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Giugno 2025

 

30/06/2025

Chiesa. Festa liturgica della Madonna delle Grazie: Triduo e Adorazioni estive, con la guida di don Sergio Sanfilippo

 

Festa liturgica della Madonna delle Grazie: Triduo e Adorazioni estive
Locandina

Con l'avvicinarsi della festività liturgica della Madonna delle Grazie, che ricade il 2 luglio di ogni anno, la comunità ecclesiale di Grotte organizza tre giorni di profonda spiritualità. Il Triduo sarà celebrato presso la chiesetta dedicata alla Madonna delle Grazie.

Festa liturgica della Madonna delle Grazie: Triduo e Adorazioni estive
(Locandina)

Il programma delle celebrazioni, che saranno presiedute dal parroco don Sergio Sanfilippo, si apre lunedì 30 giugno con la recita del santo Rosario alle ore 18.00, seguito dalla santa Messa alle 18.30.
Anche martedì 1 luglio i fedeli potranno partecipare al Rosario e alla Messa agli stessi orari.
Il culmine di questo Triduo sarà mercoledì 2 luglio, con la Festa Liturgica della Madonna delle Grazie. Questa festività celebra la figura della Vergine come mediatrice di ogni grazia divina. È un momento per riconoscere il ruolo di Maria nella storia della salvezza e per invocarne la protezione e l'intercessione. Anche in questo giorno solenne, sono previsti il santo Rosario alle 18.00 e la santa Messa alle 18.30.
Don Sergio Sanfilippo, sin dal suo arrivo a Grotte, ha voluto valorizzare questa antica tradizione e la chiesetta omonima, luogo di fede e memoria della storia ecclesiale locale.
Oltre alle celebrazioni proprie del Triduo, il parroco ha promosso un'iniziativa di grande impatto spirituale: l'Adorazione eucaristica all'aperto. Questi momenti di preghiera profonda, riflessione e meditazione si terranno dinanzi al sagrato della chiesetta, alle ore 21.00, ogni giovedì estivo dei mesi di luglio e agosto.
I fedeli della comunità di Grotte e dei paesi vicini potranno di ritagliarsi uno spazio di raccoglimento e intimità con il Signore, in un contesto di grande serenità e semplicità. L'intera comunità è invitata a partecipare a questi appuntamenti di fede.
Si ricorda inoltre che, a partire dal 6 luglio, le sante Messe festive nella parrocchia Madonna del Carmelo saranno celebrate alle 09.00 e alle 18.30 (viene sospesa la Messa delle 11.30).

     
Carmelo Arnone
30 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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30/06/2025

Politica. L'on. Decio Terrana nomina Giusy Gurrieri coordinatrice provinciale UDC a Catania

 

L'on. Decio Terrana nomina Giusy Gurrieri coordinatrice provinciale UDC a Catania
Gurrieri e Terrana

Il Coordinatore regionale dell’UDC Sicilia, on. Decio Terrana, ha nominato nuovo responsabile provinciale dell’Unione di Centro per la provincia di Catania la dott.ssa Giusy Gurrieri.
Laureata in neuropatologie visive degenerative, la dottoressa Giuseppina Gurrieri è da tempo impegnata in diverse attività di carattere sociale, culturale e religioso. La dott.ssa Gurrieri si dice molto felice del nuovo incarico e pronta ad impegnarsi a portare avanti i principi promossi dall’Unione di Centro, a partire dalla valorizzazione della dottrina sociale della Chiesa.
Esprime soddisfazione per l’importante nomina anche il Segretario Nazionale dell’Unione di Centro, on. Lorenzo Cesa, che sottolinea l’importante lavoro che sta svolgendo l’on. Terrana nel portare avanti il progetto politico che vede un nuovo impegno dei cattolici in politica.
La nomina della dottoressa Gurrieri è per noi motivo di orgoglio - dichiara l’on. Terrana -. Da anni Giusy si spende per il prossimo, promuovendo tante iniziative di carattere sociale, culturale e religioso. E proprio su questo tema si è trovata grande convergenza; siamo sempre pronti a portare avanti iniziative che mettano al centro l’uomo ed i suoi bisogni, a valorizzare il bene dell’essere umano, seguendo la dottrina sociale della Chiesa. La dott.ssa Gurrieri è un ulteriore esempio dell’impegno dei cattolici in politica che stiamo promuovendo ormai da tempo
.  
  

Redazione
30 giugno 2025  
  

 

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30/06/2025

Attualità. "L'era dei mediocri"; di Armando Caltagirone

 

L'era dei mediocri
Mediocri

Armando Caltagirone
Armando Caltagirone

Le cronache quotidiane oramai parlano solo di “scandali” che, come tali, non sono più concepiti poiché passano tra la più totale indifferenza. Se così non fosse con tutto ciò che sta succedendo ad Agrigento tra rete idrica, mazzette e capitale dello sperpero, come minimo bisognerebbe sfiduciare il Sindaco. Nulla di tutto questo, neppure un gesto per pura formalità da parte delle opposizioni; si lascia fare alla magistratura, però poi ci si lamenta che i giudici invadono il campo della politica e la gente si allontana sempre più dalle Istituzioni.

L'era dei mediocri
(L'era dei mediocri)

Bisogna prendere atto che nell’ultimo ventennio i così detti rimedi (legislativi) sono stati peggiori dei mali.
Le varie manomissioni alle leggi elettorali, nel nome di una pseudo governabilità, sono state in realtà scosse telluriche, di elevato grado, alla democrazia.
Un esempio per tutti: l’abolizione delle preferenze in cambio delle nomine dei peones. Un sistema che fa comodo a tutti i partiti di maggioranza e di opposizione fatta eccezione per l’elettore che vota solo per ratificare le scelte altrui.
Il premio di maggioranza che ignora la percentuale dei non votanti, cioè il partito di maggioranza relativa; infine, l’elezione diretta, ora si lavora anche per il premier, così detta riforma del premierato.
In Sicilia, poi, per dimostrare che non siamo secondi a nessuno, abbiamo il sistema del listino, una sorta di beffa, neppure mascherata, nei confronti dell’elettore.
I novanta, perché siamo in Sicilia, ladroni di Alì Babà dopo la formula magica “apriti sesamo” a coro gridano all’elettore siculo: scemo, scemo!
L’elezione diretta altro non è che il sistema del “meno peggio” con l’aggravante che l’eletto si ubriaca ed è convinto di essere stato acclamato per grazia di Dio e volontà dell’arroganza e della prepotenza con tutti gli effetti di una tale illusoria investitura.
Quale ulteriore conseguenza, qualcuno, specialmente al tempo della pandemia, veste i panni dello sceriffo di Nottingham.
Piccoli e grandi imperatori i novelli acclamati; “Cesari”, che seppur nella diversità temporale non tralasciano il motto del Marchese del Grillo: “Io sono io e voi non siete un cazzo!”, che potremmo benissimo chiamare Cesarini i Sindaci, Cesare i Governatori e Cesaroni i futuri Premier.
L’era della più avanzata tecnologia, dell’intelligenza artificiale, contrasta con l’evidenza di una società decadentistica cioè priva di valori etici e morali.
Un mare in tempesta che deposita sulle rive fanghiglia e sporcizia.
Sguazzano i mediocri, come mediocri sono gli artisti che questo tipo di politica eleva a uomini di cultura, adulati a loro volta da famelici lupi.
È il tempo dell’agrigentino autoctono, cioè di Luzzu e Giurlanneddu, di quelli che dicono “Agrigendo” e a proposito della città che non riesce ad avere un futuro trovano una logica spiegazione: a disgrazia di Agrigendu su stu cazzu di templi ca unu un si po' murari a casuzza.
Un’altra perla di saggezza a proposito di Pirandello: me ziu o me nannu ‘nni scrissi cosi ‘chiossà di Pirandellu sulu ca nun appi la stessa furtuna.
Se gli avi sono stati semplicemente sfortunati, sulle loro ceneri, gli eredi, in questo tipo di società, sanno come emergere.
Occupare un posto grazie alla politica, anche immeritatamente, per avere un numero, proporzionato al peso dell’incarico, di adulatori pronti a sostenere le inesistenti doti di scrittore, poeta e drammaturgo tale da rappresentare i lavori, previo adattamento, a opere teatrali.
In tale contesto le “opere” verranno prodotte a ritmo incessante e il successo, si fa per dire, assicurato alla faccia della fortuna di Pirandello.
Parafrasando Marx, “I fenomeni storici accadono sempre due volte: la prima come tragedia, la seconda come farsa”.
In quale fase siamo? Nella tragedia o nella farsa?
 
  
Armando Caltagirone
30 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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30/06/2025

Editoria. Il nuovo libro di Enzo Sardo celebra la "Madonna Santissima del Monte"

 

Il nuovo libro di Enzo Sardo celebra la "Madonna Santissima del Monte"
Locandina

Giovedì 10 luglio 2025, alle ore 18.30, presso la Sala consiliare del Comune di Racalmuto, si terrà la presentazione del nuovo libro di Enzo Sardo dal titolo "La Madonna Santissima del Monte. Devozione e tradizione. Festa e ceri votivi" (Edizioni del Roveto).

Il nuovo libro di Enzo Sardo celebra la "Madonna Santissima del Monte"
(Locandina)

Quest’opera si propone di offrire uno sguardo dettagliato sulla devozione, le tradizioni e le celebrazioni legate alla Madonna Santissima del Monte, unendo ricerca storica e passione narrativa.
La presentazione, moderata dal dott. Giampiero Fontana (Edizioni del Roveto), vedrà la partecipazione di:
- avv. Calogero Bongiorno (sindaco di Racalmuto);
- don Carmelo La Magra (arciprete di Racalmuto);
- dott. Giorgio D'Antoni (Presidente del MCL Regione Sicilia);
- dott.ssa Maria Romano (psicologa ed editrice);
- don Angelo Chillura (direttore Biblioteca Lucchesiana di Agrigento);
- dott. Luigi Burruano (medico odontoiatra);
- avv. Giovanni Tesè (avvocato e scrittore);
- dott. Enzo Sardo (scrittore e autore del libro).
Enzo Sardo ricopre la carica di presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) della provincia di Agrigento; la sua penna, già nota per altre pubblicazioni, si dedica ora a esplorare un aspetto profondo della religiosità popolare e della cultura locale.

  
Redazione
30 giugno 2025  
  

 

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29/06/2025

Editoriale. "La tolleranza: ponte tra etica laica e fede cristiana"; di Carmelo Arnone

 

Carmelo Arnone
Carmelo Arnone

La tolleranza: ponte tra etica laica e fede cristiana
Tolleranza

Nel mondo attuale, nel quale le opinioni si trasformano facilmente in barricate e il confronto degenera in scontro, il valore della tolleranza e del rispetto per le idee altrui emerge non solo come un ideale, ma come una necessità.

La tolleranza: ponte tra etica laica e fede cristiana
(La tolleranza: ponte tra etica laica e fede cristiana)

Questa urgenza è riscontrabile sia nella saggezza laica che nella profondità della fede cristiana, dimostrando una mirabile convergenza su un principio fondamentale per la coesistenza pacifica e il progresso umano.
Da un punto di vista laico, la tolleranza è la linfa vitale del dibattito democratico e della ricerca della verità.
La celebre frase attribuita a Voltaire, "Non sono d'accordo con quello che dici ma darei la vita affinché tu possa dirlo", è la sintesi perfetta di questa visione. Non si tratta di accettare passivamente ogni idea, ma di difendere il diritto di ognuno a esprimere il proprio pensiero.
Come sosteneva John Stuart Mill nel suo "Sulla libertà", ridurre al silenzio anche una singola voce, per quanto minoritaria, significa privare l'intera umanità di una potenziale verità o di una prospettiva utile a rettificare errori.
È nel confronto aperto, nella possibilità di esprimere e confutare liberamente le idee, che risiede il vero progresso.
La tolleranza verso le idee altrui diventa quindi un requisito necessario per l'evoluzione del pensiero, un invito a mantenere la mente aperta, a dubitare delle proprie certezze e a considerare la possibilità di imparare anche da chi la pensa diversamente.
Una risonanza profonda di questi principi si ritrova indubbiamente anche nella tradizione cristiana.
Anche se il dibattito religioso può apparire rigidamente dogmatico, il cuore del messaggio evangelico batte al ritmo dell'amore e della compassione, che sono i pilastri della vera tolleranza.
Il comandamento "Amerai il tuo prossimo come te stesso" (Mc 12,31) è la base di ogni relazione umana improntata al rispetto. Questo amore non è un sentimento superficiale, ma una scelta attiva che si estende persino a chi ci è ostile: "Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano" (Mt 5,44).
Paolo, nella sua lettera ai Corinzi (1 Cor 13,4-7), descrive un amore che è "paziente", "benigno", che "non si gonfia", "non manca di rispetto", "non cerca il proprio interesse", "non si adira", "non tiene conto del male ricevuto".
Questa è la definizione più completa e profonda di tolleranza, un atteggiamento che implica umiltà, mansuetudine e pazienza, come esorta anche la Lettera agli Efesini (Ef 4,2).
Significa sopportarsi a vicenda nell'amore, riconoscendo la fragilità e l'imperfezione di ogni essere umano, noi compresi.
Sia che guardiamo all'etica laica, sulla libertà di pensiero e sul progresso della ragione, sia che attingiamo alla sorgente della fede cristiana, con il suo inno all'amore incondizionato e al perdono, il valore della tolleranza e del rispetto per le idee altrui si rivela chiaramente come una verità universale.
Non è una debolezza, ma una forza. Non è un compromesso, ma il requisito necessario per la costruzione di una società più giusta, inclusiva e, in sintesi, più umana.
In questo tempo di divisioni, durissime contrapposizioni, guerre e insensate atrocità, non dimentichiamo che la vera forza risiede nella capacità di ascoltare, di comprendere e soprattutto di sopportare le idee diverse dalle nostre.
È il solo ponte su cui possiamo incontrarci, pur partendo da rive differenti.

     
Carmelo Arnone
29 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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29/06/2025

Attualità. "Il concetto di Dio dopo Gaza"; di Raniero La Valle

 

Raniero La Valle
Raniero La Valle

Raniero La Valle, giornalista e intellettuale, è stato direttore de «L’Avvenire d’Italia» e più volte parlamentare.

*****

Dio mio, Dio mio, perché ti abbiamo abbandonato?”.
Questo rovesciamento del Salmo 22 sarebbe, come ci viene suggerito, la preghiera più appropriata a questo punto della storia umana: dovrebbe essere unanime, oltre ogni distinzione tra credenti e non credenti, perché dopo Francesco l’umanità non può che essere riconosciuta come una cosa sola, amata nella sua integrità, non condannata ad essere divisa tra “benedizione” e “maledizione” secondo la sorte che ne ha preconizzato Netanyahu all’ONU.
La società del Novecento è stata scossa dalla domanda “dov’era Dio?” quando Egli taceva durante l’olocausto, e su quale fosse “il concetto di Dio dopo Auschwitz”, nell’angoscia del grido: “mai più!”.
Oggi la domanda è: “Qual è il concetto di Dio dopo Gaza?”, dov’è, e perché il suo silenzio perfino dinanzi agli uccisi in ricerca del cibo?
Questa volta la domanda è ancora più sgomenta, perché Dio starebbe di casa non tra le vittime, ma tra gli autori del crimine, che ne eseguirebbero il presunto mandato.
Allora la risposta ebraica fu quella richiamata da Elie Wiesel ne “La notte”: Dio era lì, appeso alla forca con il ragazzino impiccato dai nazisti nel campo di Auschwitz. Non era un Dio che abbandona.
La risposta cristiana era la stessa e fu approfondita da Giuseppe Dossetti nella Introduzione a “Le querce di Monte Sole” di Luciano Gherardi, sulla linea di Basilio di Cesarea e del libro di Jürgen Moltmann “Il Dio crocefisso”: il Dio che ad Auschwitz pendeva dalla forca era il Dio crocefisso, la divinità di Dio presente nel suo abbassamento alla misura della carne dell’uomo, fin dell’ultimo uomo.
Ma allora dov’è la salvezza da un Dio che spoglia sé stesso?
“Mistero della fede”, dice la liturgia cattolica.
Ma non senza di noi. La salvezza è che neanche noi lo abbandoniamo.
Il Dio che non dobbiamo abbandonare non è l’onnipotente, onnisciente, perfettamente buono ed eterno Dio, che inaugura “il monoteismo come problema politico”, ma è il Dio assetato, vilipeso, povero e crocefisso che sussiste anche nell’ultimo dei migranti e delle vittime.
Se non lo abbandoniamo nella sua angoscia, se ne riconosciamo l’innocenza, se non smettiamo di parlare con lui, saremo con lui nel suo regno, comunque si voglia chiamare il paradiso.
Se non abbandoniamo i martirizzati di Gaza, se salviamo i deportati di Trump, se preserviamo i candidati ad essere uccisi di tutte le guerre, se mettiamo per primi i poveri, se lo Stato sociale sceglie “prima loro”, come in Italia sta scritto anche in Costituzione, ci salviamo anche noi, si salvano tutti.
  
  
Raniero La Valle
29 giugno 2025
  

 

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29/06/2025

Racconti. "La resa dei conti"; di Salvatore Ciccotto

 

La resa dei conti
Agguato

Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto


La resa dei conti
(Agguato)

"La resa dei conti"
di Salvatore Ciccotto

Erano due giorni che pioveva e nelle campagne non si riusciva ad entrare. La raccolta delle olive venne sospesa.
Carmela, approfittando del fatto che non poteva andare a lavorare, nei ritagli di tempo, si sedeva accanto alla finestra e lavorava a maglia. Aveva un grosso gomitolo di lana blu e voleva fare un paio di guanti. Sarebbe servito durante l’inverno, quando il freddo diventava pungente.
Ad un tratto sentì che qualcuno bussava.

- 
Chi è?” gridò la donna.
- 
Carmè, iu sugnu, Iachinu Sbrazzatu. Apri ca t’a parlari”.
Carmela si meravigliò. Chissà cosa voleva. Si alzò dalla sedia e andò ad aprire.
Quell’uomo lo conosceva di vista. Anche lui lavorava da don Antò. Aveva sui cinquant’anni, era alto, robusto, con due occhi grandi e una barba incolta che gli copriva tutto il viso.
Cercando di superare l’imbarazzo, la donna domandò:
- “M'a diri quarcosa Iachì?”.
L’uomo la fissò per un istante poi con una voce gutturale le disse:
- “Sugnu ccà picchi Vicienzu Bellomu, chiddru ca tutti chiamanu sarda sicca, voli a to figlia Paulina”.
Al sentire questo Carmela sbiancò. Lei conosceva bene sarda sicca: era un uomo per niente affidabile.
Vedendo l’espressione della donna, Sbrazzatu continuò:
- “Veramenti i du picciuotti già si vuonnu”, lasciando intuire con quelle parole che i due già se la intendevano.
Poi continuò:
- “Ma siccomu Vicienzu Bellomu è un galantuomu ci pariva giustu dumannallu attìa ca si so matri”.
La donna non sapeva cosa dire. Lei che era la madre non aveva capito niente.
Ci fu un attimo di silenzio poi l’uomo concluse:
- “Pinsatici. Io passu fra du jorna e mi faciti sapiri”.
Dopo che l’uomo se ne fu andato, Carmela corse nell’altra stanza e si buttò nel letto. Non era possibile che sua figlia si fosse innamorata di un uomo come Vicienzu sarda sicca.
Lei conosceva bene quell’uomo. Era un tipo violento, alzava le mani con estrema facilità. Ne aveva sentite di tutti i colori su di lui.
Doveva assolutamente dissuadere la figlia.
Ma come poteva fare? Tanto più se quello che diceva Iachinu era vero.
Improvvisamente sentì la porta che si apriva. Era Paolina che rientrava. Carmela non sapeva cosa dire. Le andò incontro e parlando piano le disse:
- “Vinni ccà u zi Iachinu Sbrazzatu, chiddru ca sta a funtana. U mannà Vicienzu Bellomu”.
Ci fu un istante di silenzio, poi la donna riprese, questa volta a voce alta e scandendo bene le parole:
- “U sa picchì? Picchì Bellomu voli attìa. U capisti?”.
Appena la ragazza sentì tutto questo si irrigidì, diventò rossa in viso e cercando di evitare lo sguardo della madre si girò di spalle.
- “Vicienzu un mi piaci Paulì, avi uocchi tinti, fa u ruffianu a don Antò e cu ddru fucili chi avi si senti forti”, urlò Carmela co
n tutto il fiato in gola.
La ragazza non aveva nessuna intenzione di ascoltare ancora la madre e in un impeto di rabbia le rispose:
- “Ammia mi piaci! Com’é mi lu pigliu”.
- “Paulì, un fari u stessu sbagliu ca fici iu”, implorò la donna.
- “Iu lu canusciu beni a Bellomu, lu viu ogni iuornu”.
Carmela fece appena in tempo a dire queste parole, che, sbattendo violentemente la porta, Paolina se ne andò di casa.
Era calata su tutto il paese una fitta nebbia. Si intravedevano a malapena i lampioni della piazza che emettevano una luce giallastra.
Era una tipica serata autunnale, c’era molta umidità nell’aria e il primo freddo cominciava a farsi sentire.

Totu testa russa
era uscito dalla sezione del partito comunista, dove c’era stata una riunione. L’orologio della piazza rintoccò le dieci.
A piccoli passi attraversò il corso, raggiunse la piazza dove c’era un gruppo di jurnatari. Poi imboccò la strada in discesa che andava verso casa.
Abitava a valle, nell’estrema periferia del paese, lì dove le case finiscono e comincia la campagna.
Stava quasi per arrivare quando, nello svoltare l’angolo, si accorse che c’era qualcuno. Erano in tre ma col buio non riuscì a distinguere chi erano. Lo circondarono e cominciarono a colpirlo con pugni e calci.

Totu
era alto, robusto e vedendo che i tre non avevano nessuna intenzione di smettere, reagì cercando di difendersi come poteva. All’improvviso uno di loro prese da terra un pezzo di legno e cominciò a colpirlo.
- “I vuò i diritti? Tiè”, disse quell’uomo mentre sferrava un colpo nelle parti basse.
Testa russa
si contorse dal dolore, dalla voce capì che quell’uomo era sarda sicca. Lo aveva mandato sicuramente il padrone.
Dopo l’episodio di rifiuto dei contadini di lavorare oltre le otto ore, avvenuto qualche giorno prima, don Antò si era riunito con altri due proprietari terrieri e avevano deciso che bisognava dare una lezione a questo giovane che sobillava continuamente li jurnatara.
Nel silenzio della sera si sentivano solo i calci che i tre sferravano.
Le luci di una casa lì accanto si accesero per un istante, poi si spensero, forse qualcuno aveva sentito.
- “I patruna s'ann'a a calari i corna? Vantri vat'a calari li corna, tu e li to amici comunisti”.
Nel dire questo, sarda sicca sferrò un colpo alla testa dell’uomo che cadde a terra privo di sensi.
L’indomani il fatto si seppe.

Totu testa russa
era stato trovato morto in un lago di sangue, a pochi passi da casa sua.
Chi era stato ad ammazzarlo?
Chi poteva avere interessi ad eliminare un uomo come lui?
In paese tutti sapevano che testa russa si batteva pi li jurnatara.
La soluzione era sotto gli occhi di tutti ma nessuno voleva vederla. Tutti sapevano ma nessuno parlava.
I carabinieri provarono a interrogare qualcuno ma nessuno sapeva niente.
Da queste parti non sempre due più due fa quattro. Sul piano dei diritti si fa un passo avanti e dieci indietro.
Anche questo omicidio, come tanti altri avvenuti in quegli anni, rimase impunito.
I prepotenti avevano vita facile a discapito dei lavoratori che continuavano a soccombere.

Salvatore Ciccotto

Pubblicato dalla testata giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 29 giugno 2025.
Per gentile concessione dell'Autore.

© Riproduzione riservata.
  

 

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28/06/2025

Comune. Diramata l'Allerta Rossa per rischio incendi e ondate di calore; consigli e istruzioni

 

Diramata l'Allerta Rossa per rischio incendi e ondate di calore; consigli e istruzioni
Locandina

Con le temperature in costante aumento e il rischio di incendi che si fa sempre più concreto, il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha diramato un'allerta rossa per la giornata odierna, sabato 27 giugno 2025. Un monito a prestare massima attenzione e a seguire scrupolosamente le indicazioni per affrontare l'ondata di calore che sta interessando il territorio.

Diramata l'Allerta Rossa per rischio incendi e ondate di calore; consigli e istruzioni
(Locandina)

Il Primo Cittadino ha sottolineato l'importanza di adottare comportamenti cauti, specialmente per le fasce più vulnerabili della popolazione: anziani e soggetti fragili. La raccomandazione principale è quella di evitare di uscire nelle ore più torride della giornata, tra le 12.00 e le 18.00, quando il sole picchia più forte e l'afa si fa più opprimente.
La locandina diffusa dal Comune offre un vademecum dettagliato per proteggersi dagli effetti del caldo. Tra i consigli, l'invito a rimanere in casa durante le ore centrali della giornata, a bere molta acqua anche in assenza di sete, e a preferire cibi leggeri e ricchi di liquidi come frutta e verdura. Per chi non può fare a meno di uscire, si raccomanda di indossare abiti leggeri e chiari, che non ostacolino la traspirazione.
Particolare attenzione è rivolta agli anziani e ai bambini, per i quali è fondamentale non esporsi direttamente al sole e mantenere un'adeguata idratazione. Si suggerisce inoltre di rinfrescarsi con bagni e docce frequenti, e di utilizzare ventilatori o condizionatori mantenendo la temperatura tra i 25 e i 27 gradi. Per chi assiste persone anziane o fragili, è cruciale monitorare costantemente le loro condizioni di salute e, in caso di malessere, non esitare a chiamare i soccorsi.
L'allerta del sindaco Provvidenza è un richiamo alla responsabilità individuale e collettiva per affrontare al meglio questa fase critica, in cui la combinazione di alte temperature e siccità aumenta in modo esponenziale il pericolo di incendi.
La prudenza e l'adozione delle misure preventive indicate sono essenziali per tutelare la salute di tutti e prevenire situazioni di rischio.

       
Carmelo Arnone
28 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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28/06/2025

Iniziative. Un gesto di pace che illumina i cuori: la "Cerimonia delle Candele" della Fidapa, a Racalmuto

 

Un gesto di pace che illumina i cuori: la "Cerimonia delle Candele" della Fidapa, a Racalmuto
Locandina

Si terrà a Racalmuto una cerimonia particolarmente significativa per le socie della F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne nelle Arti, Professioni e Affari).
Il prossimo venerdì 4 luglio 2025, alle ore 19.30, presso il ristorante "U Jardinu", la sezione di Racalmuto organizza un momento di ritrovo che celebra i valori di pace e sorellanza.

Un gesto di pace che illumina i cuori: la "Cerimonia delle Candele" della Fidapa, a Racalmuto
(Locandina)

La F.I.D.A.P.A. è un movimento d'opinione indipendente, senza scopo di lucro, che promuove, coordina e sostiene le iniziative delle donne che operano nel campo delle arti, delle professioni e degli affari.
Nata per valorizzare le competenze femminili e per favorire la loro partecipazione attiva nella società, la Federazione si impegna a promuovere i diritti umani, l'uguaglianza di genere e lo sviluppo economico e culturale.
Attraverso le sue sezioni locali, la F.I.D.A.P.A. organizza incontri, dibattiti e progetti volti a sostenere l'emancipazione femminile e a creare una rete di solidarietà tra donne.
Il fulcro della serata sarà la tradizionale Cerimonia delle Candele, un rito suggestivo e simbolico che affonda le sue radici nella storia della Federazione.
Durante questa cerimonia, le partecipanti accendono una candela, rappresentando l'una la luce che ogni donna porta con sé, l'altra l'unione e la condivisione tra le socie a livello locale, nazionale e internazionale.
È un gesto che simboleggia la continuità dell'impegno della F.I.D.A.P.A. e la speranza in un futuro di pace e collaborazione. Come recita l'aforisma presente sulla locandina: "Ogni candela accesa è un piccolo gesto di pace che illumina il cuore".
Saranno presenti alla Cerimonia: per i saluti delle autorità Fidapa la dott.ssa Letizia Bonanno, Presidente Fidapa BPW Italy Distretto Sicilia, e la dott.ssa Mariaconcetta Oliveri, Past President Nazionale Fidapa BPW Italy, testimoniando l'importanza e la risonanza di questo appuntamento. Non mancheranno i saluti istituzionali del dott. Calogero Bongiorno, Sindaco di Racalmuto, a sottolineare l'apprezzamento dell'amministrazione locale per l'iniziativa.
La Presidente Angela Maria Giglia accoglierà le partecipanti in una cornice di convivialità e riflessione, ribadendo l'impegno della sezione di Racalmuto nel promuovere i valori fondanti della F.I.D.A.P.A..
Una serata nella quale ribadire il ruolo fondamentale delle donne nella costruzione di una società più equa e solidale.

       
Carmelo Arnone
28 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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28/06/2025

Riconoscimenti. "Premio Speciale Ignazio Buttitta" a Franco Carlisi: la bellezza come atto di resistenza

 

"Premio Speciale Ignazio Buttitta" a Franco Carlisi
Premiazione

In una serata suggestiva, lo scorso giovedì 26 giugno 2025, nel Teatro Panoramica Valle dei Templi si è svolta la 26ª edizione del riconoscimento di arte e cultura siciliana "Ignazio Buttitta". Il Centro Culturale “Renato Guttuso” di Favara, attraverso la sua Commissione, ha scelto di attribuire un "Premio Speciale Ignazio Buttitta" al fotografo Franco Carlisi, celebrando il suo profondo legame con la Sicilia e la sua capacità di narrare per immagini.

"Premio Speciale Ignazio Buttitta" a Franco Carlisi
(Consegna del premio)

Questo tributo è stato istituito per onorare le donne, gli uomini e le associazioni siciliane che, con il loro impegno costante, si sono distinti in ambiti come quello sociale, politico, lavorativo, culturale, artistico, sportivo e del volontariato, contribuendo in modo significativo alla crescita e alla valorizzazione dell'isola.
Visibilmente emozionato, Franco Carlisi ha commentato il prestigioso attestato: "Mi è stato conferito il 'Premio Speciale Ignazio Buttitta'. Sotto il cielo antico dei templi che da millenni ci insegnano che la bellezza è un atto di resistenza e speranza, ho ricevuto questo premio inaspettato. Spero che le mie immagini sappiano restituire, anche solo in parte, quel dialogo tra memoria e contemporaneità, tra armonia e verità, che Buttitta ha saputo incarnare. Ringrazio di cuore la presidente Lina Urso Gucciardino, tutta la giuria, il Centro Artistico Culturale 'Renato Guttuso' e il Parco Archeologico della Valle dei Templi".
Franco Carlisi è un fotografo di fama, la cui arte si distingue per la capacità di catturare l'anima dei luoghi e delle persone, con particolare attenzione alle radici siciliane.
Nato e cresciuto in Sicilia, ha sviluppato nel corso degli anni un linguaggio fotografico unico, caratterizzato da una profonda sensibilità e una ricerca costante della bellezza nascosta nelle pieghe della quotidianità e della memoria.
Le sue opere sono state esposte in numerose mostre personali e collettive, ricevendo apprezzamenti a livello nazionale e internazionale per la loro forza espressiva e la capacità di stimolare una riflessione profonda sul rapporto tra individuo, paesaggio e identità.
Attraverso il suo obiettivo, Carlisi riesce a tessere un dialogo visivo che lega indissolubilmente il passato al presente, evocando storie e sentimenti che risuonano con l'eredità culturale dell'isola.
La consegna del "Premio Speciale Ignazio Buttitta" a Franco Carlisi rappresenta non solo un riconoscimento al suo talento artistico, ma anche un tributo al suo impegno nel rappresentare l'autenticità della Sicilia, valore profondamente incarnato anche nella poetica del compianto Ignazio Buttitta.

       
Carmelo Arnone
28 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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28/06/2025

Università. Auguri al Mar. Antonio Pio Lazzara, per la sua laurea (110/110 e lode)

 

Maresciallo Antonio Pio Lazzara
Mar. Antonio Pio Lazzara

Il Maresciallo Antonio Pio Lazzara con i familiari
Con i familiari

Ieri, venerdì 27 giugno 2025, il Maresciallo Antonio Pio Lazzara ha conseguito la laurea in Scienze Giuridiche della Sicurezza, della Scuola di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Firenze, concludendo il percorso accademico presso la Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri, con il voto finale di 110/110 e lode.

Il Maresciallo Antonio Pio Lazzara con i familiari
(Il Maresciallo Antonio Pio Lazzara con i familiari)

Innanzi alla Commissione di Laurea, Antonio Pio Lazzara ha discusso la tesi finale dal titolo "La collaborazione di giustizia nell'accertamento e nel contrasto ai reati di cui agli articoli 416 e 416-bis del Codice penale", alla presenza del relatore dott. Pietro Suchan (docente di Diritto penale II presso l'Università degli Studi di Firenze).
Al Maresciallo dott. Antonio Pio Lazzara, dalla nostra Redazione, i più calorosi auguri di una brillante carriera professionale.
  
Redazione
28 giugno 2025  
  

 

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27/06/2025

Riflessioni. "Godimento perverso"; di Antonio Pilato

 

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Riflessione del prof. Antonio Pilato.

*****

Le superpotenze del mondo comparano le proprie forze belliche e nucleari, usando i loro paesi satelliti alleati come birilli, per provare chi risulta più forte, più bravo.
Solo che, al posto dei birilli, ci sono in gioco - a perdere - soggetti di tutte le età, abitazioni, ospedali, alberghi, negozi, mercati, distributori di cibo, di acqua, attività lavorative, banche e quant'altro serve per la vita quotidiana di chiunque e di ogni giorno.
Il risultato? Macerie, distruzioni e macerie; e sotto le macerie morti, corpi straziati, feriti che non possono essere curati normalmente, beni e ricordi.
Questo degrado è il segno della peggiore decadenza della civiltà (in un tempo chiamato progresso, di intelligenza artificiale), ritorno al grado più basso dello sviluppo dello spirito umano, quello antropologico e cavernicolo; mentre i grandi responsabili "Giocatori", per usare un eufemismo, se ne stanno seduti sulle poltrone di lusso, coi piedi sui tappeti preziosi, a guardare, conteggiare, imperturbati o solenni, i risultati del gioco dei birilli, che muovono con gli occhi puntati sulle carte geografiche della terra.   

 

 

   

Antonio prof. Pilato
 

 

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27/06/2025

Agrigento. "Xaòs": omaggio a Pirandello al Circolo Empedocleo

 

Agrigento. "Xaòs": omaggio a Pirandello al Circolo Empedocleo
Locandina

Sabato 28 giugno 2025, a partire dalle ore 18.15, il Circolo Culturale Empedocleo di Agrigento ospiterà una commemorazione in occasione del 158° anniversario della nascita di Luigi Pirandello. La giornata sarà interamente dedicata al genio pirandelliano, con una proposta artistica e culturale intitolata "XAOS", curata dal Pirandello Stable Festival di Mario Gaziano. La Fondazione Federico II offrirà il suo prestigioso contributo, sottolineando l'importanza di questa celebrazione.

Agrigento. "Xaòs": omaggio a Pirandello al Circolo Empedocleo
(Locandina)

L'attrice Lia Rocco interpreterà figure femminili pirandelliane, tracciando un filo rosso con l'antica Grecia, fonte d'ispirazione per il drammaturgo agrigentino. Ad arricchire il quadro, il maestro Antonio Zarcone proporrà canti popolari siciliani, in cui risuonano echi e suggestioni pirandelliane, creando un ponte tra tradizione e modernità.
La scena si animerà con una galleria di personaggi pirandelliani, interpretati da un cast di attori di rilievo. Giugiù Gramaglia, con la sua esperienza in rappresentazioni pirandelliane internazionali a Malta, Oslo e Stoccolma, sarà affiancato da Alfonso Marchica, anche lui con partecipazioni a Malta, e da Giuseppe Gramaglia, già esibitosi in Slovenia. La parte musicale sarà curata dal trio folk di Riccardo Cacicia.
L'iniziativa, frutto del progetto culturale e artistico di Mario Gaziano, si propone di offrire al pubblico un'immersione nell'universo pirandelliano, esplorando le sue connessioni con la classicità e le tradizioni popolari siciliane.
La presenza dell'onorevole Serafina Marchetta, deputato segretario all’ARS e componente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Federico II, sottolinea il riconoscimento istituzionale di questa giornata di omaggio a uno dei più grandi autori della letteratura mondiale.
L'ingresso è libero sino a esaurimento dei posti
.
  
Redazione
27 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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27/06/2025

Sport. "Muoviti Grotte" scende il campo: calendario del Torneo di Calcio a 5 "Mondiale per Club"

 

"Muoviti Grotte" scende il campo: calendario del Torneo di Calcio a 5 "Mondiale per club"
Calendario

Sta per partire il "Torneo di Calcio a 5 - Mondiale per Club", la nuova iniziativa organizzata dall'Associazione "Muoviti Grotte" con l'obiettivo di portare l'emozione del calcio internazionale sul campetto comunale di Grotte, trasformando le formazioni locali nei club di fama mondiale.

"Muoviti Grotte" scende il campo: calendario del Torneo di Calcio a 5 "Mondiale per club"
(Calendario della fase a gironi)

La competizione, che si svolgerà dal 30 giugno al 20 luglio, vedrà le squadre sfidarsi in uno schema che riprende le fasi a gironi e le eliminazioni dirette tipiche delle grandi competizioni. Ogni squadra, composta da un massimo di otto giocatori, riceverà un kit di magliette personalizzate, aggiungendo un tocco professionale all'esperienza.
Il torneo è il frutto dell'impegno e della passione del team organizzativo formato da Alfonso Aquilina, Piero Arnone, Santino Alaimo e Dario Giammusso. L'iniziativa gode del patrocinio del Comune di Grotte.
Il calendario completo della fase a gironi è ora disponibile. Dodici squadre, suddivise in tre gironi, si metteranno in gioco con un unico obiettivo: la vittoria finale. La fase a gironi si estenderà dal 30 giugno all'11 luglio, mentre le emozioni della fase a eliminazione diretta prenderanno il via dal 14 al 18 luglio. La grande finale, con annessa premiazione e tante sorprese, è fissata per il 21 luglio, il tutto presso il Campetto comunale di Grotte.
Queste le squadre partecipanti e la loro suddivisione nei gironi del "Torneo di Calcio a 5 - Muoviti Grotte":
Girone A
- Inter Miami: Licata Salvatore, Scalzo, Benvissuto, Esposito, Licata, Tona, Monella, Serrao, Randazzo;
- Real Madrid: Di Maggio Marco, Aquilina Alfonso, Polifemo Giuseppe, Baldo Thomas, Cirino Michele, Vizzini Salvatore, Contraffatto Alfonso, Leale Cosimo, Giammusso Dario;
- Al Hilal: Brucculeri Calogero, Diallo Omar, Osaretin Gabriel, Doumbouya Ibrahima, Tambadu Mandim, Jefang Buba, Fofana Aboubacar;
- Porto: Sberna Calogero, Agrò Carmelo, Cine Nicolò, Palumbo Adriano, Manta Manuel, Vizzini Manuel, Restivo Salvatore, Mantione Samuele;
Girone B
- PSG: Vizzini Mario, Arnone Vincenzo, Rizzo Dylan, Puma Simone, Garifi Gabriele, Terrana Baldassare, Castrogioanni Alessio, Zaffuto Alfonso, Aquilina Giuseppe;
- Fluminense: Soulemana Traoré, Jallow Seny, Omar Camara, Keita Fode, Kandeh Alieu, Saeed Habib, Mannch Ousman, Sangare Djiba, Bah Bubacarr;
- Chelsea: Gueli Ignazio, Erriu Alessandro, Lumia Angelo, Torres Alejandro, Lombardo Francesco, Bartolotta Alberto, Giordano Emilio, Bongiorno Giuseppe, Calabrese Alfonso;
- Palmerais: Salvaggio Gaetano, Monticiolo Giuseppe, La Mendola Alessio, Bertolino Riccardo, Giglia Calogero, Ciccotto Giovanni, Infantino Stefano, Coderoni Alessio, Lo Presti Calogero;
Girone C
- Flamengo: Randisi Giovanni, Morgante Dino, Salvaggio Marco, Puglisi Settimo, Costanza Pierangelo, Pace Salvatore, Conti Andrea, Puma Antonino;
- Boca Juniors: Bellavia Giovanni, Brucculeri Giovanni, La Mendola Alessio, Rivituso Filippo, Cipolla Fabio, Raspini Riccardo, Lo Presti Filippo, Tirone Paolo, Pellegrino Fabio;
- Los Angeles: Destro Gaspare, Mattina Vincenzo, Paraldo Salvatore, Giglia Nicolò, Alaimo Giovanni, Sferrazza Roberto, Agrò Carmelo, Caci Michele;
- River Plate: Russo Gabriele, Morgante Onofrio, Arnone Pietro, Arcieri Salvatore, Sollima Giuseppe, Mulè Giuseppe, Vizzini Salvatore, Garufo Desiderio.
Ecco il calendario delle partite della fase a gironi:
30 giugno (lunedì)
- 20.00 Inter Miami vs Real Madrid
- 21.00 PSG vs Fluminense
- 22.00 River Plate vs Boca Juniors
1 luglio (martedì)
- 20.00 Porto vs Al Hilal
- 21.00 Chelsea vs Palmeiras
- 22.00 Flamengo vs Los Angeles
4 luglio (venerdì)
- 20.00 Boca Juniors vs Los Angeles
- 21.00 Fluminense vs Chelsea
- 22.00 Al Hilal vs Real Madrid
7 luglio (lunedì)
- 20.00 Palmeiras vs PSG
- 21.00 River Plate vs Flamengo
- 22.00 Inter Miami vs Porto
10 luglio (giovedì)
- 20.00 Los Angeles vs River Plate
- 21.00 Real Madrid vs Porto
- 22.00 Fluminense vs Palmeiras
11 luglio (venerdì)
- 20.00 Flamengo vs Boca Juniors
- 21.00 PSG vs Chelsea
- 22.00 Al Hilal vs Inter Miami.
C'è grande attesa per questo appuntamento sportivo che si preannuncia foriero di spettacolo e divertimento.

       
Carmelo Arnone
27 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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27/06/2025

Volontariato. Un mercoledì da record per le donazioni di sangue all'Avis di Grotte

 

Pietro Zucchetto, Presidente dell'Avis comunale di Grotte
Pietro Zucchetto

Il Punto di Raccolta AVIS Comunale di Grotte OdV ha vissuto una giornata di grande slancio mercoledì 25 giugno 2025, confermando ancora una volta l'importanza e la generosità della comunità dei donatori. La sede di Via Francesco Ingrao n° 92/94 è stata teatro di un'intensa attività, con un notevole afflusso di partecipanti che si è protratto ben oltre l'orario consueto.

Pietro Zucchetto, Presidente dell'Avis comunale di Grotte
(Pietro Zucchetto, Presidente dell'Avis comunale di Grotte)

Alle ore 21.00, il bilancio della giornata ha evidenziato risultati particolarmente incoraggianti: 1 controllo annuale, 6 controlli estemporanei, 2 idoneità, 3 donazioni, 5 prime donazioni.
Un dato spicca in modo significativo: le prime donazioni hanno superato di quasi il doppio le donazioni successive, segnale evidente di un rinnovato interesse e di una crescente consapevolezza verso l'importanza di questo gesto salvavita.
Il presidente Pietro Zucchetto ha espresso la sua gratitudine a tutti i partecipanti, sottolineando il contributo fondamentale di ciascuno.
Per chi desidera unirsi a questa catena di solidarietà, l'AVIS Comunale di Grotte OdV ha già calendarizzato le prossime occasioni. È possibile prenotarsi per le seconde e quarte domeniche di ogni mese,
avendo cura di chiamare telefonando ai numeri 377.0974739 o 320.4434713.
Inoltre, sono state aggiunte delle sessioni pomeridiane per i prossimi mesi, sempre dalle ore 17.00 alle 20.30, nelle seguenti date: 23 luglio, 27 agosto, 24 settembre, 22 ottobre, 26 novembre e 17 dicembre.
L'invito del presidente Zucchetto è a partecipare sempre più numerosi, per continuare a sostenere questa preziosa opera di solidarietà
. 
 

Carmelo Arnone
27 giugno 2025 
© Riproduzione riservata.
  


 

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27/06/2025

Università. Auguri al dott. Gabriele Bellavia, per la sua laurea magistrale (110/110 e lode)

 

Auguri al dott. Gabriele Bellavia, per la sua laurea (110/110 e lode)
Dott. Gabriele Bellavia

Il dott. Gabriele Bellavia con i familiari
Con i familiari

Il dott. Gabriele Bellavia con la fidanzata dott.ssa Giada De Filippi
Con la fidanzata

Ieri, giovedì 26 giugno 2025, il dott. Gabriele Bellavia ha conseguito la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria presso il Dipartimento di Scienze Psicologiche, Pedagogiche e della Formazione dell'Università degli Studi di Palermo, concludendo il percorso accademico con il voto finale di 110/110 e lode.

Il dott. Gabriele Bellavia con i familiari
(Il dott.
Gabriele Bellavia con i familiari)

Nello stesso giorno ha terminato lo stesso percorso accademico la sua fidanzata dott.ssa Giada De Filippi, anche lei con il massimo dei voti e la lode.

Il dott. Gabriele Bellavia con la fidanzata dott.ssa Giada De Filippi
(Il dott. Gabriele Bellavia con la fidanzata dott.ssa Giada De Filippi)

Innanzi alla Commissione di Laurea, Gabriele Bellavia ha discusso la tesi finale dal titolo "Frazionando a ritmo di musica. Esiti di un percorso sperimentale nella Scuola Primaria", alla presenza del relatore prof. Benedetto Di Paola (docente di Didattica della matematica per la Scuola Primaria e dell'Infanzia e Laboratorio presso l'Università degli Studi di Palermo).
Al dott. Bellavia e alla dott.ssa De Filippi, dalla nostra Redazione, le più sentite felicitazioni per il traguardo raggiunto e l'augurio di ulteriori successi personali e professionali.
  
Redazione
27 giugno 2025  
  

 

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26/06/2025

Social. Truffe online: falsa convocazione giudiziaria dai Carabinieri

 

Truffe online: falsa convocazione giudiziaria dai Carabinieri
Attenti alle truffe

La Polizia di Stato lancia un allarme su una nuova e insidiosa campagna di phishing che sta circolando nel nostro paese. I cittadini stanno ricevendo messaggi, via email o SMS, che, sfruttando il logo e l'autorevolezza dei Carabinieri, annunciano una falsa "convocazione giudiziaria per utilizzo improprio della rete".
L'obiettivo di questa frode è chiaro: indurre le vittime ad aprire link o allegati malevoli, al fine di rubare dati personali e sensibili. La comunicazione, graficamente ingannevole, si presenta come una "Comunicazione Ufficiale" o un "Messaggio Importante" e invita a leggere attentamente le informazioni sottostanti, che in realtà nascondono il tentativo di furto di identità.
Le forze dell'ordine sono categoriche: nessuna forza di Polizia contatta i cittadini tramite mail o SMS per richiedere dati personali, pagamenti in denaro o per minacciare procedimenti penali.
Questa è una prassi che non rientra nelle modalità operative delle istituzioni preposte alla sicurezza.
La raccomandazione è quella di non cadere nella trappola: in caso si riceva un messaggio di questo tipo, l'indicazione è di non aprire link o allegati e di cancellare immediatamente il messaggio.
La Polizia Postale, impegnata costantemente nella prevenzione e repressione dei crimini informatici, sottolinea l'importanza di rimanere vigili e di verificare sempre la fonte di tali comunicazioni.
Per qualsiasi dubbio o per segnalare tentativi di frode, è fondamentale rivolgersi direttamente alle autorità competenti attraverso i canali ufficiali, evitando di rispondere o interagire con messaggi sospetti. La campagna d'informazione è stata diffusa anche sui canali social della Polizia di Stato.

       
Carmelo Arnone
26 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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25/06/2025

Moda. Simona Agnello porta "Ivygroovy" a New York: la creatività grottese al Javits Center

 

Simona Agnello
Simona Agnello

Linea di creazioni "Ivygroovy"
Ivygroovy

Da un sogno a una realtà concreta: Simona Agnello, stilista e mente creativa dietro la linea di creazioni "Ivygroovy", dal 3 al 5 agosto 2025 approda a New York, presso il prestigioso Javits Center di Manhattan.

Linea di creazioni "Ivygroovy"
(Linea di creazioni "Ivygroovy")

Con un entusiasmo contagioso, Simona ha condiviso sui social la sua emozione: "Se me lo avessero detto un anno fa, non ci avrei creduto… e invece eccoci qui". Determinazione e passione sono evidenti nelle sue parole, che rispecchiano lo spirito di chi non si arrende di fronte alle sfide.
La giovane stilista ha rivendicato il significato dietro il nome della sua linea, sottolineando il suo approccio positivo e ambizioso: "'Sky is the limit': la frase dei sognatori, di quelli che hanno fame di successi e avventure, di quelli che si aggrappano ai sogni e sanno che non si arrenderanno di fronte alle porte chiuse in faccia, alle facili conclusioni, all’indifferenza di fronte ai sacrifici e alle illusioni smentite".
L'arrivo di "Ivygroovy" a New York rappresenta un traguardo importante, frutto di impegno e di un sogno condiviso con tutte le persone che hanno creduto nel progetto. "Questa conquista è per me, per Ivy e per tutte le persone speciali che hanno reso una semplice idea una realtà concreta", ha affermato Simona Agnello, ringraziando chi ha scelto di sostenere la sua visione.
Presso l'esposizione al Javits Center si potranno scoprire le creazioni di "Ivygroovy" e conoscere da vicino la creatività di una stilista che, con determinazione e passione, sta lasciando il segno nel panorama della moda internazionale.

       
Carmelo Arnone
25 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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25/06/2025

Associazionismo. Antonio Vella è il nuovo Presidente del Lions Club Zolfare

 

Scambio della "Pin" tra il presidente uscente Puleri e il presidente entrante dott. Antonio Vella
Scambio della "Pin"

Antonio Vella è il nuovo Presidente del Lions Club Zolfare
Cerimonia

 

Il dott. Antonio Vella è il presidente "incoming" del Lions Club "Zolfare - Aragona, Comitini, Grotte, Racalmuto".
Sabato 21 giugno 2025 presso il "Maracuja" di Canicattì si è tenuta la cerimonia di Passaggio della Campana che conclude l’anno sociale del presidente del Lions Club Zolfare dott. Gero Puleri.

Antonio Vella è il nuovo Presidente del Lions Club Zolfare
(Cerimonia di scambio della "Pin")

Alla serata erano presenti numerose autorità lionistiche e civili, tra i quali il governatore del Distretto 108YB Sicilia Mario Palmisciano, il tesoriere distrettuale Antonio Gaeta, il sindaco di Aragona e presidente del Libero Consorzio comunale di Agrigento Giuseppe Pendolino, il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza, il PDG Angelo Collura, il presidente della Zona 26 Francesco Pira, il vice presidente eletto del Distretto LEO 108YB Sicilia Marta Castelli,  il componete del Coordinamento Estensione del Leo Club/Leo-Lions Transition del Distretto Lions 108 YB Sicilia Giuseppe Castelli, i presidenti degli altri LC Agrigento Chiaramonte Salvatore Impiduglia, Agrigento Valle dei Templi Gaetano Salemi, Canicatti Castel Bonanno Flavia Li Calzi e tutti i soci del Club.
Durante la cerimonia sono stati consegnati numerosi riconoscimenti: Premio "Melvin Jones" ai soci Antonino Cinà e Giuseppe Arnone e il premio "Milestone Chevron" ai soci Vincenzo Di Giacomo per i suoi 25 anni da Lions, Giovanni Volpe e Giuseppe Vitello per i loro 10 anni da Lions.
Una targa con attestati di stima è stata anche consegnata dal presidente della Zona 26 Francesco Pira al past president Gero Puleri.
Si è festeggiato anche l’ingresso di un nuovo socio Gabriele Grammatico presentato dal socio sponsor Tonino Graceffo.
In chiusura lo scambio della "Pin" tra il presidente uscente Puleri e il presidente entrante dott. Antonio Vella ha sancito l’inizio del nuovo anno sociale del Club che avrà ufficialmente avvio il 1° luglio.
Al nuovo presidente Antonio Vella i soci del Lions Club "Zolfare - Aragona, Comitini, Grotte, Racalmuto" hanno augurato di lasciare un’impronta e di continuare con la stessa passione ed intensità il lavoro egregiamente svolto past president Gero Puleri nel segno del rispetto, dell’armonia, del sorriso e della condivisione.

       
Redazione
25 giugno 2025
  

 

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24/06/2025

Musica. La Famiglia Zaffuto incanta Brescia: passione e armonia in scena

 

La Famiglia Zaffuto incanta Brescia: passione e armonia in scena
Aurelio Zaffuto

La Famiglia Zaffuto incanta Brescia: passione e armonia in scena
Coniugi Zaffuto

La Famiglia Zaffuto incanta Brescia: passione e armonia in scena
Sulla scena

Sabato 21 giugno 2025 si è svolta a Brescia l'undicesima edizione della Festa della Musica, che ha trasformato la città in un palcoscenico a cielo aperto. Oltre tremila musicisti di ogni età, riuniti in quasi 800 gruppi e complessi, si sono esibiti su più di 80 postazioni allestite in vie, piazze, giardini, musei, biblioteche, residenze per anziani, locali e oratori cittadini.

La Famiglia Zaffuto incanta Brescia: passione e armonia in scena
(Il dott. Aurelio Zaffuto)

L'edizione 2025 di questa manifestazione, riconosciuta come la più vasta in Italia e una delle principali a livello europeo per numero di palchi e artisti coinvolti, ha posto l'accento su "I mestieri della musica". Un tributo alle numerose professioni e alle occasioni lavorative che gravitano attorno all'universo musicale. Cantautori, bande musicali, orchestre, DJ, corpi di ballo, cori e formazioni di ogni genere hanno vivacizzato Brescia dalle dieci del mattino fino a mezzanotte, dal cuore storico al Castello, dai quartieri centrali alle zone più periferiche. Una festa musicale gratuita, accessibile e sempre più ricca e variegata, che ha visto protagonisti numerosi talenti emergenti, "eroi locali" e alcuni ospiti d'eccezione.
Tra le numerose esibizioni che hanno incantato il pubblico, emerge quella della Famiglia Zaffuto. Una vera e propria dimostrazione di quanto la musica possa unire e fortificare i legami. Il dottor Aurelio Zaffuto, con la sua chitarra elettrica, ha suonato al fianco della moglie Lidia Licata, alla voce. I figli, Alberto Zaffuto alla tastiera e Andrea Zaffuto al sassofono, hanno completato il quartetto familiare. A integrare la "Tricolor band" c'erano anche il vocalist Sergio, il batterista Giacomo e il bassista Mattia Scolari.
Il loro repertorio, eseguito in Piazza della Loggia, ha emozionato i presenti con due brani iconici della musica italiana: "Se telefonando" di Mina e "Un'estate italiana" di Edoardo Bennato e Gianna Nannini, eseguiti con una sinergia che riflette una profonda intesa familiare e artistica.
Il dottor Aurelio Zaffuto ha espresso con chiarezza il sentimento che animava la sua performance: "Per me è stata un'emozione e un grande orgoglio aver suonato pubblicamente insieme alla mia famiglia, condividendo una passione comune".
Le sue parole sottolineano non solo il piacere di condividere il palco, ma anche il valore profondo di una passione, quella per la musica, che unisce e rende più forte l'intera famiglia Zaffuto.

       
Carmelo Arnone
24 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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24/06/2025

Editoria. Presentazione di "Chi era il vero padre di Gesù?", il nuovo libro di Rodolfo Costanza che sfida i dogmi

 

Presentazione di "Chi era il vero padre di Gesù?", il nuovo libro di Rodolfo Costanza che sfida i dogmi
Manifesto

"Chi era il vero padre di Gesù?", di Rodolfo Costanza
Copertina

Rodolfo Costanza
Rodolfo Costanza
 

Si terrà presso la Biblioteca comunale "M.L. King" di Grotte un appuntamento di grande interesse culturale e storico-saggistico: sabato 28 giugno 2025, alle ore 19.00, sarà presentato il nuovo romanzo di Rodolfo Costanza, "Chi era il vero padre di Gesù?" (Altromondo Editore, 2024). L'autore, nativo di Grotte, sarà presente per confrontarsi con il pubblico.

Presentazione di "Chi era il vero padre di Gesù?", il nuovo libro di Rodolfo Costanza che sfida i dogmi
(Manifesto)

Dopo i successi di “Pomodamore” (LFA Publisher 2022) e “Storia delle origini della lingua e della letteratura italiana” (LFA Publisher 2023), Costanza torna a far discutere con un'opera che promette di sollevare interrogativi e dibattiti accesi. Il libro, definito dirompente, esplora fatti legati alla Palestina di duemila anni fa, coinvolgendo figure centrali come Maria, Erode il Grande, Gesù e Giuseppe, proponendo un'ipotesi narrativa alternativa a quella tramandata dalla tradizione cristiana.
Il romanzo prende le mosse da un presunto testo in greco classico di Nicola di Damasco, segretario di Erode il Grande, ritrovato dall'autore nel 2014 presso la biblioteca di palazzo del barone Rugero Valdemaro di Noto. La narrazione si sviluppa su analisi e ricostruzioni di fatti realmente accaduti, conferendo al testo le caratteristiche di un saggio storico.
Costanza, con questo lavoro, intende presentare una storia realistica della vita di Maria, Giuseppe e della nascita, infanzia e giovinezza di Gesù come uomo. Il libro si divide in due parti: la prima esplora i rapporti tra Giuseppe, Maria ed Erode il Grande, mentre la seconda introduce Gesù dalla nascita fino alla sua prima giovinezza. Le domande centrali che guidano la ricerca dell'autore e su cui si impernia il testo sono: "chi era il vero padre di Gesù?", "perché gli erodiani erano così presenti nella vita di Giuseppe, Maria e Gesù?", e "l’adolescente Gesù era il vero Messia e il re predestinato di Israele?". L'obiettivo dichiarato è stimolare la curiosità del lettore a conoscere i fatti reali, al di là di possibili falsificazioni o occultamenti.
La presentazione vedrà i saluti iniziali del dott. Alfonso Provvidenza, Sindaco di Grotte.
A relazionare sul volume saranno due figure di spicco del panorama accademico:
- il prof. Massimo Muglia; è una figura ben nota ad Agrigento, sia per la sua attività di docente che per il suo impegno politico. È docente presso il Liceo Scientifico “Politi” di Agrigento) e ha ricoperto l'incarico di assessore al Comune di Agrigento dall’ottobre del 2018, al giugno 2019. Muglia è riconosciuto per la sua competenza e il suo rigore, elementi che certamente porta anche nelle sue analisi e interventi in ambito culturale e storico. Confermando la sua solida formazione e la conoscenza approfondita del contesto locale e delle dinamiche sociali. La sua capacità di analizzare le fonti con rigore scientifico offrirà una prospettiva preziosa sulla metodologia di ricerca adottata da Costanza e sulla validità delle sue ipotesi;
- il prof. Alessandro Di Benedetto è un'altra figura di spicco nel panorama culturale e formativo di Agrigento. Attualmente, e dall'anno scolastico 2008/2009, è docente di Storia e Filosofia presso il Liceo Classico e Musicale "Empedocle" di Agrigento. All'interno dell'istituto, il prof. Di Benedetto ricopre ruoli significativi: è il Secondo Collaboratore del Dirigente Scolastico, un incarico che denota la sua posizione di rilievo nello staff dirigenziale della scuola. È anche l'animatore digitale e il responsabile del sito web del Liceo, mostrando un'attenzione particolare verso l'innovazione tecnologica e la comunicazione. Inoltre gestisce la Biblioteca "O. Lo Dico" del Liceo Empedocle, un ruolo che sottolinea il suo impegno nella promozione della cultura e della lettura tra gli studenti. La sua presenza come relatore alla presentazione del libro di Rodolfo Costanza è significativa, dato il suo campo di studi. Come docente di Filosofia e Storia, il prof. Di Benedetto è particolarmente qualificato per analizzare e discutere temi complessi legati alle interpretazioni storiche e religiose, come quelli affrontati nell'opera di Costanza. La sua esperienza e conoscenza delle dinamiche del pensiero critico e delle diverse correnti filosofiche lo rendono un interlocutore ideale per un'opera che propone una revisione di narrazioni tradizionali.
Le letture saranno curate da Alessandra Criminisi, figura che si distingue per il suo impegno nel campo teatrale e culturale. Formatasi presso il Laboratorio Teatrale "Luchino Visconti" con la guida del dott. Salvatore Bellavia, la sua attività di attrice e lettrice conferma il suo coinvolgimento diretto nell'interpretazione e nella comunicazione attraverso la parola, sia essa recitata sul palco o letta in pubblico. La formazione solida e un'esperienza pratica nel teatro e nella lettura sono elementi che rendono Alessandra Criminisi particolarmente adatta a curare le letture durante questo appuntamento culturale.
La moderazione dell'incontro sarà affidata a Carmelo Arnone, giornalista, direttore di Grotte.info Quotidiano, periodico d'informazione locale che si occupa di cultura, attualità e cronaca del territorio di Grotte e dintorni.

Rodolfo Costanza
(Rodolfo Costanza)

Rodolfo Costanza, nato a Grotte, ha una solida formazione accademica, avendo conseguito la Laurea in Filosofia presso l’Università degli Studi di Genova. La sua carriera professionale include tredici anni come Professore a contratto di Teorie e Filosofie del Nursing e Storia della Medicina presso il Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro". Ha ricoperto per diciassette anni il ruolo di Direttore didattico di Scuole per Infermieri della Regione Piemonte e per due anni è stato responsabile del Settore Formazione-Aggiornamento dell’ASL di Vercelli. Tra le sue precedenti pubblicazioni si annoverano "Storia di una professione figlia di un dio minore" (Casa Editrice Coppo di Vercelli, 2007) e "La questione infermieristica: prendersi cura o curare?" (Editrice Ambrosiana – Gruppo Zanichelli, 2012).
Questa presentazione si inserisce nel più ampio contesto degli "Incontri Letterari" promossi dal Comune di Grotte e da Grotte.info Quotidiano
. 
  
Redazione
24 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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23/06/2025

Servizi. Rete idrica di Grotte: al via le riparazioni urgenti gestite dal Comune

 

Rete idrica di Grotte: al via le riparazioni urgenti gestite dal Comune
Perdita

Il Comune di Grotte, con una dichiarazione sui social a firma del sindaco Provvidenza, ha annunciato di aver completato le procedure amministrative necessarie per assumere la gestione diretta degli interventi di manutenzione delle reti e degli impianti del servizio idrico integrato. Questa decisione permetterà all'amministrazione comunale di agire in sostituzione di AICA per garantire l'efficienza delle infrastrutture idriche sul territorio.

Rete idrica di Grotte: al via le riparazioni urgenti gestite dal Comune
(Perdita idrica - immagine di repertorio)

L'Area Tecnica comunale è già al lavoro per identificare l'azienda che si occuperà delle prime, urgenti operazioni di ripristino. Questa accelerazione è volta a porre fine alle problematiche legate a guasti e rotture che hanno causato disagi ai cittadini nelle scorse settimane.
Il sindaco Alfonso Provvidenza ha commentato: "Grazie a questa scelta, contiamo di risolvere in tempi brevi i numerosi problemi di guasti e rotture che ci hanno creato non poche difficoltà. L'obiettivo primario è assicurare un servizio idrico efficiente e affidabile per tutti i residenti".
Con una nota ufficiale l'Azienda Idrica Comuni Agrigentini ha confermano l'autorizzazione all'esecuzione dei lavori di riparazione. Il Comune di Grotte procederà con interventi indilazionabili per le reti idriche e fognarie sul proprio territorio. Un ammontare di € 45.230,00, oltre IVA, è stato stanziato per l'anno in corso, come previsto dal bilancio previsionale di AICA. Le spese sostenute dal Comune saranno compensate con le successive fatturazioni. Gli interventi saranno supervisionati dal personale tecnico comunale, assicurando il rispetto dei prezziari ufficiali di AICA.

       
Carmelo Arnone
23 giugno 2025
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22/06/2025

Professioni. Rino Palumbo: il segreto dietro il successo degli allievi dell'Accademia "Hair Beauty Professional"

 

Rino Palumbo
Rino Palumbo

L'Accademia "Hair Beauty Professional", sotto la guida del suo presidente, Rino Palumbo, sta scrivendo un nuovo capitolo nel mondo della barberia e dell'hairstyling, formando talenti emergenti e consolidando la propria reputazione. L'Accademia non è solo un centro di formazione, ma anche un trampolino di lancio per giovani promesse che, in un solo anno, hanno già collezionato un rilevante numero di successi.

Rino Palumbo
(Rino Palumbo)

Il segreto di questo trionfo risiede nella professionalità e nell'esperienza del presidente Palumbo, una figura di spicco nel panorama internazionale della barberia.
Rino Palumbo ha conquistato il prestigioso "OMC Diamond Awards", un riconoscimento mondiale che lo ha consacrato come il migliore nella categoria "Gents Barber Classic Fade". La sua conoscenza e la sua dedizione al mestiere si riflettono nell'impegno con cui trasmette le sue competenze ai futuri professionisti.
Grazie alla preparazione impartita nell'Accademia, gli allievi di Rino Palumbo e del "Barbiere dello Zen", Giuseppe Lo Gerfo, hanno saputo trasformare la loro passione in risultati concreti, conquistando ben sei primi posti in gare regionali e nazionali. Tra i successi più importanti si annoverano:
- il primo posto assoluto di Salvo Termini al campionato italiano di Napoli;
- le vittorie al campionato italiano di Catania di Giuseppe di Stefano, primo nella categoria "Razor Fade", e di Daniele Balsamo, primo nell'"Old School";
- la conferma del primo posto per Daniele Balsamo nella categoria "Razor Fade" al campionato italiano di Taormina;
- il trionfo di Rosario Cognato nel "Freestyle" al campionato regionale di Adrano;
- il primo posto nella categoria "Old School" al campionato regionale tenutosi a Palermo.
Questi piazzamenti testimoniano la qualità della formazione offerta dall'Accademia "Hair Beauty Professional", che si conferma un punto di riferimento per chi desidera intraprendere una carriera nel settore. La leadership di Rino Palumbo, unita al talento e alla dedizione degli allievi, promette un futuro ancora più radioso per il mondo della barberia italiana.

       
Redazione
22 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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22/06/2025

Università. Il contributo di Alan Aronica (Università  dell'Arizona) alla Didattica dell'Animazione

 


Alan Aronica

Sul palco
Sul palco

L'Università dell'Arizona, la più grande università statale degli Stati Uniti, vanta tra le sue fila figure che combinano eccellenza accademica e passione per la didattica. Una tra queste è certamente Alan Aronica, di origini grottesi (la mamma è Gilda Zaffuto), docente e dottorando presso l'istituto universitario di ASI Università dell'Arizona, la cui influenza nel campo dell'animazione e del design 3D è ampiamente riconosciuta.

Alan Aronica
(Alan Aronica)

Aronica, citato dall'Università per la sua leadership in importanti laboratori didattici, mette in atto un approccio pedagogico che va oltre la semplice trasmissione di nozioni. La sua capacità di coinvolgere e ispirare gli studenti si è resa evidente nel suo ruolo di docente di "Character Animation and Animated Filmmaking in Blender", un corso che ha guidato con padronanza e innovazione.
Un ulteriore esempio del suo impegno nel supportare la crescita degli studenti è il lancio di un canale YouTube dedicato, nel quale Alan Aronica condivide la sua esperienza nel campo dell'animazione 3D e del game design.

Sul palco
(Sul palco)

Questa iniziativa, pensata per la comunità della School of Arts, Media and Engineering, sottolinea non solo le sue qualità artistiche e la sua conoscenza delle tecniche digitali, ma anche la sua dedizione nel rendere accessibile il sapere e nell'aiutare i futuri professionisti.
La sua presenza al Barrett Summer Scholars, dove ha tenuto un discorso conclusivo, evidenzia ulteriormente il suo ruolo di ispirazione e guida per i giovani studenti.

       
Carmelo Arnone
22 giugno 2025
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22/06/2025

Racconti. "Qualcosa si muove"; di Salvatore Ciccotto

 

Raccolta delle olive
Raccolta

Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto


Raccolta delle olive
(Raccolta delle olive)

"Qualcosa si muove"
di Salvatore Ciccotto

L’uomo l’afferrò con energia mentre le sue labbra continuavano a baciarla tutta.
-
Finiscila Vicè” disse la donna.
-
Vicè ci sentono” riprese lei con tono supplichevole.
-
No! No! Non ti preoccupare Paulì, non ci sente nessuno” - disse Vicienzu, poi guardandola negli occhi, esclamò - “Siemu suli!.
Erano al buio all’interno di una grotta, solo un po' di luce filtrava da una feritoia del muro laterale.
In quel paese che si estendeva su tutta la collina c’erano tante grotte dislocate su tutto il territorio. Alcune erano facilmente accessibili, altre no.
Succedeva a volte che i ragazzi, quasi per gioco, andavano alla scoperta di nuove grotte e quando le trovavano le utilizzavano come nascondiglio.
Spesso durante le lunghe serate d’inverno si ritrovavano al loro interno, bastava qualche candela per illuminarle, qualche bicchiere di vino e quel luogo diventava a loro familiare.
Anche durante l’estate, quando imperversava lo scirocco, quelle grotte venivano utilizzate per abitarci. Al loro interno la temperatura si manteneva costante e questo dava tanto refrigerio nei giorni di grande calura.
Qualcuno raccontava che durante la peste del 1355 gli abitanti della vicina Racalmuto, per sfuggire al contagio, si rifugiavano in quelle grotte e poi da lì nacque il paese.
Quanto ci sia di vero in tutto questo non si sa. Sta di fatto che in quel luogo di grotte e spelonche ce ne sono veramente tante.
Anche Paolina e Vicienzu quel pomeriggio si erano dati appuntamento all’interno di una grotta che si trovava nella parte alta del paese.
In quella penombra si intravedevano i loro corpi che si muovevano fra respiri e gemiti.

-
Paulì ti vogliu beni” disse lui sussurrando.
Lei abbassò gli occhi e gli sorrise.

-
Sì, però lo dobbiamo dire a mia madre” disse la ragazza, e poi aggiunse: “Siemu ziti ammucciuni, Viciè. Si ni scoprinu nun mi fannu nesciri cchiù.
-
Va beni, po si vidi” disse lui con tono infastidito.
La ragazza si rimise il vestito, poi con l’espressione come di chi si vergogna, uscì dalla grotta e andò dritta a casa.
Era da un paio di mesi che Paolina si vedeva cu Vicienzu Pompè.
Un giorno, mentre stava rientrando a casa, se lo ritrovò di fronte. Le disse che lei gli piaceva e che voleva farsi fidanzato con lei.
Paolina si meravigliò. Disse che doveva pensarci e dopo qualche giorno gli disse di sì.

Vicienzu
aveva un carattere irascibile; quando le cose non andavano come diceva lui cominciava ad urlare, ed allora la ragazza, per il quieto vivere, abbassava la testa e gli dava ragione.
Era alto, capelli ricci, occhi neri, guance incavate. Era così magro che in paese lo chiamavano “Vicienzu sarda sicca”.
Lavorava alle dipendenze di don Antò come guardiano e confidente, e ogni giorno lo si vedeva con il fucile sulle spalle passeggiare nei possedimenti del padrone.
A suo modo Paolina pensava che quel ragazzo le volesse bene, glielo diceva persino nei momenti di intimità.
Dopo la morte del padre la sua famiglia era piombata in povertà, e lei fidanzandosi pensava di migliorare sia la sua posizione che quella della sua famiglia.
Negli ultimi tempi la lotta fra proprietari terrieri e jurnatari era diventata più accesa.
I contadini cominciavano a pretendere i loro diritti e questo non piaceva ai padroni.
Dopo anni di lotta per la conquista della terra in tutta la Sicilia, ma soprattutto in quella occidentale, grazie al sacrificio di sindacalisti come Accursio Miraglia, Placido Rizzotto, Salvatore Carnevale e di tanti altri ancora, i contadini cominciavano a prendere consapevolezza dei propri diritti e oltre alle parole cominciavano a vedersi le azioni.
La sera capitava spesso di vedere in piazza gruppi di jurnatara discutere animatamente di come nei paesi limitrofi i contadini avevano reagito contro la prepotenza dei latifondisti.
L’argomento che teneva banco era il rispetto dell’orario di lavoro e il pagamento giornaliero che ammontava a tremila lire.
Fino ad allora gli operai cominciavano a lavorare la mattina presto per finire la sera quando il sole tramontava.

-
Alle quattro, massimo quattro e mezza lasciate tutto e andate via!” gridò un uomo dal centro di un capannello di jurnatara, nella piazzetta accanto alla matrice.
- “
A Milena, ni lu feudu di don Pippinu Scimè, ieri pomeriggiu, arrivata a li quattru li viddrani pigliaru li so cosi e sinni ieru. Don Pippinu li chiamava, li minacciava, ma nenti. L’omini un turnaru cchiù”; poi alzando ancora di più la voce, aggiunse: “Li patruna s'anna calari li corna e ci devono rispettare.
Ci fu un gran vociare.
Dopo settimane in cui il dolore e la pena per la scomparsa della moglie lo avevano completamente buttato giù, quella mattina Giuseppe decise di andare a lavorare.
Anche se il cuore gli pesava, doveva trovare la sua via, non poteva sfuggire alle sue responsabilità. C’erano i figli, la vita doveva continuare, anche se dentro un malessere profondo lo faceva star male.
Quella mattina Giuseppe tirò fuori la mula dalla stalla, percorse tutta la via Cavour e continuò per la strada di campagna che andava nelle terre di don Antò.
Aveva sentito parlare del fermento che c’era fra i contadini.
In un attimo gli venne in mente quella sera di giugno, quando in piazza assistette al comizio di quel sindacalista. Erano passati solo quattro mesi ma a lui sembrava che fosse passato un secolo, tanto ora si sentiva diverso.
La sua vita era cambiata. Tutto gli appariva  insormontabile.
Gli capitava spesso la notte di fare uno strano sogno. Si trovava in un campo di frumento, era il periodo della mietitura. Lui si abbassava per mietere ma nell’atto di tagliare il grano si accorgeva che la sua falce non tagliava. Ci riprovava tante altre volte, ma niente. I suoi tentativi andavano tutti a vuoto.
Chissà cosa voleva dire quel sogno.
Era il tempo della raccolta delle olive e le campagne erano piene di uomini, donne, bambini che sin dalle prime luci dell’alba lavoravano.
Il sole quella mattina stentava a venire fuori. Il cielo era tutto ricoperto di nubi e a tratti sembrava che volesse piovere.
Soffiava un forte vento di tramontana e le donne, per ripararsi dal freddo, si coprivano la testa con grandi fazzoletti bianchi.
L’uliveto di don Antò era in contrada Garamuli e si estendeva su un terreno che era leggermente in discesa.
I rami pendevano carichi di olive, la maggior parte nere, ottime per produrre olio.
Forza picciotti, circamu di fari veloci. Oj ama finiri di scutulari tutti sti arbuli” gridò Vicienzu sarda sicca.
Gli uomini con lunghi bastoni colpivano i rami degli alberi mentre le donne piegate le raccoglievano e le mettevano dentro li panara che, una volta pieni, venivano svuotati dentro i sacchi di iuta.
Dopo aver finito di raccogliere le olive negli alberi più bassi, gli uomini cominciarono ad abbacchiare quelle degli ulivi saraceni.
Erano piante immense che stagliavano i loro rami contorti verso il cielo. Quegli ulivi avevano sfidato i secoli e crescevano lì dove il terreno cominciava ad essere un po' più scosceso.
Ci voleva più tempo per finire di raccogliere un albero. Bisognava arrampicarsi sui rami e far cadere giù tutte quelle olive che pendevano abbondanti.
Il sole stava tramontando quando ad un certo punto si sentì qualcuno gridare:
- “Signori, su li quattru e mezza. La jurnata è finita.
Amuni tutti a casa. Dumani sinni parla.
Chi aveva detto quelle parole era un giovane dai capelli rossi, alto, robusto, con occhi chiari, che in paese era chiamato Totu testa russa.
Dopo un po' di esitazione i contadini, e anche le donne, presero le loro cose e si diressero verso la trazzera che conduceva in paese.

Vicienzu sarda sicca
cominciò ad urlare e minacciare, ma questa volta nessuno gli diede retta.
Non era possibile: i contadini avevano trovato il coraggio di disobbedire, di non cedere alle minacce dei padroni.
La notizia in breve tempo arrivò in paese, e nei crocicchi delle strade non si faceva altro che parlare di questo.
Don Antò non fu affatto contento e quella sera stessa, insieme ad altri due grossi proprietari terrieri si riunirono per prendere delle decisioni.
Negli altri paesi si era sentito che i viddrani si erano ribellati ai padroni ma in paese tutto questo non era mai successo.
Bisognava intervenire subito prima che la situazione precipitasse.
Mentre fra i chiaroscuri della sera Giuseppe rientrava a casa, rifletteva su come il giovane testa russa, con poche parole, aveva convinto i contadini a smettere di lavorare. Era stato veramente bravo e tutto ciò lo incoraggiava a credere che finalmente, forse, qualcosa si muoveva.

Salvatore Ciccotto

Pubblicato dalla testata giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 22 giugno 2025.
Per gentile concessione dell'Autore.

© Riproduzione riservata.
  

 

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21/06/2025

Comune. Ordinanza del Sindaco per la bonifica degli immobili abbandonati

 

Alfonso Provvidenza
Alfonso Provvidenza

Con l'ordinanza n° 9 del 16 giugno 2025, il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha imposto ai proprietari di edifici in stato di abbandono di provvedere alla bonifica edilizia e igienico-sanitaria entro 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento all'Albo Pretorio.
La decisione scaturisce da una preoccupante situazione riscontrata sul territorio comunale (in particolare nelle zone dei quartieri San Rocco e San Francesco ma anche nei pressi del corso principale): numerosi fabbricati risultano in completo stato di abbandono e incuria, trasformandosi in ricettacoli di rifiuti, sporcizia, insetti e, frequentemente, ratti.
Questa condizione, oltre a rappresentare un grave problema igienico-sanitario, favorisce la proliferazione di parassiti come zanzare, blatte e zecche, nonché la presenza di roditori e rettili, con conseguenti rischi per la salute pubblica.
L'ordinanza sottolinea inoltre come l'accesso non controllato a questi immobili possa favorire ritrovi per attività illecite, l'occupazione abusiva da parte di persone senza fissa dimora o irregolarmente presenti sul territorio, e in generale minare la sicurezza e la pubblica incolumità.
Il provvedimento sindacale si basa sull'articolo 54, comma 4, del D. Lgs. n. 267/2000 (Testo Unico degli Enti Locali), che conferisce al Sindaco la facoltà di adottare misure urgenti per prevenire ed eliminare gravi pericoli per l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana.
Qualora i proprietari non dovessero ottemperare all'ordinanza entro i termini stabiliti, il Comune si riserva il diritto di intervenire direttamente, rivalendosi sui proprietari per tutte le spese sostenute per la bonifica e il ripristino delle condizioni di decoro e sicurezza.
A partire dal 21 luglio 2025, la Polizia Locale darà il via a controlli capillari su tutto il territorio comunale per verificare il rispetto delle disposizioni impartite.
Questa iniziativa si inserisce nell'ottica di conservazione e miglioramento dell'ambiente urbano, riconosciuto come bene primario per garantire adeguati livelli qualitativi della vita cittadina e la piena fruibilità del territorio abitato.

       
Carmelo Arnone
21 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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21/06/2025

Attualità. L'AICA cerca un nuovo CdA dopo le dimissioni: scadenze e requisiti per le candidature

 

Azienda Idrica Comuni Agrigentini
AICA
 

L'Azienda Idrica Comuni Agrigentini (AICA) ha avviato la ricerca per i nuovi componenti del proprio Consiglio di Amministrazione, dopo che il precedente CdA ha rimesso il mandato e non ha ricevuto il rinnovo della fiducia dall'Assemblea dei soci nelle sedute del 5 e 11 giugno scorsi. L'urgenza è dettata dallo statuto aziendale, che prevede la nomina dei nuovi membri entro trenta giorni dalla cessazione del precedente consiglio.
L'avviso (leggi qui), a firma del Vice Presidente dell'Assemblea dei Soci, dott. Salvatore Di Bennardo, specifica che il Consiglio di Amministrazione sarà composto da tre membri: un Presidente, un Vice Presidente e un Consigliere. Per la selezione, non si tratta di una procedura concorsuale, ma di un incarico fiduciario.
Per candidarsi, è necessario possedere specifici requisiti:
- esperienza: almeno cinque anni negli ultimi dieci in incarichi di amministratore o dirigente apicale presso Enti Pubblici o Pubbliche Amministrazioni;
- titolo di studio: laurea magistrale, specialistica o diploma di laurea del vecchio ordinamento in Giurisprudenza, Economia, Ingegneria, Architettura o Scienze Geologiche.
Sono inoltre previste cause di incompatibilità e inconferibilità (come liti pendenti con l'azienda, cariche di consigliere comunale o ruoli in aziende concorrenti) e saranno applicate le disposizioni del D.Lgs. 39/2013 e D.Lgs. 235/2012.
Gli interessati, in possesso dei requisiti richiesti, dovranno inviare una dichiarazione di disponibilità in carta libera tramite PEC all'indirizzo pec.aica@pec.it entro e non oltre il 30 giugno 2025. L'oggetto della PEC dovrà essere "Manifestazione di interesse per ricoprire la carica di componente del Consiglio di Amministrazione".
La domanda dovrà essere corredata da:
- informativa privacy sottoscritta;
- copia di un documento di identità valido;
- curriculum vitae completo, sottoscritto e con autorizzazione al trattamento dei dati.
L'azienda si riserva la facoltà di sospendere, modificare o annullare la procedura, e di non nominare in tutto o in parte i componenti tra coloro che hanno manifestato interesse, senza che ciò dia diritto a risarcimenti o indennizzi.
Il compenso degli amministratori sarà stabilito dall'Assemblea nei termini di legge, con rimborso delle spese documentate
. 
  

Redazione
21
giugno 2025
     

 

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21/06/2025

Politica. Si ripropone "La grande impostura; di Enzo Napoli

 

Enzo Napoli
Enzo Napoli

In alcune delle pagine più belle, a mio parere, della letteratura italiana, Leonardo Sciascia narra di come la boriosa aristocrazia palermitana rendesse omaggio ad un misero abate, che, per ironia della sorte, si era ritrovato a poter riscrivere, inventandolo, un periodo cruciale della storia della Sicilia.
Gli altisonanti titoli di duca, marchese, barone, che per secoli erano stati pretesto per opprimere e dissanguare il popolo, sarebbero stati rinverditi o frantumati da un rigo, una citazione sulla corte di re Ruggero.
"La grande impostura", appunto, attraverso la quale un ceto ormai morente e che avrebbe trascinato all'inferno anche la Sicilia, cercava, insieme alla repressione di ogni illuminismo, di rimanere aggrappato al potere.
Persino Sciascia, per quanto capace di preconizzare la degenerazione del paese e di questo sempre più marginale suo lembo, non avrebbe mai immaginato a quale livello di insussistenza, morale, culturale, politica, si sarebbe ridotta la sedicente parte progressista dell'isola.
La furbizia dell'abate Vella, utile solo a riempirgli la pancia, si ripropone con più grande miseria in chi elargisce, ai giorni nostri, feudi inesistenti e desolanti, quanto poco legittime, figlie dell'imbroglio, investiture
.
  
Enzo Napoli
21 giugno 2025
© Riproduzione riservata
  

 

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21/06/2025

Istituzioni. Giuramento da agenti di Polizia per le grottesi Marianna Giglia e Flavia Pia Zaffuto

 

Giuramento da agenti di Polizia per le grottesi Marianna Giglia e Flavia Pia Zaffuto
Nuove agenti

Marianna Giglia
Marianna Giglia

Famiglia Giglia
Famiglia Giglia

Flavia Pia Zaffuto
Flavia Pia Zaffuto

Famiglia Zaffuto
Famiglia Zaffuto
 

Il giuramento solenne di fedeltà alla Repubblica Italiana, pronunciato sabato 20 giugno 2025, ha segnato la conclusione del percorso formativo per 1.153 nuovi agenti della Polizia di Stato, tutti membri del 229° corso.
Tra i neo-agenti che hanno prestato giuramento ad Alessandria, anche le grottesi Marianna Giglia e Flavia Pia Zaffuto. Per loro, come per tutti i loro colleghi, questo passaggio segna l'inizio ufficiale della loro missione al servizio dei cittadini, che proseguirà nelle rispettive sedi di assegnazione.

Giuramento da agenti di Polizia per le grottesi Marianna Giglia e Flavia Pia Zaffuto
(Le due nuove agenti di Polizia)

La significativa cerimonia si è tenuta simultaneamente nelle Scuole di Polizia di Alessandria, Peschiera del Garda, Piacenza e Trieste, in una giornata di grande emozione condivisa con familiari e amici giunti da ogni regione d'Italia. Ad Alessandria, in particolare, 368 agenti in prova hanno ufficialmente iniziato la loro carriera nella Polizia, giurando con orgoglio presso la Caserma "Cardile". A presiedere questo momento cruciale è stata la direttrice della Scuola di Polizia di Alessandria, Elena Gola, alla presenza di istruttori, autorità e una moltitudine di familiari che hanno riempito gli spalti. La cerimonia di Alessandria ha visto anche la presenza del direttore dell'Ispettorato delle Scuole della Polizia Tiziana Terribile. La partecipazione del Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Carmine Belfiore, ha arricchito la celebrazione. Il Prefetto Belfiore ha dato il benvenuto nella "grande famiglia della Polizia di Stato" non solo ai 368 agenti formati ad Alessandria, ma anche agli altri 785 colleghi che hanno giurato nelle altre Scuole di Polizia italiane.

Marianna Giglia con i familiari
(Marianna Giglia con i familiari)

Marianna Giglia, prima di entrare a far parte della Polizia di Stato con il superamento del concorso nel settembre 2024, ha servito come paracadutista nell'Esercito Italiano. Il "soldato Giglia" è stata insignita di un "Elogio" per un'azione coraggiosa compiuta durante il suo servizio. La vicenda risale al 31 dicembre 2023, la vigilia di Capodanno. Marianna era in servizio pomeridiano presso la stazione ferroviaria di Firenze - Santa Maria Novella quando ha notato un individuo che brandiva minacciosamente un'arma da taglio, rappresentando un chiaro e imminente pericolo per la gente. Senza esitare, con il supporto del personale militare in servizio con lei e della Polizia ferroviaria, è intervenuta prontamente, riuscendo a immobilizzare l'uomo, che è stato poi identificato. La sua condotta esemplare non è sfuggita all'attenzione dei vertici militari, che le hanno tributato l'Elogio. Il riconoscimento è stato motivato e firmato dal Colonnello Francesco Randacio, comandante del Raggruppamento "Emilia Romagna-Toscana-Umbria-Marche" nell'ambito dell'operazione "Strade Sicure".

Flavia Pia Zaffuto con i familiari
(Flavia Pia Zaffuto con i familiari)

Anche Flavia Pia Zaffuto, prima di superare il concorso in Polizia, aveva intrapreso la carriera militare. Nell'ottobre 2024, aveva prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare a La Maddalena, in Sardegna. Insieme ad altri 223 allievi del 6° corso Volontari in Ferma Iniziale (VFI), aveva raggiunto il grado di Comune di 2ª classe Nocchiere di porto.
Successivamente, il 18 dicembre 2024, Marianna e Flavia Pia si sono ritrovate ad Alessandria, dove hanno iniziato il corso di formazione semestrale.
Il Prefetto Belfiore, il cui discorso è stato trasmesso in diretta anche nelle altre tre Scuole, ha sottolineato le grandi responsabilità che attendono i giovani poliziotti, ma anche la gratificazione di servire il proprio Paese ed essere utili agli altri. Ha esortato i neo-agenti a "fotografare la gioia che provate in questo momento, perché manifesta l'orgoglio di essere poliziotto, una donna e un uomo della Polizia di Stato, cui è affidato un compito fondamentale, quello di tutelare la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia delle istituzioni democratiche". Ha inoltre ricordato l'importanza di seguire l'esempio dei poliziotti che hanno sacrificato la propria vita al servizio dei cittadini, un sacrificio simboleggiato dai resti della "Quarto Savona Quindici" - presenti nella Scuola di Alessandria -, l'auto sulla quale persero la vita Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, agenti di scorta al giudice Falcone durante la strage di Capaci.
La Dirigente Elena Gola ha rimarcato l'enorme responsabilità che deriva dall'indossare la divisa, ricordando che da oggi gli agenti in prova saranno "tra i pochi a essere legittimati all'uso della forza". Ha citato le parole di Papa Francesco, "Il vero potere è il servizio", come monito per i giovani agenti.
Dopo la lettura della formula di giuramento da parte dei direttori delle Scuole, gli allievi hanno risposto con un forte "Lo giuro" e hanno cantato con emozione l'Inno d'Italia.
Avendo completato il ciclo di formazione di sei mesi, tutti i giovani poliziotti si preparano ora a raggiungere le sedi di servizio in tutta Italia già dalla prossima settimana, dove inizierà il loro tirocinio applicativo presso gli uffici e i reparti di assegnazione
.
       
Carmelo Arnone
21 giugno 2025
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21/06/2025

Giustizia. Fisco e Comune: accordo conciliativo grazie all'avv. Nino Caltagirone; riduzione del 90% sul debito fiscale

 

Avvocato Nino Caltagirone
Avv. Caltagirone
 

Quando un Comune si scontra con il Fisco: un caso di successo per le casse pubbliche.
Parafrasando il celebre titolo "Anche i ricchi piangono", potremmo affermare con certezza che "Anche i Comuni, enti impositori di tributi locali, possono ritrovarsi a confrontarsi con il Fisco per imposte erariali". Questa situazione, lungi dall'essere legata a fenomeni evasivi, deriva spesso da inadempienze formali degli enti locali che si traducono in problemi sostanziali e possono generare squilibri finanziari di notevole entità. Le conseguenze di tali squilibri ricadono invariabilmente sulla collettività, manifestandosi attraverso nuove tasse o una riduzione dei servizi.
Un recente episodio ha visto l'Agenzia delle Entrate e un Comune dell'Isola raggiungere un accordo conciliativo. Il Comune in questione, rappresentato e difeso dall'avvocato Nino Caltagirone, rischiava un considerevole disavanzo a causa di debiti fuori bilancio.
Il professionista, dopo un'attenta valutazione della situazione e agendo in base al principio secondo cui "Pagare le tasse è un dovere, pagare il giusto è un diritto", ha presentato un ricorso, avviando il contenzioso presso la competente Corte di Giustizia Tributaria.
L'impostazione della linea difensiva ha spinto l'Agenzia delle Entrate a riconsiderare la propria posizione e a formulare una proposta conciliativa al contribuente.
L'accordo raggiunto ha portato a una riduzione dell'originaria pretesa di circa il 90%: dagli iniziali 407.395,19 euro si è passati a soli 34.198,74 euro, una somma che potrà essere saldata in otto rate trimestrali. Un esito significativo a tutela di un diritto fondamentale.
L'avvocato Caltagirone ha sottolineato come situazioni analoghe spesso vengano "risolte" con l'introduzione di nuovi balzelli, spesso strutturali. Un esempio frequente è l'applicazione dell'addizionale comunale, un'imposta sopportata quasi esclusivamente da dipendenti e pensionati (il 90%). Questo prelievo forzoso e ingiusto, secondo Caltagirone, "conferma, ancora una volta, come i poveri pagano in rassegnato silenzio, mentre i ricchi non pagano in vergognosa protesta"
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Redazione
21
giugno 2025
     

 

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20/06/2025

Politica. On. Angelo Cambiano (M5S): "Dissalatori e ritardi; la Sicilia assetata paga l'assenza di visione"

 

On. Angelo Cambiano
On. Angelo Cambiano

"L’annuncio dell’arrivo dei minidissalatori da parte del Presidente Schifani - dichiara il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Angelo Cambiano - è l’ennesima conferma di come questa emergenza venga affrontata senza una reale programmazione. Si interviene con soluzioni tampone quando la situazione è già esplosa, senza un piano a lungo termine che garantisca un servizio idrico continuo e dignitoso per cittadini, agricoltori e imprese".
Il Parlamentare regionale, che da tempo denuncia le gravi criticità nella gestione della risorsa idrica in Sicilia, sottolinea anche come la proposta dei minidissalatori non sia affatto nuova: "Parliamoci chiaro - afferma l’on. Cambiano - già lo scorso anno, quando la crisi idrica cominciava a colpire duramente le comunità dell’agrigentino e non solo, proposi l’installazione nel territorio di Licata di mini dissalatori, evidenziando la fattibilità tecnica in tempi brevi. La proposta fu ignorata. Solo oggi si scopre che la soluzione da me proposta, bocciata per Licata, ha trovato applicazione in altri contesti territoriali. Ma la politica non si fa con gli spot, si fa con le scelte tempestive e lungimiranti".
Cambiano punta il dito anche contro l’assenza di misure straordinarie nei territori più colpiti: "A Licata, mentre si annunciano impianti altrove, la situazione peggiora di settimana in settimana: le turnazioni idriche hanno già superato i 5/6 giorni, e le famiglie si sono rassegnate a un servizio idrico che definire 'a intermittenza' è un eufemismo. Una crisi ormai strutturale che viene affrontata come fosse improvvisa".
"In Sicilia si governa da anni con la stessa logica emergenziale - aggiunge - e oggi si spaccia per successo la risposta tardiva a un disastro annunciato".
Il Deputato ricorda con amarezza anche una dichiarazione passata dell’ex assessore regionale Roberto Di Mauro: "'Non possiamo mettere un dissalatore in ogni città' - diceva tempo fa con l’aria di chi la sa lunga. Ma oggi si dimostra quanto sarebbe stato utile investire per tempo in soluzioni alternative e immediate".
Infine Cambiano ribadisce l’urgenza di un cambio di rotta: "Non possiamo accettare che nel 2025, in provincia di Agrigento, la turnazione idrica sfiori ancora i dieci giorni. È un dato che fotografa chiaramente il fallimento di chi governa questa Regione da otto anni: lo stesso centrodestra che oggi cerca di correre ai ripari in balìa delle emergenze, senza mai aver investito seriamente su manutenzione delle reti, nuovi impianti e gestione efficiente delle risorse. La Sicilia merita un sistema idrico moderno e funzionale, non interventi spot e conferenze stampa autocelebrative. Continuerò a vigilare e a portare in Aula proposte concrete per uscire da questa condizione di arretratezza che penalizza intere comunità e frena lo sviluppo economico del nostro territorio".

       
Redazione
20
giugno 2025
  

 

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19/06/2025

Culti. La Chiesa Evangelica Pentecostale "L'Eterno Nostra Giustizia" celebra i battesimi; domenica 22 giugno

 

La Chiesa Evangelica Pentecostale "L'Eterno Nostra Giustizia" celebra i battesimi
Locandina

La Chiesa Evangelica Pentecostale "L'Eterno Nostra Giustizia", situata in Piazza Umberto I a Grotte, si appresta a vivere una giornata di grande significato spirituale: domenica 22 giugno 2025 sarà luogo di una solenne cerimonia di battesimi. L'appuntamento è fissato per le ore 18.30.

La Chiesa Evangelica Pentecostale "L'Eterno Nostra Giustizia" celebra i battesimi
(Locandina)

Questa pratica riveste un'importanza fondamentale per le chiese evangeliche pentecostali, simboleggiando la pubblica professione di fede e l'inizio di una nuova esistenza in Cristo. Il battesimo per immersione, come quello che sarà amministrato a Grotte, rappresenta per i credenti un passo di ubbidienza alla chiamata di Gesù, rievocando la morte al peccato e la risurrezione a una vita rinnovata nello Spirito Santo.
Non si tratta di un semplice rito, ma di un'esperienza che segna un punto di svolta spirituale, radicato nella convinzione biblica che "Chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato", come espresso nel Vangelo di Marco (Mc 16,16).
La celebrazione sarà guidata dal Pastore Giuseppe Infantino, guida della chiesa evangelica locale. Il Pastore Infantino, con un percorso di vita e ministero profondamente dedicati alla fede, è una guida spirituale riconosciuta sia dalla comunità di Comitini che da quella di Grotte. Il suo impegno pastorale si traduce in un costante accompagnamento dei fedeli nel loro cammino di fede e nella diffusione del messaggio evangelico, ponendo l'accento sulla vita nuova che si manifesta attraverso la fede in Gesù e la potenza dello Spirito Santo. La sua presenza garantisce un momento di insegnamento e ispirazione per tutti i partecipanti.
La comunità invita chiunque desideri assistere o approfondire il significato di questa pratica a unirsi a loro per condividere questo momento di fede e gioia.

       
Redazione
19 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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19/06/2025

Iniziative. Caltavuturo celebra San Calogero con un ricco calendario di manifestazioni; dal 30 giugno al 6 luglio

 

Caltavuturo celebra San Calogero con un ricco calendario di manifestazioni; dal 4 al 6 luglio
Manifesto

Programma completo
Programma

Si terranno a Caltavuturo (in provincia di Palermo) una serie di manifestazioni dedicate a San Calogero, figura di "uomo eremita tra gli uomini". L’iniziativa principale, incentrata sulla una presentazione di scultura e una mostra, si terrà presso il Museo “Don G. Guarnieri” in Piazza S. Francesco, venerdì 4 luglio 2025, con inizio alle ore 16.00.

Caltavuturo celebra San Calogero con un ricco calendario di manifestazioni; dal 4 al 6 luglio
(Manifesto)

Il programma prevede una serie di interventi e momenti di approfondimento.
I saluti istituzionali saranno a cura del prof. Salvatore Di Carlo, Sindaco del Comune di Caltavuturo. Poi il dott. Calogero Castellana, Governatore della Confraternita “San Calogero”, esporrà i "Progetti della Confraternita"; di seguito il prof. Calogero Frenda, studioso e ricercatore, tratterà il tema “Festa, pane, viaggiu. Sguardo ai pellegrinaggi calogeriani in Sicilia”.
Il dott. Filippo Vitello, Presidente della Pro Loco "Herbessus" di Grotte e Consigliere Nazionale UNPLI, offrirà un contributo dal titolo "Il popolo di San Calogero".
La manifestazione vedrà anche la partecipazione della pittrice Gloria Vernengo, artista, che interverrà sull'argomento “Rappresentazione identitaria e nazionale”.
L'arch. Antonino Granata, Presidente Pro loco "Phiale aurea", illustrerà la "Scoperta dell’immagine storica di Caltavuturo".
Il prof. Luigi Montana, Redattore Atlante BB.CC. Caltavuturo, presenterà l'"Enciclopedia comunitaria", mentre l'on. Domenico Giannolo, ideatore dell'Atlante BB.CC. Caltavuturo, approfondirà il "Patrimonio di Caltavuturo".
Il cav. Stefano Guggino, Presidente Sicilia Antica Temini Imerese, tratterà il tema "Ruolo di Sicilia Antica", mentre il geom. Calogero Andolina, tecnico progettista, descriverà il "Progetto Statua San Calogero".
L'artista Luigi Aricò condividerà il suo pensiero su "San Calogero per i Caltavuturesi" ed il prof. Domenico Monteforte, pittore e critico d'arte, proporrà "Riflessioni inerenti le opere presentate".
Il prof. Luciano Geloso, gallerista e critico d'arte, affronterà il tema "Arte e religione a confronto".
Il dott. Carlo Di Motta, Resposabile Libri Editoriale Mondadori, concluderà la prima parte con "Analisi e Prospettive identità ed arte".
La giornata di venerdì 4 luglio proseguirà con ulteriori momenti significativi:
- alle ore 17.15, la Scalinata Roberto Sottile ospiterà i "Proverbi per l'amico Roberto Sottile";
- alle ore 17.30 è prevista l'inaugurazione della Mostra Pittorica "Il Popolo di San Calogero" dell'artista Gloria Vernengo;
- alle ore 18.00 si terrà un "Viaggiu a San Caloriu extra-moenia" - Pellegrinaggio a Terravecchia;
- infine alle ore 18.30, a Mannari, si terrà l’inaugurazione e benedizione della scultura, opera d'arte “San Calogero” del Maestro Luigi Aricò.
Ma le iniziative di Caltavuturo in occasione della festa di San Calogero continuano (vedi il programma completo).
Sempre venerdì 4 luglio, con il titolo “Sagra e vie del pane 2025”, alle ore 10.00 si terrà il laboratorio “Fratello Sole” sui pani votivi realizzato dalle signore custodi dei pani votivi.
Per sabato 5 luglio il programma prevede:
alle ore 17.30, sfilata per le vie cittadine dei gruppi folk di Caltavuturo, Casteltermini, Mistretta e Petralia Soprana (Raffo);
alle ore 18.30, nella Piazzetta San Calogero, santa Messa presieduta dal parroco di Caltavuturo don Saverio Martina; a seguire “Sagra e Vie del Pane” con i pani votivi dei Comuni siciliani ed i Pupi di pane di Campofranco;
alle ore 22.00, presso l’anfiteatro comunale, spettacolo dei gruppi folk di Caltavuturo, Casteltermini, Mistretta e Petralia Soprana (Raffo).
Le manifestazioni si concluderanno nella giornata di domenica 6 luglio, con il seguente programma:
alle ore 10.00, giro per le vie del paese dei tamburinari “I Marinisi” di porto Empedocle”;
alle ore 15.00, nella Piazzetta San Calogero, visita al museo della Confraternita “San Calogero”, esibizione del gruppo “I Marinisi” di porto Empedocle;
alle ore 16.00, giro per le vie del paese dei tamburinari “I Marinisi” di porto Empedocle”;
alle ore 18.00, processione della statua di San Calogero.
Questa iniziativa culturale è certamente un'occasione importante per la comunità di Caltavuturo e per tutti coloro che desiderano approfondire la figura di San Calogero e il suo legame con il territorio.

       
Carmelo Arnone
19 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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19/06/2025

Agrigento. Omaggio a Pirandello: 9^ edizione di "Caddi come una lucciola", al Piazzale Caos

 

9^ edizione di "Caddi come una lucciola"
Locandina

Agrigento sta per celebrare il 158° anniversario della nascita del celebre scrittore Luigi Pirandello. La manifestazione, giunta alla sua nona edizione e intitolata "Caddi come una lucciola", si svolgerà presso l'Anfiteatro "Luigi Pirandello" di Piazzale Caos. L'inizio è fissato per sabato 28 giugno 2023, alle ore 03.00 antimeridiane.

9^ edizione di "Caddi come una lucciola"
(Locandina)

La locandina ripropone un suggestivo frammento dello stesso Pirandello: "... una notte di giugno Caddi come una lucciola sotto un gran pino solitario in una campagna di olivi saraceni affacciata agli orli di un altopiano di argille azzurre sul mare africano".
Tra gli enti e le associazioni che sostengono questa iniziativa si annoverano la Regione Siciliana, il Libero Consorzio Comunale di Agrigento, il Comune di Agrigento, il Comune di Porto Empedocle e l'Associazione Culturale "Il Cerchio".

       
Redazione
19 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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19/06/2025

Comune. Convocato il Consiglio comunale in seduta ordinaria per lunedì 23 giugno alle ore 18.00

 

Aula consiliare "Antonio Lauricella"
Aula consiliare

L'adunanza del prossimo Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta ordinaria presso la sala consiliare del Comune di Grotte, su determinazione del presidente Angelo Carlisi, è stata fissata per lunedì 23 giugno, alle ore 18.00.   

Verrà discusso il seguente ordine del giorno:

1) nomina scrutatori, lettura e approvazione verbali seduta precedente;

2) Presa d’atto della Relazione annuale del Sindaco sullo stato di attuazione del programma ai sensi dell’art.17 L.R. n.7 del 26/08/92 come modificato dalla L.R. n.3 del 31/01/2024.

3) Presa atto valutazione dell’assenza della necessità di revisione infra-periodo del Piano Economico Finanziario PEF MTR-2 per il periodo 2024-2025 relativamente all’anno 2025. Approvazione tariffe TARI 2025.

4) Approvazione del Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.).

5) Approvazione Piano Comunale Amianto” ai sensi della L.R. n.10 del 29/04/2017.

6) Piano di lottizzazione "CHISIELLA" sull'area sita nella Contrada Chisiella nella via Delle Mimose.

7) Proposta di deliberazione di Consiglio Comunale: “Revisione biennale della pianta organica delle farmacie del Comune di Grotte (2024) - conferma”.

In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il giorno successivo, sempre alla stessa ora
. 
  

Redazione
19 giugno 2025    
  

 

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18/06/2025

Aragona. Quarta edizione dell'Infiorata, per la solennità del Corpus Domini

 

Quarta edizione dell'Infiorata, per la solennità del Corpus Domini
Infiorata

Domenica 22 giugno, le vie di Aragona si trasformeranno in un tappeto di colori e profumi per la quarta edizione della tradizionale Infiorata, in occasione della solennità del Corpus Domini. Un appuntamento atteso che, anche quest'anno, vedrà il paese vestirsi a festa grazie all'impegno di numerosi volontari.

Quarta edizione dell'Infiorata, per la solennità del Corpus Domini
(Opera realizzata nelle scorse edizioni)

Le opere d'arte effimere, realizzate con maestria e dedizione, riprodurranno scene della vita di Gesù e iconografie cristiane. Non solo fiori freschi ma anche riso, grano, caffè, piume, sabbia, erbe aromatiche e delicati fiori di carta fatti a mano daranno vita a pannelli di straordinaria bellezza.
Le zone interessate da questa esposizione artistica saranno diverse: la gradinata della Chiesa Madre e la piazza antistante, Via Alberto Mario e le sue traverse, e un lungo tratto di Via Garibaldi, tutti punti toccati dalla processione del Corpus Domini.
Questa celebrazione assume un significato religioso e sociale per la comunità di Aragona. Attraverso l'arte floreale si esprime la fede nel sacramento dell'Eucaristia, creando al contempo spazi di bellezza che, come sottolineato dagli organizzatori, sono manifestazione e via per condurre a Dio.
Un grande lavoro preparatorio ha coinvolto, con entusiasmo, tantissimi volontari delle parrocchie del centro storico di Aragona. Le famiglie di Via Alberto Mario, l'Associazione Settimana Santa Aragonese e il Comitato feste della Madonna del Rosario hanno dedicato giorni interi alla preparazione, spinti dal successo e dall'apprezzamento riscossi negli anni passati sia dai residenti che dai numerosi visitatori provenienti dai paesi limitrofi.
Le opere esposte nell’infiorata saranno visibili sin dalle prime luci dell'alba di domenica 22 giugno e potranno essere ammirate per tutta la giornata, fino al termine della processione serale.

       
Redazione
18 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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18/06/2025

Sport. In partenza il "Summer Camp" dell'ASD "Pan Sagittarius"; dal 23 giugno al 10 agosto

 

"Summer Camp" dell'ASD "Pan Sagittarius"
Locandina

È in partenza la quarta edizione di “Summer Camp”, un’iniziativa sportiva dedicata ai giovani talenti del calcio locale. Dal 23 giugno al 10 agosto il campo di calcetto comunale di Via Francesco Ingrao sarà la sede di un torneo di calcio a 5, pensato per bambini e ragazzi nati tra il 2012 e il 2018 (ovvero dai 5 ai 13 anni). Le partite si disputeranno ogni lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 19.00 alle 22.00.

"Summer Camp" dell'ASD "Pan Sagittarius"
(Locandina)

L'organizzazione di questa manifestazione è curata dall'ASD Pan Sagittarius, una realtà sportiva impegnata nella promozione dell'attività fisica e dei valori dello sport tra i più giovani. A guidare i giovani partecipanti in questa avventura sportiva ci saranno Peppe Castiglione e Luca Cirino.
Peppe Castiglione, il cui nome è sinonimo di calcio a Grotte e non solo, metterà a disposizione la sua lunga e consolidata carriera di calciatore. La sua esperienza sul campo e la profonda conoscenza del gioco saranno un valore aggiunto per i ragazzi, che potranno apprendere tecniche e strategie (è possibile contattarlo al 3398771180).
Accanto a lui il giovane allenatore Luca Cirino, che dimostra un impegno notevole e una grande passione per la crescita sportiva dei ragazzi. La sua energia e la sua capacità di motivare saranno fondamentali per creare un ambiente stimolante e positivo (per chiamare Luca, 3336145448).
La manifestazione, giunta alla quarta edizione nel 2025, gode del patrocinio del Comune di Grotte e si avvale del supporto del Centro Sportivo Educativo Nazionale (CSEN) Agrigento.
Questo consolidato sodalizio tra enti locali e associazioni sportive garantisce la buona riuscita dell'iniziativa, offrendo ai giovani atleti un'opportunità unica di praticare sport, fare nuove amicizie e vivere un'estate all'insegna del movimento e della gioia.

       
Carmelo Arnone
18 giugno 2025
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18/06/2025

Attività. 19^ Rassegna Internazionale Biodivino 2025; premiazione venerdì 20 giugno

 

19^ Rassegna Internazionale Biodivino 2025
Manifesto

In un momento particolare per l'agricoltura biologica italiana, Agrigento ospita un'iniziativa dedicata ai vini biodinamici. La 19ª Rassegna Internazionale BiodiVino 2025 culminerà con una cerimonia di premiazione che metterà in risalto le eccellenze del settore vitivinicolo biologico. La serata si terrà venerdì 20 giugno, alle ore 19.00, presso la Sala conferenze della Biblioteca Franco La Rocca, in Piazzale Aldo Moro, 3, ad Agrigento. La scelta della città, Capitale della Cultura, sottolinea l'importanza di un'agricoltura sostenibile e rispettosa dell'ambiente.

19^ Rassegna Internazionale Biodivino 2025
(Manifesto)

Il programma della serata prevede alle ore 19.00 l'accoglienza dei partecipanti, seguita dai saluti delle autorità, tra cui il Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè. Sarà Lillo Alaimo Di Loro, Presidente di Italia Bio, a introdurre i lavori e a moderare la discussione.
Alle 19.30 si terrà la consegna degli attestati e i riconoscimenti alle cantine vincitrici della rassegna. Seguiranno brevi comunicazioni da parte di illustri figure del settore, tra cui Rosario Di Lorenzo, Presidente dell'Accademia Italiana del Vino e della Vite; l'enologo Giovanni Giardina, Curatore Scientifico BiodiVino; e Pino Accardi, Ispettore Provinciale Agricoltura Agrigento. Durante la serata si rifletterà sulle sfide e i pericoli che oggi minacciano l'agricoltura biologica, il sistema rurale e l'umanità.
Alle ore 20.00 i partecipanti avranno l'opportunità di degustare i vini vincitori della rassegna BiodiVino 2025, grazie a un banco di assaggio curato dall'Enologo Gianni Giardina. La serata si concluderà alle 20.30 con un "bio rinfresco", per un ulteriore momento di convivialità.

       
Redazione
18 giugno 2025
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18/06/2025

Pittura. L'arte di Antonio Pilato illumina Oppido Mamertina; "Gli angeli della speranza" in dono al Museo diocesano

 

L'arte di Antonio Pilato illumina Oppido Mamertina; "Gli angeli della speranza" in dono al Museo diocesano
Manifesto

Gli angeli della speranza
Gli angeli della speranza

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Il Museo Diocesano di Oppido-Palmi si arricchisce di un'importante donazione permanente: la tela "Gli angeli della speranza", opera dell'artista, filosofo e pedagogista Antonio Pilato. L'annuncio è avvenuto lo scorso sabato 7 giugno 2025, in occasione dell'inaugurazione della mostra di arte contemporanea "Abbracci nel silenzio: Parole non dette!", evento finale della "Lunga Notte delle Chiese", giunta quest'anno alla sua decima edizione.

L'arte di Antonio Pilato illumina Oppido Mamertina; "Gli angeli della speranza" in dono al Museo diocesano
(Manifesto)

L'opera di Pilato, un acrilico su tela di 100x100 cm, è stata donata in permanenza al museo, aggiungendosi al patrimonio artistico della diocesi. La cerimonia ufficiale si è svolta nel contesto di una collettiva che ha visto esposte 37 opere di artisti invitati dall'Associazione Culturale Casa Dante di Firenze, con l'organizzazione curata da Paolo Martino e Maria Teresa Casella del MuDOP.
L'inaugurazione, svoltasi alle ore 16.00, ha richiamato numerose personalità:
- Valentina Tebala, storica dell'arte della Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Reggio Calabria-Vibo Valentia, che ha sottolineato l'importanza della valorizzazione del patrimonio artistico locale;
- Lucia Lojacono, storica dell'arte e direttrice del Museo Diocesano "A. Sorrentino" di Reggio Calabria, la quale ha evidenziato il ruolo cruciale dei musei nel dialogo culturale;
- S.E. Monsignor Giuseppe Alberti, Vescovo della Diocesi Oppido M.-Palmi, che ha concluso l'evento con un significativo intervento.
I saluti istituzionali sono stati portati da Francesco Calarco per il "Circolo artisti Casa di Dante Firenze", Giuseppe Morizzi, Sindaco di Oppido Mamertina, e Giuseppe Mantella dell'Ufficio BCCE Locri-Gerace.
La giornata si è conclusa con un momento musicale, grazie agli intermezzi della Junior Band "Giuseppe Rechichi", diretta dal Maestro Stefano Calderone, che ha animato la Piazza del Duomo di Oppido Mamertina.
Antonio Pilato è una figura eclettica nel panorama culturale contemporaneo italiano. Nato a Grotte, ha sviluppato la sua formazione e carriera tra Milano e la sua terra d'origine. Nel campo accademico, Pilato è docente di Filosofia e Scienze dell'Educazione (ora in quiescenza), un ruolo che lo porta a esplorare tematiche profonde legate all'esistenza e alla società, influenzando anche la sua produzione artistica. Come artista Pilato ha un linguaggio pittorico distintivo, definito come "la voce del sentimento". Le sue opere sono caratterizzate da linee, colori e forme calligrafiche liberamente e emotivamente concepite, che si estendono oltre i limiti fisici della tela. La sua pittura è spesso intrisa di simbolismo, con immagini che, pur variando nello spazio e nei colori luminosi, rappresentano idee profonde e introspettive. Le sue opere spesso affrontano il dramma dell'esistenza dei più deboli, con una particolare attenzione alla figura femminile, che per lui incarna l'umanità in generale e la bellezza armoniosa.
La sua carriera artistica vanta diverse mostre personali e collettive in importanti sedi, tra cui il Circolo della Stampa di Palazzo Serbelloni a Milano, il Complesso Monumentale Guglielmo II a Monreale, la Galleria Roma a Siracusa, e una partecipazione alla 54^ Biennale di Venezia. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e le sue opere sono state recensite da critici d'arte di rilievo. Attualmente vive e lavora a Milano, continuando la sua attività di pittore.

       
Carmelo Arnone
18 giugno 2025
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18/06/2025

Sport. Torneo di Calcio a 5 dell'Associazione "Muoviti Grotte"; aperte le iscrizioni

 

Torneo di Calcio a 5 dell'Associazione "Muoviti Grotte"; aperte le iscrizioni
Locandina

L'Associazione "Muoviti Grotte" ha annunciato l'organizzazione del "Torneo di Calcio a 5 - Mondiale per Club", un'iniziativa calcistica che si propone di portare l'adrenalina del calcio internazionale direttamente nel campetto comunale.

Torneo di Calcio a 5 dell'Associazione "Muoviti Grotte"; aperte le iscrizioni
(Locandina)

Dal 30 giugno al 21 luglio le squadre partecipanti avranno l'opportunità di calarsi nei panni dei più grandi club mondiali, gareggiando in un format che riprende le fasi a gironi e le eliminazioni dirette tipiche delle competizioni internazionali. Ogni formazione, composta da un massimo di otto giocatori, riceverà in omaggio un kit di magliette personalizzate per il torneo.
L'iniziativa è frutto dell'impegno di un team organizzativo composto da Alfonso Aquilina, Piero Arnone, Santino Alaimo e Dario Giammusso, e gode del patrocinio del Comune di Grotte. Sponsor ufficiale della manifestazione è la Farmacia Santa Venera, che ha voluto supportare questa iniziativa sportiva.
Le iscrizioni sono già aperte, ma si consiglia di affrettarsi: i posti sono limitati per garantire la migliore riuscita del torneo.
Per maggiori informazioni e per iscriversi, è possibile contattare gli organizzatori direttamente tramite messaggio privato (clicca qui) o ai numeri di telefono di Alfonso (329 2616118) e Piero (320 9089291).

       
Carmelo Arnone
18 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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17/06/2025

Ambiente. Allerta Meteo Gialla in Sicilia: attesi temporali e fenomeni intensi

 

Allerta Meteo Gialla in Sicilia: attesi temporali e fenomeni intensi
Allerta Meteo

La Sicilia si prepara ad affrontare una fase di maltempo significativo. A partire dalla tarda serata di oggi, martedì 17 giugno, e per le successive 18-24 ore, l'isola sarà interessata da precipitazioni sparse, con un carattere prevalentemente temporalesco. L'allerta gialla è stata diramata, in particolare per i settori centro-settentrionali della regione.

Allerta Meteo Gialla in Sicilia: attesi temporali e fenomeni intensi
(Allerta Meteo Gialla)

Secondo le previsioni, le piogge più intense sono attese a partire dalle ore 14:00 di domani, mercoledì 18 giugno. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica con fulmini, locali grandinate e forti raffiche di vento.
La mappa allegata mostra le aree maggiormente a rischio. Le zone contrassegnate con le lettere A, B, C, D, E, F, G, H, I indicano i settori dove sono previsti rovesci o temporali, estendendosi su tutta l'isola. Le icone con il simbolo di un fulmine evidenziano le province dove l'attività temporalesca sarà marcata.
Il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza ha invitato la cittadinanza alla massima cautela, raccomandando di adottare tutte le precauzioni necessarie per affrontare le avverse condizioni meteorologiche. Si consiglia di limitare gli spostamenti non essenziali e di prestare attenzione a possibili disagi alla circolazione e a situazioni di pericolo legate a raffiche di vento o smottamenti. Le autorità locali monitoreranno costantemente l'evolversi della situazione.

       
Redazione
17 giugno 2025
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17/06/2025

Sport. Salvatore Busuito conquista per la seconda volta il Titolo europeo di Benchpress a Biella

 

Salvatore Busuito conquista per la seconda volta il Titolo europeo di Benchpress
Premiazione

Campionato Europeo World Powerlifting AICS
Locandina

Il Campionato Europeo World Powerlifting AICS, svoltosi sabato 14 e domenica 15 giugno 2025 presso la Palestra "Fitness For Life" di Ponderano, in provincia di Biella, ha visto un’ottima performance dell'atleta grottese Salvatore Busuito.

Salvatore Busuito conquista per la seconda volta il Titolo europeo di Benchpress
(Programma)

Nella giornata di sabato 14 giugno, Busuito ha dominato la disciplina della Benchpress (panca piana), assicurandosi il primo posto e, per la seconda volta nella sua carriera, il titolo di campione europeo. Un successo che bissa la vittoria già ottenuta nel 2022 durante i campionati disputati a Riva del Garda, confermando la sua prestazione a livello internazionale in questa specialità.
Visibilmente soddisfatto, Busuito ha espresso felicità per il risultato raggiunto: “Primo posto nella benchpress a livello internazionale, sono soddisfattissimo di me stesso, insieme al mio coach Francesco Mirenda”.
L'atleta ha inoltre voluto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell'evento: “Ringrazio di cuore gli organizzatori, gli ufficiali di gara, gli atleti ed i collaboratori che per due giorni hanno contribuito al successo del campionato europeo World Powerlifting AICS”.
La manifestazione di Ponderano ha richiamato numerosi atleti e appassionati, interessati agli eventi di powerlifting.

       
Carmelo Arnone
17 giugno 2025
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17/06/2025

Iniziative. L'Associazione "Muoviti Grotte" cerca giovani per un'estate all'insegna di sport e divertimento

 

L'Associazione "Muoviti Grotte" cerca giovani per un'estate all'insegna di sport e divertimento
Invito

L'Associazione "Muoviti Grotte" si prepara a riaccendere i motori dell'intrattenimento e dello sport, promettendo un'Estate 2025 ancora più ricca di eventi e divertimento per tutte le età. Dopo il successo dello scorso anno, che ha visto l'organizzazione di tornei di triathlon, una suggestiva notte bianca, appassionanti sfide di volley in Piazza Marconi e un dinamico torneo di calcio-tennis, l'associazione è pronta a superare se stessa. Decine di atleti e centinaia di persone, tra appassionati, curiosi e semplici cittadini in cerca di serate spensierate, hanno animato l'estate 2024, confermando il ruolo centrale di "Muoviti Grotte" nel panorama degli appuntamenti locali.

L'Associazione "Muoviti Grotte" cerca giovani per un'estate all'insegna di sport e divertimento
(Invito)

"Siamo pronti a ripartire alla grande!", ha dichiarato Alfonso Aquilina, portavoce dell'associazione, sottolineando l'entusiasmo con cui si sta lavorando per definire il palinsesto estivo. Musica, sport e intrattenimento saranno gli ingredienti principali di un'offerta pensata per coinvolgere adulti e bambini. "Stiamo lavorando affinché l’Estate 2025 sia ancora più coinvolgente" ha aggiunto, invitando tutti a "rimanere sintonizzati… qualcosa di speciale sta per arrivare!".
In vista di una programmazione ambiziosa, "Muoviti Grotte" lancia un appello alla comunità: "Vuoi vivere l’estate da protagonista?".
L'associazione è infatti alla ricerca di giovani, ragazze e ragazzi "pieni di entusiasmo", desiderosi di entrare a far parte dello staff organizzativo dell'edizione 2025. Un'opportunità unica per chi ama stare a contatto con le persone, è proattivo nell'aiutare e nell'animare, o semplicemente desidera "dare una mano" per la buona riuscita degli eventi.
Questa iniziativa è senza dubbio un modo per contribuire attivamente alla vita della comunità e vivere un'esperienza estiva indimenticabile dietro le quinte degli eventi più attesi.
Per entrare a far parte del team e scoprire tutti i dettagli, l'associazione invita gli interessati a scrivere in "direct" (clicca qui) attraverso i propri canali di comunicazione social.

       
Carmelo Arnone
17 giugno 2025
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17/06/2025

Iniziative. Realmonte si prepara alla IV Edizione del Premio Letterario "Scala dei Turchi - Dina Rossiello"

 

Realmonte si prepara alla IV Edizione del Premio Letterario "Scala dei Turchi - Dina Rossiello"
Presentazione

Sabato scorso, 14 giugno 2025, l'aula consiliare del Comune di Realmonte ha ospitato la presentazione della 4^ edizione del Premio Letterario “Scala dei Turchi - Dina Rossiello”; un momento di promozione culturale e sociale del territorio.

Annuncio della IV Edizione del Premio Letterario "Scala dei Turchi - Dina Rossiello"
(Annuncio della IV Edizione del Premio Letterario "Scala dei Turchi - Dina Rossiello")

Alla cerimonia hanno partecipato: Pascal Schembri, direttore artistico e ideatore del Premio, la cui visione ha dato vita a questa iniziativa; Gilberto Marchese Ragona, Vicario Capo di Gabinetto dell'Assessore regionale dei Beni Culturali, a testimonianza del sostegno istituzionale; Alessandro Mallia, Sindaco di Realmonte, orgoglioso padrone di casa; e Melissa Arcuri, Presidente del Consiglio comunale. Tra il pubblico erano presenti anche i collaboratori dell'Associazione "Casa del Libro", strenui sostenitori delle iniziative di Pascal Schembri.
Nel suo intervento, Gilberto Marchese Ragona ha posto l'accento sull'impegno dell'Assessorato regionale dei Beni Culturali nel forgiare una visione della cultura che sia intrinsecamente inclusiva, con l'obiettivo di elevare la cultura a elemento propulsore della crescita economica e sociale di Realmonte. Ha inoltre anticipato l'introduzione di una programmazione annuale di eventi, volta a garantire la massima visibilità e un'adeguata promozione a ciascuna iniziativa, con l'intento di massimizzare la partecipazione di pubblico, attrarre turisti e visitatori e valorizzare le realtà locali, esaltandone l'autenticità e la capacità di tramandare storia e tradizioni.
Pascal Schembri ha sottolineato l'importanza del Premio non solo come vetrina letteraria, ma anche come toccante celebrazione del valore della memoria. Ha ricordato l'ispiratrice del Premio, sua moglie Dina Rossiello, e l'allora Presidente del Consiglio comunale Felice Vaccaro, figura chiave che lo spinse e lo sostenne nella creazione della prima edizione.
Il sindaco Alessandro Mallia ha espresso profonda gratitudine a Pascal Schembri, definendolo una "punta di diamante" per Realmonte. Ha manifestato il suo orgoglio per un Premio che pone al centro la città, celebre in tutto il mondo per la spettacolare Scala dei Turchi e le sue ineguagliabili bellezze naturali. Il Sindaco ha inoltre ribadito l'impegno dell'intera amministrazione nel sostenere la cultura, vista come veicolo di progresso sociale, dialogo costruttivo e promotrice di valori fondamentali.
Infine Melissa Arcuri, Presidente del Consiglio Comunale, ha evidenziato come l'evento, in particolare attraverso la sezione dedicata agli scrittori emergenti, invii un messaggio di incoraggiamento e coinvolgimento alle nuove generazioni. Un'iniziativa che esalta le capacità creative e letterarie dei giovani, stimolando un profondo senso di appartenenza in ogni cittadino di Realmonte.
L'attesa serata finale del Premio è fissata per venerdì 11 luglio alle ore 19.00, nel sito archeologico di Villa Romana di Realmonte, gentilmente concessa dal Parco Archeologico e Paesaggistico Valle dei Templi di Agrigento, diretto da Roberto Sciarratta.

       
Redazione
17 giugno 2025
  

 

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17/06/2025

Calcio. Akragas Under 16: Michele Cirino e il 2° posto alla finale regionale

 

Michele Cirino
Michele Cirino

Akragas Under 16
Akragas Under 16

Ancora una volta il giovane grottese Michele Cirino ha dimostrato le sue notevoli doti atletiche, giocando nella formazione Under 16 della Società Sportiva Akragas sino alla finale del campionato regionale. Sebbene la squadra della Città dei Templi non sia riuscita a conquistare il titolo, piazzandosi al secondo posto dopo una combattuta finale persa contro il "Terzo Tempo Scuola Calcio Élite" di Palermo, la performance di Cirino e dei suoi compagni merita un plauso.

Akragas Under 16
(Akragas Under 16)

Michele Cirino, promessa del calcio locale, ha confermato le sue capacità in mezzo al campo, sotto la guida attenta degli allenatori Emiliano Bellavia e Dino De Rosa. La sua presenza è stata importante per il percorso dell'Akragas, che ha mostrato impegno e passione in ogni fase del torneo.
Prima di vestire la maglia biancazzurra dell'Akragas, Cirino ha affinato le sue abilità a Grotte, dove ha beneficiato dei preziosi insegnamenti di un team di "mister" d'eccezione: Antonio Pillitteri, Luca Cirino, Salvatore Baldo, Armando Tirone e Peppe Castiglione. Questa solida base formativa ha contribuito a forgiare il calciatore che è un atleta generoso con un’ottima visione di gioco.
Nonostante la delusione della sconfitta in finale, l'intera squadra dell'Akragas Under 16 ha rappresentato con onore i colori della città di Agrigento.
La formazione che ha disputato l'incontro decisivo era composta da Di Girolamo, Taibi, Fiore, Aruta, Motisi, Cipolla, Pagliarello, Nobile, Salvi, Alcozer e Pellitteri. A disposizione, pronti a subentrare, c'erano Troia, Girgenti, Puma, Gaglio, Diakitè, Fiore e, naturalmente, il nostro Michele Cirino.
Questo risultato, pur non essendo una vittoria, testimonia il grande lavoro svolto dalla SSD Akragas nel settore giovanile e, in particolare, le doti di un atleta come Michele Cirino, destinato a far parlare di sé nel panorama calcistico.

       
Carmelo Arnone
17 giugno 2025
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17/06/2025

Sport. A Grotte il Torneo di Calcio a 5 "Libertas": 8 squadre e grande entusiasmo in campo

 

Torneo di Calcio a 5 "Libertas": 8 squadre e grande entusiasmo in campo
Programma

È in pieno svolgimento a Grotte il "Torneo di Calcio a 5", un appuntamento giovanile che sta animando il campetto comunale in erba sintetica di Via Francesco Ingrao. L'iniziativa, dedicata ai giovani calciatori nati tra il 2007 e il 2010, è frutto di una proficua collaborazione tra il Centro Sportivo Nazionale "Libertas" e l'Associazione Sportiva Dilettantistica "New Star" di Grotte, con il patrocinio dell’Assessorato allo Sport del Comune di Grotte.

Torneo di Calcio a 5 "Libertas": 8 squadre e grande entusiasmo in campo
(Programma)

Il torneo, che ha preso il via lo scorso giovedì 12 giugno, coinvolge otto formazioni provenienti dai comuni di Grotte, Racalmuto, Milena e Aragona. La regia organizzativa è affidata al Centro Sportivo Nazionale "Libertas", guidato dal presidente Salvatore Rizzo, e all'ASD "New Star" di Grotte, presieduta da Alfonsina Carlisi. La sinergia tra queste realtà ha permesso di allestire un calendario ricco di appuntamenti.
Le squadre sono state divise in due gironi eliminatori, il Girone A e il Girone B, che hanno già visto disputare diverse gare emozionanti.
Conclusa la fase a gironi, l'attenzione si sposterà sulle semifinali, in programma per il 24 giugno, che decreteranno le finaliste.
Il culmine del torneo è atteso per giovedì 26 giugno, con le due gare che assegneranno i piazzamenti finali: alle ore 20.00 la finale per il 3° e 4° posto; alle ore 21.00 l’attesa finale per il 1° e 2° posto.
Il torneo è coordinato dal responsabile tecnico Salvatore Rizzo con la collaborazione dell'Assessore allo Sport Annamaria Todaro.
Il sindaco Alfonso Provvidenza ha espresso il suo plauso per l'iniziativa, sottolineando l'importanza di promuovere lo sport giovanile e l'aggregazione sul territorio.
Gli organizzatori invitano la cittadinanza a partecipare numerosa per sostenere i giovani atleti e godere dello spettacolo offerto dalle partite.

       
Carmelo Arnone
17 giugno 2025
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16/06/2025

Comune. "Un siciliano a Ginevra": Tommaso Riccardo Castiglione; incontro il 20 giugno in biblioteca

 

"Un siciliano a Ginevra": Tommaso Riccardo Castiglione
Locandina

L'Amministrazione comunale di Grotte, in collaborazione con il prof. Angelo Buscaglia, ha organizzato un incontro dal titolo "Un siciliano a Ginevra" per rievocare e onorare la figura del prof. Tommaso Riccardo Castiglione. L'iniziativa si terrà venerdì 20 giugno 2025, alle ore 18.30, presso la Biblioteca comunale di Grotte.

"Un siciliano a Ginevra": Tommaso Riccardo Castiglione
(Locandina)

La serata si aprirà con i saluti istituzionali, che saranno portati dal sindaco Alfonso Provvidenza e dall'assessore alla Biblioteca e Archivio Storico Gianni Lombardo.
Successivamente interverranno: Salvatore Cardinale (Presidente emerito della Corte d’Appello di Caltanissetta), Diego Guadagnino (Scrittore), Fiore Castiglione (figlia del compianto prof. Tommaso Riccardo Castiglione). Alcune letture saranno curate da Evelyn Castellaci, Giorgia Castronovo e Tania Garifì.
La serata sarà arricchita da interventi musicali a cura di Alessio Pasaro mentre la conduzione della manifestazione sarà affidata a Maria Giuseppina Terrasi.
L’iniziativa è realizzata con la collaborazione della Proloco “Herbessus” di Grotte.
Tommaso Riccardo Castiglione nacque il 15 febbraio 1901. Nel 1925 conseguì la laurea in teologia presso la Facoltà valdese di Teologia di Roma, e nel 1926 la laurea in Lettere e Filosofia presso l'Università di Firenze (dove fu allievo di Gaetano Salvemini e compagno di Carlo e Nello Rosselli). Ha insegnato lingua e letteratura italiana a Ginevra dal 1934 come libero docente. Nel 1962, è stato nominato professore ordinario. È stato anche giornalista e scrittore; in questa veste ha dedicato numerosi studi a figure del Rifugio protestante italiano a Ginevra e alle relazioni tra Ginevra e l'Italia. È deceduto il 2 dicembre 1973.

       
Carmelo Arnone
16 giugno 2025
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16/06/2025

Volontariato. AVIS Comunale di Grotte: un appello alla solidarietà

 

AVIS Comunale di Grotte: un appello alla solidarietà
Locandina

L'AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) Comunale di Grotte ODV lancia un accorato appello alla cittadinanza, invitando tutti a sostenere le proprie attività vitali attraverso diverse forme di generosità. La locandina diffusa dall'associazione evidenzia con chiarezza le molteplici modalità con cui è possibile contribuire a questa nobile causa, sottolineando l'impegno costante dell'AVIS nel garantire un'adeguata disponibilità di sangue per le necessità sanitarie.

AVIS Comunale di Grotte: un appello alla solidarietà
(Locandina)

Al centro dell'attività dell'AVIS vi è, naturalmente, la donazione di sangue. Un gesto semplice, ma di valore inestimabile, capace di salvare vite umane.
L'associazione invita caldamente i cittadini a "Donare il sangue", ricordando che ogni singola sacca è un prezioso contributo alla salute e al benessere della collettività.
L'impegno dell'AVIS non si limita alla raccolta di sangue. L'associazione sottolinea anche l'importanza del volontariato, invitando a "Donare il tempo e diventa volontario". Diventare un socio volontario significa dedicare parte del proprio tempo ed energie a supporto delle attività organizzative, di sensibilizzazione e di promozione dell'AVIS, contribuendo attivamente alla diffusione della cultura della donazione e al buon funzionamento dell'associazione.
Un'ulteriore e fondamentale forma di sostegno all'AVIS Comunale di Grotte ODV è la destinazione del 5x1000.
L'associazione spiega dettagliatamente come fare:
- firmare la dichiarazione dei redditi (Modello 730 o Modello Redditi) nell'apposito spazio dedicato al "Sostegno delle Organizzazioni non lucrative di utilità sociale";
- indicare nell'apposito spazio il codice fiscale dell'AVIS Comunale di Grotte ODV: 90032780844.
Questo gesto, che non comporta alcun costo aggiuntivo per il contribuente, permette di destinare una quota delle proprie imposte a favore delle attività dell'AVIS, supportando concretamente le sue iniziative e garantendo la continuità del suo prezioso operato.
Per maggiori informazioni o per aderire alle diverse forme di sostegno, è possibile contattare l'AVIS Comunale di Grotte ODV.
La sede è in Via Francesco Ingrao n° 92/94 - 92020 Grotte (AG). I numeri di cellulare per qualsiasi contatto sono: 3770974739 e 3204434713.
L'AVIS Comunale di Grotte ODV rinnova il suo appello alla solidarietà, invitando tutti a fare la propria parte per sostenere un'organizzazione che, grazie all'impegno dei suoi volontari e alla generosità dei donatori, rappresenta un pilastro fondamentale per la salute pubblica e per il benessere della comunità.
Ogni contributo, piccolo o grande che sia, fa la differenza.

       
Carmelo Arnone
16 giugno 2025
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15/06/2025

Attualità. "Un nuovo senso delle cose"; di Salvatore Filippo Vitello

 

Dott. Salvatore Filippo Vitello
Salvatore Filippo Vitello

Un nuovo senso delle cose
Speranza

Di fronte al quadro di morte e di dolore cui assistiamo con grande preoccupazione per il futuro e disperatamente inermi, ci chiediamo, soprattutto per chi vive nella fede, come affrontare le numerose sfide che scuotono la stessa sopravvivenza del pianeta.

Un nuovo senso delle cose
(Speranza)

Sono tante le sfide: i conflitti in atto, la questione ecologica, le disuguaglianze sociali…
Ma il nostro destino sta nei nostri desideri. In altre parole, noi abbiamo il dono immenso della libertà.
Questo è quello che ci sentiamo dire, da teologi e religiosi, ogni volta poniamo la semplice domanda esistenziale, "perché"?
Forse uno sguardo alla storia dell'umanità ci può essere di aiuto.
Ci sono stati molti periodi bui e tremendi nella storia. Si pensi alle tragedie umanitarie del Novecento. Ma uomini e donne liberi hanno rigenerato la società e fatto ripartire il mondo.
Dunque anche oggi possiamo ripartire, se riusciamo a far capire che questo mondo non è monopolio di alcuni e gli altri (quelli che individuiamo nei vari momenti storici come "altri") solo perché tali, vanno esclusi.
Bisogna smettere di pensare solo a “funzionare”.
Siamo una società che si accontenta del “buon funzionamento”. Dobbiamo osare di più.
Tornare a ridisegnare, a sognare l’umano, come fece con straordinario coraggio una giovane donna (Etty Hillesum) che in un campo di concentramento nazista così scriveva: “Se noi salveremo i nostri corpi e basta dai campi di prigionia, sarà troppo poco. Non si tratta di conservare questa vita ad ogni costo, ma di come la si conserva. A volte penso che ogni situazione, buona o cattiva, possa arricchire l’uomo di nuove prospettive. E se noi abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo irrevocabilmente affrontare, se non li ospitiamo nelle nostre teste e nei nostri cuori per farli decantare e divenire fattori di crescita e di comprensione, allora non siamo una generazione vitale. Certo non è così semplice, e forse meno che mai per noi ebrei; ma se non sapremo offrire al mondo impoverito del dopoguerra nient’altro che i nostri corpi salvati ad ogni costo, e non un nuovo senso delle cose, attinto dai pozzi più profondi della nostra miseria e disperazione, allora non basterà”.
Dobbiamo desiderare “un nuovo senso delle cose”.
Tutti, credenti e non credenti.
Io, come credente, auspico che la fede in quell'unico Dio, cui tutti, belligeranti e non, siamo legati, sappia offrire valide ragioni per la costruzione di un mondo più umano.
Voglio crederci. Debbo crederci
.
  
Salvatore Filippo Vitello
15 giugno 2025
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15/06/2025

Musica. Canicatti: Rassegna corale "Gaspare Lo Nigro" - Un canto per la pace

 

Canicatti: Rassegna corale "Gaspare Lo Nigro" - Un canto per la pace
Locandina

Oggi, domenica 15 giugno 2025, a Canicattì si terrà la "Rassegna Corale Gaspare Lo Nigro - Un canto per la Pace".
L'iniziativa è promossa dal Ministero della Cultura, dalla Regione Siciliana, dal Comune di Canicattì e con il supporto di InChorus e altre realtà locali.
La manifestazione prenderà il via alle ore 18.00 presso il Teatro Sociale, dove si terranno le prime esibizioni dei cori partecipanti, offrendo al pubblico un'apertura musicale.

Canicatti: Rassegna corale "Gaspare Lo Nigro" - Un canto per la pace
(Locandina)

Alle 19.30, la Rassegna assumerà un carattere più partecipativo e simbolico con una fiaccolata per la pace, che condurrà i partecipanti verso il Centro Culturale.
La conclusione della rassegna è prevista per le ore 20.00, sempre presso il Centro Culturale San Domenico. Qui si svolgerà la parte finale delle esibizioni corali, che culmineranno con la riunione e la conclusione dell'intera manifestazione.
La rassegna vedrà la partecipazione di diverse formazioni corali di rilievo, ognuna con la propria peculiarità e direzione artistica.
Tra i cori presenti, si esibiranno:
- il Coro Alma Laetitia Cantorum, diretto dal M° Valentina Alabiso;
- il Coro Terzo Millennio, sotto la direzione del M° Domenico Mannella, che si propone di offrire una performance di grande impatto, portando sul palco la sua consolidata esperienza e la passione per il canto corale;
- il Coro Ecclesia Mater, diretto dal Maestro Monica Battaglia;
- il Coro Cluster, con il Maestro Gabriele Ferrara alla direzione;
- il Coro Gaspare Lo Nigro, che sarà diretto dal Maestro Carmelo Mantione.
La "Rassegna Corale Gaspare Lo Nigro" vuole essere non solo come un appuntamento culturale di spicco per Canicattì, ma anche un momento in cui ribadire, attraverso il canto, un messaggio universale di pace e unità.

       
Redazione
15 giugno 2025
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15/06/2025

Racconti. "Regressione"; di Salvatore Ciccotto

 

Sbarco degli anglo-americani
Lo sbarco

Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto


Sbarco degli anglo-americani
(Sbarco degli anglo-americani tra Palma di Montechiaro e Licata)

"Regressione"
di Salvatore Ciccotto

Dopo la morte di Maria, due erano le opinioni che circolavano in paese: una, che non poteva passare impunita la leggerezza del dottore Calascibetta; l’altra invece, visto che ormai la disgrazia era avvenuta, di lasciar perdere tutto e andare avanti.
Anche se il dolore e la rabbia non davano tregua, Giuseppe, alla fine, decise per la seconda.
Maria aveva lasciato dentro di lui un vuoto incolmabile. Era stata il suo grande amore e nessun’altra donna poteva prendere il suo posto.
L’uomo si chiuse in sé stesso, sprofondando in una sorta di regressione psicologica che lo portò in maniera inconsapevole a ricordare episodi della propria infanzia.

Si ricordò di quando, all’età di sette anni, insieme a Vicienzu lu russu, Pasquali tollitò, e Pinu  zichi, andavano a lavorare nelle miniere della vicina Comitini.
C’erano tanti carusi che andavano lì per guadagnarsi un pezzo di pane e anche lui ci andò. Scendevano negli scoscesi cunicoli che li portavano nelle viscere della terra, lì dove la temperatura era altissima e l’aria irrespirabile.
Ad ognuno di loro veniva caricata sulle spalle una cesta di vimini stracolma di zolfo misto a terra. Durante la giornata ogni carusu doveva fare un certo numero di viaggi. Quelli che avevano dai sette anni ai nove venivano pagati cinque lire, mentre quelli dai dieci ai dodici, dieci lire.
I carusi venivano utilizzati perché, essendo minuti, potevano infilarsi facilmente in quei labirinti, e poi perché con una paga misera trasportavano fuori dalle solfare tutto lo zolfo che i picconieri scavavano.
Si vedeva uscire dalla bocca della galleria una fila interminabile di carusi tutti ricurvi sotto il peso di quelle ceste.
Giuseppe in un istante ricordò di un fatto che aveva completamente rimosso. Lui e Pinu zichi erano appena usciti, stavano svuotando le loro ceste nell’ampio spiazzale della miniera, quando all’improvviso sentirono un grande boato e dall’ingresso del tunnel cominciò a uscire un fumo nero e una puzza di zolfo bruciato.
Era avvenuta un’esplosione. Ci furono venti morti e fra questi anche tanti carusi. Alcuni di loro riuscirono a tirarli fuori ma altri, quelli che si trovavano nei cunicoli più lontani, rimasero seppelliti lì per sempre.
Dopo quell’episodio suo padre non volle più che andasse a lavorare in miniera, ma siccome qualcosa doveva pur farla lo mandò a spitrari turrena nu zi Gnaziu Naccareddra.
Allora che la terra era un bene primario, per renderla più coltivabile, quando c’erano troppe pietre, veniva spitrata e per fare questo si utilizzavano i carusi. Le pietre raccolte venivano ammassate in più punti del terreno e poi utilizzate per fare strade o muri di recinzione.
Era un lavoro che si faceva dalla mattina alla sera e la paga era mezz’omu, ma almeno qui l’aria era pulita e non faceva puzza di zolfo, pensava Giuseppe mentre sotto un sole cocente camminava col suo carico sulle spalle.
Lasciandosi trasportare dall’onda dei pensieri, poi gli venne in mente quando aveva undici anni e tutta la famiglia si era trasferita a Palma di Montechiaro. Lì c’era più possibilità di trovare terre da coltivare e allora u zi Turriddu Cucciarrè prese armi e bagagli e con tutta la famiglia vi si trasferì.
Era l’estate del 1943 e una mattina Giuseppe insieme a suo fratello Filippo uscirono di casa alle prime luci dell’alba. Attraversarono la via principale e poi imboccarono una stradina che in breve tempo li portò fuori paese. Quella mattina si percepiva nell’aria qualcosa di insolito. Il cielo era continuamente solcato da aerei ed elicotteri che volavano a bassa quota. Nell’incoscienza dell’età, i due ragazzi più che essere spaventati erano incuriositi da quei velivoli che rombavano sopra le loro teste. Percorsero una trazzera, che già a quell’ora era popolata di contadini, poi una vallata e finalmente giunsero al feudo di don Girolamo La Mantia.
Era il mese di luglio, si era finito di pisari e molte persone, dietro concessione del padrone, raccoglievano spighe per fare un po' di frumento.
Il sole era spuntato da poco ma già faceva molto caldo. A passi lenti i due ragazzi camminavano in mezzo alla ristuccia, osservavano con attenzione ogni spazio e appena scorgevano qualche spiga la raccoglievano e andavano avanti.
Quel pezzo di terreno era in salita e alla fine si arrivava sopra un grande altopiano dove era possibile osservare, da un lato tutta la vallata, dall’altro il mare.
Quale fu la sorpresa quella mattina quando, guardando il mare, si accorsero che era zeppo di navi di ogni tipo, batterie galleggianti, portaerei, incrociatori e nei pochi specchi d’acqua rimasti vuoti c’erano tanti uomini, vestiti allo stesso modo che andavano tutti in direzione della spiaggia. Il tratto di costa che collegava Palma a Licata era invaso da persone e mezzi articolati di ogni genere.
Visti da lontano quegli uomini sembravano simili a tante formiche che si muovevano in maniera frenetica.
Mentre, increduli, i due guardavano tutto questo, ad un tratto da un incrociatore che stava in mare un elicottero si alzò in volo.
Ma che cosa stava succedendo? Come mai tutto questo?
Per tutta la giornata i due ragazzi continuarono a cercare spighe, verso sera caricarono sulle spalle i sacchi con tutto quello che avevano raccolto e andarono in paese.
Quando stavano arrivando verso a za Cuncetta Picipò, questa andò loro incontro e con tono concitato gli chiese: “I vidistivu i surdati miricani?. I due ragazzi non capivano quello che voleva dire.
- “Vi spugliaru? Vi livaru i pantaluna?”, continuò la vecchia.

- “Ma chi dici? Nun lu capisciu
rispose Giuseppe.
- “Ti staiu spiannu si vi spugliaru i surdati miricani ca sbarcaru a torre di Gaffe
concluse la donna.
- “Ma chi dici za Cuncè, sta babbiannu?”, interloquì il ragazzo meravigliato da tutto quello che la donna diceva.
- “No Giusè, è accussì; a u zi Giurlannu pipiteddra mischinulu lassaru cu li mutanni n’mezzu a via. Chi vrigugna!!”, esclamò la donna.
Giuseppe continuava non capire, poi, cambiando il tono, a za Cuncetta aggiunse: “Si incontri qualchi surdatu, scappa, scappa e vatti ammucciari”.
A quel punto i due ragazzi collegarono le parole della vecchia a tutto quello che avevano visto quella mattina.
C’era stato lo sbarco dei soldati americani.
Qualche giorno dopo circolava la voce che era stato direttamente il generale George Smith Patton a dire ai soldati di denudare gli abitanti di Palma, e tutto questo come ritorsione per quello che gli era accaduto il giorno stesso dello sbarco.
Quel giorno faceva molto caldo e il generale per rinfrescarsi si tolse i vestiti e si tuffò in mare.
Quando uscì dall’acqua ebbe però una sgradita sorpresa: i suoi vestiti non c’erano più, qualcuno li aveva portati via.
A quel punto diede l’ordine ai soldati di girare per le strade e di spogliare tutte le persone che incontravano.
Dopo questo episodio, che lasciò tutti meravigliati e anche po' sbalorditi, i giorni che seguirono furono tristi.
La vita diventò ancora più difficile. Con lo sbarco degli americani era cominciata la guerra di liberazione dal nazifascismo e tutta l’Italia era coinvolta dal Nord al Sud.

Ma qual era il bisogno che aveva Giuseppe di ricordare tutti questi fatti del passato?
Perché quei ricordi ora riaffioravano nella sua memoria? Era come se attraverso i ricordi lui volesse prendere consapevolezza di tutto quello che era stata la sua vita. Una vita fatta di stenti e fatiche.
Il suo ritornare al passato era un meccanismo di difesa, un modo per elaborare il lutto e trovare una ragione per andare avanti.
Aveva la necessità di trovare una strada d’uscita.
Un giorno la madre, a za Teresina, vedendolo in quello stato gli disse: “Giusè, pi li picciliddi nun t’a preoccupari: ci pensu iu. Tu pianu pianu vidi chiddru c’ha fari, na strata l’a truvari, figliu miu”.
Come diceva sua madre, doveva trovare la sua strada. Ma qual era?

Salvatore Ciccotto

Pubblicato dalla testata giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 15 giugno 2025.
Per gentile concessione dell'Autore.

© Riproduzione riservata.
  

 

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14/06/2025

Tecnologia. Intervento dell'ing. Aurelio Boscarino a Torino su "Ecosistemi di Innovazione"

 

Intervento dell'ing. Aurelio Boscarino a Torino su "Ecosistemi di Innovazione"
Guarda il video

Intervento dell'ing. Aurelio Boscarino a Torino su "Ecosistemi di Innovazione"
Locandina

Presso l'Aeroporto "Torino Aeritalia" si è tenuto lo scorso 23 maggio 2025 un convegno sul futuro dell'aviazione, soprattutto in riferimento allo sviluppo del Capoluogo piemontese. La manifestazione, organizzata da Digisky in collaborazione con Aero Club Torino, è stata moderata dalla giornalista scientifica Laura De Donato (guarda il video).

Intervento dell'ing. Aurelio Boscarino a Torino su "Ecosistemi di Innovazione"
(Guarda il video)

Nel corso del convegno l'ing. Aurelio Boscarino (Strategy & Innovation Leonardo Aeronautics) ha tenuto una relazione sul tema "Ecosistemi di Innovazione per la Città dell'Aerospazio. La Città dell'Aerospazio di Torino e i nuovi laboratori IS4Aerospace".
Nel video, l'intervento
- guarda il video - (riprese © a cura di Digisky).
       
Redazione
14 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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14/06/2025

Attualità. Agrigento in piazza per la Palestina; corteo ieri contro la violenza e per la pace

 

Agrigento in piazza per la Palestina; corteo ieri contro la violenza e per la pace
Prefettura

Agrigento in piazza per la Palestina; corteo ieri contro la violenza e per la pace
Via Atenea

Presente alla manifestazione anche il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza
Sindaco di Grotte

Ieri sera, venerdì 13 giugno 2025, la Città dei Templi ha risposto presente all'appello globale per la pace in Palestina, unendosi a numerose manifestazioni nazionali e internazionali. Un corteo vibrante, promosso dal collettivo "Agrigento per la Palestina", ha attraversato le vie cittadine a partire dalle 19.00 da Piazza Municipio, portando un messaggio forte di condanna per le azioni militari israeliane e di solidarietà con il popolo palestinese.

Agrigento in piazza per la Palestina; corteo ieri contro la violenza e per la pace
(Davanti alla Prefettura)

L'iniziativa ha voluto accendere i riflettori su quella che molte organizzazioni internazionali, tra cui Amnesty International e la Corte Internazionale di Giustizia, definiscono senza mezzi termini un "genocidio" in atto nei territori palestinesi. I manifestanti hanno denunciato la violenza inaudita che sta colpendo Gaza e la Cisgiordania, lanciando un appello accorato ai governi occidentali affinché cessino immediatamente ogni forma di supporto militare a Tel Aviv.
Il corteo, snodatosi da Piazza Municipio a Via Atenea sino alla Prefettura, non è stato solo una dimostrazione di solidarietà, ma un vero e proprio atto di pressione nei confronti delle istituzioni locali e nazionali. Presente alla manifestazione anche il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza.
Due le richieste principali avanzate dai partecipanti: una decisa pressione politica sul governo italiano per interrompere la fornitura di armi e il sostegno militare a Israele, e il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina.

Agrigento in piazza per la Palestina; corteo ieri contro la violenza e per la pace
(All'inizio di Via Atenea)

Le vie di Agrigento si sono colorate delle bandiere palestinesi, simbolo di resistenza e speranza, e di striscioni che condannavano la violenza e la distruzione. I volti dei partecipanti riflettevano la preoccupazione per una crisi umanitaria che si aggrava di giorno in giorno e il desiderio di giustizia e pace.
Questa mobilitazione pacifica non rappresenta un'eccezione per Agrigento, città da tempo sensibile alla causa palestinese. Solo nell'ultimo anno, diverse iniziative hanno testimoniato l'impegno della comunità: ad aprile 2024 un toccante appello chiedeva di spegnere le luci del Tempio della Concordia in segno di lutto per le vittime palestinesi; ad aprile 2025 la proiezione del documentario No Other Land, patrocinata da Amnesty International, ha mostrato al pubblico le devastanti conseguenze degli attacchi su Gaza. La città è stata anche teatro di manifestazioni interreligiose in Piazza Ravanusella, dove cristiani, musulmani e non credenti si sono uniti in preghiere condivise per la pace.

Agrigento si unisce così al coro globale che chiede la fine delle ostilità e il rispetto dei diritti umani, sperando che questo grido di dolore e speranza non resti inascoltato
. 
  
Carmelo Arnone
14 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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13/06/2025

Editoria. Presentazione del libro "Tre minuti" di Andrea Cirino; al Chiostro del Teatro "Pirandello

 

Presentazione del libro "Tre minuti" di Andrea Cirino
Locandina
 

Un appuntamento letterario è previsto per venerdì 20 giugno, alle ore 18.00, presso il Chiostro del Teatro Pirandello, situato in Piazza Pirandello 1 ad Agrigento: sarà presentato il libro "Tre Minuti" di Andrea Cirino.

Presentazione del libro "Tre minuti" di Andrea Cirino
(Locandina)

La manifestazione vedrà la partecipazione di diversi relatori che dialogheranno con l'autore. A moderare il dibattito sarà il giornalista Domenico Vecchio.
Tra i conversanti con l'autore saranno presenti: Enza Gaziano, Presidente dell'Ordine degli Avvocati; Salvatore Pezzino e Luigi Roberto Mula, entrambi giornalisti; Anna Puci, Direttore del Carcere Petrusa di Agrigento; Stefano Papa, Direttore Ufficio Esecuzione Penale Esterno di Agrigento; Luigi Mazzocchio, Cappellano del Carcere Petrusa; Beniamino Biondi, scrittore, saggista e critico letterario.
L'iniziativa sarà preceduta dai saluti istituzionali del Sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè. Le letture saranno a cura di Franco Bruno, attore e regista. L'accoglienza è affidata alla Savatteri Produzione.
La presentazione gode del patrocinio della "Città di Agrigento" e di "Agrigento 2025 - Capitale Italiana della Cultura"
. 
  
Redazione
13 giugno 2025
  

 

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13/06/2025

Scuola. Addio alla cattedra: la maestra Antonella Di Mino conclude la sua carriera

 

Antonella Di Mino
Antonella Di Mino

La maestra Antonella Di Mino con la preside prof.ssa Carmela Campo
Con la Preside

La maestra Antonella Di Mino agli inizi della carriera
Agli inizi

Con le colleghe
Con le colleghe

 

Oggi, venerdì 13 giugno 2025, la campanella (metaforica) della scuola primaria di Grotte suona per l'ultima volta per la maestra Antonella Di Mino, che conclude una carriera esemplare lunga 43 anni. Un traguardo significativo che segna non solo la fine di un percorso professionale ma anche la chiusura di un capitolo importante nella vita di centinaia di studenti che l'hanno avuta come guida.

La maestra Antonella Di Mino con la preside prof.ssa Carmela Campo
(La maestra Antonella Di Mino con la preside prof.ssa Carmela Campo)

Diplomatasi nel lontano 1981, la maestra Di Mino ha iniziato la sua avventura nel mondo dell'insegnamento nel 1983, proprio qui a Grotte. Un anno che rimarrà nella storia della scuola locale, poiché coincise con la prima dotazione di organico aggiuntivo, un segno premonitore di una carriera destinata a lasciare il segno. Dopo aver dedicato i primi anni a varie scuole della provincia, il legame con Grotte si è rinsaldato definitivamente nell'anno scolastico 1990/1991, quando la maestra Antonella ha fatto ritorno nella scuola che l'aveva vista muovere i primi passi. Da quel momento Grotte è diventata la sua "casa" professionale, un luogo dove ha coltivato talenti, trasmesso valori e seminato conoscenza con instancabile passione.

La maestra Antonella Di Mino - in alto a destra - agli inizi della carriera
(La maestra Antonella Di Mino - in alto a destra - agli inizi della carriera)

In questi decenni la maestra Antonella ha assistito a profondi cambiamenti nel mondo della scuola, adattandosi con professionalità e un sorriso alle nuove sfide, sempre con l'obiettivo di offrire il meglio ai suoi alunni. La sua dedizione non si è limitata alla didattica; ha sempre saputo creare un ambiente accogliente e stimolante, dove ogni bambino si sentiva valorizzato e incoraggiato a esprimere il proprio potenziale.

Festa di pensionamento con le colleghe
(Festa di pensionamento con le colleghe)

Lo scorso 3 giugno, un'intima festa di pensionamento ha riunito le colleghe e la preside, la professoressa Carmen Campo, per celebrare questo importante passaggio. Un momento di commozione e gratitudine, dove non sono mancati ricordi e aneddoti che hanno ripercorso una vita dedicata all'educazione.
Mentre la maestra Antonella si prepara a godersi il meritato riposo, resta vivo il ricordo del suo impegno e del suo amore per l'insegnamento.

Le sue figlie, Luisa e Sandra, hanno voluto dedicarle un messaggio speciale, che riportiamo con affetto:

"Mamma, ecco che oggi si conclude ufficialmente la tua meravigliosa carriera lavorativa.
Per metà della tua vita hai dedicato tempo, energie, cuore all’educazione dei bambini, incoraggiandoli a realizzare i propri sogni e i propri talenti, con quel sorriso che da sempre ti contraddistingue.
Per noi sei un vero esempio, la tua passione e dedizione ci hanno fatto capire quanto ami il tuo lavoro.
Tutto questo l’hai sempre trasmesso ai tuoi cari bambini che ancora oggi, a distanza di tanti anni, ormai adulti, ricordano i tuoi insegnamenti e spesso ci ritroviamo a sentire dei loro aneddoti che il tempo non ha cancellato, perché ricordi preziosi per loro.
E sta lì il tuo successo, mamma: come insegnante ma soprattutto come persona.
L’insegnamento non è solo un lavoro, è soprattutto una vocazione dove non basta essere competenti, serve empatia, pazienza, perseveranza, dolcezza, una delicata attenzione verso tutti, e tu rispecchi tutte queste qualità.
A dirlo non siamo solo noi ma tutte le persone che negli anni ci hanno raccontato e ci raccontano di te.
Adesso che hai raggiunto questo bel traguardo non possiamo che augurarti un nuovo inizio, godendo del tempo per te,  vivendo al massimo la vita circondata dalle persone che ami.
Con amore,
Luisa e Sandra"
.
  
Redazione
13 giugno 2025  
  

 

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12/06/2025

Magistratura. Prestigiosa nomina per il dott. Salvatore Filippo Vitello

 

Dott. Salvatore Filippo Vitello
Dott. Vitello

Il dott. Salvatore Filippo Vitello nominato Presidente della Commissione esaminatrice del concorso per 350 nuovi magistrati.
Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) ha nominato il dott. Salvatore Vitello, attuale Avvocato Generale presso la Procura Generale della Corte d'Appello di Roma, Presidente della Commissione esaminatrice del concorso pubblico per 350 posti di magistrato ordinario, indetto con Decreto Ministeriale del 10 dicembre 2024. La decisione, formalizzata con delibera del Plenum del CSM, riconosce le eccezionali qualità professionali e le comprovate attitudini organizzative del dott. Vitello.

Dott. Salvatore Filippo Vitello
(Dott. Salvatore Filippo Vitello)

La nomina del dott. Vitello, magistrato che ha recentemente conseguito la settima valutazione di professionalità, è stata motivata dalla sua indiscutibile idoneità a rivestire un incarico di tale delicatezza e responsabilità. Il CSM ha evidenziato come le informazioni in suo possesso attestino "senza dubbio, le elevate doti di maturità umana e professionale, di serenità, equilibrio e preparazione giuridica" del dott. Vitello. Queste qualità, si legge nella delibera, sono state espresse in tutte le funzioni da lui esercitate, siano esse dirigenziali o meno, anche in procedimenti di notevole impegno.
Il Consiglio Superiore della Magistratura ha inoltre sottolineato l'eccellente preparazione tecnico-giuridica del dott. Vitello e la sua altrettanto eccellente capacità organizzativa, "più volte dimostrata quale Dirigente di Uffici requirenti e da ultimo quale Avvocato Generale presso la Procura Generale di Roma (e, come detto, per circa due anni Procuratore Generale f.f.)". A ciò si aggiunge l'esperienza maturata nell'espletamento di prestigiose attività svolte in regime di fuori ruolo.
Il dott. Salvatore Filippo Vitello, magistrato di lungo corso, vanta un percorso professionale di eccezionale rilievo, caratterizzato da incarichi di prestigio sia in ambito giudiziario che amministrativo. La sua carriera, iniziata nel 1984, è un susseguirsi di successi e riconoscimenti, culminati in giudizi estremamente lusinghieri che ne sottolineano le straordinarie doti umane e professionali.
Nominato con D.M. del 19 marzo 1983, il dott. Vitello ha intrapreso la sua carriera come giudice presso il Tribunale di Torino. Da lì il suo percorso lo ha visto più volte "fuori ruolo" in incarichi di alto livello presso il Ministero della Giustizia. Già nel 1987 è stato collocato fuori ruolo presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, per poi rientrare come Sostituto Procuratore alla Procura della Repubblica di Roma, con importanti compiti di coordinamento.
Il dott. Vitello ha dimostrato sin da subito una notevole versatilità e una profonda conoscenza delle dinamiche ministeriali. Nel 1993 è stato nuovamente richiesto dal Ministro della Giustizia per ricoprire funzioni amministrative presso il Gabinetto, assumendo poi l'incarico di Direttore del Servizio Studi, Statistiche e Programmi. In questo periodo, la sua collaborazione con l'Ufficio Legislativo è stata fondamentale, portandolo a rappresentare il Ministero negli importanti accordi di Schengen in materia di assistenza giudiziaria e abolizione dei controlli di frontiera.
La sua attitudine all'organizzazione e al coordinamento è emersa con forza nell'organizzazione dell'incontro dei Procuratori Distrettuali Antimafia nel 1994, un evento cruciale per la redazione del "Rapporto Italia" sul crimine organizzato transnazionale, presentato alla Conferenza mondiale ministeriale sul tema.
Dopo un periodo come Direttore dell'Ufficio II della Direzione Generale dell'Organizzazione Giudiziaria, e anche come reggente della Direzione Generale, il dott. Vitello è tornato in ruolo alla Procura di Roma, venendo poi assegnato alla Direzione Distrettuale Antimafia nel 2007.
Un momento chiave della sua carriera è stato il trasferimento a domanda alla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, dove ha assunto le funzioni di Procuratore della Repubblica nel 2009. È in questo periodo che il dott. Vitello ha ricevuto uno dei giudizi più lusinghieri. Il Consiglio Giudiziario presso la Corte d'Appello di Catanzaro, in occasione della VII valutazione di professionalità, ha evidenziato la sua "incisività, l'autorevolezza, il grande equilibrio", sottolineando come, nonostante il ruolo direttivo, si recasse spesso nelle aule di udienza per rappresentare la pubblica accusa, mantenendo "rapporti eccellenti con il foro e tutti i colleghi del distretto, che trovano nella sua persona un prezioso punto di riferimento".
Il medesimo parere ha riconosciuto le sue "spiccate doti organizzative" e la "straordinaria spinta propulsiva" come dirigente, capace di adottare idonee soluzioni. Il Procuratore Generale di Catanzaro ha inoltre segnalato il "meritorio impegno profuso dal dott. Vitello nel delicato settore dell'esecuzione degli ordini di demolizione dei fabbricati abusivi". Degna di nota anche la proficua collaborazione con il Presidente del Tribunale di Lamezia Terme, concretizzata in iniziative congiunte e in un protocollo d'intesa per assicurare la presenza del P.M. nelle udienze.
Successivamente, il dott. Vitello è stato nominato Procuratore della Repubblica di Siena, dove ha ottenuto risultati analoghi, dimostrando ancora una volta la sua capacità di leadership e gestione.
Il dott. Vitello è stato nuovamente richiamato al Ministero della Giustizia nel 2012, assumendo l'incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministro con funzioni vicarie. In questo periodo, ha coordinato il gruppo di lavoro per la predisposizione del regolamento di riorganizzazione del Ministero ed è stato nominato componente del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le scienze della vita.
Il Consiglio di Amministrazione del Ministero della Giustizia, nel parere attitudinale specifico del 2013, ha dipinto un ritratto del dott. Vitello come "magistrato eccezionalmente poliedrico, capace di affrontare le problematiche più diversificate, forte della propria non comune preparazione di base, dell'attitudine al costante approfondimento giuridico delle questioni e del suo indiscusso rigore morale ed istituzionale". Il parere ha inoltre evidenziato come il suo "piglio sicuro ed il cordiale approccio umano completano il quadro delle doti possedute", riconoscendolo come "uno dei più stretti ed attivi collaboratori e dei consiglieri più ascoltati, soprattutto nelle occasioni più delicate e di maggiore impatto istituzionale e mediatico".
Più recentemente il dott. Vitello è stato destinato alla Procura Generale della Corte di Appello di Roma con funzioni di Avvocato Generale. Qui ha assunto la reggenza della Procura Generale di Roma per circa due anni (novembre 2022 - maggio 2024), svolgendo le relazioni per gli anni giudiziari 2022 e 2023 e occupandosi del coordinamento del dibattimento, delle udienze davanti al Tribunale di Sorveglianza e dell'organizzazione del lavoro dei magistrati.
Oltre ai suoi incarichi di alto profilo, il dott. Vitello ha arricchito il suo percorso con docenze universitarie, lezioni, conferenze e seminari, anche in master e corsi di alta formazione universitaria. Vanta inoltre numerose pubblicazioni scientifiche e si distingue per la sua profonda esperienza in materia di reati fallimentari, societari e tributari.
La scelta, all'unanimità da parte del Plenum del CSM, del dott. Salvatore Filippo Vitello come Presidente della commissione esaminatrice per il concorso pubblico per 350 posti di magistrato ordinario, è un chiaro segnale di piena fiducia nelle sue qualità e doti attitudinali, ritenute particolarmente idonee a garantire la trasparenza, l'efficienza e la correttezza di una procedura selettiva così cruciale per il futuro della magistratura italiana
. 
  
Carmelo Arnone
12 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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11/06/2025

Università. Auguri al dott. Antonio Alongi, per la sua laurea (la tesi su Grotte)

 

Dott. Antonio Alongi
Dott. Antonio Alongi

Il dott. Antonio Alongi con i genitori
Con i genitori

Oggi, mercoledì 11 giugno 2025, il dott. Antonio Maria Demetrio Alongi ha conseguito la laurea in Ingegneria presso la Facoltà di Ingegneria Civile ed Ambientale dell'Università eCampus, sede di Catania.

Il dott. Antonio Alongi con i genitori
(Il dott. Antonio Alongi con i genitori)

Innanzi alla Commissione di Laurea, Antonio Alongi ha discusso la tesi finale dal titolo "La caratterizzazione geologica di un'area: il caso studio del comune di Grotte", alla presenza della relatrice prof.ssa Evelina Volpe (docente di Geologia Applicata e tutor disciplinare presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università eCampus).
Al dott. Alongi, dalla nostra Redazione, i più vivi complimenti per il traguardo raggiunto e l'augurio di una brillante carriera accademica e professionale.
  
Redazione
11 giugno 2025  
  

 

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11/06/2025

Chiesa. "Convegno di Comunione" del R.C.C.; domenica 13 luglio a Grotte in Chiesa Madre

 

"Convegno di Comunione" del R.C.C.; domenica 31 luglio a Grotte in Chiesa Madre
Locandina

Domenica 13 luglio 2025 a Grotte si terrà un “Convegno di Comunione” presso la Chiesa Madre. L'appuntamento, organizzato con la collaborazione di diverse realtà ecclesiali, si propone come un momento di profonda riflessione per i fedeli.

"Convegno di Comunione" del R.C.C.; domenica 31 luglio a Grotte in Chiesa Madre
(Locandina)

Il Convegno è promosso congiuntamente dalla "Comunità Gesù - Divina Misericordia" di Casteltermini, dal "Gruppo Dunamis" di Sciacca e dall'Associazione "Maran'Atha" di Favara, tre realtà ecclesiali del Rinnovamento Carismatico Cattolico (RCC) presenti e operanti nell’Arcidiocesi di Agrigento.
Il programma della giornata, che si svolgerà interamente presso la Chiesa Madre di Grotte, è articolato in momenti dedicati alla preghiera e all'approfondimento.
L'accoglienza dei partecipanti è prevista per le ore 10.00, seguita alle 10.30 dalla Preghiera di Lode.
Il momento centrale della mattinata sarà l'insegnamento delle ore 11.30, intitolato "Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv. 8,32), che sarà tenuto da don Francesco Broccio (Referente della Comunità Carismatica "Alleanza"). La mattinata si concluderà con la pausa pranzo alle ore 13.00.

Nel pomeriggio, il programma riprenderà alle ore 15.00 con la recita della Coroncina della Divina Misericordia, seguita alle 16.00 da un'ulteriore Preghiera di Lode.
Il Convegno culminerà alle ore 17.00 con la Santa Messa, che sarà celebrata dal parroco don Salvatore Zammito.
La giornata si concluderà con i saluti finali
. 
  

Redazione
11 giugno 2025    
  

 

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11/06/2025

Politica. "L'ottimismo della volontà e il pessimismo dell'intelligenza"; di Enzo Napoli

 

Enzo Napoli
Enzo Napoli

Predire sventure è una pessima vocazione, soprattutto in politica.
Chi coltiva sogni ed illusioni detesta ascoltare chi si limita a leggere, un po' per esperienza, un po' per il ragionare, chi cerca di capire cosa accadrà.
È l'ottimismo della volontà che fa a pugni con il pessimismo dell'intelligenza.
Parlando con uno dei ragazzi più intelligenti che conosco, convinto sostenitore della bontà del percorso intrapreso dal PD nazionale, ho scommesso che alle prossime elezioni politiche il centrodestra vincerà di nuovo le elezioni.
Non è certo quello che desidero, anzi. Considero queste nuove destre quanto di più deleterio si possa immaginare, ma, purtroppo per il nostro Paese, le premesse sono talmente chiare che solo chi non le vuol vedere non le vede.
Non saranno gli effetti delle scelte sul piano economico e sociale a riconfermare la Meloni a palazzo Chigi, ma le divisioni che continueranno nel centrosinistra.
Se a prevalere fosse il buon senso ed il senso di responsabilità che ha portato alla vittoria in tante città e regioni, qualche speranza, in verità, ci sarebbe, ma per come si è configurato il sistema politico nazionale, ho il timore, credo fondato, che non riusciranno a raggiungere una sintesi credibile e vincente.
Non accadrà perché, per farlo, dovremmo avere dei leader con una storia personale ed un profilo politico che li convinca ad anteporre l'interesse dell'Italia a quello personale, ai risentimenti, alle frustrazioni, alle ambizioni che ciascuno di loro coltiva.
Nessuno di loro ha un profilo da grande statista riconoscibile da tutti e ciascuno di loro dovrebbe fare un passo indietro, sul piano politico e su quello personale, per individuare una figura capace di unire e rappresentare l'area progressista e quella moderata che insieme potrebbero battere le destre.
Ciascuno di loro si tiene stretto l'elettorato che li ha portati sin lì, alimentando identità e divisioni che servono a consolidare la loro posizione di potere.
Non esistono partiti e gruppi dirigenti che riescano a metterli in discussione perché assecondare il capo è la sola possibilità di essere riconfermati come parlamentari e contraddire chi comanda e deciderà le liste di nominati è un rischio che pochissimi vogliono correre.
Perdonatemi, quindi, se mi sottraggo al coro di compiacenti e al gioco delle illusioni, ma ne ho vissute tante che preferisco ritagliarmi, come da qualche anno accade, il ruolo di chi ama la verità più degli amici
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Enzo Napoli
11 giugno 2025
© Riproduzione riservata
  

 

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10/06/2025

Comune. Convocato il Consiglio comunale in seduta ordinaria per lunedì 16 giugno alle ore 18.00

 

Aula consiliare "Antonio Lauricella"
Aula consiliare

L'adunanza del prossimo Consiglio comunale di Grotte, convocato in seduta ordinaria presso la sala consiliare del Comune di Grotte, su determinazione del presidente Angelo Carlisi, è stata fissata per lunedì 16 giugno, alle ore 18.00.   

Verrà discusso il seguente ordine del giorno:

1) nomina scrutatori, lettura e approvazione verbali seduta precedente;

2) approvazione Bilancio di Previsione Finanziario -Triennio 2025-2027 e relativi allegati.

In caso di mancanza del numero legale la seduta sarà sospesa per un'ora e, qualora dopo la sospensione non ci fosse ancora la presenza del numero legale dei Consiglieri, la seduta di seconda convocazione sarà tenuta il giorno successivo, sempre alla stessa ora
. 
  

Redazione
10 giugno 2025    
  

 

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10/06/2025

Editoria. Presentazione a Racalmuto di "Muzzicuna", raccolta poetica di Aristotele Cuffaro; venerdì 20 giugno

 

Presentazione a Racalmuto di "Muzzicuna", raccolta poetica di Aristotele Cuffaro
Locandina
 

Sarà presentato a Racalmuto, venerdì 20 giugno 2025, il libro "Muzzicuna" di Aristotele Cuffaro. L'incontro, promosso dalla sezione di Racalmuto della F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari), si terrà presso l'Atrio del Palazzo Municipale di Racalmuto a partire dalle ore 18.30.

Presentazione a Racalmuto di "Muzzicuna", raccolta poetica di Aristotele Cuffaro
(Locandina)

Il programma della serata si preannuncia ricco e articolato. Dapprima i saluti istituzionali, che apriranno ufficialmente la manifestazione. Interverranno: il Sindaco di Racalmuto, dott. Calogero Bongiorno, e la Presidente della Sezione FIDAPA di Racalmuto, Angela Maria Giglia, che avrà l'onore di introdurre l'evento e l'autore, evidenziando il ruolo della federazione nella promozione delle arti e delle professioni.
Il fulcro della presentazione sarà affidato al relatore, l'on. Angelo Lauricella, la cui analisi e interpretazione di "Muzzicuna" offriranno al pubblico un’approfondita comprensione dell'opera di Aristotele Cuffaro.
A moderare l'incontro sarà il giornalista Carmelo Arnone, che guiderà la discussione e gli interventi.
Non mancheranno momenti dedicati alla recitazione, con la proclamazione di alcune poesie tratte dal libro, che vedrà protagoniste tre voci: Fiorella Caponcello, Stefania Terrasi e Gabriella Caponcello. Le loro letture daranno vita ai versi di "Muzzicuna", permettendo al pubblico di immergersi direttamente nell'atmosfera poetica del libro.
La serata sarà animata da interventi musicali a cura del "Duo Melodys”, composto da Aurora Pilato al flauto e Liliana Lauria al pianoforte; con la loro arte sapranno creare un'atmosfera suggestiva, fondendo musica e parole.
Sarà presente l'Autore.
La Presidente Angela Maria Giglia, a nome della FIDAPA, invita caldamente la cittadinanza a prendere parte a questa significativa iniziativa
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Redazione
10 giugno 2025
  

 

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09/06/2025

Comune. Aperte le iscrizioni per la Giuria Popolare del Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia" 2025

 

Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia" 2025
Premio Racalmare
 

Il Comune di Grotte ha annunciato l'apertura delle iscrizioni per far parte della Giuria Popolare della XXXV edizione del Premio Letterario Internazionale "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte". È l'opportunità, per gli appassionati di letteratura, di contribuire attivamente al significativo riconoscimento letterario.

Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia" 2025
(Premio "Racalmare - Leonardo Sciascia - Città di Grotte")

Il premio, giunto alla sua 35^ edizione nel 2025, si conferma un appuntamento di rilievo nel calendario culturale, onorando la memoria del grande scrittore Leonardo Sciascia e promuovendo la città di Grotte come fulcro di iniziative letterarie.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire, entro e non oltre il 25 giugno 2025,  al servizio "Protocollo Generale" del Comune o essere inviate all'indirizzo e-mail comunedigrotte@pec.it. Le candidature verranno prese in considerazione in base all'ordine di presentazione.

Alfonso Provvidenza, Rosario Castelli, Rossana Florio, Giacomo Minio, Alice Titone e Salvo Toscano
(Alfonso Provvidenza, Rosario Castelli, Rossana Florio, Giacomo Minio, Alice Titone e Salvo Toscano)

Come da statuto, Presidente del Premio è il Sindaco pro-tempore, Alfonso Provvidenza, mentre Direttore del Premio è l'Assessore pro-tempore alla Pubblica Istruzione, Annamaria Todato.
Per questa edizione è stato nominato Presidente onorario Rosario Castelli, mentre il Comitato è formato da Rossana Florio, Giacomo Minio, Alice Titone e Salvo Toscano
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Carmelo Arnone
9 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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09/06/2025

Attualità. Gestione del servizio idrico: "Si stava meglio quando si stava peggio"; di Armando Caltagirone

 

AICA
AICA

Armando Caltagirone
Armando Caltagirone

In questi giorni si parla tanto di mazzette e rete idrica ad Agrigento e, come se non bastasse, di pignoramento, per due milioni di euro su un credito vantato di oltre dodici milioni, da parte di Siciliacque a danno di AICA.

AICA
(AICA)

Siciliacque è una società partecipata, oltre che dalla Regione Siciliana per una quota del 25%, da Idrosicilia a sua volta controllata da Italgas che di recente ha rilevato la francese Veolia, partecipata a sua volta da una infinità di società pubbliche e private a loro volta controllate; quindi per finire tra controllate e controllanti in caso di responsabilità risulta impossibile venirne a capo.
Quest’ultima notizia, pignoramento, sicuramente non meno grave della prima poiché interessa la maggioranza dei comuni della provincia, passa quasi inosservata.
Mi ricorda tanto un’altra storia, per certi aspetti parallela e convergente, ovverosia la notizia del rigetto delle domande d’insinuazione al passivo fallimentare della “Girgenti Acque”, presentate dagli ex commissari prefettizi Giuseppe Dell’Aira e Gervaso Venuti. Il motivo di esclusione, da parte della curatela, è stato pesantissimo: Mala gestio nella conduzione della società fallita e comunque l’eventuale credito non sarebbe spettante dovendosi ritenere lo stesso estinto per compensazione con il credito risarcitorio spettante al fallimento”.
Per farla breve e senza tanti inutili tecnicismi, i soggetti in questione (commissari prefettizi), dall’analisi fatta dalla curatela, hanno amministrato male creando un danno (alla collettività) con effetto risarcitorio, la cui quantificazione andrebbe a compensarsi con le avanzate pretese creditorie. Per dirla volgarmente chi ha avuto, ha avuto e chi ha dato, ha dato, scurdammuce ‘o passato.
È mai possibile che restiamo sempre fermi a Napoli? (simme a Napule paisà).
L’Organo tecnico (curatela) all’epoca si è pronunciato, sulla scorta, si presume, di evidenze documentali, sulla mala gestione, tanto da parlare di effetto risarcitorio, per poi concludere: “Nulla ti devo perché nulla tu devi”.
Non sarebbe stato più corretto, in presenza di mala gestione, interessare le competenti autorità per chiedere conto e ragione di questa vera o presunta mala gestione?
Passano gli anni, cambiano gli uomini, le sigle, gli organismi, ma il bidone di plastica, per il rifornimento idrico, resta sempre in prima linea.
Questo accadeva all’incirca tre anni fa e già a quell’epoca era facile considerare - come in effetti osservavo - che il nuovo organismo AICA, subentrato a Girgenti Acque, sarebbe stato anch’esso destinato al fallimento.
Quanto precede, sulla scorta di semplici considerazioni e senza necessità di scomodare l’esperto di diritto penale dell’economia, il grottese di sola nascita Gian Gaetano Bellavia.
Non è stato certo un esempio di alta economia pagare 15.000 euro al mese (180 mila l’anno) di affitto del ramo di azienda della ex Girgenti Acque il cui valore è stato stimato in incirca 300 mila euro. Sarebbe come dire: pago 5.000 euro di affitto al mese (60 mila l’anno) per un appartamento che ne vale appena 100 mila. Poco importa se in meno di due anni avrei potuto ammortizzare l’intero costo dell’eventuale acquisto; però - e qui la grande trovata - pago solo l’affitto.
Non c’è da meravigliarsi più di tanto, basta guardare le così dette cartolarizzazioni per rendersi conto di come agisce la pubblica amministrazione: da massaia svogliata!
Così come l’anomalo rapporto tra il capo d’accusa, uno dei tanti, formulati dalla Procura nei confronti del Sig. Marco Campione, sui costi fittizi, finalizzati agli aumenti tariffari e la gestione dei commissari prefettizi che di quei costi artificiosi non ha mai tenuto conto.
Ci si poneva e ci si pone la domanda: se la Procura ha ragione e le tariffe (più care d’Italia) sono state il frutto di brogli contabili con costi inesistenti, eliminandoli - allora da parte dei commissari, oggi dai super tecnici del CdA di AICA - senza ritocchi alle tariffe (uguali a prima), in bilancio non si sarebbe e non si dovrebbe ottenere se non l’utile, almeno il pareggio?
Nulla di tutto questo.
Il risultato della gestione commissariale: la dichiarazione di fallimento; quella degli amministratori di AICA: una pre-dichiarazione di fallimento.
Non è certo piacevole essere profeta di sventure, ma era abbastanza prevedibile che anche AICA fosse destinata al fallimento.
Stupisce, tra l’altro, la disponibilità degli attuali amministratori a farsi da parte in previsione di una gestione commissariale, cioè pre-fallimentare.
La disponibilità degli amministratori ad abbandonare (non trovo altro termine) e fare posto al Commissario straordinario non sarà forse collegata a una richiesta di liquidazione milionaria come avviene in tutte le aziende a partecipazione pubblica fallite?
Ma i sindaci in tutto questo che fanno? Sono totalmente indenni da colpe?
Al tempo di Girgenti Acque i sindaci hanno approvato tariffe frutto di brogli contabili (costi inesistenti), al tempo di AICA mantengono le stesse tariffe e approvano bilanci in squilibrio finanziario.
Ci si chiede: ma quando si riuniscono, di che cosa parlano? Sicuramente di gettoni di presenza e rimborso spese; piccoli affluenti del grande fiume del fallimento.
Sarebbe ora di ammettere che la legge Galli, almeno in Sicilia, è stata un fallimento.
Sarà stato il frutto delle aspettative della nuova legge che l’allora Sindaco del Comune di Grotte è stato, se non il primo, almeno uno dei primi a cedere le reti a Girgenti Acque?
Lo stesso, oggi, dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ammettere se non pubblicamente almeno in confessionale: mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa.

Quale soluzione?
Sarà controcorrente ma i fatti dimostrano che la migliore gestione resta quella comunale, pubblica ma circoscritta all’ambito municipale, che all’evidenza conferma il detto: si stava meglio quando si stava peggio
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Armando Caltagirone
9 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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08/06/2025

Culti. "Voce fuori dal coro"; del pastore Giuseppe Infantino

 

Pastore Giuseppe Infantino
Past. Infantino

Riflessione del pastore Giuseppe Infantino, titolare della Chiesa Evangelica "L'Eterno Nostra Giustizia" (Piazza Umberto I, Grotte).

*****

Ho iniziato a suonare la chitarra qualche anno prima che gli accordatori elettrici diventassero popolari. Questo mi ha costretto a imparare ad accordare il mio strumento "a orecchio".
Il modo in cui lo facevo era confrontare il suono della mia chitarra con quello di uno strumento accordato, che fosse un pianoforte o un'altra chitarra.
Dovevo far suonare lo strumento accordato, poi il mio strumento e confrontare il suono. Se il mio strumento non suonava uguale a quello accordato, dovevo apportare delle modifiche per ottenere lo stesso risultato.

Pastore Giuseppe Infantino
(Pastore Giuseppe Infantino)

Il processo veniva ripetuto tutte le volte necessarie finché non suonavano esattamente uguali.
Questo mi ha aiutato molto a sviluppare il mio orecchio perché dovevo costantemente confrontare ciò che era intonato e ciò che era stonato, cioè ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Ciò mi ha portato a riflettere sulla mia vita e su come migliorarla.
Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile per insegnarci la verità e per farci riconoscere ciò che non va nella nostra vita, per correggerci quando sbagliamo e per insegnarci come fare ciò che è giusto. Dio la usa per preparare e rendere capaci i suoi fedeli di compiere ogni opera buona” (2 Timoteo 3:16-17).
La Parola di Dio è lo strumento che mi suggerisce la nota giusta da riprodurre nella mia vita. Devo confrontarmi costantemente con essa e apportare le modifiche necessarie affinché la mia vita sia in sintonia con la Sua Verità.
Quando è stata l'ultima volta che hai letto la Bibbia con un cuore disposto a lasciarsi trasformare dalla sua Verità?
Quando è stata l’ultima volta che hai potuto sorridere di soddisfazione confrontando un aspetto della tua vita con la Parola di Dio e scoprendo che “suonavano uguali”?
Il tempo dedicato alla lettura personale della Bibbia è il momento migliore affinché lo Spirito Santo possa apportare profonde trasformazioni nella nostra vita, così che possiamo essere “in sintonia con Dio”.
Il brano di Luca 17:11-19 (i dieci lebbrosi) ci aiuta ad esplorare l'importanza della fede, dell'obbedienza e della gratitudine nel rapporto con Dio, nonché il contrasto tra fede e ingratitudine.
In sostanza, la storia evidenzia come la fede e l'obbedienza possano portare alla guarigione, mentre la mancanza di gratitudine può allontanare da Dio.
Sulla strada per Gerusalemme, Gesù incontrò dieci lebbrosi che, vedendolo, gridarono a Lui per essere guariti. Gesù ordinò loro di presentarsi ai sacerdoti per essere dichiarati puri e, mentre andavano, furono guariti.
La storia dei lebbrosi ci insegna che la fede è fondamentale. La fede non è solo una convinzione, ma un'azione che ci porta ad avvicinarci a Dio. I lebbrosi credevano che Gesù avesse il potere di guarirli e questa fede li spinse ad avvicinarsi a Lui e a obbedire alle sue istruzioni.
L'obbedienza è il secondo passo fondamentale. Gesù disse loro di presentarsi ai sacerdoti, e questo comando fu la chiave della loro guarigione. L'obbedienza non implica solo ascoltare Dio, ma anche agire in base a ciò che Egli ci chiede, indipendentemente da come possa apparire.
I lebbrosi furono guariti mentre andavano a presentarsi ai sacerdoti, dimostrando che la guarigione non era una ricompensa per la loro fede o obbedienza, ma una manifestazione della grazia di Dio.
Questa grazia di Dio è un dono, non qualcosa che possiamo guadagnare con i nostri sforzi o meriti.
Solo uno dei dieci lebbrosi, un samaritano, tornò da Gesù per ringraziarlo. Questo evidenzia l'importanza della gratitudine, che è un riflesso dell'amore e della fede che abbiamo verso Dio. La gratitudine non è solo un'emozione, ma uno stile di vita che ci permette di apprezzare i doni di Dio e di crescere nella nostra relazione con Lui.
I nove lebbrosi che non tornarono sono un invito alla riflessione. L'ingratitudine può essere un ostacolo che ci impedisce di sperimentare la pienezza del nostro rapporto con Dio. Quando dimentichiamo o ignoriamo le benedizioni che Dio ci ha donato, rischiamo di allontanarci da Lui.
La storia dei dieci lebbrosi ci invita a esaminare la nostra vita e a riflettere sulla nostra fede, obbedienza e gratitudine. Fede e obbedienza ci avvicinano a Dio, mentre la gratitudine è un'espressione di amore e gratitudine.
La storia dei dieci lebbrosi ci ricorda l'importanza di vivere una vita piena di fede, obbedienza e gratitudine
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Giuseppe Infantino
8 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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08/06/2025

Informazione. Diritto di critica (del sig. Amedeo Gioia) e diritto di replica (del nostro Direttore)

 

Amedeo Gioia
Amedeo Gioia

Post di Amedeo Gioia
Leggi il post

Un articolo da noi pubblicato ha suscitato l'interesse del sig. Amedeo Gioia, grottese che trascorre parte della propria vita sulla Côte d'Azur (la Costa Azzurra) in Francia, per il quale ha esternato critiche negative, esprimendo il proprio "libero pensiero"; una scelta legittima che - a dimostrazione della nostra imparzialità - riportiamo integralmente senza alcuna modifica sintattica o grammaticale.

Amedeo Gioia
(Amedeo Gioia)

Così "posta" il sig. Gioia:
"la stumpa oggi da organo di Informatione
e' diventato organo politico.
Invece di informare dei contenuti dei quesiti referendari incita ad andare a votare.
Povira Italia chi si misa mali.
Votare,secondo costituzione,e' un diritto non un dovere.
Si vota secondo coscienza non per fare un piacere all'uno o altro partito.
Astenersi rientra tra le facolta' di un uomo libero.
libero pensiero".

Al diritto di critica del signor Amedeo Gioia corrisponde un analogo diritto di replica del nostro Direttore responsabile.

Gentile sig. Gioia,
lei ignora (forse involontariamente, forse no) gli articoli che sono stati pubblicati sui contenuti dei referendum; glieli ricordo:
- Politica. Referendum 2025: al voto su lavoro e cittadinanza; i quesiti e le ragioni del "Sì" e del "No"
https://www.grotte.info/ag/025/Notiziario202505.htm#15.05.25
- Politica. Referendum dell'8 e 9 giugno: come e dove si vota
https://www.grotte.info/ag/025/Notiziario202506.htm#07.06.25 .
Articoli nei quali non si fa "politica" né propaganda per il "Sì" o per il "No".
Quindi, come legge, la stampa - sin dal 15 maggio - ha fatto il suo dovere di informare sui contenuti dei quesiti referendari.
Quanto ad invitare (non "incitare!") ad andare a votare, sarebbe assurdo se facesse il contrario; se - cioè - incitasse (ora sì!) i cittadini a non esercitare il proprio diritto costituzionalmente riconosciuto.
Mi duole informarla che la sua frase "Votare, secondo Costituzione, è un diritto non un dovere" è del tutto errata e fuorviante; il testo corretto dell'articolo 48 della Costituzione italiana recita: "Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico".
Ripeto - se le fosse ancora sfuggito -: "Il suo esercizio È DOVERE CIVICO".
L'ultimo articolo giornalistico, al quale presumibilmente lei fa riferimento, è un invito ad esercitare un proprio "diritto" democratico.
Non vi è alcuna annotazione negativa nei confronti di quanti decidono di non recarsi alle urne.
"Ignorare le urne significa rinunciare a esercitare la propria sovranità, lasciando che siano altri a decidere per noi".
Lei - ho modo di ritenere, dal tenore del suo post - è tra quelli che rinuncia a esercitare la sua sovranità, lasciando che altri decidano al suo posto.
Ne ha pieno diritto.
Così come avrà sempre pieno diritto di continuare a lamentarsi delle decisioni che altri continueranno a prendere al posto suo, quando lei avrà deciso di "non decidere".
Un cordiale saluto
. 
  
Carmelo Arnone
8 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  


 

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09/06/2025

Politica. Referendum 2025: dati di affluenza alle urne alle ore 15.00 di lunedì 9 giugno

 

Referendum 2025: al voto su lavoro e cittadinanza; i quesiti e le ragioni del "Sì" e del "No"
Manifesto

Domenica 8 e lunedì 9 giugno l’Italia è chiamata alle urne per esprimersi su cinque referendum abrogativi, che riguardano il mondo del lavoro e le norme sulla cittadinanza i suoi rappresentanti al Parlamento europeo.

(Vedi i risultati dei referendum a Grotte >>>)

Dati relativi al Comune di Grotte.
Aventi diritto al voto per i Referendum 2025: 4225 elettori (1988 uomini e 2237 donne).

Affluenza alle urne:
- alle ore 15.00 di lunedì 9 giugno - chiusura delle urne - hanno votato 1022 elettori (484 uomini e 538 donne), pari al 24,19% degli aventi diritto;
- alle ore 23.00 di domenica 8 giugno hanno votato 727 elettori, pari al 17,21% degli aventi diritto;
- alle ore 19.00 di domenica 8 giugno hanno votato 444 elettori, pari al 10,51% degli aventi diritto;
- alle ore 12.00 di domenica 8 giugno hanno votato 138 elettori, pari al 3,27% degli aventi diritto.

Si ringrazia il personale dell'Ufficio Elettorale del Comune di Grotte per la disponibilità e collaborazione
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Redazione
9 giugno 2025
  


 

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08/06/2025

Politica. Il voto: un diritto conquistato con il sangue, un dovere per la democrazia

 

Il voto: un diritto conquistato con il sangue, un dovere per la democrazia
Diritto di voto

Nei giorni di domenica 8 e lunedì 9 giugno l'Italia è chiamata alle urne per i referendum abrogativi. Un momento nel quale esercitare uno dei diritti più preziosi di ogni cittadino: il diritto di voto. Troppo spesso questo diritto viene considerato un'opportunità come tante altre, un mero adempimento burocratico. In realtà il voto è la pietra angolare della nostra democrazia, un privilegio conquistato a caro prezzo e un dovere civico fondamentale, soprattutto in occasioni cruciali come i referendum abrogativi.

Il voto: un diritto conquistato con il sangue, un dovere per la democrazia
(Esprimi il tuo diritto di voto)

Non dobbiamo mai dimenticare che il suffragio universale, l'opportunità per ogni cittadino maggiorenne di esprimere la propria preferenza, non è stato un dono. È stato il frutto di lotte sanguinose, di sacrifici e di vite spezzate. Secoli di storia sono stati scanditi dalla rivendicazione di questo diritto: dalle prime timide aperture a pochi privilegiati, alle lotte per l'estensione del voto a tutti gli uomini, fino alla battaglia decisiva per il suffragio femminile, conquistato in Italia solo nel 1946.
Migliaia di persone hanno sofferto, sono state imprigionate e sono morte per garantire a ciascuno di noi la possibilità di influenzare il destino della nazione attraverso la scheda elettorale. Ogni voto che non viene espresso è, in un certo senso, un tradimento di quel sacrificio.
Il referendum abrogativo, in particolare, rappresenta uno degli strumenti più diretti e potenti di democrazia partecipativa.
Non si tratta di scegliere un rappresentante, ma di esprimere direttamente la propria volontà su una legge esistente, decidendo se mantenerla o abrogarla.
È l'espressione più pura del principio di sovranità popolare, sancito dalla nostra Costituzione: "La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".
Attraverso il referendum il popolo non delega ma agisce.
In questo contesto, il raggiungimento del quorum assume un'importanza cruciale. Per la validità di un referendum abrogativo in Italia, è necessario che vi partecipi la maggioranza degli aventi diritto al voto, ovvero il 50% più uno degli elettori. Se il quorum non viene raggiunto, la consultazione referendaria non è valida e la legge rimane in vigore, anche se la maggioranza dei voti espressi fosse a favore dell'abrogazione.
In questa prospettiva il quorum diviene un vero e proprio ostacolo all'esercizio della sovranità popolare, un meccanismo che, lungi dal rafforzare la democrazia, ne mina le fondamenta in diversi modi.
In primo luogo perché limita il diritto di chi ha effettivamente espresso la propria volontà.
Quando milioni di cittadini si recano alle urne, dedicano tempo e attenzione al tema referendario, e votano con convinzione per l'abrogazione di una legge, può accadere che a causa dell'astensione di una fetta considerevole dell'elettorato i voti di queste persone vengano di fatto annullati.
La loro partecipazione, il loro sforzo civico, non producono alcun effetto concreto.
In secondo luogo il quorum trasforma l'ignavia o la disinformazione in un potente strumento di boicottaggio.
Non è necessario che un fronte politico si schieri apertamente contro un referendum per farlo fallire; basta che promuova l'astensione. Quanti non hanno interesse, non sono informati o semplicemente non vogliono assumersi la responsabilità di una scelta, contribuiscono in modo significativo al mancato raggiungimento del quorum.
La loro "non-decisione" diventa una decisione di fatto, favorendo lo status quo. In questo modo, l'astensione, che dovrebbe essere un fatto privato e individuale, si carica di un significato politico collettivo, quasi un "voto di non partecipazione" che vanifica gli sforzi di chi, invece, desidera un cambiamento. Il silenzio di molti può così sovrastare la voce di chi ha scelto di esprimersi.
In ultima analisi, il requisito del quorum può amplificare indebitamente il potere di chi è al governo.
Una campagna per l'astensione, talora sottile e non dichiarata ma spesso aperta e sfacciata, può essere estremamente efficace. Non si richiede un confronto diretto con sugli argomenti oggetto dei referendum, ma semplicemente si fa leva sulla stanchezza, la disinformazione o l'apatia degli elettori.
In questo scenario, il quorum si trasforma in un un'arma nelle mani del potere costituito per bloccare iniziative popolari che potrebbero andare contro i suoi interessi. Si passa da una democrazia in cui la maggioranza dei voti decide, a una in cui la minoranza più astuta o disinteressata può bloccare il processo democratico.
In sintesi, il quorum si traduce in una limitazione della democrazia diretta, premiando l'astensione e rafforzando il potere di chi ha interesse a mantenere inalterato l'assetto normativo.
Andare a votare, quindi, non è solo un diritto, ma un dovere civico.
È un gesto di responsabilità verso il passato, per onorare chi ha lottato per la nostra libertà, e verso il futuro, per contribuire a costruire una società più giusta e democratica.
Ogni voto conta, ogni preferenza espressa o non espressa ha un peso.
Ignorare le urne significa rinunciare a esercitare la propria sovranità, lasciando che siano altri a decidere per noi
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Domenica 8 e lunedì 9 giugno, recarsi alle urne non è solo un atto formale, ma un'affermazione di cittadinanza attiva.
È l'occasione per dare voce alla nostra sovranità popolare e per decidere direttamente sulla validità di una legge che impatta sulla nostra vita.
Non lasciamo che il sacrificio di chi ci ha preceduto sia vano: esercitiamo il nostro diritto di voto, per la nostra democrazia, per il nostro futuro
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Carmelo Arnone
8 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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07/06/2025

Attualità. Referendum: "Cittadini degni del Vangelo"; di don Carmelo La Magra

 

Carmelo La Magra
Carmelo La Magra

La riflessione di don Carmelo La Magra, parroco a Racalmuto (già parroco di Lampedusa), sulle consultazioni referendarie dell'8 e 9 giugno 2025.

*****

Riguardo ai referendum di questi giorni vorrei ricordare che da cittadini è legittimo non andare a votare, è legittimo andare e votare liberamente sì o no.
Per quanto riguarda le persone che si definiscono credenti e cristiane, vorrei sottolineare che a noi non basta ciò che è legittimo ma la nostra riflessione va fatta su ciò che è evangelicamente giusto, così da comportarci, come l'apostolo Paolo di ricorda, da "cittadini degni del Vangelo" (Fil 1,27).
Affinché le nostre scelte siano evangelicamente degne non devono basarsi su opportunismi, vantaggi personali o di categoria; da cristiani siamo chiamati a metterci nei panni dell'altro e a pensare come le nostre scelte influiscano sulla vita, il presente e il futuro di ogni persona.
Il mio sì, il mio no o la mia astensione quale ripercussione avrà sulla vita dell'altro?
Questo è votare "secondo coscienza" e non un'espressione per dire: faccio come mi pare.

        

 

   

Don Carmelo La Magra
 

 

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07/06/2025

Teatro. Claudia Palermo e Nicola Fabbri ci guidano "Into the wild" con "L'ultima alba"

 

Claudia Palermo e Nicola Fabbri ci guidano "Into the wild" con "L'ultima alba"
Palermo e Fabbri

Claudia Palermo e Nicola Fabbri ci guidano "Into the wild" con "L'ultima alba"
Locandina

Claudia Palermo
Claudia Palermo

A Bologna sarà messo in scena uno spettacolo teatrale che promette di emozionare e far riflettere: martedì 17 giugno 2025, alle ore 21.00, presso il Centro Sociale della Pace in Via del Pratello 53, andrà in scena "L'ultima alba", una produzione del Teatro della Rabbia.

Claudia Palermo e Nicola Fabbri
(Claudia Palermo e Nicola Fabbri)

Prenderà vita sul palcoscenico la storia di "Into the Wild", avventura di Chris McCandless, il giovane che scelse di abbandonare la civiltà per immergersi nella natura selvaggia dell'Alaska. Lo spettacolo, liberamente ispirato al celebre romanzo di Jon Krakauer, promette un viaggio coinvolgente, per tutti coloro che desiderano immergersi in una delle storie più affascinanti e controverse degli ultimi decenni.

Claudia Palermo e Nicola Fabbri ci guidano "Into the wild" con "L'ultima alba"
(Locandina)

"Into the Wild" narra la vera storia di Christopher McCandless, un giovane brillante e appena laureato che, in reazione al materialismo e alle ipocrisie della società contemporanea, decide di abbandonare la sua vita agiata, donare i suoi risparmi e intraprendere un viaggio in solitaria attraverso gli Stati Uniti, con l'obiettivo finale di raggiungere l'Alaska e vivere in completo isolamento.
Durante il suo percorso, incontrerà diverse persone che influenzeranno la sua visione del mondo e lo aiuteranno in vari modi. McCandless, che si ribattezza "Alexander Supertramp", sogna una vita autentica e selvaggia, lontana dalle convenzioni.
Il suo viaggio si conclude tragicamente nell'entroterra dell'Alaska, dove viene ritrovato morto per fame e intossicazione da semi velenosi, in un autobus abbandonato che aveva usato come rifugio.
La sua storia ha sollevato dibattiti sulla natura dell'avventura, il rifiuto della società e il significato della vera libertà.
"L'ultima alba" è uno spettacolo di Antonio Koch del quale i ruoli principali sono interpretati da Claudia Palermo e Nicola Fabbri.
Le musiche originali che accompagneranno gli spettatori in questo intenso viaggio sono state composte da Roberto Passuti, mentre la regia è affidata a Francesca Migliore.
Assistere a " L'ultima alba " darà la possibilità di immergersi in un'esperienza teatrale che porterà a riflettere sui grandi temi della libertà, della natura e del senso della vita. L'appuntamento è per martedì 17 giugno 2025, alle ore 21.00, a Bologna, presso il Centro Sociale della Pace
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Carmelo Arnone
7 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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07/06/2025

Politica. Convegno su "L'impegno dei cattolici in politica"; l'on. Decio Terrana relatore a Grosseto

 

Convegno su "L'impegno dei cattolici in politica"; l'on. Decio Terrana relatore a Grosseto
Locandina

Il Responsabile Nazionale Enti Locali dell’Unione di Centro, on. Decio Terrana, interverrà venerdì 13 giugno a Grosseto al convegno organizzato dall’Associazione Etica e Valori Cristiani su “Dottrina Sociale della Chiesa e Impegno dei Cattolici in Politica”.

Convegno su "L'impegno dei cattolici in politica"; l'on. Decio Terrana relatore a Grosseto
(Locandina)

La manifestazione si terrà alle ore 16.00 presso la Sala Pegaso 2 del Palazzo della Provincia di Grosseto in Piazza Dante, 35.
Assieme ad associazioni cristiane e di carattere sociale - dichiara l’on. Terrana - discuteremo della fondamentale importanza della dottrina sociale della Chiesa nella Società di ieri e di oggi e di come sia opportuno un impegno dei Cattolici in Politica per riportare al centro della discussione politica i nostri valori non negoziabili”.
L’on. Decio Terrana, che ha anche pubblicato un testo intitolato “L’Impegno dei Cattolici in Politica - Un’alleanza per il futuro dell’Italia”, già da tempo sostiene la necessità di riunire tutte le associazioni e le sigle Cattoliche in un unico movimento moderato che possa portare avanti i valori della Dottrina Sociale della Chiesa.
Sono ormai note a tutti le cifre sull’astensionismo dal voto e sull’assenza di un’area moderata che possa portare avanti i valori della Dottrina Sociale della Chiesa. Dobbiamo fare fronte comune - conclude Terrana - e riunire tutte le forze per poter rilanciare un’azione politica che metta al centro l’uomo e la donna, la famiglia e quei valori che da sempre hanno caratterizzato la nostra società e fatto dell’Italia la quinta potenza mondiale
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Redazione
7 giugno 2025   
  

 

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07/06/2025

Pittura. Antonio Pilato espone a Terni, nella mostra d'arte contemporanea "Opera con vista"

 

Antonio Pilato espone a Terni, nella mostra d'arte contemporanea "Opera con vista"
Locandina

Antonio Pilato
Antonio Pilato

Dal 6 al 16 giugno 2025, la città di Terni è il palcoscenico di un appuntamento artistico di rilevanza: "Opera con Vista", una mostra d'arte contemporanea che trova dimora nelle sale del Museo Diocesano e Capitolare, in Via XI Febbraio n° 4. L'esposizione, curata da Stefania Pieralice, offre al pubblico un'ampia finestra sulle espressioni più attuali dell'arte, con la partecipazione di numerosi artisti provenienti da diverse nazioni.

Antonio Pilato espone a Terni, nella mostra d'arte contemporanea "Opera con vista"
(Locandina)

La presentazione ufficiale della mostra si terrà venerdì 7 giugno alle ore 16.30. Successivamente l'accesso sarà libero a tutti i giorni, dalle 14.30 alle 19.30, con l'unica eccezione di domenica 15 giugno, giorno di chiusura.
"Opera con Vista" si inserisce nel contesto della "Triennale dell'Immagine / Prima Tappa", suggerendo un percorso espositivo che si snoderà attraverso diverse sedi e momenti, testimoniando la vitalità del panorama artistico contemporaneo.
Il progetto si avvale del patrocinio del Comune di Terni, a sottolineare il riconoscimento e il supporto istituzionale a questa iniziativa culturale.
Il catalogo della mostra, prezioso strumento per approfondire le tematiche e le poetiche degli artisti, conterrà interventi di Daniele Radini Tedeschi e Anselm Jappe, voci autorevoli nel campo della critica d'arte e della filosofia. La collaborazione con Remo Carradori per la parte legata alla comunicazione visiva completa il quadro di un evento curato nei minimi dettagli.
La lista degli artisti partecipanti è ricca e diversificata, includendo nomi come Antonio Pilato, Sabrina Aureli, Marco Bertocchi, Roberto Bedani, Andrea Boldrini, Eva Bressaus, Anna Maria Calamandrei Santi, Franco Carletti, Remo Carradori, Luca Cecioni, David Casapi, Jeremiah Chechik, Fernando M. Diaz, Henrique Dória, DRO (Duilio De Rosa), Ludovica Emme, Cori Fallani, Manuela Figueiredo, Antonio Franchi, Carlo Frisardi, Vincenzo Gavuzzo, Sergio Gardossi, Maria Ginzburg, Rosangela Giusti, Martin Groen, ADGART (Antonello Diodato Guardigli), Monika Hartl, Dr. Sheragal Hassan, Richard Janssens, Saverio Magno, Piero Maso, Alexandra Maso, CFM (Christoph Felix Maier), Agnieszka Mazek, Alessandro Medori (Alessandro Meddi), Anna Montaroro, Silvia Nencioni, Paweł Opęchowski, Elisabetta Piloni, Ilaria Risica, Horst Schlethner, Maurizio Setti, Mayada Shibbir, Chun Suk Yun, Claudio Vergnani, Mario Viezzoli, Alessandra Vinotto, NATI (Anastasia Yanchuk).
Questa collettiva si propone come un punto di riferimento per l'arte contemporanea a Terni, offrendo ai visitatori l'opportunità di immergersi in una pluralità di linguaggi espressivi e di confrontarsi con le visioni di artisti di calibro nazionale e internazionale.
La forte denuncia sociale è il tema cardine dei quadri di Antonio Pilato, in cui è evidente l'influenza degli scrittori e dei filosofi che hanno fatto parte della sua formazione umanistica. Lo sfondo nero, emblema di paura e smarrimento, la sezione rossa, che evoca la forza della speranza, e la traccia schematica color bianco dello squalo fanno da scenario a immagini cariche di naturale simbologia, espressione di pensieri più personali dell'artista. Col suo occhio fortemente acuto e critico rappresenta degli squali, i più prepotenti e feroci, che distruggono l'umanità oppressa e le sue bellezze. Quella di Antonio Pilato è un'arte originale ed autentica, che possiede una violenza critica e che acclama a gran voce i sentimenti di giustizia
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Redazione
7 giugno 2025   
  

 

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07/06/2025

Politica. Referendum dell'8 e 9 giugno: come e dove si vota

 

Referendum 2025: al voto su lavoro e cittadinanza
Referendum

 

Nei giorni di domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025 gli italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su cinque referendum abrogativi, che riguardano il mondo del lavoro e le norme sulla cittadinanza.

Referendum 2025: al voto su lavoro e cittadinanza
(Referendum 2025)

Si vota domenica 8 giugno dalle 07.00 alle 23.00 e lunedì 9 giugno dalle 07.00 alle 15.00.
Dove si vota?
L'indirizzo della scuola ed il numero del seggio dove votare sono scritti sulla prima pagina della tessera elettorale.
Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo il completamento delle operazioni di votazione e di riscontro delle persone che hanno votato.
Per esercitare il diritto di voto occorre presentarsi con un documento d’identità e con la tessera elettorale.
In caso di esaurimento degli spazi, furto o smarrimento della tessera o mancata ricezione della stessa è possibile chiederne il duplicato presso l'Ufficio elettorale del Comune che rimarrà aperto per tutta la durata della consultazione referendaria.
Per i Referendum popolari abrogativi si vota tracciando sulla scheda con la matita un segno (di solito una "X") sulla risposta prescelta e, comunque, nel rettangolo che la contiene:
- tracciando un segno sul “SÌ” si esprime la volontà di ABROGARE il testo della norma sottoposta a Referendum;
- tracciando un segno sul “NO” si esprime la volontà di NON ABROGARE il testo della norma sottoposta a Referendum.
Qui le istruzioni per le operazioni degli uffici di sezione.

Di seguito il contenuto dei cinque quesiti referendari, semplificato rispetto al testo che verrà proposto sulle schede di votazione.

1) Licenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti: si chiede l'abrogazione di parti del Decreto Legislativo n. 23/2015, che disciplina il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, introdotto dal Jobs Act. L'obiettivo è modificare le regole sui licenziamenti illegittimi (leggi il facsimile della scheda).

2) Piccole imprese e indennità di licenziamento: il secondo quesito riguarda l'abrogazione parziale delle norme relative all'indennità di licenziamento nelle piccole imprese, con l'intento di garantire maggiori tutele ai lavoratori (leggi il facsimile della scheda).

3) Contratti a termine: questo referendum propone l'abrogazione parziale delle norme sull'apposizione di termine ai contratti di lavoro subordinato, mirando a ridurre la precarietà (leggi il facsimile della scheda).

4) Responsabilità solidale negli appalti: questo quesito chiede di modificare le norme che regolano la responsabilità negli appalti, in modo da estendere la responsabilità anche all'impresa committente in caso di infortuni sul lavoro (leggi il facsimile della scheda).

5) Cittadinanza italiana: l'ultimo quesito riguarda la riduzione da 10 a 5 anni del periodo di residenza legale necessario per richiedere la cittadinanza italiana per i cittadini stranieri extracomunitari maggiorenni (leggi il facsimile della scheda).

Per la validità dei referendum è necessario che si rechi alle urne il 50% più uno degli aventi diritto al voto.
Questi referendum rappresentano un momento cruciale per la democrazia partecipativa, offrendo ai cittadini la possibilità di incidere direttamente sulle leggi che regolano aspetti fondamentali della vita sociale ed economica del Paese
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Carmelo Arnone
7 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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06/06/2025

Sanità. Registro Tumori ad Agrigento: Grotte nella media provinciale

 

Registro Tumori ad Agrigento: Grotte nella media provinciale
Numeri del cancro

Registro Tumori ad Agrigento: Grotte nella media provinciale
Mappa del rischio
 

Un passo fondamentale nella lotta contro il cancro è stato compiuto in provincia di Agrigento con l'introduzione del Registro Tumori provinciale.
Questo strumento epidemiologico, atteso da tempo, fornirà una mappatura dettagliata dell'incidenza delle patologie oncologiche e dei tassi di mortalità sul territorio, offrendo una base dati essenziale per future strategie sanitarie.
Il report inaugurale, che copre il periodo 2011-2019, è stato frutto del lavoro dell'Azienda Sanitaria Provinciale (ASP) di Trapani e presentato presso l'aula consiliare del Libero Consorzio Comunale di Agrigento.
Il Sindaco di Grotte, Alfonso Provvidenza, ha commentato i dati specifici relativi al suo Comune, sottolineando l'importanza di queste informazioni per una comprensione più approfondita della realtà epidemiologica locale: "Questi dati sono di vitale importanza e ci permettono di avere un quadro chiaro della situazione nel nostro territorio".
Analizzando le schede relative al Comune di Grotte, è emerso che non si riscontra un rischio di incidenza tumorale significativamente diverso rispetto alla media provinciale, sia per gli uomini che per le donne.
Nello specifico, il Comune di Grotte registra una media di 29 nuove diagnosi di tumore all'anno. Attualmente, il numero di individui affetti da patologie oncologiche si attesta a 210, mentre i decessi correlati sono 14.
In chiusura, il sindaco Provvidenza ha ribadito l'importanza cruciale della prevenzione primaria e degli screening regolari, quali strumenti imprescindibili per la diagnosi precoce e la gestione della malattia
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Redazione
6 giugno 2025    
  

 

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06/06/2025

Politica. Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi

 

Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi
Guarda il video

Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi
Locandina

Domenica 1 giugno 2025, alle ore 18.30 nella Piazzetta Mancuso (accanto Piazza Marconi) a Grotte, si è tenuto un incontro dedicato ai referendum dei prossimi domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025, e all'importanza del suffragio (guarda il video).

Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi
(Guarda il video)

L'iniziativa ha visto la partecipazione di due relatori: Stefano Lombardo, in qualità di Rappresentante della Consulta Giovanile di Grotte, e Alfonso Buscemi, Segretario Generale della CGIL di Agrigento.
A portare i saluti anche il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza e il Segretario del Circolo PD di Grotte Antonio Salvaggio.
La manifestazione si è inserita in un contesto più ampio di discussione sui valori fondamentali che si intendono promuovere e difendere attraverso il voto. I pilastri su cui si basa questa consultazione referendaria, come evidenziato nel manifesto dell'iniziativa, sono: lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza e democrazia. Questi temi rappresentano il cuore del messaggio che si è voluto veicolare, invitando i cittadini a esprimere la propria preferenza referendaria con una forte consapevolezza.
Nel video, la ripresa dell'incontro
- guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info").
       
Redazione
6 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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06/06/2025

Scuola. L'Istituto comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto festeggia i campioni di matematica

 

L'Istituto comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto festeggia i campioni di matematica
Premiazione

L'Istituto comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto festeggia i campioni di matematica
Attestato

Semifinale dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici
La Semifinale

 

Un’atmosfera di grande soddisfazione ha pervaso l'Istituto Comprensivo "Leonardo Sciascia" di Racalmuto-Grotte-Comitini, che nella mattinata di sabato 5 giugno ha ospitato la cerimonia di premiazione degli studenti protagonisti dei prestigiosi Giochi Matematici dell’Università "Bocconi". La dirigente scolastica, prof.ssa Carmela Campo, non ha nascosto il suo entusiasmo, sottolineando l'importanza di questi successi per l'intera comunità scolastica.
La prof.ssa Carmela Campo ha consegnato personalmente gli attestati agli alunni, i cui risultati ottenuti, sia nei "Giochi d’Autunno" che nella Semifinale regionale e nella Finale nazionale, dimostrano la loro dedizione e il loro talento. Questo traguardo non è solo una vittoria per i singoli partecipanti, ma un motivo di profonda soddisfazione per tutto l'istituto, che vede riconosciuto l'impegno profuso nell'offrire opportunità di crescita e stimolo ai ragazzi.

Semifinale dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici
(Semifinale dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici)

Il successo dei giovani matematici è frutto di un lavoro di squadra guidato con passione dalla prof.ssa Carmela Figliola, coordinatrice del progetto. La sua dedizione e la sua capacità di motivare gli alunni sono state fondamentali per raggiungere questi importanti traguardi. Il progetto è un esempio tangibile di come la collaborazione e la sinergia all'interno del corpo docente possano fare la differenza; il percorso dei ragazzi è stato costantemente supportato dall'impegno e dalla professionalità di tutti i docenti di matematica dell'Istituto, che hanno lavorato in stretta collaborazione con la prof.ssa Figliola, preparando gli studenti e accompagnandoli nelle varie fasi della competizione. La loro dedizione è stata cruciale per permettere ai giovani talenti di esprimere al meglio le proprie capacità.
La cerimonia ha celebrato i successi ottenuti in diverse fasi: dai "Giochi d'Autunno", che hanno visto la partecipazione di tutti gli studenti dell'Istituto il 13 novembre, sino alla Semifinale regionale di Gela e, per i più meritevoli, alla Finale nazionale di Milano.
Di seguito i nomi di tutti gli studenti premiati.

Per i "Giochi d’autunno":
Categoria CE (4^ elementare)
1° classificato: Giovanni Arnone (4^ C, Primaria plesso “Sciascia” di Grotte) - nella foto a lato, di LB -
2° classificato: Marco Vaccarello (4^ A, Primaria plesso “Roncalli” di Grotte)
3^ classificata: Giuditta Pomo (4^ A, Primaria plesso “Roncalli” di Grotte)
Categoria CM (5^ elementare)
1° classificato: Calogero Pavone (5^ A, Primaria plesso “Ciranni” di Comitini)
2° classificato: Alex Valenti (5^ A, Primaria plesso “Ciranni” di Comitini)
3^ classificata: Carlotta Cirino (5^ A, Primaria plesso “Roncalli” di Grotte)
Categoria C1 (1^ e 2^ media)
1^ classificata: Maria Francesca Culmo (2^ B, Secondaria di I grado plesso “Orlando” di Grotte)
2° classificato: Simone Cacciatore (2^ B, Secondaria di I grado plesso “Orlando” di Grotte)
3° classificato: Calogero Croce (2^ B, Secondaria di I grado plesso “Orlando” di Grotte)
Categoria C2 (3^ media)
1° classificato: Davide Cacciatore (3^ A, Secondaria di I grado plesso “Orlando” di Grotte)
2^ classificata: Sofia Grassagliata (3^ A, Secondaria di I grado plesso “Orlando” di Grotte)
3° classificato: Daniele Buscarino (3^ B, Secondaria di I grado plesso “D’Asaro” di Racalmuto)

Alla Semifinale regionale (svolta il 15 marzo a Gela) hanno partecipato con merito:
- dal plesso “D’Asaro” di Racalmuto, Angelo Vinci (1^ A), Alessio Maria Di Marco (2^ B), Nicolò Manta (2^ B), Ania Carrubba (2^ C), Angelica Spalanca (2^ C), Angelica Conti (3^ A), Angelo Curto (3^ A), Ginevra Cardillo (3^ A), Mariachiara Salvo (3^ A), Daniele Buscarino (3^ B), Emanuele Tirone (3^ B), Noemi Craparo (3^ B), Carlotta Marchese (3^ C);
- dal plesso “Orlando” di Grotte, Simone Cacciatore (2^ B) e Davide Cacciatore (3^ A).

Alla Finale nazionale di Milano (svolta il 10 maggio), l'Istituto ha avuto l'onore di essere rappresentato dagli studenti: Daniele Buscarino (3^ B, plesso “D’Asaro” di Racalmuto) e Simone Cacciatore (2^ B, plesso “Orlando” di Grotte).

Questi risultati non solo valorizzano le eccellenze individuali, ma testimoniano anche la qualità dell'insegnamento e l'ambiente stimolante che l'Istituto Comprensivo “Leonardo Sciascia” offre ai suoi studenti
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Carmelo Arnone
6 giugno 2025 
© Riproduzione riservata.
  

 

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05/06/2025

Chiesa. Veglia di Pentecoste: un momento di spiritualità con don Sergio Sanfilippo

 

Veglia di Pentecoste: un momento di spiritualità con don Sergio Sanfilippo
Locandina

Sabato prossimo, 7 giugno 2025, la comunità di Grotte si riunirà presso la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo per celebrare la solenne Veglia di Pentecoste. L'appuntamento è fissato per le ore 18.30 e la celebrazione sarà presieduta dal parroco, don Sergio Sanfilippo, in un momento di preghiera e riflessione che affonda le sue radici nelle più antiche tradizioni bibliche e cristiane.

Veglia di Pentecoste: un momento di spiritualità con don Sergio Sanfilippo
(Locandina)

La Veglia di Pentecoste rappresenta uno dei momenti più significativi dell'anno liturgico, un'attesa spirituale della venuta dello Spirito Santo, così come avvenne per gli apostoli riuniti nel Cenacolo. La solennità della Pentecoste è la seconda festa più importante dell'anno cristiano dopo la Pasqua, di cui ne costituisce il compimento.
Le origini della Pentecoste sono narrate in modo vivido nel capitolo 2 degli Atti degli Apostoli. Cinquanta giorni dopo la risurrezione di Gesù, mentre gli apostoli e Maria erano riuniti insieme a Gerusalemme, si verificò un evento straordinario: "...venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro il potere di esprimersi" (At 2,2-4).

Questo evento segnò la nascita della Chiesa, la sua investitura di potere divino per annunciare il Vangelo a tutte le genti. Gli apostoli, prima impauriti e rinchiusi, ricevettero una forza e un coraggio inauditi, iniziando a predicare apertamente la Risurrezione di Cristo, ciascuno nella propria lingua, rendendo il messaggio accessibile a tutti i presenti a Gerusalemme provenienti da diverse nazioni.
Il significato della Pentecoste è molteplice e profondo. In primo luogo, essa celebra la discesa dello Spirito Santo, che continua a operare nella Chiesa e nei cuori dei credenti. Lo Spirito Santo è il Consolatore, il Paraclito, colui che guida, illumina, santifica e dona i suoi carismi per l'edificazione della comunità.
Per la Chiesa, la Pentecoste è un costante richiamo alla sua missione evangelizzatrice. Così come gli apostoli furono inviati nel mondo, anche oggi ogni battezzato è chiamato a essere testimone della fede e portatore di speranza. Lo Spirito Santo dona la forza e la creatività necessarie per affrontare le sfide del mondo contemporaneo e per annunciare il Vangelo in modo autentico e incisivo.
Dal punto di vista ecclesiale, la Pentecoste ribadisce l'universalità della Chiesa, che trascende ogni barriera linguistica e culturale. È un'occasione per riscoprire l'unità nella diversità, frutto dell'azione dello Spirito che unisce tutti i membri del Corpo di Cristo.
La Veglia di Pentecoste nella chiesa Beata Vergine Maria del Monte Carmelo di Grotte sarà un momento in cui l'intera comunità parrocchiale potrà invocare e accogliere con fede il dono dello Spirito Santo, rinnovando l'impegno a vivere la propria fede in modo autentico e a essere segno vivente della presenza di Dio nel mondo. Un momento da non perdere per riscoprire la forza trasformatrice della grazia divina
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Carmelo Arnone
5 giugno 2025 
© Riproduzione riservata.
  

 

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05/06/2025

Teatro. Ad Agrigento un omaggio a Michele Guardì; il regista chiude l'8^ stagione del Circolo Empedocleo

 

Ad Agrigento un omaggio a Michele Guardì; il regista chiude l'8^ stagione del Circolo Empedocleo
Locandina

Si chiude con un appuntamento di grande interesse l'ottava stagione del "Teatro da Camera" del Circolo Culturale Empedocleo di Agrigento. Venerdì 20 giugno 2025, alle ore 18.15, il palco del circolo ospiterà una performance artistica intitolata "Piazza Italia Remember?", dedicata alla carriera di Michele Guardì.
Il celebre autore, regista teatrale e televisivo, nonché romanziere e poeta, da oltre cinquant'anni protagonista del panorama culturale italiano, sarà il fulcro di questo sessantunesimo spettacolo messo in scena nella sala teatro dell'Empedocleo. Un traguardo significativo che conferma il Circolo Culturale come un punto di riferimento artistico e culturale per la Città dei Templi.
La presenza del regista Michele Guardì rappresenta un riconoscimento speciale per l’attività che l'Empedocleo porta avanti. L'appuntamento sarà una "azione scenica" che combinerà recitazione, inserti video e musica, offrendo al pubblico un'immersione nelle produzioni letterarie e artistiche di Guardì.
La serata sarà arricchita da una conversazione a cura di Mario Gaziano con lo stesso Michele Guardì, un dialogo che svelerà retroscena e spunti sulla sua lunga carriera. Non mancheranno interventi e recitazioni curate da Giovanni Moscato e Sandro Re, mentre la musica sarà affidata alla partecipazione al pianoforte di Domenico Mannella. La direzione artistica dell'intera stagione è a cura di Giuseppe Adamo e Mario Gaziano.
L'ingresso è gratuito sino ad esaurimento posti
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Redazione
5 giugno 2025    
  

 

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05/06/2025

Iniziative. A Villa Romana l'11 luglio il Premio "Scala dei Turchi - Dina Rossiello" 2025

 

Pascal Schembri
Pascal Schembri

Attesa per l'edizione 2025 del "Premio Letterario Scala dei Turchi - Dina Rossiello", che si terrà l'11 luglio alle ore 19.00 nella cornice del sito archeologico di Villa Romana, sulla costa di Realmonte. La commissione è già al lavoro, esaminando le numerose opere letterarie pervenute alla "Casa del Libro" di Pascal Schembri, organizzatore dell'evento.
Il "Premio Letterario Scala dei Turchi - Dina Rossiello" nasce con l'intento di celebrare la letteratura e promuovere la cultura in una terra ricca di storia come la provincia di Agrigento. Intitolato a Dina Rossiello compianta coniuge dell'ideatore della manifestazione, il premio si è affermato negli anni come un appuntamento di interesse, capace di valorizzare sia autori emergenti che scrittori già affermati, offrendo loro una vetrina e contribuendo a diffondere il piacere della lettura e la ricchezza del patrimonio culturale.
Pascal Schembri, scrittore italo-francese e anima del premio, ha commentato l'intensa fase di selezione: "In questi giorni siamo impegnati in un'attività serrata, finalizzata a scegliere i destinatari del premio. Anche quest'anno non è facile, perché le varie sezioni ci stanno offrendo un panorama di contenuti davvero ricco e pregevole, tutti di grande interesse".
Schembri ha sottolineato l'importanza di riconoscere il merito sia agli scrittori emergenti che a quelli già consolidati: "Riteniamo che la cultura, di cui Agrigento è da sempre culla, attraverso la lettura possa testimoniare e rafforzare identità, storia, tradizioni e diventare un momento di crescita collettiva, al servizio del bene della società - ha affermato -. Un libro è tutto questo e molto di più. Lettura e scrittura rappresentano un investimento per il futuro di chi c'è, e di chi ci sarà. Il premio letterario Scala dei Turchi promuove lo splendore di questa terra, unitamente al messaggio della letteratura che diviene arte e scienza che racconta la vita e le sue emozioni".
L'appuntamento è fissato per venerdì 11 luglio, quando si scopriranno i vincitori di questa edizione, in una serata di celebrazione della parola scritta e del suo potere di connettere, ispirare e arricchire
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Redazione
5 giugno 2025    
  

 

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04/06/2025

Politica. Insediamento del Segretario del Circolo PD di Grotte Antonio Salvaggio

 

Insediamento del Segretario del Circolo PD di Grotte Antonio Salvaggio
Guarda il video

Insediamento del Segretario del Circolo PD di Grotte Antonio Salvaggio
Brindisi

Domenica 1 giugno 2025, alle ore 17.00 presso la sede di Via Alfieri, si è svolta la cerimonia di insediamento del nuovo Segretario del Circolo PD di Grotte (guarda il video).

Insediamento del Segretario del Circolo PD di Grotte Antonio Salvaggio
(Guarda il video)

A seguito del risultato delle elezioni che si sono svolte domenica 25 maggio, in occasione del congresso cittadino, è stato proclamato all'unanimità come nuovo Segretario il signor Antonio Salvaggio.
Presenti alla cerimonia di insediamento molti degli storici tesserati del Partito Democratico grottese, tra cui gli ex sindaci Michele Di Mino, Pietro Agnello e Giacomo Orlando.
Nel corso dell'incontro hanno preso la parola il dott. Giacomo Orlando, in qualità di Garante del partito, e il dott. Alfonso Provvidenza, Sindaco di Grotte.
Il nuovo Segretario ha rivolto un saluto e un ringraziamento per il lavoro svolto al Segretario uscente Lillo Picone, ha annunciato alcune linee programmatiche del Circolo, nonché la direzione d'inclusione che è stata riassunta nella frase: "Ascoltare tutti e decidere insieme".

Nel video, la ripresa della
cerimonia
- guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info").
       
Redazione
4 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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04/06/2025

Chiesa. Maggio: processione "aux flambeaux" verso la Madonna delle Grazie

 

Maggio: processione "aux flambeaux" verso la Madonna delle Grazie
Guarda il video

Maggio: processione "aux flambeaux" verso la Madonna delle Grazie
Autorità

Conclusione del Maggio Mariano: fiaccolata verso la Madonna delle Grazie
Manifesto

A conclusione delle iniziative del mese di maggio, interamente dedicato alla Vergine Maria, i fedeli della Parrocchia Beata Vergine Maria del Monte Carmelo in Grotte hanno partecipato - sabato 31 maggio 2025 - a una solenne processione "aux flambeaux" durante la quale il simulacro della Madonna delle Grazie, venerato per tutto il mese nella chiesa parrocchiale, è stato riaccompagnato nella sua sede naturale presso la chiesetta omonima (guarda il video).

Maggio: processione "aux flambeaux" verso la Madonna delle Grazie
(Guarda il video)

La processione, che è stata guidata dal parroco don Sergio Sanfilippo, si è conclusa con la preghiera di benedizione.
Nel video, la ripresa della
benedizione - guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info").
       
Redazione
4 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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03/06/2025

Sport. Ginnastica artistica: Sofia Bellomo e Cloe Lo Re brillano al Gran Galà di Gallipoli

 

Ginnastica artistica: Sofia Bellomo e Cloe Lo Re brillano al gran Galà di Gallipoli
Vincitrici

1^ classificata
1^ classificata

3^ classificata
3^ classificata

La città di Gallipoli (LE) ha ospitato dal 31 maggio al 2 giugno scorsi il "Gran Galà d'Italia di Ginnastica Artistica", un appuntamento di risonanza nazionale che ha acceso i riflettori su questa disciplina. Organizzato dal settore Ginnastica Artistica Libertas - Area Centro Sud, con il supporto di enti come il CONI, il Comune di Ugento, Libertas Lecce, Caroli Hotels e l'ASD Delfino Ginnastica Lecce, la manifestazione ha visto la partecipazione di atleti e atlete da ogni angolo della penisola, riuniti da un comune denominatore: la passione per la ginnastica.

Ginnastica artistica: Sofia Bellomo e Cloe Lo Re brillano al gran Galà di Gallipoli
(1^ e 3^ classificata)

Il Gran Galà si è confermato un appuntamento cruciale nel panorama della ginnastica artistica italiana, avendo come obiettivo non solo di promuovere la disciplina tra le nuove generazioni, ma anche di scoprire e valorizzare i talenti emergenti. È in questo contesto che brillano le storie di impegno e dedizione, capaci di regalare emozioni e ispirare il pubblico.
L'edizione 2025 del Gran Galà ha premiato anche il talento di due giovanissime atlete grottesi, allieve dell'ASD Eidos di Canicatti, che si sono distinte nelle rispettive categorie:
- Sofia Bellomo ha conquistato il 1° posto nella categoria volteggio, dimostrando già una notevole padronanza di questa specialità;
- Cloe Lo Re ha ottenuto il 3° posto nella categoria trave, un risultato eccellente che testimonia il suo equilibrio e la sua eleganza.
Questi successi non solo riempiono d'orgoglio i genitori e le rispettive comunità e associazioni sportive, ma rappresentano anche un incoraggiamento per tutte le giovani promesse che si avvicinano a questo sport.
La ginnastica artistica è molto più di uno sport; richiede un'eccezionale combinazione di forza fisica, agilità, coordinazione, equilibrio e flessibilità. Ma non solo: la disciplina, la costanza e la capacità di superare i propri limiti sono valori che vengono coltivati sin da giovanissimi. Oltre ai benefici fisici, la ginnastica artistica contribuisce in modo significativo allo sviluppo mentale degli atleti, insegnando la concentrazione, la gestione dello stress e la perseveranza nel raggiungimento degli obiettivi.
Tra le specialità più spettacolari e tecnicamente complesse della ginnastica artistica spiccano il volteggio e la trave.
Il volteggio è una prova di potenza, velocità e precisione. Le ginnaste corrono su una pedana, prendono lo slancio su una molla e si lanciano su un attrezzo, eseguendo figure acrobatiche in aria prima di atterrare con grazia e stabilità. Ogni frazione di secondo è cruciale per la riuscita dell'esercizio, che deve combinare forza esplosiva e controllo millimetrico.
La trave, d'altra parte, è l'emblema dell'equilibrio e della grazia. Le atlete si muovono su una superficie larga appena 10 centimetri e lunga 5 metri, eseguendo elementi acrobatici, salti e pose statiche con una precisione e una fluidità che lasciano senza fiato. Ogni movimento deve essere eseguito con sicurezza e armonia, trasformando la tensione in pura bellezza.
I risultati ottenuti da Sofia e Cloe proiettano Grotte nel vasto e competitivo panorama della ginnastica artistica italiana
. 
 

Carmelo Arnone
3 giugno 2025 
© Riproduzione riservata.
  

 

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02/06/2025

Iniziative. Grotte ha celebrato Pietro Ingrao: un omaggio al concittadino onorario

 

Grotte ha celebrato Pietro Ingrao: un omaggio al concittadino onorario
Guarda il video

Grotte celebra Pietro Ingrao: un omaggio al concittadino onorario
Manifesto

Il Comune di Grotte ha reso omaggio a una figura di spicco della storia politica italiana: Pietro Ingrao, nel 110° anniversario della nascita e nel 10° anniversario della scomparsa (guarda il video).

Grotte ha celebrato Pietro Ingrao: un omaggio al concittadino onorario
(Guarda il video)

Sabato 17 maggio 2025, alle ore 17.30, presso i locali della Biblioteca Comunale, si è tenuto un incontro commemorativo dedicato al concittadino onorario, scomparso nel 2015.
La manifestazione, in ricordo del concittadino onorario Pietro Ingrao, ha visto la partecipazione di ospiti d'onore d'eccezione: i figli di Pietro Ingrao, Bruna, Celeste e Guido.
Alla serata di commemorazione, condotta da Salvatore Bellavia, hanno portato i saluti istituzionali il sindaco di Grotte Alfonso Provvidenza e dell'assessore alla Biblioteca e all'Archivio Storico Gianni Lombardo.
Un comitato promotore, composto da Pietro Agnello, Antonio Carlisi, Angelo Lauricella, Gandolfo Mazzarisi e Giacomo Orlando, ha contribuito all'organizzazione dell'appuntamento.
Durante la manifestazione sono intervenuti in qualità di testimoni: Vincenzo Gino Alaimo, Angelo Lauricella, Maurizio Masone e Antonio Cracolici, che hanno condiviso aneddoti e riflessioni sulla figura di Pietro Ingrao.
La serata è stata arricchita da momenti di lettura a cura di Alessandra Criminisi, Paola Sardo e Salvatore Milano, che hanno dato voce a scritti e discorsi significativi di Ingrao.
L’animazione musicale è stata proposta dal duo vocale-strumentale composto da Mimmo Mannella e Giacomo Orlando.

Nel video, la ripresa della manifestazione
- guarda il video - (riprese © a cura dell'Associazione Culturale "Punto Info").
       
Redazione
2 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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02/06/2025

Editoria. Presentato il libro "Lo sguardo oltre i muri" di Linda Di Stefano

 

Presentato il libro "Lo sguardo oltre i muri" di Linda Di Stefano
Guarda il video

"Lo sguardo oltre i muri" di Linda Di Stefano, per celebrare poesia e memoria
Locandina

Linda Di Stefano
Linda Di Stefano

Venerdì 16 maggio 2025, alle ore 19.00, presso la Biblioteca comunale "M. L. King" di Grotte, è stato presentato il libro postumo di Linda Di Stefano, intitolato "Lo sguardo oltre i muri", GAM editrice, a cura del marito Angelo Ponzo (guarda il video).

Presentato il libro "Lo sguardo oltre i muri" di Linda Di Stefano
(Guarda il video)

A condurre la serata è stato il giornalista Carmelo Arnone, autore della prefazione al testo, che ha accompagnato il pubblico attraverso le diverse fasi dell'incontro.
Nel corso della presentazione sono intervenuti: Alfonso Provvidenza, Sindaco di Grotte; Angela Giglia, Presidente della Fidapa di Racalmuto; Filippo Vitello, Presidente della proloco Herbessus; Pietro Zucchetto, Presiedente dell'Avis comunale di Grotte.
La relazione sulla figura dell'Autrice e sul periodo storico nel quale si è formata è stata proposta da Antonio Carlisi.
Nel corso della serata sono state proclamate alcune poesie, con il commento artistico proposto da Piero Carbone, tratte da "Lo sguardo oltre i muri", interpretate da Giusy Lo Sardo, Stefania Terrasi, Mariangela Morreale, Evelyn Castellacci, Giorgia Castronovo e Tania Garifi.
Particolare interesse ed emozione ha suscitato il messaggio fatto pervenire dal dott. Salvatore Filippo Vitello, letto da Carmelo Arnone.
La serata è stata arricchita dall'animazione musicale dell'Elegans Trio, composto da Isabella Di Salvo al pianoforte, Julia Di Stefano al flauto e Lavinia Di Stefano al clarinetto.
L'iniziativa è stata promossa dalla testata giornalistica Grotte.info Quotidiano, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Grotte e la collaborazione di: FIDAPA di Racalmuto,
Proloco Herbessus, Avis Comunale di Grotte.
Nel video, la ripresa della manifestazione
- guarda il video - (riprese © a cura di Emanuele Licata per l'Associazione Culturale "Punto Info").
       
Redazione
2 giugno 2025
© Riproduzione riservata.
  

 

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01/06/2025

Comune. 2 Giugno a Grotte: in Piazza Umberto I per la Festa della Repubblica

 

2 Giugno a Grotte: in Piazza Umberto I per la Festa della Repubblica
Locandina

Domani, lunedì 2 giugno, Piazza Umberto I a Grotte sarà il luogo in cui verrà celebrata la Festa della Repubblica. A partire dalle ore 09.00, la cittadinanza è invitata a partecipare a una significativa manifestazione che vedrà la presenza del sindaco Alfonso Provvidenza e delle autorità civili e militari; per riflettere sulle radici della nostra democrazia e sul valore del dovere civico.

2 Giugno a Grotte: in Piazza Umberto I per la Festa della Repubblica
(Locandina)

La Festa della Repubblica non è una semplice ricorrenza sul calendario, ma una data fondamentale che segna la nascita della nostra Italia democratica. Era il 2 giugno 1946 quando gli italiani, chiamati alle urne dopo gli orrori della Seconda Guerra Mondiale e la caduta del regime fascista, furono chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica.
Fu un referendum storico, il primo a suffragio universale, che per la prima volta vide anche le donne esprimere il loro voto; un passo enorme verso la piena parità dei diritti. Con oltre 12 milioni di voti a favore, il popolo italiano scelse la Repubblica, voltando pagina e ponendo le basi per la stesura della Costituzione.
Questo giorno ci ricorda il coraggio e la visione di chi ha lottato per la libertà e la democrazia, ma anche la responsabilità che ne deriva. Partecipare a questa celebrazione non è solo un atto formale, ma una tangibile dimostrazione di dovere civico. È un modo per onorare la memoria di coloro che hanno sacrificato la propria vita per i valori di libertà, giustizia e uguaglianza, valori su cui si fonda la nostra Repubblica.
La presenza del Sindaco e delle autorità non è solo un segno di protocollo, ma un richiamo alla coesione della nostra comunità e all'importanza di unire le forze per costruire un futuro migliore. È un momento per riflettere sul significato di essere cittadini attivi e consapevoli, di partecipare alla vita democratica del Paese e di contribuire al benessere collettivo.
Esserci significa rafforzare il senso di appartenenza alla nostra Nazione e riaffermare l'impegno verso i principi che rendono l'Italia una Repubblica fondata sul lavoro, sulla democrazia e sul rispetto dei diritti di tutti
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Carmelo Arnone
1 giugno 2025 
© Riproduzione riservata.
  

 

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01/06/2025

Politica. Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi, oggi alle 18.30

 

Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi
Locandina

Con l'approssimarsi dei referendum nazionali, in programma per l'8 e 9 giugno, si intensifica il dibattito pubblico sul tema del voto. Un appello alla partecipazione civica che verrà proposto in un incontro pubblico.

Verso i referendum; incontro pubblico in Piazza Marconi
(Locandina)

Domenica 1 giugno, alle ore 18.30, Piazza Marconi a Grotte sarà il palcoscenico di una iniziativa dedicata ai referendum e all'importanza del suffragio. L'iniziativa vedrà la partecipazione di due relatori.
Ad intervenire saranno Stefano Lombardo, in qualità di Rappresentante della Consulta Giovanile di Grotte, e Alfonso Buscemi, Segretario Generale della CGIL di Agrigento.
La loro presenza sottolinea lo spettro di interlocutori coinvolti in questa campagna di sensibilizzazione al voto, dai giovani alle rappresentanze sindacali.
La manifestazione si inserisce in un contesto più ampio di discussione sui valori fondamentali che si intendono promuovere e difendere attraverso il voto. I pilastri su cui si basa questa consultazione referendaria, come evidenziato nel manifesto, sono: lavoro, sicurezza, dignità, cittadinanza e democrazia. Questi temi rappresentano il cuore del messaggio che si vuole veicolare, invitando i cittadini a esprimere la propria preferenza referendaria con una forte consapevolezza
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Redazione
1 giugno 2025    
  

 

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01/06/2025

Racconti. "La catastrofe"; di Salvatore Ciccotto

 

L'addio
L'addio

Salvatore Ciccotto
Salvatore Ciccotto


L'addio
(L'addio)

"La catastrofe"
di Salvatore Ciccotto

Ntò veni cca ti dissi, veni cca ca ti fa mali!”, urlò la donna con tono arrabbiato.
Il bambino la guardò sornione, abbassò lo sguardo, poi le fece un sorriso mentre con la manina continuava a indicare qualcosa alla sua destra.
Da quando 'a za Vicenza Sorrentinu, una donna anziana che abitava nella casa accanto, gli aveva fatto vedere dove le galline facevano le uova, ogni volta che il bambino le sentiva chiocciare voleva andare a vedere, era curioso.

“Amunì ch’è tardu
” ripetè ancora Maria, mentre lo prendeva in braccio per andare verso casa.
Non ci fu verso, Ntoniu cominciò a dimenarsi e a strillare forte.
Mariù lassalu iri u picciliddu”, disse 'a za Vicenza, che nel frattempo aveva sentito le urla e si era affacciata alla porta, “tu vattinni 'a casa, u carusu lassamillu cca, po ti lu puortu iu.
Tu comu t’ha sintutu oji?, chiese 'a za Vicenza mentre prendeva il bambino e lo metteva in braccio.
Mi sientu nnìcchia miegliu, rispose Maria a bassa voce.
Negli ultimi giorni la donna non era stata bene, le capitava spesso di avere forti capogiri.
Del fatto che Maria non stava bene erano preoccupati in tanti. Era preoccupato il marito, la sorella Assuntina che vedendola in quello stato, dopo una notte insonne, si precipitò dal dottore Calascibetta per chiedere cosa avesse la sorella.
Quell’uomo appena la vide se ne usci con una battuta: “Tu si malata Assuntì ! To suoru è bona, nenti avi. Avi sulu un po' di dibulizza.
Un altro che non vedeva di buon occhio tutta quella storia era il padre di Giuseppe, u zi Turiddu Cucciarrè che un giorno, dopo che la donna aveva avuto uno svenimento, esclamo: “Ma picchì nun la purtamu a Palermu a fari na visita!
.
Ma quella che più di tutti era veramente preoccupata era proprio lei, Maria Morgante, che si accorgeva di come ogni giorno andasse sempre peggio.
Con due bambini piccoli da accudire, spesso si ritrovava a non riuscire a stare in piedi, le mancavano le forze.
Quella domenica però la donna si sentiva meglio, tant’è che convinse il marito ad andare alla processione della Madonna delle Grazie.
Giuseppe, dal canto suo, era contento di tutto questo, voleva dire che Maria stava meglio.
Una leggera pioggia era venuta giù durante la notte, l’aria si era rinfrescata e un odore intenso di mosto si sentiva nell’aria.
Erano i giorni della vendemmia e per le strade si vedevano vutti e varliri messi a scolare.
La chiesetta della Madonna delle Grazie era in aperta campagna, lontano dal centro abitato.
Quel pomeriggio la famiglia Cucciarrè, dopo aver lasciato la piccola Teresa dalla suocera, andò alla festa.
Quando la processione partì era già buio. Davanti c’erano due file di persone con le torce accese, una a destra e una a sinistra, seguiva il simulacro della vergine, la banda e poi dietro tutta la gente che seguiva in corteo.
Maria vide passare la processione da sopra il balcone di la gnura Giuseppina. Era una donna che Maria conosceva sin da quando era bambina, abitavano vicine di casa.

Mariù acchianàti, accussì ci fa vidiri a Ntoniuzzu 'a Madonna ca passa, le disse la donna mentre Maria con il marito e il figlio stavano salendo le scale.
Maria si affacciò al balcone e dall’alto vide la statua della Madonna che avanzava lungo lo stradone, i suoi occhi neri brillavano di gioia. Era contenta.
Mentre camminavano per tornare a casa, attraversando la piazza, Giuseppe vide che sulla piazzetta davanti alla chiesa della matrice c’erano dei ragazzi che giocavano.
Fu il loro eccessivo vociare che attirò la sua attenzione.
C’erano quelli che giocavano cu 'a tuortula. Avvolgevano il filo e la lanciavano a terra, facendola girare forte. Vinceva chi la faceva girare di più.
Poi c’erano quelli che giocavano a li mazzi. Erano due pezzi di legno, uno più lungo e uno più corto, appuntite da entrambi i lati. Con il pezzo più lungo, il giocatore batteva in una delle punte l’altro pezzo, mentre era a terra. Il pezzo schizzava in aria a quel punto il giocatore lo colpiva al volo, e lo faceva andare a finire più distante possibile.
Ma quelli che più di tutti facevano rumore erano un gruppo di ragazzini che giocavano a unu mmanta l’unu.
Erano due squadre formate ognuna da cinque ragazzi.
Il primo si metteva in piedi appoggiato al muro e gli altri
quattro si mettevano in fila uno dietro l'altro, piegati, a formare la cosiddetta groppa del cavallo. Il primo poggiava la testa sulla pancia di quello che era in piedi.
Quelli della squadra opposta saltavano uno ad uno addosso alle spalle dei ragazzi che formavano la groppa; il primo doveva spiccare il salto più lungo, così da lasciar spazio agli altri. Mentre i cinque saltavano, dovevano recitare una filastrocca.
Se i quattro che erano sotto non resistevano, perdevano.
Da qualche tempo si era inserito nel gruppo un certo Totò che veniva da Palermo, e a quel gioco, che già tutti conoscevano, aveva apportato delle varianti. I ragazzi del gruppo le avevano accettate con molto entusiasmo. Anche quel pomeriggio qualcuno del gruppo disse:
Faciemu comu dici Totò 'u palermitanu”.

E mentre erano tutti in groppa cominciarono a recitare:

Quatttru e quattr'ottu
scarica u bottu
ancieddu cu li pinni
scarica e vatinni
unu, dui e tri
unu, dui e tri
unu, dui e tri
”.

Era bello sentire quella filastrocca.
Giuseppe guardò quei ragazzi e pensò che in fondo, per loro, bastava poco per essere felici.
Anche lui aveva conosciuto la leggerezza di quei momenti.
In piena notte la piccola Teresa cominciò a piagnucolare, prima piano poi sempre più forte.
Giuseppe si svegliò di soprassalto, accese la luce e andò verso la culla.
L’orologio della piazza rintoccò le tre e mezza.

Marì! Marì! 'A piccilidda chianci, ma chi avi? disse a bassa voce l’uomo rivolto verso la moglie.
Marì!! Marì! gridò un più forte, ma la donna non rispondeva.
Giuseppe allora si avvicinò verso il letto e cominciò a scuoterla, prima piano poi con più energia.
Maria non rispondeva.
La piccola Teresa continuava a piangere e svegliò pure Ntoniu, che dormiva in un lettino accanto.

Marì! Marì! cominciò a urlare l’uomo disperato.
Poi si mise in ginocchio accanto al letto e provò ad ascoltare i battiti del cuore. Non sentiva niente. Non era possibile! Forse era lui che non era in grado di sentire.
L’uomo era in preda ad uno sconforto che diventava sempre più grande. Cominciò a scuotere la donna, a chiamarla, ma non c’era niente da fare, la donna non rispondeva.
Si sentì bussare alla porta.
Ma chi c’è Giusè, chi succedì? disse una voce da dietro l’uscio.
Era 'a za Vicenza, che insieme al marito, avendo sentito tutte quelle grida, si erano allarmati.
Giuseppe andò ad aprire, 'a za Vicenza appena entrò si precipitò verso il letto, provò a chiamare Maria con una voce flebile quasi a non voler disturbare, poi tocco il viso della donna e disse:
Và a chiamari qualcunu Giusè, iu mi puortu i picciliddi ‘a casa. Ma maritu sta cca. Ma tu curri Giusè, va a chiamari qualcunu ripetè a za Vicenza con un tono basso ma molto preoccupato.
Giuseppe uscì da casa che era una furia. Si mise a correre come non aveva fatto mai. In giro non c’era anima viva, e la poca luce dei lampioni illuminava a malapena le strade.
L’uomo era pervaso da un senso di sgomento. Non era possibile, non era possibile tutto questo.
Percorse tutta la strada che andava in pianura, poi salì la scalinata che portava verso Via Cavour e finalmente arrivò davanti la porta dove abitava la madre.
Cominciò a sbattere forte i pugni nella porta fino a quando si aprì e comparve 'a za Teresina, che al solo vederlo a quell’ora si preoccupò.

Mammì! Mammì cominciò a urlare Giuseppe mentre la sua voce si impastava di pianto.
Mariuzza murì! U capisti mà? Mariuzza nun c’è cchiu!”.
'A za Teresina
restò impassibile, non poteva credere a tutto quello che diceva il figlio.
Ma chi dici Giusè? Ma chi dici? Quannu vinistivu a pigliari 'a piccilidda era bona. Ma chi dici! Iamu a chiamari 'u dutturi, tantu ni veni ‘a passata concluse la donna.
I due uscirono di corsa e si diressero verso l’abitazione del Calascibetta, che era in una di quelle stradine che portava verso la piazza.
Appena arrivarono ‘a za Teresina bussò forte fino a quando alla finestra si affacciò una donna.
Am'a parlari cu u dutturi, è urgenti disse 'a za Teresina tutto ad un fiato.
Poco tempo dopo l’uomo scese, era trafelato, non disse una parola e a passo veloce si diressero tutti e tre verso la casa dei Cucciarrè.
Durante la strada Giuseppe continuava a ripetere a sé stesso: “Forse è un brutto sogno quello che sto facendo. Non può essere vero. Non è possibile”.
Quando arrivarono a casa, il dottore si precipitò a visitare la donna, tirò fuori dalla borsetta lo stetoscopio, provò ad auscultare i battiti cardiaci, ma niente.
Rivolgendosi a Giuseppe disse: “Non c’è niente da fare, sua moglie è morta”.
Giuseppe  scoppiò a piangere e a gridare forte.
Non era un brutto sogno, era la realtà che ora si presentava sotto i suoi occhi, terribile più che mai.
Maria era lì distesa nel letto, immobile, sembrava che dormisse. Aveva l’espressione sorridente come quando era felice.
Quel sorriso Giuseppe lo conosceva bene, era il sorriso che lo aveva fatto innamorare e che a lui piaceva tanto; ma ora non era quello.
Quel sorriso ora era freddo e aveva il colore triste della morte.
Tutto il mondo che aveva costruito gli crollava addosso.

L’uomo si sedette accanto al letto e si chiuse in un silenzio tombale.
Ora doveva stare lì accanto alla moglie, per il poco tempo che gli rimaneva; tutto il resto non gli interessava più
.

Salvatore Ciccotto

Pubblicato dalla testata giornalistica
Grotte.info Quotidiano
su www.grotte.info il 1° giugno
2025.
Per gentile concessione dell'Autore.

© Riproduzione riservata.
  

 

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01/06/2025

Curiosità. "I mesi dell'anno in filastrocca - Giugno"; di Giuseppe Castronovo

 

I mesi dell'anno in filastrocca
Filastrocca dei mesi


"
I MESI DELL'ANNO IN FILASTROCCA"

GIUGNO


Se giugno fa freddino
non ricaverai manco un quattrino.

Se giugno non fa sudare
pane e vino fa mancare.

Di giugno non c’è altra cura
che per i campi e per la mietitura
.
     

 

   

Giuseppe Castronovo
(gcastronovo.blogspot.it)
  

 

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