, Bongiorno Giuseppe,
Calabrese Alfonso;
- Palmerais: Salvaggio Gaetano, Monticiolo Giuseppe, La Mendola Alessio,
Bertolino Riccardo, Giglia Calogero, Ciccotto Giovanni, Infantino Stefano,
Coderoni Alessio, Lo Presti Calogero; Girone C
- Flamengo: Randisi Giovanni, Morgante Dino, Salvaggio Marco, Puglisi
Settimo, Costanza Pierangelo, Pace Salvatore, Conti Andrea, Puma Antonino;
- Boca Juniors: Bellavia Giovanni, Brucculeri Giovanni, La Mendola Alessio,
Rivituso Filippo, Cipolla Fabio, Raspini Riccardo, Lo Presti Filippo, Tirone
Paolo, Pellegrino Fabio;
- Los Angeles: Destro Gaspare, Mattina Vincenzo, Paraldo Salvatore, Giglia
Nicolò, Alaimo Giovanni, Sferrazza Roberto, Agrò Carmelo, Caci Michele;
- River Plate: Russo Gabriele, Morgante Onofrio, Arnone Pietro, Arcieri
Salvatore, Sollima Giuseppe, Mulè Giuseppe, Vizzini Salvatore, Garufo
Desiderio.
Ecco il calendario delle partite della fase a gironi:
30 giugno (lunedì)
- 20.00 Inter Miami vs Real Madrid
- 21.00 PSG vs Fluminense
- 22.00 River Plate vs Boca Juniors
1 luglio (martedì)
- 20.00 Porto vs Al Hilal
- 21.00 Chelsea vs Palmeiras
- 22.00 Flamengo vs Los Angeles
4 luglio (venerdì)
- 20.00 Boca Juniors vs Los Angeles
- 21.00 Fluminense vs Chelsea
- 22.00 Al Hilal vs Real Madrid
7 luglio (lunedì)
- 20.00 Palmeiras vs PSG
- 21.00 River Plate vs Flamengo
- 22.00 Inter Miami vs Porto
10 luglio (giovedì)
- 20.00 Los Angeles vs River Plate
- 21.00 Real Madrid vs Porto
- 22.00 Fluminense vs Palmeiras
11 luglio (venerdì)
- 20.00 Flamengo vs Boca Juniors
- 21.00 PSG vs Chelsea
- 22.00 Al Hilal vs Inter Miami.
C'è grande attesa per questo appuntamento sportivo che si preannuncia
foriero di spettacolo e divertimento.
Volontariato.
Un mercoledì da record per le donazioni di sangue all'Avis di Grotte
Pietro Zucchetto
Il Punto di Raccolta AVIS Comunale di Grotte OdV ha vissuto una
giornata di grande slancio mercoledì 25 giugno 2025, confermando ancora una
volta l'importanza e la generosità della comunità dei donatori. La sede di
Via Francesco Ingrao n° 92/94 è stata teatro di un'intensa attività,
con un notevole afflusso di partecipanti che si è protratto ben oltre
l'orario consueto.
(Pietro Zucchetto, Presidente dell'Avis comunale di Grotte)
Alle ore 21.00, il bilancio della giornata ha evidenziato risultati
particolarmente incoraggianti: 1 controllo annuale, 6 controlli
estemporanei, 2 idoneità, 3 donazioni, 5 prime donazioni.
Un dato spicca in modo significativo: le prime donazioni hanno superato
di quasi il doppio le donazioni successive, segnale evidente di un
rinnovato interesse e di una crescente consapevolezza verso l'importanza di
questo gesto salvavita.
Il presidente Pietro Zucchetto ha espresso la sua gratitudine a tutti
i partecipanti, sottolineando il contributo fondamentale di ciascuno.
Per chi desidera unirsi a questa catena di solidarietà, l'AVIS Comunale di
Grotte OdV ha già calendarizzato le prossime occasioni. È possibile
prenotarsi per le seconde e quarte domeniche di ogni mese,
avendo cura di chiamare
telefonando ai numeri
377.0974739 o 320.4434713.
Inoltre, sono state aggiunte delle sessioni pomeridiane per i
prossimi mesi, sempre dalle ore 17.00 alle 20.30, nelle seguenti
date: 23 luglio, 27 agosto, 24 settembre, 22 ottobre, 26 novembre e 17
dicembre.
L'invito del presidente Zucchetto è a partecipare sempre più numerosi, per
continuare a sostenere questa preziosa opera di solidarietà.
Università.
Auguri al dott. Gabriele Bellavia, per la sua laurea magistrale (110/110
e lode)
Dott. Gabriele Bellavia
Con i familiari
Con la fidanzata
Ieri, giovedì 26 giugno
2025, il dott.
Gabriele Bellavia ha conseguito
la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione
Primaria presso il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e
della Formazione dell'Università degli Studi di Palermo, concludendo il
percorso accademico con il voto finale di 110/110 e lode.
(Il dott.
Gabriele Bellavia con i familiari)
Nello stesso giorno ha terminato lo stesso percorso accademico la sua
fidanzata dott.ssa Giada De Filippi, anche lei con il massimo dei
voti e la lode.
(Il dott.
Gabriele Bellavia con la fidanzata
dott.ssa Giada De Filippi)
Innanzi alla Commissione di Laurea,
Gabriele Bellavia
ha discusso la tesi finale dal titolo "Frazionando a ritmo di
musica. Esiti di un percorso sperimentale nella Scuola Primaria", alla presenza del
relatore prof. Benedetto Di Paola (docente
di Didattica della matematica per la Scuola Primaria e dell'Infanzia e
Laboratorio presso l'Università
degli Studi di Palermo).
Al dott. Bellavia e alla dott.ssa De Filippi, dalla nostra Redazione, le più
sentite felicitazioni per il
traguardo raggiunto e l'augurio di ulteriori successi personali e
professionali.
Social.
Truffe online: falsa convocazione giudiziaria dai Carabinieri
Attenti alle truffe
La Polizia di Stato
lancia un allarme su una nuova e insidiosa campagna di phishing
che sta circolando nel nostro paese. I cittadini stanno ricevendo
messaggi, via email o SMS, che, sfruttando il logo e l'autorevolezza dei
Carabinieri, annunciano una falsa "convocazione giudiziaria per utilizzo
improprio della rete".
L'obiettivo di questa frode è chiaro: indurre le vittime ad aprire link o
allegati malevoli, al fine di rubare dati personali e sensibili. La
comunicazione, graficamente ingannevole, si presenta come una "Comunicazione
Ufficiale" o un "Messaggio Importante" e invita a leggere attentamente le
informazioni sottostanti, che in realtà nascondono il tentativo di furto di
identità.
Le forze dell'ordine sono categoriche: nessuna forza di Polizia contatta
i cittadini tramite mail o SMS per richiedere dati personali, pagamenti in
denaro o per minacciare procedimenti penali.
Questa è una prassi che non rientra nelle modalità operative delle
istituzioni preposte alla sicurezza.
La raccomandazione è quella di non cadere nella trappola: in caso si
riceva un messaggio di questo tipo, l'indicazione è di non aprire link o
allegati e di cancellare immediatamente il messaggio.
La Polizia Postale, impegnata costantemente nella prevenzione e repressione
dei crimini informatici, sottolinea l'importanza di rimanere vigili e di
verificare sempre la fonte di tali comunicazioni.
Per qualsiasi dubbio o per segnalare tentativi di frode, è fondamentale
rivolgersi direttamente alle autorità competenti attraverso i canali
ufficiali, evitando di rispondere o interagire con messaggi sospetti. La
campagna d'informazione è stata diffusa anche sui canali social della
Polizia di Stato.
Moda.
Simona Agnello porta "Ivygroovy" a New York: la creatività grottese al
Javits Center
Simona Agnello
Ivygroovy
Da un sogno a una realtà
concreta: Simona Agnello, stilista e mente creativa dietro la linea
di creazioni "Ivygroovy", dal 3 al 5 agosto 2025 approda a New
York, presso il prestigioso Javits Center di Manhattan.
(Linea di creazioni "Ivygroovy")
Con un entusiasmo contagioso, Simona ha
condiviso sui social la sua emozione: "Se me lo avessero detto un anno
fa, non ci avrei creduto… e invece eccoci qui". Determinazione e
passione sono evidenti nelle sue parole, che rispecchiano lo spirito di chi
non si arrende di fronte alle sfide.
La giovane stilista ha rivendicato il significato dietro il nome della sua
linea, sottolineando il suo approccio positivo e ambizioso: "'Sky is the
limit': la frase dei sognatori, di quelli che hanno fame di successi e
avventure, di quelli che si aggrappano ai sogni e sanno che non si
arrenderanno di fronte alle porte chiuse in faccia, alle facili conclusioni,
all’indifferenza di fronte ai sacrifici e alle illusioni smentite".
L'arrivo di "Ivygroovy" a New York rappresenta un traguardo importante,
frutto di impegno e di un sogno condiviso con tutte le persone che hanno
creduto nel progetto. "Questa conquista è per me, per Ivy e per tutte le
persone speciali che hanno reso una semplice idea una realtà concreta",
ha affermato Simona Agnello, ringraziando chi ha scelto di sostenere la sua
visione.
Presso l'esposizione al Javits Center si potranno scoprire le creazioni di "Ivygroovy"
e conoscere da vicino la creatività di una stilista che, con determinazione
e passione, sta lasciando il segno nel panorama della moda internazionale.
Associazionismo.
Antonio Vella è il nuovo Presidente del Lions Club Zolfare
Scambio della "Pin"
Cerimonia
Il dott. Antonio Vella
è il presidente "incoming" del Lions Club "Zolfare - Aragona, Comitini,
Grotte, Racalmuto".
Sabato 21 giugno 2025 presso il "Maracuja" di Canicattì si è tenuta la
cerimonia di Passaggio della Campana che conclude l’anno sociale del
presidente del Lions Club Zolfare dott. Gero Puleri.
(Cerimonia di scambio della "Pin")
Alla serata erano
presenti numerose autorità lionistiche e civili, tra i quali il governatore
del Distretto 108YB Sicilia Mario Palmisciano, il tesoriere
distrettuale Antonio Gaeta, il sindaco di Aragona e presidente del
Libero Consorzio comunale di Agrigento Giuseppe Pendolino, il sindaco
di Grotte Alfonso Provvidenza, il PDG Angelo Collura, il
presidente della Zona 26 Francesco Pira, il vice presidente eletto
del Distretto LEO 108YB Sicilia Marta Castelli, il componete del
Coordinamento Estensione del Leo Club/Leo-Lions Transition del Distretto
Lions 108 YB Sicilia Giuseppe Castelli, i presidenti degli altri LC
Agrigento Chiaramonte Salvatore Impiduglia, Agrigento Valle dei
Templi Gaetano Salemi, Canicatti Castel Bonanno Flavia Li Calzi
e tutti i soci del Club.
Durante la cerimonia sono stati consegnati numerosi riconoscimenti: Premio "Melvin
Jones" ai soci Antonino Cinà e Giuseppe Arnone e il premio "Milestone
Chevron" ai soci Vincenzo Di Giacomo per i suoi 25 anni da Lions,
Giovanni Volpe e Giuseppe Vitello per i loro 10 anni da Lions.
Una targa con attestati di stima è stata anche consegnata dal presidente
della Zona 26 Francesco Pira al past president Gero Puleri.
Si è festeggiato anche l’ingresso di un nuovo socio Gabriele Grammatico
presentato dal socio sponsor Tonino Graceffo.
In chiusura lo scambio della "Pin" tra il presidente uscente Puleri e il
presidente entrante dott. Antonio Vella ha sancito l’inizio del nuovo anno
sociale del Club che avrà ufficialmente avvio il 1° luglio.
Al nuovo presidente Antonio Vella i soci del Lions Club "Zolfare - Aragona,
Comitini, Grotte, Racalmuto" hanno augurato di lasciare un’impronta e di
continuare con la stessa passione ed intensità il lavoro egregiamente svolto
past president Gero Puleri nel segno del rispetto, dell’armonia, del sorriso
e della condivisione.
Musica.
La Famiglia Zaffuto incanta Brescia: passione e armonia in scena
Aurelio Zaffuto
Coniugi Zaffuto
Sulla scena
Sabato 21 giugno 2025 si
è svolta a Brescia l'undicesima edizione della Festa della Musica,
che ha trasformato la città in un palcoscenico a cielo aperto. Oltre tremila
musicisti di ogni età, riuniti in quasi 800 gruppi e complessi, si sono
esibiti su più di 80 postazioni allestite in vie, piazze, giardini, musei,
biblioteche, residenze per anziani, locali e oratori cittadini.
(Il dott. Aurelio Zaffuto)
L'edizione 2025 di questa manifestazione,
riconosciuta come la più vasta in Italia e una delle principali a livello
europeo per numero di palchi e artisti coinvolti, ha posto l'accento su "I
mestieri della musica". Un tributo alle numerose professioni e alle
occasioni lavorative che gravitano attorno all'universo musicale.
Cantautori, bande musicali, orchestre, DJ, corpi di ballo, cori e formazioni
di ogni genere hanno vivacizzato Brescia dalle dieci del mattino fino a
mezzanotte, dal cuore storico al Castello, dai quartieri centrali alle zone
più periferiche. Una festa musicale gratuita, accessibile e sempre più ricca
e variegata, che ha visto protagonisti numerosi talenti emergenti, "eroi
locali" e alcuni ospiti d'eccezione.
Tra le numerose esibizioni che hanno incantato il pubblico, emerge quella
della Famiglia Zaffuto. Una vera e propria dimostrazione di quanto la
musica possa unire e fortificare i legami. Il dottor Aurelio Zaffuto,
con la sua chitarra elettrica, ha suonato al fianco della moglie Lidia
Licata, alla voce. I figli, Alberto Zaffuto alla tastiera e
Andrea Zaffuto al sassofono, hanno completato il quartetto familiare. A
integrare la "Tricolor band" c'erano anche il vocalist Sergio, il
batterista Giacomo e il bassista Mattia Scolari.
Il loro repertorio, eseguito in Piazza della Loggia, ha emozionato i
presenti con due brani iconici della musica italiana: "Se telefonando" di
Mina e "Un'estate italiana" di Edoardo Bennato e Gianna Nannini, eseguiti
con una sinergia che riflette una profonda intesa familiare e artistica.
Il dottor Aurelio Zaffuto ha espresso con chiarezza il sentimento che
animava la sua performance: "Per me è stata un'emozione e un grande
orgoglio aver suonato pubblicamente insieme alla mia famiglia, condividendo
una passione comune".
Le sue parole sottolineano non solo il piacere di condividere il palco, ma
anche il valore profondo di una passione, quella per la musica, che unisce e
rende più forte l'intera famiglia Zaffuto.
Editoria.
Presentazione di "Chi era il vero padre di Gesù?", il nuovo libro di
Rodolfo Costanza che sfida i dogmi
Manifesto
Copertina
Rodolfo Costanza
Si terrà
presso la Biblioteca comunale "M.L. King" di Grotte un appuntamento
di grande interesse culturale e storico-saggistico: sabato 28 giugno
2025, alle ore 19.00, sarà presentato il nuovo romanzo di Rodolfo
Costanza, "Chi era il vero padre di Gesù?" (Altromondo Editore,
2024). L'autore, nativo di Grotte, sarà presente per confrontarsi con il
pubblico.
(Manifesto)
Dopo i
successi di “Pomodamore” (LFA Publisher 2022) e “Storia delle origini della
lingua e della letteratura italiana” (LFA Publisher 2023), Costanza torna a
far discutere con un'opera che promette di sollevare interrogativi e
dibattiti accesi. Il libro, definito dirompente, esplora fatti legati alla
Palestina di duemila anni fa, coinvolgendo figure centrali come Maria, Erode
il Grande, Gesù e Giuseppe, proponendo un'ipotesi narrativa alternativa a
quella tramandata dalla tradizione cristiana.
Il romanzo prende le mosse da un presunto testo in greco classico di Nicola
di Damasco, segretario di Erode il Grande, ritrovato dall'autore nel 2014
presso la biblioteca di palazzo del barone Rugero Valdemaro di Noto. La
narrazione si sviluppa su analisi e ricostruzioni di fatti realmente
accaduti, conferendo al testo le caratteristiche di un saggio storico.
Costanza, con questo lavoro, intende presentare una storia realistica della
vita di Maria, Giuseppe e della nascita, infanzia e giovinezza di Gesù come
uomo. Il libro si divide in due parti: la prima esplora i rapporti tra
Giuseppe, Maria ed Erode il Grande, mentre la seconda introduce Gesù dalla
nascita fino alla sua prima giovinezza. Le domande centrali che guidano la
ricerca dell'autore e su cui si impernia il testo sono: "chi era il vero
padre di Gesù?", "perché gli erodiani erano così presenti nella vita di
Giuseppe, Maria e Gesù?", e "l’adolescente Gesù era il vero Messia e il re
predestinato di Israele?". L'obiettivo dichiarato è stimolare la curiosità
del lettore a conoscere i fatti reali, al di là di possibili falsificazioni
o occultamenti.
La presentazione vedrà i saluti iniziali del dott. Alfonso Provvidenza,
Sindaco di Grotte.
A relazionare sul volume saranno due figure di spicco del panorama
accademico:
- il prof. Massimo Muglia; è una figura ben nota ad Agrigento, sia
per la sua attività di docente che per il suo impegno politico. È docente
presso il Liceo Scientifico “Politi” di Agrigento) e ha ricoperto l'incarico
di assessore al Comune di Agrigento dall’ottobre del 2018, al giugno 2019.
Muglia è riconosciuto per la sua competenza e il suo rigore, elementi che
certamente porta anche nelle sue analisi e interventi in ambito culturale e
storico. Confermando la sua solida formazione e la conoscenza approfondita
del contesto locale e delle dinamiche sociali. La sua capacità di analizzare
le fonti con rigore scientifico offrirà una prospettiva preziosa sulla
metodologia di ricerca adottata da Costanza e sulla validità delle sue
ipotesi;
- il prof. Alessandro Di Benedetto è un'altra figura di spicco nel
panorama culturale e formativo di Agrigento. Attualmente, e dall'anno
scolastico 2008/2009, è docente di Storia e Filosofia presso il Liceo
Classico e Musicale "Empedocle" di Agrigento. All'interno dell'istituto, il
prof. Di Benedetto ricopre ruoli significativi: è il Secondo Collaboratore
del Dirigente Scolastico, un incarico che denota la sua posizione di rilievo
nello staff dirigenziale della scuola. È anche l'animatore digitale e il
responsabile del sito web del Liceo, mostrando un'attenzione particolare
verso l'innovazione tecnologica e la comunicazione. Inoltre gestisce la
Biblioteca "O. Lo Dico" del Liceo Empedocle, un ruolo che sottolinea il suo
impegno nella promozione della cultura e della lettura tra gli studenti. La
sua presenza come relatore alla presentazione del libro di Rodolfo Costanza
è significativa, dato il suo campo di studi. Come docente di Filosofia e
Storia, il prof. Di Benedetto è particolarmente qualificato per analizzare e
discutere temi complessi legati alle interpretazioni storiche e religiose,
come quelli affrontati nell'opera di Costanza. La sua esperienza e
conoscenza delle dinamiche del pensiero critico e delle diverse correnti
filosofiche lo rendono un interlocutore ideale per un'opera che propone una
revisione di narrazioni tradizionali.
Le letture saranno curate da Alessandra Criminisi, figura che si
distingue per il suo impegno nel campo teatrale e culturale. Formatasi
presso il Laboratorio Teatrale "Luchino Visconti" con la guida del dott.
Salvatore Bellavia, la sua attività di attrice e lettrice conferma il
suo coinvolgimento diretto nell'interpretazione e nella comunicazione
attraverso la parola, sia essa recitata sul palco o letta in pubblico. La
formazione solida e un'esperienza pratica nel teatro e nella lettura sono
elementi che rendono Alessandra Criminisi particolarmente adatta a curare le
letture durante questo appuntamento culturale.
La moderazione dell'incontro sarà affidata a Carmelo Arnone,
giornalista, direttore di Grotte.info Quotidiano, periodico d'informazione
locale che si occupa di cultura, attualità e cronaca del territorio di
Grotte e dintorni.
(Rodolfo
Costanza)
Rodolfo Costanza, nato a Grotte, ha una solida formazione accademica,
avendo conseguito la Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di
Genova. La sua carriera professionale include tredici anni come Professore a
contratto di Teorie e Filosofie del Nursing e Storia della Medicina presso
il Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche dell’Università degli Studi
del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro". Ha ricoperto per diciassette anni
il ruolo di Direttore didattico di Scuole per Infermieri della Regione
Piemonte e per due anni è stato responsabile del Settore
Formazione-Aggiornamento dell’ASL di Vercelli. Tra le sue precedenti
pubblicazioni si annoverano "Storia di una professione figlia di un dio
minore" (Casa Editrice Coppo di Vercelli, 2007) e "La questione
infermieristica: prendersi cura o curare?" (Editrice Ambrosiana – Gruppo
Zanichelli, 2012).
Questa presentazione si inserisce nel più ampio contesto degli "Incontri
Letterari" promossi dal Comune di Grotte e da Grotte.info Quotidiano.
Servizi.
Rete idrica di Grotte: al via le riparazioni urgenti gestite dal Comune
Perdita
Il Comune di Grotte,
con una dichiarazione sui social a firma del sindaco Provvidenza, ha
annunciato di aver completato le procedure amministrative necessarie per
assumere la gestione diretta degli interventi di manutenzione delle reti
e degli impianti del servizio idrico integrato. Questa decisione
permetterà all'amministrazione comunale di agire in sostituzione di AICA per
garantire l'efficienza delle infrastrutture idriche sul territorio.
(Perdita idrica - immagine di repertorio)
L'Area Tecnica comunale è già al lavoro per
identificare l'azienda che si occuperà delle prime, urgenti operazioni di
ripristino. Questa accelerazione è volta a porre fine alle
problematiche legate a guasti e rotture che hanno causato disagi ai
cittadini nelle scorse settimane.
Il sindaco Alfonso Provvidenza ha commentato: "Grazie a questa
scelta, contiamo di risolvere in tempi brevi i numerosi problemi di guasti e
rotture che ci hanno creato non poche difficoltà. L'obiettivo primario è
assicurare un servizio idrico efficiente e affidabile per tutti i residenti".
Con una nota ufficiale l'Azienda Idrica Comuni Agrigentini ha confermano l'autorizzazione
all'esecuzione dei lavori di riparazione. Il Comune di Grotte procederà
con interventi indilazionabili per le reti idriche e fognarie sul
proprio territorio. Un ammontare di € 45.230,00, oltre IVA, è stato
stanziato per l'anno in corso, come previsto dal bilancio previsionale di
AICA. Le spese sostenute dal Comune saranno compensate con le successive
fatturazioni. Gli interventi saranno supervisionati dal personale tecnico
comunale, assicurando il rispetto dei prezziari ufficiali di AICA.
Professioni.
Rino Palumbo: il segreto dietro il successo degli allievi dell'Accademia
"Hair Beauty Professional"
Rino Palumbo
L'Accademia "Hair Beauty
Professional", sotto la guida del suo presidente, Rino Palumbo, sta
scrivendo un nuovo capitolo nel mondo della barberia e dell'hairstyling,
formando talenti emergenti e consolidando la propria reputazione.
L'Accademia non è solo un centro di formazione, ma anche un trampolino di
lancio per giovani promesse che, in un solo anno, hanno già collezionato un
rilevante numero di successi.
(Rino Palumbo)
Il segreto di questo
trionfo risiede nella professionalità e nell'esperienza del presidente
Palumbo, una figura di spicco nel panorama internazionale della barberia.
Rino Palumbo ha conquistato il prestigioso "OMC Diamond Awards", un
riconoscimento mondiale che lo ha consacrato come il migliore nella
categoria "Gents Barber Classic Fade". La sua conoscenza e la sua dedizione
al mestiere si riflettono nell'impegno con cui trasmette le sue competenze
ai futuri professionisti.
Grazie alla preparazione impartita nell'Accademia, gli allievi di Rino
Palumbo e del "Barbiere dello Zen", Giuseppe Lo Gerfo, hanno saputo
trasformare la loro passione in risultati concreti, conquistando ben sei
primi posti in gare regionali e nazionali. Tra i successi più importanti si
annoverano:
- il primo posto assoluto di Salvo Termini al campionato italiano di Napoli;
- le vittorie al campionato italiano di Catania di Giuseppe di Stefano,
primo nella categoria "Razor Fade", e di Daniele Balsamo, primo nell'"Old
School";
- la conferma del primo posto per Daniele Balsamo nella categoria "Razor
Fade" al campionato italiano di Taormina;
- il trionfo di Rosario Cognato nel "Freestyle" al campionato regionale di
Adrano;
- il primo posto nella categoria "Old School" al campionato regionale
tenutosi a Palermo.
Questi piazzamenti testimoniano la qualità della formazione offerta
dall'Accademia "Hair Beauty Professional", che si conferma un punto di
riferimento per chi desidera intraprendere una carriera nel settore. La
leadership di Rino Palumbo, unita al talento e alla dedizione degli allievi,
promette un futuro ancora più radioso per il mondo della barberia italiana.
Università.
Il contributo di Alan Aronica (Università dell'Arizona) alla
Didattica dell'Animazione
Alan Aronica
Sul palco
L'Università
dell'Arizona, la più grande università statale degli Stati Uniti, vanta tra
le sue fila figure che combinano eccellenza accademica e passione per la
didattica. Una tra queste è certamente Alan Aronica, di origini
grottesi (la mamma è Gilda Zaffuto), docente e dottorando presso l'istituto
universitario di ASI Università dell'Arizona, la cui influenza nel campo
dell'animazione e del design 3D è ampiamente riconosciuta.
(Alan Aronica)
Aronica, citato dall'Università per la sua leadership in importanti
laboratori didattici, mette in atto un approccio pedagogico che va oltre la
semplice trasmissione di nozioni. La sua capacità di coinvolgere e ispirare
gli studenti si è resa evidente nel suo ruolo di docente di "Character
Animation and Animated Filmmaking in Blender", un corso che ha guidato con
padronanza e innovazione.
Un ulteriore esempio del suo impegno nel supportare la crescita degli
studenti è il lancio di un canale YouTube dedicato, nel quale Alan Aronica
condivide la sua esperienza nel campo dell'animazione 3D e del game design.
(Sul palco)
Questa
iniziativa, pensata per la comunità della School of Arts, Media and
Engineering, sottolinea non solo le sue qualità artistiche e la sua
conoscenza delle tecniche digitali, ma anche la sua dedizione nel rendere
accessibile il sapere e nell'aiutare i futuri professionisti.
La sua presenza al Barrett Summer Scholars, dove ha tenuto un discorso
conclusivo, evidenzia ulteriormente il suo ruolo di ispirazione e guida per
i giovani studenti.
Racconti.
"Qualcosa
si muove";
di Salvatore Ciccotto
Raccolta
Salvatore Ciccotto
(Raccolta delle olive)
"Qualcosa si muove"
di Salvatore Ciccotto
L’uomo l’afferrò con energia mentre le sue
labbra continuavano a baciarla tutta.
- “Finiscila
Vicè” disse la donna.
- “Vicè
ci sentono” riprese lei con tono
supplichevole.
- “No!
No! Non ti preoccupare Paulì, non ci sente nessuno”
- disse Vicienzu, poi guardandola negli occhi, esclamò - “Siemu
suli!”. Erano al buio all’interno di una grotta, solo un po' di luce filtrava da
una feritoia del muro laterale.
In quel paese che si estendeva su tutta la collina c’erano tante grotte
dislocate su tutto il territorio. Alcune erano facilmente accessibili, altre
no.
Succedeva a volte che i ragazzi, quasi per gioco, andavano alla scoperta di
nuove grotte e quando le trovavano le utilizzavano come nascondiglio.
Spesso durante le lunghe serate d’inverno si ritrovavano al loro interno,
bastava qualche candela per illuminarle, qualche bicchiere di vino e quel
luogo diventava a loro familiare.
Anche durante l’estate, quando imperversava lo scirocco, quelle grotte
venivano utilizzate per abitarci. Al loro interno la temperatura si
manteneva costante e questo dava tanto refrigerio nei giorni di grande
calura.
Qualcuno raccontava che durante la peste del 1355 gli abitanti della vicina
Racalmuto, per sfuggire al contagio, si rifugiavano in quelle grotte e poi
da lì nacque il paese.
Quanto ci sia di vero in tutto questo non si sa. Sta di fatto che in quel
luogo di grotte e spelonche ce ne sono veramente tante.
Anche Paolina e Vicienzu quel pomeriggio si erano dati appuntamento
all’interno di una grotta che si trovava nella parte alta del paese.
In quella penombra si intravedevano i loro corpi che si muovevano fra
respiri e gemiti.
- “Paulì
ti vogliu beni” disse lui
sussurrando.
Lei abbassò gli occhi e gli sorrise.
- “Sì,
però lo dobbiamo dire a mia madre”
disse la ragazza, e poi aggiunse: “Siemu ziti ammucciuni, Viciè. Si ni
scoprinu nun mi fannu nesciri cchiù”.
- “Va
beni, po si vidi” disse lui con
tono infastidito.
La ragazza si rimise il vestito, poi con l’espressione come di chi si
vergogna, uscì dalla grotta e andò dritta a casa.
Era da un paio di mesi che Paolina si vedeva cu Vicienzu Pompè. Un giorno, mentre stava rientrando a casa, se lo ritrovò di fronte.
Le disse che lei gli piaceva e che voleva farsi fidanzato con lei.
Paolina si meravigliò. Disse che doveva pensarci e dopo qualche giorno gli
disse di sì.
Vicienzu aveva un carattere
irascibile; quando le cose non andavano come diceva lui cominciava ad
urlare, ed allora la ragazza, per il quieto vivere, abbassava la testa e gli
dava ragione.
Era alto, capelli ricci, occhi neri, guance incavate. Era così magro che in
paese lo chiamavano “Vicienzu sarda sicca”.
Lavorava alle dipendenze di don Antò come guardiano e confidente, e ogni
giorno lo si vedeva con il fucile sulle spalle passeggiare nei possedimenti
del padrone.
A suo modo Paolina pensava che quel ragazzo le volesse bene, glielo diceva
persino nei momenti di intimità.
Dopo la morte del padre la sua famiglia era piombata in povertà, e lei
fidanzandosi pensava di migliorare sia la sua posizione che quella della sua
famiglia.
Negli ultimi tempi la lotta fra proprietari terrieri e jurnatari era
diventata più accesa.
I contadini cominciavano a pretendere i loro diritti e questo non piaceva ai
padroni.
Dopo anni di lotta per la conquista della terra in tutta la Sicilia, ma
soprattutto in quella occidentale, grazie al sacrificio di sindacalisti come
Accursio Miraglia, Placido Rizzotto, Salvatore Carnevale e di tanti altri
ancora, i contadini cominciavano a prendere consapevolezza dei propri
diritti e oltre alle parole cominciavano a vedersi le azioni.
La sera capitava spesso di vedere in piazza gruppi di jurnatara
discutere animatamente di come nei paesi limitrofi i contadini avevano
reagito contro la prepotenza dei latifondisti.
L’argomento che teneva banco era il rispetto dell’orario di lavoro e il
pagamento giornaliero che ammontava a tremila lire.
Fino ad allora gli operai cominciavano a lavorare la mattina presto per
finire la sera quando il sole tramontava.
- “Alle
quattro, massimo quattro e mezza lasciate tutto e andate via!”
gridò un uomo dal centro di un capannello di jurnatara, nella
piazzetta accanto alla matrice.
- “A Milena, ni lu feudu di don
Pippinu Scimè, ieri pomeriggiu, arrivata a li quattru li viddrani pigliaru
li so cosi e sinni ieru. Don Pippinu li chiamava, li minacciava, ma nenti. L’omini
un turnaru cchiù”; poi alzando
ancora di più la voce, aggiunse: “Li patruna s'anna calari li corna e ci
devono rispettare”. Ci fu un gran vociare.
Dopo settimane in cui il dolore e la pena per la scomparsa della moglie lo
avevano completamente buttato giù, quella mattina Giuseppe decise di andare
a lavorare.
Anche se il cuore gli pesava, doveva trovare la sua via, non poteva sfuggire
alle sue responsabilità. C’erano i figli, la vita doveva continuare, anche
se dentro un malessere profondo lo faceva star male.
Quella mattina Giuseppe tirò fuori la mula dalla stalla, percorse tutta la
via Cavour e continuò per la strada di campagna che andava nelle terre di
don Antò.
Aveva sentito parlare del fermento che c’era fra i contadini.
In un attimo gli venne in mente quella sera di giugno, quando in piazza
assistette al comizio di quel sindacalista. Erano passati solo quattro mesi
ma a lui sembrava che fosse passato un secolo, tanto ora si sentiva diverso.
La sua vita era cambiata. Tutto gli appariva insormontabile.
Gli capitava spesso la notte di fare uno strano sogno. Si trovava in un
campo di frumento, era il periodo della mietitura. Lui si abbassava per
mietere ma nell’atto di tagliare il grano si accorgeva che la sua falce non
tagliava. Ci riprovava tante altre volte, ma niente. I suoi tentativi
andavano tutti a vuoto.
Chissà cosa voleva dire quel sogno.
Era il tempo della raccolta delle olive e le campagne erano piene di uomini,
donne, bambini che sin dalle prime luci dell’alba lavoravano.
Il sole quella mattina stentava a venire fuori. Il cielo era tutto ricoperto
di nubi e a tratti sembrava che volesse piovere.
Soffiava un forte vento di tramontana e le donne, per ripararsi dal freddo,
si coprivano la testa con grandi fazzoletti bianchi.
L’uliveto di don Antò era in contrada Garamuli e si estendeva su un
terreno che era leggermente in discesa.
I rami pendevano carichi di olive, la maggior parte nere, ottime per
produrre olio.
“Forza picciotti, circamu di fari veloci. Oj ama finiri di scutulari
tutti sti arbuli” gridò Vicienzu sarda sicca. Gli uomini con lunghi bastoni colpivano i rami degli alberi mentre le
donne piegate le raccoglievano e le mettevano dentro li panara che,
una volta pieni, venivano svuotati dentro i sacchi di iuta.
Dopo aver finito di raccogliere le olive negli alberi più bassi, gli uomini
cominciarono ad abbacchiare quelle degli ulivi saraceni.
Erano piante immense che stagliavano i loro rami contorti verso il cielo.
Quegli ulivi avevano sfidato i secoli e crescevano lì dove il terreno
cominciava ad essere un po' più scosceso.
Ci voleva più tempo per finire di raccogliere un albero. Bisognava
arrampicarsi sui rami e far cadere giù tutte quelle olive che pendevano
abbondanti.
Il sole stava tramontando quando ad un certo punto si sentì qualcuno
gridare:
- “Signori, su li quattru e mezza. La jurnata è finita.
Amuni tutti a casa. Dumani sinni parla”.
Chi aveva detto quelle parole era un giovane dai capelli rossi, alto,
robusto, con occhi chiari, che in paese era chiamato Totu testa russa. Dopo un po' di esitazione i contadini, e anche le donne, presero le loro
cose e si diressero verso la trazzera che conduceva in paese.
Vicienzu sarda sicca cominciò ad
urlare e minacciare, ma questa volta nessuno gli diede retta.
Non era possibile: i contadini avevano trovato il coraggio di disobbedire,
di non cedere alle minacce dei padroni.
La notizia in breve tempo arrivò in paese, e nei crocicchi delle strade non
si faceva altro che parlare di questo.
Don Antò non fu affatto contento e quella sera stessa, insieme ad altri due
grossi proprietari terrieri si riunirono per prendere delle decisioni.
Negli altri paesi si era sentito che i viddrani si erano ribellati ai
padroni ma in paese tutto questo non era mai successo.
Bisognava intervenire subito prima che la situazione precipitasse.
Mentre fra i chiaroscuri della sera Giuseppe rientrava a casa, rifletteva su
come il giovane testa russa, con poche parole, aveva convinto i contadini a
smettere di lavorare. Era stato veramente bravo e tutto ciò lo incoraggiava
a credere che finalmente, forse, qualcosa si muoveva.
Comune.
Ordinanza del Sindaco per la bonifica degli immobili abbandonati
Alfonso Provvidenza
Con l'ordinanza n° 9 del
16 giugno 2025, il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha imposto
ai proprietari di edifici in stato di abbandono di provvedere alla
bonifica edilizia e igienico-sanitaria entro 30 giorni dalla
pubblicazione del provvedimento all'Albo Pretorio.
La decisione scaturisce da una preoccupante situazione riscontrata sul
territorio comunale (in particolare nelle zone dei quartieri San Rocco e San
Francesco ma anche nei pressi del corso principale): numerosi fabbricati
risultano in completo stato di abbandono e incuria, trasformandosi in
ricettacoli di rifiuti, sporcizia, insetti e, frequentemente, ratti.
Questa condizione, oltre a rappresentare un grave problema
igienico-sanitario, favorisce la proliferazione di parassiti come zanzare,
blatte e zecche, nonché la presenza di roditori e rettili, con conseguenti
rischi per la salute pubblica.
L'ordinanza sottolinea inoltre come l'accesso non controllato a questi
immobili possa favorire ritrovi per attività illecite, l'occupazione abusiva
da parte di persone senza fissa dimora o irregolarmente presenti sul
territorio, e in generale minare la sicurezza e la pubblica incolumità.
Il provvedimento sindacale si basa sull'articolo 54, comma 4, del D. Lgs. n.
267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali), che conferisce al Sindaco la
facoltà di adottare misure urgenti per prevenire ed eliminare gravi pericoli
per l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana.
Qualora i proprietari non dovessero ottemperare all'ordinanza entro i
termini stabiliti, il Comune si riserva il diritto di intervenire
direttamente, rivalendosi sui proprietari per tutte le spese sostenute per
la bonifica e il ripristino delle condizioni di decoro e sicurezza.
A partire dal 21 luglio 2025, la Polizia Locale darà il via a controlli
capillari su tutto il territorio comunale per verificare il rispetto
delle disposizioni impartite.
Questa iniziativa si inserisce nell'ottica di conservazione e miglioramento
dell'ambiente urbano, riconosciuto come bene primario per garantire adeguati
livelli qualitativi della vita cittadina e la piena fruibilità del
territorio abitato.
Attualità.
L'AICA cerca un nuovo CdA dopo le dimissioni: scadenze e requisiti per
le candidature
AICA
L'Azienda Idrica Comuni Agrigentini (AICA) ha avviato la ricerca
per i nuovi componenti del proprio Consiglio di Amministrazione, dopo
che il precedente CdA ha rimesso il mandato e non ha ricevuto il rinnovo
della fiducia dall'Assemblea dei soci nelle sedute del 5 e 11 giugno scorsi.
L'urgenza è dettata dallo statuto aziendale, che prevede la nomina dei nuovi
membri entro trenta giorni dalla cessazione del precedente consiglio.
L'avviso (leggi
qui), a firma del Vice Presidente dell'Assemblea dei Soci, dott.
Salvatore Di Bennardo, specifica che il Consiglio di Amministrazione sarà
composto da tre membri: un Presidente, un Vice Presidente e un Consigliere.
Per la selezione, non si tratta di una procedura concorsuale, ma di un
incarico fiduciario. Per candidarsi, è necessario possedere specifici requisiti:
- esperienza: almeno cinque anni negli ultimi dieci in incarichi di
amministratore o dirigente apicale presso Enti Pubblici o Pubbliche
Amministrazioni;
- titolo di studio: laurea magistrale, specialistica o diploma di laurea del
vecchio ordinamento in Giurisprudenza, Economia, Ingegneria, Architettura o
Scienze Geologiche.
Sono inoltre previste cause di incompatibilità e inconferibilità (come liti
pendenti con l'azienda, cariche di consigliere comunale o ruoli in aziende
concorrenti) e saranno applicate le disposizioni del D.Lgs. 39/2013 e D.Lgs.
235/2012. Gli interessati, in possesso dei requisiti richiesti, dovranno
inviare una dichiarazione di disponibilità in carta libera tramite
PEC all'indirizzo pec.aica@pec.it entro e non oltre il 30 giugno 2025.
L'oggetto della PEC dovrà essere "Manifestazione di interesse per ricoprire
la carica di componente del Consiglio di Amministrazione".
La domanda dovrà essere corredata da:
- informativa privacy sottoscritta;
- copia di un documento di identità valido;
- curriculum vitae completo, sottoscritto e con autorizzazione al
trattamento dei dati.
L'azienda si riserva la facoltà di sospendere, modificare o annullare la
procedura, e di non nominare in tutto o in parte i componenti tra coloro che
hanno manifestato interesse, senza che ciò dia diritto a risarcimenti o
indennizzi.
Il compenso degli amministratori sarà stabilito dall'Assemblea nei termini
di legge, con rimborso delle spese documentate.
Politica.
Si ripropone "La grande impostura;
di Enzo Napoli
Enzo Napoli
In alcune delle pagine
più belle, a mio parere, della letteratura italiana, Leonardo Sciascia narra
di come la boriosa aristocrazia palermitana rendesse omaggio ad un misero
abate, che, per ironia della sorte, si era ritrovato a poter riscrivere,
inventandolo, un periodo cruciale della storia della Sicilia.
Gli altisonanti titoli di duca, marchese, barone, che per secoli erano stati
pretesto per opprimere e dissanguare il popolo, sarebbero stati rinverditi o
frantumati da un rigo, una citazione sulla corte di re Ruggero.
"La grande impostura", appunto, attraverso la quale un ceto ormai morente e
che avrebbe trascinato all'inferno anche la Sicilia, cercava, insieme alla
repressione di ogni illuminismo, di rimanere aggrappato al potere.
Persino Sciascia, per quanto capace di preconizzare la degenerazione del
paese e di questo sempre più marginale suo lembo, non avrebbe mai immaginato
a quale livello di insussistenza, morale, culturale, politica, si sarebbe
ridotta la sedicente parte progressista dell'isola.
La furbizia dell'abate Vella, utile solo a riempirgli la pancia, si
ripropone con più grande miseria in chi elargisce, ai giorni nostri, feudi
inesistenti e desolanti, quanto poco legittime, figlie dell'imbroglio,
investiture.
Istituzioni.
Giuramento da agenti di Polizia per le grottesi Marianna Giglia e Flavia
Pia Zaffuto
Nuove agenti
Marianna Giglia
Famiglia Giglia
Flavia Pia Zaffuto
Famiglia Zaffuto
Il giuramento solenne di fedeltà alla Repubblica Italiana,
pronunciato sabato 20 giugno 2025, ha segnato la conclusione del
percorso formativo per 1.153 nuovi agenti della Polizia di Stato,
tutti membri del 229° corso.
Tra i neo-agenti che hanno prestato giuramento ad Alessandria, anche le
grottesi Marianna Giglia e Flavia Pia Zaffuto. Per loro, come
per tutti i loro colleghi, questo passaggio segna l'inizio ufficiale della
loro missione al servizio dei cittadini, che proseguirà nelle rispettive
sedi di assegnazione.
(Le due nuove agenti di Polizia)
La significativa cerimonia si è tenuta simultaneamente nelle Scuole di
Polizia di Alessandria, Peschiera del Garda, Piacenza e Trieste, in una
giornata di grande emozione condivisa con familiari e amici giunti da ogni
regione d'Italia. Ad Alessandria, in particolare, 368 agenti in prova hanno
ufficialmente iniziato la loro carriera nella Polizia, giurando con orgoglio
presso la Caserma "Cardile". A presiedere questo momento cruciale è stata la
direttrice della Scuola di Polizia di Alessandria, Elena Gola, alla
presenza di istruttori, autorità e una moltitudine di familiari che hanno
riempito gli spalti. La cerimonia di Alessandria ha visto anche la presenza
del direttore dell'Ispettorato delle Scuole della Polizia Tiziana
Terribile. La partecipazione del Vice Direttore Generale della Pubblica
Sicurezza, Prefetto Carmine Belfiore, ha arricchito la celebrazione.
Il Prefetto Belfiore ha dato il benvenuto nella "grande famiglia della
Polizia di Stato" non solo ai 368 agenti formati ad Alessandria, ma anche
agli altri 785 colleghi che hanno giurato nelle altre Scuole di Polizia
italiane.
(Marianna Giglia con i familiari)
Marianna Giglia, prima di entrare a far parte della Polizia di Stato
con il superamento del concorso nel settembre 2024, ha servito come
paracadutista nell'Esercito Italiano. Il "soldato Giglia" è stata
insignita di un "Elogio" per un'azione coraggiosa compiuta durante il suo
servizio. La vicenda risale al 31 dicembre 2023, la vigilia di Capodanno.
Marianna era in servizio pomeridiano presso la stazione ferroviaria di
Firenze - Santa Maria Novella quando ha notato un individuo che brandiva
minacciosamente un'arma da taglio, rappresentando un chiaro e imminente
pericolo per la gente. Senza esitare, con il supporto del personale militare
in servizio con lei e della Polizia ferroviaria, è intervenuta prontamente,
riuscendo a immobilizzare l'uomo, che è stato poi identificato. La sua
condotta esemplare non è sfuggita all'attenzione dei vertici militari, che
le hanno
tributato l'Elogio. Il riconoscimento è stato motivato e firmato dal
Colonnello Francesco Randacio, comandante del Raggruppamento "Emilia
Romagna-Toscana-Umbria-Marche" nell'ambito dell'operazione "Strade Sicure".
(Flavia Pia Zaffuto con i familiari)
Anche Flavia Pia Zaffuto, prima di superare il concorso in Polizia,
aveva intrapreso la carriera militare. Nell'ottobre 2024, aveva
prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica presso la Scuola
Sottufficiali della Marina Militare a La Maddalena, in Sardegna. Insieme ad
altri 223 allievi del 6° corso Volontari in Ferma Iniziale (VFI), aveva
raggiunto il grado di Comune di 2ª classe Nocchiere di porto.
Successivamente, il 18 dicembre 2024, Marianna e Flavia Pia si sono
ritrovate ad Alessandria, dove hanno iniziato il corso di formazione
semestrale.
Il Prefetto Belfiore, il cui discorso è stato trasmesso in diretta anche
nelle altre tre Scuole, ha sottolineato le grandi responsabilità che
attendono i giovani poliziotti, ma anche la gratificazione di servire il
proprio Paese ed essere utili agli altri. Ha esortato i neo-agenti a "fotografare
la gioia che provate in questo momento, perché manifesta l'orgoglio di
essere poliziotto, una donna e un uomo della Polizia di Stato, cui è
affidato un compito fondamentale, quello di tutelare la sicurezza dei
cittadini e la salvaguardia delle istituzioni democratiche". Ha inoltre
ricordato l'importanza di seguire l'esempio dei poliziotti che hanno
sacrificato la propria vita al servizio dei cittadini, un sacrificio
simboleggiato dai resti della "Quarto Savona Quindici" - presenti nella
Scuola di Alessandria -, l'auto sulla quale persero la vita Antonio
Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, agenti di scorta al giudice
Falcone durante la strage di Capaci.
La Dirigente Elena Gola ha rimarcato l'enorme responsabilità che deriva
dall'indossare la divisa, ricordando che da oggi gli agenti in prova saranno
"tra i pochi a essere legittimati all'uso della forza". Ha citato le
parole di Papa Francesco, "Il vero potere è il servizio", come monito
per i giovani agenti.
Dopo la lettura della formula di giuramento da parte dei direttori delle
Scuole, gli allievi hanno risposto con un forte "Lo giuro" e hanno cantato
con emozione l'Inno d'Italia.
Avendo completato il ciclo di formazione di sei mesi, tutti i giovani
poliziotti si preparano ora a raggiungere le sedi di servizio in tutta
Italia già dalla prossima settimana, dove inizierà il loro tirocinio
applicativo presso gli uffici e i reparti di assegnazione.
Giustizia. Fisco e Comune: accordo conciliativo
grazie all'avv. Nino Caltagirone; riduzione del 90% sul debito fiscale
Avv. Caltagirone
Quando un Comune si scontra con il Fisco: un caso di successo per le casse
pubbliche.
Parafrasando il celebre titolo "Anche i ricchi piangono", potremmo affermare
con certezza che "Anche i Comuni, enti impositori di tributi locali, possono
ritrovarsi a confrontarsi con il Fisco per imposte erariali". Questa
situazione, lungi dall'essere legata a fenomeni evasivi, deriva spesso da
inadempienze formali degli enti locali che si traducono in problemi
sostanziali e possono generare squilibri finanziari di notevole entità. Le
conseguenze di tali squilibri ricadono invariabilmente sulla collettività,
manifestandosi attraverso nuove tasse o una riduzione dei servizi.
Un recente episodio ha visto l'Agenzia delle Entrate e un Comune
dell'Isola raggiungere un accordo conciliativo. Il Comune in
questione, rappresentato e difeso dall'avvocato Nino Caltagirone,
rischiava un considerevole disavanzo a causa di debiti fuori bilancio.
Il professionista, dopo un'attenta valutazione della situazione e agendo in
base al principio secondo cui "Pagare le tasse è un dovere, pagare il
giusto è un diritto", ha presentato un ricorso, avviando il contenzioso
presso la competente Corte di Giustizia Tributaria.
L'impostazione della linea difensiva ha spinto l'Agenzia delle Entrate a
riconsiderare la propria posizione e a formulare una proposta conciliativa
al contribuente.
L'accordo raggiunto ha portato a una riduzione dell'originaria pretesa di
circa il 90%: dagli iniziali 407.395,19 euro si è passati a soli
34.198,74 euro, una somma che potrà essere saldata in otto rate
trimestrali. Un esito significativo a tutela di un diritto fondamentale.
L'avvocato Caltagirone ha sottolineato come situazioni analoghe spesso
vengano "risolte" con l'introduzione di nuovi balzelli, spesso strutturali.
Un esempio frequente è l'applicazione dell'addizionale comunale, un'imposta
sopportata quasi esclusivamente da dipendenti e pensionati (il 90%). Questo
prelievo forzoso e ingiusto, secondo Caltagirone, "conferma, ancora una
volta, come i poveri pagano in rassegnato silenzio, mentre i ricchi non
pagano in vergognosa protesta".
Politica.
On. Angelo Cambiano (M5S): "Dissalatori e ritardi; la Sicilia assetata
paga l'assenza di visione"
On. Angelo Cambiano
"L’annuncio dell’arrivo
dei minidissalatori da parte del Presidente Schifani - dichiara il
deputato regionale del Movimento 5 Stelle Angelo Cambiano - è
l’ennesima conferma di come questa emergenza venga affrontata
senza una reale programmazione. Si interviene con soluzioni tampone
quando la situazione è già esplosa, senza un piano a lungo termine che
garantisca un servizio idrico continuo e dignitoso per cittadini,
agricoltori e imprese".
Il Parlamentare regionale, che da tempo denuncia le gravi criticità nella
gestione della risorsa idrica in Sicilia, sottolinea anche come la proposta
dei minidissalatori non sia affatto nuova: "Parliamoci chiaro -
afferma l’on. Cambiano - già lo scorso anno, quando la crisi idrica
cominciava a colpire duramente le comunità dell’agrigentino e non solo,
proposi l’installazione nel territorio di Licata di mini dissalatori,
evidenziando la fattibilità tecnica in tempi brevi. La proposta fu ignorata.
Solo oggi si scopre che la soluzione da me proposta, bocciata per Licata, ha
trovato applicazione in altri contesti territoriali. Ma la politica non si
fa con gli spot, si fa con le scelte tempestive e lungimiranti".
Cambiano punta il dito anche contro l’assenza di misure straordinarie nei
territori più colpiti: "A Licata, mentre si annunciano impianti altrove,
la situazione peggiora di settimana in settimana: le turnazioni idriche
hanno già superato i 5/6 giorni, e le famiglie si sono rassegnate a un
servizio idrico che definire 'a intermittenza' è un eufemismo. Una crisi
ormai strutturale che viene affrontata come fosse improvvisa".
"In Sicilia si governa da anni con la stessa logica emergenziale
- aggiunge - e oggi si spaccia per successo la risposta tardiva a un
disastro annunciato".
Il Deputato ricorda con amarezza anche una dichiarazione passata dell’ex
assessore regionale Roberto Di Mauro: "'Non possiamo mettere un
dissalatore in ogni città' - diceva tempo fa con l’aria di chi la sa lunga.
Ma oggi si dimostra quanto sarebbe stato utile investire per tempo in
soluzioni alternative e immediate".
Infine Cambiano ribadisce l’urgenza di un cambio di rotta: "Non possiamo
accettare che nel 2025, in provincia di Agrigento, la turnazione idrica
sfiori ancora i dieci giorni. È un dato che fotografa chiaramente il
fallimento di chi governa questa Regione da otto anni: lo stesso
centrodestra che oggi cerca di correre ai ripari in balìa delle emergenze,
senza mai aver investito seriamente su manutenzione delle reti, nuovi
impianti e gestione efficiente delle risorse. La Sicilia merita un sistema
idrico moderno e funzionale, non interventi spot e conferenze stampa
autocelebrative. Continuerò a vigilare e a portare in Aula proposte concrete
per uscire da questa condizione di arretratezza che penalizza intere
comunità e frena lo sviluppo economico del nostro territorio".
Culti.
La Chiesa Evangelica Pentecostale "L'Eterno Nostra Giustizia" celebra i
battesimi; domenica 22 giugno
Locandina
La Chiesa Evangelica
Pentecostale "L'Eterno Nostra Giustizia", situata in Piazza Umberto I
a Grotte, si appresta a vivere una giornata di grande significato
spirituale: domenica 22 giugno 2025 sarà luogo di una solenne
cerimonia di battesimi. L'appuntamento è fissato per le ore 18.30.
(Locandina)
Questa pratica riveste
un'importanza fondamentale per le chiese evangeliche pentecostali,
simboleggiando la pubblica professione di fede e l'inizio di una nuova
esistenza in Cristo. Il battesimo per immersione, come quello che
sarà amministrato a Grotte, rappresenta per i credenti un passo di
ubbidienza alla chiamata di Gesù, rievocando la morte al peccato e la
risurrezione a una vita rinnovata nello Spirito Santo.
Non si tratta di un semplice rito, ma di un'esperienza che segna un punto di
svolta spirituale, radicato nella convinzione biblica che "Chi ha creduto
ed è stato battezzato, sarà salvato", come espresso nel Vangelo di Marco
(Mc 16,16).
La celebrazione sarà guidata dal PastoreGiuseppe Infantino,
guida della chiesa evangelica locale. Il Pastore Infantino, con un percorso
di vita e ministero profondamente dedicati alla fede, è una guida spirituale
riconosciuta sia dalla comunità di Comitini che da quella di
Grotte. Il suo impegno pastorale si traduce in un costante
accompagnamento dei fedeli nel loro cammino di fede e nella diffusione del
messaggio evangelico, ponendo l'accento sulla vita nuova che si manifesta
attraverso la fede in Gesù e la potenza dello Spirito Santo. La sua presenza
garantisce un momento di insegnamento e ispirazione per tutti i
partecipanti.
La comunità invita chiunque desideri assistere o approfondire il significato
di questa pratica a unirsi a loro per condividere questo momento di fede e
gioia.
Iniziative.
Caltavuturo celebra San Calogero con un ricco calendario di
manifestazioni; dal 30 giugno al 6 luglio
Manifesto
Programma
Si terranno a
Caltavuturo (in provincia di Palermo) una serie di manifestazioni
dedicate a San Calogero, figura di "uomo eremita tra gli uomini".
L’iniziativa principale, incentrata sulla una presentazione di scultura e
una mostra, si terrà presso il Museo “Don G. Guarnieri” in Piazza
S. Francesco, venerdì 4 luglio 2025, con inizio alle ore 16.00.
(Manifesto)
Il programma prevede una
serie di interventi e momenti di approfondimento.
I saluti istituzionali saranno a cura del prof. Salvatore Di Carlo, Sindaco
del Comune di Caltavuturo. Poi il dott. Calogero Castellana, Governatore
della Confraternita “San Calogero”, esporrà i "Progetti della
Confraternita"; di seguito il prof. Calogero Frenda, studioso e ricercatore,
tratterà il tema “Festa, pane, viaggiu. Sguardo ai pellegrinaggi calogeriani
in Sicilia”.
Il dott. Filippo Vitello, Presidente della Pro Loco "Herbessus" di
Grotte e Consigliere Nazionale UNPLI, offrirà un contributo dal titolo
"Il popolo di San Calogero".
La manifestazione vedrà anche la partecipazione della pittrice Gloria
Vernengo, artista, che interverrà sull'argomento “Rappresentazione
identitaria e nazionale”.
L'arch. Antonino Granata, Presidente Pro loco "Phiale aurea", illustrerà la
"Scoperta dell’immagine storica di Caltavuturo".
Il prof. Luigi Montana, Redattore Atlante BB.CC. Caltavuturo, presenterà
l'"Enciclopedia comunitaria", mentre l'on. Domenico Giannolo, ideatore
dell'Atlante BB.CC. Caltavuturo, approfondirà il "Patrimonio di Caltavuturo".
Il cav. Stefano Guggino, Presidente Sicilia Antica Temini Imerese, tratterà
il tema "Ruolo di Sicilia Antica", mentre il geom. Calogero Andolina,
tecnico progettista, descriverà il "Progetto Statua San Calogero".
L'artista Luigi Aricò condividerà il suo pensiero su "San Calogero per i
Caltavuturesi" ed il prof. Domenico Monteforte, pittore e critico d'arte,
proporrà "Riflessioni inerenti le opere presentate".
Il prof. Luciano Geloso, gallerista e critico d'arte, affronterà il tema
"Arte e religione a confronto".
Il dott. Carlo Di Motta, Resposabile Libri Editoriale Mondadori, concluderà
la prima parte con "Analisi e Prospettive identità ed arte".
La giornata di venerdì 4 luglio proseguirà con ulteriori momenti
significativi:
- alle ore 17.15, la Scalinata Roberto Sottile ospiterà i "Proverbi per
l'amico Roberto Sottile";
- alle ore 17.30 è prevista l'inaugurazione della Mostra Pittorica "Il
Popolo di San Calogero" dell'artista Gloria Vernengo;
- alle ore 18.00 si terrà un "Viaggiu a San Caloriu extra-moenia" -
Pellegrinaggio a Terravecchia;
- infine alle ore 18.30, a Mannari, si terrà l’inaugurazione e benedizione
della scultura, opera d'arte “San Calogero” del Maestro Luigi Aricò.
Ma le iniziative di Caltavuturo in occasione della festa di San Calogero
continuano (vedi il
programma completo).
Sempre venerdì 4 luglio, con il titolo “Sagra e vie del pane 2025”,
alle ore 10.00 si terrà il laboratorio “Fratello Sole” sui pani
votivi realizzato dalle signore custodi dei pani votivi.
Per sabato 5 luglio il programma prevede:
alle ore 17.30, sfilata per le vie cittadine dei gruppi folk di Caltavuturo,
Casteltermini, Mistretta e Petralia Soprana (Raffo);
alle ore 18.30, nella Piazzetta San Calogero, santa Messa presieduta dal
parroco di Caltavuturo don Saverio Martina; a seguire “Sagra e Vie del Pane”
con i pani votivi dei Comuni siciliani ed i Pupi di pane di Campofranco;
alle ore 22.00, presso l’anfiteatro comunale, spettacolo dei gruppi folk di
Caltavuturo, Casteltermini, Mistretta e Petralia Soprana (Raffo).
Le manifestazioni si concluderanno nella giornata di domenica 6 luglio,
con il seguente programma:
alle ore 10.00, giro per le vie del paese dei tamburinari “I Marinisi” di
porto Empedocle”;
alle ore 15.00, nella Piazzetta San Calogero, visita al museo della
Confraternita “San Calogero”, esibizione del gruppo “I Marinisi” di porto
Empedocle;
alle ore 16.00, giro per le vie del paese dei tamburinari “I Marinisi” di
porto Empedocle”;
alle ore 18.00, processione della statua di San Calogero.
Questa iniziativa culturale è certamente un'occasione importante per la
comunità di Caltavuturo e per tutti coloro che desiderano approfondire la
figura di San Calogero e il suo legame con il territorio.
Agrigento.
Omaggio a Pirandello: 9^ edizione di "Caddi come una lucciola", al
Piazzale Caos
Locandina
Agrigento sta per
celebrare il 158° anniversario della nascita del celebre scrittore
Luigi Pirandello. La manifestazione, giunta alla sua nona edizione e
intitolata "Caddi come una lucciola", si svolgerà presso l'Anfiteatro
"Luigi Pirandello" di Piazzale Caos. L'inizio è fissato per sabato 28
giugno 2023, alle ore 03.00 antimeridiane.
(Locandina)
La locandina ripropone un
suggestivo frammento dello stesso Pirandello: "... una notte di giugno
Caddi come una lucciola sotto un gran pino solitario in una campagna di
olivi saraceni affacciata agli orli di un altopiano di argille azzurre sul
mare africano".
Tra gli enti e le associazioni che sostengono questa iniziativa si
annoverano la Regione Siciliana, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento,
il Comune di Agrigento, il Comune di Porto Empedocle e l'Associazione
Culturale "Il Cerchio".
Comune.
Convocato il Consiglio comunale in seduta ordinaria per lunedì 23 giugno alle ore 18.00
Aula consiliare
L'adunanza del prossimo
Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta
ordinaria
presso la sala consiliare del Comune di Grotte,
su determinazione del presidente Angelo Carlisi, è stata fissata
per
lunedì 23
giugno, alle ore 18.00.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
1) nomina scrutatori, lettura e approvazione verbali seduta precedente;
2) Presa d’atto della Relazione annuale del Sindaco sullo stato di
attuazione del programma ai sensi dell’art.17 L.R. n.7 del 26/08/92 come
modificato dalla L.R. n.3 del 31/01/2024.
3) Presa atto valutazione dell’assenza della necessità di revisione
infra-periodo del Piano Economico Finanziario PEF MTR-2 per il periodo
2024-2025 relativamente all’anno 2025. Approvazione tariffe TARI 2025.
4) Approvazione del Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche
(P.E.B.A.).
5) Approvazione Piano Comunale Amianto” ai sensi della L.R. n.10 del
29/04/2017.
6) Piano di lottizzazione "CHISIELLA" sull'area sita nella Contrada
Chisiella nella via Delle Mimose.
7) Proposta di deliberazione di Consiglio Comunale: “Revisione biennale
della pianta organica delle farmacie del Comune di Grotte (2024) - conferma”.
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e,
qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
Aragona.
Quarta edizione dell'Infiorata, per la solennità del Corpus Domini
Infiorata
Domenica 22 giugno,
le vie di Aragona si trasformeranno in un tappeto di colori e profumi
per la quarta edizione della tradizionale Infiorata, in occasione
della solennità del Corpus Domini. Un appuntamento atteso che, anche
quest'anno, vedrà il paese vestirsi a festa grazie all'impegno di numerosi
volontari.
(Opera realizzata nelle scorse edizioni)
Le opere d'arte effimere,
realizzate con maestria e dedizione, riprodurranno scene della vita di Gesù
e iconografie cristiane. Non solo fiori freschi ma anche riso, grano, caffè,
piume, sabbia, erbe aromatiche e delicati fiori di carta fatti a mano
daranno vita a pannelli di straordinaria bellezza.
Le zone interessate da questa esposizione artistica saranno diverse: la
gradinata della Chiesa Madre e la piazza antistante, Via Alberto
Mario e le sue traverse, e un lungo tratto di Via Garibaldi,
tutti punti toccati dalla processione del Corpus Domini.
Questa celebrazione assume un significato religioso e sociale per la
comunità di Aragona. Attraverso l'arte floreale si esprime la fede nel
sacramento dell'Eucaristia, creando al contempo spazi di bellezza che, come
sottolineato dagli organizzatori, sono manifestazione e via per condurre a
Dio.
Un grande lavoro preparatorio ha coinvolto, con entusiasmo, tantissimi
volontari delle parrocchie del centro storico di Aragona. Le famiglie
di Via Alberto Mario, l'Associazione Settimana Santa Aragonese e
il Comitato feste della Madonna del Rosario hanno dedicato giorni
interi alla preparazione, spinti dal successo e dall'apprezzamento riscossi
negli anni passati sia dai residenti che dai numerosi visitatori provenienti
dai paesi limitrofi.
Le opere esposte nell’infiorata saranno visibili sin dalle prime luci
dell'alba di domenica 22 giugno e potranno essere ammirate per tutta la
giornata, fino al termine della processione serale.
Sport. In partenza il "Summer Camp" dell'ASD
"Pan Sagittarius"; dal 23 giugno al 10 agosto
Locandina
È in partenza la quarta
edizione di “Summer Camp”, un’iniziativa sportiva dedicata ai giovani
talenti del calcio locale. Dal 23 giugno al 10 agosto il campo di
calcetto comunale di Via Francesco Ingrao sarà la sede di un torneo
di calcio a 5, pensato per bambini e ragazzi nati tra il 2012 e il
2018 (ovvero dai 5 ai 13 anni). Le partite si disputeranno ogni
lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 19.00 alle 22.00.
(Locandina)
L'organizzazione di
questa manifestazione è curata dall'ASD Pan Sagittarius, una realtà
sportiva impegnata nella promozione dell'attività fisica e dei valori dello
sport tra i più giovani. A guidare i giovani partecipanti in questa
avventura sportiva ci saranno Peppe Castiglione e Luca Cirino.
Peppe Castiglione, il cui nome è sinonimo di calcio a Grotte e non solo,
metterà a disposizione la sua lunga e consolidata carriera di calciatore. La
sua esperienza sul campo e la profonda conoscenza del gioco saranno un
valore aggiunto per i ragazzi, che potranno apprendere tecniche e strategie
(è possibile contattarlo al 3398771180).
Accanto a lui il giovane allenatore Luca Cirino, che dimostra un impegno
notevole e una grande passione per la crescita sportiva dei ragazzi. La sua
energia e la sua capacità di motivare saranno fondamentali per creare un
ambiente stimolante e positivo (per chiamare Luca, 3336145448).
La manifestazione, giunta alla quarta edizione nel 2025, gode del patrocinio
del Comune di Grotte e si avvale del supporto del Centro Sportivo
Educativo Nazionale (CSEN) Agrigento.
Questo consolidato sodalizio tra enti locali e associazioni sportive
garantisce la buona riuscita dell'iniziativa, offrendo ai giovani atleti
un'opportunità unica di praticare sport, fare nuove amicizie e vivere
un'estate all'insegna del movimento e della gioia.
Attività.
19^ Rassegna Internazionale Biodivino 2025; premiazione venerdì 20
giugno
Manifesto
In un momento particolare
per l'agricoltura biologica italiana, Agrigento ospita un'iniziativa
dedicata ai vini biodinamici. La 19ª Rassegna Internazionale BiodiVino
2025 culminerà con una cerimonia di premiazione che metterà in
risalto le eccellenze del settore vitivinicolo biologico. La serata si terrà
venerdì 20 giugno, alle ore 19.00, presso la Sala
conferenze della Biblioteca Franco La Rocca, in Piazzale Aldo Moro, 3,
ad Agrigento. La scelta della città, Capitale della Cultura, sottolinea
l'importanza di un'agricoltura sostenibile e rispettosa dell'ambiente.
(Manifesto)
Il programma della serata prevede alle ore
19.00 l'accoglienza dei partecipanti, seguita dai saluti delle autorità, tra
cui il Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè. Sarà Lillo Alaimo Di
Loro, Presidente di Italia Bio, a introdurre i lavori e a moderare la
discussione.
Alle 19.30 si terrà la consegna degli attestati e i riconoscimenti alle
cantine vincitrici della rassegna. Seguiranno brevi comunicazioni da parte
di illustri figure del settore, tra cui Rosario Di Lorenzo, Presidente
dell'Accademia Italiana del Vino e della Vite; l'enologo Giovanni Giardina,
Curatore Scientifico BiodiVino; e Pino Accardi, Ispettore Provinciale
Agricoltura Agrigento. Durante la serata si rifletterà sulle sfide e i
pericoli che oggi minacciano l'agricoltura biologica, il sistema rurale e
l'umanità.
Alle ore 20.00 i partecipanti avranno l'opportunità di degustare i vini
vincitori della rassegna BiodiVino 2025, grazie a un banco di assaggio
curato dall'Enologo Gianni Giardina. La serata si concluderà alle 20.30 con
un "bio rinfresco", per un ulteriore momento di convivialità.
Pittura. L'arte di Antonio Pilato illumina
Oppido Mamertina; "Gli angeli della speranza" in dono al Museo diocesano
Manifesto
Gli angeli della speranza
Antonio Pilato
Il Museo Diocesano di
Oppido-Palmi si arricchisce di un'importante donazione permanente: la
tela "Gli angeli della speranza", opera dell'artista, filosofo e
pedagogista Antonio Pilato. L'annuncio è avvenuto lo scorso sabato 7
giugno 2025, in occasione dell'inaugurazione della mostra di arte
contemporanea "Abbracci nel silenzio: Parole non dette!", evento finale
della "Lunga Notte delle Chiese", giunta quest'anno alla sua decima
edizione.
(Manifesto)
L'opera di Pilato, un
acrilico su tela di 100x100 cm, è stata donata in permanenza al museo,
aggiungendosi al patrimonio artistico della diocesi. La cerimonia ufficiale
si è svolta nel contesto di una collettiva che ha visto esposte 37 opere di
artisti invitati dall'Associazione Culturale Casa Dante di Firenze, con
l'organizzazione curata da Paolo Martino e Maria Teresa Casella del MuDOP.
L'inaugurazione, svoltasi alle ore 16.00, ha richiamato numerose
personalità:
- Valentina Tebala, storica dell'arte della Sovrintendenza Archeologia,
Belle Arti e Paesaggio di Reggio Calabria-Vibo Valentia, che ha sottolineato
l'importanza della valorizzazione del patrimonio artistico locale;
- Lucia Lojacono, storica dell'arte e direttrice del Museo Diocesano "A.
Sorrentino" di Reggio Calabria, la quale ha evidenziato il ruolo cruciale
dei musei nel dialogo culturale;
- S.E. Monsignor Giuseppe Alberti, Vescovo della Diocesi Oppido M.-Palmi,
che ha concluso l'evento con un significativo intervento.
I saluti istituzionali sono stati portati da Francesco Calarco per il
"Circolo artisti Casa di Dante Firenze", Giuseppe Morizzi, Sindaco di Oppido
Mamertina, e Giuseppe Mantella dell'Ufficio BCCE Locri-Gerace.
La giornata si è conclusa con un momento musicale, grazie agli intermezzi
della Junior Band "Giuseppe Rechichi", diretta dal Maestro Stefano
Calderone, che ha animato la Piazza del Duomo di Oppido Mamertina. Antonio Pilato è una figura eclettica nel panorama culturale
contemporaneo italiano. Nato a Grotte, ha sviluppato la sua
formazione e carriera tra Milano e la sua terra d'origine. Nel campo
accademico, Pilato è docente di Filosofia e Scienze dell'Educazione (ora in
quiescenza), un ruolo che lo porta a esplorare tematiche profonde legate
all'esistenza e alla società, influenzando anche la sua produzione
artistica. Come artista Pilato ha un linguaggio pittorico distintivo,
definito come "la voce del sentimento". Le sue opere sono caratterizzate da
linee, colori e forme calligrafiche liberamente e emotivamente concepite,
che si estendono oltre i limiti fisici della tela. La sua pittura è spesso
intrisa di simbolismo, con immagini che, pur variando nello spazio e nei
colori luminosi, rappresentano idee profonde e introspettive. Le sue
opere spesso affrontano il dramma dell'esistenza dei più deboli, con una
particolare attenzione alla figura femminile, che per lui incarna l'umanità
in generale e la bellezza armoniosa.
La sua carriera artistica vanta diverse mostre personali e collettive in
importanti sedi, tra cui il Circolo della Stampa di Palazzo Serbelloni a
Milano, il Complesso Monumentale Guglielmo II a Monreale, la Galleria Roma a
Siracusa, e una partecipazione alla 54^ Biennale di Venezia. Ha ricevuto
numerosi riconoscimenti e le sue opere sono state recensite da critici
d'arte di rilievo. Attualmente vive e lavora a Milano, continuando la sua
attività di pittore.
Sport.
Torneo di Calcio a 5 dell'Associazione
"Muoviti Grotte"; aperte le iscrizioni
Locandina
L'Associazione
"Muoviti Grotte" ha annunciato l'organizzazione del "Torneo
di Calcio a 5 - Mondiale per Club", un'iniziativa calcistica che si
propone di portare l'adrenalina del calcio internazionale direttamente nel
campetto comunale.
(Locandina)
Dal 30 giugno al 20
luglio le squadre partecipanti avranno l'opportunità di calarsi nei
panni dei più grandi club mondiali, gareggiando in un format che riprende le
fasi a gironi e le eliminazioni dirette tipiche delle competizioni
internazionali. Ogni formazione, composta da un massimo di otto
giocatori, riceverà in omaggio un kit di magliette personalizzate per il
torneo.
L'iniziativa è frutto dell'impegno di un team organizzativo composto da
Alfonso Aquilina, Piero Arnone, Santino Alaimo e Dario Giammusso, e gode
del patrocinio del Comune di Grotte. Sponsor ufficiale della
manifestazione è la Farmacia Santa Venera, che ha voluto supportare
questa iniziativa sportiva. Le iscrizioni sono già aperte, ma si consiglia di affrettarsi: i
posti sono limitati per garantire la migliore riuscita del torneo.
Per maggiori informazioni e per iscriversi, è possibile contattare gli
organizzatori direttamente tramite messaggio privato (clicca
qui) o ai numeri di telefono di Alfonso (329 2616118) e Piero (320
9089291).
Ambiente.
Allerta Meteo Gialla in Sicilia: attesi temporali e fenomeni intensi
Allerta Meteo
La Sicilia si prepara ad
affrontare una fase di maltempo significativo. A partire dalla tarda
serata di oggi, martedì 17 giugno, e per le successive 18-24 ore,
l'isola sarà interessata da precipitazioni sparse, con un
carattere prevalentemente temporalesco. L'allerta gialla è stata
diramata, in particolare per i settori centro-settentrionali della regione.
(Allerta Meteo Gialla)
Secondo le previsioni, le piogge più
intense sono attese a partire dalle ore 14:00 di domani, mercoledì 18
giugno. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte
intensità, frequente attività elettrica con fulmini, locali
grandinate e forti raffiche di vento.
La mappa allegata mostra le aree maggiormente a rischio. Le zone
contrassegnate con le lettere A, B, C, D, E, F, G, H, I indicano i settori
dove sono previsti rovesci o temporali, estendendosi su tutta l'isola. Le
icone con il simbolo di un fulmine evidenziano le province dove l'attività
temporalesca sarà marcata.
Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha invitato la cittadinanza
alla massima cautela, raccomandando di adottare tutte le precauzioni
necessarie per affrontare le avverse condizioni meteorologiche. Si consiglia
di limitare gli spostamenti non essenziali e di prestare attenzione a
possibili disagi alla circolazione e a situazioni di pericolo legate a
raffiche di vento o smottamenti. Le autorità locali monitoreranno
costantemente l'evolversi della situazione.
Sport.
Salvatore Busuito conquista per la seconda volta il Titolo europeo di
Benchpress a Biella
Premiazione
Locandina
Il Campionato Europeo
World Powerlifting AICS, svoltosi sabato 14 e domenica 15 giugno 2025
presso la Palestra "Fitness For Life" di Ponderano, in provincia di Biella,
ha visto un’ottima performance dell'atleta grottese Salvatore Busuito.
(Programma)
Nella giornata di sabato
14 giugno, Busuito ha dominato la disciplina della Benchpress (panca piana),
assicurandosi il primo posto e, per la seconda volta nella sua
carriera, il titolo di campione europeo. Un successo che bissa la
vittoria già ottenuta nel 2022 durante i campionati disputati a Riva del
Garda, confermando la sua prestazione a livello internazionale in questa
specialità.
Visibilmente soddisfatto, Busuito ha espresso felicità per il risultato
raggiunto: “Primo posto nella benchpress a livello internazionale, sono
soddisfattissimo di me stesso, insieme al mio coach Francesco Mirenda”.
L'atleta ha inoltre voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito
alla riuscita dell'evento: “Ringrazio di cuore gli organizzatori, gli
ufficiali di gara, gli atleti ed i collaboratori che per due giorni hanno
contribuito al successo del campionato europeo World Powerlifting AICS”.
La manifestazione di Ponderano ha richiamato numerosi atleti e appassionati,
interessati agli eventi di powerlifting.
Iniziative.
L'Associazione "Muoviti Grotte" cerca giovani per un'estate all'insegna
di sport e divertimento
Invito
L'Associazione
"Muoviti Grotte" si prepara a riaccendere i motori dell'intrattenimento
e dello sport, promettendo un'Estate 2025 ancora più ricca di eventi e
divertimento per tutte le età. Dopo il successo dello scorso anno, che
ha visto l'organizzazione di tornei di triathlon, una suggestiva notte
bianca, appassionanti sfide di volley in Piazza Marconi e un dinamico torneo
di calcio-tennis, l'associazione è pronta a superare se stessa. Decine di
atleti e centinaia di persone, tra appassionati, curiosi e semplici
cittadini in cerca di serate spensierate, hanno animato l'estate 2024,
confermando il ruolo centrale di "Muoviti Grotte" nel panorama degli
appuntamenti locali.
(Invito)
"Siamo pronti a ripartire alla grande!",
ha dichiarato Alfonso Aquilina, portavoce dell'associazione,
sottolineando l'entusiasmo con cui si sta lavorando per definire il
palinsesto estivo. Musica, sport e intrattenimento saranno gli ingredienti
principali di un'offerta pensata per coinvolgere adulti e bambini. "Stiamo
lavorando affinché l’Estate 2025 sia ancora più coinvolgente" ha
aggiunto, invitando tutti a "rimanere sintonizzati… qualcosa di speciale
sta per arrivare!".
In vista di una programmazione ambiziosa, "Muoviti Grotte" lancia un
appello alla comunità: "Vuoi vivere l’estate da protagonista?".
L'associazione è infatti alla ricerca di giovani, ragazze e ragazzi
"pieni di entusiasmo", desiderosi di entrare a far parte dello staff
organizzativo dell'edizione 2025. Un'opportunità unica per chi ama stare a
contatto con le persone, è proattivo nell'aiutare e nell'animare, o
semplicemente desidera "dare una mano" per la buona riuscita degli eventi.
Questa iniziativa è senza dubbio un modo per contribuire attivamente alla
vita della comunità e vivere un'esperienza estiva indimenticabile
dietro le quinte degli eventi più attesi.
Per entrare a far parte del team e scoprire tutti i dettagli, l'associazione
invita gli interessati a scrivere in "direct" (clicca
qui) attraverso i propri canali di comunicazione social.
Iniziative.
Realmonte si prepara alla IV Edizione del Premio Letterario "Scala dei
Turchi - Dina Rossiello"
Presentazione
Sabato scorso, 14 giugno
2025, l'aula consiliare del Comune di Realmonte ha ospitato la
presentazione della 4^ edizione del Premio Letterario “Scala dei Turchi -
Dina Rossiello”; un momento di promozione culturale e sociale del
territorio.
(Annuncio della IV Edizione del Premio Letterario "Scala dei Turchi - Dina
Rossiello")
Alla cerimonia hanno
partecipato: Pascal Schembri, direttore artistico e ideatore del
Premio, la cui visione ha dato vita a questa iniziativa; Gilberto
Marchese Ragona, Vicario Capo di Gabinetto dell'Assessore regionale dei
Beni Culturali, a testimonianza del sostegno istituzionale; Alessandro
Mallia, Sindaco di Realmonte, orgoglioso padrone di casa; e Melissa
Arcuri, Presidente del Consiglio comunale. Tra il pubblico erano
presenti anche i collaboratori dell'Associazione "Casa del Libro", strenui
sostenitori delle iniziative di Pascal Schembri.
Nel suo intervento, Gilberto Marchese Ragona ha posto l'accento sull'impegno
dell'Assessorato regionale dei Beni Culturali nel forgiare una visione della
cultura che sia intrinsecamente inclusiva, con l'obiettivo di elevare la
cultura a elemento propulsore della crescita economica e sociale di
Realmonte. Ha inoltre anticipato l'introduzione di una programmazione
annuale di eventi, volta a garantire la massima visibilità e un'adeguata
promozione a ciascuna iniziativa, con l'intento di massimizzare la
partecipazione di pubblico, attrarre turisti e visitatori e valorizzare le
realtà locali, esaltandone l'autenticità e la capacità di tramandare storia
e tradizioni.
Pascal Schembri ha sottolineato l'importanza del Premio non solo come
vetrina letteraria, ma anche come toccante celebrazione del valore della
memoria. Ha ricordato l'ispiratrice del Premio, sua moglie Dina Rossiello, e
l'allora Presidente del Consiglio comunale Felice Vaccaro, figura
chiave che lo spinse e lo sostenne nella creazione della prima edizione.
Il sindaco Alessandro Mallia ha espresso profonda gratitudine a Pascal
Schembri, definendolo una "punta di diamante" per Realmonte. Ha manifestato
il suo orgoglio per un Premio che pone al centro la città, celebre in tutto
il mondo per la spettacolare Scala dei Turchi e le sue ineguagliabili
bellezze naturali. Il Sindaco ha inoltre ribadito l'impegno dell'intera
amministrazione nel sostenere la cultura, vista come veicolo di progresso
sociale, dialogo costruttivo e promotrice di valori fondamentali.
Infine Melissa Arcuri, Presidente del Consiglio Comunale, ha evidenziato
come l'evento, in particolare attraverso la sezione dedicata agli scrittori
emergenti, invii un messaggio di incoraggiamento e coinvolgimento alle nuove
generazioni. Un'iniziativa che esalta le capacità creative e letterarie dei
giovani, stimolando un profondo senso di appartenenza in ogni cittadino di
Realmonte.
L'attesa serata finale del Premio è fissata per venerdì 11 luglio
alle ore 19.00, nel sito archeologico di Villa Romana di Realmonte,
gentilmente concessa dal Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi
di Agrigento, diretto da Roberto Sciarratta.
Calcio.
Akragas Under 16: Michele Cirino e il 2° posto alla finale regionale
Michele Cirino
Akragas Under 16
Ancora una volta il
giovane grottese Michele Cirino ha dimostrato le sue notevoli doti
atletiche, giocando nella formazione Under 16 della Società Sportiva
Akragas sino alla finale del campionato regionale. Sebbene la
squadra della Città dei Templi non sia riuscita a conquistare il titolo,
piazzandosi al secondo posto dopo una combattuta finale persa contro il
"Terzo Tempo Scuola Calcio Élite" di Palermo, la performance di Cirino e dei
suoi compagni merita un plauso.
(Akragas Under 16)
Michele Cirino, promessa
del calcio locale, ha confermato le sue capacità in mezzo al campo, sotto la
guida attenta degli allenatori Emiliano Bellavia e Dino De Rosa.
La sua presenza è stata importante per il percorso dell'Akragas, che ha
mostrato impegno e passione in ogni fase del torneo.
Prima di vestire la maglia biancazzurra dell'Akragas, Cirino ha affinato le
sue abilità a Grotte, dove ha beneficiato dei preziosi insegnamenti di un
team di "mister" d'eccezione: Antonio Pillitteri, Luca Cirino,
Salvatore Baldo, Armando Tirone e Peppe Castiglione.
Questa solida base formativa ha contribuito a forgiare il calciatore che è
un atleta generoso con un’ottima visione di gioco.
Nonostante la delusione della sconfitta in finale, l'intera squadra dell'Akragas
Under 16 ha rappresentato con onore i colori della città di Agrigento.
La formazione che ha disputato l'incontro decisivo era composta da Di
Girolamo, Taibi, Fiore, Aruta, Motisi, Cipolla, Pagliarello, Nobile, Salvi,
Alcozer e Pellitteri. A disposizione, pronti a subentrare, c'erano Troia,
Girgenti, Puma, Gaglio, Diakitè, Fiore e, naturalmente, il nostro Michele
Cirino.
Questo risultato, pur non essendo una vittoria, testimonia il grande lavoro
svolto dalla SSD Akragas nel settore giovanile e, in particolare, le doti di
un atleta come Michele Cirino, destinato a far parlare di sé nel panorama
calcistico.
Sport.
A Grotte il Torneo di Calcio a 5 "Libertas": 8 squadre e grande
entusiasmo in campo
Programma
È in pieno svolgimento
a Grotte il "Torneo di Calcio a 5", un appuntamento giovanile che sta
animando il campetto comunale in erba sintetica di Via Francesco
Ingrao. L'iniziativa, dedicata ai giovani calciatori nati tra il 2007 e il
2010, è frutto di una proficua collaborazione tra il Centro Sportivo
Nazionale "Libertas" e l'Associazione Sportiva Dilettantistica "New
Star" di Grotte, con il patrocinio dell’Assessorato allo Sport del
Comune di Grotte.
(Programma)
Il torneo, che ha preso
il via lo scorso giovedì 12 giugno, coinvolge otto formazioni provenienti
dai comuni di Grotte, Racalmuto, Milena e Aragona.
La regia organizzativa è affidata al Centro Sportivo Nazionale "Libertas",
guidato dal presidente Salvatore Rizzo, e all'ASD "New Star" di
Grotte, presieduta da Alfonsina Carlisi. La sinergia tra queste
realtà ha permesso di allestire un calendario ricco di appuntamenti.
Le squadre sono state divise in due gironi eliminatori, il Girone A e il
Girone B, che hanno già visto disputare diverse gare emozionanti.
Conclusa la fase a gironi, l'attenzione si sposterà sulle semifinali, in
programma per il 24 giugno, che decreteranno le finaliste.
Il culmine del torneo è atteso per giovedì 26 giugno, con le due gare
che assegneranno i piazzamenti finali: alle ore 20.00 la finale per il 3°
e 4° posto; alle ore 21.00 l’attesa finale per il 1° e 2° posto.
Il torneo è coordinato dal responsabile tecnico Salvatore Rizzo con la
collaborazione dell'Assessore allo Sport Annamaria Todaro.
Il sindaco Alfonso Provvidenza ha espresso il suo plauso per
l'iniziativa, sottolineando l'importanza di promuovere lo sport giovanile e
l'aggregazione sul territorio.
Gli organizzatori invitano la cittadinanza a partecipare numerosa per
sostenere i giovani atleti e godere dello spettacolo offerto dalle partite.
Comune.
"Un siciliano a Ginevra": Tommaso Riccardo Castiglione; incontro il 20
giugno in biblioteca
Locandina
L'Amministrazione
comunale di Grotte, in collaborazione con il prof. Angelo Buscaglia, ha
organizzato un incontro dal titolo "Un siciliano a Ginevra" per
rievocare e onorare la figura del prof. Tommaso Riccardo Castiglione.
L'iniziativa si terrà venerdì 20 giugno 2025, alle ore 18.30,
presso la Biblioteca comunale di Grotte.
(Locandina)
La serata si aprirà con i
saluti istituzionali, che saranno portati dal sindaco Alfonso Provvidenza
e dall'assessore alla Biblioteca e Archivio Storico Gianni Lombardo.
Successivamente interverranno: Salvatore Cardinale (Presidente
emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta), Diego Guadagnino
(Scrittore), Fiore Castiglione (figlia del compianto prof. Tommaso
Riccardo Castiglione). Alcune letture saranno curate da Evelyn Castellaci,
Giorgia Castronovo e Tania Garifì.
La serata sarà arricchita da interventi musicali a cura di Alessio Pasaro
mentre la conduzione della manifestazione sarà affidata a Maria
Giuseppina Terrasi.
L’iniziativa è realizzata con la collaborazione della Proloco “Herbessus”
di Grotte.
Tommaso Riccardo Castiglione nacque il 15 febbraio 1901. Nel 1925 conseguì
la laurea in teologia presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma, e nel
1926 la laurea in Lettere e Filosofia presso l'Università di Firenze (dove
fu allievo di Gaetano Salvemini e compagno di Carlo e Nello Rosselli). Ha
insegnato lingua e letteratura italiana a Ginevra dal 1934 come libero
docente. Nel 1962, è stato nominato professore ordinario. È stato anche
giornalista e scrittore; in questa veste ha dedicato numerosi studi a figure
del Rifugio protestante italiano a Ginevra e alle relazioni tra Ginevra e
l'Italia. È deceduto il 2 dicembre 1973.
Volontariato.
AVIS Comunale di Grotte: un appello alla solidarietà
Locandina
L'AVIS
(Associazione Volontari Italiani Sangue) Comunale di Grotte ODV lancia un
accorato appello alla cittadinanza, invitando tutti a sostenere le
proprie attività vitali attraverso diverse forme di generosità. La locandina
diffusa dall'associazione evidenzia con chiarezza le molteplici modalità con
cui è possibile contribuire a questa nobile causa, sottolineando l'impegno
costante dell'AVIS nel garantire un'adeguata disponibilità di sangue per le
necessità sanitarie.
(Locandina)
Al centro dell'attività
dell'AVIS vi è, naturalmente, la donazione di sangue. Un gesto semplice, ma
di valore inestimabile, capace di salvare vite umane.
L'associazione invita caldamente i cittadini a "Donare il sangue",
ricordando che ogni singola sacca è un prezioso contributo alla salute e al
benessere della collettività.
L'impegno dell'AVIS non si limita alla raccolta di sangue. L'associazione
sottolinea anche l'importanza del volontariato, invitando a "Donare il
tempo e diventa volontario". Diventare un socio volontario significa
dedicare parte del proprio tempo ed energie a supporto delle attività
organizzative, di sensibilizzazione e di promozione dell'AVIS, contribuendo
attivamente alla diffusione della cultura della donazione e al buon
funzionamento dell'associazione.
Un'ulteriore e fondamentale forma di sostegno all'AVIS Comunale di Grotte
ODV è la destinazione del 5x1000.
L'associazione spiega dettagliatamente come fare:
- firmare la dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi)
nell'apposito spazio dedicato al "Sostegno delle Organizzazioni non
lucrative di utilità sociale";
- indicare nell'apposito spazio il codice fiscale dell'AVIS Comunale di
Grotte ODV: 90032780844.
Questo gesto, che non comporta alcun costo aggiuntivo per il contribuente,
permette di destinare una quota delle proprie imposte a favore delle
attività dell'AVIS, supportando concretamente le sue iniziative e garantendo
la continuità del suo prezioso operato.
Per maggiori informazioni o per aderire alle diverse forme di sostegno, è
possibile contattare l'AVIS Comunale di Grotte ODV.
La sede è in Via Francesco Ingrao n° 92/94 - 92020 Grotte (AG). I numeri di
cellulare per qualsiasi contatto sono: 3770974739 e 3204434713.
L'AVIS Comunale di Grotte ODV rinnova il suo appello alla solidarietà,
invitando tutti a fare la propria parte per sostenere un'organizzazione che,
grazie all'impegno dei suoi volontari e alla generosità dei donatori,
rappresenta un pilastro fondamentale per la salute pubblica e per il
benessere della comunità.
Ogni contributo, piccolo o grande che sia, fa la differenza.
Attualità.
"Un nuovo senso delle cose"; di Salvatore Filippo Vitello
Salvatore Filippo Vitello
Speranza
Di fronte al quadro di morte e di dolore cui
assistiamo con grande preoccupazione per il futuro e disperatamente inermi,
ci chiediamo, soprattutto per chi vive nella fede, come affrontare le
numerose sfide che scuotono la stessa sopravvivenza del pianeta.
(Speranza)
Sono tante le sfide: i conflitti in atto, la
questione ecologica, le disuguaglianze sociali…
Ma il nostro destino sta nei nostri desideri. In altre parole, noi
abbiamo il dono immenso della libertà.
Questo è quello che ci sentiamo dire, da teologi e religiosi, ogni volta
poniamo la semplice domanda esistenziale, "perché"?
Forse uno sguardo alla storia dell'umanità ci può essere di aiuto.
Ci sono stati molti periodi bui e tremendi nella storia. Si pensi alle
tragedie umanitarie del Novecento. Ma uomini e donne liberi hanno
rigenerato la società e fatto ripartire il mondo.
Dunque anche oggi possiamo ripartire, se riusciamo a far capire che
questo mondo non è monopolio di alcuni e gli altri (quelli che
individuiamo nei vari momenti storici come "altri") solo perché tali, vanno
esclusi.
Bisogna smettere di pensare solo a “funzionare”.
Siamo una società che si accontenta del “buon funzionamento”. Dobbiamo osare
di più.
Tornare a ridisegnare, a sognare l’umano, come fece con straordinario
coraggio una giovane donna (Etty Hillesum) che in un campo di
concentramento nazista così scriveva: “Se noi salveremo i nostri corpi e
basta dai campi di prigionia, sarà troppo poco. Non si tratta di conservare
questa vita ad ogni costo, ma di come la si conserva. A volte penso che ogni
situazione, buona o cattiva, possa arricchire l’uomo di nuove prospettive. E
se noi abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo
irrevocabilmente affrontare, se non li ospitiamo nelle nostre teste e nei
nostri cuori per farli decantare e divenire fattori di crescita e di
comprensione, allora non siamo una generazione vitale. Certo non è così
semplice, e forse meno che mai per noi ebrei; ma se non sapremo offrire al
mondo impoverito del dopoguerra nient’altro che i nostri corpi salvati ad
ogni costo, e non un nuovo senso delle cose, attinto dai pozzi più profondi
della nostra miseria e disperazione, allora non basterà”.
Dobbiamo desiderare “un nuovo senso delle cose”.
Tutti, credenti e non credenti.
Io, come credente, auspico che la fede in quell'unico Dio, cui tutti,
belligeranti e non, siamo legati, sappia offrire valide ragioni per la
costruzione di un mondo più umano.
Voglio crederci. Debbo crederci.
Musica.
Canicatti: Rassegna corale "Gaspare Lo Nigro" - Un canto per la pace
Locandina
Oggi, domenica 15
giugno 2025, a Canicattì si terrà la "Rassegna Corale Gaspare
Lo Nigro - Un canto per la Pace".
L'iniziativa è promossa dal Ministero della Cultura, dalla Regione
Siciliana, dal Comune di Canicattì e con il supporto di InChorus e altre
realtà locali.
La manifestazione prenderà il via alle ore 18.00 presso il Teatro
Sociale, dove si terranno le prime esibizioni dei cori partecipanti,
offrendo al pubblico un'apertura musicale.
(Locandina)
Alle 19.30, la
Rassegna assumerà un carattere più partecipativo e simbolico con una
fiaccolata per la pace, che condurrà i partecipanti verso il Centro
Culturale.
La conclusione della rassegna è prevista per le ore 20.00, sempre
presso il Centro Culturale San Domenico. Qui si svolgerà la parte
finale delle esibizioni corali, che culmineranno con la riunione e la
conclusione dell'intera manifestazione.
La rassegna vedrà la partecipazione di diverse formazioni corali di rilievo,
ognuna con la propria peculiarità e direzione artistica.
Tra i cori presenti, si esibiranno:
- il Coro Alma Laetitia Cantorum, diretto dal M° Valentina Alabiso;
- il Coro Terzo Millennio, sotto la direzione del M° Domenico
Mannella, che si propone di offrire una performance di grande impatto,
portando sul palco la sua consolidata esperienza e la passione per il canto
corale;
- il Coro Ecclesia Mater, diretto dal Maestro Monica Battaglia;
- il Coro Cluster, con il Maestro Gabriele Ferrara alla direzione;
- il Coro Gaspare Lo Nigro, che sarà diretto dal Maestro Carmelo Mantione.
La "Rassegna Corale Gaspare Lo Nigro" vuole essere non solo come un
appuntamento culturale di spicco per Canicattì, ma anche un momento in cui
ribadire, attraverso il canto, un messaggio universale di pace e unità.
(Sbarco degli anglo-americani
tra Palma di Montechiaro e Licata)
"Regressione"
di Salvatore Ciccotto
Dopo la morte di Maria, due erano le opinioni
che circolavano in paese: una, che non poteva passare impunita la leggerezza
del dottore Calascibetta; l’altra invece, visto che ormai la disgrazia era
avvenuta, di lasciar perdere tutto e andare avanti.
Anche se il dolore e la rabbia non davano tregua, Giuseppe, alla fine,
decise per la seconda.
Maria aveva lasciato dentro di lui un vuoto incolmabile. Era stata il suo
grande amore e nessun’altra donna poteva prendere il suo posto.
L’uomo si chiuse in sé stesso, sprofondando in una sorta di regressione
psicologica che lo portò in maniera inconsapevole a ricordare episodi della
propria infanzia.
Si ricordò di quando,
all’età di sette anni, insieme a Vicienzu lu russu, Pasquali tollitò, e
Pinu zichi, andavano a lavorare nelle miniere della vicina Comitini.
C’erano tanti carusi che andavano lì per guadagnarsi un pezzo di pane
e anche lui ci andò. Scendevano negli scoscesi cunicoli che li portavano
nelle viscere della terra, lì dove la temperatura era altissima e l’aria
irrespirabile.
Ad ognuno di loro veniva caricata sulle spalle una cesta di vimini stracolma
di zolfo misto a terra. Durante la giornata ogni carusu doveva fare
un certo numero di viaggi. Quelli che avevano dai sette anni ai nove
venivano pagati cinque lire, mentre quelli dai dieci ai dodici, dieci lire.
I carusi venivano utilizzati perché, essendo minuti, potevano
infilarsi facilmente in quei labirinti, e poi perché con una paga misera
trasportavano fuori dalle solfare tutto lo zolfo che i picconieri scavavano.
Si vedeva uscire dalla bocca della galleria una fila interminabile di
carusi tutti ricurvi sotto il peso di quelle ceste.
Giuseppe in un istante ricordò di un fatto che aveva completamente rimosso.
Lui e Pinu zichi erano appena usciti, stavano svuotando le loro ceste
nell’ampio spiazzale della miniera, quando all’improvviso sentirono un
grande boato e dall’ingresso del tunnel cominciò a uscire un fumo nero e una
puzza di zolfo bruciato.
Era avvenuta un’esplosione. Ci furono venti morti e fra questi anche tanti
carusi. Alcuni di loro riuscirono a tirarli fuori ma altri, quelli
che si trovavano nei cunicoli più lontani, rimasero seppelliti lì per
sempre.
Dopo quell’episodio suo padre non volle più che andasse a lavorare in
miniera, ma siccome qualcosa doveva pur farla lo mandò a spitrari turrena
nu zi Gnaziu Naccareddra. Allora che la terra era un bene primario, per renderla più coltivabile,
quando c’erano troppe pietre, veniva spitrata e per fare questo si
utilizzavano i carusi. Le pietre raccolte venivano ammassate in più
punti del terreno e poi utilizzate per fare strade o muri di recinzione.
Era un lavoro che si faceva dalla mattina alla sera e la paga era mezz’omu,
ma almeno qui l’aria era pulita e non faceva puzza di zolfo, pensava
Giuseppe mentre sotto un sole cocente camminava col suo carico sulle spalle.
Lasciandosi trasportare dall’onda dei pensieri, poi gli venne in mente
quando aveva undici anni e tutta la famiglia si era trasferita a Palma di
Montechiaro. Lì c’era più possibilità di trovare terre da coltivare e allora
u zi Turriddu Cucciarrè prese armi e bagagli e con tutta la famiglia
vi si trasferì.
Era l’estate del 1943 e una mattina Giuseppe insieme a suo fratello Filippo
uscirono di casa alle prime luci dell’alba. Attraversarono la via principale
e poi imboccarono una stradina che in breve tempo li portò fuori paese.
Quella mattina si percepiva nell’aria qualcosa di insolito. Il cielo era
continuamente solcato da aerei ed elicotteri che volavano a bassa quota.
Nell’incoscienza dell’età, i due ragazzi più che essere spaventati erano
incuriositi da quei velivoli che rombavano sopra le loro teste. Percorsero
una trazzera, che già a quell’ora era popolata di contadini, poi una vallata
e finalmente giunsero al feudo di don Girolamo La Mantia.
Era il mese di luglio, si era finito di pisari e molte persone,
dietro concessione del padrone, raccoglievano spighe per fare un po' di
frumento.
Il sole era spuntato da poco ma già faceva molto caldo. A passi lenti i due
ragazzi camminavano in mezzo alla ristuccia, osservavano con
attenzione ogni spazio e appena scorgevano qualche spiga la raccoglievano e
andavano avanti.
Quel pezzo di terreno era in salita e alla fine si arrivava sopra un grande
altopiano dove era possibile osservare, da un lato tutta la vallata,
dall’altro il mare.
Quale fu la sorpresa quella mattina quando, guardando il mare, si accorsero
che era zeppo di navi di ogni tipo, batterie galleggianti, portaerei,
incrociatori e nei pochi specchi d’acqua rimasti vuoti c’erano tanti uomini,
vestiti allo stesso modo che andavano tutti in direzione della spiaggia. Il
tratto di costa che collegava Palma a Licata era invaso da persone e mezzi
articolati di ogni genere.
Visti da lontano quegli uomini sembravano simili a tante formiche che si
muovevano in maniera frenetica.
Mentre, increduli, i due guardavano tutto questo, ad un tratto da un
incrociatore che stava in mare un elicottero si alzò in volo.
Ma che cosa stava succedendo? Come mai tutto questo?
Per tutta la giornata i due ragazzi continuarono a cercare spighe, verso
sera caricarono sulle spalle i sacchi con tutto quello che avevano raccolto
e andarono in paese.
Quando stavano arrivando verso a za Cuncetta Picipò, questa andò loro
incontro e con tono concitato gli chiese: “I vidistivu i surdati miricani?”.
I due ragazzi non capivano quello che voleva dire.
- “Vi spugliaru? Vi livaru i pantaluna?”, continuò la vecchia.
- “Ma chi dici? Nun lu capisciu”
rispose Giuseppe.
- “Ti staiu spiannu si vi spugliaru i surdati miricani ca sbarcaru a
torre di Gaffe” concluse la donna.
- “Ma chi dici za Cuncè, sta babbiannu?”, interloquì il ragazzo
meravigliato da tutto quello che la donna diceva.
- “No Giusè, è accussì; a u zi Giurlannu pipiteddra mischinulu lassaru cu
li mutanni n’mezzu a via. Chi vrigugna!!”, esclamò la donna.
Giuseppe continuava non capire, poi, cambiando il tono, a za Cuncetta
aggiunse: “Si incontri qualchi surdatu, scappa, scappa e vatti ammucciari”.
A quel punto i due ragazzi collegarono le parole della vecchia a tutto
quello che avevano visto quella mattina.
C’era stato lo sbarco dei soldati americani.
Qualche giorno dopo circolava la voce che era stato direttamente il generale
George Smith Patton a dire ai soldati di denudare gli abitanti di Palma, e
tutto questo come ritorsione per quello che gli era accaduto il giorno
stesso dello sbarco.
Quel giorno faceva molto caldo e il generale per rinfrescarsi si tolse i
vestiti e si tuffò in mare.
Quando uscì dall’acqua ebbe però una sgradita sorpresa: i suoi vestiti non
c’erano più, qualcuno li aveva portati via.
A quel punto diede l’ordine ai soldati di girare per le strade e di
spogliare tutte le persone che incontravano.
Dopo questo episodio, che lasciò tutti meravigliati e anche po' sbalorditi,
i giorni che seguirono furono tristi.
La vita diventò ancora più difficile. Con lo sbarco degli americani era
cominciata la guerra di liberazione dal nazifascismo e tutta l’Italia era
coinvolta dal Nord al Sud.
Ma qual era il bisogno che aveva Giuseppe di ricordare tutti questi fatti
del passato?
Perché quei ricordi ora riaffioravano nella sua memoria? Era come se
attraverso i ricordi lui volesse prendere consapevolezza di tutto quello che
era stata la sua vita. Una vita fatta di stenti e fatiche.
Il suo ritornare al passato era un meccanismo di difesa, un modo per
elaborare il lutto e trovare una ragione per andare avanti.
Aveva la necessità di trovare una strada d’uscita.
Un giorno la madre, a za Teresina, vedendolo in quello stato gli
disse: “Giusè, pi li picciliddi nun t’a preoccupari: ci pensu iu. Tu
pianu pianu vidi chiddru c’ha fari, na strata l’a truvari, figliu miu”.
Come diceva sua madre, doveva trovare la sua strada. Ma qual era?
Tecnologia.
Intervento dell'ing. Aurelio Boscarino a Torino su "Ecosistemi di
Innovazione"
Guarda il video
Locandina
Presso l'Aeroporto
"Torino Aeritalia" si è tenuto lo scorso 23 maggio 2025 un convegno
sul futuro dell'aviazione, soprattutto in riferimento allo sviluppo del
Capoluogo piemontese. La manifestazione, organizzata da Digisky in
collaborazione con Aero Club Torino, è stata moderata dalla
giornalista scientifica Laura De Donato(guarda
il video).
Attualità.
Agrigento in piazza per la Palestina; corteo ieri contro la violenza e
per la pace
Prefettura
Via Atenea
Sindaco di Grotte
Ieri sera, venerdì 13 giugno 2025, la Città dei Templi ha risposto
presente all'appello globale per la pace in Palestina, unendosi a
numerose manifestazioni nazionali e internazionali. Un corteo vibrante,
promosso dal collettivo "Agrigento per la Palestina", ha attraversato
le vie cittadine a partire dalle 19.00 da Piazza Municipio, portando un
messaggio forte di condanna per le azioni militari israeliane e di
solidarietà con il popolo palestinese.
(Davanti alla Prefettura)
L'iniziativa ha voluto accendere i riflettori su quella che molte
organizzazioni internazionali, tra cui Amnesty International e la
Corte Internazionale di Giustizia, definiscono senza mezzi termini un
"genocidio" in atto nei territori palestinesi. I manifestanti hanno
denunciato la violenza inaudita che sta colpendo Gaza e la Cisgiordania,
lanciando un appello accorato ai governi occidentali affinché cessino
immediatamente ogni forma di supporto militare a Tel Aviv.
Il corteo, snodatosi da Piazza Municipio a Via Atenea sino alla Prefettura,
non è stato solo una dimostrazione di solidarietà, ma un vero e proprio atto
di pressione nei confronti delle istituzioni locali e nazionali. Presente
alla manifestazione anche il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza.
Due le richieste principali avanzate dai partecipanti: una decisa pressione
politica sul governo italiano per interrompere la fornitura di armi e il
sostegno militare a Israele, e il riconoscimento ufficiale dello
Stato di Palestina.
(All'inizio di Via Atenea)
Le vie di Agrigento si sono colorate delle bandiere palestinesi, simbolo di
resistenza e speranza, e di striscioni che condannavano la violenza e la
distruzione. I volti dei partecipanti riflettevano la preoccupazione per una
crisi umanitaria che si aggrava di giorno in giorno e il desiderio di
giustizia e pace.
Questa mobilitazione pacifica non rappresenta un'eccezione per Agrigento,
città da tempo sensibile alla causa palestinese. Solo nell'ultimo anno,
diverse iniziative hanno testimoniato l'impegno della comunità: ad aprile
2024 un toccante appello chiedeva di spegnere le luci del Tempio della
Concordia in segno di lutto per le vittime palestinesi; ad aprile 2025 la
proiezione del documentario No Other Land, patrocinata da Amnesty
International, ha mostrato al pubblico le devastanti conseguenze degli
attacchi su Gaza. La città è stata anche teatro di manifestazioni
interreligiose in Piazza Ravanusella, dove cristiani, musulmani e non
credenti si sono uniti in preghiere condivise per la pace. Agrigento si unisce così al coro globale che chiede la fine delle
ostilità e il rispetto dei diritti umani, sperando che questo grido di
dolore e speranza non resti inascoltato.
Editoria.
Presentazione del libro "Tre minuti" di Andrea Cirino; al Chiostro del
Teatro "Pirandello
Locandina
Un appuntamento letterario è previsto per venerdì 20 giugno, alle
ore 18.00, presso il Chiostro del Teatro Pirandello, situato in
Piazza Pirandello 1 ad Agrigento: sarà presentato il libro "Tre
Minuti" di Andrea Cirino.
(Locandina)
La manifestazione vedrà la partecipazione di diversi relatori che
dialogheranno con l'autore. A moderare il dibattito sarà il giornalista
Domenico Vecchio.
Tra i conversanti con l'autore saranno presenti: Enza Gaziano, Presidente
dell'Ordine degli Avvocati; Salvatore Pezzino e Luigi Roberto Mula, entrambi
giornalisti; Anna Puci, Direttore del Carcere Petrusa di Agrigento; Stefano
Papa, Direttore Ufficio Esecuzione Penale Esterno di Agrigento; Luigi
Mazzocchio, Cappellano del Carcere Petrusa; Beniamino Biondi, scrittore,
saggista e critico letterario.
L'iniziativa sarà preceduta dai saluti istituzionali del Sindaco di
Agrigento, Francesco Miccichè. Le letture saranno a cura di Franco Bruno,
attore e regista. L'accoglienza è affidata alla Savatteri Produzione.
La presentazione gode del patrocinio della "Città di Agrigento" e di
"Agrigento 2025 - Capitale Italiana della Cultura".
Scuola.
Addio alla cattedra: la maestra Antonella Di Mino conclude la sua
carriera
Antonella Di Mino
Con la Preside
Agli inizi
Con le colleghe
Oggi, venerdì 13
giugno 2025, la campanella (metaforica) della scuola primaria di Grotte
suona per l'ultima volta per la maestra Antonella Di Mino, che
conclude una carriera esemplare lunga 43 anni. Un traguardo
significativo che segna non solo la fine di un percorso professionale ma
anche la chiusura di un capitolo importante nella vita di centinaia di
studenti che l'hanno avuta come guida.
(La maestra Antonella Di Mino con la preside prof.ssa Carmela Campo)
Diplomatasi nel lontano
1981, la maestra Di Mino ha iniziato la sua avventura nel mondo
dell'insegnamento nel 1983, proprio qui a Grotte. Un anno che rimarrà nella
storia della scuola locale, poiché coincise con la prima dotazione di
organico aggiuntivo, un segno premonitore di una carriera destinata a
lasciare il segno. Dopo aver dedicato i primi anni a varie scuole della
provincia, il legame con Grotte si è rinsaldato definitivamente nell'anno
scolastico 1990/1991, quando la maestra Antonella ha fatto ritorno nella
scuola che l'aveva vista muovere i primi passi. Da quel momento Grotte è
diventata la sua "casa" professionale, un luogo dove ha coltivato talenti,
trasmesso valori e seminato conoscenza con instancabile passione.
(La maestra Antonella Di Mino - in alto a destra - agli inizi della
carriera)
In questi decenni la
maestra Antonella ha assistito a profondi cambiamenti nel mondo della
scuola, adattandosi con professionalità e un sorriso alle nuove sfide,
sempre con l'obiettivo di offrire il meglio ai suoi alunni. La sua dedizione
non si è limitata alla didattica; ha sempre saputo creare un ambiente
accogliente e stimolante, dove ogni bambino si sentiva valorizzato e
incoraggiato a esprimere il proprio potenziale.
(Festa di pensionamento con le colleghe)
Lo scorso 3 giugno,
un'intima festa di pensionamento ha riunito le colleghe e la preside, la
professoressa Carmen Campo, per celebrare questo importante passaggio. Un
momento di commozione e gratitudine, dove non sono mancati ricordi e
aneddoti che hanno ripercorso una vita dedicata all'educazione.
Mentre la maestra Antonella si prepara a godersi il meritato riposo, resta
vivo il ricordo del suo impegno e del suo amore per l'insegnamento.
Le sue figlie, Luisa e Sandra, hanno voluto dedicarle un messaggio
speciale, che riportiamo con affetto:
"Mamma, ecco che oggi si conclude ufficialmente la tua meravigliosa carriera
lavorativa.
Per metà della tua vita hai dedicato tempo, energie, cuore all’educazione
dei bambini, incoraggiandoli a realizzare i propri sogni e i propri talenti,
con quel sorriso che da sempre ti contraddistingue.
Per noi sei un vero esempio, la tua passione e dedizione ci hanno fatto
capire quanto ami il tuo lavoro.
Tutto questo l’hai sempre trasmesso ai tuoi cari bambini che ancora oggi, a
distanza di tanti anni, ormai adulti, ricordano i tuoi insegnamenti e spesso
ci ritroviamo a sentire dei loro aneddoti che il tempo non ha cancellato,
perché ricordi preziosi per loro.
E sta lì il tuo successo, mamma: come insegnante ma soprattutto come
persona.
L’insegnamento non è solo un lavoro, è soprattutto una vocazione dove non
basta essere competenti, serve empatia, pazienza, perseveranza, dolcezza,
una delicata attenzione verso tutti, e tu rispecchi tutte queste qualità.
A dirlo non siamo solo noi ma tutte le persone che negli anni ci hanno
raccontato e ci raccontano di te.
Adesso che hai raggiunto questo bel traguardo non possiamo che augurarti un
nuovo inizio, godendo del tempo per te, vivendo al massimo la vita
circondata dalle persone che ami.
Con amore,
Luisa e Sandra".
Magistratura.
Prestigiosa nomina per il dott. Salvatore Filippo Vitello
Dott. Vitello
Il dott. Salvatore
Filippo Vitello nominato Presidente della Commissione esaminatrice del
concorso per 350 nuovi magistrati.
Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ha nominato il dott.
Salvatore Vitello, attuale Avvocato Generale presso la Procura Generale
della Corte d'Appello di Roma, Presidente della Commissione esaminatrice del
concorso pubblico per 350 posti di magistrato ordinario, indetto con Decreto
Ministeriale del 10 dicembre 2024. La decisione, formalizzata con
delibera del Plenum del CSM, riconosce le eccezionali qualità
professionali e le comprovate attitudini organizzative del dott. Vitello.
(Dott. Salvatore Filippo Vitello)
La nomina del dott. Vitello, magistrato che ha
recentemente conseguito la settima valutazione di professionalità, è stata
motivata dalla sua indiscutibile idoneità a rivestire un incarico di tale
delicatezza e responsabilità. Il CSM ha evidenziato come le informazioni in
suo possesso attestino "senza dubbio, le elevate doti di maturità
umana e professionale, di serenità, equilibrio e preparazione giuridica"
del dott. Vitello. Queste qualità, si legge nella delibera, sono state
espresse in tutte le funzioni da lui esercitate, siano esse dirigenziali o
meno, anche in procedimenti di notevole impegno.
Il Consiglio Superiore della Magistratura ha inoltre sottolineato
l'eccellente preparazione tecnico-giuridica del dott. Vitello e la sua
altrettanto eccellente capacità organizzativa, "più volte dimostrata
quale Dirigente di Uffici requirenti e da ultimo quale Avvocato Generale
presso la Procura Generale di Roma (e, come detto, per circa due anni
Procuratore Generale f.f.)". A ciò si aggiunge l'esperienza maturata
nell'espletamento di prestigiose attività svolte in regime di fuori ruolo.
Il dott. Salvatore Filippo Vitello, magistrato di lungo corso, vanta un
percorso professionale di eccezionale rilievo, caratterizzato da incarichi
di prestigio sia in ambito giudiziario che amministrativo. La sua carriera,
iniziata nel 1984, è un susseguirsi di successi e riconoscimenti, culminati
in giudizi estremamente lusinghieri che ne sottolineano le straordinarie
doti umane e professionali.
Nominato con D.M. del 19 marzo 1983, il dott. Vitello ha intrapreso la sua
carriera come giudice presso il Tribunale di Torino. Da lì il suo percorso
lo ha visto più volte "fuori ruolo" in incarichi di alto livello presso il
Ministero della Giustizia. Già nel 1987 è stato collocato fuori ruolo presso
il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, per poi rientrare come
Sostituto Procuratore alla Procura della Repubblica di Roma, con importanti
compiti di coordinamento.
Il dott. Vitello ha dimostrato sin da subito una notevole versatilità e una
profonda conoscenza delle dinamiche ministeriali. Nel 1993 è stato
nuovamente richiesto dal Ministro della Giustizia per ricoprire funzioni
amministrative presso il Gabinetto, assumendo poi l'incarico di Direttore
del Servizio Studi, Statistiche e Programmi. In questo periodo, la sua
collaborazione con l'Ufficio Legislativo è stata fondamentale, portandolo a
rappresentare il Ministero negli importanti accordi di Schengen in
materia di assistenza giudiziaria e abolizione dei controlli di frontiera.
La sua attitudine all'organizzazione e al coordinamento è emersa con forza
nell'organizzazione dell'incontro dei Procuratori Distrettuali Antimafia
nel 1994, un evento cruciale per la redazione del "Rapporto Italia" sul
crimine organizzato transnazionale, presentato alla Conferenza mondiale
ministeriale sul tema.
Dopo un periodo come Direttore dell'Ufficio II della Direzione Generale
dell'Organizzazione Giudiziaria, e anche come reggente della Direzione
Generale, il dott. Vitello è tornato in ruolo alla Procura di Roma, venendo
poi assegnato alla Direzione Distrettuale Antimafia nel 2007.
Un momento chiave della sua carriera è stato il trasferimento a domanda alla
Procura della Repubblica di Lamezia Terme, dove ha assunto le
funzioni di Procuratore della Repubblica nel 2009. È in questo
periodo che il dott. Vitello ha ricevuto uno dei giudizi più lusinghieri. Il
Consiglio Giudiziario presso la Corte d'Appello di Catanzaro, in occasione
della VII valutazione di professionalità, ha evidenziato la sua "incisività,
l'autorevolezza, il grande equilibrio", sottolineando come,
nonostante il ruolo direttivo, si recasse spesso nelle aule di udienza per
rappresentare la pubblica accusa, mantenendo "rapporti eccellenti con il
foro e tutti i colleghi del distretto, che trovano nella sua persona un
prezioso punto di riferimento".
Il medesimo parere ha riconosciuto le sue "spiccate doti organizzative"
e la "straordinaria spinta propulsiva" come dirigente, capace di
adottare idonee soluzioni. Il Procuratore Generale di Catanzaro ha inoltre
segnalato il "meritorio impegno profuso dal dott. Vitello nel delicato
settore dell'esecuzione degli ordini di demolizione dei fabbricati abusivi".
Degna di nota anche la proficua collaborazione con il Presidente del
Tribunale di Lamezia Terme, concretizzata in iniziative congiunte e in un
protocollo d'intesa per assicurare la presenza del P.M. nelle udienze.
Successivamente, il dott. Vitello è stato nominato Procuratore della
Repubblica di Siena, dove ha ottenuto risultati analoghi, dimostrando
ancora una volta la sua capacità di leadership e gestione.
Il dott. Vitello è stato nuovamente richiamato al Ministero della Giustizia
nel 2012, assumendo l'incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministro
con funzioni vicarie. In questo periodo, ha coordinato il gruppo di lavoro
per la predisposizione del regolamento di riorganizzazione del Ministero ed
è stato nominato componente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza,
le Biotecnologie e le scienze della vita.
Il Consiglio di Amministrazione del Ministero della Giustizia, nel parere
attitudinale specifico del 2013, ha dipinto un ritratto del dott. Vitello
come "magistrato eccezionalmente poliedrico, capace di affrontare le
problematiche più diversificate, forte della propria non comune preparazione
di base, dell'attitudine al costante approfondimento giuridico delle
questioni e del suo indiscusso rigore morale ed istituzionale". Il
parere ha inoltre evidenziato come il suo "piglio sicuro ed il cordiale
approccio umano completano il quadro delle doti possedute",
riconoscendolo come "uno dei più stretti ed attivi collaboratori e dei
consiglieri più ascoltati, soprattutto nelle occasioni più delicate e di
maggiore impatto istituzionale e mediatico".
Più recentemente il dott. Vitello è stato destinato alla Procura Generale
della Corte di Appello di Roma con funzioni di Avvocato Generale.
Qui ha assunto la reggenza della Procura Generale di Roma per circa due anni
(novembre 2022 - maggio 2024), svolgendo le relazioni per gli anni
giudiziari 2022 e 2023 e occupandosi del coordinamento del dibattimento,
delle udienze davanti al Tribunale di Sorveglianza e dell'organizzazione del
lavoro dei magistrati.
Oltre ai suoi incarichi di alto profilo, il dott. Vitello ha arricchito il
suo percorso con docenze universitarie, lezioni, conferenze e
seminari, anche in master e corsi di alta formazione universitaria.
Vanta inoltre numerose pubblicazioni scientifiche e si distingue per la sua
profonda esperienza in materia di reati fallimentari, societari e tributari.
La scelta, all'unanimità da parte del Plenum del CSM, del dott.
Salvatore Filippo Vitello come Presidente della commissione esaminatrice per
il concorso pubblico per 350 posti di magistrato ordinario, è un chiaro
segnale di piena fiducia nelle sue qualità e doti attitudinali,
ritenute particolarmente idonee a garantire la trasparenza, l'efficienza e
la correttezza di una procedura selettiva così cruciale per il futuro della
magistratura italiana.
Università.
Auguri al dott. Antonio Alongi, per la sua laurea (la tesi su Grotte)
Dott. Antonio Alongi
Con i genitori
Oggi, mercoledì 11 giugno
2025, il dott. Antonio Maria Demetrio Alongi ha conseguito
la laurea in Ingegneria presso la Facoltà di
Ingegneria Civile ed Ambientale dell'Università
eCampus, sede di Catania.
(Il dott. Antonio Alongi con i genitori)
Innanzi alla Commissione di Laurea,
Antonio Alongi
ha discusso la tesi finale dal titolo "La caratterizzazione
geologica di un'area: il caso studio del comune di Grotte", alla presenza della
relatrice prof.ssa Evelina
Volpe (docente
di Geologia Applicata e tutor disciplinare presso la
Facoltà di Ingegneria dell’Università eCampus).
Al dott. Alongi, dalla nostra Redazione, i più vivi complimenti per il
traguardo raggiunto e l'augurio di una brillante carriera accademica e professionale.
Chiesa.
"Convegno di Comunione" del R.C.C.; domenica 13 luglio a Grotte in
Chiesa Madre
Locandina
Domenica 13 luglio 2025 a Grotte si terrà un “Convegno di
Comunione” presso la Chiesa Madre. L'appuntamento, organizzato con la
collaborazione di diverse realtà ecclesiali, si propone come un momento di
profonda riflessione per i fedeli.
(Locandina)
Il Convegno è promosso congiuntamente dalla "Comunità Gesù - Divina
Misericordia" di Casteltermini, dal "Gruppo Dunamis" di
Sciacca e dall'Associazione "Maran'Atha" di Favara, tre
realtà ecclesiali del Rinnovamento Carismatico Cattolico (RCC)
presenti e operanti nell’Arcidiocesi di Agrigento.
Il programma della giornata, che si svolgerà interamente presso la Chiesa
Madre di Grotte, è articolato in momenti dedicati alla preghiera e
all'approfondimento.
L'accoglienza dei partecipanti è prevista per le ore 10.00, seguita alle
10.30 dalla Preghiera di Lode.
Il momento centrale della mattinata sarà l'insegnamento delle ore 11.30,
intitolato "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv. 8,32),
che sarà tenuto da don Francesco Broccio (Referente della Comunità
Carismatica "Alleanza"). La mattinata si concluderà
con la pausa pranzo alle ore 13.00.
Nel pomeriggio, il programma riprenderà alle ore 15.00 con la recita della
Coroncina della Divina Misericordia, seguita alle 16.00 da un'ulteriore
Preghiera di Lode.
Il Convegno culminerà alle ore 17.00 con la Santa Messa, che sarà celebrata
dal parroco don Salvatore Zammito.
La giornata si concluderà con i saluti finali.
Politica.
"L'ottimismo della volontà e il pessimismo dell'intelligenza";
di Enzo Napoli
Enzo Napoli
Predire sventure è una
pessima vocazione, soprattutto in politica.
Chi coltiva sogni ed illusioni detesta ascoltare chi si limita a leggere, un
po' per esperienza, un po' per il ragionare, chi cerca di capire cosa
accadrà.
È l'ottimismo della volontà che fa a pugni con il pessimismo
dell'intelligenza.
Parlando con uno dei ragazzi più intelligenti che conosco, convinto
sostenitore della bontà del percorso intrapreso dal PD nazionale, ho
scommesso che alle prossime elezioni politiche il centrodestra vincerà di
nuovo le elezioni.
Non è certo quello che desidero, anzi. Considero queste nuove destre quanto
di più deleterio si possa immaginare, ma, purtroppo per il nostro Paese, le
premesse sono talmente chiare che solo chi non le vuol vedere non le vede.
Non saranno gli effetti delle scelte sul piano economico e sociale a
riconfermare la Meloni a palazzo Chigi, ma le divisioni che continueranno
nel centrosinistra.
Se a prevalere fosse il buon senso ed il senso di responsabilità che ha
portato alla vittoria in tante città e regioni, qualche speranza, in verità,
ci sarebbe, ma per come si è configurato il sistema politico nazionale, ho
il timore, credo fondato, che non riusciranno a raggiungere una sintesi
credibile e vincente.
Non accadrà perché, per farlo, dovremmo avere dei leader con una storia
personale ed un profilo politico che li convinca ad anteporre l'interesse
dell'Italia a quello personale, ai risentimenti, alle frustrazioni, alle
ambizioni che ciascuno di loro coltiva.
Nessuno di loro ha un profilo da grande statista riconoscibile da tutti e
ciascuno di loro dovrebbe fare un passo indietro, sul piano politico e su
quello personale, per individuare una figura capace di unire e rappresentare
l'area progressista e quella moderata che insieme potrebbero battere le
destre.
Ciascuno di loro si tiene stretto l'elettorato che li ha portati sin lì,
alimentando identità e divisioni che servono a consolidare la loro posizione
di potere.
Non esistono partiti e gruppi dirigenti che riescano a metterli in
discussione perché assecondare il capo è la sola possibilità di essere
riconfermati come parlamentari e contraddire chi comanda e deciderà le liste
di nominati è un rischio che pochissimi vogliono correre.
Perdonatemi, quindi, se mi sottraggo al coro di compiacenti e al gioco delle
illusioni, ma ne ho vissute tante che preferisco ritagliarmi, come da
qualche anno accade, il ruolo di chi ama la verità più degli amici.
Comune.
Convocato il Consiglio comunale in seduta ordinaria per lunedì 16 giugno alle ore 18.00
Aula consiliare
L'adunanza del prossimo
Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta
ordinaria
presso la sala consiliare del Comune di Grotte,
su determinazione del presidente Angelo Carlisi, è stata fissata
per
lunedì 16
giugno, alle ore 18.00.
Verrà discusso il seguente ordine del giorno:
1) nomina scrutatori, lettura e approvazione verbali seduta precedente;
2) approvazione Bilancio di Previsione Finanziario -Triennio 2025-2027 e
relativi allegati.
In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e,
qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero
legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il
giorno successivo, sempre alla stessa ora.
Editoria.
Presentazione a Racalmuto di "Muzzicuna", raccolta poetica di Aristotele
Cuffaro; venerdì 20 giugno
Locandina
Sarà presentato a Racalmuto, venerdì 20 giugno 2025, il libro
"Muzzicuna" di Aristotele Cuffaro. L'incontro, promosso dalla sezione
di Racalmuto della F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti
Professioni Affari), si terrà presso l'Atrio del Palazzo Municipale
di Racalmuto a partire dalle ore 18.30.
(Locandina)
Il programma della serata si preannuncia ricco e articolato. Dapprima i
saluti istituzionali, che apriranno ufficialmente la manifestazione.
Interverranno: il Sindaco di Racalmuto, dott. Calogero Bongiorno, e
la Presidente della Sezione FIDAPA di Racalmuto, Angela Maria Giglia,
che avrà l'onore di introdurre l'evento e l'autore, evidenziando il ruolo
della federazione nella promozione delle arti e delle professioni.
Il fulcro della presentazione sarà affidato al relatore, l'on. Angelo
Lauricella, la cui analisi e interpretazione di "Muzzicuna" offriranno
al pubblico un’approfondita comprensione dell'opera di Aristotele Cuffaro.
A moderare l'incontro sarà il giornalista Carmelo Arnone, che guiderà
la discussione e gli interventi.
Non mancheranno momenti dedicati alla recitazione, con la proclamazione di
alcune poesie tratte dal libro, che vedrà protagoniste tre voci: Fiorella
Caponcello, Stefania Terrasi e Gabriella Caponcello. Le
loro letture daranno vita ai versi di "Muzzicuna", permettendo al pubblico
di immergersi direttamente nell'atmosfera poetica del libro.
La serata sarà animata da interventi musicali a cura del "Duo Melodys”,
composto da Aurora Pilato al flauto e Liliana Lauria al
pianoforte; con la loro arte sapranno creare un'atmosfera suggestiva,
fondendo musica e parole.
Sarà presente l'Autore.
La Presidente Angela Maria Giglia, a nome della FIDAPA, invita caldamente la
cittadinanza a prendere parte a questa significativa iniziativa.
Comune.
Aperte le iscrizioni per la Giuria Popolare del Premio "Racalmare -
Leonardo Sciascia" 2025
Premio Racalmare
Il Comune di Grotte ha annunciato l'apertura delle iscrizioni per far
parte della Giuria Popolare della XXXV edizione del Premio
Letterario Internazionale "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte".
È l'opportunità, per gli appassionati di letteratura, di contribuire
attivamente al significativo riconoscimento letterario.
(Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte")
Il premio, giunto alla sua 35^ edizione nel 2025, si conferma un
appuntamento di rilievo nel calendario culturale, onorando la memoria del
grande scrittore Leonardo Sciascia e promuovendo la città di Grotte come
fulcro di iniziative letterarie.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire, entro e non oltre
il 25 giugno 2025, al servizio "Protocollo Generale" del Comune o
essere inviate all'indirizzo e-mail
comunedigrotte@pec.it. Le candidature verranno prese in considerazione
in base all'ordine di presentazione.
(Alfonso Provvidenza, Rosario Castelli,
Rossana Florio,
Giacomo Minio,
Alice Titone e
Salvo Toscano)
Come da statuto, Presidente del Premio è il Sindaco pro-tempore,
Alfonso Provvidenza, mentre Direttore del Premio è l'Assessore
pro-tempore alla Pubblica Istruzione, Annamaria Todato.
Per questa edizione è stato nominato Presidente onorarioRosario Castelli,
mentre il Comitato è formato da Rossana Florio,
Giacomo Minio,
Alice Titone e
Salvo Toscano.
Attualità.
Gestione del servizio idrico: "Si stava meglio quando si stava peggio";
di Armando Caltagirone
AICA
Armando Caltagirone
In questi
giorni si parla tanto di mazzette e rete idrica ad Agrigento e, come
se non bastasse, di pignoramento, per due milioni di euro su un
credito vantato di oltre dodici milioni, da parte di Siciliacque a danno di
AICA.
(AICA)
Siciliacque è una società partecipata, oltre che dalla Regione
Siciliana per una quota del 25%, da Idrosicilia a sua volta
controllata da Italgas che di recente ha rilevato la francese Veolia,
partecipata a sua volta da una infinità di società pubbliche e private a
loro volta controllate; quindi per finire tra controllate e controllanti
in caso di responsabilità risulta impossibile venirne a capo.
Quest’ultima notizia, pignoramento, sicuramente non meno grave della
prima poiché interessa la maggioranza dei comuni della provincia, passa
quasi inosservata.
Mi ricorda tanto un’altra storia, per certi aspetti parallela e convergente,
ovverosia la notizia del rigetto delle domande d’insinuazione al passivo
fallimentare della “Girgenti Acque”, presentate dagli ex commissari
prefettizi Giuseppe Dell’Aira e Gervaso Venuti. Il motivo di esclusione, da
parte della curatela, è stato pesantissimo: “Mala gestio nella
conduzione della società fallita e comunque l’eventuale credito non
sarebbe spettante dovendosi ritenere lo stesso estinto per compensazione con
il credito risarcitorio spettante al fallimento”. Per farla breve e senza tanti inutili tecnicismi, i soggetti in
questione (commissari prefettizi), dall’analisi fatta dalla curatela,
hanno amministrato male creando un danno (alla collettività) con effetto
risarcitorio, la cui quantificazione andrebbe a compensarsi con le
avanzate pretese creditorie. Per dirla volgarmente chi ha avuto, ha avuto
e chi ha dato, ha dato, scurdammuce ‘o passato. È mai possibile che restiamo sempre fermi a Napoli? (simme a Napule
paisà).
L’Organo tecnico (curatela) all’epoca si è pronunciato, sulla scorta, si
presume, di evidenze documentali, sulla mala gestione, tanto da
parlare di effetto risarcitorio, per poi concludere: “Nulla ti devo
perché nulla tu devi”.
Non sarebbe stato più corretto, in presenza di mala gestione,
interessare le competenti autorità per chiedere conto e ragione di questa
vera o presunta mala gestione? Passano gli anni, cambiano gli uomini, le sigle, gli organismi, ma
il bidone di plastica, per il rifornimento idrico, resta sempre in
prima linea.
Questo accadeva all’incirca tre anni fa e già a quell’epoca era facile
considerare - come in effetti osservavo - che il nuovo organismo AICA,
subentrato a Girgenti Acque, sarebbe stato anch’esso destinato al
fallimento.
Quanto precede, sulla scorta di semplici considerazioni e senza necessità di
scomodare l’esperto di diritto penale dell’economia, il grottese di sola
nascita Gian Gaetano Bellavia.
Non è stato certo un esempio di alta economia pagare 15.000 euro al
mese (180 mila l’anno) di affitto del ramo di azienda della ex
Girgenti Acque il cui valore è stato stimato in incirca 300 mila
euro. Sarebbe come dire: pago 5.000 euro di affitto al mese (60 mila
l’anno) per un appartamento che ne vale appena 100 mila. Poco importa se in
meno di due anni avrei potuto ammortizzare l’intero costo dell’eventuale
acquisto; però - e qui la grande trovata - pago solo l’affitto.
Non c’è da meravigliarsi più di tanto, basta guardare le così dette
cartolarizzazioni per rendersi conto di come agisce la pubblica
amministrazione: da massaia svogliata!
Così come l’anomalo rapporto tra il capo d’accusa, uno dei tanti, formulati
dalla Procura nei confronti del Sig. Marco Campione, sui costi fittizi,
finalizzati agli aumenti tariffari e la gestione dei commissari prefettizi
che di quei costi artificiosi non ha mai tenuto conto.
Ci si poneva e ci si pone la domanda: se la Procura ha ragione e le tariffe
(più care d’Italia) sono state il frutto di brogli contabili con costi
inesistenti, eliminandoli - allora da parte dei commissari, oggi dai super
tecnici del CdA di AICA - senza ritocchi alle tariffe (uguali a prima), in
bilancio non si sarebbe e non si dovrebbe ottenere se non l’utile, almeno il
pareggio?
Nulla di tutto questo.
Il risultato della gestione commissariale: la dichiarazione di fallimento;
quella degli amministratori di AICA: una pre-dichiarazione di fallimento.
Non è certo piacevole essere profeta di sventure, ma era abbastanza
prevedibile che anche AICA fosse destinata al fallimento.
Stupisce, tra l’altro, la disponibilità degli attuali amministratori a farsi
da parte in previsione di una gestione commissariale, cioè pre-fallimentare.
La disponibilità degli amministratori ad abbandonare (non trovo altro
termine) e fare posto al Commissario straordinario non sarà forse
collegata a una richiesta di liquidazione milionaria come avviene in
tutte le aziende a partecipazione pubblica fallite?
Ma i sindaci in tutto questo che fanno? Sono totalmente indenni da colpe? Al tempo di Girgenti Acque i sindaci hanno approvato tariffe frutto di
brogli contabili (costi inesistenti), al tempo di AICA mantengono le
stesse tariffe e approvano bilanci in squilibrio finanziario.
Ci si chiede: ma quando si riuniscono, di che cosa parlano? Sicuramente di
gettoni di presenza e rimborso spese; piccoli affluenti del grande fiume del
fallimento.
Sarebbe ora di ammettere che la legge Galli, almeno in Sicilia, è stata un
fallimento.
Sarà stato il frutto delle aspettative della nuova legge che l’allora
Sindaco del Comune di Grotte è stato, se non il primo, almeno uno dei
primi a cedere le reti a Girgenti Acque?
Lo stesso, oggi, dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ammettere se non
pubblicamente almeno in confessionale: mea culpa, mea culpa, mea maxima
culpa.
Quale soluzione?
Sarà controcorrente ma i fatti dimostrano che la migliore gestione resta
quella comunale, pubblica ma circoscritta all’ambito municipale, che
all’evidenza conferma il detto: si stava meglio quando si stava peggio.
Culti.
"Voce fuori dal coro"; del pastore Giuseppe Infantino
Past. Infantino
Riflessione del pastore Giuseppe Infantino, titolare della Chiesa
Evangelica "L'Eterno Nostra Giustizia" (Piazza Umberto I, Grotte).
*****
Ho
iniziato a suonare la chitarra qualche anno prima che gli accordatori
elettrici diventassero popolari. Questo mi ha costretto a imparare ad
accordare il mio strumento "a orecchio".
Il modo in cui lo facevo era confrontare il suono della mia chitarra con
quello di uno strumento accordato, che fosse un pianoforte o un'altra
chitarra.
Dovevo far suonare lo strumento accordato, poi il mio strumento e
confrontare il suono. Se il mio strumento non suonava uguale a quello
accordato, dovevo apportare delle modifiche per ottenere lo stesso
risultato.
(Pastore Giuseppe Infantino)
Il
processo veniva ripetuto tutte le volte necessarie finché non suonavano
esattamente uguali.
Questo mi ha aiutato molto a sviluppare il mio orecchio perché dovevo
costantemente confrontare ciò che era intonato e ciò che era stonato, cioè
ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Ciò mi ha portato a riflettere sulla mia vita e su come migliorarla.
“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnarci la verità e
per farci riconoscere ciò che non va nella nostra vita, per correggerci
quando sbagliamo e per insegnarci come fare ciò che è giusto. Dio la usa per
preparare e rendere capaci i suoi fedeli di compiere ogni opera buona”
(2 Timoteo 3:16-17).
La Parola di Dio è lo strumento che mi suggerisce la nota giusta da
riprodurre nella mia vita. Devo confrontarmi costantemente con essa e
apportare le modifiche necessarie affinché la mia vita sia in sintonia con
la Sua Verità.
Quando è stata l'ultima volta che hai letto la Bibbia con un cuore disposto
a lasciarsi trasformare dalla sua Verità?
Quando è stata l’ultima volta che hai potuto sorridere di soddisfazione
confrontando un aspetto della tua vita con la Parola di Dio e scoprendo che
“suonavano uguali”?
Il tempo dedicato alla lettura personale della Bibbia è il momento migliore
affinché lo Spirito Santo possa apportare profonde trasformazioni nella
nostra vita, così che possiamo essere “in sintonia con Dio”.
Il brano di Luca 17:11-19 (i dieci lebbrosi) ci aiuta ad esplorare
l'importanza della fede, dell'obbedienza e della gratitudine nel rapporto
con Dio, nonché il contrasto tra fede e ingratitudine.
In sostanza, la storia evidenzia come la fede e l'obbedienza possano portare
alla guarigione, mentre la mancanza di gratitudine può allontanare da Dio.
Sulla strada per Gerusalemme, Gesù incontrò dieci lebbrosi che, vedendolo,
gridarono a Lui per essere guariti. Gesù ordinò loro di presentarsi ai
sacerdoti per essere dichiarati puri e, mentre andavano, furono guariti.
La storia dei lebbrosi ci insegna che la fede è fondamentale. La fede non è
solo una convinzione, ma un'azione che ci porta ad avvicinarci a Dio. I
lebbrosi credevano che Gesù avesse il potere di guarirli e questa fede li
spinse ad avvicinarsi a Lui e a obbedire alle sue istruzioni.
L'obbedienza è il secondo passo fondamentale. Gesù disse loro di presentarsi
ai sacerdoti, e questo comando fu la chiave della loro guarigione.
L'obbedienza non implica solo ascoltare Dio, ma anche agire in base a ciò
che Egli ci chiede, indipendentemente da come possa apparire.
I lebbrosi furono guariti mentre andavano a presentarsi ai sacerdoti,
dimostrando che la guarigione non era una ricompensa per la loro fede o
obbedienza, ma una manifestazione della grazia di Dio.
Questa grazia di Dio è un dono, non qualcosa che possiamo guadagnare con i
nostri sforzi o meriti.
Solo uno dei dieci lebbrosi, un samaritano, tornò da Gesù per ringraziarlo.
Questo evidenzia l'importanza della gratitudine, che è un riflesso
dell'amore e della fede che abbiamo verso Dio. La gratitudine non è solo
un'emozione, ma uno stile di vita che ci permette di apprezzare i doni di
Dio e di crescere nella nostra relazione con Lui.
I nove lebbrosi che non tornarono sono un invito alla riflessione.
L'ingratitudine può essere un ostacolo che ci impedisce di sperimentare la
pienezza del nostro rapporto con Dio. Quando dimentichiamo o ignoriamo le
benedizioni che Dio ci ha donato, rischiamo di allontanarci da Lui.
La storia dei dieci lebbrosi ci invita a esaminare la nostra vita e a
riflettere sulla nostra fede, obbedienza e gratitudine. Fede e obbedienza ci
avvicinano a Dio, mentre la gratitudine è un'espressione di amore e
gratitudine.
La storia dei dieci lebbrosi ci ricorda l'importanza di vivere una vita
piena di fede, obbedienza e gratitudine.
Informazione.
Diritto di critica (del sig. Amedeo Gioia) e diritto di replica (del
nostro Direttore)
Amedeo Gioia
Leggi il post
Un
articolo da noi pubblicato ha suscitato l'interesse del sig. Amedeo
Gioia, grottese che trascorre parte della propria vita sulla Côte d'Azur
(la Costa Azzurra) in Francia, per il quale ha esternato critiche negative,
esprimendo il proprio "libero
pensiero"; una scelta legittima che - a dimostrazione della
nostra imparzialità - riportiamo integralmente senza alcuna modifica
sintattica o grammaticale.
(Amedeo Gioia)
Così
"posta" il sig. Gioia:
"la stumpa oggi da organo di Informatione
e' diventato organo politico.
Invece di informare dei contenuti dei quesiti referendari incita ad andare a
votare.
Povira Italia chi si misa mali.
Votare,secondo costituzione,e' un diritto non un dovere.
Si vota secondo coscienza non per fare un piacere all'uno o altro partito.
Astenersi rientra tra le facolta' di un uomo libero.
libero pensiero".
Al diritto di critica del signor Amedeo Gioia corrisponde un analogo
diritto di replica del nostro Direttore responsabile.
Gentile
sig. Gioia,
lei ignora (forse involontariamente, forse no) gli articoli che sono stati
pubblicati sui contenuti dei referendum; glieli ricordo:
-
Politica. Referendum 2025: al voto su lavoro e cittadinanza; i quesiti e le
ragioni del "Sì" e del "No"
https://www.grotte.info/ag/025/Notiziario202505.htm#15.05.25
-
Politica. Referendum dell'8 e 9 giugno: come e dove si vota
https://www.grotte.info/ag/025/Notiziario202506.htm#07.06.25 . Articoli nei quali non si fa "politica" né propaganda per il "Sì" o per
il "No".
Quindi, come legge, la stampa - sin dal 15 maggio - ha fatto il suo
dovere di informare sui contenuti dei quesiti referendari.
Quanto ad invitare (non "incitare!") ad andare a votare,
sarebbe assurdo se facesse il contrario; se - cioè - incitasse (ora sì!)
i cittadini a non esercitare il proprio diritto costituzionalmente
riconosciuto.
Mi duole informarla che la sua frase "Votare, secondo Costituzione, è un
diritto non un dovere" è del tutto errata e fuorviante; il testo
corretto dell'articolo 48 della Costituzione italiana recita: "Sono
elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore
età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è
dovere civico".
Ripeto - se le fosse ancora sfuggito -: "Il suo esercizio È DOVERE CIVICO".
L'ultimo
articolo giornalistico, al quale presumibilmente lei fa riferimento, è
un invito ad esercitare un proprio "diritto" democratico.
Non vi è alcuna annotazione negativa nei confronti di quanti decidono di non
recarsi alle urne.
"Ignorare le urne significa rinunciare a esercitare la propria sovranità,
lasciando che siano altri a decidere per noi".
Lei - ho modo di ritenere, dal tenore del suo
post - è tra quelli che rinuncia a esercitare la sua sovranità,
lasciando che altri decidano al suo posto.
Ne ha pieno diritto.
Così come avrà sempre pieno diritto di continuare a lamentarsi delle
decisioni che altri continueranno a prendere al posto suo, quando lei avrà
deciso di "non decidere".
Un cordiale saluto.
Politica. Referendum 2025: dati di
affluenza alle urne alle ore 15.00 di lunedì 9 giugno
Manifesto
Domenica 8 e
lunedì 9 giugno l’Italia è chiamata alle urne
per esprimersi su cinque referendum abrogativi, che riguardano il
mondo del lavoro e le norme sulla cittadinanza
i suoi
rappresentanti al Parlamento europeo.
Dati relativi al Comune di Grotte. Aventi diritto al voto per i Referendum 2025: 4225 elettori (1988 uomini e 2237 donne).
Affluenza alle urne:
- alle ore 15.00 di lunedì 9 giugno - chiusura delle urne - hanno votato
1022 elettori (484 uomini e 538 donne),
pari al 24,19% degli aventi diritto;
- alle ore 23.00 di domenica 8 giugno hanno votato 727 elettori,
pari al 17,21% degli aventi diritto;
- alle ore 19.00 di domenica 8 giugno hanno votato 444 elettori,
pari al 10,51% degli aventi diritto;
- alle ore 12.00 di domenica 8 giugno hanno votato 138 elettori,
pari al 3,27% degli aventi diritto.
Si ringrazia il personale dell'Ufficio Elettorale del Comune di Grotte per
la disponibilità e collaborazione.
Politica.
Il voto: un diritto conquistato con il sangue, un dovere per la
democrazia
Diritto di voto
Nei giorni di domenica 8 e lunedì 9 giugno l'Italia è chiamata alle
urne per i referendum abrogativi. Un momento nel quale esercitare
uno dei diritti più preziosi di ogni cittadino: il diritto di voto.
Troppo spesso questo diritto viene considerato un'opportunità come tante
altre, un mero adempimento burocratico. In realtà il voto è la pietra
angolare della nostra democrazia, un privilegio conquistato a caro
prezzo e un dovere civico fondamentale, soprattutto in occasioni
cruciali come i referendum abrogativi.
(Esprimi il tuo diritto di voto)
Non dobbiamo mai dimenticare che il suffragio universale,
l'opportunità per ogni cittadino maggiorenne di esprimere la propria
preferenza, non è stato un dono. È stato il frutto di lotte
sanguinose, di sacrifici e di vite spezzate. Secoli di storia sono
stati scanditi dalla rivendicazione di questo diritto: dalle prime
timide aperture a pochi privilegiati, alle lotte per l'estensione del
voto a tutti gli uomini, fino alla battaglia decisiva per il suffragio
femminile, conquistato in Italia solo nel 1946. Migliaia di persone hanno sofferto, sono state imprigionate e sono
morte per garantire a ciascuno di noi la possibilità di influenzare
il destino della nazione attraverso la scheda elettorale. Ogni voto
che non viene espresso è, in un certo senso, un tradimento di
quel sacrificio. Il referendum abrogativo, in particolare, rappresenta uno
degli strumenti più diretti e potenti di democrazia partecipativa.
Non si tratta di scegliere un rappresentante, ma di esprimere
direttamente la propria volontà su una legge esistente, decidendo se
mantenerla o abrogarla. È l'espressione più pura del principio di sovranità popolare,
sancito dalla nostra Costituzione: "La sovranità appartiene al popolo,
che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
Attraverso il referendum il popolo non delega ma agisce.
In questo contesto, il raggiungimento del quorum assume un'importanza
cruciale. Per la validità di un referendum abrogativo in Italia, è
necessario che vi partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto,
ovvero il 50% più uno degli elettori. Se il quorum non viene raggiunto,
la consultazione referendaria non è valida e la legge rimane in vigore,
anche se la maggioranza dei voti espressi fosse a favore
dell'abrogazione.
In questa prospettiva il quorum diviene un vero e proprio ostacolo
all'esercizio della sovranità popolare, un meccanismo che, lungi dal
rafforzare la democrazia, ne mina le fondamenta in diversi modi.
In primo luogo perché limita il diritto di chi ha effettivamente
espresso la propria volontà.
Quando milioni di cittadini si recano alle urne, dedicano tempo e
attenzione al tema referendario, e votano con convinzione per
l'abrogazione di una legge, può accadere che a causa dell'astensione di
una fetta considerevole dell'elettorato i voti di queste persone vengano
di fatto annullati.
La loro partecipazione, il loro sforzo civico, non producono alcun
effetto concreto.
In secondo luogo il quorum trasforma l'ignavia o la disinformazione
in un potente strumento di boicottaggio.
Non è necessario che un fronte politico si schieri apertamente contro un
referendum per farlo fallire; basta che promuova l'astensione. Quanti
non hanno interesse, non sono informati o semplicemente non vogliono
assumersi la responsabilità di una scelta, contribuiscono in modo
significativo al mancato raggiungimento del quorum.
La loro "non-decisione" diventa una decisione di fatto, favorendo lo
status quo. In questo modo, l'astensione, che dovrebbe essere un fatto
privato e individuale, si carica di un significato politico collettivo,
quasi un "voto di non partecipazione" che vanifica gli sforzi di chi,
invece, desidera un cambiamento. Il silenzio di molti può così
sovrastare la voce di chi ha scelto di esprimersi.
In ultima analisi, il requisito del quorum può amplificare
indebitamente il potere di chi è al governo.
Una campagna per l'astensione, talora sottile e non dichiarata ma
spesso aperta e sfacciata, può essere estremamente efficace. Non
si richiede un confronto diretto con sugli argomenti oggetto dei
referendum, ma semplicemente si fa leva sulla stanchezza, la
disinformazione o l'apatia degli elettori.
In questo scenario, il quorum si trasforma in un un'arma nelle mani
del potere costituito per bloccare iniziative popolari che
potrebbero andare contro i suoi interessi. Si passa da una democrazia in
cui la maggioranza dei voti decide, a una in cui la minoranza più astuta
o disinteressata può bloccare il processo democratico.
In sintesi, il quorum si traduce in una limitazione della democrazia
diretta, premiando l'astensione e rafforzando il potere di chi ha
interesse a mantenere inalterato l'assetto normativo. Andare a votare, quindi, non è solo un diritto, ma un dovere civico.
È un gesto di responsabilità verso il passato, per onorare chi ha
lottato per la nostra libertà, e verso il futuro, per contribuire a
costruire una società più giusta e democratica.
Ogni voto conta, ogni preferenza espressa o non espressa ha un peso.
Ignorare le urne significa rinunciare a esercitare la propria sovranità,
lasciando che siano altri a decidere per noi.
Domenica 8 e lunedì 9 giugno, recarsi alle urne non è solo un atto
formale, ma un'affermazione di cittadinanza attiva.
È l'occasione per dare voce alla nostra sovranità popolare e per
decidere direttamente sulla validità di una legge che impatta sulla
nostra vita.
Non lasciamo che il sacrificio di chi ci ha preceduto sia vano:
esercitiamo il nostro diritto di voto, per la nostra democrazia, per il
nostro futuro.
Attualità.
Referendum: "Cittadini degni del Vangelo"; di don Carmelo La Magra
Carmelo La Magra
La riflessione di don Carmelo
La Magra, parroco a Racalmuto (già parroco di Lampedusa), sulle
consultazioni referendarie dell'8 e 9 giugno 2025.
*****
Riguardo
ai referendum di questi giorni vorrei ricordare che da cittadini è legittimo
non andare a votare, è legittimo andare e votare liberamente sì o no.
Per quanto riguarda le persone che si definiscono credenti e cristiane,
vorrei sottolineare che a noi non basta ciò che è legittimo ma la nostra
riflessione va fatta su ciò che è evangelicamente giusto, così da
comportarci, come l'apostolo Paolo di ricorda, da "cittadini degni del
Vangelo" (Fil 1,27).
Affinché le nostre scelte siano evangelicamente degne non devono basarsi su
opportunismi, vantaggi personali o di categoria; da cristiani siamo chiamati
a metterci nei panni dell'altro e a pensare come le nostre scelte
influiscano sulla vita, il presente e il futuro di ogni persona.
Il mio sì, il mio no o la mia astensione quale ripercussione avrà sulla vita
dell'altro?
Questo è votare "secondo coscienza" e non un'espressione per dire: faccio
come mi pare.
Teatro.
Claudia Palermo e Nicola Fabbri ci guidano "Into the wild" con "L'ultima
alba"
Palermo e Fabbri
Locandina
Claudia Palermo
A
Bologna sarà messo in scena uno spettacolo teatrale che promette
di emozionare e far riflettere: martedì 17 giugno 2025, alle
ore 21.00, presso il Centro Sociale della Pace in Via del
Pratello 53, andrà in scena "L'ultima alba", una produzione
del Teatro della Rabbia.
(Claudia Palermo e Nicola Fabbri)
Prenderà vita sul palcoscenico la storia di "Into the Wild",
avventura di Chris McCandless, il giovane che scelse di abbandonare la
civiltà per immergersi nella natura selvaggia dell'Alaska. Lo
spettacolo, liberamente ispirato al celebre romanzo di Jon Krakauer,
promette un viaggio coinvolgente, per tutti coloro che desiderano
immergersi in una delle storie più affascinanti e controverse degli
ultimi decenni.
(Locandina)
"Into the Wild" narra la vera storia di Christopher McCandless, un
giovane brillante e appena laureato che, in reazione al materialismo e
alle ipocrisie della società contemporanea, decide di abbandonare la sua
vita agiata, donare i suoi risparmi e intraprendere un viaggio in
solitaria attraverso gli Stati Uniti, con l'obiettivo finale di
raggiungere l'Alaska e vivere in completo isolamento.
Durante il suo percorso, incontrerà diverse persone che influenzeranno
la sua visione del mondo e lo aiuteranno in vari modi. McCandless, che
si ribattezza "Alexander Supertramp", sogna una vita autentica e
selvaggia, lontana dalle convenzioni.
Il suo viaggio si conclude tragicamente nell'entroterra dell'Alaska,
dove viene ritrovato morto per fame e intossicazione da semi velenosi,
in un autobus abbandonato che aveva usato come rifugio.
La sua storia ha sollevato dibattiti sulla natura dell'avventura, il
rifiuto della società e il significato della vera libertà. "L'ultima alba" è uno spettacolo di Antonio Koch del quale i
ruoli principali sono interpretati da Claudia Palermo e Nicola
Fabbri.
Le musiche originali che accompagneranno gli spettatori in questo
intenso viaggio sono state composte da Roberto Passuti, mentre la
regia è affidata a Francesca Migliore.
Assistere a " L'ultima alba " darà la possibilità di immergersi in
un'esperienza teatrale che porterà a riflettere sui grandi temi della
libertà, della natura e del senso della vita. L'appuntamento è per
martedì 17 giugno 2025, alle ore 21.00, a Bologna, presso il Centro
Sociale della Pace.
Politica.
Convegno su "L'impegno dei cattolici in politica"; l'on. Decio Terrana
relatore a Grosseto
Locandina
Il Responsabile Nazionale Enti Locali dell’Unione di Centro, on.
Decio Terrana, interverrà venerdì 13 giugno a Grosseto al
convegno organizzato dall’Associazione Etica e Valori Cristiani su “Dottrina
Sociale della Chiesa e Impegno dei Cattolici in Politica”.
(Locandina)
La manifestazione si terrà alle ore 16.00 presso la Sala
Pegaso 2 del Palazzo della Provincia di Grosseto in Piazza Dante,
35.
“Assieme ad associazioni cristiane e di carattere sociale -
dichiara l’on. Terrana - discuteremo della fondamentale importanza
della dottrina sociale della Chiesa nella Società di ieri e di oggi e di
come sia opportuno un impegno dei Cattolici in Politica per riportare al
centro della discussione politica i nostri valori non negoziabili”.
L’on. Decio Terrana, che ha anche pubblicato un testo intitolato
“L’Impegno dei Cattolici in Politica - Un’alleanza per il futuro
dell’Italia”, già da tempo sostiene la necessità di riunire tutte le
associazioni e le sigle Cattoliche in un unico movimento moderato che
possa portare avanti i valori della Dottrina Sociale della Chiesa.
“Sono ormai note a tutti le cifre sull’astensionismo dal voto e
sull’assenza di un’area moderata che possa portare avanti i valori della
Dottrina Sociale della Chiesa. Dobbiamo fare fronte comune -
conclude Terrana - e riunire tutte le forze per poter rilanciare
un’azione politica che metta al centro l’uomo e la donna, la famiglia e
quei valori che da sempre hanno caratterizzato la nostra società e fatto
dell’Italia la quinta potenza mondiale”.
Pittura.
Antonio Pilato espone a Terni, nella mostra d'arte contemporanea "Opera
con vista"
Locandina
Antonio Pilato
Dal 6 al 16 giugno 2025, la città di Terni è il palcoscenico
di un appuntamento artistico di rilevanza: "Opera con Vista", una
mostra d'arte contemporanea che trova dimora nelle sale del
Museo Diocesano e Capitolare, in Via XI Febbraio n° 4.
L'esposizione, curata da Stefania Pieralice, offre al pubblico un'ampia
finestra sulle espressioni più attuali dell'arte, con la partecipazione
di numerosi artisti provenienti da diverse nazioni.
(Locandina)
La
presentazione ufficiale della mostra si terrà venerdì 7 giugno
alle ore 16.30. Successivamente l'accesso sarà libero a tutti i
giorni, dalle 14.30 alle 19.30, con l'unica eccezione di domenica 15
giugno, giorno di chiusura.
"Opera con Vista" si inserisce nel contesto della "Triennale
dell'Immagine / Prima Tappa", suggerendo un percorso espositivo che si
snoderà attraverso diverse sedi e momenti, testimoniando la vitalità del
panorama artistico contemporaneo.
Il progetto si avvale del patrocinio del Comune di Terni, a sottolineare
il riconoscimento e il supporto istituzionale a questa iniziativa
culturale.
Il catalogo della mostra, prezioso strumento per approfondire le
tematiche e le poetiche degli artisti, conterrà interventi di Daniele
Radini Tedeschi e Anselm Jappe, voci autorevoli nel campo della critica
d'arte e della filosofia. La collaborazione con Remo Carradori per la
parte legata alla comunicazione visiva completa il quadro di un evento
curato nei minimi dettagli.
La lista degli artisti partecipanti è ricca e diversificata, includendo
nomi come Antonio Pilato, Sabrina Aureli, Marco Bertocchi,
Roberto Bedani, Andrea Boldrini, Eva Bressaus, Anna Maria Calamandrei
Santi, Franco Carletti, Remo Carradori, Luca Cecioni, David Casapi,
Jeremiah Chechik, Fernando M. Diaz, Henrique Dória, DRO (Duilio De
Rosa), Ludovica Emme, Cori Fallani, Manuela Figueiredo, Antonio Franchi,
Carlo Frisardi, Vincenzo Gavuzzo, Sergio Gardossi, Maria Ginzburg,
Rosangela Giusti, Martin Groen, ADGART (Antonello Diodato Guardigli),
Monika Hartl, Dr. Sheragal Hassan, Richard Janssens, Saverio Magno,
Piero Maso, Alexandra Maso, CFM (Christoph Felix Maier), Agnieszka Mazek,
Alessandro Medori (Alessandro Meddi), Anna Montaroro, Silvia Nencioni,
Paweł Opęchowski, Elisabetta Piloni, Ilaria Risica, Horst Schlethner,
Maurizio Setti, Mayada Shibbir, Chun Suk Yun, Claudio Vergnani, Mario
Viezzoli, Alessandra Vinotto, NATI (Anastasia Yanchuk).
Questa collettiva si propone come un punto di riferimento per l'arte
contemporanea a Terni, offrendo ai visitatori l'opportunità di
immergersi in una pluralità di linguaggi espressivi e di confrontarsi
con le visioni di artisti di calibro nazionale e internazionale.
La forte denuncia sociale è il tema cardine dei quadri di
Antonio Pilato, in cui è evidente l'influenza degli scrittori e dei
filosofi che hanno fatto parte della sua formazione umanistica. Lo
sfondo nero, emblema di paura e smarrimento, la sezione rossa, che evoca
la forza della speranza, e la traccia schematica color bianco dello
squalo fanno da scenario a immagini cariche di naturale simbologia,
espressione di pensieri più personali dell'artista. Col suo occhio
fortemente acuto e critico rappresenta degli squali, i più
prepotenti e feroci, che distruggono l'umanità oppressa e le sue
bellezze. Quella di Antonio Pilato è un'arte originale ed autentica, che possiede una violenza
critica e che acclama a gran voce i sentimenti di giustizia.
Politica.
Referendum dell'8 e 9 giugno: come e dove si vota
Referendum
Nei giorni di domenica
8 e lunedì 9 giugno 2025 gli italiani saranno chiamati alle urne per
esprimersi su cinque referendum abrogativi, che riguardano il mondo
del lavoro e le norme sulla cittadinanza.
(Referendum 2025)
Si vota domenica 8
giugno dalle 07.00 alle 23.00 e lunedì 9 giugno dalle 07.00 alle
15.00. Dove si vota?L'indirizzo della scuola ed il numero del seggio dove votare sono scritti
sulla prima pagina della tessera elettorale.
Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo il completamento delle
operazioni di votazione e di riscontro delle persone che hanno votato.
Per esercitare il diritto di voto occorre presentarsi con un documento
d’identità e con la tessera elettorale.
In caso di esaurimento degli spazi, furto o smarrimento della tessera o
mancata ricezione della stessa è possibile chiederne il duplicato presso l'Ufficio
elettorale del Comune che rimarrà aperto per tutta la durata della
consultazione referendaria.
Per i Referendum popolari abrogativi si vota tracciando sulla scheda con
la matita un segno (di solito una "X") sulla risposta prescelta e,
comunque, nel rettangolo che la contiene:
- tracciando un segno sul “SÌ” si esprime la volontà di ABROGARE il testo
della norma sottoposta a Referendum;
- tracciando un segno sul “NO” si esprime la volontà di NON ABROGARE il
testo della norma sottoposta a Referendum.
Qui le istruzioni per le operazioni degli uffici di sezione.
Di seguito il
contenuto dei cinque quesiti referendari, semplificato rispetto al testo
che verrà proposto sulle schede di votazione.
1) Licenziamenti
illegittimi e contratto a tutele crescenti: si chiede l'abrogazione di
parti del Decreto Legislativo n. 23/2015, che disciplina il contratto a
tempo indeterminato a tutele crescenti, introdotto dal Jobs Act. L'obiettivo
è modificare le regole sui licenziamenti illegittimi (leggi
il facsimile della scheda).
2) Piccole imprese e indennità di licenziamento: il secondo quesito
riguarda l'abrogazione parziale delle norme relative all'indennità di
licenziamento nelle piccole imprese, con l'intento di garantire maggiori
tutele ai lavoratori (leggi
il facsimile della scheda).
3) Contratti a termine: questo referendum propone l'abrogazione
parziale delle norme sull'apposizione di termine ai contratti di lavoro
subordinato, mirando a ridurre la precarietà (leggi
il facsimile della scheda).
4) Responsabilità solidale negli appalti: questo quesito chiede di
modificare le norme che regolano la responsabilità negli appalti, in modo da
estendere la responsabilità anche all'impresa committente in caso di
infortuni sul lavoro (leggi
il facsimile della scheda).
5) Cittadinanza italiana: l'ultimo quesito riguarda la riduzione da
10 a 5 anni del periodo di residenza legale necessario per richiedere la
cittadinanza italiana per i cittadini stranieri extracomunitari maggiorenni
(leggi
il facsimile della scheda).
Per la validità dei
referendum è necessario che si rechi alle urne il 50% più uno degli
aventi diritto al voto.
Questi referendum rappresentano un momento cruciale per la democrazia
partecipativa, offrendo ai cittadini la possibilità di incidere
direttamente sulle leggi che regolano aspetti fondamentali della vita
sociale ed economica del Paese.
Sanità.
Registro Tumori ad Agrigento: Grotte nella media provinciale
Numeri del cancro
Mappa del rischio
Un passo fondamentale nella lotta contro il cancro è stato compiuto
in provincia di Agrigento con l'introduzione del Registro Tumori
provinciale.
Questo strumento epidemiologico, atteso da tempo, fornirà una mappatura
dettagliata dell'incidenza delle patologie oncologiche e dei tassi di
mortalità sul territorio, offrendo una base dati essenziale per future
strategie sanitarie.
Il report inaugurale, che copre il periodo 2011-2019, è stato frutto del
lavoro dell'Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Trapani e presentato
presso l'aula consiliare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il Sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, ha commentato i dati
specifici relativi al suo Comune, sottolineando l'importanza di queste
informazioni per una comprensione più approfondita della realtà
epidemiologica locale: "Questi dati sono di vitale importanza e ci
permettono di avere un quadro chiaro della situazione nel nostro territorio".
Analizzando le schede relative al Comune di Grotte, è emerso che non si
riscontra un rischio di incidenza tumorale significativamente diverso
rispetto alla media provinciale, sia per gli uomini che per le donne.
Nello specifico, il Comune di Grotte registra una media di 29 nuove diagnosi
di tumore all'anno. Attualmente, il numero di individui affetti da patologie
oncologiche si attesta a 210, mentre i decessi correlati sono 14.
In chiusura, il sindaco Provvidenza ha ribadito l'importanza cruciale
della prevenzione primaria e degli screening regolari, quali strumenti
imprescindibili per la diagnosi precoce e la gestione della malattia.
Politica.
Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi
Guarda il video
Locandina
Domenica 1 giugno 2025,
alle ore 18.30 nella Piazzetta Mancuso (accanto Piazza Marconi) a Grotte, si
è tenuto un incontro dedicato ai referendum dei prossimi domenica 8 e
lunedì 9 giugno 2025, e all'importanza del suffragio (guarda
il video).
Scuola.
L'Istituto comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto festeggia i
campioni di matematica
Premiazione
Attestato
La Semifinale
Un’atmosfera di grande soddisfazione ha pervaso l'Istituto Comprensivo
"Leonardo Sciascia" di Racalmuto-Grotte-Comitini, che nella mattinata di
sabato 5 giugno ha ospitato la cerimonia di premiazione degli
studenti protagonisti dei prestigiosi Giochi Matematici dell’Università
"Bocconi". La dirigente scolastica, prof.ssa Carmela Campo, non
ha nascosto il suo entusiasmo, sottolineando l'importanza di questi successi
per l'intera comunità scolastica.
La prof.ssa Carmela Campo ha consegnato personalmente gli attestati agli
alunni, i cui risultati ottenuti, sia nei "Giochi d’Autunno" che nella
Semifinale regionale e nella Finale nazionale, dimostrano la loro dedizione
e il loro talento. Questo traguardo non è solo una vittoria per i singoli
partecipanti, ma un motivo di profonda soddisfazione per tutto l'istituto,
che vede riconosciuto l'impegno profuso nell'offrire opportunità di crescita
e stimolo ai ragazzi.
(Semifinale
dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici)
Il successo dei giovani matematici è frutto di un lavoro di squadra guidato
con passione dalla prof.ssa Carmela Figliola, coordinatrice del
progetto. La sua dedizione e la sua capacità di motivare gli alunni sono
state fondamentali per raggiungere questi importanti traguardi. Il
progetto è un esempio tangibile di come la collaborazione e la sinergia
all'interno del corpo docente possano fare la differenza; il percorso dei
ragazzi è stato costantemente supportato dall'impegno e dalla
professionalità di tutti i docenti di matematica dell'Istituto, che
hanno lavorato in stretta collaborazione con la prof.ssa Figliola,
preparando gli studenti e accompagnandoli nelle varie fasi della
competizione. La loro dedizione è stata cruciale per permettere ai giovani
talenti di esprimere al meglio le proprie capacità.
La cerimonia ha celebrato i successi ottenuti in diverse fasi: dai "Giochi
d'Autunno", che hanno visto la partecipazione di tutti gli studenti
dell'Istituto il 13 novembre, sino alla Semifinale regionale di Gela
e, per i più meritevoli, alla Finale nazionale di Milano.
Di seguito i nomi di tutti gli studenti premiati.
Per i "Giochi d’autunno":
Categoria CE (4^ elementare)
1° classificato: Giovanni Arnone (4^ C, Primaria plesso “Sciascia” di
Grotte) - nella foto a lato, di LB -
2° classificato: Marco Vaccarello (4^ A, Primaria plesso “Roncalli” di
Grotte)
3^ classificata: Giuditta Pomo (4^ A, Primaria plesso “Roncalli” di Grotte)
Categoria CM (5^ elementare)
1° classificato: Calogero Pavone (5^ A, Primaria plesso “Ciranni” di
Comitini)
2° classificato: Alex Valenti (5^ A, Primaria plesso “Ciranni” di Comitini)
3^ classificata: Carlotta Cirino (5^ A, Primaria plesso “Roncalli” di
Grotte)
Categoria C1 (1^ e 2^ media)
1^ classificata: Maria Francesca Culmo (2^ B, Secondaria di I grado plesso
“Orlando” di Grotte)
2° classificato: Simone Cacciatore (2^ B, Secondaria di I grado plesso
“Orlando” di Grotte)
3° classificato: Calogero Croce (2^ B, Secondaria di I grado plesso
“Orlando” di Grotte)
Categoria C2 (3^ media)
1° classificato: Davide Cacciatore (3^ A, Secondaria di I grado plesso
“Orlando” di Grotte)
2^ classificata: Sofia Grassagliata (3^ A, Secondaria di I grado plesso
“Orlando” di Grotte)
3° classificato: Daniele Buscarino (3^ B, Secondaria di I grado plesso
“D’Asaro” di Racalmuto)
Alla Semifinale regionale (svolta il 15 marzo a Gela) hanno partecipato con
merito:
- dal plesso “D’Asaro” di Racalmuto, Angelo Vinci (1^ A), Alessio Maria Di
Marco (2^ B), Nicolò Manta (2^ B), Ania Carrubba (2^ C), Angelica Spalanca
(2^ C), Angelica Conti (3^ A), Angelo Curto (3^ A), Ginevra Cardillo (3^ A),
Mariachiara Salvo (3^ A), Daniele Buscarino (3^ B), Emanuele Tirone (3^ B),
Noemi Craparo (3^ B), Carlotta Marchese (3^ C);
- dal plesso “Orlando” di Grotte, Simone Cacciatore (2^ B) e Davide
Cacciatore (3^ A).
Alla Finale nazionale di Milano (svolta il 10 maggio), l'Istituto ha avuto
l'onore di essere rappresentato dagli studenti: Daniele Buscarino (3^ B,
plesso “D’Asaro” di Racalmuto) e Simone Cacciatore (2^ B, plesso “Orlando”
di Grotte).
Questi risultati non solo valorizzano le eccellenze individuali, ma
testimoniano anche la qualità dell'insegnamento e l'ambiente stimolante che
l'Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia” offre ai suoi studenti.
Chiesa.
Veglia di Pentecoste: un momento di spiritualità con don Sergio
Sanfilippo
Locandina
Sabato prossimo, 7 giugno 2025, la comunità di Grotte
si riunirà presso la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria del
Monte Carmelo per celebrare la solenne Veglia di Pentecoste.
L'appuntamento è fissato per le ore 18.30 e la celebrazione sarà
presieduta dal parroco, don Sergio Sanfilippo, in un momento di
preghiera e riflessione che affonda le sue radici nelle più antiche
tradizioni bibliche e cristiane.
(Locandina)
La Veglia di Pentecoste rappresenta uno dei momenti più significativi
dell'anno liturgico, un'attesa spirituale della venuta dello Spirito Santo,
così come avvenne per gli apostoli riuniti nel Cenacolo. La solennità
della Pentecoste è la seconda festa più importante dell'anno cristiano dopo
la Pasqua, di cui ne costituisce il compimento.
Le origini della Pentecoste sono narrate in modo vivido nel capitolo 2
degli Atti degli Apostoli. Cinquanta giorni dopo la risurrezione di
Gesù, mentre gli apostoli e Maria erano riuniti insieme a Gerusalemme, si
verificò un evento straordinario: "...venne all'improvviso dal cielo un
rombo, come di vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove
stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono
su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e
cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro il
potere di esprimersi" (At 2,2-4).
Questo evento segnò la nascita della Chiesa, la sua investitura di
potere divino per annunciare il Vangelo a tutte le genti. Gli apostoli,
prima impauriti e rinchiusi, ricevettero una forza e un coraggio inauditi,
iniziando a predicare apertamente la Risurrezione di Cristo, ciascuno nella
propria lingua, rendendo il messaggio accessibile a tutti i presenti a
Gerusalemme provenienti da diverse nazioni.
Il significato della Pentecoste è molteplice e profondo. In primo luogo,
essa celebra la discesa dello Spirito Santo, che continua a operare nella
Chiesa e nei cuori dei credenti. Lo Spirito Santo è il Consolatore, il
Paraclito, colui che guida, illumina, santifica e dona i suoi carismi per
l'edificazione della comunità.
Per la Chiesa, la Pentecoste è un costante richiamo alla sua missione
evangelizzatrice. Così come gli apostoli furono inviati nel mondo, anche
oggi ogni battezzato è chiamato a essere testimone della fede e portatore di
speranza. Lo Spirito Santo dona la forza e la creatività necessarie per
affrontare le sfide del mondo contemporaneo e per annunciare il Vangelo in
modo autentico e incisivo.
Dal punto di vista ecclesiale, la Pentecoste ribadisce l'universalità
della Chiesa, che trascende ogni barriera linguistica e culturale. È
un'occasione per riscoprire l'unità nella diversità, frutto
dell'azione dello Spirito che unisce tutti i membri del Corpo di Cristo.
La Veglia di Pentecoste nella chiesa Beata Vergine Maria del Monte Carmelo
di Grotte sarà un momento in cui l'intera comunità parrocchiale potrà
invocare e accogliere con fede il dono dello Spirito Santo, rinnovando
l'impegno a vivere la propria fede in modo autentico e a essere segno
vivente della presenza di Dio nel mondo. Un momento da non perdere per
riscoprire la forza trasformatrice della grazia divina.
Teatro.
Ad Agrigento un omaggio a Michele Guardì; il regista chiude l'8^
stagione del Circolo Empedocleo
Locandina
Si chiude con un appuntamento di grande interesse l'ottava stagione del
"Teatro da Camera" del Circolo Culturale Empedocleo di Agrigento.
Venerdì 20 giugno 2025, alle ore 18.15, il palco del circolo
ospiterà una performance artistica intitolata "Piazza Italia Remember?",
dedicata alla carriera di Michele Guardì.
Il celebre autore, regista teatrale e televisivo, nonché romanziere e poeta,
da oltre cinquant'anni protagonista del panorama culturale italiano, sarà il
fulcro di questo sessantunesimo spettacolo messo in scena nella sala teatro
dell'Empedocleo. Un traguardo significativo che conferma il Circolo
Culturale come un punto di riferimento artistico e culturale per la Città
dei Templi.
La presenza del regista Michele Guardì rappresenta un riconoscimento
speciale per l’attività che l'Empedocleo porta avanti. L'appuntamento sarà
una "azione scenica" che combinerà recitazione, inserti video e musica,
offrendo al pubblico un'immersione nelle produzioni letterarie e artistiche
di Guardì.
La serata sarà arricchita da una conversazione a cura di Mario Gaziano
con lo stesso Michele Guardì, un dialogo che svelerà retroscena e spunti
sulla sua lunga carriera. Non mancheranno interventi e recitazioni curate da
Giovanni Moscato e Sandro Re, mentre la musica sarà affidata
alla partecipazione al pianoforte di Domenico Mannella. La direzione
artistica dell'intera stagione è a cura di Giuseppe Adamo e Mario
Gaziano.
L'ingresso è gratuito sino ad esaurimento posti.
Iniziative.
A Villa Romana l'11 luglio il Premio "Scala dei Turchi - Dina Rossiello"
2025
Pascal Schembri
Attesa per l'edizione 2025 del "Premio Letterario Scala dei Turchi - Dina
Rossiello", che si terrà l'11 luglio alle ore 19.00 nella
cornice del sito archeologico di Villa Romana, sulla costa di
Realmonte. La commissione è già al lavoro, esaminando le numerose opere
letterarie pervenute alla "Casa del Libro" di Pascal Schembri, organizzatore
dell'evento.
Il "Premio Letterario Scala dei Turchi - Dina Rossiello" nasce con l'intento
di celebrare la letteratura e promuovere la cultura in una terra ricca di
storia come la provincia di Agrigento. Intitolato a Dina Rossiello compianta
coniuge dell'ideatore della manifestazione, il premio si è affermato negli
anni come un appuntamento di interesse, capace di valorizzare sia autori
emergenti che scrittori già affermati, offrendo loro una vetrina e
contribuendo a diffondere il piacere della lettura e la ricchezza del
patrimonio culturale. Pascal Schembri, scrittore italo-francese e anima del premio, ha
commentato l'intensa fase di selezione: "In questi giorni siamo impegnati
in un'attività serrata, finalizzata a scegliere i destinatari del premio.
Anche quest'anno non è facile, perché le varie sezioni ci stanno offrendo un
panorama di contenuti davvero ricco e pregevole, tutti di grande interesse".
Schembri ha sottolineato l'importanza di riconoscere il merito sia agli
scrittori emergenti che a quelli già consolidati: "Riteniamo che la cultura,
di cui Agrigento è da sempre culla, attraverso la lettura possa testimoniare
e rafforzare identità, storia, tradizioni e diventare un momento di crescita
collettiva, al servizio del bene della società - ha affermato -. Un libro è
tutto questo e molto di più. Lettura e scrittura rappresentano un
investimento per il futuro di chi c'è, e di chi ci sarà. Il premio
letterario Scala dei Turchi promuove lo splendore di questa terra,
unitamente al messaggio della letteratura che diviene arte e scienza che
racconta la vita e le sue emozioni".
L'appuntamento è fissato per venerdì 11 luglio, quando si scopriranno i
vincitori di questa edizione, in una serata di celebrazione della parola
scritta e del suo potere di connettere, ispirare e arricchire.
Politica.
Insediamento del Segretario del Circolo PD di Grotte Antonio Salvaggio
Guarda il video
Brindisi
Domenica 1 giugno 2025,
alle ore 17.00 presso la sede di Via Alfieri, si è svolta la cerimonia di
insediamento del nuovo Segretario del Circolo PD di Grotte(guarda
il video).
Chiesa.
Maggio: processione "aux flambeaux" verso la Madonna delle Grazie
Guarda il video
Autorità
Manifesto
A conclusione delle
iniziative del mese di maggio, interamente dedicato alla Vergine Maria, i
fedeli della Parrocchia Beata Vergine Maria del Monte Carmelo in
Grotte hanno partecipato - sabato 31 maggio 2025 - a una solenne
processione "aux flambeaux" durante la quale il simulacro della
Madonna delle Grazie, venerato per tutto il mese nella chiesa
parrocchiale, è stato riaccompagnato nella sua sede naturale presso la
chiesetta omonima (guarda
il video).
Sport.
Ginnastica artistica: Sofia Bellomo e Cloe Lo Re brillano al Gran Galà
di Gallipoli
Vincitrici
1^ classificata
3^ classificata
La città di Gallipoli (LE) ha ospitato dal 31 maggio al 2 giugno
scorsi il "Gran Galà d'Italia di Ginnastica Artistica", un
appuntamento di risonanza nazionale che ha acceso i riflettori su questa
disciplina. Organizzato dal settore Ginnastica Artistica Libertas - Area
Centro Sud, con il supporto di enti come il CONI, il Comune di Ugento,
Libertas Lecce, Caroli Hotels e l'ASD Delfino Ginnastica Lecce, la
manifestazione ha visto la partecipazione di atleti e atlete da ogni angolo
della penisola, riuniti da un comune denominatore: la passione per la
ginnastica.
(1^ e 3^ classificata)
Il Gran Galà si è confermato un appuntamento cruciale nel panorama della
ginnastica artistica italiana, avendo come obiettivo non solo di promuovere
la disciplina tra le nuove generazioni, ma anche di scoprire e valorizzare i
talenti emergenti. È in questo contesto che brillano le storie di impegno e
dedizione, capaci di regalare emozioni e ispirare il pubblico.
L'edizione 2025 del Gran Galà ha premiato anche il talento di due
giovanissime atlete grottesi, allieve dell'ASD Eidos di Canicatti, che
si sono distinte nelle rispettive categorie:
- Sofia Bellomo ha conquistato il 1° posto nella categoria
volteggio, dimostrando già una notevole padronanza di questa specialità;
- Cloe Lo Re ha ottenuto il 3° posto nella categoria trave, un
risultato eccellente che testimonia il suo equilibrio e la sua eleganza.
Questi successi non solo riempiono d'orgoglio i genitori e le
rispettive comunità e associazioni sportive, ma rappresentano anche un
incoraggiamento per tutte le giovani promesse che si avvicinano a questo
sport.
La ginnastica artistica è molto più di uno sport; richiede un'eccezionale
combinazione di forza fisica, agilità, coordinazione, equilibrio e
flessibilità. Ma non solo: la disciplina, la costanza e la capacità di
superare i propri limiti sono valori che vengono coltivati sin da
giovanissimi. Oltre ai benefici fisici, la ginnastica artistica contribuisce
in modo significativo allo sviluppo mentale degli atleti, insegnando la
concentrazione, la gestione dello stress e la perseveranza nel
raggiungimento degli obiettivi.
Tra le specialità più spettacolari e tecnicamente complesse della ginnastica
artistica spiccano il volteggio e la trave.
Il volteggio è una prova di potenza, velocità e precisione. Le ginnaste
corrono su una pedana, prendono lo slancio su una molla e si lanciano su un
attrezzo, eseguendo figure acrobatiche in aria prima di atterrare con grazia
e stabilità. Ogni frazione di secondo è cruciale per la riuscita
dell'esercizio, che deve combinare forza esplosiva e controllo millimetrico.
La trave, d'altra parte, è l'emblema dell'equilibrio e della grazia. Le
atlete si muovono su una superficie larga appena 10 centimetri e lunga 5
metri, eseguendo elementi acrobatici, salti e pose statiche con una
precisione e una fluidità che lasciano senza fiato. Ogni movimento deve
essere eseguito con sicurezza e armonia, trasformando la tensione in pura
bellezza.
I risultati ottenuti da Sofia e Cloe proiettano Grotte nel vasto e
competitivo panorama della ginnastica artistica italiana.
Iniziative.
Grotte ha celebrato Pietro Ingrao: un omaggio al concittadino onorario
Guarda il video
Manifesto
Il Comune di Grotte ha
reso omaggio a una figura di spicco della storia politica italiana:
Pietro Ingrao, nel 110° anniversario della nascita e nel 10°
anniversario della scomparsa (guarda
il video).
Editoria.
Presentato il libro "Lo
sguardo oltre i muri" di Linda Di Stefano
Guarda il video
Locandina
Linda Di Stefano
Venerdì 16 maggio 2025,
alle ore 19.00, presso la Biblioteca comunale "M. L. King" di Grotte, è
stato presentato il libro postumo di Linda Di Stefano, intitolato
"Lo sguardo oltre i muri", GAM editrice, a cura del marito Angelo
Ponzo(guarda
il video).
Comune.
2 Giugno a Grotte: in Piazza Umberto I per la Festa della Repubblica
Locandina
Domani, lunedì 2 giugno, Piazza Umberto I a Grotte sarà il
luogo in cui verrà celebrata la Festa della Repubblica. A partire
dalle ore 09.00, la cittadinanza è invitata a partecipare a una
significativa manifestazione che vedrà la presenza del sindaco Alfonso
Provvidenza e delle autorità civili e militari; per riflettere sulle
radici della nostra democrazia e sul valore del dovere civico.
(Locandina)
La Festa della Repubblica non è una semplice ricorrenza sul
calendario, ma una data fondamentale che segna la nascita della nostra
Italia democratica. Era il 2 giugno 1946 quando gli italiani,
chiamati alle urne dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale e la
caduta del regime fascista, furono chiamati a scegliere tra monarchia e
repubblica.
Fu un referendum storico, il primo a suffragio universale, che per la prima
volta vide anche le donne esprimere il loro voto; un passo enorme verso la
piena parità dei diritti. Con oltre 12 milioni di voti a favore, il popolo
italiano scelse la Repubblica, voltando pagina e ponendo le basi per la
stesura della Costituzione.
Questo giorno ci ricorda il coraggio e la visione di chi ha lottato per
la libertà e la democrazia, ma anche la responsabilità che ne deriva.
Partecipare a questa celebrazione non è solo un atto formale, ma una
tangibile dimostrazione di dovere civico. È un modo per onorare la
memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita per i valori di
libertà, giustizia e uguaglianza, valori su cui si fonda la nostra
Repubblica.
La presenza del Sindaco e delle autorità non è solo un segno di protocollo,
ma un richiamo alla coesione della nostra comunità e all'importanza
di unire le forze per costruire un futuro migliore. È un momento per
riflettere sul significato di essere cittadini attivi e consapevoli, di
partecipare alla vita democratica del Paese e di contribuire al benessere
collettivo.
Esserci significa rafforzare il senso di appartenenza alla nostra Nazione e
riaffermare l'impegno verso i principi che rendono l'Italia una
Repubblica fondata sul lavoro, sulla democrazia e sul rispetto dei diritti
di tutti.
Politica.
Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi, oggi alle 18.30
Locandina
Con l'approssimarsi dei referendum nazionali, in programma per l'8 e 9
giugno, si intensifica il dibattito pubblico sul tema del voto. Un
appello alla partecipazione civica che verrà proposto in un incontro
pubblico.
(Locandina)
Domenica
1 giugno, alle ore 18.30, Piazza Marconi a Grotte sarà il
palcoscenico di una iniziativa dedicata ai referendum e all'importanza del
suffragio. L'iniziativa vedrà la partecipazione di due relatori.
Ad intervenire saranno Stefano Lombardo, in qualità di Rappresentante
della Consulta Giovanile di Grotte, e Alfonso Buscemi, Segretario
Generale della CGIL di Agrigento.
La loro presenza sottolinea lo spettro di interlocutori coinvolti in questa
campagna di sensibilizzazione al voto, dai giovani alle rappresentanze
sindacali.
La manifestazione si inserisce in un contesto più ampio di discussione sui
valori fondamentali che si intendono promuovere e difendere attraverso il
voto. I pilastri su cui si basa questa consultazione referendaria, come
evidenziato nel manifesto, sono: lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza e
democrazia. Questi temi rappresentano il cuore del messaggio che si vuole
veicolare, invitando i cittadini a esprimere la propria preferenza
referendaria con una forte consapevolezza.
“Ntò veni cca ti dissi, veni cca ca ti fa
mali!”, urlò la donna con tono arrabbiato.
Il bambino la guardò sornione, abbassò lo sguardo, poi le fece un sorriso
mentre con la manina continuava a indicare qualcosa alla sua destra.
Da quando 'a za Vicenza Sorrentinu, una donna anziana che abitava
nella casa accanto, gli aveva fatto vedere dove le galline facevano le uova,
ogni volta che il bambino le sentiva chiocciare voleva andare a vedere, era
curioso.
“Amunì ch’è tardu” ripetè ancora
Maria, mentre lo prendeva in braccio per andare verso casa.
Non ci fu verso, Ntoniu cominciò a dimenarsi e a strillare forte.
“Mariù lassalu iri u picciliddu”, disse 'a za Vicenza, che nel
frattempo aveva sentito le urla e si era affacciata alla porta, “tu
vattinni 'a casa, u carusu lassamillu cca, po ti lu puortu iu”. “Tu comu t’ha sintutu oji?”, chiese 'a za Vicenza
mentre prendeva il bambino e lo metteva in braccio.
“Mi sientu nnìcchia miegliu”, rispose Maria a bassa voce.
Negli ultimi giorni la donna non era stata bene, le capitava spesso di avere
forti capogiri.
Del fatto che Maria non stava bene erano preoccupati in tanti. Era
preoccupato il marito, la sorella Assuntina che vedendola in quello stato,
dopo una notte insonne, si precipitò dal dottore Calascibetta per chiedere
cosa avesse la sorella.
Quell’uomo appena la vide se ne usci con una battuta: “Tu si malata
Assuntì ! To suoru è bona, nenti avi. Avi sulu un po' di dibulizza”. Un altro che non vedeva di buon occhio tutta quella storia era il padre
di Giuseppe, u zi Turiddu Cucciarrè che un giorno, dopo che la donna
aveva avuto uno svenimento, esclamo: “Ma picchì nun la purtamu a Palermu
a fari na visita!”.
Ma quella che più di tutti era veramente preoccupata era proprio lei, Maria
Morgante, che si accorgeva di come ogni giorno andasse sempre peggio.
Con due bambini piccoli da accudire, spesso si ritrovava a non riuscire a
stare in piedi, le mancavano le forze.
Quella domenica però la donna si sentiva meglio, tant’è che convinse il
marito ad andare alla processione della Madonna delle Grazie.
Giuseppe, dal canto suo, era contento di tutto questo, voleva dire che Maria
stava meglio.
Una leggera pioggia era venuta giù durante la notte, l’aria si era
rinfrescata e un odore intenso di mosto si sentiva nell’aria.
Erano i giorni della vendemmia e per le strade si vedevano vutti e
varliri messi a scolare.
La chiesetta della Madonna delle Grazie era in aperta campagna, lontano dal
centro abitato.
Quel pomeriggio la famiglia Cucciarrè, dopo aver lasciato la piccola Teresa
dalla suocera, andò alla festa.
Quando la processione partì era già buio. Davanti c’erano due file di
persone con le torce accese, una a destra e una a sinistra, seguiva il
simulacro della vergine, la banda e poi dietro tutta la gente che seguiva in
corteo.
Maria vide passare la processione da sopra il balcone di la gnura
Giuseppina. Era una donna che Maria conosceva sin da quando era bambina,
abitavano vicine di casa. “Mariù acchianàti, accussì ci fa vidiri a Ntoniuzzu 'a Madonna ca
passa”, le disse la donna mentre Maria con il marito e il figlio stavano
salendo le scale.
Maria si affacciò al balcone e dall’alto vide la statua della Madonna che
avanzava lungo lo stradone, i suoi occhi neri brillavano di gioia. Era
contenta.
Mentre camminavano per tornare a casa, attraversando la piazza, Giuseppe
vide che sulla piazzetta davanti alla chiesa della matrice c’erano dei
ragazzi che giocavano.
Fu il loro eccessivo vociare che attirò la sua attenzione.
C’erano quelli che giocavano cu 'a tuortula. Avvolgevano il filo e la
lanciavano a terra, facendola girare forte. Vinceva chi la faceva girare di
più.
Poi c’erano quelli che giocavano a li mazzi. Erano due pezzi di
legno, uno più lungo e uno più corto, appuntite da entrambi i lati. Con il
pezzo più lungo, il giocatore batteva in una delle punte l’altro pezzo,
mentre era a terra. Il pezzo schizzava in aria a quel punto il giocatore lo
colpiva al volo, e lo faceva andare a finire più distante possibile.
Ma quelli che più di tutti facevano rumore erano un gruppo di ragazzini che
giocavano a unu mmanta l’unu. Erano due squadre formate ognuna da cinque ragazzi.
Il primo si metteva in piedi appoggiato al muro e gli altri quattro si mettevano in fila
uno dietro l'altro, piegati, a formare la cosiddetta groppa del cavallo. Il
primo poggiava la testa sulla pancia di quello che era in piedi.
Quelli della squadra opposta saltavano uno ad uno addosso alle spalle dei
ragazzi che formavano la groppa; il primo doveva spiccare il salto più
lungo, così da lasciar spazio agli altri. Mentre i cinque saltavano,
dovevano recitare una filastrocca.
Se i quattro che erano sotto non resistevano, perdevano.
Da qualche tempo si era inserito nel gruppo un certo Totò che veniva da
Palermo, e a quel gioco, che già tutti conoscevano, aveva apportato delle
varianti. I ragazzi del gruppo le avevano accettate con molto entusiasmo.
Anche quel pomeriggio qualcuno del gruppo disse:
“Faciemu comu dici Totò 'u palermitanu”.
E mentre erano tutti in groppa cominciarono a recitare: “Quatttru e quattr'ottu
scarica u bottu
ancieddu cu li pinni
scarica e vatinni
unu, dui e tri
unu, dui e tri
unu, dui e tri”.
Era bello sentire quella filastrocca.
Giuseppe guardò quei ragazzi e pensò che in fondo, per loro, bastava poco
per essere felici.
Anche lui aveva conosciuto la leggerezza di quei momenti.
In piena notte la piccola Teresa cominciò a piagnucolare, prima piano poi
sempre più forte.
Giuseppe si svegliò di soprassalto, accese la luce e andò verso la culla.
L’orologio della piazza rintoccò le tre e mezza. “Marì!
Marì! 'A piccilidda chianci, ma chi avi?”disse a bassa voce l’uomo rivolto
verso la moglie. “Marì!!
Marì!”
gridò un più forte, ma la donna non rispondeva.
Giuseppe allora si avvicinò verso il letto e cominciò a scuoterla, prima
piano poi con più energia.
Maria non rispondeva.
La piccola Teresa continuava a piangere e svegliò pure Ntoniu, che
dormiva in un lettino accanto. “Marì!
Marì!”
cominciò a urlare l’uomo disperato.
Poi si mise in ginocchio accanto al letto e provò ad ascoltare i battiti del
cuore. Non sentiva niente. Non era possibile! Forse era lui che non era in
grado di sentire.
L’uomo era in preda ad uno sconforto che diventava sempre più grande.
Cominciò a scuotere la donna, a chiamarla, ma non c’era niente da fare, la
donna non rispondeva.
Si sentì bussare alla porta. “Ma
chi c’è Giusè, chi succedì?”disse una voce da dietro l’uscio.
Era 'a za Vicenza, che insieme al marito, avendo sentito tutte quelle
grida, si erano allarmati.
Giuseppe andò ad aprire, 'a za Vicenza appena entrò si precipitò
verso il letto, provò a chiamare Maria con una voce flebile quasi a non
voler disturbare, poi tocco il viso della donna e disse: “Và
a chiamari qualcunu Giusè, iu mi puortu i picciliddi ‘a casa. Ma maritu sta
cca. Ma tu curri Giusè, va a chiamari qualcunu”ripetè a za Vicenza con un
tono basso ma molto preoccupato.
Giuseppe uscì da casa che era una furia. Si mise a correre come non aveva
fatto mai. In giro non c’era anima viva, e la poca luce dei lampioni
illuminava a malapena le strade.
L’uomo era pervaso da un senso di sgomento. Non era possibile, non era
possibile tutto questo.
Percorse tutta la strada che andava in pianura, poi salì la scalinata che
portava verso Via Cavour e finalmente arrivò davanti la porta dove abitava
la madre.
Cominciò a sbattere forte i pugni nella porta fino a quando si aprì e
comparve 'a za Teresina, che al solo vederlo a quell’ora si
preoccupò. “Mammì!
Mammì”
cominciò a urlare Giuseppe mentre la sua voce si impastava di pianto. “Mariuzza
murì! U capisti mà? Mariuzza nun c’è cchiu!”.
'A za Teresina restò impassibile,
non poteva credere a tutto quello che diceva il figlio. “Ma
chi dici Giusè? Ma chi dici?
Quannu vinistivu a pigliari 'a piccilidda era bona. Ma chi dici! Iamu a
chiamari 'u dutturi, tantu ni veni ‘a passata” concluse la donna.
I due uscirono di corsa e si diressero verso l’abitazione del Calascibetta,
che era in una di quelle stradine che portava verso la piazza.
Appena arrivarono ‘a za Teresina bussò forte fino a quando alla
finestra si affacciò una donna. “Am'a
parlari cu u dutturi, è urgenti”
disse 'a za Teresina tutto ad un fiato.
Poco tempo dopo l’uomo scese, era trafelato, non disse una parola e a passo
veloce si diressero tutti e tre verso la casa dei Cucciarrè.
Durante la strada Giuseppe continuava a ripetere a sé stesso: “Forse è un
brutto sogno quello che sto facendo. Non può essere vero. Non è possibile”.
Quando arrivarono a casa, il dottore si precipitò a visitare la donna, tirò
fuori dalla borsetta lo stetoscopio, provò ad auscultare i battiti cardiaci,
ma niente.
Rivolgendosi a Giuseppe disse: “Non c’è niente da fare, sua moglie è
morta”.
Giuseppe scoppiò a piangere e a gridare forte.
Non era un brutto sogno, era la realtà che ora si presentava sotto i suoi
occhi, terribile più che mai.
Maria era lì distesa nel letto, immobile, sembrava che dormisse. Aveva
l’espressione sorridente come quando era felice.
Quel sorriso Giuseppe lo conosceva bene, era il sorriso che lo aveva fatto
innamorare e che a lui piaceva tanto; ma ora non era quello.
Quel sorriso ora era freddo e aveva il colore triste della morte.
Tutto il mondo che aveva costruito gli crollava addosso.
L’uomo si sedette accanto al letto e si chiuse in un silenzio tombale.
Ora doveva stare lì accanto alla moglie, per il poco tempo che gli rimaneva;
tutto il resto non gli interessava più.